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salviamo la terra

Published by luna43n, 2017-04-09 11:34:00

Description: salviamo la terra

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ICS Eduardo De Filippo un mared’ acqua dolce Leggere è bello Allora scrivo un libro anch’io



un mare d’ acqua dolceLa sirena nuotava con il delfino, suo grandeamico: “Quanto è sporco il mare qui! Guardaquei pescatori, buttano tutta l’immondizianell’acqua! Nessuno sa quanto è prezioso ilmare? Quanto sono triste! Andiamo via daqui, subito!”Incominciarono a nuotare in fretta verso casama all’improvviso successe una cosa terribile:il delfino finì con la testa dentro unasacchetta di plastica che era stata gettatanell’acqua.Si attorcigliò intorno al collo.Il delfino stava soffocando. Si girava su sestesso, tossiva, non respirava quasi più!La sirena cercava di strappare la plastica, maera troppo spessa e non ci riusciva.

Arrivarono velocissimi tanti altri pesci e ifratelli e le sorelle della sirena e alla fine unpesce spada riuscì a tagliare la plastica.Appena in tempo. Il delfino era mezzo morto,aveva gli occhi annebbiati e tutti rossi e labocca aperta alla ricerca di aria e di acqua.

La sirena gli fece la respirazione bocca abocca, suo fratello gli fece il massaggiocardiaco e alla fine il delfino riprese arespirare.Lo portarono piano piano a casa e lo feceroriposare.La sirena andò da suo padre, che era il re delmare, e gli raccontò quello che era successo.“Dobbiamo fare smettere gli uomini disporcare il nostro mare. Andremo a parlarecon loro e gli faremo capire che sbagliano”

Ma gli uomini invece di ascoltarlo cercarono dicatturare le sirene e i tritoni per metterli neiloro acquari.Allora il re del mare disse: “Raccogliamo l’immondizia che hanno gettato in acqua e laributtiamo sulle loro spiagge. Così capirannocosa vuol dire vivere nella sporcizia.”

Tutti i pesci raccolsero lattine, sacchetti, pezzidi plastica e tantissimi oggetti che erano statigettati nel mare e li ributtarono sulla spiaggiadegli umani.E gli uomini ributtarono tutto in mare.

Allora il re e tutti i tritoni uscironoarrabbiatissimi dal mare e andarono sullaspiaggia.“Perché trattate così il mare? Non avetecapito che quest’acqua è bellissima ed è ditutti?”“Cosa ce ne facciamo di quest’acqua? –risposero gli uomini che abitavano in quelpaese – E’ salata. Noi abbiamo bisogno diacqua da bere perché qui non piove mai, e diacqua per coltivare la terra. Non losopportiamo il mare. Tutta quell’acquainutile!”

Allora uno dei tritoni, che era uno scienziato,con l’aiuto dei pesci costruì un desalinizzatoree poi insegnò agli uomini come usarlo, ecome sfruttare l’energia prodotta dallecorrenti del mare e dal vento.

Gli uomini impararono e non gettarono piùl’immondizia nel mare. L’acqua ritornò pulitae la sirena e il delfino poterono ritornare anuotare senza più pericolo.

ICS Eduardo De Filippo Il mostrodella discarica Leggere è bello Allora scrivo un libro anch’io



Il mostro della discaricaI ragazzi tornavano a casa. Stava per pioveree c’erano in cielo tante nuvole grandi e scure.“E’ tardi, sbrighiamoci, altrimenti ci prendiamouna bella sgridata appena arriviamo a casa”disse Miriam camminando veloce.“Passiamo dalla collina” decise Mattew.“Mi fa paura quella collina. Ci sono tantiavvoltoi che girano lì intorno da alcuni giorni.”Ma ormai Mattew si era avviato e i suoi amicilo seguirono stringendosi nei vestiti perripararsi dal vento forte.“Guarda la casa del custode. E’ aperta!”



La casa aveva le finestre mezze rotte. Erafatta di lamiera e sembrava più una baraccache una casa abitabile.Entrarono spaventati.C’era un corridoio molto lungo.Era tutto sottosopra, sporco e buio. Cercaronodi accendere la luce, ma la lampada era rotta.“Ho paura qui. E’ tutto buio!” si lamentò Nives“Fifona! …. Ragazzi, guardate! quantefotografie…. quanti quadri qui alle pareti! Chisono tutti questi uomini?”“C’è qualcuno là davanti. Ehi, signore! Sifermi!” gridò Marco.Ma l’ombra non si fermò e scomparve dentroun armadio al fondo del corridoio.



I ragazzi corsero all’armadio, lo aprirono etrovarono delle scalette. Scesero guardandosiintorno. Sembrava tutto un incubo.Poi di colpo una voce alle loro spalle chiese:“Che cosa volete qui? E non dite che vi sietepersi. Andatevene subito o sarà peggio pervoi.”I ragazzi si voltarono ma l’ombra stava dinuovo sparendo. La inseguirono su per le scalee fuori, nel corridoio e poi fuori della casa.L’uomo dell’ombra era sparito infilandosidentro la collina che in realtà era un grossomucchio di spazzatura ricoperto di plasticaverde per farla sembrare una collinettanaturale.

Si lanciarono all’inseguimento e si infilaronoanch’ essi dentro un buco nella collina di rifiuti.“Che puzza, qui!”“Zitti! e mettetevi un fazzoletto davanti alnaso” suggerì Nives.Andarono avanti di qualche passo poigridarono spaventatissimi: “Aiuto!!!!” Tutto intorno a loro c’erano degli scheletri.Davanti al capo avevano una fotografia,comequelle nel corridoio.

I ragazzi si strinsero fra loro poi iniziarono acorrere verso l’uscita.“Via!!! Fuori!!!! andiamo fuori di qui! presto!”Ma mentre cercavano di arrivare all’uscita, unmostro si avvicinò agitando le braccia.I ragazzi presero dell’immondizia, grossibarattoli, lattine, bottigliette: tutto quello che

capitava sotto le loro mani, e lo lanciaronocontro il mostro.Ma invece di scappare quel mostro sembravadiventare sempre più forte.

“Il mostro odia la spazzatura. Proprio comenoi” disse Miriam guardandolo fisso negliocchi.“Chi sei? Che cosa sta succedendo qui?” glichiese raccogliendo tutto il suo coraggio. “Sono qui per non far avvicinare nessuno. -spiegò il mostro. - Gli ‘scheletri’ che avetevisto sono degli scienziati che stannostudiando come eliminare l’immondizia senzainquinare l’ambiente e producendo invecerisorse. Si sono messi quel costume perspaventare chi entra qui.”Si tolse l’abito mostruoso che aveva addosso ei ragazzi videro che era il guardiano delladiscarica.“Ti aiutiamo anche noi. Faremo la guardia conte e controlleremo che nessuno disturbi gliscienziati.”

Mattew andò a prendere delle webcam e lemontarono nelle strade intorno, dove la gentegettava i rifiuti senza portarli all’isolaecologica.Misero dei cartelli di avvertimento: “Nongettare l’immondizia, altrimenti….paghi”“Con le webcam montate sui cartelli potremovedere chi butta l’immondizia per strada.”disse quando finì di montare tutto.“Così chi non rispetta le regole pagherà unamulta e dovrà ripulire tutto, e aiutare all’isolaecologica” concluse Nives e tutti applaudirono.Miriam però si era allontanata per cercare ilmostro-custode.“Perché ci sono gli avvoltoi da alcuni giorni?”

“Andate via ragazzi, ormai ci avete aiutato.Questo posto non è sicuro per voi” rispose ilcustode.“Che cosa ci nascondete? Forse vi possiamoaiutare!” insistette ancora Peter che intanto siera avvicinato.Il custode li guardò mentre si sentì una fortefrenata e alcuni colpi di clacson.“Ritornate domani. Ora andate via. Presto.Non fatevi vedere da nessuno. Quella è gentepericolosa!” ordinò mentre si infilavanuovamente l’abito da mostro. cosa accadra’’’nella prossima a vventura ?fotografie della discarica del nostro paese






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