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Published by Big_Boss, 2023-02-26 08:29:29

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["","\u201cVB94\u201d, 2022. Performance di Vanessa Beecroft a Palazzo Abatellis, Palermo (fino all\u20198\/3). Il progetto \u00e8 stato ideato e prodotto da Vanessa Beecroft Studio, Los Angeles, con la partecipazione della Galleria Lia Rumma Napoli\/Milano e il supporto della famiglia Planeta. 100","INCONTRI Questi miei amati corpi Scende negli ABISSI delle sue paure e le trasforma in VISIONI. Nelle ragazze che sceglie c\u2019\u00e8 sempre un DETTAGLIO che parla di lei o della sua famiglia. VANESSA BEECROFT racconta il suo universo creativo e il rapporto con la moda. Di CHIARA TAGLIAFERRI 101","V anessa Beecroft racconta da sempre i corpi VB94, la mostra di sculture a Palazzo delle donne: li mette in scena, li mostra Abatellis, \u00e8 il tuo ultimo lavoro. \u00c8 nato dal- Vanessa Beecroft, vulnerabili nella loro nudit\u00e0, eppure poten- la suggestione che ti avevano trasmesso i 2017, nel ritratto ti. Le sue ragazze \u2013 che siano vestite o sve- busti di Francesco Laurana, visti molti anni di Federico stite \u00e8 lo stesso \u2013 sono perturbanti: cos\u00ec prima, a Palermo. Cos\u2019\u00e8 la memoria, per te? Spadoni (Galleria simili l\u2019una alle altre, eppure cosi diverse. \u00c8 come se, da sempre, io vivessi due realt\u00e0. Pio Pico, Los Quando lavoro sono in uno stato quasi di Angeles). Dal suo debutto nel 1993, le sue per- trance: so esattamente cosa devo fare, gui- 102 formance (intitolate VB, seguite da un nu- data dall\u2019inconscio, ma anche dal patrimo- mero progressivo) vanno a comporre un nio biografico, sociale, politico, artistico che mosaico in divenire, in cui Beecroft indaga ho coltivato nella mia esistenza. In quel la questione di genere e la discriminazione momento non ne sono consapevole, ma che i suoi amatissimi corpi attraversano. Ci osservandomi a posteriori mi rendo conto mostra il desiderio (negato o finalmente che tutto aveva una ragione: i miei studi, le raggiunto) e la possibilit\u00e0 di portare in su- visite ai musei da bambina, ogni cosa ac- perficie le nostre paure, disinnescando la quista senso. Cos\u00ec, a un certo punto, a Los vergogna. Beecroft ci riesce contaminando Angeles ho preso l\u2019argilla e i busti di Lau- l\u2019arte, il video, la pittura, la fotografia e la rana si sono materializzati: dalla creta \u00e8 scultura: le sue mani tessono insieme il uscito questo. Seguo gli impulsi, \u00e8 come se passato e il presente. la mia memoria filtrasse tutte le esperienze e tenesse quelle pi\u00f9 rilevanti per poi farle Ci parliamo attraverso l\u2019oceano, in quel- riemergere. Abatellis \u00e8 rimasto come un la che per lei \u00e8 una mattina piena di sole a gioiello nei miei ricordi. Los Angeles. La sua voce mi racconta di Palermo, \u00e8 tornata da poco dall\u2019Italia dove Mi ha colpito molto la performance ha allestito la sua ultima performance. legata alla mostra: le tue modelle erano donne di Palermo, aristocratiche e migran- ti. In maniera opposta: donne che appar- tengono agli estremi della societ\u00e0. Sem- bravano falene iridescenti: indossavano vesti bianche come le monache che abita- vano il convento di clausura, poi conver- tito nel palazzo nobiliare che oggi conser- va la collezione di arte rinascimentale. Cosa ti accomuna a loro? Una volta Jeffrey Deitch \u2013 il gallerista che ha sostenuto la mia carriera in America \u2013 mi ha detto: \u201cNelle tue performance metti sempre davanti il tuo alter ego, la donna al centro non \u00e8 la pi\u00f9 bella, o la pi\u00f9 appari- scente: \u00e8 una tua sostituta\u201d. Non l\u2019avevo mai pensato, ma era vero: i miei gruppi di don- ne sono il mio autoritratto pi\u00f9 intimo. Le ragazze che scelgo hanno un dettaglio anche remoto di me, o della mia famiglia. Gravi- to tra il primitivismo e la sofisticazione. Sono cresciuta in una famiglia radicale: in casa non c\u2019era la macchina, non c\u2019era la te- levisione, non c\u2019era la chiesa, non c\u2019era la carne, non c\u2019era nemmeno il padre, per\u00f2 c\u2019erano i libri, c\u2019erano altri valori. Si passava da un estremo all\u2019altro. Sono io la migran- te e l\u2019aristocratica. Il riferimento autobiografico che c\u2019\u00e8 nei tuoi lavori, trasferito sul piano artistico, riesce a diventare universale. Il personale \u00e8 sempre politico? Marx ed Engels pensavano che l\u2019arte fosse la risultante tra il particolare e l\u2019universale: quello che \u00e8 tipico di un individuo e quel- lo che invece accomuna tutti. Ho sempre utilizzato questa formula: universalizzo quello che \u00e8 mio, e lo estendo agli altri. Il mio amico e artista Miltos Manetas ogni volta mi chiede: \u201cPerch\u00e9 non vediamo la tua faccia nella performance?\u201d. E io gli ri-","INCONTRI spondo che in realt\u00e0 ci sono, ma divisa e Nella foto di ti. Acquistavo Vogue e lo nascondevo sotto contenuta nei corpi delle altre donne. Delfino Sisto il letto perch\u00e9 non volevo essere giudicata, Ognuna di loro rappresenta ci\u00f2 che vivo in Legnani, uno cos\u00ec strappavo e custodivo in un luogo si- quello specifico momento. scorcio della curo le pagine che pi\u00f9 mi colpivano. Le monografica di conservo ancora. Non ero interessata all\u2019a- Non mi sembri spaventata dagli abissi. Vanessa Beecroft spetto mondano della moda, ma alla sua Ti penso come una speleologa: scendi nel durante il possibilit\u00e0 di essere un veicolo per il cam- fondo delle tue paure, le trasformi in visio- PhotoVogue biamento della societ\u00e0. Come il movimen- ni e le riproduci nelle tue opere, rendendo- Festival a to punk, Chanel, Saint Laurent, Martin le abitabili anche da noi. Quando dai i nomi Palazzo Reale, Margiela, Westwood\u2026 alle cose, poi le fai esistere? Milano, nel \u00c8 una bellissima idea, ma io mi sento com- 2016. Proprio Vivienne Westwood diceva: pletamente incapace di vivere la vita in modo \u201cPer me la moda \u00e8 una scusa per parlare di \u201cnon drammatico\u201d! Ho fatto scappare due impossibile. In pi\u00f9, non avevo un aspetto politica. Essere una stilista mi d\u00e0 una voce\u201d. mariti con il mio approccio all\u2019esistenza cos\u00ec deperito, cosa di cui ero offesissima! Avevo \u00c8 l\u2019aspetto della moda che pi\u00f9 mi interessa. ossessivo, come se dovessimo vivere un\u2019ope- sempre le guance rosa, rotonde: al liceo mi Esagerando per esempio i fianchi delle don- ra d\u2019arte continua. Quello che dici mi ras- dipingevo le occhiaie con il trucco, mi face- ne, Westwood ha restituito spazio al loro serena: almeno ci\u00f2 che metto in scena pu\u00f2 vo pi\u00f9 bianca, volevo sembrare pi\u00f9 intellet- corpo. Quando Yves Saint Laurent ha mes- essere utile agli altri. A volte penso: \u201cOddio tuale, ma ero lo specchio della salute. Il cibo so le spalle alle donne \u2013 dando loro uno sto componendo una verit\u00e0 falsata: non sono era qualcosa che mi ancorava alla terra, io statuto maschile \u2013 ha creato un\u2019innovazio- donne di tutti i giorni quelle che espongo, volevo ascendere, essere leggera. Soffrivo di ne stilistica mettendo in mostra un tab\u00f9. hanno a che vedere con un certo tipo di dismorfia senza saperlo. Mi piace quando la rivoluzione diventa bellezza, che \u00e8 difficile trovare nella vita re- parte integrante della struttura, per esem- ale. So di avere una responsabilit\u00e0, ma seguo Hai definito la moda \u201cun\u2019alleata\u201d per il mio impulso irrazionale. Anche quando raccontarti con le tue opere. Ho letto che hanno cercato di fermarmi dicendomi:\u201cNon tua madre, insegnante di lettere e femmi- mettere donne nere nelle tue performance, nista progressista, ti ha cresciuta con tutti non puoi\u201d, io le ho messe. quei \u201csenza\u201d di cui parlavamo, compresa l\u2019assenza della moda. Perch\u00e9? Penso a Il Libro del Cibo del 1993 \u2013 la C\u2019\u00e8 sempre stato in famiglia un senso non tua prima opera performata da ragazze che di disprezzo, ma di snobismo nei confronti frequentavano l\u2019accademia come te \u2013 lega- della moda, e non capivo perch\u00e9: mia nonna to al diario sul quale, per otto anni, hai e mia zia si vestivano in modo classico. Io annotato tutto quello che ingerivi, speci- mi sentivo in colpa e in imbarazzo a desi- ficando il colore e le caratteristiche di cia- derare: se mi compravo un vestito lo facevo scun alimento. Hai trasformato la tua os- di nascosto, dicendo che erano abiti regala- sessione in un quadro vivente: quei corpi riportavano in superficie anni di paure e silenzi. Il tuo rapporto con il cibo ha an- cora una quieta diffidenza? Forse non ho affrontato l\u2019argomento con gli strumenti giusti: \u00e8 qualcosa di troppo radi- cato in me, credo sia impossibile liberarme- ne. I miei problemi con il cibo si sono pla- cati quando la nascita dei miei figli aveva reso il mio corpo essenziale alla loro soprav- vivenza. Quando l\u2019ultimo marito \u00e8 andato via, sono riprecipitata nell\u2019isolamento e nell\u2019odio del mio corpo. Tra pochi giorni andr\u00f2 nel deserto: c\u2019\u00e8 questa Spa, gestita da una donna argentina, dove attraverso il di- giuno raggiungi uno stato di purificazione. So come si deve mangiare, so come si deve digiunare,ma tutto quello che razionalmen- te conosco non \u00e8 sufficiente a trovare un equilibrio.Cos\u00ec,quando vedo la panna mon- tata vegana che mangiano i miei figli penso: \u201cSembra una nuvola, e mangiare nuvole non fa male,no?\u201d.\u00c8 un\u2019illusione.Bevo una vodka trasparente,e mi dico: \u201c\u00c8 come l\u2019acqua\u201d.Mia madre era molto all\u2019avanguardia, cucinava cibi macrobiotici, esplicitamente non aveva un disordine alimentare, per\u00f2 non avevamo mai in casa le cose che mangiavano gli altri. La Nutella o la Coca-cola esistevano solo nelle case dei vicini. In Italia la ritualit\u00e0 dei pasti era per me un incubo, ma esimersi era 103","\u201cVB67\u201d, 2010. Una performance di Vanessa Beecroft presso Studio Nicoli, Carrara. pio, di un vestito. Mi viene in mente il cosa di universale, di epico: le mie modelle un abito di Margiela formato da tantissime concetto di Replica introdotto da Margie- erano delle dee, o sante, uscite dalla pittura rose cucite insieme, e lei indossava un pez- la, o il lavoro di Demna. classica, ma contemporanee. zo identico al mio: con dei fiori secchi ave- va creato lo stesso vestito, ma il suo era Gli abiti sono una promessa di ci\u00f2 che Nei tuoi tableaux vivants, spesso le tue originale, tinto nel t\u00e8. Se ci penso ora, credo possiamo diventare? modelle indossano tacchi vertiginosi. Risa- che mia madre fosse per\u00f2 \u2013 tra noi \u2013 la pi\u00f9 Da piccola mi costruivo le bambole di car- lendo la corrente dei ricordi, hai raccontato proiettata nel futuro, perch\u00e9 non seguiva ta a cui cambiavo gli abiti, che disegnavo di aver avuto una nonna molto spartana, nessun dettame, solo la libert\u00e0 di essere se io. Avevo anche progettato la loro casa di che per\u00f2 diceva: \u201cLa donna vera deve avere stessa, pretendendo di essere distratta. cartone. Ho moltissimi armadi con vestiti le calze nere e i tacchi a spillo\u201d. mai indossati, ma non riesco a liberarmene \u00c8 vero, lei era romagnola e diceva sempre Il mondo dell\u2019arte ti ha criticata per aver perch\u00e9 rinuncerei al sogno associato a loro. che voleva vivere in una capanna. \u201cIo odio accostato il tuo nome a quello di marchi Non voglio abdicare alla possibilit\u00e0 di cam- la citt\u00e0\u201d, era il suo intercalare preferito: non famosi nella moda. E tu hai risposto:\u201cScel- biare. Mi dico: \u201cQuando andr\u00f2 in Africa, si truccava, andava in giro con delle maglie go di lavorare con brand con cui posso apri- o in Germania, indosser\u00f2 questo o quest\u2019al- di cotone avorio fatte da lei, ma sotto in- re un conflitto, combatterli da dentro\u201d. Mi tro. Certi designer mi interessano molto, dossava la gonna a tubino, calze velate e racconti come hai fatto? come Helmut Lang, o Margiela dei vecchi tacchi, sempre, anche per andare al merca- Nella vita sono stata molto audace: ho sem- tempi: abbiamo fatto dei progetti insieme, to a fare la spesa. C\u2019era in lei quest\u2019idea che pre cercato di seguire le mie intenzioni, in mi piaceva come decostruiva il guardaroba. la donna dovesse essere statuaria, e posare contrasto o in dialettica con la struttura che Molti dei miei vestiti purtroppo sono sta- su un piedistallo. Mia madre, come nemesi, mi ospitava (che fosse un museo o una casa ti rubati, ma ho ancora qualche suo pezzo: indossava scarpe da tennis e calze color di moda). Voglio che il mio lavoro si con- mi \u00e8 rimasta una gonna nera \u201cal contrario\u201d. carne. Forse, la mia ossessione per le calze fronti con il sistema. Il mondo della moda Ogni volta che la indosso, qualcuno mi color carne deriva da lei, che le portava an- mi ha chiamata spesso, e ho accettato i ferma per avvisarmi con imbarazzo che ho che sotto i jeans: la vedevo girare per casa progetti che mi permettevano di sperimen- sbagliato a metterla. E rido pensando a mia avvolta in questi collant con poco o niente tare. Per questo sono stata giudicata e di- madre, che spesso si metteva davvero la sopra. Se le metteva anche in testa come sapprovata dal mondo dell\u2019arte, perch\u00e9 gonna al contrario perch\u00e9 era \u201csvanita\u201d, e fascia per togliersi il trucco, la sera. Io lo esploro territori a me sconosciuti mante- non le importava. Fin da ragazza, volevo trovavo strano, ma a proposito di memoria, nendo rigore e una mia purezza. delle cose che non esistevano, cos\u00ec chiedevo \u00e8 stato il primo elemento da me usato, mol- a mia nonna di farmi dei vestiti (era bravis- ti anni dopo, per le mie modelle. Sono par- All\u2019inizio della nostra chiacchierata mi sima a fare tutto), e dopo un po\u2019 vedevo le tita da quei collant. I suoi abbinamenti \u2013 a hai detto che non ti rendevi conto di sce- stesse creazioni sui giornali di moda. Ci pensarci adesso \u2013 erano super cool, ma non gliere donne che ti assomigliassero e si as- rimanevo male perch\u00e9, a mio parere, le ave- lo capivo ed ero perplessa. Amavo i look di somigliassero fra loro, come a formare una vo inventate io. Per i miei primi lavori, as- mia zia: vestiva di pelle nera, sulle labbra i grande famiglia. Cerchiamo sempre quello semblavo da sola gli abiti delle mie model- rossetti di Biba stesi con il pennello e anel- che non abbiamo? le: andavo nei negozi di una volta, mi face- li d\u2019oro giallo alle mani. Era molto punk: Io sono cresciuta un po\u2019senza famiglia. Mia vo aiutare dalla sarta o da mia nonna. Ho bolliva tutti i suoi vestiti dipingendo ogni madre si era allontanata da mio padre e da sempre cercato di trovare nella moda qual- cosa di nero. Una volta, sono arrivata con mio fratello, senza che io capissi mai bene il perch\u00e9 di quello che accadeva. Siamo 104","andati via da Londra, poi mio fratello \u00e8 INCONTRI rimasto con i nonni a Genova e io mi sono ritrovata sola con mia mamma. Questo tempo sembra scorrere a due velocit\u00e0 diffe- vuoto, questo senso di mancanza \u00e8 sempre renti per gli uomini e per le donne. Alle stato presente. Mia nonna mi raccontava seconde \u00e8 vietato invecchiare. che, da bambina, disegnavo famiglie con Qui pi\u00f9 che in Italia, se sei una donna sem- cinquecento figli, mariti, eserciti di persone bra un obbligo sociale avvalersi dell\u2019artificio tutte legate, che si somigliavano. Quando per essere accettata, in qualsiasi ambiente. ha visto le mie prime performance mi ha \u00c8 triste. Non ho mai pensato di ricorrere detto: \u201cQuesto lo hai gi\u00e0 fatto. Lo disegna- alla chirurgia plastica, ma mi sveglio ogni vi da piccola\u201d. Dove sono cresciuta \u2013 prima giorno facendo i conti con il mio aspetto sul Lago di Garda e poi a Santa Marghe- che cambia, e sto pensando a una soluzione rita Ligure \u2013 ci guardavano come se fossi- sapiente per affrontare questo passaggio. La mo strane, ci chiamavano \u201cle foreste\u201d, e noi bellezza interiore dovrebbe radiare, dando ci sentivamo straniere, un po\u2019 perch\u00e9 mia una luce nuova al volto della vecchiaia. madre non faceva niente di quello che fa- cevano gli altri, e un po\u2019 perch\u00e9 io e mio Io stessa mi rendo conto che, quando fratello avevamo colori diversi. Non mi scelgo gli scatti delle mie performance, vado identificavo con gli altri, forse per questo inconsciamente a prendere le foto dei cor- continuo a cercare una \u201cfamiglia\u201d. Erano pi pi\u00f9 acerbi. Mi chiedo cosa mi attragga gli anni dei paninari, io mi esercitavo con della loro bellezza. \u00c8 radicato in noi questo il violino e indossavo gli zoccoli, mi chia- senso dell\u2019innocenza, della purezza che mavano \u201cla Heidi\u201d, \u00e8 stato un trauma, ri- viaggia contigua alla giovent\u00f9. La bellezza cordo che andavo a camminare da sola sul fugace, come dice Shakespeare, ha delle monte di Portofino. Poi mi sono iscritta al componenti filosofiche: sembra sconfigge- liceo artistico Nicol\u00f2 Barabino a Genova. re la morte, o avvicinarla. Accettare il mo- Anche se volevo fare lettere classiche, ho mento in cui la bellezza va via: penso che sentito che l\u2019arte poteva essere una via di il cambiamento vada identificato e mostra- fuga, un escape plan pi\u00f9 veloce della lette- to, di modo che diventi desiderabile. ratura. Quando sono stata a Berlino, pochi mesi fa, ho provato una grande emozione Ho un\u2019ultima cosa da chiederti. Mi dici ritrovando per strada, nei passanti, i volti perch\u00e9 non ami farti fotografare? di mia nonna, dei familiari con cui non ho Voglio spostare lo sguardo altrove. Non so mai vissuto. Forse ho usato l\u2019arte per visua- giustificare questo comportamento. Non \u00e8 lizzare questo fantasma, che era l\u2019assenza per vanit\u00e0. Quando mi trovo di fronte a di persone attorno a me, simili a me. una mia foto scattata anni prima, non mi riconosco. C\u2019\u00e8 un momento straniante in Vivi a Los Angeles da molti anni. Ho cui mi dico: \u201cMa chi \u00e8?\u201d. Federico, il mio letto che la tua casa si trova appena sotto la ex marito, mi fotografava spesso e le sue scritta \u201cHollywood\u201d, sul Monte Lee. foto mi piacciono molto perch\u00e9 erano ru- \u00c8 cos\u00ec: \u00e8 un promontorio che mi ricorda il bate, spontanee. Nelle altre vedo una ma- monte Baldo, dove sono cresciuta, e anche schera che mi spaventa, forse non voglio il monte di Portofino. C\u2019\u00e8 questa montagna ricordarmi che esisto. In qualche modo, immensa nel centro di Los Angeles, poi voglio non esserci. scendi e in dieci minuti sei sull\u2019Hollywood Boulevard. Dalla mia finestra vedo una Forse perch\u00e9 sei in tutti i corpi che rap- natura selvaggia: coyote, ragni, tarantole, presenti nei tuoi lavori? scorpioni, serpenti a sonagli. Quando i In verit\u00e0 no. All\u2019inizio di ogni performance bambini escono diciamo: \u201cAttenti ai ser- provo gioia nel vedere tutte queste donne, penti a sonagli!\u201d. Ci sono pellegrinaggi nel sentirmi circondata da loro. Poi spari- quotidiani verso la scritta. Ogni giorno scono, e quando non ci sono pi\u00f9 \u2013 alla fine molte persone fanno passeggiate faticosis- della messa in scena \u2013 sto male, \u00e8 un mo- sime per vedere queste lettere, vogliono mento intollerabile per me. Ancora oggi mi arrampicarsi il pi\u00f9 possibile vicino al sogno chiedo: dove sono andate tutte? Cos\u2019\u00e8 suc- di Hollywood. Sembra una processione cesso? Questo senso della perdita non riesco religiosa,con una voce fuori campo che dice: ancora a gestirlo. Cos\u00ec continuo a creare, a \u201cRicordati che siamo a Hollywood, \u00e8 tutto ripetere situazioni in cui le ragazze se ne fake, niente \u00e8 reale. \u00c8 un set\u201d. \u00c8 una specie vanno, poi guardo le foto che ho scattato e di purgatorio, c\u2019\u00e8 un\u2019atmosfera strana, l\u2019ha non mi piacciono: ho la malinconia e lo raccontata molto bene David Lynch in sgomento di non essere riuscita a fermare Mulholland Drive e negli altri suoi film. qualcosa, a trattenerlo nel presente. L.A. \u00e8 Lynch. COURTESY VANESSA BEECROFT. In questa pagina. Tre particolari della Quella scritta racconta ancora un mon- do che costruisce sogni strumentalizzando performance \u201cVB94\u201d, 2022, a Palazzo il corpo della donna. Il gender pay gap tra un attore e un\u2019attrice \u00e8 impressionante, e il Abatellis, Palermo. Nel capoluogo siciliano Vanessa Beecroft ha realizzato anche una sua interpretazione della Nativit\u00e0 di Caravaggio, in mostra fino al 17 ottobre all\u2019Oratorio di S. Lorenzo. 105","Tutto \u00e8 Top a collo alto in seta e al suo POSTO pantaloni cinque tasche Classe 1995, nato a Manchester in cotone, entrambi da una famiglia di Trinidad, abbelliti da cristalli. MAXIMILIAN DAVIS \u00e8 Sandali in pelle, tutto la promessa di FERRAGAMO. Che, ci racconta, l\u2019ha accolto FERRAGAMO. come una FAMIGLIA. Foto di DAVID Di FEDERICA SALTO ABRAHAMS. I Model WANG HAN. Stylist IOANA IVAN. l suo nome \u00e8 stato uno dei pi\u00f9 citati durante la pandemia, quando in mezzo al caos la creativit\u00e0 Hair YUMI era diventata uno strumento per immaginare il NAKADA DINGLE. \u201cdopo\u201d. Maximilian Davis studiava, progettava, Make-up KRISTINA creava. Tanto da farsi notare dalla squadra che RALPH ANDREWS. stava ricostruendo Ferragamo, a partire dall\u2019am- ministratore delegato Marco Gobbetti, arrivato Retouching THE alla guida a gennaio 2022. Pochi mesi dopo, a HAND OF GOD. settembre, la prima collezione di Davis per Fer- Printing CAMILLA ragamo sfilava nella cornice del rinnovato Portrait Milano, ex seminario arcivescovile nel centro del- SMART. la citt\u00e0 e ora spazio aperto che ospita hotel, risto- ranti e negozi. Nella pagina accanto. Maximilian Davis, Cosa c\u2019\u00e8 stato nella tua vita prima di Ferra- fotogratato da Rafael gamo? Pavarotti. Nella sua \u00c8 sempre strano dirlo, ma i due anni di pandemia mi hanno portato a definire il mio percorso este- ispirazione si incontrano tico e professionale. Prima avevo lavorato nell\u2019uf- i Caraibi e la Hollywood ficio stile di Wales Bonner, poi da Dover Street di Salvatore Ferragamo, Market. Subito prima del lockdown avevo rea- lizzato una piccola collezione con il mio nome, che cre\u00f2 per Marilyn avrei dovuto fotografarla insieme ai miei amici Monroe nel 1959 un Rafael Pavarotti e Ib Kamara ma all\u2019improvviso sinuosa pump 106 reinterpretata nella P\/E 2023 \u2013 di cui vediamo in questa foto una perfetta sintesi, col rosso del brand codificato in un nuova tonalit\u00e0 Pantone.","DEBUTTI tutti erano tornati a casa e comunque non si poteva pi\u00f9 fare nien- azienda \u00e8 una storia di famiglia, in cui ogni componente ha avuto te. Questo mi ha dato l\u2019opportunit\u00e0 di continuare a lavorare ai un ruolo. Io non sarei qui senza la passione che mi hanno trasmes- vestiti, perfezionarli e affinarli prima di mostrarli al mondo, oltre so i miei nonni e i miei genitori. Mio padre era un grande appas- che fare ricerca, costruire a loro intorno una vera e propria iden- sionato di sartoria, ha pi\u00f9 di 40 abiti. Questo suo interesse \u00e8 stato tit\u00e0. Solo dopo ho fatto domanda per Fashion East, una piatta- un punto di riferimento quando ho cominciato a lavorare al mio forma britannica che supporta i designer emergenti fornendo brand, perch\u00e9 \u00e8 grazie a quello che ho acquisito le mie conoscenze borse di studio e spazi espositivi, e focalizzando su di loro l\u2019atten- sul design, sulle proporzioni, sui materiali. zione della stampa. Ho contattato la fondatrice, Lulu Kennedy, ero convinto che avrebbe respinto la mia candidatura e invece mi E la relazione con i tuoi amici, le persone dentro e fuori il ha mandato un messaggio pieno di entusiasmo. Mi ha scritto che fashion system che supportano il tuo lavoro? Naomi Campbell, non aveva visto nulla di simile da molto tempo. per esempio, era in prima fila al tuo show di debutto. \u00c8 molto bello avere questo sostegno e vedere crescere questa co- E quando hai pensato che Ferragamo sarebbe stato il posto munit\u00e0. Alcuni sono compagni di scuola, anche loro lavorano giusto per te? nella moda ed \u00e8 bello aver condiviso un percorso insieme, siamo Fin da bambino, ho sempre voluto essere un designer. Quando mi diventati a nostra volta una famiglia. Mi fanno sentire a casa anche hanno chiamato per questa posizione sono rimasto stupito. Ricor- quando siamo lontani. do di aver pensato che for- se era troppo presto.Ma poi Come ti trovi a lavo- mi sono detto che tutto rare qui in Italia? accade per una ragione. Da In Italia e a Milano la quel momento in cui final- moda \u00e8 pi\u00f9 rilassata, c\u2019\u00e8 mente avevo potuto dedi- un\u2019eleganza innata che io carmi al mio sogno fino voglio raccontare anche all\u2019annuncio,tutto \u00e8 andato attraverso il mio lavoro. al suo posto.\u00c8 stato Marco Le prime settimane fa- Gobbetti a darmi la forza cevo il pendolare tra per credere in me stesso e Londra, Milano e Firen- in questa avventura. Ho ze e il capoluogo toscano passato due settimane a fare ha rappresentato forse il ricerche sul brand, a guar- vero shock. Firenze \u00e8 dare tutte le vecchie cam- pigra e bella, ma anche pagne pubblicitarie e i lo- molto stimolante. Ho okbook,a studiare le sfilate. frequentato una scuola cattolica e ritrovarmi Che cosa hai scoperto? circondato da tutta Che questo marchio mi quell\u2019arte mi ha quasi assomiglia pi\u00f9 di quanto sconvolto. Mi ha fatto potessi pensare. Nell\u2019archi- sentire ispirato in un vio ho trovato abiti e ac- modo che non conosce- cessori che trovo attualis- vo. A Firenze, poi, ho il simi, e che hanno un certo privilegio di scoprire collegamento con il mio quel percorso che porta lavoro. L\u2019idea di portare un un materiale o un tessu- po\u2019 di me nella nuova di- to a trasformarsi in un rezione del brand ha co- prodotto che ho imma- minciato a sembrarmi ginato. Lavoro con un molto naturale. team che ama ci\u00f2 che fa ogni giorno e si diverte, Ci sono dei pezzi o dei \u00e8 una collaborazione in- momenti specifici dell\u2019ar- credibile e anche loro chivio che ti hanno colpito? stanno diventando parte Devo ammettere che non della mia famiglia. mi aspettavo di trovare Quali sono le prime tue creazioni che ti hanno dato pi\u00f9 soddi- 14.000 paia di scarpe! La prima cosa che ho pensato \u00e8 stata \u201cdob- sfazione? biamo farle rivivere tutte\u201d. Sono modelli incredibilmente ben Nella prima collezione, la primavera estate 2023, gli abiti che fatti, perfettamente indossabili anche oggi. E poi mia mamma e abbiamo creato con foulard 90x90 cm, i cui disegni di leopardo mia sorella sono sempre state grandi appassionate di scarpe, anche sono stati estratti da stampe d\u2019archivio. E poi i look finali, li ab- loro hanno studiato moda e quando ero bambino le guardavo biamo impreziositi con perle di vetro trasparente che sembrano prepararsi per un evento, per il lavoro o altro, osservando tutte le gocce d\u2019acqua. scarpe che provavano. Poi c\u2019\u00e8 il legame di Salvatore Ferragamo Che effetto ti fa l\u2019idea che questi abiti presto arriveranno nei con Hollywood. Nonostante il mio marchio fosse molto giovane, negozi di tutto il mondo? aveva attirato l\u2019attenzione di star come Rihanna e Dua Lipa, che Credo che mi scender\u00e0 anche una lacrimuccia, sai? (ride) Davve- avevano voluto indossare i miei abiti. Per cui penso sar\u00e0 bello ri- ro, c\u2019\u00e8 tanto lavoro dietro, non solo mio ma di tutte le persone che scoprire quel legame, renderlo attuale collaborando con attori e con me si sono impegnate per realizzare questo \u201csogno\u201d. La col- musicisti che possano rappresentare l\u2019identit\u00e0 rinnovata del brand. lezione \u00e8 un po\u2019 il nostro primo figlio e questo lavoro di squadra mi fa stare bene: sento che stiamo intraprendendo un grande Mi sembra di capire che la tua idea di direttore creativo sia viaggio ed \u00e8 bello non essere pi\u00f9 solo. legata al rapporto con gli altri, a partire dalla tua famiglia. Assolutamente. E cos\u00ec era per Ferragamo, perch\u00e9 la storia di questa 107","L\u2019attrice e cantante FINTO FINTO Liza Minnelli fotografata da Alexis Waldeck nel 1967. Nella pagina accanto. Di Alexander Liberman, un fotogramma del 1941 che compone il logo di Vogue utilizzando diversi oggetti. 108","L\u2019EVENTO L\u2019isola del TESORO CHRONORAMA: il magico mondo degli ARCHIVI Cond\u00e9 Nast si mette in mostra a VENEZIA, a Palazzo Grassi. Ce lo raccontano il curatore del progetto, un fotografo che ha fatto la STORIA e la prima modella sulla COVER di Vogue Italia. Di FRANCESCA MARANI N el 1909 il giovane avvocato e pubblicista di St. Louis Cond\u00e9 Mon- Digest (AD) e Cond\u00e9 Nast Traveler, solo per citarne alcuni. Ci\u00f2 che trose Nast compra Vogue, una gazzetta settimanale pubblicata e contraddistingue fin dai suoi albori Cond\u00e9 Nast \u00e8 la lungimiran- letta dall\u2019aristocrazia newyorkese. Il suo desiderio \u00e8 quello di tra- za. La casa editrice ricerca la massima qualit\u00e0 estetica e di pensie- sformarla nella rivista di moda pi\u00f9 favolosa di tutti i tempi. Ci ro, investe sull\u2019immagine, la grafica, l\u2019illustrazione, ha una voca- riuscir\u00e0, dando vita a una delle media company pi\u00f9 conosciute al zione internazionale e punta sui talenti emergenti, dando spazio mondo, punto di riferimento della qualit\u00e0 editoriale grazie a brand ad artisti dell\u2019obiettivo che da soli rappresentano interi capitoli iconici come The New Yorker, GQ, Vanity Fair, Wired, Architectural della storia della fotografia. 109","L\u2019EVENTO 110","Molti appassionati, nel corso degli anni, avranno fantasticato alcune delle fotografie pi\u00f9 iconiche in mostra sono state scattate per sui leggendari archivi di Cond\u00e9 Nast e desiderato vedere dal vivo Vogue, il magazine che per molti fotografi \u00e8 stato una sorta di \u201ccul- alcune delle fotografie che hanno fatto la storia. Ebbene, questo la\u201d. Come racconta Gian Paolo Barbieri, in mostra con una sua desiderio sta per diventare realt\u00e0. Il 12 marzo inaugura a Venezia, immagine: \u00abNel 1965 Novit\u00e0 divenne Vogue Italia & Novit\u00e0, io a Palazzo Grassi, la mostra Chronorama. Tesori fotografici del XX firmai la cover del primo numero con una giovane Benedetta Bar- secolo, prima mondiale dedicata ai capolavori provenienti dagli ar- zini in toupet e maquillage dei Vergottini. Da l\u00ec inizi\u00f2 la mia col- chivi di Cond\u00e9 Nast, in parte recentemente acquisiti dalla Pinault laborazione con il giornale\u00bb. Barbieri definisce Vogue Italia \u201cuna Collection. L\u2019esposizione, visibile fino al 7 gennaio 2024, \u00e8 curata scuola\u201d: \u00abTi accompagna per buona parte della vita, riserva lezioni, da Matthieu Humery, esperto di fotografia e direttore del Living ti arricchisce con tante esperienze e a un certo punto ti lascia an- Archives Program presso la Luma Foundation di Arles. Lo abbia- dare. Ma \u00e8 stata anche una chiesa come per gli artisti rinascimen- mo incontrato in fase di allestimento. \u00abQuando ho visto per la tali; grazie alle sue committenze ho avuto modo di raccontare il prima volta le immagini dell\u2019archivio mi sono lasciato sopraffare mio immaginario attraverso un lavoro. Ricordo quegli anni d\u2019oro: dall\u2019eccitazione\u00bb, racconta Humery. \u00abHo scelto appositamente la la libert\u00e0 che il fotografo aveva un tempo era totalmente diversa parola \u201ctesori\u201d e non \u201ccapolavori\u201d, nel titolo, perch\u00e9 comprende la da oggi. Il creativo era il fotografo e il dialogo che instaurava con dimensione della scoperta di qualcosa di nascosto. \u00c8 una mostra lo stilista era molto pi\u00f9 forte. \u00c8 proprio grazie a questo modo di sull\u2019archeologia del \u2019900: le fotografie sono opere d\u2019arte e sono le pensare che ho avuto la libert\u00e0 di drappeggiare sul capo di Audrey prime in assoluto a esserlo\u00bb, continua il curatore. \u00abNon Hepburn gli scialli di Va- si tratta solo dell\u2019immagine lentino a Roma, nel 1969\u00bb. in s\u00e9 ma anche dell\u2019oggetto. Si percepiscono le manipo- Tra le protagoniste di lazioni e si intuisce il pro- molti editoriali degli anni cesso a cui l\u2019immagine \u00e8 Sessanta troviamo, appunto, stata sottoposta. Quando si Benedetta Barzini agli inizi vedono cose del genere, l\u2019u- della sua carriera di model- nico desiderio \u00e8 quello di la. L\u2019abbiamo raggiunta al condividere e fare in modo telefono per ripercorrere che il pubblico ne riconosca insieme quei tempi. \u00abCo- la bellezza e l\u2019importanza. minciai per caso, in Ameri- Per questo ho invitato il si- ca, su invito di Consuelo gnor Pinault a New York a Crespi. Lavoravo soprattut- vederle di persona e abbiamo to per Vogue perch\u00e9 ero con- organizzato un incontro con siderata una bellezza esotica, Anna Wintour,tirando fuo- inadatta ai lavori commer- ri dalle scatole alcune foto- ciali.Di quei servizi fotogra- grafie di Edward Steichen, fici ricordo la sensazione Cecil Beaton, Andr\u00e9 Ker- dell\u2019abito sul corpo: gli in- t\u00e9sz, Irving Penn, Helmut dumenti mi hanno dato dei Newton e di Diane Arbus grandi insegnamenti\u00bb. Bar- \u2013 prima ancora che diven- zini amava soprattutto Ir- tasse la Arbus che noi tutti ving Penn perch\u00e9 possedeva conosciamo. Pinault era en- un feeling particolare. \u00abLa tusiasta e ha detto subito: sua era una ricerca estetica \u201cFacciamo una mostra!\u201d.Da fatta di luci e di forme che quell\u2019istante sono passati andava al di l\u00e0 della moda. diversi anni. La volont\u00e0 era Avevamo una sorta di soli- quella di presentare le infi- dariet\u00e0 muta, ci capivamo nite possibilit\u00e0 dell\u2019archivio senza dire niente. Lui era \u2013 ci sono fotografie di moda, serio e professionale,nel suo still life, foto di architettura, studio non c\u2019era musica, n\u00e9 ritratti \u2013 nel rappresentare confusione e neanche vani- la complessit\u00e0 del linguaggio fotografico e la capacit\u00e0 delle riviste t\u00e0. A differenza degli am- di riflettere lo zeitgeist di un secolo. \u00c8 stato un lungo processo bienti di Avedon che erano fatto di selezioni e restauri e ora finalmente lo installiamo a Palaz- \u201cballetti barocchi\u201d, con la musica a tutto spiano e gli stuoli di assi- zo Grassi: \u00e8 un momento molto bello e anche un po\u2019commovente\u00bb. stenti\u00bb, ricorda. \u00abQuando l\u2019ho incontrato a Palazzo Reale a Milano, in occasione di una sua mostra, gli ho confessato che non amavo Chronorama, il titolo dell\u2019esposizione, mette insieme le parole lavorare con lui. Mi ha risposto che nemmeno a lui interessava la- \u201cchronos\u201d \u2013 in greco, \u201ctempo\u201d \u2013 e \u201cdiaporama\u201d (che \u00e8 un audiovisivo vorare con me! Eravamo due bellissimi vecchietti intenti a confron- fotografico), come spiega Humery: \u00abL\u2019idea era quella di esporre 400 tarsi su un lontano passato, che tutto sommato non era stato il immagini attraverso il tempo, dividendole per decenni. Si parte fulcro della loro vita. L\u00ec mi raccont\u00f2 che, rimasti soli, lui e Penn ogni dalle illustrazioni per poi passare alla fotografia che pian piano di- tanto si ritrovavano la sera per farsi un piatto di spaghetti. Chiss\u00e0 viene fondamentale per le riviste di Cond\u00e9 Nast. Per mettere in luce che cosa si dicevano in quei momenti!\u00bb. la gradualit\u00e0 dei cambiamenti, abbiamo scelto un\u2019immagine emble- matica di ogni anno,contestualizzata a propria volta in un decennio\u00bb. Eduardo Garcia Benito, \u201cDonna con abito a frange e mantello floreale\u201d, 1926. Pagina accanto. Dall\u2019alto a sinistra in senso orario. Isabey Studio, \u201cJean L\u2019Italia, e in particolare Venezia, sono state scelte come sede Cocteau sul set del suo balletto \u2018Les Mari\u00e9s de la Tour Eiffel\u2019\u201d, 1921. Gian Paolo della prima mondiale di questa mostra anche per lo stretto legame Barbieri, \u201cBenedetta Barzini con un look Valentino e gioielli Coppola e Toppo\u201d, che intercorre tra il Bel Paese e il sistema della moda. Del resto 1969. Henry Clarke, \u201cLuis e Alvaro Figuerroa con amici\u201d, Marbella, 1968. Di Suzy Parker, uno scatto della sorella Dorian Leigh, 1954. Erwin Blumenfeld, \u201cRex Harrison e Lilli Palmer negli occhi di un gatto siamese\u201d, 1950. 111","INCONTRI Professione ESPLORATRICE COURTESY FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO. SEBASTIANO PELLION DI PERSANO. Viaggiare in terre ignote con spirito curioso. \u00c8 il consiglio di PATRIZIA SANDRETTO RE REBAUDENGO ai giovani collezionisti d\u2019ARTE CONTEMPORANEA. Intanto la sua, di collezione, compie 30 ANNI. E va in mostra a FIRENZE. Di CAROLINE CORBETTA A per curatori \u2013, avevo trovato in Patrizia, cosa ricordi di capitale dell\u2019arte, incontravo gli Patrizia Sandretto Re Rebau- quell\u2019epoca pionieristica? artisti, parlavamo dei progetti, met\u00e0 anni Novanta mi imbattei dengo, giovane, italiana e inter- Ricordo l\u2019entusiasmo. Ricordo delle mostre e delle nostre vite in un articolo dedicato a una nazionale insieme, quello che l\u2019emozione la sera dell\u2019inaugura- \u2013 avevo trent\u2019anni,come loro \u2013 e dinamica collezionista d\u2019arte oggi si definisce role model. zione di Campo 6 alla GAM di mi sembrava di essere approda- contemporanea torinese in giro Poco dopo quell\u2019incontro, arri- Torino, e ancora di pi\u00f9 il clima ta in un continente sconosciuto. per studi d\u2019artista a Londra. v\u00f2 a tenere una lezione al Ma- fantastico dei giorni precedenti, Conservo ancora dentro di me Strappai quelle pagine e le con- ster l\u2019allora curatore al museo con tutte le artiste e gli artisti, il primo colpo d\u2019occhio su 1000 servai perch\u00e9, pur volendo fare d\u2019arte contemporanea di Chi- sedici in tutto,venuti ad allestire Names di Anish Kapoor, una altro in questo mondo \u2013 infatti cago, Francesco Bonami, che ci le loro opere.Ancora prima,ram- distesa di piccole sculture a ter- stavo frequentando un Master raccont\u00f2 di Campo 6,mostra che mento l\u2019energia percepita arri- ra che mi ha accolta all\u2019ingresso aveva recentemente organizza- vando a Londra, nel maggio del suo grande studio. Da quel to per la Fondazione Sandretto 1992, per il mio primo viaggio viaggio, le opere sono diventate Re Rebaudengo con artisti, poi di lavoro e le prime studio visit. il mio sistema di orientamento. diventati star, come William Erano gli anni degli Young Bri- L\u00ec ho imboccato una rotta sul Kentridge, Sam Taylor-Wood, tish Artists.Attraversavo la citt\u00e0, filo dello sguardo, dei pensieri, Doug Aitken\u2026 che stava tornando a essere una dello stupore. 112","Fin dagli esordi hai condi- carattere impegnato nel presen- mezzo di programmazione de- Patrizia Sandretto viso la tua avventura nel mondo te e proiettato sul futuro.I nostri dicata ai giovani tra i 15 e i 29 Re Rebaudengo \u00e8 dell\u2019arte col pubblico. Tre anni programmi formativi ci permet- anni con cui abbiamo superato dopo aver cominciato a colle- tono di far conoscere l\u2019arte con- la distinzione tra attivit\u00e0 esposi- riconosciuta nel mondo zionare, nel 1995, hai istituito temporanea, di trasmetterne le tiva, educativa, formativa e di dell\u2019arte anche per la la Fondazione Sandretto Re potenzialit\u00e0 educative e sociali, ricerca, producendo un formato sua eleganza rigorosa Rebaudengo per arrivare nel di coltivare le sue professionali- innovativo di mostra-laboratorio. 2002 alla realizzazione di una t\u00e0.La sfida pi\u00f9 grande l\u2019abbiamo ed eccentrica. Uno stile sede espositiva permanente a lanciata con Verso: un anno e Vuoi dare un tuo consiglio unico, fatto di abiti Torino che \u00e8 andata ad affian- ai giovani artisti? lineari spezzati care il Castello di Guarene, in provincia di Cuneo. Anche se da grandi spille e altri la tua citt\u00e0 aveva alle spalle una vistosi bijoux che solida tradizione artistica d\u2019a- vanguardia, cosa ti ha portato colleziona e indossa. a collezionare \u2013 e condividere Nella pagina accanto. \u2013 arte contemporanea in un periodo in cui non era di moda \u201cHave you seen come oggi? me before?\u201d di \u00c8 vero, non era di moda. Nella mia citt\u00e0 ho potuto contare su Paola Pivi, 2008, in esempi e modelli del passato ma mostra a Firenze. nei primi anni Novanta il clima di confronto tra collezionisti, Investire sulla formazione, viag- artisti e gallerie era solo un ri- giare. Costruire ponti. cordo. Collezionare arte con- temporanea mi ha reso corag- E un altro ai nuovi colle- giosa,sicura delle mie scelte.Ho zionisti italiani? dovuto misurarmi con la per- Raccomanderei di partire per plessit\u00e0 degli amici, spesso po- un lungo viaggio in Italia, di lemici di fronte alle opere alle- trovare una direzione per poi stite nella nostra casa a Torino. estendere il raggio di attenzione, E io pensavo a Peggy Gug- di curiosit\u00e0. genheim e alla principessa Pi- gnatelli che, in visita a Palazzo Venier dei Leoni, le aveva con- fidato: \u201cSe tu buttassi via questi orribili quadri, il tuo sarebbe il pi\u00f9 bel palazzo di Venezia\u201d. Ci\u00f2 che mi ha portata a realizzare il progetto della Fondazione \u00e8 stato il desiderio di dare una misura condivisa a una passione personale. Nel 1995, a tre anni da quel viaggio londinese, deci- si di abbandonare la dimensione un po\u2019 segreta tipica della colle- zione privata per assumere pub- blicamente un impegno e una responsabilit\u00e0 verso l\u2019arte con- temporanea. A proposito di responsabi- lit\u00e0, quando hai cominciato a collezionare tre decenni fa le opere di artisti come Maurizio Cattelan, stavi facendo una scommessa sui giovani. Succes- sivamente hai istituito program- mi di residenze e corsi per gio- vani curatori. Perch\u00e9 \u00e8 sempre stato cos\u00ec importante per te offrire attenzione e opportuni- t\u00e0 ai giovani? La formazione definisce l\u2019iden- tit\u00e0 della Fondazione, il suo 113","INCONTRI Dopo BIDIBIDOBIDIBOO, la mostra organizzata nel 2002 Oggi, che le opere della collezione Sandretto Re Rebaudengo COURTESY FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO. per i dieci anni della collezione Sandretto Re Rebaudengo,quest\u2019an- ammontano a circa tremila, ricordi ancora la prima che hai com- no le trenta candeline vengono spente a Firenze, alla Fondazione prato e cosa hai provato durante quella sorta d\u2019iniziazione? Palazzo Strozzi, con l\u2019esposizione Reaching for the Stars. Da Mau- Certo, non fu una sola: a Londra, trent\u2019anni fa, acquistai diverse rizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye, a cura del direttore Artu- opere, tra le quali, oltre a due sculture dei 1000 Names di Kapoor, ro Galansino (dal 4 marzo al 18 giugno). Gli anniversari sono un\u2019installazione e una scultura di Tony Cragg e una serie di dipinti un\u2019ottima occasione per fare un bilancio e per progettare il futuro? e sculture di Julian Opie. Ero felice, avevo rotto il ghiaccio. Quell\u2019in- sieme \u00e8 diventato il primo nucleo della mostra Arte inglese d\u2019oggi, \u00abAmo i BIJOUX anni Quaranta, aperta nel 1995 in uno spazio industriale di propriet\u00e0 di mio padre sprigionano luce. Durante la nel torinese e presentata l\u2019anno dopo alla Galleria Civica di Mode- GUERRA rispondevano al bisogno na. Ho scelto senza esitazioni l\u2019arte contemporanea perch\u00e9 ci per- di bellezza. Indossarli era un modo mette di conoscere chi la realizza: \u00e8 un\u2019arte che scende dalle pareti per esprimere FIDUCIA nella vita dei musei ed esce dai libri per abitare la nostra vita. Ho capito al- anche in momenti drammatici\u00bb lora che occorreva imparare a scegliere e, prima ancora, ad ascoltare innanzitutto gli artisti e le artiste. Ed \u00e8 stato essenziale confrontar- S\u00ec, amo gli anniversari mi anche con curatori come Francesco Bonami e Hans Ulrich Obrist, per festeggiare la vita dei con alcuni galleristi come Nicholas Logsdail e Monika Spr\u00fcth. Da progetti, fare il punto e lei, e soprattutto da Ida Gianelli, allora direttrice del Castello di stimare i risultati, racco- Rivoli, ho ereditato l\u2019attenzione per il lavoro delle artiste donne. Ho gliere forze e intelligen- ze e reinvestire, in con- appreso molto anche dai tinuit\u00e0, sulla sperimen- collezionisti, da Peggy tazione. Inoltre, la vita- Guggenheim, anche se lit\u00e0 di una collezione, non l\u2019ho conosciuta, a secondo me, sta nella sua Dakis Joannou e dai tan- capacit\u00e0 di aprirsi a nuo- ti altri con cui ho stabili- ve letture, a nuovi sguar- to un confronto. di, mantenendo identit\u00e0 e coerenza perseguite in Nel mondo dell\u2019arte, questi trent\u2019anni di pro- e non solo,sei riconosciu- getto collezionistico. ta anche per la tua ele- Galansino, a cui si deve ganza rigorosa ed eccen- l\u2019impianto concettuale trica, uno stile unico per della mostra, la selezione cui ti si individua a chi- delle opere e la struttura lometri di distanza nei in sezioni tematiche, ha corridoi di una fiera o tra interpretato il mio per- la folla di un opening, corso, costruendo una sempre impeccabile nei relazione specifica tra la tuoi abiti lineari spezzati collezione Sandretto Re da grandi spille e vistosi Rebaudengo e il conte- bijoux che collezioni e sto di Palazzo Strozzi, in indossi. Come \u00e8 nata una dinamica di dialogo quest\u2019altra collezione? costante cui ha preso parte anche mio figlio Eugenio (collezioni- La scelta di una collana, sta e fondatore della piattaforma online Artuner, ndr). Il percorso o di una spilla da appun- espositivo parte dagli anni Novanta, quando \u00e8 nata la collezione, tare sull\u2019abito, \u00e8 il mio per svilupparsi in una serie di filoni di ricerca, definiti in base a un rituale quotidiano, una medium, un genere, un tema: la fotografia e il video, la pittura fi- forma di auspicio per una gurativa e astratta, l\u2019identit\u00e0 e la mitologia. La cronologia definisce giornata luminosa. Ho questo percorso che rimane per\u00f2 fluido e ricco di deviazioni. La iniziato a collezionare selezione include numerosi lavori acquistati in anni recenti, dando \u201camerican costume-jewellery\u201d negli anni Ottanta e possiedo diver- conto della dinamica della collezione, delle sue radici storiche e si pezzi rari ma anche molti di produzione pi\u00f9 diffusa. Amo questi dei suoi orientamenti sul presente e il futuro. \u00c8 questo uno dei bijoux, in particolare quelli anni Quaranta, perch\u00e9 sprigionano luce, significati che attribuisco a GONOGO, monumentale installazio- colore, creativit\u00e0. Durante la Seconda Guerra Mondiale risponde- ne di Goshka Macuga realizzata appositamente per Reaching for vano al bisogno di bellezza: indossarli era un modo per esprimere the Stars: un razzo spaziale pronto al lancio posizionato nel corti- fiducia nella vita anche in momenti cos\u00ec drammatici. E poi, soprat- le di Palazzo Strozzi. Orientata verso l\u2019esplorazione dell\u2019ignoto, tutto, erano gioielli democratici che le donne potevano comprarsi quest\u2019opera \u00e8 un simbolo, un esempio concreto di cosa intendo per da sole. Il loro design raffinato, in contrasto con i materiali poveri committenza e produzione ovvero un\u2019alleanza con gli artisti per con cui sono cesellati, mi ha subito affascinata. La collezione poi si realizzare ci\u00f2 che ancora non c\u2019\u00e8. \u00e8 spinta oltre la met\u00e0 del \u2019900 con i gioielli anni Settanta di Miriam Haskell e Wendy Gell fino ad arrivare a Iradj Moini. Ultimamente, mi sono innamorata delle grandi collane di William de Lillo\u2026 Ti ho chiesto della tua prima opera, il punto zero della tua col- lezione. Adesso vorrei chiederti se hai gi\u00e0 deciso quando ti fermerai? Fermarmi non appartiene alla mia forma mentis. Preferisco costru- ire un\u2019eredit\u00e0, non solo materiale ma fatta di idee, pensieri, affetti da trasmettere ogni giorno ai miei figli e alle mie splendide nipotine. 114","Alcune opere della mostra \u201cReaching for the Stars\u201d a Palazzo Strozzi di Firenze dal 4 marzo. In alto da sinistra. \u201cNice Tits\u201d di Sarah Lucas, 2011. \u201cLa rivoluzione siamo noi\u201d di Maurizio Cattelan, 2000. Al centro. \u201cSaint Sebastian\u201d di Fiona Tan, 2001. In basso da sinistra. \u201cThank you for your years of services (Joann\/ Lawyer)\u201d di Josh Kline, 2016. \u201cThe End. Rocky Mountains\u201d di Ragnar Kjartansson, 2009. Nella pagina accanto \u201cLove is great\u201d di Damien Hirst, 1994.","Quando il COURTESY ALIREZA SHOJAIAN E GALERIE LA LA LANDE. crimine \u2022 l\u00d5AMORE In molti Paesi dell\u2019AFRICA e del MEDIO ORIENTE fare ATTIVISMO LGBTQ+ significa rischiare la vita. Ecco le storie di chi cerca, con azioni concrete, di combattere le INGIUSTIZIE. E aiutare le COMUNIT\u00c0 QUEER meno fortunate. Di GABRIELLA GRASSO S ono 69. In sessantanove Paesi amare una persona del proprio sesso \u00e8 un crimine. In 6 si pu\u00f2 es- sere condannati a morte. In 42 \u00e8 vietato esprimere un orientamento sessua- le e un\u2019identit\u00e0 di genere non conforme. I dati, del 2020, sono dell\u2019Ilga (In- ternational Lesbian Gay Bisexual Trans and Inter- sex Association,ilga.org) e denunciano l\u2019ampiezza di un fenomeno riassu- mibile in due parole: amore illegale. Where Love is Illegal (wherelo- veisillegal.com) si chia- ma,infatti,il progetto del fotografo Robin Ham- mond che dal 2015 rac- coglie storie e immagini \u201cdi discriminazione e sopravvivenza\u201d. Poich\u00e9 l\u2019omotransfobia non co- nosce confini,le testimo- nianze arrivano da ogni angolo del Pianeta, ma \u00e8 dove esistono leggi con- tro \u2013 in particolare in Medio Oriente e in Afri- ca \u2013 che la situazione \u00e8 particolarmente grave.L\u00ec il bisogno di fare rete, scambiare esperienze, cercare alleati, modifica- 116","STORIE DI LIBERT\u00c0 A sinistra. \u201cSous le ciel de Shiraz, Arthur\u201d, di Alireza Shojaian 2022. Sotto. \u201cSerie 520\u201d, di Fadi Elias. Nella pagina a fianco. \u201cDjalil\u201d di Camille Lenain. Tutte le opere fanno parte della mostra \u201cHabibi, les r\u00e9volutions de l\u2019amour\u201d, all\u2019Institut du Monde Arabe di Parigi fino al 19\/3. re la legislazione e la mentalit\u00e0 \u00e8 pi\u00f9 urgente. L\u00ec l\u2019attivismo ha vede, tra le altre cose, l\u2019obbligo di riportare alle autorit\u00e0 la presenza, qualcosa di eroico. nella propria famiglia, di una persona Lgbtq+ o che tiene compor- tamenti che possano far ritenere che lo sia\u00bb, racconta. \u00abPoich\u00e9 da Selly Thiam, nata negli Usa da padre senegalese e madre afro- noi esiste il concetto di famiglia estesa e ogni membro contribuisce americana, ha fondato in Kenya la societ\u00e0 di comunicazione digi- alla vita dell\u2019altro, questa legge ridefinirebbe in maniera radicale la tale None on Record (noneonrecord.com) che produce il podcast societ\u00e0. E avrebbe anche un costo economico: io lavoro e con le AfroQueer (afroqueerpodcast.com) nel quale racconta storie da un tasse contribuisco allo sviluppo del Paese. Se venissi arrestato per la continente in cui 30 Stati su 54 hanno leggi anti-Lgbtq+. \u00abIl livel- mia sessualit\u00e0, non solo non potrei pi\u00f9 farlo, ma peserei sullo Stato. lo di pressione dipende molto dal clima politico: il discorso viene Tutto questo, per\u00f2, non viene compreso dalla gente, accecata da una strumentalizzato prima delle elezioni o quando si vuole distogliere narrazione omofobica che ha radici politiche: esiste una destra ra- l\u2019opinione pubblica da altro, come durante il Covid\u00bb, afferma. \u00abTrac- dicale di matrice cristiana che dagli Usa \u2013 con organizzazioni come ciare un quadro preciso della situazione in Africa \u00e8 difficile: a di- The World Congress of Family e Family Watch International \u2013 sta spetto delle leggi ci sono Paesi, come la Tunisia, dove si tiene il cercando di influenzare la politica mondiale con l\u2019aiuto delle destre Queer Film Festival (organizzato dalla ong Mawjoudin,su Instagram locali. E poich\u00e9 il Ghana \u00e8 strategico nel Continente, se ci riescono @mawjoudin_we_exist, ndr); oppure come la Nigeria, dove duran- qui, altri Paesi seguiranno\u00bb. Nonostante tutto, Donkor pensa gi\u00e0 al te il Pride si susseguono decine di eventi e la narrativa queer inizia Pride di giugno: \u00abTra le altre cose lanceremo una Queer Anthology, a comparire nel cinema di Nollywood; da Nord a Sud le associa- antologia di storie raccolte con una call pubblica con il fine di cre- zioni Lgbtq+ sono tantissime, ma \u00e8 impossibile tenerne il conto are una narrazione che si contrapponga a quella negativa mainstre- perch\u00e9 non possono registrarsi come tali. Allo stesso tempo, dap- am e faccia sentire meno sole le persone\u00bb. pertutto pu\u00f2 capitare che la polizia faccia irruzione agli eventi que- er e in Senegal \u00e8 accaduto persino che in un cimitero fossero dis- Le sfide non sono pi\u00f9 semplici per chi vive in un Paese come il sotterrati i corpi di persone gay\u00bb. Uno degli argomenti pi\u00f9 usati in Sudafrica dove la Costituzione, scritta dopo la fine dell\u2019apartheid, chiave omotransfobica \u00e8 che si tratta di \u201cfaccende da bianchi\u201dil che garantisce la non discriminazione sulla base del genere e dell\u2019orien- \u00e8 un falso storico, come spiega Thiam: \u00abL\u2019idea che esistano compor- tamenti sessuali da criminalizzare \u00e8 stata introdotta prima dai mis- sionari e poi dai coloni, in particolare dagli inglesi. Le culture e le religioni locali sono state cancellate in modo sistematico in pi\u00f9 di cento anni, con il risultato che oggi \u00e8 difficile per le popolazioni ricordare che un tempo l\u2019atteggiamento nei confronti della sessua- lit\u00e0 era meno rigido e che il cristianesimo e l\u2019islam hanno influen- zato pesantemente la visione del sesso e delle questioni di genere\u00bb. \u00c8 stato ospite di AfroQueer Alex Kofi Donkor,direttore di Lgbt+ Rights Ghana (lgbtrightsgh.org), in prima linea nella campagna #killthebill del 2021, volta a evitare l\u2019approvazione di un progetto di legge particolarmente punitivo. \u00ab\u00c8 ancora in discussione e pre- 117","STORIE DI LIBERT\u00cb In 69 PAESI del mondo amare La violenza burocratica che investe i richiedenti asilo queer una persona del proprio SESSO esiste anche in Europa ed \u00e8 una delle questioni contro le quali si \u00e8 un CRIMINE. In 6 si pu\u00f2 essere batte Shrouk El-Attar (shro.uk), trentenne egiziana rifugiata in condannati a MORTE Uk, ingegnera, attivista e artista: con il nome di Dancing Queer propone uno spettacolo che coniuga danza del ventre e militanza. tamento sessuale. Liberty Matthyse \u00e8 una donna transgender che \u00abQuando avevo 16 anni non esistevano notizie in lingua araba sul ha collaborato con il Cospe al progetto Out & Proud rivolto alle mondo Lgbtq+, cos\u00ec scrissi un articolo sul sito di un amico egi- comunit\u00e0 Lgbtq+ di Zimbabwe, Eswatini e Malawi (cospe.org) e ziano. Lui fu arrestato, mentre io ero al sicuro in Europa. Il senso dirige Gender DynamiX (genderdynamix.org.za), organizzazione di colpa che ho provato ha influito sulla decisione, qualche anno che promuove i diritti trans nell\u2019Africa australe. \u00abDalle ricerche dopo, di chiedere asilo in quanto Lgbtq+. Non dimenticher\u00f2 mai condotte in pi\u00f9 Paesi africani risulta che ansia, depressione e ten- il trattamento disumanizzante a cui sono stata sottoposta, costret- denze suicide siano diffuse tra le persone trans, soprattutto donne, ta a descrivere a uomini bianchi di 60 anni, con dovizia di parti- come risultato dello stigma e della violenza fisica e verbale a cui colari, il modo in cui facevo sesso con la mia compagna\u00bb, ricorda. siamo sottoposte\u00bb, riporta. \u00abLa situazione \u00e8 difficile soprattutto nel- L\u2019idea di Dancing Queer \u00e8 nata per caso. \u00abGli amici inglesi per i le zone rurali come quelle in cui sono cresciuta. Rispetto a quando quali mi capitava di esibirmi mi hanno spinto a farlo in pubblico. ero adolescente \u2013 ho 35 anni \u2013 Internet consente oggi una maggio- Ma poich\u00e9 ho sempre avuto un problema con la connotazione re informazione, ma i servizi continuano a essere concentrati nelle sessuale e sessista associata alla belly dance, pur indossandone i zone urbane\u00bb. Ed \u00e8 uno dei punti su cui Gender DynamiX lavora: costumi continuo a non depilarmi gambe e ascelle. E mi disegno \u00abChiediamo al governo che i servizi sanitari siano accessibili a chi la barba: un modo ulteriore per portare l\u2019attenzione sulla temati- abita in campagna; che le terapie ormonali, la chirurgia e il sostegno ca queer\u00bb, spiega. \u00abDurante gli spettacoli parlo lungamente dei psicologico siano disponibili anche per chi vive nei Paesi confinan- diritti Lgbtq+. E devolvo una parte del ricavato a coloro, in Egit- ti; che venga sancito il diritto all\u2019autodeterminazione di genere; che to, che hanno bisogno di cure per l\u2019Hiv e di abitazioni sicure le persone Lgbtq+ che chiedono asilo non vengano sottoposte a perch\u00e9 ostracizzati dalle famiglie. Attraverso lo Shrouk El-Attar interrogatori disumanizzanti\u00bb, conclude Matthyse. Trust finanzio anche piccoli progetti imprenditoriali: una donna transgender egiziana, per esempio, ha avviato un catering e un\u2019at- tivista Lgbtq+ tunisina \u00e8 diventata tatuatrice\u00bb. Nel futuro, vor- rebbe scrivere un libro. 118","","STORIE DI LIBERT\u00cb A sinistra. \u201cShift. Ici et maintenant\u201d, di L\u00e9a Djeziri, 2019, alla mostra \u201cHabibi, les r\u00e9volutions de l\u2019amour\u201d. Sotto \u201cThis Arab is Queer\u201d, di Elias Jahshan, un\u2019antologia di 18 racconti di autori arabi Lgbtq+. Nella pagina precedente. Sopra \u201cJoujoux, Hiboux, Cailloux\u201d, di Khaled Takreti, 2014, alla mostra \u201cHabibi, les r\u00e9volutions de l\u2019amour\u201d. Sotto. Da sinistra. Selly Thiam e Liberty Matthyse. Perch\u00e9 per cambiare la narrazione le storie sono fondamenta- (mykalimag.com). \u00abIl nostro scopo \u00e8 sempre stato quello di crea- li. Lo sa il giornalista Elias Jahshan (origini libano-palestinesi, re uno spazio di incontro dedicato a persone Lgbtq+ e femministe, cresciuto in Australia), curatore dell\u2019antologia This Arab is Queer ma anche a coloro che credono in una societ\u00e0 pi\u00f9 libera che tute- (Saqi Books, saqibooks.com), che raccoglie 18 racconti di altret- li i diritti di tutti. Le cosiddette primavere arabe hanno aiutato in tanti autori arabi Lgbtq+, alcuni dei quali vivono in Occidente, questo senso, perch\u00e9 cittadini molto diversi hanno fatto fronte altri in Medio Oriente. \u00abL\u2019ho pubblicata in inglese non solo perch\u00e9 comune contro il sistema e non \u00e8 un caso che i governi abbiano \u00e8 la mia lingua ma perch\u00e9, anche volendo, difficilmente un edito- usato il discorso omofobo per screditare le rivoluzioni. Il cambia- re arabo avrebbe potuto farlo senza rischiare la censura, la chiusu- mento \u00e8 lento ma costante. In Giordania, per esempio, non \u00e8 ac- ra o ripercussioni sull\u2019intera comunit\u00e0 queer. Nei media mainstre- cettabile che un comico faccia battute su donne o gay: la gente non am occidentali ci viene data la parola solo quando accade un fatto ride pi\u00f9. Certo, la rivista non ha vita facile \u2013 siamo censurati in di cronaca, quando \u00e8 funzionale a una sorta di \u201cpornografia del Giordania, Qatar e Ghaza \u2013 ma i segnali di sostegno e gratitudine trauma\u201d o per sottolineare che abbiamo bisogno di essere \u201csalvati\u201d: che riceviamo sono molti di pi\u00f9 rispetto a quelli di odio\u00bb, raccon- ecco, questo libro vuole affermare la nostra voce\u00bb, dice. Le realt\u00e0 ta Abdel-Hadi, che al momento \u00e8 a Parigi come curatore della politiche e culturali di un\u2019area che va dal Marocco (dove esistono mostra Habibi, les r\u00e9volutions de l\u2019amour all\u2019Institut du Monde associazioni di attivisti come Nassawiyat, nassawiyat.org) all\u2019Ara- Arabe (fino al 19 marzo, imarabe.org). \u00c8 una collettiva di artisti bia Saudita (dove per omosessualit\u00e0 si pu\u00f2 morire) sono molto queer arabi, per la prima volta presentati in uno spazio mainstream. diverse. \u00abMa con alcuni punti in comune: un passato coloniale a \u00abL\u2019obiettivo non \u00e8 sfidare gli stereotipi, ma fare in modo che il cui si devono leggi omofobiche ancora in vigore; e un patriarcato pubblico entri in contatto con l\u2019intimit\u00e0 di ogni artista per accor- diffuso e radicato la cui tossicit\u00e0 rinforza lo stigma e diffonde omo ciare le distanze\u00bb, spiega. Si tratta di art-tivismo, ovvero attivismo e transfobia\u00bb, conclude Jahshan. attraverso l\u2019arte. Perch\u00e9, come dice Abdel-Hadi: \u00abCon la creativi- t\u00e0 si possono aggirare i divieti dei governi. E guardare al mondo Una delle firme di This Arab is Queer \u00e8 Khalid Abdel-Hadi, da una prospettiva pi\u00f9 leggera\u00bb. giordano, fondatore 17 anni fa del magazine queer online My Kali 120","","122","ARTISTE A MILANO Lo stile vive Sara in CITT\u00c0 Leghissa Performance spontanee, ABITI dipinti a mano, \u00c8 un\u2019artista indipendente, installazioni e UNIFORMI sostenibili: queste giovani attiva nel campo della creative, fotografate per le STRADE del capoluogo performing art. \u00abLa mia ricerca nasce da un bisogno lombardo o nei loro studi, ci raccontano di una ricerca di connessione, condivisione che va oltre l\u2019ARTE. Di MICHELE FOSSI. Foto di e trasformazione con i MACIEK PO\u017bOGA. Styling di FRANCESCA IZZI contesti e le persone. Attraverso un principio di ecologia delle risorse, mi servo il pi\u00f9 possibile di ci\u00f2 che \u00e8 gi\u00e0 disponibile nella realt\u00e0, creando sistemi e dispositivi che cercano di mimetizzarsi e confondersi con il contesto in cui avvengono\u00bb, spiega. \u00abSono affascinata in particolare dall\u2019idea della \u201ctrasversalit\u00e0 dei pubblici\u201d, e cio\u00e8 dalla possibilit\u00e0 di includere nella performance persone non legate al circuito dell\u2019arte contemporanea: i pubblici che abitano i bar e attraversano le piazze delle periferie e dei quartieri; student3 delle scuole pubbliche; amic3 riunit3 per le scorribande\u00bb. Sono sempre diverse, le \u201csituazioni\u201d create da Sara Leghissa per favorire la nascita di performance spontanee e aperte ai non addetti ai lavori: variano dalle sfide a braccio di ferro ai saloni di bellezza e \u201cdi pelosit\u00e0\u201d improvvisati per strada, agli attacchinaggi abusivi e, per finire, persino ai passaggi di tuorli d\u2019uovo di bocca in bocca. Giacca doppiopetto di nappa BRUNELLO CUCINELLI. Maxi t-shirt over di jersey di cotone stampa cyber grafica SPORTMAX. Pantaloni di cotone con apertura zip e tasche a filetto GENNY. 123","Arianna Vairo \u00abRappresento il corpo, che per\u00f2 non mi interessa in quanto tale, ma come unica modalit\u00e0 in nostro possesso per rendere visibile quel che siamo. In passato, ho scelto come soggetti della mia osservazione soprattutto i lettori nelle biblioteche. Trovo infatti che la lettura \u201ccatturi\u201d in maniera particolare il corpo, forse perch\u00e9 \u00e8 un\u2019attivit\u00e0 in cui la concentrazione \u00e8 totale\u00bb, racconta l\u2019artista e illustratrice milanese, classe \u201985, nota per le sue collaborazioni con il New York Times e Marina Abramovi\u010d e per aver illustrato oltre venti libri per bambini. \u00abPi\u00f9 di recente, sono i corpi danzanti a conquistare la mia attenzione\u00bb, aggiunge. Nascono cos\u00ec i Dancing Inks, o Inchiostri Ballerini: figure dipinte a inchiostro su carta, durante sessioni di ballo in una balera di Milano. \u00abOpere dove il gesto della danza \u00e8 lontano dall\u2019accademia, e necessario come la vita\u00bb. Una linea di lavoro, che, dopo la pausa della pandemia, Vairo sta sviluppando ulteriormente collaborando con performer e danzatori contemporanei (tra le ultime collaborazioni, quella con Annamaria Ajmone) e con artisti circensi. \u00abIl mio obiettivo \u00e8 raggiungere il crinale tra immagine e spettacolo vivente, trasformando la mia pratica di disegnatrice in una vera e propria performance\u00bb. 124","ARTISTE A MILANO Abito in maglia di filato di puro cotone con motivo a trecce MAX MARA. Pantaloni di lana e scarpe stringate. Tutto BOTTEGA VENETA. Orecchini \u201cRock\u201d a cerchio in argento 925 GIOVANNI RASPINI. 125","ARTISTE A MILANO Older Fondata da Letizia Caramia e Morten Thuesen, Older \u00e8 un\u2019azienda di design italo-danese specializzata nella creazione di uniformi sostenibili \u2013 dette \u201cFurniform\u201d \u2013 la cui peculiarit\u00e0, si legge nel sito, \u00e8 \u201campliare gli spazi architettonici in cui vengono indossate\u201d. \u00abFurniform deriva dall\u2019unione delle parole furniture e uniform\u00bb, spiega Caramia. \u00abL\u2019idea \u00e8 nata da una ricerca sulle divise nel mondo del progetto, la definiamo \u201cl\u2019architettura vestita\u201d. Tra le uniformi e le costruzioni si possono trovare molte analogie: si pensi alle antiche trib\u00f9 che vivevano in tende di stoffa o di pelliccia animale e utilizzavano lo stesso materiale per i loro abiti e le loro case. Tutti i pezzi di Furniform sono indumenti trasformabili che possono diventare elementi d\u2019arredo, come sedie, tavoli e persino spogliatoi\u00bb. La prossima presentazione di pezzi Furniform avr\u00e0 luogo durante il Salone del Mobile di aprile nei locali dell\u2019ADI Design Museum di Milano, detentore del leggendario archivio del Compasso d\u2019oro.","Letizia Caramia. Top \u201cTubo\u201d a righe SUNNEI. Pantaloni con tasche worker di cotone SOALLURE. Orecchini PANCONESI. Morten Thuesen. Camicia a maniche corte UNITED COLORS OF BENETTON. Maglia a maniche lunghe di cotone Supima INTIMISSIMI.","ARTISTE A MILANO Binta Diaw Attraverso una personale ricerca sul corpo e la spazialit\u00e0, arricchita da riflessioni sulla percezione della donna nera nel mondo occidentale, Binta Diaw indaga alcuni dei fenomeni sociali che pi\u00f9 definiscono il nostro mondo contemporaneo \u2013 come la migrazione, la nozione di appartenenza o la relazione con l\u2019organico e il vegetale. \u00abLe mie installazioni sono esperienze fisiche e sensoriali che obbligano lo spettatore a riconoscere il suo posto nel mondo, invitandolo ad andare oltre ogni prospettiva eurocentrica\u00bb, spiega l\u2019artista italo-senegalese, nata a Milano nel 1995 e diplomata all\u2019Accademia di Belle Arti di Brera e all\u2019\u00c9sad di Grenoble. Per la sua prima mostra personale ad Abidjan, nel 2021, Diaw si immerge nella ricca storia dell\u2019intreccio dei capelli delle donne africane nelle piantagioni. \u00abLe loro acconciature nascondevano indicazioni sulle rotte del marronage, i percorsi segreti per sfuggire dalla piantagione. Altre volte tra i loro capelli le donne celavano anche i semi delle piante provenienti dalla loro terra, nella speranza di salvarsi e di trovare un giorno una nuova casa dove spargerli di nuovo\u00bb. Binta Diaw \u00e8 tra le artiste che esporranno le loro opere alla Biennale di Liverpool The Sacred Return of Lost Things, in programma dal 10 giugno al 17 settembre.","Maglia surfer a maniche lunghe con tulle di cotone, vestito di seta con dettagli in bianco senza spalline, orecchino a spirale di resina e metallo e collana. Tutto DSQUARED2.","ARTISTE A MILANO Giacca di pelle con tasche applicate SALVATORE SANTORO. Top e gonna di velour e gonna cintura di nappa old con maxi tasche. Tutto MIU MIU. Penny loafer di pelle spazzolata con impunture verdi con logo PLS sul retro della scarpa PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI x SEBAGO. Calze di cotone MARIA LA ROSA. Reverie Nota per la poeticit\u00e0 della sua pratica d\u2019artista, Reverie (un \u201cnomen omen\u201d in omaggio alla Poetica della r\u00eaverie di Bachelard che \u2013 tiene a precisare \u2013 \u00e8 anche il suo vero nome anagrafico, oltre a quello d\u2019arte) lavora per cicli tematici che sviluppa attraverso sculture, performance e solitamente con un libro d\u2019artista dedicato a ogni ciclo. \u00abNel 2022 ho terminato quello sul sogno con un progetto intenso: Sogno 5: Icaro\u00bb, spiega l\u2019artista, nata a Vinci e milanese d\u2019adozione (nella foto qui accanto, l\u2019artista con la tuta alare indossata nella performance). \u00abSi tratta di un lavoro site specific nato dalla biografia fittizia di un \u201cIcaro contemporaneo\u201d: un individuo queer con le protesi al posto delle braccia che, malgrado le sofferenze, sceglie di vivere. Come lui, portiamo tutti sulle nostre spalle cicatrici che non si rimarginano, eppure continuiamo a esistere\u00bb. Sempre ispirata al protagonista del mito greco \u00e8 la performance che l\u2019artista ha messo in scena lo scorso settembre presso Casa Morra a Napoli, durante la quale, appesa al braccio di una gru in grado di elevarsi fino a trentatr\u00e9 metri di altezza, ha investito il pubblico del potere di determinare durata e altezza del suo volo in aria. Da due anni Reverie sta lavorando a un nuovo ciclo dedicato alla \u201critualit\u00e0 contemporanea\u201d che vedr\u00e0 la luce a partire dall\u2019aprile del 2023 con una mostra personale. 130","131","Flaminia Veronesi Dedicati alla rappresentazione del fantastico in un linguaggio visivo contemporaneo, i lavori di Flaminia Veronesi, spesso popolati di creature mitologiche e figure oniriche, invitano lo spettatore ad affacciarsi alla soglia della realt\u00e0, sfidandone i confini e andando oltre tab\u00f9 e restrizioni. Ne \u00e8 un esempio Diorama, un imponente arazzo cucito a mano, popolato di figure fantastiche, che l\u2019artista lo scorso anno ha presentato a Villa Necchi Campiglio, il giorno di inaugurazione del Salone del Mobile, insieme a sculture raffiguranti ciclopi viola, conchiglie con le zampe, e, nella piscina, un curioso squalo rosa munito di braccia. \u00abDa piccola sono stata letteralmente folgorata da sensazioni del meraviglioso. Da adulta, ho iniziato a ingegnarmi su come ricreare, e condividere, questi stati di esaltazione caratterizzati da un forte senso di stupore\u00bb, racconta l\u2019artista, che il 21 febbraio ha inaugurato nei locali del flagship store milanese di Marni (con cui collabora dall\u2019anno scorso) una gioiosa mostra personale popolata da unicorni, paguri su gambe, sirene, e altri simpatici mostriciattoli di sua invenzione. Un suo abito dipinto a mano firmato Marni, raffigurante una colorata fantasia di angeli e diavoli, \u00e8 stato indossato niente meno che da Madonna durante un suo viaggio in Kenya. Trench di pelle e pantaloni di denim. Tutto MARNI. Maglia \u201cKnit Maxell Egg\u201d di viscosa con scollo con rollino e t-shirt \u201cShirty\u201d di tessuto Oxford elasticizzato. Tutto RRD ROBERTO RICCI DESIGNS. Orecchini \u201cRitmo\u201d in oro bianco 10 kt con diamanti e perle CRIERI. Hair & Make-up DANIELA MAGGINETTI. Stylist assistant ASJA PIOMBINO. Post production RETOUCH GRADING BUREAU. 132","ARTISTE A MILANO 133","IL CORAGGIO DI RIPARTIRE IL FENOMENO piacerebbe creare una rete di cativo degli oggetti\u00bb, mi ha IMPREVISTO supporto per artisti disabili. detto. \u00abSono miope e non vedo DELLA DISABILIT\u00c0 un tubo, ma mi basta scorgere \u00ab\u00c8 stato difficile ammette- il lembo di una maglietta sotto CECILIA SAMMARCO \u00e8 un\u2019illustratrice di re che stavo dando per sconta- una pila di roba accatastata per fama. E grazie al DISEGNO ha ritrovato la sua to il mio corpo. Ho dovuto capire che \u00e8 il pezzo giusto\u00bb. VOCE dopo l\u2019incidente che le ha stravolto la vita. accettare dei limiti oggettivi: la Colleziona occhiali, cappelli e Di GIULIA DI GIAMBERARDINO prima volta che mi sono messa bijoux: non ci aveva mai pen- al computer non riuscivo a sta- sato ma \u00e8 strano come, istinti- H re dritta, le mie braccia non si vamente, si sia sempre concen- o incontrato Cecilia Sammar- ma che non si ferma all\u2019altezza aprivano. Ma grazie ai disegni trata sulla parte superiore del co in una di quelle giornate che del bacino. \u00c8 nata a Cosenza, ho ritrovato la mia strada\u00bb. Ce- corpo. Della vita prima della potremmo subito definire \u201cno\u201d vive a Roma da quando aveva cilia non vuole che questa pos- disabilit\u00e0 le manca la possibili- per via di un susseguirsi di im- 18 anni (ora ne ha 33), ha una sa sembrare una terapia, l\u2019arte t\u00e0 di improvvisare. A Bogot\u00e0 \u00e8 previsti. Nella sua vita il fatto- laurea in Architettura e si \u00e8 \u00e8 un lavoro ma anche uno stru- in corso una sua personale \u2013 avvicinata all\u2019illustrazione per- mento che le consente di cer- EredITA, visibile fino al 16 re imprevedibilit\u00e0 non \u00e8 am- ch\u00e9 il suo modo di risolvere care una voce. \u00c8 la radice che marzo presso Espacio KB \u2013 e messo, \u00e8 stato piuttosto sosti- problemi passa attraverso le sente forte dentro di s\u00e9 e che le mentre la organizzava non ha tuito da una tabella Excel immagini. Dipingere \u00e8 la sua ha permesso di riconoscersi dormito per settimane. \u00abNon \u00e8 \u00abgrande cos\u00ec\u00bb. E per darmene pi\u00f9 grande passione e nell\u2019esta- quando la sua fisicit\u00e0 e le con- facile convivere con il senso di un\u2019idea ha usato come metro la te del 2019 aveva appena con- dizioni di contorno sono cam- colpa per il tempo sottratto alle gestualit\u00e0 dei bambini che, con cluso la sua prima mostra a biate. Tra i lunghissimi capelli persone che si prendono cura le braccia allargate, ci dicono Barcellona. El fen\u00f3meno empre- neri spicca un maxi collier a pi\u00f9 di lei\u00bb, mi dice. Pensa al futuro, come vorrebbero la loro fetta visto era un\u2019indagine delle si- fili in avorio. Lo ha scovato a alla solitudine, anche in un\u2019et\u00e0 di torta. \u00abMi aiuteresti a spo- tuazioni imprevedibili come Porta Portese \u2013 il mercato del- in cui non ci si preoccupa trop- stare la cannuccia nella tazza parte necessaria della vita, in le pulci pi\u00f9 famoso di Roma, po del domani. L\u2019arte, per lei, \u00e8 del t\u00e8 per favore?\u00bb. Qui il mio un esercizio di accoglienza. Il che definisce \u201cla sua boutique sinonimo di nuove conoscenze, senso di inadeguatezza \u00e8 esplo- suo fenomeno imprevisto, per\u00f2, preferita di sempre\u201d. Vive gli prospettive, desideri. Un\u2019ultima so. Non sapevo come compor- \u00e8 stato un incidente all\u2019appa- acquisti come uno stimolo alla domanda: ha paura?. \u00abNon pos- tarmi senza metterla in diffi- renza banale accaduto poco ricerca, che per lei \u00e8 una sorta so, ho scelto di concentrarmi colt\u00e0. \u00abHo imparato a chiedere dopo. Era a Ponza quando un di rito. \u00abCredo nella legge sulla gratitudine\u00bb. aiuto\u00bb, ha detto. Cecilia convi- impatto le ha causato una le- dell\u2019attrazione e nel potere evo- ve con una disabilit\u00e0 che l\u2019ha sione spinale. \u00c8 stata pi\u00f9 di un portata su una sedia a rotelle, anno in ospedale: scontrarsi A sinistra. \u201cSono improvvisamente con la disa- Fragile\u201d, realizzata bilit\u00e0 comporta uno sconvolgi- per Tetra Pride, mento del corpo, delle perce- il progetto visivo di zioni, delle sensazioni. \u00abHo Cecilia Sammarco. dovuto reimparare tante cose, A destra. Cecilia ma la mia fortuna sono le per- Sammarco in uno sone che ho intorno. La vita \u00e8 scatto di Ludovica cambiata dal punto di vista Anzaldi. pratico, ma per il resto tutto \u00e8 rimasto com\u2019era\u00bb. E per questo ci tiene a sottolineare che si sente una privilegiata. In Italia un\u2019assistenza adeguata, nei casi come il suo, \u00e8 ancora un lusso per pochi \u2013 di conseguenza le 134","","SCUOLE Anche l\u2019aula \u00e8 una MUSA IED Firenze apre nello storico PALAZZO PUCCI. Un luogo in cui, diceva il marchese Emilio, \u201csi pu\u00f2 CREARE solo qualcosa di bello\u201d. Per ispirare i futuri STUDENTI di moda. Di ELISA PERVINCA BELLINI L Qui il fashion designer pu\u00f2 viverla fin dal L\u2019imprenditrice, stilista, influencer e attrice COURTESY EMILIO PUCCI HERITAGE. momento della formazione, considerando Margherita Maccapani Missoni \u00e8 mentor a notizia \u00e8 che Ied Firenze apre una nuova anche che per vocazione Ied nasce come per gli studenti di Fashion Business, men- sede all\u2019interno del palazzo dove Emilio scuola di design\u00bb. Un\u2019altra caratteristica tre ad Andrea Selvi, International Business Pucci fond\u00f2 la sua maison nel 1947. \u00abIl dell\u2019istituto che conta 650 iscritti nella sede Development & Buying Manager al Grup- dialogo tra habitus e habitat crea emozione, fiorentina \u00e8 l\u2019internazionalit\u00e0, come com- po Yoox Net-A-Porter, sono affidati gli elemento fondamentale per chi sogna di menta Venturi: \u00abI nostri studenti proven- studenti di Fashion Merchandising and diventare designer. Cosa pu\u00f2 coinvolgere gono da 100 Paesi diversi. Al momento a Buying. Aggiunge il Direttore della sede un giovane stilista pi\u00f9 del muovere i primi Firenze la percentuale di studenti stranieri della scuola che conta 12 hub nel mondo: passi della propria carriera nelle sale che \u00e8 del 40% ma l\u2019obiettivo \u00e8 invertire la pro- \u00abLa Gen Z \u00e8 meno impressionata dal pas- hanno visto un couturier fondare la propria porzione con il numero di italiani, anche sato rispetto a chi l\u2019ha preceduta, \u00e8 cambia- cifra estetica?\u00bb, dice Danilo Venturi, diret- grazie ai nuovi master in partenza a novem- to il rapporto intergenerazionale: ai men- tore della scuola. \u00abQui si pu\u00f2 creare solo bre che vedono mentor straordinari\u00bb. Si tori, scelti per le loro qualit\u00e0 personali e per qualcosa di bello\u00bb, aggiunge Laudomia tratta di Danielle Kwateng, Executive Edi- le loro capacit\u00e0 di ascolto oltre che per la Pucci, Presidente di Emilio Pucci Heritage, tor di Teen Vogue e fondatrice del digital loro professionalit\u00e0, \u00e8 affidato il compito di citando suo padre. concept shop The Volta River, che \u00e8 mentor mantenere vivo un dialogo con i giovani del master in Creative Direction for Fa- creativi trasmettendo allo stesso tempo pre- E cos\u00ec sar\u00e0, negli spazi di questo luogo shion; Elizabeth Bowring, Direttrice del ziose lezioni di vita e success stories profes- unico \u2013 archivio ma anche esperienza im- settore Sfilate al Worth Global Style sionali\u00bb. Se la scenografia \u00e8 quella di uno mersiva del mondo Emilio Pucci \u2013 dove il Network-WGSN di Londra, mentor del dei pi\u00f9 bei palazzi fiorentini, con le opere genius loci parla i linguaggi dell\u2019arte, dell\u2019ar- master in Fashion Trend Forecasting; e Theo di Bartolomeo Ammannati e Giuseppe chitettura e della moda. Continua Danilo Grassl, Membro dell\u2019Executive board del Bezzuoli, \u00e8 facile pensare che il percorso Venturi: \u00abLa contaminazione \u00e8 essenziale. Fashion Council Germany, docente all\u2019U- formativo sar\u00e0 ancora pi\u00f9 interessante. niversit\u00e0 di Berlino e di Monaco, mentor del master in Fashion Brand Management. In alto. Allestimento della Sala Bianca di Palazzo Pucci con capi dell\u2019archivio della maison. 136","","RICORDI N Il senso di ella moda ci vuole coraggio. tro nipote Furio Francini, Am- ROSANA per l\u2019eleganza Bisogna osare e avere visioni, m i n i s t r a t o r e D e l e g a t o Lo CHARME di una donna. Una SCELTA trovare nuove strade e interpre- dell\u2019Accademia, \u00abdiede un pre- coraggiosa. La NASCITA della prima ACCADEMIA di moda. Di SELENE OLIVA tazioni. Una vertigine che pos- ciso imprinting culturale che Uno scatto di sa plasmare idee e creativit\u00e0. Di perdura ancora oggi: i percorsi Rosana Pistolese con i due nipoti, questo Rosana Pistolese, costu- formativi del 1964 si sono adat- Lupo e Furio. mista, stilista e storica scom- tati ai tempi e alle esigenze, parsa nel 2008, \u00e8 sempre stata senza per\u00f2 mai snaturare la sua sicura, e a testimoniarlo \u00e8 la sua visione\u00bb. In pieno boom econo- vita. Gi\u00e0 disegnatrice per Emi- mico, l\u2019Accademia ha reso la lio Pucci (ricordiamo la colle- moda italiana \u00abun fenomeno zione Il Giro dell\u2019Isola dedica- culturale legato al cinema\u00bb, ag- ta a Capri) e per i tessuti di giunge ancora Lupo. \u00abRosana Maria Antonelli, Emilio Schu- all\u2019epoca lavorava con Luchino berth, Fernanda Gattinoni, nel Visconti e le Sorelle Fontana e 1962 venne chiamata in Ame- cap\u00ec che c\u2019era un filo sottile che rica per dare vita a una cattedra legava due mondi apparente- all\u2019Universit\u00e0 di Stato della mente cos\u00ec lontani, come quel- California, che le permise poi li del costume e della moda\u00bb. di aprire nel 1964 l\u2019Accademia Per definire Rosana Pistolese, Costume & Moda di Roma con oggi c\u2019\u00e8 solo un termine: char- il supporto delle istituzioni mant. \u00abHa sempre avuto un dell\u2019epoca. Un luogo dove s\u2019im- innato senso dell\u2019eleganza, an- parava non solo l\u2019arte sartoria- che nel modo di porsi e nella le del \u201ctaglia e cuci\u201d, ma anche gestualit\u00e0\u00bb, conclude Luna la storia: un approccio plurise- Lanzara, la nipote pi\u00f9 piccola, mantico che metteva al centro \u00abed \u00e8 questo l\u2019insegnamento pi\u00f9 la moda intesa come cultura. importante che ho imparato da \u00abSin da subito\u00bb, ci racconta il mia nonna\u00bb. nipote Lupo Lan- zara, Vice Presi- dente Accademia Istantanee della vita Costume & Moda, avventurosa ed elegante di \u00abRosana Pistolese Rosana Pistolese, dall\u2019album ha voluto imposta- di famiglia. re il programma dell\u2019Accademia su cinque macro aree distribuite su ogni anno: storia della moda, storia del costume, storia del teatro, storia dell\u2019arte e storia del cinema, per fornire un solido impianto culturale, una cono- scenza necessaria a interpretare il pre- sente\u00bb. Donna lun- gimirante, la Pisto- lese ha visto nello studio e nella cono- scenza una nuova energia vitale da infondere nella moda italiana. \u00abRo- sana\u00bb, continua l\u2019al- 138","","DI IERI E DI SEMPRE Riconoscibili, desiderate, le ICONE della gioielleria del \u2019900 irradiano ancora tutto il loro SPLENDORE. Di SYLVIA JORIF. Foto di THOMAS ROUSSET. Jewellery editor THOMAS DELAGE Anello Happy Diamonds in oro etico rosa con 3 diamanti mobili CHOPARD. Nel 1976, rovesciando i codici dell\u2019orologeria e della gioielleria, Chopard ha sviluppato i diamanti mobili, liberi da ogni inca- stonatura. Da allora, gli Happy Diamonds hanno fluttuato nei quadranti degli orologi, in collane, bracciali e orecchini: tecni- camente, ogni pietra \u00e8 contenuta in una capsula d\u2019oro con il fondo smussato, in modo che le pietre siano libere di girare. \u00abQuesti diamanti sono pi\u00f9 felici in libert\u00e0\u00bb,afferma Chopard da oltre 40 anni. Un manifesto nato da un\u2019idea poetica: riprodurre le migliaia di gocce d\u2019acqua che riflettono la luce del giorno. 140","DETTAGLI PREZIOSI \\\"Pour qui sont ces serpents qui sifflent sur\u2026\\\". L\u2019ipnotico Serpenti di Bulgari vale il perfetto verso alessandrino di Racine. La maison fondata nel 1884 a Roma \u2013 il n. 10 di via Condotti \u00e8 la sua storica boutique-museo \u2013 da Sotirio Bulgari, riprende la figura ambivalente degli scritti sacri, il serpente, che riflette la tradizione storica romana e le ori- gini greche del fondatore e ne fa il suo simbolo. Sin dal suo debutto negli anni 40, il segno Serpenti si evolve dalle prime versioni in maglia tubogas, ispirata ai tubi che trasportavano il gas in uso dagli anni Venti, fino alle interpreta- zioni contemporanee di Serpenti Viper, con le scaglie geometriche dall\u2019inconfondibile flessuosit\u00e0 ed elasticit\u00e0, ottenu- ta con un montaggio dei singoli elementi su una spirale interna in oro, opera della maestria artigiana della maison. Liz Taylor indossa gli iconici gioielli Serpenti durante le riprese del film Cleopatra, nel 1962. Collier Serpenti Viper in oro bianco con diamanti taglio brillante BULGARI. 141","Force 10 di Fred \u00e8 il legame affettivo di una famiglia con la passione per gli oceani. Creato nel 1966 e vero simbolo della maison, il bracciale, incontro tra un cavo nautico di acciaio intrecciato e un moschettone, \u00e8 opera di Fred Samuel, l\u2019estroso gioielliere che ha portato le suggestioni marine in place Vend\u00f4me, e ancora oggi emblema di libert\u00e0 ed eleganza effortless. Bracciale Force 10 XL in oro rosa con diamanti bianchi FRED. 142","DETTAGLI PREZIOSI Bracciale Bone in oro rosa ELSA PERETTI per TIFFANY & CO. Il Bone cuff disegnato da Elsa Peretti per Tiffany & Co. \u00e8 entrato nella storia della gioielleria, tanto da essere esposto al British Museum come un\u2019opera d\u2019arte. Ispirato alle ossa e alla Casa Mil\u00e0 di Gaud\u00ed, il bracciale realizzato in origine in argento tanto duttile da sembrare liquido ha forme organiche e curve sinuose e sensuali. Al suo debutto, diventa l\u2019accessorio per eccellenza del jet set newyorchese e internazionale degli anni Settanta. 143","Nel 1968 Van Cleef & Arpels crea il primo sautoir Alhambra con 20 quadrifogli stilizzati. La fortuna ha ispirato le creazioni pi\u00f9 emblematiche della maison, facendo di questo motivo, presente negli archivi fin dagli anni Venti, il suo emblema. Sofisticato e fresco, l\u2019iconico quadrifoglio nel tempo ha assunto tutti i colori delle pietre preziose: madreperla, calcedonio, agata, onice... e ha dato inizio alla gioielleria da portare tutti i giorni. Sautoir Alhambra in oro bianco e calcedonio VAN CLEEF & ARPELS. 144","DETTAGLI PREZIOSI Collier Grain de Caf\u00e9 in oro giallo, oro bianco e diamanti CARTIER. Da un semplice chicco di caff\u00e8, Cartier crea un gioiello senza tempo. La collezione Grain de Caf\u00e9 (che include collane, bracciali e orecchini) \u00e8 stata creata nel 1938 dalla visionaria designer Jeanne Toussaint, detta \u201cla Panth\u00e8re\u201d, alla guida creativa della maison di gioielleria francese per quasi 40 anni. Il coffee bean \u00e8 realizzato in oro e in oro e diamanti, con una singolare decorazione a nervatura sui chicchi. Raffigurato al collo di Grace Kelly, principessa di Monaco, nell\u2019effigie sui francobolli del Principato del 1957, questo grande classico della gioielleria continua ad affascinare ancora oggi. 145","TENDENZE 3. 1. Cintura con frange e cristalli FORTE_FORTE. 2. Orecchini a triangolo con frange e cristalli FABIANA FILIPPI. 1. 2. Abito con frange 4. 3. Giacca di pelle MARCIANO BY GUESS. con frange e Hair ALFIE borchie SACKETT. DANCASSAB. Make-up 4. Gonna pareo di seta con bordatura REBECCA WORDINGHAM. di frange Nails CHISATO MICHAEL YAMAMOTO. KORS Set design COLLECTION. JULIA DIAS. 5. Digital artwork OUTPUT LONDON. Model CARA TAYLOR. Styling JESSICA GERARDI. FRANGE 5. Bandana Pixel con all over frange PACO RABANNE. 6. Borsa Penelope di nappa CHLO\u00c9. 7. Sandali di raso con cristalli AREA. 6. Tra tessuti RICERCATI 7. e ACCESSORI preziosi, il decorativismo \u00e8 alle stelle. Di MARTA OLDRINI. Foto di MATT HEALY 146","","TENDENZE 2. 1.Top Irving con fantasia tie-dye ALEMAIS. 1. 4. 2. Cappello stampato Smurfs One Life One Planet DSQUARED2. 3. Sandali in raso multicolor con strass POLLINI. 3. 5. ColorMania Le TINTE FORTI sono grandi protagoniste del momento, con ROSA e AZZURRI a dominare le palette. Di MARTA OLDRINI. 6. Foto di MATT HEALY 7. Cardigan, t-shirt di 4. Collana Like cotone e gonna di Chromatic con pendente in oro rosa, tulle MOLLY brillanti e turchese GODDARD. CRIVELLI. Ballerine TOD\u2019S. 5. Borsa Sole di pelle Hair ALFIE COCCINELLE. 6. Tuta in taffet\u00e0 dal SACKETT. design ispirato ai Make-up capi utility ALBERTA REBECCA FERRETTI. WORDINGHAM. 7. Anello Clip Sintesi in oro rosa . Set design con zaffiro rosa JULIA DIAS. GISMONDI 1754. 8. Mini bag Digital artwork Strapcycle porta OUTPUT borraccia LONDON. Model BORBONESE. CARA TAYLOR. Styling JESSICA GERARDI. 8. 148"]


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