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Published by luna43n, 2016-05-10 18:48:59

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PIANO DI PROGETTO “AULA 3.0” DENOMINAZIONE DEL PROGETTO Laboratorio 3.0: le tecnologie al servizio della metodologia del Debate RESPONSABILI DEL PROGETTO Cristina Bonaglia (Dirigente Scolastico), Milena Casella (Direttore Servizi Generali Amministrativi), Corrado Catelli (Responsabile Ufficio Tecnico), Stefano Grecchi (Responsabile Centro Rete) DESTINATARI DEL PROGETTO Tutti gli alunni dell’Istituto Sviluppare un apprendimento attivo (basato su problem solving) con OBIETTIVI interazioni continue e dinamiche tra studenti e docente, attività SPECIFICI E hands-on e ICT per rendere più efficaci i processi di insegnamento- MISURABILI apprendimento Utilizzare al meglio i contenuti digitali per la didattica e l’apprendimento Imparare a cercare e selezionare fonti, negoziarle e condividerle Ricercare e selezionare le fonti Ascoltare attivamente, argomentare, fondare e motivare le proprie tesi Saper lavorare in gruppo Saper parlare in pubblico (anche in lingua inglese). 1

BREVE Il progetto nasce da una collaborazione internazionale con il M.I.T. (Massachusetts DESCRIZIONE Institute of Technology) e nazionale con Indire (Istituto Nazionale di DEL Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa). PROGETTO L’istituto Fermi di Mantova, in collaborazione con la rete che vede l’Indire come capofila e altre 3 scuole in Italia, vuole realizzare uno “spazio per l’apprendimento” che coniughi la più alta innovazione tecnologica per la didattica con la metodologia del “Debate” già sperimentata nella scuola da due anni. La nuova aula-laboratorio rientra nella ricerca sui nuovi spazi della didattica che ha preso la forma da due anni in collaborazione e di ricerca con l’Indire. La collaborazione del Fermi con il M.I.T. di Boston ha prodotto la progettazione dell’aula TEAL (Technology Enabled Active Learning) con postazioni costituite da banchi modulari e componibili per il lavoro a gruppi e fortemente high-tech grazie alla presenza di vari videoproiettori interattivi tutti collegati in rete e collegabili con ogni tipo di device in uso da studenti e professori (tablet, PC/portatili). Un touchscreen sostituisce la tradizionale lavagna e collega il docente con alunni e proiezioni. E’ una interazione totale di tutti verso tutti per un utilizzo della tecnologia più avanzata al fine di un apprendimento attivo (basato su problem solving), interazioni continue e dinamiche tra studenti e docente, attività hands-on (didattica “3.0” come definizione di superamento della “2.0” in cui la tecnologia è “semplicemente” presente nella scuola ma non finalizzata ad una specifica metodologia didattica). I nuovi spazi per la didattica devono essere sufficientemente flessibili da consentire anche lo svolgimento di lavori di gruppo nei quali l’insegnante non svolge più solo lezioni frontali ma assume piuttosto il ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività. Devono essere presenti spazi per i lavori di gruppo, con arredi flessibili per un setting d’aula variabile e coerente con le diverse fasi dell’attività didattica: attività in gruppi (ad es. in gruppi specialistici che lavorano, in parallelo, su argomenti affini), discussione (Debate) e brainstorming (ad es. studenti e docente che si confrontano sulla soluzione di problemi, condividono le conoscenze pregresse, discutono su ipotesi di lavoro), esposizione/introduzione/sintesi a cura del docente, presentazione in plenaria di un elaborato a cura degli studenti, esercitazioni che coinvolgono tutta la classe ecc. In questo spazio all’avanguardia tecnologica deve essere prevista una zona per il Debate, con arredi specifici, in cui gli studenti imparano a ricercare e selezionare le fonti, ascoltare attivamente, argomentare, fondare e motivare le proprie tesi, lavorare in gruppo, parlare in pubblico (anche in lingua inglese). L’oggetto di studio è il pubblico dibattito, svolto con tempi e regole precise, in cui due squadre di studenti difendono opinioni contrapposte. Al termine l’insegnante valuta la prestazione e assegna un voto che misura le competenze raggiunte. 2

IMMAGINE DELLA STRUTTURA “TIPO” DELL’AULA 3.0 (N.B. SOLO ARREDI E LORO DISPOSIZIONE, NON SONO VISUALIZZATE LE TECNOLOGIE) 3


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