Important Announcement
PubHTML5 Scheduled Server Maintenance on (GMT) Sunday, June 26th, 2:00 am - 8:00 am.
PubHTML5 site will be inoperative during the times indicated!

Home Explore Il tubero

Il tubero

Published by mariapadovan7, 2017-11-07 03:30:59

Description: presentazione scienze

Search

Read the Text Version

IlTubero ElettricoUn progetto di: Pietro Macri, Cristina Tilola, Alice Pozzi, Maria Padovan, Arianna Zorzi, Lara Laidelli e Francesca Tilola

Novità – Quest’idea abbiamo deciso di approfondirla, pensando alle popolazioni che vivono nelle Favelas, quindi in condizioni di estrema povertá. – Quest’ultime impediscono addirittura di avere energia elettrica in casa, cosa scontata per la gente comune. – Ed è qui che entra in gioco il Tubero Elettrico. Infatti l’occorrente utilizzato in precedenza puó essere migliorato per creare un vero e proprio sistema di illuminazione per la casa.

Introduzione – Con una sola patata, si potrebbe illuminare una stanza per circa 40 giorni. – È ciò che rivela lo studio del ricercatore Haim Rabinowitch, che spiega come basti collegare un tubero, come per esempio una patata, ad un paio di cavi, tubi e una lampadina al led per creare una luce artificiale per illuminare diversi spazi. – Di per sé un tubero (come per esempio una patata) non genera elettricità, ma contiene acido ascorbico. Questo componente dà come risultato il passaggio degli elettroni da un lato ad un altro grazie a questa componente naturale che funge da conduttrice di energia. Questo fenomeno è conosciuto come “reazione redox” e permette di accendere e mantenere in funzione diversi apparati elettrici. – Questo esperimento è eseguibile anche con I limoni, che dispongono della stessa qualità.

Occorrente -2 patate (cotte) -2 tubi di rame -3 fili di rame -2 tubi o chiodi di zinco -1 lampadina da 1,5 v

Procedimento – Avvolgete i cavi in rame con i tubi in rame e inserite un’estremità all’interno del tubero 1. Poi, avvolgete il terzo cavo in un tubo di zinco ed inseritelo nella seconda patata a disposizione (tubero 2). Afferrate in seguito l’estremità del cavo in rame che si trova inserito all’interno del tubero 1 e avvolgetelo nel rimanente tubo in zinco (la parte del tubo che non è inserito all’interno del tubero) – 2).Successivamente,inserite il tubo di zinco nel tubero 1.Con le due estremità dei cavi che rimangono scoperte, create il contatto con la lampadina (facendo attenzione a non toccare il rame), che si accenderà come se generata da un vero e proprio impianto elettrico.

Procedimento – L’idea proposta in precedenza viene inserita all’interno di una scatola di legno con un piccolo sportello su un lato, per permettere di cambiare i tuberi una volta consumati. Il tutto ha lo scopo di coprire i vari cavi e rendere il tutto piú bello esteticamente. – La scatola viene capovolta e inserito tutto il materiale sigillandolo con dello scotch isolante. Sul fondo della scatola viene praticato un foro per permettere il passaggio della lampadina che viene chiusa a sua volta in un recipiente di plastica trasparente per evitare di dare fastidio alla vista della luce diretta. – Il tutto viene fissato tramite viti e collegato al soffito per far apparire la struttura come una vero e proprio lampadario. – Questo procedimento puó essere fatto in piú stanze ed è un modo economico per illuminare la propria casa.

Conclusione – L’esperimento é stato svolto in classe, sotto la supervisione del professor Antonino la Manna. La costruzione del tubero elettrico é stata documentata attraverso fotografie e filmati. – Nonostante il nostro gruppo “Osolemio” abbia seguito tutti i passaggi elencati qui sopra l’esperimento non é riuscito. Grazie all’aiuto del Professor Antonino La Manna abbiamo capito gli errori svolti in precedenza e abbiamo inserito diversi elementi: calamite per aumentare la concentrazione di energia nel tubero ed aumentare il voltaggio; lampadina a led perché consuma meno energia di quelle normali. Il gruppo è rimasto comunque contento dell’esperienza svolta in classe e ha capito gli errori svolti per evitare di commetterli in futuro.


Like this book? You can publish your book online for free in a few minutes!
Create your own flipbook