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Enrico IV Edizione Critica

Published by miryamgrasso, 2018-03-09 17:23:02

Description: Enrico IV Edizione Critica

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927 BELCREDI (ammirandola) Ma guarda! Ma guarda! Pare un'altra! 928 DONNA MATILDE Pare me! – Dio mio, vedete? – Ferma, Frida! – Vedete? È proprio il mio ritratto, vivo! 930 DOTTORE Sì, sì... Perfetto! Perfetto! Il ritratto! 929 BELCREDI Eh sì, c'è poco da dire... È quello! Guarda, guarda! Che tipo! 931 932 FRIDA Non mi fate ridere, che scoppio! Dico, ma che vitino avevi, mamma? Mi son dovuta succhiare tutta, per entrarci! 933 DONNA MATILDE (convulsa, rassettandola) Aspetta... Ferma... Queste pieghe...Ti va così stretto 934 935 veramente? FRIDA Soffoco! Bisognerà far presto, per carità... 936 DOTTORE Eh, ma dobbiamo prima aspettate che si faccia sera... FRIDA No no, non ci resisto, non ci resisto fino a sera! DONNA MATILDE Ma perché te lo sei indossato così subito? 937 FRIDA Appena l'ho visto! La tentazione! Irresistibile... 938 DONNA MATILDE Potevi almeno chiamarmi! Farti ajutare... È ancora tutto spiegazzato, Dio 939 940 941 942 mio ... 943 945 944 FRIDA Ho visto, mamma. Ma, pieghe vecchie... Sarà difficile farle andar via. DOTTORE Non importa, Marchesa! L'illusione è perfetta. Poi, accostandosi e invitandola a venire un po' avanti alla figlia, senza tuttavia coprirla: 946 Con permesso. Si collochi così – qua – a una certa distanza – un po' più avanti... 948 947 BELCREDI Per la sensazione della distanza del tempo! 949 927 (ammirandola).] manca A 928 Pare un'altra … Pare me! –] Magnifica! / DONNA MATILDE /Dio A 929 Sì, sì...] manca A 930 Perfetto! Perfetto!] Perfetto! perfetto! A 931 Guarda, guarda! Che tipo!] manca A 932 Non] Ma non A 933 tutta,] manca A 934 (convulsa, rassettandola)] manca A (convulsa, e rassettandola) B22 B23 935 Ferma...] Ferma. A 936 sera!] sera… A 937 tentazione!] tentazione… A 938 Irresistibile...] manca A 939 chiamarmi!] chiamarmi… A 940 tutto] manca A 941 spiegazzato,] spiegazzato! A 942 Dio mio] manca A 943 mamma.] mamma… A 944 difficile] impossibile A B22 B23 945 via.] via… A B22 946 Poi, accostandosi … coprirla:] manca A 947 così – qua –] così… qua… A 948 distanza – un po'] distanza… A 51

950 951 DONNA MATILDE (voltandosi a lui, appena) Vent'anni dopo! Un disastro, eh? BELCREDI Non esageriamo! 952 954 953 DOTTORE (imbarazzatissimo per rimediare) No, no! Dicevo anche... dico, dico per l'abito... dico per vedere... BELCREDI (ridendo) Ma per l'abito, dottore, altro che vent'anni! Sono ottocento! Un abisso! Glielo vuol 955 far saltare davvero con un urtone? 956 Indicando prima Frida e poi la Marchesa: Da lì a qua? Ma lo raccatterà a pezzi col corbello! Signori miei, pensateci; dico sul serio: per noi sono 957 958 vent'anni, due abiti e una mascherata. Ma se per lui, come lei dice, dottore, s'è fissato il tempo; se egli vive là indica Frida 959 960 con lei, ottocent'anni addietro: dico sarà tale la vertigine del salto che, piombato in mezzo a noi... 961 il Dottore fa segno di no col dito dice di no? 962 963 965 DOTTORE No. Perché la vita, caro barone, riprende! Qua – questa nostra – diventerà subito 964 966 967 reale anche per lui; e lo tratterrà subito , strappandogli a un tratto l'illusione e scoprendogli che sono 971 appena venti gli ottocent'anni che lei dice! Sarà, guardi, come certi trucchi, quello del salto nel 969 968 970 vuoto, per esempio, del rito massonico, che pare chi sa che cosa, e poi alla fine s'è sceso uno scalino. 972 BELCREDI Oh che scoperta! – Ma sì! – Guardate Frida e la Marchesa, dottore! – Chi è più 973 974 975 976 977 avanti? – Noi vecchi, dottore! Si credono più avanti i giovani; non è vero: siamo più avanti noi, 978 979 di quanto il tempo è più nostro che loro. 949 tempo!] tempo… A B22 950 (voltandosi a lui, appena)] manca A 951 dopo!] dopo! – A 952 (imbarazzatissimo per rimediare)] manca 953 No,] No A 954 Dicevo] Dico A 955 saltare] saltar A 956 Indicando … Marchesa:] manca A 957 pensateci;] pensateci: A 958 il tempo;] anche il tempo, in lui e attorno a lui: A B22 B23 959 dico] dico, A 960 salto] salto, A 961 Dottore] dottore A 962 Perché] perché B22 963 riprende!] manca A 964 Qua] – qua A 965 diventerà] che diventerà A 966 lui; e] lui – A 967 tratterrà subito] tratterà A 968 ottocent'anni] ottocent’anni: A 969 che lei dice!] manca A 970 Sarà,] sarà A 971 guardi,] manca A 972 pare] par A 973 sì!] sì!... A 974 Guardate] Guardo A 52

DOTTORE Eh, se il passato non ci allontanasse! 980 981 BELCREDI Ma no! Da che? Se loro indica Frida e Di Nolli 982 debbono fare ancora quel che abbiamo già fatto noi, dottore: invecchiare, rifacendo su per giù le 983 984 985 stesse nostre sciocchezze ... L'illusione è questa, che si esca per una porta davanti, dalla vita! Non è 987 vero! Se appena si nasce si comincia a morire, chi per prima ha cominciato è più avanti di tutti. E il 986 989 più giovine è il padre Adamo! Guardate là 990 988 mostra Frida 991 d'ottocent'anni più giovane di tutti noi, la Marchesa Matilde di Toscana. 992 E le si inchina profondamente. DI NOLLI Ti prego, ti prego, Tito: non scherziamo. 993 BELCREDI Ah, se ti pare che io scherzi... DI NOLLI Ma sì, Dio mio... da che sei venuto... BELCREDI Come! Mi sono perfino vestito da benedettino... 994 DI NOLLI Già! Per fare una cosa seria... 995 BELCREDI Eh, dico... se è stato serio per gli altri... ecco , per Frida, ora, per esempio... 996 Poi, voltandosi al Dottore : Le giuro, dottore, che non capisco ancora che cosa lei voglia fare. 998 997 DOTTORE (seccato) Ma lo vedrà! Mi lasci fare...Sfido! Se lei vede la Marchesa ancora vestita così... 999 BELCREDI Ah, perché deve anche lei...? 975 la Marchesa, dottore! – Chi è] guardo voi, Marchesa… (Si volge al Dottore) Ma siamo A 976 avanti? – Noi vecchi,] avanti noi, A 977 più] manca A 978 giovani;] giovani, A 979 non è vero:] ma A 980 Ma] Ma! A 981 che?] chi? No no! A 982 indica Frida e Di Nolli] manca A 983 invecchiare,] invecchiare A 984 nostre sciocchezze] cose nostre A 985 questa,] questa: A 986 vero! Se] vero, se A 987 morire, chi per] morire! Chi A 988 giovine] giovane A 989 il padre] manca A 990 là] là: A 991 mostra Frida] manca A 992 E le si inchina profondamente.] manca A 993 scherziamo.] scherziamo… A 994 sono] son A 995 ecco] Ecco A 996 Dottore] dottore A B22 B23 997 non capisco] non capisco bene, A 998 fare.] fare… A 999 Mi] mi A 53

DOTTORE Sicuro! Sicuro! Con un altro abito che è di là, per quando a lui viene in mente di trovarsi davanti alla Marchesa Matilde di Canossa. 1000 FRIDA (mentre conversa piano col Di Nolli, avvertendo che il Dottore 1001 sbaglia) Di Toscana! Di Toscana! 1002 DOTTORE (c.s.) 1003 Ma è lo stesso! 1004 BELCREDI Ah, ho capito! Se ne troverà davanti due...? 1005 DOTTORE Due, precisamente. E allora... FRIDA (chiamandolo in disparte) 1006 Venga qua, dottore, senta! 1007 DOTTORE Eccomi! Si accosta 1008 ai due giovani 1009 e finge di dar loro spiegazioni. BELCREDI (piano, a Donna Matilde) Eh, 1010 per Dio! 1011 Ma dunque... DONNA MATILDE (rivoltandosi con viso fermo 1012 ) Che cosa? BELCREDI V'interessa tanto veramente? Tanto da prestarvi a questo? È enorme 1013 per una donna! DONNA MATILDE Per una donna qualunque! 1014 BELCREDI Ah 1015 no, per tutte, cara, su questo punto! È una abnegazione 1016 ... DONNA MATILDE 1017 Gliela devo! 1018 BELCREDI 1019 Ma non mentite! Voi sapete di non avvilirvi. DONNA MATILDE 1020 E allora? Che abnegazione? BELCREDI 1021 Quanto basta per non avvilire voi 1022 agli occhi degli altri, ma per offendere me. DONNA MATILDE 1023 Ma chi pensa a voi in questo momento! 1000 Canossa.] Canossa… A B22 1001 Dottore] dottore A B22 B23 1002 Di Toscana! Di Toscana!] Di Toscana! di Toscana… A 1003 (c.s.).] manca A 1004 stesso!] stesso. A 1005 due...?] due… – 1006 (chiamandolo in disparte)] manca A 1007 senta!] senta… A 1008 Si accosta] s’accosta A 1009 giovani] giovani, A 1010 Eh,] Eh – A 1011 Dio!] Dio!... A 1012 con viso fermo] manca A 1013 enorme] enorme, A 1014 qualunque!] qualunque. A 1015 Ah] Ah, B22 1016 una abnegazione...] un’abnegazione A 1017 DONNA MATILDE] DON. MATIL. A 1018 Gliela devo!] Glielo devo. A 1019 BELCREDI] BEL. A 1020 DONNA MATILDE] DON. MATIL. 1021 BELCREDI] BEL. A 1022 voi] voi, A 1023 DONNA MATILDE] DON. MATIL. A 54

DI NOLLI (venendo avanti) Ecco, ecco, 1024 dunque, sì, sì, faremo 1025 così... Rivolgendosi a Bertoldo: Oh, voi: 1026 andate a chiamare uno di quei tre là! BERTOLDO Subito! Esce 1027 per la comune. DONNA MATILDE 1028 Ma dobbiamo fingere 1029 prima di licenziarci! DI NOLLI Appunto! 1030 Lo faccio chiamare 1031 per predisporre il vostro licenziamento 1032 . A Belcredi. Tu puoi farne a meno: 1033 resta qua! BELCREDI (tentennando il capo ironicamente) 1034 Ma sì, ne faccio a meno... ne faccio a meno... 1035 DI NOLLI Anche per non metterlo di nuovo in diffidenza, capisci? BELCREDI Ma sì! Quantité négligeable! DOTTORE Bisogna dargli assolutamente, assolutamente la certezza che ce ne siamo andati via. Entra dall'uscio a destra Landolfo seguito da Bertoldo. LANDOLFO Permesso? DI NOLLI Avanti, 1036 avanti! 1037 Ecco... 1038 – Vi 1039 chiamate Lolo, voi? LANDOLFO Lolo o Landolfo, come vuole! DI NOLLI Bene, guardate. 1040 Adesso il Dottore 1041 e la Marchesa si licenzieranno... LANDOLFO Benissimo. Basterà dire che hanno ottenuto dal Pontefice la grazia del ricevimento. È lì nelle sue stanze, che geme 1042 pentito di tutto ciò che ha detto, 1043 e disperato che la grazia non l'otterrà 1044 . Se vogliono favorire... Avranno la pazienza di indossare 1045 di nuovo gli abiti... 1024 ecco,] manca A 1025 sì, faremo] sì. Faremo A 1026 voi:] voi… – A 1027 Esce] esce A 1028 DONNA MATILDE] DON. MATILDE A 1029 fingere] finger A 1030 Appunto!] Precisamente! A 1031 Lo faccio chiamare] È A 1032 predisporre il vostro licenziamento.] questo… A 1033 meno:] meno; A 1034 (tentennando il capo ironicamente)] manca A 1035 ne faccio a meno... ne faccio a meno…] ne faccio a meno! ne faccio a meno! A 1036 Avanti,] Avanti! B22 B23 1037 avanti!] avanti. A 1038 Ecco...] Ecco, A 1039 Vi] vi A 1040 Bene, guardate.] Bene. Guardate. A 1041 Dottore] dottore A 1042 geme] geme, A 1043 detto,] detto A 1044 l'otterrà] la otterrà A 55

DOTTORE Sì, 1046 sì, andiamo, andiamo... LANDOLFO Aspettino. Mi permetto di suggerir loro una cosa: d'aggiungere 1047 che anche la Marchesa Matilde di Toscana ha implorato con loro dal Pontefice la grazia, che 1048 sia ricevuto. DONNA MATILDE 1049 Ecco! Vedete se m'ha riconosciuta 1050 ? LANDOLFO No. Mi perdoni. È che teme tanto l'avversione di quella Marchesa che ospitò il Papa nel suo Castello 1051 . È strano: nella storia, che io sappia – ma lor signori sono certo in grado di saperlo meglio di me – non è detto, è vero, che Enrico IV amasse segretamente la Marchesa di Toscana? DONNA MATILDE 1052 (subito) 1053 No: affatto. Non è detto! Anzi 1054 tutt'altro! LANDOLFO Ecco, mi pareva! Ma egli dice d'averla amata – lo dice sempre... 1055 – E ora teme che lo sdegno di lei per questo amore segreto debba agire a suo danno sull'animo del Pontefice. BELCREDI Bisogna fargli intendere 1056 che questa avversione 1057 non c'è più! LANDOLFO Ecco! 1058 Benissimo! DONNA MATILDE (a Landolfo) Benissimo, già! Poi, a Belcredi Perché 1059 è precisamente detto nella storia, se voi non lo sapete, che il Papa si arrese proprio alle preghiere della Marchesa Matilde e dell'Abate di Cluny. E io vi so dire, caro Belcredi, che allora – 1060 quando si fece la cavalcata – 1061 intendevo appunto avvalermi di questo 1062 per dimostrargli che il mio animo non gli era più tanto nemico, quanto egli si immaginava 1063 . BELCREDI Ma allora, a meraviglia, cara Marchesa! Seguite, seguite la storia... LANDOLFO Ecco. Senz'altro, allora, 1064 la signora potrebbe risparmiarsi un doppio travestimento e presentarsi con Monsignore indica il Dottore 1065 sotto le vesti di Marchesa di Toscana. 1045 di indossare] d’indossare A 1046 Sì,] Sì A 1047 d’aggiungere] d’aggiungere questo: A 1048 grazia, che] grazia ch’egli A 1049 DONNA MATILDE] DON. MATILDE A 1050 riconosciuta] riconosciuto A 1051 Castello] castello A 1052 DONNA MATILDE] DON. MATILDE A 1053 (subito)] manca A 1054 Anzi] Anzi, A 1055 sempre...] sempre A 1056 fargli intendere] fargli intendere subito A 1057 questa avversione] quest’avversione A 1058 Ecco!] Ecco. A 1059 Perché] perché B22 1060 allora –] allora, A 1061 cavalcata –] cavalcata, A 1062 questo] questo, A 1063 si immaginava] s’immaginava A 1064 allora,] allora A 1065 indica il Dottore] manca A 56

DOTTORE (subito, con forza) No no! 1066 Questo no, per 1067 carità! Rovinerebbe tutto! 1068 L'impressione del confronto dev'esser 1069 subitanea, di colpo 1070 . No, 1071 no. Marchesa, andiamo, andiamo: lei si presenterà di nuovo come la duchessa 1072 Adelaide, madre dell'Imperatrice. E ci licenzieremo. Questo è soprattutto necessario: che egli sappia che ce ne siamo andati. Su, su: non perdiamo altro tempo, ché ci resta ancora tanto da preparare. 1073 Via il Dottore, Donna Matilde e Landolfo per l'uscio di destra 1074 . FRIDA Ma io comincio ad aver 1075 di nuovo una gran paura... DI NOLLI Daccapo, Frida? FRIDA Era meglio, se lo vedevo prima... DI NOLLI Ma credi che non ce n'è 1076 proprio di che! 1077 FRIDA Non è furioso? DI NOLLI Ma no! È tranquillo. 1078 BELCREDI (con ironica affettazione sentimentale) 1079 Malinconico! Non hai sentito che ti ama? FRIDA Grazie tante! Giusto per questo! BELCREDI Non ti vorrà far male... DI NOLLI Ma sarà poi l'affare 1080 d'un momento... FRIDA Già, 1081 ma là 1082 al bujo! con 1083 lui... DI NOLLI Per un solo momento, e io ti sarò accanto 1084 e gli altri saranno tutti dietro le porte, in agguato, pronti ad accorrere. 1085 Appena si vedrà davanti tua madre, capisci? per te, la tua parte 1086 sarà finita... BELCREDI Il mio timore, 1087 piuttosto, 1088 è un altro: che si farà un buco nell'acqua. DI NOLLI Non cominciare! A me il rimedio pare efficacissimo! 1066 no!] no. 1067 no, per] no! Per A 1068 tutto!] tutto… A 1069 dev’esser] d’essere A 1070 subitanea, di colpo] immediata A 1071 No,] No A 1072 duchessa] Duchessa A B22 B23 1073 preparare.] preparare… A 1074 di destra] a destra A B22 1075 aver] avere A 1076 ce n'è] c’è A 1077 che!] che A 1078 tranquillo.] tranquillo… A 1079 (con ironica affettazione sentimentale)] manca A 1080 l'affare] l’affar A 1081 Già,] Già – A 1082 là] manca A 1083 con] Con A 1084 accanto] accanto, B22 B23 1085 accorrere.] accorrere – A 1086 parte] parte, A 1087 timore,] timore A 1088 piuttosto,] piuttosto A 57

FRIDA Anche a me, anche a me! 1089 Già lo avverto in me... Sono tutta un fremito! BELCREDI Ma i pazzi, cari miei 1090 – (non lo sanno, purtroppo!) – ma hanno questa felicità di cui non teniamo conto... 1091 DI NOLLI (interrompendo, seccato) 1092 Ma che felicità, 1093 adesso! Fa’ il piacere! BELCREDI (con forza) Non ragionano! 1094 DI NOLLI Ma che c'entra qua il ragionamento 1095 , scusa? BELCREDI Come! Non ti pare tutto un ragionamento che – secondo noi – egli dovrebbe fare, vedendo lei, 1096 indica Frida e vedendo sua madre? Ma lo abbiamo architettato noi tutto quanto 1097 ! DI NOLLI No, niente affatto: che ragionamento? Gli presentiamo 1098 una doppia immagine della sua stessa finzione, 1099 come ha 1100 detto il dottore! 1101 BELCREDI (con uno scatto improvviso) 1102 Senti: io non ho mai capito perché si laureino in medicina! DI NOLLI (stordito) 1103 Chi? BELCREDI Gli alienisti. 1104 DI NOLLI Oh bella, 1105 e in che vuoi che si laureino? FRIDA Se fanno gli alienisti! BELCREDI Appunto! In legge, cara! Tutte chiacchiere! E chi più sa chiacchierare, più è bravo! 1106 «Elasticità analogica», «la 1107 sensazione della distanza del tempo!» E intanto la prima cosa che dicono 1108 è che non fanno miracoli – quando ci vorrebbe proprio un miracolo! Ma sanno che più ti 1109 dicono che 1089 Anche a me, anche a me!] Lo credo anch’io! A 1090 miei] miei, A 1091 conto...] conto – A 1092 (interrompendo, seccato)] manca A 1093 felicità,] felicità A 1094 (con … ragionano!] di poter mandare a gambe all’aria, con uno scarto imprevisto della loro meravigliosa volubilità, ogni costruzione della logica più poderosa. A 1095 Ma … ragionamento] Logica? Ma che logica? che c’entra qui la logica A 1096 lei,] lei A 1097 quanto] questo ragionamento A 1098 che ragionamento? Gli presentiamo] non è un ragionamento: gli presenteremo A 1099 stessa finzione,] finzione – A 1100 come ha] com’ha A 1101 dottore!] dottore. A 1102 (con uno scatto improvviso)] manca A 1103 (stordito)] manca A 1104 alienisti.] alienisti! A 1105 bella,] bella A 1106 Tutte … bravo!] Perché non sono altro che tanti chiacchieroni! – Avvocati di cause perse! In legge, in legge dovrebbero laurearsi! – A 1107 analogica», la] analogica!” – La A 1108 dicono] ti dicono A 1109 ti] manca A 58

non sono taumaturghi 1110 , e più gli altri credono alla loro serietà – non fanno miracoli – e cascano sempre in piedi, che è una bellezza! BERTOLDO (che se ne è andato 1111 a spiare dietro l'uscio a destra, guardando 1112 attraverso il buco della serratura) Eccoli! Eccoli! Accennano a venire qua... DI NOLLI Ah sì? BERTOLDO Pare che egli li voglia accompagnare...Sì, sì, eccolo, eccolo! DI NOLLI Ritiriamoci allora! Ritiriamoci subito! 1113 Voltandosi a Bertoldo prima di uscire 1114 . Voi restate qua! BERTOLDO Debbo restare? Senza dargli risposta, Di Nolli, Frida e Belcredi scappano per la comune, lasciando Bertoldo sospeso e smarrito. S'apre l'uscio a destra e Landolfo entra per primo, subito inchinandosi, 1115 entrano poi Donna Matilde col manto e la corona ducale, come nel primo atto 1116 e il Dottore con la tonaca di Abate 1117 di Cluny; Enrico IV è fra loro, 1118 in abito regale; entrano infine Ordulfo e Arialdo. ENRICO IV (seguitando il discorso che si suppone cominciato nella sala del trono) E io vi domando, come potrei essere astuto, se poi mi credono caparbio... 1119 DOTTORE Ma no, che caparbio, per carità! ENRICO IV (sorridendo, compiaciuto) Sarei per voi allora veramente astuto? DOTTORE No, 1120 no, né caparbio, 1121 né astuto! ENRICO IV (si ferma 1122 ed esclama col tono di chi vuol far notare benevolmente, ma anche ironicamente, che così non può stare) Monsignore! Se la caparbietà non è vizio che possa accompagnarsi con l'astuzia, speravo che, negandomela, almeno un po' 1123 d'astuzia me la voleste concedere. V'assicuro che mi è molto necessaria! 1124 Ma se voi ve la volete tenete 1125 tutta per voi... DOTTORE Ah, 1126 come, io? Vi sembro astuto? 1127 ENRICO IV No, Monsignore! Che dite! Non sembrate affatto! Troncando 1128 per rivolgersi a Donna 1129 Matilde. 1110 taumaturghi] taumaturgi A 1111 ne è andato] n’è stato A 1112 destra, guardando] destra A 1113 allora! Ritiriamoci subito!] allora, ritiriamoci subito… A 1114 di uscire] d’uscire A 1115 inchinandosi,] inchinandosi – A 1116 atto] atto, A B22 B23 1117 di Abate] d’Abate A 1118 loro,] loro A 1119 caparbio...] caparbio – A 1120 No,] No B22 B23 1121 caparbio,] caparbio A 1122 ferma] ferma, A 1123 po'] poco A B22 1124 necessaria!] necessaria. A 1125 tenete] tenere A 1126 Ah,] Ah A 1127 astuto?] astuto, io? A 59

Con permesso: qua 1130 sulla soglia, una parola in confidenza a Madonna 1131 la Duchessa. La conduce un po' in disparte e le domanda con ansia in gran segreto: Vostra figlia 1132 vi è cara veramente? DONNA MATILDE (smarrita) Ma sì, certo 1133 ... ENRICO IV E volete che la ricompensi 1134 con tutto il mio amore, con tutta la mia devozione 1135 dei gravi torti che ho verso di 1136 lei, benché non dobbiate credere alle dissolutezze di cui m'accusano i miei nemici? DONNA MATILDE 1137 No 1138 no: io non ci credo: 1139 non ci ho mai creduto... ENRICO IV Ebbene, allora, volete? DONNA MATILDE 1140 (c.s.) Che cosa? ENRICO 1141 IV Che io ritorni all'amore di vostra figlia? La guarda, e aggiunge subito in tono misterioso, d'ammonimento e di sgomento insieme: 1142 Non siate amica, non siate amica della Marchesa di Toscana! DONNA MATILDE Eppure vi ripeto che ella non ha pregato, non ha scongiurato meno di noi per ottenere la vostra grazia... 1143 ENRICO IV (subito, piano, fremente) Non me lo dite! Non 1144 me lo dite! Ma perdio, Madonna, non vedete che effetto mi fa? DONNA MATILDE 1145 (lo guarda, poi 1146 pianissimo, come confidandosi) Voi l'amate ancora? ENRICO IV (sbigottito) Ancora? Come dite 1147 ancora? Voi forse, 1148 sapete? Nessuno lo sa! Nessuno deve saperlo! DONNA MATILDE Ma forse lei 1149 sì, lo sa, se ha tanto implorato per voi! 1150 1128 Troncando] – E scusate, vi son sembrato forse caparbio, io, in quest’occasione? caparbio? (troncando, A E scusate, vi son sembrato forse caparbio, io, in questa occasione? (Troncando B22 1129 Donna] donna A 1130 permesso: qua] permesso, qui A 1131 Madonna] madonna A 1132 figlia] figlia, Madonna, A 1133 certo] sì certo A 1134 la ricompensi] io la ricompensi A 1135 devozione] devozione, A 1136 di] manca A 1137 DONNA MATILDE] DON. MATILDE A 1138 No] No, A 1139 credo:] credo; A 1140 DONNA MATILDE] DON. MATILDE A 1141 Enrico] ENR. A 1142 Che io … insieme:] (la guarda, e aggiunge subito in tono misterioso, d’ammonimento e di sgomento insieme) Ch’io ritorni all’amore di vostra figlia? – A 1143 grazia...] grazia. A 1144 Non] non A 1145 DONNA MATILDE] DON. MATILDE A 1146 poi] poi, A 1147 dite] dite, A 1148 forse,] forse lo A 1149 lei] ella A B22 B23 60

ENRICO IV (la guarda un po' 1151 e poi dice): E amate la vostra figliuola? Breve pausa. Si volge 1152 al Dottore 1153 con un tono di riso: Ah, 1154 Monsignore, come è vero 1155 che questa mia moglie 1156 io ho saputo d'averla soltanto dopo – tardi, tardi... 1157 E anche adesso: sì, devo averla; non c'è dubbio che l'ho – ma vi potrei giurare che non ci penso quasi mai. Sarà peccato, ma non la sento; 1158 proprio non me la sento nel cuore. È meraviglioso 1159 però 1160 , che non se la senta nel cuore neanche sua madre! Confessate, Madonna, che ben poco v'importa di lei! Volgendosi al Dottore 1161 , con esasperazione: Mi parla dell'altra! Ed eccitandosi 1162 sempre più 1163 : Con 1164 un'insistenza, con un'insistenza che non riesco proprio a spiegarmi. 1165 LANDOLFO (umile) Forse per levarvi, Maestà, un'opinione contraria che abbiate potuto concepire della Marchesa di Toscana. 1166 E sgomento di essersi 1167 permesso questa osservazione, 1168 aggiunge subito: Dico, beninteso, in questo momento... 1169 ENRICO IV Perché anche tu sostieni che mi sia stata amica? LANDOLFO Sì, in questo momento, sì, Maestà! DONNA MATILDE Ecco, sì, 1170 proprio per questo... 1171 1150 voi!] voi! ENRICO IV / Già! E poi non contenta d’avere sposato Goffredo il Barbuto, s’unirà, vecchia, col reuccio di Sassonia, solo perché mio nemico? Ma carità, zelo, Madonna possono esser doti soltanto degli uomini, quando dobbiamo affrontare certi sacrifizii! In una donna, e vecchia, rischiano di tradursi in vergogna, se poi la obbligano a far quello che, Dio mio, una vecchia non dovrebbe più fare!... – È vero che, ora come ora – voi mi potete dire – se teniamo conto delle date (come dobbiamo sempre tenerne conto!) – ella non è ancora trascesa a fornicare per zelo di carità con un giovinotto… – Io e voi la vediamo com’è, giovine e bella…! (astraendosi come in una visione pura e lontana) Ah com’è bella, com’è bella su quel suo cavallo bianco… – (E, subito, come richiamandosi alla realtà) No no: non mi pare possibile, non mi pare possibile che abbia interceduto per me! – Voi me lo giurate? / DON. MATILDE / Sì, sì, ve lo giuro – è così! A 1151 po’] po’, A 1152 Si volge] volgendosi A 1153 Dottore] dottore A 1154 Ah,] Ah A 1155 come è vero] com’è vero, A 1156 moglie] moglie – A 1157 tardi...] tardi – A 1158 sento;] sento, A 1159 meraviglioso] maraviglioso A 1160 però,] però A 1161 Dottore] dottore B22 1162 Ed eccitandosi] eccitandosi A 1163 più] di più A 1164 Con] E con A 1165 spiegarmi.] spiegarmi… A 1166 Toscana.] Toscana… A 1167 di essersi] d’essersi A 1168 questa osservazione,] quest’osservazione; A 1169 momento...] momento, in questo momento… A 1170 sì,] sì… A 1171 questo...] questo. A 61

ENRICO IV Ho capito. Vuol dire allora che non credete che io la ami 1172 . Ho capito. Ho capito. 1173 Non l'ha mai creduto nessuno; nessuno mai sospettato. Tanto meglio così! Basta. Basta. Tronca, rivolgendosi al Dottor 1174 e con animo e viso 1175 del tutto diversi Monsignore, avete veduto? Le condizioni da cui il Papa ha fatto dipendere la revoca della scomunica non han 1176 nulla, ma proprio nulla da vedere con la ragione per cui mi aveva 1177 scomunicato! 1178 Dite a Papa Gregorio che ci rivedremo a Bressanone. E voi, Madonna, se avrete la fortuna d'incontrare 1179 la vostra figliuola 1180 giù nel cortile del castello della vostra amica Marchesa, che volete che vi dica? fatela salire; vedremo se 1181 mi riuscirà di tenermela stretta accanto, moglie e Imperatrice. Molte fin qui si son 1182 presentate, assicurandomi, assicurandomi d'esser lei – quella che io, sapendo di averla... 1183 sì, ho pur cercato qualche volta – (non è vergogna: mia moglie!) – Ma 1184 tutte, dicendomi d'essere Berta, dicendomi d'esser di Susa – non so perché – si sono messe a ridere! Come in confidenza Capite? 1185 – a letto – io senza quest'abito – lei anche... sì, Dio mio, senz'abiti... 1186 un uomo e una donna... è naturale... 1187 Non si pensa più a ciò che siamo. L'abito, appeso, resta come un fantasma! 1188 E con un 1189 altro tono, in confidenza 1190 al Dottore 1191 : E io penso, Monsignore, che i fantasmi, in generale, non siano altro 1192 in fondo 1193 che piccole 1194 scombinazioni dello spirito: immagini che non si riesce a contenere nei regni del sonno: 1195 si scoprono anche nella veglia, di giorno; 1196 e fanno paura. Io ho sempre tanta paura, quando di notte me le vedo davanti – tante immagini scompigliate, 1197 che ridono, 1198 smontate da cavallo. 1199 – Ho 1200 paura talvolta anche del mio sangue che pulsa nelle arterie 1201 come, nel silenzio della notte, un tonfo cupo di passi in 1172 la ami] l’ami A B22 1173 Ho capito. Ho capito.] Ho capito, ho capito. – Basta – A 1174 Dottore] dottore B22 B23 1175 viso e animo] un animo e un viso A 1176 han] hanno A 1177 mi aveva] m’aveva A 1178 scomunicato!] scomunicato! Eppure vi giuro, Monsignore, che ne godo; tanto più ne godo, quanto più offende la logica: arma di cui vorrebbero avvalersi gli agnelli ogni qualvolta il lupo se li vuole mangiare. Io non sono agnello e non me n’avvalgo mai. – A 1179 d'incontrare] d’incontrar A di incontrare B22 B23 1180 figliuola] figliuola, A 1181 se] manca A 1182 son] sono A 1183 averla... sì,] averla, Dio mio, A 1184 Ma] ma A 1185 ridere! … Capite?] ridere. Capite A 1186 senz’abiti... un] senz’abiti – un A 1187 donna... è naturale...] donna… – è naturale! – A B22 donna… è naturale!... 1188 fantasma!] fantasma. A 1189 un] manca B22 1190 E con … confidenza] in confidenza, A 1191 Dottore] dottore B22 1192 altro] altro, A 1193 fondo] fondo, A 1194 piccole] piccoli A 1195 sonno:] sogno; ne scappano; A 1196 giorno;] giorno, A 1197 scompigliate,] scompigliate – A 1198 ridono,] ridono – A 1199 cavallo.] cavallo A 1200 Ho] ho A 1201 arterie] arterie, A 62

stanze lontane... Basta, vi 1202 ho trattenuto anche troppo qui in piedi. Vi ossequio, Madonna; e vi riverisco, Monsignore. Davanti alla soglia della comune, fin dove li ha accompagnati, li licenzia, ricevendone l'inchino. Donna Matilde e il Dottore, via. Egli 1203 richiude la porta e si volta subito, cangiato. Buffoni! Buffoni! Buffoni! 1204 – Un pianoforte di colori! Appena la toccavo: bianca, rossa, gialla, verde...E quell'altro là: 1205 Pietro Damiani. – Ah! Ah! 1206 Perfetto! Azzeccato! – S'è spaventato di ricomparirmi davanti! 1207 Dirà questo con gaja prorompente frenesia, movendo di qua, di là i passi, gli occhi, finché all'improvviso non vede Bertoldo, più che sbalordito, impaurito del 1208 repentino cambiamento. Gli si arresta 1209 davanti 1210 e additandolo 1211 ai tre compagni anch'essi come smarriti nello sbalordimento: Ma guardatemi quest'imbecille qua, ora, che sta a mirarmi a bocca aperta... Lo scrolla per le spalle. Noncapisci? Non 1212 vedi come li paro, come li concio, come me li faccio comparire davanti, buffoni spaventati! E si spaventano solo di questo, oh: 1213 che stracci loro addosso la maschera buffa e li scopra travestiti; come se non li avessi costretti io stesso a mascherarsi, 1214 per questo mio gusto qua, di fare il pazzo! LANDOLFO ARIALDO ORDULFO (sconvolti, trasecolati, guardandosi tra loro) Come! Che dice? Ma dunque? 1215 ENRICO IV (si volta subito alle loro esclamazioni 1216 e grida, imperioso 1217 ) Basta! Finiamola! Mi sono seccato! Poi 1218 subito, come se, a ripensarci, non se ne possa dar pace, 1219 e non sappia crederci: Perdio, l'impudenza di presentarsi qua, a me, ora – col suo ganzo accanto... – E avevano l'aria di prestarsi per compassione, per non fare infuriare un poverino già fuori del mondo, fuori del 1220 tempo, fuori della vita! – Eh, altrimenti 1221 quello là, ma figuratevi se l'avrebbe subìta 1222 una simile sopraffazione! – Loro sì, tutti i giorni, ogni momento, 1223 pretendono che gli altri siano come li vogliono loro; ma non è mica una sopraffazione, questa! – Che! Che! 1224 – È 1225 il loro modo di pensare, il loro 1202 Basta, vi] Basta. Vi A 1203 Donna … Egli] Poi A 1204 Buffoni! Buffoni! Buffoni!] Buffoni! buffoni! buffoni! A 1205 là:] là, A 1206 Damiani. – Ah! Ah!] Damiani – ah! ah! – A 1207 ricomparirmi davanti!] tornarmi davanti… A 1208 del] dal A 1209 si arresta] s’arresta A 1210 davanti] davanti, A 1211 additandolo] additando A 1212 Non] non A 1213 questo, oh:] questo: A 1214 mascherarsi,] mascherarsi A 1215 dunque?] dunque… A dunque?... B22 1216 esclamazioni] esclamazioni, A 1217 grida, imperioso] grida A 1218 Poi] Poi, A 1219 pace,] pace A 1220 del] dal tempo A 1221 altrimenti] altrimenti – A 1222 subìta] subita, A 1223 momento,] momento A 1224 Che! Che!] che! che! A 63

modo di vedere, di sentire: ciascuno ha il suo! Avete anche voi il vostro, eh? Certo! Ma 1226 che può essere 1227 il vostro? Quello della mandra! Misero, labile, incerto... E quelli ne approfittano, vi fanno subire e accettare il loro, per modo che voi sentiate e vediate 1228 come loro! O almeno, si illudono 1229 ! Perché 1230 poi, che riescono a imporre? Parole! parole che ciascuno intende e ripete a suo modo. Eh, ma si formano pure così le così dette opinioni correnti! E guai 1231 a chi un bel giorno si trovi bollato da una di queste parole che tutti ripetono! Per esempio: «pazzo!» –Per 1232 esempio, che so? 1233 – «imbecille!» – Ma dite un po', si può star quieti a pensare che c'è uno che si affanna 1234 a persuadere agli altri che voi siete come vi vede lui, a fissarvi 1235 nella stima degli altri secondo il giudizio che ha fatto di voi? 1236 – «Pazzo 1237 » «pazzo»! – Non dico ora che lo faccio per ischerzo! Prima, 1238 prima che battessi la testa 1239 cadendo da cavallo... S'arresta d'un tratto, notando i quattro che 1240 si agitano, 1241 più che mai 1242 sgomenti e sbalorditi. Vi guardate negli occhi? Rifà smorfiosamente i segni del loro stupore. Ah! Eh! 1243 Che rivelazione? – Sono o non sono? – Eh via, sì, sono pazzo! Si fa terribile Ma allora, 1244 perdio, inginocchiatevi! inginocchiatevi! 1245 Li forza a inginocchiarsi tutti a uno a uno: Vi 1246 ordino di inginocchiarvi 1247 tutti davanti a me – così! E 1248 toccate tre volte la terra con la fronte! Giù! Tutti, 1249 davanti ai pazzi, si deve stare 1250 così! Alla vista dei quattro inginocchiati si sente subito svaporare la feroce gajezza, 1251 e se ne sdegna. Su, via, pecore, alzatevi! – M'avete obbedito? Potevate mettermi la camicia di forza... – Schiacciare uno col peso d'una parola? Ma è niente! Che è? Una mosca! – Tutta la vita è 1252 schiacciata così dal peso 1225 È] è A 1226 Certo! Ma] certo! ma A 1227 essere] essere, A 1228 sentiate e vediate] vediate e sentiate A 1229 si illudono] s’illudono A 1230 Perché] perché B22 1231 guai] guaj A B22 B23 1232 «pazzo!» – Per] – «pazzo!» – per A 1233 so? –] so... A 1234 si affanna] s’affanna A 1235 fissarvi] fissarsi A 1236 voi?] voi; a impedire che gli altri vi vedano e vi giudichino altrimenti? A 1237 Pazzo] Pazzo! A 1238 Prima,] Prima – A 1239 testa] testa, A B22 1240 i quattro che] che i quattro A 1241 agitano,] agitano A 1242 mai] mai, A 1243 Eh!] - eh! - A 1244 allora,] allora; A 1245 inginocchiatevi! inginocchiatevi!] inginocchiatevi, inginocchiatevi! A inginocchiatevi, inginocchiatevi B22 B23 1246 Vi] vi A 1247 di inginocchiarvi] d’inginocchiarvi A 1248 E] e A 1249 Tutti,] Tutti A 1250 stare] star A 1251 gajezza,] gajezza - A 64

delle parole! Il peso dei morti! – Eccomi qua: potete credere sul serio che Enrico IV sia ancora vivo? Eppure, ecco, parlo e comando a voi vivi. Vi voglio così! – Vi sembra una burla 1253 anche questa, 1254 che seguitano a farla i morti la vita? – Sì, qua è una burla: ma uscite di qua, nel mondo vivo. Spunta il giorno. Il tempo è davanti a voi. Un'alba. Questo giorno che ci sta davanti – voi dite – lo faremo noi! – Sì? Voi? E salutatemi tutte le tradizioni! Salutatemi 1255 tutti i costumi! Mettetevi a parlare! Ripetete 1256 tutte le parole che si sono sempre dette! Credete di vivere? Rimasticate la vita dei morti! Si para davanti a Bertoldo, ormai istupidito. Non capisci proprio nulla, 1257 tu, eh? – Come ti chiami? BERTOLDO Io?... 1258 Eh... Bertoldo... ENRICO IV Ma che Bertoldo, sciocco! Qua 1259 a quattr'occhi 1260 : come ti chiami? BERTOLDO Ve... 1261 veramente mi... mi chiamo Fino... ENRICO IV (a un atto di richiamo e di ammonimento 1262 degli altri tre, appena accennato, voltandosi subito per farli tacere) Fino? BERTOLDO Fino Pagliuca, sissignore. ENRICO IV (volgendosi di nuovo agli altri) Ma se vi ho sentito chiamare tra voi, 1263 tante volte! A Landolfo Tu ti chiami Lolo? LANDOLFO Sissignore... Poi con 1264 uno scatto di gioja: Oh Dio... Ma 1265 allora? ENRICO IV (subito, brusco) Che cosa? LANDOLFO (d'un tratto smorendo) No... dico... ENRICO IV Non sono più pazzo? Ma no! Non mi vedete? – Scherziamo alle spalle di chi ci crede. Ad 1266 Arialdo So che tu ti chiami Franco... A Ordulfo 1252 è] manca A 1253 burla] burla, A 1254 questa,] questa? A 1255 Salutatemi] e salutatemi A 1256 Ripetete] ripeterete A 1257 nulla,] nulla A 1258 Io?...] Io? A 1259 Qua] Qua, A 1260 quattr'occhi] quattrocchi A 1261 Ve...] Ve - A 1262 di ammonimento] d’ammonimanto A 1263 voi,] voi A 1264 Poi con] Con A 1265 Ma] ma A 1266 A] Ad A 65

E tu, 1267 aspetta... ORDULFO Momo! ENRICO IV Ecco, Momo! 1268 Che bella cosa, eh? LANDOLFO (c.s.) Ma dunque... oh 1269 Dio... ENRICO IV (c.s.) Che? Niente! Facciamoci tra noi una bella, lunga, grande risata... E ride. Ah, ah, ah, ah, ah, ah! 1270 LANDOLFO ARIALDO ORDULFO (guardandosi tra loro, incerti, smarriti, tra la gioja e lo sgomento 1271 ) È guarito? Ma sarà vero? Com'è? ENRICO IV Zitti! Zitti! A Bertoldo: Tu non ridi? Sei ancora offeso? Ma no! Non dicevo mica a te, sai? – Conviene a tutti, capisci? conviene a tutti far credere pazzi certuni, per avere 1272 la scusa di tenerli chiusi. Sai perché? Perché 1273 non si resiste a sentirli parlare. Che dico io di quelli là che se ne sono andati? Che una è una baldracca, l'altro un sudicio libertino, l'altro un impostore... 1274 Non è vero! Nessuno può crederlo! – Ma tutti stanno ad ascoltarmi, spaventati. 1275 Ecco, vorrei sapere perché, se non è vero. – 1276 Non si può mica credere a quel che dicono i pazzi! – 1277 Eppure, si stanno ad ascoltare così, con 1278 gli occhi sbarrati dallo spavento. – Perché 1279 ? – Dimmi, dimmi tu, perché? Sono calmo, vedi? BERTOLDO Ma perché... forse, 1280 credono che... ENRICO IV No, caro... no, caro...Guardami bene negli occhi...– Non dico che sia vero, stai tranquillo! – Niente è vero! – Ma guardami negli occhi! BERTOLDO Sì, ecco, ebbene? 1281 ENRICO IV Ma lo vedi? lo vedi? Tu stesso! Lo hai anche tu, ora 1282 , lo spavento negli occhi! – Perché ti sto sembrando pazzo! – Ecco la prova! Ecco la prova! E ride. LANDOLFO (a nome degli altri, facendosi coraggio, esasperato) Ma che prova? 1267 E tu,] e tu... A 1268 Momo!] Momo. A 1269 oh] Oh, A 1270 Ah, ah, ah, ah, ah, ah!] Ah! ah! ah! ah! A Ah, ah, ah, ah, ah! B22 B23 1271 sgomento] spavento A 1272 avere] aver A 1273 Perché] perché A 1274 impostore...] impostore... – A B22 1275 spaventati.] spaventati! A 1276 vero. –] vero... A 1277 pazzi! – ] pazzi... A 1278 così, con] così. Con A 1279 Perché?] perché? B22 1280 Ma perché... forse,] Ma... perché forse… A 1281 Sì, ecco, ebbene?] Sì... ecco... Ebbene? A 1282 ora] adesso A 66

ENRICO IV Codesto vostro sgomento, perché ora, di nuovo, vi sto sembrando pazzo! – Eppure, perdio, lo sapete! Mi credete; lo avete creduto fino ad ora che sono pazzo! – È vero o no? Li guarda un po', li vede atterriti. Ma lo vedete? Lo 1283 sentite che può diventare anche terrore, codesto sgomento, come per qualche cosa che vi faccia 1284 mancare il terreno sotto i piedi e vi tolga l'aria da respirare? Per forza, signori miei! Perché 1285 trovarsi 1286 davanti a un pazzo sapete che significa? trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, la logica, la logica di tutte le vostre costruzioni! – Eh! che 1287 volete? Costruiscono senza logica, beati loro, i pazzi! O con una loro 1288 logica che vola come una piuma! Volubili! Volubili! 1289 Oggi così 1290 e domani chi sa come! – Voi vi tenete forte, ed essi non si tengono più. Volubili! Volubili! 1291 – Voi dite: «questo non può essere!» – e per loro può essere tutto. – Ma voi dite che non è vero. E perché? – Perché non par vero a te, a te, a te, 1292 indica tre di loro, a centomila altri. Eh, cari miei! Bisognerebbe vedere poi che cosa invece par vero a questi centomila altri 1293 che non sono detti pazzi, e che spettacolo dànno dei loro accordi, fiori di logica! Io so che a me, bambino, appariva 1294 vera la luna nel pozzo. E quante cose 1295 mi parevano vere! E credevo a tutte quelle che mi dicevano gli altri, ed ero beato! Perché 1296 guai, guai 1297 se non vi tenete più forte a ciò che vi par vero oggi, a ciò che vi parrà vero domani, anche se sia l'opposto di ciò che vi pareva vero jeri! Guai 1298 se vi affondaste come me a considerare questa cosa orribile, che fa veramente impazzire: che se siete accanto a un altro, e gli guardate gli occhi – come io 1299 guardavo un giorno 1300 certi occhi – potete figurarvi come un mendico davanti a una porta in cui non potrà mai entrare: chi vi entra, non sarete mai voi, col vostro mondo dentro, come lo vedete e lo toccate; ma uno 1301 ignoto a voi, come quell'altro nel suo mondo impenetrabile vi vede e vi tocca... Pausa lungamente tenuta. L'ombra, nella sala, comincia ad addensarsi, accrescendo quel senso di smarrimento e di più profonda costernazione da cui quei quattro mascherati sono compresi e sempre più allontanati dal grande Mascherato, rimasto assorto a contemplare 1302 una spaventosa miseria che non è di lui solo, ma di tutti. Poi egli si riscuote, 1303 fa come per cercare i quattro che non sente più attorno a sé 1304 e dice: S'è fatto bujo, qua. ORDULFO (subito, facendosi avanti) Vuole che vada a prendere la lampa? 1283 Lo] lo A 1284 faccia] fa A 1285 Perché] perché B22 1286 trovarsi] Trovarsi A 1287 che] Che A 1288 loro] manca A 1289 Volubili!] volubili! A 1290 così] così, A 1291 Volubili!] volubili! A 1292 te,] te A 1293 altri] altri, A 1294 appariva] pareva A B22 B23 1295 cose] cose, quante, A 1296 Perché] perché A 1297 guai, guai] guaj, guaj A B22 B23 1298 Guai] Guaj A B22 B23 1299 come io] com’io A 1300 giorno] tempo A 1301 uno] uno, A B22 B23 1302 a contemplare] quasi a contemplare A 1303 si riscuote,] si riscuote, vede che s’è fatto quasi bujo e A 1304 sé] sé, A 67

ENRICO IV (con ironia) La lampa, si... Credete che non sappia che, 1305 appena volto le spalle con la mia lampa ad olio per andare a dormire, accendete 1306 la luce elettrica per voi – qua e anche là 1307 nella sala del trono? – Fingo di non vederla... ORDULFO Ah! 1308 – Vuole allora...? 1309 ENRICO IV No: m'accecherebbe. 1310 – Voglio la mia lampa. ORDULFO Ecco, sarà già pronta, qua dietro la porta. Si reca alla comune; la apre; ne esce appena e subito ritorna con 1311 una lampa antica, di quelle che si reggono con un anello in cima 1312 . ENRICO IV (prendendo la lampa e poi indicando la tavola sul coretto) 1313 Ecco, 1314 un po’ di luce. Sedete, lì attorno alla tavola. Ma non così! In belli e sciolti atteggiamenti... Ad Arialdo: Ecco, tu così... 1315 lo atteggia, poi 1316 a Bertoldo: E tu così... lo atteggia: Così ecco... 1317 Va a sedere anche lui 1318 . E io, qua... Volgendo il capo verso una delle finestre. Si dovrebbe poter comandare alla luna un bel raggio decorativo... Giova, a noi, giova, la luna. Io per me, ne sento il bisogno, e mi ci perdo spesso a guardarla dalla mia finestra. 1319 Chi può 1320 credere, a guardarla, che lo sappia 1321 che ottocent'anni siano passati e che io, seduto alla finestra 1322 non possa essere 1323 davvero Enrico IV che guarda la luna, come un pover'uomo qualunque? 1324 Ma guardate, guardate che magnifico quadro notturno: l'Imperatore tra i suoi fidi consiglieri...Non ci provate gusto? 1305 che,] che A 1306 accendete] voi accendete A 1307 là] là, A 1308 Ah!] Ah!.. A 1309 allora...?] allora... B22 B23 1310 m’accecherebbe.] m’accecherebbe! A 1311 con] per A 1312 cima] cima, e viene a posarla su la tavola anch’essa d’antica foggia A 1313 (prendendo … coretto)] manca A B22 B23 1314 Ecco,] Ecco A 1315 così...] così. 1316 lo atteggia, poi] (lo atteggia) (poi A 1317 Così ecco...] – Così, ecco. – A 1318 anche lui] incontro a loro A B22 B23 1319 Giova, … finestra.] – La guardo spesso io, dalla mia camera, seduto davanti alla finestra, con una gamba accavalciata sull’altra... così, (eseguisce). La luna... A 1320 Chi può] Potete A 1321 sappia] sappia, la luna, A 1322 finestra] finestra, A 1323 essere] esser A 68

LANDOLFO (piano 1325 ad Arialdo, come per non rompere 1326 l'incanto) Eh, capisci? 1327 A sapere 1328 che non era vero... ENRICO IV Vero, che cosa? LANDOLFO (titubante, come per scusarsi) No... ecco... perché a lui indica Bertoldo entrato nuovo in servizio...io, appunto questa mattina, dicevo: Peccato, che 1329 così vestiti... e poi con tanti bei costumi, là in guardaroba... 1330 e con una sala come quella... accenna alla sala del trono. ENRICO IV Ebbene? Peccato, dici? 1331 LANDOLFO Già 1332 ... che non sapevamo... ENRICO IV Di rappresentarla per burla, 1333 qua, questa commedia? LANDOLFO Perché credevamo che... 1334 ARIALDO (per venirgli in aiuto 1335 ) Ecco... sì, che fosse sul serio! ENRICO IV E com'è? Vi pare che non sia sul serio? LANDOLFO Eh, se dice che... ENRICO IV Dico che siete sciocchi! 1336 Dovevate sapervelo fare per voi stessi, l'inganno; non per rappresentarlo 1337 davanti a me, davanti a chi viene qua in visita di tanto in tanto; ma così, per 1338 come siete naturalmente, tutti i giorni, davanti a nessuno 1339 1324 pover’uomo qualunque?] pover’uomo qualunque che in quel momento non si vede l’abito che indossa e non pensa per nulla, assorto nello zirlio dei grilli, d’essere Enrico IV? – A pover uomo qualunque? Per sfuggire, così, fuori, dico, a questo sentimento di deserto che è qui, dove la pazzia ha abitato; dove farneticare è spontaneo, cosa d’abitudine e seria, che ha diritto – un diritto perfettamente logico – di essere come una qualunque altra realtà, di cui non si sia ancora scoperto l’inganno. B22 pover uomo qualunque? B23 1325 piano] piano, A 1326 rompere] romper A 1327 Eh, capisci?] Eh! Capisci? A 1328 sapere] saperlo, A 1329 Peccato, che] peccato che, A 1330 guardaroba...] guardaroba A 1331 dici?] che cosa? A 1332 Già] Ma A 1333 burla,] burla A 1334 Perché credevamo che…] Già... perché credevamo... che… A perché credevamo che… B 1335 aiuto] ajuto A B22 B23 1336 se dice … schiocchi!] se dice che… / ARIALDO / (c.s.) Che dobbiamo ridere alle spalle di chi crede... / ENRICO IV. / Già; ma la testa, io, un giorno, cari miei, – mascherato così – la battei davvero, cadendo da cavallo. Vi pare una burla? / ORDULFO / No! – Ma ora... / ENRICO IV. / Ora, che cosa? – Fisso in quest’eternità di maschera – spoglia vuota, cieca – abito d’un giorno di carnevale diventato persona, per ottocento anni – non vedere più tutto ciò che da quel giorno è avvenuto; le cose, come sono mutate; gli amici, come v’hanno tradito; il posto preso da altri, per esempio... che so! nel cuore della donna che amavate, e chi è morto, e chi è scomparso, e i vostri capelli che si sono ingrigiti – vi pare una burla? – Un giorno, la feritina interna, il guasto qua, dentro il cervello, vi si rimargina. Da sé; chissà come! – Riaprite a poco a poco gli occhi, e non sapete ancora se è sonno o veglia: ma sì, siete sveglio; toccate questa cosa e quella; tornate a vedere chiaramente... Ah, via, via, allora, quest’abito da mascherato! quest’incubo! Apriamo le finestre: respiriamo la vita, via! via! corriamo fuori! – (Arrestando d’un tratto la foga) – Dove? Come? In marsina e cravatta bianca e cappello a stajo? tra i cari amici del circolo? a far che cosa? ancora da Enrico IV in marsina e cravatta bianca? coi capelli già così? – Li ho fatti grigi qua, io oh!, da Enrico IV; e non me n’ero accorto! – Non ci vogliono mica ottocent’anni: bastano dodici – per accorgersi che s’è anche così ingrigito tutto per voi, attorno a voi: tutto crollato, tutto finito, e che arrivate con una fame da lupo a un 69

a Bertoldo, prendendolo per le braccia, 1340 per te, capisci, 1341 che in questa tua finzione ci potevi mangiare, dormire, e grattarti anche 1342 una spalla, se ti sentivi 1343 un prurito; rivolgendosi anche agli altri: 1344 sentendovi vivi, vivi veramente nella storia del mille e cento, qua 1345 alla Corte 1346 del vostro Imperatore Enrico IV! E pensare, 1347 da qui, da questo nostro tempo remoto, così colorito e sepolcrale 1348 , pensare che a una distanza di otto secoli in giù, in giù, gli uomini del mille e novecento si abbaruffano 1349 intanto, s'arrabattano in un'ansia senza requie di sapere 1350 come si determineranno i loro casi, di vedere come si stabiliranno i fatti che li tengono in tanta ambascia e in tanta agitazione. 1351 Mentre voi, invece, banchetto già tutto sparecchiato. – E allora? Allora, che cosa? – Voi volete scherzare adesso con me? Fare la burla insieme, tutt’e cinque d’accordo? – Ah, no, cari miei, basta adesso! (Si alza, fosco). Perché non ho mica scherzato, io! – Ne ho la nausea, adesso! (Quasi tra sé, con violenta rabbia contenuta) Devo farla pentire d’esser venuta qua! Da suocera mi s’è mascherata – e lui da padre abate... – E mi portano con loro un medico per farmi studiare... E chi sa che non sperano di guarirmi... Buffoni! – Voglio avere il gusto di schiaffeggiargliene almeno uno: quello! – È un famoso spadaccino? M’infilzerà... – Ma vedremo, vedremo... – Non capite che non mi restava da fare altro? Come volete vendicarvi della brutalità d’un sasso che v’ammacca la testa? Dopo dodici anni di cecità e la bella scoperta che avevo fatto riaprendo gli occhi, rimettersi a viverla, ma coscienti la follia: la solitudine, – questa – così squallida e vuota, come m’apparve, subito, – rivestirmela, pararmela meglio di quella follia d’un giorno di carnevale; e, obbligar tutti quelli che si presentavano qua, a seguirla, perdio, ancora per il mio spasso quell’antica famosa mascherata! Qua, tutti, mascherati; e la sala del trono, e voi quattro qua, consiglieri... – Volevate che ve lo dicessi prima, per fare la burla insieme? – Ma che burla potete far voi? Vi vedete finti per voi stessi? finti senza saperlo, – non per questi abiti che indossate – ma per ciò vi credete d’essere, oggi così e domani in un altro modo? Voi credete – come tutti gli altri – che le mascherate siano solo quelle che si fanno per burla, o questa che vi facevano far qua per assecondare pietosamente la fissazione d’un povero pazzo. È vero sì o no? Rispondete... / LANDOLFO / Eh, quale altra?... / ENRICO IV / Quale altra? Quella che non sospettate: continua, d’ogni momento, di tutta la vita, di cui siete anche i fantocci ma senza accorgervene mai quando vi mascherate senza saperlo di ciò che vi par d’essere! Non è la stessa cosa? Siete forse più veri di me, vestito così? La differenza è solo di quest’abito che la scopre, la mascherata, come una caricatura. E appunto per questo io me ne sono potuto accorgere: perché un bel giorno aprendo gli occhi mi trovai vestito così: e allora, questa buffonata, o un’altra, che importa! – dissi – seguitiamola, ma non più stupidamente, cecamente, da pazzo, ma così, sapendola e volendola: mascherata viva, viva. – bella, sontuosa, regale. E che lo faccio soltanto io, del resto? C’è altri che lo fa, e non è detto pazzo: perdio, nei suoi palazzi anche adesso Papa Gregorio VII, il mio rivale: Per quello che egli vuole, per quello ch’egli dice e sostiene, la lotta armata tra Chiesa e Stato – oh senti – non è forse una magnifica mascherata fuori della storia, uguale a questa mia? Vorreste seguitarla anche voi, adesso? no, cari miei: basta. – A 1337 rappresentarlo] rappresentarlo, da attori A 1338 per] manca A 1339 nessuno] nessuno, per voi stessi, A 1340 a Bertoldo, … braccia] – (a Bertoldo) – A braccia,] braccia B22 B23 1341 capisci,] capisci? A 1342 anche] manca A 1343 ti sentivi] ti ci sentivi A B22 B23 1344 rivolgendosi anche agli altri:] manca A 1345 qua] qua, A 1346 Corte] corte A 1347 IV! E pensare,] IV – (prende per le braccia Ordulfo) – Tu, ecco, Ordulfo vivo nel castello di Goslar! Che la mattina ti svegliavi, ti alzavi dal letto, e invece di uscirne tu entravi nel sogno, vestendoti – nel sogno che non sarebbe stato più sogno, perché tu ci avresti vissuto, lo avresti toccato in tutto, vivo; te lo saresti bevuto nell’aria che respiravi; ma pur sapendolo, che era un sogno, per meglio assaporare il privilegio che v’era dato di non dover far altro, qua, che la professione di vivertelo, questo sogno – lontanissimo e presente – e pensare – A (prende per un braccio Ordulfo) Tu, ecco, Ordulfo vivo nel castello di Goslar! che la mattina ti svegliavi, ti alzavi dal letto, e invece di uscirne tu entravi nel sogno, vestendoti – nel sogno che non sarebbe stato più sogno, perché tu ci avresti vissuto, lo avresti toccato, in tutto, vivo; te lo saresti bevuto nell’aria che respiravi: ma pur sapendolo, che era un sogno, per meglio assaporare il privilegio che vi era dato di non dover far altro qua, che la professione di viverlo, questo sogno – lontanissimo e presente! E pensare, B22 1348 da questo … sepolcrale] dal mille e cento in cui siamo 1349 si abbaruffano] s’abbaruffano A 1350 sapere] saper A 1351 agitazione.] agitazione… A 70

già nella storia! con me! 1352 Per 1353 quanto tristi i miei casi, 1354 e orrendi i fatti; aspre le lotte, dolorose le vicende: 1355 già storia, 1356 non cangiano più, 1357 non possono più cangiare, capite? Fissati 1358 per sempre: 1359 che vi 1360 ci potete adagiare, ammirando come ogni effetto segua 1361 obbediente alla sua causa, con perfetta logica, e ogni avvenimento si svolga 1362 preciso e coerente in ogni suo particolare. 1363 Il piacere, il piacere della storia, insomma, che è così grande! 1364 LANDOLFO Ah, bello! bello! ENRICO IV Bello, ma basta! Ora che lo sapete, 1365 non potrei farlo più 1366 io! 1367 Prende la lampa per andare a dormire. Né 1368 del resto voi stessi, se 1369 non ne avete inteso finora la ragione 1370 . Ne ho la nausea adesso! Quasi tra sé, con violenta rabbia contenuta: Perdio! debbo farla pentire d'esser venuta qua! Da suocera oh, mi s'è mascherata... E lui da padre abate... – E mi portano con loro un medico per farmi studiare... E chi sa che non sperino di farmi guarire... Buffoni! – Voglio avere il gusto di schiaffeggiargliene almeno uno: quello! – È un famoso spadaccino? M'infilzerà... Ma vedremo, vedremo... 1371 Si sente picchiare 1372 alla comune 1373 . Chi è? VOCE 1374 DI GIOVANNI Deo gratias 1375 ! 1352 nella storia! con me!] nella storia! / LANDOLFO / Ecco! Benissimo! / ENRICO IV / Tutto determinato! tutto stabilito! / ARIALDO / Ah, ecco, ecco. / ENRICO IV / A nella storia! con me! / LANDOLFO. / Ah, ecco! Benissimo! / ENRICO IV. / Tutto determinato! Tutto stabilito! / ORDULFO. / Ecco, ecco! / ENRICO IV. / B22 1353 Per] E per A B22 1354 casi,] casi A 1355 vicende:] vicende; B22 B23 1356 già storia,] manca A 1357 più,] più; A 1358 capite? Fissati] capite?: fissati A 1359 sempre:] sempre: questi e non altri; così e non in un altro modo; con tutti gli elementi che si tengono, ben congegnati, A 1360 che vi] che voi vi A B22 1361 segua] seguiva B22 1362 svolga] svolgeva B22 1363 particolare.] particolare – A 1364 storia, … grande!] storia! È grande! / LANDOLFO / Eh già certo che, leggendo la storia… / ENRICO IV / Ti puoi figurare come può esser vera, solo che pensi un po’ alla vita, quale veramente è; e com’è adesso, dev’essere stata anche negli altri tempi… / ARIALDO / Ah, come? Ma allora… / ENRICO IV / Allora che? Ci vorresti creder sul serio? Ma immagina un po’ come te la imposterà, domani, la storia, questa vita d’oggi, disincarnata! I nessi, i nessi che ci troverà, di cause e d’effetti, questo o quello storico, secondo come la piglierà! – Capite, capite che, forti di questo argomento, noi uomini del mille e cento; potevamo metterci a ridere, spensierati e leggeri, di tutto quanto sta scritto sui tempi nostri: ridere sul grugno a ogni dotto d’antichità, e gridargli di levarsi, perché non è stato vero niente di tutto ciò che crede di sapere, perché tutto è stato il giuoco di tre o quattro, più forti, che se la sono tirata di qua e di là, come han voluto e a caso, questa bella pagliacciata, comune e sempre la stessa! Ma come le pietre, guardate, che si cavano dalle montagne, per costruire! Che ne sanno le pietre, se saranno d’una chiesa o d’un lupanare, se non sanno neppure d’esser pietre? – A 1365 Ora che lo sapete,] manca A 1366 non potrei farlo più] non potrei più farlo A 1367 io! … dormire.] io. A 1368 Né] Ma A 1369 stessi, se] stessi A 1370 finora la ragione] la ragione finora A 1371 Ne ho la nausea … vedremo...] manca A 1372 picchiare] bussare A 1373 comune] porta A 71

ARIALDO (contentissimo, come per uno scherzo che si potrebbe ancora fare) 1376 Ah, è 1377 Giovanni, è Giovanni, che viene come ogni sera a fare il 1378 monacello! ORDULFO (c.s., stropicciandosi le mani) 1379 Sì, sì, facciamoglielo fare! facciamoglielo fare! 1380 ENRICO IV (subito, severo) 1381 Sciocco! Lo vedi? Perché? Per fare 1382 uno scherzo 1383 alle spalle di un 1384 povero vecchio, 1385 che lo fa per amor mio? LANDOLFO (a Ordulfo) 1386 Dev'essere 1387 come vero! Non capisci? 1388 ENRICO IV Appunto! Come vero! Perché 1389 solo così non è più una burla la verità! 1390 Si reca 1391 ad aprire la porta e fa 1392 entrare Giovanni parato da umile fraticello, con un rotolo di cartapecora sotto il braccio. Avanti, avanti, padre! Poi 1393 assumendo un tono di tragica gravità e di cupo 1394 risentimento: Tutti i documenti della mia vita e del mio regno 1395 a me favorevoli furono distrutti, deliberatamente, dai miei nemici: c'è solo, 1396 sfuggita alla distruzione, questa mia vita scritta da un umile monacello a me devoto, e voi 1397 vorreste riderne? Si rivolge amorosamente a Giovanni e lo invita a sedere davanti alla tavola: Sedete, padre, sedete qua. E la lampa 1398 accanto. Gli posa accanto la lampa che ha ancora in mano. Scrivete, scrivete. Giovanni (svolge 1399 il rotolo di cartapecora, e 1400 si dispone a scrivere sotto dettatura) Eccomi pronto, Maestà! 1401 Enrico IV (dettando) Il decreto di pace emanato a Magonza giovò ai meschini ed 1402 ai buoni, quanto nocque ai cattivi e ai potenti. 1403 1374 VOCE] LA VOCE A 1375 gratias!] gratia… A gratia! B22 1376 (contentissimo … fare)] manca A 1377 Ah, è] È A 1378 a fare il] dal A 1379 (c.s. … mani)] manca A 1380 Sì, … fare!] Facciamogli! facciamogli la scena! A 1381 (subito, severo)] manca A 1382 vedi? … Per fare] vedi che così è per te come A vedi? perché? Per fare B22 1383 scherzo] scherzo, A 1384 di un] d’un A 1385 vecchio,] vecchio A 1386 (a Ordulfo)] manca A 1387 Dev'essere] E dev’esser A 1388 Non capisci?] manca A 1389 Perché] perché B22 1390 Appunto! … verità!] manca A 1391 Si reca] andando A 1392 fa] facendo A 1393 Poi] Poi, A 1394 cupo] fiero A 1395 regno] Regno A 1396 solo,] solo A 1397 voi] manca A 1398 lampa] lampa, A 1399 Scrivete, … svolge] Scrivete. (Giovanni, svolto A 1400 e] manca A 1401 Eccomi pronto, Maestà!] manca A 72

Comincia a calare 1404 la tela. Apportò dovizie ai primi, fame e miseria ai secondi... Tela 1402 ed] e A 1403 potenti.] potenti A 1404 calare] calar A 73

ATTO TERZO La sala del trono, buja. Nel bujo, la parete di fondo si discerne appena. Le tele dei due ritratti sono state asportate 1405 e al loro posto, entro le cornici rimaste a ricingere 1406 il cavo delle nicchie, si sono impostati 1407 nel preciso atteggiamento di quei ritratti, Frida 1408 parata da «Marchesa di Toscana», come s'è vista nel secondo atto, e Carlo Di Nolli parato da «Enrico IV». Al levarsi del sipario, per un attimo 1409 la scena appare vuota. Si apre 1410 l'uscio a sinistra ed entra, reggendo la lampa 1411 per l'anello in cima, Enrico IV, volto a parlare verso l'interno ai quattro giovani che si suppongono nella sala attigua, con Giovanni, come alla fine del secondo atto. ENRICO IV No: 1412 restate, restate: farò da me. Buona notte. Richiude l'uscio e si muove, tristissimo e stanco, per attraversare la sala, diretto al secondo uscio a destra, che dà nei suoi appartamenti. FRIDA (appena vede che egli 1413 ha di poco oltrepassato l'altezza del 1414 trono, bisbiglia dalla nicchia, come una che si senta venir meno dalla paura) Enrico... ENRICO IV (arrestandosi alla voce, come colpito a tradimento da una rasojata alla schiena, volta la faccia atterrita verso la parete di fondo, accennando d'alzare istintivamente, quasi a riparo, le braccia) Chi mi chiama? (Non è una domanda, è un'esclamazione che guizza in un brivido di terrore 1415 e non aspetta risposta dal bujo e dal silenzio terribile della sala che d'un tratto si sono riempiti 1416 per lui del sospetto d'esser pazzo davvero) FRIDA (a quell'atto di terrore, non meno atterrita di ciò che si è prestata 1417 a fare, ripete un po' più forte) Enrico... (Ma sporgendo un po' il capo dalla nicchia verso l'altra nicchia, 1418 pur volendo sostenere la parte che le hanno assegnata) ENRICO IV (ha un urlo: 1419 si lascia cader la lampa dalle mani, per cingersi con le braccia la testa, e fa come per fuggire) FRIDA (saltando dalla nicchia sullo zoccolo e gridando come impazzita) Enrico...Enrico...Ho paura... ho paura... E mentre il Di Nolli balza a sua volta dallo zoccolo 1420 e di qui a terra, e accorre a Frida che sèguita a gridare convulsa, 1421 sul punto di svenire, irrompono – dall'uscio a sinistra 1422 – tutti: il Dottore, Donna Matilde parata anche lei 1423 da «Marchesa di Toscana», Tito Belcredi, Landolfo, Arialdo, Ordulfo, Bertoldo, Giovanni. Uno di questi dà subito luce alla sala: luce strana, di lampadine nascoste nel soffitto, per modo che sia sulla scena soltanto viva nell'alto. 1405 asportate] asportate, A B22 B23 1406 ricingere] recingere A 1407 impostati] impostati, A 1408 Frida] FRIDA, A 1409 attimo] attimo, A 1410 Si apre] S'apre A 1411 lampa] lampa, A 1412 No:] No, A 1413 che egli] ch'egli A 1414 del] dal B22 1415 terrore] terrore, B22 1416 si sono riempiti] s'è come riempito A si è riempito B22 1417 prestata] prestato A 1418 nicchia,] nicchia, come a chieder soccorso, A 1419 urlo:] urlo; A B22 1420 dallo zoccolo] sullo zoccolo, A B22 1421 convulsa,] convulsa A 1422 dall’uscio a sinistra] dall’uscio a sinistra e dal primo a destra A B22 1423 anche lei] manca A 74

Gli altri, senza curarsi d'Enrico IV 1424 che rimane a guardare, 1425 stupito da quella irruzione inattesa, 1426 dopo il momento di terrore per cui ancora vibra in tutta la persona, accorrono premurosi a sorreggere e a confortare Frida, 1427 che trema ancora e geme e smania tra le braccia del fidanzato. Parlano tutti confusamente. DI NOLLI No, no, Frida...Eccomi qua...Sono con te! DOTTORE (sopravvenendo con gli altri) 1428 Basta! Basta! 1429 Non c'è da fare più nulla... 1430 DONNA MATILDE È guarito, Frida! Ecco! È guarito! Vedi? DI NOLLI (stupito) Guarito? 1431 BELCREDI Era per ridere! Stai tranquilla! FRIDA (c.s.) 1432 No! Ho paura! Ho paura! DONNA MATILDE Ma di che? 1433 Guardalo! Se non era vero! Non è vero! DI NOLLI (c.s. 1434 ) Non è vero? Ma che dite? 1435 Guarito? DOTTORE Pare! 1436 Per quanto a me... BELCREDI Ma sì! Ce l'hanno detto loro! indica i quattro giovani. DONNA MATILDE Sì, da tanto tempo! Lo ha confidato a loro! DI NOLLI (ora 1437 più indignato che stupito) Ma come? Se fino a poco fa...? BELCREDI Mah! Recitava 1438 per ridere alle tue spalle, e anche di noi che, in buona fede... DI NOLLI È possibile? 1439 Anche di sua sorella, 1440 fino alla morte? ENRICO IV (che se n'è rimasto, 1441 aggruppato, a spiare or l'uno or l'altro, sotto le accuse e il dileggio 1442 per quella che tutti credono una sua beffa crudele, ormai svelata; e ha dimostrato 1443 col lampeggiare degli occhi, che medita una vendetta che ancora lo sdegno, tumultuandogli dentro, non gli fa vedere precisa; insorge a questo punto, ferito, con la chiara idea 1424 Enrico IV] Enrico IV, A 1425 guardare,] guardare A 1426 quella irruzione inattesa,] quell'irruzione inattesa A 1427 Frida,] Frida A B22 1428 (sopravvenendo con gli altri)] manca A 1429 Basta! Basta!] Basta! basta! A 1430 nulla...] nulla! A 1431 DI NOLLI … Guarito?] manca A 1432 (c.s.).] manca A 1433 che?] che, ormai? A 1434 c.s.] stupito A 1435 dite?] dite! A 1436 Pare!] Pare! – A 1437 ora] c.s., ma ora A 1438 Mah! Recitava] Mah! – Recitava, A 1439 È possibile?] Possibile? A 1440 sorella,] sorella – A 1441 rimasto,] rimasto A 1442 dileggio] dileggio, A 1443 dimostrato] dimostrato, A 75

d'assumere 1444 come vera la finzione che gli avevano insidiosamente apparecchiata 1445 gridando al nipote): E avanti! Di’ avanti! DI NOLLI (restando al grido, stordito) Avanti, che? ENRICO IV Non sarà morta «tua» sorella soltanto! DI NOLLI (c.s.) Mia sorella! 1446 Io dico la tua; che costringesti fino all'ultimo a presentarsi qua 1447 come tua madre, Agnese! ENRICO IV E non era «tua» madre? DI NOLLI Mia madre, mia madre appunto! ENRICO IV Ma è morta a me «vecchio e lontano», tua madre! Tu sei calato 1448 ora, fresco, di là! indica la nicchia da cui egli è saltato. E che ne sai tu, se io non l'ho pianta a lungo, a lungo, in segreto, anche vestito così? DONNA MATILDE (costernata, guardando gli altri!) Ma che dice? DOTTORE (impressionatissimo, osservandolo) Piano, piano, per carità! ENRICO IV Che dico? Domandando 1449 a tutti, se non era Agnese la madre di Enrico IV! Si volge a Frida, come se fosse lei veramente la Marchesa di Toscana. Voi, Marchesa, dovreste saperlo, mi pare! FRIDA (ancora impaurita, stringendosi di più 1450 al Di Nolli) No, io no! Io 1451 no! DOTTORE Ecco che ritorna il delirio...Piano, signori miei! BELCREDI (sdegnato) Ma che delirio, Dottore! Riprende a recitare 1452 la commedia! ENRICO IV (subito) Io? Avete votato 1453 quelle due nicchie là; lui mi sta davanti da Enrico IV... BELCREDI Ma basta ormai con codesta burla! ENRICO IV Chi ha detto burla? DOTTORE (a Belcredi, forte 1454 ) Non lo cimenti, per amor 1455 di Dio! BELCREDI (senza dargli retta, più 1456 forte) Ma l'hanno detto loro! Indica di nuovo 1457 i quattro giovani. 1444 d'assumere] d'assumer A 1445 apparecchiata] apparecchiata, A 1446 sorella!] sorella? – A sorella? B22 B23 1447 qua] qua a te A 1448 calato] calato, A 1449 Domandando] Domando A 1450 di più] manca A 1451 Io] io A 1452 recitare] recitar A 1453 votato] vôtato A 1454 a Belcredi, forte] piano a Belcredi A 1455 per amor] in nome A 1456 retta, più] ascolto, 1457 di nuovo] manca A 76

Loro! Loro! 1458 ENRICO IV (voltandosi 1459 a guardarli) Voi? Avete detto burla? LANDOLFO (timido, imbarazzato 1460 ) No... 1461 veramente, che era guarito! 1462 BELCREDI E dunque 1463 , basta, via! A Donna Matilde. Non vi pare che diventi d'una puerilità intollerabile, la vista di lui 1464 indica il Di Nolli, 1465 Marchesa, e la vostra, parati così? DONNA MATILDE Ma statevi zitto! Chi pensa più all'abito, se lui è veramente guarito? ENRICO IV Guarito, sì! Sono guarito! A Belcredi: Ah, ma non per farla finita così subito, come tu credi! Lo investe. 1466 Lo sai 1467 che da venti anni nessuno ha mai osato comparirmi davanti qua, 1468 come te e codesto signore? indica il Dottore. BELCREDI Ma sì, lo so! E difatti anch'io, questa mattina, ti comparvi davanti vestito... ENRICO IV Da monaco, 1469 già! BELCREDI E tu mi prendesti per Pietro Damiani! E non ho mica riso, credendo appunto... ENRICO IV Che fossi pazzo! Ti viene da 1470 ridere, vedendo lei così, ora che sono guarito 1471 ? Eppure potresti pensare che, 1472 ai miei occhi, il suo aspetto, ora 1473 s'interrompe con uno scatto di sdegno. Ah! E subito si rivolge al dottore: 1474 1458 Loro! Loro!] manca A 1459 voltandosi] Voltandosi A 1460 (timido, imbarazzato)] manca A 1461 No...] No... Abbiamo detto A 1462 guarito!] guarito... 1463 E dunque] Ecco! Guarito? E dunque 1464 lui] lui, A 1465 Nolli,] Nolli A 1466 Guarito, … investe).] Vuol subito farla finita, lui! – (Al Belcredi) – A 1467 Lo sai] Ma lo sai A 1468 qua,] manca A 1469 monaco,] monaco! A 1470 da] di A 1471 sono guarito] io sono guarito A 1472 Eppure potresti pensare che,] – Ma non pensi che A 1473 aspetto, ora] aspetto… A 77

Voi siete un medico? DOTTORE Io, sì... ENRICO IV E l'avete parata voi da Marchesa di Toscana anche lei? Sapete, Dottore, 1475 che avete rischiato di rifarmi per un momento la notte nel cervello? Perdio, far parlare i ritratti, farli balzare vivi dalle cornici... Contempla Frida e il Di Nolli, poi guarda la Marchesa ed 1476 infine si guarda l'abito addosso. Eh, bellissima 1477 la combinazione... Due coppie... Benissimo, benissimo, dottore: 1478 per un pazzo... Accenna appena con la mano al Belcredi. A lui sembra ora una carnevalata fuori di tempo, eh? 1479 Si volta a guardarlo. Via, ormai, anche questo mio abito da mascherato! Per venirmene con te, è vero? 1480 BELCREDI Con me! 1481 Con noi! ENRICO IV Dove, al circolo? 1482 In marsina e cravatta bianca? O a casa, tutti e due insieme, 1483 della Marchesa? BELCREDI Ma dove vuoi! Vorresti rimanere 1484 qua ancora, scusa, 1485 a perpetuare – solo – quello che fu lo scherzo disgraziato d'un 1486 giorno di carnevale? È veramente incredibile, incredibile come 1487 tu l'abbia potuto fare, liberato dalla 1488 disgrazia che t'era capitata! ENRICO IV Già. 1489 Ma vedi? È che, cadendo da cavallo e battendo la testa, fui pazzo per davvero, io, non so per quanto tempo... DOTTORE Ah, ecco, ecco! E durò a lungo? 1490 ENRICO IV (rapidissimo, al dottore) 1491 Sì, dottore, a lungo: 1492 circa dodici anni. 1493 1474 s'interrompe … dottore):] (S'interrompe, come smemorato; si rivolge al Dottore) A 1475 123 Sapete, Dottore,] Per preparare a me, qua, una controtroburla, eh? / DONNA MATILDE / (subito, con foga) No no! che dite! S'è fatto per voi! L'ho fatto per voi! / IL DOTTORE / (subito anche lui) Per tentare, per tentare, non sapendo... / ENRICO IV / (interrompendo) Ho capito: che io fossi guarito, sì; ma ho detto per lui controburla, (accenna a Belcredi) poiché crede che la mia sia una burla... / BELCREDI / E che cos'è, scusa? se dici tu stesso... / ENRICO IV / Aspetta ch'io dica! – (Al Dottore) Sapete, dottore, A Per preparare a me, qua, una controburla eh? / DONNA MATILDE. / (subito, con foga). / No no! Che dite! S'è fatto per voi! L'ho fatto per voi! / DOTTORE. / (subito, anche lui). / Per tentare, per tentare, non sapendo... / ENRICO IV. / (interrompendo, netto). /Ho capito. Dico per lui controburla (accenna a Belcredi), perché crede che la mia sia una burla... / BELCREDI. / Ma che cos'è, scusa? Se dici tu stesso che sei guarito! /ENRICO IV. / Aspetta che io dica! (Al dottore) B22 1476 ed] e A B22 B23 1477 bellissima] bellissima, A 1478 dottore:] dottore, A 1479 tempo, eh?] tempo... A 1480 Via … vero?] Via, è vero? anche questo mio abito da mascherato, ormai… Per venirmene, con te?... A 1481 Con me!] Ma sì! Ecco! Benissimo! Con me! A 1482 circolo?] circolo, è vero? A 1483 a casa, tutti e due insieme,] in casa A 1484 Vorresti rimanere] O che vorresti restare A 1485 scusa,] manca A 1486 d'un] di quel A 1487 come] che A 1488 dalla] ormai della A 1489 Già.] Già! A 1490 Ah, ecco, ecco! E durò a lungo?] Ah, ecco... ecco... A 78

E subito, tornando 1494 a parlare al Belcredi: E non vedere più nulla, caro, di tutto ciò che dopo quel giorno di carnevale avvenne, per voi e non per me; le cose, come si mutarono; gli amici, come mi tradirono; il posto preso da altri, per esempio... che so! ma 1495 supponi nel cuore della donna che tu amavi; e chi era morto; e chi era scomparso... tutto questo, sai? 1496 non è stata mica una burla per me, come a te pare! BELCREDI Ma no, 1497 io non dico questo, scusa! Io dico dopo! 1498 ENRICO IV Ah sì? Dopo? 1499 Un giorno... Si arresta 1500 e si volge al dottore. Caso interessantissimo, dottore! 1501 Studiatemi, studiatemi bene! Vibra tutto, parlando: 1502 Da sé, chi sa come, un giorno, il guasto qua... si tocca la fronte che so... si sanò. Riapro gli occhi a poco a poco, e non so in prima se sia 1503 sonno o veglia; ma sì, sono sveglio; tocco questa cosa e quella: 1504 torno a vedere chiaramente... Ah! – come lui dice – accenna a Belcredi via, via allora, quest'abito da mascherato! questo incubo! 1505 Apriamo le finestre: respiriamo la vita! Via, via! 1506 corriamo fuori! Arrestando d'un tratto la foga: Dove? 1507 a far che cosa? a farmi mostrare a dito da tutti, di nascosto, come Enrico IV, non più così, ma a braccetto con te, tra i cari amici della vita? BELCREDI Ma no! Che dici? 1508 Perché? DONNA MATILDE Chi potrebbe più...? Ma neanche a pensarlo! 1509 Se fu una disgrazia! ENRICO IV Ma se già mi chiamavano pazzo, prima, tutti! A Belcredi 1510 1491 (rapidissimo, al dottore)] manca A 1492 Sì, dottore, a lungo:] Sì, dottore. A lungo. Calcolo per A Sì, dottore, a lungo. Calcolo per 1493 anni.] anni… A 1494 E subito, tornando] Sì – (torna A 1495 ma] manca A 1496 sai?] caro, A 1497 Ma no,] Ma A 1498 dopo!] dopo... A dopo!... B22 1499 Dopo?] Dopo?... A 1500 Si arresta] s'arresta A 1501 dottore!] Dottore! A 1502 (Vibra tutto, parlando):] manca A 1503 sia] è A 1504 quella:] quella; A 1505 questo incubo!] quest'incubo! A 1506 Via, via!] via, via, A 1507 Dove?] dove? A 1508 dici?] dici! A 1509 più...? Ma neanche a pensarlo!] più pensare! A 79

E tu lo sai! Tu che più di tutti ti accanivi contro chi tentava difendermi! 1511 BELCREDI Oh, via, per ischerzo! 1512 ENRICO IV E guardami qua 1513 i capelli! Gli mostra i capelli sulla nuca. 1514 BELCREDI Ma li ho grigi anch'io! ENRICO IV Sì, 1515 con questa differenza: che li ho fatti grigi qua, io, da Enrico IV, capisci? E 1516 non me n'ero 1517 mica accorto! Me n'accorsi in un giorno solo, tutt'a un tratto, riaprendo gli occhi, e fu uno spavento, perché capii subito che non solo i capelli, ma doveva esser 1518 diventato grigio tutto così, e tutto crollato, tutto finito: 1519 e che sarei arrivato con una fame da lupo a un banchetto già bell'e sparecchiato. BELCREDI Eh, ma gli altri, scusa... ENRICO IV (subito) Lo so, non potevano stare ad aspettare ch'io guarissi, nemmeno quelli che, dietro a me, punsero a sangue il mio cavallo bardato... DI NOLLI (impressionato) Come, come? ENRICO IV Sì, a tradimento, per farlo springare e farmi cadere! DONNA MATILDE (subito, con orrore) Ma questo lo so adesso, io! ENRICO IV Sarà stato anche questo per uno scherzo! DONNA MATILDE Ma chi fu? Chi stava dietro alla nostra coppia? ENRICO IV Non importa saperlo! Tutti quelli che seguitarono a banchettare e che ormai mi avrebbero fatto trovare i loro avanzi, Marchesa, 1520 di magra o molle pietà, o 1521 nel piatto insudiciato qualche lisca di rimorso, attaccata. 1522 Grazie! Voltandosi di scatto al dottore 1523 : E allora, dottore, vedete se il caso non 1524 è veramente nuovo negli annali della pazzia! 1525 – preferii restar pazzo – trovando qua tutto pronto e disposto per questa delizia di nuovo genere: viverla 1526 – con la più lucida coscienza – la mia pazzia e vendicarmi così della brutalità d'un sasso che m'aveva 1510 A Belcredi] manca A 1511 Tu che … difendermi!] manca A 1512 ischerzo!] ischerzo!... A 1513 qua] manca A 1514 Gli mostra i capelli sulla nuca.] manca A 1515 Sì,] Sì; ma A 1516 E] e A 1517 me n'ero] m'ero A 1518 esser] essere A 1519 finito:] finito – A finito; B22 B23 1520 sparecchiato. … Marchesa,] sparecchiato; la mia parte, presa, divorata dagli altri; eh, quanto più tenera la carne, tanto più presto si fa inghiottire; avrei trovato qualche povero avanzo A 1521 o] oppure A 1522 attaccata.] attaccata... A 1523 dottore] Dottore A 1524 non] manca A 1525 pazzia!] pazzia: A 1526 viverla] viverla, A 80

ammaccato la testa! La solitudine – questa – così squallida e vuota come m'apparve riaprendo 1527 gli occhi – rivestirmela subito, meglio, di tutti i colori 1528 e gli splendori 1529 di quel lontano giorno di carnevale, quando voi guarda Donna Matilde e le indica Frida 1530 eccovi là, Marchesa, trionfaste! – e obbligar tutti quelli che si presentavano a me, a seguitarla, perdio, per il mio passo, 1531 ora, quell'antica famosa mascherata che era 1532 stata – per voi e non per me – la burla di un 1533 giorno! Fare 1534 che diventasse per sempre – non più una burla, no; ma una realtà, la realtà di una 1535 vera pazzia: qua, tutti mascherati, e la sala del trono, e questi quattro miei consiglieri: segreti, e – s'intende – traditori! Si volta subito verso di loro. Vorrei sapere che ci avete guadagnato, svelando che ero 1536 guarito! – Se sono guarito, non c'è più bisogno di voi, e sarete licenziati! – Confidarsi con qualcuno, questo sì, 1537 è veramente da pazzo! – Ah, ma vi accuso io, ora, a mia volta! – Sapete? – Credevano di potersi mettere a farla anche loro adesso la burla, con me, alle vostre spalle. Scoppia a ridere. Ridono ma sconcertati, anche gli altri, meno Donna Matilde. BELCREDI (al Di Nolli) Ah, senti... non c'è male... DI NOLLI (ai quattro giovani) Voi? 1538 ENRICO IV Bisogna 1539 perdonarli! Questo, 1540 si scuote l'abito addosso questo che è per me la caricatura 1541 , evidente e volontaria, 1542 di quell'altra mascherata, continua, d'ogni minuto, di cui siamo i pagliacci involontarii 1527 m'apparve riaprendo] mi era apparsa aprendo A 1528 colori] colori, A 1529 splendori] splendori, A 1530 Frida] Frida), A 1531 passo,] spasso, A 1532 mascherata che era] mascherata, ch'era A 1533 di un] d'un A 1534 Fare] Far A 1535 di una] d'una A 1536 che ero] ch'ero A 1537 qualcuno, questo sì,] qualcuno... ma A B22 1538 (Scoppia … Voi?] - È vero o non è vero? (E poiché essi esitano a rispondere) - Rispondete! / LANDOLFO (umile, spaventato) - Sì… è vero… /Frida, Belcredi, il Di Nolli e anche il Dottore ridono / ENRICO IV / (guarda Donna Matilde e dice) - E voi non ridete, Marchesa? / DONNA MATILDE / Non vedo affatto che ci sia da ridere. / BELCREDI / Perché forse per amor vostro le sarebbe piaciuto che anche i servi ridessero di lei… / ENRICO IV / Ah, no, caro! Perché… - aspetta! (Si volta fiero ai quattro giovani) - Che vi dissi io? / LANDOLFO / Ah, sissignore: che una burla non poteva essere, e che doveva essere come vero. / ENRICO IV / Ecco! Come vero! / BELCREDI / Ah, bellissimo! Come recitare una farsa sul serio! / ENRICO IV / No! Tal quale come vivere! Perché recitare? Perché so - tu dici - che questo è un abito da carnevale e non posso crederlo vero? - che altro fate voi, vivendo, senza averne coscienza, e anche avendola, tante volte! / BELCREDI / Noi? Ma che dici! Come si può creder vero quel che sappiamo che non è? / ENRICO IV / No, no! Al contrario! Non credere, io dico! perché appunto non puoi credere vera quella che tu stesso sai una finzione dei tuoi occhi o della tua mente o delle tue mani; oppure (si volta alla Marchesa) - è vero, Marchesa? / DONNA MATILDE / (recitando) «Voi, Madonna, non volete ingannare né gli altri, né voi stessa; ma solo un poco - poco poco - la vostra immagine davanti allo specchio…” / ENRICO IV / Ecco, vedi? te lo dice lei, che l’ha capito! / DONNA MATILDE / Perché è veramente così! A 1539 Bisogna] Ma bisogna A 1540 Questo,] Questo B22 B23 81

indica Belcredi quando senza saperlo ci mascheriamo di ciò che ci par d'essere – l'abito, il loro abito, perdonateli, 1543 ancora non lo vedono 1544 come la loro stessa 1545 persona. Voltandosi di nuovo 1546 a Belcredi: Sai? Ci si assuefà facilmente. E si passeggia come niente, 1547 così, da tragico personaggio – 1548 eseguisce – in una sala come questa! – Guardate, dottore! – Ricordo un prete – 1549 certamente irlandese – bello 1550 – che dormiva al sole, un giorno di novembre, 1551 appoggiato col braccio alla spalliera del sedile, in un pubblico giardino: 1552 annegato nella dorata delizia di quel tepore, che per lui doveva essere quasi estivo. Si può star sicuri 1553 che in quel momento non sapeva più d'esser prete, né dove fosse. Sognava! 1554 E chi sa che sognava! – Passò un monello, che aveva strappato con tutto il gambo un fiore. Passando, lo vellicò, qua al collo. – Gli vidi aprir gli occhi ridenti; e tutta la bocca ridergli del riso beato del suo sogno; immemore: 1555 ma subito vi so dire che si ricompose rigido nel suo abito da 1556 prete e che gli ritornò negli occhi la stessa serietà 1557 che voi avete già veduta 1558 nei miei; 1559 perché i preti irlandesi difendono la serietà della loro fede cattolica con lo stesso zelo con cui io i diritti sacrosanti della monarchia ereditaria. – Sono 1560 guarito, signori: perché so perfettamente di fare il pazzo, qua; e lo faccio, quieto! – Il guajo è per voi che la vivete agitatamente, senza saperla e senza vederla 1561 la vostra pazzia. BELCREDI Siamo arrivati, guarda! alla conclusione, che i pazzi adesso siamo noi! ENRICO IV (con uno scatto 1562 che pur si sforza di contenere) Ma se non foste pazzi, tu e lei 1563 insieme, indica la Marchesa 1564 sareste venuti da me? BELCREDI Io, veramente, 1565 sono venuto credendo che il pazzo fossi tu. 1566 1541 è per me la caricatura] è per me la caricatura grottesca A per me è la caricatura B22 B23 1542 volontaria,] volontaria A 1543 abito, perdonateli,] abito A 1544 vedono] sentono A 1545 stessa] manca A 1546 di nuovo] manca A 1547 niente,] niente A 1548 personaggio –] personaggio, A 1549 prete – ] prete, A 1550 bello] bello! A 1551 novembre,] novembre A 1552 giardino:] giardino, A 1553 sicuri] sicuri, A 1554 fosse. Sognava!] fosse – Sognava! A 1555 immemore:] immemore; A 1556 da] di A B22 1557 serietà] serietà, A 1558 avete già veduta] già avete veduta A 1559 miei;] miei, A 1560 – Sono] (gridando) Sono A 1561 vederla] vederla, A 1562 scatto] scatto, A 1563 lei] lei, A 1564 (indica la Marchesa)] manca A 1565 Io, veramente,] Io veramente A 82

ENRICO IV (subito 1567 forte, indicando la Marchesa) E lei? 1568 BELCREDI Ah lei, non so...Vedo che è come incantata da quello che tu dici... 1569 affascinata da 1570 codesta tua «cosciente» pazzia! Si volge a lei: Parata come già siete, dico, 1571 potreste anche restare qua 1572 a viverla, Marchesa... DONNA MATILDE Voi siete un insolente! ENRICO IV (subito, placandola) 1573 Non ve ne curate! Non ve ne curate! Seguita a cimentare. Eppure il dottore glie l'ha avvertito 1574 , di non cimentare. 1575 Voltandosi a Belcredi: 1576 Ma che vuoi che m'agiti 1577 più ciò che avvenne tra noi; 1578 la parte che avesti nelle mie disgrazie con lei indica la Marchesa 1579 e si rivolge ora a lei 1580 indicandole 1581 il Belcredi 1582 la parte che lui adesso ha 1583 per voi! – 1584 La mia vita è questa! Non è la vostra! – La vostra, in cui siete invecchiati, io non l'ho vissuta! – A Donna Matilde Mi volevate dir questo, dimostrar questo, con vostro sacrificio 1585 , parata così 1586 per consiglio del dottore? Oh, fatto benissimo, ve l'ho detto, dottore: – «Quelli che eravamo allora, eh? e come siamo adesso?» – Ma io non sono un pazzo a modo vostro, dottore! Io 1587 so bene 1588 che quello 1566 tu.] tu... A 1567 subito] subito, B22 1568 lei?] lei? (indica la Marchesa) A 1569 dici...] dici, A 1570 da] di A 1571 siete, dico,] siete – dico – A 1572 qua] qua, 1573 (subito, placandola)] No, Marchesa, dice che il prodigio allora – secondo lui – sarebbe compiuto, con voi qua, che – così da Marchesa di Toscana – voi lo sapete bene – non potete essermi amica, se non per portarmi, come a Canossa, un po' di pietà.. /BELCREDI / Oh, anche tanta, per questo! – L'ha detto! / ENRICO IV / E anche, ammettiamo, un po' di rimorsi... / BELCREDI / Anche, anche! L'ha detto. / DONNA MATILDE / (scattando) Ma insomma! / ENRICO IV / (subito, placandola) A (conciliante). / No, Marchesa, dice che il prodigio allora – secondo lui – sarebbe compiuto, con voi qua, che – così da Marchesa di Toscana – voi lo sapete bene – non potete essermi amica, se non per portarmi, come a Canossa, un po' di pietà... /BELCREDI. / Oh, anche tanta, per questo! L'ha detto. /ENRICO IV. / E anche, ammettiamo, un po' di rimorso... / BELCREDI. / Anche, anche! L'ha detto. / DONNA MATILDE. / Ma insomma! / ENRICO IV. / (subito, placandola) B22 1574 glie l'ha avvertito] gliel'avvertito A gliel'ha avvertito B22 B23 1575 cimentare.] cimentare... A 1576 Voltandosi a Belcredi:] manca A 1577 m'agiti] mi agiti A 1578 tra noi;] fra noi, A 1579 Marchesa] Marchesa, A 1580 lei] lei, A B22 B23 1581 indicandole] indicando A 1582 Belcredi)] Belcredi); B22 B23 1583 adesso ha] ha adesso A 1584 voi! –] voi... – A 1585 sacrificio] sacrifizio A 1586 così] così, A 1587 dottore! Io] dottore, e A 1588 bene] benissimo A 83

indica il Di Nolli non può esser me, perché Enrico IV sono io: io, qua, da venti anni, 1589 capite? Fisso in questa eternità di maschera! Li ha vissuti lei, 1590 indica la Marchesa se li è goduti lei, questi venti anni, per diventare – eccola 1591 là – come io non posso riconoscerla più: perché io la conosco così indica Frida 1592 e le si accosta – per me, 1593 è questa 1594 sempre... Mi sembrate tanti bambini, che io possa spaventare. A Frida: E ti sei spaventata davvero tu, bambina, dello scherzo che ti avevano 1595 persuaso a fare, senza intendere che per me non poteva essere lo scherzo che loro credevano; ma questo terribile prodigio: 1596 il sogno che si fa 1597 vivo in te, più che mai! Eri lì un'immagine; 1598 ti hanno fatta 1599 persona viva – sei mia! sei mia! mia! di diritto 1600 mia! La cinge con le braccia, 1601 ridendo come un pazzo, 1602 mentre tutti gridano atterriti; ma come accorrono per strappargli Frida dalle braccia, si fa terribile, e grida ai suoi quattro giovani 1603 : Tratteneteli! Tratteneteli! Vi ordino di trattenerli! I quattro giovani, nello stordimento, quasi affascinati, si provano a trattenere automaticamente 1604 il Di Nolli, il dottore, il Belcredi. Belcredi (si libera subito e si avventa 1605 su Enrico IV) Lasciala! Lasciala 1606 ! Tu non sei pazzo! Enrico IV (fulmineamente, cavando la spada dal fianco di Landolfo che gli sta presso) Non sono pazzo? Eccoti! E lo ferisce al ventre. È un urlo d'orrore. Tutti accorrono a sorreggere il Belcredi, esclamando in tumulto Di Nolli T'ha ferito? Bertoldo L'ha ferito! L'ha ferito! Dottore Lo dicevo io! 1589 venti anni,] vent'anni, A 1590 lei,] lei A 1591 eccola] ecco A 1592 Frida] Frida, 1593 me,] me A 1594 questa] questa, A 1595 ti avevano] t'avevano A 1596 prodigio:] prodigio, A 1597 si fa] mi si fa A 1598 un'immagine;] un'immagine, A 1599 fatta] fatto B22 B23 1600 di diritto] – di diritto A 1601 braccia,] braccia – A 1602 pazzo,] pazzo A 1603 giovani] Consiglieri A 1604 automaticamente] manca A 1605 si avventa] s'avventa A 1606 Lasciala] lasciala A 84

Frida Oh Dio! Di Nolli Frida, qua! Donna Matilde È pazzo! È pazzo! Di Nolli Tenetelo! Belcredi (mentre lo trasportano di là, per l'uscio a sinistra, 1607 protesta ferocemente) No! Non sei pazzo! Non è pazzo! Non è pazzo! Escono per l'uscio a sinistra, gridando, e seguitano di là a gridare 1608 finché sugli altri gridi 1609 se ne sente uno più acuto di Donna 1610 Matilde, a cui segue un silenzio. Enrico IV (rimasto sulla scena tra Landolfo, Arialdo e Ordulfo, con gli occhi sbarrati, esterrefatto dalla vita della sua 1611 stessa finzione che in un momento lo ha forzato al delitto) Ora sì... per forza... li chiama attorno a sé, come a ripararsi, qua insieme 1612 , qua insieme... e per sempre! TELA 1607 sinistra,] sinistra A 1608 gridare] gridare, A B22 1609 gridi] gridi, A 1610 Donna] donna A 1611 sua] manca A 1612 qua insieme] Landolfo, Arialdo, Ordulfo. Qua insieme A 85


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