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Piastrini Identificativi studiarli e restituirli

Published by research, 2022-06-01 08:23:46

Description: Piastrini Identificativi studiarli e restituirli

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Presentazione Piastrini identificativi, dog tag o come vogliamo chiamarli sono dei piccoli oggetti, non sempre in metallo, molto importanti nella vita di un militare, sono uno dei pochissimi oggetti che permettono l'identificazione precisa di un soldato, una sorta di carta d'identità che può permettere anche di ricostruire la storia militare di una persona, ma soprattutto potrebbe aiutare a identificare eventuali militari dispersi in guerra nel caso vengano ritrovati vicino ai resti del soldato o a dare nuove indicazioni nel caso di ritrovamenti solitari. In questi ultimi anni si sta verificando un incremento di collezionisti che spendono anche cifre abbastanza alte per poter mettere in vetrina l'identità di un soldato, senza neanche preoccuparsi della sua sorte, in questi ultimi anni si sta verificando una crescita esponenziale di pseudo esperti sullo studio di questi oggetti, ma, allo stesso tempo, sta crescendo anche il numero delle persone che si dedica seriamente allo studio di questi oggetti e persone che decidono che questi oggetti sarebbe più giusto cercare di restituirli alla famiglia del militare invece che tenerli in una vetrina. La nostra passione per i piastrini è nata molti anni fa, tutto è nato dal ritrovamento casuale di un Piastrino Italiano di un militare che ha combattuto durante la seconda guerra mondiale, leggere il nome sul piastrino ha smosso la mia curiosità: che fine avrà fatto? Che faccia avrà avuto?, e i familiari? Sarebbero stati contenti di poter riabbracciare questo importantissimo ricordo? Il resto sono anni e anni di ricerche, esperienze e studi acquisiti sul campo, capire come organizzare una ricerca, dove poter cercare tutte le informazioni possibili, e poi tanta, tanta ma tanta buona volontà e tanto tempo da dedicare alle ricerche. Visto che in questi ultimi tempi, forse anche grazie a tutte le ricerche che siamo riusciti a concludere, e sicuramente grazie al fatto che ammettiamo tranquillamente le nostre sconfitte, famiglie non trovate o famiglie che non hanno rivoluto i piastrini, sono in molti che ci chiedono aiuto semplicemente con informazioni su come organizzare le ricerche per proprio conto, abbiamo deciso di riunire tutte le informazioni che abbiamo trovato in questi anni scopiazzate a destra e a sinistra e realizzare un manuale sicuramente non completo al 100%, ma sicuramente molto utile a chi si vorrà dedicare a questo tipo di ricerche. Buona lettura e buone ricerche Associazione \"Gruppo Ricerche Storiche\" Roma www.grupporicerchestoriche.it www.italiandogtag.it https://www.facebook.com/grupporicerchestoriche/ 3

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La nascita dei piastrini identificativi L'utilizzo di un qualcosa che identificasse in maniera univoca un soldato, soprattutto in caso di decesso in guerra, è stata una necessità che si era avvertita in tutte le guerre che l'uomo ha combattuto. Vennero cercate differenti soluzioni, fino ad arrivare ad una sorta di schedatura dei militari, magari con semplici fogli di carta dove venivano scritti i nomi, fino ad arrivare agli stessi commilitoni che erano pronti ad identificare le salme dei soldati uccisi in battaglia, il tutto perché spesso e volentieri le famiglie più abbienti volevano a tutti i costi i corpi dei loro cari deceduti in guerra per dare una sepoltura. Purtroppo questa pratica, perfetta teoricamente, inizia a mostrare le proprie lacune durante le battaglie, quando non si avevano a disposizione per il riconoscimento delle salme nessuno dei commilitoni, oppure quando il soldato rimaneva completamente sfigurato, ma si sperava sempre di poter comunque identificare il soldato grazie a qualche oggetto personale o qualche foglietto o lettera dove risultava il suo nome, ma anche questa speranza mostrò delle lacune incolmabili. Capitava a volte che le salme rimanessero per giorni sul terreno prede di animali carnivori e di sciacalli che depredavano i morti di ogni minimo oggetto di valore, ed in questo caso, anche eventuali testimonianze cartacee venivano distrutte o rese illeggibili oltre che per il fatto che i corpi iniziavano ad andare in putrefazione, anche per eventuali condizioni meteorologiche, come pioggia o neve. Il tutto senza contare che molte volte i corpi dei caduti venivano sotterrati il più presto possibile, magari ricoperti di calce viva, proprio per evitare la loro putrefazione all'aria ed il proliferarsi di malattie che avrebbero fatto ancora più vittime della guerra stessa. Da qui la necessità di dotare i propri soldati di qualcosa che identificasse in maniera univoca l'identità del militare, necessità che però sembra nascere dalla necessità dei soldati di dotarsi di \"documenti di riconoscimento\" certi, per evitare in caso di morte di essere buttati insieme agli altri corpi dei caduti senza nome. Ufficiosamente i primi piastrini identificativi in larga scala nascono in America ad opera dei soldati nordisti che iniziarono a dotarsi di una sorta di piastrino di riconoscimento artigianale, realizzati incidendo il proprio nominativo sia su monete e sia su placchette metalliche, e su questi rudimentali piastrini venivano fatti a volte un foro ed a volte due fori, a seconda che si decideva di tenerla al collo tramite una corda o una catenina, oppure di inserirla in un braccialetto da portare sempre al polso. Molti soldati iniziarono non solo a mettere il proprio nome e cognome, ma iniziarono anche ad incidere il corpo di appartenenza, il loro numero matricolare ed anche la città e lo stato di origine, insomma una carta d'identità metallica a tutti gli effetti, capace di identificare in maniera univoca il proprio possessore. Alcuni commercianti, iniziando a vedere una buona fonte di guadagno, iniziarono a 5

fare e pubblicizzare questi piastrini, spesso fatti in argento, ma questi oggetti potevano essere acquistati esclusivamente da una piccola parte dei soldati, visto il costo non indifferente e così si iniziarono a commercializzare anche piastrini fatti con materiali meno pregiati. Mentre in America, anche se non ufficialmente, si iniziarono a diffondere questi primi modelli di piastrini identificativi, in Europa si continuava ancora ad usare il classico biglietto in carta che aveva comunque in eredità i problemi già descritti. Nella seconda metà del 1800 fu l'esercito Prussiano ad utilizzare i primi piastrini ufficiali in metallo, seguito da quello dell'esercito Austro Ungarico, che continuava ad utilizzare il classico foglietto di carta, ma questa volta racchiuso in un piccolo contenitore metallico rettangolare. Nel giro di pochi anni anche altri eserciti iniziarono a munire i propri soldati con piastrini metallici, quasi tutti con le scritte battute o in rilievo, unica vera soluzione alla possibilità di perdere i dati che ancora avevano quelli in carta. In Italia si iniziarono ad adottare i primi piastrini ufficiali verso la fine del 1800, con dei piastrini tutti particolari, un rettangolo di zinco con quattro buchi ai lati e con su scritti i dati del militare con un particolare inchiostro indelebile, ma questo piastrino, da molti oggi chiamato piastrino da cappotto, aveva il grosso problema che se per un motivo qualsiasi non si indossasse l'indumento su cui era cucito, l'identità del soldato, in caso di morte, rimaneva sconosciuta, e allora, verso l'inizio della prima guerra mondiale, si iniziò ad utilizzare un modello diverso di piastrino, cioè il solito foglietto di carta messo all'interno di un contenitore metallico rettangolare, munito di un occhiello e di una catenina, da portare al collo. Sempre all'inizio del 1900 altri stati, come America ed Inghilterra iniziarono a dotare i propri militari con questi piastrini identificativi, questa volta entrambi gli stati realizzarono i piastrini su dischetti tondi metallici. Quindi possiamo tranquillamente dire che agli inizi del 1900 il piastrino identificativo portato da tutti i soldati dei vari eserciti iniziò a fare il proprio lavoro, evitando per quanto possibile di lasciare centinaia o migliaia di soldati morti in battaglia senza un'identità. Ma la cosa doveva ancora essere migliorata, un solo piastrino non risolveva del tutto i problemi, se veniva lasciato sul corpo del morto per un'eventuale identificazione successiva non poteva essere riportato indietro per verbalizzare la morte del soldato stesso, per cui, anche se in maniere diverse si cercò di ovviare a questo inconveniente raddoppiando le piastrine. E così troviamo che i soldati Americani, ma anche quelli inglesi, avessero due piastrine distinte e separate, i Tedeschi continuavano ad averne una ma che era eventualmente possibile dividere in due mezze piastrine, mentre quelle Italiane erano due piastrine sovrapposte con quella sopra che teneva ferma quella sotto e che con un piccolo sforzo potevano essere divise. Nonostante tutto però l'uso dei piastrini artigianali, quasi sempre inseriti nei braccialetti, ha continuato ad essere in uso..... ma questo è un altro discorso! 6

Piastrini Identificativi Italiani Come già detto, anche i soldati Italiani iniziarono ad essere muniti di Piastrini di riconoscimento, ne esistono sicuramente tre modelli ufficiali, anche se ci è capitato di vedere solo una volta, e non dal vivo, un quarto ed un quinto modello sul quale però non siamo mai riusciti a trovare notizie ufficiali, quindi non abbiamo la certezza che siano un modelli ufficiali. In questa foto è rappresentato un primo tipo di piastrino, all’interno conteneva un semplice foglietto di carta dove venivano riportati tutti i dati del militare, che una volta piegato veniva inserito nel contenitore metallico rettangolare e normalmente tenuto al collo tramite una catenina o un cordoncino. Su quella che viene comunemente chiamata Tessera Militare venivano riportati oltre ai dati del militare (Nome, cognome, anno luogo e data di nascita) anche i nominativi dei genitori e la loro residenza, dati molto importanti per l'eventuale ricerca dei parenti per un'eventuale restituzione. In questa seconda immagine si può vedere un secondo tipo di piastrino. Questo modello dovrebbe essere il primo piastrino ufficiale utilizzato per il nostro esercito, un piastrino di forma rettangolare con quattro buchi agli angoli per essere cuciti sulle uniformi dei soldati. Il materiale con cui sono stati fatti è zinco, e la scritta che si trova sopra è fatta con un particolare inchiostro indelebile che avrebbe dovuto resistere nel tempo ed anche ai vari fattori atmosferici, questo modello di piastrino, che in molti definiscono \"Piastrino da Cappotto\" visto che andava cucito, venne usato anche durante la seconda guerra mondiale. Anche su questo piastrino troviamo tutti i dati di cui abbiamo bisogno per poter iniziare a fare le prime ricerche, in questo piastrino, che fa parte dei piastrini che siamo riusciti a restituire alle famiglie, con il numero di matricola, in questo caso praticamente illeggibile, grado e cognome del militare e nome del padre, anno di nascita, Distretto di appartenenza e in quale corpo venne arruolato. Non tutti conoscono questo modello di piastrino, per cui a volte capita che chi li trova li butti via senza sapere cosa effettivamente abbia trovato, questo in particolare è stato rinvenuto in una zona dove si è combattuto durante la seconda guerra mondiale, buttato sulla terra di scavo di una buchetta scavata da qualche detectorista ignaro di cosa avesse potuto trovare. 7

In questa foto invece possiamo vedere il terzo modello del piastrino Italiano, una versione per certi versi migliorata. Questo piastrino, anche se in foto non si capisce, era formato da due piastrini identici, con quello superiore che aveva un bordino ripiegato all'indietro in modo da bloccare il piastrino posteriore. L'utilità del doppio piastrino è già stata spiegata in precedenza, in caso di morte e relativa sepoltura della salma del militare, uno dei due piastrini veniva lasciato sul corpo, proprio per garantire un sicuro riconoscimento nel momento della riesumazione o dell'eventuale ritrovamento dei resti del militare, mentre l'altro veniva riportato al comando per redigere i verbali dell'accaduto. In questo piastrini in particolare, abbiamo avuto modo di lavorarne altri che avevano delle piccole varianti, troviamo nella prima riga il numero di matricola, il numero del distretto messo tra parentesi ed una lettera che indica la religione. Di seguito troviamo cognome e nome del militare, nome del padre, cognome e nome della madre, luogo di nascita e provincia di nascita. Una piccola precisazione va comunque fatta sul paese indicato sul piastrino come luogo di nascita: Non sempre l'indicazione è giusta, a volte ci è capitato che il paese indicasse invece il paese di residenza nel momento dell'arruolamento. Quanto spiegato fino ad ora è il normale per iniziare eventuali ricerche, ma ci sono ancora delle varianti che possono capitare in una ricerca o in un ritrovamento, sicuramente non come per i soldati Inglesi o Americani, ma anche molti soldati Italiani avevano preso l'abitudine di crearsi dei piastrini artigianali, quasi sempre usati come braccialetti o incisi su vecchie monete che normalmente hanno sempre gli stessi dati riportati, ma ci sono poi piastrini che per motivi non chiari possano riportare uno o più errori, ed in questo caso le ricerche iniziano a diventare difficili, ma non sempre impossibili, siamo riusciti a restituire alla famiglia un piastrino dove c'era il cognome sbagliato, il paese sbagliato e la provincia sbagliata, fortunatamente però era giusto il numero di matricola, e da quello siamo risaliti a tutto. Altri oggetti che potrebbero essere interessanti a chi decide di occuparsi di queste ricerche possono essere anche altri oggetti personali, come borracce o gavette molte volte incise artigianalmente. Ma adesso passiamo a come organizzare una ricerca vera e propria, questa che viene spiegata non è la legge sulle ricerche, ma è semplicemente un modus operandi basato sulla lunga esperienza acquisita nel corso degli anni, e alla fine della quale inseriremo alcuni piastrini che abbiamo avuto modo di far tornare a casa per far capire meglio come potevano essere scritti e far notare il discorso del distretto militare. 8

Consigli per la ricerca Sicuramente il primo pensiero che viene in mente quando ci capita per le mani un piastrino di riconoscimento è quello di sapere che fine ha fatto il militare, sarà tornato a casa oppure no?, ed in questo ultimo caso ha avuto una degna sepoltura oppure i suoi resti sono sepolti in qualche posto sconosciuto ed il militare risulta sulla lunga lista dei dispersi in guerra?? Proprio per questo il primo passo che facciamo è quello di consultare il lungo elenco dei morti e dispersi in guerra, e ne consultiamo due, quello di Onorcaduti e quello dell'UNIRR, cioè dei militari morti o dispersi in Russia. Il perché cercare nel database di Onorcaduti è semplice, ma perché cercare anche in quello dell'UNIRR?, semplice, perché abbiamo anche lavorato su un paio di piastrini persi in Italia ma che appartenevano a dispersi in Russia ma che non erano presenti su quello di Onorcaduti, database non completo al 100%. Questa prima ricerca serve soprattutto per sapere se il militare non risulta essere un disperso, ma in questo caso sarebbe giusto avvisare le autorità perché ci possono essere buone possibilità che insieme al piastrino ci possano essere anche i resti!! https://www.difesa.it/Il_Ministro/ONORCADUTI/Pagine/Amministrativo.aspx, 9

questo è il link per le ricerche su Onorcaduti, basta semplicemente inserire negli appositi campi il nome ed il cognome ed avviare la ricerca, nel giro di poco si avrà l'esito, o che 'il nominativo indicato non risulta censito tra i Caduti in Guerra', oppure apparirà il nominativo del militare con tutti i dati in possesso di Onorcaduti. https://www.unirr.it/ricerche/ricerca-nell-elenco-dei-caduti, questo invece è il link per la ricerca sul database UNIRR, anche in questo caso basta inserire nome e cognome ed avviare la ricerca ed aspettare il risultato, per questo sito è obbligatoria l’iscrizione per poter fare le ricerche, gratuita naturalmente. Questi i risultati su un militare su cui abbiamo fatto le ricerche, questo è tratto dal database di Onorcaduti, Orsini Luigi Questo invece dal database UNIRR, il soldato è morto in prigionia. 10

Una volta fatto questo semplice controllo si possono iniziare a fare le prime due richieste ufficiali, alle quali è comunque possibile abbinare altre ricerche. La prima richiesta che facciamo è all’archivio storico per avere il foglio matricolare, li è possibile sapere dove esattamente è nato il soldato ed anche un eventuale indirizzo, poi, una volta avuto il foglio matricolare facciamo richiesta all'ufficio anagrafico del militare per chiedere se ci sono ancora eventuali parenti in vita.. La mail dell'ufficio anagrafico va cercata sul sito del Comune del militare scritto sul piastrino o sul foglio matricolare, noi siamo sempre riusciti ad ottenere degli ottimi riscontri, forse perché scrivevamo ufficialmente come Associazione, di seguito elenchiamo i riscontri che abbiamo avuto con i vari uffici: 1) Alcuni, pochi, uffici non hanno mai risposto 2) Alcuni uffici non ci hanno fornito nessun dato, ma hanno avvisato direttamente loro i parenti spiegando il motivo della ricerca. 3) La maggior parte degli uffici ci ha comunicato gratuitamente i dati richiesti. 4) Qualche ufficio ci ha chiesto di pagare giustamente i diritti di cancelleria Nelle richieste è sempre meglio specificare che il militare potrebbe essere nato o comunque residente nel paese segnato sul piastrino al momento dell'arruolamento. Si, perché non sempre il paese segnato sul piastrino è quello di nascita del militare, a volte può essere anche quello di residenza del militare. Volendo, questa mail, può essere inviata anche ai Sindaci, può capitare di trovare Sindaci che oltre a dare una mano nelle ricerche, decidano di fare la restituzione ufficiale alla famiglia, cosa bellissima che ci è capitata molte volte. La richiesta del foglio matricolare va fatta in base al distretto militare di appartenenza, un numero di due o tre cifre che troviamo sul piastrino a volte tra parentesi, dobbiamo, con quel numero, andare a cercare l'Archivio Storico di competenza, però, e questo è un altro consiglio, basatevi sul numero del distretto perché può capitare che il paese segnato sul piastrino sia quello di nascita, ma al momento dell'arruolamento risiedeva in un altra città o addirittura in un altra regione, per cui il distretto non combacia. Se prendiamo il piastrino a lato come esempio, un piastrino che siamo riusciti a restituire direttamente al figlio del soldato, possiamo notare che il paese risulta essere Piove di Sacco, Padova. Ma nella numerazione dei distretti quello di Padova è il numero 29, e non 41 come riportato sul piastrino. Infatti il 41 corrisponde a Torino, città dove abitava al momento dell'arruolamento. Questi piccoli consigli servono ad evitare eventuali perdite di tempo indirizzando le ricerche in posti sbagliati. 11

Elenco archivi storici Istituiti nel 1870, 45 in totale in quell'anno, i Distretti militari erano articolazioni periferiche dell’esercito incaricate del reclutamento e di parte delle operazioni di mobilitazione. Erano comprese fra le competenze dei distretti le attività preparatorie alla leva, la chiamata alle armi, l’assegnazione delle reclute e dei militari in congedo ai rispettivi corpi, la tenuta della documentazione matricolare, la mobilitazione. Ciascun Distretto esercitava la propria giurisdizione su un territorio comprendente diversi comuni. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale i distretti erano diventati ben 106, come da tabella. 1 Alessandria 2 Piacenza 3 Bari 4 Foggia Bologna 7 Parma 8 Ravenna 5 Lecce 6 Teramo 11 Firenze 12 Lucca 15 Cagliari 16 Siena 9 Chieti 10 Catania 19 Catanzaro 20 Genova Como 23 Milano 24 Messina 13 Livorno 14 Caserta 27 Napoli 28 Novara Sacile 31 Caltanisetta 32 Treviso 17 Sassari 18 Ancona 35 Perugia 36 Trapani Potenza 39 Salerno 40 Roma 21 Reggio Calabria 22 Bergamo 43 Brescia 44 Cuneo Campobasso 47 Modena 48 Cremona 25 Benevento 26 Avellino 51 Venezia 52 Aquila 55 Ferrara 56 Macerata 29 Padova 30 Pavia 59 Siracusa 60 Ascoli Piceno 63 Rovigo 64 Forlì 33 Palermo 34 67 Ivrea 68 Agrigento Vicenza 71 Savona 72 37 Cosenza 38 Barletta 75 Vercelli 76 Gaeta Pinerolo 79 Mondovì 80 Lecco 41 Torino 42 Voghera 83 Massa Carrara 84 Spoleto Taranto 87 Cefalù 88 Monza 45 Verona 46 Castrovillari 91 Bassano 92 Nola Casale 95 Gorizia 96 Pistoia 49 Arezzo 50 Treviglio 99 Spezia 100 Sulmona Trieste 103 Aversa 104 Trento 53 Pesaro 54 San Remo Udine Viterbo 57 Reggio Emilia 58 Pisa Acireale Oristano 61 Mantova 62 65 Lodi 66 69 Orvieto 70 73 Varese 74 77 Belluno 78 81 Campania 82 85 Frosinone 86 89 Sondrio 90 93 Bolzano 94 97 Pola 98 101 Grosseto 102 105 Noto 106 Di seguito riportiamo anche tutti gli Archivi Storici con le relative mail, facciamo però presente che pur facendo parte degli Archivi di Stato, non lavorano tutti nello stesso modo, alcuni mandano il foglio gratuitamente, alcuni dietro pagamento da fare in francobolli o bonifico, insomma ognuno ha una procedura diversa!! 12

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Adesso facciamo una piccola panoramica su alcuni piastrini che abbiamo lavorato: Questi sono due piastrini restituiti alle famiglie, su quello nella foto a sinistra possiamo notare la scritta “Ufficiale”, non viene riportata la matricola e l’anno di nascita è scritto quasi alla fine, mentre nella foto a destra si nota la scritta “Aer”, classe, matricola e religione del soldato, in entrambi manca il numero del distretto. Non abbiamo mai approfondito il motivo di non trovare spesso tutti i dati inseriti nello stesso modo. Nel piastrino a lato invece troviamo subito matricola, distretto militare e religione, particolarità di questo piastrino il fatto che evidentemente era stato sbagliato a scrivere il paese di nascita, errore corretto mettendo una serie di “X” sulla scritta sbagliata. Questo è stato l’unico piastrino che abbiamo lavorato dove abbiamo potuto vedere questa correzione, ma non di rado ci sono capitati piastrini con uno o più errori che a volte ci hanno fatto veramente perdere tantissimo tempo prima di poter rintracciare la famiglia. In questa foto troviamo un altra variazione di scritte, la classe del soldato, cioè l’anno di nascita è stato inserito tra il cognome ed il nome della mamma. Ma la particolarità di questo piastrino, cosa che sarebbe impossibile da vedere o da capire a meno che non si fanno tutte le dovute ricerche, è che in questo piastrino ci sono due errori, il primo è il Cognome, troviamo scritto “Margaira” ma il cognome vero è “Margaria”, ed il secondo è quello del paese, troviamo scritto “Biscà”, invece il cognome corretto è “Busca”. 17

Questo piastrino invece lo abbiamo inserito per far capire meglio il famoso discorso che non sempre il paese segnato ed il distretto segnato coincidono. In questo piastrino il paese segnato è quello di nascita, Piove di Sacco in provincia di Padova, ma il distretto di Padova è il numero 29 e non coincide con quello segnato sul piastrino, che è il 41 che corrisponde al distretto di Torino. In questo caso sul foglio matricolare avremmo trovato anche la residenza all’atto dell’arruolamento o della messa in congedo- Anche per i piastrini Italiani possiamo provare a fare delle ricerche nei vari siti di genealogia, questi siti non sono molto utilizzati in Italia, anche se molto utilizzati all’estero, qui, con un po di fortuna, potremmo trovare una serie di informazioni utili per le ricerche. Per il piastrino in foto infatti siamo riusciti a trovare un piccolo albero genealogico dove viene riportato il nome del soldato e sette familiari. Da notare che in tutti gli alberi genealogici non vengono messi i nomi delle persone ancora in vita, ma magari è possibile trovare nomi di fratelli o sorelle, e a volte anche di figli non più in vita, e queste sono informazioni importanti per poter avere più informazioni possibili sulla famiglia. Un ultimo piastrino che vogliamo mostrare è un altro piastrino particolare dove le ricerche su eventuali articoli di giornali e anagrafe ci ha portato a farlo restituire alla famiglia che viveva in Svizzera. 18

In queste tre foto troviamo il piastrino di Righetti Gino, la particolarità di questo piastrino è che riporta il Comune di Nascita, Bologna ed il Comune di residenza, Grand Event, Svizzera. Dopo aver trovato alcune informazioni su un paio di giornali abbiamo contattato l’ufficio anagrafe che ci ha mandato i dati che avevano sul soldato, sul figlio e sul nipote. Questo ultimo documento ci confermava che aveva un nipote sicuramente in vita, poi è stata direttamente l’anagrafe a farci mettere in contatto con il nipote. La sorpresa maggiore è stata poi scoprire che la moglie del soldato era ancora in vita ed aveva ricevuto questo ricordo molto emozionata!! 19

Dog Tag U.S.A. Introduzione: Le dog tag sono state introdotte negli USA alla fine del 1906 con l'introduzione ufficiale ad una singola piastrina di forma rotonda, fino a metà del 1916, quando diventò ufficiale la coppia di dog tag. Dopo due anni, e cioè nel 1918 si cercò di risolvere un grande problema che era stato riscontrato, troppe persone con nomi e cognomi identici, e sulle dog tag venne inserito anche l'A.S.N., Army Serial Number, un numero che identificava una sola persona, una sorta di codice fiscale militare. Dopo circa una ventina di anni le dog tag cambiarono di nuovo, con l'introduzione di quelle che ormai tutti noi conosciamo, non più tonde, le cui dimensioni approssimative son di 5 cm per 3 cm circa, forma rettangolare con i bordi arrotondati ed un piccolo intaglio su uno dei due lati corti ed un foro per la collana sul lato corto opposto. Una piccola curiosità sull'intaglio presente sulle dog tag, visto che spesso ci hanno fatto questa domanda, non è un intaglio fatto a caso, ma era indispensabile per poter mettere e tenere stabile la tag nella macchina che serviva per battere i dati. Le prime dog tag ufficiali Mod 40 potevano contenere 5 righe per un massimo di 18 caratteri a riga dove venivano riportati tutti i dati necessari. Di seguito riportiamo le tabelle dell'evoluzione delle tag USA. Abbiamo preparato un esempio per ogni tipo di dog tag, partendo dal primo tipo fino ad arrivare al quarto tipo. I dati inseriti sono naturalmente non reali. Primo tipo, dicembre 1940 - novembre 1941 20

prima linea nome del soldato, seconda iniziale, cognome seconda linea numero di serie dell'esercito + gruppo sanguigno (spazio 17 o 18) terza riga il nome dei parenti più prossimi quarta riga indirizzo, numero, via, parente prossimo quinta riga indirizzo, città, stato Secondo tipo, novembre 1941 - luglio 1943 prima linea nome del soldato, seconda iniziale, cognome numero di serie dell'esercito, 8 primi spazi, spazio 9 libero, seconda linea tetano spazi 10-12, spazio 13 libero, tossoide tetano spazi 14-15, spazio 16 vuoto, gruppo sanguigno spazio 17 terza riga il nome dei parenti più prossimi quarta riga indirizzo, numero, via, parente prossimo quinta riga indirizzo, città, stato + religione Terzo tipo, luglio 1943 - marzo 1944 21

prima linea nome del soldato, seconda iniziale, cognome seconda linea numero di serie dell'esercito, immunizzazione del tetano, tossoide del tetano, gruppo sanguigno terza riga quarta riga quinta riga religione Nota: Il nome e l'indirizzo del parente più prossimo vengono tolti dalla fine di luglio 1943 Quarto tipo marzo 1944 - aprile 1946 prima linea cognome, nome, seconda iniziale seconda linea numero di serie dell'esercito, immunizzazione del tetano, tossoide del tetano, gruppo sanguigno quinta riga religione Nota: La sequenza del nome di chi la indossa cambia a Maggio 1944 Chiarite alcune cose sulle tag, passiamo anche a chiarire il significato del A.S.N. il numero seriale che identifica senza ombra di dubbio ogni militare USA. 22

Partiamo dal fatto che la maggior parte delle tag che vengono trovate hanno un asn di 8 cifre, poi cercheremo anche di spiegare altri asn che potrebbe essere possibile trovare, ed andiamo a spiegare i significati dei primi numeri: Regular Army o Esercito Regolare: inizia con la cifra 1, seguita da una seconda cifra (che indica l'area del corpo / comando di servizio, c'erano 9 aree del corpo per scopi amministrativi militari e 4 aree dell'esercito per scopi militari strategici). National Guard o Guardia Nazionale: inizia con le cifre 20, seguite da una terza cifra che indica il Corpo / Comando di servizio. Draftees o Arruolati: iniziano con la cifra 3, seguita da una seconda cifra che indica il Corpo / Comando di servizio. Commissioned Officers o Ufficiali Incaricati: iniziano con il prefisso O, seguito dal trattino -, può essere formata da 1 a 6, anche 7 cifre. Warrant Officers o Ufficiali di Mandato: iniziano con il prefisso W, seguito o meno da un trattino e da una serie di 7 cifre, a partire da 21. Flight Officers o Ufficiali di Volo: iniziano con il prefisso T, seguito da una serie di cifre. Army Specialist Corps o Corpi Specializzati: inizia con il prefisso S, seguito da una serie di cifre. Army Nurse Corpso Infermieri: inizia con il prefisso N, seguito da un numero di sei cifre che parte da 700.000- Hospital Dietitian o medico Ospedaliero: inizia con il prefisso R, seguito da una serie di cifre. Physical Therapist o Fisioterapista: inizia con il prefisso M, seguito da una serie di cifre. Contract Surgeon o Chirurgo: inizia con il prefisso CS, seguito da una serie di cifre. WAC o Esercito Femminile: inizia con il prefisso L (ufficiale), A (soldato) e V (WO), seguito da una serie di 6 cifre, di cui la prima designava il comando di servizio. Per quanto riguarda l'Esercito regolare, tutti gli asn iniziano con il numero 1. Dalla seconda cifra possiamo iniziare a capire qualcosa in più sul militare perchè indica l'Area del Corpo, o il Comando di Servizio, infatti erano 9 le Aree del Corpo Il Dipartimento di Guerra ha assegnato una sequenza di 100.000 numeri a ciascun \"Dipartimento\" e una serie di 1.000.000 di numeri a ciascuna \"Area del Corpo\" o \"Comando di servizio\". Le nove (9) aree del Corpo furono designate come Comandi di servizio il 22 luglio 1942. Secondo la AR 615-30, 12 febbraio 1942, i comandanti di area del Corpo furono incaricati di assegnare i numeri di serie dell'esercito a tutti 23

gli uomini arruolati all'interno delle rispettive aree. I seguenti blocchi furono assegnati agli uomini arruolati nell'esercito regolare il, o dopo il 1 luglio 1940: Nella tabella sotto vengono specificate le numerazioni. Regular Army: Tutti i numeri di serie iniziano con il numero 1, mentre ilo secondo numero indica l' area del corpo o il comando di servizio (ovvero l'area di induzione). Dipartimento delle Hawaii vanno da 10.100.000 a 10.199.999 Dipartimento del Canale di Panama vanno da 10.200.000 a 10.299.999 Dipartimento Filippino vanno da 10.300.000 a 10.399.999 Dipartimento Portoricano vanno da 10.400.000 a 10.499.999 Area del primo corpo vanno da 11.000.000 a 11.999.999 Area del secondo corpo vanno da 12.000.000 a 12.999.999 Area del terzo corpo vanno da 13.000.000 a 13.999.999 Area del quarto corpo vanno da 14.000.000 a 14.999.999 Area del quinto corpo vanno da 15.000.000 a 15.999.999 Area del sesto corpo vanno da 16.000.000 a 16.999.999 Area del Settimo Corpo vanno da 17.000.000 a 17.999.999 Area del Ottavo Corpo vanno da 18.000.000 a 18.999.999 Area del Nono Corpo vanno da 19.000.000 a 19.999.999 Guardia Nazionale: Tutti i numeri di serie iniziano con le cifre 20 , mentre la terza cifra indica l' area del corpo o il comando di servizio (ovvero l'area di induzione). Il Dipartimento di Guerra assegnò i seguenti blocchi ai membri delle unità della Guardia Nazionale inseriti nel Servizio Federale. Dipartimento delle Hawaii vanno da 20.010.000 a 20.019.999 Dipartimento Portoricano vanno da 20.020.000 a 20.029.999 Area del Primo corpo vanno da 20.100.000 a 20.199.999 Area del Secondo corpo vanno da 20.200.000 a 20.299.999 Area del Terzo corpo vanno da 20.300.000 a 20.399.999 Area del Quarto corpo vanno da 20.400.000 a 20.499.999 Area del Quinto corpo vanno da 20.500.000 a 20.599.999 Area del Sesto corpo vanno da 20.600.000 a 20.699.999 Area del Settimo Corpo vanno da 20.700.000 a 20.799.999 Area del Ottavo Corpo vanno da 20.800.000 a 20.899.999 Area del Nono Corpo vanno da 20.900.000 a 20.999.999 24

Draftees: Tutti gli asn iniziano con la cifra 3 , seguita dalla seconda cifra che indica l' area del corpo o il comando di servizio . Il Dipartimento di Guerra assegnò i seguenti blocchi ai tirocinanti o ai Drafte indotti dal Selective Training and Service Act del 1940 Dipartimento delle Hawaii vanno da 30.100.000 a 30.199.999 Dipartimento del Canale di Panama vanno da 30.200.000 a 30.299.999 Dipartimento Filippino vanno da 30.300.000 a 33.399.999 Dipartimento Portoricano vanno da 30.400.000 a 33.499.999 Area del Primo Corpo vanno da 31.000.000 a 31.999.999 Area del Secondo Corpo vanno da 32.000.000 a 32.999.999 Area del Terzo Corpo vanno da 33.000.000 a 33.999.999 Area del Quarto Corpo vanno da 34.000.000 a 34.999.999 Area del Quinto Corpo vanno da 35.000.000 a 35.999.999 Area del Sesto Corpo vanno da 36.000.000 a 36.999.999 Area del Settimo Corpo vanno da 37.000.000 a 37.999.999 Area del Ottavo Corpo vanno da 38.000.000 a 38.999.999 Area del Nono Corpo vanno da 39.000.000 a 39.999.999 Corpo dell'esercito femminile: Per quanto riguarda l'Esercito femminile sono stati introdotti degli asn diversi, composti da solo sei numeri e la prima cifra di tutti i numeri di serie indica già il comando di servizio specifico. Il Dipartimento di Guerra ha assegnato le seguenti gamme al personale del WAC: Area del Primo corpo vanno da 100.000 a 199.999 Area del Secondo corpo vanno da 200.000 a 299.999 Area del Terzo corpo vanno da 300.000 a 399.999 Area del Quarto corpo vanno da 400.000 a 499.999 Area del Quinto corpo vanno da 500.000 a 599.999 Area del Sesto corpo vanno da 600.000 a 699.999 Area del Settimo Corpo vanno da 700.000 a 799.999 Area del Ottavo Corpo vanno da 800.000 a 899.999 Area del Nono Corpo vanno da 900.000 a 999.999 25

Di seguito le varie divisioni delle varie Aree di Corpo: Prima area dell'esercito: Area del Primo Corpo: Maine, New Hampshire, Vermont, Massachusetts, Rhode Island, Connecticut Hq: Boston, Massachusetts Area del Secondo Corpo: New Jersey, Delaware, New York. Hq: Governors Island, New York Area del Terzo Corpo: Pennsylvania, Maryland, Virginia, distretto di Columbia. Hq: Baltimora, Maryland Seconda area dell'esercito Area del Quinto Corpo: Ohio, West Virginia, Indiana, Kentucky Hq: Ft. Hayes, Ohio Area del Sesto Corpo: Illinois, Michigan, Wisconsin Hq: Chicago, Illinois Terza area dell'Esercito Area del Quarto Corpo: Carolina del Nord, Carolina del Sud, Georgia, Florida, Alabama, Tennessee, Mississippi, Louisiana Hq: Atlanta, Georgia Area del Ottavo Corpo: Texas, Oklahoma, Colorado, Nuovo Messico, Arizona in parte, Hq: Ft. Sam Houston, Texas Quarta area dell'esercito Area del Settimo Corpo: Missouri, Kansas, Arkansas, Iowa, Nebraska, Minnesota, North Dakota, South Dakota Hq: Omaha, Nebraska Area del Nono Corpo: Washington, Oregon, Idaho, Montana, Wyoming, Utah, Nevada, Arizona in parte, California, Alaska Hq: Presidio di San Francisco, California 26

Curiosità: Di seguito riportiamo una serie di notizie varie che nel corso degli anni abbiamo trovato su diversi siti e/o pubblicazioni: Religione: Normalmente veniva messa una lettera per indicare la religione del soldato, P per protestante, C per Cattolica, GO per greco-ortodossa, H per ebraica od O per altra religione. Poteva anche non essere stampata nessuna lettera nel caso il militare non avesse o non volesse dare preferenze religiose specifiche. Dog Tag con prefisso 4: Dai primi mesi del 1943 venne introdotta una nuova serie di asn con prefisso 4 per i Draftees, visto che ormai la serie con prefisso 3 era pressoché stata completata. Anche in questo caso la seconda cifra mostrava l'Area di Corpo di provenienza del militare, come mostrato nelle tabelle precedenti. Dog Tag con prefisso R: Esistono anche delle dog tag con prefisso R ed una numerazione massima di 7 numeri. La lettera R indicava un militare che era già stato reclutato ed era un veterano della prima guerra mondiale. Dog Tag metalliche: Nel corso della seconda guerra si usarono diversi materiali per le dog tag a partire dal Monel, una lega di rame e nichel, per passare poi all'ottone e poi all'acciaio inossidabile. Dog Tag con 7 numeri: Tutti i veterani della prima guerra mondiale hanno un asn di 6 numeri e la numerazione massima è stata di 6000000, per tutti i volontari che da metà 1919 si arruolavano nell’esercito regolare venne dato un asn con una numerazione che partiva da 6000000 fino ad arrivare a circa 7100000 Dog Tag particolari: Continuando a fare ricerche abbiamo scoperto che esisteva una dog tag con le iniziali del nostro Gruppo, GRS!! Da una serie di ricerche abbiamo scoperto che queste tag venivano fatte quando era impossibile determinare l'identificazione certa di un militare per la mancaza della dog tag personale e la sigla GRS significafa semplicemente Graves Registrazion Service, queste tag erano normalmente marcate con le parole Unknown Soldier, soldato sconosciuto, e sulla seconda fila una lettera X seguita da un numero, insomma, purtroppo, l'ultima tag del militare. 27

Ricerche per le dog tag: La ricerca sulle dog tag USA è una delle più belle ricerche che si possano fare, a differenza di quelle Italiane in cui oltre le richieste ufficiali noi utilizziamo anche altri piccoli espedienti oltre ad una vasta rete di amici che ci aiutano in tutta Italia, per quelle USA esistono moltissimi siti ricchissimi di informazioni da utilizzare. Il primo sito da utilizzare per avere i dati di arruolamento del militare è il famosissimo NARA: https://aad.archives.gov/aad/index.jsp In questo sito, inserendo l'asn del militare oppure il nome e cognome completo è possibile trovare a sorta di foglio matricolare del militare. Tramite questo sito, facendo ricerche diverse, è anche possibile trovare ulteriori informazioni sul militare. Altro sito molto utile è Fold3: https://www.fold3.com/, sito a pagamento che ha anche una piccola parte gratuita: https://www.fold3.com/search-results/free? 28

Anche Fold3 è una miniera di informazioni utilissime per le nostre ricerche. Naturalmente, per chi deve fare una sola ricerca e non ha la certezza di fare altre ricerche entro un anno dalla prima, consigliamo, nel caso fosse indispensabile, effettuare l'iscrizione ed il pagamento, laddove possibile, solo per un mese, tempo che dovrebbe essere più che sufficiente per trovare tutti i dati reperibili. Consigliamo naturalmente di preparare sempre un file di ricerca, un classico documento Word o simili dove inserire tutti i dati trovati, anche i minimi particolari potrebbero essere utili alla ricerca, a volte un piccolo indizio è fondamentale!! A questo punto dobbiamo iniziare a sfruttare l'enorme potenzialità del web, ma soprattutto a sfruttare il fatto che esistono molti siti, alcuni gratuiti ed alcuni a pagamento, dove si possono trovare le informazioni più disparate, a partire dalla sepoltura, quasi sempre con foto della lapide e spesso anche con l'elenco delle sepolture dei parenti più prossimi. E qui inizia il bello della ricerca, dal ruolino ottenuto dal NARA sappiamo l’anno di nascita e la città di nascita del soldato e dalla tag spesso troviamo anche il nome del parente più prossimo, e possiamo iniziare a fare tutta una serie di ricerche incrociate, possiamo iniziare a sfruttare i vari siti genealogici (www.ancestry.com www.familysearch.org o altri siti che è possibile trovare in rete), possiamo iniziare a cercare la sua sepoltura su www.findagrave.com, oppure cercare nei censimenti degli anni 1930 e 1940. Il nostro consiglio è quello di armarsi di pazienza, carta e penna ed iniziare: Iniziamo a segnare nome e cognome del soldato, eventuale persona di riferimento e asn del soldato e partiamo subito con la ricerca sul NARA o tramite asn, più rapido, o tramite nome e cognome, facciamo un esempio: Nat R Owens, asn 34114397, persona di riferimento Roy Owens. Sul sito NARA con questo asn troviamo una scheda in cui possiamo vedere che era della Carolina del Nord, arruolato il 16/6/1941, bianco, non sposato e nato nel 1918, questo il link alla pagina NARA di Owens: https://aad.archives.gov/aad/record-detail.jsp? dt=893&mtch=1&tf=F&q=34114397&bc=&rpp=10&pg=1&rid=4559139 A questo punto facciamo un controllo si Find a Grave per vedere se troviamo una persona corrispondente e troviamo questo: https://www.findagrave.com/memorial/ 109580341/nathan-ray-owens che ha alcune cose corrispondenti con il soldato su cui stiamo facendo la ricerca, manca al momento di capire chi era Roy, l’altro nome scritto sulla tag. Quindi a questo punto iniziamo a fare ricerche su necrologi, articoli di giornale e siti 29

di genealogia, ed ecco quello che esce fuori: In alto a sinistra troviamo in rete il necrologio di Owens, e a questo punto scopriamo che Roy era il padre, mentre nelle due foto sopra a destra troviamo su un sito di genealogia un documento dell’arruolamento e il certificato di matrimonio del soldato. Dal necrologio possiamo vedere che quando Nat è morto aveva comunque dei familiari ancora in vita, ed è li che dobbiamo andare a fare le ultime ricerche per metterci direttamente in contatto con loro e adesso arriva il difficile, anche se in questi anni abbiamo scoperto che negli USA ci tengono molto a queste cose, quindi dobbiamo cercare di sfruttare al massimo i social dando risalto alla nostra ricerca, quindi cercare i vari gruppi fb del paese o della città dove dovrebbe vivere l’eventuale parente, cercare anche di contattare il Comune, eventuali musei locali e se serve anche eventuali giornali con cronache locali. Noi, fortunatamente, dopo tanti anni di ricerche abbiamo avuto la fortuna di conoscere tanti amici sempre disponibili a darci una mano, e questo significa sicuramente molto!! Speriamo che questa breve guida possa essere utile a chi si vuole mettere a fare questo tipo di ricerche!! 30

In tutti questi anni di ricerca abbiamo visto forse tutto il visibile per quello che riguarda piastrini e dog tag, volevamo in questa parte presentare qualche piastrino particolare, abbiamo provato a chiedere il permesso di pubblicarne qualcuna, abbiamo avuto solo la disponibilità degli amici dell’Associazione Culturale Ricercatori Militaria Priverno e per la quale ringraziamo l’amico Luigi Lanzaro. Questa tag non fa parte delle ricerche che abbiamo fatto ma ci faceva piacere presentare questa variante di dog tag USA evidentemente stampata per l’artigliere Giorgi che era stato incorporato come lavoratore e collaboratore USA. Nelle foto la dog tag, la restituzione della tag da parte dei ragazzi dell’Associazione Culturale Ricercatori Militaria Priverno al figlio del soldato e a sinistra il Presidente Luigi Lanzaro con la tag pronta ad essere restituita. 31

Alcune ricerche concluse: Bertolini Cannuni Ceccarelli Cesana Compton Cugusi Dean Di Ciola 32

Ferrara Fitzgerald Floyd Itri McIntyre Mc Lauglin Medlin Moutz 33

Owens Rinaldi Rosso Shepard Sullivan Thesman Nizzoli Franceschi 34

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