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Sipario n.778_779

Published by sipariospazioarte, 2014-12-18 10:49:43

Description: Speciale Lirica

Keywords: Teatro,Balletto,Teatro alla Scala,Lirica

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“Girlhood”, spacciatori di droga, di cui lei si ren- sotto: Karidja Touré, Assa Sylla, de attiva collaboratrice; il tentativo di Lindsay Karamoh, Mariétou Touré indella regista Céline Sciamma sfruttare il proprio corpo, sia per rap-farà riflettere il pubblico dei giovani e no. porti lesbici, sia per quelli etero, sem- Girlhood, regia Céline Sciamma pre nel contesto di neri.La giovane regista trentrentenne, Insomma, la Sciamma, ci snocciolafrancese, Céline Sciamma, già al suo la storia della metamorfosi di questaterzo film, ha intelligenza e talento da giovane, dimostrando come le dina-vendere nonché vedute del mondo miche di gruppo modellino carattere,come sceneggiatrice, sopratutto ver- mentalità, comportamenti.so quello dei più deboli, su cui riflet- E questo racconto, ricco di eccellen-tere; e i suoi film, tutti sottocosto, mo- ti e insistiti primi piani spiaccicati sustrano il forte desiderio di affermare il pareti neutre di ambienti (soluzionirifiuto, i “no”, alla violenza che si an- dettate sicuramente da un condizio-nida nei diversi gruppi di una società. namento economico che non permet-Nel film Girlhood ospite del Festival, teva prospettive di location), gene-con un grande seguito di pubblico roso di dettagli corporei, di sguardi, GIRLHOODgiovane, si racconta la storia di una di silenzi, è stato mosso con grandegiovane ragazza di colore, all’interno abilità di inquadrature, in cui attori Cast Karidja Touré, Assa Sylla,della comunità di neri, insediata nel non professionisti sono stati guidati Lindsay Karamoh, Mariétou Tourécorpo di una Parigi di oggi. con grande cap2acità interpretati- Producer Bénédicte CouvreurIl personaggio di Marieme, alias Vic, ve, sincerità di essere non attori che Script Céline Sciammaprotagonista di tre episodi scansio- rappresentano un ruolo, un personag- Music Para Onenati in maniera autonoma, attraver- gio, bensì loro stessi. E il pubblico, alsa tre contesti che modificheranno la termine della proiezione di questosua natura di essere umano, fino a di- bel film, ha salutato la regista, resasistruggersi: i momenti ilari con le sue disponibile per un dibattito, con unacoetanee sportive, giocatrici di rugby; ovazione di applausi.lo scontro con un altro gruppo di coe-tanee in concorrenza per il territorio;l’inserimento nel gruppo maschile di778/779 - 2014 51

SIPARIO Dal Mondo“Fishing without nets”, pericolosa inizia, i pirati riescono nel il motivo centrale del film (veramente sequestro, il giovane pescatore vive ben fatto, con attori bravissimi, Abdi-regia Cutter Hodierne un conflitto con se stesso e dimostra kani Muktar, Eric Godon, Abdi Siad,Un’anima di nobili sentimenti può salvarsi? umanità verso uno dei sequestrati, Abduwhali Faarah) è quello di dimo- che gli costerà la segregazione nella strare che anche dentro un gruppo diAltro film di grande interesse in que- stiva della nave. Intanto per tensioni arrabbiati delinquenti, nati dalla mi-sto festival che compie scelte di gran- interne al gruppo l’accordo sul riscat- seria, la presenza di un’anima di nobi-de impegno sociale. to va in fumo, per non aver dato al li sentimenti può salvarsi.Si tratta di Fishing without nets, regia momento giusto il segnale convenutoCutter Hodierne, che affronta la storia all’aereo che avrebbe dovuto sgan- Fishing without netsdi un piccolo nucleo familiare somalo, ciare il bottino.composto da un padre, giovane pe- Il gruppo decide di abbandonare la Cast Abdikani Muktar, Eric Godon,scatore poverissimo ma ricco di gran- nave, portandosi appresso l’equi- Abdi Siad, Abduwhali Faarahde cuore, di forti sentimenti, tenero paggio dei sequestrati, sperando di Producer Ben Freedmanamore per la giovane e bella moglie. ottenere un riscatto per la loro vita. Script Cutter Hodierne, John Hibey,Una famiglia che vive in luogo di mi- Nel frattempo, il giovane pescatore David Burkmanseria e degrado sociale, dove manca riesce a forzare una botola e tornaretutto, dove però alligna la rabbia e la in superficie, proprio mentre l’aereo sopra: Fishing without nets,rivalsa sociale dei suoi abitanti. sorvola ancora una volta in attesa del regia Cutter Hodierne.Un gruppo di disperati per sopravvi- segnale, che il giovane pescatore, tro-vere si dedicano alla pirateria, assal- vando la nave deserta, mette in atto.tando imbarcazioni. Il giovane padre, Dal cielo scende un cilindro sigillato,disperato, pur di mantenere il figlio che dopo una estenuante lotta con lee la madre e pur andando contro onde riesce a caricarlo sulla scialup-natura, decide di entrare a far parte pa. Ora lui è solo, in mezzo al maredel gruppo dei pirati. Finalmente ar- con tanti tanti dollari.riva il colpo che porterà soldi: seque- Il film si chiude con questo interro-strare una grande nave di trasporto gativo: sopravviverà? Oppure no?e chiederne il riscatto. L’avventura Non è importante la risposta, poiché52 778/779 - 2014

“The humbling”, Al Pacino, possiamo capirlo, poiché lasso di tempo, è calata anche la noia. il pentagramma delle interpretazioni Peccato, perché questo “viaggio”, traregia Barry Levinson consentiva di tirar fuori tutti i registri realtà e finzione, tra quotidiano e arte,Per troppa bravura ripetuta dello spettro dei sentimenti: ingenui- nella psiche del nostro essere, era unAl Pacino trasmette la noia. tà, stupore, rabbia, amore, solitudine, bel tema di grande intrigo. gioia, smarrimento, ecc.Il film The humbling, presentato al La costruzione drammaturgica del THE HUMBLINGFestival di Stoccolma, con Al Pacino film si è dimostrata complessa; offu-protagonista assoluto, non ha convin- sca quasi una trama chiara, logica, Cast Al Pacino, Dianne Wiest, Gretato tutto il pubblico accorso per il pre- credibile, come si evince dal romanzo Gerwigstigio del suo nome. Non è la bravura di Philip Roth, da cui è stato tratto il Producer Jason Sosnoff, Barry Levinsondell’attore, che è sempre eccellente, film; sembra che la sceneggiatura ab- Script Buck Henry, Michal Zebedequanto il contenuto dell’opera che, bia creato un guazzabuglio di situa- Music Marcelo Zarvossi capisce, è stato scelto come abile zioni, alcune ilari, altre noiose, altrepretesto per consentire ad un inter- banali; e l’abbondanza del dialogato sotto: Al Pacino in The humbling,prete come Al Pacino di cimentarsi in e l’insistenza continua dei primi piani regia Barry Levinson.un personaggio bipolare, il quale, in di Al Pacino, hanno portato all’assue-seguito ad un infortunio, passa a vi- fazione dei buoni intenti che hannovere i suoi momenti dalla realtà quo- animato l’attore.tidiana, banale, alla finzione teatrale E quella che voleva essere una lezio-drammatica, attingendo all’universo ne di interpretazioni si è trasformatadel teatro scespiriano, visto che il in una sentina di espressioni ripetiti-personaggio di professione nel film ve, dominate da gigionismo; e quin-fa, appunto, l’attore. Questo gioco di di sul volto degli spettatori, dopo un“dentro e fuori” deve aver affascinato778/779 - 2014 53

SIPARIO Cartelloni sceltiCataniaLA FORZA DELLO STABILE?SFIDARE LA CRISIParola di Giuseppe Dipasquale - Direttore sopra: Anna Teresa Rossini e Mariano Rigillo in Erano tutti miei figli di Arthur Miller, regia Giuseppe Dipasquale. Foto Antonio Parrinello.54 778/779 - 2014

Undici nuove produzioni nei due cartelloni paralleliallestiti nelle storiche sale Verga e Musco conprestigiosi interpretiP rodurre nonostante la crisi. Due le coproduzioni. Good people di L’elenco delle produzioni targate TSC È la forza del Teatro Stabile David Lindsay-Abaire è propostoa prevede un’altra terna di titoli. Il com- di Catania». Parola del diret- per la prima volta in Italia nella tradu- pleanno di Harold Pinter è affidato allatore Giuseppe Dipasquale, che così zione di Roberto Andò e Marco Peris- regia di Fulvio D’Angelo, La Centonariassume lo sforzo produttivo e i sacri- se, per la regia dello stesso Andò; il di Nino Martoglio alla rielaborazionefici che hanno consentito di varare la conflittuale passaggio da una classe di Nellina Laganà e alla regia di Gian-nuova stagione 2014-2015, la setti- sociale all’altra è incarnato in sce- ni Scuto, in scena la stessa Laganà ema impaginata dal regista catanese, na da Michela Cescon e Luca Laz- un folto cast. Da un racconto di Rainerdal 2008 alla guida dell’ente teatrale zareschi (produzione Teatro Stabile Maria Rilke, il regista e drammaturgoetneo. «In questa visione, lo Stabile Catania e Zachar). Novità assoluta è Gioacchino Palumbo ha infine tratto ilprogramma due cartelloni – diversi e Clitemnestra Myllennium, testo e re- suo Nastienka e il cantore, con le mu-complementari – che si svolgono nel- gia di Vincenzo Pirrotta, che ipotizza siche composte ed eseguite dal vivole storiche sale del Teatro Verga e del il risveglio ai giorni nostri della sfor- da Juri Camisasca.Teatro Musco. Si delinea così una pro- tunata regina di Micene; nel ruolo del Di rilievo altresì le tournée nazionali.grammazione ricca di titoli e artisti titolo Anna Bonaiuto (produzione  Te- I maggiori teatri italiani ospiterannoprestigiosi, a costi invariati e sosteni- atro Stabile di Catania, Teatro Biondo le pluripremiate produzioni del TSC.bili, con duttili e modulate proposte di Stabile di Palermo). Quattro gli spettacoli che andrannoabbonamento, elaborate sulla scorta Seconda stagione per “L’isola del te- in tour, preceduti dall’apprezzamentodella crescita dello sbigliettamento, atro”, il cartellone proposto al Musco, della stampa nazionale:  Otello, testosegnale tangibile della presenza di la sala di via Umberto, fin dal 1958 e regia di Luigi Lo Cascio, con Vin-quel pubblico che si fa tutt’uno con il culla dell’Ente Teatro di Sicilia poi cenzo Pirrotta, Luigi Lo Cascio, Valen-rito teatrale». Teatro Stabile di Catania. Oltre agli tina Cenni, Giovanni Calcagno; EranoCominciamo dal Teatro Verga, che spettacoli ospiti, numerose anche qui tutti miei figli di Arthur Miller, regiaaccanto agli spettacoli ospiti ospiterà le produzioni proprie, a partire dalle Giuseppe Dipasquale, con Marianotre produzioni del TSC e due copro- novità assolute firmate da tre giorna- Rigillo, Anna Teresa Rossini, Rubenduzioni. La terna dei nuovi allesti- listi e drammaturghi di origini sicilia- Rigillo, Silvia Siravo; Se’ nùmmari dimenti realizzati in proprio si apre con ne. Paolo Ciulla, storia fantastica di un Salvatore Rizzo, regia Vincenzo Pirrot-il titolo inaugurale, un classico come falsario è la pièce che Filippo Arriva ta, con Filippo Luna e Valeria Conta-Il giardino dei ciliegi, con la regia di dedica al geniale incisore catanese, dino; Vento di tramontana di CarmeloGiuseppe Dipasquale e un cast di che con le sue perfette banconote in- Sardo, adattamento Gaetano Savatte-vaglia che schiera, tra gli altri, Mag- gannò perfino gli esperti della Banca ri, regia Federico Magnano di San Lio,da Mercatali, Pippo Pattavina, Gian d’Italia. La volata di Calò è la trasposi- con Mimmo Mignemi, David Coco,Paolo Poddighe. Seguirà Foemina ri- zione scenica che Gaetano Savatteri Mario Incudine, Luca Iacono, Marinadens, tragicomica analisi del rapporto ha tratto dal proprio romanzo, dedi- La Placa.uomo-donna, descritto dalla penna di cato ad un’altra leggendaria perso-un giornalista e drammaturgo di rara nalità isolana, l’imprenditore Caloge-intelligenza e pari coraggio come ro Montante, creatore dell’omonimaGiuseppe Fava, legato allo Stabile marca di biciclette.  L’indecenza ècatanese da un rapporto profondo; la la riduzione del più bel romanzo diregia è di Giovanni Anfuso, con Guia Elvira Seminara, curata da RosarioJelo e Miko Magistro. Terza produzio- Castelli. Un testo originale e visiona-ne in cantiere è il Socrate di Vincenzo rio, definito da qualcuno un tropical-Cerami, interlocutorio ritratto del più gothic. Il regista Gianpiero Borgia di-grande filosofo di tutti i tempi: la regia rige un tris di interpreti che annoveraè di Ezio Donato, protagonista ancora David Coco, Valeria Contadino, ElenaPippo Pattavina.  Cotugno.778/779 - 2014 55

SIPARIO Cartelloni sceltipisaRIVISITARE I CLASSICIIN CHIAVE CONTEMPORANEA sopra: Giselle, nella rilettura di L a Rassegna di Danza 2015 retto da Cristina Bozzolini e Il LagoEugenio Scigliano per lo Junior BallettO della Fondazione Teatro di dei cigni, nuova creazione di Fabrizio Pisa, ideata dal suo direttore Monteverde per il Balletto di Roma. di ToscanA. Foto Alessandro Botticelli. artistico Silvano Patacca, si articola Il cartellone si arricchisce inoltre con in ben dieci titoli, di cui due ospitati performance più evocative come Ro- nella suggestiva cornice della Chiesa meo y Julieta tango della Compagnia di Sant’Andrea, e ha come fil rouge Naturalis Labor, in esclusiva toscana, prevalente la rivisitazione dei grandi e Puzzle dei Kataklò Athletic Dance classici del repertorio in chiave con- Theatre, la compagnia di physical temporanea. theatre più famosa al mondo. Come Lo Schiaccianoci del Balletto di Non mancano poi gli appuntamenti Milano diretto da Carlo Pesta con la con compagnie internazionali come coreografia di Federico Veratti, Gisel- la Parsons Dance di una delle icone le nella rilettura di Eugenio Scigliano della Post Modern Dance americana, per lo Junior BallettO di ToscanA di- Davide Parsons, che proporrà un af-56 778/779 - 2014

fascinante itinerario fra i brani più si- di Simona Bucci per la sua omonima Nero, fra la purezza di Odette e la ca-gnificativi della sua straordinaria car- compagnia ispirata alla Lady Mac- rica passionale di Odìle.riera, e l’ungherese Ballet Gyor con beth della tragedia shakespeariana, Completano il programma una serieZorba, dove balletto, danza moderna Enter Lady Macbeth, un’indagine sul di incontri di approfondimento con-e folclore greco si fondono armonica- problema, ancora attualissimo, del dotti da Silvia Poletti, giornalista, cri-mente nelle originali e innovative co- potere e del suo esercizio. tico e docente di Storia della Danza;reografie di Gyula Harangozó Jr. sulle Chiude infine la prima nazionale del la presentazione del libro sul Tango dicelebri musiche di Mikis Theodorakis. nuovo spettacolo di Walter Matteini Elisa Guzzo Vaccarino, critico e stori-I due appuntamenti nella Chiesa di e Ina Broeckx per Imperfect Dancers co di danza; una milonga organizza-Sant’Andrea vertono invece su figu- Company, compagnia in residenza al ta dopo lo spettacolo della Naturalisre straordinarie di donne: il lavoro di Teatro Verdi, Il cigno nero, un omag- Labor in collaborazione con il CentroBeatrice Paoleschi per il suo EmoX gio alla musica di Tchaikovsky e una Nagual e altre iniziative ancora inBalletto, Maria Stuarda, incentrato rilettura originale del celebre balletto fase di definizione.sullo scontro fra la regina di Scozia che da oltre un secolo appassiona lee Elisabetta I regina d’Inghilterra in platee di tutto il mondo, analizzatouna pièce di danza e prosa da Frie- nella contrapposizione fra il sublimedrich Schiller, e la recente produzione Cigno Bianco e il misterioso Cigno778/779 - 2014 sopra: Compagnia Naturalis Labor in Romeo y Julieta tango. Foto Luigi Gasparroni. 57

SIPARIO Documenti1914: FRANCESCA DA RIMINITRA D’ANNUNZIO E ZANDONAIdi Gherardo Ghirardini sopra: Paolo e Francesca Da Rimini dipinto di William Dyce (Scozia, 1806 – 1864).58 778/779 - 2014

N oi leggevamo un giorno ma anche qualche fischio. Applausi come successore di Giacomo Puccini. per diletto di Lancillotto di stima nei confronti degli artisti e Progetto comunque irrealizzato, vista come amor lo strinse…\". fischi forse provenienti da qualche la diversa natura del Roveretano. IlDante, Inferno, canto V: il nucleo ge- frangia di pubblico annoiato dall’ec- quale, dopo una prima immersioneneratore della tragedia di Paolo e cessiva lunghezza della recita. dannunziana si tufferà nella non faci-Francesca. le impresa andata in porto a Torino il Maggior fortuna avrà Francesca da 19 febbraio 1914 e accolta da un meri-La triste storia dei due infelici amanti Rimini in anni successivi, assurgendo tato successo.romagnoli ha da sempre conquistato anche agli onori della musica grazie Dotato di un robusto senso del teatro,autori e pubblici di ogni dove, specie a Riccardo Zandonai (1883-1944), il ricco di vigore realistico ma senza for-nel periodo romantico e postromanti- quale, ancor giovane, si era accosta- zature e da un incedere melodico tut-co-decadente, per lo slancio passio- to al V canto dell’Inferno dantesco, to personale, nonchè da un’orchestra-nale ma anche per il ripiegarsi su se strumentandolo successivamente a zione duttile e all’occorrenza massic-stesso di questo amore impossibile, Pesaro ove era allievo di Pietro Ma- cia, memore del dettato wagneriano,un amore negato. Ed ecco in pieno Ri- scagni e progettando una Francesca Zandonai dà prova di notevole ma-sorgimento italiano un Silvio Pellico, su libretto del Pascoli. Il tutto, prima turità rispetto alla precedente Con-tra citazioni dantesche e toni infiam- di affrontare in concreto e in via defi- chita (1911), ponendo in risalto tantomati, scatenare su Paolo Malatesta nitiva la tematica dantesca attraver- l’ambientazione quanto i personaggitutta la tensione amorosa con punte so D’Annunzio. E ciò, anno più anno e il pathos drammatico. Per esempio,di forte patriottismo, facendo della meno, mentre musicisti famosi o gio- risulta suggestivo l’aprirsi dell’operapropria tragedia una specie di melo- in tutta la sua cornice arcaica con ledramma. Anche il mondo musicale La triste storia dei donne di Francesca pronte ad acco-non rimarrà indifferente; basti pen- due infelici amanti gliere il giullare. Una scena mossa,sare alla Fantasia sinfonica Frances- romagnoli brillante, ricca di chiaroscuri: tutta unca da Rimini di Petr Il’ic Cajkovskij e chiamarsi, un rincorrersi come di chiall’omonima opera di Sergej Rachma- vani promesse intrecciavano rapporti gioca a moscacieca, un chiacchieric-ninov, per non dire dell’attenzione con il grande poeta: rapporti realizza- cio cui il povero giullare risponde conda parte di compositori italiani quali tisi compiutamente solo in qualche espressioni di cortesia entro un’atmo-Antonio Cagnoni, Luigi Mancinelli e caso.Tra i principali, Le martyre de sfera ridente e festosa.Antonio Bazzini. Anche nel mondo Saint Sebastien di Debussy, Parisinadella cultura non poteva mancare di Mascagni e Fedra di Pizzetti. Il successivo incontro tra Francesca eall’appello il poeta con la P maiuscola, Paolo il bello non avviene attraversoil Vate, l’immaginifico Gabriele D’An- Dicevamo di Riccardo Zandonai, com- un tradizionale duetto d’amore, manunzio, il quale darà vita ad una tra- positore roveretano inquadrato nell’a- nel silenzio degli sguardi. Due cre-gedia in cinque atti dal titolo Frances- rea postverista, allievo di Mascagni ature si fissano negli occhi ed è giàca da Rimini andata in scena a Roma pur senza professarsi suo seguace e amore. Un amore vissuto come in unnel 1901: protagonisti Eleonora Duse attivo nel rispetto della tradizione ma sogno e al tempo stesso immerso neie Gustavo Salvini, con la regìa dello tutt’altro che conservatore. colori di un Medioevo reinventato constesso D’Annunzio. sensibilità decadente. Il “tema dello Zandonai, dunque, si accosta alla sguardo” chiamiamolo così wagne-Un’operazione di alta cultura posta tragedia dannunziana richiedendo rianamente parlando, riapparirà nelin atto secondo criteri da “teatro to- all’editore Tito Ricordi qualche sfron- duetto d’amore, flessuoso e sensuale.tale” di ascendenza wagneriana, con datura, cosa di cui Ricordi stesso Un abbandono sentimentale che ri-il coinvolgimento in prima persona si incaricherà personalmente con il flette il clima di estetismo dell’epoca.dell’autore, tutto assorbito dalla ricer- placet del Vate, disponibile ad effet-ca di arredi, stoffe, oggetti scenici e tuare di proprio pugno le modifiche Tra il clima spensierato (gli interventivia dicendo. del caso, giusto per accondiscendere freschi e rugiadosi delle ancelle) e il alle esigenze del musicista nel qua- carico di sentimento che incontriamoUna cosa come diciotto ore giorna- le aveva riposto la massima fiducia nel III atto, si colloca il divampare del-liere di lavoro, col risultato finale di la guerra nel II, un quadro storico cheuno spettacolo della durata di sei ore, mai scade nell’oleografia.accolto con esito incerto: ovazioni778/779 - 2014 59

SIPARIO DocumentiSANTUZZA, ANNA E IL SOGNODI MILANel 90° anniversario della morte di Eleonora Dusedi Claudio Marchese e Riccardo Di Salvo60 778/779 - 2014

9 0 anni fa Eleonora Duse tenne DA EROINA VERGHIANA A ICONA tavolo di un ristorante Eleonora Duse, l’ultima recita a Pittsburg nel DEL POST – MODERNO allora nel fulgore dei suoi venticinque dramma di Marco Praga La Di umili origini, figlia di attori girova- anni. Con lei Giovanni Verga e Teobal-porta chiusa. L’opera termina con le ghi, Eleonora Duse nacque a Vigeva- do Checchi dopo il successo ottenutoparole “Sola, sola!”. Il 1924 fu l’ultimo no (PV) nel 1858. in Cavalleria rusticana, era già unaanno della vita di un’attrice entrata Un’infanzia faticosa, impensabile per diva. Le cronache del tempo raccon-nella leggenda grazie al suo impa- i giovani più fortunati di oggi. Lavorò tano, sembra un gossip di fine secoloreggiabile talento. I gossip dell’epoca a soli quattro anni nella parte di Co- XIX, che Boito fu colpito dal fascinofrugarono tra le pieghe della sua vita, setta nei Miserabili di Victor Hugo. della giovane attrice. Si appartò in unricca di aneddoti mondani e di pette- Tempi duri dove il lavoro minorile non angolo della sala e scrisse per lei al-golezzi crudeli. Primo fra tutti il qua- era rifiutato ma, al contrario, social- cuni versi stupefacenti in stile scapi-dro impietoso che D’Annunzio traccia mente accettato. Tra disagi economi- gliato milanese. Fu un maggio galeot-nelle pagine sublimi del romanzo Il co-esistenziali recitò con la madre per to da cui esplose un amore fatale tra ilfuoco nel quale il poeta la mitizza nel lungo tempo, finché rivelò le proprie poeta Bohèmien e la futura interpretepersonaggio della divina attrice, com- immense capacità recitative, nella del teatro dannunziano.plice dei sogni di gloria del superuo- parte di Giulietta all’Arena di Verona,mo Stelio Effrena. nel 1873. LA POESIA: UN AMORE FOLLE“Ella era là, creatura di carne caduca, Nel 1881, la Duse sposò il collega Teo- L’incontro tra Eleonora Duse e il poetasoggetta alle tristi leggi del tempo…” baldo Checchi. Nel 1884 diede la pro- Arrigo Boito non è scritto nel solco di(da Il fuoco di G. D’Annunzio). va migliore di sé al Teatro Carignano una storia privata. Come sempre, gliSenza dubbio Eleonora Duse fu prota- amori delle dive sono lancette di ungonista del teatro dannunziano. Molti Un’infanzia faticosa, orologio collettivo. Segnano veloce-suoi personaggi sono stati costruiti impensabile per mente il tempo che va avanti e co-su di lei. Sul suo volto, per nulla con- i giovani più struisce nuovi miti sulle ceneri di unforme ai canoni neoclassici, più vicino fortunati di oggi. edificio, quello della tradizione, fatto aal modello del moderno teatro espres- pezzi dalla forza scatenata delle inno-sionista. di Torino. Era il mese di gennaio e gli vazioni. Sembra un segno del destinoI grandi occhi alzati verso l’alto, alla applausi del pubblico scaldarono il questo amour fou che lega la Dusericerca dell’assoluto, la bocca sen- cuore di Giovanni Verga, al suo esor- alla poesia. Prima Arrigo Boito, poisuale e insieme mistica le mani ner- dio teatrale con Cavalleria rusticana Gabriele D’Annunzio. Entrambi la se-vose, mai ferme nella recitazione. La in cui Eleonora Duse interpretava il dussero con il potere della parola. So-Duse appare ancora oggi così, nei ruolo di Santuzza. Nella novella omo- prattutto il Vate di Pescara seppe tra-programmi di Rai 5 dedicati al teatro nima di Vita dei campi (1880) il per- scinarla nel vortice di una passionenovecentesco. Per pochi spettatori sonaggio si chiama Santa, figlia del ardente che fece delirare entrambi nelvoyeur della TV notturna. Così resta massaro Cola. Una popolana che fa corpo e nell’anima. Segnò una svoltaimmortalata nelle sue pose che fece- perdere la testa al bersagliere Turid- innovativa, nel privato e nell’ambitoro epoca. Dal teatro al cinema muto du Macca, sposato con la bella del professionale. La Duse vide in D’An-dove apparve una sola volta nel film paese la gnà Lola che “La domenica nunzio il creatore di un nuovo teatro,“Cenere”. si metteva sul ballatoio, colle mani dove i personaggi potevano staccarsi sul ventre per far vedere tutti i grossi dall’obbligo di rappresentare la realtà nella foto: Eleonora Duse anelli d’oro che le aveva regalati suo quotidiana, per inventare un mondo marito”. sotterraneo, popolato da visioni sca- Novella verista basata sul delitto d’o- turite dalla potenza del verso poetico. nore, diventò dramma, dopo la stron- A sua volta, D’Annunzio trovò nell’at- catura degli stessi amici milanesi di trice il gesto teatrale che inventava la Verga: Boito, Treves, Gualdo. Il primo discesa del personaggio negli abissi dei tre, insieme con Camerana e Gia- dell’inconscio, là dove si agitano so- cosa, nel maggio del 1884, durante gni e desideri, fantasmi e allucinazio- una gita a Superga, vide seduta al ni. Il teatro italiano, scatola chiusa del morente Verismo di fine Ottocento, si rinnova, guardando al moderno teatro europeo, sull’onda di uno “Stil778/779 - 2014 61

SIPARIO DocumentiNovo” fatto di oscuri simbolismi e di l’attrice Sogno di un mattino di prima- eta controcorrente come D’Annunzio.rarefatte analogie che rimandavano vera, atto unico che abolisce la rap- Scandaloso e inaccettabile, nella suaal maestro per eccellenza della poesia presentazione verista, trasformando- cifra espressiva che guarda oltre, allamoderna: Charles Baudelaire. la in una visione di tipo onirico. Tema ricerca di un’arte assoluta, fuori dalleSolo per Eleonora, D’Annunzio accet- dell’atto unico la demenza della pro- regole morali. Eleonora Duse rischiatò la sfida al vecchio teatro, ormai in tagonista, Donna Isabella che resta di essere incompresa ma il prestigiosfacelo. E, soprattutto, quella con il attaccata tutta la notte al cadavere del suo poeta la rassicura. Si lancia inpubblico borghese abituato alla reci- dell’amante, finché le gocce di san- un gioco sperimentale, con il coraggiotazione tardoverista. gue rimaste sul corpo si trasformano dell’allieva che asseconda il maestro.D’Annunzio scrisse per lei, sua som- in rose rosse. Siamo nel regno del te- La scena diventa un contenitore dima interprete, veri e propri poemi atro di parola dove il personaggio si immagini e parole surreali. Anticipadrammatici come La ville morte, ma dissolve nella sinfonia del poema tra- il moderno teatro – danza, con tutti igli interessi della fabbrica teatrale gico. Tra voluttà carnali ed estasi pa- suoi attributi antirealistici.prevalsero sulle ambizioni dell’attri- radisiache, Isabella incarna il prototi-ce e del suo pigmalione. In Francia po della femme fatale, tutta lussuria È IL D’ANNUNZIO POST –la diva assoluta era Sarah Bernhardt e misticismo. Eleonora Duse mette la MODERNO. INVENTORE DELche non aveva rivali in patria. La Duse propria voce e l’inconfondibile gestua- NOVECENTO.si offese personalmente con il suo po- lità al servizio del Vate. Consapevole Il primo dei due “Sogni” dannunzianieta e non gli perdonò mai di aver dato si apre come un ventaglio che mostraalla collega francese l’opportunità di Solo per Eleonora, tutte le sfumature della nuova dram-soffiarle la parte. Ma le cose cambia- D’Annunzio accettò maturgia europea. Dissolti gli stere-rono nel 1901. Il 20 marzo il pubblico la sfida al vecchio otipi tardoveristi che mantenevanomilanese del Teatro Lirico applaudì teatro… la rappresentazione teatrale legatala prima interprete italiana della Vil- all’obbligo di riprodurre il quotidia-le morte. La tragedia moderna rivi- di essere strumento di un genio che no borghese, D’annunzio si affacciasitava il mito greco, in un’ottica post le detta il verbo teatrale. Come ogni sull’orlo dell’abisso. Consapevole,– moderna, sulla scia del dionisiaco creativo che inventa e affida ad altri la come tutti gli innovatori, del rischioNietzsche. propria materia espressiva. La prima dell’avventura. L’audacia è una delleNella parte di Anna, personaggio assoluta dell’attrice e della sua com- sue caratteristiche, da quando osòplasmato proprio sullo stile tragico pagnia avvenne a Parigi, al Théâtre sfidare la tradizione letteraria post-e visionario del Vate, Eleonora Duse de la Renaissance il 15 giugno 1897. manzoniana, sperimentando le san-viene acclamata come “la divina”. In Replica al teatro Valle di Roma, con la guigne novelle verghiane con gli ac-italiano l’opera prese il titolo La città stessa compagnia, 11 gennaio 1898. centi ancora provinciali del modernomorta, inaugurando una lunga serie È una forma di teatro antinaturalistico Simbolismo. Il gusto sperimentale lodi tragedie in versi, tra cui La Gio- dove il personaggio si sdoppia, come predispone alle più efferate contami-conda e La figlia di Iorio. Quest’ulti- se l’ego fosse la proiezione onirica, il nazioni tra classico e moderno. Tantoma segna l’apice del teatro dannun- sogno di un’altra vita dentro il bozzo- che si può definire il Teatro dannun-ziano. Rivisitazione in chiave onirica lo di un’identità chiusa in se stessa. Il ziano di fine Ottocento il primo ten-dell’Abruzzo contadino e folklorico, teatro tenta l’avventura del sogno, tre tativo di rivoluzionare una dramma-ha come protagonista Mila, la gran- estasi liberty e incursioni nel territorio turgia che in Italia restava ancoratade meretrice redenta dall’amore. La buio dell’inconscio. La Duse traduce alla tradizione di Praga e di Giacosa.Duse sognava questa parte e voleva in gesto e sguardo il verbo del Vate, Un teatro adatto alla borghesia con-recitarla in vari teatri italiani, a Mila- sconcertando un pubblico borghese servatrice, riluttante a tutto ciò cheno, Firenze e Roma. Ma il destino le fu abituato alla rappresentazione della infrange i tabù e i buoni sentimenti.avverso. Quando D’Annunzio conclu- vita quotidiana. Quella del salotto e D’Annunzio ridiscende nei sotterra-se l’opera, la diva si ammalò e la parte della casa abitati da coppie infelici nei della vita. Esplora le zone d’om-fu data a Irma Gramatica. ma simili al vero. Un mondo di passio- bra. Come ai tempi dei primi roman- ni azzittite dalle convenzioni borghesi zi. Il piacere, L’innocente, GiovanniANNA E IL SOGNO DI MILA che non accettano il verbo di un po- Episcopo, e, come allora, il viaggioPrima della consacrazione divistica non è solitario. C'è sempre una musache Eleonora Duse ebbe nella Città che lo guida. Questa volta è l’attricemorta, D’Annunzio aveva scritto per europea del momento. Eleonora Duse62 778/779 - 2014

che proprio nel Sogno di un mattino diva fulminava il pubblico con sguar- IL CAPOLAVOROdi primavera sconvolge il verbo veri- di medusei e look sontuosi. Una diva, LA FIGLIA DI IORIOsta con una recitazione surreale. Tra prima ancora che un’attrice. A Eleonora Duse la scena dannun-sonnambulismo e follia. Rovescia il Al contrario, la Duse veniva da un lun- ziana spalancava le porte della mo-personaggio e lo sdoppia. Un io divi- go apprendistato. Era nel suo DNA la dernità. Senza spezzare i legami conso, metà vitalistico e metà mortuario. recitazione. Ma l’abitudine di calca- le radici folkloriche del teatro. SaràDemente, che non vuol dire altro che una coincidenza fortuita ma il Vatefuori dai confini dell’ego. imparò molto le dedicò la maschera ancora oggiD’Annunzio scrive e la Duse recita il dalla Bernhardt più ricordata. Quella di Ermione, laprototipo della donna moderna: folle e ma la superò. ninfa inebriata di profumi silvestritrasgressiva, ossessa e sonnambula, nella più celebre lirica dell’Aicyone,angelo e demonio. Basta dire femme re il palcoscenico l’aveva costretta a capolavoro poetico assoluto del pri-fatale. Ha varie maschere: Isabel- passare da una tipologia all’altra. Dal- mo Novecento. D’Annunzio scrive inla, Gradeniga, Anna, Silvia Settàla, la Mirandolina di Goldoni alla Santuz- stato di grazia versi di una musicalitàFrancesca da Rimini, Mila, Gigliola de za di Verga. dionisiaca. Sfrenati fino al delirio, su-Sangro, Fedra, Basiliola. Una versatilità espressiva superiore blimi nella semplificazione metrica,Tutte femmine di sovrumana poten- a quella della Bernhardt, tanto che il tanto da sfiorare il misticismo dellaza. Al di là del bene e del male, di cui pubblico andava in delirio per lei. Per lauda francescana. È la sua stagioneesse volutamente ignorano i confini. la sua recitazione istintiva, basata su d’oro come l’estate versiliese cantataTra queste eccellenze solo la Duse gesti nervosi, fremiti di lineamenti e nell’Alcyone. Il canto si chiude conpoteva trovarsi a proprio agio. Il suo sguardi folgoranti, capaci di esprime- uno struggente addio alla stagionesguardo estasiato, gli occhi febbrili re con il corpo i più viscerali cambia- più calda e sensuale. All’ebbrezzae un timbro vocale che fece scrivere menti d’umore. Già nel personaggio subentra la malinconia “Settembre,di lei che era posseduta da un demo- di Santuzza, la giovane talentuosa andiamo/ è tempo di migrare/ Ora inne interiore. Lo scrisse il suo amico attrice usciva dagli stereotipi veristi terra d’Abruzzi i miei pastori/ lascianHofmannsthal il quale, dopo aver vi- con l’estrema duttilità della propria gli stazzi/e vanno verso il mare”.sto, Sogno d’un mattino di primavera, interpretazione. Andava controcor- È fatale questa Odissea che riportarestò estasiato dal gesto della diva rente e il pubblico si accorse della Gabriele, alias moderno Ulisse, allaitaliana e si ispirò a lei per il dramma sua originalità. La confrontò con la propria Itaca. Quell’Abruzzo arcaico eDie Frau in Fenster, in italiano La don- diva francese, ancora legata a uno preindustriale da cui l’ambizioso poe-na alla finestra. stile ottocentesco, a metà tra il melo- ta si staccò, per fare carriera nella Ca- dramma e la nascente icona della pri- pitale. Ma le radici per un artista sonoPROFUMI E VELENI. ma attrice in posa statuaria. La Duse un cordone ombelicale da cui il figlioSTORIE DI DUE PRIMEDONNE imparò molto dalla Bernhardt ma la edipico mai si distacca. Ecco che l’on-Fiumi di parole sono le cronache superò. Nella follia creativa con cui da emotiva lo trasporta. Complicemondane di fine Ottocento. Gossip al trasformava qualsiasi personaggio in la mater tellus che prende corpo neilimite del melodramma. Così la Duse simbolo vivente di emozioni estreme. personaggi femminili, metà domesti-e l’eterna rivale Bernhardt. La divina Odio abissale o rapimento estatico. ci metà sacrileghi, del capolavoro tea-Sara era già una star, quando D’An- Quando le due primedonne recitaro- trale La figlia di Iorio. Scritta appostanunzio scrisse La ville morte. I giorna- no D’Annunzio, la diva italiana si mo- per la Duse, l’unica attrice capace dili dell’epoca la ritraevano in pose che strò al pubblico più moderna, al limite drammatizzare la passione tragica difecero epoca. Corpo statuario, sguar- della nascente sensibilità espressio- una popolana. Mila, figlia del magodo sognante, trucco da maschera. Di- nista. Tanto che, dopo La città morta, Iorio, da cui ha ereditato incantesimiventò uno stile destinato a far parte le tragedie del Vate parevano costru- e malefici.dell’immaginario collettivo. Erano gli ite apposta per Eleonora Duse. Con All’apice del successo, D’Annunzio ri-anni in cui l’attrice incarnava la sottile una forte provocazione per la collega torna idealmente alle proprie origini,vendetta contro lo stereotipo cattoli- francese che le aveva rubato la prima come per ritrovare nel proprio canto ilco-borghese della donna socialmente della Ville Morte il 21 gennaio 1898. coro della propria gente. Così recita laaccettata. Come angelo del focolare dedica introduttiva alla Figlia di Iorio:domestico o serva del maschio padro- Alla terra d’Abruzzi / alla mia madrene. Nei ruoli fatali della Dame aux ca- alle mie sorelle / A mio fratello esule almelias, di Théodora o di Cléopâtre, la mio padre sepolto / A tutti i miei morti778/779 - 2014 63

SIPARIO Documentia tutta la mia gente / Fra la montagna per aver provocato Aligi sulla via del loriche di intenso temperamento. Dae il mare / Questo canto / Dell’antico Male. Perciò sceglie il martirio del questo talento nacque La figlia di Io-sangue / Consacro. rogo, sostituendosi all’amato nell’e- rio, tragedia pseudoverista ambienta-Scritto in versi di una stupefacente stremo sacrificio. Il rosso dello scialle ta nella culla del poeta di Pescara.musicalità, la tragedia narra la storia esibito come segno di richiamo alla Scritta sulla pelle della Duse, la figuradi Mila che, come possiamo vedere lussuria si trasformerà nella fiam- della meretrice campestre aspettavanel quadro Francesco Paolo Michetti, ma purificatrice. Il rogo cristiano che l’ardente interpretazione della diva.cammina tra i mietitori infoiati, av- aspetta la peccatrice pubblica sarà Tutto era predisposto, nonostantevolta in uno scialle rosso, come negli un rito catartico per l’intera comunità la sua stanchezza accumulata nelleantichi riti di Carnevale. Mila è una contadina. tournée all’estero.meretrice campestre, oggetto del de- Lussuria e ansia di salvezza connota- La compagnia Talli voleva mettere insiderio di tutti gli uomini del paese no la tragedia pastorale. Un connubio scena La figlia di Iorio, fiutando il pro-che, nei giorni torridi della mietitura, che assegna al personaggio di Mila fumo del successo. Ma la Duse, anzi-vogliono festeggiare con lei l’abbon- l’ambivalenza di angelo-demonio. È ché mediare con Talli, creò difficoltàdanza del raccolto. Un rito folklorico bastata l’immersione nell’Abruzzo insuperabili con la sua primadonnache assegna al sesso un valore sacra- arcaico, per fare di questa Figlia di Irma Gramatica. Tutti volevano lei,le, come le generose bevute di vino la divina Duse. Fatale la decisione diche accompagnano il pasto collettivo Iorio il capolavoro assoluto del tea- non impersonare Mila. Si fecero milledei contadini. tro dannunziano. Ma il destino volle ipotesi sulle sue condizioni di salute,Un giorno Mila, figlia del mago Iorio, che la Duse, vittima dello stress delle alimentando le chiacchiere. Comesi difende dai mietitori che la inse- continue tournée tra Italia, Austria e scrive Marco Praga, la rinuncia dellaguono e trova rifugio nella casa del Germania, accusasse segni profondi Duse rafforzò il gossip “La Duse è ve-pastore Aligi, durante i preparativi di un malessere psicofisico. I gossip ramente ammalata? O sotto la malat-delle nozze con Vienda. Il promesso delle giornate precedenti il debutto tia si nasconde qualche cosa?”.sposo difende la meretrice, abbando- della Figlia di Iorio la misero molto a Chiusa in una stanza dell’Hotel Pala-na il paese fugge con lei sui monti. disagio. ce di Genova, la divina mandò al dia-L’idillio sfocia in tragedia. Lazaro di Si avvicinava la sera della prima mila- volo i giornalisti mondani. Accanto aRoio, padre del pastore, trova i due nese dell’opera che, dopo l’insucces- lei, come racconta Praga, c’era la suaamanti nel loro rifugio. Sedotto dal fa- so della Gioconda e della Gloria, si an- amica Matilde Serao. Amica sua e delscino di Mila, tenta di violentarla. Ma nunciava come il capolavoro teatrale Vate di cui fu benefattrice negli anniAligi si vendica e uccide il padre. Per di D’Annunzio. La Duse aveva soffer- della “splendida miseria” napoleta-questo delitto viene condannato al to per le reazioni del pubblico italiano, na. Per l’amica, Eleonora recitò, nono-rogo, come parricida. abituato ancora al teatro psicologico- stante la malattia, la parte di Mila.Un giorno Mila, figlia del mago Iorio, borghese di Praga e Giacosa. Le tra- La meretrice che accetta il fuoco sa-si difende dai mietitori che la inse- gedie dannunziane erano macchine crificale, al posto del pastore Aligi. Iguono e trova rifugio nella casa del sceniche troppo complesse. L’attrice cronisti del tempo raccontano di unapastore Aligi, durante i preparativi aveva dato del suo meglio nella par- recita febbricitante, tra lamenti eddelle nozze con Vienda. Il promesso te di Anna, la cieca veggente, riedi- eroici furori. Eleonora Duse non sisposo difende la meretrice, abbando- zione moderna della greca Cassan- dava pace per quella parte che le erana il paese fugge con lei sui monti. dra. Altrettanto nella parte di Silvia stata rubata da un’altra attrice. Natu-L’idillio sfocia in tragedia. Lazaro di Settàla nella Gioconda. In entrambe ralmente inferiore a lei.Roio, padre del pastore, trova i due le tragedie suo partner fu Ermete “Era mia, me l’hanno presa!”, delira-amanti nel loro rifugio. Sedotto dal fa- Zacconi, grande attore drammatico. va la diva.scino di Mila, tenta di violentarla. Ma Nonostante gli insuccessi registra-Aligi si vendica e uccide il padre. Per ti a Palermo il 15 aprile 1899 con Laquesto delitto viene condannato al Gioconda e a Napoli il 27 aprile 1899rogo, come parricida. Mila, sconvolta con La Gloria, il Vate e la divina nonda un forte senso di colpa, medita di si arresero. La Duse era l’attrice delpentirsi della propria condizione di momento e D’Annunzio il massimopeccatrice. Prima orgogliosa di esse- poeta italiano. Invidiato per lo stilere donna di tutti, ora si converte alla “immaginifico” che gli permettevareligione dell’amore e si autoaccusa di creare personaggi superomistici e, contemporaneamente, figure folk-64 778/779 - 2014

Bibliografia 65Andrea Bisicchia, D’Annunzio e il tea-tro, Mursia, 1991Piero Chiara, Vita di Gabriele D’Annun-zio, Mondadori, 1978Mario Praz, La carne, la morte e ildiavolo nella letteratura romantica, San-soni, 1966Mario Praz, Poesia, Teatro, Prose diGabriele D’Annunzio, Ricciardi, 1966Enrico Falqui, D’Annunzio e noi, Feltri-nelli, 1960Giorgio Contini, Letteratura dell’Italiaunita (1861-1968), Sansoni 1968Ezio Raimondi, Il silenzio della Gorgo-ne, Zanichelli, 1980Pietro Puppa, La figlia di Iorio tra Mi-chetti e D’Annunzio, per un’iconografiadel teatro populista, in \"Quaderni diteatro\", n° 14, Vallecchi, 1981Claudio Marchese, L’estasi metallicadel divin poeta, in Sipario, n°423, 1984Giorgio Favetto, D’Annunzio comespecchio, in Sipario, n° 450-451, 1985Claudio Marchese, Il sortilegio di Mila,teatro ed erotismo in Sipario n° 675,settembre 2005Claudio Marchese-Riccardo Di Salvo,D’Annunzio controcorrente in Sipario n°758 - 759, 2013Claudio Marchese-Riccardo Di Salvo,D’Annunzio controcorrente, in Siparion° 760 - 761, 2013Hugo von Hofmannsthal, GabrieleD’Annunzio ed Eleonora Duse (a curadi A. Mazzarella), EdizioniShakespeare and Company, 1983Claudio Marchese, Teatri e filosofie,Zanichelli, 1981John Stokes-Michael R. Booth-SusanBassnett, Tre attrici e il loro tempo,Edizioni Costa e Nolan, 1991 778/779 - 2014

rubrica CINELIBRI a cura di Alberto Pesce David Bruni Claudio Carabba e Giovanni M. Rossi Maria Cristina Russo COMMEDIA DEGLI ANNI TRENTA (a cura di) Il Castoro, Milano, Euro 15.50, pp.165 ATTACCO ALLA CASTA. LA CRITICA LA VOCE DI DENTRO. CINEMATOGRAFICA AL TEMPO DEI SO- IL CINEMA DI TONI SERVILLO CIAL MEDIA Edizioni Ets, Pisa, euro 13.00, pp. 124 Le Mani, Genova, euro 18.00, pp. 246 Quentin Taranti- Da “La politique Critica è arte del no è La rivoluzio- des acteurs” (di giudicare, e di ne del sonoro alla cui in premessa fronte ad un film fine degli anni 20, disquisisce Gio- capacità di tradurre è la grande occa- vanni M.Rossi) in termini logico- sione per il nostro sino alla “politica discorsivi il senso cinema di uscire degli attori” con espresso mediante da catalessi. Il fa- cui Luigi Nepi con- procedimenti scismo appoggia clude l'analisi di Il significanti che gli subito la rinascita gioiellino, un’infila- sono propri. Non della Cines, facen- ta di saggi fa del è un’esperienza dosi astutamente napoletano Toni codificata, ma una imprestare dal ceto Servillo stigma “non-disciplina”, medio, per esaltarlo e distrarlo, ideologie, esemplare di un attore-coautore. retta da dinamiche in evoluzione, tanto più illusioni, sogni, lasciando che il cinema Dapprima, cinque capitoli ne chiariscono oggi “investite dallo tsunami della Rete”. si tinga di rosa, arabeschi a vario modo il metodo di recitazione, ovvero come egli Lo preavverte Maria Cristina Russo che ne attorno a quella formula ben definita dal sappia aggiustare “ricerca dell’intonazione sviscera le problematiche su progressivi Margadonna “storia d’amore, finale mora- giusta, nel muoversi e nel parlare” gradienti di studio. Così, dopo aver fissato listico, canzone orecchiabile”. E per un de- (Claudio Carabba), come rammemorare rispetto ad altri ambiti “identità” strutturale cennio lo schermo si riempie di segretarie voce, pause, silenzi, allure e smorfie di della critica cinematografica, analogica private, rubacuori, educande innamorate, Eduardo De Filippo (Gabriele Rizza), a o digitale che sia, ne delinea l’arcatura in ambientazioni frou frou, con storielle seconda dei film accortamente usare storica italiana lungo prime soggettive immancabilmente comico-sentimentali, “tecniche dell’immedesimazione e recensioni, fioritura di riviste, innesto di sorrette da abili teatranti della commedia quelle dell’imitazione” (Marco Luceri), coi filtri semiologici, sociologici, psicanalitici, rosa, in sintonia con ovattate dinamiche suoi personaggi interpretare “la nuova postmoderna “liquidità” di flussi, dilagante sociali dell’epoca. sociologia del crimine” (Massimo Tria), avvento di Internet, e ne indaga corrispettivi David Bruni ne mette a fuoco otto anche prestare voce a film altrui (Marco cambiamenti di funzione anche dal punto esemplari evidenziandone genesi, rapporti Vanelli). di vista teorico-metodologico, magari ai intertestuali, modalità prevalenti. Di Mario Poi, film dopo film, si allineano letture su tempi della Nouvelle Vague con “ricerca Camerini Gli uomini, che mascalzoni!... singole interpretazioni di Servillo. Possono delle intenzioni dell’autore” e oggi con una (1932) e Grandi magazzini (1939), di Nunzio essere, nei film di Mario Martone la “videocritica” che passa “dalla visione del Malasomma La telefonista (1932), di Mario “fotogenìa del volto” (Chiara Tognoletti), film come testo alla visione del film come Mattoli Tempo massimo (1934), di Mario con Paolo Sorrentino da L’uomo in più a Il performance”. Bonnard 30 secondi d’amore (1936), di divo ritratti di italiano “dove i difetti morali Da queste premesse, incrociando Alessandro Blasetti Contessa di Parma sono le uniche, fatali virtù” (Stefano Socci), triangolazione di studi di Claudio Bisoni (1937), di Max Neufeld Mille lire al mese in Le conseguenze dell’amore una triplice e Alberto Pezzotta di rimbalzo dalle (1938), e di Vittorio De Sica Teresa Venerdì “immobilità” operativo-fisico-affettiva scepsi di David Bordwell, la Russo via (1941). (Augusto Sainati), e in Luna rossa “il suo via definisce il linguaggio della critica, a Ma a darne preventivo chiarimento di perlustrare liquido fra le pieghe dell’animo livello argomentazione distinguendone struttura, tematiche, soluzioni tecnico- e le cicatrici della carne” (Rizza). Così, modi discorsivi (deliberativo, giudiziario, linguistiche Bruni premette quattro capitoli in La ragazza del lago un saper giocare epidittico, anche pedagogico) e per che vanno gradualmente evidenziando le “istrionicamente sotto le righe” e in Un l’interpretazione individuando quei costanti, un “universo diegetico familiare balcon sur la mer insinuare “l’umanità e i “principi organizzatori e norme” che sono agli spettatori”, testi e interpreti di dilemmi che animano anche un ‘cattivo’ le routine e i format, donde trae spunto per ascendenza teatrale, “dialoghi brillanti, cinematografico” (Federico Ferrone). E se avviare ampio e illustrativo discorso sulla situazioni ricche di equivoci e colpi di in Gomorra luciferino con scaltrito ricorso critica web in tutte le sue varianti, blog scena” ma sempre in accorto equilibrio tra a “mimica, costumi, voce” e in Gorbaciov personali o collettivi, portali con le loro valori di tradizione e suggestivi agganci di irredimibile solitario con ripetitivo calco di homepage di immagini e news, webzine modernità, radici autartiche e aspirazioni segni esteriori (Luceri), in La vita tranquilla espressione delle “fan subcultures”, e cosmopolite, dentro filoni di sicurezza al con “esattezza psicomotoria” sa anche social media vere fucine di “alterità della botteghino, tra cui lo scolastico-collegiale, correggere “passaggi non di rado un po’ critica digitale”, da cui quella nuova la commedia “gialla”, il verismo vernacolo, angusti e meccanici della sceneggiatura” “esperienza filmica” di cui per primo ha il “film per tenori”. (Rossi). discettato Francesco Casetti. 66 778/779 - 2014

LIBRI rubricaa cura di Myriam MantegazzaFabrizio Cassanelli, Guido Castiglia esercizi pratici di difficoltà progressiva, attività di Yves Lebreton possa raccogliereIL TEATRO DEL FARE oltre ad una riflessione sul comico, un in un volume, per di più corredatoIL TEATRO COME WELFARE EDUCATIVO capitolo sul tema “Perché si ride?” ed una da un ricco materiale fotografico cheUNA PLAUSIBILE DIDATTICA DELLA CO- brevissima storia del clown. La terza parte accompagna il suo percorso artisticoMICITÀ. APPUNTI E IDEE PER LA FOR- “Fare teatro a scuola: modelli, stimoli, dagli anni Sessanta all’inizio delMAZIONE TEATRALE NELLA SCUOLA eserciziari” passa in rassegna i contenuti nuovo millennio, l’autore propone unaTitivillus, 2011, € 16,00, pp. 201 di un laboratorio teatrale prendendo in panoramica a tutto tondo delle “sorgenti” esame tanto l’aspetto dell’espressione alle quali ha attinto per suo il lavoro, finoQual è il rapporto tra teatro e scuola corporea quanto quello della parola e al suo ritiro dalle scene con la sua ultimadi base? Grazie alla loro esperienza di della voce, senza tralasciare le regole creazione Nessuno del 2001. Idealmentelavoro a diretto contatto con l’infanzia di fonetica. Interessanti le tematiche del parte di una trilogia, Sorgenti non chee l’adolescenza i due autori non hanno teatro di narrazione, visto come percorso è il primo volume di un'opera di ampiodifficoltà a trovare una risposta a questa di educazione all’ascolto, e dell’esperienza respiro. Dedicato, come dice il titolo, alledomanda. Il teatro offre agli insegnanti ed di una scuola per l’infanzia, con consigli origini dell'esperienza teatrale dell'autore,agli operatori un’alternativa all’approccio pratici per gli educatori previsti anche dovrebbe essere seguito da un secondotradizionale di trasmissione della nell’analisi di una fiaba attraverso la concentrato sull'insegnamento di Étiennesapienza, in quanto: «È un linguaggio simbologia degli animali. Al magister il Decroux, sotto la cui guida è avvenutainterdisciplinare in grado di contenere compito di applicarli. «Il percorso che la formazione di Lebreton, e da un terzoin sé il gesto, il movimento, il suono, la stiamo compiendo – scrivono gli autori – imperniato sulla sua ricerca personale perparola, l’immagine, il segno [...] che tiene prefigura l’uso della fantasia da parte del la creazione del Teatro Corporeo.conto delle ragioni e delle emozioni e bambino come mezzo per creare e quindi Cos'è dunque questo Teatro Corporeo?dei soggetti.» La proposta di Fabrizio educare. [...] Pertanto le diverse proposte Il punto d'arrivo di un percorso lungo eCassanelli e Guido Castiglia di un devono essere concepite da ogni complesso iniziato nella scuola pariginalaboratorio rivolto ai ragazzi è supportata educatore o animatore per dare maggior di Mimo Corporeo di Étienne Decroux,elementi sia didattici che metodologici ed energia alla creatività del bambino.» frequentata dal 1964 al 1968, base dioffre uno strumento prezioso e mirato a partenza di diverse tecniche messechi opera in ambito scolastico. Sorgenti – Nascita del Teatro a punto successivamente dal suoAlla prima parte teorica, intitolata “Il teatro Corporeo discepolo. L'Esaltazione Corporea, ile la scuola, una relazione costruttiva”, Yves Lebreton Corpo Energetico, il Corpo Vocale, ilsegue una seconda dedicata ad “Una Titivillus, 2012, € 23,00, pp. 374 Mimo Astratto sono tappe significativeplausibile didattica della comicità”, che trovano il loro coronamento nelcon tanto di eserciziario comico, con In un testo che è al tempo stesso Teatro Corporeo. «Un teatro basato autobiografia, manifesto d’intenti, sulla creatività dell'attore, sul corpo e presentazione di un metodo e quant’altro sulla magia del movimento», spiega un uomo di spettacolo dall’effervescente Yves Lebreton che a buon diritto ne può essere considerato il maestro fondatore ed ha saputo valorizzare la sua creatura con una valenza ora drammatica che comica. Dopo la formazione con Decroux, Lebreton ha contatti con i grandi esponenti del teatro contemporaneo, tra cui Jerzy Grotowski ed Eugenio Barba, crea a Parigi la compagnia Théâtre de l'Arbre prima di stabilirsi in Toscana, dove fonda nel 1992 il Centro Internazionale di Formazione, Ricerca e Creazione teatrale. I suoi spettacoli sono stati proposti per oltre quarant'anni sulla scena internazionale riscuotendo vivo successo di pubblico e critica.778/779 - 2014 67

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Sipario TestiAUGUSTO BIANCHI RIZZI ROSSI DI SERA commedia in due atti PREMIO CONCORSO AUTORI ITALIANI 2013 Sez. \"Tre o più personaggi\"Augusto Bianchi Rizzi 69

SIPARIO TestiRossi di sera PRIMO ATTOcommedia in due atti All’apertura del sipario appare una scritta proiettata in undi cielo tempestato di stelle: “MOLTISSIMI ANNI FA IN UNAAugusto Bianchi Rizzi SPERDUTA GALASSIA”I personaggi principali - quasi tutti ex-sessantottini - qui Quadro 1 Circolo K.Marxelencati non in ordine di apparizione né in scala gerarchica (In una stanza spoglia e male illuminata - tappezzata di(perché tutti parimenti cari all’Autore) sono i seguenti: manifesti stampati e scritti a mano, con i ritratti dei padri(1) FRANCESCO il leader, critico cinematografico della rivoluzione, le bandiere rosse dalle aste particolarmente(2) ANTONIO il n. 2, architetto robuste, pile di ciclostilati, giornali, volantini - intorno(3) MAX il viale del tramonto, venditore di automobili usate a un grande tavolo sotto un’unica luce e davanti a un(4) MICHELE il don giovanni, imprenditore gigantesco poster di Karl Marx - solo occhi e barba a(5) ERIKA la compagna, moglie di Antonio, ambientalista formato parete - siedono una dozzina di persone (manichini,(6) MADDALENA l’autosufficiente, amica di Erika, sagome ?) che emanano fumo. Sono giovani sui venti/ventitrepubblicitaria anni, qualcuno di più, qualcuno di meno. Seduto a un capo(7) GAETANO l’eterno reduce, giornalista in cronaca del tavolo, Francesco, il leader, cerca di dare anima a un(8) STELLA la determinazione, convivente di Francesco, testo farraginoso proclamato inizialmente in tono quasisemiologa intimidatorio. La barba non fatta, il colorito di chi non dorme(9) IRMA la mammona, vicina di casa di Max da due giorni gli conferiscono un che di ascetico. Accanto(10) SUSAN l’avventura, fotoreporter inglese a lui, Antonio, un tipo dall’aria mite e furba nascosta dietroE inoltre molti altri personaggi di contorno, quasi tutti una massa di peli, vestito con una camicia militare, ascoltacoetanei dei protagonisti. attentissimo e approva. Di fianco ad Antonio, Erika, la suaNote registiche preliminari ragazza, fa la maglia e dà palesi segni d’irritazione mentreLa commedia è stata scritta dall’Autore senza risparmio di Maddalena pare essere con la testa altrove. Michele, chepersonaggi, scene e luoghi (interni ed esterni), pensando fuma il toscano, le sorride senza riuscire ad attirare la suaa una commistione di teatro e altri mezzi visivi (video, attenzione. Un po’ in disparte un uomo alto e robusto, conproiezioni digitali, cartellonistica, documentari, ecc.) aperta un giaccone - Max - appare a disagio. Ha una decina d’annialle invenzioni registiche che mescolano per l’appunto più degli altri e l’atteggiamento di chi è lì senza capiretecniche teatrali e filmiche, documentaristiche, ecc. in bene il perché. Ha con sé una ragazza biondo-platino, coluna specie di caleidoscopio allegramente “schizofrenico”. castorino, in pieno masticamento gomma. Infine, Gaetano,Gli attori possono essere quindici o venti oppure ridotti un meridionale nero nero, con addosso un eskimo, staal minimo, a solo due donne e a tre/quattro uomini che smontando la cornetta del telefono e controllandoneinterpretano tutte le parti con cartelli identificativi (nomi, l’interno).ruoli o simboli). Le scene collettive possono essere impostate FRANCESCO: (Con un tono quasi declamatorio, libresco,con manichini o sagome e il cambio veloce, per l’appunto un po’ trombonesco) Il sindacato, compagni, nella misurafilmico, di quadri brevi può essere operato con inserti video in cui ha accettato i criteri capitalisti di organizzazione delpreregistrati o anche in diretta o soltanto con elementi lavoro, nella misura in cui ha fatto propri gli strumenti disimbolico-didascalici che indicano le localizzazioni e tortura padronali e ha avallato la gogna del lavoro alienato, èdescrivono le situazioni. Video e/o cartellonistica possono diventato il cavallo di Troia… Qualcuno dei presenti: Sì, sì,illustrare le indicazioni registiche annesse ai dialoghi. Come sì… troia … è la parola giustapure i costumi e i trucchi possono acquisire un carattere FRANCESCO: …per insidiare e corrompere l’avanguardiamolto didascalico (barbe posticce, eschimo, maschere, ecc. operaia trasformandola in un servo compiacente eche gli attori trovano già in scena e indossano e dismettono leccapiedi… Qualcuno dei presenti… leccaculo… leccaculovelocemente quasi parossisticamente). Anche gli arredamenti FRANCESCO: …e consegnarla - sottraendo alle massepossono essere indicati con proiezioni pop sulle pareti di un lavoratrici ogni strumento di autodifesa, privandoleambiente neutro-base oppure solo accennati con simbologie della spina dorsale - nelle mani delle aspirazionielementari mutevoli (manifesti politici che diventano sul socialdemocratiche più… più… Qualcuno dei presenti… piùretro pubblicità, scaffali di libri che diventano contenitori stronze!di mercanzie, bandiere che diventano foulard, ecc.). Il FRANCESCO: …più subordinate e rinunciatarie. Noi nonmontaggio sonoro può avere la stessa struttura (vagiti quando vogliamo esaltare il luddismo, compagni,… Qualcuno deisi parla di nascite, tamburi quando si parla di rivoluzione ecc) presenti… che cos’è che non vogliamo esaltare? FRANCESCO: (Occhiataccia) …sappiamo bene che la ribellione degli operai alle macchine in quanto tali è una forma rozza di lotta che rivolge contro il mezzo materiale di produzione preso in se stesso quella violenza d’attacco che dovrebbe essere indirizzata contro la forma sociale70 Rossi di sera

del suo sfruttamento. Il problema, noi lo sappiamo bene, ERIKA: Perché non provi ad abortire tu la prossima volta?è più a monte… tuttavia io vi dico: è da questa violenza MICHELE: Ma possibile che ogni discussione finisca sempreimmediata sui mezzi di produzione che nasce il primo per trasformarci in un gruppo di autocoscienza? Torniamo algerme di coscienza rivoluzionaria. La violenza del generale punto: facciamo bloccare le linee di produzione o no?Ludd… (Lancia un’occhiata severa alla platea per impedire (Nessuno risponde. Gelo nella sala)osservazioni) è la risposta alla violenza simmetrica del MAX: Scusate, ma Monica la conosciamo tutti... Io sonocapitale! Perché il capitale, compagni, è sempre violenza, convinto che a Londra sta benissimo, tutta contenta di farsi ilsopraffazione, assoggettamento: che produca napalm, suo aborto parlando in inglese. Do you do di qui, do you dobiciclette o pannolini… di là e fra un paio di giorni, two days after the abortion, esceMAX:(Alla ragazza biondo-platino, sussurrando) Adesso dalla clinica se ne va ad ascoltare qualche concerto tipicallyandiamo, eh? english very very… dengdigadeng dengdigadondong (FingeFRANCESCO: (Riprendendo il tono oratorio) Noi oggi, di strimpellare una chitarra e poi batte sul tavolo con le ditacon la diffusione massima dei sistemi d’automatizzazione, a mo’ di bacchette di tamburo) very very strong and hard…assistiamo alla distruzione del vecchio quadro operaio (Pausa. Silenzio. Imbarazzo)tradizionalmente comunista e cioè il tipografo, il battilastra, il ERIKA: (A Maddalena) Andiamo via, andiamo via, quandoferraiolo, il calzolaio, il proto… fa l’idiota proprio non lo sopporto.ERIKA: (Sbatte il lavoro a maglia sul tavolo e si alza) MAX: (Alzando la voce) Ma possibile che ogni volta cheUffa! Quand’è che arriviamo al punto? Io devo andare a parlo io, tu te ne vuoi andare via? Sono anni che ce lafare la spesa e preparare la cena… Io naturalmente, non voi meniamo con “la politica prima di tutto” e invece basta che…maschietti… Voi la spesa, si sa, non la fate… (fa un gesto allusivo… Allora c’avevo ragione io; al primoANTONIO: Erika, ma cosa dici? Non interrompere. Siediti e posto c’è sempre e solo la f… (Si rende conto di ciò che stastai zittina. per dire e si blocca)ERIKA: Zittina? Zittina a me non lo dici! Zittina lo dici a GAETANO: (Interviene, concludendo la frase di Max) “…laquella papessa di tua madre che ti domina con le sue smanie… fabbrica. Al primo posto c’è sempre e solo la fabbrica!e le sue manie… Lasciamo perdere. Tornando a noi: la MAX: Sì la fabbrica… (unisce gli indici e i pollici delle duedomanda è semplice semplice: che cosa si fa domani all’Alfa? mani e li alza sulla propria testa facendoli ruotare bene inEh? Cosa si fa? Si propone il blocco delle linee o no? Sono vista)due ore che Francesco introduce, premette, illustra, spiega, (Baraonda generale. Tutti insieme accavallandosi)ma ancora non ho sentito la domanda e soprattutto la risposta: MADDALENA: Maschilisti di merda! E tu sei un davvero unProponiamo il blocco o no? E poi insomma... va bene gli deficiente oltre che un vero idiota!operai e il generale Ludd e le contraddizioni del sindacato MICHELE: Compagni! Siamo qui per parlare dell’Alfa! Nonma… se proprio volete saperlo, io ho un groppo qui… sento della nostra vita sessualela mancanza di Monica. Non riesco a non pensare a quella FRANCESCO: La mia vita privata son fatti miei!poveretta a Londra da sola, e non ce la faccio a seguire tutti ANTONIO: Compagni, compagni per favore…i vostri discorsi… sto pensando a lei. Voi niente, invece eh? MAX: Andate a cagare voi e il generale Ludd.Non ve ne frega niente, non è affar vostro... MADDALENA: (Non è chiaro a chi) Se mi metto aFRANCESCO: Quello che è certo è che non è un problema raccontare come scopi, vedrai che ci facciamo quattro risate!tuo. ERIKA: Il privato è politico!MADDALENA: E bravo Francesco! Tu l’hai spedita a (Voci varie: “Basta” “Compagni, compagni…” “Ma qualiLondra ad abortire e non t’è neanche passato per la testa di compagni…” “Gli operai non aspettano certamente noi…”starle vicino. Eh no, avevi da preparare la tua brava relazione. “Alla faccia della solidarietà di classe!” “Merde, merde,Dovevi darci la linea! merde! Siete tutti delle merde”)MICHELE: Compagni, vi ricordo che domani mattina c’è FRANCESCO: Okay, lasciamo perdere. Domattina all’Alfal’assemblea all’Alfa e che qualche cosa dobbiamo pur dire di non diciamo un cazzo.forte, di decisivo e… ERIKA: …e il bello è che nessuno se ne accorgerà…MAX: (Alla biondo-platino) Adesso andiamo, eh? (Sono tutti un po’ avviliti. Si alzano e proseguono aFRANCESCO: (Cercando di controllarsi) Scusa Maddalena mugugnare a gruppi di due o tre. Antonio, dispiaciuto, sima che cosa avrei dovuto fare di più con Monica? Le ho avvicina a Francesco)pagato il viaggio a Londra. Le ho trovato la clinica. L’ho FRANCESCO: (Ad Antonio) Belle stronze, eh?accompagnata alla stazione… cosa dovevo fare di più? Non ANTONIO: Erika, in fondo, stava solo manifestando unastiamo lottando tutti insieme per l’aborto? E allora perché solidarietà femminile, un sentimento di amicizia…ogni volta che ce n’è uno scoppia il ricatto sentimentale FRANCESCO: E piantala di difenderla…!della sedotta e abbandonata da romanzetto rosa? E il “dovete ANTONIO: Non voleva mica offenderti…viverlo in coppia e starvi vicino e sostenervi” e le solite FRANCESCO: Ma perché non te la sposi quella lì?menate da boyscout… ANTONIO: Che cazzo c’entra, adesso? (Francesco se ne vaAugusto Bianchi Rizzi 71

SIPARIO Testisenza salutare nessuno) Allora sei tu lo stronzo! (A Gaetano pieno di idee: una cosa rara di questi tempiche sta ancora frugando dietro le sedie) E tu si può sapere ANTONIO: (Incerto) Mi aspettano per cena a casa…che cosa cerchi? FRANCESCO: Uhhh il maritino perbene. Dai, vieni, fattiGAETANO: I microfoni-spia. Vigilanza, compagni, vigilanza. desiderare, sgarra sgarraIl capitale ci controlla, ci pedina, ci registra, ci scheda e (Si allontanano insieme)ascolta tutto ***MAX: (Tirandosi dietro la bionda-platino) Vi saluto tutti, Quadro 3 All’uscita dal cinemarivoluzionari dei miei coglioni. Tolgo il disturbo, io qui non FRANCESCO: (Pontificando come suo solito) Un filmci metto più piede! (Se ne va) povero di mezzi ma ricchissimo di suggestioni, eh?MADDALENA: Se è per questo neanche noi. Aggressivo, conturbante, poliedrico, coinvolgente, quasiERIKA: Chiuso. Sepolto. Amen farneticante… Ci ho trovato in pieno la mia vecchia idea:ANTONIO: (A Gaetano) Sbrigati, dai (a Erika) Se vuoi che che i popoli devono essere governati dai poeti, dai filosofi,ti accompagni a fare la spesa… a proposito sono invitato dagli artisti, non da quelli che degradano la politica adanch’io? … (Erika risponde con uno sberleffo) amministrazione dell’esistente, a c-o-r-r-e-t-t-a g-e-s-t-i-o-GAETANO: E domani allora? Che succede? n-e, perché noi tutti abbiamo bisogno di prospettive vitali, diANTONIO: Domani non succede niente. utopie vivificanti… Basta con la concretezza, basta con il*** fare; ridateci gli endecasillabi, le notti stellate! Riprendiamo aAltra scritta proiettata nel cielo: “UNA SPORCA disegnare mondi nascenti, inventiamo nuove parole, ridiamoQUARANTINA DI ANNI DOPO, CIOÈ OGGI” vita alle dispute dei sapienti. Abbasso il pensiero unicoQuadro 2 Circolo K. Marx gastronomico-finanziario! Hasta la licteratura, siempre!(Un cantiere di demolizione occupa la strada. Un operaio ANTONIO: La verità è che il cinema europeo continuacon l’elmetto fa allontanare con un megafono i passanti) a leccarsi le proprie ferite esistenziali… Dopo la morteGEOMETRA: Architetto, cominciamo? dell’ideologia non sa più cosa dire…ANTONIO: (È lui l’architetto. Il tempo non l’ha devastato.) FRANCESCO: No, no, non sono d’accordo: i sentimenti sono(Esitando) Siamo sicuri di avere allontanato tutti? più potenti dell’ideologia. Il cinema lavora sull’uomo. Non ciGEOMETRA: Sì, architetto. Sicuri. sono parentele tra cinema e ideologia, l’uno è un linguaggio,ANTONIO: E allora cominciate (Si allontana. Non vuole l’altra un archetipo che tende all’assoluto. Il cinema puòassistere) iniettare trasfusioni di realtà, ma l’unico strumento vero perGEOMETRA: (Alza il braccio e dà il via) lui resta l’emozione, la testimonianza che commuove.(Si ode un gran botto e si vede un gran polverone, al di là del ANTONIO: (Insofferente alla ennesima ‘lezione’ diquale Antonio intravvede un uomo elegante, abbigliamento Francesco) Adesso devo proprio andare.sportivo, capelli brizzolati) FRANCESCO: A proposito, Erika, la tua mogliettina, comeANTONIO: Francesco… sta?FRANCESCO: Antonio! Per forza ci dovevi essere… (Si ANTONIO: Bene, bene. Sempre uguale.abbracciano) FRANCESCO: Insegna ancora?ANTONIO: Veramente io sono qui per lavoro. Chi l’avrebbe ANTONIO: No, è in pensione. Adesso è diventatadetto, eh? Proprio io. Tu invece risorgi dalle polveri del un’ambientalista. Si occupa, in particolare, di giardinitempo… pubblici. E tu? Ancora libero e selvaggio?FRANCESCO: Curiosità. Solo curiosità. Ho letto sul giornale FRANCESCO: (Sorvolando) Come si chiama tuo figlio?che avrebbero abbattuto l’edificio dove aveva sede il nostro ANTONIO: Ernesto.leggendario circolo Karl Marx e sono venuto a vedere. Sai FRANCESCO: Come Che Guevara!com’è… A una certa età si diventa nostalgici… e voyeur. ANTONIO: No, come mio suocero.Beh, sono proprio contento di averti rivisto. Ti trovo bene. FRANCESCO: E che cosa fa per guadagnarsi da vivere?Per avere…? ANTONIO: Dipinge. Dipinge paesaggi.ANTONIO: Sessantatre anni FRANCESCO: Ah, quindi non si guadagna da vivere… …LoFRANCESCO: …sei un fiore! Ciao. aiuti tu?ANTONIO: Dove vai? ANTONIO: Diciamo che gli do una mano. Sai com’è, haFRANCESCO: (Allargando le braccia) Al cinema. Il mio è anche due figli.un mestiere da voyeur, per l’appunto. FRANCESCO: Ah, sei diventato nonno! Congratulazioni! EANTONIO: Ma scusa, voi critici, i film non ve li vedete in com’è essere nonno?proiezione riservata, soli e soletti nelle salette? ANTONIO: Non lo so. Ernesto vive negli Stati Uniti, haFRANCESCO: Mai! A me piace vederli al cinema, con quelli sposato una ragazza di colore californiana. Lo vedo una/dueche ridono, la coppietta che si bacia, il vecchietto che disturba volte all’anno.scartando la caramella… Un film senza sala è insipido. Vuoi FRANCESCO: E i nipotini di che colore sono?venire anche tu? Danno un film indiano sperimentale, un film ANTONIO: Uno bianco e uno nero. Come due tasti del72 Rossi di sera

pianoforte. del cellulare segnala l’arrivo di un sms. Erika legge il FRANCESCO: Lo suoni ancora? messaggio) (A Maddalena) È di Antonio. Ha incontratoANTONIO: Solo quando vengono i nipotini: per insegnargli Francesco. Te lo ricordi Francesco? che il bianco e il nero uniti possono produrre grandi melodie MADDALENA: Come no?! Leggo sempre le sue recensioni. e armonie… Spocchiosette, ma con quel tanto che basta per sembrare FRANCESCO: Sempre romantico… Peccato che tu abbia intelligenti e idealiste. smesso di suonare. ERIKA: Antonio dice che farà tardi.ANTONIO: Se la sinistra dovesse vincere le elezioni giuro MADDALENA: Mi sembra di vederli. Parlano, parlano, che rifaccio un concerto! parlano. Di loro, naturalmente. Di loro e del loro glorioso FRANCESCO: Se mia nonna avesse le ruote giuro che passato… sarebbe una sedia a rotelle… Dai, vieni a cena a casa mia. ****** Quadro 5 Casa di Francesco Quadro 4 Casa di Antonio e Erika (Francesco e Antonio hanno finito di mangiare. Il tavolo è(Un posto è ancora apparecchiato a capo tavola, quello di ingombro di resti. Francesco prepara il caffè. Antonio fuma)Antonio. Erika e Maddalena stanno sparecchiando, ma il ANTONIO: Il Golpe! Ti ricordi di quando si era sparsa la posto di Antonio non lo toccano.La televisione è accesa) voce del colpo di Stato imminente? “ È per stanotte, è per MADDALENA: Pensa che per girare quello spot hanno stanotte!” speso cinquecentomila euro! Una famiglia operaia ci vive FRANCESCO: E siamo finiti a casa di Michele perché suo una vita intera. E tutto per reclamizzare una lacca per capelli. padre era della Confindustria. La modella si doveva vedere solo di schiena, ma si doveva ANTONIO: Sì, attentissimi a che nessuno ci pedinasse… capire che era sposata, che era madre di almeno due figli, Gaetano aveva addirittura attraversato l’atrio carponi per non che era finanziariamente autonoma, che era possibilmente farsi vedere dalla portinaia. Insomma, massima prudenza… laureata e sessualmente soddisfatta! Tutto dalla schiena: c’era FRANCESCO: “All’erta, compagni. Vigilanza, vigilanza” scritto in contratto. La schiena doveva essere un manifesto, ANTONIO: (Cerca un portacenere e trova una carrozzina) E una mappa, un irresistibile richiamo… questa cos’è? ERIKA: Sì, però, in effetti, è una schiena che te la FRANCESCO: Tu cosa cercavi? raccomando… ANTONIO: Un portacenere. MADDALENA: La mia schiena regge abbastanza, è il FRANCESCO: Non è un portacenere. Questo è un resto che… Queste rughette qui agli angoli della bocca… portacenere.(Porge il portacenere a Antonio e versa il caffè) non posso più ridere… (Alludendo al posto di Antonio) E quel matto di Max?Sparecchio? ANTONIO: Max Trombini, detto il Trombeur des femmes! ERIKA: Ma dove è andato? Non poteva darmi un colpo di (Pausa) Come dimenticare quel fantastico Primo Maggio… telefono?(Pausa, prima dello sfogo) Ogni tanto mi sembra Manifestazione assolutamente tranquilla… Stiamo sfilando che il nostro rapporto assomigli a un leone incazzatissimo, davanti alla Galleria e mi accorgo che Max punta qualcosa… immobilizzato da una lunga fune stretta intorno al collo, Sai quei due carabinieri in divisa di gala messi lì per i turisti? tenuta tesa alle opposte estremità da noi due. Nessuno dei Beh lui non resiste... gli va dietro piano piano e gli ruba le due può fuggire o può avvicinarsi senza porre in pericolo se sciabole! A tutti e due! E via di corsa, gridando “Viva Max…” stesso o l’altro… - mai che dicesse “Viva Marx!” - (Proseguendo) “Viva Max, MADDALENA: E se decideste di tirarla insieme, questa viva Lenin, viva Mao Tse-tung” e quelli dietro coi mantelli e corda? Una volta strozzato il leone, ricomincereste a vivere… gli stivali… Ah il vecchio Max! Per lui la rivoluzione era fare ERIKA: Sai cosa mi ha detto l’altro ieri? “Se perdessi casino. te, sarebbe come perdere un dente anteriore; non potrei FRANCESCO: Con un’idea fissa però... sopportarlo” Un dente anteriore, capisci? Molto …incisivo! FRANCESCO e ANTONIO:(In coro, imitando Max)”Io Non ti pare? quella me la scopo” MADDALENA: Di solito, gli uomini quando inventano FRANCESCO: L’ho incontrato il mese scorso… Era un sacco queste frasi poetiche è perché si sono innamorati di un’altra. che non lo vedevo. ERIKA: Fosse vero! È sempre lì a guardare la televisione, ANTONIO: Ah sì? E come sta? immusonito, depresso. (Pausa) Salvo quando telefona FRANCESCO: (Vago) Sta l’ingegnere… Allora si elettrizza tutto ed esce. Una volta, due *** al mese. Quadro 6 Camera da letto di Max MADDALENA: Ma che ‘ingegnere’ vuoi che abbia? Tutt’al (Max - capelli bianchi, aria arruffata, sguardo fisso - è a letto più si infila in un bar e con la prima poverina che gli capita di con Irma. Sulle pareti quadri celebri di donne nude: il solito incontrare passa la sera a parlarle di te… Che altro vuoi che Modigliani, il solito Gauguin, il solito Goya) faccia? IRMA: Senti, Max, perché non mi fai andare a dormire a casa ERIKA: Hai una bella opinione di Antonio! (Il suono mia? Domattina devo alzarmi presto… Lo sai che devo finireAugusto Bianchi Rizzi 73

SIPARIO Testi il trasloco in negozio. ANTONIO: Di Peynet: Peynet! Ma si può sapere dove stiamo MAX: Aspetta. Aspetta ancora cinque minuti. andando?IRMA: Non è mica obbligatorio… Magari la colpa è mia: FRANCESCO: Che cosa importa dove andiamo? Andiamo. non ti piace il mio profumo nuovo? L’ho messo per te, è alla MAX: Andiamo a Fiorenzuola.vaniglia. FRANCESCO e ANTONIO: Dove?! MAX: (Tace ingrugnito) MAX: (Improvvisamente semiserio) Io quando sentivo laIRMA: Ma la pillola l’hai presa? primavera prendevo la macchina e correvo fino a Fiorenzuola. MAX: (Fa segno di sì con la testa) All’Autogrill della Pavesi. Una volta era un posto bellissimo…IRMA: Domani è anche meglio, che è sabato. Abbiamo più Voi eravate troppo giovani, ma io ci andavo sempre appena tempo. Mettiamo un po’ di musica… Eh? presa la patente. Me ne stavo lì per ore a guardare le MAX: È solo un problema di concentrazione. Mi devo macchine dall’alto e a riconoscere le marche… e quelle concentrare... ma non ci devo pensare. passavano vroom, via una, vroom via un’altra tutte verso ilIRMA: È difficile, lo so… mare. Mi sembrava di stare su un’astronave. L’Autogrill di(Rimangono immobili a fissare il vuoto, finché squilla il Fiorenzuola era l’ultimo limite del mondo civile, le Colonne telefono sul comodino) d’Ercole. Al di là delle quali, la costiera adriatica, le tedesche, MAX: (Al telefono) Pronto. Chi? Francesco! Che cosa faccio? l’avventura, l’ignoto… Nella vita o adesso? Nella vita vendo auto usate… se hai FRANCESCO: Chi era questo Ercole? bisogno… adesso sono qui con una mia amica. Ma no, ma ANTONIO: Un bagnino di Rimini, credo. cosa pensi! Stavamo chiacchierando, te lo assicuro. Solo MAX: Sì, sì, fate gli spiritosi… voglio vedervi quando chiacchierando. (Pausa) A quest’ora? D’accordo. Va bene, va arriveremo all’Autogrill… C’era una cassiera… una porcona bene. Subito. Arrivo. (Riattacca). planetaria… con un seno… - non con i seni - ma con un*** unico, compatto gigantesco seno, e quando ti sorrideva Quadro 8 Autostrada sembrava che avesse tre lingue. Un mi…(La musica è finita e(Max è alla guida di una vettura sportiva di grossa cilindrata. Max prende a cantare) ‘… e guidare a fari spenti nella notteAccanto a lui Francesco. Sul sedile posteriore Antonio. La per vedere se poi è così difficile …trombare’. radio canta a pieno volume “Guarda che luna” di Fred ***Buscaglione. Max guida sempre più veloce, mentre beve da Quadro 9 Piazzale dell’Autogrill Pavesi una fiaschetta e canta a squarciagola insieme a Buscaglione). (Il piazzale è deserto, l’insegna verde dell’Autogrill è 1’unica MAX: Guarda che luna tàn-tà-tà, guarda che mare… (Passa cosa viva. Francesco, Antonio e Max si guardano intorno la fiaschetta a Francesco, che fingendo indifferenza, la delusi) controlla: non ne è rimasta neanche una goccia) Ce ne MAX: È chiuso. dev’essere un’altra nel cassetto. ANTONIO: Le Colonne d’Ercole sono crollate, non sono piùANTONIO: (Fa segno a Max di rallentare e di tenere le i templi di una volta… mani sul volante) Non fare il pirla. FRANCESCO: E la cassiera monotetta con tre lingue…? MAX: (A Francesco) Ti ricordi di quando siamo usciti con MAX: Lascia perdere (Va oltre il guard rail a fare pipì) quelle due di architettura e io ho usato quella crema che (Antonio e Francesco lo raggiungono e fanno pipì tutti e tre avevo comprato a Copenaghen? insieme. Si sente il frinire dei grilli) FRANCESCO: (Dopo aver bevuto dalla seconda fiaschetta) MAX: (Tirandosi su la lampo) Sono sempre il migliore! La mitica crema ritardante… FRANCESCO: Sssh! Ascoltate. Sembrano finti. MAX: Ho avuto una… (Mima una erezione) che mi è durata ANTONIO: Cosa? tre giorni. Come una stalattite… o stalagmite? FRANCESCO: I grilli. FRANCESCO: Stalagmite. MAX: Una volta li ho mangiati. Devi buttarli vivi nell’acqua MAX: Come una stalagmite mi era diventato. bollente, poi staccargli zampe, testa e ali e friggerli per treANTONIO: (Beve anche lui) Le famose erezioni politiche minuti in due dita d’olio. Una squisitezza. MAX: Sai cos’è successo a una di quelle due lì? Quella molto ANTONIO: Dovresti aprire un ristorante, anzi un autogrill … carina, ma completamente piatta? L’ho reincontrata poco solo grigliate di grilli, i grilli dell’autogrill tempo fa … (Molla le mani dal volante e mima con le braccia I Grillini accorrerebbero in massa… protese in avanti due enormi tette)… è così! FRANCESCO: No… la verità è che dovremmo fareANTONIO: Avrà fatto una plastica. Con le protesi adesso qualcosa in memoria di quel che abbiamo sognato, reagire al MAX: No, ha avuto una paresi… alle braccia (sottinteso “… presente… Basterebbe affittare un posto da qualche parte e e le braccia le sono rimaste così”) (Risate) farlo diventare un rifugio, una trincea. Per riprendere contattoANTONIO: Perché quando andavate a donne non mi con le nostre speranze. Riunirci tutti in una bella cantina, con invitavate mai? una videoteca e una grande biblioteca piena di romanzi… di MAX: Perché tu stavi con l’Erika e facevi il fidanzatino di quelli che non hai mai avuto il tempo di leggere… che so, I Genet. Miserabili… La saga dei Forsyte… Alla ricerca del tempo74 Rossi di sera

perduto… ANTONIO: È tutto pronto?MAX: Insomma una gran rottura di coglioni. No, a mepiacerebbe aprire un casino, con una maitresse imponente ERIKA: Sì è tutto pronto… Sapessi come sono contenta di rivederli! Non me lo sarei mai immaginato.alla cassa… un bel puttanone… ANTONIO: Anche Francesco?ANTONIO: E se invece rilanciassimo l’idea di un mini-soviet? Mai come adesso che il comunismo è morto c’è ERIKA: Perfino Max! Te l’ho detto che ho invitato anche…? ANTONIO: Chi?bisogno di comunismo. ERIKA: Michele!FRANCESCO: Ma no, Antonio, basterebbe un posto ***qualsiasi. Un posto vuoto. Da riempire con le nostre fantasie Quadro 12 Casa di Antonio e Erika.e anche con le nostre nostalgie. Prima che sia troppo tardi. (Sala da pranzo. Sono presenti Antonio, Francesco eQuello che conta sono le teste, e di gente con la testa giustace n’è ancora, per fortuna. Un posto per le teste giuste. Michele) MICHELE: Così alla morte di mio padre mi sono ritrovatoMAX: (Quasi gridando) In macchina, in macchina! proprietario della fabbrica. Io! Di colpo, dall’altra parte dellaANTONIO: Oddio e adesso che ti prende?MAX: Vedrete, vedrete. Vedrete che posto! barricata! La situazione oltretutto era sull’orlo del fallimento. E io lì con la mia laurea in sociologia e il mio materialismo*** storico dialettico a chiedermi: com’è che si fa a ricavareQuadro 10 Negozio d’animali.(L’insegna recita “Qua la zampa”. Irma controlla il plusvalore dai laterizi? Sicché ho radunato tutti gli operai in sala-mensa. Sono salito su un tavolo, così… (Sale su untrasporto di alcune gabbie di uccellini da parte di due tavolino) li ho guardati ben bene in faccia tutti a uno a uno efacchini. Max, Francesco e Antonio sopraggiungono. Èprimo mattino) poi ho detto “Compagni, il bilancio è questo. Per quello che ne capisco, stiamo raschiando il fondo del barile. Se voleteMAX: Irma, ciao. Posso presentarti… lui è Francesco… e lui la fabbrica… queste sono le chiavi!” (Fa il gesto di mollareè Antonio… Ti dispiace se diamo un’occhiata? (Irma segue le chiavi, poi scende dal tavolo e si risiede). Nessuno le hai facchini, dopo aver fatto un cenno d’assenso e di saluto).Quella è Irma, la mia vicina di casa. Una sagoma! raccolte. FRANCESCO: E allora?(I tre si guardano intorno. Il negozio è enorme. Ovunque MICHELE: E allora sono diventato un imprenditore.gabbie, recinti, vetrinette, acquari, alberi. Una grandevoliera vuota troneggia in mezzo al locale. Una scala a ANTONIO: Un padrone! FRANCESCO: Un capitalista! Uno sfruttatore! E adessochiocciola porta ai sotterranei, un’altra al piano superiore. come va?In un acquario illuminato scodinzola un grande pesce esotico. MICHELE: Lasciamo perdere. Ho dovuto fare ricorso allaIl tutto è terribilmente sporco e in disordine. Francesco e cassa integrazione. Ma fin che posso non licenzio nessuno. SeAntonio perlustrano ogni angolo)MAX: E allora? Il posto c’è. È una vita che Irma cerca di non fosse per quello stronzetto di mio figlio che si ostina a non voler mettere piede in fabbrica… Suona la batteria e seaffittarlo. Possiamo prenderlo in prova e se la cosa non ne infischia lui! E così mi tocca continuare ad alzarmi tutte lefunziona glielo ridiamo. Lì ci mettiamo il bar, giù di sotto il mattine alle sette… E per di più ho anche il colesterolo alto eping-pong… un flipper in quell’angolo, il calcio-balilla … un inizio di diabete. Fortuna che la prostata funziona ancora.Basta dare una bella ripulita… (Entrano dalla cucina Erika e Maddalena con due grandiANTONIO: (Dopo una pausa da architetto) Sai cosa ti dico? vassoi di tartine)A me piace. Voglio dire così com’è o quasi. Pieno di anfratti, MADDALENA: Morire pur di non dare una mano, eh,di trabocchetti… è una specie di canyon… Ogni incontro è compagnucci? (Si alzano tutti e tre, facendo una granpossibile, ogni agguato è probabile, ogni silenzio…MAX: (ad Antonio) Non ti muovere! confusione) MICHELE: Il vittimismo no, Maddalena, ti prego. Stasera no.ANTONIO: Prego? ERIKA: In cucina, ragazzi! C’è altra roba in cucina.FRANCESCO: Fermo!MAX: C’è un serpente a sonagli dietro di te (Suona il campanello. Mentre Maddalena, Michele, Antonio e Francesco fanno la spola tra salotto e cucina con piatti(Antonio per un attimo si irrigidisce, poi scuote la testa e bicchieri, Erika va ad aprire la porta. Dopo un attimoridendo) compare Max carico di bottiglie e di pacchi in modoFRANCESCO: E va bene proviamoci. (Ad Antonio) Com’è assolutamente esagerato)che hai detto? Ogni incontro è possibile, ogni agguato MAX: Scusa, Erika, mi sono dimenticato i fiori.probabile, ogni silenzio…ANTONIO: sospetto. *** Quadro 13 Casa di Antonio.*** (La festa è in corso da un paio d’ore. Antonio e FrancescoQuadro 11 Casa di Antonio e Erika(Antonio ha in mano una planimetria. Entra Erika, che sono seduti per terra. Erika passa di lì con una bottiglia di vino in mano)sbircia la planimetria, con aria complice) FRANCESCO: (Ad Antonio) La verità è che bisogna vivere Augusto Bianchi Rizzi 75

SIPARIO Testiintensamente, se no ci si accorge di… esistere FRANCESCO: (Togliendo la parola ad Antonio, conERIKA: Volete un po’ di vino? tono declamatorio) Contro l’oblio della Storia, contro laANTONIO: Smettila di andare su e giù… siediti. (Antonio depressione del nuovo millennio, contro i predatori delleprende Erika per un braccio e la tira giù accanto a sè) (A nostre speranze, in attesa della rinascita delle prossimeFrancesco) Chi l’ha detto? Marx? Il presidente Mao? Lunga generazioni, ecco il grande Canyon: un sogno senza topos, unvita al presidente Mao… topos senza sognoFRANCESCO: L’ha detto quel genio di Altan! MAX: E speriamo senza topi.(Antonio e Erika ridacchiano) (Tutti si chinano sulla planimetria ed emettono, fra gliFRANCESCO: (A Erika) Antonio mi ha detto che adesso ti applausi, un grande OOOH di ammirazione).occupi di giardini pubblici… ***ERIKA: Il giardino è la culla dell’umanità: “il Signore Quadro 14 Casa di Antonio e Erikapiantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo...” (Tutti ancora intorno alla planimetria, ma le voci si sono fatteIl giardino deve essere inteso come un luogo da custodire acute e ostili)e da cui essere custoditi. (Antonio lentamente si alza e MADDALENA: E io ripeto che una sauna, con doccesgattaiola via). Una metafora. Un’etica e un’estetica e idromassaggio, in un posto così ci vuole. A costo dicontrapposte all’artificio urbano. D’altra parte, alla sacrificare il locale del biliardo, cari compagni.trasformazione innaturale dello spazio corrisponde sempre MICHELE: (Scandalizzato) Sacrificare il biliardo?una trasformazione contro natura dell’uomo. E il recinto del ERIKA: Quest’altra sala poi dovremmo riservarla ai bambini.giardino - specie quello dell’hortus conclusus… Allestire una stanza-giochi tutta per loro. Anche qualcun altroFRANCESCO: (Perplesso-affettuoso) Erika, che cosa stai di voi avrà dei nipotini, no? Non solo io e Antonio. Perchécercando di dire? non dovremmo poterli portare con noi nel Canyon?ERIKA: Che la felicità è sempre possibile, sia al di qua che al MICHELE, FRANCESCO e MAX (in coro) Vuoi allestiredi là del recinto. Basta tracciare un segno. E che non bisogna una stanza-giochi per i bambini?!mai rinunciare a cercarla. MAI. FRANCESCO: Va bene, ho capito, abbiamo scherzato.(Dall’altra parte della stanza Michele e Maddalena stanno MADDALENA: E riecco il solito maschilista di merda.chiacchierando) Gratta, gratta… I bambini dobbiamo spupazzarceli noi, vero?MICHELE: L’altruismo di San Martino che incontra il Noi dobbiamo continuare a cucinare, rifare i letti, spolveraresoldato romano infreddolito e gli dona metà del suo mantello e tenere i nipotini, vero? Non è cambiato niente. Niente.è impraticabile nelle grandi società moderne. Occorre FRANCESCO: Ma di che nipotini parli tu che non ne hai?un’industria che produca mantelli in milioni di esemplari e ERIKA: Noi di nipotini ne abbiamo due. E mi risulta chea basso prezzo affinché anche i proletari salariati possano anche Michele - anche se non vuol farlo sapere - sta percomprarli. Lo stesso è per le case. Io che produco mattoni diventare nonno… Che cos’avete contro i bambini?posso dire che… FRANCESCO: Il nostro topos, il nostro sogno non prevede laMADDALENA: (Offrendo a Michele una sigaretta) Vuoi? presenza di bambini, tutto qui.MICHELE: Ho smesso. MICHELE: (A Erika, irritato) Che cosa c’entrano i bambiniMADDALENA: Da molto? con il topos?! (A Max) Dammi una sigaretta, va!MICHELE: Da un anno. MAX: Noi abbiamo da vivere molto meno dei bambini. EMADDALENA: Dura, eh? quindi abbiamo più diritti di loro. Anche e soprattutto ilMICHELE: (Allusivo) Il problema è dove mettere le mani. diritto di giocare a biliardo e a calcetto quanto ci pare e piace,MADDALENA: Cretino! Sei sempre lo stesso. Ma non ti eri senza mocciosi tra i piedi.sposato? FRANCESCO: Come non detto. Lasciamo perdere.MICHELE: Per pochissimo! Lei voleva dormire con le MADDALENA: (Ad Antonio) E tu non dici niente? Ma chetapparelle alzate. razza d’uomo sei? Ai tuoi nipotini non ci pensi? Ma non tiMADDALENA: …e tu se non c’è il buio più completo… rendi conto che…(Ridacchia) ANTONIO: Io non mi rendo conto del perché continui aMICHELE: E tu, Maddalena, che lavoro fai? venire a casa mia a inzigare. È una vita che rivendichi, cheMADDALENA: Sono Account Supervisor… una specie di denunci, che ti indigni, che stigmatizzi. Che rompi i coglioni!censore degli spot pubblicitari. Altro che se non ora, quando?MICHELE: Buono a sapersi. All’occorrenza… ERIKA: Se permetti questa è anche casa mia! E MaddalenaMADDALENA: Scordatelo. potrà venire qui finché lo dirò io! Capito?(Michele e Maddalena si avvicinano agli altri) MICHELE: A questo punto, è meglio aggiornare la seduta.MAX: Ragazzi, sembra proprio di essere tornati ai vecchi ERIKA: Sì, ma tra altri quarant’anni e non qui! Altempi! Ma adesso, Antonio, tira fuori il progetto! camposanto!ANTONIO: E va bene (Spiana la planimetria sul tavolo) (Tutti fanno scongiuri più o meno evidenti)Ecco qui il progetto del grande Canyon! ***76 Rossi di sera

Quadro 15 Casa di Francesco MICHELE: E se facessimo un topos… solo maschile? Con (Sono presenti Francesco, Antonio, Michele e Max) un bel cartello sulla porta: “Vietato l’ingresso alle donne e aiANTONIO: Non so che cosa dire. A me l’idea del Canyon bambini”? piaceva. MAX: Molto inglese. MICHELE: (Quasi fra sé) Chissà perché il femminismo ANTONIO: Certo che senza donne, senza bambini… mah… dev’essere toccato in sorte alla nostra generazione. che cosa ne penserebbe Francesco adesso che sta per MAX: (Girellando per la stanza, scopre la carrozzina) diventare padre? Guardate che cosa ho trovato. MICHELE: Chi l’avrebbe mai detto, eh? “Piuttosto cheANTONIO: Non è un portacenere. mettere al mondo un bambino mi sparo in un piede” Ve FRANCESCO: Ebbene sì, Stella aspetta un bambino. lo ricordate quando diceva così? “Un figlio è una palla al MICHELE: E chi è Stella? piede, un laccio al collo, è come il tentacolo di un polipo FRANCESCO: Colei che, del tutto unilateralmente, ha deciso avvinghiato intorno alla caviglia”. E adesso deve partecipare di rendermi padre. anche al corso preparto… MICHELE: Padre? Alla tua età? Ma chi è? ANTONIO: Secondo me, Francesco aderirebbe di corsa a un (Francesco fa segno a Michele di guardare alle sue spalle) Canyon solo maschile. Portaceneri dappertutto, ma ci pensi?! MICHELE: (Scorrendo i libri dietro di lui) “Metafore del MAX: Sarebbe… sarebbe. gotico” “Comunicazione non verbale” “Simboli e linguaggio” MICHELE: Un sogno. L’ultima utopia.…ma è Stella Jaspers, la semiologa! Potevi dirlo subito! *** MAX: Eh sì, potevi dirlo subito! Quadro 17 Casa di Irma.ANTONIO: Ma il bambino ... è tuo? (Irma sta preparando una cenetta al lume di candela. Entra FRANCESCO: Così mi è stato assicurato. Max)ANTONIO: E adesso lei dov’è? MAX: Irma, deciso! Abbiamo deciso. Affittiamo il “Qua la FRANCESCO: In montagna, a ossigenare il nascituro. È zampa”. Ne faremo un topos. anche salutista. IRMA: Eh? (Francesco e Antonio, Michele e Max si accendono una MAX: Un sogno. L’ultima utopia! (Pausa) Vieni qui sigaretta. Cala un silenzio pesante. Scatto della serratura (Si baciano. Lui la spoglia un po’, lei lo spoglia un po’) d’ingresso) IRMA: Andiamo di là? Spengo il gas? STELLA: (Fuori scena) Francesco, sono io. Vieni a darmi MAX: (Dopo una pausa) Lascia stare. Buttiamo la pasta, che una mano? è meglio. (Francesco molla la sigaretta in mano ad Antonio e corre *** verso la porta, ma Stella è già nella stanza) Quadro 18 Casa di Antonio e Erika. FRANCESCO: Stella! Come mai così all’improvviso… (Antonio guarda la televisione, mentre Erika lavora a maglia) STELLA: Il corso preparto. È stato anticipato di una ERIKA: Stasera telefona Ernesto su Skype. Vedremo anche i settimana, non te lo ricordi? Devi partecipare anche tu, bambini. Bello, eh? Sei contento? mi raccomando. (Rivolta ad Antonio e Michele e Max) ANTONIO: (Non risponde) Buongiorno. ERIKA: (Punzecchiandolo con un ferro) Oh, ci sei? FRANCESCO: Ah sì, certo… Questi sono dei miei vecchi ANTONIO: Come? Sto guardando il film. amici… Max… Michele… Antonio… Stella. ERIKA: È un telefilm. L’hanno già dato tre volte. L’assassina (Antonio ha due sigarette in mano e cerca di darsi un è la moglie. contegno) ANTONIO: Ah sì? MAX, ANTONIO, MICHELE: Ciao, salve, piacere. (Silenzio, Antonio continua a fissare lo schermo. Erika STELLA: Il fumo fa male, ve l’hanno mai detto? sospira e si rimette a lavorare a maglia. Squilla il cellulare di*** Antonio. Antonio balza dal divano e si allontana di qualche Quadro 16 Fuori dalla casa di Francesco. passo) MICHELE: Visto come ci ha guardato? ANTONIO: (Al telefono) Oh, ingegnere… finalmente… sì,ANTONIO: Dominam et magistram invenit! È dai tempi di certo, subito. D’accordo. Non dubiti. A presto, ingegnere.Adamo che… (Riappende. A Erika) Devo uscire. MAX: La famosa Lilliputh! ERIKA: Un impegno imprevisto?ANTONIO: Cosa? ANTONIO: Sì, un impegno imprevisto. Succede, no? MAX: Ma sì… Adamo prima di Eva aveva un’altra donna ERIKA: Certo. Succede. che voleva comandare lei, una certa Lilliputh. ***ANTONIO: Lilith! Lilith! Quadro 19 In una strada, davanti all’insegna di un hotel. MAX: Ho capito, ho capito. È un po’ più corto. (Antonio corre incontro a una donna giovane e spigliata. Si MICHELE: Allora me lo fate vedere questo famoso Canyon? abbracciano)ANTONIO: Ormai. Per quel che serve. ***Augusto Bianchi Rizzi 77

SIPARIO Testi Quadro 20 Negozio di abbigliamento. da scaricare? Un tavolo da poker, un biliardo, due flipper anni(La tendina di uno spogliatoio viene aperta bruscamente. 60, un tavolo da ping pong, un bersaglio per le freccette e…Appare Erika con un vestito ‘firmato’) MICHELE: E… ? ERIKA: Come sto? MAX: E un calciobalilla! MADDALENA: Bene, ma dovresti osare di più. *** ERIKA: Ti ricordo che i prossimi che compio sono sessanta. Quadro 23 Su una panchina al parco MADDALENA: Appunto! È ora che recuperi il tempo (Francesco sta consultando una vecchia agenda: in copertina perduto. Prova questo (Passa a Erika un altro modello, che c’è scritto 1974. Michele ha tra le mani un i-Pad) ha appena tolto dalla gruccia) FRANCESCO: Nanni. Nanni Bertelli… quello che ERIKA: (Richiude la tendina) balbettava… “Co… co… co… compagni…”. Adesso mi pare MADDALENA: (Cerca nell’appendiabiti qualcosa per sé. che faccia il giornalista sportivo. Lavora alla Gazzetta delloSi scruta allo specchio e intanto continua il suo discorso)… Sport, credo.Insomma ieri abbiamo bloccato altre due pubblicità. (Michele segna il nominativo sull’i-Pad)Intendiamoci, non che io sia contraria al nudo in sé per sé. MICHELE: Avrà un contratto da co co co co… Sì, teneva Però deve essere attinente al prodotto, che so?, …sali da all’Inter, me lo ricordo. Era un patito di Tarcisio Burgnich e bagno, saponette, creme, prodotti di bellezza, ma se uno di Sandro Mazzola. Ma soprattutto di Jair, il brasiliano re delvende acciughe… dribbling… Lo rintraccio io.(Erika riapre la tendina: è vestita con un abito attillato, e FRANCESCO: Sergio Cantoni. scollato. È evidente che non si sente a suo agio) MICHELE: Niente. È diventato berlusconiano. MADDALENA: Ci siamo quasi. Immaginalo con delle calze FRANCESCO: Sergio Cantoni? Ma non era lui che gridava a rete, un paio di scarpe con i tacchi alti e due orecchini di ogni momento: “Lo Stato borghese si abbatte, non si strass. Vistosi, molto vistosi. E naturalmente truccata. Molto cambia!”? E “La libertà nasce dalla canna del fucile. Guerra truccata civile, guerra civile!”? ERIKA: Io veramente… MICHELE: E sì. Strillava anche ogni momento: “Tutti i MADDALENA: (In direzione della commessa) OK, reazionari sono tigri di carta”. Me lo ricordo bene. Non so prendiamo questo. che dirti© Adesso urla a quattro polmoni “Per fortuna che*** Silvio c’è”… Quadro 21 Sala conferenza dell’ospedale FRANCESCO: Alberto Colucci. (Pausa) No, per carità! È un(Un film è proiettato su uno schermo di due metri per tre. Vi relitto ipocondriaco. L’ho incontrato un paio d’anni fa: parla si vedono dottori e infermiere che assistono una partoriente solo delle sue malattie, vere o presunte. Si è sposato con la distesa sul lettino. VOCE: “Il collo uterino ha ora raggiunto Zanolini, te la ricordi? una dilatazione di circa otto centimetri che aumenterà MICHELE: Miss Ciclostile 1973. (Con tono allusivo) gradatamente fino ad almeno dieci centimetri…”. Alcune Altroché se me la ricordo! coppie e donne sole assistono nel buio al film, fra esse vi FRANCESCO: Anche la Zanolini? Ugo Dini. sono anche Francesco - con occhiali neri - e Stella. VOCE MICHELE: Avanti. Già avvertito.DELLO SPEAKER: “Ha inizio il periodo espulsivo, durante FRANCESCO: Massimo Dossena. il quale il feto, spinto dalle contrazioni uterine e addominali, MICHELE: Morto in un incidente stradale sulla Napoli- fuoriesce…”. Un marito non ce la fa più e scivola a terra Salerno. Avanti. svenuto. Nessuno - neppure la moglie - se ne accorge… FRANCESCO: Renzo Faringhetti.VAGITI DEL NEONATO… Sollievo generale e applausi. MICHELE: Morto anche lui. Mi sembra di un tumore… Sì unFrancesco e Stella si alzano e si avviano all’uscita) tumore al pancreas. È stato in coma per tre mesi. E ha subito FRANCESCO: (Con tono professionale) Una pellicola cinque interventi. Era diventato tutto pelle e ossa. Sembrava morbosa, inquietante… E poi non si gira così! È sbagliata uno zombi. E pensare che un tumore al pancreas può capitare la soggettiva. Tutta dal punto di vista del ginecologo… E a tutti. Dopo una certa età… nessuna suspence, fin dalla prima inquadratura si sapeva già FRANCESCO: Alberto Frignani. Se è morto, dimmi solo come sarebbe andato a finire. D’accordo l’intento didascalico, “Avanti”. ma bisogna saper coniugare l’arte con la didattica… Pensa a MICHELE: Credo sia fallito e finito in galera o giù di lì. Eisenstein! Lui sì che… (Escono) Deve essere scappato con la cassa. Meglio lasciarlo perdere.*** FRANCESCO: Sergio Gori. Quadro 22 Canyon MICHELE: Quello che aveva sempre le mani sudate?(Antonio e Michele stanno imbiancando le pareti. Si intuisce FRANCESCO: E che scoreggiava contro i fascisti. il disegno di un Canyon, larghi spazi, nuvole. In un angolo il MICHELE: (Verifica sull’i-Pad) Ingegner dottor Gori Sergio. pesce tropicale continua a sguazzare nel suo acquario. Entra Eccolo. Lavora all’Eni.Max) FRANCESCO: È lui. Alessio Gubini. MAX: Ragazzi, ho bisogno di aiuto. Indovinate cosa c’è fuori MICHELE: Il socialdemocratico?78 Rossi di sera

FRANCESCO: Quello era Paolo Gubini. No, questo è quello GAETANO: (Dopo avere abbracciato tutti, chiede silenzio.per bene. Ha fatto il dentista, mi pare. Quello che cantava È commosso) Grazie… compagni. Io… io me lo sentivosempre “La locomotiva” di Guccini. che prima o poi sarebbe giunto questo momento. La nostraMICHELE: (Dopo aver controllato) Trovato. Sì, fa ancora il generazione esce ancora una volta allo scoperto e a testa altadentista. Ha fondato anche un salotto odontoiatrico. grida: io sono! (Scroscia qualche incerto applauso) QuelloFRANCESCO: Lele Lotito. che conta è il cuore, e noi l’abbiamo ancora saldo. StanotteMICHELE: È andato a Parigi parecchi anni fa. ho fatto un sogno… In tutto il mondo oggi si tenevanoFRANCESCO: E non torna? assemblee come questa… da Santiago a Praga, da PechinoMICHELE: (Allusivo) No, credo proprio di no. a Madrid, da Berkley a Tokyo. E ovunque si dissotterravaFRANCESCO: Gigi Manfredi. l’ascia di guerra…MICHELE: È diventato deputato della Lega Lombarda… MICHELE: (A Francesco) Di recente hanno ridato in*** televisione “Ombre rosse”Quadro 24 Casa di Antonio e Erika GAETANO: E la lotta ripartiva… Ne sono certo, compagni:(Erika è sola in casa, vestita di tutto punto, completa di calze noi non siamo soli (Vinto dall’emozione, si interrompe ea rete, tacchi e orecchini di strass; si guarda e si riguarda Francesco ne approfitta per abbracciarlo. Tutti applaudono,allo specchio. Poi fa un numero con il cellulare) con ironia e affetto).ERIKA: (Al telefono) Maddalena? Maddalena, non me ANTONIO: (A Michele) L’astronave è partita, ma lui èla sento. Davvero. Ascoltami. Sì, sì mi sono tutta vestita. rimasto a terra: E. P. l’Extra Parlamentare.Sembro un’altra. Cioè: non sono più io. Hai ragione, ma cosa (Francesco riprende il controllo della situazione)ci posso fare se sono fatta così? L’idea di uscire tutta bardata FRANCESCO: Ringrazio Gaetano per la sua testimonianza.- travestita da trentenne… E poi a me di andare a ballare non Ma veniamo al punto: chi siamo noi?importa molto… Anzi, non ne ho proprio voglia. Ti dico: hai MAX: Siamo i Watussi, siamo i Watussi…ragione, però… Magari un’altra sera. Scusa, eh? Scusa. Ciao. FRANCESCO: Noi siamo quelli che sono stati gli ultimi(Chiude la conversazione) a fare gli esami in terza elementare, gli ultimi ad avere in*** terza media il latino obbligatorio, gli ultimi a fare la maturitàQuadro 25 Canyon con tutte le materie del triennio. Gli ultimi a fare il servizio(Sono presenti una ventina di ex, seduti, in piedi, stravaccati militare senza l’obiezione di coscienza. Gli ultimi a credereper terra. C’è qualche patetico tentativo di modernità con che leggere fosse meglio che guardare la televisione, chejeans, occhiali colorati e capelli tirati su con il gommino, ma andare a una manifestazione fosse meglio che andare allosono decisamente più numerosi gli incanutiti e i calvi, dotati stadio, che…di pance robuste. C’è anche qualcuno in giacca e cravatta. VOCI DALLA SALA: Abbiamo fame. Stringi. Taglia.L’aria è da rimpatriata (pacche sulle spalle, abbracci, risate). Concludi.Dentro la voliera, ripulita e ornata di festoni e zeppa di FRANCESCO: Insomma, abbiamo in comune una storiacibarie varie, tipo pane, salame, grana, vino, liquori, torte, anche se forse non siamo la Storia.dolci, ecc., c’è Max che tra un assaggio e l’altro lancia cenni MICHELE: (Ad Antonio, mentre dà il via all’applauso) Beldi saluto a questo e a quello. Antonio e Michele stanno seduti concetto.dietro un tavolo coperto da un panno rosso; in mezzo a loro VOCE: Dai che si mangia e si beve.Francesco, in piedi, ha la parola. Dietro di loro si íntravvede (Max si avvicina al tavolo della presidenza e dicendo…)il disegno di un Canyon, con accanto uno scaffale ricolmo MAX: E adesso finalmente (Canticchiando) diverti-mento!di libri, tra cui le opere di Marx in bella vista. In un angolo Diverti-mento! Diverti-mentoscodinzola il pesce tropicale nel suo acquario). (…lo scoperchia, togliendo il panno e il ripiano compensato:FRANCESCO: (Sorridente-ironico) In conclusione: noi sotto si cela il calcio-balilla. Due si avventano a giocare,oggi siamo giunti alla Terra Promessa. Questa nostra oasi altri tagliano pane e salame nella voliera).fortificata, al riparo dallo scontro ideologico e dalla dialettica …OVAZIONI - CHIASSO… MUSICA… mentre il pescetra i sessi ci offre l’occasione… l’opportunità… storica per continua a nuotare per i fatti suoi assolutamente indifferente)ciascuno di noi… di essere artefici di una nuova frontiera, FINE PRIMO ATTOdi uscire dalle discariche della cultura contemporanea, di SECONDO ATTOriprendere le redini del nostro destino e di riappropriarci Quadro 26 Casa di Francescodell’idea del futuro. (Pausa) Non credo ci sia bisogno di (Stella è sdraiata sul divano, circondata da pile di libriaggiungere altro. che riguardano tutti la gravidanza, tipo “I1 parto fra(UNA VOCE DAL FONDO: “Chiedo la parola!”) gli Ittiti” “Gravidanza e Potere” “La dea della fertilità”(Dal fondo della sala si fa largo Gaetano, che si ripresenta “Essere genitori oggi” “Per una nascita senza violenza”con lo stesso eskimo di un tempo. L’intero “ufficio di “Cento modi di partorire” “Gravida è bello” “II partopresidenza” si alza in piedi e scroscia un applauso) mediterraneo”. Stella sta leggendo un grosso volume e si(CORO DI TUTTI: “GAETANO, GAETANO”) rivolge a Francesco, che sta per uscire e ha fretta) Augusto Bianchi Rizzi 79

SIPARIO TestiSTELLA: In Nuova Zelanda al bambino appena nato mettono FRANCESCO: (Stupito) Ripeti.in bocca una pallina di zucchero “perché la sua vita sia dolce”. ANTONIO: Faccio male?Bello, eh? FRANCESCO: Dipende. Se la lasci per un’altra, sì. NonFRANCESCO: Sì. bisogna mai lasciare una donna per un’altra. Le donne dio leSTELLA: Le tribù del Sahara seppelliscono la placenta in ha fatte con lo stampino, si assomigliano tutte.terra umida... 1^ Voce: Qual è la capitale del Vietnam del Nord?FRANCESCO: Però! 2^ Voce: Hanoi.STELLA: …e ricavano dal cordone ombelicale una collana 3^Voce: Saigon.per il padre. MICHELE: (Al telefono) Sì, certo che si deve vedere. IlFRANCESCO: Affascinante. culo, sì il culo! Se no perché c’ho messo una donna svestita?STELLA: Presso i pigmei della Nuova Guinea la donna che Quand’è che va in onda? Benissimo.partorisce deve appartarsi da sola e guai se il marito l’assiste, 4^ Voce: Cedo Il Fatto Quotidiano e Repubblica in cambiopena il malocchio. della Gazzetta.FRANCESCO: Devo proprio andare. FRANCESCO: (Ad Antonio) Ma perché non vai avanti così,STELLA: Tu invece ci sarai, vero? a doppio regime? Separarsi alla tua età è un azzardo. ChiFRANCESCO: Certo! Non ti ho mica sposato, io. ti accudisce poi? Oltretutto, a quanto dici, il tuo ingegnere*** è quasi sempre all’estero. Meglio di così… un adulterio aQuadro 27 Negozio d’auto usate lunghi intervalli …L’adulterio è una delle poche istituzioni(Max, appoggiato a un’automobile in vendita, parla con borghesi che merita di essere conservata.una bella donna di una certa età - una cliente - che l’ascolta ANTONIO: Mi sento a disagio. Devo inventarerapita) continuamente bugie, e sai che io non ho una gran fantasia.MAX: (Intenso, infervorato) Una macchina la devi sentire Mi devo nascondere, ho sempre paura che qualcuno mi veda…come se fosse una parte di te… Devi sentirla fremere e devi FRANCESCO: E il fascino del vivere clandestino, dovesaperla domare… Se no ti prende la mano, si imbizzarrisce e lo metti? …Cancellare le tracce di profumo dalla camiciascappa via… ti si rivolta contro. Ma perché non la prova? Ci e le macchie di rossetto… Porta sempre con te uno spraysalga almeno (La cliente, dopo qualche esitazione, si siede antimacchia, dammi retta, ma attento ai capelli: li perdonoal posto di guida e Max le si siede vicino) Bella, eh? Ma non dappertutto… (Canta imitando la voce nasale di Edoardoabbia paura. Tocchi, tocchi tutto. Provi il cambio. Ecco così Vianello) Non è un capello ma un crine di cavallo uscito dal(Afferra la mano della cliente e la guida sul cambio in tutte le paltò… Sono diaboliche nel lasciare tracce. Sospetta niente,posizioni di marcia. È un giochino che ha fatto molte volte) E Erika?qui c’è la radio (Max accende la radio. Parte una canzone… ANTONIO: Non credoUNA ROTONDA SUL MARE di Fred Bongusto. Max si FRANCESCO: E allora?! Goditi la tua inglesina-ingegnerechina verso la cliente e fa per baciarla, ma improvvisamente e all’occorrenza, nega, nega sempre, nega anche l’evidenza.si immobilizza visibilmente turbato). Mi scusi, mi scusi un L’importante è non confessare. MAI.momento (Max scappa dall’auto, con le lacrime agli occhi e * * *le mani tremanti) Quadro 29 In una strada*** (Max è fermo davanti alla vetrina di una farmacia, in cuiQuadro 28 Canyon è reclamizzato un farmaco pubblicizzato dal disegno di un(Due giocano a scacchi. Antonio e Francesco confabulano). uomo di mezza età che tiene in braccio una giovane donna.ANTONIO: (A Francesco, alludendo al pesce) È sicuramente Il magico nome del farmaco è “Sexual Viril Magnum”. Loun maschio. Appartiene a una razza in via di estinzione. Non slogan assicura: ‘È possibile riconquistare la potenza dellati pare un po’ smorto? A me sembra molto pallido. (Pausa). luna di miele”. Max, dopo avere sostato a lungo, entra inVorrei parlarti. farmacia)(Dall’altra parte della sala) ***GAETANO: (A Michele) Sarebbe come arrendersi, no? Te Quadro 30 Casa di Maddalenal’immagini? Io che accetto di scrivere per un quotidiano (Maddalena è sdraiata sul divano, al telefono con Erika,di destra? (Disgustato) Bhé! No, no, meglio continuare a mentre parla manovra il telecomando, cambiando canale sustringere la cinghia, ma poter continuare a guardarmi allo un televisore di fronte)specchio senza la voglia di sputarmi in faccia. MADDALENA:(Al telefono) Ragione, hai ragione. Però…MICHELE: Se hai bisogno di soldi… D’accordo, Erika. Figurati! Certo che ti capisco. Mi sembraGAETANO: Grazie, io ho solo bisogno di un posto di lavoro. solo una decisione a scoppio ritardato, come dire, che nasceTutto qui. Ci pensi che bello se il capitalismo crepasse di con la muffa… E quando pensi di dirglielo? (Continua adcolpo per una malattia psicosomatica? ascoltare, ma blocca il telecomando e resta come ipnotizzata(Dall’altra parte della sala ancora Antonio e Francesco) a guardare uno spot televisivo) Scusa se ti interrompo, maANTONIO: Sto pensando di separarmi da Erika. la Mattoni Egotex non è la fabbrica di Michele? È appena80 Rossi di sera

passato uno spot dove una ragazzetta seminuda, con il sedere culi, la televisione è piena di culi, il mondo intero è pieno di tutto fuori, costruisce una parete di mattoni murando la porta culi e tu proprio con il mio dovevi prendertela?! di casa. Posato l’ultimo mattone, raggiunge il suo uomo MADDALENA: Puoi fare ricorso. sdraiato comodamente a letto e, prima di spegnere la luce, MICHELE: Il vecchio Marcuse! Te lo ricordi, il vecchio ammicca agli spettatori e dice: “Mattoni Egotex… roba da Marcuse? “È più oscena una donna nuda o un generale con le murarsi vivi”. Io lo denuncio! medaglie?” Quadro 31 Canyon ***(I soliti due giocano a scacchi, uno suona con la chitarra Quadro 33 RistoranteONLY YOU dei Platters, un altro sfoglia l’Internazionale, (Antonio e Erika sono seduti uno di fronte all’altro a un mentre un altro legge una pubblicazione sull’AIDS. Nella tavolo di un ristorantino, tipo zona naviglio) voliera si sta svolgendo una partita a poker fra Max, ANTONIO: (Alludendo al cibo) Buono, eh?Gaetano, Michele e Francesco) ERIKA: Sì, buono. MICHELE: Parol. ANTONIO: Vuoi ancora un po’ di vino? GAETANO: E chi parla più di rivoluzione? Non gliene ERIKA: Perché no? frega più niente a nessuno di ribaltare il mondo anche se il ANTONIO: Bevi stasera… capitalismo è sempre più in crisi e fa sempre più danni. A chi ERIKA: Sì, stasera bevo. tocca? ANTONIO: Allora… si può sapere… il perché di questa MAX: (Esasperato) A te tocca! convocazione? GAETANO: Altri venti. Ieri - l’altro ieri, diciamo- eravamo ERIKA: Ti ho semplicemente invitato a cena. l’avanguardia del movimento, oggi siamo rintanati nel ANTONIO: Sì, però… cimitero degli elefanti. C’era una specie di patto non scritto ERIKA: Hai qualcosa da dirmi? che ci legava tutti e che diceva: ci salveremo tutti insieme ANTONIO: Io? Io no. Credevo che tu… oppure tutti insieme falliremo… Non è stato proprio così. ERIKA: Sono settimane che non ci parliamo, che non ci FRANCESCO: Passo. vediamo… settimane in cui ho avuto tempo di riflettere… Di GAETANO: Quando Edipo si accorge di avere ucciso suo capire. padre e di essere sul punto di andare a letto con sua madre… ANTONIO: Capire cosa? MAX: Vedo. ERIKA: Che hai un’altra, ad esempio. GAETANO: …e che la città soffre terribili sciagure per le sue ANTONIO: Ma cosa dici? Non è assolutamente… nefandezze… ERIKA: Ti prego, non negare. Non è comunque MICHELE: Passo. dell’ingegnere che voglio parlare. GAETANO: …si cava gli occhi e si punisce… ANTONIO: Erika, non è come pensi… MAX: (A Gaetano) Cos’hai? ERIKA: Non è come pensi tu! Hai presente quelle piccole GAETANO:(Abbassando le carte) I nostri governanti schegge di legno che ti si infiggono in un dito? Quasi non te invece… Una scala buca. ne accorgi finché il punto non si arrossa e comincia a farti MAX:(Incamerando il piatto) Gaetano, mi devi trecento euro male. Un po’, appena un po’. E tu non ci badi, fai finta di più tre puglie sulla parola: in tutto milleduecentocinquanta niente, ma il male cresce finché arriva il momento in cui euro. bisogna risolversi a prendere l’ago, rimuovere la pelle e GAETANO: La prossima volta mi rifaccio. togliersele. Ecco, ora è venuto il momento di estrarle, tutte MAX: (Scuotendo la testa) Chi perde paga… subito! insieme. MICHELE: (A Max) E dai… lascia perdere. Lo sai che non ANTONIO: Erika, sono infelice se ti ho reso infelice. ha neanche i soldi per pagarsi l’affitto. ERIKA: Che bella frase… Non ti amo più, Antonio. Il mio MAX: Se non ha i soldi, non giochi. cuore ha smesso di battere per te. Ho voglia di riprendere in GAETANO: Ha ragione Max: i debiti di gioco vanno pagati. mano le redini della mia vita… Mi hanno invitato a tenere un*** ciclo di conferenze negli Stati Uniti: ho accettato. Rimarrò là Quadro 32 Strada davanti all’ufficio di Maddalena per sei mesi.(Michele va avanti e indietro molto nervoso. Quando ANTONIO: Ma cosa dici? finalmente esce Maddalena, le si precipita incontro ERIKA: Dico che non sei più l’implacabile fascinoso aggressivo) principe che tiene la mia vita tra le sue mani. Me la sono MICHELE: Come sarebbe: “offende la donna?” ripresa la mia vita. MADDALENA: Non parlo mai di questioni di lavoro ANTONIO: E io? Che cosa farò io senza di te? terminato l’orario. E tanto meno per la strada. ERIKA: Eh, lo so, è brutto vivere senza un dente anteriore, MICHELE: (Sempre più aggressivo). Da quando in qua un dovrai accontentarti di una protesi. “Dovevamo saperlo che culo senza cellulite offende la donna? l’amore brucia la vita e fa volare il tempo”. Ricordi? MADDALENA: (Si allontana) ANTONIO: Ricordo sì. Montale. MICHELE: (Seguendola e gridando) I giornali sono pieni di (Erika si alza, raccoglie la borsa e riaccosta la sedia alAugusto Bianchi Rizzi 81

SIPARIO Testi tavolo. Poi si abbassa verso Antonio, rimasto impietrito al non dovere rendere più conto di me a nessuno… Settimana suo posto, e gli dà un bacio leggero sulla guancia). prossima mi tingo i capelli. Ho deciso. ERIKA: (Mentre si allontana) Cardarelli! Cardarelli, non MADDALENA: Wow! Questa sì che è una notizia! Di che Montale! colore?*** ERIKA: Li faccio biondi, come una volta. (Pausa) ‘Sono Quadro 34 Canyon infelice se ti ho reso infelice’, così mi ha detto Antonio!(I soliti due giocano a scacchi. Francesco e Michele giocano MADDALENA: Il topolino del rimorso comincia a a freccette mentre nella voliera infuria il poker con Max, rosicchiargli la coscienza.Gaetano e altri due) ERIKA: E la vuoi sapere l’ultima? Ieri sera, a letto, ha tentato MICHELE: (Lanciando con foga le freccette) Hai capito la solita riconciliazione per le vie brevi… la stronza? E io che c’ho gli operai in cassa integrazione MADDALENA: Il maschio rifiutato si ringalluzzisce…(Lancia altre due freccette) “Puoi fare ricorso”: solo questo è ERIKA: Ti assicuro: era solo patetico. stata capace di dirmi (Altra scarica) E pensare che è un culo *** di primissimo ordine. Quadro 36 Casa di Max FRANCESCO: (Quasi serio) Io preferisco quelli un po’ più (Max è a letto. Irma gli gironzola intorno) piccoli e muscolosi. IRMA: E dai Max! Capita a tutti. MICHELE: Allora l’hai visto il mio spot! MAX: (Non risponde). FRANCESCO: Più volte. IRMA: Io una volta conoscevo uno, un ragazzo giovanissimo, MICHELE: E cosa ne pensi? eppure ogni tanto anche lui… FRANCESCO: Geniale. Una trovata che resterà nella storia (Lo sguardo di Max la convince che è meglio non proseguire) delle comunicazioni di massa: culo e mattoni… come culo e IRMA: Aspetta. Ho una sorpresa! camicia… Lo slogan poi… (Guardandosi intorno) Mi sbaglio (Esce dalla stanza, mentre Max rimane a fissare il vuoto. o c’è aria di disarmo? Quando rientra, Irma ha una grande torta fra le mani con MICHELE: Sai com’è… senza politica, senza donne, senza una candela accesa su cui si legge “70”. Irma prende a televisione… cantare con un filo di voce)(Francesco versa da bere da una bottiglia semivuota) IRMA: Tanti auguri a te, tanti auguri a te, mille giorni fel… FRANCESCO: Poco alcol…Niente droghe… Ti ricordi? Una MAX: Oh cristosanto! canna tirerebbe su… IRMA: …ici… Buon compleanno, Max. MICHELE: Una canna da pesca… Perfino Antonio non si (Max si stringe un cuscino sulla faccia e rimane immobile.vede. Dopo un’eternità si toglie il cuscino dalla faccia)(Francesco assume l’espressione di chi la sa lunga e strizza MAX: Ne ho solo sessantanove di anni. un occhio) *** MICHELE: Antonio?! Quadro 37 Strada(Sono interrotti da un grande clamore che sopraggiunge (Antonio e Francesco camminano) dalla voliera) ANTONIO: Ho tentato di negare, ma, cosa vuoi, è anche una MAX: (A Gaetano) Ne ho pieni i coglioni delle tue puntate questione di dignità… sulla parola! (Alzandosi in piedi e gettando le carte sul FRANCESCO: Almeno non avrai sensi di colpa. Volevi tavolo) E poi quando si gioca, si gioca! Non si parla. separarti, no? FRANCESCO: (Sopraggiungendo) Max! Che succede? ANTONIO: Il fatto è che io e Erika siamo legati… Che cosa MAX: Io so solo che nessuno è obbligato a giocare, ma che farà, se ci lasciamo? Senza di me… se si gioca e si perde, si paga! È una vecchia regola. FRANCESCO: La gente si sposa… per separarsi. FRANCESCO: Sì, però… ANTONIO: Sì, ma fra me e Erika è diverso… Stiamo insieme MAX: Però cosa? (Se ne va, senza salutare) da tanto di quel tempo, non possiamo fare a meno l’uno*** dell’altra. Quadro 35 Casa di Antonio e Erika FRANCESCO: Lei sembra pensarla diversamente. E anche tu ERIKA: Poi mi sono alzata e sono venuta via. se ci fosse qui… MADDALENA: Bravissima. Ma adesso? ANTONIO: Susan… ERIKA: Antonio si troverà un’altra casa o andrà a vivere FRANCESCO: Susanna. Ho conosciuto una sola Susanna con lei… non so. Fatti suoi. E io… via col vento! (Sorride) nella mia vita. Aveva quasi sempre le mestruazioni… Pensa che questa mattina - questa mattina, al supermarket! ANTONIO: Francesco, Susan sta per tornare e io non so che- ho reincontrato un mio vecchio compagno di liceo, un cosa fare e dire. mio ammiratore: non lo vedevo da allora… Mi ha fatto FRANCESCO: Un marito abbandonato fa sempre tenerezza. un sacco di complimenti. E mi ha chiesto di prendere un ANTONIO: Ma io non voglio essere un marito abbandonato! aperitivo insieme per raccontarci che cosa ci è successo in FRANCESCO: Un marito abbandonato è un atteggiamento questi quarant’anni… (Pausa) Non sai che sollievo provo a interiore… come Jessica Rabbit, te la ricordi?, la donna di82 Rossi di sera

carta animata, che denuncia con dolore la sua condizione MAX: Parli bene tu! Credi che non me lo ricordi di quando di prigioniera della fantasia maschile: “sono buona, ma mi te ne sei andato a cena con i soldi della colletta per i profughi disegnano così”. cileni? Me ne vado, me ne vado… Lascio questo mortorio.ANTONIO: Allora? (Max si avvia verso l’uscita, poi torna sui suoi passi, estrae FRANCESCO: Trovati un appartamento grazioso - fai dalla tasca la busta con i soldi di Gaetano e la lancia a l’architetto o no? - e una governante che ti accudisca. E poi Francesco). goditi la tua inglesina. Stasera però vieni al Canyon: Gaetano FRANCESCO: (Davvero accorato) Che cosa ti succede, si è dimesso. Max?*** MAX: (Tenta ancora di trattenersi, poi sbotta) Max Trombini Quadro 38Canyon non tromba più. Ecco cosa mi succede. Vi assicuro che il(I membri del Canyon - tra i quali Francesco, Antonio, crollo dell’ideologia è niente a confronto con il crollo del…Michele - sono tutti con gli occhi fissi sulla voliera, nella pappafico! Vi saluto, compagni! quale è appena entrato Max a ritirare la busta che Gaetano *** ha lasciato per lui, al suo posto di gioco. Max apre la busta e Quadro 39 Casa di Max ne sbucano vari biglietti da cento euro. Max si ficca la busta (Max rientra a casa ubriaco e profondamente infelice. in tasca, esce dalla voliera e fa per andarsene) Sopraggiunge Irma) MICHELE: (A Max) Ci sono tutti? MAX: Un ghepardo - prima di scegliere la sua femmina MAX: (Aggressivo) Sì, tutti. - ne scarta venti. Venti! (Rivolto a Irma) Sai perché non MICHELE: Non vuoi sapere come Gaetano se li è procurati? mi ammazzo? Perché se no tu ne soffriresti e allora prima(Max non risponde e guarda Michele e gli altri come un orso di uccidermi dovrei uccidere anche te, ma se uccidessi te ferito attaccato dai cani) tua sorella ne soffrirebbe e allora dovrei uccidere anche MICHELE: Ha dovuto abdicare, rinunciare ai suoi principi. tua sorella, ma se uccidessi tua sorella i suoi quattro figli Ha dovuto accettare di farsi assumere a Libero, l’unico ne soffrirebbero e allora dovrei uccidere anche loro, ma quotidiano che gli ha offerto un posto di lavoro. Grazie se uccidessi loro le loro care mogli e i loro figliolini ne a te, adesso lavora al servizio del giornale di Berlusconi. soffrirebbero e allora… Ho calcolato che per potermi Lui, un noto cronista giudiziario di sinistra, che lavora per suicidare dovrei prima ammazzare 314 persone sparse su Berlusconi! Ne avrà di notizie giudiziarie da NON scrivere! quattro continenti… MAX: (Facendo il verso a Michele) “Grazie a te, adesso IRMA: Ma Max, cosa dici?! Io ne soffrirei molto. Moltissimo. lavora al servizio del giornale di Berlusconi”. Ringrazi il MAX: Non ti preoccupare. Io sono immortale, come Elvis cielo di avere trovato un posto di lavoro! Io gli sono servito Presley e Fred Buscaglione! come alibi! Ma non capite che gli ho fatto un favore? (Canta) “Guarda che luna, guarda che mare…” (Va versoANTONIO: Quelli che fanno i favori a chi non glieli chiede... l’uscita). MAX: Insomma che cosa volete da me? Devo sentirmi in IRMA: Ma dove vai? colpa per aver vinto a poker? O volete sostenere che il poker MAX: Oltre le colonne d’Ercole: fra la vita e la morte io è di destra, mentre il calciobalilla è di sinistra?! Chi perde, scelgo l’America. (Esce) paga: tutto qui. *** MICHELE: Sì, però “spennare” i compagni… Quadro 40 Canyon MAX: Sentilo lui, che vive “sfruttando” i compagni. (Aria di smobilitazione. Dei due che giocavano a scacchi MICHELE: Nello zaino di ogni mio operaio c’è una verga da ne è rimasto soltanto uno, che continua a giocare da solo. maresciallo! Al tavolo del poker non c’è nessuno. Uno tira le freccette. MAX: Ma non dire stronzate! Un altro legge. Un paio giocano con l’i-PAD. Antonio e(Max dà uno spintone a Michele che finisce contro l’albero Francesco sono seduti vicini) secco che, verniciato di rosso, svetta in un angolo. Michele 1^ Voce: Chi cazzo si è dimenticato di tirare la corda del reagisce d’impulso, staccando un pezzo di ramo e avanzando bagno? contro Max) (Suona un cellulare) MAX: Ti ci vuole sempre la spranga, eh? 2^ Voce: Abbassa la suoneria, cristo!(Max e Michele si fanno sotto l’uno all’altro) ANTONIO: (A Francesco). Niente cessa di scorrere, capisci? FRANCESCO: Fermi, perdio! Né il fiume né il sangue né il tempo interiore. Eppure tutto(I due si bloccano, pur conservando un atteggiamento si è fermato. (Pausa) ‘Voglio leccarti l’anima’ mi ha detto minaccioso) Susan l’ultima volta che l’ho vista.ANTONIO: In fondo, si tratta solo di una contraddizione in FRANCESCO: Una ragazza affettuosa e prudente. Molto seno al popolo. prudente. (Entra Irma che si guarda intorno, incerta) MAX: Ma vai a cagare… IRMA: (A quello che gioca a scacchi) Sai dove sono FRANCESCO: Max, ti prego… Non sarà per una questione Francesco e Antonio? di soldi fra di noi che… FRANCESCO: Irma, che ci fai tu qua?Augusto Bianchi Rizzi 83

SIPARIO TestiIRMA: Max… Max… (Scoppia in singhiozzi) invece... è Susan che entra trafelata. Antonio e Susan si FRANCESCO: Cos’è successo? abbracciano e si baciano a lungo).IRMA: (Fra le lacrime) È finito fuori strada. È in fin di vita. ANTONIO: Ho detto tutto a Erika. Abbiamo deciso diAll’ospedale. separarci… Forse.*** (Susan guarda Antonio incerta se essere contenta o Quadro 41 Ospedale / Stanza di Max dispiaciuta. Max alza gli occhi su di loro, poi - dopo un(Max è sotto una tenda a ossigeno. Ha un braccio ingessato e ennesimo tentativo di raggiungere la bottiglia dell’acqua la testa tutta fasciata, bocca compresa. Intorno a lui ci sono minerale - li richiude, vinto) quasi tutti, tesi e preoccupati: Francesco, Antonio, Michele, ***Erika, Maddalena, Irma. Manca solo Gaetano. Finalmente Quadro 43 Ospedale / Stanza di MaxMax apre gli occhi e li guarda, confuso. Tutti accennano (Michele sta fumando una sigaretta elettrica, seduto sul letto un saluto, chi con la mano, chi lanciandogli un bacio. Max a fianco di Max, che ha gli occhi chiusi e i soliti tubicini nel indica il cuore e fa tremolare la mano, come a dire che non naso. Anche Michele parla, parla) reggerà a lungo) MICHELE: E pensare che tra noi c’è stata una storia di quelle,IRMA: (Tesissima) Ma va… il medico ha detto che te la di quelle… Una passione, un vero grande amore. Un diluvio caverai. A condizione che non apri bocca. La mascella è rotta di baci ci siamo dati. Nei portoni, in ascensore, in macchina, in due punti. Deve assolutamente riposare. al cinema, nei motel di periferia… Per ore ci baciavamo.ANTONIO: Fortuna che c’era lo sciopero della Nettezza Dappertutto. DAPPERTUTTO (Max tenta ancora una voltaUrbana: sei finito sui sacchi dell’immondizia. di raggiungere la bottiglia dell’acqua minerale, ma senza MICHELE: Salvato dai rifiuti. riuscirci e senza che Michele, naturalmente, se ne accorga)Voce di GAETANO: No! Dai compagni in sciopero! MICHELE: Ma ti par possibile che proprio lei… Maddy la(È arrivato Gaetano. Si fa largo fra gli altri e va a salutare chiamavo, la mia dolce Maddy, mi abbia messo nei guai per l’infermo, tamburellando il tendone con le dita. Vertici di una giovane, elastica, levigata, rotondissima, innocente natica commozione, mani sulle spalle, sguardi che si incrociano, femminile? Una natica da concorso, ti assicuro. Da esibizione nasi che si soffiano e lacrime che si asciugano) (Afferra il cellulare e forma un numero) (Al telefono) Sono FRANCESCO: È meglio stabilire dei turni. io, Michele. Un attimo, un attimo solo. No, no, Max staANTONIO: Stanotte rimango io. bene. È qui davanti a me; è tutta la notte che non lo perdo di*** vista. Un armistizio. Quello che voglio proporti, Maddy, è un Quadro 42 Ospedale / Stanza di Max armistizio… Ti piacciono sempre le ostriche?(Max dormicchia con un paio di tubicini nel naso. La tenda *** a ossigeno è stata tolta. Antonio gli parla come se fosse Quadro 44 Ospedale / Stanza di Max sveglio) (Francesco passeggia avanti e indietro intorno al letto diANTONIO: Gli uomini sembrano tutti uguali. Eppure ognuno Max - che non ha più i tubicini nel naso - e anche lui parla, ha un suo segreto e quel segreto è la sua energia vitale… o parla) mortale, a seconda. Tu avevi il tuo, io avevo il mio. Il mio si FRANCESCO: Te li ricordi gli espressionisti, eh, Max? chiamava… si chiama Susan; un’inglesina timida ma ardita Le emozioni loro le facevano scaturire non da un quadro come una gazzella. Fa la fotoreporter e gira il mondo. Abita ben fatto, non da un bel disegno col colore giusto, ma da qui ma va sempre via. Ogni tanto arriva per un servizio. un tuffo nella distruzione, nella fragilità, nella decadenza,Un giorno, due giorni e poi via di nuovo… (Sempre più nella diversità, nella crudeltà… Con loro il teatro conosceva appassionato) A te posso dirlo, Max: lei lusinga il mio corpo, solo l’urlo e il bisbiglio; il cinema solo il fantasmagorico lo vezzeggia, lo carica di avventure fin nei minimi recessi… e l’onirico. Erano ribelli, anarchici, votati al pessimismo e distribuisce il piacere in mille brividi periferici, prima di all’apocalissi. Io ero uno di loro, un radicalista umanitario o inabissarmi nel vortice dell’estasi erotica… un umanista radicale - come preferisci - da cui scaturiva una(Max apre un occhio. Cerca di raggiungere la bottiglia rabbia feroce contro la volgarità del materialismo capitalista e d’acqua minerale sul comodino, ma non ci riesce. Antonio le istituzioni borghesi. Ma ormai il marxismo è una pura idea non se ne accorge e continua a parlare) nostalgica, come l’isola che non c’è… La si costeggia, se neANTONIO: Erika ha scoperto il mio segreto, così ha spento immagina il perimetro, la si intuisce per contrasto, come il la mia energia. Ma forse posso ancora riattivarla: con lei il concavo fa con il suo convesso, ma non se ne sa più niente. sesso è sempre stato una cosa scontata; come un pomeriggio (Max tenta disperatamente di liberarsi delle bende che gli di sole o una nuotata salutare in un golfo ben protetto. Con impediscono di parlare)Susan invece… ogni volta è una cascata di fuochi artificiali… FRANCESCO: (Sempre più trombonesco) Eppure la Mai. Mai l’avrei immaginato. Alla mia età. (Pausa) Ma Erika conoscenza è per me, ancora oggi, un’emozione forte, da chi è stata invitata negli Stati Uniti? E con chi ci va? esaltante, estremamente virile… Dopo anni in cui, eccitato(Max rinnova il tentativo di bere, ma senza esito. Poi sente dalla mia prepotenza intellettuale, guidato dalla mia aprire la porta e gira la testa sperando che sia un’infermiera, intuizione, divertito dalle disfide nel privato e nel sociale,84 Rossi di sera

ho vagabondato per il mondo della letteratura e dell’arte ringiovanito) nel vano tentativo di soddisfare la mia incessante curiosità, FRANCESCO: Hai fatto colpo, a quanto pare: “sfacciato oggi - dopo tanti sforzi per volare, novello Icaro, sempre quanto lungo”’ più in alto, imprigionato nell’umano troppo umano, stupito FRANCESCO e MAX: (In coro, sussurrando) Io questa me di saper ancora resistere all’assedio del Male, perfettamente la scopo (Scoppiano a ridere) consapevole che i Valori Eterni di ieri stanno precipitando *** nella Mediocrità e nel Nulla - oggi io dico: “il cuore vuole Quadro 48 Canyon ancora cercare ma i piedi chiedono ‘dove’?” (Gaetano e un altro in cima a due scale opposte stanno(Max è riuscito finalmente a liberarsi dalle bende e fa segno fissando su un muro un grande striscione con scritto “Max è a Francesco di avvicinarsi) vivo e lotta insieme a noi”. Francesco con Antonio appoggia MAX: (Sussurrando) Per favore, non venite più! un lungo tavolo da buffet sotto il murale del Canyon. Poi FRANCESCO: Allegro Max! Sei fuori pericolo. La prognosi Antonio tira su le cicche dall’acquario con una retina. è stata sciolta. Presto tornerai forte come un toro. Michele sta attaccando due cartelli con scritto ‘toilettes’: su(Francesco si accorge dello sguardo di Max di non avere uno è disegnata la figuretta di un uomo, sull’altro quella di scelto l’espressione più felice) una donna. Al centro c’è uno spazio vuoto per ballare) FRANCESCO: Insomma, magari come un toro no, ma starai MICHELE: (A Francesco) E così anche l’ultima utopia bene, ecco. tramonta.*** FRANCESCO: Altre ne nasceranno. D’altra parte, le utopie Quadro 45 Ospedale / Corridoio ‘realizzate’ sono una contraddizione in termini…(Francesco fuma appoggiato al muro. Quando l’infermiera ANTONIO: (Sopraggiungendo e tentando di scherzare) Ciak!- giovane e belloccia - esce dalla stanza di Max, Francesco Buona la prima! nota la sua andatura ancheggiante. E ha un’intuizione) FRANCESCO: Hai invitato… ? FRANCESCO: (All’infermiera) Scusi, posso chiederle un ANTONIO: Susan? favore? FRANCESCO: Susanna… Te l’ho già detto che l’unica*** Susanna che ho conosciuto… Quadro 46 Per la strada ANTONIO: L’ho invitata sì. È tornata ieri. Viene anche Erika,ANTONIO: (Al telefono) Hai visto la foto che ti ho forse. Lo sai che si è fatta bionda? Sembra avere quindici mandato? Non appartiene a una razza in via di estinzione? anni di meno… (Pausa) Speriamo che fra lei e Susan non Ne sei sicura? Non ci posso credere. Un banalissimo Zeus scoppi una lite.Aureolato? Riparti? Per dove? Un servizio fotografico sul FRANCESCO: (Guardando Antonio con uno sguardo mostro di Loch Ness? Sarebbe bellissimo. Sì, Susan, ma non rassicurante) Non ti preoccupare. Le donne non sono come posso venire con te. Devo... in questo momento mi sembra noi: a loro piace conoscere ‘l’altra’. di essere diviso in due, tagliato per il lungo. Devo decidere… (Michele sta facendo scaricare un enorme juke-box anni Quando torni? L’Amore schernirà l’Inferno e il Cielo. O no? sessanta. Passando dice a Francesco e Antonio)Ti aspetto (Chiude il cellulare) MICHELE: A Max farà piacere.*** *** Quadro 47 Ospedale / Stanza di Max Quadro 49 Canyon(Max è ormai sbendato e in via di completa guarigione. Entra (Gli amici ci sono tutti, uomini e donne. Accompagnato da l’infermiera giovane e belloccia) Irma, Max fa il suo trionfale ingresso nel Canyon. Commosso,INFERMIERA: Come va? Dormito bene? Aspetti che le saluta con il braccio ingessato, teso verso l’altro) sistemo il cuscino, si tiri su… GAETANO: Qui ci facciamo la figura dei fascisti.(Max vede su di sé le tette dell’infermiera, un bendidio che (Il juke-box spara musica a tutto spiano. Molti ballano. ondeggia senza reggiseno, mentre gli gira e rigira intorno, Michele e Maddalena continuano a guardarsi in cagnesco. sfiorandolo in continuazione. Il volto di Max si illumina via Michele però accenna a un brindisi, da lontano. Antonio si via, beato e incredulo: il miracolo è in corso. L’infermiera è guarda intorno in cerca di Susan. Arriva invece un fattorino chinata su Max quando la sua mano pare avvertire qualcosa) con un pesce tropicale della stessa razza di quello cheINFERMIERA: Stiamo buonini, eh? Che se no la febbre sguazza nell’acquario. L’ha mandato Susan. Lei è ripartita torna… per un servizio. Antonio deposita il pesce - una femmina -(Entra nella stanza Francesco) nell’acquario e rimane a guardare i due pesci che nuotanoINFERMIERA: (A Francesco) Un gran bel tipo questo vicini. Chissà se e quando Susan tornerà) suo amico… sfacciato quanto lungo… (Esce, lasciando (Francesco riceve una telefonata e parla al cellulare coperto un’occhiata d’intesa a Francesco) Poi torno. Lasci fare a me. dal suono del juke-box: sul suo volto si leggono stupore, Me ne occupo io di lui. paura, emozione, ecc.)(Francesco si avvicina a Max, comodamente appoggiato *** sui cuscini. Ha uno sguardo furbo e allegro. Sembra Quadro 50 Ospedale/Corridoio maternitàAugusto Bianchi Rizzi 85

SIPARIO Testi(Francesco arriva di corsa, con gli occhiali scuri. Il Voce: Sù, spingiamo tutti insieme.corridoio è deserto, salvo un altro padre in attesa. Il vetro in STELLA: OOOHHHH… OOOHHHHfondo segnala “Sala parto”. Da lì esce un’infermiera) Voce: È un maschio!FRANCESCO: Sono il… Sono il padre del nascituro di Altra Voce: È proprio un bel maschietto. Complimenti!Stella Jaspers. (Strilli del neonato)INFERMIERA: Bene. Si accomodi. C’è tempo. STELLA: Sei contento, Francesco? Francesco… Francesco…(L’infermiera si allontana. Francesco si siede sulla panca e Dove sei Francesco… ?accende la classica sigaretta, poi subito la spegne, mentre Voce: Non si preoccupi, signora, l’ho ripescato io.l’altro padre in attesa prende a passeggiare frenetico. Dopo * * *un bel po’ Francesco dice) Quadro 56 CanyonFRANCESCO: Nervoso, eh? (Francesco è portato in trionfo dagli amici… CHIASSO…L’altro: Altroché! Ho lasciato a casa i miei due doberman… EVVIVA… Finalmente viene deposto sul divano, accanto aDa soli! Max, che gli dà una gran manata sulle spalle con il braccio*** ingessato)Quadro 51 Canyon MAX: Complimenti! Complimenti. Una bella soddisfazione,(La musica si è fatta lenta. Si è buttato anche Max con Irma. eh?Il braccio ingessato semina il panico sulla pista) IRMA: E poi essere stato presente… deve essere stato*** emozionante, eh?Quadro 52 Ospedale/Corridoio maternità FRANCESCO: Insomma…(Francesco è sempre seduto, nascosto dietro gli occhiali scuri. MAX: Sei felice?L’altro continua passeggiare frenetico. Una infermiera risale. FRANCESCO: (Confuso) La temperatura di un sentimento siFrancesco le va incontro) può misurare solo con la solitudine che lo precede.FRANCESCO: Senta, mia… Stella… la madre del figlio che MAX: (Affettuoso) Ma va’ a cagare…sta per nascere vorrebbe che assistessi al parto. GAETANO e MICHELE (Rivolti a Francesco): DISCORSO,INFERMIERA: E lei se la sente? Va bèh, venga. DISCORSO*** Si associano tutti: DISCORSO, DISCORSOQuadro 53 Ospedale / Saletta spogliatoio FRANCESCO: Trent’anni fa mi sarei entusiasmato nel dire:(Francesco entra nello spogliatoio, accompagnato ‘oggi è nato un piccolo rivoluzionario’. Oggi, tra le rovine deidall’infermiera. Si toglie la giacca e fa per indossare un sogni politici, il collasso della morale, il dissesto dei progetticamice verde, ma l’infermiera lo blocca) per il futuro, dico:è proprio un bel bambino, pesa tre chili eINFERMIERA: No, si tolga tutto. Lei deve mettere quella mezzo, anche la mamma sta bene. Io… speriamo che se lalà (Indicando una specie di muta di plastica semitrasparente caviappesa a un chiodo) (Applausi - Lacrime)FRANCESCO: Nudo? GAETANO: Partita è la gialla cicogna/chissà dove è andata?INFERMIERA: (Mettendogli in mano una cuffia e un FRANCESCO: Il cuore vuole continuare a cercare, ma i piedicostume da bagno) Sua moglie… chiedono ‘dove?’… E se fosse lui la risposta?FRANCESCO: Non è mia moglie. (Applausi)INFERMIERA: La madre del nascituro che presumibilmente PARTE IL RITORNELLO di Je n’ai regret rien (Rien de rien)è suo figlio - va bene così? - ha scelto di partorire in piscina. di Edith Piaf.Non gliel’ha detto? FINE***Quadro 54 Canyon(Canzone: je t’aime, moi non plus di Serge Gainsbourg eJane Birkin. Le luci sono abbassate e le coppie ballano strette.Antonio è ancora lì che guarda i pesci nell’acquario. Erika eGaetano sono in pista. Anche Michele e Maddalena. Micheleappoggia le mani sul culo di lei e le sussurra all’orecchio)MICHELE: Anche il tuo è ancora di primissimo ordine.***Quadro 55 Ospedale / Piscina(Luci bassissime, azzurrate. Tramestio. Rumore d’acqua)FRANCESCO: Questo non me lo dovevi fare, Stella.STELLA: Vieni qui, qui vicino. Non fare quella faccia! Ibimbi che nascono nell’acqua sono più allegri. (Pausa).Credo che ci siamo…86 Rossi di sera

BIO Augusto Bianchi RizziAugusto Bianchi Rizzi è scomparso il 24 ottobre 2014 Monologo razzista, 2003, scritto quale appartenenteper un incurabile male. Ecco quanto ci lascia come al Gruppo Scrittori per la Pace, interpretato da Paolodrammaturgo, scrittore e saggista Bessegato.Testi radiofonici Veronica ha bruciato la torta (2003), rappresentatoMonologo a due, 1984, radiocommedia a due al Festival del Teatro italiano di Glasgow in linguapersonaggi inglese; segnalato al Premio Sipario 2012(andato in onda con l’interpretazione di Umberto Rossi di sera (2012), premiato al Premio Sipario 2013Ceriani) CORTI TEATRALITesti teatrali • Birmania (2012)L’ultimo dei Mohicani, 1985, testo a due • La famiglia (2012)personaggi,rappresentato in quattro successivi • Scambio di idee (2012)allestimenti per la regia di Massimo Navone, • Il megafono della libertà (2013)per le scene e costumi di Alberto Chiesa e con ROMANZIl’interpretazione di Flavio Bonacci; Corrado Tedeschi; Figlio unico di madre vedova, romanzo, 1993, GiovanniMario Zucca; Franco Oppini, oltre che dello stesso Tranchida Editore, finalista del Premio Italo Calvino;autore; AlbaNaia, con prefazione di Giorgio Galli, romanzo,La vita è un canyon, 1992, testo a cinque personaggi, 2007,andato in scena in tre successivi allestimenti per Mursia (quattro edizioni)la regia e le scene di Andrée Ruth Shammah e con La guerra di Nene, romanzo, 2009, Mursia.l’interpretazione di Anna Galiena, Sergio Bini (Bustric), SAGGIMichele De Marchi, Gabriella Franchini, Corrado Le padrone del vapore (1997), ediz. TropeaTedeschi, Diego Parassole, Carlina Torta (Premio IDI ‘94alla protagonista Anna Galiena);Ombre Rosse, 1992, segnalato al Premio Vallecorsi diPistoia nel 1993;1980. Archeologia politica, 1995;Un uomo solo al comando, 1996, testo a cinquepersonaggi, vincitore del Premio Vallecorsi di Pistoia nel1997, andato in scena nel 2001 per la regia di MarcoRampoldi, con l’interpretazione di Corrado Tedeschi,Silli Togni, Narcisa Bonati, Giancarlo Gobbi, GianlucaMachelli;Augusto Bianchi Rizzi 87

FONDAZIONE TEATRO CARLO TERRON ASSEGNI TEATRO SIPARIO Elenco teatri aderentiVia G. Rosales, 3 – 20124 Milano Tel. +39 02 65.32.70 – 02 29.00.55.57 – Fax 02 29.06.00.05 CAMPANIAwww.sipario.it- [email protected] Napoli, Teatro Elicantropo,Rivista riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali Divisione editoria per l’alto valore culturale tel. 081.296640 Napoli, Teatro Le Nuvole,Direttore responsabile/Chief editor: Corrispondenti esteri / foreign correspondent:Mario Mattia Giorgetti Atene: Platon D. Mavromoustakos, tel. 081.2395653 6 Fokylidou Str., 10673 Athens.Coordinamento editoriale/Editorial coordination: Berlino: Franco Sepe, EMILIA ROMAGNAMattia Sebastiano Giorgetti Fregerstrasse 69, 12159 Berlino. Bologna, Arena del Sole – Nuova Scena, Boston: Walter Valeri,Ufficio Promozione e Sviluppo 59 Dewson Rd, Quincy, MA 02169 Boston. tel. 051.2910910Promotion and Development Office: Cracovia: Gabriella Buzzi, Cesena, Teatro Comunale Bonci – Ert,Annamaria Bellini Ul. Lobzowska 57/97, 31139 Krakow. Lisbona: Sebastiana Fadda, tel. 0547.355723Ufficio Comunicazione/ Communications Office: Rua Da Paz 27-3°D, 1200-319 Lisboa. Modena, Teatro Storchi e Teatro delleVito Lentini Parigi: Maria Pia Tolu,[email protected] 40 Boulevard de Magenta, 75010 Paris. Passioni – Ert, tel. 059.2136041 Tokyo: Cristian Cicogna,Archivio e ricerche/Archives: 659-0091 Hyogo-ken, Ashiya-shi, Higashiyama-cho LAZIOAmbrogio Paolinelli 24-35-306, Tokyo. Roma, Teatro La Comunità, Vienna: Flavia Foradini,Fotografi/Photographers: Karmeliterhofgasse 5, Wien. tel. 06.5817413Tommaso Le Pera Zagabria: Boris B. Hrovat, Roma, Teatro di Documenti, Prisavlje 3/IV, 10000 Zagreb (Croatia).Grafica/ Graphics tel e fax. 06.5744034Luca Giunta Servizio cortesia abbonati: Roma, Teatro Tordinona,[email protected] Tel. +39 02 65.32.70 – fax +39 02 29.06.00.05 Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 dalle 15 alle 17 tel. 06.68805890Pubblicità/Advertising: e-mail: [email protected] Rivista LIGURIAVia G. Rosales 3 – 20124 Milano Abbonamento/Subscription Genova, Teatro dell’Archivolto,tel. (+39) 02.65.32.70 – fax (+39) 02.29.06.00.05 Italia € 65,00 – Europa € 95,[email protected] Altri continenti € 115,00 tel. 010.65921Sipario Portale Modalità di pagamento: c/c postale [email protected] intestato a Centro Attori, carta di credito circuito VISA. LOMBARDIA Arretrati: il doppio del prezzo di copertina. Milano, CRT Teatro dell’Arte,Stampa e fotocomposizione:Tipografia Barone e Bella I fascicoli non pervenuti agli abbonati vanno reclamati tel. 02.89011644Zona Industriale III Fase - Viale 18 n.3 entro 45 giorni dall’uscita, altrimenti verranno Milano, Teatro Verdi,Ragusa consegnati previo pagamento. tel. 02.6071695-27002476 Milano, Teatro Sala Fontana,Vendita diretta: Se entro due mesi dalla scadenza dell’abbonamentotel (39) 02.653270 – [email protected] non viene disdetto, si considera automaticamente tel. 02.69015733 rinnovato. Milano, Teatro Out Off,Registrazione Tribunale di Milano n. 491 del22.7.95 – Periodico mensile spedizione in tel.02.39262282abbonamento postale 45% - Art.2; comma 20/b Milano, Teatro delle Cooperativa,Legge 662/96 – Filiale di Milano. tel. 02.6420761I dati trasmessici, che ai sensi della legge 675/96 siamo autorizzati a trattare e comunicare, saranno Milano, Teatro del Barrio’s,utilizzati per la gestione degli abbonamenti, per la eventuale partecipazione a concorsi a premio nonchéper finalità promozionali della nostra attività. I dati verranno raccolti, registrati anche elettronicamente tel. 02.89159255con riservatezza e nel rispetto della legge sulla privacy. È possibile in ogni momento accedere ai dati echiederne la correzione o la cancellazione alla Casa Editrice. PIEMONTE Torino, Alpha Teatro,Gli articoli, e ogni altro materiale scritto o illustrativo, pervenuti alla redazione, senza preventivi accordi,nel caso della loro pubblicazione, non verranno retribuiti. 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