GIUGNO 2019 anno XXXIII La letteranumero2 Bollettino della parrocchia prepositurale di san Giovanni Battista in Palazzago e di san Carlo in Burligo
Orari Sante Messe Palazzago LA DECAPITAZI0NE DEL BATTISTA Sabato I segni ci sono tutti: l’agnello accovacciato a guardare la ore 18.00 Beita scena; il bastone a forma di croce con ore 19.00 Chiesa Parrocchiale il cartiglio “Ecce Agnus Dei”, eco della predicazione ferma e forte del più Domenica grande tra i nati di donna; la conchiglia per il Battesimo di penitenza al fiume ore 08.00 Montebello Giordano; la spada che sta per essere ore 10.30 Chiesa Parrocchiale estratta dal fodero; le due donne - ore 18.00 Chiesa Parrocchiale Erodiade e Salomé - con il vassoio in mano; gli angeli che dal cielo si Giorni Feriali Brocchione (Cappella) affacciano con la palma del martirio tra Precornelli le mani. E’ solo un attimo e la testa di Lunedì ore 20.00 Montebello... Giovanni cadrà. A qualcuno la verità non Martedì ore 20.00 Cimitero piace. Mercoledì ore 20.00 Ca’ Rosso Un ultimo segno in fondo a destra: Giovedì ore 20.00 lo stemma della famiglia che ha Venerdì ore 20.00 commissionato il quadro. Ma questa è un’altra storia. Orari Sante Messe Burligo Sabato ore 18.00 Chiesa Parrocchiale Domenica ore 09.00 Collepedrino ore 10.30 Chiesa Parrocchiale Giorni Feriali Chiesa Parrocchiale Acqua Lunedì ore 18.00 Chiesa Parrocchiale Martedì ore 18.00 Cimitero Mercoledì ore 18.00 Chiesa Parrocchiale Giovedì ore 20.00 Venerdì ore 18.00 Recapiti 035.550336-347.1133405 035.540059-348.3824454 Don Giuseppe 338.1107970 Don Roberto 035.550081 Don Giampaolo Don Paolo www.oratoriopalazzago.it [email protected] [email protected] [email protected] Segreteria Parrocchiale (Via Maggiore 19) da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 12.00. Ci si può rivolgere ai volontari per certificati, pratiche, richieste, fotocopie, ritiro materiale,... La Lettera [2] giugno ‘19
[Editoriale] Perdere Nel mese di ne rappresenta maggio un il martirio. Ed è gruppo di bam- questo il qua- bini della Scuo- dro che abbia- la dell’Infanzia mo da poco con le inse- restaurato. I gnanti ha fat- colori originari to visita alla recuperati, ci Chiesa Par- aiutano ad en- rocchiale e al trare nella sce- museo. Non è na raccontata la prima volta, dal Vangelo. La ed è sempre testa del pre- bello vedere gli cursore sta per sguardi dei pic- cadere sotto il coli posarsi su colpo dell’ar- ciò che viene migero che è spiegato. sceso nella pri- Uno dei parti- gione. Giovanni “perde la te- colari che han- sta” per la ve- rità. Noi utiliz- no poi riportato ziamo spesso quest’espres- a casa riguarda sione: perde- re la ragione, il Martirio di perdere la fac- cia, perdere l’a- Giovanni Batti- more, perdere la trebisonda, sta, cui è dedi- perdere una persona… cata la Chiesa. C’è qualco- Noi celebriamo sa che stiamo perdendo? le feste patro- nali il 24 giu- gno, memoria della nascita, Chiesa Santa Margherita, Carosso ma anche il 29 Decapitazione di San Giovanni Battista agosto, me- Ambito Lombardo,1730-1754 moria della Autore Ignoto decollazione. Negli ultimi anni questa data, essendo nel cuore del- la Festa di Comunità, è diventata il giorno del grazie a tutti i volontari con la celebra- C’è qualcuno che stiamo perdendo? zione eucaristica e una spaghettata tra amici. In diverse chiese della frazioni c’è qualcosa (un quadro, un affresco…) che le unisce alla figura del Patrono. A Carosso, ad esempio, una delle tele del presbiterio La Lettera giugno ‘19 [3]
Quaresima e Pasqua In Quaresima prima e nel tempo di Pasqua poi, la grande croce che si abbassa nell’abbraccio dell’u- manità, è stata il punto di riferimento dell’assemblea. Lì era appeso il Cristo crocefisso; lì è fiorito l’al- bero della vita risorta; lì sono state attaccate le calamite dei ragazzi della Cresima; lì si sono accese le sette lampade di Pentecoste. Proprio guardando questa croce, qualcuno ha scritto, sul quadernone che abbiamo all’ingresso della chiesa sopra il libro dei Vangeli: Le due insieme. E sapete come chiama questo la liturgia? O felix culpa. Felice colpa, come abbia- mo sentito nel canto dell’annun- cio pasquale: “O felice colpa che ci ha meritato di avere un così gran- de Redentore”. Ripercorriamone i tratti. Il cammino di Quaresima, rit- altro passo, moltiplica i mo- vario «Dio non salva dalla sof- mato dal sì di Maria, serva del menti nei quali accompagnare ferenza, ma nella sofferenza; Signore e dal sì di Gesù, servo con calma, quasi ora per ora, non protegge dalla morte, ma sofferente, ci ha portato alla gli ultimi giorni di vita di Gesù: settimana suprema della sto- dall’entrata in Gerusalem- nella morte. Non libera dalla ria e della fede, la settimana me, alla corsa di Maddalena croce ma nella croce» (Bonho- santa. Nei giorni che diciamo al mattino di Pasqua, quando effer). «santi» è nato il cristianesimo, anche la pietra del sepolcro si Ancora una volta ecco il Van- è nato dallo scandalo e dalla veste di angeli e di luce. Li ab- gelo di una bellezza che stor- follia della croce. Lì si concen- biamo vissuti anche noi così, disce: un Dio che mi ha lavato i tra e da lì emana tutto ciò che partecipando ai molteplici ap- piedi e non gli è bastato, che ha riguarda la fede dei cristiani. puntamenti comunitari, pen- dato il suo corpo da mangia- Per questo improvvisamente, sati, preparati, ricordati. dalle Palme a Pasqua, il tem- E mentre i credenti di ogni fede po profondo, quello del respi- si rivolgono a Dio e lo chiama- ro dell’anima, cambia ritmo: no nel tempo della loro soffe- la liturgia rallenta, prende un renza, i cristiani vanno a Dio nel tempo della sua sofferenza. «L’essenza del cristianesimo è la contemplazione del volto del Dio crocifisso» (Carlo Maria Martini). Contemplare come le donne al Calvario, occhi lucen- ti di amore e di lacrime; stare accanto alle infinite croci del mondo dove Cristo è anco- ra crocifisso nei suoi fratelli, nella sua carne innumerevole, dolente e santa. Come sul Cal- La Lettera [4] giugno ‘19
re e non gli è bastato; lo vedo pendere nudo e disonorato, e devo distogliere lo sguardo. Poi giro ancora la testa, tor- no a guardare la croce, e vedo uno a braccia spalancate che mi grida: ti amo. Proprio a me? Sanguina e grida, o forse lo sussurra, per non essere in- vadente: ti amo. Perché Cristo è morto in croce? Non è stato Dio il mandante di quell’omi- cidio. Non è stato lui che ha permesso o preteso che fosse sacrificato l’innocente al posto dei colpevoli. Placare la giusti- zia col sangue? Non è da Dio. Quante volte ha gridato nei profeti: «Io non bevo il san- gue degli agnelli, io non man- gio la carne dei tori», «amore io voglio e non sacrificio». La giustizia di Dio non è dare a ciascuno il suo, ma dare a cia- scuno se stesso, la sua vita. Ecco allora che Incarnazione e Passione si abbracciano, la stessa logica prosegue fino all’estremo. Gesù entra nella morte, come è entrato nella carne, perché nella morte en- tra ogni carne: per amore, per essere con noi e come noi. E la attraversa, raccogliendoci tutti dalle lontananze più perdute, e a Pasqua ci prende dentro il vortice del suo risorgere, ci trascina con sé in alto, nella potenza della risurrezione. La Lettera giugno ‘19 [5]
L’arte di essere fragili [Via Crucis itinerante del Venerdì Santo] Spesso Gesù si ritirava solo: sa). che però ci ha acquistato la sal- per pregare, per immergersi nel Solo l’ultimo, il Calvario, ce l’ha. vezza. E quella non è solo arte, cuore del Padre, per non farsi Nella Via Crucis di quest’anno ma vita. Un breve filmato ha fagogitare dalle cose. abbiamo seguito il Maestro pro- introdotto il percorso, lo stesso E spesso lo faceva sul monte. prio sui monti, giungendo con lui che alcuni mesi prima i giovani Nel Vangelo di Matteo Gesù alla croce. In alcune stazioni ab- avevano visto e dal quale era- sale su sei monti che non hanno biamo incontrato anche alcuni no partiti per elaborare i testi. nome (noi li chiamiamo il monte “monti” di fragilità che ci aiutano Grazie alla Famiglia Profumo e delle tentazioni, delle Beatitudi- ad imparare l’arte di essere fra- alla famiglia Capaccioli Andrea e ni, della preghiera, dei miracoli, gili”. Del resto, anche la morte di Francesca con la piccola Chiara, della trasfigurazione, della chie- Gesù è stata una grande fragilità le cui testimonianze sono ripor- La Lettera [6] giugno ‘19
tate di seguito, e ai familiari di Elena Pellegrinelli contraddizione. che tutti conosciamo anche dal libro “Tutto bene”. La fragilità ci permette di scoprire la meraviglia, il riconoscersi piccoli ci fa percepire l’infinito, è lo sta- “Oggi non farò lezione, non voglio proclamare nul- to che ci consente di svelare quello che si trova al di la, nè indicarvi una qualche verità. Avrei solo un là. Ora so che la vulnerabilità è l’arma più potente”. segreto da confidarvi: un tempo anch’io ero un uomo forte, quando si insegnava a voce piena e si pretendeva autorità. Al tempo della forza sopraggiunge quello della fragilità e non è facile sentirsi improvvisamente delicati, può rivelarsi un inferno se si è soli. Io solo non lo sono mai stato. Era una notte piena di stelle, uno di quei mo- menti in cui ci ritroviamo sperduti, briciole nell’enormità, eppure il cuore si riempie di pace e scoprii che queste sensazioni non sono in La Lettera giugno ‘19 [7]
Sono Andrea. Purtroppo, mia “Signora, suo marito è in ospe- dieci giorni fa, non mi sembra- moglie Francesca non è potuta dale, ha tre ore di vita”. Sono va giusto farle patire questo venire per problemi di salute. caduto al lavoro, ma sono qua. freddo. Anche se mi sarebbe Vi ringrazio soprattutto perché In quel caso io ho ricevuto la piaciuto molto farvela cono- ho avuto l’onore di essere qui, grazia. Mia moglie ha pregato scere. Annachiara ci ha avvici- questa sera e vi racconterò la tanto…io le ho stravolto la vita. nato davvero alla fede. Questa nostra storia. Stava preparando la cena, mi volta io e mia moglie ci siamo Famiglia normalissima, nien- aspettava a casa e le è crollato completamente abbandonati te di che, siamo stati sempre il mondo addosso. Non sape- al Signore. Perché vi dico que- bene. Ci siamo conosciuti io e va neanche cosa volesse dire sto? Perché prima erano gra- mia moglie, ci siamo sposa- “emorragia cerebrale”. Passata zie ricevute che duravano quel ti, abbiamo vissuto nell’agio, anche questa, è tornato tutto periodo. E’ guarita la mia pri- nel vizio anche. Si usciva alla come prima, alla normalità. Si ma figlia, sono guarito io, ma sera… fino a 6 anni fa quan- usciva la sera con la bambina, si questa è una grazia che deve do è nata la mia prima figlia. andava in giro... fino a 4 anni fa durare. Io e mia moglie siamo Qui mi sono avvicinato di più quando è nata Annachiara, con diventati un’unica persona in alla fede. Fede cosa significa? un problema al cuore. Lo sape- questa esperienza. Abbiamo E’ nata la mia prima bambina vamo già prima che nascesse. pregato, ci siamo abbando- Marianna, tutto sembrava bel- Ci siamo guardati di fronte ai nati completamente alle mani lo, ma poi c’è stata un’infezio- dottori che ci hanno messo del Signore. Quando mi hanno ne e anche mia moglie aveva la davanti ad una scelta. Io e mia detto che mia figlia non sa- febbre a 40. moglie non abbiamo aspettato rebbe arrivata all’età di 4 anni, Così mi sono avvicinato alla un secondo: sì, la vogliamo. Se mi sono completamente ab- fede, ho cominciato a pregare il Signore ce l’ha regalata, ce bandonato. Il tema di questa e ho ricevuto la grazia, sì per- l’ha donata, noi cercheremo di Via Crucis è la fragilità e io mi ché in pochi giorni sono guarite fare i genitori per condurre la ci ritrovo in questo. Io ero uno entrambe. Però è quella grazia sua vita per insegnarle e farla forte, uno che faceva tutto lui, che non ho gustato perché è crescere nei migliore dei modi. posso fare io, al lavoro faccio durata quei dieci giorni e poi si Ci hanno detto che sarebbe io. In quel momento non posso è tornati alla vita normale. Nel stata una vita seria, difficile, fare niente. Io, a mia figlia, non mezzo uno dice “finalmente si piena di problemi, perché se- posso fare niente se non darle ricomincia a vivere”. condo loro è una bambina di- il mio amore e pregare per lei. Dopo invece è stata colpa mia. versa. Volevo portarla stasera, Io e mia moglie ci siamo detti: Mia moglie è stata chiama- ma, essendo fragile perché ha sia fatta la sua volontà. ta dal lavoro e le hanno detto appena subito un intervento Tante persone, anche i più vi- La Lettera [8] giugno ‘19
cini, i familiari, ci hanno detto: preparato come le altre testi- “Pensaci, è uno sbaglio. Sarà monianze. Se un giorno ce ne malformata. Dovrai prendere sarà l’opportunità, vi presen- carrozzine, letti appositi”. Mia terò mia figlia, vi garantisco figlia è una bambina normalis- che è un terremoto vivente sima. Ha un problema al cuore. pur essendo cardiopatica! Vi Non vi sto a spiegare cosa, i racconto solo un aneddoto: è termini medici nemmeno io li uscita qualche giorno fa dall’o- capisco. Io guardo mia figlia, è spedale. Io e mia moglie prima un dono che mi è stato dona- degli interventi andiamo sem- to e io e mia moglie la stiamo pre ad Imbersago e facciamo crescendo nel migliore di modi. la Scala Santa e tutte le volte Almeno, speriamo di farlo. in quei momenti ci sentiamo Oggi posso dire e afferma- avvolti da un vento e noi pen- re che solo la preghiera mi ha siamo: sarà lo Spirito Santo aiutato. I medici ci hanno aiu- che ci viene incontro e ci sen- tato e io prego che le loro mani tiamo un’unica cosa. Tornia- siano in grado di operare mia mo in ospedale, accompagno figlia. E fino ad oggi è andato mia figlia all’uscita della sala davvero tutto bene. Certo, ci operatoria e aspetto perché sono state delle complicazioni è l’unica cosa che posso fare. come spesso accade durante Ho chiesto di darmi la forza di gli interventi. Però sono fiero guardare mia figlia. Dammi la della scelta e la rifarei infinite forza perché sicuramente non volte. La scelta che abbiamo sarà come quando l’ho lascia- fatto 4 anni fa guardandoci ta. L’ho guardata e le ho detto: negli occhi, io e mia moglie: no, “Amore, come stai?” e lei mi nostra figlia, noi la vogliamo. dice “Tutto bene, papà”. Mia fi- Noi siamo custodi della nostra glia era intubata, con i drenag- bambina che il Signore ci ha gi e l’unica cosa che ha saputo voluto donare. Sì, è una pro- dirmi è stata: “Sto bene”. Cosa va e anche difficile, però cer- posso dire? Ho vissuto tutta la chiamo di portarla avanti nel terapia intensiva con mia figlia migliore dei modi. Sono felice che mi diceva “Sto bene papà, e continuerò a ripeterlo. E rin- non ti preoccupare”. Quindi si- grazio ancora per avermi dato curamente tutte le preghiere l’opportunità di fare questa te- che abbiamo fatto e non solo stimonianza; soprattutto, rin- noi. In primis ci siamo, io e mia grazio il Signore, perché mi ha moglie, ma penso che parec- donato questa bambina. L’ulti- chie persone, conoscenti e mo medico mi ha detto: “E’ un anche no, come passaggio di dono a termine”. No, è un dono. parola, tra i miei amici, il par- A termine, tutti lo siamo. Mia roco... E mia figlia ha vissuto figlia magari vivrà pochi anni, questo momento in terapia in- però ci stiamo godendo nostra tensiva con serenità. Ha avuto figlia e questo ci ha conferma- i suoi problemi post-operatori, ti come genitori, come sposi. ma con serenità. Mi sono affi- Per me è come avere riscoper- dato al Signore e mi sono tra- to un nuovo giorno, un nuovo sformato. Prima dicevo:” fac- matrimonio, una nuova fami- cio tutto io”, mentre ora dico glia ed è una cosa unica. Scu- “fa tutto Lui”. sate se balbetto, se non sono Grazie. La Lettera giugno ‘19 [9]
LTietColomTuitnoiltoà TEictcolleosiali: un esercito di Carità Il vescovo Francesco agli oltre 600 presenti a Chiuduno “Non inauguriamo un’istituzione, ma un cammino che ci porta verso la vita” Cos’è la Comunità ecclesiale ci ha condotto all’i- questa realtà». Ricordandone territoriale? Dove ci conduce e stituzione delle Cet ci la storia ha però sottolineato cosa ci chiede di lasciare? E chi mette nella condizio- come non ci si possa ferma- sono i protagonisti di questa ne migliore per essere re a questo. «Cosa ci chiede nuova avventura di Chiesa? Lo generativi, per creare, questa storia? - ha detto -. ho spiegato in modo appro- sostenere, riscattare A Bergamo appartiene un’e- fondito nel pomeriggio di sa- e dare vita». Le 13 Cet norme ricchezza di opere, ma bato 9 marzo il vescovo Fran- insieme rappresen- quali sono i frutti? Oggi si cor- cesco Beschi durante la prima tano l’intero territorio re il rischio che la cultura del assemblea dei 13 Consigli pa- della diocesi. «Il terri- bisogno sia quella che ispira, storali territoriali convocata a torio è la destinazione regola e verifica le opere. Dio Chiuduno nella struttura del della Cet - ha spiega- è attento a qualcosa di più del Palasettembre. Tra essi anche to - non solo come bisogno dell’uomo, è attento Ivan Rota e Riccardo Perico, contesto geografico, all’uomo». Ed è verso la vita membri del Consiglio. ma inteso nel complesso dei degli uomini che le Cet pongo- mondi vitali dentro cui le per- no lo sguardo. «Il cammino che Il cambiamento sone vivono il loro tempo quo- intraprendiamo ci porta verso «La Cet è un esercizio di carità tidiano». Monsignor Beschi quella terra promessa che è la ispirato dalla fede e che pren- ha analizzato il significato di vita - ha spiegato -. Andare si- de la forma di un cammino ge- questo cambiamento decisivo, gnifica assumersi fino in fondo nerativo», ha detto in apertura strutturale e pastorale, della la serietà della vita, prenderla del suo intervento parlando Chiesa di Bergamo che chiude i sul serio come sta a cuore a alle oltre 600 persone presen- 50 anni di storia dei 28 Vicariati Dio. Quello che siamo ti. «Quello che ci accingiamo a locali prima esistenti. «Abbia- chiamati a donare è il senso percorrere non è solo un cam- mo lasciato una forma che era di una vita bella, riconoscendo mino, ma un processo genera- consolidata e riconosciuta. Ora dove Gesù è già arrivato e noi tivo. Il progetto di riforma che non abbiamo semplicemente nemmeno lo immaginavamo». allargato i confini del Vicariato locale. Non stiamo inauguran- Le terre esistenziali do una nuova istituzione, ma Poi un approfondimento sul- stiamo aprendo un cammino». le terre esistenziali, cioè quei Il vescovo ha indicato alcune mondi vitali che costituiscono delle fatiche che si percepiva- il volto della comunità e di cia- no all’interno dei vicariati, con scun membro di essa. «Le ter- «più della metà di essi senza re esistenziali non sono set- un Consiglio pastorale, con tori separati e affiancati l’uno una certa stanchezza rispetto all’altro - ha precisato - ma a iniziative irrigidite nel tempo, sono la morfologia, la forma con una certa dose di autore- della vita». Relazioni, lavoro e ferenzialità o con sacerdoti che festa, cittadinanza, tradizione a volte non si riconoscevano in e fragilità sono le cinque terre La Lettera [10] giugno‘19
esistenziali che interpellano la questa nostra vita, la vita che compongono il suo libro, Cet. «Da cristiani - ha chiesto di tutti insieme con tutti». Rimessi in viaggio. Immagini da monsignor Beschi - cosa pos- Ringraziando l’assem- una chiesa che verrà: siamo dire sul nostro territorio blea per la disponibilità 1) Tornare alla realtà (Concilio, che magari vede il fiorire di fa- offerta ha invitato a com- riforme, secolarità) 2) Preser- miglie giovani oppure invec- piere con pazienza tutti i vare il segno (Liturgia, sacra- chia sempre più? E sul lavoro e passi necessari. «Non menti, preghiera) 3) Mantenere il suo rapporto con lo sviluppo abbiate fretta di produr- la parola (Scrittura, catechesi, umano? Rispetto al tema della re. Avviate il cammino e cultura) 4)Salvare la profezia cittadinanza abbiamo qualco- tra un po’ di tempo non vi (Etica, carità, politica) 5) Riapri- sa da dire, da fare, da gene- verrà chiesto quali ope- re i passaggi (Giovani, donne, rare? Come viene alimentata re avete fatto, ma quali frutti trasmissione) 6) Dividere le re- la cultura della solidarietà?». Il sono nati. La Cet è il volto dei sponsabilità (Compiti, carismi, rapporto tra Chiesa e mondo, cristiani nel territorio della vita ministeri). Dopo una prima rea- tra vita e fede si concretizza di tutti. Sentiamoci partecipi zione assembleare e il pranzo, i nell’apporto di esperienza e di di questo cammino con quel- lavori sono continuati con il la- competenze che i membri dei lo che può essere uno slogan: voro di gruppo nelle terre esi- Consigli pastorali territoriali ricominciamo dalla vita, dalla stenziali. portano nella loro missione di vita di tutti». Chiesa. «La Cet si nutre di un’e- sperienza il cui grembo è la Il nostro Consiglio ha poi vissuto parrocchia, nella verità dei vol- altri appuntamenti tra cui quel- ti che la abitano. È lì che spe- lo di sabato 8 giugno a Pontida, rimentiamo la decisività delle dalle 9.30 alle 16.00, come tem- relazioni. Nel Cpt non portia- po più prolungato per orientare mo semplicemente idee e te- e approfondire il cammino. Ha orie, ma un’esperienza di cui i aperto i lavori la riflessione di laici sono i veri protagonisti. La don Giuliano Zanchi, proponen- laicità è prendere sul serio l’u- do sei grandi capitoli, gli stessi manità dell’uomo». In conclu- sione ha tracciato le motiva- Il Vescovo Francesco in bici, in centro città, zioni e le caratteristiche della “assistito” dalla forza dello Spirito e… dallo scattante segretario. scelta di riforma della Chiesa di Bergamo. «Non vogliamo costruire un’alternativa, un altro mondo, contrapposto a quello non cristiano. Non vi è nemmeno l’intenzione di vo- ler occupare nuovi spazi, ma la nostra è la scelta della media- zione culturale e della sua po- tenzialità generativa, Ci viene chiesto di impegnarci perché il Vangelo sia fermento di una vita umanamente degna per tutti. La mediazione cultura- le è la necessità di macinare il Vangelo nelle condizioni at- tuali, non nella nostalgia del passato, scoprendo la bellez- za di impastare il Vangelo con La Lettera giugno‘19 [11]
ITigtoiolvoaTnit,oll’oEuTritooplao e il Mondo Lunedì 8 un incontro formativo in vista scussi, la serata è stata parti- aprile, pres- delle prossime elezioni Euro- colarmente ricca. La relazione so l’oratorio pee, rivolto a tutti, ma con un di Francesco Rocchetti si è ar- di Cisano, occhio di riguardo ai più giovani, ticolata in tre momenti princi- si è tenu- soprattutto a quelli che si pre- pali: dapprima un richiamo al to il primo sentano, nell’occasione, per la funzionamento delle istituzio- appunta- prima volta ai seggi. Grazie ad ni europee, soprattutto al ruo- mento or- un contatto personale, è stata lo del Parlamento, per la cui ganizzato individuata la disponibilità di composizione siamo chiamati dalla ne- Francesco Rocchetti, un gio- al voto; a seguire, un’introdu- onata Co- vane ricercatore bergamasco, zione ai grandi temi di dibattito munità Ec- attivo presso l’Istituto per gli che oggi caratterizzano l’oriz- clesiale studi di politica internazionale zonte europeo; infine, un posi- Territoriale (ISPI) di Milano, e quotidiana- zionamento dell’Europa all’in- (CET) VII, mente impegnato nell’analisi terno delle trasformazioni che quella che dei trend europei all’interno stanno sconvolgendo il mondo riunisce le della geopolitica mondiale. intero negli ultimi anni. parrocchie L’intervento, ovviamente, non L’intervento di Francesco è che in pre- ha avuto un taglio “partitico”, stato molto profondo, ma al cedenza co- ma piuttosto motivazionale, tempo stesso accessibile an- stituivano i vicariati della Valle in quanto ha avuto l’obiettivo che ad un pubblico che vede- San Martino e di Ponte San di spiegare l’importanza delle va rappresentate tutte le età e Pietro. sfide che attendono l’Euro- tutte le estrazioni. I messaggi Le CET sono il frutto di una re- pa oggi, di sottolineare come più importanti possono esse- visione profonda del rapporto nessuno possa sentirsi disin- re sintetizzati in tre punti. In- fra Chiesa di Bergamo e ter- teressato rispetto alle scelte nanzitutto, l’Europa vive oggi ritorio, con l’obiettivo di pro- che vanno prese, nonostante un grave problema di tipo de- muovere ed alimentare la rela- l’apparente distanza dell’Eu- mografico. La popolazione del zione fra la comunità cristiana ropa dai problemi quotidiani. Si vecchio continente è caratte- e tutte le altre realtà, attraver- tratta di riflessioni pienamente rizzata da una bassissima na- so un ampio coinvolgimento in linea con la chiamata ad una talità e da un’alta aspettativa dei laici. Laici che agiscono nel- vita cristiana oggi, ed in par- di vita, il cui effetto combinato le CET all’interno di cinque am- ticolar a quel tipo di impegno è un invecchiamento progres- biti, chiamati Terre Esistenziali, per il mondo che è richiesto sivo della popolazione, che sta ovvero dei gruppi di lavoro che alle CET oggi, come sottoline- ridisegnando equilibri econo- si occupano dei seguenti temi: ato dalle linee guida dell’Uf- mici e sociali. Secondo, l’Euro- Relazioni d’amore; Tradizione ficio per la Pastorale Sociale, pa si trova a dover affrontare, e cultura; Lavoro e Festa; Fra- appena distribuite nelle nostre a livello internazionali, paesi gilità; Cittadinanza. parrocchie, dal titolo “Pensieri di grandi dimensioni demo- All’interno dell’attività della e provocazioni in preparazione grafiche ed economiche. Solo Terra Esistenziale “Cittadinan- alle prossime elezioni ammini- considerata nel suo comples- za” è stata individuata da subi- strative ed europee”, so l’Europa sembra in grado to l’opportunità di organizzare In merito agli argomenti di- di potersi interfacciare con La Lettera [12] giugno‘19
il giusto peso. Terzo, le sfide massimo soppor- solo, si sentano protagonisti attuali evidenziano le difficol- tata, ma da pochi nella Chiesa, con un ruolo at- tà delle nostre istituzioni de- amata, capita, va- tivo nel dialogo con il mondo. mocratiche ad essere efficaci lorizzata. Gli inter- E’ il momento di mettersi in in momenti dove occorrono venti dei più giovani gioco, perché essere cristiani decisioni importanti, anche sono stati ispirati oggi significa appassionarsi impopolari. Siamo stati provo- invece a capire dove alle vicende del mondo, e fare cati rispetto al futuro che può risiedono oggi le potenzialità la propria parte perché il vivere attendere un continente che dell’Europa, con particolare ri- dell’uomo, nei luoghi dell’esi- basa sulla democraticità delle ferimento ai temi del lavoro e stenza (le “Terre esistenziali”), sue istituzioni il suo punto di della sostenibilità ambientale. è affare nostro. E tutti, nel pic- forza, quando i paesi centra- E’ stato chiaro a tutti che non colo e nel grande, possiamo listici ed autoritari sembrano i basta una serata introduttiva fare la nostra parte. più efficienti e veloci. per dare risposte, né per poter Alla relazione di Francesco capire appieno se l’offerta po- Michele Meoli Rocchetti è seguito un dibatti- litica corrente affronta questi Coordinatore della Terra to vivace, che ha visto interve- temi con la dovuta profondi- Esistenziale “Cittadinanza” nire giovani ed adulti, con ulte- tà. La serata è stata per tutti della Comunità Ecclesiale riori spunti di riflessione. Pare un un punto di partenza. Lo è Territoriale Valle San Martino di poter dire che fra gli adulti stata anche per la CET nel suo Ponte S. Pietro ci si interroghi soprattutto su complesso. Siamo tutti invita- cosa è andato storto nel pro- ti, a valle di una serata come cesso di crescita dell’Unione, questa, a interrogarci sul no- sul perché l’entusiasmo di stro ruolo nella società di oggi. venti anni fa si è trasformato Con la CET, il Vescovo ha mes- in un pessimismo crescente, so nelle nostre mani uno stru- tanto che oggi l’Unione pare al mento perché tutti, laici e non Ritiro Terza Media Il 6 aprile 2019 noi ragazzi di me siamo andati a mangiare le nostre riflessioni finché è terza media abbiamo parteci- la pizza all’oratorio, in seguito giunta l’ora di andare insieme pato ad un ritiro e la cosa più siamo tornati nella Casa di Co- a messa, infine siamo tornati bella è che siamo anche rima- munità, dove dopo aver steso i ognuno alla propria casa. sti a dormire in Casa di Co- sacchi a pelo abbiamo messo È stato un bellissimo ritiro e munità! Il tema del ritiro era il pigiama. La parte più bella spero che se ne facciano altri la storia del profeta Giona, un però è stata quando abbiamo così, perché oltre ad aver ap- uomo a cui Dio aveva detto di visto un film molto toccante: profondito la Parola di Dio, è andare a Ninive per avvertire il “Io non ho paura” tratto dal ro- stato divertente e siamo stati popolo, ma lui andò da tutt’al- manzo di N. Ammaniti. La not- tutti insieme! tra parte per sfuggire alla vo- tata è trascorsa tra chiacchie- lontà di Dio. Dopo aver letto, re, risate e qualche sonnellino. parlato e discusso della storia Il giorno seguente, quando ci di Giona con don Giuseppe, ci siamo svegliati siamo anda- siamo messi da soli e abbiamo ti al bar (dell’oratorio) per fare risposto a delle domande sulle colazione e abbiamo mangiato quali poi ci siamo confrontati. le brioches (buonissime!). Fini- Dopo questo momento insie- to colazione, abbiamo ripreso La Lettera giugno‘19 [13]
Prima riconciliazione [a cura di Ivana] Per la prima volta nelle nostre Parrocchie di Pa- rarci, effettivamente abbiamo fatto le cose con lazzago e Burligo, hanno vissuto il sacramento calma. I commenti dei bambini rivelano la loro della prima riconciliazione i bambini di terza ele- serenità e tranquillità. In tanti anni da catechista, mentare. Questo spostamento, pensato e attua- rimango sempre meravigliata della “serietà” con to per favorire una maggior consapevolezza da cui i bambini si presentano ai Sacramenti. Com- parte dei piccoli, è stato fatto anche per unifor- movente!!! Un dialogo un po’ particolare, tra l’a- mare i percorsi con le parrocchie vicine. Il nostro nello e i calzari, ci ha aiutati a entrare ancor più è un piccolo gruppo, di soli quindici bambini. Un nella parabola del Padre misericordioso, la stes- tempo si diceva “poca brigata, vita beata”. E se sa che aveva guidato anche il ritiro dei genitori e a questo aggiungiamo un anno in più per prepa- il lavoro dei ragazzi. DIALOGO FRA L’ANELLO E I CALZARI APPENA MESSI AL FIGLIO MINORE NELLA FESTA ANELLO: ehi; ma siete proprio nuovi? CALZARI: sì, il papà ci ha messi ai piedi di quel figlio. Dovevi vedere come erano conciati gli altri. In pratica non c’erano più, tutti consumati. Doveva proprio essere messo male quel giovanotto. Ma anche tu sei nuovo o sbagliamo? ANELLO: sì, anch’io sono appena stato messo al dito di quel figlio dal papà. CALZARI: abbiamo più volte sentito parlare il papà di come quel figlio se ne sia andato e abbia buttato via l’anello. ANELLO: sì, anch’io ho sentito questa storia. Sapete, sono sempre rima- sto in tasca del papà. Il papà ave- va una voglia matta di metter- mi al dito di quel figlio appena fosse ritornato. Ho visto tutto quello che quel papà ha fatto. E’ una cosa incredibile. CALZARI: su racconta. Noi siamo stati qui e abbiamo solo intuito qualcosa. ANELLO: quel papà non si è dato pace per un attimo, ha consumato gli occhi sulla torre ad aspet- tare il figlio. Era in casa, ma era come se fosse fuori, alla ricerca del figlio. E poi quando è arrivato Il figlio è successo un finimondo: si è messo a correre, quasi mi perdeva dalla tasca, è uscito, si è gettato sul figlio, lo ha abbracciato e baciato. CALZARI: e tutto questo quando il figlio gli aveva voltato le spalle? Fossimo stati noi gli avremmo arrivato una pedata nel sedere e gli avremmo detto di andarsene via. ANELLO: anch’io penso che avrei fatto così, ma quel papà no. E non è finita: poi il papà ha messo in movimento tutta lo casa: non bisognava aspettare un attimo a fare festa. CALZARI: e in quel momento immaginiamo ha ordinato di venire a prendere anche noi. ANELLO: proprio così. Lì a tavola ha fatto qualcosa di eccezionale, ha fatto rinascere Il figlio: mi ha preso di tasca e mi ha messo al dito del figlio, di quel figlio che mi aveva buttato via. CALZARI: e poi ha fatto mettere noi ai suoi piedi ANELLO: proprio così. Quel figlio era rinato come figlio. Una cosa eccezionale. CALZARI: che razza di papà! La Lettera [14] giugno‘19
LE IMPRESSIONI DEI RAGAZZI Eva: all’inizio avevo paura perchè mi vergognavo di stare davanti a Don Giampaolo perchè non l’ho mai co- nosciuto, ma dopo che mi sono con- fessata ho capito che la confessione è come una preghiera. Sofia: ho provato emozione perchè attraverso il don ho potuto parlare con Gesù e confidargli i miei peccati, avendo il suo perdono. Elodie: all’inizio ho avuto molta pau- ra, quando ho visto il mio compagno che aveva finito. Avevo il batticuore perchè toccava a me. Alla fine mi sono sentita meglio perchè ho ab- bracciato mio papà, mia mamma e i padrini. Isabel: mi sono sentita molto agita- ta e felice, perchè almeno non dove- vo pensarci più e mi sentivo più libe- ra. Don Robeto è stato molto gentile e mi ha aiutato molto con i suoi con- sigli e adesso li sto seguendo. Asia: La mia prima confessione è andata bene, non ero agitata e Don Giampaolo è stato molto bravo a confessarmi. Niccolò: Oggi è stato il giorno del- la mia prima confessione e io ero molto emozionato perchè ho detto i miei peccati a Gesù e lui mi ha per- donato. Irene: prima di andare alla cerimonia ero molto agitata, poi quando sono salita sull’altare e ho parlato con il don mi sembrava di parlare con un amico e dopo mi sono sentita in pace con Dio. Subito dopo abbiamo fatto pace anche con i nostri genitori, i pa- drini e le madrine, infatti ognuno di noi è andato ad abbracciarli. Questo gesto mi è piaciuto molto ed è stato molto bello. Matteo: io, mentre mi confessavo, sono stato felice perchè ero con- tento di essere stato sincero. Sono contento di avere condiviso questo momento con i miei amici. La Lettera giugno‘19 [15]
Attiraci a Te, Signore! [Il sacramento della Cresima] Entrando in chiesa gli occhi guardano e fissano la grande croce gloriosa e fiorita della risurrezione: tutto il nostro cammino è giunto lì e ripartirà da lì. Con il piccolo gesto di attaccare alla croce la calamita con il nastro, espressione del percorso in preparazione alla cresima e simbolo della loro vita, i ragazzi hanno compiuto un grande gesto di fede: Gesù, Tu sei il nostro Salvatore e noi vogliamo stare sempre uniti a Te! Lo Spirito Santo sarà la nostra forza nei momenti di prova della nostra vita e ci ricorderà il tuo grande amore, fino a dare la vita per noi. Lo Spirito Santo illuminerà la nostra strada e noi potremo essere riflesso di questa luce…la lampadina colorata che ci è stata donata dalla comunità ci ricorderà che noi dobbiamo portare luce a chi è nel buio, essere testimoni del vangelo di Gesù! L’augurio di noi catechiste, guardando con stupore le rose in fiore sulla croce e sull’altare, è che ciascuno dei nostri ragazzi possa fissare sempre lo sguardo su Gesù, possa sentirsi attirato dal suo amore, possa stare sempre attaccato a Lui nei momenti gioiosi e tristi della vita, possa trovare sempre la speranza di fiorire nonostante tutto. FIORIRE Impara a fiorire nonostante tutto. Con le tue timidezze e le tue paure. Fiorisci e profuma la vita di coloro che si avvicinano. Fiorisci e profuma senza fare i conti, senza nessuna differenza tra buoni e cattivi, tra chi merita e chi no. Devi profumare e non giudicare; devi spargere bellezza e far portare gli occhi altrove. Perché le nostre fioriture servono al mondo per portarlo altrove, per contaminarlo di bellezza per renderlo capace di qualcosa che spesso dimentica: e cioè far fiorire la bellezza in tutti. Questo potrebbe essere un impegno di resurrezione: imparare a fiorire per dare agli altri la possibilità di fiorire, sempre e nonostante tutto. E per fiorire non devi avere tutte le cose in ordine, non devi essere impeccabile… la fioritura è questione di disponibilità, di coraggio, di capacità di moltiplicazione delle cose belle che hai. Allora fiorisci con i sorrisi, con le vicinanze, con le bellezze che hai e non tirarti indietro. La Lettera [16] giugno‘19
ALCUNI RAGAZZI SI RACCONTANO… Domenica 19 maggio abbiamo fantastiche. All’inizio ero agi- (Alissa) ricevuto il sacramento della tata, ma poi ho visto tutte le Mi è piaciuto intraprendere S. Cresima. È stata una bella facce dei miei compagni nel- questo percorso con mia so- esperienza, perché mi sono la mia stessa situazione e mi rella ed è stato emozionan- sentita più vicina a Gesù. Ora sono tranquillizzata. te quando ci ha chiamato per forti e consapevoli del suo Per tutti è stato un grande nome. Mi sono divertita a pre- amorevole abbraccio, iniziamo passaggio che ci accompa- parare la calamita. (Francesca) ognuno il nostro cammino di gnerà per tutta la vita ed io Mi è piaciuto condividere con testimonianza. (Sofia) non posso altro che essere fe- gli amici l’esperienza di Roma. È È stata una bella cerimonia lice. (Gaia) stato divertente durante la fun- e grazie allo Spirito Santo mi Mi è piaciuto quando hanno zione l’intreccio dei nastri con le sento più sicuro! (Andrea) imposto le mani sulle nostre calamite che si staccavano. Per Secondo me è stata un’espe- teste e quando ci hanno fatto fortuna c’erano i papà che in rienza molto educativa che mi il segno della croce con l’olio qualche modo hanno fatto fun- ha fatto crescere come cristia- profumato. (Arianna) zionare le cose. (Stefano) na e mi ha reso più consapevo- Il 19 maggio ho vissuto un mo- le e più forte. Per questa espe- mento magico, sensazionale rienza ringrazio la mia famiglia che attendevo da tanto tem- che mi ha aiutato e il mio pa- po. Finalmente lo Spirito Santo drino, ringrazio le catechiste e il è entrato in me, nella mia vita. don che in questo anno hanno È stata un’esperienza bellissi- avuto molta pazienza e nono- ma. Quel giorno ero molto feli- stante tutto hanno continuato ce e spero che anche gli altri lo a seguirci. (Martina) fossero e che abbiano prova- È stata una bella giornata di to le mie stesse emozioni. Ho festa, tanta emozione e trepi- vissuto questo momento con dazione, ma alla fine è andato i miei parenti e la mia famiglia tutto bene, anche con mo- e sono felice che ci fossero in menti divertenti. Grandi don quel momento e vorrei dirgli Giuseppe e monsignor Rota grazie. Vorrei ringraziare don Scalabrini. Spero di vivere ap- Giuseppe e monsignor Patrizio pieno e con gratitudine i doni per avermi dato questo sacra- dello Spirito Santo. ( Valentina) mento. Soprattutto ringrazio Secondo me la Cresima è un te Spirito Santo per essere cambiamento molto impor- entrato nella mia vita. Grazie. tante perché diventi più con- sapevole delle scelte che fai. Il momento migliore è stato in chiesa quando il monsignore e i due don mi hanno messo le mani sul capo. (Angelo) In quest’anno di catechismo mi sono divertita molto, ho rafforzato amicizie e soprat- tutto ho vissuto momenti e attimi magnifici. Il giorno della cresima ero vicino a persone La Lettera giugno‘19 [17]
La nascita del Battista Giovanni ha un ruolo così im- zando l’iconografia. Frequenti mentre sappiamo dal vangelo sono nell’arte i Cicli dell’infan- che era nel tempio. L’Angelo, portante che nel calendario si zia, con le scene dell’annuncio a con la molla, sta sistemando i carboni ardenti del braciere, celebrano due feste: una per Zaccaria, l’incon- collocato sull’altare con tan- tro fra Maria ed to di tovaglia, noncurante che la nascita e una Elisabetta, la na- il calore la possa incendiare, scita e l’imposi- mentre Zaccaria è in ginocchio, per la morte. 1 zione del nome. Il rapito dalla visione. racconto dell’an- Giotto (2), molto prima, nella La liturgia dell’An- nuncio da parte di Cappella Peruzzi a Santa Croce, no C propone la un angelo si ispi- con la scena dell’annuncio dà lettura del van- ra alla nascita di l’avvio alle storie della vita del gelo di Luca, che Isacco, Sansone Battista: sotto un ciborio gotico affronta il tema e Samuele: Zac- Zaccaria sventola un turibolo, dell’infanzia di caria, come Sara, mentre dall’altra parte dell’al- Gesù a partire non riesce a cre- tare gli si fa incontro l’angelo. dall’annunciazio- dere alla notizia e Davanti all’edificio si trovano ne. Prima, però, per punirlo della alcuni personaggi, tra cui due Luca presenta sua incredulità, donne e un gruppo di musici. l’annuncio della l’angelo lo rende Anche Domenico Ghirlandaio nascita di Giovan- muto. nella Cappella Tornabuoni raf- ni Battista, il cui In un capitello di Notre-Dame- figura la vita del Precursore a ruolo è così im- du-Port a Clermont- Ferrand partire dall’annuncio dell’ange- portante che nel la scena si svolge nei pressi di lo: qui la scena si svolge entro calendario cristiano vengono un edificio circolare che rappre- l’elegante architettura rinasci- celebrate due feste: una per senta il tempio. E mentre l’an- mentale di una chiesa, nella cui la nascita e una per la morte. gelo si rivolge a Zaccaria, che abside si trova Zaccaria inten- In Oriente era celebrata an- fa oscillare un turibolo, questi, to a spargere incenso, mentre che la festa della concezione non potendo parlare, gli appare l’arcangelo Gabriele. sostituita, in Occidente, dalla 2 mostra una tavolet- Nell’affresco accanto è rap- visitazione. Figlio di Zaccaria ta sulla quale è scritto: presentato anche il momento Johannes est nomen. In dell’imposizione del nome. L’al- ed Elisabetta la sua nascita e altre opere Zaccaria in- tro tema molto diffuso è quello circoncisione sono descritte fin dica il proprio mutismo della nascita di Giovanni a cui, nei particolari, ma gli Apocrifi, con un dito sulla boc- a volte, è associata l’immagi- soprattutto il Protovangelo di ca; talvolta Elisabetta è ne dell’imposizione del nome Giacomo, e la Legenda aurea, accanto a lui e l’angelo e della circoncisione. Elisabetta diffusero altri episodi influen- mostra un cartiglio. Nel- è rappresentata a letto sedu- la volta della sagrestia, ta o distesa, mentre Zaccaria in chiesa parrocchiale, abbiamo scrive il nome del bambino su l’inizio della storia del Battista una tavoletta. Giotto raffigu- con l’affresco (1) dell’annun- ra un grande edificio con due cio a Zaccaria. Stranamente la stanze: a destra la camera di scena, dipinta da Simone Pa- Elisabetta, sdraiata sul letto e ganelli, è in plein air, all’aperto, La Lettera [18] giugno‘19
4 circondata da tre inservienti, a pera c’è anche il tema del ba- con soffitto a cassettoni; la sinistra Zaccaria che scrive su gnetto, come nell’iconografia luce entra da una finestra e il- un foglio il nome del figlio. della nascita della Vergine. lumina il letto dove la puerpera Nella tela di sinistra (3) del pre- Giovanni Baronzio (5), in una Elisabetta riposa. In primo pia- sbiterio, in chiesa parrocchiale, tavola del 1340, raffigura tre no Zaccaria vestito come un (Giovanni Scaramuzza, 1893) episodi della vita del Battista: ricco mercante scrive il nome abbiamo la scena dell’imposi- la nascita, l’imposizione del figlio che la giovane Maria, zione del nome con l’anziano del nome e la circoncisione. A con i capelli sciolti e l’aureola, sacerdote dalla lunga barba, sinistra si vede la ricca camera tiene in braccio davanti a lui. che incide sulla tavola il nome di Elisabetta poiché, secondo Raramente si rappresenta la di Giovanni. E’ qui che, insieme una tradizione apocrifa, Zac- fuga di Elisabetta col piccolo ad Elisabetta che tiene il pic- caria era un sacerdote bene- Giovanni per sfuggire a Erode stante e aveva accolto Maria che, furioso, fa uccidere nel 3 bambina nel Tempio, che ora Tempio Zaccaria, poiché non assiste la puerpera e prende rivela dove si nasconde il figlio. colo sulle ginocchia, compare in braccio il piccolo Giovanni; al Questo racconto, tramandato anche una giovane donna ve- centro Zaccaria sta scrivendo dagli Apocrifi e in particolare stita di bianco: Maria, la madre il nome; a destra è raffigurata dal Protovangelo di Giacomo, di Gesù. la circoncisione compiuta otto è stato creato per fare pen- Anche il Beato Angelico (4) giorni dopo la nascita del bam- dant con la fuga in Egitto. mostra l’anziano sacerdote bino. La presenza di Maria che seduto all’interno di un cortile, riceve dalle mani di Elisabet- 5 che scrive il nome del ta il bambino appena nato è figlio circondato da un gruppo presa dalla Legenda aurea, tre di vicini. Sullo stesso tema è la mesi dalla sua parente, pren- tela di Artemisia Gentileschi del dendosi cura di lei durante la 1635: nel quadro si vede Elisa- gravidanza: fu lei che ricevette betta dopo il parto, assistita da nelle sue sante mani il neona- una ancella, mentre Zaccaria to e compì per lui il compito di sta scrivendo qualcosa: al cen- levatrice», come nella tela di tro la scena familiare di un par- Iacopo e Lorenzo Salimbeni to, con quattro donne, levatrici nell’oratorio di San Giovanni a e inservienti, intente a lavare e Urbino. Qui gli artisti raffigu- fasciare il neonato. In quest’o- rano il Ciclo completo dell’in- fanzia del Battista, compresa l’iconografia molto rara del commiato della Vergine da Elisabetta e Zacca- ria. Talvolta una serva fa il bagno al nascituro e la tinozza ha la forma di un fonte battesimale, come nel portale della cattedrale di Auxerre (XIII sec.), quale allusio- ne alla futura vocazione del Battista. Nella tela di Van der Weyden siamo in un ti- pico interno fiammingo La Lettera giugno‘19 [19]
TDiatroiloo, TDiatvolido eTeitFolroancesca in Malawi Continuano le testimonianze che hanno caratterizzato gli incontri giovani nell’anno del Sinodo e dell’uscita della lettera di papa Francesco “Christus vivit” ai giovani e a tutto il popolo di Dio. È ora di partire! L’agitazione sale vuole aiutare e chi invece vuole Sin dal primo giorno siamo stati rapidamente e le emozioni sono solo conoscerci. Dopo l’ansia dei travolti dai loro ritmi, lì le gior- alle stelle. controlli, ri- Ci si accorge di non avere parti- usciamo a nate ini- colari aspettative di come sarà, raggiunge- ziano per ma la testa si riempie immedia- re la mac- tutti con il tamente di tutti quei racconti china che sorgere del fatti dalle persone che prima ci condurrà sole e si di noi, hanno deciso di mettersi presso la concludono in gioco e di affrontare questa missione al calare di straordinaria esperienza. dei Padri esso, per Queste sono le emozioni, per chi Monfortani; godere a come noi sceglie all’improvviso lì, durante pieno della di essere volontario dall’altra il tragitto luce solare. parte del mondo. Emozioni che su quelle Subito ve- proseguono per l’intera durata strade di niamo ac- dell’esperienza, che ti cambiano terra rossa colti da tutti la vita, o più semplicemente ti prevale il i bambini cambiano il modo di guardarla silenzio, un bel silenzio! I nostri e i ragazzi e di viverla. Emozioni che resta- occhi sono incollati al finestrino, del Cecilia Youth Center (centro no vive dentro di te ogni giorno, ad osservare la realtà che c’è là giovanile), i quali ci coinvolgono con il passare delle settimane, fuori, dentro di noi siamo sem- nelle attività di quei giorni. Pri- dei mesi e degli anni. pre più convinti di aver fatto la ma ancora di godere della no- Da un momento all’altro ci tro- cosa giusta. stra prima colazione africana, viamo catapultati in un’altra re- Eccoci arrivati presso la missio- seguiamo i ragazzi attraverso altà. Siamo atterrati a Blantyre, ne, a Balaka. È qui che, io, Dario le strade dei villaggi, i nostri oc- in Malawi, dopo un lunghissimo e Davide, abbiamo deciso di tra- chi si disperdono tra le capan- viaggio aereo. Un sole lumino- scorrere la nostra prima espe- ne, i colori e la gente; le nostre so, un’accoglienza strepitosa e rienza di volontariato. orecchie, vengono attratte da l’ascolto delle prime parole di Bambini per le strade, canti, co- una parola particolare, che tut- una lingua “lontana”, ci fanno lori e profumi sono alla base di ti urlano al nostro passaggio e realizzare di essere giunti alla tutte le giornate africane; con- sembra proprio essere rivolta a nostra meta, che in realtà sem- dividere, ascoltare e sorride- noi: Azungu! Che significa uomi- bra proprio essere solo l’inizio di re sono i pilastri di una cultura ni bianchi, quasi per richiamare una grande esperienza. molto lontana dalla nostra. È la nostra attenzione e per avvi- Fuori dall’aeroporto tutti ci ven- facile entrare a far parte della sare i vicini del passaggio di per- gono incontro, c’è chi ci vuole loro quotidianità ma non è al- sone “straniere”. portare le numerose valigie, chi trettanto facile dimenticarsene. Dopo una breve passeggiata, tra canti e nuove conoscenze, La Lettera [20] giugno‘19
arriviamo in un campo immen- non parlando la stessa so, non sia delle migliori. Rima- so; immediatamente, capiamo lingua. Al momento del- niamo colpiti dalle condizioni di quale è l’attività che ci spetta. I la visita ci accorgiamo di vita e ci accorgiamo di quanto bambini non stanno nella pel- quanto le condizioni sia- risulta loro complicata anche le, ci prendono per mano e ci no dure, ma nonostante solo la somministrazione dei mostrano tutti i passaggi per ciò si legge nei loro occhi farmaci assegnati da Marina; piantare alcune piantine, che la speranza e la voglia di spesso, infatti, dimenticano di rappresentano il primo passo darsi da fare all’interno assumere le pastiglie, proprio per ricreare le foreste, ormai di quelle mura, infatti, c’è per questo l’infermiera rilascia distrutte. Siamo inizialmente chi lavora il legno, chi cu- loro un sacchettino con raffi- straniti ma riescono presto a cina, chi, invece, si occu- gurati i momenti della giornata coinvolgerci, e ci ritroviamo con pa del cucito. (sole che sorge, sole alto, sole le ginocchia nella terra a scavare Non da meno, è stata che tramonta, luna), per fornire buche con le mani; tra una pian- la giornata tra i villaggi loro un’indicazione dell’orario tina e l’altra ci accorgiamo che con Marina, un’infermie- di assunzione. Il contributo di i bambini rincorrono cavallette ra Italiana; la quale ci ha Marina è essenziale per queste o qualsiasi altro tipo di inset- permesso di scoprire la persone, sia dal punto di vista to, e con delle rapide mosse le realtà dei villaggi africa- medico che morale, la sua forza acchiappano e le mettono nelle ni. Saliamo nel cassone e la sua solarità sono contagio- loro tasche per portarle presso della sua macchina, nel se. la capanna della loro famiglia. quale sono posizionati Ovviamente, anche in qualità Ovviamente ci mostrano orgo- dei semplici materassini, di volontari, non ci è mancato il gliosi il loro bottino, anche se le per il trasporto dei suoi tempo per visitare e scoprire la nostre espressioni involontarie, pazienti. Marina è lì con terra meravigliosa del Malawi! probabilmente disgustate, non noi, ci travolge con la sua credo facciano trasparire la loro forza e la sua tenacia. Al stessa felicità, nonostante ciò volante un ragazzo afri- loro continuano la caccia. Dopo cano, in passato pazien- qualche ora, stanchi e accaldati, te di Marina ed ora suo collabo- torniamo alla missione. ratore. Sin dal primo momento Non solo esperienze di quoti- ci rendiamo conto di quanto le dianità ma anche esperienze di sue giornate siano intense e vita. Abbiamo avuto la fortu- frenetiche, durante il tragitto, na di trascorrere una giornata infatti, ci racconta le storie del- per far visita ai detenuti delle le persone a cui faremo visita. prigioni maschili e femminili, Giunti al villaggio, parcheggia- e portare a ciascuno di loro un mo la macchina sul giglio della pensiero Natalizio: pane, mar- strada, scendiamo dall’auto e mellata e sapone. Non nego, Marina si carica in spalla il suo in quest’occasione regnava la borsone pieno di farmaci e di tensione e la paura di metter- tutto quello che può essere uti- si a confronto con una realtà le ai suoi pazienti. L’accoglienza, cruda, al limite dell’umano. Il è come sempre, molto calorosa: nostro arrivo, però, è stato un i bambini ci corrono incontro, gli momento di festa per i prigio- adulti si inchinano e ci stringo- nieri. Canti e balli facevano sva- no la mano, salutandoci ad uno nire lentamente la nostra ansia, ad uno. Veniamo accompagnati i nostri occhi incrociavano i loro alla capanna e Marina ci pre- e le nostre orecchie erano allie- senta ai familiari; l’ospitalità è tate dai loro discorsi e dalle loro davvero incredibile, nonostante voci, in grado di trasportarti pur la situazione del malato, spes- La Lettera giugno‘19 [21]
La Missione Si Fa [Convegno Missionario Ragazzi] Come ogni anno anche po di giovani e meno giovani Al termine della celebrazione quest’anno i gruppi di IV,V ele- ballerini. La musica ha sicura- liturgica il Vescovo, partendo mentare e I media hanno con mente un ruolo fondamentale da una domanda postagli dal entusiasmo partecipato al nella vita di tutti, crea armonia, musicista Christian Serazzi, 16° Convegno Missionario dei non va ascoltata da soli, non ha sottolineato l’importanza ragazzi, a Bergamo, dal titolo deve isolare ma unire, avvici- della musica come qualcosa “LA MISSIONE SI FA”. Filo con- nare gli uni agli altri. Al termine che accade, che succede o non duttore la musica con le sue della testimonianza gli anima- esiste, proprio come il Vange- note, le sue sinfonie, le sue tori hanno chiesto ai ragazzi di lo. Quando celebriamo l’Euca- melodie che devono essere scrivere su una nota musicale restia, dobbiamo esserci con fatte insieme ad altri «proprio la loro qualità (gioia, passione, cuore e testa, si deve mettere come il Vangelo». curiosità, ascolto ecc ecc ) che in gioco la propria vita. La mu- All’arrivo in oratorio dell’Im- portano all’interno del gruppo sica dà gioia e così facciamo macolata l’accoglienza dei per creare armonia. Le note scoprire agli altri quello che c’è bambini e ragazzi è stata ac- scritte son state raggruppate di bello nell’essere cristiano. compagnata da una musica e sistemate su un pentagram- Non si deve dimenticare che la stonata a significare come le ma, a creare musica di vita. musica è sempre comunione, note unite senza senso non Successivamente ci siamo come la missione. creano armonia. Suddivisi in spostati formando un corteo Nella parte conclusiva della gruppi formati da coetanei di gioioso, nella chiesa di Sant’A- celebrazione i ragazzi hanno più parrocchie, la mattinata lessandro in Colonna per la risposto alle domande d’impe- è stata animata dalla testi- Messa con il Vescovo Monsi- gno rivolte dal Vescovo e con monianza di un’insegnante di gnor Francesco Beschi. Lungo una sola voce hanno scandi- danza, che ha raccontato la il cammino fino alla chiesa si to per tre volte le parole “Ci sua esperienza. La passione è creato un clima festoso che sto”. Una novità di quest’anno che in lei è nata sin da piccola ha attirato l’attenzione e la è stata la richiesta rivolta da per la danza è diventata la sua curiosità di molti passanti. La due ragazzi al vescovo, perché missione, non solo insegnare i chiesa era stracolma di gente, anche lui esprimesse il suo “Ci passi di danza, ma con la mu- ci siamo seduti nella navata sto”. Così “l’impegno a conti- sica manifestare le emozioni, centrale, più fortunati i piccoli nuare a dirigere la bellissima gli stati d’animo in un grup- di quarta che erano sull’altare orchestra” è stata sugella- accanto al Vescovo. Durante ta dal dono di una bacchetta la messa sono state esposte da direttore, mentre quello “a una alla volta le 7 note mu- portare la bella sinfonia in tut- sicali, ogni nota associate ad to il mondo attraverso i mis- una parola: sionari” è stato condiviso con i ragazzi, che in dono hanno LA SINFONIA ricevuto un flautino. FACCI ATTENTI Nel pomeriggio sono stati proposti giochi per sottoline- PERDONO are ai ragazzi come la musica SOLIDARIETA’ sia espressione di diversi stati REGALIAMO d’animo e come riesca ad unire a prescindere dal paese d’ori- MISTERO gine dal ritmo e dalla melodia. SI CI STO La Lettera [22] giugno‘19
“Abbiamo il cuore che trabocca di gioia! La parola irrompe nella nostra vita riempiendola di una ma- gnifica sinfonia. Signore aiutaci ad essere stru- menti che regalano, con la mu- sica melodiosa della tua amici- zia, la gioia di essere tuoi figli.” IMPRESSIONI DEI RAGAZZI tito a ballare. La cosa che mi bello quando ci hanno fatto ha stupito di più è stata la S. scegliere la sciarpa dei Cinque • E’ stata un giornata piace- Messa celebrata dal Vescovo Continenti. Dopo siamo anda- vole, mi ha colpito la testimo- Francesco e da tantissimi altri ti alla S. Messa celebrata dal nianza dell’insegnante di ballo sacerdoti e c’erano anche mol- Vescovo Francesco; noi era- che con la musica ha realizza- tissimi calici pieni di particole” vamo proprio sull’altare seduti to il suo sogno. (Beatrice, Sara, (Andrea B.) ai suoi piedi e alla fine della S. Anna, Marta e Asia prima me- • “Mi è piaciuto partecipa- Messa ci hanno consegnato dia) re perché abbiamo parlato di un fischietto fatto dai bambini • Mi è piaciuta l’attività con la quanto sia importante la mu- cubani”. (Davide). musica che ci ha fatto perce- sica nella vita come le parole pire diverse emozioni. (Anna e di Gesù. Mi è piaciuto quando Mattia prima media) abbiamo cantato, fatto il lavo- • Durante il corteo mi è pia- retto, camminato tutti insieme ciuto il clima festoso che i è verso la Chiesa dove abbiamo creato. (Lorenzo prima media) celebrato la S. Messa con il • Mi sono divertito quando ci Vescovo, con il quale alla fine hanno fatto giocare con le mu- abbiamo fatto la foto” (Elisa- siche e quando ci hanno fatto betta) giocare a calcio. (Mattia prima • “Al Convegno Missionario media) ho fatto nuove conoscenze. • E’ stato molto bello al con- Mi sono emozionato quando vegno giocare con la musi- il Vescovo è salito sull’altare, ca è stato molto melodioso e quando ci hanno regalato il anche giocare a calcio è stato flauto, quando abbiamo co- molto bello. Altrettanto bello struito uno strumento, quando è stato il viaggio di ritorno sul abbiamo cantato tutti insie- pullman guardando la partita me, quando ci siamo messi in dell’Atalanta. LA missione SI cammino verso la Chiesa. Ma FA! (Cristian prima media) quando siamo tornati a casa • Questa esperienza è stata ho provato tristezza perché molto bella, mi sono divertita era terminata questa espe- tanto e ho capito che la musi- rienza bellissima. L’anno pros- ca è amicizia, gioia e preghie- simo ci tornerò sicuramente” ra. (Chiara quinta elementare) (Nicola) • “Mi è piaciuto molto anda- Gruppo Quarta Elementare re al Convegno Missionario. Sono contento di aver donato • “E’ stata una bella espe- un euro per poter aiutare le rienza perché mi sono diver- persone in difficoltà. E’ stato La Lettera giugno‘19 [23]
Maria, Regina della famiglia [Pellegrinaggio a Ghiaie di Bonate] Le Parrocchie della Fraternità “Finalmente!”, “Non è cambia- sottolineare alcune dimensio- hanno iniziato insieme il mese to niente”, “ce n’era bisogno”, ni oltre le facili e spesso super- di maggio con il pellegrinag- “tanto si pregava già”, “hanno ficiali semplificazioni. gio a Ghiaie di Bonate. Molte negato tutto”, “le chiesa sta Anzitutto il fatto che, questa, persone si sono date appun- cambiando”, “allora vedi che sia una scelta squisitamente tamento alla chiesa –inizial- qualcosa di vero c’era”, “ci vo- pastorale da parte del Vesco- mente nata come primo san- leva proprio”. vo che ha come prima pre- tuario in Diocesi dedicato alla Sono solo alcune tra le reazio- occupazione la genuinità dei Sacra Famiglia e poi divenuta ni “a caldo” seguite all’annun- cammini di fede dei fedeli che gli sono affidati. L’orizzonte parrocchia - dove il parroco cio da parte del Vescovo Fran- è quello della preghiera: si ri- don Marco ci ha accolto, intro- cesco il 13 febbraio scorso conosce che quel luogo è da ducendo la preghiera del rosa- del riconoscimento del culto a lunghissimo tempo segnato rio, recitato poi nel cammino “Maria Regina della Famiglia” da un “fiume” di preghiera e verso la cappella. presso la cappella parrocchiale di devozione alla Madre di Dio La scelta del luogo del pelle- a Ghiaie di Bonate. invocata come Regina della grinaggio non è stata casuale, Il testo del decreto e della let- Famiglia e si stabiliscono le motivata dal recente decreto tera sono facilmente reperibili condizioni perché ciò possa con il quale il Vescovo Fran- e consultabili sul sito della dio- essere vissuto in modo frut- cesco ha dato riconoscimento cesi e sull’opuscolo di preghie- tuoso, anche a fronte di alcuni al culto a “Maria Regina della ra preparato per i pellegrini. modi di vivere la devozione a Famiglia” presso Ghiaie di Bo- Mi pare prezioso condividere Maria che più che manifestare nate. qui alcune brevi riflessioni che la fede rischiano di esprime- Don Alberto Monaci scriveva: provino, in modo semplice, a re fanatismo o appartenenze divisive in seno alla comunità cristiana. Con questa decisione la chie- sa diocesana “fa sua” quella devozione, riconosce il senso buono dei semplici fedeli che nell’affidarsi a Dio attraverso l’intercessione di Maria hanno trovato nutrimento per le loro scelte di vita cristiana; in qual- che modo potremmo dire che fa uscire dal “privato” tale de- vozione indicando quella cap- pella come un luogo “sicuro” e in cui anche come comunità è bello pregare e nutrire cammi- ni di Vangelo. Non si è ingenui dal dimen- ticare che quel luogo è stato segnato da una vicenda parti- colare legata alle presunte ap- La Lettera [24] giugno‘19
parizioni avvenute ad Adelaide re sempre tenuto dalla stessa dare la propria storia, le proprie Roncalli nel 1944. Adelaide a tracciare il solco in scelte, i propri dolori, la propria La scelta del Vescovo è anda- cui vivere queste decisioni: la fede serena o vacillante, la cap- ta maturando dentro un lungo serenità in coscienza sul suo pella di Ghiaie è ora più che mai cammino di Chiesa e nel dialogo vissuto e il rimettersi fiducioso un porto sicuro ove trovare ri- con la Santa Sede che si è fatta al giudizio della Chiesa come ul- paro. Lì giorno e notte, in ogni garante di questo cammino. timo e insuperabile riferimento. stagione dell’anno alla Regina Niente di improvvisato o su- Il dibattito proseguirà certa- della famiglia potremo conti- perficiale. Proprio questo lungo mente e potranno proseguire nuare, come singoli credenti o discernimento ha portato a ri- gli studi, utili se condotti con come comunità e associazioni tenere che non vi fossero ele- serietà e onestà; non man- cristiane, ad affidare il cammino menti tali da rendere necessa- cherà nemmeno chi cercherà di gioioso, promettente o ferito ria la riapertura del processo e strumentalizzare anche questa delle nostre famiglie, sapendo quindi la revisione del giudizio scelta e di fomentare polemi- di farlo ora dentro al cammino dato allora dal Vescovo Berna- che astiose e divisive. sicuro di quella grande famiglia reggi, che rimane tutt’ora vali- Ma per chi, con il cuore umile, è che è la Chiesa di cui Maria san- do. È l’atteggiamento esempla- in cerca di un luogo dove affi- tissima è immagine e modello. La Lettera giugno‘19 [25]
TMietsoleodTi imtoaloggTiiot:olo il volto di Maria 1. SAN LUCA RITRAE go e da Natalina Riva a Burligo. la verità e la vita. Nessuno vie- LA MADRE DI DIO ne al Padre se non per mezzo 2. L’ODIGHITRIA, di me”. Colei che indica la via Abbiamo celebrato nell’A- Il primo è la Madonna Odi- zienda florovivaistica Colleo- ghítria. ni a Palazzago e da Ermanno Mangili a Burligo. 3. LA GLIKOFILUSSA, La Madonna della tenerezza. L’evangelista Luca (colui che ci È quello in cui Maria regge col Il secondo modello fondamen- accompagna in questo anno braccio sinistro il Figlio, solle- tale è la Madonna della tene- liturgico) ricorda, nel prologo vando la mano destra per indi- rezza. Qui i volti di Maria e di del proprio vangelo, di esse- carlo: la “via” è appunto Cristo. Gesù sono accostati in espres- re stato molto scrupoloso nel Gesù, nel Vangelo di Giovanni sione di dolce intimità, mentre raccogliere informazioni da cap. 14 così dice: ”Non sia tur- nell’Odighítria restano sempre “testimoni oculari” (1,1-4). Fu, bato il vostro cuore. Abbiate staccati. Le immagini di questo di fatto, l’unico a inserire nel fede in Dio e abbiate fede an- tipo hanno spesso nomi parti- racconto notizie accurate sulla che in me. Nella casa del Padre colari, presi dalle località dove Vergine e sull’infanzia di Gesù: mio vi sono molti posti. Se no, furono più onorate (Madonna questo è sicuramento un mo- ve l’avrei detto. Io vado a pre- di Vladimir, di Pskov e così via): tivo importante che ha fatto di pararvi un posto; quando sarò oppure inventati dalla pietà lui “il pittore di Maria”. E noi nel andato e vi avrò preparato un popolare, come il greco Glyko- mese di maggio abbiamo pre- posto, ritornerò e vi prenderò filussa, che in italiano potreb- so a prestito alcune icone che con me, perché siate anche voi be essere tradotto con «dolce la tradizione ci consegna come dove sono io. E del luogo dove baciante». E se le due guance dipinte dal “caro medico”, per io vado, voi conoscete la via». unite fossero anche riferimen- tracciare il ritratto di Ma- Gli disse Tommaso: «Signore, ria, donna bellissima. C’è una non sappiamo dove vai e come grande varietà di icone ma- possiamo conoscere la via?». riane, diverse per forme e per Gli disse Gesù: «Io sono la via, denominazioni; ma in questo insieme possiamo riconoscere tre modelli fondamentali. Abbiamo celebrato nel giardi- no di Ulisse e Giusy a Palazza- La Lettera [26] giugno‘19
to al “porgi l’altra guancia”? formava il tavolo adoperato Abbiamo celebrato alla cap- per la preghiera e per il cibo pella del Golf e dalla Famiglia dalla Sacra Famiglia. Agazzi a Burligo. 4. LA DEESIS, Maria che intercede. Terzo modello di icona: an- Anche qui Maria è in piedi, Allora è bello pensare che Ma- ch’esso viene fatto risalire nell’atteggiamento dell’oran- ria diventa la montagna lu- dalla tradizione all’evangelista te, con le braccia che richiama- minosa (Jasna Gora, appunto) Luca, ed è quello in cui la Ma- no la croce del Figlio che ve- che accende nelle nostre case donna appare senza il Figlio, in diamo, Bambino, nel tondo del e comunità ciò che è vera- atteggiamento orante con le grembo della madre. L’ispira- mente importante. Ed è luce braccia sollevate; oppure nella zione di questa icona è il pas- anche per coloro che sono se- supplica di interceditrice, come saggio del profeta Isaia (7,10- gnati dalla vita, proprio come viene raffigurata in una com- 14) in cui si legge: “Ascoltate, l’immagine porta sulla guancia posizione particolare detta o casa di Davide…il Signore “due segni di violenza” ancora in greco déesis: qui, al centro stesso vi darà un segno: ecco ben visibili. della scena campeggia Cristo, la vergine concepirà e partorirà Abbiamo celebrato al Campo mentre eri suoi lati sono raffi- un figlio e lo chiamerà Ema- delle rane e nella casa di Na- gurati la ‘Vergine Maria e Gio- nuele”. E con le parole di Dante zarena a Burligo. vanni Battista nell’atto di sup- contempliamo Maria : “tu sei 7. MADONNA NIKOPEIA, plicarlo. Maria ha lo sguardo colei che nobilitò a tal punto la operatrice di vittoria. su Gesù ed è così che orienta natura umana, che Colui che la il credente. Non teme di “met- creò non disdegnò di diventa- La Madonna di San Luca, detta tersi di mezzo” per amore dei re anch’Egli creatura. Nel tuo suoi figli, diviene nostra “avvo- ventre si riaccese l’amore gra- cata”, prende le nostre difese. zie al cui calore è germogliato Abbiamo celebrato nella casa questo fiore nell’eterna beati- di Giancarlo e Lucia Rota Sca- tudine”. labrini e dalle Famiglia di Clivati Abbiamo celebrato nella Chie- Bruna. sa di Carosso (per il maltempo) 5. LA GRANDE PANAGHIA DEL 6. MADONNA DI JASNA GORA SEGNO, Maria Tuttasanta. Częstochowa, Montagna lu- minosa. La tradizione dice che anche questa sia stata realizzata da San Luca su di un legno che La Lettera giugno‘19 [27]
Maria Nicopeia, cioè operatrice ri, come poi per ogni viaggio aggrappa alla Madonna, per di vittoria, è conservata nella apostolico. La tradizione ci non cadere. Dio è un uomo basilica di San Marco a Vene- dice che Maria, dopo la morte che scende. È la Madonna zia, nell’omonima cappella, di Gesù si trasferì nella casa di della condiscendenza: il cen- sembra giunta a Venezia in se- San Giovanni, portando con sè tro è Gesù. La Madonna fa da guito alle Crociate, come botti- tutti gli effetti personali, fra i scala per questo mistero del- no del saccheggio di Costanti- quali una tavola fatta dal Re- la vicinanza. Gesù è venuto a nopoli. Maria è rappresentata dentore stesso nella falegna- farsi uno di noi: così vicino! È frontalmente, con il volto che meria di San Giuseppe Su que- la condiscendenza di Dio che sprigiona forza e ispira fiducia, sta Luca dipinse l’immagine di scende: quella che si chiama è seduta in trono, con il Bam- Maria. E’ bello pensare che le la synkatabasi. Il cammino bin Gesù in braccio, rivestito di mani stesse di Gesù ci affida- cristiano non tollera gli arram- color rosso, come un roveto no nel legno –della croce- il picatori, non è per arrampi- ardente. Ci indica la vera vit- mistero pasquale della nostra carsi, per farsi vedere, per pa- toria per il credente: “questa salvezza. voneggiarsi, come la vanità, è è la vittoria che ha sconfitto il Abbiamo celebrato nel cortile per seguire Gesù. E Gesù lo si mondo: la nostra fede”. (1 Gv della Locanda dell’Annunciata segue sempre sulla strada del 5,4) e nella chiesa di Collepedrino. servizio, della testimonianza, Abbiamo celebrato a Salvano, dell’abbassamento, della con- San Filippo Neri 9. LA MADONNA DELLA CON- discendenza e questo ci dà DISCENDENZA (Padre Rupnik) pace e felicità”. 8. SALUS POPULI ROMANI, Santa Maria Maggiore, Salvez- A conclusione del mese di Al termine della celebrazione za del popolo romano. maggio e come ringraziamen- abbiamo distribuito a tutti i to per i percorsi di cateche- presenti un gomitolo colorato, L’immagine miracolosa, Pro- si, abbiamo preso a prestito come quelli delle cinque tappe tettrice del Popolo Romano, è un’immagine contemporanea, dell’anno pastorale; i diversi forse la più amata e onorata di cui papa Francesco ha parla- gruppi di catechesi (bambini, icona mariana a Roma, al pun- to ai seminaristi lombardi. “Mi ragazzi, adolescenti, giovani e to da essere quasi considerata hanno regalato … un’icona: la gruppi nelle case) hanno for- come un palladio della città. Madonna è al centro, grande, mato con essi un simbolo nel Conosciamo la devozione di e ha il piccolo Gesù in grembo quale hanno racchiuso il loro papa Francesco per questa ma in piedi, un Gesù di quat- cammino. Ed è così che abbia- icona: appena eletto papa le tro o cinque anni; le mani della mo visto, come d’incanto, fio- ha portato un bouquet di fio- Madonna sono così, come una rire spighe, intrecciarsi strade, scaletta, e Gesù scende, scen- formare ragnatele, comporsi de da noi... Nella mano destra la croce, guizzare pesci, allun- tiene la pienezza della legge garsi auricolari… La fantasia (un rotolo) e con la sinistra si non manca. La Lettera [28] giugno‘19
San Giuseppe a Precornelli [a cura di Davide] È sempre bello celebrare la festa di Dio, accettando con cuore genero- San Giuseppe a Precornelli. Quest’an- so le vicende di quella strana storia. no a presiedere l’Eucarestia è stato Giuseppe è uomo giusto perché è don Renè Zinetti, vicario parrocchia- immerso nella Parola di Dio e sa che le di Pontida. Nella sua riflessione ha Egli guiderà i suoi passi, nonostan- sottolineato tre tratti caratteristici te le incomprensioni. Giuseppe è poi della figura di Giuseppe: Giuseppe è uomo affidabile, perché è uomo di uomo innamorato, Giuseppe è uomo parola, mantiene le promesse, porta giusto, Giuseppe è uomo affidabile. a termine la vocazione che gli è sta- Il padre putativo di Gesù dimostra ta affidata. La festa è poi continuata tutta il suo amore per Maria e il bam- con un buon rinfresco insieme e con bino, lasciandosi trasformare, anzi i ringraziamenti a chi tutto l’anno si meglio trasfigurare dalla volontà di prende cura di questa frazione. [a cura di Antonietta] Santa Francesca Romana L’annuale appuntamento dell’As- giovani e nella comunicazione, ed ha sociazione S. Francesca Romana si articolato il suo intervento svilup- è svolto a Comonte di Seriate il 10 pando tre punti: ascolto, sguardo e marzo. parola. La mattina ha visto l’intervento di Effettivamente l’assemblea, attenta don Stefano Manfredi, parroco di e partecipata manifestava la soddi- Lurano, presentato dall’assistente sfazione nell’adesione della propo- ecclesiastico don Marco Perletti, sul sta. tema diocesano “Uno sguardo che Tutti abbiamo seguito con interesse genera”. la relazione, ma il mio pensiero cri- E’ stato molto interessante, sempli- tico mi stimola a sottolineare che le ce e chiaro, seguito con attenzione donne presenti superavano i 60/70 dalle numerose partecipanti –tra cui anni, alcune anche 80; solo una ven- un folto gruppo della nostra Comu- tina era, al disotto dei 50 anni! nità-che hanno portato dubbi e dif- Dalla proposta più spirituale, siamo ficoltà. poi passate al vivace convivio e ad Due le parole chiave della mattinata: una allegra tombolata. continuità e cambiamento. Ringrazio con tanto affetto le signo- Don Marco ha collocato l’iniziativa re di Palazzago, che hanno parteci- della Festa in una linea di continuità. pato a questo importante incontro e Don Stefano, invece, ha evidenzia- per l’attenzione e la gioia condivisa. to i cambiamenti rapidi nella società Al prossimo incontro per rivivere le tutta ed in particolare nel mondo dei stesse emozioni. La Lettera giugno‘19 [29]
TPiiltloolloeTitolo Titolo Titolo Con il ritiro di Quaresima abbiamo terminato gli appuntamenti con il Bibliodramma, origina- le approccio alla Parola, con un coinvolgimento di tutta la persona e uno scavo interiore signi- ficativo. Sempre bravo Manuel a condurci. San Giuseppe, festa del papà: il teatro ha ospi- tato la serata degna del padre putativo di Gesù e di tutti i papà (ma non solo) che hanno par- tecipato. Rosolino ci ha tenuto compagnia con musica e danze. “V” di voci profetiche. È continuato l’alfabe- Abbiamo anticipato le Giornate Eucaristiche e la to degli incontri quaresimali con le parrocchie processione del Corpus Domini a maggio, con un bel vicine. San Paolo VI presentato da Roncalli coinvolgimento dei gruppi di catechesi per l’adora- Marco, Giuseppe Lazzati da Pizzolato Franco e zione. Anche la processione unitaria, Burligo e Pa- Giorgio La Pira da Giua Margherita. lazzago, è stata partecipata. Il maggio piovoso non ci ha però regalato molti petali di rosa per il tappeto profumato da creare al passaggio del Santissimo, ma ci sono venuti in soccorso petali di altri fiori. Il tempo di Pasqua è anche il tempo delle CONSEGNE. Il segno della Croce, il Padre Nostro, i Co- mandamenti e il Credo. Quest’anno abbiamo invitato anche i genitori e continueremo a farlo anche nei prossimi anni, cosi che i diversi appuntamenti dei figli, siano una bella occasione anche per loro di rivedere i pilastri della nostra fede. La Lettera [30] giugno‘19
[a cura di Leonardo] Il Palio È 31 anni che esiste a Palazza- ta onesta lazzago ed è custodito e fatto go il “Palio delle contrade”. 31 e corretta, crescere dai suoi abitanti. Si anni in cui si è passati dai gio- alcune gare parla tanto di giovani che “do- chi del primo maggio a edizioni hanno avuto vrebbero prendere in mano” che coprivano diverse settima- un successo l’eredità della vecchia guardia, ne con eventi e sfide. 31 anni di partecipa- ma è per me una falsa speran- in cui sono cambiate persone, zione quasi za. Chi vive a Palazzago e ci vi- gare, contrade e trofei. Ci sono insperato e, vrà nei prossimi anni non sono stati periodi più floridi e altri nonostante i ventenni, ma i trentenni. meno. tutto, ci sia- Mi piacerebbe, nel prossimo Quest’anno la vittoria l’hanno mo divertiti futuro, un Palio custodito e conquistata ancora i Verdi, che tantissimo. cresciuto non dai giovani, ma sono a quota 2 (se dovessero Quella di da famiglie giovani che ci ten- vincere anche l’anno prossimo quest’an- gono ad avere un’occasione in si porterebbero a casa il trofeo no è stata più per fare comunità in quella del Palio). un’edizione che è e sarà la loro di comunità. Il bilancio di quest’edizione, che mi ha personalmente la- Perché sentirsi parte di qualco- però, lo definirei “in pari”. Ma sciato un po’ di amaro in boc- sa non è semplicemente bello, non il bilancio economico, ben- ca, forse perché con lo slancio ma è essenziale. sì quello sociale, quello della che ci eravamo dati nel 2018 relazione e della dose di co- mi aspettavo una rinascita in munità che abbiamo costruito positivo, almeno per quanto insieme. riguarda i numeri. Come dice Da un lato abbiamo le voci ne- qualcuno, però, bisogna insi- gative: solo 4 contrade hanno stere anche quando le reti non partecipato e le defezioni più sono sempre piene. importanti sono state quel- E allora che fare in futuro? Beh, la dei Lilla (Burligo) e dei Blu l’equipe educativa e le contra- (Longoni alta); qualche errore, de rimaste non intendono ab- fisiologici direi, da parte del di- bandonare la barca, ma abbia- rettivo (per cui facciamo nostra mo davvero bisogno di nuovi culpa); un diffuso sentimento marinai per andare lontano (sia di fatica, di incertezza. nel direttivo che sul territorio). Dall’altro ci sono quelle po- Il Palio è una creatura nelle sitive: la competizione è sta- mani della comunità di Pa- La Lettera giugno‘19 [31]
RRTENeDiIntCOodNlTOiocENoTTRnAiTtEaoPAlzLAoiZZoATGnOieantnooE2l01co8 oTnoitmolioca [a cura dei Consigli Affari Ecomici] A cura dei Consigli Affari Economici Rendiconto entrate Palazzago € 1.810,78 PALAZZAGO € 40.250,00 Facciamo mente locale degli ultimi anni: Rendite Immobiliari € 42.060,78 Rendite terreni - vendita terreno San Sosimo € 16,95 anno 2015 € 16.479,52 entrate € 368.806,10 uscite € 420.618,84 Totale anno 2016 Interessi depositi bancari € 9.837,60 entrate € 315.140,60 uscite € 666.067,89 € 3.602,98 anno 2017 Offerte festive Parrocchia € 23.503,27 entrate € 704.598,48 uscite € 788.211,54 Offerte Celebrazione Sacramenti… € 30.222,88 anno 2018 Offerte per candele € 25.950,00 entrate € 313.866,57 uscite € 249.172,48 Offerte raccolte straordinarie € 109.596,25 Offerte varie (buste…) Risulta immediatamente che siamo torna- Erogazioni libere deducibili (per Casa) ti a cifre più “normali”, e, forse, un po’ sot- to. Ed è comprensibile dopo il grande sforzo Totale offerte degli ultimi anni per gli interventi fatti. Non dobbiamo dimenticare che continua il mu- Contributi da Comune € 625,00 tuo (€ 410.000,00) che ci tiene impegnati in Contributi da Enti Diocesani € 350,12 rate trimestrali di circa 14.000,00 € fino al € 975,12 2026. Inoltre abbiamo il cantiere aperto per Totale Contributi € 77.338,65 la ristrutturazione interna della Chiesa della Feste Oratorio (serate, feste patronali, festa di Beita e per alcuni spazi dell’Oratorio. All’ap- Comunità..) € 56.734,00 pello manca anche il secondo lotto dell’ab- Iniziative estive Oratorio battimento delle barriere architettoniche (Cre, Baby Cre,Mare ado,…) € 134.072,65 verso il teatro. La gestione ordinaria della Parrocchia, con Totale entrate attività Parrocchiali e € 12.000,00 entrate e uscite, rileva poi tutto il movimen- Oratoriali € 6.526,64 to di iniziative rese possibili da tanta dispo- € 8.618,18 nibilità di volontari e persone che si sentono Alienazione Immobili parte di una grande famiglia. Nella tabella Entrate Oratorio troviamo le cifre, in loro troviamo il cuore Altre entrate pulsante. Grazie per chi ancora sarà segno della Prov- TOTALE ENTRATE ANNO CORRENTE € 313.866,57 videnza e della passione per la Comunità. Rendiconto uscite Palazzago € 14.366,66 € 3.750,00 Manutenzione Ordinaria € 4.688,15 Assicurazioni € 9.026,64 € 43.081,80 Imposte e tasse Remunerazioni professionali € 2.666,31 Spese Generali e Amministrative (Elettricità, acqua, telefoni, gas, gasolio, rifiuti, cancelleria ...) Interessi passivi su mutuo Bar Oratorio € 3.116,35 Feste Oratorio € 27.957,71 Iniziative estive Oratorio € 74.289.45 Carità – Missionari € 5.180,00 € 107.427,16 Totale Uscite Attivita’ Pastorali Oratoriali Tributi Curia € 4.408,93 Ristrutturazione Casa di Comunità € 50.463,49 € 5.003,70 Acquisto Mobili, Arredi € 1.173,29 Altre uscite straordinarie TOTALE USCITE ANNO CORRENTE € 249.172,48 Utile esercizio corrente € 64.694,09 (entrate - uscite) Totale a pareggio € 313.866,57 Mutuo - Debiti Verso Istituti di Credito € 410.000,00 Debiti verso privati - Deposito Cauzionale € 160.000,00 Facciamo mente locale degli ultimi anni: [Laa3nnann2oo]L22e00t11gtiu56egnreeonn‘a19ttrraattee € 368.806,10 uscite € 420.618,84 € 315.140,60 uscite € 666.067,89 anno 2017 entrate € 704.598,48 uscite € 788.211,54 anno 2018 entrate € 313.866,57 uscite € 249.172,48
Rendiconto entrate Burligo € 2.740,88 RendicoOnftfeortee ndotmraentiecaBli ue rfelriigaloi €€28.72470,8,388 OOffffOOCeeOrrfofttfffeeneefterCrCOOrttrieeetebffeTTlflfurreeeeaadootbbrrcicottttrrcceaedamaaoolalzzppeeleliiteteEooneoeorrnnniffcssccefetftatiaeaerrSlSnrnraDaitataododeieeccrereodrdrfllcaaeeeiienmnmrsiaaaaeerrlnnniiieeittii…… €€ 385297,,3813 CoAntttriivbiutàtipdaastEonratiliDeioFceessteani €€€€€€449.39.388005533669,44,,,5333,,43434166 € 9€93.653,504,04 TOTALE AEtENEtiAnAnTvttittRrrtttaaàiiAtvtveepiiTttassààsEttrrtooaoaArrooraaarrNttdldooiNiirrnneiiOaaaaFllrriiieiCeestOeRRENTE €€€€€€190121298....747.4.6789893475450,9,,,60,60,06606040 TOTALE ENTRATE ANNO CORRENTE € 108.779,60 Rendiconto uscite Burligo € 17.006,56 RendicMonantouteunszciointei sBtrauorrldiignoarie €€€€€€€€€€€€1662565272929.......647364.3411408063830000003270302,,,,60000,,,,,,,360830,80000550435046 €€660..796978,.6437 EElleettSSttrrppRRiiceMceeeisisttMemMemaàà,n,GGuuTaaRRaaunAnnAneercMcMtiiIInenueiquqtetttAAmbmereretuentoutotinauinaeesrsrababzpvpvsnzsnazutau,,iiiiiooiiiioilltzlltztgtcFgcFoosiisiiààveneiiu,au,atntenoeoeeeieseaspdarpdrssninir,,AsAtartara’a’eespipietgegararzzsosmrmorortateaecictitaaaooororsodsoCcdcmmososdnfodnfororiiseuser…l…laiiainiinieiesisndnnrnlolotstsiiiaiaioio,i,ianssoorrccttaininraraeerainainisstctecttiieeiivvlleelleerriiaa €€€€€€6757504....424.2794949995959,80,,,,3030.0440407 TOTALE UTrSiCbuITtiEveArNsoNCOuCriOa RRENTE € 1€1437.596,020,19 AATvvOaaSnnTiztzAuooaLeezEssieeorrUncceSiizzCeiicooIoTccnoEoorrmrAreeiNncnaNtteeaO((lEE3Cnn1tOt/rr1aaR2tteeR/-2- E0UU1Nss7ccTiittEee)) €€€€114149..3.772.88572260,2,5,52,99199 € 19.270,29 Situazione economica al 31/12/2017 BBURuLrIGliOgo c--uI-Ll’olll---ILgvnIBL-v--ieeabllllmllllnrooeea’eae’iugbbifobicuclmpmaobfeazbfoiiriiufeleluzufernfuslfaarprpscssffoesizsigtnncleteeteuataltaarazicicnrgregeoessontgtioisndsndodeeeoo((ei(uuloeodedonddeo((n(ddndllivtimemmilldldetetleiaiaoNiNlianiirlellvedvele’clccdastdaasa’e’ecissiaaeatsvaititnasavamrecvsmecnnreaailmnlh,eh,eeenaneenrlpprreceoecso,s,os,tsaspaeee,csedesdcecgg2l2a2l.deaaeeaeuennp0p0gp0rilebribnanaee1e1aanerm1rimtrtr8bt8(a(araemtstsi8ssozeozvseroopp.eeiari(rrroenonomrosmrpititzezeizenienrnerc……piszpszteioeimhcceeair,ar,…soneonenn)en)sscpenntitaoao)oll,aacrn’c’crrsneelaelruruataaaannaranvnvrlmtmactvv’iairerioruiiotiaaenventntatlltntaannciiceiaatmo,,trtrcrcriiiepseplsani…o…oieozmomi,itmcmùùntztsat)ert)eatouocuocennipnososn…tmttcciostoisioùtrt)roppaeaiiddilizsczrrnacceeiiiiocuauloatlovrllsoaanneeiddipz))itiii.e.,de,iaiocBnBncceucnteteuulrrolssaiaarer,ttlmlt)tiiicie.e,,eggefufroroneesiin::stssstpripttitee,aeea……ftttrteteooisaggrataaiadellsrri…22paaB0n0ne1tg1tutii7t7sasrocclri((eega€€aonpp1l1o:ot002iiis1,1,0c.l.l010uue22nn7p66gg,o(,oo99€i66l,l’’1,,laa))u0nncncnn1oogoon.no0,, aau2ulll’nnc6cauun,9nnne6eo,), Ngreulzlezoulsociitnet,ecrehsesapnretes.entano una riduzione rispetto al 2017 (€ 109.874,49) sono contemplate alcune spese BadugNlIpnnfpietpfInpNleucnaniaeeeeaaeegnulersrlsrcnlscrcecretlelntsseelaaazgiagiiie,dsdesfnvneldvlufussiiiiituocteooasasinieqiqisaserernpn.cddutcuiirriltatioeoaCeineeaeeetetllsnesespretrpplalagtvtvaeea,,acrebiebieeettcrhrrcgbagbaprnonvshhoemiegmiegette,ateasnisiaeairimbmbncttoalripriiiinaiingatlopponoreoeenoneslnnnarcncei.titsiieeehthitslriileinriroesciis.n.dnnedeeethersViuVeutessevdllaoniloalaoaaeaoralnilstvn’v’vdeseosaadadiodoaeiiennancnnancuernppnunueeeonislsctaooogrolgréaécaoieer.rllue2it2iztizcscrngaanisz0z0hahaaldleaas1aecm1eemeus8ahf8dddadzabbatr,,rieelieleiiieiricoècdoèleleollesllululnnnun’’sasaanpneeettttdzeiiaaCedCedeeiritctcoidiirahuahuffqosonneiiisgisppmcpmuceeeccelaeieilseseiiog’uoutatrratratrseennaloelnieilpptsiaianssatitnaaaiipoaoatmcmcmrlraornirnerroori2imopopoot,ep,bp20cectemmeeip0bp1olcdcderareeh7ahiia1titnerurruraisin8ln(tlaanrrlllaia€iealeeacle,teec2suèsi1idiudu.ooolel0er0etetsVmmmecece1l9llltloanalonaz.maam7au8nznzzbbtdeC7nteCataaaui(ui4a€ninaeaepspstdp,ususssai4islelaùaoe1ùoooaa9rélllri0ele)iaid,adgg’nnrerl:c9m:eeeaeeegsgdhgssgss.ddoee8cptaptrireiininfinaoaet7etooiàoltàtdcdrrapanene4iiiooBBca,lea,eoe,sc..mo4mcclrlouooCeiCihnth9nnorornmueteeedidt)temeridirdiigmg,m,tatnniiooisiupuuaaupuppd,,aonnrersslsooccieianttcdapaitiitiiitlnneeoi.f.flieistsarirùitrtieiccenlelaceeCacracrileonvsvchhaiiaaennuoegniiisnlneennnaatencaccddteutuenoohohoeegmgeestenururccrpepeetipeiorore,ellisasasndlsscoorarraaeiuehessttliioàeee Inneclalantfeiesrtaepaabtrboinaamleo. il nuovo portale della Chiesa parrocchiale e la bussola: speriamo di poterle inaugurare nella festa patronale. Su tutto, grazie a coloro che contribuiscono in modi diversi alla gestione della Comunità, anche con quei lavori che permettono un risparmio sulle uscite La Lettera giugno‘19 [33]
TElietvaozlionTe mituosliocaTleiitnoolcocasione del X anniversario dalla scomparsa di Mons. Egidio Corbetta Il ricordo del X anniversario nel 1962 e dedicata al ca sacra e canto corale. Duran- dalla scomparsa del sacerdo- pontefice bergamasco. te gli anni del Concilio cominciò te e musicista palazzaghe- Con quest’ultimo gran- ad intensificarsi sempre di più se Mons. Egidio Corbetta è de esempio di abilità l’esigenza di rendere la musica stato impreziosito domeni- polifonica e di grande sacra adeguata alle nuove esi- ca 26 maggio dalla presenza profondità poetica si è genze di una Chiesa in cam- del Coro dell’Immacolata di concluso il momento di mino, in grado di esprimere la Bergamo che si è esibito nel- elevazione, seguito da propria fede comunitaria con la nostra chiesa parrocchia- un lungo e commovente parole ed armonie stretta- le, proponendo un’elevazione applauso. La messa ve- mente legate al mistero della musicale dedicata proprio allo spertina, presieduta da salvezza. Don Egidio seppe dar storico maestro, il quale per Don Luca Testa, è sta- voce a questo grande bisogno ben 50 anni (1955-2005) ha ta animata dallo stes- e il suo contributo cominciò prestato servizio e passione so coro, accompagnato pian piano ad essere sempre come direttore del coro. Tra i all’organo dal M° Fabio Nava. più determinante per la storia brani eseguiti riecheggiavano La grande attività musica- della musica sacra diocesa- familiari le soavi note di “Dol- le di “Don Egidio”, come tut- na. Nella sua grande e nobile ce memoria”, diventato forse ti lo chiamavano, è ricordata umiltà riuscì sempre ad essere il canto liturgico più celebre di tutt’oggi da almeno due gene- distante dall’esibizionismo e Mons. Corbetta, il cui testo è razioni di coristi e da molti laici dal virtuosismo imperversan- una rielaborazione delle pa- e sacerdoti che l’hanno avuto te in quegli anni. Egli preferi- role di David Maria Turoldo sul come insegnante di musica, e va, infatti, che la musica fosse celebre inno di San Tommaso spesso capita di sentire risuo- intesa come servizio e come d’Aquino Adoro Te devote. De- nare nelle nostre assemblee vera e propria chiave di lettura gna di nota anche la “Cantata a liturgiche, magari nei giorni più dei divini misteri. Alcuni trat- Papa Giovanni XXIII” composta solenni, le note della famo- ti in comune raccolti nelle di- sa “Messa Facile” conosciuta verse testimonianze di chi l’ha dovunque nelle nostre par- conosciuto: umiltà, cordialità e rocchie e anche fuori diocesi. riservatezza che facevano di La memoria di questa grande Don Egidio un uomo capace di passione e perseveranza ci è ascolto, di grande compagnia stata testimoniata dall’attuale ma di poche e misurate parole, direttore del Coro dell’Imma- sempre intrise di saggezza e colata Don Ugo Patti e anche di bontà. Un uomo ma soprat- dal nostro sindaco, il quale, tutto un sacerdote che attra- prima dell’evento, ha voluto verso la musica ha pregato ed confidare alcuni aneddoti le- è riuscito ad amare e far ama- gati alla sua esperienza di stu- re il Signore anche agli altri. dio in seminario, quando Don Egidio era insegnante di musi- Andrea Alborghetti La Lettera [34] giugno‘19
Nell’omelia, don Luca ha sot- che parole buone e questo lo cavano nel cortile. Da allora tolineato due parole che han- rendeva più amabile con tut- sono passati dieci anni; non no caratterizzato la sua vita: ti. Amava stare in oratorio ed sono tanti, ma non sono nep- DISCREZIONE e AMABILITÀ. aveva cura per i giovani: per pure pochi. Questa è una data Mons. Egidio infatti esprimeva questo don Luca, in accordo importante per tenere viva la i suoi sentimenti profondi con con i parenti, alla sua morte sua memoria e per riconoscere discrezione e poche parole. ha deciso di lasciare la salma la sua testimonianza pubblica, Tutto quello che non esprime- in chiesa, continuando la vita artistica e spirituale. va a parole, lo riversava nella della parrocchia nonostante il musica e nel canto. Era di po- rumore dei più piccoli che gio- Raffaele Previtali La Lettera giugno‘19 [35]
Work in Progress Continuano i lavori alla chiesa della Beita. Siamo a buon punto con pareti Continuano i lavori alla chiesa del- e volte, son stati definiti e in parte già la Beita. Siamo a buon punto con tracciati gli impianti. Si sta attenden- pareti e volte, son stati definiti e do il pavimento poiché le piastrelle di in parte già tracciati gli impian- graniglia che recuperano il pavimento ti. Si sta attendendo il pavimento antico trovato in piccola porzione sot- poiché le piastrelle di graniglia che to i successivi, vengono fatte una ad recuperano il pavimento antico una, secondo la tecnica di un tempo. trovato in piccola porzione sotto La posa è prevista per l’inizio di luglio. i successivi, vengono fatte una ad A metà giugno è stato fatto un ulterio- una, secondo la tecnica di un tem- re sopralluogo con tutte le Ditte impe- po. La posa è prevista per l’inizio gnate nei lavori, coordinate dallo Studio di luglio. A metà giugno è stato Bono- De Filippi per ottimizzare tem- fatto un ulteriore sopralluogo con pistica e interventi. A oggi è prematuro tutte le Ditte impegnate nei lavori, ipotizzare il periodo dell’inaugurazione; coordinate dallo Studio Bono- De nel frattempo si sta procedendo con la Filippi per ottimizzare tempistica e formulazione dei luoghi liturgici. Du- interventi. A oggi è prematuro ipo- rante le feste della Beita si pensa ad tizzare il periodo dell’inaugurazio- una “assemblea itinerante”, con la visi- ne; nel frattempo si sta proceden- ta al cantiere. do con la formulazione dei luoghi liturgici. Durante le feste della Beita si pensa ad una “assemblea itinerante”, con la visita al cantiere. La Lettera [36] giugno‘19
Battesimi Domenica 5 maggio ore 15.00 Santiago Giuliani, di Denny e Nicole Perico, nato il 6 agosto 2018 Santiago Domenica 2 giugno ore 11.30 Luca Manzoni di Nicola e Clara Gandolfi, nato il 18 febbraio 2019 Katleya Fumagalli, di Mario e Hilary Facheris, nata il 20 dicembre 2018 Luca Katleya Domenica 9 giugno ore 17.00 Burligo Samuele Beloli di Alen e Ylenia Vitali, nato il 16 gennaio 2019 Samuele -Cre 2019: -Mare adolescenti e 3 media a Rimini: 24 giugno-19 luglio, 22-26 luglio in Oratorio. -Biciclettata in Valtellina e trenino del Bernina: -Baby Cre: 1-26 luglio, 29 luglio-2 agosto Scuola dell’Infanzia. -Festa di Comunità: dal 23 agosto all’8 settembre La Lettera giugno‘19 [37]
Matrimoni Valentina Agazzi Mazzoleni e Alessandro Minelli Moira Merelli e Fabio Longhi 22 aprile, Burligo 11 maggio, Orezzo di Gazzaniga Gaia Russo e Nicola Alborghetti Michela Grassi e Pietro Milesi 3 maggio, Barzana 31 maggio, Chiesa San Giorgio, Almenno S.S. Defunti LUIGIA CEFIS, di anni 82, deceduta a Scanzorosciate il 15 aprile, GIUSEPPE BIFERA, di anni 50 funerata e sepolta a Palazzago deceduto a Palazzago il 20 marzo, il 17 aprile 2019 funerato e sepolto il 22 marzo 2019 So che tutti dicono che non ci sei più In cielo è il nostro amore. Abbiate Gesù ma si sbagliano, tu vivi dentro i cuo- Cristo come unico tesoro. ri delle persone che ti hanno voluto bene e per sempre ci vivrai. (Sant’Angela Merici) I tuoi cari Sicuri che da Lassù preghi e proteggi STEFANO PREVITALI, di anni 29 tutti noi. I tuoi cari rinvenuto a Calusco d’Adda l’11 aprile 2019, GIUSEPPINA PELLEGRINELLI funerato e sepolto a Palazzago in ROTA, di anni 76 il 16 aprile 2019 deceduta a Bergamo il 3 maggio, Talvolta ci domandiamo perché la tua funerata e sepolta a Palazzago breve vita sia stata tanto difficile e il 6 maggio 2019. tormentata. Ora però siamo certi che hai raggiun- A voi che mi avete tanto amato non to la vera pace che tanto disperata- mente cercavi. guardate la vita che lascio ma quella Ciao Stefano, prega per noi. che inizierò. I tuoi cari I tuoi cari ANNA CARRARA ved. ERNANI LOCATELLI, di anni 81 deceduta a Bergamo l’11 maggio, funerata a Palazzago il 13 maggio; deposizione ceneri il 18 maggio 2019 Vivere nel cuore di chi resta non è morire. Con affetto, i tuoi cari
Il 13 marzo è venuto a mancare nella sua Parrocchia di Prato Mons. Pierluigi Milesi, originario di Dalmine ma conosciuto anche a Palazzago dove veniva a far visita ai pa- renti e, in quelle occasioni, partecipava alle celebrazioni in Parrocchia. Così lo ricordano i suoi parrocchiani: “Ti ringraziamo Signore per averci donato don Pierluigi, Esempio di totale e fedele dedizione alla Chiesa, vissuta con mitezza e generosità di cuore. Nel suo lungo ministero sacerdotale, vissuto con passione per oltre 50anni, ha spezzato con noi e per noi il pane della Parola e dell’Eucarestia nei diversi contesti sociali e pastorali: in parrocchia, nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro, nelle diverse aggregazioni ecclesiali e nei campi scuola tra le sue amate montagne” (tratto da “in memoriam” Basilica Cattedrale di Prato - 15/03/2019) E dall’Azione Cattolica di Prato: “Profondamente commossa ma illuminata dalla Speranza della Resurrezione affida alla Misericordia di Gesù Buon Pastore, l’anima buona di Mons. Pierluigi Milesi, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Azione Cattolica di Prato, già Assistente Ecclesiastico Nazionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica e ne ricorda la mitezza d’animo, la forza del pensiero, la disponibilità nell’azione, l’amore per la parola, la testimonianza del Vangelo, la dedizione alla Chiesa, la corresponsabilità fraterna con il laicato cattolico, l’impegno per il mondo del lavoro, la tensione ideale verso la Città di Dio e la passione quotidiana per la Città dell’Uomo” (Azione Cattolica Basilica Cattedrale di Prato - 15/03/2019) La comunità di Palazzago, è vicina alla sorella Donatella e nipoti, nella certezza che i frutti buoni di questa vita donata al servizio degli altri siano motivo di consolazione. Anniversari GIACOMO GIOVANNI MARIA CEREDA GIOVANNA CEREDA MALVESTITI ROTA ved. ROTA ved. PELLEGRINELLI (14 - 1 - 2018 14 - 1 - 2019) (1989 - 2019) (1995 - 2019) (2018 - 2019) Da un anno ci hai la- GIOVANNA TERESA SAVINA CEREDA DOMENICO sciato. Ogni angolo CEREDA in NAVA ved. CEREDA CEREDA della casa, ogni tratto (1997 - 2019) (2008 - 2019) della tua strada, ogni (1990 - 2019) momento della nostra vita, qui tutto parla di te. ELVIRA Gli anni Sentiamo la tua mano ALBORGHETTI trascorrono velocemente, che ci guida. Sei la forza (2016 - 2019) nel nostro cuore. ma voi vivete sempre nei nostri pensieri Con amore, e nei nostri cuori. la tua famiglia I vostri cari FRANCESCO MAZZOLENI (30 - 6 - 2000 30 - 6 - 2019) I ricordi rivivono ogni giorno e destano no- stalgie, ma ravvivano l’amore che non cono- sce tempo. I tuoi cari
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