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Pinocchio

Published by flavia.marcelli, 2016-06-14 10:06:13

Description: Pinocchio

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Capitolo 1 Mastro Antonio, detto maestro Ciliegia per via del suonaso rosso, riceve in regalo un bel pezzo di legno... Un po'strano! Mastro Ciliegia da buon falegname decide di farne lagamba di un tavolino. 2

Capitolo 2 Mastro Ciliegia regala il pezzo di legno al suo amicoGeppetto, il quale lo prende per fabbricarsi un burattinomeraviglioso, che sappia ballare, tirare di scherma e fare isalti mortali. 3

Capitolo 3Geppetto torna a casa, comincia a fabbricarsi il burattinoe lo chiama Pinocchio. Pinocchio comincia subito a fare degli scherzi aGeppetto e alla fine scappa fuori dalla porta. Uncarabiniere riesce a fermarlo afferrandolo per il lungonaso, ma alla fine Pinocchio sarà libero mentre Geppettoviene arrestato e portato in prigione. 4

Capitolo 4 Pinocchio tornò di corsa a casa tutto contento. Improvvisamente sentì cri, cri, cri. Pinocchio sispaventò moltissimo, si guardò intorno e vide ungrosso grillo sul muro. Il grillo era un grillo parlante e spiegò a Pinocchio cheviveva in quella casa da più di cento anni. Il grillo parlante disse a Pinocchio che i bambini monellie disubbidienti diventavano dei somari. Pinocchio si arrabbiò prese un martello, lo scagliòcontro il grillo e lo colpì in pieno. Il grillo rimase stecchito e appiccicato alla parete. 5

Capitolo 5 Incominciò a farsi notte e Pinocchio, che non avevamangiato nulla, iniziò ad avere fame. Corse subito verso ilfocolare, dove c'era una pentola, per vedere cosa bollissema, con sua grande delusione si accorse che la pentola erasolo un dipinto sul muro. Si mise a correre per tutta lastanza, frugare in tutte le cassette in cerca di un po' dipane ma non trovò proprio nulla. Allora Pinocchio si mise apiangere disperato, quando ecco che all'improvviso gliparve di vedere un uovo di gallina che spuntavafuori dalla spazzatura. Pinocchio era davverocontento e si mise a preparare ma quando spezzò ilguscio dell'uovo invece del tuorlo e dell'albumeuscì un pulcino che volò via fuori dalla finestra. 6

Capitolo 6 Quella notte fu una nottataccia, lampi, tuoni, pioggia evento ma, anche se Pinocchio aveva paura del temporale,decise, comunque, di uscire lo stesso di casa per andare inpaese a trovare qualcosa da mangiare. Trovò tutto chiuso, suonò il campanello di una cosa, siaffacciò un vecchino che invece di dargli del pane gli tiròun secchio d'acqua. Pinocchio tornò a casatutto fradicio e così appoggiò i piedi sulla stufaper asciugarsi e riscaldarsi e si addormentò.Mentre dormiva i suoi pedi, che erano di legno, preserofuoco, si carbonizzarono e diventarono cenere maPinocchio continuò a dormire, si svegliò solo la mattinadopo perché sentì bussare alla porta. Era tornato Geppetto. 7

Capitolo 7 Quando Pinocchio sentì che Geppetto bussava allaporta si precipitò giù dalla sedia per andare ad aprire, aquel punto cadde a terra e si accorse di non aver più i piediperché il fuoco glieli aveva bruciati. Pinocchio gridava aiutoe Geppetto, credendo che si trattasse di un’altramonelleria del burattino, si arrampicò dalla parete esternaed entrò dalla finestra, ma, quando vide Pinocchio in quellecondizioni si intenerì e fece al burattino mille carezze perconsolarlo. Pinocchio raccontò a Geppetto la sua brutta nottata inmaniera così confusa che il pover uomo capì solo che ilburattino aveva tanta fame. Geppetto diede aPinocchio le tre pere che aveva in tasca e dopoaverle sbucciate, perché Pinocchio non volevamangiare bucce e torsoli, gliele diede. Pinocchio divorò lepere e, siccome aveva ancora tanta fame, mangiò anchebucce e torsoli. 8

Capitolo 8 Pinocchio era sazio ma iniziò a piangere perché volevaun paio di piedi nuovi. Inizialmente Geppetto voleva punireil burattino e si rifiutò ma poi cadette perché Pinocchio glifece tante promesse. Geppetto prese due pezzi di legno stagionato, un po' dicolla ed ecco fatto due piedi nuovi di zecca. Pinocchio, perla felicità, si mise a saltellare come un matto e decise diandare a scuola. A quel punto però aveva bisognodell'abbecedario ma Geppetto non aveva i soldi percomprarglielo e quindi dovette vendere la sua vecchia giacca di fustagno anche se fuori nevicava. Pinocchio capì il gesto del suo babbo e gli saltò al collo riempiendolo di baci. 9

Capitolo 9 Appena smise di nevicare Pinocchio, con il suoabbecedario nuovo sotto il braccio, si incamminò verso lascuola. Mentre camminava pensava a mille buoni propositi:imparare a scrivere, a leggere, a fare i conti e aguadagnare tanti soldi per ricomprare la giacca per il suobabbo che, per comprare il libro, era rimasto inmaniche di camicia. A un certo punto sentì in lontananza un suonare dipifferi; incuriosito pensò che a scuola poteva andarcil'indomani mentre per oggi sarebbe andato a vedere checosa erano quei suoni. Arrivò in uno spiazzo e vide ungrande tendone colorato, chiese ad un bambino cosa fossequel tendone tutto colorato e quello gli rispose che c'erauno spettacolo di burattini. Per entrare però servivano quattro soldi e cosìPinocchio vendette il suo abbecedario. 10

Capitolo 10 Quando Pinocchio entrò dentro il tendone lo spettacolodei burattini era già cominciato, sulla scena si vedevanoArlecchino e Pulcinella che litigavano e il pubblico presentesembrava divertirsi moltissimo. Ad un tratto Arlecchinosmise di recitare e voltandosi verso il pubblico riconobbePinocchio e lo chiamò per farlo salire sul palcoscenico Pinocchio salì sul palco e tutti i burattini cominciaronoad abbracciarlo e a fargli tante feste fino aquando il pubblico cominciò a lamentarsi perl'interruzione dello spettacolo e dalle quinteapparve l'orrendo burattinaio che infuriato appesePinocchio ad un chiodo pensando di bruciarlo perfinire di cuocere la sua cena. 11

Capitolo 11 Pinocchio gridava disperato “ Non voglio morire “ e cosìMangiafuoco cominciò ad intenerirsi e a starnutire.A quello starnuto, Arlecchino disse a Pinocchio che quando Mangiafuoco starnutiva significava che si era impietosito. Mangiafuoco decise di risparmiare Pinocchio e gli disse che non lo avrebbe bruciato nel fuoco ma che, siccome doveva finire di cucinare il suo montone arrosto, avrebbe usato Arlecchino al suo posto. Pinocchio disse che non era giusto e si offrì allefiamme al posto di Arlecchino. Mangiafuoco capì il gesto diPinocchio e così li risparmiò entrambi dicendoche il montone lo avrebbe mangiato mezzo crudo. Alla felice notizia tutti burattini corsero sulpalcoscenico e ballarono e saltarono fino all'alba.12

Capitolo 12 Mangiafuoco regalò a Pinocchio cinque monete d' oro.Pinocchio, felice del regalo ricevuto, si avviò verso casa;non vedeva l' ora di rincontrare Geppetto e dargli la buonanotizia. Durante il tragitto incontrò due strani tipi : una volpezoppa e un gatto cieco. La volpe fermò Pinocchio con una scusa e cominciò araccontargli una storia in cui si narrava di un paese dettoBarbagianni, di un campo detto “Campo deimiracoli” in cui si potevano piantare i soldi e cheannaffiando e mettendo un po' di sale nelterreno sarebbero cresciuti alberi carichi dizecchini d' oro. Pinocchio allora decise di andare con il gatto e la volpenella speranza di diventare molto ricco. 13

Capitolo 13 Cammina, cammina, Pinocchio, il gatto e la volpearrivarono, verso sera, stanchi morti, all'osteria delGambero rosso. Il gatto e la volpe mangiarono a più nonposso mentre Pinocchio, col pensiero fisso al Campo deimiracoli, non toccò cibo. Dopo cena la volpe chiese all'oste due camere, una perPinocchio e una per sé e il proprio compagno, e chevolevano essere svegliati a mezzanotte per partire e poterarrivare al campo dei miracoli alle prime luci dell'alba. A mezzanotte Pinocchio fu svegliato dall'oste e capìsubito che i suoi compagni erano già partiti; così siincammino da solo, nel buio. Ad un tratto Pinocchiovide una lucina, era l'ombra grillo parlante che glidiceva di tornare a casa dal suo babbo e di lasciarperdere le brutte compagnie. Pinocchio non volevadare ascolto al grillo, lo cacciò e continuò per la suastrada, convinto che sarebbe diventato ricco sfondato. 14

Capitolo 14 Pinocchio era convinto che gli assassini non esistesseroe che fossero solo invenzioni dei genitori per impaurire ifigli e così continuò il suo cammino verso il Campo deimiracoli. Ad un tratto, però, sentì un rumore dietro di sé,si voltò e vide due figuracce nere coperte da sacchi dacarbone che lo inseguivano. Pinocchio si spaventò e sinascose i quattro zecchini in bocca, sotto la linguae provò a scappare. I due però lo inseguirono, loafferrarono e lo minacciarono: “O la borsa o la vita! Pinocchio non poteva parlare e così fece millegesti per tentare di spiegare di non avere nulla edi essere solo un povero burattino; ma quelli insistevano ecosì lo aggredirono. Pinocchio, per difendersi, diede un morso sulla mano diuno dei due e gliela staccò, poi si accorse che era unozampetto di gatto e fuggì veloce arrampicandosi su unalbero di pino altissimo. Gli assassini tentavano diarrampicandosi ma siccome non ci riuscivano appiccarono ilfuoco. Pinocchio fece un gran salto e continuò a correreinseguito dai due malviventi. 15

Capitolo 15/16 Pinocchio arrivò ad una casa e bussò alla porta, nessunorispose, bussò con forza e dalla finestra si affacciò unabambina dai capelli turchini che gli disse di essere morta.Nel frattempo gli assassini raggiunsero Pinocchio esiccome non riuscirono a fargli aprire la bocca loimpiccarono al ramo della grande quercia, lo salutaronosperando di tornare l'indomani e trovarlo morto. La bambina dai capelli turchini, in verità, era una fata evolendo aiutare il burattino chiamò il fedele Can-Barbone egli disse di prendere la carrozza, trainata da topini, eandare a recuperare il burattino appeso alla quercia.Quando Can-Barbone tornò la fata mise Pinocchio a letto echiamò dei famosi medici: un corvo, una civetta e un grilloparlante. I medici visitarono il burattino ma non riuscivano a capire se fosse vivo o morto. Quando il grillo parlante disse che Pinocchio era un burattino disubbidiente, monellaccio e vagabondo si sentirono pianti e singhiozzi e così sollevato il lenzuolo tuttividero che Pinocchio era ancora vivo. 16

Capitolo 17 Pinocchio aveva la febbre altissima così la fata sciolseuna polverina bianca in un po' d'acqua, la diede al burattinoche però non voleva prenderla perché sosteneva che fosseamara. La fata gli diede dello zucchero, cercò di accontentarloin tutti i modi ma Pinocchio si rifiutava di prendere lamedicina anche se la fata gli aveva detto che senza quellacura sarebbe morto molto presto. Ad un tratto dalla porta entrarono quattroconigli neri che portavano sulle spalle una barada morto. Pinocchio si spaventò moltissimo eprese immediatamente la medicina. Si sentì subitomeglio e così la fata gli chiese di raccontarle checosa gli fosse accaduto. Pinocchio iniziò a diretante bugie e il suo naso cominciò a crescere così tantoche non gli permetteva nemmeno di muoversi. La fata rideva e spiegò a Pinocchio che esistono duetipi di bugie quelle dalle gambe corte e quelle dal nasolungo. 17

Capitolo 18 Il più brutto vizio che possa avere un ragazzo é quellodi dire le bugie. 18

Esistono due tipi di bugie: quelle dal naso lungo e quelledalle gambe corte. Il naso di Pinocchio era così lungo che non glipermetteva di stare in piedi. Ad un certo punto, dalla finestra, entrarono un migliaiodi grossi uccelli chiamati picchi che, posatisi sul naso diPinocchio, cominciarono a beccare fino a quando quelloritornò alla sua grandezza naturale. Pinocchio ringraziò la fata con mille baci e lei gli disseche Geppetto sarebbe venuto presto a prenderlo. Il burattino disse alla fata che voleva andare incontroal suo babbo; la fata gli raccomandò di fare il bravo ePinocchio si mise in cammino per il bosco. Poco dopoincontrò il gatto e la volpe a cui raccontò di essere statoinseguito da due assassini che gli volevano rubare le suequattro monete doro e che, non essendoci riusciti, loavevano impiccato alla grande quercia. I due malfattori convinsero Pinocchio ad andare al “ Campo dei Miracoli “ per piantare gli zecchini d'oro. Dopo ore di cammino arrivarono alcampo e Pinocchio scavata una buca ci mise dentro lemonete e ricoperta la buca con della terra la annaffiò condell'acqua aspettando fiducioso la miracolosa crescitadell'albero di zecchini d'oro. Il gatto e la volpe siallontanarono. 19

Capitolo 19 Pinocchio non stava più nella pelle dalla contentezza,non vedeva l'ora di andare a raccogliere le monetedall'albero. 20

Quando giunse al Campo dei Miracoli non trovò nulla:cercò, scavò ma nulla di nulla. Trovò un pappagallo sul ramo di un albero che sisbellicava dalle risate. Il pappagallo raccontò quello che era successo quandoPinocchio aveva lasciato il campo. Il burattinocapì, allora, di essere stato ingannato,derubato dal gatto e dalla volpe così corse incittà per andarli a denunciare al giudice. Ilgiudice era uno scimmione che ascoltò lelamentele di Pinocchio e poi lo mandò incarcere dove rimase per quattro mesi fino aquando il giovane imperatore del paese diAcchiappa-citrulli ordinò di festeggiare la sua vittoria,fece riaprire le carceri e così Pinocchio fu libero. 21

Capitolo 20 Pinocchio era felicissimo e finalmente libero siincamminò verso la casa della fatina. La strada era piena di fango perché era piovuto molto. Pinocchio non vedeva l'ora di rivedere il suo babbo e la fata buona che gli volevano tanto bene e tra sé e sé si ripeteva di diventare un bravo burattino. Durante il cammino vide un grosso serpente in mezzo alla strada che gli impediva dicontinuare il suo percorso. Era un serpente enorme, tutto verde, con gli occhi difuoco e la coda fumante. Pinocchio tornò indietro e 22

aspettò delle ore in attesa che il serpente se ne andasse.Quando si accorse che il serpente era immobile si avvicinò,si prese di coraggio e tentò di scavalcarlo ma,mentre stavaallungando la gamba, il serpente si rizzò, all'improvviso,come una molla e Pinocchio inciampò e cadde con la testaall' ingiù dentro il fango e con le gambe in aria. Il serpente si mise a ridere e rise così tanto che morì. Pinocchio riprese il cammino e, siccome aveva fame, si fermò in un campo per prendere qualche chicco d'uva ma rimase intrappolato in una tagliola. 23

Capitolo 21 Pinocchio, intrappolato nella tagliola, piangeva estrillava ma non c' era nessuno nelle vicinanze che potesseaiutarlo. Ad un certo punto arrivò il contadino che, convintoche Pinocchio fosse il ladro di polli che da tempo gli rubavale galline, lo afferrò per la collottola e lo portò verso casasua dove lo scaraventò a terra, gli infilò al collo il collaredel suo cane da guardia Melampo che era appena morto e, fissato il guinzaglio al muro, gli disse di fare la guardia al suo pollaio e che se fossero arrivati i ladri avrebbe dovuto abbaiare. Pinocchio, impaurito e affamato, si mise a piangere poientrò nel casotto del cane e si addormentò. 24

Capitolo 22 Pinocchio dormiva ma, verso mezzanotte, fu svegliatoda alcune vocine strane, si affacciò dal casotto e videquattro faine. Una di queste gli si avvicinò e, scambiandoloper il cane Melampo, lo salutò. 25

Pinocchio precisò di non essere Melampo, disse allafaina che il cane era morto e che lui era Pinocchio ilburattino. La faina comunicò a Pinocchio gli accordi che avevanocon Melampo: il cane non avrebbe abbaiato, loro avrebbero preso otto galline, una di queste gliela avrebbero lasciata bella e pronta sul casotto tutta per lui. Pinocchio fece finta di essere d' accordo ma, quando le faine entrarono nelpollaio, le chiuse dentro e cominciò ad abbaiare. Il contadino si svegliò, scese nell' aia e catturò lefaine, le mise dentro sacco e, congratulandosi conPinocchio per l'ottimo risultato, gli slegò il collare e lolasciò libero. 26

Capitolo 23 Appena libero Pinocchio si mise a correre perraggiungere la casa della fatina. Giunto sul prato trovò una pietra di marmo, la casinanon c'era più e sulla pietra c'era scritto che la bambina dai capelli turchini era morta di dolore per essere stata abbandonata dal suo fratellino Pinocchio. Pinocchio pianse e si disperò per tutta la notte. All'alba vide arrivare un grosso colombo checercava un burattino di nome Pinocchio. Meravigliato chiese spiegazioni e il colombo gli disseche Geppetto lo cercava disperatamente da quattro mesi e 27

non avendolo trovato si era costruito una barchetta pernavigare e andare a cercarlo dall'altra parte del mondo. La spiaggia era molto lontana e così il colombo si offrìdi accompagnarlo. Giunti, dopo una notte di viaggio, alla spiaggia Pinocchio vide una piccola imbarcazione in mezzo al mare molto agitato, gli parve di riconoscere Geppetto, salì su uno scoglio alto e agitando il cappello cominciò a chiamare il suo babbo con tutte le sue forze. Ad un tratto, però,la barchetta scomparve tra le onde e Pinocchio si gettò inmare per andare a salvare il suo babbo. 28

Capitolo 24 Pinocchio nuotò per tutta la notte nelle speranza diraggiungere il suo babbo ma il mare era in tempesta everso l' alba lo scaraventò sulla spiaggia di un'isoletta cheapparentemente sembrava deserta. Ad un certo puntoPinocchio vide passare un delfino e così gli domandò se avesse visto il suo babbo in mezzo al mare. Quello gli rispose che sicuramente la barca era affondata, vistala tempesta che c'è stata durante la notte, e che il babboprobabilmente era stato divorato dall'enorme pesce cane 29

che da qualche tempo si aggirava da quelle parti. Pinocchiochiese ancora al delfino se quell' isola fosse abitata equello gli rispose che, incamminandosi lungo la strada,avrebbe trovato “Il paese delle Api Industriose”. Pinocchio si mise in cammino, la fame aumentava, edopo mezz'ora arrivò in quel paese. Tutte le personesembravano indaffarate in mille attività, Pinocchiocominciò a chiedere qualcosa da mangiare, tuttirispondevano di sì ma in cambio di un aiuto nel lavoro. Pinocchio non aveva voglia di faticare e così nessuno glidiede nulla né soldi né cibo. Ad un tratto incontrò unadamina che trasportava due brocche d'acqua, Pinocchio lechiese di bere e, dopo aver bevuto come une spugna, anchequalcosa da mangiare. La donna gli offrì un pezzo di pane,del cavolfiore e un confetto in cambio di un aiuto a trasportare una brocca d'acqua fino a casa. Pinocchio accettò e giunti a casa si mise a mangiare con grande foga; ad un tratto, però, alzò lo sguardo e gli parve di riconoscere in quelladamina la sua adorata fatina dai capelli turchini.Si gettò inginocchio e abbracciandola pianse tutte le sue lacrime. 30

Capitolo 25 Pinocchio riconobbe la fatina e anche lei, dopo un po',ammise di essere la bambina dai capelli turchini. La fatina,però, non era più una bambina, era cresciuta e Pinocchio ledomandò perché lui invece non cresceva. La fata gli spiegòche i burattini non possono crescere ”I burattini nasconoburattini e muoiono burattini” gli disse ma aggiunse chese si comportano da bravi ragazzi ubbidienti che studiano e lavorano,dicono sempre la verità e vanno volentieri a scuola allora possono diventare dei ragazzi veri. Pinocchio fece mille promesse alla fata perché volevadiventare un ragazzo a tutti i costi. 31

Capitolo 26 Il giorno dopo Pinocchio, animato da buone intenzioni,andò a scuola. Molti ragazzi, vedendo un burattino,cominciarono a prenderlo in giro ma Pinocchio si difesealla grande guadagnandosi la stima e il rispetto di tutti inpochissimo tempo. Stava diventando veramente bravo,tutti lo lodavano: il maestro, i compagni e anche la fatabuona anche se gli raccomandava di lasciar perdere lebrutte compagnie perché alla lunga si finisce poi perdiventare come loro. Pinocchio faceva spallucce e continuava a comportarsida bravo ragazzo giudizioso. Una mattina alcuni compagni, poco raccomandabili,chiesero a Pinocchio di andare con loro alla spiaggia per vedere un enorme pesce-cane che da qualche giorno si aggirava da quelle parti. Il burattino si rifiutò dicendo che lo avrebbe visto dopo la scuola ma, quei ragazzacci lo convinsero e tutti insiemecominciarono a correre verso la spiaggia. 32

Capitolo 27 Pinocchio e i suoi compagni giunsero alla spiaggia ma delpesce-cane non vi era traccia; ben presto il burattino siaccorse di essere vittima di un brutto scherzo. I compagnigli dissero che il fatto che lui fosse così diligente e bravoa scuola li metteva in difficoltà e quindi volevano chePinocchio cominciasse ad odiare la scuola. Pinocchio noncedeva e così iniziò una lite furibonda a suon di libri lanciati, calci e pugni fino a quando un compagno tirò fuori dalla cartella di Pinocchio un grosso librodi aritmetica e, nel tentativo di colpirlo alla testa, ferì ilcompagno Eugenio che cadde svenuto con una ferita allatempia. 33

I compagni se la diedero a gambe mentre Pinocchiorimase con Eugenio tentando disperatamente di rianimarlo. Ad un certo punto passarono due poliziotti che vedendola scena e credendo Pinocchio colpevole, affidaronoEugenio a dei pescatori e arrestarono il povero burattino.Pinocchio stava in mezzo ai carabinieri, si vergognavaaveva tentato di spiegare che non era stato lui ma quellinon ci credettero e lo volevano portare in prigione. Ad un certo punto Pinocchio scappò e i carabinieri gli lanciarono contro un grosso cane mastino. . 34

Capitolo 28-29 Pinocchio correva veloce ma il mastino era sempre adun passo da lui. Ad un certo punto arrivò alla spiaggia e sigettò in mare ma anche il cane si tuffò e siccome nonsapeva nuotare stava per annegare e gridava a Pinocchio diaiutarlo. Inizialmente Pinocchio si rifiutò di aiutare il canema poi lo prese per la coda, lo trascinò a riva e lo portò insalvo poi, si allontanò velocemente. Pinocchio rimase inacqua alla ricerca di un posto sicuro quando a un certopunto si sentì sollevare verso l'alto e così capì di esserestato pescato, si trovava dentro a una rete insieme atantissimi pesci. Il pescatore era un uomo molto brutto,tutto verde, cominciò a tirare fuori dalla rete tutti i pescifino a quando arrivò a Pinocchio, non capiva che pesce 35

fosse e nonostante Pinocchio gli avesse detto che non eraun pesce ma un burattino il pescatore decise di mangiarlolo stesso: lo legò e lo infarinò pronto per la padella. In quel momento entrò nella grotta un grosso caneattirato dall'odore di pesce fritto, il pescatore tentò dicacciarlo ma il cane era molto affamato, non aveva alcunaintenzione di andarsene e gli mostrava i denti. Ad un certopunto si sentì una vocina che diceva“Salvami Alidoro”. Il cane riconobbe immediatamente la voce diPinocchio, spiccò un salto, afferrò il burattinofra i denti e scappò velocissimo dalla grotta. Il pescatore tentò di inseguirli ma Alidoro correvatroppo veloce e quindi ci rinunciò. Giunti abbastanzalontani dal pescatore Alidoro adagiò dolcemente Pinocchioa terra e si salutarono affettuosamente come due veriamici. Pinocchio si avviò verso la casa della fatina, giuntoalla casa non aveva il coraggio di bussare, sapeva di essersicomportato male. Finalmente bussò e dal quarto piano vide spuntare unalumaca con un lumino in testa. Pinocchio le chiese dientrare ma dovette attendere ben nove ore prima che laporta si aprisse. Pinocchio, per la stanchezza cadde svenuto e sirisvegliò sul divano della fata che lo perdonò nuovamente egli disse che l'indomani sarebbe diventato un bambinovero. 36

Capitolo 30 Un giorno Pinocchio incontrò un ragazzo di nome Romeo, che si faceva chiamare Lucignolo. Lucignolo invitò Pinocchio al \" Paese dei Balocchi\", paese in cui non c'erano le scuole e l'unico motivo per stare lì erail divertimento. Pinocchio, dopo varie perplessità decise di recarsiinsieme a Lucignolo al \" Paese dei Balocchi \"disubbidendo agli ordini della fatina di ritornarea casa al più presto.37

Capitolo 31 Finalmente, senza far rumore, arrivò il carro tantoatteso, stracolmo di ragazzi, trainato da 24 ciuchini eguidato da un omino molto grosso. Lucignolo salìimmediatamente e dopo aver salutato Pinocchio lo convinsea partire insieme a lui per il Paese dei Balocchi. PerPinocchio però non c'erano più posti a sedere dentro ilcarro e così il burattino dovette andare in groppa ad unodei ciuchi. Sul far dell'alba il carro arrivò a destinazione.Pinocchio e Lucignolo si tuffarono in mezzo alla baraonda dei ragazzi che popolavano quel fantastico paese dove non ci sono né scuole né maestri. La bella vita di Pinocchio e Lucignolo durò per oltre cinque mesi fino a quando una mattina Pinocchio si svegliò conuna bruttissima sorpresa che lo mise molto di mal umore. 38

Capitolo 32 39

La sorpresa fu quella di ritrovarsi al posto delleorecchie due belle orecchie da asino lunghe quasi un palmoe pelose. Pinocchio, per la vergogna, si mise un cappello ecominciò a piangere e disperarsi. I suoi lamenti furonouditi da una marmottina che comunicò a Pinocchio che eraaffetto dalla febbre del ciuchino e che in due o tre orenon sarebbe stato più nè un burattino nè un ragazzo ma un ciuchino vero e proprio come quelli che tirano il carretto e portano i cavoli al mercato: questo era il destino che toccava ai ragazzi svogliati, che non hanno voglia di studiare ma solo digiocare e far baldoria. Pinocchio era disperato, uscì per andare a cercarel'amico Lucignolo. Finalmente lo trovò e notò che ancheLucignolo aveva in testa un cappello e così dopo un pòentrambi si tolsero i cappelli e si scoprirono le orecchie daasino. Scoppiarono in una grossa risata ma ad untratto i due amici si ritrovarono a non poter starpiù ritti sulle gambe, si misero carponi, le lorogambe diventarono zampe, il muso si allungò e glispuntò la coda; si erano trasformati in ciuchiniveri e propri e il loro pianto e i loro lamenti sitrasformarono in ragli. Ad un certo punto bussarono alla porta, era l'omino delcarro che gli ordinò di aprire immediatamente. 40

Capitolo 33 L'omino spalancò la porta, mise le briglie ai due ciuchinie li portò al mercato per venderli. Lucignolo fu venduto aun contadino, mentre Pinocchio fu venduto a un direttoredi un circo che intendeva di farne un ciuchino ballerino esalterino. Dopo tre mesi di duro allenamento ci fu il debutto delciuchino ballerino ma mentre Pinocchio stava saltandodentro al cerchio cadde e diventò zoppo. Il direttore del circo non aveva bisogno di un ciuchinozoppo e così lo rivendette al mercato per venti lire ad unsignore che voleva farne un tamburo. Il nuovo padrone di Pinocchio portò il ciuchino su unoscoglio, gli legò una corda alla zampa e una pietra al collopoi lo gettò in mare aspettando che annegasse. 41

Capitolo 34 Dopo cinquanta minuti che il ciuchino era sotto'acqua, ilcompratore cominciò a tirare su la corda certo che ormaifosse affogato ma, invece di trovarsi un ciuco morto, sitrovò un burattino vivo che scodinzolava la coda comeun'anguilla. Pinocchio raccontò al nuovo padrone tutta la sua storiacompreso il fatto che sott'acqua i pesci gli avevanomangiato la pelle da asino e perfino la coda. Il padrone pensò che aveva perso le sue venti lire edecise di rivendere Pinocchio al mercato come legno. Il burattino convinse il padrone a slegarlo e così fuggìgettandosi in mare. Ad un certo punto Pinocchio vide una 42

capretta dal pelo turchino su uno scoglio che lo chiamava,ma prima di riuscire a raggiungerla il burattino fuinghiottito dal pesce-cane. Dentro la pancia dell'enorme mostro marino c'era buioPinocchio era spaventato, incontrò un tonno che erastato divorato insieme a lui che gli disse che si dovevano rassegnare alla morte che sarebbe avvenuta quando il pesce-cane gli avrebbedigeriti. Pinocchio piangeva e si disperava fino a quando inlontananza vide una lucina, salutò il tonno e vi andòincontro. 43

Capitolo 35 Pinocchio si incamminò verso la lucina finché, camminacammina, trovò una piccola tavola apparecchiata con soprauna candela accesa e seduto un vecchietto tutto bianco. Pinocchio riconobbe il suo babbo, la sua gioia fuimmensa, gli raccontò confusamente di tutte ledisavventure che gli erano capitate e propose a Geppettodi fuggire dallo stomaco di quel mostro marino. I due si incamminarono verso la bocca del pesce- cane,il mare era calmo e c'era la luna piena ma, mentre stavanoper tuffarsi in mare il pesce-cane starnutì e Pinocchio eGeppetto furono sbalzati all' indietro verso la pancia delmostro. Geppetto era ormai rassegnato alla morte sicura maPinocchio non si perdette d'animo disse al padre chedovevano fare un altro tentativo quindi si avviarono dinuovo verso la bocca del pesce-cane e Pinocchiochiese a Geppetto di salire sulle sue spalle. 44

Capitolo 36 Usciti dalla bocca del pesce – cane Pinocchionuotava con tutte le sue forze per raggiungere laspiaggia con il suo babbo attaccato alle spalle. Nonostante Pinocchio nuotasse velocemente, laspiaggia era troppo lontana e quando si sentì mancarele forze capì che da lì a poco sarebbero affogatientrambi. Ad un tratto Pinocchio si sentì chiamare, si voltò e videil tonno che aveva incontrato dentro la pancia del pesce-cane che, avendo ascoltato il suo consiglio a nonarrendersi, era fuggito anche lui e così Geppetto e il 45

burattino si misero sulla sua groppa e in pochi minutifurono alla spiaggia sani e salvi. Salutarono il tonno e simisero in cammino alla ricerca di una capanna doverifugiarsi e mangiare qualcosa. Ad un tratto incontrarono due brutti ceffi chepretendevano l'elemosina. Pinocchio li riconobbe erano queidue ladruncoli del gatto e della volpe ridotti molto male. Nonostante i numerosi inviti compassionevoli della volpee del gatto Pinocchio si ricordò che lo avevano ingannato egiurò che non avrebbe ripetuto due volte lo stesso erroree continuò per la sua strada. Ad un certo punto videro una capanna di foglie e siavvicinarono, dopo aver bussato una vocina risposed'entrare, era il grillo parlante che dopo aver ricordato aPinocchio come era stato trattato (a colpi di martello)invece di cacciare lui e il suo babbo li ospitò volentieri. Pinocchio lo ringraziò e promise di comportarsi meglio. Il grillo raccontò al burattino che la capanna gli erastata donata da una capretta dal pelo turchino.Pinocchio capì che si trattava della fatina ma il grillonon aveva saputo dirgli dove avrebbe potuto trovarlaperché era andata via triste e afflitta. Pinocchio pianse tanto e chiese al grillo un pò di latteper il vecchio padre. Il grillo non ne aveva ma consigliò a Pinocchio di andaredall'ortolano Giorgio che possedeva delle mucche. Pinocchio si incamminò e giunto da Giorgio chiese del 46

latte ma un bicchiere costava un soldo e Pinocchio nonaveva neanche un centesimo. Giorgio propose a Pinocchio un accordo: gli avrebbedato il bicchiere di latte in cambio d'un lavoretto, tirare ilbindolo ovvero tirare su il secchio dal pozzo per prenderel'acqua per annaffiare. Pinocchio accettò anche se il lavoro sembrava moltofaticoso infatti Giorgio gli disse che quel lavoro venivasvolto dal suo ciuchino che ora era in fine di vita nellastalla. Pinocchio disse a Giorgio che voleva incontrare ilciuchino. Giunti nella stalla Pinocchio riconobbe in quel ciuchinol'amico Lucignolo che dopo poco morì. Il burattino pianse per la morte dell'amico, con grandesorpresa di Giorgio che non poteva capire, prese ilbicchiere di latte tanto sudato e ritornò alla capanna perdarlo a Geppetto. Da quel giorno in poi ogni mattina Pinocchio andava alavorare da Giorgio, imparò a costruirecanestri di giunco che vendeva per qualchesoldo, costruì un carrettino per portare aspasso il suo babbo e si esercitava a leggere ea scrivere; insomma si impegnò tantissimo per mantenereil suo babbo e guadagnare qualcosa. Una mattina uscì per andare al mercato per comprarsiqualche vestito nuovo e incontrò la lumaca che gli disse chela fata era gravemente malata e non aveva più nulla da 47

mangiare nemmeno un pezzo di pane. Pinocchio era molto addolorato per la triste notizia ecosì prese tutti i soldi e li diede alla lumaca pregandola diportarli alla fatina con la promessa di vedersi dopo duegiorni per averne degli altri. Pinocchio tornò a casa e lavorò fino a mezzanotte perfabbricare più canestri del solito e guadagnare più soldinon solo per il suo babbo ma anche per la fatina. Stanco si addormentò e l'indomani mattina, svegliandosi, si accorse che non era più un burattino ma un bambino vero come tutti gli altri, con i capelli castani e gli occhi azzurri, si guardò intorno e la capanna era diventata una bellacamera ammobiliata, sulla sedia vestiti nuovi che indossò edentro le tasche trovò un piccolo portamonete condentro quaranta zecchini d'oro, guardò il padre ericonobbe il Geppetto arzillo di sempre non più unvecchietto malato e stanco; più in là vide ilburattino appoggiato ad una sedia, con le braccia aciondoloni e il capo girato. Pinocchio lo guardò, vide quanto era buffo e fu felice diessere diventato un ragazzino perbene. 48

Questo libro, che racconta la storia di Pinocchio un burattinomonello e bugiardo che alla fine diventa un ragazzo perbene; èstato scritto ed illustrato dai ragazzi della classe terza B primariadell’istituto Gaetano Lodi (di Crevalcore BO), nell'anno scolastico2013/2014 . Alla realizzazione di questo arduo progetto hanno partecipatotutti gli alunni ed ognuno di loro ha fornito il proprio preziosocontributo con entusiasmo, spirito di collaborazione, voglia di fare econsapevolezza di creare qualcosa che potesse arricchire la propriabiblioteca e potesse accompagnarli per il resto della vita in ricordodi una esperienza collettiva di grande valore educativo e didattico.Gli autori (elenco degli alunni):Albreschi Tommaso, Alvisi Tolomeo, Babou Mohamed,Casciello Maria, Cresciullo Melissa, Crispo Martina,Crociano Beatrice, Della Fazia Antonio, Faida Ayman,Galati Rando Antonino, Galiandro Sara, Haddadi Ibtissam,Hemida Heba Fawzi Hemida, Kabbouri Meriam, Lafdal Raja'A,Pini Simone, Romdhani Wiem, Rossi Thomas, Roveri Agata,Ruggiero Michela, Tassi Valentina, Veneziano Leonardo,Zulfiquar Zobia.L’insegnante: Calvaruso Stefania.Finito di stampare: giugno 2014. 49

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