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Collezione Riviste Anni 2014-2015 Intellisystem Technologies

Published by Cristian Randieri, PhD, 2015-12-23 03:58:03

Description: Contacts: Mobile +39 335-1880035 MSN: [email protected] | SKYPE: intellisystem_technologies email: [email protected] web: http://www.intellisystem.it Facebook https://www.facebook.com/intellisystem Linkedin https://www.linkedin.com/in/cristianrandieri Twitter https://twitter.com/C_Randieri ResearchGate: http://www.researchgate.net/profile/Cristian_Randieri Academia.edu: https://unict.academia.edu/CristianRandieri YouTube Channel: https://www.youtube.com/c/intellisystemit Google+: https://plus.google.com/+IntellisystemIt

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PrefazioneIntellisystem Technologies è da sempre presente in riviste prestigiose di caratterenazionale ed estero, presentando sempre nuove idee prodotti e soluzioni all'avanguardiaper divulgare le nuove tecnologie. Il presente volume rappresenta la raccolta completa ditutte le pubblicazioni della nostra azienda dall’anno 2014 all’anno 2015.Presentazione AziendaIntellisystem Technologies nasce nel 2000 come engineering office per apportare un contributo concreto allosviluppo ed alla diffusione di sistemi che riescano ad interagire con l'uomo per soddisfare quanto piùpossibile le sue necessità. Nel 2003 diviene una società il cui obiettivo fondamentale è la progettazione, losviluppo e la commercializzazione di soluzioni Hi-Tech inerenti problematiche di tipo informatico, elettronico,di telecomunicazioni e di qualsiasi altra disciplina che necessiti di un continuo supporto alle nuovetecnologie.La nostra filosofia è quella di indirizzare a tutti le nuove tecnologie presenti sul mercato e di abbinarle alrigore scientifico, espandendo così in tutte le direzioni gli apporti di utilità che da essa ne possono derivare.La ricerca scientifica è il piedistallo su cui poggia l'intento di evoluzione della nostra azienda, completandosie complementandosi sinergicamente con attività collaterali di Sviluppo, Diffusione, Vendita ed Assistenza:RDDSA (Research, Development, Diffusion, Selling and Assistance).Intellisystem Technologies vanta al suo attivo numerose attività che spaziano dalla ricerca nell'ambito dellafisica nucleare alla progettazione di sistemi \"intelligenti\", alla didattica mirata alle specificità, allapubblicazione scientifica, alla consulenza di piccole, medie e grandi aziende, alla progettazione ed allarealizzazione di sistemi software ed hardware per lo sviluppo informatico dei sistemi di monitoraggio,controllo industriale, militare e domestico. Grazie al suo Team di ingegneri, ricercatori e sviluppatori, è oggiin grado di offrire alla propria clientela soluzioni tecnologicamente all’avanguardia totalmente personalizzabiliin funzione delle più variegate esigenze.La nostra azienda ha istituito una rete di penetrazione nel mercato nazionale avvalendosi dellacollaborazione di aziende partner in grado di soddisfare la risposta a qualunque quesito di necessità,prestando assistenza consultiva, didattica e operativa in qualunque parte del territorio Nazionale con mireespansionistiche rivolte all’estero.La costante presenza e partecipazione a progetti prestigiosi presso autorevoli istituti di ricerca nazionali edesteri (quali: INFN “Istituto Nazionale di Fisica Nucleare”, CERN “Organisation Europèenne pour larecerche nuclèare, Ginevra, Svizzera”, ERSF “European Synchrptron Radiation Facility, Grenoble,Francia”, KVI “Kernfysisch Versneller Institut,Groningen, Netherlands.”, ecc.), permette ad IntellisystemTechnologies di fornire un costante impulso alla diffusione ed integrazione delle più moderne ed innovativetecnologie presenti nel mercato.Intellisystem Technologies vanta partnership di carattere scientifico e tecnico-commerciale con aziendeleader quali: Telecom Italia, TIM Business, ASTRA, Globalstar, mettendo a disposizione il proprio knowhowtecnologico ed i propri prodotti ad alto contenuto tecnologico.Tra i nostri clienti spiccano: Honeywell, Alcatel Lucent, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministerodell’Ambiente - Area marina protetta “Isole Ciclopi” Acitrezza (CT), l’orto Botanico dell’Università degli studidi Catania, aziende nazionali ed estere che lavorano per ERG petroli, ecc.“ Intellisystem Technologies nata dall'amore per la ricerca scientifica applica le moderne tecnologie per il benessere di tutti. ” Ing. Cristian Randieri Amministratore Unicohttp://www.intellisystem.it

Indice “Parlano di Noi” – Anni 2014-2015Indice [1] – Intervista a C. Randieri, Rassegna Sistemi di visione: Parola alle aziende - ”Intellisystem Technologies”, EO News n. 578 – Settembre 2014, pp. 26-29……………..1 [2] – Intervista a C. Randieri, “Il mercato dell’ICT” di V. Vitale, Automazione Oggi N. 378 Gennaio/Febbraio 2015, pp. 30 - 34………………………………………………….............6 [3] – C. Randieri, Rassegna Evoluzione interfacce uomo–macchina – “Intellisystem Technologies”, Automazione Oggi N. 378 – Gennaio/Febbraio 2015, p. 73………….....12 [4] – Intervista a C. Randieri, “Tavola Rotonda: Green and profitable” di S. Cazzani e I. De Poli, Fieldbus & Networks N. 82 – Febbraio 2015, pp. 64-67………….....................15 [5] – Intervista a C. Randieri, “Tavola Rotonda: Formazione per l’automazione” di I. De Poli, Automazione Oggi N. 379 – Marzo 2015, pp. 114-121………….............................20 [6] – Intervista a C. Randieri, “Tavola Rotonda: Open Source” di M. Santovito, Automazione Oggi N. 380 – Aprile 2015, pp. 96-99…………..........................................29 [7] – C. Randieri, Rassegna Dispositivi di Telecontrollo Wireless - “Intellisystem Technologies”, Automazione Oggi N. 381 – Maggio 2015, p. 78…………......................34 http://www.intellisystem.it - I -

578 SETTEMBRE 2014 NI: una new entry nel mondo ATE Tra i numerosi annunci alla recente “NI rispettivamente di 1, 2 modulare che permet- Week”, il tradizionale appuntamento diwww.elettronica-plus.it partner, sviluppatori e utenti National e 4 chassis Pxi, “Cer- terà agli utilizzatori di Instruments che si svolge ad Austin (Texas), il più importante è senza dub- vello” dei sistemi una ridurre i tempi di test, bio l’ingresso della società nel mondo Ate. La società intende dunque “sfi- versione ottimizzata di aumentare il throu- dare” nomi del calibro di Advantest e Teradyne, nel settore del test dei se- NI TestStand”. ghput e riconfigurare i miconduttori, sia in fase di validazio- ne sia in quella di produzione. Già in “Con queste soluzioni loro sistemi di collaudo campo i primi prodotti: la serie Sts che include i tre modelli T1, T2 e T3 dotati – ha affermato Matteo al variare delle neces- Bambini, marketing Con i sistemi della serie Sts sità”. Idt (Integrated (Semiconductor Test System), NI fa il suo manager europeo per Device Technology) è i sistemi embedded ingresso nel mondo Ate stata una delle prime della società durante aziende e ad adottare la conferenza stampa di presentazio- le soluzioni di test proposte da Natio- ne – sfruttiamo un’architettura aperta e nal Instruments. Mensile di notizie e commenti L’Europa traina la crescita di Mouser per l’industria elettronica Nel corso di una recente conferenza “In un modello di business come il no- quelli consolidati (TI, all’interno tenutasi a Monaco di Baviera Mouser stro – ha spiegato Mark Burr-Lonnon, Maxim, STM) a quelli Electronics ha presentato i risultati fi- vp Europa e Asia della società – la di- più recenti (come Alte-MERCATI nanziari del 2014, che si è presentato sponibilità a magazzino è l’elemento ra e Intel), alle start-up come un nuovo anno record: il fatturato critico per garantire ai progettisti l’ac- (come GaN Systems) MARK BURR-LONNON,ELETTRONICA IN RISALITA globale è cresciuto del 30% rispetto al cesso immediato alle tecnologie e ai alle aziende che ope- VP Europa e Asia di 2013. Particolarmente soddisfacente componenti più innovativi e noi abbia- rano nel settore degli Mouser Electronicspagina 7 il dato dell’Area Emea, cresciuta del mo in casa i componenti il giorno stes- ambienti di sviluppo 41%: l’aumento è stato trainato da Ger- so in cui vengono introdotti dai rispettivi (Arduino, Advantek, Adlink). Burr-Lon-REPORT mania (+50%) e Italia (+44%). Ottima produttori”. Attualmente il distributore non ha anche annunciato prossime no- anche le crescita nelle altre regioni, con dispone di oltre 560.000 codici prodotto vità nel campo dei tool on-line destinatiIL MERCATO DIFFICILE +35% in Asia e +20% nelle Americhe. appartenenti a più di 550 produttori: da ai progettisti.DEGLI EMS EUROPEIpagina 10 Bene la distribuzione nel Q2/2014DISTRIBUZIONE Sempre positive le notizie sul fronte del- Specialists) hanno evidenziato per il strare un +3,7% (161 milioni di euro). la distribuzione: gli ultimi dati forniti da secondo trimestre del 2014 un aumen- In declino la Francia (-2,6%) a quotaDALLA DISTRIBUZIONE NUOVI Dmass (Distributors’ and Manufactu- to del 5,3% rispetto al corrispondente 122 milioni di euro mentre maglia neraTOOL DI SVILUPPO rers’ Association of Semiconductor periodo dell’anno precedente, raggiun- le regioni dell’area “Nordic” con unapagina 14 perdita dell’8,7% (141 milioni di euro). gendo quota 1,6 miliardi di euro.ATTUALITÀ Germania e Paesi dell’Est hanno SEGUICI ALL’INDIRIZZO: trainato la crescita, facendo regi-CREE: UN MONDO strare +11% e +10,2% rispettiva- WWW.ELETTRONICA-PLUS.ITILLUMINATO A LED mente (corrispondenti a un fattu-pagina 16 rato di 514 e 183 milioni di euro). SEGUICI SU Solida la crescita della Gran Bre- TWITTER e tagna (131 milioni di euro), men- tre il nostro Paese ha fatto regi- LinKedin TAKE CARE LIGHT UPyour business your business 1

26 P AAROLA ALLE ZIENDE SISTEMI DI VISIONE EONEWS n. 578 - SETTEMBRE 2014 Intervista a Antonio Cimminiello, Intervista a Cristian Randieri, product manager sensori e visione president & CeoTritecnica D: Quali sono i settori applicati- Intellisystem Technologies A CURA DELLA REDAZIONE vi più promettenti? R: L’esigenza di una maggiore D: Qual è la sua opinione ri- competitività coinvolge un po’ tutti A CURA DELLA REDAZIONE sistemi sono stati sviluppati e guardo l’andamento del mer- gli ambiti produttivi: la visione ar- impiegati per applicazioni mili- cato (rallentamento, crescita, tificiale è uno strumento di chiaro D: Qual é la sua opinione ri- tari negli anni ’40-’50. Occorre forte incremento…)? e immediato ausilio al raggiungi- guardo l’andamento del mer- attendere sino agli anni ’80-’90 R: In Tritecnica riteniamo che il mento di questo obiettivo. cato (rallentamento, crescita, prima di avere una reale com- mercato della visione stia vivendo forte incremento…)? mercializzazione delle soluzio- un trend di crescita nonostante la D: Quali sono i principali fat- R: Durante gli ultimi 15 anni, ni e quindi la creazione di un difficile congiuntura economica la tecnologia dei sistemi di vi- mercato vero e proprio. In que- che stiamo attraversando. tori che distinguono la vostra sione è maturata notevolmen- sti anni e sino ai primi anni del te, diventando in alcuni casi un 2000 il mercato muove i primi D: Quali sono le principali stra- azienda rispetto ai concor- indispensabile strumento per passi utilizzando la tecnologia tegie adottate dalla vostra so- l’automazione di fabbrica. L’e- di quegli anni, non ancora così cietà sul breve/medio periodo renti? voluzione dei sistemi di visio- evoluta come quella dei nostri per soddisfare al meglio le ri- R: Avere un buon prodotto non giorni. chieste di questo mercato? basta, motivo per cui prestiamoANTONIO R: Crediamo che la scalabilità particolare attenzione alla forma-CIMMINIELLO di prodotto, dal punto di vista zione tecnica dei nostri collabora- tecnico ed economico, sia una tori: i clienti apprezzano la nostra caratteristica chiave in un mer- capacità di fornire soluzioni con- ne per applicazioni industriali è Lo studio condotto da Frost & cato che richiede sempre più crete e risposte immediate ai loro costante, e nei prossimi anni si Sullivan dal titolo ‘Analysis of flessibilità, competitività e affida- problemi. assisterà ancora a una signifi- the Global Industrial Machine bilità. cativa estensione dell’insieme Vision Market’ ha rilevato che D: Pur non avendo la sfera di delle soluzioni disponibili. nel 2012 il mercato ha prodot- D: In che modo state imple- to un fatturato di 4,5 miliardi di mentando queste strategie (sti- cristallo, quali sono le previ- Intellisystem Technologies dollari e stima che lo stesso pula di accordi/collaborazioni, opera nel campo dei sistemi di raggiunga, entro il 2016, i 6,75 nuove acquisizioni, investimen- sioni sul lungo termine? visione da più di dieci anni ed miliardi. Il rapporto include gli to in attività di ricerca e svilup- R: Le aziende hanno costante è costantemente attenta alle ambiti dei sistemi di visione, po, in risorse umane…)? necessità di automatizzare e otti- evoluzioni del relativo mercato. delle telecamere industriali, R: Investendo costantemente in mizzare i loro processi produttivi Progressi nello sviluppo di nuo- delle schede di acquisizione ricerca e sviluppo. per venire incontro alle richieste vi sensori, nel processamento video, dei sistemi ottici e di il- di una clientela sempre più at- di segnali digitali, nelle Fpga, luminazione e dei software tenta alla qualità e al prezzo del nei microprocessori, nell’elet- per sistemi di visione. La no- prodotto finito. In tal senso, sia- tronica e nei sistemi calcolo stra esperienza ci evidenzia un mo convinti che la visione arti- embedded hanno ampliato lo forte incremento di richiesta di ficiale continuerà a essere un spettro applicativo della tecno- soluzioni inerenti i mercati tradi- valido strumento, pertanto guar- logia applicata di sistemi di vi- zionali basati sui processi pro- diamo con moderato ottimismo sione. duttivi. I nostri clienti stanno ap- al futuro. Il mercato dei sistemi di visione plicando la visione industriale è relativamente giovane, i primiSistemi di visione Sensopart“Visione artificiale” due parole che racchiudono un “mondo” costituito da controlli co-stantemente utilizzati in qualsiasi settore industriale: dal riconoscimento di oggetti,alle misure senza contatto, passando per il corretto assemblaggio e la lettura di co-dici, fino all’analisi delle componenti cromatiche e la guida di robot. Il mercato dellavisione artificiale è in rapida crescita e le direttrici seguite dall’evoluzione dei sistemidi visione Sensopart toccano pochi ma fondamentali aspetti: Semplicità - il sistemadi visione deve incrementare la produttività dando priorità alla facilità di utilizzo inmodo da rendere familiare un prodotto altamente tecnologico anche a persone me-no esperte che si avvicinano alle sfide applicative alla pari di un esperto di settore.Intuitività - il software che gestisce il sistema di visione deve essere sempre più vici-no all’utilizzatore passando dalla programmazione di codice alla parametrizzazionea oggetti. Scalabilità - hardware, ottiche, illuminatori devono essere componentiselezionabili e associabili a seconda dell’applicazione per un unico finale risultato disuccesso. Connettività - rendere sempre più flessibili le necessità di interfacciamen-to e comunicazione del sistema di visione con il resto delle apparecchiature. 2

P ASISTEMI DI VISIONE AROLA ALLE ZIENDE 27 EONEWS n. 578 - SETTEMBRE 2014nelle linee di produzione a vo- un’azienda che racchiuda al D: Quali sono i settori appli-lumi elevati, compatibilmentecon una domanda di soluzioni suo interno tutte queste pecu- cativi più promettenti?flessibili e rapide da integrarein tutti i sistemi di automazione liarità può fare la differenza, in R: Storicamente i sistemi diper la fabbrica. Sebbene ne-gli ultimi due anni la crisi del termini di competitività, per il visione hanno avuto più suc-debito, insieme alle politichedi austerity e taglio dei costi di proprio cliente, offrendo mag- cesso in applicazioni dove so-produzione abbiano compor-tato un nuovo assestamento, giore elasticità che consente di no stati integrati nel processoi player sono ancora ottimistiriguardo al futuro e parlano di proporre soluzioni integrate e di produzione. Ad esempio, leuna stabilizzazione del mercatoa partire dal 2014, dopo il ral- personalizzate. macchine per l’assemblaggiolentamento subito negli scorsianni. dei circuiti stampati.D: Quali sono le principali D: In che modo state imple- Tuttavia, continui miglioramentistrategie adottate dalla vo- mentando queste strategie in termini di costi, prestazioni,stra società sul breve/medio (stipula di accordi/collabo- robustezza algoritmica e facilitàperiodo per soddisfare al razioni, nuove acquisizioni, d’uso hanno incoraggiato l’usomeglio le richieste di questo investimento in attività di ri- di sistemi di visione nell’auto-mercato? cerca e sviluppo, in risorse mazione della produzione inR: Il mercato della visione ar-tificiale tipicamente è suddivi- È sempre più sentita la ne- umane…)? generale.so tra due player: i produttori cessità di disporre di un prodot-di dispositivi e i system inte- to altamente performante, con R: Il segreto del nostro succes- Ulteriori progressi in questi set-grator. Nella prima categoria a bordo una tecnologia semprerientrano i grandi produttori di più innovativa e sofisticata, ma so è tutto racchiuso nel nostro tori caratterizzeranno il futurotelecamere industriali, smart allo stesso tempo caratterizzatocamera, sistemi di visione em- da un costo competitivo. nucleo di R&D e nei della visione artificiale,bedded, ai quali si aggiungonoi produttori di sistemi di svilup- La nostra strategia di penetra- nostri laboratori spe- incoraggiando nell’ar-po software per le applicazioni zione di mercato si basa su undi imaging. Alla seconda ca- approccio di tipo ‘custom’ per la rimentali in cui siamo co dei prossimi anni lategoria appartengono invece creazione di un prodotto per-realtà aziendali, tipo la nostra, sonalizzato e specifico che sia in grado di costruire progettazione e realiz-che utilizzano i prodotti dispo- al tempo stesso ottimizzato ednibili sul mercato per sviluppare economicamente vantaggioso. prototipi che andran- zazione di nuovi siste-soluzioni, aggiungendo compe- In altre parole più tecniche, mi-tenze ingegneristiche dal punto riamo allo sviluppo di prodotti o no installati e validati mi da utilizzare in nuo-di vista dello sviluppo software, sistemi “ad-hoc” che siano por-dell’integrazione dei sistemi ed tatili e al tempo stesso scalabi- a bordo macchina del vi piani di produzione.esperienza in settori specifici. li su più piattaforme hardwareLe principali strategie adottate e software. Una sfida che non cliente. Finalizzato il CRISTIAN Pensiamo che il futurodalla nostra azienda per incide- molte aziende, allo stato attua- RANDIERIre sul mercato della visione ar- le, sono in grado di raccogliere. prodotto ‘custom’, i no- dei sistemi di visione intificiale nascono dalle seguenti Per poter trarre reale vantaggio stri ingegneri studiano termini di diffusione inconsiderazioni: da un tale tipo di approccio è infatti necessario, per qualsiasi e progettano nel det- nuovi settori applicativi I prodotti presenti sul mercato produttore di dispositivi, poterhanno caratteristiche tecniche o contare su un partner system taglio tutte le fasi di set up pro- debba includere tre fondamen-prestazioni talvolta insufficienti integrator con competenze tec-a rispondere alle necessità spe- nico ingegneristiche e strutture ducendo una documentazione tali caratteristiche:cifiche del cliente. adeguate, dotato di un team specializzato in R&D operante professionale, semplificando 1. Devono essere sempre più I dispositivi da impiegare pos- in laboratori di sperimentazio-sono essere troppo costosi per ne che sia in grado di fornire così l’attività del produttore che veloci, ovvero devono esserel’applicazione, perché pensati in soluzioni su misura, economi-origine per un utilizzo generico camente vantaggiose e, allo dovrà semplicemente installare sempre capaci di tenere il pas-che non tiene in considerazione stesso tempo, rispondenti allel’applicazione stessa. specifiche richieste del cliente. i nostri sistemi sui propri mac- so con i più moderni tassi di La versatilità, la flessibilità nei confronti delle esigenze del chinari, con un evidente rispar- produzione. cliente e la capacità di diver- sificazione sono i nostri punti mio in termini di tempistiche e 2. Devono essere sempre più di forza imprescindibili per in- terfacciarci al mercato della vi- costi. intuitivi e facili da usare. La fa- sione con un approccio di tipo ‘custom’. Siamo convinti che Le competenze a livello har- cilità di utilizzo non implica solo dware acquisite dalla nostra un livello superiore in termini di azienda partono dalla cono- “point-and-click” nell’interfaccia scenza dei sensori di immagine grafica, ma anche una gestione presenti sul mercato per arriva- multilivello e la garanzia di ac- re alla stipula di accordi di part- cesso completo a tutti gli utenti nership con i maggiori produt- del sistema previsti con diversi tori mondiali (Sony, Flir, Aptina livelli di autorizzazioni. e così via). I punti di forza della 3. Devono essere sempre più nostra realtà si basano sullo flessibili, portatili e scalabili al sviluppo in-house all’interno dei fine di essere facilmente ricol- nostri laboratori di R&D delle at- locati in funzione delle normali tività che spaziano dall’integra- variazioni dei processi di produ- zione dei sensori di immagine zione in cui verranno impiegati. allo sviluppo dell’hardware su piattaforme embedded pas- Fatta questa premessa pensia- sando dalla progettazione delle mo che i settori più prometten- schede elettroniche, lo sviluppo ti per i sistemi di visione siano di firmware, alle prove di com- quelli che spaziano tra l’elettro- patibilità elettromagnetica, alla nica, i prodotti farmacologici, i progettazione meccanica sino sistemi d’imballaggio, i dispositi- ad arrivare ai test ambientali, termici e di compatibilità EMC. continua a pag. 28 3

28 P AAROLA ALLE ZIENDE SISTEMI DI VISIONE EONEWS n. 578 - SETTEMBRE 2014 segue da pag. 27 software evidenziate continue- consentirà una proliferazione dei costi di produzione, insieme mente ipotizzabili sino a pochi ranno a intensificarsi in futu- più ampia e più profonda del- anni fa. Allo stesso tempo, glivi medici e i prodotti automotive ro. L’hardware sempre più velo- la visione artificiale nel settore all’aumento di prestazioni, robu- ultimi 15 o 20 anni di applica-senza nulla togliere ai prodotti ce, unitamente a strumenti più manifatturiero. zioni di sistemi di visione all’in-consumer. intelligenti e software applicativi Tuttavia, attraverso i recenti stezza e facilità d’uso, faranno terno delle fabbriche hanno fat- e di sviluppo più perfezionati, progressi in termini di riduzione sì che il mercato dei sistemi di to maturare una grande espe-D: Quali sono i principali fattori visione si espanda sempre piùche distinguono la vostra azien- a ritmi sempre crescenti difficil- GIOVEDÌ 11da rispetto ai concorrenti? CirconvaR: Sicuramente è il nostro ap- A CHI SI RIVOLGEproccio ‘custom’ che ci permet- Questte di ottenere un sistema di vi- L’evento si rivolge a punsione maggiormente integrato manager, tecnici, progettisti,e compatto, con minori consumi specialisti e opinion del Packae quindi massima affidabilità, leader che operano nel alleriuscendo a garantire al produt- mondo produttivo, a OEM,tore che lo utilizzerà sui propri costruttori di impianti e Foodmacchinari un sicuro vantaggio linee di produzione, systemtecnologico. Questo significa, integrator, utilizzatori finali.per una realtà come Intellisy-stem Tecnologies, avere la ca- I LABORATORIpacità di fornire una tecnologiadefinibile ‘su misura’, con in se Interessante modalitàuna grande capacità di porta- di apprendimento. Ire innovazione grazie all’impe- partecipanti potrannogno di una squadra di esperti imparare a utilizzare iin R&D. prodotti delle aziendeLa grande flessibilità della no- avvalendosi della guida distra struttura ci consente di ri- tecnici esperti.spondere a ogni richiesta speci-fica del nostro cliente fornendo, I WORKSHOPad esempio, anche soltanto lapiattaforma hardware senza Seminari tecnici tenuti dallequella software. Allo stesso mo- aziende espositrici dellado, la nostra capacità di realiz- durata di 30 minuti ciascuno.zare un prodotto finito (hardwa-re e software) permette ai nostri LA MOSTRAclienti di ottenere prestazionie affidabilità difficilmente rag- Esposizione a cura dellegiungibili in altro modo. I sistemi aziende partecipanti. Saràdi visione sviluppati secondo possibile verificare l’attualela nostra filosofia portano un offerta commerciale.grande beneficio tecnologicoconsentendo ai nostri clienti PER ADERIREOEM di ottenere macchine piùperformanti e sicure rispetto a Visita il sitoquelle della propria concorren- ma.mostreconvegno.it.za. Ma non solo, i nostri clienti per partecipare ai seminari,OEM grazie alle nostre tecno- alla mostra e ai laboratori.logie hanno uno strumento per La partecipazione è gratuita.la creazione di applicazioni per- Tutta la documentazionesonalizzate di visione che gli sarà disponibile on-linepermette di spingersi sino alla il giorno stesso dellacreazione di nuovi strumenti ve- manifestazione.ri e propri garantendogli un piùrapido “time-to-market”.D: Pur non avendo la sfera di CON LA COLLABORAZIONE DI: ORGANIZZATO DA:cristallo, quali sono le previ-sioni sul lungo termine?R: Le tendenze hardware e 4

P ASISTEMI DI VISIONE AROLA ALLE ZIENDE 29 EONEWS n. 578 - SETTEMBRE 2014rienza dei produttori sugli usi di macchine industriali in futu- processi di produzione. Anche ligenti – gli sviluppi più recenti ANIE: export risorsa per brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi breviottimali di questi sistemi facen- ro considereranno la visione a se molti dei potenziali utenti di della tecnologia dei sistemi di l’industria elettrotecnica eddo maturare anche la consape- bordo macchina non come una queste tecnologie potrebbero visione implicano che “il futu- elettronica - È in quest’otti-volezza che i confini applicativi semplice curiosità, ma piuttosto voler attendere nuove tecnolo- ro è adesso”, oggi è il momen- ca che il presidente di ANIEdi oggi continueranno a muo- come uno strumento maturo da gie del futuro – tra cui hardware to più proficuo per investire in Confindustria Claudio An-versi verso l’esterno. I produttori impiegare sempre più nei loro più veloce e il software più intel- queste tecnologie. drea Gemme ha fatto parte della delegazione che ha ac- DICEMBRE 2014 IBM CLIENT CENTER compagnato in Arabia Sau- allazione Idroscalo 20090 Segrate MI dita il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi,t’anno Machine Automation per una serie di incontri con interà i riflettori sul mondo massimi esponenti governa-aging con particolare riferimento tivi del Paese.e applicazioni per i settori La partecipazione di ANIE & Beverage e Life Science. alla delegazione è stata pro- pedeutica alla missione im-PACKAGING prenditoriale che riunirà le aziende associate dal 25AWARDS al 28 novembre prossimi a Riyadh, per presentare agli2014 operatori locali l’industria elettrotecnica ed elettronica FOCUS PACKAGING italiana, che rappresenta il quarto segmento merceolo- CON IL PATROCINIO DI: gico per volume delle espor- tazioni verso l’Arabia Saudita con una quota del 10% sul totale. L’Italia è il secondo partner europeo dell’Arabia Saudita, in termini di impor- tazioni, dopo la Germania e detiene una quota ormai prossima al 3%. Con una cre- scita di oltre 11 punti percen- tuali rispetto al 2012, infatti, le esportazioni italiane verso il mercato saudita hanno su- perato nel 2013 la soglia dei 4,5 miliardi di euro. Dei 442,5 milioni di euro di esportazio- ni registrati dai settori ANIE nel 2013, l’83% proviene da prodotti di elettrotecnica e il 17% dall’elettronica. Tra tutti i comparti, spiccano Produ- zione, Distribuzione e Tra- smissione di energia (130,8 milioni di euro con una quo- ta pari al 29,6% sul totale esportato) e gli Apparecchi domestici e professionali (122,2 milioni, per una quota sul totale del 27,6%). Anche per il 2015 ANIE punta sul potenziale dell’internaziona- lizzazione con un calendario fitto di appuntamenti, com- posto da ben 25 iniziative tra missioni e partecipazioni fieristiche sui principali mer- cati esteri. Le iniziative in- ternazionali dal 2009 al 2013 hanno generato nei settori ANIE un incremento del fat- turato export di oltre il 20%. Una strategia vincente, come dimostrano i 29 miliardi di euro (a fronte dei 23 miliardi del 2009) di esportazioni nel 2013, che rappresentano più della metà del fatturato ag- gregato. 5

378 Gennaio-Febbraio 2015 Anno 31 7 4.50 www.automazione-plus.it SPECIALE AO Big Data e Business IntelligenceIn caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio- Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN:0392/8829 RASSEGNA PANORAMA INSERTO Soluzioni Il mercato dell’ICT Software per l’Industria Evoluzione interfacce uomo macchina INSERTO ACHINE AUTOMATION 6

AO PANORAMA Vitaliano Vitale *Il mercato dell’ICTL’annuale rapporto sull’ICT stilato da Assintel e Nextvalue fotografa unmercato statico e ancora ‘in ritardo’: occorre far ripartire la ‘macchina’ e‘digitalizzare’ il Paese. Ma vediamo il parere di alcuni esperti del settoreL’analisi di un mercato deve gitale’, per esempio il cloud computing. sanità del 3,1%, mentre più contenuti partire dai suoi numeri e i Per esso la spesa è cresciuta in un anno sono stati i ribassi del commercio (-1,65) e dati che citiamo proven- del 22%, risultato della somma della dell’industria (-0,2%). In ogni caso, nulla di gono da una fonte au- componente classica (+33%) e di quella eccitante se si attendono segnali di ripresa torevole: Assintel (www. di ‘business process as a service’ (+13%). dell’economia. Chi sembra invece tornareassintel.it), l’associazione nazionale delle L’hardware, per contro, continua a rece- a investire sono i tradizionali ‘big spender’:imprese ICT, che ha recentemente realiz- dere (-1,6%) trascinato dal declino dei le banche con un +3,2%, le assicurazionizato l’annuale report, in collaborazione PC solo in parte controbilanciato dalla (+3,1), le telecomunicazioni (+3,3%) e lecon Nextvalue (www.nextvalue.it). Il mer- crescita di smartphone (+9,3%) e tablet utility (+4,4%). In lieve ripresa anche glicato che ne emerge è statico e la neces- (+5%). Interessante anche l’analisi della investimenti in ICT delle grandi aziendesità è quella di far ripartire la ‘macchina’ provenienza degli investimenti. Tutti i (+0,8%), mentre restano negativi quelli diper favorire davvero il Paese in senso di- segmenti di mercato legati alla spesa piccole (-3,4%) e micro imprese (-2,3%).gitale. Entrando nello speci co, il valore pubblica in ICT continuano a calare, in-del mercato italiano dell’ICT ha raggiunto nescando forti dinamiche di downpricing Una ri essionei 24,3 miliardi di euro nel 2014, crescendo a svantaggio dei vendor. Nel dettaglio, è d’obbligo…appena dello 0,7% sull’anno precedente. la spesa della pubblica amministrazioneLa crescita è visibile solo nei settori più centrale si è contratta del 4,1%, quella Incrementare il mercato dell’ICT per cre-innovativi e connessi alla ‘mutazione di- degli enti locali del 3,9% e quella della scere nel ventunesimo secolo è obbliga- torio, ma è evidente la carenza culturale.30 GENNAIO FEBBRAIO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 378 7

Il nostro Paese ha realiz-Fonte: www.marsdd.comsempre più essibile, scalabile ed e -orizzonti sul modo stesso di lavorare po- zato il boom del dopo- Fonte: tarsierfx. les.wordpress.comciente. Esattamente quello che noi di Delltenziando ulteriormente aspetti quali col- guerra basandosi sulla oggi facciamo particolarmente bene”. laborazione e innovazione”. lotta all’analfabetismo. Un segno di sviluppo di Edoardo Albizzati, country manager di Cristian Randieri, Ph.D., president e CEO quei tempi fu la trasmis- sione televisiva “Non è Exclusive Networks Italy (www.exclusive- di Intellisystem Technologies (www.intel- mai troppo tardi” con il Maestro Manzi. Oggi noi networks.it): “Si tratta di una svolta che lisystem.it): “L’accordo IBM-Apple nasce abbiamo bisogno del ‘Maestro Manzi digitale’, avrà sicuramente dalle mutue esigenze per far capire a quella buona metà del Paese un forte impatto sul di espandere i rispet- che ‘non è mai troppo tardi’ per digitalizzarsi. business. È evidente tivi mercati. Poiché Investire nella cultura digitale (e in parallelo che il ruolo dei device ognuna delle due nella digitalizzazione dei servizi della PA) signi - mobili e delle appli- aziende non invade cherebbe non soltanto rivitalizzare un mercato, cazioni che li colle- il mercato dell’al- ma anche contribuire all’emancipazione (digi- gheranno ai sistemi tra, un’alleanza era tale) del Paese. Abbiamo voluto coinvol- informativi aziendali più che prevedibile. gere primari attori del mercato ICT ponendo si appresta a dive- Dalla letteratura uf- loro qualche domanda che toccasse un po’ tutti nire chiave e inve- ficiale sull’accordo gli aspetti più attuali eprospettici del mercato. A loro la parola, stirà ogni aspetto dei si evince l’o erta dicon la certezza che anche loro sono con-vinti che “Non è mai troppo tardi”… processi di business decine di soluzioniAutomazione Oggi: L’accordo IBM-Ap- aziendali. Quella tra business specificheple sembra rivoluzionare il mondo del‘mobile’ dedicato all’industria. Come IBM e Apple è un’alle- per settore, app na-vede l’evoluzione del manifatturieroverso il mondo iOS? La collaborazione anza tra aziende che tive, servizi cloud,tra questi due ‘giganti’ rappresenta unpericolo o un’opportunità? portano, ciascuno nel una nuova offertaFilippo Ligresti, country manager di Dell proprio campo speci- di assistenza e sup-Italia (www.dell.it): “Mi pare prematuroesprimere dei giudizi su quello che per ora co, una competenza Andrea Massari, country manager porto su misura perè solo un annuncio di alleanza: vedremo.Credo che l’evoluzione delle ‘mobile app’ e un’esperienza ai di Avnet Technology Solutions le esigenze dei clientinel mondo professionale sia ancora infase embrionale e che la vera opportu- massimi livelli. Dal Italia business. Mi sembranità in termini di guadagno signi cativodi produttività in azienda, si realizzi con nostro punto di vista che sia un tentativol’integrazione delle app nei sistemi azien-dali. In questo senso, IBM può fornire un un’apertura genera- di dominare il mer-contributo ma non è certo l’unica. In ognicaso, per noi rappresenta un’opportunità: lizzata e strutturata al cato della mobilitàla ‘mobilizzazione’ delle applicazioni ha ingenere immediate conseguenze sul data cloud e la di usione aziendale attraversocenter, dove la crescita dei dati da proces-sare e gestire richiede un’infrastruttura dei device mobili la creazione di un nelle aziende apre player tecnologico opportunità legate di riferimento. Credo alle delicate e com- che l’attenzione dei plesse problematiche dipartimenti IT si della sicurezza, area sta spostando sem- in cui ci sentiamo ben pre più dai device attrezzati e pronti alle app, data una a offrire al mercato marcata standardiz- soluzioni che per- zazione dei device mettano di sfruttare stessi. Vedo come in tranquillità tutti i principale il pro- benefici della con- blema dell’integra- vergenza tra cloud e zione dei device e app mobili con l’in- mobilità”. Filippo Ligresti, country manager di Dell Italia frastruttura aziendale Andrea Massari, e il parco applicativo country manager di Avnet Technology già esistente. Detto questo, mi sembra Solutions Italia (www.ts.avnet.com/it): che l’unione, in de nitiva, sia un vantag- “Stiamo assistendo a una forte crescita gio reciproco per i due colossi, anche della di usione dei dispositivi mobile e nell’ottica di una maggiore adozione di delle applicazioni nei contesti aziendali: politiche Byod (Bring your own device) questo accordo ne è la testimonianza. e data anche la di usione di apparecchi La partnership tra questi due prestigiosi Apple. brand, a nostro parere, non può essere Fatte queste premesse per le aziende che un’opportunità, perché la mobilità come la mia penso si pro lino due op- aziendale ne guadagnerà in sicurezza e zioni. La prima è quella di accettare l’al- funzionalità e, lato business, aprirà nuovi leanza ampliando la propria o erta e, ove GENNAIO FEBBRAIO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 378 31 8

AO PANORAMApossibile, integrandosi con le loro solu- ture di cloud privati che, per soddisfare le più scettiche nell’adozione delle tecnolo-zioni. La seconda è quella di continuareper la propria strada rischiando di perdere variegate necessità dei clienti, dovranno gie cloud, ritenute anche costose e pocosempre più quote di mercato. In conclu-sione, penso che la soluzione migliore sia essere adattabili, essibili, ma soprattutto performanti. Secondo il mio parere, iluna via di mezzo, ovvero sfruttare il lorocanale specializzandosi in applicativi e scalabili, quindi crescere con l’evolversi cloud computing è tutt’altro che insicuro,hardware che siano progettati in modoverticale sui loro device e applicativi. delle esigenze, con investimenti modesti. a condizione di studiare attentamente laCertamente è più facile a dirsi che a farsi.Occorrono investimenti per poter lavo- La sicurezza del cloud è imprescindibile soluzione da adottare.rare con le nuove piattaforme e i relativistandard, che di fatto sono proprietari. A per tutte le business line delle aziende, Il rischio più grande non è propriamenteben vedere ci sarebbe anche l’opzionedell’attesa delle contromosse della con- che devono tuttavia rimettersi alle com- intrinseco all’o erta delle soluzioni cloudcorrenza di IBM e Apple. Com’è noto lacompetizione porta vantaggi al mercato”. petenze e skill del settore IT a garanzia di aziendali, ma deriva dal fatto che leAO: Il cloud si fa sempre più strada una sicurezza adeguata”. aziende non sono capaci di fornire ai pro-nell’industria, oltre che nel privato.Oggi lo storage nella ‘nuvola’ porta a pri dipendenti un servizio online sempliceuna rivoluzione dell’organizzazionelavorativa e dei modelli di business. È Ligresti: “Oggi la sicurezza informatica è e chiaro. Il dipendente non supportatolampante però il problema della sicu-rezza. La sua azienda come vede que- ‘il’ tema critico. In questo senso è chiaro nelle nuove tecnologie nirà per utilizzaresto problema? Pensa che le decisionirelative alla sicurezza informatica del che la sensibilità degli utenti è ancora il proprio account e le applicazioni perso-cloud siano appannaggio del settoreIT o che le business line operative deb- bassa e spesso si sottovalutano i rischi del nali al di fuori del controllo aziendale.bano avere voce in capitolo? gestire adeguatamente informazioni im- Sicuramente questo rappresenta un ri-Albizzati: “Non vi è business senza sicu-rezza: disporre delle soluzioni business portanti, in azienda e nel cloud. Pensiamo schio ben maggiore per la sicurezza deipiù e cienti e avanzate senza la certezzadi poter contare sul massimo livello pos- che la sicurezza richieda un approccio al- dati. In conclusione, penso sia opportunasibile di security non porta di fatto valorealcuno. E se è vero che le competenze largato e organico: noi lo chiamiamo ‘Con- un’attenta e mirata opera di formazionetecniche chiave in materia risiedono ti-picamente nel settore IT, la scelta delle nected Security’ e consente di a rontare il in merito alla scelta e all’utilizzo del cloudspeci che soluzioni di sicurezza dovrebbeidealmente avvenire nell’ambito di una tema della sicurezza informatica con solu- in azienda”.collaborazione in cui le linee di businessforniscono all’IT le indicazioni per identi- zioni modulari che co- care le applicazioni mission critical e le prono l’intero spettro AO: I ‘Big Data’esigenze operative speci che, in mododa scegliere le soluzioni che assicurino la della sicurezza, dalla sono un argomentomassima e cienza e competitività in unambiente sicuro”. determinazione dell’i- di grande attua-Massari: “Il cloud permette alle aziende dentità di colui che lità. Qual è la suadi qualsiasi dimensione un utilizzo dei ser-vizi IT innovativo, più agile e veloce, con accede alle informa- visione in merito?conseguenti vantaggi economici e in ter-mini di gestione dell’infrastruttura e dei zioni, alla crittogra a Quali sono le nuoveservizi. Per molti anni ancora, riteniamoche continueranno a coesistere soluzioni dei file (che quindi frontiere analiticheibride in cui i cloud pubblici dovranno in-teragire con le infrastrutture private. Gli vengono protetti di questa ‘miniera’?integratori dovranno proporre infrastrut- anche se archiviati Come potreb- nel cloud); dalla pro- bero gli advanced tezione perimetrale analytics influen- attraverso i più po- zare il mercato tenti rewall di nuova Edoardo Albizzati, country dell’automazione generazione, ai servizi manager di Exclusive e il mondo della di monitoraggio e ge- Networks Italy produzione indu- stione della sicurezza striale? delle reti aziendali. Ritengo che ancora per un po’ di tempo Massari: “La ‘consumerizzazione’ dell’IT, le decisioni sulla sicurezza informatica, l’incremento del numero di utilizzatori e in azienda e nel cloud, è bene che riman- di device, nonché la crescente mobilità, gano proprie del settore IT: i rischi di una fanno sì che le aziende abbiano a disposi- gestione super ciale sono davvero molto zione un’enorme quantità di dati da ana- seri per un’azienda”. lizzare, spesso destrutturati e provenienti da più sorgenti. È per questo che, all’au- Randieri: “Nonostante il cloud comput- mentare del volume dei dati, le imprese ing sia oggi parte integrante della vita devono cercare di implementare un si- digitale di quasi tutti gli utenti della rete, stema centralizzato di data management è la sicurezza l’argomento che ne fa dibat- per gestire l’economia delle informazioni. tere l’utilizzo, soprattutto in azienda. Dai Per controllare il potere dei Big Data si dati di F-Secure, emersi nella ricerca “Di- deve prendere in considerazione un con- gital Company Survey 2013”, si evince che solidamento di tutti i dati per rispondere la sicurezza dei dati resta la preoccupa- alle molteplici esigenze del business. zione principale che ostacola l’adozione Orientarsi verso la ‘Converged Infrastruc- di questi servizi da parte delle aziende. ture’, che unisce in un’unica architettura Il 45% delle realtà intervistate non usa le tecnologie di storage, computing, net- il cloud per motivi di sicurezza. Sono le working e virtualizzazione, è sicuramente imprese con dai 50 ai 500 dipendenti le un approccio vincente, perché aiuta le32 GENNAIO FEBBRAIO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 378 9

organizzazioni nella gestione del volume zione. Gli advanced analytics permettono vantaggi per grandi e piccole aziende: macchinari meno costosi, sostegno alladelle informazioni in crescita, soddisfa- un nuovo livello di profondità e velocità competitività di aziende artigiane iper- specializzate, condivisione di processi dicendo al tempo stesso aumento della nel monitoraggio della produzione e per- design (crowd-design) e di ricerca di ser- vizi (crowd-sourcing), allargamento dellaproduttività, riduzione dei costi, sicurezza mettono di essere estremamente reattivi competizione anche alle piccole aziende, di usione di un modello di lavorazionee essibilità”. ed e caci nei processi di ottimizzazione e commerciale digitale (si vendono le di lavorazione). Sono convinto che la e nella risposta alle esigenze dei clienti”. stampa 3D avrà un notevole impatto sull’accorciamento delle supply-chain.Randieri: “Le sfide che si affrontano Stampare in tre dimensioni i dati conte- nuti in un le di progettazione ha implica-con i Big Data sono varie, ma forse la Ligresti: “Big Data è la logica conse- zioni importanti sulle logiche degli attuali sistemi di gestione logistica. È ipotizzabilepiù importante è la guenza della digi- che le grandi fabbriche possano essere sostituite da laboratori eco-sostenibilicomprensione del talizzazione che, per la produzione di serie limitate e perso- nalizzate di piccoli manufatti. La stampasignificato che essi grazie a tecnologie 3D permette inoltre l’utilizzo di materiali innovativi e geometrie produttive moltopossono assumere sempre più potenti complesse non riproducibili con lo stesso livello di precisione in un processo di as-per le aziende. Essi e miniaturizzate, sta semblaggio”.consentono una vi- coinvolgendo ogni Massari: “Visto il tasso di crescita in ve- loce ascesa, gli osservatori di questosione illimitata di ciò settore della nostra mercato sono tutti concordi nel ritenere che la stampa 3D cambierà il mondo, cosìche potrebbe essere vita. A brevissimo come è avvenuto prima con PC e cellu- lari. Questo non avverrà nell’immediato,il futuro. L’adozione ogni oggetto, fermo ma sicuramente è una tecnologia che a ascina (basta osservare la produzionea livello aziendale o in movimento, sarà di un oggetto) e che cambierà non solo l’industria, ma anche la nostra vita quo-esige che la soluzione collegato alla rete e tidiana quando i prezzi diverranno più accessibili”.dei Big Data possa registrerà informa- Ligresti: “Secondo i dati Gartner le spe-adeguarsi senza pro- Cristian Randieri, Ph.D., zioni. Questo Internet dizioni mondiali di stampanti 3D supere- ranno le 217.000 unità nel 2015, controblemi alla struttura president e CEO di Intellisystem of Things creerà uno le 108.000 del 2014: cresceranno più del doppio ogni anno tra il 2015 e il 2018,IT già esistente. I dati Technologies ‘tsunami di dati’ la anno in cui si prevede che le spedizioni in tutto il mondo raggiungeranno gli oltremacchina ottenuti cui portata è di cile 2,3 milioni di unità. Sul fronte ‘enterprise’ i driver di mer-costituiscono la più recente e copiosa immaginare oggi. L’opportunità nella cato primari sono le grandi opportunità che arrivano dalla possibilità di usare lafonte di informazione. Per ottenere i correlazione intelligente di questi dati è stampa 3D per la prototipazione e la pro- duzione, sommando alla riduzione deivantaggi della Internet of Things sono immensa. Le s de, a mio avviso, stanno in costi di stampa anche migliore qualità e una più ampia gamma di materiali utiliz-essenziali un’estrema scalabilità, una ge- una gestione e ciente di questa quantità zabili. L’adozione in un numero di settori merceologici sempre più ampio, penso alstione degli eventi in tempo reale e un enorme di dati di tipologia di erente, che biomedico, all’education ecc., sta dimo- strando come la stampa 3D sia un modoabbassamento del time-to-vision. L’u- richiede tecnologie ad alte prestazioni e cace e conveniente per ridurre i costitilizzo e l’analisi dei Big Data consente ma a bassi costi visti i volumi, e in un’ef-alle aziende di creare e applicare modelli fettiva correlazione degli stessi. È qui chepredittivi per raggiungere rapidamente gli Advanced Analytics devono riuscire agli obiettivi di performance aziendali dare valore e intelligenza a tutte questepre ssati. Concretamente, nel caso del informazioni. Un’occasione per noi dimercato dell’automazione, si potrebbe Dell che, grazie a soluzioni di gestioneimmaginare un mondo in cui i sistemi dati moderne e scalabili consentiamo diintelligenti, Internet of Things, sensori e a rontare questo tsunami con e cienza”.robotica si combinino per automatizzarele grandi aree di produzione, davvero lo AO: La stampa 3D è una nuova fron-‘smart manufacturing’. Realizzare tutte tiera dell’ICT che impatta direttamentele potenzialità della produzione con l’u- sulla produzione. Che futuro vede pertilizzo dei Big Data è, al momento, qual- questa tecnologia?cosa di davvero avveniristico. Dipenderedai Big Data potrebbe rappresentare la Randieri: “Le potenzialità delle nuovequarta rivoluzione industriale”. tecnologie basate sulla stampa 3D sono sempre più al centro dell’attenzione diAlbizzati: “L’analisi dei Big Data comincia produttori e consumatori accompagnatea dimostrare il suo valore per il business da previsioni di molti venture capitalist ein diversi ambiti, soprattutto TLC, servizi di società di ricerche. Si è provato a sti-nanziari, retail e produzione industriale mare, anche in termini economici, qualediscreta. Le caratteristiche proprie dei Big sarà il futuro della stampa 3D. Canalys, perData, volume delle informazioni, velocità esempio, prevede che il mercato globaledi generazione dei dati e varietà delle ti- della stampa 3D crescerà da 2,5 miliardipologie di dati, costituiscono una grande di dollari nel 2013 a 16,2 miliardi entro ils da tecnologica, ovviamente una grande 2018. È chiaramente troppo presto peropportunità considerando il valore dei ri- sostenere che la manifattura additivasultati di una continua analisi del usso avrà la forza per sostituire i tradizionalidi informazioni provenienti dalla produ- processi produttivi. Sicuramente esistono GENNAIO FEBBRAIO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 378 33 10

AO PANORAMAmigliorando design, prototipi e snellendo con zaini pesantissimi e gli insegnanti non municazione ci consentirebbe di rimanerela produzione”. sono stati aggiornati per sfruttare le mo- al passo con gli altri paesi europei, recupe- derne tecnologie. Qui gli investimenti sono rando quel grado di e cienza e competiti-Albizzati: “Secondo i maggiori analisti improrogabili: come Paese, per dare un fu- vità che solo un’adeguata infrastruttura ITcome Gartner, Frost&Sullivan, McKinsey e turo ai nostri gli, non possiamo permet- può oggi consentire”.altri, la stampa 3D è una delle tecnologie terci di non trovare le risorse necessarie.emergenti, che rivoluzioneranno le nostre In ne, occorre una rapida e totale elimi- Randieri: “Il tema dell’Agenda Digitalevite nei prossimi 10-20 anni. McKinsey so- nazione della carta nella pubblica ammini- è davvero da ‘allarme rosso’. La sua im-stiene che a partire dal 2025 il 3D printing strazione. Con la fatturazione elettronica e plementazione doveva essere una delleavrà a livello globale un impatto econo- la PEC si stanno già facendo progressi, ma principali leve per lo sviluppo e la mo-mico compreso tra i 230 e i 550 miliardi di bisogna andare oltre ed eliminare la carta dernizzazione del Paese. Avrebbe dovutodollari all’anno. La possibilità di costruire dai processi della PA. In questo modo, si consentire all’Italia il recupero del gap chemolti prodotti vicino all’utilizzatore nale aumenterebbe la velocità degli stessi, che da anni la separa dalle nazioni più virtuosetramite le stampanti 3D porterà a incre- diventerebbero anche completamente nell’adozione dell’ICT. Purtroppo l’inno-mentare la essibilità rispetto alle esigenze tracciabili, si accelererebbe l’adozione del vazione è frenata dalla burocrazia e sonospeci che del cliente e la velocità di con- digitale nell’utenza e si risparmierebbero i impressionanti i ritardi accumulati dal Go-segna. Al momento la stampa 3D sembra soldi e gli spazi correlati alla gestione delle verno nell’adozione dei provvedimenti at-particolarmente adatta per produrre in montagne di carta che vengono ancora tuativi. Alla PA è impedita la transizione alpiccola scala di oggetti complessi e sem- create quotidianamente”. digitale, i cittadini e le imprese non hannobra di cile che possa sostituire a breve a disposizione strumenti per un rapportole attuali modalità di produzione su larga Albizzati: “Per quanto riguarda l’Agenda telematico con la PA, le imprese dell’ICTscala”. Digitale. L’Italia è sicuramente in coda in non possono investire per una cronica in- Europa e ritengo che sarebbe estrema- certezza su standard e regole tecniche. Il ri-AO: Parliamo di Agenda Digitale. Il mente utile riuscire a mettere in contatto tardo nell’attuazione dell’Agenda Digitaleproblema infrastrutturale in Italia è an- tutti coloro che hanno interesse o giocano è riconducibile anche all’evidente scarsacora irrisolto. Diventi per un secondo il un ruolo decisivo in questo processo nel importanza che questi temi rivestono perPresidente del Consiglio: qual è la sua nostro Paese. Probabilmente quello che il Governo. Dunque la mia ricetta: nonricetta per invertire il trend e avviare lo manca è una sorta di guida, che organizzi servono nuove norme, bisogna applicare,sviluppo digitale dando corpo e respiro e de nisca tempi e modalità per questa presto e bene, quelle che ci sono già. Rea-non solo al mercato ICT, ma a tutto il importante e necessaria modernizzazione. lizzare l’Agenda Digitale dovrebbe signi -mondo produttivo del Paese? Credo possa essere utile sviluppare una care riorganizzare integralmente le PA, per sorta di forum che coinvolga tutti coloro ridurne i costi e per trasformarle da frenoLigresti: “Credo che Matteo Renzi stia di- che si occupano di digitalizzazione, in all’economia a strumento di promozionemostrando con i fatti quanto l’Agenda Di- modo tale che insieme si possano svilup- dello sviluppo.gitale sia cruciale per lo sviluppo del Paese. pare soluzioni o nuovi progetti. Perso- Operare a livello culturale sugli utilizzatori,In pochissimo tempo ci siamo abituati ai nalmente, poi, avvierei una campagna di imprese o cittadini che siano, per creare ilsuoi tweet e alle sue riunioni basate su educazione che faccia nalmente capire giusto bacino d’utenza dei servizi che inpresentazioni powerpoint e non possiamo che uno sviluppo o ammodernamento parallelo devono essere messi a disposi-dimenticare che, no a poco tempo fa, tecnologico non implica spreco di denaro zione. Occorre creare dei tavoli di lavoroquesti strumenti, che sono abituali da anni o esuberi. Sfruttare il potenziale delle tec- su progetti quadro da suddividere in sot-nell’industria, non erano utilizzati dalla nologie per favorire l’innovazione potrà togruppi operativi. La mia idea è quellapolitica. Il simbolismo in questo caso ha solo aiutare a impegnare meglio le risorse di strutturare una governance informatagrande importanza e segnala a tutti, nel economiche e non a tagliare, bensì a cre- e partecipata, di creare un luogo di rife-nostro Paese, che è il momento di acce- are nuovi ruoli e opportunità di lavoro”. rimento per i funzionari della PA, soprat-lerare se vogliamo evitare di accumulare tutto locale, che vogliano esporre i loroulteriori de cit competitivi verso le altre Massari: “In Italia la strada da percorrere è progetti e trovare modelli strutturali ade-nazioni. Troppo si deve fare, ma mi con- ancora lunga, ma si rileva che sempre più guati alle loro esigenze.centrerei sulle tre cose che secondo me aziende sono consapevoli di quanto sia im- Occorre rivoluzionare il metodo di lavoroproducono l’impatto più grande: prima di portante investire in innovazione, pertantotutto la rete. È un’infrastruttura critica per si stanno attrezzando di conseguenza. Il nora applicato, serve innanzitutto de -il futuro del Paese e servono importanti in- problema dell’Agenda Digitale non è le- nire un sistema di misurazione dei risultativestimenti per aggiornarla e poi renderla gato solo all’infrastruttura, seppure impor- dell’Agenda Digitale per poi individuareneutrale rispetto alla fornitura dei servizi. tante, ma anche alla cultura digitale dei gli obiettivi e con essi la strategia globaleQuindi l’istruzione: oggi in tutto il mondo cittadini. È indispensabile un programma da adottare. Si tratta di un metodo chela scuola sta già sfruttando in modo signi- educativo a tutti i livelli, a partire già dalle avrebbe misuratori qualitativi e quantita- cativo le possibilità o erte dalla digitaliz- scuole, che faccia comprendere come tivi in base ai quali elaborare le scelte piùzazione, che fornisce strumenti e stimoli la digitalizzazione sia allo stesso tempo adeguate per il Paese”.decisamente superiori a quelli tradizionali. un’opportunità e una responsabilità perIn Italia i nostri studenti vanno a scuola tutti e che il rispetto degli standard di co- Nota: * Comitato tecnico di Automazione Oggi e Fieldbus & Networks34 GENNAIO FEBBRAIO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 378 11

378 Gennaio-Febbraio 2015 Anno 31 7 4.50 www.automazione-plus.it SPECIALE AO Big Data e Business IntelligenceIn caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio- Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN:0392/8829 RASSEGNA PANORAMA INSERTO Soluzioni Il mercato dell’ICT Software per l’Industria Evoluzione interfacce uomo macchina INSERTO ACHINE AUTOMATION 12

AO RASSEGNA Roberto Maietti*, Alessandra PelliconiEvoluzione interfacceuomo-macchinaLa gra ca disponibile e le funzionalità operative dei nuovi touchscreen sono Fonte: www.pixabay.comtalmente cresciute da poter trasformare un HMI in un piccolo Scada: in questoprocesso di cambiamento sono aumentate le dimensioni, il numero di coloridisponibili, la risoluzione gra ca, la velocità di risposta...Sembrano trascorsi solo pochi anni, ma in realtà dobbiamo risalire AUTOMATAalla ne degli anni ‘80 per trovare i primi MMI – Man Machine Inter-face, diventati poco dopo HMI – Human Machine Interface. In 25 anni Automata, società del Gruppo Cannon, presenta la gamma di pan-l’evoluzione di questi prodotti è stata fantastica, basti pensare che nelli HMI che comprende la serie S3, pannelli intelligenti ad alteall’inizio dovevamo accontentarci di display di pochi caratteri a 7 seg- prestazioni e a basso consumo, con retroilluminazione a LED e tou-menti e di 2 o 4 tasti funzione. Il collegamento alle unità di controllo chscreen di tipo resistivo che facilitano l’interfaccia uomo-macchina.tramite le interfacce RS232 o RS485 ha caratterizzato questi prodotti Il grande vantaggio di questi prodotti è la loro essibilità di connes- sione verso il campo. La serie di pannelli passivi F3, è la soluzione n dall’inizio, ma ormai parliamo di interfacciamento tramite rete Automata per la gamma di controllori F3, dotati di una speciale in-Ethernet. A livello di display da una quindicina d’anni sono stati ac- terfaccia video attraverso la quale il cavo di alimentazione, le portecettati dal mercato i ‘touchscreen’, così temuti a ne anni ‘90 perché USB, i segnali video e di controllo touchscreen sono incorporati inritenuti non adatti agli ambienti lavorativi e alle ‘dita’ degli operatori. un unico cavo DVI. Tutte le soluzioni HMI proposte sono di facileLa gra ca disponibile e le funzionalità operative sono anch’esse tal- utilizzo, intuitive per l’operatore, disponibili in un’ampia gamma dimente cresciute dal poter trasformare un HMI in un piccolo Scada. display LCD di varie dimensioni. Inoltre grazie a WiRE (WinMachLiteIn questo processo di cambiamento sono aumentate le dimensioni, Remote Emulator), software HMI che facilita e completa l’interazioneil numero di colori disponibili, la risoluzione gra ca, la velocità di ri- fra macchina e user, è possibile simulare, monitorare e gestire dasposta... Oggi un HMI è un dispositivo molto complesso e potente remoto i pannelli tramite una semplice connessione via modem oche o re all’operatore un pulpito di comando in grado di monitorare Adsl, o rendo così sul mercato, di erentemente da altri concorrenti,e di interagire con il funzionamento della macchina. La nuova fron- una soluzione completa e personalizzata applicabile a svariati settoritiera è però rappresentata dalla possibilità di garantire una manuten- industriali.zione remota dei macchinari dove è installato l’HMI. Questo signi carisparmio in costi di viaggio e diminuzione dei tempi di risposta e www.cannon-automata.comintervento. Tutto ciò è stato possibile grazie alle nuove potenzialitào erte dai processori, dall’evoluzione del software e dalla di usione BARTECdelle tecnologie wireless. L’o erta oggi di prodotti HMI è veramenteampia e completa e talmente so sticata da trasformarli in veri e Il nuovissimo Bartec Agile X è il più sottile tablet PC industriale certi-propri sistemi di controllo integrati in cui, in aggiunta alla parte di cato Atex e UL appositamente costruito per essere utilizzato in am-visualizzazione, c’è la parte di controllo e comando. Sono di fatto deiveri e propri PLC dotati di moduli I/O e spesso di funzioni motion con- bienti di cili in ogni parte del mondo. Ormai è prassi comune pertrol. Una rivoluzione che ha visto crescere le possibilità applicative e qualsiasi operatore aver sempre più bisogno di accedere alle informa-conseguentemente la di usione degli HMI a livello industriale e non. zioni e sistemi aziendali in qualsiasi momento e in ogni luogo: tramite Wireless LAN e modulo LTE, Agile X permette il trasferimento dei dati in tempo reale e connettività ininterrotta tra le persone in ambiente con pericolo d’esplosione e l’u cio. Pertanto, Agile X è il dispositivo70 GENNAIO FEBBRAIO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 378 13

FAST AUTOMATION livelli utente e di gra ca. La visualizzazione e l’impostazione dei datiStarbox De Visu, strumento per gestire il processo in maniera sem- è realizzata attraverso le interfacce operatore ePanel ed eGT-I. Le in-plice e intuitiva, grazie al display a 7’’ TS a colori e all’interfaccia gra- terfacce operatore sono disponibili con display di diverse misure, inca, permette di monitorare l’evolversi della situazione presente versioni orizzontale o verticale, con tastiera o con solo touchscreen.sull’impianto modi cando all’occorrenza parametri di funziona- Utilizza un unico ambiente di programmazione standard, integratomento e controllando il processo tramite l’invio di comandi. Starbox e di facile utilizzo che consente un rapido sviluppo del softwareDe Visu, dotato di un browser che presenta le informazioni in moda- applicativo. La comunicazione è supportata attraverso un’ampialità web adeguandosi ai più moderni standard di comunicazione, è disponibilità di porte quali: Ether-la soluzione Fast che evidenzia il processo sottolineandone le fasi più net, seriali, CAN, USB e di erentiimportanti e segnalando all’operatore eventuali anomalie e allarmi. protocolli come GDNet (protocolloHa la capacità di gestire no a 5 segnali digitali e 8 segnali analogici realtime su base Ethernet), Modbused è in grado di TCP, Modbus RTU e Canopen. Laeseguire fun- essibilità architetturale e la faci-zioni di automa- lità d’integrazione delle gammezione per mezzo di dispositivi Gefran (controlloridel Logic Ladder di potenza, azionamenti, sensori,Language instal- strumenti) rappresentano ulteriorilato a bordo. fondamentali caratteristiche dellaGrazie all’ampia soluzione. Inoltre a completamentogamma di porte dell’o erta vi è la fornitura di appli-e di protocolli cazioni software veri cate e testatedisponibili, Star- su macchine. Aperte e completa-box De Visu può mente personalizzabili dal cliente,connettersi a FAST AUTOMATION GEFRAN riducono, se non annullandoli to-diversi disposi- talmente, i costi di engineering.tivi locali e/o remoti ed è facilmente integrabile www.gefran.comin qualsiasi rete pubblica o privata. Le principalifunzionalità consentite sono: visualizzazione di GHISALBAsinottici gra ci dinamici, segnalazione di allarmi, La gamma dei pannelli operatoregra ci realtime, invio di messaggi email/sms, Ghdop-B di Ghisalba si arricchisce,invio di comandi al processo. a partire dall’inizio del 2015, di due www.fastautomation.it nuovi modelli con video estesi: leGEFRAN versioni Ghdop-B saranno da 4,3 no a 15 pollici, con un unico soft-Gefran lancia GCube Performa, un potente si- ware di configurazione comple-stema di automazione immediatamente pronto tamente gratuito. Tutti i modelliall’uso e completamente programmabile, nato GHISALBA saranno a colori, il touchscreen e ilper soddisfare i requisiti di molteplici architet- software saranno sempre gli stessiture d’automazione, con particolare attenzione con la possibilità di importare le ap-alle esigenze di costruttori di macchine per la plicazioni anche dai modelli prece-trasformazione delle materie plastiche e per il denti di dimensioni più piccole.trattamento termico. GCube Performa è stato I nuovi modelli avranno inoltreprogettato per unire tutte le potenzialità di una disponibili: 2 porte COM, 2 portepiattaforma di automazione monoboard e la es- Ethernet, 3 USB, autoparlanti fron-sibilità di una struttura modulare. Grazie alla sua tali e la possibilità di essere remotatistruttura modulare garantisce elevata essibilità con il software gratuito eRemotee scalabilità in funzione del tipo di macchina e sia su PC che su smartphone. Il soft-della sua complessità. L’elemento centrale della ware è dotato di 14 lingue disponi-soluzione è ePCLogic400, che amministra tutte INTELLISYSTEM TECHNOLOGIES bili per tutte le applicazioni.le funzioni quali il controllo di sequenza (PLC), www.ghisalba.comla gestione dei processi di lavorazione (FunctionBlock), l’impostazione e la visualizzazione dei dati (HMI) e la connetti- INTELLISYSTEM TECHNOLOGIESvità (Ethernet, CAN, seriali, USB). Con il suo design modulare, basato Intellisystem Technologies nel corso del 2014 ha e ettuato un no-su un rack principale all’interno del quale vengono alloggiate la CPU tevole investimento nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni nele le schede di I/O, ePCLogic400 viene fornito in modalità package e campo della tecnologia Natural User Interface (NUI). In particolareper questo immediatamente pronta all’uso del prodotto. Il sistema nel corso del 2015 verrà rilasciata la prima soluzione hardware/soft-è anche espandibile localmente attraverso l’inserzione di ulteriori ware che permetterà di trasformare qualsiasi super cie video chemoduli e in modalità distribuita attraverso l’uso dei eldbus. L’instal- proietti immagini di applicativi Scada per l’automazione industrialelazione avviene su guida DIN. L’archiviazione dati è realizzata attra- in un moderno sistema touchscreen interattivo denominato Scadaverso dischi allo stato solido e/o comodi supporti removibili quali SD Gesture User Interface (SGUI). La nuova tecnologia permetterà aglicard, i quali sono in grado di immagazzinare anni di informazioni di operatori delle varie control room di comandare software Scadaprocesso garantendone la totale integrità. La dissipazione è passiva, semplicemente con la gestualità delle mani senza ricorrere a tastiere,cioè priva di ventole, ulteriore elemento di a dabilità e di nessuna mouse o dispositivi touchscreen. La soluzione proposta si presentamanutenzione. come valida alternativa alle soluzioni touchscreen attualmente ado-La connessione Ethernet integrata e i servizi a essa riferiti (webser- perate con l’inevitabile vantaggio di una maggiore comodità unita aver, VNC, Java Pages, FTP, Modbus TCP) permettono di realizzare la una riduzione dei costi.diagnostica del sistema, coprendo le di erenti esigenze di sicurezza, www.intellisystem.it GENNAIO FEBBRAIO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 378 73 14

Supplemento a Automazione Oggi n° 378-Gennaio-Febbraio 2015 - In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio - Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN: 0392-8829 HARDWARE E SOFTWARE PER L’AUTOMAZIONE DISTRIBUITA www.automazione-plus.it Fieldbus 82& FEBBRAIO2015 Networks DOSSIER OTTIMIZZAZIONE DEI PROCESSI GRAZIE ALLE RETI PRIMO PIANO IL CONTROLLO IN AMBITO MOTION SICUREZZA SOLUZIONI DI RETE PER LA SAFETY 15

Fieldbus & Networksdi Stefano Cazzani, Ilaria De Poli GREEN AND PROFITABLEOrmai da anni si parla di ‘sostenibi- L’IMPIEGO DI RETI STANDARD, ALCUNE DOTATE DI lità’: di fronte a una crisi economica APPOSITI PROFILI E SPECIFICHE CHE CONSENTONO globale che drena risorse e frena gli investimenti, non si possono più ri- UN PIÙ EFFICIENTE USO DELL’ENERGIA, PUÒ AIUTARE mandare i ‘bilanci’, non si possono LE AZIENDE AD AUMENTARE I PROFITTI, RIDUCENDO Ipiù tollerare gli ‘sprechi’. La produzione deveessere efficiente, l’energia deve essere utilizzata CONSUMI E FAVORENDO LA SOSTENIBILITÀal meglio, quando serve e dove serve, gli scartidevono essere ridotti al minimo, i lotti devono essere prodotti ‘just in dell’11,8% all’anno. E se a livello mondiale il fenomeno è quanto maitime’ seguendo flessibilmente le richieste del mercato. Tutto questo significativo, lo è particolarmente nei Paesi in via di sviluppo, dove puòrichiede innovazione tecnologica, un’innovazione in sistemi e appa- tradursi in nuove possibilità di esportazione di prodotti ‘hi-tech made inrati, hardware e soprattutto software, anche e soprattutto a livello di Italy’, un’occasione sicuramente da non perdere per le aziende italianerete e comunicazione dati. Solo così l’azienda può sfruttare soluzioni, che investono in ricerca e innovazione. Penso che il discorso inerentedall’IoT al cloud, che possono renderla più efficiente e competitiva in all’immagine sia secondario a quello concreto di produrre nuove tec-un mondo, quello del business, fattosi sempre più globale e agguerrito nologie a basso costo eco-compatibili, poiché tra qualche decennio do-sul fronte sia dei prezzi, sia della qualità. Ecco dunque che essere ‘so- vremo fare i conti con gli effetti delle varie politiche non eco-sostenibilistenibili’, essere ‘green’, non può rappresentare solo un’operazione di attuate sinora soprattutto dai Paesi emergenti. Sul fronte del lavoro,facciata, ma deve essere parte di un progetto di più ampio respiro che poi, le tecnologie ‘green’ appaiono una scommessa ragionevole percoinvolge l’intera azienda e tutti i suoi dipendenti, cambiando il modo le imprese che offriranno i cosiddetti ‘green job’, ossia assumendodi produrre e di intendere la produzione stessa, affinché l’investimento persone con competenze tecnologiche ‘green’”.possa ripagarsi e in tempi brevi. Vittorio Agostinelli, product manager Factory Automation diMa vediamo cosa pensano riguardo a questo tema alcuni protagonisti Panasonic Electric Works Italia (www.panasonic-electric-del settore. works.it): “Investire in tecnologie ‘green’ per l’efficienza ener- getica ‘paga’ in termini economici, in quanto, dopo il periodo diOltre l’immagine ammortamento dell’investimento, l’azienda ha un elemento in piùFieldbus&Networks: Un investimento in tecnologie ‘green’ può dare a favore per mantenersi competitiva sul mercato, oltre che avereritorni economici concreti o è solo una questione di immagine? un effettivo ritorno in termini di immagine in termini di marketing.Cristian Randieri, Ph.D., presidente e CEO di Intellisystem Techno- Se però si lavora solo per il ritorno di immagine, tutto si traducelogies (www.intellisystem.it): “In generale, quello delle tecnologie in un mero costo ‘commerciale-pubblicitario’”.‘green’ è un mercato in crescita un po’ dappertutto: come riportato da Peter Lutz, managing director di Sercos International (www.ser-più fonti il settore ‘clean tech’ continua a registrare nuovi investimenti. cos.de): “Le aziende possono non solo godere dei benefici derivanti dalBasti pensare che tra il 2007 e il 2010 la crescita in media è stata risparmio, dato direttamente dalla riduzione del consumo energetico,64 FEBBRAIO 2015 FIELDBUS & NETWORKS 16

ma anche delle agevolazioni fiscali previste da alcuni go- costo dell’energia impiegata per ciascun dispositivo. In questo modo le aziende possono capire in quali ambiti possono risparmiare. Oltretutto, verni nazionali. Per esempio, in Germania, fra gli obblighi con l’andar del tempo, sarà sempre più difficile individuare quali siano le eventuali aree di risparmio. Qui è dove le funzionalità di monitorag- imposti per ottenere una riduzione delle tasse sull’elettri- gio offerte dalle reti che connettono i sistemi principali dell’impianto possono dare un grande aiuto”. cità, figurano la presenza di un sistema di gestone dell’e- nergia conforme alla ISO 50001 e la prova di un effettivo incremento dell’efficienza (al momento dell’1,3%). La riduzione può arrivare Sostenibili e redditizie anche al 90%”. FN: Come possono le tecnologie di rete aiutare le aziende a combinare Paolo Laganà, responsa- sostenibilità e redditività? bile tecnico di Inlon Engi- Browett: “Da quando Ethernet è diventato uno standard riconosciuto neering (www.inlon.it): per le reti industriali, quello della gestione dell’energia ha costituito “Temo che in questo mo- una delle funzioni per le quali la rete è stata pensata. Oggi, molti mento e in questo Paese protocolli Industrial Ethernet, come CC-Link IE, offrono la possibilità si tratti soprattutto di un di monitorare e controllare l’uso dell’energia in modo economico. La investimento di imma- disponibilità di queste funzioni addizionali riduce il CTO, in quanto non gine, nel senso che può Cristian Randieri di è più necessario implementare una rete a parte per assolvere ai com- far differenziare il brand Intellisystem Technologies piti legati alla gestione energetica. Questo rende più facile controllare aziendale rispetto alla in modo efficiente la strumentazione concorrenza. Di per sé, però, difficilmente le tecnologie industriale, in quanto è possibile mo- generano business, se non sono orientate a un immediato nitorare il consumo dei singoli disposi-Fonte: cdn2.hubspot.net ritorno economico”. tivi, così come di macchine specifiche. Martin Rostan, direttore esecutivo di ETG - Ethercat Questo costituisce un notevole mi- Technology Group (www.ethercat.org): “Sebbene glioramento rispetto alle metodologie Ethercat non sia ancora stato dichiarato una tecnologia precedenti, che consentivano il monito- ‘verde’, abbiamo osservato numerosi casi in cui il suo im- raggio solo di una parte dell’impianto. piego ha portato a un ritorno economico sugli investimenti La sostenibilità è però più difficile da in termini di efficienza energetica, risparmio di materiali e ottenere, in quanto a volte dipende da incremento del ciclo di vita. Non posso affermare al con- aspetti che sfuggono al controllo azien-trario che questo avviene necessariamente per ogni tecnologia che Vittorio Agostinelli di dale, per esempio come viene generata Panasonic Electric Works la corrente elettrica, o come vengonoporti l’etichetta ‘green’”.John Browett, general manager di Italia estratte le materie prime ecc. Foca-Clpa (CC-Link Partner Association lizzandosi però sulle giuste risorse, si- Europe - www.clpa-europe.com): può arrivare anche alla sostenibilità. Per raggiungerla alcune aziende“Se si lavora bene gli investimenti in stanno investendo in risorse rinnovabili. Questo ha portato, per esem-tecnologie ‘green’ possono generare pio, al recente incremento delle vendite di pannelli fotovoltaici. Le retiun effettivo ritorno economico. Molti giocano un ruolo importante nel controllo efficiente di queste risorse.stanno ormai cominciando a com- Per esempio, si sa che l’output di un pannello fotovoltaico miglioraprendere che l’energia deve essere se questo cambia posizione durante il giorno, per avere il maggioreconsiderata una materia prima, pro- irraggiamento possibile. È inoltre chiaro che occorre una rete perprio come il metallo, la plastica o il monitorare e controllare tutti i pannelli fotovoltaici di un vasto parcolegno, in quanto il modo in cui viene installato”.impiegata ha un impatto diretto sulle Peter Lutz di Sercos Laganà: “Indubbiamente le tecnologie di rete consentono di otti-performance finanziarie aziendali: International mizzare l’impiego delle risorse e di ampliare e rendere più efficaci gliuna gestione attenta dell’energia dovrebbe essere una priorità per strumenti di controllo e analisi, quindi un loro uso intelligente e appro-il management. Certo, le realtà più ‘capaci’ possono poi anche pro- priato non può che andare a beneficio dell’azienda”.muovere la propria immagine facendo leva sulla loro abilità di gestire Randieri: “Da sempre il possesso di tecnologie TLC, o tecnologie diattentamente l’energia. Oltretutto, a volte gli ‘accorgimenti’ tecnici rete, sono state vincenti. Oggi alle varie sfide tecnologiche si aggiungeda prendere per essere più ‘sostenibili’ sono fin banali. Per esempio, quella che potremmo definire del ‘green-networking’; essa, dal puntoalcune aziende hanno dipinto i loro tetti di colore chiaro in modo da di vista industriale, enfatizza i concetti di maggiore integrazione, ridu-riflettere i raggi del Sole. Questo porta a un risparmio anche signifi- zione delle distanze, più automazione, diminuzione dei costi di eserci-cativo dell’energia richiesta per far funzionare i sistemi Hvac atti a zio. Il che si traduce in una maggiore sostenibilità e redditività per chimantenere il comfort ambientale negli edifici. Le aziende stanno sem- fa uso di tali tecnologie. Gli sprechi in ambito industriale sono innume-plicemente cominciando a realizzare che spesso a livello operativo si revoli, basti pensare ai lunghi periodi di inattività dei vari dispositivi dispreca energia mentre si potrebbe evitarlo. Per esempio, si è soliti far networking durante le ore in cui le aziende non lavorano, o allo sprecofunzionare alla massima velocità ventilatori e ventole, regolandone il di energia legato alla lunghezza dei cavi. Per esempio, qualsiasi switchflusso meccanicamente tramite l’apertura o chiusura di bocchette d’a- è progettato per supportare sino a 100 m di cavo, quando in mediaerazione. Ora alcune aziende hanno capito che è più efficiente usare nelle aziende i segmenti sono di 5-10 m. Sarebbe opportuno che loun inverter per controllare la velocità del motore e produrre già il flusso switch fosse in grado di rilevare la lunghezza del cavo e di regolared’aria richiesto. L’attività di questi inverter si può coordinare tramite conseguentemente i consumi energetici”.una rete, la quale può anche consentire di monitorare la quantità e il Agostinelli: “Nell’industria, una delle priorità future riguarderà l’at- FEBBRAIO 2015 FIELDBUS & NETWORKS 65 17

Fieldbus & Networkstuazione di strategie atte a ottenere un miglioramento dell’efficienza.Un approccio sistematico alla misura e alla raccolta dati si può avva-lere di dispositivi di misura, come la serie Eco-Power Meter di Pana-sonic. Sono contatori di energia grazie ai quali, attraverso una portadi comunicazione RS485, si possono mettere a disposizione di altriapparati i dati raccolti. Il sistema di raccolta (PLC) può eseguire poi ilcampionamento dei dati dei diversi strumenti tramite una rete cablatao wireless posta all’interno dell’impianto. Dal punto di raccolta si po-trebbe avere una rappresentazione locale dei dati ottenuti tramite in-terfaccia operatore, oppure memorizzare o mettere i dati a disposizionedi un livello superiore di raccolta. Quest’ultimo può essere costituitoda PC in rete Ethernet locale (LAN), o da PC in remoto collegabili a PLCtramite diverse metodologie di telecontrollo cablato (Pstn, Adsl ecc.)o wireless (Gprs/Hspa). La rete che permette il passaggio e la condi-visione delle informazioni costituisce dunque un elemento centrale,indispensabile per conoscere l’impianto e/o sistema, in modo poi daapplicarvi le opportune misure, contromisure e gli investimenti”.Rostan: “Se utilizzate correttamente, prestazioni di rete superiori ebanda di comunicazione contribuiscono a risparmiare risorse ed ener- piano della tecnologia di comunicazione stessa. Per questo motivo unagia. Anzitutto le prestazioni: gli utilizzatori di Ethercat, per esempio, certificazione della tecnologia non credo abbia senso”.riferiscono che, grazie ai brevissimi tempi-ciclo ottenibili mediante Lutz: “Una rete può offrire determinate funzionalità, ma la sfidaquesto standard, essi hanno potuto ridurre drasticamente i tempi di principale sta poi nella capacità di saperle impiegare al meglio perattesa e incrementare in tal modo il risparmiare energia o diventare piùrendimento dell’impianto in misura sostenibili. Penso che l’introduzione disuperiore all’aumento del consumo una sorta di certificazione atta a pro-di energia. In altre parole, è stato ri- vare il livello di efficienza energeticadotto il consumo di energia per singolo e/o sostenibilità di una rete di per sépezzo prodotto. Inoltre, la disponibilità creerebbe solo confusione”.di un’ampia banda di comunicazione, Laganà: “Aggiungerei che forse il pro-come quella messa a disposizione da blema riguarda più la certificazione deiEthercat grazie al suo principio di fun- fornitori, che quella dei prodotti”.zionamento, costituisce una premessa Randieri: “Ritengo che sarebbe utile,per l’integrazione all’interno della rete invece, poiché, così come già accadedi tecnologie di misura dell’energia, Paolo Laganà di Inlon in altri settori, il consumatore avrebbe Martin Rostan diper il rilevamento e l’ottimizzazione dei Engineering uno strumento in più per orientarsi ETG - Ethercatconsumi nei sistemi esistenti”. meglio nella scelta degli apparati di Technology Group rete da adottare, magari ponendosi deiLutz: “In generale, si può dire che le tecnologie di rete abbiano unnotevole impatto sull’efficienza e le performance, così come sul TCO quesiti sulle problematiche inerenti ai loro consumi. Sembra banaledelle macchine. Il bus di automazione Sercos, per esempio, è proget- ma la maggior parte delle PMI in Italia non si è mai posto il problematato per offrire performance elevate, alta flessibilità e un’accuratezza di adottare delle soluzioni per la riduzione dei costi legati ai consumidell’ordine di nanosecondi, in modo da essere applicabile a tutti i tipi di energetici degli apparati di rete. Dalle parole non sarà facile passareapplicazione di automazione, anche nelle macchine ad alte prestazioni. ai fatti, occorreranno infatti anni prima che si definiscano dei protocolliLa possibilità di utilizzare una rete consolidata e standard per lo scam- di valutazione e attuazione condivisi”.bio dei dati legati al processo (motion, safety, I/O, visione) porta signi- Browett: “L’esigenza di un riconoscimento si sente, in realtà, e qual-ficativi vantaggi in termini di costi. Al contempo, le reti semplificano cosa in questo senso si sta già muovendo. Alcune tecnologie di rete,la comunicazione fra la periferia delle macchine e i sistemi di supervi- per esempio CC-Link IE, offrono già delle funzioni particolari per lasione IT, in modo da offrire ulteriori vantaggi potenziali, per esempio gestione energetica. Un’azienda che impiega le nostre reti sta già fa-legati al condition monitoring e all’ottimizzazione dei processi”. cendo delle dichiarazioni relative alla loro capacità di gestire l’energia. Ovviamente, questo tipo di asserzioni non sono comparabili con unCertificare o no? sistema di certificazione come quello legato al marchio ‘Energy Star’.FN: Sarebbe utile che esistesse uno standard o un marchio ricono- Per questo tipo di certificazione di conformità dovrebbero muoversisciuto per le tecnologie di comunicazione atto a certificarne l’efficienza organismi come OSI o IEC”.energetica o la sostenibilità, come ‘Energy Star’ per il settore ICT o le L’innovazione tecnologica si fa ‘green’‘etichette energetiche’ che contraddistinguono gli elettrodomestici? FN: Quali innovazioni tecnologiche possono aiutare la diffusione delleRostan: “No, non credo, nel caso delle tecnologie di comunicazionel’efficienza energetica viene conseguita piuttosto in modo indiretto, reti di comunicazione in progetti ‘green’?con il miglioramento del rendimento dell’applicazione, che non sul Browett: “Potrebbe sembrare ironico, ma, ovviamente, anche le reti66 FEBBRAIO 2015 FIELDBUS & NETWORKS 18

Fonte: media.bizj.us giore efficienza dovuta all’impiego della tecnologia dei sensori deve essere accompagnata da una gestione della domanda di internalizza-che servono a monitorare e controllare l’uso dell’energia, consumano a zione dei costi ambientali, per esempio incoraggiando il cambiamento sistematico nel comportamento dei consumatori e degli utenti, edu-loro volta, in qualche modo, energia! Ebbene, i sistemi devono consu- candoli a un consapevole uso dell’energia. Le politiche e le iniziative del governo, a mio avviso, sono cruciali per favorire gli effetti ambien-mare poca energia, altrimenti saranno a loro volta parte del problema, tali positivi scaturiti dall’uso di sensori e reti di sensori. Una soluzione potrebbe essere un’intensa attività programmatica, che abbia comeanziché aiutare a risolverlo. Fra le tecnologie che possono supplire in obiettivo quello di dimostrare e promuovere l’uso della tecnologia dei sensori mediante progetti pilota atti a offrire un valido supporto per loquesto figurano, per esempio, quelle sviluppo di standard aperti”. Lutz: “Fieldbus e reti possono essere le architetture ‘abilitanti’, sullalegate all’energy harvesting. Grazie base delle quali i costruttori di macchine e gli utenti finali implemen- tano progetti ‘green’. Un buon esempio di questo è costituito dal pro-a esse un dispositivo di monitoraggio filo ‘Energy’ di Sercos. Sercos Energy è un profilo implementabile a livello applicativo, che definisce parametri e comandi per la riduzionepuò letteralmente essere alimentato dei consumi di energia in modo uniforme e indipendente dal fornitore. Può essere incorporato nei dispositivi Sercos da qualsiasi fornitore. Ri-tramite vibrazioni o altri movimenti, duce il consumo di energia in tre modi: riduzione del carico permanente quando macchine/motori sono in stand by; aggiustamento dinamicoin modo da ‘auto-alimentarsi’. Del del consumo energetico legato al processo in base ai tempi/dati di completamento ‘target’, per ottenere un carico parziale più efficiente;resto, alla fine l’aspetto decisivo sarà risparmio dell’energia durante il processo spegnando i componenti che non sono necessari in un certo particolare momento o punto del pro-economico, non tecnologico: se verrà cesso (attività parziale delle macchine)”.dimostrato che il ritorno su questo tipo Qualche esempio…di sistemi si ottiene in un periodo rela- FN: Avete dei risultati da condividere, ottenuti in progetti vostri o deitivamente ragionevole, e poi si conti- vostri clienti? Randieri: “La nostra azienda da sempre si è occupata di queste te-nuano a generare ricavi, allora questa John Browett di matiche ed è stata una delle prime a progettare e costruire dei sistemi embedded per il telecontrollo remoto di apparati, con il duplice obiet-sarà la strada giusta da percorrere”. Clpa - CC-Link Partner tivo di automatizzare questi ultimi, compatibilmente con il risparmioAgostinelli: “Più che concentrarsi su Association - Europe energetico. Siamo stati tra i primi in Italia a introdurre un sistema capace di controllare i carichi degli apparati permettendone l’attiva-tecnologie innovative, sarebbe utile definire quale caratteristica deve zione e disattivazione in funzione delle politiche di risparmio energe- tico. Oggi, le maggiori esigenze dei nostri clienti sono focalizzate sulavere una tecnologia per una valida e significativa diffusione. Aper- monitoraggio dei consumi delle macchine per la produzione. Stiamo mettendo a punto un sistema basato su tecnologie ‘smart sensing’,tura e standardizzazione, per esempio, sono parte integrante delle che stimiamo permetterà un abbattimento dei consumi tra il 10% e il 30% in funzione delle tipologie di applicazione”.soluzioni proposte da Panasonic, con l’obiettivo di garantire gli ingenti Agostinelli: “Primo fruitore della tecnologia Panasonic è la stessa Panasonic. Per cui riporto a titolo di esempio il sistema di monitoraggioinvestimenti allocati dall’utilizzatore per il tempo più lungo possibile, realizzato presso l’impianto produttivo di Tastuno, dove, grazie a un sistema di raccolta dati su rete e alla serie Eco-Power Meter, vengonorendendoli immuni da un’eccessiva dipendenza dai fornitori e da una monitorate le varie utenze. In un momento successivo sono state prese le appropriate contromisure. Per la competitività aziendale, uno deitroppo rapida obsolescenza tecnologica. Ciò avviene perché la standar- fronti di analisi è proprio la riduzione dei costi e, se si riesce grazie all’efficienza energetica a ottenere una riduzione nei costi dell’energiadizzazione porta alla creazione di una possibile offerta di più partner, e un miglioramento dell’immagine aziendale, ciò va positivamente a beneficio dell’intera azienda”.tutti focalizzati su un’unica soluzione”. Rostan: “Un esempio significativo ci è stato riportato da un costruttore di macchine nel settore plastico: grazie alla riduzione dei tempi-cicloLaganà: “Ho la sensazione che si vada avanti a colpi di annunci e che si è potuta ottenere grazie alle prestazioni di Ethercat, è stato pos- sibile migliorare la precisione di fabbricazione.nuove proposte, senza però che vi sia qualcosa di effettivamente con- Di conseguenza, lo spessore delle pareti delle confezioni di yogurt prodotte è stata ridotta. La migrazione a una tecnologia di controllosolidato e implementato”. basata su Ethercat ha portato in questo modo a un risparmio di circa 125 tonnellate di materiale plastico all’anno per singola macchina e aRandieri: “Sicuramente le tecnologie di ‘smart sensing’, ovvero le un conseguente risparmio energetico, infatti non è stato necessario fondere queste 125 tonnellate di plastica…”.applicazioni di sensori e reti di sensori, possono contribuire in modosignificativo a un uso più efficiente delle risorse, per affrontare le sfideambientali e ridurre gli effetti del cambiamento climatico. Negli ‘smartbuilding’, per esempio, l’accoppiamento degli standard minimi di effi-cienza energetica con l’uso della tecnologia dei sensori può essere unfattore importante per ridurre l’uso di energia elettrica e le emissionidi gas a effetto serra. Tuttavia, si devono prendere in considerazioneeventuali effetti di tipo ‘rimbalzo’, in particolare nei trasporti. Una mag- FEBBRAIO 2015 FIELDBUS & NETWORKS 67 19

379 Marzo 2015 Anno 31 7 4.50 AO www.automazione-plus.it SPECIALE Industria 4.0: innovazione e competitivitàIn caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio- Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN:0392/8829 RASSEGNA PANORAMA INSERTO Uomini PC industriali, PLC, Plastica e materiali & Imprese PAC innovativi TAVOLA ROTONDA Formazione per l’automazione 20

AO TAVOLA ROTONDA Ilaria De Poli @depoli_ilaria Training, aggiornamento, riquali cazione, formazione: facciamo il punto su come si stanno muovendo le aziende di automazione per ‘allenarsi’ e ‘vincere’ sul mercato, domaniFormazione per l’automaT utti noi conosciamo il detto latino ‘mens sana in corpore Automazione Oggi: Perché un’azienda dovrebbe investire in for- sano’: perché la mente sia agile e scattante, il corpo non deve essere da meno, deve seguirla e per farlo deve mazione? allenarsi. Così, seguendo il parallelismo, potremmo “L’investimento in formazione dovrebbe prima di tutto essere cen- parlare di azienda come ‘corpore’ e di individui come trale per un Paese moderno, che vuole promuovere lo sviluppo‘mens’, anime dell’azienda. E quest’ultima, proprio come il ‘corpore’ sociale ed economico” sottolinea Eliana Baru , corporate commu-che i romani volevano sempre in forma, deve fare in modo che le nication manager di ABB Italia (www.abb.it) e presidente di JA Italia -‘sue’ persone, ossia tutti coloro che ne fanno parte e ne rappre- Junior Achievement (www.jaitalia.org). “È indubbio infatti, lasciandosentano la ‘mens’, siano aggiornate, informate sulle ultime novità da parte logiche retoriche, che l’istruzione rappresenta un ‘pass’ pertecnologiche, agili e pronte a cogliere le opportunità che l’inno- garantire a un giovane una qualità di vita adeguata. A essa infatti èvazione o re, per poter essere essa stessa ‘scattante’, e ciente e correlata non solo la capacità di divenire soggetto attivo nel mercato‘vincere’, non tanto sul piano sportivo, ma piuttosto su quello del del lavoro, ma soprattutto di partecipare da cittadino alla comunitàmercato. E per avere personale ‘in forma’, occorre allenarlo, proprio in cui vive. In ne, l’evoluzione delle società moderne e urbanizzate,come le squadre di calcio allenano il loro campioni, investendo in richiamando il concetto di ‘smart city’, è strettamente connessa allatraining, formazione continua, corsi di aggiornamento. Soprattutto capacità di avviare percorsi collaborativi di co-costruzione delle so-in questo momento in cui la ‘fabbrica’ si sta trasformando per es- luzioni ai bisogni emergenti da parte di pubblico-privato-cittadino”.sere ‘smart’, alla luce di strategie come Industry 4.0, per sfruttare a Ha quindi proseguito Baru : “Le aziende possono dare, all’internopieno i vantaggi o erti dall’Internet of Things, dal cloud, dall’inter- di questa visione, un contributo importante nella formazione, a an-connessione di cose, processi, persone, è importante sì introdurre candosi al pubblico nel co-design di alcuni percorsi che integrino onuove gure, aprirsi ai giovani, collaborare con scuola, università e ra orzino la proposta didattica già in essere nella scuola. In ne, esseistituti tecnici per attivare corsi e stage che avvicinino ‘accademia’ possono agire come soggetto nanziatore, andando a potenziare glie mondo del lavoro, formando diplomati e laureati realmente in investimenti pubblici, pratica quest’ultima che nel nostro Paese puògrado di inserirsi con pro tto in azienda, ma è altresì cruciale ag- essere potenziata”.giornare il personale interno, che oltretutto porta con sé la ‘storia’ La segue Ivo Gloder, application engineer and service manager didell’azienda, l’esperienza. Rendere i lavoratori protagonisti consa- Mitsubishi Electric Factory Automation (it3a.mitsubishielectric.com):pevoli del cambiamento è fondamentale per il successo del cam- “Una grande azienda deve agire quale membro responsabile della co-biamento stesso. munità che ospita i suoi insediamenti e perciò contribuire, in qualità diVediamo ore come si stanno muovendo su questo fronte alcune player globale, allo sviluppo della società nel suo complesso. La crescitaaziende del settore. del nostro Paese è a data all’insegnamento e alla formazione scola- stica e universitaria, ma deve essere a ancata dal mondo dell’impresa.114 MARZO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 379 21

Per questo, all’interno delle proprie il modo di produrre e creare: penso all’‘additive manufacturing’, attività di ‘responsabilità sociale alle possibilità della progettazione e produzione digitale condi- d’impresa’, Mitsubishi Electric visa: non c’è più una netta separazione fra ‘bit’ e ‘atomi’”. promuove iniziative che servano A erma Cristian Randieri, Ph.D., presidente e CEO di Intellisystem a formare giovani talenti e avvici- Technologies (www.intellisystem.it): “La formazione, soprattutto per nare il mondo del lavoro a quello un Paese in di coltà come siamo scolastico/universitario, ‘mondi’ noi ora, dovrebbe essere imperativa. che riteniamo non possano più es- Così come negli anni ‘60, oggi oc- sere distinti, ma è importante che correrebbe una spinta da parte dei collaborino per offrire maggiori giovani, che con la loro curiosità e opportunità ai giovani. Inoltre, il dedizione dovrebbero far riemergere dialogo con scuole e università le capacità ‘italiane’. Per questo bi- rappresenta un’occasione per tutte sognerebbe intervenire nelle scuole, le aziendeche sono alla ricerca di favorendo l’apprendistato all’interno Fonte: www.improntalaquali.org nuovi talenti. Iniziative come in- delle aziende. Lato aziende, oggi esi- contri, ere e giornate di orienta- stono strumenti molto e caci che, mento consentono agli studenti di grazie alla tecnologia, permettono di confrontarsi con chi conosce bene Eliana Baru , corporate assistere a webinar e collegarsi in re- il mondo del lavoro e i requisiti ne- communication moto direttamente alle macchine del cessari per avviare una carriera di manager di ABB Italia e cliente per o rire assistenza e forma- successo”. presidente di JA Italia - zione. Occorre inoltre puntare sull’in- Paolo Colombo, marketing mana- Junior Achievement novazione, di prodotto e di processo. ger di Ansys (www.ansys.com/it), Nel primo caso, l’innovazione tecno- propone un diverso punto di vista: logica è uno dei fattori determinantiazione “Chiediamoci piuttosto cosa succede del successo competitivo delle imprese, poiché consente a queste a un’azienda che non investe in for- ultime di proteggere i propri pro tti grazie a elementi che le rendono mazione. Uno dei trend odierni più uniche, di erenziandole. Nel secondo, l’innovazione permette alle evidenti è l’accelerazione: le tecno- imprese di migliorare l’e cienza dei processi di produzione. Occorre logie, i prodotti, le quindi investire in innovazione per essere più compe- metodologie, i mer- titivi ed e cienti e non solo a livello tecnologico, macati, tutto cambia a un ritmo sostenuto. Formazione anche organizzativo e gestionale”.non signi ca solo imparare a usare un nuovo mac- Riassume Fabrizio Conte, CSM country manager Italychinario o un nuovo software, ma anche aggiornarsi di Rockwell Automation (www.rockwellautomation.it):sulle evoluzioni, contaminarsi con idee e prospettive “Oggi alle aziende viene sempre più richiesta la mas-diverse. Questo è ancora più importante in una pic- sima dinamicità e reattività al variare della domanda, lacola azienda, che non è esposta alle dinamiche tipiche capacità di stare al passo con l’evoluzione tecnologica,delle multinazionali, in uenzate dalla presenza in di- così come di operare in contesti globali. Tutto ciò asse-versi Paesi e dal turnover delle persone. Ansys vende gna un ruolo chiave allo sviluppo del capitale umanosoftware di simulazione per realizzare nuovi prodotti. e del patrimonio conoscitivo, che diventano una delleIl nostro cliente è l’azienda che progetta, fa ricerca, condizioni indispensabili per competere negli attualicresce mettendo a punto nuove soluzioni. Deve fare Ivo Gloder, application scenari. Le aziende devono disporre di risorse in gradoi conti con i rischi impliciti nell’innovazione che più engineer and service di sostenere di processi di crescita del business, risorseè spinta, più è interessante, ma anche più rischiosa manager di Mitsubishi con la competenza e il know-how necessari per farda perseguire. La formazione aiuta a limitare i rischi Electric Factory fronte alla s de poste dai nuovi contesti”.e anche a vedere in che direzione puntare l’innova- Automation Anche Socomec (www.socomec.it) riconoscezione. Senza formazione si diventa statici, si smette di quanto innovazione e alte prestazioni continocrescere e, nel mondo odierno, si rischia di diventare presto obsoleti”. per il mercato. Esempli ca Francesco Sangermani, commer-Con lui concorda Luca Lepore, responsabile del programma Cisco cial director dell’azienda: “Si prendano gli obiettivi di riduzioneNetworking Academy (www.cisco.com): “Un’azienda che voglia re- dei consumi e ottimizzazione delle performance che le aziendestare competitiva deve assolutamente investire in formazione, in par- vogliono perseguire.ticolare per cogliere tutte le opportunità dell’evoluzione tecnologica Ebbene si possono ottenere solo grazie a una costante comuni-che sta trasformando radicalmente gli scenari operativi nei più diversi cazione dei cambiamenti e degli aggiornamenti delle principalisettori e certamente nel mondo industriale e dell’automazione. L’In- novità normative. Per questo, Socomec o re informazione con-ternet delle Cose, l’integrazione su rete IP dei processi produttivi, la tinua e aggiornamenti sui diversi temi. Attua inoltre attività diconnessione tra produzione e business, resa possibile da soluzioni formazione e approfondimento che aiutano i tecnici contribu-software evolute, sono alcuni dei trend più importanti e promettenti: ire al miglioramento delle performance aziendali. Tutte questeperché realizzino pienamente le loro potenzialità, tutti in azienda, azioni hanno un importante ritorno per l’azienda, in quanto ildagli operai in su, devono essere in grado di lavorare in modo nuovo, mercato ne riconosce le competenze e ne comprende gli obiet-chi più chi meno. Anche a livello di piccole realtà, il digitale cambia tivi e i valori”. MARZO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 379 115 22

AO TAVOLA ROTONDAVeniamo ai fatti... socio-economico nelle comunità locali nelle quali l’azienda opera con il proprio business”.AO: Potete illustrare il vostro progetto Altra azienda attiva da molti anni sul tema del raccordo tra formazione e lavoro è Schneider Electric (www.schneiderelectric.it): “L’obiettivo èdi formazione per le scuole e/o per i fare in modo che chi frequenta le scuole impari a usare le tecnologie che sono richieste dal mondo del lavoro, in particolare rispetto alleclienti? speci che esigenze del territorio in cui si opera” illustra GianfrancoRacconta Baru : “L’esperienza, ormai Mereu, responsabile delle relazioni con le scuole e le università delladecennale, condotta da ABB a anco multinazionale. “Collaboriamo con istituti tecnici e professionali,di Junior Achievement, organizzazione nonché con i centri di formazione professionale, per allinearci con iinternazionale no pro t sostenuta da programmi scolastici e aiutare gli istituti a creare laboratori didatticiuna task force di imprese che propone in cui far fare pratica sulle soluzioni che gli specialisti di settore e lepercorsi formativi rivolti a insegnanti e aziende e ettivamente utilizzano. Attiviamo, in questo quadro, stagestudenti tra i 9 e i 19 anni, ben si inse- e tirocini estivi per fare incontrare le nuove leve con i loro potenzialirisce in questo quadro di riferimento. futuri datori di lavoro. E abbiamo anche iniziative di tipo internazio-Dallo scorso anno ABB con il programma ‘Ecopreneur’ ha permesso nale, come le ‘Learning Week’, una delle quali si è appena svolta ina 7.000 studenti di tutta Italia tra i 16 e i 18 anni di sviluppare tra i gennaio. Un gruppo di 30 studenti di varie scuole lombarde è andatobanchi di scuola un percorso di attivazione d’impresa reale (‘impresa al Politecnico di Valencia, in Spagna, università con cui Schneiderdi studenti’) e di approfondire il tema della sostenibilità ambientale. Electric collabora da anni, per una settimana intensa di formazioneSono state inoltre messe a disposi- sulla domotica. Altri studenti delle scuole della provincia di Bergamo,zione 250 ore di volontariato a scuola invece, hanno fatto questa esperienza direttamente presso la sede(quindi di formazione) dei dipendenti aziendale di Stezzano (Bergamo), per una settimana di formazioneABB che, in qualità di ‘dream coach’, intensiva sulle nostre soluzioni di e cienza energetica”. Prosegue poihanno supportato la progettualità dei Mereu: “Per dare un’idea più precisa: collaboriamo con 95 centri digiovani studenti-imprenditori sup- formazione, 85 istituti professionali, 105 istituti tecnici e 30 università;portandoli nell’impresa che sareb- le diverse attività portate avanti ci hanno messo in contatto con oltrebero andati a creare”. In particolare, 300 realtà formative. Solo nell’ultimo anno abbiamo svolto 32 corsiracconta Baruffi: “Automazione e di formazione, con 400 partecipanti, e realizzato 32 eventi fra semi-cultura del riciclo hanno permesso ai nari, workshop, visite a stabilimenti, cui hanno partecipato oltre 3.000giovani imprenditori dell’Istituto Salvo persone. Dal 2014 abbiamo anche lanciato una campagna dedicataD’Acquisto di Bagheria (Palermo) di a tutte le scuole per promuovere, a condizioni agevolate, l’acquistovincere il premio ‘Ecopreneur 2014’, Paolo Colombo, di tecnologie altamente innovative per l’automazione e la domotica,grazie al loro cassonetto intelligente marketing manager allestendo 33 laboratori didattici dedicati all’automazione (in partico-per la raccolta di lattine di alluminio. di Ansys lare con soluzioni SoMachine per l’automazione delle macchine e deiLa sperimentazione avviata lo scorso processi industriali) e 53 laboratori di domotica KNX, di cui 9 realizzatianno è stata riconfermata anche per il 2014/15, confortati dal suc- nei centri di formazione dei Salesiani in varie Regioni italiane”.cesso del ‘Premio dei Premi’ per ‘l’Innovazione’, il più importante Anche Cisco punta molto sulla formazione di personale quali cato,riconoscimento dedicato all’innovazione made in Italy istituito dal in grado di operare, gestire, innovare, in particolare sulle reti e le tec-Governo italiano e dell’inserimento degli studenti dell’Istituto Marco nologie informatiche. Descrive Lepore: “Da oltre vent’anni esiste ilPolo di Cecina (Livorno) nell’Albo delle Eccellenze del Miur (Ministero programma ‘Cisco Networking Academy’, che proponiamo in tuttodell’Istruzione, Università e Ricerca)”. Il progetto, come sottolinea Ba- il mondo a scuole, enti di formazione, realtà no pro t di ogni tipo:ru , presenta diversi punti di forza e di innovazione formativa: “Prima mettiamo a disposizione l’addestramento degli istruttori, i materialidi tutto integra il piano dell’o erta formativa curriculare della scuola e le piattaforme tecnologiche di formazione, nonché la nostra col-superiore nelle classi III-IV o V (l’80% sono istituti tecnici e professionali laborazione, consentendo di o rire corsi che spaziano da una ‘alfa-o licei tecnologici) e ben si inserisce nella legislazione dell’alternanza betizzazione’ tecnologica sulle reti ‘di base’, alle certi cazioni Ciscoscuola-lavoro. Inoltre, prevede un percorso di 80 ore per integrare le per tecnici di rete, per arrivare a iniziative speci che quali la forma-competenze tecniche degli studenti con quelle altrettanto chiave zione IT rivolta agli operatori del settore energia”. Prosegue quindidell’imprenditorialità, dotando i giovani di spirito d’iniziativa e fa-cendo sviluppare loro prodotti e servizi. Oltre a ciò, crea un percorsodi apprendimento virtuoso proponendo percorsi formativi informalicapaci di connettere i ‘saperi’ scolastici con quelli aziendali, grazieagli scambi collaborativi che si creano tra insegnanti, dream coach-dipendenti dell’azienda, studenti (vi sono incontri in classe rinforzaticon video conference, si creano gruppi sui canali social, si utilizzanopiattaforme digitali come www.impresainazione.it, gli studenti e et-tuano interviste a funzioni chiave in azienda, la sede aziendale è hostdi competizioni rivolte alle scuole ecc.). In ne, consente all’aziendaquale partner strategico della scuola di avviare nuove forme di col-laborazione e interazione con altri soggetti istituzionali attivi sul ter-ritorio dove essa opera, o di rinforzare le relazioni già in essere conalcuni stakeholder primari, con risultati che superano l’impatto re-putazionale del proprio brand, in una logica lungimirante di impatto116 MARZO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 379 23

Fonte: www.physique360.com software, sia la ‘contaminazione’ culturale di ingegneri e manage- ment per favorire la crescita e l’innovazione nelle aziende” dichiaraLepore: “La formazione tecnica sulle reti serve anche a chi opera in Colombo. “Parlando dell’uso del software, iniziamo dagli studenti di ingegneria, che possono partecipare gratuitamente alle ‘Summer &una fabbrica ‘interconnessa’: dal momento che in questo settore Winter School’, che teniamo in collaborazione con le maggiori uni- versità italiane. Esiste poi un programma di corsi, di base e avanzati, al’integrazione fra IT e tecnologie operative procede a passo molto catalogo, presso le nostre sedi o direttamente dai clienti. Si tratta di un programma tto, gestito dai nostri ingegneri italiani o da esperti inter-spedito, noi, che abbiamo fra i nostri partner strategici le principali nazionali che vengono appositamente in Italia. Abbiamo anche corsi personalizzati, che spesso costruiamo attorno ai casi che il cliente starealtà mondiali del settore, stiamo la- analizzando e che quindi lo aiutano a progredire velocemente. Un livello ulteriore è rappresentato dai corsi online, disponibili sul no-vorando per comprendere come sup- stro portale clienti insieme a oltre 2 milioni di documenti ricercabili attraverso un motore intelligente progettato con l’aiuto di Google”.portare al meglio questa evoluzione”. Continua poi Colombo: “Passando alla ‘contaminazione’: solo in Ita- lia gestiamo annualmente circa 20 eventi informativi sull’evoluzionePer quanto riguarda i clienti, poi: “Ar- della simulazione, oltre 40 webinar online, che gli ingegneri attuali e futuri possono vedere senza muoversi dall’u cio o da casa. An-riviamo a loro attraverso un canale nualmente organizziamo uno ‘User Meeting’, dove sono i clienti a mostrare come riescono a risolvere i loro problemi con la tecnologiaindiretto composto dalla nostra vasta Ansys. In ne, organizziamo un evento dedicato al top management, dove direttori R&D, CEO e imprenditori raccontano come gestisconorete di aziende partner: a loro in primis l’innovazione in azienda. All’evento ‘Innovare per competere’ ab- biamo avuto oltre 600 dirigenti in 4 anni e il progetto cresce grazie allaindirizziamo tutta la formazione ne- collaborazione con business school, aziende, associazioni e distretti tecnologici. La gestione di tutto questo, replicata in ognuna dellecessaria per portare al successo i loro 70 nazioni in cui Ansys è presente, è molto impegnativa e sottolinea quanto l’azienda consideri fondamentale la formazione per chi vuoleclienti, con programmi articolati che essere e rimanere competitivo”. Interviene poi Sangermani: “Socomec è impegnata da anni nell’or-consentono loro di dotarsi di tutte le ganizzazione di ‘tour formativi’ per tecnici e professionisti del settore, organizzati in collaborazione con il CEI (Comitato Elettrotecnico Ita-competenze necessarie”. E con Cisco liano). Si tratta di una serie di seminari realizzati sul territorio italiano, dove Socomec propone formazione in modo coinvolgente per sup-collabora Rockwell Automation: “La Luca Lepore, portare gli installatori e gli ‘energy manager’ nel lavoro quotidiano.partnership con Cisco ci ha permesso responsabile del La collaborazione tra CEI e Socomec è consolidata; la formula di par-di ampliare negli ultimi mesi il bacino programma Cisco tecipazione mette in primo piano il ruolo dei tecnici nei programmitecnologico di riferimento con trai- Networking Academy di e cientamento energetico di industrie, aziende, ma anche strut-ning dedicati al mondo dell’IT per ture residenziali con l’obiettivo di sensibilizzare energy manager e imprenditori sull’importanza che svolgono gli investimenti in e -l’industria e, in particolare, con una formazione speci ca denominata cientamento all’interno del processo produttivo. In Italia la gura dell’energy manager o del consulente energetico è ancora sottova-‘Imins’, concepita e sviluppata in stretta collaborazione con Cisco, lutata; sono inoltre carenti scuole, corsi professionali e universitari in grado di formare i tecnici del futuro. Durante questi incontri è possi-che prepara i candidati agli esami di certi cazione Cisco” a erma bile rivolgersi a un pubblico competente e professionale, che sente l’esigenza di tenersi aggiornato e ritiene che l’approfondimento siaConte. Del resto, Rockwell Automation ha intuito da tempo il valore valore aggiunto per il business e il proprio lavoro”. Esempli ca quindi Sangermani: “In quest’ottica si è da poco concluso a Roma il semina-di un investimento continuo negli aspetti didascalici e formativi, che rio dal titolo “Modularità nella progettazione: e cienza e disponibilità dei sistemi”, organizzato da Socomec e patrocinato dal Collegio Pro-vengono declinati all’interno così come all’esterno dell’azienda attra- fessionale Periti Industriali di Roma e Provincia. L’incontro, gratuito, aveva come obiettivo quello di approfondire alcuni aspetti tecnicoverso iniziative speci che: “Un esempio è rappresentato da ‘Automa- normativi speci ci in materia di progettazione ed e cienza energe- tica e consentiva ai partecipanti di ottenere crediti formativi per i Peritition University’, un evento che da oltre dieci anni viene accolto con Industriali. Socomec ha inoltre provveduto a rilasciare cataloghi, ma- nuali e brochure relativi ai prodotti più signi cativi, le CAD e softwaresuccesso in tutta Europa e che quest’anno torna in Italia (Palacassa di dimensionamento utili per la formazione dei partecipanti”. Per la formazione tecnica rivolta alle aziende Schneider Electric hadi Parma, 18-19 marzo). Si tratta di due giornate dedicate all’automa- in tutto il mondo 50 centri di formazione, nei quali ogni anno tran-zione e alle soluzioni IT per il settore manifatturiero, pensate per chiall’interno dell’azienda è coinvolto in processi decisionali, gestionali,progettuali, di maintenance, di acquisti e di gestione IT e che, per af-frontare al meglio le s de attuali ed emergenti, sente la necessità diconfrontarsi con altre realtà. Focus dell’edizione 2015, per esempio,è la ‘Connected Enterprise’, declinazione industriale dell’Internet ofThings, con un occhio all’ambito pharma e alle normative dei Paesiverso i quali l’export italiano è elevato, ovvero UL/CSA - HazardousLocation (Nord America) e NR10 (Brasile). Gli oltre 50 laboratori, di-mostrazioni e presentazioni e il padiglione espositivo rappresentanoun’opportunità di training e al tempo stesso la testimonianza dell’im-portanza che attribuiamo alla formazione”. Conclude quindi Conte:“Rockwell mette inoltre da sempre a disposizione dei clienti le propriecapacità tecniche per la formazione sui prodotti, erogando trainingstandard o dedicati sulle proprie apparecchiature”.“Ansys ha un progetto molto articolato, che copre sia l’impiego del MARZO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 379 117 24

AO TAVOLA ROTONDAsitano in media 100.000 persone. SpiegaMereu: “Ne abbiamo anche in Italia equi ci rivolgiamo con corsi e seminari aitecnici addetti alla progettazione, instal-lazione, manutenzione degli impianti edelle macchine industriali. Su richiestaorganizziamo anche corsi ad hoc pressole sedi dei clienti, per aggiornarli sulletecnologie e soluzioni più recenti, sugliaspetti normativi, di sicurezza ecc. Laqualità della formazione è confermatadal fatto che i nostri programmi hannoottenuto la certi cazione Sincert EA37 nell’ambito della certi cazione seguirà un altro in aprile all’Università degli Studi di Udine e, in ne,UNI EN ISO 9001:2008”. Sul fronte dell’automazione e controllo indu- a giugno il quarto all’Università di Padova. Durante questi incontri,striale Schneider garantisce un aggiornamento costante: “Ci rivol- che vedono il coinvolgimento anche di altre aziende, i partecipantigiamo a operatori e utilizzatori di automazione con un programma da possono fare domande dirette ai testimonial e comprendere megliotempo consolidato di corsi, che forniscono preparazione sia di base, i ruoli o erti ai laureati/diplomati, a quali aziende proporsi, quali lesia speci ca” chiarisce Mereu. “Per l’automazione, si capacità richieste e le opportunità di carriera nelo rono corsi speci ci dedicati alle principali tipologie campo dell’automazione industriale”. Mitsubishi èdi prodotti e soluzioni, con elementi di operatività, attiva anche sul fronte della formazione per gli istitutiprogrammazione, sviluppo software. Vi sono poi corsi tecnici: “Durante lo scorso anno scolastico la nostraintroduttivi su temi quali l’automazione con PLC, la va- azienda ha dato la possibilità a un gruppo di studentiriazione elettronica di potenza, protezione e comando dell’Istituto Tecnico Tecnologico ‘G. Marconi’ di Rove-di potenza ecc., e corsi dedicati a tematiche speci che. reto (Trento) di e ettuare uno stage a scopo forma-All’o erta formativa ‘in aula e laboratorio’ si a anca tivo presso la branch polacca con sede a Cracovia. Lala formazione online, che consente di accedere sia collaborazione ha portato al nostro coinvolgimentoad alcuni corsi generali gratuiti, sia a corsi speci ci a alla giornata ‘Knowledge Workers’, organizzata dall’I-pagamento sui temi dell’automazione e controllo in- stituto, dedicata alla presentazione delle iniziative didustriale e sulla distribuzione elettrica. È poi sempre formazione da parte di varie aziende locali, nazionali edisponibile online la ‘Energy University’: un’iniziativa Cristian Randieri, Ph.D., multinazionali. Sono in ne in fase di de nizione altreche mette a disposizione uno strumento educativo presidente e CEO collaborazioni con istituti tecnici nell’ambito deglionline gratuito che o re più di 200 corsi in lingua in- di Intellisystem indirizzi di meccanica, meccatronica e automazione”glese su argomenti relativi all’e cienza energetica (e Technologies conclude Gloder.ai data center), per aiutare a identi care, implemen-tare, monitorare le opportunità di ottenere maggiore e cienza; con Il ruolo della scuolaun approccio che si rivolge non solo al personale tecnico, ma a tutti AO: Il mondo legato alle scuole e agli atenei è spesso visto comecoloro che lavorano nei contesti in cui l’e cienza energetica è un va- incapace di formare giovani che abbiamo competenze quali-lore fondamentale”. canti per entrare nel mondo del lavoro: qual è la vostra espe-Mitsubishi Electric ha avviato da alcuni anni varie collaborazioni in rienza in merito?ambito formativo: “Tra queste gura quella con il Politecnico di Mi- “Incontriamo costantemente il mondo della scuola e dell’università,lano, dal 2013, per l’organizzazione di eventi di ‘Employer Branding’ sia nel quadro delle nostre iniziative di formazione, sia nelle attivitàdedicati ai futuri laureati” ricorda Gloder. “Durante l’anno acca- a supporto dell’orientamento e dell’avvicinamento fra formazione edemico 2013/2014 Mitsubishi ha preso parte a tre diversi eventi di lavoro” a erma Lepore. “Scuola e università formano oggi giovaniquesto tipo, coinvolgendo di volta in volta le divisioni commerciali con un ottimo livello di preparazione nei rispettivi campi, ma mancainteressate e altrettanti ne ha in programma nel corrente anno ac- un raccordo chiaro con le esigenze speci che del territorio e non vi ècademico. Questi eventi sono di fondamentale importanza, al ne abbastanza attenzione al digitale, di cui parlavamo poco fa, e allo svi-di far conoscere l’azienda ai giovani laureati e presentare loro le pos- luppo delle competenze legate all’imprenditorialità e all’innovazione.sibilità di inserimento ai diversi livelli in base alle speci che compe- Favorire l’acquisizione n dalla scuola di queste capacità consente ditenze. In questo modo, le aziende possono fornire ai laureandi una approcciare il mondo del lavoro con una forma mentis che le azienderappresentazione il più realistica possibile del mercato del lavoro, cercano, ma spesso non trovano”.soddisfacendo il bisogno di informazione degli studenti. La collabo- Con lui concorda Gloder: “Siamo consapevoli dei limiti della forma-razione si estende anche ad altri atenei italiani, attraverso il supporto zione fornita dalla pubblica istruzione; di recente abbiamo assuntodi una serie di incontri tra aziende e universitari. Il progetto “Auto- alcuni neodiplomati e laureandi nella nostra divisione Factory Auto-mazione: la gura professionale dell’ingegnere”, promosso da Anipla, mation inserendoli però in un percorso di formazione su prodotti ecui Mitsubishi ha aderito, è articolato su 4 incontri: il primo si è svolto soluzioni di automazione ‘on the Job’. Le nuove risorse possiedonoal Politecnico di Torino in novembre, il secondo a marzo presso l’I- una buona base culturale e possono contare su un’intrinseca capacitàstituto Opere Sociali Don Bosco Salesiani di Sesto San Giovanni ha di adattamento, nonché su un’elevata intraprendenza nello studio dicome titolo “Automazione: la gura professionale del diplomato”, ne temi nuovi e impegnativi. Abbiamo quindi messo questi collaboratori118 MARZO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 379 25

dall’evoluzione tecnologica e operativa a cui stiamo assistendo in ter- mini di richiesta di integrazione fra diversi sistemi, è secondo Mereu il ‘tecnico dell’energia’: “Il tema della gestione energetica è rilevante in modo trasversale per tutti i settori industriali, dal building all’informa- tica, oltre che in campo elettrico. Per questo stiamo sponsorizzando nuovi percorsi formativi ad hoc, che sono già partiti in via sperimen- tale in alcuni CFP dei Salesiani, e vogliamo estendere il più possibile queste iniziative. Pensando poi ai laureati, per noi sono interessanti soprattutto gure come ingegneri elettrici/energetici, elettronici, in- gegneri meccanici, ingegneri informatici, oltre ai laureati in economia Fonte: www.physique360.com e simili per le posizioni legate al marketing. A volte abbiamo di coltà a trovare la persona giusta e, per rimediarvi,a anco di colleghi esperti, al ne di trasmettere loro le competenze ri- lavoriamo molto con le università per avvicinarle alle realtà industrialichieste a un tecnico di automazione”. Egli quindi sottolinea: “Scuole e sul territorio, così da creare un circolo virtuoso tra domanda e o erta.atenei non sempre riescono a fornire un percorso capace di illustrare In vari casi, abbiamo approntato dei moduli formativi speci ci chegli aspetti applicativi di ciò che si studia e questo diviene compito del vengono erogati agli studenti da nostro personale, in particolare insingolo studente, che deve saper individuare l’azienda che gli con- ottica di formazione pratica di laboratorio. I più di cili da trovaresenta di concretizzare questo obiettivo”. comunque sono i laureati nell’area automazione, ri-“La nostra esperienza ci fa riscontrare una maggiore scontriamo invece pochi problemi laddove si trattadi coltà a raccordare la formazione con il contesto di gure con una formazione elettrica o informatica,lavorativo nel mondo universitario” riporta Mereu. che oggi si interseca con diverse aree, dalla domotica“Non tutte le università o rono percorsi formativi all’industria”. Sottolinea quindi Mereu: “Per favorireadeguati alle gure professionali che un’azienda l’incontro con giovani interessanti, non solo a livellocome potrebbe essere la nostra richiede. Capita, per di laureati, partecipiamo regolarmente alle giornate diesempio, che in una zona in cui vi sono richieste per orientamento (‘Job Day’) per i giovani e organizziamol’automazione industriale, non vi siano laureati con seminari per indirizzare gli studenti a proseguire glicompetenze speci che e i nuovi assunti provengano studi nei nostri settori.da altre Regioni e questo, oltre a essere evidente- Queste giornate sono anche l’occasione per aiutare imente un costo, è anche un problema per le aziende”. ragazzi a comprendere come proporsi al mondo delPer Randieri le carenze che si possono constatare Fabrizio Conte, CSM lavoro, questa infatti è un’altra carenza che riscon-sono molteplici: “Personalmente ho constatato che country manager Italy triamo: molti non sanno bene come scrivere un cur-dopo un breve entusiasmo iniziale i giovani si ‘impi- di Rockwell Automation riculum, come a rontare un colloquio ecc. Inseriamogriscono’ e vanno alla ricerca di mansioni routinarie, quando possibile questi elementi nei programmi for-quando al contrario dovrebbero essere proprio loro il motore trai- mativi sui quali collaboriamo con le scuole.nante delle aziende. Sin dai tempi dei miei studi in ingegneria mi ero In ne, un altro modo per identi care i migliori talenti è il nostro con-accorto che la formazione universitaria che stavo ricevendo non era corso nazionale per tesi di laurea in tema di e cienza energeticasu ciente per il lavoro che avrei voluto fare, poiché molte volte era “Think Green be E cient”. Quest’anno hanno partecipato studenti dipuramente teorica. Ecco, tutto questo continua anche oggi a man- 22 atenei e stiamo valutando ben 50 tesi di laurea, in attesa di pre-care”. miare i migliori il prossimo aprile”. Conclude Randieri: “Il costo per la formazione dei neoassunti è con-AO: Quanto ‘costa’ all’azienda la formazione dei neoassunti? siderevole, poiché tipicamente la loro esperienza è pressoché nulla eQuali sono le gure più di cili da formare? La formazione in si limita al massimo a quella acquisita durante il lavoro di tesi. I costiazienda è comunque imprescindibile? più grandi si hanno per la certi cazione delle persone. Le gure più“Riferendomi alla gura professionale dell’‘application engineer’, di cili da trovare sono quelle che dovrebbero lavorare nei diparti-l’inserimento di una nuova gura in azienda ha costi variabili in rela- menti di ricerca e sviluppo, poiché in quell’ambito si richiedono gurezione agli ‘skill’ pregressi del neoassunto” puntualizza Gloder. “È ne- professionali di un certo livello, che abbiano una forte motivazionecessario e ettuare una formazione speci ca su prodotti e strumenti e capacità di auto-organizzare il proprio lavoro. Sicuramente la for-di progettazione che impegna la nuova risorsa per almeno 3 mesi. mazione diretta è uno strumento imprescindibile, dato che è l’unicaDiversamente avviene per un neoassunto che ha terminato gli studi, occasione per mettere i giovani di fronte al mondo reale del lavoro.per il quale il periodo di formazione ha una durata variabile dai 6 ai 9 Un ateneo o scuola non potrebbero mai simulare ciò che in realtà av-mesi. È senz’altro di cile trovare gure specializzate su applicazioni viene in un’azienda”.complesse: il requisito fondamentale è la conoscenza del processo,mentre si dà per scontata la conoscenza dei prodotti in quanto tali. AO: Ritenete utile stringere accordi o partnership con le scuoleCiò è però fortemente dipendente dalla strategia dell’azienda. Se (per esempio per stage)? Cosa pensate dell’alternanza studio/intendiamo riferirci alla formazione squisitamente tecnica, direi che lavoro che in Italia stenta a decollare?questa va svolta direttamente in azienda e coinvolgendo i migliori “È senza dubbio di fondamentale importanza e la nostra azienda ècollaboratori”. attiva su questo fronte ospitando, all’interno delle diverse divisioniUna gura professionale emergente sul mercato, che deriva proprio che la compongono, stage curriculari ed extracurriculari” risponde MARZO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 379 119 26

AO TAVOLA ROTONDAGloder. “Per quanto riguarda l’alternanza scuola/lavoro stiamo lavo- zioni sui prodotti, ma anche esperienze e casi concreti. Presso la sederando all’implementazione di un progetto di collaborazione con un italiana vengono inoltre organizzate periodiche riunioni su speci ciimportante istituto tecnico del territorio lombardo. Ciò può portare temi applicativi in relazione alle opportunità di mercato e alle richiestea un duplice ritorno: riuscire a formare i giovani diplomati e laureati che possono scaturire”.consentendoci di attingere a questo bacino al momento della ricercadi nuovi collaboratori; di ondere il brand Mitsubishi Electric quando È affermativa anche la risposta diquesti nuovi professionisti, una volta inseriti in un contesto lavorativo, Conte: “Indubbiamente sì. Gli ap-si troveranno a scegliere e utilizzare i prodotti e le soluzioni di auto- procci e le metodologie sono diversimazione a loro familiari”. da quanto tradizionalmente con-Concorda Randieri: “Sicuramente. Scuola/università e lavoro dovreb- solidato. Su alcuni di questi aspettibero essere in simbiosi. Tutt’oggi cerchiamo di fare in modo che ciò Rockwell è già in grado oggi di sod-avvenga, infatti molti giovani sviluppano la propria tesi in azienda da disfare le esigenze dei propri clienti,noi. Ma ciò non basta, occorrerebbe una vera e propria alternanza ma con l’avvento della ‘connectedstudio/lavoro in cui il giovane possa realmente capire per cosa è enterprise’ molti di questi argomenti,più portato. Molte volte i giovani alla domanda “Cosa ti piacerebbe a oggi ancora ‘oscuri’, diventerannofare in azienda?” non sanno a rispondere. Il problema più grande è presto di attualità quotidiana”.che questo tipo di attività non è a atto agevolata sia nel caso delleaziende (aumento dei costi), sia nel caso degli studenti (meno tempo Francesco Sangermani, Formazione come voceper studiare)”. commercial director del business di SocomecIl lavoratore di domani AO: La formazione sta diventando un servizio aggiuntivo da o rire aAO: A fronte di temi ‘nuovi’ (cloud computing, Internet of Things, clienti e utenti nali: quale valore ha nel vostro business?meccatronica, Industry 4.0) ritenete necessario fare formazione Formazione e aggiornamento sono percepiti come un ‘plus’ dainternamente, per riquali care il personale e aggiornarlo?“Assolutamente, facciamo formazione interna, anche con l’ausilio Mitsubishi Electric, proprio perché la missione dell’azienda non è solodelle moderne tecnologie. Il personale nel nostro caso non è mai ‘ri-quali cato’, poiché è sempre ‘aggiornato’, semmai aggiunge di anno quella di creare e produrre soluzioni di automazione, ma di formarein anno nuove competenze” asserisce Randieri.Cisco è una ‘IT company’ a erma Lepore: “Opera nel settore informa- una vera e propria cultura di settore, che consenta al cliente di sce-tico a tutto campo e abilita l’innovazione del modo di lavorare, vivere,apprendere in organizzazioni pubbliche e private di ogni tipo. Dob- gliere un partner in grado di garantire innovazione in termini sia dibiamo essere gli “evangelist” dell’innovazione tecnologica, saperlaspiegare e vendere alle aziende del settore industriale e non solo e, prodotto sia di servizio.naturalmente, noi stessi dobbiamo formarci continuamente. Ogninostro dipendente è inserito in un processo di formazione continuo “In quest’ottica” a erma Gloder “consideriamo i corsi clienti none ad hoc per aggiornarsi e questa è la strada maestra che indichiamoanche alle aziende del settore industriale. tanto inizio o proseguimento dell’azione di vendita, quanto un servi-I loro responsabili IT devono essere in grado di a rontare la gestionedi un’infrastruttura tecnologica che non è più semplicemente la ‘rete zio vero e proprio al cliente, che può diventare anche strumentale allaaziendale’, in quanto integrata con la ‘rete di fabbrica’ e le risorse di-sponibili in cloud, oltre che ‘on premise’. Una rete cui peraltro si ac- vendita. Un cliente può a darsi a noi per varie ragioni, per esempiocede sempre più con strumenti come smartphone o tablet, una reteche va protetta in modo nuovo. È chiaro che esiste una necessità di per la formazione di nuove gure professionali all’interno della pro-aggiornamento e riquali cazione”.“Come fornitore di prodotti e soluzioni di automazione industriale in pria realtà aziendale, utilizzando i nostri corsi anziché sottrarre tempo/ambito globale, Mitsubishi Electric non può esimersi dal supportarei clienti nei temi introdotti da questa ‘quarta rivoluzione industriale’, lavoro ai propri tecnici per fare training alla nuova risorsa; o ancorache sta introducendo nuovi concetti, quali la condivisione dei dati frasistemi diversi, l’intelligenza a livello di singolo componente, l’utilizzo per la formazione specialistica su un nuovo prodotto e su soluzionidi sistemi di comunicazione wireless e su base Ethernet, l’impiego dirobot collaborativi, l’uso di strumenti integrati per la progettazione di automazione. Per noi è molto importante trasferire le informazionie la simulazione a supporto del ‘digital manufacturing’...” intervieneGloder. “Risulta quindi fondamentale l’aggiornamento dei tecnici di necessarie per far apprezzare la semplicità, la compattezza e le perfor-Mitsubishi: ciò si realizza sia con regolari sessioni di approfondimentosu nuovi prodotti o nuove funzionalità, sia mediante corsi nella sede mance delle soluzioni che o riamo. Attraverso i nostri percorsi forma-italiana, sia tramite speci che giornate di formazione presso i centridi sviluppo in Giappone. Durante questi momenti formativi i nostri tivi desideriamo trasmettere quelle che sono le di erenze rispetto allaapplication engineer hanno modo di confrontarsi con i colleghi ap-partenenti ad altre nazioni, allo scopo di scambiarsi non solo informa- concorrenza più quali cata. Inoltre, durante i corsi tecnici vi è anche una parte informale di anticipazione sulle novità da cui può nascere un interesse, una necessità che prima non c’era e quindi una conse- guente azione di vendita”. Spiega Randieri: “Nel nostro caso sta diventando una componente crescente, poiché oggigiorno le nuove tecnologie sono davvero tante, oltre a essere ‘bizzarre’ e rivoluzionarie, poiché molte volte si allontanano di molto dai vecchi metodi di lavoro. Intellisystem ha120 MARZO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 379 27

puntamenti” ricorda Gloder. “I corsi sono suddivisi per famiglie di pro- dotto (PLC compatti, PLC modulari e HMI, motion, inverter, robot) e per funzioni speci che; a questo scopo abbiamo introdotto due corsi, uno denominato ‘Posizionamento con PLC compatti’, rivolto ai clienti che devono e ettuare operazioni di posi- zionamento utilizzando prodotti PLC Fonte: www.physique360.com e servo, l’altro chiamato ‘Dimensiona- mento e tuning per i prodotti servo’.fatto dell’R&S il fulcro attorno al quale ruotano tutte le attività. Per noi Quest’ultimo è diretto a fornire strumenti di progettazione e metodil’unico modo di a ermarci è quello di innovare, solo così possiamocompetere con le aziende più grandi. Per questo i nostri collaboratori di calcolo per e ettuare il corretto dimensionamento dei servo motorisono continuamente aggiornati e preparati per a rontare le nuoves de tecnologiche e organizzative. Il nostro ‘segreto’ sta nell’acquisire in relazione alla meccanica del cliente e a veri care e ottimizzare lenuove idee a partire dal mondo scienti co”. “Nel nostro business rap-presenta per noi un valore principalmente strategico, perché ci per- prestazioni dinamiche del sistema. Tutti i corsi hanno una durata di unmette di consolidare la conoscenza dei nostri prodotti presso i clienti,in un certo qual modo delizzandoli” dichiara Conte. giorno e si di erenziano nei contenutiInterviene quindi Colombo: “Se parliamo di fatturato per noi non èimportante e rappresenta una parte minima. È invece essenziale per tra corso base e avanzato. Si svolgonopermettere al cliente di utilizzare il software in modo corretto e otte-nere il massimo da quanto hanno acquistato. La formazione permette nelle nostre tre sedi di Agrate, Torinoai clienti di risolvere meglio e più velocemente i problemi, di aumen-tare la produttività. Questo per noi signi ca clienti soddisfatti, che e Padova, in modo da garantire un’ot-continueranno a lavorare con noi, che vedranno in modo evidente ilvalore di quello che o riamo e che utilizzeranno in maniera sempre tima copertura geogra ca. Il riscontropiù so sticata la simulazione, includendo l’analisi di più siche, la pa-rallelizzazione dei processi, l’esplorazione di design. Quindi, anche in è sempre molto positivo con una nu-termini di business, per noi la formazione è un elemento essenziale,perché ci permette di crescere dietro la spinta di clienti soddisfatti, merosa partecipazione da parte sia diche ci chiedono di più”. clienti e ettivi, sia di nuovi e poten-AO: I clienti vi chiedono formazione sui prodotti che fornite?“La richiesta di formazione è pressoché continua, anche perché credo ziali”.sia facile per i clienti scegliere i percorsi da seguire all’interno dei no-stri cataloghi” a erma Colombo. “Abbiamo piani predisposti per i Prosegue Gloder: “I nostri corsi sononuovi operatori e per quelli più esperti, e uno dei nostri ingegneri èspecializzato nel fornire consulenza per la progettazione di piani di rivolti non solo a professionisti checrescita professionale ad hoc. Ogni nuovo cliente riceve una propostadi piano di implementazione e ha poi accesso al ‘customer portal’, intendono approfondire tematichedove trova i corsi online, le dispense e molto materiale per aumentarela sua conoscenza sull’impiego dei sistemi. Il cliente diviene presto Gianfranco Mereu, speci che, ma anche ai neoassunti,consapevole dell’importanza dei training e dei bene ci che ne ha, è responsabile delle neodiplomati/neolaureati che ap-quindi stimolato a contattarci e a chiederli. Le grandi aziende sono relazioni con le scuole procciano per la prima volta il mondoin questo senso molto sistematiche e possono chiederci anche piani e le università di dell’automazione. Al termine di ogniformativi pluriennali per la creazione di un curriculum per i loro in- Schneider Electric corso ogni partecipante riceve ungegneri, inserendo la formazione sui nostri prodotti tra i requisiti per attestato di partecipazione e un que-gli avanzamenti di carriera. Quelle più piccole sono più orientate arichieste collegate a esigenze immediate, no a chiedere corsi per- stionario sul grado di soddisfazione, strumento per noi fondamentalesonalizzati dove si lavora su un caso reale fornito da loro. Il trend dirichieste di formazione è in crescita costante”. per apportare miglioramenti, avanzamenti, cambiamenti. Inoltre, su“Nella maggior parte dei casi sì” dichiara Randieri. “Dopo una breveseduta formativa occorre a ancare i clienti per qualche giorno, per il richiesta, l’azienda partecipante può richiederci un questionario diresto si lavora telematicamente da remoto”.“Sì, e da circa 5 anni abbiamo iniziato una serie di corsi di forma- veri ca sul livello di apprendimento della persona che ha fruito delzione in maniera molto strutturata e con un calendario tto di ap- corso”. AO: Quali argomenti ritenete siano più di appeal per gli utenti nali del mondo dell’automazione che chiedono di aggiornarsi? “Ritengo siano davvero tanti, sicuramente quelli che riguardano cloud computing, disaster recovery, data protection, Internet of Things” sin- tetizza Randieri.“Mitsubishi Electric o re non solo prodotti, ma solu- zioni complete di automazione e sevizi al cliente. Pertanto la nostra o erta non può prescindere da un programma corsi, spesso anche personalizzato su richiesta da alcuni clienti. Quando il cliente è un utente nale, la nostra forza è proprio la personalizzazione dei con- tenuti: ci confrontiamo con lui e cerchiamo di capire quali sono i temi che intende a rontare, partendo da quelli prettamente manutentivi no a quelli progettuali, proponendo anche materie che riguardano il risparmio energetico” a erma Gloder. “Quelli di natura manuten- tiva sono storicamente gli argomenti più richiesti” conclude Conte. “Personalmente penso che lo sviluppo delle nuove tematiche di IT e di sicurezza informatica delle reti aziendali di livello zero e uno, oggi ancora poco considerate e poco comprese dai clienti per i rischi e l’im- •portanza che già hanno, sia destinato a suscitare sempre maggiore interesse e domanda formativa nel prossimo futuro”.MARZO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 379 121 28

380 Aprile 2015 Anno 31 7 4.50 AO www.automazione-plus.it SPECIALE Robotica in ambito manifatturieroIn caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio- Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN:0392/8829 RASSEGNA PANORAMA TAVOLA ROTONDA Motion control Industria Servizi professionali automotive e prodotti open source 29

AO TAVOLA ROTONDA Michele SantovitoOpen source Servizio professionale e prodotti open source: quale o erta per l’impresa e quali i vantaggi. Ne parliamo con le aziendeU no tra gli aspetti più interessanti che si sono svilup- la recente IoT Challange continuano ad attirare intelligenze, che pati in parallelo (soprattutto grazie) allo sviluppo producono in breve tempo innovazione riutilizzabile sul piano in- tecnologico, iniziato più di vent’anni, è la loso a dustriale anche da chi ha investito, come Eurotech. Il ritorno sull’in- dell’Open Source. Dal punto di vista dell’utilizza- vestimento è tangibile e veloce.tore nale dei moltissimi e di erenti dispositivi Cristian Randieri, president & CEO di Intellisytem (www.intellisystem.tecnologici, probabilmente non sempre è ben chiaro cosa si na- it): È opinione pressoché comune che il software open source rappre-sconde dietro a concetti Open Source, Free Software, Creative senti il futuro dell’ICT. Purtroppo in Italia intorno all’open sourceCommons. Grazie a questa tavola rotonda, coordi- c’è ancora molta di denza, dovuta molto proba-nata da un ‘non-esperto’ ma partecipata da esperti bilmente alla mancanza di una corretta informa-del mondo open source, vorremo fare chiarezza zione su cosa s’intenda per Open Source e in cheanche in vista dei prossimi obiettivi che l’innova- modo questi può aiutare un’azienda a crescere. Perzione tecnologica ci sta prospettando, primo tra approcciarsi correttamente al mondo open sourcetutti l’Internet of Thing. bisognerebbe prima capire cosa s’intende con questo termine. Considerando la de nizione dataAutomazione Oggi: Open Source è sinonimo di li- da Wikipedia ‘open source indica un software i cuibero scambio che, almeno dal punto di vista della autori (più precisamente i detentori dei diritti) nede nizione, non dovrebbe portare a un guadagno permettono, anzi ne favoriscono il libero studio eeconomico diretto da parte di chi lo produce soprat- l’apporto di modi che da parte di altri programma-tutto quando si tratta di un nuovo progetto. Qual è il Andrea Ceiner, group tori indipendenti’. Attenzione però che open sourcepunto di vista e come si pone una società che produce product marketing non vuol dire gratis, o almeno non necessariamentee realizza i propri margini proprio sulla commercializ- manager m2m/IoT ‘open source’. Nel corso degli ultimi anni il mondozazione diretta o indiretta di questi prodotti? di Eurotech delle soluzioni open source ha subito una notevole evoluzione passando dal mondo universitario aAndrea Ceiner, group product marketing manager m2m/IoT di quello commerciale sino a rispondere a esigenze di tipo enterpriceEurotech (www.eurotech.com): Per Eurotech l’investimento nell’o- capaci di a ancare agli storici vantaggi in termini di ‘costi’ e pos-pen source è motivato dal desiderio di stimolare l’innovazione nel sibilità di sviluppo, anche caratteristiche di robustezza, a dabilitàmondo del machine-2-machine e dell’Internet of Things. Donare e garanzia di continuità operativa. Anche il ‘modello di business’parte del proprio codice sorgente e fondare il gruppo di lavoro IoT del mondo open source si è evoluto, acquisendo regole, de nendoall’interno della fondazione Eclipse, assieme ai partner IBM e Sierra processi e modalità di erogazione del servizio. Proprio questo con-Wireless, ha contribuito allo sviluppo di oltre un milione di righe di sente oggi alle aziende che operano come integratori o sviluppa-codice nei primi due anni e alla creazione da zero a 15 progetti di tori di tali soluzioni di valorizzare il proprio business e proporsi alsviluppo in meno di tre anni, catalizzando l’attenzione di aziende mercato con un’o erta alternativa attraverso la quale si possonopiccole e grandi (come Bosch) che si ritrovano a collaborare in garantire vantaggi con l’utilizzo di tali soluzioni, mantenendo il mo-modo creativo, dinamico ed e cace. Lo sviluppo di iniziative come dello del mondo open source e ottenendo ritorni economici. Una96 APRILE 2015 AUTOMAZIONE OGGI 380 30

Fonte: www.freeimages.comsocietà che basa la propria attività sull’open source sicuramente è ricevuto (ovvero il servizio e non la licenza software) e ogni annoin grado di o rire una valida alternativa ai tradizionali sistemi ‘pro- è possibile scegliere di rimanere con Red Hat oppure passare a unprietari’, sia per realizzare infrastrutture ICT, sia per implementare altro fornitore. Per mantenere e ciente un’infrastruttura che siaapplicazioni di business. in grado di soddisfare le esigenze aziendali in costante crescita èItalo Vignoli, presidente onorario di LibreItalia (www.libreitalia.it): necessario un contratto di manutenzione e supporto, serve unaIl software open source non è sinonimo di libero scambio ma di piattaforma aziendale comprovata, scalabile, a dabile e sicura,condivisione della conoscenza, e non è a atto vero che non deve nonché un rapporto di autentica collaborazione con il fornitoreportare a un guadagno economico. Il software open source, infatti, della tecnologia. Ed è proprio quello che la sottoscrizione a Redutilizza un modello di business diverso, in cui non viene pagata la Hat o re.licenza del software ma viene pagato il valore aggiunto legato alsoftware stesso. In questo senso, il software open source consente A.O.: In genere si pensa ai prodotti open Source come poco user-di ottenere margini molto più alti del software proprietario, in friendly o con limitazioni nell’uso al pari di un prodotto commercialequanto non c’è nessun acquisto e rivendita di prodotti - con mar- analogo, limitandone l’utilizzo solo ai più esperti; l’evoluzione tecno-gini che molto spesso sono inferiori al 10% - ma solo l’erogazione di logica e di conoscenze ha cambiato o sta ampliando il tipo e quindi ilservizi, il cui margine rimane interamente all’azienda. Certo, intorno numero di utilizzatori?a questo meccanismo, molto semplice, c’è una disinformazione dif-fusa, creata dalle aziende del software proprietario Andrea Ceiner: Noi registriamo come principaleper cercare di nascondere la realtà di un modello di vantaggio della comunità open source la quantitàbusiness ormai obsoleto, basato sulla presenza di li- di innovazione che questa produce. Gli aspetti dicenze vessatorie e di un impianto legale che non ha vestizione del prodotto nale spettano poi alle in-nulla a che vedere con il valore del software. dustrie e alle aziende che colgono questi progettiDanilo Maggi, marketing manager di Red Hat Italy innovativi. Non è compito della comunità open(www.redhat.com): Il movimento del software libero source curare il design e il marketing del prodotto -(Free Software dove Free signi ca Freedom ovvero nale. Il loro compito, ripeto, è produrre innovazione.libertà in italiano e non gratuito) ha avuto inizio con Cristian Randieri: Negli ultimi anni a livello inter-Richard M. Stallman e GNU nel 1984. Il software li- nazionale le limitazioni d’uso di un prodotto openbero è de nito dalle 4 libertà fondamentali che source rispetto a un prodotto commerciale stannoesso fornisce: la libertà di eseguire il programma, la Cristian Randieri, diminuendo sempre più e in alcuni casi addiritturalibertà di studiare come funziona il programma e di president & CEO l’open source riesce a fare molto di più, si pensi adadattarlo alle proprie necessità, la libertà di ridistri- di Intellisytem esempio alla piattaforma Apache-MySql che di fattobuirne le copie in modo da aiutare il prossimo e in- oggi copre il 70% del mercato. Non dimentichiamone la libertà di migliorare il programma e distribuirne al pubblico che la soluzione open source è scelta anche da grandi colossi comei miglioramenti. Il software libero non dovrebbe essere scambiato ad esempio la tecnologia Java, supportata da IBM, Sun, Oracle,con il freeware perché nel caso del freeware ‘free’ signi ca gratuito, o rendo un esteso patrimonio di framework, librerie e soluzioni.senza garantire le libertà precedenti. Il movimento open source, Purtroppo lo scenario nel nostro Paese cambia di molto. Secondosupportato da persone e aziende che conoscono i bene ci tecnici un’indagine Istat in Italia solo il 12,2% imprese adotta tecnologieed economici del codice a sorgente aperto (open source, per l’ap- open source; di cui il 38,7% è rappresentato delle aziende aventipunto) e del suo sviluppo aperto al contributo di tutti, consente a oltre 250 addetti. Quindi assistiamo all’apparente paradosso chemolte persone di vedere il codice e correggerlo. In questo modo i il software libero è poco presente proprio nelle piccole-medie im-programmi si sviluppano più velocemente: tanto è vero che l’in- prese che avrebbero i massimi bene ci dalla sua introduzione, innovazione spesso nasce dalle comunità open source (OpenStack primis di carattere economico. Purtroppo alla base di tutto c’è untanto per citarne uno...). Per quanto riguarda il costo, con il mo- problema di conoscenza e formazione. Molte di queste piccole re-dello di sottoscrizione Red Hat, si paga per il valore e ettivamente altà non hanno al loro interno competenze informatiche adeguate APRILE 2015 AUTOMAZIONE OGGI 380 97 31

AO TAVOLA ROTONDAe ricorrono quasi totalmente a consulenti esterni che per la mag- cambiando azienda, non potevano riutilizzare il codice tutelato dalgior parte delle volte hanno più interesse a far acquistare pacchetti Copyright. Di contro i prodotti open source non sempre rappresen-software chiusi soggetti a licenza. In più le software-house che pro- tano la panacea per l’utente nale, in quanto essendo sviluppato inpongono le soluzioni open source sono poco visibili. Un po’ per- modo libero e spesse volte non strutturato si rischia di trovarsi nelleché sono troppo piccole per farsi pubblicità e un po’ perché spesso mani un software che risulta essere non più aggiornato o peggioquelle più grandi non si propongono come fornitrici di software abbandonato.libero perché hanno più convenienza a ‘incorporarlo’ nelle loro Per far fronte a questo problema sono nate le così dette commu-soluzioni proprietarie. Italo Vignoli: I software open source sono nity che nella giungla dell’open source provano a dettare regolespesso superiori, in termini di funzionalità, rispetto ai loro equiva- per garantire l’esistenza e la continuità dei progetti. Un’azienda chelenti proprietari. Basta pensare al browser Mozilla Firefox, superiore decide di lavorare con l’open source a ronta diverse s de quali farea Internet Explorer; al sistema di posta elettronica Mozilla Thunder- concorrenza ai colossi assumendosi delle responsabilità verso i suibird, superiore a Microsoft Outlook; e al media pla- clienti, il tutto a vantaggio di una personalizzazioneyer VLC, superiore a Windows Media Player. In tutti dei prodotti. Molte aziende startup nascono proprioquesti casi, nonostante lo strapotere di Microsoft, i da progetti open source. Del resto la collaborazionesoftware open source sono molto di usi, e in alcuni di più parti (in genere libera e spontanea) permettecasi hanno quote di mercato più ampie. Certo, in al prodotto nale di raggiungere una complessitàalcuni casi l’interfaccia dei prodotti open source è notevolmente maggiore di quanto potrebbe otte-meno appariscente, in quanto si basa sui principi nere un singolo gruppo di lavoro. L’open source hadell’ergonomia e non su quelli del marketing, per tratto grande bene cio da Internet grazie al quale icui c’è la sensazione che sia anche meno e cace, programmatori geogra camente distanti possonoma tutte le ricerche indipendenti dimostrano che coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.non è vero. Tra l’altro, oggi anche i sistemi operativi Italo Vignoli: Il software open source proteggeopen source sono diventati facili da utilizzare anche la proprietà intellettuale tanto quanto il softwareper gli utenti di base, come nel caso di Ubuntu, che Italo Vignoli, proprietario, mentre ha un punto di vista comple-è simile a Windows per caratteristiche e funzionalità presidente onorario tamente diverso sulle tipologie di licenza, in quantoma in nitamente superiore in termini di sicurezza di LibreItalia quelle copyleft promuovono la condivisione dellae stabilità. conoscenza, come fattore di crescita del software.Danilo Maggi: Direi che questa a ermazione è stata superata da Infatti, se tutti gli sviluppatori condividono le proprie idee, il sof-tempo. Oggi, come confermato dai nostri clienti e da una ricerca tware sarà il risultato della somma di queste idee, migliore di qualsi-di mercato che abbiamo condotto con il supporto di SDA Bocconi, asi software sviluppato nelle segrete stanze di un’azienda senza unla scelta open source viene fatta principalmente in quanto porta confronto trasparente con le migliori risorse disponibili in rete (cheinnovazione all’interno dell’azienda. Possiamo inoltre dire che le una singola azienda non riuscirà mai a raccogliere). Ovviamente, ilprincipali aziende in Italia e nel mondo hanno adottato soluzioni confronto sullo sviluppo non elimina la concorrenza tra le aziende,open Source anche in ambienti mission critical. che esiste sul piano commerciale e si gioca nel campo dei servizi (e non sulle singole funzionalità del software, che non rappresentanoA.O.: Open Source può essere inteso come l’opposto del copyright, in nessun tipo di valore aggiunto). Ripeto, è impossibile confrontarequalità di aziende che hanno accumulato anni di esperienze e com- il modello di business nato negli anni settanta e ormai superatopetenze speci che nel proprio settore, vedete nella condivisione libera del software proprietario con il modello di business nato negli annidi (alcune) conoscenze una minaccia nel perdere quote a favore dei novanta e ancora attuale del software open source.propri diretti competitor oppure viene vista come una nuova opportu- Siamo in due ambiti completamente diversi: il primo orientato all’a-nità di crescita per un’evoluzione dei propri prodotti/servizi molto più zienda, e il secondo orientato agli utenti.rapida a favore dei propri clienti? Danilo Maggi: Sicuramente come a ermato in precedenza la con- divisione e la collaborazione sono un fattore di successo per i nostriAndrea Ceiner: Secondo noi l’open source è un approccio diverso clienti e non rappresentano per noi una minaccia. Anzi, il modelloall’avvio di startup. Non tutti i progetti open e non tutte le startup collaborativo basato sulla comunità è il vero vantaggio per portareavranno successo. La maggior parte non arriveranno sul mercato in innovazione.modo durevole e pro ttevole, ma quelle che ci arrivano ripaganodi molto l’investimento. A.O.: Nel caso si condivida la loso a dell’open source, ritenete cheCristian Randieri: Indubbiamente l’open source nel tempo ha oltre a un miglioramento delle caratteristiche dei propri prodotti/ser-portato radicali cambiamenti nel mondo dell’informatica. Del resto, vizi si può pensare anche a una reale riduzione dei costi a favore deglicome di tutti i prodotti dell’ingegno umano l’evoluzione del sof- utilizzatori nali?tware ha bisogno di conoscenza, e più questa è facile da reperiree da riutilizzare, più i prodotti si evolveranno e miglioreranno sulla Andrea Ceiner: Il mondo della tecnologia sta condizionando sem-base dei fallimenti e dei successi precedenti secondo la tecnica pre più il mondo del business, e con la rivoluzione industriale delbase della programmazione de nita ‘trial and error’. Sono convinto IoT questo fenomeno sarà endemico e pervasivo in quasi tutti iche senza open source il mondo dell’informatica sarebbe rimasto settori dell’attività umana. In questo processo di trasformazioneuna semplice moderna disciplina in grado di seguire le medesime assistiamo a un passaggio dalla produzione e vendita di prodottiregole che governano gli altri settori industriali in cui la conoscenza con servizi accessori (quale, ad esempio, l’assistenza tecnica), allarimane nelle aziende che lo producono e gli sviluppatori, anche vendita di servizi che si avvalgono di prodotti tecnologici per mi-98 APRILE 2015 AUTOMAZIONE OGGI 380 32

gliorarne la qualità e l’e cacia. È naturale che la velocità di discesa Group (ex m2m Working Group) all’interno della Eclipse Founda-dei prezzi per i prodotti tecnologici continuerà ad aumentare, a fa- tion e ha contribuito al progetto Kura sviluppando la tecnologiavore dei pro tti ricavati dai servizi a valore aggiunto. L’open source originale per tutti i tipi di dispositivi, da quelli generici ai computersi sposa con questo fenomeno. portatili rugged, dai dispositivi indossabili ai gateway di servizi,Cristian Randieri: Per quanto riguarda i vantaggi economici de- dalle console per veicoli no al Raspberry Pi.rivanti dall’adozione di un software open source la loro entità è Da poco l’azienda ha rilasciato Kura 1.1, la release dell’infrastrut-variabile. Dipende infatti da quanto lavoro di con gurazione e di tura software Java OSGi per gateway m2m multiservizi e sensoripersonalizzazione deve essere fatto sul software-base. Nel caso intelligenti, passata ‘dalla fase di incubazione a quella di soluzionedi programmi che possono essere scaricati gratuitamente e im- matura’ nell’ambito del ciclo di vita dei progetti promossi dallamediatamente installati sul PC (come ad esempio Open O ce) il Eclipse Foundation. Kura o re un ambiente di sviluppo per pro-risparmio è sicuramente del 100% in termini di licenze. In tanti altri grammatori Java che sempli ca notevolmente la creazione di ap-casi (come ad esempio per le applicazioni lato ser- plicazioni embedded, mettendo a disposizione unver) sono richiesti interventi di con gurazione e di set di servizi comuni per gli sviluppatori Java chepersonalizzazione. realizzano applicazioni m2m, con accesso I/O, ser-Questo è tanto più vero quanto più un programma vizi dati, con gurazione di rete e gestione remota.è verticale, cioè speci co di un certo settore o liera Kura funge da piattaforma per collegare una rete diproduttiva. Anche in questo caso si possono consta- dispositivi privata con la rete locale, la rete Internettare risparmi che variano dal 30 al 50% rispetto a un pubblica o la rete di telefonia cellulare, attraversosoftware soggetto a licenza. Ma anche nei casi in cui un meccanismo sicuro, a dabile e ottimizzato peril lavoro di personalizzazione di un software open la trasmissione di dati fra i dispositivi di campo (sen-source è particolarmente signi cativo, bisogna sot- sori, attuatori e interfacce uomo-macchina), cosìtolineare che una volta personalizzato e installato il come fra i dispositivi e la piattaforma cloud, tramiteprogramma rimane nel pieno possesso dell’azienda. il protocollo Mqtt.Questo signi ca svincolarsi di fatto dal fornitore ini- Danilo Maggi, Kura rende inoltre i vari dispositivi ‘intelligenti’ gra-ziale. marketing manager zie all’integrazione di tutti gli applicativi embeddedItalo Vignoli: La riduzione del Total Cost of Owner- di Red Hat Italy necessari, laddove l’unico limite è rappresentatoship che deriva dall’uso del software open source dalle speci che hardware. Grazie a Kura, ogni dispo-è un dato di fatto, che nemmeno le ricerche pilotate da Microsoft sitivo può essere monitorato, gestito e accessibile da amministra-riescono a smentire. Esistono dati inconfutabili, come quelli della tori remoti e pannelli di controllo ‘sysadm’. Kura è l’infrastrutturaProvincia di Perugia, che dimostrano come il passaggio da Micro- software che collegherà la prossima generazione di smart devicessoft O ce a LibreO ce abbia consentito una riduzione del costo al cloud, trasformandoli nel contempo in apparecchiature intelli-di circa 200 euro a utente, nonostante un investimento nei servizi genti, multifunzione e gestibili.relativi alla migrazione pari a circa 50 euro a utente, per la forma- Cristian Randieri: Essendo il cuore della nostra azienda basatozione e il supporto. sull’integrazione dei sistemi, per ovvi motivi troviamo nell’openLo stesso vale per le migrazioni da Exchange Server a Zimbra ver- source un terreno molto fertile che ci permette di personalizzare lesione community, e per numerosi altri esempi. E anche le migra- nostre soluzioni abbattendo i costi di sviluppo dei relativi software.zioni più complesse da Windows a Linux che richiedono più tempo Grazie all’open source negli ultimi anni il nostro time to market pere investimenti, come quella della città di Monaco di Baviera, por- quanto riguarda i nostri prodotti si è dimezzato. Nel caso speci cotano a una riduzione signi cativa dei costi. Senza fare riferimento utilizziamo il software open source per programmare e persona-all’indipendenza dai vendor che è tipica del software open source, lizzare i nostri sistemi embedded svincolandoci da piattaformeche rappresenta, nel medio e lungo periodo, un risparmio ancora proprietarie.più altro, anche se di cile da calcolare. Italo Vignoli: LibreO ce è l’espressione di una fondazione nonDanilo Maggi: Il modello open source che non prevede il paga- pro t, che coordina le attività di sviluppo del software e che rap-mento delle licenze, ma delle sottoscrizioni porta in prima battuta presenta il progetto open source più grande e più dinamico deglia un vantaggio economico rispetto alle soluzioni proprietarie. ultimi cinque anni. Nel nostro caso, quindi, il software open source rappresenta unaA.O.: Nella vostra o erta verso i clienti nali ci sono o state preve- scelta strategica, per le sue caratteristiche ampiamente superioridendo prodotti open source? Oppure partecipate attivamente allo a quelle del software proprietario, e per i vantaggi che porta aglisviluppo di soluzioni open source per realizzare i prodotti che poi im- utenti in termini di funzionalità, caratteristiche, e adozione dei for-mettete sul mercato? mati standard per i documenti (che non sono, contrariamente a quello che crede la maggioranza degli utenti, quelli di MicrosoftAndrea Ceiner: Implementare e con gurare un dispositivo che O ce, ma proprio quelli di LibreO ce, e di altri 140 software perfunga da nodo sulla Internet of Things (IoT) è relativamente sem- ogni tipo di applicazione). E gli standard sono talmente importantiplice. Risulta più complesso farlo per centinaia o migliaia di dispo- che anche Microsoft O ce 2013 ha deciso di supportarli, e quindisitivi che supportano parecchie applicazioni locali. È proprio in di gestire Open Document Format.questo contesto che si inserisce il nuovo progetto Kura di Eclipse, Danilo Maggi: Per entrambe le domande la risposta è sì. Red Hatun incubatore open source che punta a realizzare un contenitore partecipa attivamente allo sviluppo delle principali soluzioni delleOSGi (Open Service Gateway initiative) per applicazioni m2m su ga- tcomunità open source: Fedora, RDO, Ceph, KVM, tanto per citarneteway di servizi. Eurotech è un membro fondatore dell’IoT Working alcune. APRILE 2015 AUTOMAZIONE OGGI 380 99 33






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