Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 TAB. B - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento contiene I.R. e I.P. MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO - CONFARTIGIANATO Trento CPO Restituzione Il secondo mandato Associazione Grande successo per la Triennale del Legno al Fuorisalone di Milano Associazione Anap: dal Papa per il quarantesimo anniversario
sommario RIVISTA MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI Il Consiglio Direttivo Provinciale E PICCOLE IMPRESE dell’Associazione Artigiani ha conferito DELLA PROVINCIA DI TRENTO il secondo mandato di Presidente ADERENTE A CONFARTIGIANATO a Roberto De Laurentis [foto Dino Panato] ANNO LXIV N. 5 MAGGIO 2013 Editoriale Il secondo mandato di Roberto De Laurentis (Roberto De Laurentis) 2 Direttore responsabile Primo piano Stefano Frigo IL PRESIDENTE Il secondo mandato (Stefano Frigo) 6 Comitato di redazione Associazione Paolo Aldi, Flavia Angeli, Giancarlo Berardi, EVENTI Alberto Dalla Pellegrina, Guido Radoani Grande successo per la Triennale del Legno (Giuliano Caldera) 8 Positivi i segnali arrivati dal 52° Salone del Mobile 10 Impaginazione e stampa CASSA INTEGRAZIONE Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana Cig: boom a marzo, ma cala su base annua (Stefano Frigo) 11 Cassa integrazione in deroga: non ci sono più soldi per chi è senza lavoro (Stefano Frigo) 11 Autorizzazione del Tribunale di Trento COMUNITÀ DI VALLE n. 20 del 19.7.1949 Alle Comunità di Valle il Fondo provinciale casa (Stefano Frigo) 12 Nel 2012 assegnati 332 milioni di euro totali 13 EDILIZIA Iscrizione all’ex Registro Nazionale Edilizia: misure anticrisi dalla Comunità europea (S.F.) 14 della Stampa/ROC n. 5534 Coperture in cemento amianto: via ai contributi (Stefano Frigo) 14 CCIAA DI TRENTO Tiratura Trentino, la crisi continua (Stefano Frigo) 16 13.250 copie ANAP Anap, celebrazioni per il quarantennale (Claudio Cocco) 17 Chiusura in redazione Attestati di esenzione dal ticket 18 Detrazioni per le ristrutturazioni 18 8 maggio 2013 ANZIANI E CONTRIBUTI Ristrutturazioni case agli anziani (Stefano Frigo) 19 Direzione, redazione, Casa: tempo di saldi, prezzi sempre più giù (Stefano Frigo) 19 amministrazione RIFORME Associazione Artigiani e Piccole Imprese Abrogare l’art. 62 per il settore alimentare 20 della Provincia di Trento Rete Imprese Italia: il decreto sul Sistri va ritirato e abrogato immediatamente 20 Aumento Iva, l’allarme della Cgia: «Costerà 103 euro a famiglia» 21 Via Brennero, 182 - 38121 Trento LA STORIA tel. 0461.803800 - fax 0461.824315 Raffaella Condini, frammenti di ricordi 22 Casa: più mutui ma 3.400 famiglie soffrono 23 Posta elettronica ISTAT [email protected] L’inflazione media del 2012 al 3% (Stefano Frigo) 24 IMPRESE E CRISI Sito internet Da inizio anno chiuse 4.218 imprese (Andrea Biondi, “Il Sole 24 Ore”) 26 www.artigiani.tn.it Cgia, dal 2000 fuggite dall’Italia oltre 27mila imprese 26 DISOCCUPAZIONE Tasso di occupazione al 37,1% tra i giovani (Stefano Frigo) 28 Disoccupazione giovanile: in Trentino quasi 10 mila giovani senza lavoro nel 2012 (Stefano Frigo) 28 L’Italia peggiora: crescerà il Pil sulla disoccupazione 29 Concessionaria esclusiva RETE IMPRESE ITALIA per la pubblicità «Adesso tocca a voi!» 30 Südtiroler Studio S.r.l. Sangalli sui debiti P.A.: «Serve un provvedimento semplice e immediato» 31 Trento - Via Ghiaie, 15 LAUREATI E DISOCCUPATI tel. 0461.934494 - fax 0461.935706 L’Istat certifica il disastro (Stefano Frigo) 31 [email protected] CONSORZI Consorzio Innovazione Tecnologica in sigla “Con.I.T.” (Giorgio Dellagiacoma) 33 Direzione pubblicità: Rosario Genovese INFORTUNI Bolzano - Via Bari, 15 Infortuni sul lavoro, nel 2012 in calo del 9% 35 tel. 0471.914776 - fax 0471.930743 FESTE VIGILIANE Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese Borgo S. Vigilio: palcoscenico dell’artigianato 36 CULTURA 37 CATEGORIE 40 Sistema Artigianato COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA 44 TRENTINO IMPRESE 46 Rubriche Carta proveniente da foreste gestite responsabilmente AVVISI 48
editoriale Il secondo mandato di Roberto De Laurentis Di seguito riportiamo il programma e le riflessioni personali che il Presidente dell’Associazione Artigiani Roberto De Laurentis ha presentato al Consiglio Direttivo Provinciale in occasione dell’elezione dello scorso 7 maggio. La decisione è stata presa, in completa autonomia, per proseguire su quella linea di trasparenza che crediamo stia caratterizzando la rivista, che state leggendo, ormai da diversi anni. Le parole volano, gli scritti rimangono. Stefano Frigo, responsabile comunicazione Associazione Artigiani di Roberto De Laurentis N on è necessario scomodare né professori universitari né analisti finanziari né formida- bili economisti per conoscere quello che noi grandi, piccoli, meno piccoli imprendi- tori abbiamo vissuto direttamente sulla nostra pelle negli ultimi quattro/cinque anni. Anni molto impegnativi per le nostre imprese, per i nostri collaboratori, per le loro e le nostre famiglie. Anni dominati dalla massima incertezza, mentre le imprese vivono di certezze. Anni dominati dalla impossibilità di pianificare il domani, mentre le im- prese vivono su una programmazione “lunga” delle attività. Anni dominati da un ner- vosismo e da una sfiducia via via crescenti. Con il nostro Cliente, fatta salva qualche eccezione a confermare la regola, sempre più orientato a valutare non la qualità del prodotto/lavoro ma solo il prezzo più conveniente mentre, allo stesso tempo, diventa sempre meno capace di onorare le scadenze di pagamento pattuite. E di conseguenza con il nostro Fornitore, a fronte della diminuita liquidità, sempre meno pronto ad in- terpretare le nostre richieste e necessità, sempre meno disponibile alla dilazione del pagamento, sempre meno amichevole nei rapporti lavorativi e, perfino, personali. Esattamente come le banche internazionali, nazionali e di territorio che in questo perio- do, a fronte di una sostenuta richiesta di denaro da parte delle imprese, rispondono, al contrario, con una altrettanto sostenuta, immotivata ed – a mio parere – insensata ridu- zione del credito. Cosa che se, nel breve, decreterà la fine di molte imprese, a medio ter- mine, decreterà la morte degli stessi Istituti. Per evidente mancanza di clientela. Eppure la crisi in atto non è un evento economico generato dalle imprese – grandi, piccole o meno piccole che esse siano – ma un evento squisitamente finanziario nato da Istituti di Credito americani – in grado di coinvolgere poi anche quelli europei – che hanno giocato ad imbrogliarsi l’un l’altro. E che provano, oggi, a mettere in conto a tutti noi quella loro lucida, assurda, devastante follia. Sconvolgendo, così, ogni sce- nario economico e sociale finora conosciuto. Ebbene questo nuovo scenario – che qualche anno fa pensavamo riguardasse l’Europa, che qualche tempo fa ritenevamo si fosse esteso anche all’Italia, che da qualche mese abbiamo capito riguarda ormai in pieno anche il nostro Trentino – impone nuove vi- sioni. Della nostra provincia, della nostra comunità, della nostra realtà economica, della nostra realtà sociale. Nuove visioni, dicevamo, a cui non sfugge, e non può sfug- gire, nemmeno l’Associazione. Poiché non è pensabile che, nella tumultuosa evoluzio- ne del mondo, l’unica realtà a rimanere immobile sia la nostra struttura associativa tanto organizzativa quanto politica. Poiché non è pensabile che, nel turbinare di trop- pe novità, si possano mantenere le situazioni e gli assetti associativi utilizzati ieri, l’al- tro ieri, l’altro ieri ancora. Poiché non è pensabile che nell’impegno politico, sindacale e organizzativo di quanti siedono ai massimi livelli della rappresentanza si possano ri- proporre gli stessi comportamenti di sempre. Va ulteriormente valorizzata la dinamicità intellettuale ed organizzativa del “sistema ar- tigianato”. Va ulteriormente rivendicata la centralità del “mondo artigiano” nel panora- ma, non solo economico, trentino. Va ulteriormente rilanciato quello “spirito artigiano” che lega le imprese e le persone al territorio, che esprime i valori della famiglia e della tradizione, che permette alla capacità, alla competenza, all’impegno, alla passione del singolo di immaginare lavoro, creare posti di lavoro, produrre ricchezza. Non solo per l’imprenditore ma anche per i propri collaboratori, i propri dipendenti, le loro famiglie, le loro comunità. Va ulteriormente ribadita quella “forza dei numeri”, in termini di oc- 2 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
cupazione e di prodotto interno lordo, che fa del nostro artigianato – con le sue 13.500 imprese ed i suoi quasi 40.000 occupati – la realtà trentina più “consistente”. Una realtà che non mi- naccia di delocalizzare, che non usa alla minima difficoltà il ricatto della cassa integrazione, che paga le tasse nel territorio in misura maggiore di quanto non facciano tutte quelle realtà che si riempiono la bocca di internazionalizzazione, esportazione, globalizzazione. E poi fini- scono per convogliare l’utile di impresa in qualche “paradiso fiscale” dove questo non serve certo al mantenimento della nostra – tanto sbandierata ma solo a parole – autonomia. Politica associativa. Va ribadita la necessità di ricollocare al centro della politica associativa, ogni giorno di più, l’ar- tigiano e l’impresa artigiana. A loro l’Associazione deve orientare il proprio impegno – senza se e senza ma – per dare soddisfazione ad ogni domanda programmatica, tecnica e gestionale for- mulata. Ogni giorno di più l’Associazione deve essere il luogo dove gli artigiani possano eserci- tare il “diritto di cittadinanza”. Ogni giorno di più l’Associazione deve diventare quella grande, accogliente casa in cui trovare riferimenti certi e risposte esaurienti ai bisogni manifestati. Va perseguita una politica associativa che sappia guardare con rinnovata attenzione, con rin- novato entusiasmo, con rinnovata forza alle imprese artigiane. Con un occhio di riguardo alle piccole realtà del territorio, autentici gangli vitali di una comunità sempre divisa in valli, spesso polverizzata in paesi, talvolta dispersa nelle diversità. Va ulteriormente rafforzata quella rete virtuale che già oggi mette in relazione i territori ma che deve, in misura ancora maggiore, permettere un colloquio più continuo e serrato tra strutture, categorie, comprensori o, meglio, comunità di valle. Un dialogare con la stessa lingua, un utiliz- zare le idee migliori, un tradurre ogni intuizione – orientata alle necessità di impresa – in azioni concrete che diano, alle diverse domande, risposte certe, tempestive, esaustive. Una rete virtuale che sappia “mettere a fattor comune” ogni iniziativa, evitandone la dispersione in mille rivoli diversi. Una rete virtuale capace di convogliare i flussi delle informazioni in quel “luogo di sintesi” rappresentato dalla grande, accogliente casa – appunto – che è allo stesso tempo motivo e mo- dalità del nostro camminare insieme. Senza, per questo, mortificare i territori ed avvilirne le ini- ziative. Al contrario. Le iniziative di territorio vanno valorizzate, progettate, portate avanti come “patrimonio comune”. Proprio perché condivise da tutti. Senza primogeniture o duplicazioni, valorizzandone specificità ed eccellenza. Una rete virtuale, insomma, che migliori gli sforzi orga- nizzativi della struttura e che renda quindi più libere le risorse umane. Da riutilizzare al meglio. Sistema artigiano. Nell’ottica del “sistema artigianato”, per razionalizzare alcune azioni da compiere, ritengo vada- no continuamente riconsiderate, ed alimentate, le modalità del dialogo con gli altri soggetti in Roberto De Laurentis Presidente dell’Associazione cui è presente l’Associazione Artigiani. E sto pensando quindi alla Cooperativa Artigiana di Ga- Artigiani e Piccole Imprese della ranzia, a Trentino CAF Imprese, alla SAPI, all’EBAT. Autentici bracci operativi dell’Associazione Provincia di Trento. con i quali deve essere mantenuto aperto un coordinamento reale. Affinché tali bracci operativi non siano mai singoli “componenti” del sistema ma complessi “ingranaggi” di un meccanismo centrale (l’organo politico associativo) in grado di utilizzarne e sintetizzarne le diverse specificità e competenze per tracciare percorsi, disegnare proposte, indicare soluzioni. Nel rispetto delle au- tonomie statutarie esistenti, nel segno dell’avanzare insieme compatti, nella volontà di costruire congiuntamente politiche coerenti con le necessità delle imprese artigiane. Nei bracci operativi dell’Associazione opera un grande “patrimonio umano” che molti ci invi- diano e che, nell’andare degli anni, si è radicato sempre più nel tessuto economico e sociale del territorio. Tanto da poter affermare che, senza tema di smentita, abbiamo “sensori attivi” in ogni snodo dell’economia. Dobbiamo pertanto utilizzare al meglio queste risorse per co- struire una autentica rete di servizio – ed al servizio della progettualità associativa – che metta assieme i due elementi-base costitutivi del DNA artigiano: l’abilità tecnica e la capacità di fare bene. Sappiamo perfettamente che queste due cose, se separate, danno al massimo la normalità non l’eccellenza. Mentre noi vogliamo fortemente che l’Associazione Artigiani sia sempre il luo- go dell’eccellenza: dove puntare al fare bene con la migliore abilità tecnica possibile. Dalla rete di servizio, dall’incessante miglioramento delle capacità di analisi e di sintesi, dalla progettualità condivisa all’interno del sistema deve generarsi una spinta continua a far sì che l’Associazione Artigiani diventi il “motore propositivo” della società trentina. Vogliamo ar- rivare sui problemi – non solo dell’impresa – dieci minuti prima ed indicarne le soluzioni cinque minuti prima di quando facciano gli altri. Tutti gli altri. Dalla politica alle forze eco- nomiche, dalle diverse organizzazioni territoriali alle molteplici realtà sociali. Una partita, insomma, che l’Associazione deve giocare a tutto campo. Per il peso economico del nostro mondo artigiano. Per la forza occupazionale delle nostre imprese. Per il ruolo che ci spetta nello scenario trentino. Ma innanzitutto per l’impegno nei confronti della comunità. Che è, da sempre, il carattere distintivo del mondo artigiano: noi siamo coloro che, nell’emergenza, lasciano le officine, le case, le famiglie per vestire la divisa del volontario. Disponibili dove ci sia necessità, dove ci sia difficoltà, dove ci sia da “dare una mano”. Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 l’Artigianato 3
Risorse umane. Il nostro più grande patrimonio è rappresentato dai collaboratori poiché la crescita delle nostre realtà imprenditoriali, ed il nostro “stare bene”, dipende in gran parte da loro. Dal- la loro capacità personale, dal loro identificarsi nelle nostre aziende, dal loro agire per da- re realizzazione concreta ai progetti di riassetto e di sviluppo delle nostre imprese. E, senza collaborazione, sappiamo tutti quanto sia difficile lavorare e lavorare al meglio. Dobbiamo, dunque, organizzare e tutelare questo forte patrimonio di donne e di uomini. Plasmarlo e motivarlo, ogni giorno di più, attraverso i meccanismi di una formazione con- tinua e di una continua assunzione di responsabilità. Ed ogni nostra collaboratrice o col- laboratore non deve rappresentare un numero – anche in Associazione – ma, nel rispetto del ruolo occupato, un protagonista autentico. Noi imprenditori non vogliamo chi si ac- contenti di un “posto” ma qualcuno che voglia con forza l’onore e l’onere di un “lavoro”. Il mondo dell’artigianato è certamente tra quelli che hanno avuto meno sostegni e meno tutele ma è anche quello ad avere realizzato, autonomamente, uno strumento che in que- sti anni è stato di grande aiuto e, ritengo, lo sarà anche in futuro: la bilateralità. In questo ambito stiamo facendo la stessa strada assieme ai rappresentanti dei nostri collaboratori. Rappresentanti sindacali che stanno conoscendo e capendo sempre meglio, giorno dopo giorno, il nostro mondo. In questo periodo di crisi, dopo avere protetto – anche attraver- so i contratti di solidarietà – un gran numero di nostri lavoratori, dobbiamo continuare questa collaborazione per tutelare tanto le aziende quanto il patrimonio umano impe- gnato nelle aziende stesse. Avviando stabili relazioni tra imprenditori e sindacati se vo- gliamo diventare, nella nostra provincia, il soggetto politico-economico del futuro. Al di là di ogni odierna diffidenza, sulla strada di un confronto continuo, di sempre rinnovate relazioni. Con l’obiettivo dichiarato di realizzare un tessuto territoriale di eccellenza adat- to alla nascita, alla crescita, allo sviluppo delle imprese. Le nostre imprese. Promozione associativa. Dobbiamo continuare, nello sviluppo dei rapporti con le altre Associazioni di Catego- ria, nel segno della nostra progettualità. E sedere al tavolo con le altre Associazioni non deve essere né un rito vuoto né un impegno di calendario da rispettare né una ce- rimonia da presenziare solo perché le relazioni sociali lo impongono. Al contrario. De- ve essere un momento dal quale, nel confronto con gli altri spezzoni del mondo eco- nomico, fare uscire una strategia comune di sviluppo per il mondo delle imprese trentine. Assumendo noi non l’onore ma l’onere di essere sempre rispettati protago- nisti e mai semplici comprimari. Recuperare gli artigiani ad un ruolo più partecipato nell’Associazione è una delle priorità, come hanno peraltro dimostrato i recenti rinnovi comprensoriali, che vogliamo affron- tare da subito. Pur considerando il difficile momento – che rende complicati tanto i rap- porti umani quanto la partecipazione alla vita associativa – dobbiamo tornare a lavorare sulla “voglia di stare assieme” non per interessi personali ma per il bene comune. Per co- struire così quella cultura che veda “i tanti, piccoli interessi individuali trovare risposta proprio nella voglia di stare assieme” e che possa mettere a confronto, legandoli forte tra loro, uomini e donne che vivono lo stesso territorio, che condividono le stesse necessità, le stesse sensibilità, lo stesso sentimento di appartenenza. Dobbiamo fare sì che i nostri consigli, comprensoriali o provinciali, non si riducano a miseri “teatrini del consenso” ma debbano essere i luoghi della produzione di idee e di indirizzi strategici. Rimanendo, al tempo stesso, anche giudici delle scelte e del- l’operato degli organismi decisionali. Dobbiamo pensare che sia un compito fonda- mentale, per i responsabili dell’Associazione, preparare giorno dopo giorno il futuro. Cercando tanto nelle nostre imprese quanto nella struttura associativa i talenti di do- mani.. e Dio solo sa quanti ce ne siano nascosti oppure inespressi! Dobbiamo, nell’Associazione, fare quello che quotidianamente facciamo nelle nostre realtà: individuare il problema, analizzarlo in cerca di una soluzione, sperimentare se e quanto abbiamo pensato sia funzionale alla risoluzione del problema stesso. Dobbiamo fornire più servizi, e sempre migliori, anticipando così le richieste delle imprese. Dobbiamo dare sempre risposte sicure, tempestive, professionali, innovative. E la migliore promozione associativa deve rispondere alle parole “facciamo solo ciò che sappiamo fare, ma lo facciamo nel migliore dei modi”. Poiché lo svolgiamo tutti i i giorni e lo svolgiamo con passione. E la non-ripetitività, il trovare soluzione a problemi unici, la singolarità dei servizi offerti deve essere l’essenza, il cuore di un’unica Associazione Artigiani. Unica, pure nella diversità dei mestieri e delle categorie. Unica, pure nel mettere al centro di ogni azio- ne – prima ancora dell’impresa – l’uomo o la donna che la interpreta e la guida. E chiudendo, a quell’uomo o donna, desidero dedicare le parole di Richard Sennet, autore de L’Uomo Artigiano: «..chi sa governare se stesso, sapendo dosare autonomia e rispetto del- le regole, non solo saprà costruire un meraviglioso violino, un orologio dal meccanismo perfetto, un ponte in grado di sfidare i millenni ma sarà anche un cittadino giusto». 4 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
Ho contributi sufficienti per andare in pensione? Come devo fare per presentare la domanda? Quale sarà l’importo che mi spetta? Se subisco un infortunio cosa devo fare? IL PATRONATO DEGLI ARTIGIANI Il Patronato INAPA Il Patronato INAPA una risposta mette a tua disposizione a tutte la consulenza le tue domande inapa di medici ed avvocati Sono andato in pensione ma lavoro ancora. Pago sempre gli stessi contributi? Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione. Di cosa si tratta? Che cos’è il Pacchetto Famiglia? A chi posso rivolgermi per avere informazioni
primo piano il presidente Il secondo mandato Sarà un altro quadriennio all’insegna di Roberto De Laurentis. Il Consiglio Direttivo Provinciale dell’Associazione Artigiani ha infatti scelto, lo scorso 7 maggio, di conferire il secondo mandato di presidente al numero uno uscente dell’Associazione Roberto De Laurentis. di Stefano Frigo [foto Dino Panato] imprenditore arcense, grazie a 36 voti a favore e 2 schede bianche L’ (38 i presenti totali), guiderà quin- di la realtà di via Brennero anche per il prossimo quadriennio 2013-2016. Si è trat- tato di un consiglio molto partecipato e in- teressante, diversi gli interventi che hanno caratterizzato la serata. Interventi costrutti- vi che contribuiranno, senza ombra di dub- bio, a migliorare l’efficienza della struttura dell’Associazione nonché l’attività quoti- diana della galassia “artigianato”. Così come il numero uno della realtà di via Brennero 182 ha ricordato durante lo stesso consiglio e riportato puntualmente anche nel suo programma elettorale: «Nei prossimi quattro anni andrà ulteriormente valorizzata la dinamicità intellettuale e orga- nizzativa del sistema artigianato così come andrà ulteriormente rivendicata la centralità del “mondo artigiano” nel panorama, non solo economico, trentino. Il tutto mante- nendo centrale quello “spirito artigiano” che lega le imprese e le persone al territorio, che esprime i valori della famiglia e della tradi- zione, che permette alla capacità, alla com- petenza, all’impegno, alla passione del sin- golo di immaginare lavoro, creare posti di lavoro, produrre ricchezza. Non solo per l’imprenditore ma anche per i propri colla- boratori, i propri dipendenti, le loro fami- glie, le loro comunità». Il tutto senza dimenticare il peso concre- to dell’Associazione in termini di occupa- zione e di prodotto interno lordo, che fa dell’artigianato – con le sue 13.500 imprese ed i suoi quasi 40.000 occupati – la realtà trentina più “consistente”. «Una realtà che non minaccia di deloca- lizzare – ha sottolineato De Laurentis –, che non usa alla minima difficoltà il ricatto del- 6 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
primo piano il presidente la cassa integrazione, che paga le tasse nel territorio in misura mag- giore di quanto non facciano tutte quelle realtà che si riempiono la bocca di internazionalizzazione, esportazione, globalizzazione. E poi finiscono per convogliare l’utile di impresa in qualche “paradiso fisca- le” dove questo non serve certo al mantenimento della nostra – tanto sbandierata ma solo a parole – au- tonomia». Per quanto riguarda il resto del “De Laurentis” pensiero vi riman- diamo all’ampio editoriale che tro- vate in apertura di questo numero della rivista. Viene infatti riportato integralmente il programma che il presidente ha presentato a tutti i membri del Consiglio Direttivo. «Un programma che rappresenta una sorta di sentiero da percorrere passo dopo passo «Nei prossimi quattro anni andrà tutti insieme – ha commentato il numero uno del- ulteriormente valorizzata l’Associazione –. Se avessi dovuto scendere nei detta- gli di ogni singolo punto, avrei dovuto scrivere alme- la dinamicità intellettuale e no quaranta pagine ma soprattutto non credo organizzativa del sistema artigianato sarebbe stato corretto. Ho, e sono certo avrò ancora, così come andrà ulteriormente la fortuna di lavorare con una Giunta Esecutiva asso- rivendicata la centralità del lutamente pensante e che contribuirà in maniera de- terminante ad effettuare le scelte migliori per il futu- “mondo artigiano” nel panorama, ro della nostra realtà». non solo economico, trentino». Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 l’Artigianato 7
associazione eventi Grande successo per la Triennale del Legno al Fuorisalone di Milano Dal 9 al 14 aprile 2013 più di 80.000 visitatori sono passati per il Ventura Lambrate e più di 20.000 hanno visitato lo spazio espositivo. di Giuliano Caldera n’esperienza unica: più di 80.000 visitatori sono passati per il Ventura Lambrate e più di U 20.000 hanno visitato il nostro spazio dal 9 al 14 aprile 2013. Questo ci fa capire quanto è stato importante partecipare per promuovere la Triennale Internazionale del Legno 2014. In tre anni infatti Ventura Lambrate ha saputo rita- gliarsi un ruolo e un’identità di carattere nel calderone Che cos’è Il Fuorisalone del Fuorisalone, rivitalizzando un’area urbana passata dal silenzio dell’abbandono industriale, alla rinascita È l’evento concomitante al Salone del Mobile nel segno della creatività e dell’artigianato. Un luogo ai sganciato però dalla Fiera e organizzato da singoli confini a nord della città che ha richiamato visitatori promotori in vari punti della città di Milano. Le zone attenti e non semplici passanti. con più eventi sono Brera con la sua Brera Design Di- strict e Tortona con Tortona Design Week, e a Lam- brate con Ventura Lambrate, uno spazio di circa 10.000 m che ospita 66 presentazioni di 135 esposi- 2 tori internazionali, dove le installazioni e i workshop sono sparsi ovunque: nelle officine che l’artigiano af- fitta per una settimana, guadagnando più che nel re- sto dell’anno forse, in capannoni oramai in disuso, in studi di architettura adattati a spazi espositivi ecc. La notizia dell’ultima ora è che la zona di Lambrate è stata la più visitata e questo ci ha fatto molto piacere perché significa che abbiamo scelto bene. Il cuore giovane del design Fondato sulla solida fiducia nel potenziale delle idee giovani e sul sostegno di istituzioni e riviste di de- sign e architettura fra le quali Abitare, AtCasa, Brava- casa, CasAmica, Case da abitare, Ventura Lambrate è diventata negli anni appuntamento atteso nel calen- dario degli eventi organizzati in occasione del Salone del Mobile di Milano. La zona di Ventura Lambrate ha visto in quattro anni, dalla prima edizione nel 2010, una crescita cospicua e costante di espositori e spazi: 2 dalle 22 mostre in 5.000 m degli inizi alle attuali 66 2 in 10.000 m . È diventata quindi una delle mete pre- ferite da designer e stampa nella settimana milanese dove incontrare giovani talenti, designer, istituzioni, 8 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione eventi trovato ottima l’iniziativa e la sua formula, e di buona qualità tutti gli elaborati, tanto nei progetti quanto nella fattura degli artigiani. Ha sele- zionato poi i tre progetti che ha rite- nuto i migliori a pari merito. Le culle selezionate sono state quelle dell’arch. Leonardo Malesardi con l’artigiano Mauro Zorzi, la culla dell’arch. Marcello Martignoni con l’artigiano Natale Bigoni e la culla dell’arch. Giovanni Modena con l’artigiano Marco Libardoni. Erano poi presenti due casse della sposa della prima edizione della Triennale del Legno 2008 e una sele- zione di troni e sgabelli, proveniente dalla mostra di sedie trentine orga- nizzata dalla CCIAA di Trento in oc- casione dell’ultima edizione della Triennale. Molto gradito anche il percorso sensoriale fatto con i vari legni del Trentino che ha permesso di tocca- re con mano il legno usato nei loro lavori e di poterne assaporare le dif- ferenze. scuole e gallerie. Punto di forza l’internazionalità e la La realizzazione live delle panche con materiale di coerenza nella cura delle esposizioni che punta a un riuso realizzate dai nostri grandi falegnami ha susci- circuito espositivo organico e di qualità attraverso la tato grande curiosità e interesse tanto che qualcuno selezione delle proposte e il posizionamento di chi ha persino chiesto il loro costo perché intenzionato partecipa. Quest’anno sono arrivate ben 250 richieste ad acquistarle. di partecipazione al Ventura Lambrate e solo 135 so- Mostre e location sono stati apprezzati dal pubbli- no state selezionate fra le quali la proposta dell’Asso- co e designer italiani e internazionali che hanno vi- ciazione Artigiani di Trento per la promozione della sitato la nostra postazione. Ne è una riprova i molti Triennale del Legno 2014. attestati di stima e apprezzamento scritti sul nostro L’obiettivo? Presentare in anteprima la Triennale guest-book e dalle stesse organizzatrici del Ventura Internazionale del Legno 2014 e mostrare l’elevata Lambrate che ci hanno onorato di una loro visita evi- competenza nel settore del legno e della sua lavora- denziando la bellezza degli oggetti esposti. zione degli artigiani trentini. Anche alcuni “vip” sono passati a trovarci e sono stati coinvolti con una simpatica iniziativa: una foto fatta sulla sedia progettata da Josef Zotti (Borgo Val- La nostra installazione sugana 1882 - Vienna 1953) e realizzata da Marco Li- in via Ventura 3 a Lambrate bardoni di Levico Terme. Alcuni esempi: Renato Ruatti, l’architetto/desi- Orgogliosi di essere stati selezionati dal Ventura gner trentino che costruisce le chitarre delle più fa- Lambrate, progetto gestito e organizzato da due ra- mose rock star del mondo da Ben Harper, a Lou gazze olandesi, Margriet Vollenberg e Margo Ko- Reed a Sting, dal direttore di Rolling Stone Italia nings, ci siamo affidati per l’allestimento del nostro Michele Lupi, da Federico l’olandese volante di Ra- spazio all’arch. Claudio Conter di Livo (TN), che ha dio101, nostra vicina di casa, dalle responsabili del curato l’allestimento della mostra “L’architettura del Ventura Lambrate Margo Konings e Margriet Vol- mondo” presso la Triennale di Milano, il quale ci ha lenberg, da Flavia Fossa Margutti del Mart di Rove- anche aiutato a trovare una location prestigiosa pres- reto, dal presidente dell’ordine degli architetti della so uno studio di architettura in via Ventura 3 a Lam- Provincia di Trento Alberto Winterle, e a tanti desi- brate, proprio nel cuore del Fuorisalone. gner stranieri che ringraziamo per la simpatia di- Gli oggetti esposti erano i seguenti: una selezione di mostrataci. culle della Triennale del Legno 2011, scelte per l’occa- Una curiosità: il nostro guest-book è stato firmato sione dal famoso designer milanese Alessandro Mendi- da persone di tutto il mondo. Infatti ci hanno fatto ni, che con una e-mail ci ha informato di aver visiona- visita oltre che molti italiani, giapponesi, cinesi, spa- to i progetti delle culle. In linea generale Mendini ha gnoli, francesi, svedesi, danesi, belgi, tedeschi, mes- Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 l’Artigianato 9
associazione eventi Positivi i segnali arrivati dal 52° Salone del Mobile Gambacci: «Basta con i tentennamenti politici e includere la detrazione del 50% anche sugli arredi». Si è chiusa con il segno positivo una 52esima edizione del Salone del Mobile di Milano caratterizzata dalle presenze degli stranieri che hanno inciso per un buon 68% di visitatori, pari a un 5% in più rispetto a quanto registrato nel 2012, a dimostrazione del fatto che il design e la qualità del mobile italiano restano leader a livello mondiale. In una fase di congiuntura economica negativa, che ha colpito questo settore in maniera pesantissima, portando alla chiusura di migliaia di imprese in tutto il territorio nazionale con perdita di tantissimi posti di lavoro, il Salone del Mobile ha confermato ancora una volta che il futuro dell’arredo, in questo momento, è solo sui mercati esteri, mentre quello interno è bloccato. Ciò deriva – oltre che dalla crisi economica – anche da una incertezza a livello politico che è e resta inaccettabile. «Non è possibile che, nonostante la delicatezza del periodo, si continui a litigare solo per la spartizione delle poltrone», affermano i presidenti nazionali di Confartigianato Legno Arredo e Federlegno Arredo, Domenico Gambacci e Roberto Snaidero, i quali rinnovano ai politici la richiesta di includere gli arredi fra le operazioni ammesse alla detrazione del 50%. Su questo versante, Gambacci e Snaidero preannunciano battaglia. «Il “made in Italy” del mobile, come dimostrato sicani, brasiliani, russi, olandesi, panamensi, indiani, in questi giorni – aggiunge Gambacci – è tutt’altro pakistani, polacchi, israeliani, arabi e tanti altri. che morto, ma è necessario restituire ad esso vigore e speranza». E qui parte ancora una volta una Ci hanno poi lasciato la loro testimonianza studen- richiesta forte alla politica. «Chiediamo con forza ti della NABA di Milano, del Politecnico di Milano, del ai nostri governanti riforme e stabilità, Politecnico di Torino, dell’Istituto Europeo di Design una tassazione più equa e una burocrazia più snella, di Milano, del Creative Hogeschool di Utrecht, dell’In- perché quella attuale non permette più di operare», stitut Superior de Design di Valenciennes (Francia). prosegue Gambacci, che poi calca ancora di più la mano: «Basta con i tentennamenti dei partiti Ringraziamo la Provincia Autonoma di Trento o altrimenti stavolta, prima di cadere in preda per aver avuto fiducia nel nostro progetto, gli arti- alla disperazione, ci vedremmo costretti ad alzare giani che hanno collaborato al Fuorisalone Antonio la voce in misura ancor più energica. Il Salone del Corazzolla, Tullio Polo, Mauro Zorzi e fratello, Nata- Mobile ha chiuso quindi con un segnale di speranza le Bigoni, Ermanno Bonvecchio, Lorenzo Rizzi, Ime- che non deve assolutamente essere gettato al vento. rio Pellizzari, Giacinto Viviani, la Magnifica Comu- Purtroppo, il tempo per dare risposte alle nostre nità di Fiemme, il nostro carissimo Maurizio Colorio, imprese e alle nostre maestranze si è ulteriormente Niu Chunye per il prezioso lavoro di interpretariato ristretto. Il mobile rappresenta in Italia la nostra storia svolto presso il nostro spazio, il prof. Ferlenga della e le nostre tradizioni, ma è soprattutto uno fra IUAV per averci ospitato presso il suo studio, distur- i comparti più importanti della nostra economia. bando non poco. E infine ma non per ultimi i colla- Vogliamo sperare – conclude Gambacci – che le boratori che hanno presidiato il Fuorisalone: Guido parole espresse al Salone di Milano da politici quali Radoani, Giuliano Caldera, Andrea de Matthaeis e il ministro Corrado Passera e il vicepresidente della Jacopo Pedrotti. Commissione Europea, Antonio Tajani, si trasformino finalmente in fatti concreti e non rimangano le solite Prossimo appuntamento con la promozione della frasi di circostanza». Triennale sarà l’abbinamento architetto/artigiano per la realizzazione dell’oggetto dell’edizione 2014, ma non vi sveliamo altro. 10 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione cassa integrazione Cig: boom a marzo, ma cala su base annua Le ore di cassa integrazione dovuto alla chiusura del gestione relativa al qua- autorizzate dall’Inps driennio 2009-2012 entro il 31 marzo 2013. «Il calo delle autorizzazioni non indica un calo delle richie- a marzo sono state 97 milioni ste – precisa l’Istituto – ma solo delle risorse utilizza- con un aumento del 22,4% bili». I 97 milioni di ore autorizzati a marzo si con- su febbraio e un calo del 2,8% frontano con i 99,7 di marzo 2012 (-2,8%) e i 79,2 di su marzo 2012. febbraio 2013 (+22,4%). Il dato congiunturale rispet- ta l’andamento degli ultimi anni, che vede in marzo Lo rileva l’Inps. Nei primi tre mesi la cassa integrazione aumentare rispetto al mese pre- dell’anno sono stati autorizzati cedente. A marzo le ore di cassa integrazione ordina- 265 milioni di ore di cig (+11,98% ria sono state 34 milioni con un aumento del 5% ri- sul primo trimestre 2012) spetto a febbraio (erano 32,3) e del 19,8% su marzo 2012 (erano 28,4 milioni). L’incremento è attribuibi- nonostante il calo per la cassa le in larga misura alle autorizzazioni riguardanti il in deroga. settore industria, aumentate del 24,4% rispetto a un anno fa, mentre più contenuto, rispetto a marzo di Stefano Frigo 2012, è l’andamento delle richieste relativo al settore edile (+6,8%). Gli interventi straordinari (CIGS) di marzo ammontano a 43,1 milioni di ore, con un au- ei primi tre mesi dell’anno sono stati autoriz- mento dell’11,1% rispetto a febbraio e una crescita del zati 265 milioni di ore di cassa contro i 236,7 27,8% su marzo 2012. Per la cig in deroga (CIGD) si re- N milioni dello stesso periodo 2012 (+11,98%), gistrano a marzo autorizzazioni per 19,9 milioni con nonostante il calo della cassa in deroga passata nel pri- un aumento del 147,1% rispetto agli 8 milioni segnati mo trimestre dagli 82 milioni del 2012 ai 43,7 del a febbraio. Si registra invece un calo del 47,1% rispetto 2013 (-46,7%). Il rallentamento delle autorizzazioni a marzo 2012 quando le ore autorizzate furono 37,6 per gli interventi in deroga (CIGD), spiega l’Inps, è milioni. Cassa integrazione in deroga: una tenuta del settore manifatturiero, soprattutto perché continua a crescere (seppur in frenata rispetto allo scorso non ci sono più soldi anno) l’esportazione. Unico neo il porfido per il quale sta per chi è senza lavoro continuando il momento buio con un fatturato precipitato del 20%. Per i settori che vivono del mercato interno Il milione e novecentomila euro stanziati dal Governo i segni meno sono evidenti, a partire, come è noto, per la “cassa” in deroga in Trentino è già stato dall’edilizia. impiegato mentre, entro la fine dell’anno, ne Complessivamente nel 2012 la riduzione del fatturato servirebbero altri quattro che, in base alla riforma delle aziende trentine è stata del 2,6% rispetto al 2011 Fornero, solo lo Stato può finanziare. determinata principalmente dalla caduta della domanda interna. Alla fine del 2012 la forza lavoro di Stefano Frigo in Trentino ammontava a 245 mila unità e le persone L’occupazione, anche sotto i colpi della crisi, non sta in cerca di occupazione erano 15 mila e 100; 4.300 crollando in Trentino, ma la vera emergenza, anche da noi, in più rispetto al 2011. Il tasso di occupazione è passato è quella della cassa integrazione in deroga. Il milione e dal 66,1% della popolazione al 65,5%. Il tasso novecentomila euro stanziati dal Governo per la “cassa” di disoccupazione è salito dal 4,5 al 6%, quello giovanile in deroga in Trentino è già stato impiegato mentre, entro va al 13,4% ancora distante dal 25% nazionale. I settori la fine dell’anno, ne servirebbero altri quattro che, in base che perdono addetti sono l’agricoltura con un -300 alla riforma Fornero, solo lo Stato può finanziare. Altro occupati; l’estrattivo perde 300 lavoratori; l’edilizia segnale preoccupante il robusto aumento dei contratti a ha perso 2.300 occupati su 19 mila, il terziario cresce tempo determinato e quindi della precarietà. C’è invece e arriva a 115 mila addetti. Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 l’Artigianato 11
associazione comunità di valle Alle Comunità di Valle il Fondo provinciale casa La Giunta provinciale ha ripartito il Fondo provinciale casa alle Comunità di Valle per attuare la politica provinciale della casa per il 2013. Con queste somme gli enti locali potranno erogare ai soggetti aventi i requisiti la misura del contributo integrativo sul libero mercato. di Stefano Frigo a somma potrà essere usata dagli aventi dirit- to per abbattere i costi della locazione sul li- L bero mercato. Si tratta quindi di un contributo per pagare il canone di affitto, che non può eccedere il 50% dell’importo risultante dai canoni di locazio- ne e non può essere superiore a 300 euro mensili; inoltre è graduato in base alla situazione reddituale / patrimoniale di ciascun richiedente, calcolata secon- do l’indicatore Icef, e viene concesso per la durata di 12 mesi. I cittadini che desiderano accedere a questo contributo devono infatti avere i requisiti per l’edili- zia abitativa pubblica, ovvero essere residenti in pro- sa per l’eventuale rideterminazione in riduzione del- vincia di Trento da almeno tre anni, non avere una l’importo del contributo integrativo. situazione economica superiore all’indicatore Icef di La somma messa a disposizione è pari a 9,1 mi- 0,23 e non avere altri diritti di proprietà. lioni di euro, si ipotizza di riuscire a soddisfare al- l’incirca 4.600 domande; qui di seguito il riparto fra La presentazione della domanda di contributo in- le singole Comunità di Valle che dovranno provve- tegrativo da parte dei nuclei familiari in locazione sul dere, entro luglio 2013, a redigere le graduatorie dei libero mercato è inoltre subordinata all’esistenza del- beneficiari: le seguenti condizioni: • un componente il nucleo familiare richiedente de- Ente Riparto 2013 [euro] ve essere titolare di un contratto di locazione alla Comunità territoriale della Valle di Fiemme 233.870,00 data di presentazione della domanda; Comunità di Primiero 8.190,00 • il contratto di locazione di cui è richiesto il contri- Comunità Valsugana e Tesino 174.720,00 buto deve riferirsi a un alloggio ubicato sul territo- Comunità Alta Valsugana e Bersntol 782.600,00 rio dell’ente presso cui è presentata la domanda e nel quale il nucleo familiare ha stabilito la residen- Comunità della Valle di Cembra 145.600,00 za anagrafica; Comunità della Valle di Non 431.340,00 • il contratto di locazione oggetto di agevolazione Comunità della Valle di Sole 122.850,00 non deve essere stipulato tra coniugi non legalmen- Comunità delle Giudicarie 367.640,00 te separati o parenti o affini di primo grado; Comunità Alto Garda e Ledro 1.284.010,00 • sono esclusi i contratti di locazione relativi a unità Comunità della Vallagarina 1.755.390,00 abitative appartenenti alle categorie catastali A/1, A/7, A/8, A/9 e gli alloggi di edilizia abitativa pubbli- Comun General de Fascia 43.680,00 ca locati a canone sostenibile o a canone concordato. Magnifica Comunità degli Altopiani cimbri 6.370,00 Comunità Rotaliana-Königsberg 592.410,00 Questi requisiti devono sussistere alla data di pre- Comunità della Paganella 23.660,00 sentazione della domanda. La stipulazione di un nuo- Comunità della Valle dei Laghi 94.640,00 vo contratto di locazione per un alloggio da adibire a Comune di Trento 3.033.030,00 nuova residenza del nucleo familiare deve essere co- municata all’ente locale entro trenta giorni dalla stes- TOTALE 9.100.000,00 12 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione comunità di valle Nel 2012 assegnati 332 milioni di euro totali L’importo comprende i costi delle strazioni, con un estratto del 28 gennaio scorso) nel- indennità dei presidenti delle comunità l’ambito delle spese sostenute per gli organi istituzio- nali, in cui rientrano anche le indennità destinate al- e i gettoni di presenza dei membri delle l’organo di revisione contabile dell’ente. assemblee delle comunità, ammontati Gilmozzi segnala poi il dettaglio delle risorse erogate a 1 milione 749 mila euro. l’anno scorso dalla Provincia alle comunità: 21 milioni 421.969,00 euro (comprensivi anche dell’importo di cui sopra) assorbiti dalle assegnazioni correnti sul fondo a spesa complessivamente sostenuta dalla Pro- istituzionale, incluse quelle per il fondo di riserva; 8 vincia nel 2012 per le 16 Comunità di Valle milioni 603.976,00 euro a titolo di finanziamenti L del Trentino è stata di 118 milioni 332.429,26 correnti per l’esercizio delle funzioni di assistenza sociale euro. Il dato si evince dalla risposta che l’Assessore e diritto allo studio (ai sensi della legge provinciale agli Enti locali Mauro Gilmozzi ha fornito oggi a sulla scuola del 2006); 76 milioni 797.773,00 riferiti un’interrogazione. L’importo comprende i costi del- ad assegnazioni correnti destinate alle attività socio- le indennità dei presidenti delle comunità e i gettoni assistenziali di livello locale, di livello provinciale, per di presenza dei membri delle assemblee delle comu- prestiti sull’onore e per reddito di garanzia; e infine 11 nità, ammontati a 1 milione 749 mila euro (come si milioni 498.711,26 euro come trasferimenti per specifici desume dal Siope, il Sistema di rilevazione telematica interventi relativi all’edilizia scolastica, agli impianti degli incassi e dei pagamenti delle Pubbliche ammini- sportivi, alla cultura e al patrimonio. Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione edilizia Edilizia: misure anticrisi dalla Comunità europea L’Agenzia del Lavoro della Provincia Autonoma di Trento, in occasione del seminario pubblico “Costruire solidarietà di fronte al cambiamento nel settore edile”, ha presentato i risultati del progetto europeo nel settore dell’edilizia, uno dei più colpiti dalla crisi. l progetto – cofinanziato dal Fondo Europeo di zione e acquisizione di nuove competenze in altri set- adeguamento alla globalizzazione (FEG) – si è tori, dove maggiori sono le opportunità di lavoro. I concentrato sulla formazione di oltre 200 lavora- «L’attuale crisi – ha sottolineato Michele Colasanto, tori, trentini e altoatesini, espulsi in questi anni dal presidente dell’Agenzia del Lavoro – obbliga a ripen- settore edile, e che per nove mesi hanno potuto acqui- sare anche le politiche a sostegno del lavoro e a svi- sire nuove competenze. In particolare, ai lavoratori è luppare strumenti inediti, qual è il progetto di forma- stato garantito un percorso di informazione, forma- zione che oggi presentiamo, in grado di dare delle Coperture in cemento amianto: procedura semplificata di finanziamento limitatamente agli interventi di bonifica urgente (entro un anno), i cui via ai contributi termini di presentazione delle domande all’APIAE vanno dal 3 giugno al 31 ottobre di ogni anno. Approvati oggi dalla Giunta provinciale i “Criteri I termini per presentare domanda per la procedura e modalità per la concessione dei contributi per la rimozione con smaltimento delle coperture ordinaria vanno invece dal 3 giugno al 31 luglio di ogni anno, la modulistica potrà essere scaricata a partire dal 3 in cemento amianto”. Le domande possono essere presentate dal 3 giugno al 31 luglio di ogni anno giugno sul seguente sito: www.modulistica.provincia.tn.it all’APIAE - l’Agenzia provinciale incentivazione attività I contributi – che non sono cumulabili con altre forme di economiche. Per accedere ai contributi è necessario contribuzione, né con le detrazioni fiscali – sono previsti solo per le bonifiche delle coperture realizzate tramite un documento di classificazione che attesti l’indice di degrado degli edifici, con punteggio, che viene rimozione con smaltimento, escludendo quindi a priori rilasciato dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari dal finanziamento gli altri tipi di bonifica previsti quali di Trento previo sopralluogo. incapsulamento (trattamento dell’amianto con prodotti penetranti o ricoprenti) e confinamento (installazione di Stefano Frigo di una barriera a tenuta che separi l’amianto dalle aree occupate dell’edificio). Il sopralluogo per il rilascio del documento di Possono ricevere contributi le bonifiche effettuate dopo classificazione espresso in punteggio può già essere la data del 3 aprile 2012 (in quanto la previsione richiesto con le seguenti modalità: normativa che prevede i contributi per il risanamento • contattando telefonicamente l’Azienda provinciale per delle coperture in amianto è entrata in vigore con i servizi sanitari – Dipartimento di Prevenzione – la Legge provinciale del 3 aprile 2012 n. 5), purché vi sia Pronto Sanità/URP n. 848.806.806 dalle ore 8.00 alle stato già un sopralluogo dell’Azienda provinciale per 18.00 dal lunedì al venerdì festivi esclusi; i Servizi sanitari con rilascio di un documento • inviando un fax al n. 0461-904571; di classificazione espresso in punteggio. • inviando una e-mail alla casella di posta elettronica I criteri disciplinano l’erogazione di contributi a soggetti [email protected]; privati, in quanto per i soggetti pubblici, tenendo conto • inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno della contingenza economica e delle limitate risorse a all’indirizzo APSS – Dipartimento di Prevenzione – disposizione, la rimozione e lo smaltimento di coperture viale Verona - 38123 Trento. in cemento amianto dovranno essere finanziata con Per gli interventi di minore rilevanza, fino al limite di 100 risorse proprie o con risorse previste da specifiche leggi metri quadrati di superficie da bonificare, è prevista una di settore. I contributi a imprese saranno erogati 14 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione edilizia risposte personalizzate ai lavoratori disoccupati». Il strutturali del commercio mondiale derivanti dalla progetto, della durata di 9 mesi, ha un costo di 2 mi- globalizzazione e dalla crisi economica. Da qui la de- lioni di euro, finanziato al 65% dal FEG, 35% dalla cisione di aprire in Trentino, in accordo con la Comu- Provincia Autonoma di Trento e cofinanziato, per l’as- nità europea e il Ministero del Lavoro, dei percorsi in- sistenza tecnica, dal Ministero del Lavoro e Politiche novativi a favore di persone espulse dal mercato del sociali. Il Trentino investe sulla persona e sulla sua for- lavoro. Oltre 200 lavoratori, usciti dal settore edile mazione per contrastare la crisi e costruire nuove op- in Trentino-Alto Adige nel periodo marzo-novem- portunità di lavoro. Lo scorso 23 aprile l’Agenzia del bre 2010, sono stati coinvolti nel progetto, presen- Lavoro ha presentato i risultati del progetto europeo, tato da Agenzia del Lavoro di Trento e Ministero finanziato dal Fondo di adeguamento alla globalizza- del Lavoro e delle Politiche Sociali e approvato dal- zione (FEG), e che ha coinvolto 217 lavoratori espulsi l’Unione Europea. Il 70% dei lavoratori sono ma- dal settore edile. Per nove mesi i lavoratori – la cui età schi, in maggioranza italiani: un gruppo segnato media è di 40 anni – hanno seguito corsi di formazio- da forti diversità culturali e zone di provenienza. ne in diversi settori e hanno avuto la possibilità di co- «L’obiettivo – ha spiegato Marta Alvarez Marqui- struirsi una nuova professionalità, anche al di fuori na, dirigente della Commissione europea e rappre- del settore edile, uno dei più colpiti dalla crisi e con sentante del Fondo FEG – è il reinserimento lavorati- scarse prospettive di reinserimento. Dopo una verifi- vo dei soggetti nel mercato del lavoro e, soprattutto ca delle attitudini personali, i lavoratori sono stati per il Trentino, nel settore edile e in altri settori a indirizzati verso corsi personalizzati: panificatore, maggiore potenzialità occupazionale». I risultati – pasticciere, pizzaiolo e aiuto cuoco, tutela del ver- secondo gli stessi lavoratori – sono davvero incorag- de, progettazione edile, ma anche giardinaggio e gianti: «Abbiamo avuto la possibilità di ricominciare corsi di informatica. Il FEG è uno strumento finan- grazie a nuove competenze che in questi nove me- ziario creato dall’Unione Europea per fornire un aiuto, si abbiamo acquisito attraverso il progetto e che ri- in uno spirito di solidarietà, ai lavoratori che hanno spondono maggiormente alle nostre attitudini». perso il posto di lavoro a causa di grandi cambiamenti S.F. nel rispetto e nei limiti di quanto previsto dalla normativa • 20,00 euro/mq per superfici da 51 a 100 mq; dell’Unione Europea, in regime de minimis, senza obbligo • 17,5 euro/mq per superfici da 101 a 500 mq; di notifica per il triennio che ricomprende l’esercizio • 15 euro/mq per superfici da 501 a 1.000 mq; finanziario in cui viene presentata la domanda e i due • 12,5 euro/mq per superfici tra 1.001 e 5.000 mq con esercizi finanziari precedenti. limite massimo di 60.000,00 euro; I criteri prevedono che la misura del contributo • 10 euro/mq per superfici oltre i 5.000 mq. con limite dipenderà dal punteggio assegnato nel documento massimo di 60.000,00 euro. di classificazione ed è così determinata: Non sono ammessi a contributo gli interventi • categoria A: nessun intervento obbligatorio di rimozione e smaltimento di coperture in cemento immediato di bonifica, ma obbligo di rivalutazione amianto per superfici inferiori o uguali a 10 metri dell’indice di degrado con frequenza triennale per siti quadrati, il limite massimo di spesa ammessa con indice di degrado fino a 50,00 punti; contributo al finanziamento è di 60.000 euro. pari al 40 % della spessa ammessa a finanziamento, se si procede alla rimozione; Spesa Categoria a): Categoria b): Categoria c): mq • categoria B: bonifica non urgente: obbligo ammessa contributo 40% contributo 55% contributo 70% di esecuzione della bonifica entro 3 anni per siti con 11 € 247,50 € 99,00 € 136,13 € 173,25 indice di degrado oltre i 50,00 fino a 70,00 punti; 15 € 337,50 € 135,00 € 185,63 € 236,25 contributo pari al 55% della spesa ammessa a 75 € 1.500,00 € 600,00 € 825,00 € 1.050,00 finanziamento; 200 € 3.500,00 € 1.400,00 € 1.925,00 € 2.450,00 • categoria C: bonifica urgente: obbligo di esecuzione della bonifica entro i successivi 12 mesi per siti con 600 € 9.000,00 € 3.600,00 € 4.950,00 € 6.300,00 indice di degrado oltre i 70,00 punti o che presentano 2000 € 25.000,00 € 10.000,00 € 13.750,00 € 17.500,00 una superficie danneggiata, o in cui sono presenti 6000 e più € 60.000,00 € 24.000,00 € 33.000,00 €42.000,00 danni evidenti e indiscutibili (come crepe, fessure evidenti e rotture) in misura uguale o superiore al 10% L’Azienda provinciale per i Servizi sanitari di Trento è della sua estensione; contributo pari al 70% della incaricata di garantire, anche in collaborazione con gli spesa ammessa a finanziamento. Enti Locali, l’informazione ai proprietari di immobili nei Il calcolo della spesa ammessa a finanziamento viene quali è stata rilevata la presenza di amianto, circa la sua effettuato sulla base dei seguenti valori, che fungono pericolosità, i rischi che comporta per la salute e da costo standard parametrato per fasce di grandezza le modalità per la bonifica e per l’accesso alle misure di metri quadri da bonificare: di sostegno previste per la rimozione e lo smaltimento • 22,50 euro/mq per superfici fino a 50 mq; dell’amianto. Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 l’Artigianato 15
associazione cciaa di trento Trentino, la crisi continua Calano occupati e fatturato delle imprese I dati del quarto trimestre 2012 della Camera di Commercio. L’occupazione diminuisce dell’1,9%. Vanno bene solo le grandi aziende industriali e i grossisti. di Stefano Frigo ncora dati negativi per l’economia trentina. turale. Su base annua il fatturato e il valore della pro- L’indagine congiunturale relativa al quarto duzione diminuiscono dell’8,1%. A trimestre 2012, pubblicata dalla Camera di Commercio di Trento, segnala una diminuzione del COMMERCIO Il commercio all’ingrosso è il set- 2,1% del fatturato delle imprese che fanno parte del tore che presenta le performance migliori del fattura- campione (1.069 aziende), con una diminuzione del- to su base tendenziale (+1,9%), con una tenuta di l’occupazione pari all’1,9%, rispetto allo stesso perio- quello alimentare e una ripresa anche dell’ingrosso do del 2011. non alimentare (+2,6%). L’occupazione invece di- «La fase di crisi in corso – si legge nel documento – minuisce, ma in maniera modesta (-0,3%). Il com- dal punto di vista dei risultati economici delle impre- mercio al dettaglio, invece, presenta anche in que- se, non appare volgere al termine». La congiuntura sto quarto trimestre 2012 forti difficoltà: il fatturato manifesta i suoi effetti più marcati sul versante occu- diminuisce del 3,7% e il valore della produzione del pazionale, con decise riduzioni degli addetti, in special 3,3%. L’occupazione mostra una pesante diminu- modo presso alcuni settori più esposti all’attuale fase zione (-3,2%). negativa. AUTOTRASPORTO MERCI Sul piano dell’evolu- MANIFATTURIERO Il comparto manifatturiero in- zione del fatturato, il comparto anche in questo trime- dustriale è uno dei pochi settori che mostra una cer- stre sembra indicare una sostanziale tenuta (+0,9% la ta resistenza all’attuale fase recessiva, pur non re- variazione su base annua), mentre l’occupazione dimi- standone completamente immune. Il fatturato del nuisce pesantemente per il terzo trimestre consecutivo settore si riduce su base tendenziale dell’1,2%, una (-7,9% la caduta nel quarto trimestre). diminuzione ancora contenuta se raffrontata con quella di altri comparti, mentre l’occupazione è sta- TERZIARIO Il settore dei servizi alle imprese si con- gnante (+0,3%). nota in questo quarto trimestre per una sensibile dimi- nuzione del fatturato (-6,3%), occupazione -3,4%. ARTIGIANATO Le imprese artigiane del manifattu- riero e dei servizi, che fatturano prevalentemente in ambito provinciale, risentono anche in questo trime- stre della caduta della domanda locale e sperimenta- In generale, le imprese che appaiono meno in sof- no una diminuzione su base annua del fatturato del ferenza sono quelle di medie dimensioni (21-50 ad- 2,0%. Anche l’occupazione mostra, per il secondo tri- detti) il cui fatturato cresce su base annua dello 0,4%, mestre consecutivo, evidenti segnali di rallentamento mentre si riducono sensibilmente i ricavi delle vendi- diminuendo dell’1,3%. te delle micro imprese con 1-4 addetti (-13,5%). ESTRATTIVO La situazione nel comparto estratti- Riguardo alle previsioni, il dato sugli ordinativi vo del porfido è sempre più critica. Rispetto all’ana- in valore assoluto lascia intravedere qualche timi- logo periodo del 2011 il fatturato diminuisce di un do segnale di una possibile attenuazione della crisi, pesante 20,0% e l’occupazione del 3,9%. tuttavia permane marcatamente negativo il saldo tra coloro che li reputano in aumento nel trimestre EDILIZIA Il settore edile, analogamente a quello (12,8%) e coloro che li reputano in diminuzione estrattivo del porfido, si trova in una fase di crisi strut- (37,4%). 16 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione anap Anap, celebrazioni per il quarantennale Cento soci Anap accompagnati anche dal Presidente De Laurentis e dal Direttore Berardi hanno partecipato a Roma all’udienza papale. di Claudio Cocco na nutrita rappresentanza dei 3.500 soci pensionati italiani e una delle più attive nel mondo Anap del Trentino ha partecipato a Roma al- del lavoro autonomo. U le celebrazioni del quarantennale di fonda- Nella giornata di mercoledì tutti i partecipanti si zione dell’Anap, culminate nell’udienza papale in sono ritrovati in Piazza San Pietro in una cornice di Piazza San Pietro. folla davvero incredibile per ascoltare e vedere il Con alla testa il Presidente Cocco e il vice vicario Santo Padre Francesco. Le aspettative non sono an- Appoloni, i circa cento partecipanti tra cui alcuni mem - date deluse, l’umanità del nuovo Papa appassiona bri del Consiglio provinciale Anap: Zendri, Chiode- tutti. È un ritorno alle origini, una riscoperta dell’u- ga, Armellini e Janeselli, il revisore Tomaselli e il vice miltà, di cui forse molti rappresentanti del clero e presidente vicario dell’Associazione Artigiani Dalla delle istituzioni avevano smarrito il significato. Una Pellegrina sono giunti a Roma assieme ad altri 3.700 cosa appare evidente a tutti; questo papa sa infonde- pensionati Anap, provenienti da tutta Italia. Scopo re coraggio e amore per il prossimo, concetti basilari principale celebrare in maniera solenne i quaranta anche per chi come noi si occupa di anziani. Non ci anni di vita del sodalizio, che con i suoi circa 230 mi- poteva essere momento migliore per celebrare de- la soci rappresenta oggi la sesta organizzazione di gnamente il quarantennale del nostro sodalizio che Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 l’Artigianato 17
associazione anap Attestati di esenzione dal ticket: Detrazioni per un nuovo decreto definisce le ristrutturazioni: c’è tempo il periodo minimo di validità per fino al 30 giugno malattie croniche e invalidanti per usufruire di quella al 50% Meno burocrazia per i rinnovi degli attestati I proprietari di immobili possono usufruire di esenzione dal ticket per malati cronici e disabili. di agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie e Con il decreto 23 novembre 2012 il Ministero della gli interventi di efficienza energetica. Salute ha infatti definito, in accordo con le Regioni Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 (data e Province autonome, il periodo minimo di validità di entrata in vigore del Decreto legge n. 83/2012) dell’attestato, fissando in molti casi una durata al 30 giugno 2013, spetta una detrazione Irpef illimitata. del 50% su un limite massimo di spesa di 96.000 Gli attestati di esenzione per le malattie croniche e euro per unità immobiliare sul quale vengono eseguiti invalidanti, rilasciati dalle ASL, quando rinnovati o gli interventi, da suddividere in dieci anni, che emessi per la prima volta dovranno avere una validità scendono a 3 e 5, rispettivamente, per proprietari non inferiore a quella fissata nell’allegato 1 del decreto. anziani, aventi età di 75 e 80 anni. Il decreto riduce inoltre gli adempimenti Dal 1° luglio 2013 la detrazione scende al 36%. amministrativi ed elimina oneri di accertamento Inoltre è possibile beneficiare dell’Iva ridotta al 10% impropri a carico della Pubblica Amministrazione. per tutti i lavori e le forniture di beni e servizi relativi a Dà infatti attuazione a quanto previsto dal cosiddetto interventi di restauro, risanamento conservativo “Decreto semplificazioni”. E dà uniformità alle e di ristrutturazione. Per i lavori di manutenzione l’Iva procedure a livello nazionale. rimane invece al 20%. Prima del decreto del 23 novembre, i malati cronici dovevano ripetere, in alcuni casi anche ogni anno, La detrazione è invece del 55% – ma solo fino gli adempimenti necessari per rinnovare l’esenzione. al 30 giugno 2013 – per chi effettua interventi L’individuazione di una durata limitata dell’attestato di riqualificazione energetica di edifici già esistenti, di esenzione non preclude naturalmente il diritto parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti dell’assistito all’eventuale rilascio di un nuovo ad esempio: coperture e pavimenti, finestre attestato, nel caso in cui, alla scadenza, persista comprensive di infissi, climatizzazione invernale, la condizione di malattia. installazione di pannelli solari per la produzione Le Regioni hanno facoltà di fissare periodi di validità di acqua calda per usi domestici o industriali, ecc. dell’attestato diversi, ma mai inferiori a quelli indicati La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari nel decreto in questione. importo. si ispira ai valori della solidarietà e dell’assistenza acquisto delle pensioni. Troppi sprechi ancora nella sa- propri della dottrina cristiana. nità, troppe persone che rinunciano a curarsi per ri- Le manifestazioni sono poi proseguite nel pome- sparmiare, eliminare l’IMU sulla prima casa, sono alcu- riggio con i discorsi ufficiali che si sono tenuti nel sa- ni degli argomenti trattati da Palazzi, con l’impegno lone congressi dell’Hotel Ergife di Roma. preciso che l’Anap farà la sua parte nei confronti del Dopo il saluto del Segretario nazionale Menicacci Governo per cercare di sanare queste palesi ingiustizie. ha preso la parola il Presidente nazionale di Confar- La cerimonia si è poi conclusa con la premiazione tigianato Merletti. Il presidente nel suo discorso ha dei presidenti o loro familiari che si sono succeduti messo in evidenza come nel nostro paese ci sia anco- nel tempo e la musica della Banda Guido Monaco ra molta “materia grigia” che consentirà sicuramente dell’Anap ha allietato la giornata. una ripresa dell’economia. Proprio gli artigiani ne so- Lungi dall’essere solo un atto formale, le celebra- no l’esempio concreto, con il loro estro e inventiva; zioni del quarantennale sono state un momento di doti indispensabili per superare i momenti difficili. importante riflessione per tutti e sicuramente il nuo- La crisi poi paradossalmente ha portato al centro del- vo Papa Francesco ha contribuito a dare a ognuno di l’interesse di tutti la persona e anche se qualcuno noi nuove e più forti motivazioni. non ce l’ha fatta oggi conta molto di più il lavoro che In Piazza San Pietro, al momento della benedizio- la carta. La finanza ha lasciato il posto all’uomo. ne, tutti noi che abbiamo l’onore di essere alla guida Il Presidente nazionale dell’Anap Palazzi ha fatto la dell’Associazione Artigiani e dell’Anap del Trentino storia dell’Associazione, nata nel 1973, ma che mosse i abbiamo sentito che essere lì quel giorno significava primi concreti passi dopo il 1990. Il presidente ha illu- anche rinnovare con maggiore slancio il nostro im- strato i progressi compiuti e quanto resta ancora da fa- pegno a favore degli associati e ci siamo scambiati un re. Oggi più che mai occorre una politica che si occupi sincero augurio per gestire al meglio gli impegni fu- della ripresa economica e che salvaguardi il potere di turi che ci attendono. 18 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione anziani e contributi Ristrutturazioni case agli anziani Alle Comunità il fondo per i contributi La Giunta provinciale ha approvato i livelli essenziali che tutte Casa: tempo di saldi, prezzi le Comunità e il Territorio della sempre più giù Val d’Adige dovranno rispettare a decorrere dal 1° luglio 2013 Nel terzo trimestre 2012 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie scende dell’1,1% nel concedere contributi ad anziani in termini congiunturali e del 3,2% su base annua. per la ristrutturazione della loro Si tratta del terzo calo tendenziale consecutivo, casa. Ha inoltre previsto per in accelerazione rispetto agli altri. Sulla caduta pesa il forte calo dei prezzi della case già esistenti. il corrente anno di destinare a questa finalità 3.500.000 euro. di Stefano Frigo di Stefano Frigo Il ribasso annuo registrato nel terzo trimestre 2012 dall’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie (-3,2%) è il più forte almeno dall’inizio e persone ultra 65enni o comunque affette da disabilità legate a processi di invecchiamento, del 2011, ovvero da quando sono comunicate le serie storiche relative ai confronti tendenziali. L nonché le persone che hanno o intendono in- Insomma arriva un’altra certificazione che per cludere nel proprio nucleo familiare persone anziane il mattone è “tempo di saldi”, sconti che sono possono, in qualsiasi momento, presentare alla com- contemporanei a una caduta delle compravendite e dei petente Comunità una domanda di contributo per ri- mutui. Nel dettaglio l’indice dei prezzi delle abitazioni, sanare la loro casa di abitazione. I contributi possono con riferimento alle case acquistate dalle famiglie sia essere concessi per la ristrutturazione di alloggi di a fini abitativi sia per investimento, segna una nuova proprietà di queste persone, o sui quali sia costituito diminuzione annua dopo il -0,2 del primo trimestre un diritto reale di godimento a loro favore, oppure e il -2,1% del secondo. Guardando alle diverse locati ai medesimi. componenti, i prezzi delle abitazioni nuove Le Comunità che hanno competenza in materia diminuiscono dello 0,2% sul trimestre precedente di edilizia abitativa agevolata, possono: mentre aumentano dell’1,9% su base annua. I prezzi • determinare l’intervallo di punteggi per la forma- delle abitazioni esistenti, invece, diminuiscono dell’1,6% zione delle graduatorie ritenuto adeguato alle ri- su base congiunturale e del 5,4% su base annua. spettive politiche territoriali sociali e abitative; Quindi, sul piano tendenziale, la crescita su base annua • individuare i criteri di calcolo della spesa da am- mettere a contributo in grado di rispondere in mo- dei prezzi delle case appena arrivate sul mercato do più adeguato alle esigenze degli anziani che vi- rallenta a paragone con quanto registrato nel secondo vono sul territorio di competenza; trimestre (+2,8%), mentre si accentua la diminuzione • individuare le percentuali di contributo della spesa dei prezzi delle case non più di “prima mano”, da ammettere nel limite massimo del 90%, even- considerato il calo tendenziale del 4,1% registrato tualmente graduata in base all’indicatore Icef. nel secondo trimestre. In media, nei primi tre trimestri La Giunta provinciale, al fine di garantire omoge- del 2012, i prezzi delle abitazioni diminuiscono dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno neità di trattamento nei confronti dei richiedenti su tutto il territorio provinciale, ha peraltro stabilito che precedente, sintesi di un aumento del 2,7% dei prezzi la spesa massima ammissibile a contributo non possa delle nuove e di una diminuzione del 3,7% dei prezzi essere superiore a 31.000 euro, esclusi gli interventi di quelle esistenti. per adeguamenti e sussidi (principalmente interventi per lo sbarrieramento dell’alloggio: ascensore, servo Si evidenzia inoltre una grande novità, ovvero scala, ecc.) per i quali la spesa massima ammissibile è l’introduzione della valutazione della situazione eco- pari a 25.000 euro; le domande di contributo per nomica patrimoniale del nucleo che occuperà l’allog- questi ultimi interventi devono avere priorità nelle gio dopo la ristrutturazione. L’indicatore Icef non po- graduatorie. trà essere superiore allo 0,42. Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 l’Artigianato 19
associazione riforme Cna, Confartigianato e Casartigiani Abrogare l’art. 62 per il settore alimentare L’articolo 62 del decreto CresciItalia del 24 gennaio 2012 doveva regolare i tempi di pagamento nella filiera agro-alimentare ma è diventato un concentrato di complicazioni interpretative e di adempimenti burocratici. onfartigianato, Cna e Casartigiani chiedono creando confusione e incertezza nelle imprese che de- l’abrogazione dell’articolo 62 del decreto vono rispettarlo. C CresciItalia del 24 gennaio 2012, che, nelle Gli imprenditori, soprattutto in questo momento intenzioni del legislatore, doveva regolare i tempi di di crisi economica, avrebbero bisogno dell’impegno pagamento nella filiera agro-alimentare ma, in realtà, delle Amministrazioni pubbliche a semplificare le pro- è diventato un concentrato di complicazioni interpre- cedure amministrative, e invece devono perdere tem- tative e di adempimenti burocratici, senza offrire cer- po e denaro dietro le bizzarrie ministeriali. tezze giuridiche alle aziende del settore. Cna, Confartigianato e Casartigiani avevano rileva- Le Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi chie- to le carenze e le storture del provvedimento già nella dono che le transazioni commerciali nel settore ali- fase della sua predisposizione e avevano chiesto da su- mentare siano regolamentate con le disposizioni della bito l’adeguamento alla direttiva europea 7/2011 sui legge sui tempi di pagamento in vigore in Italia dall’1 termini di pagamento, in vigore in Italia dal 1° gen- gennaio 2013. naio 2013, che tutela le imprese salvaguardando la lo- L’art. 62 – rilevano le Confederazioni – preveden- ro autonomia negoziale. do tempi diversi dei termini di pagamento a seconda della deperibilità o meno della merce, obbliga le im- prese a emettere più fatture per la stessa spedizione. Rete Imprese Italia: Un esempio è rappresentato dalla fatturazione di un cesto natalizio, che avendo all’interno prodotti depe- il decreto sul Sistri va ritirato ribili e non, costringe l’impresa a produrre ben 3 fat- e abrogato immediatamente ture: una per i prodotti deperibili, una per quelli non deperibili e una per il cesto. Le imprese sono allo stremo, ma il Governo si Tutto ciò alla faccia della semplificazione, più volte ostina a non capire. dichiarata dal Governo, ma di fatto negata da proce- dure complesse quali, ad esempio, l’obbligo della cer- È sconcertante la decisione del Ministro Clini tificazione dell’avvenuto ricevimento della fattura per di riavviare il Sistri nonostante tutte le criticità sul far scattare il meccanismo dei termini di pagamento. sistema di tracciabilità dei rifiuti più volte evidenziate Come se non bastasse, un recente disciplinare del- dalle imprese. Una decisione che non tiene l’Antitrust stabilisce accertamenti sulle presunte vio- minimamente conto delle gravi difficoltà che lazioni solo nel caso di chiaro squilibrio fra le parti in questa fase di dura e profonda recessione stanno contraenti, mentre la legge non lo prevede. attraversando le Pmi, in particolare del terziario A rendere la vicenda ancora più assurda, secondo di mercato e dell’artigianato, ormai ridotte allo Confartigianato, Cna e Casartigiani, vi è il fatto che un stremo: così Rete Imprese Italia sulla firma articolo di legge composto di soli 11 commi vede oggi e la pubblicazione in Gazzetta di un decreto ben tre versioni, con una probabile quarta in arrivo, del del Ministro dell’Ambiente, con il quale si dispone proprio regolamento attuativo, già pubblicato ben ol- il riavvio del sistema di tracciabilità dei rifiuti (Sistri). tre i tempi previsti. Senza contare che proprio in questi giorni sull’art. «La crisi economica e finanziaria che stiamo 62 si registrano posizioni opposte: il Ministero dello attraversando – sottolinea il presidente di Rete Sviluppo Economico lo considera abrogato mentre Imprese Italia, Carlo Sangalli, in una lettera oggi per il Ministero dell’Agricoltura è tuttora in vigore, al Presidente del Consiglio, Mario Monti, ai ministri 20 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione riforme Aumento Iva, l’allarme Bortolussi, segretario della Cgia. Se ciò non avvenisse, avverte, «correremmo il serio pericolo della Cgia: «Costerà 103 euro di far crollare definitivamente i consumi che ormai a famiglia» sono ridotti al lumicino». Scongiurare l’aumento dell’Iva, già previsto per luglio. Questa, prosegue il segretario della Cgia di Mestre, È una delle sfide principali che si aprono per «è una crisi economica che va affrontata dalla parte il prossimo Governo, a cui guardano con particolare della domanda: solo incentivando i consumi interni attenzione le associazioni di impresa e le associazioni possiamo rilanciare la produzione. Altrimenti, siamo dei consumatori. A fare i conti sull’effetto destinati ad accentuare la fase recessiva che di un incremento dell’aliquota dal 21 al 22%, così comporterà un aumento delle chiusure aziendali come previsto per legge, è la Cgia di Mestre: costerà e la crescita del numero dei senza lavoro». In linea in media a una famiglia composta da quattro persone con le valutazioni degli artigiani, anche la Coldiretti. 103 euro in più in un anno. Occorre infatti scongiurare l’aumento Iva previsto per il primo di luglio 2013, per «evitare ulteriori effetti Il costo complessivo per i consumatori per il 2013 depressivi sulle vendite che al dettaglio crollate già è pari a 2,1 miliardi di euro, per poi salire dal 2014 del 3,8% nel primo bimestre dell’anno, con un calo a 4,2 miliardi. Numeri che rispecchiano l’aumento del 2,9% per gli alimentari e del 4,3% per i non dei prezzi di beni di uso comune: carburanti, alimentari». L’innalzamento dell’aliquota, si evidenzia, riparazioni auto, bevande, abbigliamento, calzature, «avrebbe ulteriori effetti depressivi sui consumi con mobili, elettrodomestici, giocattoli e computer. risultati opposti a quelli che si intende ottenere sulle Ipotizzando che i comportamenti di consumo delle casse dello Stato». Alla richiesta di un intervento per famiglie italiane rimangano immutati, la Cgia stima evitare il rialzo dell’Iva si uniscono anche che per un nucleo costituito da tre persone l’aggravio le associazioni dei consumatori. Nonostante le stime medio annuo sarà di 88 euro. Nel caso di una famiglia diffuse siano «prudenziali», e quindi «tengano conto di quattro componenti, l’incremento medio annuo sarà del crollo dei consumi in atto e non ipotizzino invece di 103 euro. Visto che per il 2013 l’aumento eventuali arrotondamenti dei prezzi che farebbero dell’Iva interesserà solo il secondo semestre, aumentare ulteriormente la stangata per le famiglie», per l’anno in corso gli aumenti di spesa saranno i dati della Cgia di Mestre «dimostrano chiaramente la metà: 44 euro per la famiglia da tre persone; come la priorità del prossimo Governo debba essere 51,5 euro per quella da quattro. «Bisogna assolutamente la totale cancellazione dell’aumento Iva di luglio», scongiurare questo aumento», sottolinea Giuseppe afferma il Codacons. dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, Corrado Passera e Corrado Clini, e al Garante delle Pmi, Giuseppe Tripoli – richiederebbe prioritariamente di indirizzare gli sforzi del Governo verso misure e provvedimenti capaci di far ripartire l’economia e non verso atti capaci solo di penalizzare ancora di più le imprese che faticosamente stanno cercando di mantenersi in vita garantendo milioni di posti di lavoro». «Nonostante Rete Imprese Italia abbia ripetutamente evidenziato le problematiche derivanti dalle disposizioni contenute nel decreto – continua Sangalli – nulla risulta essere cambiato. La decisione appare, pertanto, in netto contrasto con quanto riscontrato dalle imprese fino ad oggi e ben evidenziato nella relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività affinché sia immediatamente ritirato e abrogato illecite connesse al ciclo dei rifiuti nonché il decreto e, contestualmente, sia prorogato l’attuale clamorosamente certificato dalle ultime indagini della periodo di sospensione del sistema e relativi contributi. magistratura». Inoltre, il riavvio di questo strumento dovrà necessariamente essere subordinato alla formulazione «Per la sopravvivenza del sistema economico di un nuovo sistema di tracciabilità di semplice utilizzo, e produttivo del Paese – conclude Sangalli – Rete efficace per il reale contrasto alle ecomafie, di vantaggio Imprese Italia ritiene dunque indispensabile per le imprese, fondato su criteri di trasparenza un intervento diretto del Presidente del Consiglio ed efficienza». Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 l’Artigianato 21
associazione la storia Un pezzo di storia dell’Associazione Raffaella Condini, frammenti di ricordi Ricordi di alcuni momenti della storia lavorativa di Raffaella Condini che poi è la storia stessa del Patronato e in buona parte anche dell’Anap. u l’allora Direttore Alcide Holzer nel lontano Ci trasferimmo in seguito nella più spaziosa sede 1976 a volere in Associazione Raffaella Con- di via Sighele e qui, valutate le capacità di Raffaella, la F dini, che fin a quel momento aveva lavorato Direzione decise di farla collaborare anche con l’uffi- in un’assicurazione. Eravamo ancora nella sede di cio affari generali, cioè iscrizioni all’albo, Inail ecc. Via Travai, cinque o sei stanze al primo piano, cui poi Furono anni piuttosto impegnativi con un Patronato si aggiunse anche il piano terra. Spazio limitato per che, per scelta dell’Associazione, fu indirizzato a cura- tutti, dato che la stanza più grande era occupata da re più le richieste degli artigiani che sviluppare una una enorme macchina che lavorava con un fracasso attività anche di proposizione. Piace ricordare un terribile usando il sistema delle schede perforate, una episodio di questi tempi. Una signora del veronese, specie di sistema informatico ante litteram. Intanto visibilmente turbata, urlando voleva dal Patronato l’Associazione andava espandendosi e al neocostitui- di Trento i danni che l’inondazione dell’Adige aveva to patronato, retto da Claudio Cocco, venne aggrega- procurato nel 1976 alla sua abitazione. Motivazione ta la sig.na Condini. C’era ancora molta confusione l’Adige passa prima da Trento. Ce la vedemmo brutta sul ruolo dei Patronati e va sottolineata la lungimi- e Condini sfoggiò allora doti inaspettate, riuscendo a ranza dell’allora Direttore Holzer che capì subito le convincere la signora a desistere. Nel frattempo Raf- enormi potenzialità di un ente che andava a comple- fella si sposò con un funzionario dell’Albo Artigiani tare i servizi offerti dall’Associazione. Anche tra gli ed ebbe un bambino. artigiani la confusione era tanta. C’era chi scambiava Arrivammo così in via Brennero, dove ogni impie- il Patronato per l’Inps, e chi chiamava la Condini, gato poté avere il suo ufficio e dove Raffaella divenne Sig.ra Inapa, e Cocco Sig. Patronato. Iniziammo subi- subito il perno di un sistema che ripartì con grande to a collaborare in perfetta sintonia. Raffaella Condi- slancio, tanto che di lì a poco ci venne assegnata una ni lavorava a ritmo serrato con una costanza tale che terza persona. «si faceva fatica a starle dietro», come ammisero mol- Raffaella si dedicò quasi esclusivamente all’Inps, ti colleghi e impiegati degli enti interlocutori del Pa- ottenendo risultati insperati soprattutto nel districa- tronato. Il suo apporto permise al Patronato Inapa di re situazioni molto complesse e che richiedevano Trento di raggiungere il terzo posto tra i Patronati un’ottima conoscenza sia delle regole pensionistiche Inapa d’Italia per numero di pratiche evase e punteg- che dei versamenti contributivi. Più di una volta suc- gio conseguito. Allora esisteva la Cassa Mutua artigia- cesse che gente delusa da altri patronati trovasse ri- ni e Raffaella Condini era di casa in via Rosmini (sede sposte adeguate da parte della sig.ra Condini. della Mutua) a sbrigare le numerosissime pratiche Giungemmo così al 2000 quando, raggiunta l’età necessarie per ottenere le prestazioni sanitarie. Ov- prescritta e i requisiti contributivi necessari, Raffaella viamente anche i rapporti con l’Inps erano intensis- andò in pensione. Il Patronato subì un grave contrac- simi. Non esisteva allora computer e tutto il lavoro colpo anche perché per “scelta strategica” dell’allora veniva sviluppato su carta con un andirivieni molte volte quotidiano. Raffaella Condini anche qui si di- stinse per la sua tenacia non tornando mai in ufficio La nostra sincera gratitudine con qualche pratica “in sospeso”. A certi impiegati e quella di centinaia di artigiani dell’Inps, abituati in quegli anni a vari tipi di pause, rimarrà per sempre a suggellare tale atteggiamento della Condini suscitava qualche “apprensione”, ma sopra ogni cosa veniva privilegia- un percorso di lavoro e di vita to l’interesse dell’associato. davvero ammirevole. 22 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione la storia direzione non fu sostituita. Per fortuna nel 2006, “a furor di popolo e delle circostanze” fu accettato il ri- Casa: più mutui ma 3.400 torno al Patronato della sig.ra Condini, dove nel frat- famiglie soffrono tempo era sta inserita con grande profitto anche la sig.ra Flavia Gianotti. Il Patronato Inapa rinacque e si Boccata d’ossigeno ai mutui casa nel quarto avviò verso una sua completa ricostruzione. Nume- trimestre 2012. Le nuove erogazioni da parte delle rosissime furono le lettere di plauso pervenute da ar- banche ammontano a 159,2 milioni di euro, il triplo tigiani in quegli anni, tra cui ricordo un caso “impos- del trimestre precedente, che però era ai minimi sibile” di un musicista ex artigiano, che deve la storici, e il 16% in più del corrispondente periodo pensione solo alle capacità e alla costanza della sig.ra del 2011. Condini. Il resto è storia dei nostri giorni: Raffaella Condini A fine anno, quindi, lo stock dei mutui in corso, sceso iniziò la sua collaborazione con l’Anap da socia vo- nei mesi precedenti, torna a salire a 2.318,7 milioni, lontaria, portando tutta la sua esperienza in un lavo- 42 milioni in più del terzo trimestre, pari ro che richiede un’accuratezza e una sensibilità di a un incremento di quasi il 2%, anche se il 10% animo con comuni. in meno della fine del 2011. Ma se sui mutui c’è stato In estrema sintesi abbiamo ricordato alcuni mo- un allentamento della stretta, per oltre 3.400 famiglie menti della storia lavorativa della sig.ra Raffaella trentine la situazione è solo peggiorata: non riescono Condini che poi è la storia stessa del Patronato e in a pagare rate dei prestiti per più di 150 milioni. buona parte anche dell’Anap. L’Istat ha reso noto i dati sugli atti notarili di Semplici pensieri in libertà non sono certo suffi- compravendite immobiliari e mutui ipotecari nel terzo cienti per esprimere tutta la nostra riconoscenza a trimestre dell’anno scorso e il totale dei primi nove una persona che ha passato 35 anni della sua vita al mesi del 2012. A livello nazionale prosegue la pesante servizio degli artigiani. Ma la nostra sincera gratitudi- caduta del mercato della casa: le compravendite sono ne e quella di centinaia di artigiani, espressa e non scese del 23,1% nel trimestre e del 21,4% in nove espressa a parole o con scritti, rimarrà per sempre a suggellare un percorso di lavoro e di vita davvero am- continua a pagina 24 mirevole. Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione istat L’inflazione media del 2012 al 3% Sale ai massimi dal 2008 Secondo le rilevazioni dell’Istat l’anno scorso il tasso di incremento dei prezzi ha accelerato dal 2,8% del 2011, spinto dall’energia. Il carrello della spesa è più caro del 4,3% (3,5% due anni fa). Codacons: stangata da oltre 1.000 euro. Rallenta, anche se di poco, l’inflazione di dicembre al 2,4%. di Stefano Frigo l 2012 va in archivio con brutte notizie per i por- stimano Federconsumatori e Adusbef, l’aumento per tafogli degli italiani, che in un periodo di diffi- una famiglia media raggiunge i 2.333 euro e «anche il I coltà economica hanno visto rincarare i prezzi a 2013 non sarà da meno: nel nuovo anno vi sarà un au- un ritmo che non si vedeva dal 2008. Il tasso d’infla- mento di prezzi e tariffe pari a 1.490 euro a famiglia». zione medio annuo per il 2012 è risultato infatti del 3%, in accelerazione rispetto al 2,8% del 2011. Il dato L’aumento di due decimi di punto percentuale tra emerge dalle stime preliminari dell’Istat, che hanno il 2011 e il 2012 è principalmente dovuto alla spinta tracciato un andamento preoccupante anche per il co- arrivata dall’energia. In particolare, guardando ai di- siddetto “carrello della spesa”, cioè il paniere di arti- versi settori, nella media d’anno gli incrementi più coli acquistati con maggiore frequenza. Secondo il elevati riguardano i prezzi di abitazione, acqua, elet- Codacons, durante l’ultimo anno questo andamento tricità e combustibili (+7,1%, dal +5,1% del 2011), dell’inflazione ha determinato una stangata da 1.048 dei trasporti (+6,5%; era +6,2% il precedente anno) e euro per una famiglia di tre persone, che diventano delle bevande alcoliche e tabacchi (+5,9%, dal +3,5% 1.155 euro per un nucleo di quattro elementi. Aggiun- del 2011). Diminuiscono, invece, i prezzi delle comu- gendo a questi aumenti l’effetto della pressione fiscale, nicazioni (-1,5%). segue da pagina 23 mesi, i prestiti immobiliari precipitano del 37,8% nei tre 2011, i mutui in Trentino erano al massimo storico mesi e del 39,5% nei primi tre trimestri. La crisi più di 2 miliardi 577 milioni. grave è quella delle compravendite di immobili Nel complesso a fine 2012 il credito in Trentino risulta commerciali, scese del 25,7%, mentre quelle in calo a 19,1 miliardi. Scendono anche i finanziamenti di abitazioni calano del 23%. a medio-lungo termine, da 14,1 a meno di 14 miliardi, In Trentino va meglio. Sia le compravendite, pari anche se l’aumento delle erogazioni nell’ultimo a 1.915, che i mutui ipotecari, pari a 1.570, sono stabili trimestre, che superano i 915 milioni, non riguarda solo rispetto allo stesso trimestre. La discesa è invece i mutui casa ma pure le altre forme di credito a lungo confermata nei numeri dei primi nove mesi: 4.678 termine. compravendite, il 22,5% in meno del 2011, e 3.815 Il credito alle famiglie al 31 dicembre sale, sia pur solo ipoteche immobiliari su mutui di banche e finanziarie, di pochi milioni, a 5 miliardi 655 milioni. Questo però è il 25,7% in meno dell’anno precedente. il dato al lordo dei crediti in sofferenza. Al netto le cose Intanto però la Banca d’Italia aggiorna i dati sul credito cambiano: i prestiti “vivi” in corso sono a quota 5 a fine anno e qui il trend dei mutui cambia di segno. miliardi 501 milioni, in calo sul mese prima e sul 2011. A fine settembre lo stock di prestiti ipotecari per Le sofferenze superano per la prima volta quota 150 abitazioni alle famiglie valeva 2.276,1 milioni. Nel terzo milioni: ammontano a 153,5 milioni, il 26% in più trimestre le nuove erogazioni avevano raggiunto di un anno prima, quando erano a 122 milioni. un minimo di 51,8 milioni, in forte calo sul trimestre E a gennaio sono salite ulteriormente a 156,1 milioni. precedente e dimezzate rispetto allo stesso periodo Bankitalia dà anche i dati sul numero di famiglie del 2011. Tra ottobre e dicembre, invece, le erogazioni “in sofferenza”. A dicembre sono 3.403, cioè 68 in più triplicano a oltre 159 milioni e riportano lo stock dei del trimestre precedente e 132 in più di un anno prima, mutui oltre quota 2.300 milioni. Un anno prima, a fine con un incremento del 4%. 24 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione istat Il tasso di crescita dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto (dal cibo ai carburanti) è salito al 4,3% dal 3,5% del 2011, si tratta del valore medio annuo più alto dal 2008. Quanto all’indice armonizzato dei prezzi al con- sumo per i Paesi dell’Unione europea (Ipca), sempre secondo le stime preliminari, presenta un tasso di crescita medio annuo pari al 3,3%, in accelerazione di quattro decimi di punto percentuale rispetto al 2,9% del 2011. Anche in questo caso si tratta del dato più alto dal 2008. A dicembre, invece, il tasso di inflazione italiano ha registrato un nuovo, anche se lieve, rallentamen- to: si è fermato al 2,4%, dal 2,5% di novembre, ed è così tornato al livello di febbraio 2011. Su base men- sile, invece, i prezzi sono saliti dello 0,3%. Il 2,4% dell’inflazione italiana a dicembre si confronta con il 2,2% rilevato dall’Eurostat nell’insieme dei Paesi che adottano la moneta unica, dato stabile rispetto a no- vembre. Al calo dei prezzi dell’ultimo mese dell’anno in Italia hanno contribuito le pompe di benzina. Quasi tutti i carburanti sono infatti risultati in calo: la ben- zina è scesa dell’1,1% e il gasolio per mezzi di tra- sporto dello 0,6%. Nel conteggio su base annua la corsa del prezzo della verde rimane comunque soste- nuta: +8%, anche se in frenata dall’11,3% di novem- bre. Il gasolio è passato al 7,1% annuo, dal 13,9% di novembre. Al ribasso dei prezzi dei carburanti dell’ul- timo scorcio del 2012 è legato il calo di tutto il com- parto dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, che ha di fatto determinato il raffreddamento dell’in- flazione di dicembre. Nella media dell’anno appena concluso anche il carrello della spesa è stato più caro. Secondo le stime preliminari, il tasso di crescita dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto (dal cibo ai carburanti) è salito al 4,3% dal 3,5% del 2011. Anche in questo caso si tratta del valore medio annuo più alto dal 2008. Per l’Associazione dei consumatori gli acquisti di tutti i giorni aumentano, per un pensionato che vive da solo, di 362 euro. Una famiglia di tre persone spenderà 591 euro in più, mentre una famiglia di quattro persone avrà rincari di 651 euro. Come per l’indice complessivo, dicembre ha fatto segnare un rallentamento anche del carrello della spesa: il panie- re di prodotti, su base annua, è rincarato del 3,1%. Il tasso di crescita si mantiene superiore al tasso d’in- flazione tendenziale (2,4%), indicando cioè che gli acquisti più comuni sono rincarati più della media, ma risulta in deciso rallentamento se rapportato con il 3,5% di novembre. Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione imprese e crisi Da inizio anno chiuse 4.218 imprese +13% rispetto al 2012 di Andrea Biondi “Il Sole 24 Ore” di mercoledì 10 aprile Cgia, dal 2000 fuggite dall’Italia l 2012 si era chiuso con la triste targa di anno peg- oltre 27mila imprese giore dall’inizio della crisi. Questo primo scorcio I del 2013 invita però a pensare che si tratti di un Sono oltre 27mila le imprese italiane che hanno record destinato a cadere. Come le imprese, che una deciso di trasferire all’estero parte dell’attività dopo l’altra stanno cadendo, falciate da una crisi inter- produttiva dal 2000. Lo rileva uno studio della Cgia minabile che non allenta la morsa. Anzi. di Mestre secondo il quale se in questi ultimi anni Due giorni fa in Italia 58 aziende hanno alzato ban- la crescita del numero delle aziende che delocalizzano diera bianca. E, dal primo gennaio all’8 aprile, ad arren- è stato abbastanza contenuto, +4,5% tra il 2008 dersi e a portare i libri in tribunale sono state comples- e il 2011, nell’arco temporale che va dal 2000 al 2011, sivamente 4.218 imprese, il 13% in più rispetto allo invece, l’incremento è stato molto consistente: stesso periodo del 2012. +65%. Alla fine del 2011 ammontavano a poco più Numeri impietosi quelli rilevati da Cerved, gruppo di 1.557.000 i posti di lavoro creati oltre confine. specializzato nell’analisi delle imprese e nella valuta- zione del rischio di credito, che ha preso in esame le istanze di fallimento registrate presso le Camere di ha escluso dall’ambito di applicazione le imprese Commercio. Dallo scorso 10 aprile queste rilevazioni più piccole. Risultato: c’è stato un crollo iniziale dei sono riportate giornalmente da “Il Sole 24 Ore”, in un numeri, ma già ora si è tornati ai livelli precedenti aggiornamento costante della purtroppo triste conta- al 2007. bilità di aziende che non ce la fanno più a reggere cali Tutti i settori, dall’industria alle costruzioni, ai ser- di fatturato, ordinativi al lumicino, ma anche una vizi, hanno pagato dazio. Dall’altro lato Lombardia, La- pressione fiscale che cresce, problemi di accesso al zio, Veneto e Campania sono le regioni con i numeri credito e pagamenti fin troppo attesi da parte della più alti nel 2012 anche se, nel rapporto fra le società Pubblica amministrazione. di capitale fallite fra 2009 e 2012 e quelle con bilanci Una Spoon River, insomma, che va avanti da an- validi e attivo patrimoniale, le elaborazioni del Cerved ni, in un peggioramento costante con sempre più indicano in Friuli-Venezia Giulia (4,4%) e Marche aziende costrette a portare i libri in tribunale. Nel (4,1%) quelle messe peggio. 2012 furono 12.442, più di mille al mese, 34 al gior- «Purtroppo – afferma Gianandrea De Bernardis, no: in aumento del 2,3% sull’anno precedente e ad- amministratore delegato di Cerved Group – le no- dirittura il 32% in più rispetto all’annus horribilis stre rilevazioni continuano a consegnare un quadro 2009. Se non bastassero queste cifre, si potrebbe os- di crisi che non accenna a cambiare. Quel che è peg- servare che nel solo quarto trimestre dell’anno il dato gio è che sulle istanze di fallimento la crisi avrà (3.596) è il peggiore dal 2008. un’onda lunga, con effetti che si sentiranno con Numeri non indifferenti, dunque, dietro ognu- ogni probabilità anche quando arriverà la tanto ago- no dei quali ci sono storie di imprenditori che non gnata ripresa». ce la fanno, in alcuni casi perché il business non Dunque c’è da aspettarsi una situazione in peg- avrebbe comunque retto per motivazioni struttura- gioramento «anche perché – precisa De Bernardis – li, ma in altri – e sicuramente si tratta della compo- ci sono indicatori più tempestivi delle istanze di fal- nente maggioritaria – perché proprio la recessione, limento, che possono anche esser avviate settimane unita alle condizioni del sistema Paese, ha fatto da prima della registrazione, che continuano a dare se- detonatore. gnali negativi». Sono cifre che continuano a crescere, senza solu- Il riferimento è ai protesti come ai ritardati paga- zione di continuità. Le 34 istanze di fallimento al menti. Nel 2012 il Cerved ha contato 47mila società giorno del 2012 sono salite a 43 in questi primi me- protestate (+8,8% sul 2011). Sul fronte delle transa- si del 2013. A conti fatti, le 4.218 di gennaio-aprile zioni e dei tempi, sempre più lunghi, per onorare gli vanno ad aggiungersi ai 45.280 fallimenti registrati impegni, nell’ultima parte del 2012 hanno pagato in fra 2009 e 2012. E sono cifre che dipingono un qua- grave ritardo (con oltre due mesi rispetto alle scaden- dro ancora più fosco se si pensa che nel 2007 è in- ze concordate) il 7,1% delle società; lo stesso dato del tervenuta una riforma della legge fallimentare che quarto trimestre 2011 era pari al 6%. 26 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione disoccupazione Tasso di occupazione al 37,1% tra i giovani È record. Nel complesso stabile all’11,1% Nella fascia tra 15 e 24 anni non occupati registrati a novembre sono invece 22,873 mi- si era mai registrato un livello così lioni, in diminuzione dello 0,2% sia rispetto a ottobre (-42mila) che su base annua (-37mila). Il tasso di occu- elevato dall’inizio delle serie storiche pazione, pari al 56,8%, è in diminuzione di 0,1 punti trimestrali dell’Istituto di Statistica nel confronto congiunturale e invariato rispetto a dodi- (1992). I ragazzi e le ragazze ci mesi prima. Quanto infine agli inattivi, quelli che non fanno in cerca di lavoro rappresentano parte della forza lavoro e che quindi né hanno svolto oltre il 10% di quella fascia recentemente un’attività né hanno «effettuato almeno di popolazione. Il dato provvisorio un’azione attiva alla ricerca di lavoro», il numero com- complessivo è in linea con ottobre e preso in questa categoria (tra i 15 e i 64 anni) aumen- si conferma al livello più alto registrato ta dello 0,3% rispetto al mese precedente (+39 mila unità). Il tasso di inattività si attesta al 36,1%, in cresci- dal 2004, +1,8% nei dodici mesi. ta di 0,1 punti percentuali rispetto all’ottobre scorso e in diminuzione di 1,2 punti su base annua. di Stefano Frigo record assoluto di disoccupazione per i giova- Disoccupazione giovanile: ni (compresi nella fascia tra 15 e 24 anni). Se- È condo i dati comunicati dall’Istat, provvisori in Trentino quasi 10mila giovani e destagionalizzati, il tasso di disoccupazione giova- senza lavoro nel 2012 nile a novembre scorso è stato pari al 37,1%. Si tratta del livello più alto mai toccato, ai massimi sia dalle I disoccupati sono 21.218, mentre gli inoccupati (che serie mensili, ovvero dal gennaio 2004, sia da quelle cioè non hanno mai lavorato) 3.452, per un totale di 24.640 unità, corrispondenti al flusso totale delle trimestrali, cominciate nel quarto trimestre ’92. Il da- iscrizioni ai Centri per l'impiego, con un incremento to, che esprime l’incidenza dei disoccupati sul totale di 2.653 unità rispetto al 2011 (+12,0%). di quelli occupati o in cerca di lavoro, è in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente e di Stefano Frigo di 5 punti nel confronto tendenziale (rispetto al no- vembre 2011). Quanto alle persone in cerca di lavoro Il dato dei disoccupati e degli occupati distinti per nella fascia d’età tra 15 e 24 anni, sono 641mila e comunità di valle non è disponibile, perché l'indagine, rappresentano il 10,6% dei giovani. campionaria e trimestrale, non riguarda ambiti Complessivamente a novembre la disoccupazione territoriali disaggregati. Ecco di seguito i dati relativi in Italia resta comunque stabile, su livelli alti. Secondo al 2012 e alle variazioni rispetto al 2011. i dati provvisori forniti dall’Istituto di Statistica, il tas- I disoccupati sono 21.218, mentre gli inoccupati (che so di disoccupazione si è attestato all’11,1%, stesso va- cioè non hanno mai lavorato) 3.452, per un totale lore registrato a ottobre, e in aumento di 1,8 punti per- di 24.640 unità, corrispondenti al flusso totale delle centuali nei dodici mesi. Come a ottobre, si tratta del iscrizioni ai Centri per l'impiego, con un incremento livello più alto registrato dal 2004, anno d’inizio delle di 2.653 unità rispetto al 2011 (+12,0%). Nel corso del serie storiche mensili. Se si considerano i dati trime- 2012 sono però usciti dalla condizione d'iscrizione strali è il dato più alto dal primo trimestre del 1999. Il 6.008 soggetti per un successivo avviamento numero di disoccupati resta vicino a 2,9 milioni (2 mi- lavorativo: si tratta di poco meno di un quarto lioni e 870mila), in lieve calo (2mila unità) rispetto a del flusso annuo degli iscritti. ottobre. A livello di genere, il tasso di disoccupazione Sono inoltre 5.512 i giovani senza lavoro fino a 25 anni maschile (10,6%), cresce di 0,1 punti rispetto a ottobre e 4.017 fra i 25 e i 29 anni, per un totale di 9.529 e di 2,2 punti nei dodici mesi; cala invece di 0,2 punti (+10.34 rispetto al 2011, cioè il 12,2% in più). rispetto a ottobre quello femminile, che comunque re- Il totale dei disoccupati in agricoltura ammonta sta più alto (12%) e nei dodici mesi aumenta di 1,2 a 762 persone (-0,3% rispetto al 2011), a 4.210 punti. Su base annua, invece, la disoccupazione com- nell'industria (+614 rispetto al 2011, cioè il 17,1% plessiva cresce del 21,4%, ovvero di 507mila unità. Gli 28 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione disoccupazione L’Italia peggiora: crescerà il Pil sulla disoccupazione Ancora un anno di recessione la ripresa ci sarà solo a fine anno, riportando a una per l’eurozona. Anche nel 2014 crescita positiva nel 2014 con +1,4%. Le stime di no- vembre, che davano un +0,1 per il 2013, sono quindi aumenteranno i senza lavoro. riviste al ribasso. «Grazie alla piena applicazione in Italia delle mi- eggiorano le stime dell’Ue sulla crescita in sure di consolidamento 2011-2012, il deficit da 2,9% Italia: -1% il Pil del 2013, in calo dal -0,5% del 2012 scende a 2,1% nel 2013 e 2014. In termini P previsto a novembre. Ciò è dovuto agli inve- strutturali ci si attende il pareggio nel 2013»: queste stimenti in calo anche per la stretta creditizia nel set- le previsioni economiche Ue che vedono il debito tore privato e al calo dei consumi per gli stipendi toccare un nuovo picco di 128,1% nel 2013 e scende- sempre più bassi. La ripresa (+0,8%) arriva nel 2014, re a 127,1% nel 2014. quando «l’incertezza sarà ridotta». Ancora un anno di recessione per la zona euro: SALE LA DISOCCUPAZIONE IN ITALIA, ANCHE secondo le previsioni economiche invernali di NEL 2014 - «Nel 2013, sulla base della nuova contra- Bruxelles, il Pil nel 2013 non andrà oltre il -0,3%, e zione dell’economia, la disoccupazione in Italia au- menta di un altro punto»: dal 10,6% del 2012 sale a 11,6% e nel 2014 toccherà l’11,4%. Queste le stime Ue che rivedono al rialzo i dati di novembre scorso. DEFICIT SPAGNA RECORD, SFONDA A 10,2% NEL 2012 - Deficit spagnolo record per il 2012, che sfonda quota 10% e arriva al 10,2%, contro l’8% in- dicato a novembre. Sono le previsioni economiche invernali della Commissione Ue, che stima per Ma- drid un deficit al 6,7% nel 2013 e addirittura al 7,2% nel 2014, bucando quindi completamente l’obiettivo di riduzione sotto il 3%. CRESCITA FRANCIA AL PALO - La Commissione Ue taglia ulteriormente, come previsto, le stime del Pil della Francia per il 2013, che resta al palo a 0,1% dopo lo 0,0% del 2012. La crescita tornerà nel 2014 all’1,2%. Peggiorano ulteriormente anche le previsio- ni per il deficit, che sforerà l’obiettivo di riduzione del 3% sia per quest’anno che per il prossimo, atte- standosi rispettivamente a 3,7% e 3,9%, con un 4,6% per il 2012. ULTERIORE RALLENTAMENTO IN GERMANIA - Rallenta ancora la Germania, la cui crescita peggiora in più) e di questi 2.442 provengono dal settore delle e si ferma allo 0,5% nel 2013, contro lo 0,8% stimato costruzioni/estrazione (variazione: +13,3% rispetto al 2011) e 1.768 dal manifatturiero (+22,7% rispetto a novembre. Pil confermato invece al 2% nel 2014. al 2011), e a 16.240 nel terziario (+1.606 rispetto Sono le previsioni economiche invernali della Com- al 2011, vale a dire l'11,0% in più) e di questi 2061 missione Ue, secondo cui, dopo addirittura un sur- provengono dal commercio (+17,8%), 5.191 dai plus dello 0,1% nel 2012, tornerà in deficit dello pubblici esercizi (alberghi, strutture ricettive, 0,2% quest’anno e al pareggio nominale il prossimo. bar, ristoranti, pari al +9,2%), 2.429 dai servizi La disoccupazione tedesca, anche se in lievissimo au- alle imprese (+8,1%) e 6.599 da altre attività del mento rispetto a quanto stimato a novembre, resta settore (+11,5%). tra le più basse in Europa con il 5,7% nel 2013 e il 5,6% nel 2014. Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 l’Artigianato 29
associazione rete imprese italia Rete Imprese Italia al Governo, al Parlamento e alla politica: «Adesso tocca a voi!» Appello aperto alla sottoscrizione alla sottoscrizione degli amministratori e degli im- degli amministratori e degli prenditori su tutto il territorio nazionale. «La crisi – si legge nel Manifesto – sta cancellando imprenditori su tutto il territorio la parte più vitale del nostro sistema produttivo. Nel nazionale. 2013, 26,6 miliardi in meno di Pil, 22,8 miliardi in meno di consumi, 249mila chiusure delle attività commerciali e dell’artigianato». l protrarsi della recessione sta riducendo allo «La ripresa – si sottolinea nell’appello – diventa un stremo le imprese del terziario di mercato, del- miraggio, gli imprenditori hanno perso la pazienza e I l’artigianato e l’impresa diffusa che vivono sulla stanno perdendo la speranza. Ma il destino non è se- propria pelle il peso insostenibile dell’eccessiva pres- gnato. Le imprese dell’artigianato, del terziario di mer- sione fiscale, del crollo dei consumi senza precedenti, cato e l’impresa diffusa, che nel nostro Paese produco- del difficile e costoso accesso al credito, dell’annosa no il 58% del Pil e danno lavoro al 62% degli occupati, questione della riscossione dei crediti vantati nei non ci stanno. Reagire alla crisi si deve e si può». confronti della P.A. «Le nostre imprese – conclude il Manifesto di Rete L’appello al Governo, al Parlamento e alla politica Imprese Italia invitando il Governo, il Parlamento e ad agire immediatamente con misure concrete a so- la politica a fare la propria parte – hanno fatto tutto stegno della crescita e dell’economia reale è aperto il possibile: adesso tocca a voi!». Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione laureati e disoccupati L’Istat certifica il disastro La laurea non è più il lasciapassare per il mondo del lavoro. Secondo l’Istat, il 2012 registra infatti un’impennata di giovani laureati senza lavoro, con i dottori under 35 a caccia di un impiego arrivati ormai a sfiorare quota 200mila. di Stefano Frigo na crescita di circa il 28% rispetto al 2011 e quasi del 43% a paragone con il 2008, l’anno U di inizio della crisi. I numeri più alti si regi- strano tra le ragazze e nel Mezzogiorno, ma si tratta di un fenomeno quasi senza confini. Le cifre fornite dall’Istat sulle forze lavoro nel 2012 arrivano quindi a confermare come ormai neanche il famigerato e spesso sudato pezzo di carta possa oggi rendere immuni dalla crisi. La scarsa domanda di lavo- ro, la penuria di posti liberi da riempire, i tagli occu- pazionali sempre più marcati, si fanno sentire su chi può vantare l’istruzione più alta, ovvero un certificato di laurea o post laurea, nonostante rappresentino nel 2011 solo il 20,3% dei 30-34enni che risulta aver con- seguito un titolo di studio universitario, il livello più basso tra tutti i Paesi dell’Unione europea. Eppure in Italia ci sono 197mila disoccupati lau- cademico senza lavoro sono 87mila (65mila al Nord reati, pari al complesso degli abitanti di una città co- e 45 al Centro). Se si fa riferimento a tutta la popola- me Taranto: a paragone con l’anno prima, segnano zione, il numero dei disoccupati laureati diventa ad- un rialzo del 27,6%. Si tratta per lo più di giovani dirittura pari a 307mila, in crescita del 32,3% su base donne (125mila) e, anche in questo caso, a pagare il annua. Un rialzo perfino superiore all’incremento prezzo più alto è il Sud, dove i ragazzi con titolo ac- medio dei disoccupati complessivi (+30,1%). RETE IMPRESE ITALIA Ecco perché come Rete Imprese Italia, dopo il via libera Sangalli sui debiti P.A.: dell’Europa, abbiamo ribadito l’assoluta necessità e urgenza di avere garanzia che le imprese saranno pagate «Serve un provvedimento per prime e che le risorse a disposizione degli enti pubblici semplice e immediato» saranno utilizzate esclusivamente a questo scopo. Serve un provvedimento semplice e immediato e Rete Tutti gli indicatori confermano che l’economia è in forte Imprese Italia l’ha già indicato: compensazione secca, peggioramento e che le imprese, soprattutto le Pmi, diretta e universale tra i debiti della P.A. verso che vivono di domanda interna, sono stremate da una le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese crisi che sembra non finire mai. In questa situazione verso lo Stato. Sugli imprenditori non devono essere il pagamento dei debiti è questione decisiva per la stessa caricate procedure complesse e inefficaci, come sopravvivenza dell’attività delle imprese del terziario si è rivelata la certificazione dei debiti. di mercato e dall’artigianato: questo il commento del Insomma, il Governo deve chiarire le modalità operative Presidente di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, dopo che ancora oggi risultano poco chiare e definire l’audizione del Ministro Grilli al Parlamento. il momento in cui tali debiti saranno onorati. Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 l’Artigianato 31
associazione consorzi Consorzio Innovazione Tecnologica in sigla “Con.I.T.” Del Consorzio Innovazione Tecnologica in sigla “Con.I.T.” abbiamo già parlato in precedenti edizioni della nostra rivista, ma ora vogliamo ritornare in argomento per raccontare le ultime iniziative messe in campo da questo consorzio che cerca di fronteggiare la crisi economica con nuove strategie. di Giorgio Dellagiacoma Responsabile Area Reti di Impresa CONSORZIO INNOVAZIONE TECNOLOGICA in sigla “Con.I.T.” L’impressione è stata quella che vi Nome CONSORZIO INNOVAZIONE TECNOLOGICA in sigla sia una complementarità “involon- “Con.I.T.” taria” di competenze che può fare Ubicazione Sede Legale c/o Associazione Artigiani: Trento in modo che il Consorzio possa pro- porsi come attore importante sia nel - Via Brennero, 182 panorama provinciale che fuori da Ufficio Amministrativo: Trento - Via R. Lunelli, 75 esso. tel. 0461.827987 - fax 0461.829322 Naturalmente non è da sottovaluta- re neanche l’aria serena e piena di e-mail: [email protected] - www.conit.net curiosità che si respirava tra i con- Categoria servizi informatici - telematici - tecnologici sorziati (alcuni di essi appena en- trati a far parte del Con.I.T. e quindi Consorziati n. 18 al primo incontro ufficiale) che, fi- duciosi di un nuovo progetto che si vuole e si può sviluppare sempre di RIUNIONE STRATEGICA i quali l’unione di più soggetti incre- più, ha reso i lavori molto più sempli- E ORIGINALE DEL Con.I.T. menta e moltiplica la forza di qualsiasi ci e stimolanti. componente, è emerso il pensiero co- È opinione condivisa tra i consorzia- Il giorno 9 aprile 2013 presso la sede mune per cui ora più di prima la spinta ti anche che questa “nuova aria”, dell’Associazione Artigiani di Trento data al Consorzio debba essere incre- indirizzata verso la crescita e la sco- si sono riuniti, per la prima volta in mentata per riuscire a sfruttarne al perta delle potenzialità del Consor- numero così importante, gli appar- massimo le potenzialità. zio, è dovuta al fatto che negli ultimi tenenti a una delle realtà più consi- Durante l’incontro, a cui hanno parte- due anni, grazie alla nomina al ruolo derevoli e promettenti del panora- cipato Roberto De Laurentis (Presi- di Presidente di Silvano Tononi, c’è ma informatico nel campo artigiano dente dell’Associazione Artigiani e stato un chiaro e deciso cambia- trentino: il “Con.I.T.”. anch’esso consorziato con la sua mento di passo nella gestione e nel- Esso non è certamente una realtà nuo- azienda al Con.I.T.) e Giorgio Della- la proposizione del Con.I.T. in quanto va nel territorio ma oggi più di ieri le giacoma (Responsabile dell’Area Reti realtà forte, presente e riconosciuta aziende consorziate, che sono gli attori di Impresa dell’Associazione Artigia- sul territorio. che combattono in prima linea in que- ni), ogni consorziato ha presentato Questo cambiamento di passo è testi- sto momento in cui le congiunture le competenze e gli skills relativi alla moniato anche dall’inserimento di economiche non sono favorevoli per propria azienda facendo in modo un Direttore tecnico (Francesco Ma- nessun tipo di attività o iniziativa eco- che emergesse un interesse condivi- strandrea) che si occuperà del coor- nomica, sono uniti da un pensiero co- so nelle capacità altrui e soprattutto dinamento dei lavori all’interno del mune che è riconducibile semplice- nuovi spunti per credere ancora di Consorzio e di una persona che si oc- mente al motto: “l’unione fa la forza!”. più nella forza e nel potenziale che il cuperà della gestione di tutte le prati- Infatti, seguendo i principi base per la Consorzio può avere nei confronti dei che amministrative e di segreteria creazione di una realtà consortile per diretti competitor. Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 l’Artigianato 33
associazione consorzi (Anna Filippi) permettendo quindi d’incrementare gli sforzi così da avere sempre più possibilità di arrivare a quei risultati tanto auspicati sin da quando è stato fondato il consorzio. La riunione si è conclusa in modo con- viviale con la formula a buffet, appo- sitamente voluto dal Consiglio Diret- tivo, al fine di offrire la possibilità ai consorziati di scambiarsi a “tutto ton- do” opinioni in argomento, con l’obiet- tivo primario di conoscersi meglio. In conclusione l’auspicio è che il tut- to ci porti a confermare un famoso e lungimirante pensiero di Henry Ford numerose volte citato in letteratura e che può dare lo stimolo giusto per crederci: «Trovarsi insieme è un inizio, resta- re insieme un progresso… lavorare insieme un successo». Mappatura Provinciale delle Imprese Consorziate ELENCO DELLE AZIENDE CONSORZIATE A.T. SOFT SRL TRENTO E-CTRL SOLUTION SRL TRENTO ESAKON DI PAROLARI ITALO E BETTA ROBERTO SNC VOLANO GEOPARTNER SRL TRENTO HIGHWAY SNC DI RECH PHILLIP KARL & VALZANIA MATTEO ROVERETO INIZIATIVE & SVILUPPO SOCIETÀ COOPERATIVA P. BONO INTERLINE SRL LAVIS Il Presidente del Con.I.T. Silvano Tononi INTERPLAY SOFTWARE SRL TRENTO Cariche sociali JLB BOOKS SAS DI SVAIZER NICOLA & C. SIROR JUNIPER EXTENSIBLE SNC CAVALESE PRESIDENTE KUMBE SRL P. BONO • Silvano Tononi NET WISE SRL TRENTO NOUS23 SRL ROVERETO VICE PRESIDENTE REGOLINI ALESSANDRO (ARWA) V. LAGARINA • Roberta Valentini ROCCA SERGIO TRENTO CONSIGLIERI: SIDERA BZ SRL BOLZANO • Patrizio Bonafini SIMA SOFTWARE SRL ARCO • Giovanni Cortese WIN.NET SRL P. BONO • Angelo Toffolon REVISORI DEI CONTI EFFETTIVI: • Giorgio Dellagiacoma (Presidente) • Sergio Rocca • Adriano Venturini REVISORI DEI CONTI SUPPLENTI: • Pierluigi Ghizzi • Nicola Svaizer Intervento del Presidente dell’Associazione Artigiani Gruppo aziende consorziate Roberto De Laurentis 34 l’Artigianato Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione infortuni Infortuni sul lavoro, nel 2012 in calo del 9% Diminuiscono anche le vittime: -3% I dati anticipati dal Direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello. L’anno scorso all’Istituto sono arrivate 654mila denunce, il numero degli incidenti mortali non dovrebbe superare quota 870 rispetto agli 893 del 2011. Calo determinato anche dalla crisi che ha portato a una riduzione dell’attività. on 654mila denunce all’Inail, nel 2012 il nu- mero degli infortuni sul lavoro risulta in calo Dal Ministero dell’Ambiente C di circa il 9% rispetto all’anno precedente. proroga di 60 giorni Mentre l’Istituto stima «di non superare in ogni caso 870 incidenti mortali, con una flessione di almeno il per l’iscrizione al Registro 3% rispetto agli 893 del 2011». Lo ha anticipato, in at- nazionale dei gas serra tesa dei dati ufficiali, il Direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, ospite di “l’Economia Prima di Soddisfazione di Cna, Confartigianato, Casartigiani: Tutto” su RadioUno. «Bene rinvio. Ma ora ridurre oneri burocratici «Il trend discendente per infortuni e morti sul lavo- su imprese e dare il tempo necessario per svolgere ro viene confermato anche nel 2012 – ha detto Luci- i corsi di formazione». bello –. Al 31 dicembre 2012 ci risulta una cifra di 654mila denunce di infortuni sul lavoro: ci sarà un as- Cna, Confartigianato e Casartigiani esprimono sestamento di questi dati ma quello che possiamo an- soddisfazione per la proroga di 60 giorni prevista dal ticipare è che si registra una riduzione di circa il 9% ri- Decreto direttoriale del Ministero dell’Ambiente per spetto alle 726mila denunce del 2011». Lucibello ha consentire agli imprenditori che installano, riparano anticipato che sono in diminuzione anche i decessi: e fanno la manutenzione di apparecchiature contenenti «Nel 2012 abbiamo registrato 820 casi mortali e anche gas serra (pompe di calore, gruppi frigoriferi, se ricordo che dal punto di vista statistico dobbiamo condizionatori d’aria, lavatrici industriali, climatizzatori aspettare 180 giorni dalla fine dell’anno, posso antici- in abitazioni e su auto) di iscriversi al Registro nazionale pare che sul fronte delle morti sul lavoro registriamo dei gas fluorurati e ottenere il certificato o l’attestato un ulteriore calo: stimiamo di non superare in ogni ca- che li abilita ad operare, come previsto dal Dpr 43/2012. so 870 incidenti mortali, con una flessione di almeno «Il Ministero dell’Ambiente – sottolineano il 3% rispetto agli 893 morti registrati nel 2012». le Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi – Il minor numero di incidenti, ammette l’Inail, è in ha compreso le nostre sollecitazioni e le enormi difficoltà parte determinato dalla crisi: «La diminuzione dell’at- di 200mila installatori di impianti e autoriparatori che tività produttiva ha pesato nel 2012 su questo calo dal 12 aprile rischiavano di trovarsi senza lavoro oppure più di quanto sia avvenuto nel 2011: si può quantifi- di dover operare fuori legge a causa dell’impossibilità care in una quota pari a circa il 50% di questa ridu- di iscriversi al Registro e ottenere la certificazione zione degli infortuni», ha spiegato Lucibello, che ha necessaria per operare. I 60 giorni di tempo previsti individuato nell’agricoltura e in alcuni settori dell’in- per iscriversi al Registro si sono infatti rivelati, come dustria gli ambiti in cui è necessario fare più sforzi avevamo previsto, troppo pochi per consentire al sistema per controlli e prevenzione. delle Camere di Commercio, che gestisce la registrazione Al prossimo Governo, qualunque esso sia, nono- e il rilascio dei certificati, di smaltire l’enorme mole stante l’incertezza politica e l’emergenza economica, di richieste di iscrizione». «Apprezziamo il provvedimento l’Inail chiede di mantenere la massima attenzione sul del Ministero – continuano le Confederazioni – ma ora tema della sicurezza sul lavoro: «Le priorità del welfare riteniamo necessari ulteriori interventi per restringere nell’ultimo periodo sono state probabilmente altre il campo di applicazione del Dpr 43/2012, dare il tempo ma il prossimo Governo deve rimettere al centro l’i- necessario per poter mettere in formazione molte dea che investire in sicurezza conviene: per farlo però migliaia di operatori e alleggerire gli oneri burocratici non bastano le risorse che abbiamo nel sistema». e le sanzioni a carico delle imprese». Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 l’Artigianato 35
associazione feste vigiliane Borgo S. Vigilio: Palcoscenico dell’artigianato 20-26 giugno 2013 Dal 20 al 22 giu- gno le strade del cen- tro storico saranno a giovedì 20 a mercoledì 26 giugno 2013 a dedicate all’Artigia- Trento avranno luogo le Feste Vigiliane, nato Trentino, con la D quest’anno evento di particolare importanza “Galleria dell’Artigia- in quanto festeggia il proprio trentesimo anno. nato Trentino” in Via Dedicate al patrono della città di Trento, San Vigi- Mazzini, le “Strade dell’Artigianato” nella Stretta S. Vi- lio, le Feste Vigiliane sono uno dei momenti più sen- gilio e la Via dell’Oro e dell’Argento in Piazza Fiera, e titi dai trentini che partecipano numerosissimi ai va- con il Concorso di Scultura del Legno “Premio di S. Vi- ri eventi della manifestazione: la battaglia di Ciusi e gilio” in Via Garibaldi. Gobj, la zatterata, la rievocazione storica, i mercatini, Questa iniziativa diviene per le aziende artigiane gli spettacoli teatrali e i concerti. un’occasione per esporre e vendere i propri manufat- Come è tradizione ormai da anni, in occasione ti artigianali nonché svolgere attività didattiche. delle Feste Vigiliane viene realizzato nel centro stori- Maggiori informazioni, scheda di adesione e re- co di Trento il “Borgo di S. Vigilio”, trasformando le golamento possono essere consultati sul sito del- vie più pittoresche del centro cittadino nel palcosce- l’Associazione oppure richieste a Veronica Costa (tel. nico dei prodotti trentini. 0461.803888, e-mail [email protected]). Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
cultura Tra ministri e mostre. Speriamo in bene Massimo Bray: «Non c’è futuro per un Paese che non sa prendersi cura delle testimonianze del suo passato, porre freno alla devastazione del suo territorio, tutelare il patrimonio artistico di cui è custode e la cui salvaguardia deve diventare il segno di un profondo cambiamento nelle scelte di governo». di Paolo Aldi l recente Governo Letta ha portato un nuovo Mi- simo Governo si impegni, in uno dei primi provvedi- nistro alla Cultura: Massimo Bray. È nato a Lecce, menti, a indirizzare tutti gli sforzi e le risorse necessa- I ha studiato a Firenze, vive a Roma. Direttore edi- rie a restaurare Pompei e a fare di questo straordinario toriale dell’Enciclopedia Treccani. Dalemiano, è diret- monumento, il simbolo della rinascita del Paese». Ri- tore responsabile della rivista “Italianieuropei”. Presie- peto condivido questi intenti spero che non rimanga- de il Consiglio d’amministrazione della Fondazione La no solo parole. I prossimi mesi di primavera e l’estate Notte della Taranta, che organizza il più grande festival ci daranno le prime risposte. europeo di musica popolare, dedicato al recupero della Coerentemente, il 2 maggio, il Ministro Bray si è pizzica salentina e alla sua fusione con altri linguaggi recato con mezzi pubblici a visitare privatamente il musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla sinfo- sito archeologico di Pompei. È stato sfortunato. Così nica. Come Ministro farà bene o male? Certo, credo, ha descritto su Twitter il suo viaggio in treno: «il tre- sarà difficile fare peggio dei suoi predecessori Sandro no della Circumvesuviana, purtroppo, si è fermato Bondi, Giancarlo Galan, Lorenzo Ornaghi. Vedremo. all’altezza di Torre del Greco. Arriveremo a Pompei Non lo aiuta di certo aver avuto anche la delega al grazie a un passaggio». Il treno era stato danneggiato Turismo, non solo perché probabilmente poche sono da alcuni teppisti. le sue competenze in tale campo, ma ancor più per- Nella serata il Ministro ha partecipato alla Prima ché questo può essere un terribile errore. Si rischia di del Festival del Teatro del Maggio musicale fiorentino far male al turismo che avrebbe bisogno di una guida con il “Don Carlos” di Giuseppe Verdi, diretto da Zu- corretta per recuperare l’abisso che ci divide da tante bin Mehta. Paradossalmente si tratta di una delle ope- altre nazioni europee e mondiali. Si farà male alla re più spettacolari di Verdi, composta nel 1867 origi- cultura se invece di sviluppare una vera e sana eco- nariamente per Parigi e quindi nello stile della “grand nomia culturale si condannerà il patrimonio a una opéra” francese. La versione presentata al Maggio è bipartizione tra sfruttamento commerciale di pochi stata però quella in cinque atti in italiano. Niente re- monumenti-simbolo e degrado mortale di tutto il re- gia e scenografia. Il duetto tra Filippo II e il grande in- sto d’Italia. quisitore, la scena dell’“Autodafé”, l’incontro tra Don Va dato atto a Massimo Bray di aver scritto, lo scor- Carlo e Elisabetta nella foresta di Fontainebleau: tutto so febbraio, parole molto condivisibili. Era stato da contestualizzato nel solo ascolto lungo cinque atti. poco eletto in Parlamento e ancora lontano dal di- Questo per mancanza di fondi. Cartina al tornasole ventare Ministro quando rispondendo a delle solleci- di quanto ha da fare il nostro Ministro. Auguri. tazioni di esponenti del mondo del- la cultura scriveva: «Non c’è futuro, infatti, per un Paese che non sa prendersi cura delle testimonianze del suo passato, porre freno alla de- vastazione del suo territorio, tutelare il patrimonio artistico di cui è custo- de e la cui salvaguardia deve diven- tare il segno di un profondo cambia- mento nelle scelte di governo. Non vorrei ascoltare nessuna obiezione “politica” alla proposta che il pros- Massimo Bray Maggio orchestra Anno LXIV N. 5 Maggio 2013 l’Artigianato 37
cultura IN TRENTINO QUESTO MESE l’esposizione si propone come un autentico evento. Tra dipinti, disegni e documenti sono complessiva- VI CONSIGLIAMO DI VISITARE: mente ottanta le opere in mostra. Essa ha l’obiettivo di sfatare l’idea di un Manet quale diretta discenden- za dall’opera pittorica di Velázquez e di Goya, veden- Studio d’Arte Raffaelli - Trento do nell’ispanismo l’unica fonte della sua modernità e Federico Lanaro, RMX - sino al 31 maggio la ragione e lo stimolo per il suo rifuggire dal “ritor- no” alla tradizione accademica, perché non meno si- Mart - Museo d’Arte Moderna gnificativo fu in realtà il legame con l’arte italiana. La e Contemporanea - Rovereto mostra evidenzia l’intensa relazione di Manet con Il mio Mart - sino al 14 aprile tutte le avanguardie culturali del suo tempo, fino Progetto cibo. La forma del gusto - sino al 2 giugno all’ultima produzione, divisa tra l’esaltazione dei pa- Rudolf Steiner. L’alchimia del quotidiano rigini à la page, l’impegno repubblicano e visioni ma- sino al 2 giugno rine infinite. La mostra è aperta tutti i giorni della La Magnifica Ossessione - sino al 6 ottobre settimana sino al 24 agosto. Sempre a Venezia dal 29 maggio al 2 giugno c’è MAG - Museo Alto Garda - Arco “Photissima Art Fair” che punta i suoi riflettori, in La memoria delle immagini - sino al 9 giugno modo ampio e approfondito, sul mondo della foto- grafia. “Photissima Art Fair” ha una doppia matrice: Comunque vadano la Cultura e le cose cerchiamo fieristica, dedicata a un pubblico più consapevole di non abbatterci usufruendo delle oppurtunità offer- delle dinamiche del settore, e culturale con un festi- te dalle mostre in Italia e vedere cose interessanti, val apprezzato da una platea ampia e variegata di belle e stimolanti. Ce ne sono molte malgrado i tem- giovani, famiglie, appassionati, curiosi.
cultura Édouard Manet, Le déjeuner sur l’herbe Sempre a Venezia non dimentichiamo la Bienna- le. La 55ª Esposizione Internazionale d’Arte si svol- gerà dal 1° giugno al 24 novembre 2013 ai Giardini e all’Arsenale (vernice 29, 30 e 31 maggio 2013), e in vari luoghi di Venezia. A Roma, invece, per chi ama la fotografia al Maxxi c’è l’antologica “Luigi Ghirri. Pensare per immagini. Icone Paesaggi Architetture”. L’esposizio- ne, che raccoglie trecento lavori – compresi menabò di cataloghi, libri privati, riviste foto e negativi inedi- ti – sceglie un percorso tematico secondo la logica con cui Ghirri, maestro indiscusso della fotografia in Italia, concepiva e sceglieva il materiale. Visitabile si- no al 27 ottobre. Sempre a Roma prosegue sino al 16 giugno la mostra “Tiziano” alle Scuderie del Quiri- nale. Da ottobre a gennaio 2014, sempre alle Scude- rie del Quirinale, “Augusto. La visione di una nuo- va era”. La mostra cade in occasione della ricorrenza del bimillenario della morte del primo imperatore di Roma. Varrà sicuramente un altro viaggio a Roma. A Reggio Emilia la passione per la fotografia non può non portare a “Fotografia Europea 2013” con le sue quasi 400 mostre. No, non è un refuso: fra istitu- zionali, off, circuito della Provincia, piccole collegate e online, sono centinaia le esposizioni e i fotografi coinvolti. Iniziata ai primi di maggio con tre giornate inaugurali zeppe di appuntamenti, la manifestazione prosegue fino al 16 giugno. Se passiamo da Aosta varrà la pena guardare “Re- nato Guttuso. Il Realismo e l’attualità dell’imma- gine”. L’esposizione presenta al pubblico, nelle sale espositive del Museo Archeologico Regionale, una se- lezione di quaranta opere primarie di Guttuso tra di- pinti a olio, opere su carta e grafiche, che vanno dalle nature morte della fine degli anni ’30 e dei primi ’40 al drammatico “Partigiana assassinata”, 1954, dal vi- sionario “Bambino sul mostro”, 1966, all’epico “Comi- zio di quartiere”, 1975. Attraverso un percorso espositi- vo articolato, si potrà instaurare un dialogo con l’opera di un artista che cerca la verità proprio nella relazione con il suo pubblico. La rassegna rimarrà aperta sino al 22 settembre. Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
associazione categorie TERZIARIO DI SVILUPPO Serata culturale per le aziende ICT Lavorare in gruppo, le relazioni interpersonali, gestire il gruppo di lavoro di Giorgio Dellagiacoma i è svolto mercoledì 17 aprile, presso la sede ICT”, costituito dalla stessa Informatica Trentina e dai dell’Associazione Artigiani di Trento, uno de- referenti delle Associazioni di Categoria locali, tra cui S gli incontri “a tema”, dal titolo “Lavorare in siede anche l’ing. Nicola Svaizer, presidente della ca- gruppo, le relazioni interpersonali/gestire il gruppo tegoria artigianale del Terziario di Sviluppo. di lavoro”, rivolto alle aziende che operano in ambito ICT (Information e Communication Technology). La conferenza ha avuto lo scopo di fornire indica- L’evento esposto, supportato da Informatica Tren- zioni strategiche e operative ai partecipanti in merito tina, è stato condiviso e valutato di sicuro interesse da alla gestione del gruppo di lavoro e sul lavorare in parte del “Tavolo della Collaborazione Territoriale gruppo. Nello specifico, durante l’incontro, è stato evi- Anno LXIV N. 5 Maggio 2013
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