IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO Schede delle opere a cura di Susanna Pighi Fig. 20 Anonimo, sec. XVI Polittico con la Madonna e santi Dipinto su tavola, cm. 145 x 195 circa. Settima (Gossolengo), chiesa di Santa Maria AssuntaIl polittico è composto da dieci specchiature disposte su due ordini. Inbasso, entro sorta di nicchie trilobate, la Madonna in mandorlacircondata da angeli, è affiancata da San Giovanni Evangelista concalice e serpente e San Giovanni Battista con Agnus Dei (scomparti asinistra), San Domenico con il giglio e San Francesco d’Assisi con lacroce (scomparti a destra). Nel registro superiore Gesù a mezzo busto èaffiancato dai quattro padri della chiesa: rispettivamente da sinistraSant’Agostino vescovo con pastorale, San Gregorio Magno benedicentee da destra Sant’Ambrogio con pastorale e flagello a tre code secondol’iconografia che lo rappresenta e San Girolamo. Le fisionomie piuttostoingenue e alcune debolezze esecutive nella resa di arti e panneggisuggeriscono il riferimento ad un artefice di modesta levatura, benché ilcattivo stato di conservazione non consenta al momento una letturastilistica adeguata. Il polittico si mostra interessante soprattutto dalpunto di vista iconografico e storico.Bibliografia: Il Cielo d’oro. I Polittici della Diocesi di Piacenza-Bobbio,Piacenza 2011; Pella 2015, p. 31. 51
IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO Fig. 3 Gervasio Gatti (Cremona, 1549 – 1631) Martirio di San Lorenzo (1599) Olio su tela, cm. 280 X 192 Ottavello (Rivergaro), chiesa di San Bartolomeo Apostolo Provenienza: Piacenza, chiesa di San SistoSan Lorenzo è raffigurato nell’atto di essere posto sulla graticola daisuoi carnefici; militi e altri astanti osservano la scena. In basso a sinistraè posto un cartiglio illeggibile. Secondo Ferdinando Arisi la composizionedella scena deriva da una incisione di Cornelis Cort.Il dipinto fu commissionato a Gervasio Gatti nel 1595 dai monaci di SanSisto, insieme al Martirio di San Bartolomeo di cui alla scheda seguente.Dall’atto cinquecentesco si evince che le tele erano destinate ad“acconciare le due cappelle contigue ai lati del santuario con dueancone riguardevoli” (Arisi 1977, p. 272). Il Carasi (1780) ne ricorda lacollocazione negli appartamenti degli Abati; in seguito, nella prima partedell’Ottocento, entrambe le opere furono trasferite a Ottavello suinteressamento dal benedettino Gregorio Gulieri, membro della famigliache si occupò di far ricostruire la chiesa.Il Gatti, pittore cremonese legato alla committenza farnesiana efrequentemente attivo a Piacenza, dipinse per San Sisto anche la telacon San Benedetto e San Mauro che incontrano re Totila; in SanGiovanni in Canale si conserva invece la Circoncisione di Gesù Bambino(1585).Bibliografia: Carasi 1780, p. 68; Arisi 1977, pp. 256-257, 272-274;Cirillo, Godi 1985, p. 54; Arisi 1999, pp. 412-413; Rivergaro.Camminando… 2007, p. 263. 52
IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO Fig. 4 Gervasio Gatti (Cremona, 1549 – 1631) Martirio di San Bartolomeo (1600) Olio su tela, cm. 300 X 192 Iscrizione: GERVASIVS DE GATTIS DICTVS SOIARVS/ CREMONENSIS F.M.D.C. Ottavello (Rivergaro), chiesa di San Bartolomeo Apostolo Provenienza: Piacenza, chiesa di San SistoLa scena concitata raffigura l’imminente martirio del santo per ordine diAstiage, al cospetto di una nutrita folla di curiosi. Anche questa tela èpervenuta all’attuale ubicazione dalla chiesa di San Sisto nella primaparte dell’Ottocento come il Martirio di San Lorenzo, insieme al quale fuallogata al cremonese Gervasio Gatti nel 1595. Nel documento il pittoresi impegnava “così nella invenzione, come nel colorito sodisfareconforme alla riputation sua, adoperando colori fini” (Arisi 1977, p.274). L'iscrizione in basso a destra, attualmente poco leggibile, attestache l’opera, di cui sono state evidenziate le cromie accese, fu ultimatacinque anni dopo l’incarico. Un atto del 5 marzo 1599 attesta che aeseguire le cornici dei due dipinti fu chiamato Giuseppe Grattoni, notointagliatore piacentino dell’epoca (Arisi 1977, p. 278).Bibliografia: Carasi 1780, p. 68; Arisi 1977, pp. 258-259, 272-274;Cirillo, Godi 1985, p. 54; Arisi 1999, pp. 412-413; Rivergaro.Camminando… 2007, p. 263. 53
IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO Fig. 5 Ambito di Robert De Longe (Bruxelles, 1645 - Piacenza, 1709) Sant’Eustachio Olio su tela, cm 280 X 187 Ottavello (Rivergaro), chiesa di San Bartolomeo Apostolo Provenienza: Piacenza, chiesa di San SistoDonato alla chiesa di Ottavello da padre Gregorio Gulieri, è statoidentificato con il dipinto di omonimo soggetto e di buona mano che ilCarasi ricorda negli appartamenti degli abati in San Sisto nella guida del1780.Presenta la visione di Sant’Eustachio, secondo l’usuale iconografia delsanto. La Legenda Aurea di Jacopo da Varagine vuole che fosse uncavaliere dell’esercito romano di nome Placido, convertitosi con nome diEustachio a seguito di un prodigio avvenuto durante una battuta dicaccia in cui gli apparve un cervo con una croce tra le corna,accompagnato dalla voce di Cristo che lo incitò a salvarsi dal peccato.La tela, lungamente attribuita a Robert De Longe, è stata recentementeassegnata a un allievo che riprende la più nota opera del fiammingoconservata in Santa Maria di Campagna e sviluppata rispetto a questaorizzontalmente; manifesta abilità disegnativa e cromatica, con esitiinteressanti soprattutto nella resa del cane in primo piano e deipanneggi.Bibliografia: Carasi 1780, p. 69; Arisi 1977, pp. 120-121; F. Arisi, R.Arisi 1984, pp. 244-245; Riccardi 2012, pp. 324-325. 54
IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO Fig. 13 Sebastiano Galeotti (Firenze, 1676 – Mondovì, 1741) Martirio di Santa Margherita Olio su tela, cm 285 x 406 Rivergaro, chiesa di Sant’Agata Provenienza: Piacenza, chiesa di Santa Margherita e Liberata; Piacenza, Ospizi Civili In mostra riproduzione fotograficaEsposto alla mostra sul Settecento emiliano nel 1979 il dipinto, oracollocato nel presbiterio della parrocchiale di Rivergaro, coglie l’attimoche precede il martirio per decapitazione di Santa Margherita diAntiochia. Un tempo trovava posto nella chiesa di Santa Margherita eLiberata in Piacenza insieme al Martirio di Sant’Agata di Giovan BattistaRubini, opera di minor levatura pervenuta anch’essa alla chiesa diSant’Agata. Don Angelo Labò acquistò i dipinti nel 1881 dagli OspiziCivili.Sebastiano Galeotti, formatosi a Firenze alla scuola di AlessandroGherardini, poi a Bologna presso Giangioseffo Dal Sole, fu fortementesuggestionato dall'opera di Sebastiano Ricci come denota anche la telain esame, giocata su tinte acide. Nel ducato farnesiano fu attivo apartire dal 1709-1710 circa. Sue opere ad affresco si conservano nellesacrestie urbane di San Dalmazio (1709) e San Giorgino (1710), nellechiese di San Giovanni in Canale (1722), di Santa Teresa e delleTeresiane.Bibliografia: Carasi 1780, p. 107; Arisi 1978, p. 86; Ceschi Lavagetto1979, pp. 41-42, n. 32; Villa 1982, pp. 120-122; Arisi 1996, pp. 108-113; Arisi 2000, p. 1041; Dugoni 2001, p. 153. 55
IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO Fig. 11 Clemente Ruta (Parma, 1685 –1767) San Bernardo abate con Santa vergine e martire Olio su tela, cm 300 x 176 Rivergaro, chiesa di Sant’Agata Provenienza: Piacenza, chiesa di San Raimondo In mostra riproduzione fotograficaE’ stata recentemente identificata da Giuseppe Cirillo con la pala di SanBernardo abate di Clemente Ruta che il Carasi ricorda nella chiesa diSan Raimondo a Piacenza (1780). Era destinata all’altare sinistro, per ilquale fu presumibilmente realizzata tra il 1729-1733 e il 1738.Al cospetto della Trinità, raffigurata in alto a destra, San Bernardoappare genuflesso in sembianze giovanili e atteggiamento devozionale,lo sguardo rivolto alla santa a sinistra della composizione presentata conle mani incrociate sul petto, circondata da angeli; sull’identità dellafigura muliebre, già ritenuta Sant’Agata, gli studi recenti preferiscononon azzardare ipotesi.La parte sinistra della tela, in generale contraddistinta dalla raffinatezzatonale tipica del Ruta, presenta ridipinture.Bibliografia: Carasi 1780, p. 114; Arisi 2000, pp. 1039-1040; Loda 2004,p. 160; Fiori 2005, p. 80; Cirillo 2012, pp. 173-175, con bibliografiaprecedente. 56
IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO Fig. 14 Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto (Milano, 1698 - 1767) Madonna con Gesù Bambino, Santa Lucia e San Biagio Olio su tela, cm 200 x 167 circa Rivergaro, chiesa di Sant’Agata Provenienza: Rivergaro, oratorio di San Rocco In mostra riproduzione fotograficaRestituita al Ceruti da Marco Lucco nel 1987 e datata al periodo tra il1739 e il 1743, la tela è pervenuta all’oratorio di San Rocco intorno al1825, anno in cui fu realizzata la cappella destinata ad accoglierla e sene ignora l’originaria collocazione. La maestosa figura di San Biagio, chefunge da quinta sulla destra della composizione, è presentata insontuosi abiti vescovili mentre indica con la mano destra Santa Luciagenuflessa in adorazione del Bambino in piedi al centro, trattenutoteneramente da Maria al cospetto di cherubini tra le nuvole.In origine sagomata e centinata superiormente, come è già statonotato, la tela è stata accostata a opere del periodo veneto del pittore ein particolare alla pala realizzata per l’altare maggiore della chiesapadovana di Santa Lucia. Alle opere venete si apparenta per le superbetonalità cromatiche che si evidenziano in particolare nel piviale a fondorosaceo, qualificato da cangiantismi che suggeriscono la raffinatezza epreziosità della seta. I raffronti hanno suffragato dapprima unadatazione prossima al periodo veneto, intorno al 1739-1740, ridiscussaquando Arisi (1997) ha rintracciato in collezione privata piacentina unaversione precedente di minori dimensioni, proponendo una cronologianel contesto del periodo piacentino dell’artista, tra 1743-1746. Oltre aquesta, che viene ritenuta una delle migliori opere realizzate perPiacenza, il pittore eseguì per la committenza locale anche ilSant'Alessandro che abbatte l'altare pagano (1745) conservato in SantaTeresa e altri dipinti.Bibliografia: Aurini 1924, p. 164; Villa 1982, pp. 79-80; Anelli 1987, pp.49, 60-61; Lucco 1987, p. 189; Arisi 1997, pp. 182-183; Arisi 2000, p.1054; Fornari Schianchi 2004. pp. 24,26 57
IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO Fig. 9 Luigi Mussi (Piacenza, 1694-1771) San Pietro guarisce il paralitico Olio su tela cm 220 x 150 Pieve Dugliara (Rivergaro), chiesa di San Pietro apostoloRiferita al Mussi da Laura Riccò Soprani (2000), che ha colto suggestionida Bartolomeo Rusca, è la pala dell’altare maggiore della chiesa,dedicata al santo titolare.Presenta San Pietro in piedi sulla soglia di un tempio, in atto di guarire ilparalitico. La particolarità delle figure che assistono, ritratte inatteggiamento dinamico, conferisce energia e vitalità alla scena in cuiprevalgono i toni dell’azzurro, dell’ocra e del rosso, cari al pittore.Le fisionomie dei personaggi e i panneggi delle vesti sono tipici delproduzione del Mussi. Paola Riccardi ha notato che la figura di SanPietro ha “il volto dei tanti San Giuseppe realizzati dal pittore”. Ilsacerdote artista Luigi Mussi fu attivo per molte chiese di Piacenza ediocesi, spesso in collaborazione con il quadraturista Antonio Alessandri.Bibliografia: Arisi, Bragalini 1994, p. 169; Arisi 2000, p. 1077; RiccòSoprani 2000, pp. 158-164, fig. 60; Riccardi 2006, p. 205, tav. XXVII. 58
IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO Bibliografia consultata C. Carasi, Le pubbliche pitture di Piacenza, Piacenza 1780. G. Aurini, Lungo le rive del Trebbia, in “Ars Nova”, III, 1924, n. 10. G. Scognamiglio, G. Macellari, Val Trebbia e Valdaveto, Piacenza 1972. R. Arisi La chiesa e il monastero di San Sisto a Piacenza, Piacenza 1977. F. Arisi, Cose piacentine d’arte e di storia, Piacenza 1978. P. Ceschi Lavagetto, in L’arte a Parma dai Farnese ai Borbone, catalogo della mostra di Parma, Bologna 1979, pp. 41-42, n. 32. M. Villa, Rivergaro. Note di storia e cronaca fino al 1900, Bobbio 1982. G. Cirillo, G. Godi, Addenda per Ignazio Stern, in “Labyrinthos”, II, 1983, n. 3-4, pp. 3-28. F. Arisi, R. Arisi, Santa Maria di Campagna a Piacenza, Piacenza 1984, pp. 244-245. G. Cirillo, G. Godi, Fra Parma e Piacenza, un itinerario di pittura cremonese nel territorio Pallavicino, in \"Parma nell’Arte\", I-II, 1985, pp. 13-82. M. Villa, Rivalta Trebbia, note di storia, Piacenza 1985. L. Anelli, Il percorso “sacro” di Giacomo Ceruti, in Giacomo Ceruti. Il Pitocchetto, catalogo della mostra di Brescia, Milano 1987. M. Lucco, Scheda, in Giacomo Ceruti. Il Pitocchetto, catalogo della mostra di Brescia, Milano 1987, p.189. S. Tosini, Schede della parrocchiale di Pieve Dugliara, presso Soprintendenza unica di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, 1990. F. Arisi, L. Bragalini, Monumenti religiosi piacentini, Piacenza 1994. C. Longeri, Schede della parrocchiale di Quarto, presso Soprintendenza unica di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, 1995. P. C. Marcoccia, A Niviano sono tornati a splendere i colori di cinque antichi dipinti sacri, in “Libertà”, 30 aprile 1995. F. Arisi, L’interno di Santa Margherita nel 1790, in La chiesa di S. Margherita e S. Liberata, Piacenza 1996. F. Arisi, Ancora di Giacomo Ceruti a Piacenza, in “Strenna Piacentina”, 1997, pp. 182-183. 59
IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO F. Arisi, La pittura, in Storia di Piacenza, IV, Dai Farnese ai Borbone (1545-1802), t. I, Piacenza 1999, pp. 399-492. G. Fiori, La chiesa di S. Margherita di Piacenza e il suo isolato, in “Strenna Piacentina”, 1999 pp. 36-43. C. Longeri, La scultura a Piacenza tra Maniera e Barocco, in Storia di Piacenza, IV, Dai Farnese ai Borbone (1545-1802), t. I, Piacenza 1999, pp. 523-592. F. Arisi, La pittura, in Storia di Piacenza, IV, Dai Farnese ai Borbone (1545-1802), t. II, Piacenza 2000, pp. 1005-1082. A. Loda, Scheda, in San Rocco nell’arte. Un pellegrino sulla Via Francigena, catalogo della mostra di Piacenza, Milano 2000. C. Longeri, La scultura a Piacenza dal Tardobarocco al Neoclassicismo, in Storia di Piacenza, IV, Dai Farnese ai Borbone (1545-1802), t. II, Piacenza 2000, pp. 1145-1226. C. Longeri, L'Oratorio di San Rocco in Piacenza, in “Bollettino Storico Piacentino”, XCV, 2000, pp. 19-58. S. Migliorini, Gli altari del Settecento, in Storia di Piacenza, IV, Dai Farnese ai Borbone (1545-1802), Piacenza 2000, pp. 1257-1282. S. Pighi, In margine alla mostra di San Rocco: sculture lignee di Giovanni Sceti, in “Bollettino Storico Piacentino”, XCV, 2000, pp. 213-231. L. Riccò Soprani, Un dipinto inedito di Luigi Mussi nella parrocchiale di Pieve Dugliara, in “Strenna Piacentina” 2000, pp. 158-164. R. Dugoni, Sebastiano Galeotti, Torino 2001. G. Gioia, Niviano dalle origini ad oggi, Piacenza 2003. C. Longeri, S. Pighi, Il mobile piacentino, Piacenza 2003. L. Fornari Schianchi, Attorno a Gaspare Traversi in Emilia: sintonie e contrasti, in Luce sul Settecento. Gaspare Traversi e l’arte del suo tempo in Emilia, a cura di L. Fornari Schianchi, N. Spinosa, catalogo della mostra di Parma, Napoli 2004, pp. 14-27. A. Loda, Schede, in Luce sul Settecento. Gaspare Traversi e l’arte del suo tempo in Emilia, a cura di L. Fornari Schianchi, N. Spinosa, catalogo della mostra di Parma, Napoli 2004. G. Fiori, Il centro storico di Piacenza: palazzi, case, monumenti civili e religiosi, Piacenza 2005. A. Mavilla, Scheda, in Le trame della storia fra ricerca e restauro, 2, Parma 2005, p. 110. P. Riccardi, Luigi Mussi (1694-1771), Piacenza 2006. 60
IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO Marenghi, Ignazio Stern (1679-1748). L’opera di un pittore tedesco in Romagna, Imola 2007. Rivergaro. Camminando tra chiese, castelli e vecchie strade, a cura del Centro di lettura di Rivergaro, Bobbio 2007. Il Cielo d’oro. I Polittici della Diocesi di Piacenza-Bobbio, Piacenza, 2011. Cirillo, Scheda in G. Cirillo, A. Crispo, Clemente Ruta (Parma 1685 – 1767), Parma 2012, Quaderni di Parma per l’arte, n. 6, pp. 173- 175. P. Riccardi, Schede, in Roberto De Longe, a cura di F. Arisi, Piacenza 2012. L. Riccò Soprani, Schede, in Roberto De Longe, a cura di F. Arisi, Piacenza 2012. A.Gigli, La Madonna Sistina a Piacenza, in Raffaello. La Madonna Sistina, Torino 2013. S. Pighi, Pitture murali in duomo tra Medioevo ed età moderna, in Censimento del patrimonio architettonico e artistico. La Cattedrale e il palazzo vescovile di Piacenza, a cura dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Piacenza-Bobbio, Piacenza 2013, pp. 67- 82. S. Pighi, Scultura lignea a Piacenza: note su Giovanni Battista Torta, Giuseppe Schenardi, Jan Geernaert, in “Bollettino Storico Piacentino”, CVIII, 2013, pp. 93-101. S. Pighi, La «Madonna Sistina» e la sua copia piacentina: accertamenti e ipotesi, in “Bollettino Storico Piacentino”, CIX, 2014, pp. 44-67. Lina Teresa Pella, Settima, una pieve, una parrocchia, un territorio, s. l. 2015. Vancini, Contardo d’Este. Pellegrino da Ferrara a Broni, Este 2015. 61
IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO RingraziamentiSi ringraziano: - L’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Piacenza-Bobbio che ha aderito all’iniziativa e in particolare il responsabile arch. Manuel Ferrari. - La dott.ssa Susanna Pighi, autrice del saggio critico sul Barocco, e delle schede delle opere pittoriche. - Il parroco di Pieve Dugliara, Don Giuseppe Lusignani - Il parroco di Rivergaro, Don Giovanni Cordani - Il parroco di Settima Don Giuseppe Perotti - Il parroco di Niviano, Statto e Ottavello, Don Pier Luigi Boracco - Il sindaco di Rivergaro, Andrea Albasi, grazie al quale un’iniziativa locale è diventata un’iniziativa della Valtrebbia. - I sindaci dei comuni di Travo, Lodovico Albasi, e Gossolengo, Angelo Ghillani, che hanno aderito entusiasticamente a questa ipotesi di collaborazione. - Giorgio e Giuseppe Guagnini, autori delle fotografie delle chiese e dell’elaborazione grafica delle immagini - Patrizia Bacci per la realizzazione delle copertine e del materiale grafico della mostra. - Giuseppe De Paolis, restauratore, per la preziosa collaborazione. - Stefano Guglielmetti per l’impaginazione del testo. - Referenze fotografiche: figg. 1-20 provenienti dall’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Piacenza-Bobbio 62
IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO Sommario SommarioIMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO ...........................................1Parte 2 – opere d’arte ......................................................................1Presentazione ..................................................................................3Per la coscienza di chi guarda l’arte ...................................................5 Introduzione.................................................................................5 Vedere.........................................................................................5 Esposizione. .................................................................................7 Prima di richiudersi: una mostra.....................................................8Per un itinerario barocco: arte sacra a Rivergaro e dintorni................ 11 La pittura ................................................................................... 11 La scultura lignea .......................................................................20Opere ........................................................................................... 23Itinerario ....................................................................................... 43 RIVERGARO ............................................................................... 43 Descrizione .............................................................................43 Note storiche ..........................................................................43 Opere..................................................................................... 44 PIEVE DUGLIARA........................................................................44 Descrizione .............................................................................44 Note Storiche ..........................................................................45 Opere..................................................................................... 45 NIVIANO.................................................................................... 46 Descrizione .............................................................................46 Note storiche ..........................................................................46 63
IMMAGINI E DOCUMENTI RACCONTANO Opere..................................................................................... 47 OTTAVELLO ............................................................................... 47 Descrizione .............................................................................47 Note storiche ..........................................................................48 Opere..................................................................................... 48 PIGAZZANO................................................................................ 48 Descrizione .............................................................................48 Note storiche ..........................................................................49 Opere..................................................................................... 49 SETTIMA.................................................................................... 49 Descrizione .............................................................................49 Note storiche ..........................................................................50 Opere..................................................................................... 50Schede delle opere.........................................................................51Bibliografia consultata ....................................................................59Ringraziamenti............................................................................... 62Sommario...................................................................................... 63 64
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