Indice degli argomenti Popolazione e composizione dello Stato francese La crisi economica ed agricola Luigi XVI e convocazione degli Stati Generali Problemi sul sistema di Votazione nell’assemblea degli Stati Generali Il Giuramento della Palla Corda L’avvento degli eserciti stranieri La presa della Bastiglia La costituzione Gli eventi del 12 e del 13 Luglio 1789 La reggia di Versailles La figura di Luigi XVI Le donne di Parigi su Versailles La fuga del re Luigi XVI La condanna a morte di Luigi XVI e Maria Antonietta. Gli anni del terrore L’uccisone di Danton e Robespierre La morte di Marat Le ultime fasi della Rivoluzione francese I Preti refrattari Mappa concettuale degli eventi Ideato da …
Menù Popolazione e composizione dello Stato francese Gli abitanti della Francia erano distinti in tre ordini: • Clero Nobiltà 1 Clero 2 • Nobiltà • Terzo stato 3 Il clero e la nobiltà, che rappresentavano appena il 2% della popolazione, possedevano un terzo di tutte le proprietà terriere, NON PAGAVANO LE TASSE e avevano molti privilegi. Il terzo stato era formato da: borghesi, Intellettuali, professionisti, artigiani, bottegai, operai, contadini, pastori, braccianti, etc. Questa categoria di cittadini non godeva di nessun privilegio, lavorava e pagava le tasse.
Menù La crisi economica e agricola L’agricoltura francese, contrariamente a quella inglese, era arretrata e non riusciva a soddisfare le richieste di tutta la popolazione. Dal 1786 al 1788 una grave carestia investì le campagne francesi e la produzione di grano fu scarsa, al punto che il prezzo del pane crebbe vertiginosamente. Ciò comportò il malcontento popolare e scoppiarono i primi disordini. Sempre negli anni 80, la Francia è costretta ad affrontare una grave crisi finanziaria. Lo stato francese non era povero, ma le spese erano aumentate sin dal tempo di Luigi XIV a causa delle guerre e del lusso della corte di Versailles. VEDI FILMATO DI VERSAILLES
Menù Per risolvere il problema finanziario, si pensò di estendere il pagamento delle tasse a tutti, nobili e clero. Ma poiché questi non accettarono perché non volevano rinunciare ai loro antichi privilegi, Luigi XVI Vedi filmato Il re Luigi XVI convocò gli STATI GENERALI Cioè: CLERO, NOBILTÀ E TERZO STATO, che non si riunivano dal 1614
Menù Gli stati generali non trovano l’accordo sul sistema di votazione Il 5 maggio del 1789 a Versailles si riunirono gli Stati Generali e da tutta la Francia giunsero i rappresentanti dei tre ordini. I rappresentanti dei tre ordini erano in numero di 1139 individui così ripartiti: • 270 rappresentanti della Nobiltà • 291 rappresentanti del Clero • 578 rappresentanti del Terzo Stato Il primo problema che si dovette affrontare riguardò la La richiesta del terzo stato non fu accolta dal sovrano, che modalità di voto. sino ad allora si era votato per Ordine; ogni ordine, cioè, aveva dato un suo voto. In non voleva perdere il consenso della nobiltà e del clero, questo modo nobiltà e clero avevano la maggioranza: quindi sciolse l’assemblea degli Stati Generali. erano due contro uno. Per evitare una sicura sconfitta a tutto vantaggio della nobiltà e del clero, il Terzo Stato chiese che si votasse per testa, cioè che ciascun rappresentante degli stati generali potesse dare un suo voto. In questo modo il Terzo Stato avrebbe avuto la maggioranza: 578 erano i rappresentanti del Terzo Stato contro i 561 della nobiltà e del Clero.
Menù Giuramento della pallacorda Ma i rappresentanti del terzo stato non si diedero per vinti e decisero di proseguire ugualmente i lavori. A questo scopo si riunirono nella Sala della pallacorda giurando che l’assemblea non si sarebbe sciolta senza aver redatto una Costituzione (giuramento della pallacorda). Nasceva così l’assemblea Nazionale Costituente. NAZIONALE perché era formata dai LA NASCITA DELLA COSTITUZIONE: vedi filmato rappresentanti di tutta la Francia COSTITUENTE: perché voleva dare al paese una costituzione.
Menù Di fronte alle continue sfide ai suoi decreti il re capitolò e il 27 giugno ordinò a nobiltà e clero di unirsi ai rivoluzionari, che si proclamarono Assemblea costituente. Allo stesso tempo, cedendo alle pressioni della regina, Luigi XVI radunò alcuni reggimenti stranieri, più affidabili di quelli francesi, attorno a Parigi e a Versailles. Di fronte al pericolo di un colpo di mano del re, il popolo parigino reagì con l'insurrezione e, dopo due giorni di tumulti, prese d'assalto la Bastiglia, il carcere simbolo del dispotismo reale (14 luglio 1789). Luigi XVI, impaurito dagli avvenimenti, decise il ritiro delle divisioni straniere.
Menù 14 LUGLIO 1789: PRESA DELLA BASTIGLIA Di fronte al pericolo di un colpo di mano del re, il popolo parigino reagì con l'insurrezione e, dopo due giorni di tumulti, prese d'assalto la Bastiglia, il carcere simbolo del dispotismo reale (14 luglio 1789). Luigi XVI, impaurito dagli avvenimenti, decise il ritiro delle divisioni straniere. La ghigliottina Vedi Filmato
Menù La costituzione Sin dai suoi primi giorni l'Assemblea si dedicò alla redazione della Costituzione, nel cui preambolo, noto come Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (26 agosto 1789), i delegati formularono gli ideali rivoluzionari condensati poi nell'espressione \"liberté, égalité, fraternité\". Era la solenne proclamazione delle libertà fondamentali dell'individuo (di pensiero, di parola e di stampa), dell'eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge senza distinzioni di ceto e dei principi democratici (divisione dei poteri, sovranità Ma il re rifiutò di approvare i decreti dell’Assemblea e si mostrò ostile alla rivoluzione. Allora si mossero le donne di Parigi, vedi popolare, diritto all'istruzione). filmato
Menù Gli eventi del 12 e 13 Luglio 1789
Menù La reggia di Versailles
Menù Luigi XVI
Menù Le donne marciano su Versailles La mattina del 5 ottobre 1789 le donne di Parigi marciarono su Versailles e si presentarono minacciose al palazzo reale. Le seguirono alcune migliaia di guardie nazionali. Messo alle strette, il re approvò i decreti e fu costretto a trasferirsi a Parigi, nel castello delle Tuileries, dove il popolo avrebbe potuto più facilmente tenerlo d’occhio. Sotto buona scorta, giunsero a Parigi insieme con la carrozza reale anche carri di grano e di farina per la popolazione affamata.
Menù La fuga del re Luigi XVI La notte tra il 20 e il 21 giugno 1791 il re e la sua famiglia fuggirono: il piano era quello di raggiungere il confine settentrionale della Francia. Ma la fuga venne scoperta e i fuggitivi vennero fermati a Varennes e furono riportati a Parigi. Luigi XVI era convinto che soltanto l’intervento armato del cognato imperatore d’Austria, con l’appoggio degli aristocratici francesi emigrati, avrebbe potuto riportare l’assolutismo, e quindi riponeva ogni speranza in una guerra. Anche i Girondini volevano la guerra, perché tramite essa le idee rivoluzionarie scoppiate in Francia potevano estendersi in tutta Europa. I Giacobini NON volevano la guerra perché sostenevano che la Francia non fosse capace di sostenere un simile sforzo bellico contro la potente Austria. Ma poiché nell’Assemblea Legislativa i Girondini avevano la maggioranza, il 20 Aprile del 1792 fu proclamata la guerra contro l’Austria a cui si affiancò anche la Prussia. Vedi Filmato guerra franco austriaca
Menù Prussia e Austria contro Francia
Menù 20 Settembre 1792: la Francia dichiara guerra all’Austria
Menù La condanna a morte di Luigi XVI e Maria Antonietta. In un primo momento la guerra fra la Francia e l’Austria volgeva a favore di quest’ultima. Tra i rappresentanti del terzo Stato allora cominciò a serpeggiare l’idea del complotto e del tradimento. Tra i traditori non mancava Luigi XVI, che, per tal motivo, fu processato e condannato a morte il 21 Gennaio 1793. Successivamente stessa tragica sorte toccò alla moglie, la regina Maria Antonietta (vedi filmato). Intanto il 21 Settembre 1792 veniva abrogata la Monarchia e nasceva la Repubblica Robespierre argomento la condanna di Luigi Capeto con queste parole: “Qui non c’è da fare un processo. Luigi fu re, e la repubblica è stata fondata; per risolvere la questione sono sufficienti queste parole. Luigi ha denunciato il popolo francese come ribelle e ha chiamato in suo aiuto, per castigarlo, le armi dei tiranni europei. La vittoria del popolo ha deciso che soltanto lui era ribelle. Luigi non può dunque essere giudicato; è già stato giudicato.
Menù Condanna di Maria Antonietta
Menù La ghigliottina
Menù Nasce il periodo del terrore La Convenzione ghigliottina Il Re Luigi XVI Maria Antonietta approva istituì Una nuova costituzione Il Comitato di salute democratica pubblica (6 Aprile 1793) Che emana La legge dei sospetti che Diritto di Diritto di Diritto di Diritto al lavoro Porta all’arresto di chiunque libertà uguaglian sussisten e all’istruzione era sospettato za za come controrivoluzionario
Menù L’esecuzione di Danton e i Robespierre Tra gli arrestati e i processati vi furono personalità di spicco come Danton e Robespierre. Infatti dopo che l’esercito rivoluzionario riuscì a portare diverse vittorie sia sui controrivoluzioari della Vandea, che contro i nemici esterni, si ritenne necessario attenuare il regime del terrore che si era instaurato. Ma i sostenitori di questa politica più moderata, come lo stesso Danton, furono arrestati e giustiziati. Successivamente, anche Robespierre, nemico di Danton, sarà accusato di tirannia il 27 luglio 1794 e per tal motivo ghigliottinato il giorno successivo. Dei tre protagonisti della Rivoluzione solo Marat non finì sotto la ghigliottina, perché era stato ucciso un anno prima da una donna. La morte di Marat (clicca sulla foto per vedere il video)
Menù La morte di Marat
Menù Ultime fasi della Rivoluzione francese, la nascita del Direttorio Nel 1795 venne approvata una nuova Costituzione, la terza. Questa prevedeva: Un governo chiamato direttorio, Un Parlamento diviso in Due Camere (in grado così di formato da cinque persone controllarsi reciprocamente) , eletto a suffragio censitario (cioè solo da coloro che possedevano una certa ricchezza) Composizione delle due camere Il consiglio dei 500 che Il consiglio degli anziani composto da 250 che discuteva e votava le leggi ratificava o respingeva le leggi emanate dai cinquecento. In questi ultimi anni si affermò sempre più la figura di giovane ufficiale dell’esercito: Napoleone Bonaparte
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Menù I preti refrattari Tra i tanti provvedimenti, l’assemblea Costituzionale decise di riformare anche l’organizzazione del clero: a tal fine vennero aboliti tutti gli ordini religiosi che non avevano un’utilità sociale (come assistere gli ammalati, gli orfani ecc. Parroci e Vescovi divennero funzionari stipendiati dallo Stato, e perciò dovevano giurare fedeltà alla Costituzione e cessare di dipendere dal papa. Una parte del clero, tra le proteste dei cattolici accettò di giurare (preti costituzionalisti o preti giurati). Un’altra parte invece rifiutò il giuramento alla costituzione e venne chiamata Refrattaria. La Francia si trovò allora spaccata in due e ai tanti problemi che l’affligevano si aggiunse anche il conflitto religioso
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