Ho pensato di creare un diario digitale, unaraccolta di pensieri, sogni e idee solo per te.La puoi leggere su tutti i tuoi dispositivi:telefonini, computer, tablet ecc.È gratis ed è semplicissima da usare. Clicca o tocca le parole, le frasi, le immagini dentro alla cornice rossa...
... sono collegamenti che aiutano a rendereil viaggio nel Diario della la vita che vorreiancor più straordinario.Buona lettura.
Benvenuto qualcosa Trasformarsi, qualcosa ricostruire di Massimo Sumberaz e rinascere SpazioLa paura ai lettoridel giudizio
La vita che vorreiBenvenuto... Scena del film Un’ottima annata del 2006 diretto da Ridley Scott, con Russell Crowe e Marion Cotillard.Benvenuto nella nuova raccolta di riflessioni dellaLa vita che vorrei. Per chi non mi conoscesse sono perché non provare a coinvolgere le persone attraverso leMassimo Sumberaz e mi occupo di formazione e scene dei film?divulgazione nell’ambito dello sviluppo del potenziale Le immagini cinematografiche riescono a raggiungereumano, in particolare aiuto le persone a superare crisi di ognuno di noi in modo diretto, attraverso le emozioniqualsiasi tipo. toccano i nostri cuori e lasciano un ricordo indelebile. InLa pagina della La vita che vorrei è nata nell’ottobre del fondo la nostra vita può essere paragonata ad un film dove2016 senza nessuna aspettativa da parte mia se non recitiamo il ruolo di attori protagonisti e a seconda dellequella di offrirti momenti di riflessione e crescita. scelte che facciamo, diamo vita a capolavori da OscarSono un grande appassionato di cinema e mentre guardavo oppure a pellicole scadenti.un’ottima annata, uno dei film che preferisco, ho pensato: Dopo 15 mesi, a giudicare dal numero di fan che seguono la pagina (più di 140mila), dalle centinaia di messaggi e 4
recensioni ricevute, dalla vostra partecipazione La vita che vorreicon commenti e condivisioni, posso dire 5che l’idea ha funzionato. E per questo devoringraziare soprattutto te, che hai colto la miaidea e che l’hai condivisa. Grazie!Questo fantastico risultato mi ha spinto achiedermi se fosse possibile aggiungere ancoraqualcosa, darti un altro strumento utile pervivere meglio la vita di ogni giorno.Ecco quindi l’idea che, oggi diventa concreta, diaggiungere alla pagina Facebook una raccoltadi mie riflessioni, interviste e altri contenutiche potrai scaricare gratuitamente.Mi auguro che l’iniziativa ti piaccia e sia utile almiglioramento della tua vita.C’è moltissimo potenziale dentro di te, attingiad esso è trasforma i tuoi sogni in realtà, giornodopo giorno, un passo alla volta.Felice vita.Massimo
“Ci teniamo tutti ad essere La vita che vorreiaccettati ma dovete La paura del giudiziocredere che i vostri pensieri di Massimo Sumberazsiano unici e vostri, Quant’è difficile vivere senza farsi condizionare dal giudizioanche se agli altri degli altri? Quant’è complicato riuscire ad esprimere e mantenere le proprie convinzioni, i propri pensieri, di frontesembrano strani e impopolari” al mondo? Bastano pochi secondi per richiamare alla mente- Robbie Williams situazioni in cui vi siete sentiti bloccati, non voi stessi.Tratto dal film “L’attimo fuggente” Non vi preoccupate, non siete i soli, la paura del giudizio è una delle fonti d’ansia più comuni presente nella nostra società e quindi in ognuno di noi. Il condizionamento del giudizio altrui intacca profondamente la nostra autostima, ci sentiamo talmente insicuri da mettere in discussione noi stessi, il nostro modo di vivere, la nostra capacità d’iniziativa e di realizzazione delle idee; anche le più semplici. 6
Distrugge e limita la nostra creatività La vita che vorreie la nostra fantasia. Ci impedisce di 7prendere decisioni fondamentali perla nostra vita come il chiudere unrapporto, cambiare lavoro, trasferirci inun’altra città.La paura del giudizio ci porta a nonessere fermi nelle nostre decisioni, adimitare gli altri nei comportamenti, nelmodo di vestire, di parlare, di mangiare.Arriviamo a spendere più soldi di quelliche ci possiamo permettere in cellulari,vacanze, solo per non subire critiche.Questa paura può causare difficoltàsia a livello materiale, sia a livellopsicologico. Ci blocca e ci rendeincapaci d’esprimere le nostre opinionie le nostre emozioni con chiarezza.
La vita che vorreiIl film L’attimo fuggente tratta, grazie all’interpretazione di unincredibileRobbieWilliams,iltemadelgiudizioedelconformismo.Una scena è particolarmente illuminante e ci permette dicapire quanto, il nostro corpo, sia partecipe nell’esprimere inostri pensieri e le nostre tensioni; anche quelle più profonde.Una semplice camminata, la postura, l’espressione faccialeche usiamo può dimostrare quanto siamo controllati. WilhelmReich, non a torto, diceva “il corpo non mente mai”.Come possiamo superare la paura del giudizio?Come tutte le paure, affrontandola e non sopprimendola.Le nostre convinzioni e il nostro modo di pensare esprimonoil nostro modo di vivere, comunicare, relazionarci, arrabbiarci,amare, esprimere ciò che sentiamo. Temere il giudizio altruisignifica rinunciare alla propria libertà, significa sottomettersiad uno schema presente nella nostra testa o alla visione diqualcun altro.Non possiamo vivere assoggettati ad una volontà esterna,anche se è quella dei nostri cari; molte volte i danni più seri li 8
riceviamo proprio da chi ci sta più vicino. La vita che vorreiIl credere di ottenere amore e stima in questo modo èsolo un’illusione che può costare molto cara, fino al punto indolore dal punto di vista delle relazioni interpersonalidi sprecare interamente la nostra vita. Trova il coraggio ma ti consentirà di non entrare in conflitto con te stessod’essere e d’esprimere chi sei, certamente non sarà e di vivere la tua vita senza rimpianti o senza trovare alibi. Passa parola. Scena del film L’attimo fuggente del 1989, diretto da Peter Weir, con Robin Williams e Robert Sean Leonard. 9
«Non esiste nessuno così, come puoi voler essere una cosa che non esiste?»Una storia romantica d’avventura e fraintendimenti.Storia di un quadrato permette al lettore d’interpretare glieventi e i pensieri, trasformando la lettura in un’esperienzadolce e personale. Libro digitale gratis per gli abbonati a KindleUnlimited. Puoi leggere le prime pagine qui:
La vita che vorreiSpazio ai lettori 11
Caro Massimo, La vita che vorreiprendo spunto da una scena di un film che hai pubblicatosulla tua pagina La vita che vorrei per condividere con Ho provato a chiudere questo rapporto ma non ci riesco.te la mia inquietudine che sto vivendo in questo periodo Sono convinta che sto facendo del male a me stessa e adella mia vita. tutte le persone coinvolte e che alla fine la pagherò cara.Sono sposata e non sono felice, il mio matrimonio non Bellissima pagina, grazie,funziona più da anni. Mi sento una donna svuotata, mi Laurasento prigioniera di una situazione che doveva portarmigioia e invece mi causa tanto dolore. 12Qualche mese fa ho incontrato un uomo eccezionaleche mi fa letteralmente perdere la testa e con cui passomomenti di autentica passione sia nel cuore che nel corpo.Anche lui è impegnato con una donna che non ama e con laquale sta solo per via di un figlio. Non credo che sceglieràmai di lasciare la sua famiglia, mentre io ho il desideriodi trovare un’unione stabile. Anche questa situazione miporta a vivere momenti di grande felicità ma allo stessotempo, pensando al futuro, sento un dolore lancinante esenza speranza.
Cara Laura, La vita che vorreila tua storia non è diversa da quella di molte altre persone: 13un matrimonio infelice, la sensazione di essere prigionieridi una situazione e di non poterne uscire, l’incontro conun’altra persona che ci fa stare bene ma che allo stessotempo ci provoca sensi di colpa e inquietudini.Ti sei innamorata di un altro perché qualcosa dentro di te(chiamala come preferisci, la tua anima, la tua essenza, lavita intelligente che dimora dentro di noi) vuole ricordartiche l’errore più grande che possiamo commettere è quellodi impedirci di realizzare ciò che siamo e quindi di viverele gioie e la felicità che ci spettano. Un nuovo amore èuna nuova energia. E una nuova energia ti porta a sentirtiviva, vitale, creativa.Una donna non può realizzarsi solo attraverso l’esseremoglie e madre ma ha bisogno di sviluppare tutte lepotenzialità che ha dentro.In queste situazioni il problema che ci annienta e quellodi pensare troppo, di farci troppe domande. Faccio del
male a mio marito? Vado a vivere con l’altro? Lascerà la La vita che vorreisua famiglia per me? Che razza di persona sono? Invece divivere questo amore per come viene ad ogni incontro, lo Nella vita non c’è nessuna certezza, fare progetti lasciastai già rovinando con le tue domande sul futuro. il tempo che trova, la nostra anima non vuole fare progetti perché sa benissimo che siamo in continua trasformazione. L’anima vuole che tu viva questa esperienza per rigenerarti, per conoscersi meglio, per fare attenzione a cosa capita dentro di te quando sei veramente libera di essere te stessa. Questa relazione ti ha portato a trovare un uomo adatto a far esprimere le forze che hai dentro, non a trovare soluzioni o a decidere se lasciare tuo marito o no. In questi momenti bisogna vivere e non prendere decisioni. Ci dimentichiamo che la soluzione migliore di fronte ai disagi e ai problemi della vita è quella di affidarci alla capacità del nostro cervello di illuminare la strada che dobbiamo percorrere. Vivi e non pensare. Ama ciò che la vita ti regala ogni giorno. Massimo 14
La vita che vorreiLa vita non segue sempre un percorso chiaro. 15
Buonasera, La vita che vorreiavrei bisogno di un suo parere e di consigli da parte sua peraffrontare e superare un problema. Mi chiamo Federica, ho Quando sbaglio vedo tutto come un fallimento perché ho18 anni e faccio il liceo, pratico anche uno sport a livello paura che il loro comportamento come cambi.agonistico. Quello di cui ha intenzione di parlarle riguarda Non so prendere una decisione da sola e prima di prenderlala mia autostima. Ogni giorno, soprattutto a scuola e nello ci penso tantissimo. Molto spesso prima di fare qualcosasport, ho a che fare con gente che mi valuta in base alle chiedo il parere degli altri per paura di fare la cosa sbagliata.mie capacità e a come mi comporto. Questa insicurezza emerge anche nei rapporti con le altreÈ da anni ormai che sento dire da professori e allenatori persone, alcune volte divento timida e impacciata.che sono soddisfatti di quello che faccio solo che Secondo lei come potrei dare una soluzione a tuttoinsistono tutti sul fatto che dovrei credere di più in me questo? Come potrei cambiare diventando sicura di mestessa perché secondo loro ho delle potenzialità/doti stessa? Magari potrà sembrare una domanda banale mache però rischio di non sfruttare al massimo o addirittura a me sembra una cosa difficilissima.sprecare. Me lo dicono proprio tutti… Ho quasi 19 anni e non va più bene essere una ragazzaAnch’io col passare del tempo sono diventata consapevole insicura che però ha potenziale, anche perché “ormaidella mia insicurezza e della scarsa autostima. La cosa sono nel mondo dei grandi”. Voglio affermarmi e sfruttareche me lo fa notare di più è la troppa importanza che do al massimo tutte le mie capacità e qualità per riuscire aal giudizio degli altri. In ogni cosa che faccio ho paura di raggiungere tutti i risultati, sia scolastici che sportivi asbagliare e penso sempre alle conseguenze e a quello cui ambisco e realizzare tutti i miei sogni.che potrebbero pensare gli altri a proposito. Grazie mille, Federica 16
Cara Federica, La vita che vorreiinnanzitutto vorrei rispondere alla tua affermazione“magari potrà sembrare una domanda banale”. Nessuna Non ti fissare sui risultati che ottieni perché ci saràdomanda è mai banale, nella vita le domande sono più sempre qualcuno che ti dirà che puoi fare di più e perchéimportanti delle risposte se toccano il profondo di noi la competizione nello studio, nello sport, come nella vitastessi. porta solo a grandi tensioni, stress, ansie da prestazione,Il problema dell’autostima è molto presente nella società continue autovalutazione. Non siamo su questo mondo permoderna semplicemente perché continuiamo a misura la battere dei record ma per scoprire la nostra “vocazione”fiducia in noi stessi facendo dei confronti con gli altri. vale a dire ciò che dobbiamo fare per essere noi stessi eParagonarenoiaglialtrièunsistemaerratosemplicemente per stare bene. Ognuno di noi ha la capacità di esprimereperché ognuno di noi è unico. Ognuno ha la sua storia, le dei talenti, delle qualità che hanno il compito di portare asue esperienze, i suoi talenti. Madre natura ci fa capire fioritura la pianta che siamo.molto bene questo concetto attraverso l’impronta digitale.Non ci sono due esseri umani con la stessa impronta 17su questo mondo. Quindi fare paragoni con quello cherealizzano e fanno gli altri non ha semplicemente senso.Quello che ha senso è chiedersi se sei soddisfatta dellecose che fai, se stai facendo veramente ciò che ami, sestai bene ogni volta che studi o fai il tuo sport.
Per quanto riguarda la paura di sbagliare ti consiglio di La vita che vorreivedere l’errore come un momento di crescita necessarioper capire se quello che stai facendo va nella direzione o per vergogna. La vita non è fatta da esami da superaregiusta per te. L’errore è sempre un punto di partenza e ma da esperienze da vivere. Se ti lascerai guidare dallamai di arrivo. tua intelligenza interiore raggiungerai tranquillamenteE poi siamo veramente sicuri che l’errore sia qualcosa ciò che ti consente di realizzare te stessa.di negativo? Mi ricordo di un mio cliente che rifiutò una A tal proposito di consiglio un film che credo facciapromozione sul lavoro che prevedeva la direzione di una proprio al caso tuo: “La forza del campione” tratto dalfiliale prestigiosa all’estero della società per cui lavorava. best seller “La via del guerriero di pace” dello scrittoreTutti i suoi colleghi e i suoi capi gli dissero per diverso Dan Millman.tempo che stava facendo un grosso errore a non accettare Felice vita,quella promozione. Venne giudicato negativamente nel Massimo.lasciarsi scappare un’occasione irripetibile Ci furonomomenti in cui questi giudizi lo fecero esitare ma alla Invia le tue domande e i tuoi pensieri a:fine mantenne il suo sentire. Qualche tempo dopo l’aereo [email protected] portava il dirigente che aveva preso il suo posto inquella sede, cadde e non ci fu nessun superstite. 18Non avere paura di sbagliare, lascia che quello che haidentro si esprima liberamente senza bloccarlo per paura
La vita che vorreipubblicità di qualcosa o immagine 19
Trasformarsi, ricostruire, rinascere La vita che vorrei 20 di Massimo SumberazArriva un momento in cui percepisci che è finita, prima ancora dipoterci ragionare ti appare chiaro che qualcosa si è rotto. Non vuoiancora ammetterlo ma lo sai che è così. Troncare un legame, unarelazione, un matrimonio è sempre doloroso e difficile. Ovviamentepartendo dal presupposto che sia stata una relazione importante,che ha significato qualcosa, e non uno di quei rapporti vuoti doveci si accorge di non aver mai amato il partner e dove ci si sente osi è prigionieri.Quando cominci a pensare al distacco, al dolore della separazione,stai male e sei pieno di dubbi, anche se hai compreso che c’è soloaffetto e non più amore. Ci sono momenti in cui ti dici che è giustocosì, ed altri dove pensi che stai sbagliando tutto.
Una delle trappole è la paura del cambiamento e lo spiega La vita che vorreiin maniera semplice ma chiara Julia Roberts nella scenadel film Mangia, prega, ama. Julia Roberts aggiunge: “La sola vera trappola è restare attaccati ad ogni cosa”. “tutti vogliamo che le cose Ci aggrappiamo a tutto e non vediamo che una rottura restino uguali [...] apre a nuove possibilità. “La distruzione è la via della trasformazione” sempre e comunque, in ogni ambito accettiamo di vivere nell’infelicità dell’esistenza bisogna prima distruggere per poi gettare fondamenta nuove per costruire un nuovo te stesso. perché abbiamo paura dei cambiamenti”Abbiamo paura della perdita, del vuoto che si creerà, dellapossibile solitudine affettiva ma soprattutto del dovercirimettere in gioco, del dover riaffrontare la vita. 21
Diventa quindi essenziale prenderci La vita che vorreidel tempo, mettere distanza tra noi e 22il rapporto; fare silenzio.Tutti questi elementi servono a creareil distacco necessario per capire evedere come stanno veramente le cosedentro e fuori di noi.
Non serve necessariamente un viaggio per mettere La vita che vorreidistanza, anche se sarebbe la cosa migliore. La vita a volte 23non è così semplice, abbiamo degli obblighi genitoriali,problemi lavorativi e finanziari che non ci permettono diallontanarci; in questo caso dobbiamo ricavare del tempoper noi. Uscire, andare a fare passeggiate in mezzo allanatura, ritrovarci da soli con noi stessi per lasciare che lanostra intelligenza interiore faccia il suo corso e ci aiutia superare le paure che abbiamo.La trasformazione, il cambiamento sono momentinecessari e presenti in ogni frammento di vita su questomondo a cui nessuno sfugge. Nemmeno l’amore puòsfuggire a questo aspetto dell’esistenza.Passa parola.
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