il sole nasce Pietro Bianchi
Questo libro è un Inbook, un libro illustrato con testo integralmente espresso in simboli. Divertiti a leggerlo a voce alta ai bambini, indicando i riquadri uno a uno con il dito,senza modificare velocità e ritmo della lettura originale. Se vuoi saperne di più, vai in fondo al libro. Il sole nasce Testo originale Il sole nasce del 2006 Aggiornamento secondo il modello definito dal Centro studi inbook. csinbook.eu 2022 Traduzione in simboli: Antonio Bianchi Simboli Widgit Literacy symbols (WLS) Widgit Symbols © Widgit software 2002-2022 www.widgit.com - www.auxilia.it Integrazioni simboliche morfologiche e lessicali curate dal Centro studi inbook, csinbook.eu, verso il sistema simbolico LAC, libero, aperto e consapevole della lingua italiana.
il sole nasce Pietro Bianchi 2006
È domenica mattina e mezza sono le , . sei È ancora buio . Mi alzo e mi vesto bene con la giacca .
Entro nella camera dei miei genitori e mi avvicino al papà : dorme ancora . Gli sussurro all' orecchio sole nasce : . Il papà non capisce subito . Ancora due minuti mi dice , .
Poi mi chiede un po' di acqua . Vado in cucina , prendo il vassoio con un piattino e una tazzina e porto l' acqua al papà . Grazie Pietro mi dice , .
Poi si alza e si veste senza fare rumore . Prendiamo la macchina fotografica fogli e , i pastelli e usciamo . La strada è ancora vuota .
Sono contento e cammino vicino al papà nostra I nostri passi e la . voce fanno l' eco . Al centro della piazza faccio una danza . Sono piccolo visto da lontano .
L' orologio del campanile indica le sette È ancora presto e non . c'è nessuno , oggi è festa .
Io prendo il foglio con i pastelli e disegno il sole che nasce .
Sono seduto sulla panchina con le come , piace gambe incrociate , a me .
Ecco le scale e la fontana del Comune . Mi piace fare il giro della fontana camminando sul bordo . Attento a non cadere , dicono sempre i miei genitori .
Disegno con pastelli di tanti colori . Il sole con i raggi , poi il cielo blu , poi il prato . E adesso cosa fai dice il papà ? . La cornice rispondo io ,.
In cielo ci sono tante nuvole , ma non piove . Il cielo è azzurro .
C'è un riflesso del sole sulla finestra . Arriva dall' altra parte .
Ecco il sole verso Tagliuno . È nato , la sua luce è diventata forte .
Faccio una corsa sugli anelli della piazza Tre . giri veloce come uno scoiattolo , .
Qui sono vicino alla scala che porta sotto al parcheggio , . Ci sono le macchine fare il giro ma , a me piace e salire dall' altra parte .
Poi andiamo verso la magnolia Sulla strada passa . una bicicletta
Sulla strada c'è un uccellino morto . Il papà lo prende e lo mette nel prato sul bordo della strada .
Ecco la magnolia . Sono nate tante foglie al posto dei fiori . Facciamo una fotografia per il mio libretto .
Nel prato c'è un fiore Mi piace soffiare e . via far volare tutti i semi piccoli .
Guarda come sono lunghe le nostre ombre . Sembriamo due giganti .
Sull' albero vicino alla strada sono nati tanti fiori rosa . Sono molto belli . Prendo la macchina fotografica e scatto una foto .
La mia ombra disegna una T . Guarda papà . È vero con le braccia sembra una T , . Ma c'è anche la testa , diventa una croce .
Sono contento . Torniamo a casa a fare colazione con la mamma e Irene . fine .
Il punto di vista del papà. Un piccolo passo verso l’adultità. Domenica mattina, sono le 6 e mezza. Si sente un leggero rumore dalla porta della camera, socchiusa. “Irene, sei tu”? Ma nessuno risponde. “Pietro, vieni”. Altri leggeri rumori alla porta, ma nessuno risponde. È Pietro. “Vieni Pietrino, vieni qui”. Nella camera c’è poca luce, la tapparella è abbassata fin quasi in fondo e la luce è poca anche fuori. Pietro avanza nella camera e si dirige verso di me, schivando l’angolo del letto; quando si avvicina lo vedo già completamente vestito, con addirittura la giacca. Rido piano. “Cosa c’è Pietro”, gli sussurro. “Sole nasce”, mi risponde con uguale tono di voce, sussurrato. “Sì, Pietro, il sole sta nascendo, ma dove vuoi andare già vestito”? “Sole nasce” ripete Pietro, con un tono di voce sempre basso, ma che vuole spiegare, capisci papà. Allora collego, “vuoi andare a vedere il sole che nasce”? “Sì”, risponde lui, contento. Allora interpreto la scena dei «due ‘nuti» che di solito mi vede nelle parte di chi sveglia al mattino, e contratto con Pietro, accordandogli altri due minuti di sonno, che lui chiede ridendo per il rituale ripetuto ogni giorno. Questa volta chiedo io «due minuti». Pietro me li accorda. “Aspetto qui” dice Pietro. Dopo meno di due minuti ritorna, “sole nasce”. “Ascolta Pietro, mi porteresti un bicchiere d’acqua, ho proprio sete. Prendine uno di plastica, attento a non farlo cadere”. “Sì” risponde Pietro senza esitazione e scompare andando in cucina.
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