Amici del Centro Aletti NATALE2019 Questa immagine della Natività mi sembra ormai arriva- ta ad una semplicità della figurazione tale che nessuna cosa attira il nostro sguardo su sé stessa, ma immedia- tamente si coglie che questa scena vuole comunicare un evento del tutto unico, senza precedenti. Vedere una donna, un uomo e un bambino è comune. Eppu- re, qui, prevale un altro messaggio. Che il Bambino è il principio di una diversità che è un mistero e che, solo vivendo, comprenderemo, perché si diventa parte di questo mistero. Maria si rivolge a noi, indicando con tenerezza il Bambi- no. Ma allo stesso tempo sarà la vita del Figlio che pian piano, fino alla sua morte, aiuterà a dischiudere il senso dei pezzi della storia che lei mette insieme nel suo cuore (cf Lc 2,19). Giuseppe contempla Maria, perché anche lui è stato invitato a contemplare, custodire ed accoglie- re l’opera che lo Spirito Santo compie in lei. È il compito difficile del padre: lasciare che nell’altro Dio compia la sua opera non secondo il nostro volere. In questi giorni ricordiamo i 100 anni dalla nascita di p. Špidlík. In aprile ricorreranno anche i 10 anni dalla sua morte. Per tale motivo vogliamo mettere in evidenza questa grande grazia della paternità che asseconda l’o- pera che Dio compie per mezzo dello Spirito Santo in ciascuno. Perciò, in questo santo Natale, l’augurio che ci scambia- mo, cari amici e benefattori, è che nessun dettaglio della nostra vita possa occupare tanto la nostra attenzione da impedirci di vedere dietro il disegno che Dio Padre compie per la nostra salvezza. Ci scambiamo l’augurio che in questo tempo di Natale possiamo vedere come qualcosa di non consueto, di diverso, di sorprendente germoglia proprio ora. p. Marko I. Rupnik e l’équipe del Centro Aletti Natività, S. Giuliano e Germano, Sant Julià de Lòria - Andorra TEL. +39 06 42990990 WWW.CENTROALETTI.COM W W W.YOU T UBE .COM/c/CENTROALE T TIEDIZIONILIPA W W W.FACEBOOK .COM/CENTROALE T TI
IL PRIMATO DELLA PERSONA NELLA TRINITÀ ◼ Parto da due citazioni di Ludwig vocabolario umano che ci permette Il testo riporta brani dell’interven- di caratterizzare un’esistenza libera to di Christos Yannaras, uno dei Wittgenstein: da ogni predeterminazione da par- più noti e autorevoli esponenti te di una “essenza” o di una “natura” del pensiero filosofico e teologi- a. “I limiti del mio linguaggio sono i qualificata a priori, essenza “divina”. co della Grecia contemporanea, limiti del mio mondo”. Il termine Padre si riferisce non ad all’incontro di omaggio a p. Špidlík b. “Il senso del mondo dev’essere al di una esistenza condizionata (sotto- a 100 anni dalla nascita, tenutosi a fuori di esso. Nel mondo tutto è come messa alle condizioni della sua na- Roma il 17 dicembre. è, e tutto avviene come avviene; non tura – come Dio, che è condizionato v’è in esso alcun valore – né, se vi fos dalla sua divinità), ma ad un’esisten- esistenziale assoluta ed unica delle se, avrebbe un valore. […] ciò dev’esse za che si definisce liberamente tra- tre ipostasi di Dio – alterità che non re fuori del mondo”. mite le sue “energie”: Egli è il Padre annulla l’unicità della Causa Prima perché genera il “Figlio” e fa proce- dell’essere, Una e Indivisibile. Sem- Questa constatazione significa che dere il Paraclito – lo Spirito Santo –, bra che questa difficoltà si riassu- noi non possediamo il linguaggio realizza la sua esistenza in quanto li- ma nel dialogo di Cristo con il suo per esprimere la Causa prima del bertà d’amore, libertà di paternità e discepolo Filippo, poco prima della mondo. Ma l’esperienza della Chie- di processione. Esiste per volontà di morte di Cristo sulla croce: sa cristiana testimonia che la Causa esistere e vuole esistere per amore. Cristo spiega ai suoi discepoli che del mondo si è incarnata per essere La parola “Padre” corrisponde per- “«Nessuno viene al Padre se non conosciuta dall’umanità intera. fettamente all’unica definizione di per mezzo di me. Se conoscete me, “Il Verbo si fece carne e venne ad Dio che troviamo nella Bibbia: “Dio conoscerete anche il Padre: fin da abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14). è amore” (1Gv 4,16). ora lo conoscete e lo avete veduto». Tutto ciò che conosciamo sulla Gli disse Filippo: «Signore, mostraci Causa prima dell’essere del mondo ◼ Attraverso questa definizione, il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: lo ricaviamo da un evento storico «Da tanto tempo sono con voi e tu concreto: l’intervento nella storia di la parola amore esprime non una non mi hai conosciuto, Filippo? Chi Gesù di Nazaret. Un’esistenza uma- qualità di Dio, qualità di comporta- ha visto me ha visto il Padre. Come na, ma liberata dalle necessità che mento, ma il suo modo di esistenza. puoi dire: Mostraci il Padre? Non dominano l’essere creato. Il Padre genera il Figlio e fa proce- credi che io sono nel Padre e il Pa- Gesù Cristo ha preso una carne sto- dere lo Spirito Santo, il che vuol dire dre è in me?»” (Gv 14,6-10). rica “proveniente dagli ebrei”. Ma la che Egli realizza la sua esistenza (ciò sua presenza storica, la sua testi- che è) per amore, per la libertà di ◼ Noi non possediamo il linguag- monianza, si manifestano tramite la amare. L’insieme della creazione lingua dei greci. Attraverso questo dell’universo, creato dal Padre at- gio per esprimere l’esistenza come linguaggio ci ha manifestato: traverso il Figlio, nello Spirito Santo, libertà, libertà in rapporto ai limiti integra l’essere materiale universale dell’individualità, una libertà salva- ◼ che è preferibile caratterizzare al modo dell’esistenza divina, rivela la materia come manifestazione di la Causa Prima dell’essere e degli Dio, di Dio in quanto amore. esseri come il Padre, e non come La grande difficoltà per noi, in Dio. E questo perché il termine Dio quanto esseri creati, è di esprime- si riferisce ad un’esistenza prede- re, attraverso un linguaggio umano terminata dalla sua essenza (la sua limitato, sottomesso alle necessità natura), l’essenza o la natura della che governano gli esseri, l’alterità divinità. “Padre” è un termine del
trice dell’unicità e dell’alterità di ogni una sorpresa permanente. Il richia- “ M.I. Rupnik esistenza logica. La Chiesa unita dei mo o l’immagine di questa realtà “Il giorno al giorno ne affida il Grandi Concili dei primi secoli cristia- non è altro che l’esperienza di un racconto” ni ha coniato un termine che può vero eros, di un grande amore. esprimere questa singolarità ed uni- L’esperienza del padre cità che si manifesta esclusivamente ◼ La risposta di Cristo alla do- come relazione: il termine prósopon. 168 pp., 15€ manda di Filippo illumina, credo, la ◼ Il significato del termine próso nostra sete umana di un minimo “Una volta, dopo un pranzo in Cu- di conoscenza della realtà dopo la ria, dove ogni anno mi invitava per pon è ampiamente diverso da quello morte. Ma oggi sembra che il modo due volte affinché lo informassi che esprime il termine latino perso della nostra vita su scala universale dettagliatamente sull’andamento na. I latini hanno utilizzato il termine elimini la possibilità di avvicinarsi e del Centro Aletti, il padre generale di persona (per-sonare/emettere un di comprendere il linguaggio della di allora, padre Peter-Hans Kol- suono attraverso qualcosa) per qua- testimonianza evangelica. Viviamo venbach mi ha detto: lificare il personaggio, la maschera in un “paradigma” (modo di vita o – Mi raccomando: un giorno dovrà che portavano gli attori di teatro at- cultura) fondato sul primato assolu- scrivere un libro sul suo padre traverso la quale risuonava la voce to dell’individuo: diritti dell’individuo, spirituale. Intendo dire, un libro dell’attore. La parola greca prósopon libertà individuali, assicurazione su padre Špidlík. Evidentemente, è formata a partire da óps (genitivo dell’individuo, civiltà dell’individuo, non lo potrà fare se non scrivendo opόs), che significa volto, e dalla pre- ecc. Cogliamo, forse, cosa significhi- anche del suo padre di sangue, posizione prós (verso/rivolto a) per no i termini società, vita pubblica, perché in un certo senso anche lui costituire il senso seguente: ho il collettività, associazione, ecc., ma era un padre spirituale. In questo volto rivolto verso, indirizzato verso solo in quanto prodotti quantitativi è stato privilegiato dalla grazia qualcuno (soggetto o oggetto). del primato dell’individuo. di Dio. Ma, scrivendo su padre Dimentichiamo che questo “para- Špidlík, attento: non deve essere ◼ La parola prósopon esprime dun- digma” culturale attuale, la civiltà del una biografia classica, un elenco cogito e dei diritti individuali, è un di dati e di ‘detti celebri’ del padre. que un evento di relazione, un’espe- prodotto tipico di una trasposizione Padre Špidlík ha già scritto da rienza di relazione immediata, attiva. dell’evento ecclesiale ad una “religio- solo il suo pensiero. L’ insegna- Ecco perché allora possiamo cogliere ne”, giuridica e razionale, moralista. mento del padre si legge in ciò un fatto molto più completo di un Le nostre Chiese, quasi dappertutto che succede nel figlio. Si parla del semplice incontro, di un semplice nel mondo, e tutte le “confessioni”, padre confessandosi e, confessan- rapporto, di un semplice legame o predicano una “salvezza” individua- dosi, si manifesta la paternità e la contatto, perché relazione significa le, una fede (delle convinzioni) in- figliolanza nella loro più autentica uscire da sé stesso per incontrare dividuale, delle virtù individuali. Noi identità”. l’altro, significa conoscere l’altro tra- identifichiamo la “salvezza” con la (dall’inizio del libro) mite l’esperienza dell’incontro, creare salvaguardia dell’individuo per un un legame empirico tra gli esistenti tempo infinito, un tempo di beatitu- la santa Trinità. Oserei correggere dotati di logica, dotati di libertà. Stra- dine o di punizione eterna. l’espressione dicendo: la fede della namente, invece, il termine persona Questo individualismo chiamato Chiesa nella santa Trinità definisce arriva a significare, almeno in france- “cristiano” esprime, almeno nel no- l’identità della realtà ecclesiale. se, la non presenza, l’assenza totale, stro mondo della civiltà cosiddetta la non relazione. Ad esempio, alla do- europea, la nostra mentalità, for- manda: “Chi c’era?”, si risponde “Per- ma i nostri “valori”, la gradazione sonne”, per dire “nessuno”. dei nostri bisogni. Tutti noi cristiani oggi concepiamo la fede come con- ◼ Sull’esempio di Dio che è amore, vinzioni individuali, la verità come ideologia infallibile, l’ascesi come che è Padre-Figlio-Spirito Santo, noi un successo individuale. Conside- chiamiamo prósopon l’esistenza che riamo l’evento ecclesiale non come esiste come libertà d’amore, che esi- un modo di esistenza, modo di vita ste perché vuole liberamente esiste- come comunione, come condivisio- re, e vuole esistere perché ama. Dio ne dell’esistenza, ma come una isti- è una Persona che si fa conoscere tuzione utilitaria, vantaggiosamente non come si conosce un oggetto, messa al servizio della collettività. ma si arriva alla conoscenza di Dio Mi sembra che padre Bulgakov aves- solo attraverso una relazione con se usato questa parola: la “theoria” Lui. E questa conoscenza attraverso sociale della Chiesa è la sua fede nel la relazione non è mai compiuta, mai finita. La conoscenza di un’esistenza personale è un divenire continuo, una “perfezione sempre imperfetta”,
ALLA RICERCA DELLA SQUADRA PERFET TA Quando ci si deve concentrare su una sola cosa, c’è poco da Tra i molti modi di fare diverse cose continuando a farne fare, bisogna concentrarsi e basta. Noi ci dobbiamo concen- solo una, noi abbiamo trovato quello più allegro, così che trare sul mega lavoro all’Aparecida, e perciò da agosto sono cerchiamo di venire incontro alle varie richieste – quelle del- partiti i disegni per questi 4000 mq. le lunghe attese, quelle con il solito ritardo dove ormai Polje Siamo immersi nella preparazione del materiale, escono in Slovenia ha raggiunto il primo posto in classifica, messag- pallets come le pagnotte dal forno, per grazia di Dio abbia- mo trovato in Lucio un eccellente collaboratore che ci fa il gio in codice per il parroco J – facendo i salti mortali, ma servizio navetta e porta al suo magazzino la roba via via che è pronta. Lo scopo era non intasare il nostro cortile, ma ab- continuando a ripetere che noi stiamo lavorando solo per biamo finito per intasare il suo, perché le pratiche di imbar- l’Aparecida, e ci consoliamo che laddove è scritto “il vostro co per il Brasile sono stranamente ancora più complicate parlare sia sì sì no no”, evidentemente si intendeva solo sì, delle nostre e capire come è meglio muoversi prende più perché p. Marko dice sempre sì a tutti, senza tempi, senza tempo del previsto, così che sta ancora tutto lì. E, anche se spazi, senza soste, senza calendari, ma allegramente… siamo solo a quota 25 delle 100 che sono da spedire, è sem- Tante volte in questi anni ci pareva che la “squadra perfetta” pre un bell’ingombro. fosse già raggiunta, non quella dei mosaicisti olimpici che p. Questa però è una casa ossimorica, dove fare una sola cosa Marko presenta con gusto e soddisfazione ai cantieri razzo, significa farne almeno molte altre e, per arrivare alla vera ma la squadra che fosse quella definitiva, quella che ha tro- concentrazione, il percorso è erto e bisogna meritarselo… vato il gruppo per sempre. anche se gli insegnamenti del maestro ribadiscono più volte Ma il dono di Dio è personale e quindi in continua evolu- che il concetto di merito è deviante e fuorviante perché la zione e richiede una adesione continua e sempre nuova da salvezza è totalmente gratuita… ognuno. Quello che sta diventando sempre più definitivo è Comunque, per farla breve, nel frattempo, dopo il tour iberi- piuttosto il “modo” con il quale ognuno accetta di esserci, co di giugno, dove tra Madrid-Coimbra-Barcellona abbiamo sapendo che per esserci devi lasciarti un po’ disturbare, un fatto più km in macchina che mq sulla parete, da agosto in po’ innervosire, un po’ abbandonare – non troppo perché il poi abbiamo cercato di portare a termine alcune delle gran- di attese, tutte già registrate sul nostro sito ormai sempre di più viene dal maligno L –, ma che questo è il modo per super aggiornato da Andrea, per cui inutile che vi rifaccia l’elenco. lasciarti liberare da te stesso. E proprio per questo ciò che si fa non è più semplicemente ciò che si fa, ma diventa la sola cosa che fai. E crea la squadra perfetta, quella per sempre. Nella speranza che questa sola cosa sia il “modo di Dio” vi auguriamo buon Natale! FONDAZIONE AGAPE – VIA PAOLINA 25 – 00184 ROMA – TEL. 06/42990990 – FAX 06/485876 – [email protected] – WWW.CENTROALETTI.COM BANCA POPOLA- RE DI MILANO, AGENZIA 1013 ESQUILINO CODICE IBAN IT73L0503403262000000093556 BIC BPMIITM1013 SWIFT BAPPIT22 DA 60 € QUOTA AMICO DEL CENTRO ALETTI, DA 300 € QUOTA SOSTENITORE – NELLA CAUSALE SPECIFICA SEMPRE IL TUO INDIRIZZO
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