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La fisica di star trek - Lawrence M. Krauss

Published by colemanets243, 2017-05-02 09:01:12

Description: La fisica di star trek - Lawrence M. Krauss

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12) Il termine entanglement fu usato per la prima volta da Erwin Schr ö dinger nel 1935 nella sua recensione del famoso articolo di Einstein, Podol’skij e Rosen La descrizione quantica della realtà può essere considerata completa? (trad. it. di G. Longo, in Albert Einstein, Opere scelte, a c. di E. Bellone, Bollati Boringhieri, Torino 1988). Anche se in italiano sono state suggerite più o meno timidamente come equivalenti del termine varie soluzioni, fra cui (stretta) correlazione, legame (indissolubile), intreccio ecc., ha finito per entrare direttamente nell’uso come termine tecnico il vocabolo inglese entanglement. Sul concetto si può vedere Amir D. Aczel, Entanglement. Il più grande mistero della fisica, trad. it. di M. Pagani, Raffaello Cortina, Milano 2004. (N.d.T.) ↵ 101

13) Cave è un acronimo per Cave Automatic Virtual Environment. Questa «caverna» è una sorta di ambiente virtuale. Essa è in realtà una sorta di piccola stanza cubica sulle cui pareti, pavimento e soffitto bianchi vengono proiettate delle immagini che, grazie a specchi, occhiali per vedere in 3D e sensori elettromagnetici, creano la sensazione di uno spazio tridimensionale, in cui tutti gli oggetti presenti sono virtuali. (N.d.T.) ↵ 102

14) Recensione di Philip Morrison, in Scientific American, novembre 1994, del libro di B. H ö lldobler ed Edmund O . Wilson, Journey to the Ants: A Story of Scientific Explorations, Harvard University Press, Cambridge, Mass., 1994. ↵ 103

15) Francis Crick, Life Itself , Simon and Schuster, New York 1981 (trad. it. di B. Vitale, L’origine della vita, Garzanti, Milano 1983). [La teoria della «panspermia guidata» di Crick si ispira a una teoria anteriore, quella della panspermia di Sva nt e Arrhenius (1907), secondo il quale la vita sulla Terra si sarebbe sviluppata a partire da microrganismi arrivati dallo spazio. (N. d. T.)] ↵ 104

16) L’astrofisico, fisico delle particelle e cosmologo Michael Turner. Vedi Lawrence Krauss, Il mistero della massa mancante nell’universo, trad. it. di L. Sosio, Raffaello Cortina Editore, Milano 2000, pp. 141, 1 46, 307. (N.d.T.) ↵ 105

17) Bernard M. Oliver, The Search of Extraterrestrial Life, in Engineering and Science, dicembre 1974. ↵ 106

18) Per una rassegna esauriente di quest’argomento, mi permetto di rimandare al mio libro The Fifth Essence: The Search far Dark Matter in the Universe, Basic Books, New York 1989 (trad. it. di L. Sosio, Il cuore oscuro dell’universo. Alla ricerca della «quinta essenza», Mondadori, Milano 1990). ↵ 107

19) La parola «anyon» è stata tradotta nell’episodio di Star Trek Un’altra dimensione col termine anioni. Questa scelta risulta però infelice, in quanto il termine «anione» ha già un preciso significato scientifico. Gli anioni sono infatti gli ioni negativi, e si chiamano così perché, quando sono sottoposti a un campo elettrico, migrano verso l’anodo (in contrapposizione ai cationi, ioni positivi, che migrano verso il catodo). Il termine anyon = any + on, come si dice più avanti nel testo, è stato invece introdotto da Frank Wilczek per indicare una particella il cui spin non è più quantizzato e può quindi assumere qualunque valore, in contrapposizione al dualismo fra fermioni (particelle a spin semintero) e bosoni (particelle a spin intero). Mi sarebbe piaciuto tradurre anyon con qualunquone , ma, rispettando la scelta fatta nell’edizione italiana di Star Trek, ho adottato la grafia, per quanto discutibile, di anyoni, per evitare la confusione con gli anioni. (N.d.T.) ↵ 108

20) John Scott Russell, Report of the 14th Meeting of the British Association for the Advancement of Science, John Murray, London 1844. ↵ 109

21) Raymond Davis jr. (1914-2006), dell’Università della Pennsylvania a Fildelfia, e Masatoshi Koshiba (n. 1926), dell’Università di Tokyo, si divisero metà del premio Nobel per la fisica del 2002, «per aver dato contributi pionieristici all’astrofisica, particolarmente con la scoperta dei neutrini cosmici»; l’altra metà fu assegnata al genovese Riccardo Giacconi (n. 1931), delle Associates Universities, In c., di Washington, D.C., «per aver dato contributi pionieristici all’astrof i sica che hanno condotto alla scoperta di sorgenti cosmiche di raggi x». (N.d.T.) ↵ 110


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