Aurora, la bellina che si mise a gridare e a correre: “Al ladro! Al ladro!” I tre ragazzi si misero a correre verso la vetta dove le aquile avevano i loro nidi e recuperarono la borsa. “Quando uscite per strada voi dovete fare attenzione agli scippi. Non è molto diverso, vero?” scherzò Marco (Polo) restituendogliela e asciugandole le lacrime. Richiamati dal chiasso alcuni pastori del luogo si erano avvicinati e li invitarono nella loro tenda per rifocillarsi e riposare. Ormai abituate a mangiare con le mani e sedute in terra, le ragazze apprezzarono il semplice cibo, il vino e
il the speziato che le donne avevano preparato.
Mongolia il prezioso dono dell’imperatore Marco (Polo) metteva fretta al gruppo. Erano arrivati in Mongolia e la fine del suo viaggio si avvicinava. Da ore attraversavano una interminabile steppa. In lontananza si sentivano i lupi ululare e Carola era esausta per la sete.
“Quando viaggi in autostrada almeno trovi gli autogrill e bevi cocacola, sprite, mangi patatine e il viaggio sembra meno interminabile!” “Carola, non puoi pensare a queste cose mentre stiamo vivendo questa avventura incredibile” la rimproverò affettuosamente Ale, anche lei spaventata e stanca. “Non ti preoccupare, Carola, tra poco troveremo una fonte. Sopporta tutte le scomodità perché quando arriveremo da Kublai Kan avrai una sorpresa che ti renderà felice.” Aiutata dalle parole degli amici Carola riuscì a resistere e dopo qualche ora arrivarono a una piccola fonte. La ragazza bevve l’acqua fresca e
guardando tutti sorridendo disse: “E’ buonissima! Non berrò mai più in vita mia quelle bevande gassate e zuccherate che mi piacevano tanto. Promesso. L’acqua è meravigliosa!!!” Le sue amiche si sussurrarono: “Speriamo!” Vennero raggiunti dai soldati di Kublai Kan. Divisero con loro il semplice cibo che avevano cacciato e poi li scortarono dall’imperatore che si dimostrò molto interessato alla storia delle ragazze. Passarono alcuni giorni insieme mentre Marco (Polo) ritrovava vecchi amici e le ragazze si riposavano dalle fatiche di quella parte del viaggio che le aveva così stancate.
La sera prima della partenza il Kan si rivolse a Carola: “So che ti interessi di cucina e stai raccogliendo ricette nei paesi che visiti in questo viaggio. Voglio farti un dono. Questo è un preziosissimo manoscritto che potrai usare per aprire un ristorante nel tuo mondo: “Informazioni opportune ed essenziali per i cibi e le bevande dell’imperatore”, contiene più di 200 ricette che i migliori cuochi hanno elaborato per me. Troverai ricette semplici e altre elaborate e curiose, come quella del lupo arrostito al curry. Tranquilla! Non si tratta del lupo che ti spaventava nella steppa e ti confesso che non ho mai mangiato un lupo in vita mia!”
Carola ringraziò per quel tesoro e lo nascose sotto la giacca ricamata persiana. Si addormentò sognando il suo futuro, il ristorante pieno di profumi esotici dove ogni sera lei e le sue amiche avrebbero raccontato le loro straordinarie avventure.
CINA la fine del viaggio arriva troppo in fretta “Ragazze, sbrigatevi! Fra poco il PC aprirà la bocca e vi ‘vomiterà’ nella vostra stanza. Siamo appena arrivati in Cina, abbiamo pochissimo tempo per visitarla”. “Ma noi ragazze dovremo davvero viaggiare in quelle scomodissime
scatole chiuse e portate di corsa? Io vorrei andare a piedi e vedere tutto.” Francy non voleva saperne di seguire il cerimoniale e da quando la guardia imperiale li aveva ‘presi in consegna’ cercava qualsiasi occasione per opporsi all’etichetta. “Abbiate pazienza mie ansiose damigelle – Marco (Polo) la zittì – Ora ci accompagneranno a mangiare con l’imperatore. E’ un grande onore. Ha fatto preparare un piatto che considera prelibato, anatra con delle specie di crepes, come le chiamate voi. Ho qui la ricetta per te, Carola. Me l’ha data un cuoco mio amico a rischio di farsi decapitare. La legge, a quest’epoca, è abbastanza feroce!”
Carola prese curiosa il rotolo che Marco (Polo) le porgeva ma leggendola sbiancò in viso e si alzò decisa: “Non mangerò mai questa pietanza. Sentite qua: un’anatra appesa! No!!! Ma avete visto che belle anatre ci sono qui nei laghetti?” “Quelle sono le anatre mandarine, e non si mangiano. – spiegò Raimondo – Per la cucina si usano anatre …normali” “Mandarine o normali io non mangerò questo piatto. Francy, vieni con me!” E si avviò decisa con l’amica verso il laghetto del giardino imperiale. Salirono su una piccola barca e Francy si mise a remare mentre le guardie facevano dalla riva grandi gesti per farle tornare.
Carola voleva prendere tutte le anatra mandarine che nuotavano tranquille nel lago e portarle via, lontane dal rischio di essere mangiate. Ma mentre cercava di afferrarle fece ondeggiare la piccola barchetta che si
capovolse ed entrambe si trovarono in acqua. I tre ragazzi si gettarono in acqua e in pochi secondi furono accanto a loro per riportarle a riva. “Vi avevo detto di essere pazienti. I miei amici ed stiamo qui da lungo tempo e conosciamo meglio di voi questo mondo” Ma mentre Marco Polo parlava la terra iniziò a tremare. Tiziano strinse la mano di Aurora: “E’ il PC che sta preparandosi a ributtarvi nel vostro mondo. Mia damigella ci vedremo presto!” Prima ancora di poter rispondere le ragazze si trovarono fuori del computer.
Conclusione Le quattro amiche si ritrovarono nella loro stanza. Il PC aveva il suo solito desktop sovraccarico di cartelle. Si guardarono incredule, incapaci di aprire bocca. Dalla stampante uscivano fogli con mappe della via della seta, e sulla chat c’era una chiamata per Aurora. Carola si alzò: “Vado a prendere un bicchiere d’acqua. Ne volete?” Sorrise alle compagne: “Dopo questo viaggio ho deciso: dieta e movimento!” Andò in cucina e controllò se c’era ancora nascosto sotto il suo maglione il prezioso ricettario di Kublai Kan. Lo trovò e sorrise al suo futuro.
Anche Aurora aveva messo di nascosto le mani in tasca e aveva ritrovato i preziosi orecchini persiani. Anche lei sorrise pensando a quando avrebbe rivisto il suo Tiziano. Ale aveva raccolto i fogli dalla stampante e aveva iniziato a riordinare la ricerca. Francy la guardò e poi disse ad alta voce il pensiero di tutte: “Scriviamo una ricerca normale, noiosa. Questo è il nostro segreto. Nessuno deve sapere che la via della seta è ancora aperta.”
Search