Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara STORIA SCHEMI RIASSUNTIVI, QUADRI DI APPROFONDIMENT O Per conoscere e ricordare i concetti, gli eventi e i principali avvenimenti della storia, dalle origini ai giorni nostri. Memorizzare le battaglie, le conquiste, i trattati e i congressi. Comprendere il ruolo dei protagonisti, l’evoluzione culturale, le grandi trasformazioni politiche e sociali. TUTT O Studio • Riepilogo • Sintesi LO STUDIO IN 92 CAPITOLI LA STORIA DELL’UMANITÀ, DAI PRIMORDI ALLA SITUAZIONE ATTUALE IN ITALIA, IN EUROPA E NEI PAESI LONTANI UNA SEZIONE DEDICATA ALLA VITA QUOTIDIANA NEI SECOLI – CARTE TEMATICHE CON I MOMENTI CARDINE DELLA STORIA LA SINTESI INQUADRAMENTI STORICI E GEOGRAFICI – SINTESI INTRODUTTIVE E SCHEMI RIASSUNTIVI PER FISSARE LE NOZIONI CHIAVE DI OGNI CAPITOLO – APPROFONDIMENTI SU AVVENIMENTI, PERSONAGGI E FATTI PRINCIPALI – TAVOLE DI CRONOLOGIA UNIVERSALE
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SETTORE DIZIONARI E OPERE DI BASE Testi: Fabio Massimo Amoroso, Giuseppe Baudo, Marco Campari, Stefano Fumagalli, Sonia Maffi, Walter Panetta, Romano Solbiati, Cristina Vitali Consulenza scientifica: Dino Carpanetto Carte storiche e tematiche: Banca Dati De Agostini Revisione e aggiornamenti per l’edizione 2011: Alessandro Frigerio Copertina: Marco Santini ISBN 978-88-418-6933-8 © Istituto Geografico De Agostini, Novara – 1996-2011 Redazione: corso della Vittoria 91, 28100 Novara www.deagostini.it Quinta edizione, gennaio 2011 Prima edizione elettronica, marzo 2011 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo, elettronico, meccanico, in fotocopia, in disco o in altro modo, compresi cinema, radio, televisione, senza autorizza- zione scritta dell’Editore. Le copie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, eco- nomico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono esse- re effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail [email protected], sito web www.aidro.org Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara
Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara N di una maggiore conoscenza della storia. I rapidi mutamenti el nostro tempo si avverte sempre più l’esigenza politici e sociali e l’accelerazione del progresso tecnico e scientifico, con l’impatto ambientale che spesso comporta, spingono a ricercare nello studio del passato punti di riferimento e chiavi di lettura del presente. Tutto ciò si riflette anche nell’ambito dell’insegnamento scolastico, tanto che la storia è ormai divenuta di fatto materia d’obbligo negli esami di maturità. Si imponeva quindi la necessità di offrire al grande pubblico un’opera sintetica che permettesse di seguire e comprendere i tortuosi percorsi della lunga storia dell’umanità. Un’opera pensata in particolar modo per rispondere alle esigenze di studenti e insegnanti, ma certamente preziosa per chiunque voglia facilmente acquisire o conservare la familiarità con una materia così vasta e importante. Un’autorevole opera di comodo formato, aggiornata al 2010, con molteplici chiavi di accesso in grado di favorire l’accostamento alla materia anche allo studente più riluttante. Un volume progettato per facilitare la memorizzazione degli argomenti, corredato di schemi riassuntivi alla fine di ogni capitolo e di agili box che approfondiscono temi specifici o sviluppano aspetti generali o, come si dice oggi, “trasversali”. Le pagine dedicate alla “vita quotidiana”, poste in appendice, favoriscono una conoscenza concreta della storia permettendo di inquadrare i fatti nel vissuto proprio al tempo in cui sono accaduti.
Guida alla consultazione Sintesi introduttiva al capitolo Preistoria ed età antica 18 La crisi della Repubblica sedere più di 125 ettari di terreno pubblico e di ridistribuire quindi le parti in eccesso fu avversata dall’aristocrazia senato- La fine di Tiberio ria. Tiberio, ripropostosi alla carica di tribuno, fu ucciso in un tumulto e i suoi seguaci condannati a morte. Di ciò risentirono Profondi cambiamenti avvennero in Roma dopo le guerre puniche e la La ribellione anche gli Italici, che si vedevano tolti i loro territori e che, non conquista della Grecia e dell’Oriente. La diffusione della cultura ellenistica degli Italici essendo cittadini romani, non avevano diritto alle nuove distri- (molti artisti greci si stabilirono a Roma mentre i ricchi romani trascorrevano buzioni. Molti di loro si ribellarono ma furono puniti duramente. sempre più tempo in Grecia e in Oriente) mandò in crisi i valori della moralità Le proposte Nel 123 a.C. fu eletto tribuno Caio Gracco, fratello minore di romana. I ricchi senatori cominciarono a impossessarsi delle terre dello Stato di Caio Gracco Tiberio, promotore di riforme ancor più radicali. Innanzitutto reclamate anche dalla classe equestre; le classi medie, soprattutto i piccoli cercò l’appoggio della classe equestre, facendo in modo che i cavalieri fossero in numero maggiore dei senatori nei tribunali agricoltori che costituivano il nerbo dell’esercito, si andarono impoverendo che giudicavano i reati di concussione. Per ottenere il favore sempre più. Tiberio e Caio Gracco si fecero promotori di una riforma agraria, della plebe, promosse la fondazione di nuove colonie e propo- ma il loro tentativo fallì, finendo addirittura nel sangue. Dopo un decennio di se una Lex frumentaria che dava diritto ai cittadini meno ab- pace, garantito dai senatori oligarchici, iniziò un periodo molto difficile, bienti di ricevere grano a prezzo ridotto. Eletto tribuno una se- percorso da rivalità accese tra i diversi partiti politici. Si combatté la prima conda volta, chiese la concessione della cittadinanza agli Itali- Guerra civile, tra ottimati guidati da Silla e popolari guidati da Mario. Silla L’opposizione ci. I senatori, contrari, si servirono del tribuno Livio Druso per ebbe la meglio ma, dopo aver restaurato il potere dei patrizi ed esautorato i senatoria contrastarlo. Druso propose riforme demagogiche (abolizione tribuni della plebe, si ritirò a vita privata e morì poco dopo. Le rivalità non del canone d’affitto delle terre per i piccoli proprietari, fonda- zione di nuove colonie) che offuscarono la popolarità di Caio. erano però terminate e Roma era ormai alle soglie della seconda Guerra civile. In un clima di tensione e di conflitti interni, nel 121 a.C., il se- Il Senatus consultum nato approvò il Senatus consultum ultimum, un provvedi- Dalla crisi economica e sociale alla riforma ultimum e la fine mento che conferiva ai consoli, tra cui Lucio Opimio avversa- dei Gracchi di Caio rio di Caio, i pieni poteri perché provvedessero alla salvezza del- lo Stato con qualsiasi mezzo. Caio, sentendosi ormai sconfitto, si fece uccidere da uno schiavo, mentre i suoi seguaci (circa L’incontro con la cultura ellenistica, determinato dall’estensio- L’incontro con la 3000) furono massacrati. ne dei domini romani sulla Grecia, la Macedonia e parte del- cultura ellenistica: l’Asia Minore, fece sì che in Roma si formassero due correnti: Catone e il circolo Dalla Guerra giugurtina all’ascesa di Mario quella conservatrice di Marco Porcio Catone, che predicava il degli Scipioni ritorno agli antichi costumi e valori romani, e quella innovatri- Il prestigio Sconfitti i Gracchi, guadagnò prestigio l’oligarchia senatoria, ce del circolo degli Scipioni che, pur non rinnegando la tradi- dell’oligarchia cercando il favore dei cavalieri e quello del popolo attraverso zione latina, vedeva di buon occhio la cultura greca alla quale senatoria piccole concessioni. Fra il 125 e il 118 a.C. Roma ridusse a pro- cercò di adattare il proprio patrimonio di conoscenze. La clas- Il sorgere dei vincia la Gallia meridionale. Poco dopo dovette intervenire in se dirigente dei senatori aveva consolidato il suo potere durante conflitti sociali L’intervento Africa, in Numidia, dove Giugurta aveva massacrato Romani e le guerre, mentre le classi medie si erano impoverite. Era poi in Numidia Italici residenti a Cirta e aveva usurpato il trono di Aderbale, il emersa, in campo finanziario, la classe dei cavalieri (ordine contro Giugurta quale aveva chiesto l’aiuto romano. Nel 111 a.C. iniziò la guer- equestre) che reclamava i propri diritti di fronte al senato. La ra che si protrasse fino al 107, quando il comando fu affidato a grande ricchezza che affluiva dalle regioni conquistate permise Mario e Silla Caio Mario, affiancato dal questore Cornelio Silla. Quest’ulti- ai ricchi di comperare territori dell’“ager publicus” cioè confi- mo riuscì a farsi consegnare Giugurta, che fu giustiziato. Al ter- scati ai vinti e appartenenti allo Stato. Si diffusero il latifondo e Il latifondo e la L’ascesa di Mario mine del conflitto tutti gli onori furono tributati a Mario che fu la schiavitù (anch’essa conseguente alle guerre); molti piccoli schiavitù rieletto console, mentre Silla mal tollerò di non essere stato con- proprietari, impoveriti, si trasferirono a Roma in cerca di mi- La riforma siderato. Il potere di Mario fu consolidato in seguito alla rifor- glior fortuna. Un primo tentativo di riforma fu attuato da Tibe- Il tentativo di riforma dell’esercito ma dell’esercito in cui ammise anche volontari nullatenenti ai rio Gracco, un patrizio eletto tribuno della plebe nel 133 a.C. di Tiberio Gracco quali assegnò una paga. Con questo esercito ben addestrato e La sua proposta di riportare in vigore la legge che vietava di pos- con nuove tattiche di guerra, Mario, eletto console dal 103 al 81 82 Testo con le parole Note a margine e i concetti chiave per la rapida individuazione e memorizzazione evidenziati in nero dei temi principali Il volume è composto di quattro sezioni: una sequenza di 92 capitoli raggruppati in quattro parti (Preistoria ed età antica, Medioevo, Età moderna, Età contemporanea), che sintetizzano l’intera storia umana; una sezione di pagine dedicate alla vita quotidiana nel corso dei secoli; una sezione cartografica corredata di note esplicative; una cronologia universale; infine un particolareggiato indice analitico. Obiettivo dell’opera è di favorire al massimo sia una conoscenza sintetica della storia, nelle sue principali arcate e scansioni temporali, sia l’individuazione di qualsiasi informazione specifica. La ripartizione in 92 capitoli, frutto di un complesso sforzo di classificazione e scansione degli argomenti, è di per se stessa un’utile mappa della storia universale. Si tratta dunque di un’opera altamente didattica, capace di fissare 4 Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara
Riquadro di approfondimento 18 - La crisi della Repubblica Preistoria ed età antica Il ritorno di Mario ed espugnò Atene alleata di Mitridate. Mario, aiutato dal con- CARATTERI DEL REGIME SILLANO sole Lucio Cornelio Cinna, a capo di un esercito entrò in Ro- Il regime sillano fu negativamente carat- aspetti inoltre, Silla incarnò la figura del Morte di Mario ma massacrando i nemici del partito popolare. Un anno dopo, terizzato dalle dure repressioni. Triste- sovrano ellenistico: fu chiamato con epi- nell’86 a.C. morì. Silla, in Asia, vinse Mitridate e, nell’83 a.C., mente famose rimarranno nella storia le teti (Felix, fortunato, ed Epaphróditos, La dittatura di Silla tornò in Italia. Con l’aiuto di Gneo Pompeo combatté i segua- liste di proscrizione, elenchi di persone, protetto da Afrodite) come i sovrani orien- e la repressione ci di Mario e gli Italici, sconfiggendoli entrambi. Si fece quindi avversari politici o nemici personali di Sil- tali e fu oggetto di culto personale (ebbe degli avversari nominare dittatore e iniziò una serie di feroci repressioni a dan- la, che potevano essere uccisi da chiun- una statua equestre e furono coniate mo- no di tutti gli avversari. Confiscò diverse terre che andarono ai que in qualsiasi momento. Per molti nete con il suo nome e la sua effigie). suoi soldati e si arricchì a spese dei perseguitati. In politica in- Le riforme interne terna restaurò il potere del senato, limitò quello dei tribuni e 100 a.C., sconfisse i Cimbri e i Teutoni, popolazioni germaniche dei cavalieri. Infine, nella sorpresa generale, abdicò alla ditta- che insidiavano i confini settentrionali. Nell’anno 100 a.C. il tri- Morte di Silla tura e si ritirò a Pozzuoli dove morì nel 78 a.C. buno della plebe Lucio Apuleio Saturnino, affiancato dal pre- tore Gaio Servilio Glaucia, fece approvare una legge che asse- Distribuzione gnava ai veterani dell’esercito di Mario alcune terre della Gallia di terre ai veterani Cisalpina. Il senato, contrariato, concesse pieni poteri a Mario per liberarsi dei due politici. Egli li fece uccidere e ciò irritò il Mario lascia partito dei popolari. Mario lasciò la vita politica e si recò in Asia. la vita politica Dalla Guerra sociale alla dittatura di Silla SCHEMA RIASSUNTIVO Il partito degli ottimati governò da allora incontrastato per una Gli ottimati DALLA CRISI Dopo l’incontro con l’Oriente, si determina a Roma una crisi amministrativa: i se- decina d’anni. Nel 91 a.C. ottenne il tribunato Livio Druso. Le ECONOMICA E SOCIALE natori consolidano il proprio potere e sono contrastati dai cavalieri; gli ottimati si impadroniscono dei terreni dell’ager publicus; le classi medie si impoverisco- ALLA RIFORMA sue proposte (promozione di alcuni cavalieri a senatori e con- Le proposte DEI GRACCHI no. Eletto tribuno della plebe nel 133 a.C., Tiberio Gracco attua la ridistribuzione cessione della cittadinanza agli Italici) provocarono l’ostilità del di Livio Druso delle terre ma viene ucciso in un tumulto. Dieci anni dopo, nel 123 a.C., è eletto senato che lo fece uccidere. Dopo questo fatto i soci (da cui il tribuno Caio Gracco, fratello di Tiberio. Anch’egli propone delle riforme ma è av- nome di Guerra sociale) italici si ribellarono per ottenere l’in- La Guerra sociale versato dai senatori. Nel 121 a.C. il senato approva il Senatus consultum ultimum, dipendenza da Roma. Molte popolazioni, guidate dai Marsi e dai che conferisce pieni poteri ai consoli tra cui Lucio Opimio, avversario di Caio che Sanniti, crearono uno Stato federale italico con capitale Corfi- sentendosi sconfitto, si uccide, mentre i suoi seguaci vengono massacrati. nio (che fu detta Italica). I Romani richiamarono Mario per DALLA GUERRA GIUGURTINA Tra il 125 e il 118 a.C. Roma riduce la Gallia meridionale a provincia. Roma è chia- combattere contro i Marsi, mentre le altre operazioni furono ALL’ASCESA DI MARIO mata a intervenire in Africa contro Giugurta che aveva massacrato Romani e Ita- condotte da Pompeo Strabone e Cornelio Silla, eletto console 111-100 a.C. lici e usurpato il trono di Aderbale. La guerra, iniziata nel 111 a.C., si protrae fi- nell’88 a.C. Quando Roma decise di concedere la cittadinanza La concessione no al 107, quando il comando è assegnato al console Mario e al luogotenente a coloro che non si erano ribellati o avessero deposto le armi, della cittadinanza Silla. Giugurta è consegnato ai Romani e ucciso. Da questa guerra Mario esce con tutti gli onori. Rinominato console (103-100 a.C.), riforma l’esercito e scon- la lotta si affievolì ma l’esercito romano piegò definitivamente figge i Cimbri e i Teutoni. Nel 100 a.C., dopo aver fatto uccidere i popolari Lucio la resistenza dei Sanniti solo nell’80 a.C. Nel frattempo, il re del Il progetto Apuleio Saturnino e Gaio Servilio Glaucia, si ritira in Asia. Ponto Mitridate si preparava a guidare alla ribellione tutti gli di Mitridate Stati greci e asiatici soggetti a Roma. Il senato decise di inviare DALLA GUERRA SOCIALE Nel 91 a.C. il tribuno Livio Druso viene assassinato per le sue proposte non gra- in Asia Silla. Nello stesso tempo, il tribuno Sulpicio Rufo, che Sulpicio Rufo ALLA DITTATURA DI SILLA dite alla classe dirigente. I soci Italici si ribellano a Roma. Ha inizio la guerra so- ciale. La risposta di Roma viene affidata a Mario insieme a Pompeo Strabone e 91-78 a.C. proponeva di dividere gli Italici nelle 35 tribù già esistenti e di propone di mandare Cornelio Silla. Nell’80 la rivolta è sedata. Silla si vede tolto il comando della guer- non crearne delle nuove, fece votare questa proposta, insieme in Asia Mario ra contro Mitridate ed entra in Roma con l’esercito. Inizia la guerra civile contro a quella di mandare Mario in Asia, da senatori e cavalieri, i qua- al posto di Silla i suoi avversari politici. Nell’87 a.C. Silla espugna Atene e poi vince Mitridate. li, non gradendo Silla, le approvarono entrambe. Silla, contra- Mario, tornato a Roma dopo essere fuggito, entra a Roma con l’esercito, ma muo- riato, dopo aver sconfitto i seguaci di Mario (che fuggì), marciò Silla invade Roma re un anno dopo, nell’86 a.C. Silla torna in Italia nell’83 a.C. e con l’aiuto di Gneo su Roma impadronendosene. Nell’87 a.C. ottenne di nuovo il con il suo esercito Pompeo sconfigge gli Italici e i seguaci di Mario, poi si fa eleggere dittatore. Muo- re nel 78 a.C. comando delle truppe dirette in Oriente. In Grecia saccheggiò 83 84 Schema riassuntivo Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara del capitolo indelebilmente nella memoria le nozioni basilari della storia; uno strumento potente di ripasso che non pretende alcuno sforzo aggiuntivo da parte di chi abbia condotto la propria preparazione su altri testi. L’indice analitico permette, infine, di reperire immediatamente ogni notizia su personaggi ed eventi. • Capitoli. Strutturati anch’essi in modo da favorire approcci a differenti livelli, si articolano nelle seguenti parti: un cappello introduttivo; il testo principale, a sua volta suddiviso in paragrafi e corredato di note a margine; uno o più box e uno schema riassuntivo finale. Il lettore e lo studente, in particolare, possono dunque, a seconda delle preferenze, prendere le mosse dalla sola lettura dei cappelli introduttivi, che in poche righe 5
inquadrano problemi e situazioni, o dallo studio degli schemi riassuntivi in coda a ogni capitolo; qualcuno troverà utile, non solo in fase di ripasso, scorrere velocemente le note a margine, altri si faranno coinvolgere nell’argomento a partire dai box di approfondimento. • Vita quotidiana. Queste pagine completano una visione globale della storia, stimolando la curiosità e l’immaginazione del lettore e favorendo così una più salda fissazione nella memoria delle nozioni apprese nel resto dell’opera; costituiscono anche una base importante e un primo orientamento per approfondimenti ulteriori e tesine monografiche. • Cronologia universale. Offre un sintetico quadro generale della storia dell’umanità, dai primordi alla situazione attuale e rappresenta un prezioso strumento di orientamento per lo studente. • Indice analitico. Permette di reperire velocemente qualsiasi informazione e fa sì che ci si possa servire dell’opera come di un’ottima enciclopedia. • Rinvii interni. I rinvii all’interno di ogni singola parte sono costituiti dal semplice “v. cap...”; quando il rinvio rimanda a un’altra parte vi è la dicitura “v. parte..., cap...”. Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara 6
Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara Sommario Preistoria ed età antica: dalla preistoria alla caduta dell’Impero romano (476 d.C.) 1 La preistoria 13 2 La rivoluzione del Neolitico 17 3 Le civiltà della Mesopotamia 21 4 La civiltà egizia 25 5 Ittiti, Ebrei e Fenici 29 6 Assiri, Medi e Persiani 33 7 L’Asia Minore e le civiltà dell’Estremo Oriente 37 8 La Grecia delle origini 41 9 La polis: dalla monarchia alla democrazia 45 10 Sparta e Atene 49 11 Le Guerre persiane 53 12 Dall’età di Pericle al governo dei Trenta; il fiorire della cultura classica 57 13 La crisi della polis, l’Impero di Alessandro Magno e l’Ellenismo 61 14 L’Italia preromana 65 15 Le origini di Roma: l’età dei re 69 16 La Repubblica romana 73 17 Le Guerre puniche e l’espansione in Oriente 77 18 La crisi della Repubblica 81 19 La fine della Repubblica: il primo e il secondo Triumvirato 85 20 Tra Repubblica e Impero: il Principato di Augusto 89 21 L’Impero: le dinastie Giulio-Claudia e Flavia 93 22 L’Impero: da Traiano a Diocleziano 97 23 Economia e società nell’Impero romano 101 24 Cultura e civiltà di Roma 105 25 La crisi dell’Impero romano e l’affermarsi del Cristianesimo 109 Il Medioevo: dalle invasioni barbariche alla scoperta dell’America (476-1492) 1 I Regni romano-barbarici 115 2 L’Oriente bizantino 119 7
12 Il mondo extraeuropeo Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara 3 L’Islam e la sua rapida espansione 125 4 L’Italia longobarda e l’origine del potere temporale della Chiesa 129 5 L’Europa carolingia e il Sacro Romano Impero 135 6 Il feudalesimo 141 7 Strutture produttive e demografia nel Medioevo 147 8 Movimenti di popoli nell’Europa post-carolingia e in Oriente 153 9 Le crociate 159 10 La lotta per le investiture 165 11 Il Sacro Romano Impero germanico e gli Svevi 171 12 I Comuni, le Signorie e il Principato 177 13 La formazione delle monarchie nazionali 183 14 Umanesimo e Rinascimento 189 L’età moderna: dalla scoperta dell’America alla fine dell’Impero napoleonico (1492-1815) 1 Le scoperte geografiche e l’espansione coloniale 197 2 Lo sviluppo economico e demografico del Cinquecento 201 3 La formazione degli Stati nazionali 205 4 La Riforma protestante e la Controriforma cattolica 209 5 Il disegno egemonico di Carlo V: le guerre in Italia e in Europa 213 6 L’Europa nella seconda metà del Cinquecento 217 7 La Guerra dei Trent’anni e la crisi del Seicento 221 8 Le due Rivoluzioni inglesi e la nascita del regime parlamentare 225 9 L’Italia nel Cinquecento e nel Seicento 229 10 La Francia di Luigi XIV 233 11 Nuovi equilibri nell’Europa del Seicento 237 241 13 La rivoluzione scientifica e l’evoluzione del pensiero politico 245 14 Le Guerre di successione 249 15 Gli imperi coloniali del Sei-Settecento 253 16 L’Illuminismo 257 17 L’assolutismo illuminato 261 18 L’Italia del Settecento 265 19 La Rivoluzione americana e la nascita degli Stati Uniti d’America 269 20 Le civiltà orientali 273 21 L’espansione economica e sociale del Settecento 277 22 La crisi dell’Ancien Régime e la Rivoluzione Francese 281 23 L’età napoleonica 287 8
L’età contemporanea: dal Congresso di Vienna ai nostri giorni (1815-2010) 1 Il Congresso di Vienna e la Restaurazione 293 2 I moti del ’20 e del ’30. L’indipendenza dell’America Latina 297 3 La Rivoluzione industriale 301 4 L’Europa del 1848 305 5 Il Risorgimento italiano 309 6 Le Guerre d’Indipendenza e l’unificazione italiana 313 7 Modernizzazione ed esordi imperialistici del Giappone 319 8 Europa e Stati Uniti nella seconda metà dell’Ottocento 323 9 I movimenti socialisti 327 10 L’espansione coloniale del XIX secolo 331 11 La Seconda rivoluzione industriale: tecnica e società 335 12 L’Italia dall’unificazione all’età giolittiana 339 13 Il mondo alla vigilia della Prima Guerra Mondiale 345 14 La Prima Guerra Mondiale 349 15 La Russia dalla Rivoluzione a Stalin 355 16 La situazione europea tra le due guerre 359 17 America e Asia tra le due guerre 363 18 Fascismo e Nazismo 367 19 La Seconda Guerra Mondiale 371 20 Il secondo dopoguerra 377 21 La Rivoluzione cinese 381 22 La fine del colonialismo, la nascita del Terzo Mondo 385 23 USA ed Europa occidentale dagli anni ’50 agli anni ’80 389 24 L’Italia dal dopoguerra alla crisi della prima Repubblica 393 25 Il mondo comunista da Krusˇcˇëv alla perestroijka 397 26 La caduta dei regimi comunisti 401 27 Scienza e sviluppo economico nella seconda metà del XX secolo 405 28 Sud del Mondo e Medio Oriente dagli anni ’60 agli anni ’90 409 29 I nuovi assetti dopo il 1989 e l’egemonia statunitense 413 30 Alla ricerca di un nuovo ordine mondiale 419 Vita quotidiana 429 Cartine storiche 453 Cronologia universale 469 Indice analitico 481 9 Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara
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Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara PREISTORIA ED ETÀ ANTICA Dalla Preistoria alla caduta dell’Impero romano (476 d.C.)
Si suole convenzionalmente considerare l’età antica il periodo che va dalle prime attestazioni scritte alla caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.). Le prime civiltà urbane complesse hanno avuto origine nelle regioni fluviali (i bacini del Tigri e dell’Eufrate, dell’Indo, del Nilo e del Fiume Giallo). Nella storia d’Europa e del Vicino Oriente Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara sono stati comunque il Mediterraneo e il suo immediato retroterra il centro della civiltà antica: le regioni siriache e anatoliche, quelle elleniche ed egee, quindi quelle italiche e nordafricane hanno visto il sorgere di più organismi statali capaci di estendere il loro dominio su parti significative delle coste mediterranee. In seguito, l’esperienza greca, fiorentissima dal punto di vista culturale, trovò con Alessandro Magno anche la via dell’Oriente, per poi recedere di nuovo, nel II sec. a.C., verso il bacino del Mediterraneo. Infine, la costruzione statale romana, estesasi fino a raggiungere le regioni settentrionali (Gallia, Britannia e regione danubiana), rappresentò il culmine e la sintesi dell’unità mediterranea, sviluppando gran parte dell’esperienza umana precedente, soprattutto ellenica. La caduta dell’Impero romano d’Occidente, causata anche dall’indebolimento seguito allo sforzo di dover tenere unito un organismo statale che si estendeva come mai era avvenuto in passato, segnò quindi non soltanto un’importante cesura politica, ma anche l’inizio dello spostamento verso nord (ad esempio con il successivo Regno franco di Clodoveo) e verso est (Costantinopoli e la regione siriaca) del fulcro economico e politico del mondo europeo e mediorientale.
1 La Preistoria Con il termine Preistoria si indica comunemente quel periodo di tempo che va dalla comparsa dell’uomo sulla Terra fino all’invenzione della scrittura, anche se le tendenze più recenti negano questa distinzione ormai classica. Non essendovi documenti scritti a testimonianza di questo lungo periodo, per ricostruire l’evoluzione umana e culturale in esso avvenuta, gli storici si servono dei risultati di scienze come l’archeologia, l’antropologia, la fisica, che ricercano e analizzano sia i resti fossili degli antichi uomini sia i reperti di oggetti da essi prodotti per uso ordinario, rituale o decorativo. La preistoria viene solitamente suddivisa in tre periodi principali, detti “età della pietra” dal fatto che non era ancora stata introdotta la lavorazione dei metalli: il Paleolitico (da 2 500 000 a 10 000 anni a.C.), precedente la nascita dell’agricoltura, il Mesolitico, cioè un arco di tempo intermedio (dal 10 000 all’8000 a.C.) o di transizione, e il Neolitico (dall’8000 al 3000 a.C.), in cui si diffusero l’agricoltura e le prime forme stabili di insediamento (v. cap. 2). Il Paleolitico Il Paleolitico (o “età della pietra antica” da palaiós, “antico”, e Le tre suddivisioni lithos, “pietra”) si suddivide in tre periodi: il Paleolitico infe- del Paleolitico riore, il Paleolitico medio e il Paleolitico superiore. ■ Il Paleolitico inferiore Questo periodo è caratterizzato dall’apparizione (2 500 000 anni L’apparizione a.C. in Africa) del primo ominide appartenente al genere Homo: dell’Homo habilis l’Homo habilis, che aveva andatura eretta e capacità cranica di 3 600-700 cm . Resti fossili di quest’ultimo sono stati ritrovati in Etio- pia, e manufatti a esso attribuiti in Etiopia, in Tanzania e in Kenya. Comparsa e Sempre in Africa, 1 500 000 anni a.C., comparve l’Homo erectus, scomparsa in Africa conosciuto anche come Pitecantropo o Sinantropo, che occupò dell’Homo erectus anche le aree temperate dell’Europa e dell’Asia. Era più alto e ro- Scomparve intorno al 100 000 a.C. Alcuni resti umani di questo periodo sono stati ritrovati nella grotta di Sandalo, presso Pola in La civiltà Istria. Circa 800 000 anni a.C. comparve la civiltà detta Abbevil- abbevilliana liana (dal nome di un alto terrazzo della Somme in Francia), ca- e le amigdale ratterizzata dalla produzione di manufatti scheggiati a forma di mandorla (amigdala). Il periodo compreso tra 700 000 e 300 000 L’influenza delle anni a.C. fu caratterizzato dal susseguirsi di glaciazioni e raffred- glaciazioni sulla vita damenti del clima terrestre. Durante la prima glaciazione, detta dell’uomo 13 busto dell’Homo habilis e praticava attività di caccia e di raccolta.Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara
Preistoria ed età antica Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara LA DATAZIONE DEI REPERTI Per datare i reperti preistorici vengono de nel loro fondarsi su principi di fisica utilizzati metodi induttivi tratti dalle scien- teorica alquanto astratti che proiettano ze naturali. Fra questi, il più noto è quel- indietro nel tempo le stesse condizioni lo del radiocarbonio (C 14). Esso si basa cosmiche attuali, cosa non ammessa da sul fatto che tutti gli organismi viventi du- altre concezioni cosmologiche che con- rante il loro ciclo vitale assorbono tale so- siderano il tempo in modo non lineare e stanza che invece si disintegra gradual- scandito da soluzioni di continuità quali- mente quando l’organismo muore. Esat- tative. Ricordiamo inoltre la dendrocro- tamente, ogni 5730 anni si disintegra nologia che si basa sul conteggio degli metà del radiocarbonio; dalla quantità di anelli concentrici dei tronchi d’albero e C 14 contenuta in un reperto organico è sul fatto che lo spessore e la consisten- quindi possibile risalire al periodo in cui za di questi sarebbe simile per alberi vis- l’organismo è vissuto. Altri metodi analo- suti nello stesso periodo e ambiente. In- ghi si basano sull’analisi di azoto, fluoro fine, un ulteriore metodo è la termolu- e uranio presenti nelle ossa e assorbiti minescenza, che si fonda sul fatto che la dal terreno secondo ritmi considerati co- ceramica riscaldata emette una lumino- stanti. Il punto debole di tali metodi risie- sità tanto maggiore quanto più è antica. di Günz, si producevano manufatti a scheggiatura bifacciale, tec- nicamente più raffinati dei precedenti. Nella seconda, detta di Min- del, l’uomo cominciò a utilizzare il fuoco e a vivere in abitazioni circolari, circondate da muretti di pietra, o in grotte dal pavimen- to lastricato di ciottoli. Resti umani sono stati ritrovati in Francia, in Spagna, in Cina e in Marocco. Il periodo della terza glaciazio- ne, detta di Riss, fu caratterizzato dalla realizzazione di capanne ricoperte di pelli, poste all’interno di grotte. Apparve la tecnica le- valloisiana,consistente nel produrre schegge di forma ovale, con i bordi taglienti. ■ Paleolitico medio L’Uomo Questo periodo viene convenzionalmente fatto iniziare circa di Neanderthal 100 000 anni a.C. ed è caratterizzato dalla presenza dell’Uomo e la cultura di Neanderthal (Homo sapiens neanderthalensis, dal nome di del Musteriano una località nei pressi di Düsseldorf in Germania). Robusto e di piccola taglia, aveva il cranio più lungo e meno alto dell’Homo erectus, con arcate soprac ciliari sviluppate. Da lui ebbe origine una cultura detta del Musteriano (dalla località di Le Moustier in Dordogna) in cui scomparvero i manufatti bifacciali e si pro- dussero strumenti ricavati da schegge: punte, grattatoi, ra- schiatoi, bulini, coltelli e punteruoli. Resti umani sono stati ri- trovati in Francia, Belgio, Italia (Saccopastore e Monte Circeo), Iraq, Sudafrica e Cina. La quarta La quarta glaciazione, detta di Würm, ebbe inizio 75 000 anni glaciazione a.C. A questo periodo risalirebbero alcune novità relative agli usi dell’Uomo di Neanderthal, come il seppellimento dei mor- 14
1 - La Preistoria ti con corredo funebre (offerte di fiori, strumenti e trofei di ani- mali; ritrovamenti in Italia, in Iraq, in Uzbekistan e in Francia) e il rito del cannibalismo. ■ Il Paleolitico superiore Circa 40 000 anni a.C. comparve l’Homo sapiens sapiens che L’Homo sapiens si contraddistingue dai precedenti tipi umani per il cranio me- sapiens no robusto e più alto, privo delle prominenti arcate sopracci- liari. Gli studiosi distinguono due razze: quella di Cro-Magnon e quella di Combe Capelle (dai nomi delle località francesi dei primi rinvenimenti). In questo periodo iniziò la prima vera lavorazione dell’osso, per La lavorazione ottenere arpioni, ami, zagaglie e aghi. Ampiamente attestati sono dell’osso riti e culti, oltre a forme di espressione artistica (scultura, pittura e graffiti). Rinvenimenti in tutta Europa (in Italia a Imperia, Savo- na, Verona, Forlì, Cosenza, Messina). Nel Paleolitico superiore si succedettero diverse civiltà. In Africa si sviluppò la cultura Ateria- La cultura Ateriana na (Algeria), caratterizzata dalla produzione di manufatti dotati di in Algeria un peduncolo che consentiva di fissarli su un’asta o un manico di legno. Circa 25 000 anni a.C., durante la glaciazione del Wisconsin, lo stretto di Bering rimase ghiacciato, permettendo a gruppi di cac- Il passaggio dei ciatori provenienti dalla Mongolia di attraversarlo insediandosi in mongoli in America America (rinvenimenti in California e in Perú). In Francia le cultu- re del periodo Gravettiano o Perigordiano (dai nomi della loca- Le “veneri lità di La Gravette e della regione del Périgord) produssero opere preistoriche” d’arte di straordinaria raffinatezza, tra le quali le famose statuette del Perigordiano note come le “veneri preistoriche”. Il periodo Solutreano (dalla regione di Solutré, nella Loira), risalente a 18 000 anni a.C., vide la EVOLUZIONISMO E CREAZIONE Fino all’inizio del XIX secolo, quando tali, ma gli stessi storici, che si sforzano Jean-Babtiste Lamarck per primo propo- di interpretare i reperti archeologici in ba- se una concezione evoluzionistica della se al noto principio stigmatizzato dalla for- vita, nessuno aveva negato il principio mula secondo cui l’uomo deriverebbe della perpetuità delle specie naturali. Fu dalla scimmia. Per una valutazione obiet- però soprattutto Charles Darwin, con i tiva di tali concezioni è tuttavia impor- suoi studi sull’origine delle specie (se- tante ricordare che queste teorie non conda metà del XIX sec.), a sviluppare i hanno ancora avuto alcuna conferma de- concetti di evoluzione e di selezione na- cisiva e che, a detta di molti scienziati, l’e- turale, e a studiare i meccanismi secon- voluzionismo è divenuto per essi una do cui gli organismi si adatterebbero in questione di “fede”. Restano quindi an- modo diverso alle trasformazioni del- cora molti coloro che considerano la na- l’ambiente circostante, di modo che solo tura sub specie aeternitatis, e che riten- quelli più dotati potrebbero sopravvivere gono, conformemente alla dottrina reli- e riprodursi. Tali teorie hanno influenzato giosa originaria, le specie naturali come notevolmente non solo i filosofi occiden- il riflesso di archetipi immutabili. 15 Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara
Preistoria ed età antica Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara La comparsa comparsa di un nuovo strumento per la caccia: l’arco. Nel perio- dell’arco do Maddaleniano (dalla località di La Madeleine in Dordogna), ri- salente a circa 15 000 anni a.C., l’espressione artistica su pareti o su oggetti (pietra scheggiata, osso, avorio) giunse al massimo splen- L’arte del dore. Reperti tipici di questo periodo sono stati trovati in tutta Eu- Maddaleniano ropa (pitture e incisioni nella grotta di Lascaux in Dordogna e pit- ture ad Altamira in Spagna), fino ai confini della Siberia e del Me- dio Oriente. Il Mesolitico Il Mesolitico (dal gr. mésos, “in mezzo”) è un periodo di transi- zione caratterizzato da un riscaldamento generale del clima Il passaggio (10 000-8000 a.C.). Le culture che vi si svilupparono (dell’Epipa- alla vita sedentaria, leolitico e del Mesolitico propriamente detto) segnarono il pas- all’allevamento saggio da un’economia dominata dalla caccia e dalla raccolta di e all’agricoltura prodotti non coltivati a modi di vita sedentari e alla produzione di cibo per mezzo dell’allevamento e dell’agricoltura. Alcuni grup- L’addomesticamento pi umani della vasta area chiamata della Mezzaluna Fertile (re- degli animali nella gione compresa tra l’Egitto e il Golfo Persico, toccando a nord la Mezzaluna Fertile Turchia e il Mar Caspio) iniziarono ad addomesticare animali e a coltivare cereali. L’arte si impoverì riducendosi alla lavorazione di ciottoli su cui erano tracciati segni schematici con l’ocra ros- Il periodo Capsiano sa. Nel periodo Capsiano (da Capsa, l’odierna Gafsa, in Tunisia), e le abitazioni 9000 a.C., gruppi umani cominciarono a stabilirsi in villaggi con circolari abitazioni circolari. In Giappone iniziò la diffusione della cultura ceramica detta Jomon (decorazione con corde), così chiamata dai motivi che la caratterizzavano. SCHEMA RIASSUNTIVO PALEOLITICO Compare in Africa il primo ominide del genere Homo, l’Homo habilis. 1 000 000 (2 500 000-10 000 a.C.) di anni dopo compare l’Homo erectus, che pratica attività di caccia e raccolta. A circa 800 000 anni a.C. risale la cultura detta Abbevilliana, caratterizzata dal- Paleolitico inferiore la produzione di manufatti scheggiati a due facce. Tra 700 000 e 300 000 anni (2 500 000-100 000 a.C.) a.C. si susseguono diverse glaciazioni. Durante la glaciazione del Wisconsin po- polazioni mongole si trasferiscono in America. Paleolitico medio Compare l’Uomo di Neanderthal. Prime testimonianze del seppellimento dei (100 000-40 000 a.C.) morti. Paleolitico superiore Compare l’Homo sapiens sapiens. Le tecniche di produzione dei manufatti si affi- (40 000-10 000 a.C.) nano. L’espressione artistica raggiunge il massimo sviluppo (“veneri preistoriche”). MESOLITICO Nel Mesolitico si delinea il passaggio verso forme nuove di vita: si diffondono le (10 000-8000 a.C.) prime forme di allevamento e di agricoltura e si hanno testimonianze sempre più frequenti di dimore stabili. 16
settentrionale, fu caratterizzata da una fiorente industria litica, dal- Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara 2 La rivoluzione del Neolitico Generalmente si fa iniziare il terzo periodo della preistoria, chiamato anche protostoria, dal Neolitico. Esso fu caratterizzato dall’apparizione di forme culturali articolate e quasi rivoluzionarie rispetto al passato, anche se ancora prive di scrittura. II Neolitico, che viene fatto iniziare circa 8000 anni a.C., vide svilupparsi quattro attività fondamentali: I’uso della pietra levigata secondo una nuova tecnica (da cui il nome del periodo da neo, “nuova”, e lithos, “pietra”), l’arte della ceramica, la coltura dei cereali e la domesticazione degli animali. Sulle rive dei grandi fiumi (Nilo, Tigri ed Eufrate, Indo), lungo le coste del Mediterraneo orientale e in Siria sorsero villaggi per un tipo di vita seminomade (non conoscendo infatti la rotazione delle colture, quando il terreno esauriva la sua fertilità gli uomini erano costretti a migrare). I campi erano lavorati con I’uso di zappe e si coltivavano grano e orzo. A scopo alimentare si allevavano capre, maiali e pecore. Sorsero le prime civiltà organizzate, con specializzazione e divisione dei compiti. Nella zona del Vicino Oriente si affermò il culto della dea Madre, legato alla terra e alla fertilità. L’Eneolitico, iniziato circa 5000 anni a.C., fu il periodo in cui vennero introdotte le prime tecniche metallurgiche (lavorazione del rame). Queste si affinarono con la scoperta del bronzo (Età del bronzo) e del ferro (Età del ferro). Il Neolitico Il Neolitico assunse caratteristiche particolari a seconda delle zo- Aree di sviluppo ne nelle quali si svilupparono le varie culture. Per questo si suole della cultura distinguere un Neolitico del Vicino Oriente, Sahariano, Euro- neolitica peo, Italiano, Maglemosiano (da Maglemose in Danimarca), del- le Americhe, Egiziano, dell’Estremo Oriente. I primi centri abi- I primi centri tati con tracce di rudimentali fortificazioni apparvero nel Vicino nel Vicino Oriente Oriente. Qui si allevava la capra e si coltivavano cereali. Si affer- marono la tecnica della ceramica e il commercio dell’ossidiana (vetro vulcanico per ottenere manufatti scheggiati). Il Sahara, in Il Sahara un momento climaticamente favorevole, con abbondanza d’ac- non desertico qua e di vegetazione, fu abitato da cacciatori e da pastori. Sono state ritrovate infatti incisioni e pitture rupestri oltre a manufatti di pietra, vasellame e ceramica. In Europa, il Neolitico può esse- L’Europa re fatto iniziare circa 6000 anni a.C. Sulle coste del Mediterraneo nel 6000 a.C. centrale e occidentale si sviluppò la tecnica della ceramica im- pressa; lungo il Danubio si costruirono abitazioni di legno, lun- ghe e rettangolari. La cultura Maglemosiana, diffusa nell’Europa I ritrovamenti della cultura la produzione di armi in osso e di piroghe, pagaie e archi in le- Maglemosiana 17
Preistoria ed età antica Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara IL SIMBOLISMO DELLE PIETRE Il simbolismo delle pietre ha un ruolo fon- ci dell’essere umano dopo la morte cor- damentale in tutte le civiltà tradizionali. Es- porea. I dolmen, invece, pare avessero il so rimanda alle idee di durezza e stabilità, significato di colonne e sostegni del tem- ma ha anche un significato igneo, poiché pio cosmico la cui volta è costituita dal si dice che la pietra racchiuda al suo in- cielo. Secondo studi recenti, i lastroni piat- terno il fuoco. I menhir erano considera- ti poggiati sulle colonne formate da pie- ti i guardiani della sepoltura, e così come tre rozzamente squadrate, formavano in i cumuli di pietra e in generale le lapidi taluni casi un ambiente ad uso sepolcra- che si trovano sulle sepolture di tutti i po- le, spesso ricoperto da un tumulo protet- poli, avevano la funzione di fornire un sup- tivo; talvolta i dolmen vennero usati an- porto che trattenesse gli elementi psichi- che come sepolture collettive. gno. Accanto ad attività di caccia si diffusero pratiche agricole. Nel Tavoliere delle Puglie sorsero villaggi di capanne circondati da Il Neolitico in Italia grandi fossati. Al nord la cultura neolitica si diffuse in Liguria, in Emilia-Romagna (Modena) e in Lombardia (Cremona). Vasi a for- ma sferica o emisferica, decorati a crudo, sono stati ritrovati in Li- guria; resti di capanne in villaggi fortificati in Sicilia; resti di cera- miche in tutta l’ltalia centrale; scodelle, vasi, bicchieri a fondo piat- to e bocca quadrata, decorati a incisione o graffito, nelle valli al- pine; nella zona di Varese sono stati ritrovati resti di insediamen- ti palafitticoli e pregevoli ceramiche nere; qui si sviluppò anche la Le Americhe tessitura. Nelle Americhe le prime forme di agricoltura (mais, zuc- ca, peperone e fagiolo) comparvero, nel Nuovo Messico. 5500 an- L’Egitto ni a.C. ebbe inizio il Neolitico Egiziano. Venivano coltivati cereali e lino e si allevavano il bue, il maiale e la pecora. Si praticava la pe- sca con ami e la caccia all’elefante, all’ippopotamo e al coccodril- L’Estremo Oriente lo. In Estremo Oriente (Cina) si coltivava il miglio e si allevavano il bue, il maiale e la capra. Si producevano manufatti in pietra le- vigata e ceramiche nere, lucide o dipinte. ■ L’Eneolitico La lavorazione L’Eneolitico (dal lat. aeneus, “bronzeo”, e dal gr. lithos, “pie- del rame tra”) viene fatto iniziare circa nel 5000 a.C. In questo periodo e le altre pratiche la lavorazione del rame, inizialmente praticata mediante mar- dell’Eneolitico tellatura, cominciò a essere svolta a caldo, realizzando delle vere e proprie fusioni metallurgiche che si diffusero in Euro- pa nel 3500 a.C. Si praticava l’inumazione dei morti in grotte artificiali e in camere sepolcrali. La cultura manifatturiera era caratterizzata da vasellame a forma di campana rovesciata, da pugnali e oggetti di rame, da bottoni e piastrine in osso e pie- Le prime costruzioni tra forata. Nel corso del V millennio a.C., nelle regioni del- megalitiche l’Europa del nord, della Spagna, della Francia, dell’ltalia e del Nordafrica, si svilupparono le prime costruzioni megalitiche: 18
2 - La rivoluzione del Neolitico monumenti fatti con grossi blocchi di roccia rozzamente squa- drati infissi nel terreno. La loro funzione era rituale e funera- ria. I tipi più comuni erano i menhir, lunghe pietre infisse ver- ticalmente nel terreno. Più menhir disposti in fila formano gli allineamenti; un cerchio di menhir costituiva un cromlech (dal bretone crom, “rotondo”, e lech, “pietra”). Il dolmen (dal bre- tone tol, “tavola”, e men, “pietra”) era un lastrone di pietra ap- poggiato orizzontalmente su pietre infisse verticalmente nel terreno così da formare un ambiente solitamente a uso sepol- crale. A Stonehenge, nella Gran Bretagna meridionale, si tro- Stonehenge va il “cromlech” più famoso e più grande che si conosca: oc- 2 cupa un’area di 100 000 m . Circa nel 3500 a.C. si sviluppò in Egitto la cultura del Badariano (dalla località di Badari). I Ba- La cultura del dariani erano agricoltori e allevatori e vivevano in capanne. Im- Badariano in Egitto piegavano il rame per fabbricare perle e collane. Nel successi- vo periodo detto Amratiano venne introdotto l’uso della ruo- Il periodo Amratiano ta e dell’aratro. In Italia lo sviluppo di culture eneolitiche si presentò solo a partire dal III millennio a.C. Alcuni gruppi uma- L’Eneolitico in Italia ni introdussero la lavorazione del rame e l’inumazione collet- tiva in necropoli a grotticelle. Le attività economiche erano quelle della pastorizia, dell’agricoltura, del commercio, della caccia e della raccolta. In Sicilia sono state ritrovate tracce di insediamenti in villaggi e grotte, oltre a manufatti in ceramica, pietre scheggiate e levigate. Dolmen e statuine della Dea Ma- dre in osso sono stati rinvenuti in Sardegna. La metallurgia ■ Età del bronzo La scoperta del bronzo (lega di rame e stagno) risale circa al III mil- La scoperta lennio a.C. Essa si rivelò ideale per la fusione di utensili e armi e del bronzo per la produzione di oggetti di artigianato sempre più raffinati, che nel III millennio a.C. divennero elementi di scambio commerciale. LA NASCITA DELL’AGRICOLTURA Alcuni cereali come frumento, orzo e mi- reno. In seguito, per il traino dell’aratro ven- glio crescevano spontaneamente in cer- nero impiegati gli animali (buoi e cavalli). te zone a clima temperato. La semina di I cereali raccolti venivano setacciati e questi cereali cominciò in età neolitica poi macinati pestando i chicchi in un nelle zone della Mezzaluna Fertile. mortaio o sfregandoli contro pietre. L’invenzione dell’aratro consentì all’agri- Vennero anche creati i primi magazzi- coltura di fare un grande passo avanti. L’a- ne per la conservazione. Le prime for- ratro era costituito da un bastone biforcu- me di pane si ottennero impastando ac- to, in modo da poter essere impugnato con qua e farina e cuocendo poi l’impasto le mani, e da una punta che solcava il ter- ottenuto su pietre calde. 19 Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara
Preistoria ed età antica ■ Età del ferro La lavorazione Al I millennio risale invece la lavorazione del ferro. Anche que- del ferro sto consentì la produzione di armi e utensili. A causa dell’e- nel I millennio a.C. saurirsi delle miniere, gli uomini furono costretti a spostarsi al- la ricerca di nuovi giacimenti, intensificando così traffici, com- mercio e conoscenza di nuovi popoli. SCHEMA RIASSUNTIVO NEOLITICO Nel Vicino Oriente appaiono i primi centri abitati con fortificazioni; il Sahara è abi- 8000-3000 a.C. tato da popolazioni di pastori e cacciatori. Nel Neolitico Europeo (6000 a.C.) si sviluppa la tecnica della ceramica lungo le coste del Mediterraneo. Abitazioni in legno lungo il Danubio. In Europa settentrionale si diffonde la cultura Maglemosiana, caratterizzata da una fiorente industria litica. Nel Neolitico Italiano si sviluppano pratiche di agricoltura e si lavora la cerami- ca. Resti di abitazioni e di manufatti ritrovati in tutta la penisola. Durante il Neolitico delle Americhe compaiono in Messico e in Arizona le prime forme di agricoltura. Nel Neolitico Egiziano e dell’Estremo Oriente (5500 a.C.) si coltivano cereali e li- no e si allevano animali. In Cina è da ricordare anche la produzione di ceramiche nere lucide. Inizia la lavorazione del rame. L’inumazione dei morti viene praticata in grotte ar- ENEOLITICO tificiali e camere sepolcrali. Si produce vasellame, oltre a vari oggetti di rame e 5000-3000 a.C. di pietra levigata. Durante il V millennio si erigono a scopo cerimoniale e funerario monumenti me- galitici tra cui i più conosciuti sono i dolmen e i menhir. I Badariani egiziani, agricoltori e allevatori, realizzano splendidi manufatti di pie- tra scheggiata. Gli Amratiani ne affinano le tecniche. Nello stesso periodo, in Me- sopotamia è testimoniato l’uso della ruota e dell’aratro. Nel 3000 a.C. vengono introdotte in Italia la lavorazione del rame e l’inumazione collettiva. Diversi i resti in tutta la penisola. LAMETALLURGIA L’uso del bronzo è introdotto nel III millennio circa: questo permette la lavorazio- III-I millennio ne di utensili e armi. Nel I millennio inizia l’utilizzo del ferro. L’uso dei giacimenti (anche di stagno) spinge gli uomini a spostarsi aumentando i traffici, i commerci e la conoscenza tra i popoli. Titolo concesso in licenza a MARIA NICOLETTA LONGO , 2251596, ordine Istituto Geografico De Agostini 298810.Copyright 2011 De Agostini, Novara 20
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