Co-pensiero: la rete di GreeFarmMovement prende per mano i bambini di Warangal e MysoreSINTESIIl progetto si svolge in due zone del sud dellʼIndia: nel distretto di Warangal, in AndhraPradesh, e nel distretto di Mysore, in Karnataka. La situazione delle comunità tribali e dellacasta dei Dalit, gli intoccabili, in queste aree rurali è di estrema povertà, con presenza difenomeni quali lo sfuttamento minorile e la migrazione verso le zone urbane. Gli obiettiviperseguiti sono quelli di accrescere la continuità scolastica, estinguere lo sfruttamentominorile e radicare i giovani sul territorio.Si programma di costruire, nellʼarco di due anni, due fattorie didattiche che rispettino iprincipi dellʼagricoltura biologica in corrispondenza di due istituti: la scuola St. MarySchool, a Warangal, e la casa di accoglienza Mercy Home, a Mysore. Il compito di questefattorie è di produrre il raccolto necessario allʼalimentazione dei 260 bambini che sonoaccolti in queste strutture e di fungere da centri di riferimento locale per lʼagricolturabiologica.Dal punto di vista della formazione si prevede di implementare il percorso didattico di tutti ibambini delle scuole elementari e medie, che frequentano questi istituti, con lezioniteoriche e pratiche di agricoltura biologica, formazione che viene data anche ai contadinidella zona coinvolti nel progetto.Si programma inoltre di lanciare 10 GreenFarmClub, piccole organizzazioni satelliti dicontadini che fanno riferimento alla fattoria modello, ma che coltivano per i propri interessi,seguendo le regole dellʼagricoltura biologica. La diffusione di questo tipo di agricoltura èalla base di un miglioramento delle condizioni di vita dei contadini e delle loro famiglie.Le fattorie didattiche si aprono anche agli istituti universitari locali, permettendo lo scambiodi informazioni e incentivando la ricerca in questo campo.Il progetto è gestito da personale locale specializzato in pratiche di agricoltura sostenibilee si avvale dellʼaiuto e del sostegno del team estero.Per tutta la durata del progetto sono previsti costanti aggiornamenti sullʼandamento deilavori nel territorio trentino al fine di sensibilizzare la popolazione sui temi dellʼagricolturabiologica e dellʼeducazione.MOTIVAZIONEIl progetto si basa sullʼazione di rafforzamento della rete di GreenFarmMovement India,già attiva nel sud dellʼIndia, con lʼavvio di due fattorie biologiche rispettivamente neldistretto di Warangal - nello stato dellʼAndhra Pradesh - e nel villaggio di Eleckykatte -nello stato di Mysore -.La condizione dei bambini in queste due comunità è molto simile, in quanto entrambi iluoghi sono caratterizzati dalla presenza di comunità tribali e di appartenenti alla casta deiDalit. Queste due tipologie di popolazione si stanziano in questi territori sotto forma dipiccoli villaggi rurali, i cui abitanti però non possiedono la terra. La maggior parte dellefamiglie è dedita allʼagricoltura marginale e la loro economia è fortemente condizionata daimonsoni. Per la quasi totalità della popolazione le spese per la sopravviveza superano 1
spsso il reddito dellʼannata con conseguent costante situazione debitoria. In questocontesto vi sono i bambini vivono le conseguenze della povertà e della malnutrizione, esoffrono a causa di epidemie e altre malattie infettive e patologiche (casi conclamati ditubercolosi, anemia e malnutrizione - vedi The Hindu, testata nazionale, 27 Aprile inallegati).Joy Betti, durante uno dei suoi viaggi nei luoghi d'origine, ha svolto una ricerca sui DirittiUmani presso la Gandhigram Rural University nel Tamil Nadu, finanziata dall'Università diBologna, che gli ha permesso di entrare in stretto contatto con la realtà rurale indiana.Durante le attività di ricerca sul tema dei diritti umani, in particolare in relazione ai dirittidelle minoranze etniche, Joy Betti, insieme al mediatore culturale Br. Thomas Kurian,responsabile della St. Maryʼs School, e con il sostegno del Centre for Research &Sustainable Development, ha realizzato interviste presso le realtà tribali del distretto diRagunathapally. Grazie a Br. Kurian, Joy Betti ha inoltre approfondito la conoscenza dellaSt. Maryʼs School. Nella valutazione successiva a questi incontri sono emerse dueproblematiche forti come lʼabbandono scolastico e la diffusa condizione di indebitamento,che peggiora una già scarsa disponibilità economica dovuta dalla condizione di mancanzadi lavoro o lavoro sottopagato (negli allegati una copia del questionario utilizzato per laricerca di Joy Betti).Le attività lavorative svolte in queste aree sono legate al lavoro nei campi: raccolta delcotone, del peperoncino, del caffè e del tabacco. Il salario raccolto dal lavoro di unafamiglia è intorno alle 6000 Rupie al mese e difficilmente riesce a incontrare le necessitàalimentari di tutti i componenti. Alcune famiglie si occupano anche di attività di allevamentodi bestiame, sempre sotto padrone.Ricevere un salario molto basso per coltivare terre di altri i cui frutti non vengonoconsumati dalla propria famiglia, spinge molte persone ad abbandonare la terra natale incerca di miglior fortuna altrove. Altre famiglie invece impiegano tutta la forza lavoro adisposizione per cercare di ottenere più risorse, e quindi prende piede il fenomeno dellavoro minorile, che colpisce maggiormente i bambini tra i 7 e i 14 anni le cui condizioni divita e di lavoro sono molto spesso massacranti.A partire da questo primo incontro sostenuto dal Dot. Joy Betti, si è sviluppata lʼattività diricerca e co-pensiero di GreenFarmMovement Italia e GreenFarmMovement India.Questʼultima trova le sue radici nel movimento dei GreenFarmers indiani che negli anniOttanta cominciano a formare piccole realtà cooperative allʼinsegna dellʼagricolturabiologica e il rispetto dellʼambiente. Questo movimento è stato una naturale conseguenzadel fenomeno conosciuto come “Green revolution”, la rivoluzione verde, che a partire dallafine degli anni Sessanta ha risvegliato molto interesse da parte di ricercatori scientifici econtadini.Attualmente GreenFarmMovement Italia e GreenFarmMovement India hanno al loro attivola costruzione di unʼazienda agricola a Tirunelveli, nello stato del Tamil Nadu. Grazieallʼottenimento di investimenti privati, si è costituita una fattoria modello, provvista di diecimucche e cinquecento galline. In questa azienda, che conta anche diverse tipologie dicoltivazioni, vengono rispettati i processi naturali e i principi dellʼagricoltura biologica. Lafattoria modello è affidata al Prof. Santapan, membro fondatore di GreenFarm India, egrazie alla sua collaborazione si stanno avviando otto nuove piccole realtà di agricolturabiologica: i GreenFarmClub. Di fatto la funzione della fattoria modello in scala locale non èsolo quella di essere un esempio paradigmatico dellʼagricoltura biologica, ma anche quelladi trovare contadini interessati a portare avanti questo tipo di coltivazione e metterli nellecondizioni di farlo. I contadini individuati infatti vengono istruiti sui metodi dellʼagricolturabiologica e forniti di semi e piante autoctoni distribuiti dalla fattoria modello. Compito della 2
fattoria modello è poi di dare sostegno nello sviluppo delle culture e di controllare il rispettodelle norme biologiche.Lʼintervento di GreenFarmMovemente India e GreenFarmMovement Italia a Tirunelveli haportato come risultato anche la costruzione di alloggi per ricercatori e turisti, che ha giàpermesso il soggiorno di volontari, studenti, ricercatori e staff di GreenFarmMovement.Questi hanno infatti svolto viaggi di visita sia in Tamil Nadu, presso queste strutture, che aWarangal, presso la St. Mary School, dove sono stati organizzati quattro soggiorni in cui levolontarie si sono occupate di affiancare il percorso pedagogico e proporre dei laboratori.Grazie a queste attività di scambio e visita in queste zone è stato possibile approfondire letematiche della vita rurale e la condizione dei bambini sia nelle zone rurali di origine che inambito scolare.Se questo primo progetto ha causato trasporto da parte di studenti, ricercatori e turisti inItalia, in India ha interessato molti contadini, e non solo nelle zone del Tamil Nadu. Graziealla diffusione di informazioni del progetto, sono arrivate diverse richieste aGreenFarmMovement India per attivare fattorie modello in altre zone. Da segnalare chefra le varie richieste abbiamo ricevuto anche quelle di donne contadine in possesso diterra e volenterose di intraprendere un percorso di cooperazione e agricoltura biologica. Eʼper venire incontro a questo interesse che si programma la costruzione di due fattoriemodello in due posizioni geografiche distinte.Le esperienze di scambio, le informazioni raccolte e il vivo interesse dei contadini sono lebasi sulle quali si articola questo progetto.ATTORIAssociazione proponente:GreenFarmMovement ItaliaVia Scopoli 1238122 TrentoResponsabile Legale : Joy BettiGreenFarmMovement Italy (www.greenfarmmovement.org) si è costituita nel 2011 aTrento, è una nuova associazione di giovani volontari animati da spirito di solidarietà checondividono lʼimpegno alla responsabilizzazione economica, sociale e civica delle personeper fini sociali e la filosofia del co-pensiero definita dal fondatore di GreenFarmMovementJoy Betti, (nato in India ed adottato da una famiglia di Trento).Lʼassociazione sul territorio di Trento ha realizzato iniziative di sensibilizzazione sullarealtà indiana dello stato del Tamil Nadu e Andhra Pradesh affrontando i temi del biologico,dei gruppi di acquisto solidale in India, delle energie rinnovabili, della fattoria modello.GreenFarmMovement Italy conta 100 soci, di cui più del 70 per cento donne.GreenFarmMovement Italy pur essendo unʼassociazione di recente costituzione halavorato attivamente cercando di raccogliere fondi per poi avviare attività concrete. Haorganizzato diverse iniziative di sensibilizzazione rivolta a giovani e non:• una cena di autofinanziamento aperta al pubblico, presso la sede legale dell'organizzazione in via Scopoli, a Trento, col fine di raccogliere fondi per lʼavvio delle attività; 3
• presso il locale Barycentro in P.zza Venezia -Trento si sono svolte 2 attività rivolte al pubblico sviluppando le seguenti tematiche: •Il biologico nelle realtà indiane; •I Gruppi di Acquisto Solidale in India; •Le energie rinnovabili in India - il biogas; •La Fattoria Modello.• Presso la Mensa dei Poveri dei Frati Cappuccini di Trento, sono state organizzate le seguenti attività: • Presentazione dei Gruppi di Co - investimento Solidale. •Dibattito con Giancarlo Di Palma, il primo turista partito con GreenFarmMovement in India. Il dibattito è stato arricchito con proiezione di un video sulla sua esperienza di viaggio. • Cena di autofinanziamentoLʼassociazione ha avviato un dibattito sulle problematiche della cooperazioneinternazionale in rapporto ai mutamenti contemporanei e in poco tempo ha coinvolto ecatturato lʼattenzione sulle proprie iniziative e progetti di organizzazioni e istituzioni chestanno collaborando ai progetti di GreenFarmMovement: Scuola di pratiche sostenibili;Mensa dei poveri dei frati cappuccini Trento, Baricentro, Pop Up Associazione diPromozione Sociale, Cooperativa Kaleidoscopio, IASMA, Istituto Agrario San Michele diTrento, Facoltà di Scienze della Formazione (Rovereto) – di Economia e management(Trento) – Sociologia (Trento).Partner LocaleGreenFarmMovement IndiaGreenFarmMovement India è attualmente presente in India nello stato del Tamil Nadu –Tirunelveli e nello stato dell'Andhra Pradesh, conta 96 fra soci e volontari.GreenFarmMovement Italy e India hanno collaborato alla realizzazione di una aziendaagricola e zootecnica nello stato del Tamil Nadu, con annessi gli alloggi per studenti,ricercatori e turisti che aderiranno ai programmi delle due organizzazioni promossi a lorovolta dalla rete di coordinamento che gravita attorno a GreenFarmMovement.La rete si basa sulla collaborazione con alcune importanti università indiane quali laKakatiya University di Warangal (Andhra Pradesh) www.kuwarangal.com, la MadrasSchool of Social Work www.mssw.in e il Gandhigram Rural University a Tirunelveli (TamilNadu) www.ruraluniv.ac.in. Questʼultima è riconosciuta a livello nazionale e internazionaleper il contributo allʼeducazione rurale e alle nuove politiche, ed insieme a GFM oltre checercare di mettere in atto queste politiche, approfondisce gli studi di usi e costumi dellepopolazioni tribali e della sostenibilità agricola.Il team di GreenFarmMovement India che lavora ai progetti è interamente indiano e ireferenti di questo progetto sono tutti docenti:• Prof. S. Narayanasamy, docente di diritti umani presso la “Gandhigram rural University” in Tamil Nadu.• Prof. Antony Vedanagayam, docente presso la “Madras School of Social Work”, Chennai, Tamil Nadu.• Antony Santhappan, dottorando in Istruzione Permanente, Gandhigram Rural University, Tamil Nadu.• Br. Thomas Kurian, direttore della St. Mary's School di Raghunatpally, Andhra Pradesh. 4
GreenFarmMovement Italy e India hanno collaborato alla realizzazione di una aziendaagricola e zootecnica nello stato del Tamil Nadu, con annessi gli alloggi per studenti,ricercatori e turisti che aderiranno ai programmi delle due organizzazioni promossi a lorovolta dalla rete di coordinamento che gravita attorno a GreenFarmMovement.RelazioneI responsabili della St. Maryʼs School insieme con GreenFarmMovement Italy con sede aTrento hanno collaborato per la realizzazione di una azienda agricola e zootecnica nellostato del Tamil Nadu, con annessi gli alloggi per studenti, ricercatori e turisti cheaderiranno ai programmi delle due organizzazioni promossi a loro volta dalla rete dicoordinamento relativa a GreenFarmMovement.La collaborazione fra queste due organizzazioni ha al suo attivo il progetto: “programma discambio Co-Pensiero” realizzato con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento.Grazie a questo progetto un docente universitario, due ricercatori ed un operatore socialesono venuti dallʼIndia per 2 settimane a fare visita a varie realtà sociali e ed economichetrentine. Successivamente 7 trentini si sono recati in visita presso le strutture diGreenFarmMovement India.GreenFarmMovement Italy e GreenFarmMovement India si comunicano costantementeper via telefonica e tramite mail. Inoltre lo staff di GreenFarmMovement Italy visita ilproprio partner indiano approssimativamente ogni tre mesi.Partner TrentiniAssociazione Amici Trentini OnlusLʼAssociazione Amici Trentini nasce di fatto nel 1980 su iniziativa di persone sensibiliverso le problematiche dellʼinfanzia in difficoltà e desiderose di rendersi promotrici ecompartecipi di iniziative di solidarietà e di accoglienza. Grazie alla disponibilità eallʼintraprendenza di Teresa Stefani queste aspirazioni ideali individuali si sonoconcretizzate in progetto associativo il 28 ottobre 1983 e ha ottenuto il riconoscimento dipersonalità giuridica da parte della Provincia Autonoma di Trento il 4 maggio del 1984.Il 24giugno 1986 il Ministero di Grazia e Giustizia e il Ministero degli Esteri Italianoriconoscono lʼAssociazione Amici Trentini idonea allo svolgimento delle pratiche inerentiallʼadozione di minori stranieri ai sensi della Legge n. 184/83.Nellʼaprile 1996lʼAssociazione ha contribuito alla costituzione del “Coordinamento degli Enti AutorizzatiallʼAdozione Internazionale” nato come strumento di collaborazione e di formazionereciproca tra gli Enti partecipanti e come osservatorio critico sulla realtà dellʼAdozioneInternazionale oltre che come referente propositivo per le Istituzioni. Dal 18 giugno 1997lʼAssociazione Amici Trentini è iscritta allʼAlbo delle organizzazioni di volontariato dellaProvincia Autonoma di Trento ed è quindi riconosciuta come ONLUS ai sensi del D.Lgs.460/97 art. 10. Il 31 ottobre 2000 lʼAssociazione viene riconfermata Ente Autorizzato perlʼAdozione Internazionale dalla Commissione per le Adozioni Internazionali ai sensi dellaLegge n. 476/98, in Bolivia, Colombia, Ecuador, India e Romania e successivamente vieneautorizzata allʼattività nelle procedure di adozione internazionale anche in Nepal eUngheria. LʼAssociazione Amici Trentini opera fin dalla sua costituzione in due ambiti principali:• Promuove progetti di cooperazione internazionale, iniziative di solidarietà e di sostegno a distanza a favore dei bambini e delle famiglie che possono essere aiutate nel loro Paese 5
di origine. Attraverso la promozione di corrette ed efficaci politiche di cooperazione allo sviluppo e di assistenza allʼintero nucleo familiare, in quelle situazioni di precarietà economica e sociale che caratterizzano molte realtà nei Paesi poveri del Mondo, si possono contrastare quelle situazioni di abbandono che generalmente vengono subite proprio dai membri più deboli ed indifesi della famiglia e della società, e cioè i minori.• Promuove lʼadozione per i bambini in stato di totale e definitivo abbandono.Cooperativa KaleidoscopioKaleidoscopio è un'impresa sociale che può definirsi atipica, in quanto non è specializzatain un'unica tipologia di utenza.Opera per perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana ed allaintegrazione dei cittadini,attenendosi ai principi di partecipazione, democraticità,responsabilità e proprietà diffusa (rif. L. 381/91), con lʼobiettivo di progettare e realizzareservizi alle persone ed alle comunità, avvalendosi della forma giuridica di cooperativasociale di tipo A.Progetta ed eroga servizi per minori, giovani, adulti, anziani, anche appartenenti ad altreculture, sia in condizioni di svantaggio o ridotta autonomia che non, in diversi territori dellaProvincia di Trento.La molteplicità di utenti e la diversificazione dei servizi sono dunque caratteristiche propriedi Kaleidoscopio fin dalla sua costituzione (avvenuta alla fine del 1996 da una scissionesocietaria).Attraverso questa particolarità ha la possibilità di osservare, promuovere, prevenire,sensibilizzare, coinvolgere ed includere molti soggetti, ponendosi come risorsa estrumento delle comunità per attivare processi di emancipazione sociale.La cooperativa Kaleidoscopio lavora quotidianamente per il miglioramento della qualitàdella vita delle persone e dei loro gruppi - principalmente le più deboli e le escluse-,conoscendo lʼimportanza che a questo riguardo rivestono lʼorganizzazione sociale ed inparticolare le comunità territoriali e quindi orientando la sua azione anche verso ilpotenziamento dei loro saperi, delle loro comptenze e delle loro capacità diumanizzazione.Come cooperativa essa condivide e fa propri i principi dellʼintero movimento cooperativo:la mutualità, la solidarietà, la democraticità, lʼimpegno, lʼequilibrio delle responsabilitàrispetto ai ruoli, lo spirito comunitario, il legame con il territorio, un equilibrato rapporto conle istituzioni pubbliche.Come impresa sociale realizza i suoi fini attraverso la progettazione e la produzione diservizi, sia tradizionali che innovativi, perseguendo i principi di economicità, efficacia,efficenza, responsabilità, rendicontazione.Centro Istruzione e Formazione di S. Michele allʼAdigeIl Centro Istruzione e Formazione agricola rappresenta una struttura didattica complessa,unica in Italia, che gestisce contemporaneamente la formazione e l'istruzione nel settoreagricolo, ambientale e forestale erogata a differenti livelli di apprendimento: da quellorivolto direttamente agli agricoltori a quello universitario ed altamente specialistico.Collabora inoltre con importanti centri universitari nazionali ed esteri nella realizzazione dicorsi di laurea e master universitari. Fanno capo al CIF anche i corsi della formazione eistruzione superiore, ivi compresi di corsi Alta Formazione. 6
Nel febbraio 2002 il Centro scolastico ha ottenuto la certificazione di qualità secondo lenorme UNI EN ISO 9001 da parte di AFAQ - ASCERT International.Partner LocaleGreenFarmMovement IndiaGreenFarmMovement India è attualmente presente in India nello stato del Tamil Nadu –Tirunelveli e nello stato dell'Andhra Pradesh, conta 96 fra soci e volontari.GreenFarmMovement Italy e India hanno collaborato alla realizzazione di una aziendaagricola e zootecnica nello stato del Tamil Nadu, con annessi gli alloggi per studenti,ricercatori e turisti che aderiranno ai programmi delle due organizzazioni promossi a lorovolta dalla rete di coordinamento che gravita attorno a GreenFarmMovement.La rete si basa sulla collaborazione con alcune importanti università indiane quali laKakatiya University di Warangal (Andhra Pradesh) www.kuwarangal.com, la MadrasSchool of Social Work www.mssw.in e il Gandhigram Rural University a Tirunelveli (TamilNadu) www.ruraluniv.ac.in. Questʼultima è riconosciuta a livello nazionale e internazionaleper il contributo allʼeducazione rurale e alle nuove politiche, ed insieme a GFM oltre checercare di mettere in atto queste politiche, approfondisce gli studi di usi e costumi dellepopolazioni tribali e della sostenibilità agricola.Il team di GreenFarmMovement India che lavora ai progetti è interamente indiano e ireferenti di questo progetto sono tutti docenti:• Prof. S. Narayanasamy, docente di diritti umani presso la “Gandhigram rural University” in Tamil Nadu.• Prof. Antony Vedanagayam, docente presso la “Madras School of Social Work”, Chennai, Tamil Nadu.• Antony Santhappan, dottorando in Istruzione Permanente, Gandhigram Rural University, Tamil Nadu.• Br. Thomas Kurian, direttore della St. Mary's School di Raghunatpally, Andhra Pradesh.GreenFarmMovement Italy e India hanno collaborato alla realizzazione di una aziendaagricola e zootecnica nello stato del Tamil Nadu, con annessi gli alloggi per studenti,ricercatori e turisti che aderiranno ai programmi delle due organizzazioni promossi a lorovolta dalla rete di coordinamento che gravita attorno a GreenFarmMovement.RelazioneI responsabili della St. Maryʼs School insieme con GreenFarmMovement Italy con sede aTrento hanno collaborato per la realizzazione di una azienda agricola e zootecnica nellostato del Tamil Nadu, con annessi gli alloggi per studenti, ricercatori e turisti cheaderiranno ai programmi delle due organizzazioni promossi a loro volta dalla rete dicoordinamento relativa a GreenFarmMovement.La collaborazione fra queste due organizzazioni ha al suo attivo il progetto: “programma discambio Co-Pensiero” realizzato con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento.Grazie a questo progetto un docente universitario, due ricercatori ed un operatore socialesono venuti dallʼIndia per 2 settimane a fare visita a varie realtà sociali e ed economichetrentine. Successivamente 7 trentini si sono recati in visita presso le strutture diGreenFarmMovement India.GreenFarmMovement Italy e GreenFarmMovement India si comunicano costantementeper via telefonica e tramite mail. Inoltre lo staff di GreenFarmMovement Italy visita ilproprio partner indiano approssimativamente ogni tre mesi. 7
SOLUZIONE PROPOSTALa povertà delle famiglie appartenenti alla comunità Dalit, la casta degli intoccabili, e dellecomunità tribali, deriva dallʼimpossibilità per gli appartenenti a queste caste di possedereun pezzo di terra, quindi obbligati a servire un padrone che sfrutta la loro forza lavoro.Questo porta tra le conseguenze non solo lo sfruttamento del lavoro minorile, ma anche alfenomeno dei bambini dati “in prestito” o in “matrimonio precoce” a sostituzione dipagamenti di debiti. La condizione di profonda miseria e la mancanza di prospettive per ilfuturo spinge molti giovani e bambini lavoratori a spostarsi per raggiungere zone più ricchee quindi anche il tasso di abbandono scolastico aumenta.Data questa situazione si identifica come obiettivo generale migliorare la condizionedellʼinfanzia agendo con le seguenti finalità: radicare i bambini e i giovani sul territorio,accrescere la continuità scolastica e ridurre lo sfruttamento minorile.Specificamente, il progetto mira a migliorare lʼalimentazione di due comunità situate al suddellʼIndia, rispettivamente quella dei bambini che frequentano la St. Mary Scool e quelli delvillaggio di Eleckykattee, attraverso la costruzione di due aziende agricole biologiche elʼistituzione di un percorso di formazione sulla coltivazione di prodotti biologici locali.A Warangal, nella St. Mary School, è prevista la costruzione di uno spazio perlʼallevamento di bestiame e una serra, adiacenti le strutture della scuola. Allʼinterno dellascuola ci sono sia bambini che semplicemente la frequentano in orario scolastico, siabambini che ne usufruiscono come convitto.Nel villaggio di Eleckykattee, sorge il centro di accoglienza “Mercy Home”, alla cui guidacʼè Sister Solly; qui la costruzione della fattoria prevede anche uno spazio in cui i bambinipossano fare i compiti e studiare.La coltivazione di prodotti agricoli biologici autoctoni mira a garantire unʼalimentazione cherispetta le tradizioni e abitudini locali, nelle quantità adeguate alla crescita fisica deibambini. Inoltre la prospettiva di intraprendere un percorso formativo mirato allo sviluppodelle terre in cui sono nati, amplia la speranza di un futuro possibile per questi bambini nelluogo dʼorigine.Per quanto riguarda i bambini che frequentano la St. Mary School, lʼattività didattica dellafattoria permetterà loro di affiancare gli studi scolastici alle lezioni pratiche, studiando lanatura e a contatto con essa. Mentre per i bambini di Mysore, la creazione di uno spazioadiacente la fattoria dedicato allo studio permetterà loro di affiancare le condizioni dellavita rurale a uno spazio in cui occuparsi dei compiti e dello studio.Per raggiungere questo obiettivo il progetto prevede:1. la promozione del modello di agricoltura biologica2. la formazione di bambini e adulti in ambito agricolo3. la costruzione di due fattorie con vivaio, una presso la St. Mary School, a Warangal, e lʼaltra presso il centro di accoglienza Mercy Home, nel villaggio di Eleckykattee4. la conversione delle mense del St. Mary School e della Mercy Home a biologica5. lʼavviata attività di agricoltura biologica e servizi di ricerca6. la sensibilizzazione sui temi dellʼagricoltura biologica e lʼeducazione in Trentino. 8
La promozione del modello di agricoltura biologica si metterà in pratica attraverso: 1.1 incontri con i contadini della zona. Brother Thomas Kurian, responsabile della St. Mary School con riconosciuta esperienza nel campo dellʼagricoltura biologica, incontra i contadini dei villaggi limitrofi, ovvero: Kanchanpalli Parish, Veldi, Kilarshap, Dasannagudem, Needikonda, Komala, Govardhanagirl, Raghunathapally, Yashwanthapura, Mogullapalli, Mattivada, Asanparthi, Kusubaithanda, Charathand, Jaffergudam, Matharam, Assarapali, Sathlyanarayanapuram, ed espone loro i principi e i vantaggi del modello di agricoltura biologica. Gli incontri avverranno direttamente nei villaggi. Lo stesso procedimento sarà rispettato da Sr. Solly nei villaggi intorno alla casa di accoglienza, che sono: Kudineermuthnahalli, Bora, Hundimala, Thottakoppalu, Oragee, Dhasanpura, Ambakarnagar, Thadaottarakudi, Santhipura, Gadhiga, Kuttuvady, Basanahalli, Rathanapuri, Hallalakoppal, Dharamapura, Hachanaottarakudi, Karimuthnahalli, Vankipura e Assuval. 1.2 incontri con gli insegnanti della St. Mary School: Br. Thomas Kurian sostiene delle lezioni teoriche sullʼimportanza dellʼagricoltura biologica per tutti i ventuno insegnanti della scuola. Inoltre Br. Thomas Kurian, affiancato dai rappresentanti della Farm Modello - situata a Tirunelveli, in Tamil Nadu - sostengono dei laboratori teorico-pratici con sei insegnanti coinvolti direttamente nel progetto. 1.3 i rappresentanti della Farm Modello, insieme ad altri contadini della rete GreenFarmMovement, sostengono dei laboratori teorico-pratici per 50 contadini del Warangal e 40 contadini del distretto di Eleckykattee, che abbiano dimostrato interesse ad avviare il progetto. 1.4 seminari e workshop di tipo teorico e teorico-pratico presso le università: Gandhigram Rural Institute-Deemed University, Kakatya University, Madras School of Social Work.La formazione di bambini ed adulti in ambito agricolo prevede le seguenti attività : 2.1 nel programma scolastico della St. Mary School vengono inserite 4 ore di lezione teorica settimanale sullʼagricoltura e 8 ore di pratica, per tutti i bambini della scuola, da svolgersi allʼinterno della fattoria modello. I bambini della scuola, in una logica di learning by doing, saranno impegnati in un percorso educativo seguiti inizialmente da Br. Thomas Kurian ed alcuni insegnanti della scuola, poi seguiranno le attività intraprese dagli agricoltori nella fattoria che in questa fase assumeranno un ruolo di formatori. Per quanto riguarda i bambini di Eleckykattee, le stesse attività si svolgeranno allʼinterno della fattoria e si manterranno le stesse ore settimanali (4 di teoria e 8 di pratica), che verranno inizialmente impartite direttamente da Sr. Solly e poi dagli agricoltori della fattoria. 2.2 Br. Thomas Kurian e il team di GreenFarmMovement India sostengono laboratori teorico-pratici che consentono ai 90 contadini partecipanti al progetto, di ricevere un insegnamento ad hoc a seconda dello sviluppo delle coltivazioni e della stagione. 9
La costruzione delle fattorie con vivaio presso la St. Mary School e presso la casa diaccoglienza Mercy Home sarà effettuata attraverso: 3.1 lʼacquisto dei materiali per la costruzione delle strutture e la realizzazione delle strutture stesse impiegando materiali e manodopera locali. 3.2 lʼacquisto del bestiame ed equipaggiamento per gli agricoltori. I contadini della Farm Modello e Br. Thomas Kurian contribuiscono alla ricerca di bestiame e materiali per la coltivazione del terreno secondo le tecniche dellʼagricoltura biologica. Si recuperano semi e germogli di piante autoctone. Una volta acquisiti, i materiali si sistemano nella fattoria della St. Mary School.La conversione della mensa della St. Mary School e della Mercy Home a biologicaavverrà grazie a: 4.1 la coltivazione dei 3 acri di terreno di proprietà della St. Mary School prevede il raccolto di mais, piselli, pomodori, carote, cavoli, zucche, banane, guava, mango, angurie, melograni, ed altri. Con la collaborazione di bambini, insegnanti e contadini, si procede alla coltivazione delle piante e alla raccolta dei viveri che verranno consegnati alle cucine della mensa della St. Mary School. Gradualmente verranno integrati tutti i prodotti biologici nella preparazione degli alimenti della mensa. Lo stesso procedimento viene rispettato per la Mercy Home. 4.2 lʼallevamento del bestiame. Con la collaborazione di bambini, insegnanti e contadini si procede allʼallevamento del bestiame sistemato nella fattoria della scuola e del centro di accoglienza. I prodotti del bestiame vengono integrati nella preparazione degli alimenti delle mense. Gli agricoltori e il personale delle strutture si occupano di gestire i prodotti.Lʼavviata attività di agricoltura biologica e servizi di ricerca si realizzerà tramite iseguenti passi: 5.1 la costituzione di 10 GreenFarmersClub. Una volta individuati 10 contadini interessati a sviluppare il progetto (6 per Warangal e 4 per Mysore), questi costituiscono allʼinterno del loro villaggio, assieme ad altri contadini, un GreenFarmClub, ovvero un gruppo di contadini locali che si impegna a coltivare secondo i principi dellʼagricoltura biologica. I membri dei GreenFarmerClub, dopo aver partecipato ai corsi di formazione sull'agricoltura biologica e naturale nella fattorie modello, ricevono le piantine ospitate nel vivaio. Tali piantine sono successivamente ripiantate, dai membri dei club, nei propri terreni e coltivate solo ed esclusivamente secondo i principi dell'agricoltura biologica. Le attività dei GreenFarmersClub saranno monitorate con una programmazione mensile per la valutazione dei risultati e dellʼefficacia del progetto. 5.2 ottenere la certificazione biologica. Il team di GreenFarmMovement India sviluppa i contatti con le autorità governative locali per lʼimplementazione sul territorio di tutte le procedure previste dal progetto per ottenere la certificazione 10
biologica dei prodotti della fattoria e, successivamente, dei GreenFarmermesClub. 5.3 adesione alla NABARD. Il team di GreenFarmMovemnt India ricerca e segue le eventuali procedure per lʼadesione alla NABARD - Associazione Nazionale delle Banche per lʼAgricoltura e lo Sviluppo Agricolo. 5.4 incontri con ricercatori e presso le università. Si darà visibilità al modello agricolo insegnato agli agricoltori per quanto riguarda il valore della conoscenza della coltivazione verde e alla capacità di creare nei bambini consapevolezza sul ciclo di vita dei prodotti, sui sistemi ecocompatibili, sulla generazione di reddito della coltivazione \"verde”. Lʼattività prevede la realizzazione di almeno un seminario per ciascuno di questi istituti: Kakatiya University, Madras School of Social Work, e la Gahndigram Rural University. 5.5 visite e scambi dallʼItalia. Grazie ai servizi di GreenFarmMovement Italia si prevede di mantenere costanti visite da parte di volontari universitari e ricercatori dallʼItalia. Questi, da una parte potranno mettere a disposizione le loro capacità e al tempo stesso confrontarsi e imparare da questa esperienza. Durante la permanenza, al volontario o ricercatore viene data la possibilità di svolgere la sua ricerca o attività specifica e di integrarsi nelle attività della fattoria e della scuola. 5.6 promozione dellʼottenimento di incentivi per installare impianti di bio-gas. Il team di GreenFarmMovement India procede alle ricerche di fornitori locali di impianti di bio-gas, per la fornitura della St. Mary School e dei villaggi limitrofi. Successivamente si procede alla ricerca di incentivi per realizzare lʼinstallazione dei suddetti impianti.La sensibilizzazione sui temi dellʼagricoltura biologica e lʼeducazione in Trentino sisvolgerà con: 6.1 incontri sullʼimportanza dellʼagricoltura biologica e dellʼeducazione. Lʼassociazione Amici Trentini organizza 4 incontri presso scuole di educazione primaria e secondaria della provincia di Trento per la diffusione delle informazioni sul progetto. Con lo scopo di sensibilizzare i bambini e le loro famiglie, questi incontri vengono organizzati presso le scuole e privilegiano una metodologia partecipativa con uso di immagini e alla portata dei bambini. 6.2 mostre fotografiche sul progetto. Il team di GreenFarmMovement Italia si occupa di documentare il progetto nelle sue diverse fasi attraverso la fotografia. Questi documenti vengono raccolti e presentati attraverso lʼorganizzazione di mostre in cui si diffonderà il progetto. Attraverso lʼesposizione di immagini in uno spazio pubblico si conta di raggiungere un target ampio e vario. Si prevede una mostra presso lo spazio espositivo Studio dʼArte Andromeda e presso il bar Il Porteghet. Allʼinaugurazione delle mostre viene presentato il progetto e viene lasciato in visione materiale informativo durante tutta la durata della mostra. 6.3 incontri sullʼimportanza dellʼagricoltura biologica e dellʼeducazione alimentare. La Cooperativa Kaleidoscopio organizza 2 incontri presso le sue strutture, su queste tematiche. Gli incontri prevedono tavole rotonde e sono 11
aperti sia agli educatori e ai soci della cooperativa sia al pubblico interessato. Si prevede lʼuso di immagini e video. 6.4 incontri con gli studenti e gli insegnanti dellʼIstituto Agrario di San Michele allʼAdige. Gli incontri si svolgeranno presso la sede dellʼIstituto e oltre alla presentazione del progetto si approfondiranno le tematiche riguardanti lʼagricoltura biologica. 6.5 interviste con la radio universitaria SanbaRadio. 6.6 produzione e distribuzione di materiale informativo. Durante tutta la durata del progetto vengono realizzati opuscoli con foto e descrizione dellʼavanzamento dei lavori, che vengono distribuiti agli eventi. Vengono inoltre prodotti dei video che vengono sia utilizzati per gli incontri che diffusi sul web. 6.7 presenza sui social network. GreenFarmMovement è gia presente sui social network e prevede di usarli per dare una maggior diffusione al progetto.La promozione del modello di agricoltura biologica sarà la prima ad essere messa inatto, di modo che il numero più alto possibile di gente locale possa venire aconoscenza del progetto e possa considerare di parteciparvi.La formazione dei bambini e degli adulti andrà di pari passo con la costruzione dellefattorie con vivai; in questo modo, una volta affrontate le tematiche dellʼagricoltura intermini teorici sarà possibile metterle in pratica, dal seme alla pianta al frutto e allaraccolta. Man mano che le piante cominceranno a crescere e dare frutti o esserepronte per il consumo verranno introdotte per mano degli stessi agricoltori epersonale delle strutture nelle mense degli istituti fino a raggiungere una mensacompletamente biologica. Una volta avviata questa parte del progetto e rese quindioperative le fattorie modello si comincia a diffondere lʼagricoltura biologica nelle zonelimitrofe attraverso i GreenFarmClub. Questo passaggio non solo amplifica il raggiodi coltivazione dove viene impiegata lʼagricoltura organica, ma rende anche icontadini attivi e responsabili nel territorio, garantendo così una migliore condizionedi vita alle loro famiglie e una prospettiva migliore per il loro futuro. A questo punto illavoro della fattoria modello diventa da una parte quello di punto di riferimento per laricerca, aprendosi agli scambi con le università locali e con lʼItalia, dallʼaltra quello disostegno e monitoraggio delle attività dei GreenFarmClub. Lʼattività di sostegnoprevede lo svolgimento delle pratiche per ottenere la certificazione bio, lʼadesionealla NABARD e la ricerca di incentivi per installare impianti di bio-gas. Lʼobiettivoperseguito è quello di rendere i contadini autonomi il più possibile e di sfruttare tuttele risorse disponibili in loco.Durante lo svolgimento di queste attività si programmano diverse attività in Trentinoche fungono da finestra aperta sul progetto. La collaborazione con istituzioni di indolediversa permette anche diverse prospettive sullo stesso progetto nonchè ilraggiungimento di vari target di ascolto. Contiamo che attraverso la condivisione delprogetto, la comunità trentina possa a sua volta brindare una visione nuova sulleattività e contribuire in questo modo al progetto. 12
DESTINATARII beneficiari diretti del progetto saranno complessivamente 863:- 767 bambini- 96 adultiDal punto di vista dellʼalimentazione i beneficiari diretti saranno:-260 bambiniDi questi, 205 sono bambini e ragazzini che frequentano il convitto della St. Maryʼs School,nel distretto di Warangal in Andra Pradesh. La loro età è compresa tra i tre e i quattordicianni, e vivono nei villaggi limitrofi alla scuola in un contesto socio economico molto poveroe in condizione di malnutrizione. Tra questi bambini, in particolare rientrano tra i beneficiaridiretti 150 bambini lavoratori usciti dalla condizione di “prestito” ai proprietari di terreperché i genitori non erano in grado di pagare i debiti e che fruiranno dei prodotti dellafattoria.Gli altri 55 sono bambini che frequentano il centro di accoglienza Mercy Home, nelvillaggio di Eleckykattee. La loro età è compresa tra i tre e i dieci anni.CARATTERISTICHE BAMBINI Distretto di Warangal Distretto di MysoreVillaggi di provenienza: Kanchanpalli Parish Kudineermuthnahalli Veldi Bora Kilarshap Hundimala Dasannagudem Thottakoppalu Needikonda Oragee Komala Dhasanpura Govardhanagirl Ambakarnagar Raghunathapally Thadaottarakudi Yashwanthapura Santhipura Mogullapalli Gadhiga Mattivada Kuttuvady Basanahalli Asanparthi Rathanapuri Kusubaithanda Hallalakoppal Charathand Dharamapura Jaffergudam Hachanaottarakudi Matharam Karimuthnahalli Assarapali Vankipura Sathlyanarayanapuram AssuvalBambini delle comunità dalit socialmente intoccabili dalle caste economicamente poveri i cui genitori sono la prima generazione di alfabetizzati bambini impegnati dai genitori per un prestito bambini vittime di “matrimoni precoci” per la sopravvivenza economica dei genitoriBambini delle comunità tribali naturalmente nomadi bambini vittime di “matrimoni precoci” per la sopravvivenza economica dei genitoriBambini con genitori sieropositivi o AIDS conclamatiBambini orfani 13
Sono così considerati beneficiari diretti solo i bambini che usufruiscono di pasti biologicinellʼarco di tutta la giornata, in quanto frequentano a tempo pieno le strutture. In questocaso quindi i beneficiari diretti sono autoselezionati, in quanto sono quelli che vengonoaccolti dalle strutture perchè altrimenti non sopravviverebbero. Bambini quindi senzafamiglia o con una famiglia che non può alimentarli o prendersi cura di loro.Per quanto riguarda invece la formazione di bambini ed adulti in ambito agricolo ibeneficiari diretti saranno 603 persone fra bambini e adulti :- altri 507 bambini:442 bambini che frequentano la St. Mary School e 65 bambini del distretto di Mysore cheseguono le lezioni di agricoltura e coltivano i prodotti della fattoria modello- 96 adulti:90 contadini che vengono formati come agricoltori biologici6 insegnanti che vengono formati sullʼagricoltura biologicaI beneficiari indiretti sono stimabili in 815 persone:per quanto riguarda le culture biologiche:- 630 personeman mano prenderanno piede i GreenFarmClub e le loro coltivazioni cominceranno a darefrutto si stima di arrivare con questi intorno ai 630 altri beneficiari indiretti, calcolando che icontadini appartenenti ai GreenFarmClub potranno alimentare le loro famiglie con prodottiorganici.per quanto riguarda lʼinformazione:- 120 altri contadini ai quali viene spiegato il progetto e lʼimportanza dellʼagricolturabiologica- 15 insegnanti che seguono gli incontri di informazione sul progetto e lʼagricolturabiologicaper quanto riguarda lʼintervento:- 40 persone, corrispondenti agli artigiani delle comunità che collaborano alle costruzioni- 10 persone locali che collaborano per lʼacquisto e la fornitura dei materiali 14
VALUTAZIONEAl fine di monitorare e verificare lʼandamento del progetto vengono svolte attività divalutazione consone alla parte di progetto presa in considerazione.1. la promozione del modello di agricoltura biologica.Questa attività si sviluppa su una serie di incontri con contadini e insegnanti, durante iprimi mesi di avvio del progetto. Agli incontri si fa un registro dei partecipanti perconstatare le presenze.2. la formazione di bambini e adulti in ambito agricoloLe lezioni scolastiche già prevedono lʼuso del registro di presenze,sistema che verrà usatoanche nei laboratori con i contadini.3. la costruzione di due fattorie con vivaio, una presso la St. Mary School, a Warangal elʼaltra presso il centro di accoglienza Mercy Home, nel villaggio di Eleckykattee.Gli acquisti necessari alla costruzione delle strutture viene verificato attraverso le fatture ele ricevute. Lʼavanzamento della costruzione è direttamente constatabile dal partnerGreenFarmMovement India, che è stanziato in loco, inoltre si farà uso di foto perdocumentare lʼandamento dei lavori. Il bestiame acquisito, come le attrezzature per lacoltivazione, verranno sistemati nella fattoria; al loro arrivo viene controllata la qualità e laquantità da GreenFarmMovement India.4. la conversione della mensa del St. Mary School e della Mercy Home a biologicaLa quantità e varietà di prodotto biologico ottenuto nella fattoria modello vengonoregistrate. Inoltre la mensa della St. Mary School mantiene un registro dei pasti serviti edelle spese effettuate per la preparazione dei pasti. Lʼindice di uso dei materiali prodottidalla fattoria sarà visibile anche dalla riduzione di spese esterne.5. lʼavviata attività di agricoltura biologica e servizi di ricercaLa costituzione dei GreenFarmClub viene documentata con appositi moduli, cherispecchiano il tipo di impegno preso dai contadini coinvolti. Questi moduli permettono diverificare il numero di contadini attivi nei GreenFarmClub.Per quanto riguarda la certificazione biologica e lʼadesione alla NABARD è possibileverificare lʼavanzamento del processo dallo stato delle pratiche.Gli impianti di bio-gas al momento non sono presenti nelle località inerenti il progetto; aconclusione del progetto viene fatto un censimento nelle zone di attività del progetto perdeterminare la rilevanza dellʼattività di promozione.Le visite dallʼItalia, programmate per mantenere una certa regolarità durante losvolgimento del progetto, hanno anche come finalità constatare lʼandamento dei lavori erilevare i campioni di valutazione disponibili in quel periodo di tempo. In questo senso ilcontributo del volontario durante la sua permanenza è anche quello di monitoraggio.6. la sensibilizzazione sui temi dellʼagricoltura biologica e lʼeducazione in TrentinoGli incontri e le mostre vengono documentati fotograficamente e si mantiene un registrodelle presenze. Per quanto riguarda le attività sul web si fa riferimento alle statistiche delsito; nel caso dei social network viene anche osservato il livello di partecipazione einteresse sulle bacheche dellʼassociazione.Una volta completato il progetto si contempla inoltre una valutazione conclusiva. 15
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SOSTENIBILITAʼLʼuso dei metodi di agricoltura biologica permette di pianificare lʼuso di un ambiente nelrispetto e nella conservazione delle risorse naturali. In termini pratici questo garantisce lacontinuità della raccolta dei prodotti agricoli e quindi lʼalimentazione delle comunità locali.Una volta avviate le attività delle fattorie saranno garantiti pasti biologici per i bambini chefanno ricorso alle strutture della St. Mary School e della Mercy Home. Lʼeducazionericevuta da questi bambini nellʼambito dellʼagricoltura biologica li renderà in futuroautosufficienti nel lavoro agricolo e di sostentamento.Ai contadini appartenti ai GreenFarmClub è garantito lʼaccompagnamento nelle diversefasi di coltivazione e sviluppo dellʼattività dalle stesse strutture della St. Mary School edella Mercy Home grazie al continuo intervento del Centre for Research & SustainableDevelopment.Lʼofferta formativa sarà strutturata e adeguata alle esigenze locali e rafforzata anche dairapporti con le università, favorendo la diffusione del progetto stesso.Incideranno anche sulle azioni di sviluppo lʼapertura ai rapporti con istituzioni ed autoritàlocali per le procedure di controllo e la certificazione della produzione agricola biologica, infuturo questo potrá contribuire anche a valorizzare il prodotto. Per di più la relazionecostante con istituzioni italiane non solo renderà i partecipanti al progetto più aperti alloscambio con altre culture, ma metterà in risalto lʼattività di questi di fronte alle autoritàlocali.Il consolidamento delle attività della fattoria e i percorsi formativi favoriranno lʼallargamentodella rete di agricoltori e di altri potenziali beneficiari come i “senza terra”. 17
RICADUTE LOCALILʼazione di sensibilizzazione da parte di GreenFarmMovement Italia è presente sulterritorio trentino sin dalla sua fondazione e spazia da attività di raccolta fondi a serate diformazione.Per quanto riguarda questo progetto si prevede unʼopera di sensibilizzazione per un targetamplio - a partire dalle scuole primarie fino allʼetà adulta - ma mirato a tematichedellʼinfanzia e ambientali.Grazie alla collaborazione con Amici Trentini si organizzano quattro incontri presso scuoleelementari e medie della provincia di Trento. Gli incontri prevedono una parte dipresentazione delle tematiche del progetto molto interattiva con il pubblico e coaudiuvatadallʼuso di immagini per catturare lʼattenzione dei più piccoli, per poi aprire la possibilità adomande ed approfondimenti richiesti dai più grandi, ovvero genitori ed insegnanti. Siprevede inoltre la distribuzione di materiale informativo del progetto. 18
Rivolto invece a chi si occupa dei minori e della loro educazione sono i due appuntamentiprevisti presso le strutture della cooperativa Kaleidoscopio. Per questi incontri è prevista lamodalità di tavola rotonda, includendo fra i partecipanti degli specialisti che esponganotematiche relative allʼeducazione alimentare. A corredare queste incontri si contempla lʼusodi materiale fotografico e video. Lʼentrata è aperta sia agli educatori che lavorano nellacooperativa, sia ai soci che al pubblico interessato.Mirato ad un pubblico di adolescenti sono invece i due incontri previsti presso lʼIstitutoAgrario di Ricerca e Formazione di S. Michele allʼAdige. Oltre che illustrare il progetto, inquesti incontri si affronteranno tematiche specifiche dellʼagricoltura biologica. Si contemplalʼuso di materiale fotografico e video, per studenti e insegnanti dellʼIstituto.Durante lo sviluppo del progetto si rilasciano interviste alla radio universitaria SanbaRadio, per sensibilizzare la comunità universitaria dello studentato di San Bartolomeo, e lacomunità studentesca e universitaria trentina in generale.Le mostre fotografiche sono programmate in due luoghi del centro della città: lo spazioespositivo Studio dʼArte Andromeda e presso il bar Il Porteghet. La mostra nello spazioespositivo si inaugura con interventi dello staff di GreenFarmMovement a illustrare ilprogetto. Mirata invece ad un pubblico vario è la mostra al bar Il Porteghet; durante tutta ladurata della mostra sarà disponibilie in loco materiale esplicativo del progetto.Attraverso lʼuso dei social network - facebook e twitter - si vuole dare una diffusione piúamplia ed istantanea ai progressi e ale tematiche del progetto, avvicinandosi anche allasensibilitá delle nuove generazioni.In generale questi incontri non mirano solo a generare una coscienza rispetto a questospecifico progetto, ma anche a dare un esempio di quello che si può riuscire a fare nelcampo della solidarietà internazionale. 19
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