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Diagnosi & Terapia - Novembre 2018

Published by Mrw, 2018-11-22 13:22:15

Description: Diagnosi e Terapia

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9 2018WWW.DET.ITMichelle rpresenta la linea iSpalla EsteticaProtesi Viso giovaneFarmaci EmicraniaAllergie Mal di testa e cefalee SpecialeOcchio Infezioni intestinaliPterigioOtiteCure naturaliAnno XXXVII N. 9 - Tariffa R.O.C. Poste Italiane SpA - Sped. in Abb. post. - D.L. 353/2003(Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 - Comma 1 DCB Genova

Salute88 Canale 88 DTT Il nuovo canale tematico di dedicato al mondo della salute e del benessere L’informazione e i consigli in diretta Med News notizie e medici h24 SaluteSanità medici in diretta con voi tutti i giorni dalle 20,30 alle 21,30 federfarma gli orari delle farmacie h24 www.salute88.itL’informazione che fa bene alla salute

Una volta era cosìDirettore responsabiledr. Piera PianaAutori testiG. Bovone A. FerrandoM. Noseda M. ChiappettaF. Murzilli C. CarboneS. BortolottiP. CaminitiA. IannettiD. PeirèS. VollaroC. GovoniLogoAce & FlanaghanImpaginazione e grafica Le infezioni intestinali sono alcune delle patologie riscontrate con maggiore frequenzaAlessandra Balba nell’assistenza sanitaria di base. Possono essere provocate da un ‘ampia gamma di micror-Direzione - Amministrazione ganismi: batteri, virus e parassiti, perciò sono caratterizzate da una varia sintomatologia.Centro Medico Ceccardi Srl In base alla virulenza del microrganismo causa della malattia è possibile passare da unaVia del Colle 108r leggera nausea e qualche bruciore di stomaco nelle situazioni lievi, fino al coinvolgimento16128 Genova dell’intero tratto gastrointestinale nei casi più gravi, con vomito, febbre, dolori addominalitel. 010/2465061 e diarrea.fax 010/2758074 Il carbone vegetale è uno dei rimedi farmaceutici più antichi per trattare questa vasta gamma di patologie per via dei suoi effetti adsorbenti nei confronti dei liquidi e dei [email protected] presenti nell’intestino. Inoltre, questo prodotto possiede anche una blanda azione disinfet- tante, permettendo di trattenere ed allontanare parte dei microrganismi responsabili delleData di uscita infezioni enteriche.28 Novembre 2018 Il suo periodo di massimo utilizzo in farmacia si ebbe nell’Impero Britannico nella prima metà dell’Ottocento, dove era possibile acquistare persino biscotti e gallette con l’aggiuntaStampa di una piccola quantità di carbone vegetale conosciuti con il nome di “charcoal biscuits”. Questi biscotti erano spesso pubblicizzati come “graditi ai bambini e agli affetti da colera”.ERREDI GRAFICHE EDITORIALI. In Europa e in Italia, uno dei marchi di pastiglie al carbone vegetale più diffusi era ilVia Trensasco “Carbone Vegetale del Dott. Belloc”, con la sua iconica scatola bicolor gialla e nera.16138 Genova L’idea di rendere economico e diffuso l’uso del carbone di piop-www.erredigrafiche.it po venne a Camille Belloc, medico capo degli ospedali militari di Parigi.Una copia € 1,00 Egli, dopo aver sperimentato su se stesso l’effetto benefico di questo farmaco, riuscendoAbbonamento annuo singolo €15,00 a guarire da una gravissima intossicazione gastrica, decise di pubblicare un articolo sulAbbonamento annuo multiplo Journal de médecine de Bordeaux descrivendo in dettaglio l’effetto del preparato, ponendoogni 50 copie € 715,00 + IVA così le basi per il suo uso clinico moderno. Belloc inoltre, introdusse l’uso del carboneRegistr. Tribunale di Genova vegetale tra le truppe, per far fronte alle infezioni intestinali dovute al consumo di derrateN. 42 del XII 1981 alimentari avariate.Sped in abb.post. Comma 34 art 2 Nel 1849 diede il via alla distribuzione su larga scala del Carbone Vegetale Belloc. LaLegge 549/95 Filiale Genova produzione del farmaco fu affidata alla società Frère, Labarte et Torchon con sede in RueA.N.E.S. Jacob 19 a Parigi. In Italia era distribuito dai Laboratori Vaillant di Milano, sia nella piùAssociazione Nazionale tradizionale pastiglia, sia sotto forma di polvere da assumersi a cucchiaiate sciolte in acqua.Editoria Periodica Specializzata Oggi il carbone vegetale è ancora utilizzato in terapia, ed è uno di quei prodotti da ban- co che per la loro versatilità, non dovrebbe mai mancare nell’armadietto dei medicinali“aderente al Sistema confindustriale” domestici. ASSOCIAZIONE NAZIONALE Dott.ssa Giulia BOVONE curatrice del blog la Farmacia d’Epoca EDITORIA DI SETTORE Per altre curiosità sui farmaci del passato: http://blog.libero.it/lfdeISSN 0393-4233Tiratura di questo numero:80.000 copie novembre 2018 Diagnosi&Terapia 3

il Sommario 8 6 20 6 MICHELLE HUNZIKER Presenta la linea GOOVI 8 PROTESI ALLA SPALLA Il momento giusto per l'intervento 11 SELEZIONATI PER VOI 12 ALLERGIA AI FARMACI Come comportarsi (seconda parte) 16 COME AVERE UN VISO PIÙ GIOVANE Consigli utili 20 UN RISTORANTE PER SORDI E non solo!!! 23 Speciale \"INFEZIONI INTESTINALI\" 4 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

38 43 47 \"Speciale\" 2332 LA PIANTA DEL MESE: LAVANDA il Sommario34 ANTIBIOTICO RESTISTENZA36 PTERIGIO Cos'è e come intervenire38 EMICRANIA, MAL DI TESTA E CEFALEE Che differenza c'è41 ARTE&SALUTE: Che cos'è l'arte43 NASCITA DI UN BEBÈ Come prevenire che la coppia scoppi47 OTITE Cure naturali novembre 2018 Diagnosi&Terapia 5

Goovi nasce dall’incontro Un nuovo brand per le donne tra Michelle Hunziker e e per tutta la famiglia Artsana Group e propone Positivamente buono, diverse categorie di pro-dotto quali: prodotti per la cura della sorprendentemente naturalepersona ideali per tutta la famiglia eintegratori alimentari per il benessere \" Ho sempre desideratodella donna. Goovi, in realtà è più di dei prodotti per laun brand, è una filosofia di vita, quella famiglia chedi Michelle Hunziker, l’anima di questo rendessero il mioprogetto: Goovi deriva dall’unione delle quotidiano piùparole Good Vibes, vibrazioni positive, semplice e salutare,appunto, quelle a cui Michelle crede ma che allo stessomolto e che vuole trasmettere anche tempo fossero divertenti,tramite i coloratissimi pack dei prodotti! perché l’allegria è unLe formulazioni dei prodotti Goovi sono aspetto importantenaturali, efficaci e sicure, pensate per \"della mia vita.le donne di oggi sempre in movimento Michelle Hunziker,ma anche per tutta la famiglia. co-fondatrice di Goovi.Tutti i prodotti della linea Family carecontengono fino al 99,5% di ingredien- La linea di integratori alimentari è stata sviluppatati di origine naturale. Nelle formule si per il benessere della donna di tutte le etàtrovano estratti naturali fermentati especifici a seconda delle funzionali-tà di prodotto. Completa la filosofiadella positività, la formulazione “senzapensieri” della linea: senza parabeni,fenossietanolo, siliconi, solfati, oli mine-rali, PEG, SLS, SLES, coloranti, alcol efragranze sintetiche.Tutti dermatologica-mente testati su pelli sensibili e adattiai vegani.6 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

Un discorso a parte lo meritano gli in- UN BAGNO DI BENESSERE ›tegratori che sono stati, invece, pensati Con il 99,1% di ingredienti ›in modo specifico per le donne e per il di origine naturale TAKE ME TO THE BATHloro benessere. Per questo sono stati svi- purifica e preserva l’idratazione ancheluppati nel rispetto dei loro ritmi e sono delle pelli più sensibili.l’orgoglio di Michelle: “Il mio desiderio Volete fare un bagno energizzante?era quello di realizzare prodotti per un Scegliete la variante Sweet Orangebenessere a 360°: dentro e fuori. Ci con estratto di Moringa e laabbiamo lavorato tanto, li ho testati tutti combinazione di Melogranoe sono veramente felice del risultato” e Fior d’Arancio.Le materie prime sono state rigorosa-mente selezionate di alta qualità e ad Preferite un momento di dolcezza tutto per voi?elevata biodisponibilità : la linea di Allora scegliete Karitè Vanilla con estratti diintegratori Goovi include associazio- Moringa e Viola del Pensiero.ni di minerali, vitamine, aminoacidi esostanze vegetali in quantità e rappor-to specifico per sostenere la donna indiverse fasi, dai periodi di stanchezzae stress ai giorni pre e post-ciclo o neicambi di stagione. Tutti i prodotti sonosenza glutine, senza lattosio e adattiai vegani*.Belli anche da guardare, i prodotti ORO VEGETALEGoovi sono concepiti per portare be- PER IL NOSTRO BENESSEREnessere, energia e positività nella vitadi tutti i giorni. Anche per questo motivo Integratore alimentare che offre un misurato rapporto dii prodotti hanno nomi accattivanti che omega 3,6 e 9 a base di olio di semi di Canapa edironizzano sui “piccoli problemi” comu- estratto di semi di Amaranto. L’olio di semi di Canapani e normali. Qualche esempio? Life is favorisce l’integrità e la funzionalità delle membranehard enough (la vita è già abbastanza cellulari. È ricco di acidi grassi essenziali, omega 3 edura) il nome dell’integratore per la fase omega 6, in rapporto bilanciato 3:1. L’estratto di semipre e post ciclo o Age is just a number di Amaranto è fonte di omega 6 e omega 9. Utile per(l’età è solo un numero) per l’integratore dare energia quotidiana, supporta il metabolismo e lapensato per le donne in pre menopausa rigenerazione delle cellule! 100% vegetale!e menopausa.Tutti i prodotti sono Made in italy.*ad eccezione di ritmo di donna e ritmodi donna 50 più› L’ELIXIR QUOTIDIANO Si beve come una gustosissima tisana, sia calda che fredda, ma ha un alto valore per l’organismo femminile! MY GOLD ELIXIR è un integratore alimentare con Inulina, polpa disidratata del frutto di baobab ed estratto di Camomilla: rinfresca l’inte- stino, favorisce l’equilibrio della flora intestinale, il rilassamento, la digestione e l’eliminazione dei gas. Senza glutine, senza lattosio e adatto ai vegani. novembre 2018 Diagnosi&Terapia 7

PROTESI ALLA SPALLA \"Chi sono i possibili candidati ? Quando prendere in considerazione l’intervento?\" Quanto dura e cosa prevede il percorso riabilitativo postintervento ?Ne parliamo con il Prof Massimiliano Noseda, Medico Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione, Docente Universitario, Consulente di strutture riabilitative, palestre e centri sportivi. www.fisiatra-visitafisiatrica-milano-como.it - [email protected] sono le principali bensì la scarsa risposta al trattamento vengono invece sostituite sia la testapatologie che possono rendere conservativo con dolori poco controllati omerale sia la glena scapolare. Esistenecessario il ricorso che limitano il soggetto persistentemen- poi un particolare tipo di protesi dettaad una protesi di spalla? te nelle attività quotidiane e lavorative. inversa (PI) in quanto, diversamente da Prima di considerare un intervento an- quanto avviene fisiologicamente, la ca-Principalmente eventi traumatici e frat- drebbero quindi tentate, e ripetute più vità sferica viene ricostruita sulla glena eture prossimali di omero, gravi lesioni volte, tutte le opzioni conservative al- quella concava sull’omero. Si ricorre adella cuffia dei rotatori, patologie in ternative come farmaci antinfiammatori quest’ultima soluzione quando, oltre allefase avanzata di tipo degenerativo, non steroidei, ginnastica riabilitativa, superfici articolari, anche la cuffia deicome l’artrosi, o reumatologico, come terapie fisiche ed eventualmente anche rotatori presenta un danno importante el’artrite reumatoide. qualche infiltrazione articolare con aci- irreparabile che non le consentirebbe di do ialuronico o cortisonici. fornire un’ efficienza muscolare in gradoQuando è il momento giusto di garantire il buon funzionamento dellaper sottoporsi ad un intervento In che cosa consiste l’intervento protesi tradizionale.di protesizzazione di spalla? di protesizzazione di spalla? E’ possibile essere allergiciAd eccezione degli eventi post-trauma- Consiste nella sostituzione di una o di alla propria protesi?tici che rendono inevitabile l’intervento entrambe le componenti articolari lesio-in tempi rapidi, nei casi cronici come nate con una o due componenti artificia- La protesi classica (AT) è costituita dal’artrosi o l’artrite, il fattore dirimente li. Si parla di protesi parziale (AP), infat- una superficie sferica con stelo in me-non è tanto la gravità del quadro ra- ti, quando viene sostituita solo la testa tallo e da un guscio plastico in polie-diologico, come molti invece pensano, omerale e di protesi totale (AT) quando tilene ad alta densità che può essere applicato direttamente o su supporto metallico all’osso. L’allergia ai metalli è un fenomeno possibile ma molto raro. In caso di allergie note ai metalli, ma anche a farmaci, è bene segnalare la problematica al chirurgo prima dell’in- tervento. Come viene effettuato l’intervento? Nella maggior parte dei casi, l’inter- vento si esegue in anestesia loco-regio- nale. Il chirurgo eseguirà un’incisione sulla parte anteriore di spalla e braccio8 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

Protesi parziale di spallae con strumenti di precisione procederà di deambulazione ed era autonomo, la di lesione, l’età, la motivazione perso-ad asportare le parti danneggiate di prosecuzione del percorso riabilitativo nale e il tempo quotidiano dedicatoomero e glenoide conformando le su- può avvenire ambulatorialmente. alla fisioterapia. A quest’ultimo propo-perfici ossee in modo da adattarle alla sito, il protocollo riabilitativo prevederàprotesi. Dopo l’impianto della protesi, Quale risultato funzionale strategie e tempistiche personalizzateviene posizionato un tubo di drenaggio è ragionevole attendersi? che saranno di volta in volta stabilitee l’ incisione viene suturata. La ferita dall’equipe medica e riabilitativa e cheviene quindi protetta con una medica- Nella maggior parte dei casi la prote- mirano ad un recupero progressivo dizione sterile e il bracco riposto in un sizzazione di spalla consente di risol- articolarità, forza e funzione. Tale per-tutore che verrà utilizzato solitamente vere il sintomo dolore e di recuperare corso è di norma più lungo rispetto adper le prime 4 – 6 settimane. A secon- un’articolarità sufficiente a svolgere in una protesi di anca e di ginocchio e,da del tipo di protesi da impiantare, la autonomia le comuni attività della vita benché risultati accettabili siano evi-durata dell’intervento varia mediamente quotidiana, con una possibilità di fles- denti intorno al secondo - terzo mese,dai 60 ai 90 minuti. sione massima finale variabile a secon- è bene proseguire un programma di do dei casi. Rispetto alle potenzialità di riabilitazione, anche in autonomia,Quando inizia una protesi di ginocchio o di anca, le almeno fino al quarto – sesto mese.il percorso riabilitativo? performance di recupero sono di certo inferiori, sia in quanto la protesica di Quali accortezze è beneComincia già il giorno successivo spalla è una chirurgia più giovane, sia osservare nel quotidiano?all’intervento con semplici esercizi di in quanto questa articolazione presentamobilizzazione di gomito, polso e ma- una biomeccanica per sua natura più E’ opportuno evitare di sollevare e tra-no e con qualche passo per il reparto. complessa e instabile. sportare carichi pesanti oltre all’astener-La dimissione dal reparto chirurgico, si dal praticare attività sportive ad altose le condizioni cliniche generali lo Quali sono i normali tempi impatto come sci e sport di squadra.consentono, avviene di norma dopo di ripresa? Altri accortezze, in aggiunta al mante-3 – 4 giorni, durante i quali il fisiote- nere una buona forma fisica generale,rapista mostrerà gli esercizi da effet- La rapidità e la qualità del recupero di- sono poi quelle di prestare attenzione,tuare successivamente. Di norma, se il pendono fortemente da variabili indivi- prevenire e trattare infezioni latenti dipaziente non aveva pregressi problemi duali quali ad esempio il tipo e il grado tipo cutaneo, dentale o urinario. novembre 2018 Diagnosi&Terapia 9

Stress, cambi di stagione, inquinamento, trattamenti estetici esquilibri alimentari e/o ormonali, minacciano la salute dei tuoicapelli?Dalla natura, MiglioCres® è la risposta per avere:• CAPELLI FORTI grazie all’estratto di Miglio• CAPELLI FOLTI grazie alla Serenoa Repens e all’estratto di Ortica• CAPELLI NUTRITI E RIGENERATI grazie al Selenio, alla Metionina, al Rame, allo Zinco 10 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

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ALLERGIE AI FARMACI Dott. Francesco Murzilli Allergologo - AAIITO, Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri www.allergicamente.itQUALI SONO I METODI PER ARRIVARE ALLA DIAGNOSILa diagnosi di allergia a farmaci è una procedura complessa, ma negli ultimi 20 anni notevolmente migliorata graziealle maggiori conoscenze sui  meccanismi con cui le reazioni avvengono. Lo scopo della diagnostica è quello didimostrare la reale responsabilità del farmaco sospettato  e scegliere alternative, se possibile, che siano comunqueefficaci, non pericolose e non troppo costose.Queste le tappe successive percorse dallo specialista allergologo, in accordo e in collaborazione con il paziente econ il medico curante:1) Storia Clinica o Anamnesi, di fondamentale importanza. Serve a precisare:• Il nome del farmaco assunto;• Se i disturbi riferiti dal paziente sono indipendenti dall’effetto del farmaco o sono quelli tipici di una reazione allergica: orticaria, gonfiore mucoso, asma, shock (caduta della pressione con eventuale perdita di conoscenza), eruzioni cutanee a tipo morbillo, bolle ulcerazioni delle mucose, ecc.;• Se vi è stata una precedente esposizione al farmaco;• L’intervallo tra ultima dose assunta e comparsa dei sintomi;• Cosa è accaduto alla interruzione del farmaco, se i sintomi sono cessati o sono continuati;• La eventuale contemporanea assunzione di altri farmaci;• La presenza di precedenti allergie (associate o meno all’assunzione di farmaci);• Cosa è accaduto alla riassunzione del farmaco o di farmaci della stessa classe successivamente alla reazione (farmaci con struttura chimica o con meccanismo di azione simili possono dare origine al fenomeno della cross- reattività allergica). 12 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

2) Test Cutanei: vanno eseguiti preferibilmente in tempi rapidi (si consiglia un intervallo di tempo compreso tra un mesee sei mesi dalla reazione) quando si sospetta una reazione IgE mediata, per la possibilità di perdita di “memoria immu-nologica” dell’evento, con negativizzazione conseguente del test. Tale fenomeno è meno frequente in caso di reazionida ipersensibilità di tipo cellulomediato, non immediate, che ha, di norma, una sensibilità ai test cutanei più duratura neltempo.  Le categorie di farmaci per i quali sono più comunemente eseguiti sono: antibiotici, anestetici locali e generali,mezzi di contrasto radiologici e chemioterapici.I test cutanei utilizzati, alle concentrazioni non irritanti note, per quel farmaco, dai dati della letteratura, sono:• Prick test e Test intradermico a lettura immediata, in caso di reazioni immediate,• Test intradermico a lettura ritardata e il Patch test, in caso di reazioni non immediate.Il  prick test  consiste nell’applicazione, sull’avambraccio, di una goccia della soluzione del farma-co, opportunamente diluito, e nel pungere poi delicatamente con una lancetta sterile attraverso la goccia.Dopo 15-30 minuti  il test sarà considerato positivo alla comparsa di una reazione pomfoide, arrossamento e  prurito cutaneo.Il test intradermico invece consiste nell’iniettare nella cute dell’avambraccio, con siringhe tipo insulina una minima quantitàdel farmaco opportunamente diluito, fino a formare un piccolo pomfo.L’eventuale positività sarà valutata dopo 15-30minuti con l’aumento del diametro del pomfo. Talvolta la reazione  positiva al test intradermico si può manifestare dopo24-48 ore, o anche oltre. Il patch test (test epicutaneo), consiste nel mettere a contatto con la pelle un farmaco opportunamente preparato, occluso da un cerotto. Il test verrà letto dopo 24-48 ore, ma anche oltre. Le reazioni positive, molto pruriginose, possono essere di tipo eczematoso, con comparsa in sede di applicazione del farmaco, di arrossamento, gonfiore, vescicole o bolle. I test cutanei, seppur molto raramente, possono provocare, in soggetti molto sensibili, reazioni generali di varia gravità, anche pericolose per la vita; per tale motivo  devono essere eseguiti  da allergologi con esperienza nel campo dell’allergia da farmaci ed in ambiente ospedaliero, con la disponibilità di tutti i presidi ne- cessari a fronteggiare le condizioni di emergenza che dovessero presentarsi. novembre 2018 Diagnosi&Terapia 13

3) Esami di Laboratorio: sono com- › TERAPIAplementari agli altri test e non possonoessere usati da soli. Terapia della fase acuta:non differente da quella delle altre• Il dosaggio delle IgE specifiche è patologie allergiche con manifestazioni simili (cutanee, respiratorie, generali). disponibile solo per alcuni farmaci (gelatina, succinilcolina, penicillina, • Le reazioni cutanee  tipo orticaria vengono trattate con antistaminici cefaclor), utile in caso di reazione e  cortisonici con accesso e osservazione in Pronto Soccorso per le IgE mediata (quindi con manifesta- forme più acute e diffuse. zioni cliniche immediate), ma ha una sensibilità diagnostica inferiore • Le reazioni di tipo anafilattico vengono trattate con adrenalina intra- rispetto ai test cutanei. muscolo, ossigenoterapia, infusione endovenosa di liquidi, sommi-• La biopsia cutanea (prelievo di un nistrazione di antistaminici  e di cortisonici, adeguata osservazione frammento di pelle, da analizzare clinica, di norma,  in Pronto Soccorso e successivo, eventuale,  ricovero al microscopio) è utile, in corso di  ospedaliero. manifestazione dermatologica, ad una diagnosi causale di ipersensi- • Le reazioni sistemiche, di tipo non immediato, possono variare molto bilità a farmaco. in intensità e  manifestazioni cliniche. Le reazioni lievi di tipo ecze-• Il dosaggio della triptasi sierica é matoso possono necessitare unicamente di terapia steroidea locale utile, se eseguito nelle prime ore (crema cortisonica). Le reazioni cutanee diffuse a tipo rash maculo dalla reazione,  a documentare papuloso necessitano di solito di antistaminici  e cortisonici per boc- una reazione anafilattica da far- ca per un congruo periodo di tempo. Le gravi reazioni cutanee, maco con coinvolgimento anche di altri organi e  apparati  (es Necrolisi4) Challenge Test con il farmaco (o Epidermica Tossica, sindrome di Stevens–Johnson, sindrome DRESS)test di provocazione con il farmaco): necessitano, solitamente, di ricovero ospedaliero con esecuzione diviene eseguito, con il farmaco sospet- esami ematologici e  di trattamento di supporto, costituito da liquidi,tato, per confermare o escludere la farmaci cortisonici ed antistaminici per via sistemica.sua responsabilità per una reazione diipersensibilità quando i test cutanei non Desensibilizzazione: consiste nella induzione di uno stato di temporaneosono disponibili o non hanno fornito una di tolleranza, in un soggetto ipersensibile ad un farmaco, mediante la som-risposta chiara, o ancora per testare la ministrazione di dosi progressivamente crescenti del farmaco stesso, fino alpossibilità che un soggetto ha di tolle- raggiungimento della dose massima tollerata e terapeuticamente efficace.rare un farmaco alternativo. Consiste Lo stato di tolleranza viene perso con la sospensione del farmaco stesso.nella somministrazione del farmaco a E, da eseguirsi in ambiente ospedaliero e da parte di personale espertodosi crescenti e ad intervalli definiti, ed addestrato e deve essere preceduta da una attenta valutazione delfino alla dose intera, secondo schemi rapporto rischio/beneficio, deve trattarsi di un farmaco indispensabile oprevisti dalla letteratura e in base al tipo di un farmaco che ha una alternativa terapeutica clinicamente giudicatadi reazione manifestato dal paziente. non sufficientemente vantaggiosa. La procedura di desensibilizzazione è, virtualmente, eseguibile con qualsiasi farmaco,tuttavia le maggiori esigenze terapeutiche si hanno nei pazienti che hanno necessità di antibioticoterapia per gravi patologie (es. sepsi o endocardite) o di chemioterapia, o in pa- zienti che necessitano di aspirina per trattamento di sindrome coronarica.14 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

QUALITÀ DELLA VITATra le numerose possibili reazioni avverse (o indesiderate)  a farmaci, quelle di tipo allergico (o da ipersensibilità) rappre-sentano una quota piccola ma importante, sia per la loro potenziale gravità, sia per le ripercussioni di tipo pratico nellavita del paziente. La difficoltà alla comprensione del problema, anche da parte dei medici, e le difficoltà diagnostiche,sono causa di dubbi ed incertezze al momento di somministrare una terapia, soprattutto in urgenza e spesso a pazientiche riferiscono una storia di reazioni non ben precisate a farmaci. Talvolta i dubbi si estendono anche alle procedurediagnostiche, ad esempio quando queste prevedano l’uso di mezzi di contrasto, data la difficoltà a stabilire il livello dirischio di un determinato soggetto. Qualsiasi intervento chirurgico, anche di tipo odontoiatrico,  può rappresentare unproblema. Ciò non può che favorire un atteggiamento di “astensione” dall’assunzione o somministrazione di farmaci daparte del paziente impaurito e del medico prudente o insicuro: alcuni pazienti preferiscono sopportare un dolore o unaltro problema di salute non grave piuttosto che assumere farmaci. Non sempre questa tendenza è correlata alla gravitàdelle esperienze vissute, ma dipende molto dalle caratteristiche psicologiche del singolo.›Tutto ciò si traduce in importanti conseguenze sulla qualità di vita del paziente, mal’argomento è stato affrontato solo negli ultimi anni con la messa a punto di uno L’attività dello specialista allergo-specifico questionario di valutazione di vari aspetti  riguardanti le conseguenze logo nel campo  delle reazioni didell’esperienza vissuta con i farmaci sulla cura ed il benessere soggettivo (DrHy- ipersensibilità a farmaci assumeQ).L’utilizzo del questionario in quella popolazione di pazienti particolarmente particolare importanza, sia per for-“a rischio”, cioè chi ha sperimentato una o più reazioni anafilattiche scatenate nire al paziente e agli altri medicida farmaci, ha dato risultati interessanti.   che lo dovranno curare certezze diagnostiche, farmaci alternativiQueste le risposte più frequenti da parte dei pazienti: adeguati, possibilità di cura, sia“Ho paura che possa essermi somministrato un farmaco cui sono allergico in situazioni per assistere il paziente con pro-di emergenza” fessionalità e competenza da cui“Vorrei avere un farmaco da poter assumere con sicurezza per ogni malattia” può derivare maggiore sicurezza.“Vorrei l’opinione dell’allergologo prima di prendere farmaci prescritti da altri specialisti” Alcuni studi hanno dimostrato che“Ogni volta che prendo un farmaco, anche se differente da quello che mi ha causato la l’impatto sulla qualità di vita in que-reazione, sono preoccupato” sti pazienti si riduce dopo essere“L’idea di prendere un farmaco mi fa sentire ansioso” stati sottoposti ad iter diagnostico“L’impossibilità di curare ogni malattia mi limita rispetto agli altri” allergologico.“Il problema della allergia a farmaci influenza la mia vita”L’uso del questionario così specifico può aiutare il medico a comprendere qualisoggetti possano avere necessità di supporto psicologico e/o educativo. novembre 2018 Diagnosi&Terapia 15

COME AVEREUN VISO PIÙ GIOVANE› Va ricordato che la biorivitalizzazione non è un filler, cioè non riempie le rughe. Infatti, a Una soluzione viene dalla Medicina differenza del “filler” con acido ialuronico, la Estetica con la biorivitalizzazione biorivitalizzazione consente una diffusione mag- (anche in versione omeopatica), la cui giore delle sostanze iniettate nel derma: l’acido azione contrasta il naturale processo di ialuronico utilizzato da questa procedura non è reticolato (ovvero le sue fibre sono libere) e, invecchiamento della pelle. pertanto, riesce a propagarsi con maggiore Le micro iniezioni, effettuate con facilità. Biorivitalizzazione e filler possono es- sere abbinati per ottenere risultati ancora più la tecnica dei “microponfi”, efficaci. In queste due metodiche, anche l’a- raggiungono gli strati più profondi del zione dell’ago è importante: creando ripetuti derma fornendo concentrati di principi microtraumi, spinge la pelle ad “autoripararsi”, attivi proprio dove più se ne ha bisogno. producendo nuove cellule. “La biorivitalizzazione, sottolinea la Dottores-L’overdose di sole, sale e vento può avere messo a dura prova sa Paola Caminiti, Medico Estetico e Medicola pelle del viso (la parte più esposta e sensibile ai fattori di Chirurgo Nutrizionista a Saronno (VA), è unrischio), che è tornata in città secca e con più rughe. Ma non trattamento antiage non invasivo, che consen-solo: il passare del tempo e le abitudini di vita, favoriscono la te di riattivare i normali processi di ricambioriduzione della quantità di acido ialuronico i cui risultati negativi cellulare attraverso l’infiltrazione sottocute disono i cedimenti cutanei, le pieghe e la perdita di idratazione. sostanze nutrienti e idratanti, che stimolano laUrge una “remise en forme” cutanea e la biorivitalizzazione, produzione di collagene ed elastina, le proteinetecnica medico-estetica analoga alla mesoterapia, produce un ri- che donano elasticità e sostegno alla pelle. Simodellamento profondo dei tessuti attraverso una rigenerazione tratta di sostanze biocompatibili e riassorbibili,tissutale. Parlando di viso si tratta di un “lifting” non chirurgico, che non comportano effetti secondari. Esistonoche mira a bloccarne il processo di invecchiamento. Un ritocco varie formulazioni, ma la sostanza “principe”“facile”, che assicura un risultato naturale, ottimo anche dal punto è l’acido ialuronico – presente naturalmentedi vista preventivo.   nel nostro organismo – che rinforza e rigeneraLe zone che si possono trattare con la biorivitalizzazione, chia- la barriera cutanea, preserva l’idratazione emata anche biostimolazione o rivitalizzazione? Il volto (fronte, favorisce un rapido recupero della pelle del visocontorno occhi, i solchi naso labiali, le rughe attorno al labbro e del corpo. L’acido ialuronico richiama acquasuperiore cioè l’antiestetico “codice a barre, le guance, il mento sia in superficie, per donare luminosità, siae i “cedimenti” del contorno viso). Per quanto riguarda il corpo, negli strati più profondi, favorendo il ricambioquesta metodica è consigliata per quelle aree che necessitano cellulare”, puntualizza la specialista.di un “ringiovanimento” come il collo, il décolleté, la piega inter- Una metodica “dolce”, adatta a tutti i tipi dimammaria, i gomiti, il dorso della mani, l’interno delle braccia e pelle, efficace e che si avvale di tecniche edelle cosce. Buoni risultati si ottengono anche sul cuoio capelluto. materiali diversi. “Le composizioni – aggiunge la Dottoressa Caminiti - possono essere arric- chite con vitamine, oligoelementi, aminoacidi, antiossidanti, oppure essere a base di comples- si di acido ialuronico ad alto e basso peso molecolare per riprodurre le condizioni di una pelle giovane”.

a cura di: Stefania Bortolottinovembre 2018 Diagnosi&Terapia 17

Come avviene la seduta alla base dell’edema mentre consumare Per contrastare gli effetti negativi so- cibi ricchi di vitamina C, dagli agrumi ai pra indicati, si può intervenire con“Dopo un’accurata detersione delle kiwi fino ai broccoli, protegge il microcir- la biorivitalizzazione cioè una seriezone da trattare, spiega la Dottores- colo ed evita i ristagni. E’ sempre buona di microiniezioni in sede con unasa Paola Caminiti, il medico inietta il norma bere almeno due litri d’acqua al combinazione di acido ialuronicoprodotto selezionato in base al tipo di giorno”, conclude l’esperta. in forma libera (diverso da quellopelle e al grado di “danno”, servendo- che viene usato come filler riempiti-si di un ago sottilissimo, attraverso pun- vo) e sostanze ad azione schiarenteturine ravvicinate molto superficiali, per e stimolante sulla microcircolazionecreare un “pavimento” sottocute e una venosa e linfatica. Servono cicli didistribuzione uniforme delle sostanze”. 10 sedute a cadenza settimanale,La seduta non è dolorosa, infatti non più una ogni uno-due mesi per ilè prevista alcuna anestesia. Al termi- mantenimento. Per evitare la ricom-ne del trattamento possono apparire parsa dei problemi, il trattamentomodesti arrossamenti dovuti all’ago, completo può essere ripetuto ogniche tendono a scomparire nell’arco sei mesi.di un’ora, oppure piccoli lividi che siriassorbono nel giro di qualche gior- Invecchiamento delle manino. “I risultati sono visibili già dopola prima seduta, anche se il protocol-lo consigliato è di tre-quattro sedutecomplessive, da effettuarsi una ogni15-20 giorni”, specifica la DottoressaCaminiti.I vantaggi dellabiorivitalizzazione?Quelli di essere una tecnica semplicee che consente un’immediata ripresadelle proprie attività, senza limitazionealcuna.Vediamo qualche esempio… L’eccessiva esposizione solare, la mancanza d’idratazione, l’assenza di un’adeguata “beauty routine” possono rendere la pelle delle maniPer “rinfrescare gli occhi” anche il sciupata e avvizzita anche in giovane età. “Per prevenire un invecchia-prezioso contributo della dieta mento precoce, dice Paola Caminiti, basta qualche seduta di biorivita-Oltre ad essere, come dicono, “lo lizzazione a base di sostanze minerali, complessi polivitaminici, estrattispecchio dell’anima”, gli occhi sono placentari che, insieme all’acido ialuronico stimolano e riattivano leanche la traccia tangibile del nostro cellule che compongono la parte più vitale della cute, cioè il derma”.stile di vita. Questa delicata zona ri- Si completa il trattamento con un massaggio e l’applicazione di unasente non solo del passare del tempo, maschera a base di acido acetilsalicilico. Già dalla prima seduta, ima anche dello stress e delle cattive tessuti sono più sodi e c’è un miglioramento generale della texture dellaabitudini come il fumo, gli eccessi a pelle e una maggiore idratazione. Per ottenere dei risultati che duranotavola e le notti insonni. Occhiaie e nel tempo sono consigliate tre sedute a cadenza mensile, da ripetersiborse finiscono così per segnare vi- due volte l’anno.sibilmente il viso, anche in giovaneetà, togliendo vitalità e freschezzaallo sguardo. A peggiorarle anche ilfreddo e il troppo sole.“Qualora si decida di ricorre alle solu-zioni proposte dalla Medicina Esteticaè bene sapere che l’alimentazione gio-ca un ruolo di primo piano nel teneresotto controllo gli inestetismi della zo-na occhi, suggerisce Paola Caminiti.Limitare il sale e i cibi saporiti, adesempio, riduce la ritenzione che è18 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

SOS capelli I risultati sono visibili a partire dalla una serie di iniezioni sottopelle della terza seduta con conseguente aumento sostanza opportuna, già diluita e dina-Quando si parla di capelli è impos- di consistenza e forza del capello. Al mizzata secondo i principi omeopaticisibile dimenticare che rappresentano contempo, anche il processo di cadu- per sfruttare al massimo le potenzialitàla cornice del viso. Che cosa fare se ta in corso viene rallentato e a poco del trattamento”. Anche se gli effettiperdono forza, consistenza e cadono, a poco arrestato, lasciando spazio sono visibili già dalla prima seduta,indipendentemente dalla stagione? An- alla ricrescita. Il protocollo prevede è necessario prevedere un ciclo di unche in questo caso la biorivitalizzazio- dieci sedute a cadenza settimanale, minimo di sei appuntamenti perchéne ci viene in aiuto. Come? Iniettando da effettuare preferibilmente in inver- questi si stabilizzino.con microaghi direttamente nel cuoio no e in primavera con regolarità e Ma non è tutto: la biorivitalizzazionecapelluto - vicino alla radice dei ca- costanza per non arrestare il processo viene abbinata anche ad altre meto-pelli - un “mix” di sostanze studiate ap- di miglioramento”. diche estetiche, in modo da garantirepositamente per prevenire e trattarne un effetto ancora più soddisfacente,le differenti problematiche, utilizzando La biorivitalizzazione come ad esempio dopo una seduta diuna tecnica definita a “microponfi”, omeopatica o meglio laser. “In questo caso si inietta acidoche permette di attutire il fastidio della omotossicologica ialuronico in forma libera, così la partepenetrazione degli aghi e una distribu- trattata appare subito più uniforme ezione omogenea del prodotto. E’ una chance per chi non può sotto- si mimetizzano anche eventuali segni“La formulazione – osserva la Dotto- porsi alla versione classica. Infatti, una che può aver lasciato il laser”, con-ressa Paola Caminiti - è a base di delle motivazioni che spingono buona clude la Dottoressa Paola Caminiti.acido ialuronico, zinco, vitamine del parte delle pazienti a scegliere questagruppo B e aminoacidi (i principali via sono le intolleranze nei confronti Info: Dottoressa Paola Caminiticomponenti delle proteine), tutte so- delle altre sostanze. “Così come avvie- Medico Esteticostanze fondamentali per contrastare la ne per il trattamento classico, commen-caduta dei fusti, ristrutturare, rinforzare, ta la Dottoressa Caminiti, si eseguono e Medico Chirurgo Nutrizionistareidratare e normalizzare il cuoio ca- Saronno (VA) – [email protected]. La seduta dura 20-30 minuti. novembre 2018 Diagnosi&Terapia 19

Benvenuti (e non solo) dire un trampolino, non per togliere ma per aggiungere qualcosa, una crescita, un valore. siccome ci piace mangiare e stare in In nome di una parola, mezzo alla gente senza escludere nes- inclusione, che è il cuore suno perché non creiamo un ristorante VALERIA OLIVOTTIare di un luogo un progetto. di questa piccola grande inclusivo dove le differenze non sono impresa, in “ogni senso”, un problema..?». Dandogli un senso, preciso ma che punta ad accogliere mai unico. Nasce così “One tutti, udenti e non, in uno spazio con- pLear sloardpietàrsounnalditoàno diviso senza barriere di alcun tipo.F Sense” che a prima vista , ma E’ lei, la “dea ex machina” del pri- Mentre parla, facendosi comprendereanche a primo gusto, tatto, olfatto e so- mo locale capitolino in cui ci si può perfettamente, questa donna dall’entu-prattutto udito, è un ristorante aperto a sentire uguali rimanendo se stessi, a siasmo travolgente e dagli occhi cosìRoma alla Garbatella. A ben guardare, raccontare la sua sfida: «L’idea è nata luminosi che già da soli chiacchierano,e ascoltare, però è qualcosa di più. da una chiacchierata con mia madre non smette di sorridere. Facendo bellaPerché è stato (fortemente) voluto da ( Donatella Montani, vero “motore” di mostra dei tatuaggi che le ricopronouna giovane romana sorda. Ci tiene energia per la figlia che ha supportato le braccia e la schiena. Uno, il piuad essere definita così Valeria Olivot- in questa esperienza, ndr). Le dicevo importante per lei, è sulla schiena sini-ti, 29 anni e tanta voglia di ribaltare che con i miei amici andavamo a cena stra. Scritto in latino recita così: “La miail concetto di handicap, perché da fuori e spesso ci sentivamo a disagio. sordità è un dono alla mia personalità”.limite diventi estensione, da mancan- Poi è uscito fuori il discorso del Bar sen- «A chi mi chiede se mi infastidisceza si trasformi in abbondanza. Come za nome a Bologna e ci siamo dette: essere chiamata sorda rispondo no, per niente, anzi sono fiera di esserlo!20 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

nel primo ristorante per sordidi Roma- esclama-. Se non lo fossi L’equitazione palestra di vita rezze e gesti che coinvolge-diventata chissà chi sarei ora. vano tutto il corpo. Il mio soprannomeMi danno più fastidio i termini: sor- Qui esplode tutta la forza e la tena- per intero è VallaHorseWoman, perchédomuti, audiolesi. Mi chiedo perché cia di Valeria che per chi la conosce odio essere chiamata Vale come tuttecontinuare a usarli visto che dal 2006 e la ama per quello, anzi per quel le altre. Se si torna la parte inizialeuna legge dello stato li ha aboliti... Per- che è di più, è semplicemente Valla. di “donna cavalla” diventa Valla».ché i ciechi li chiamate semplicemente Non è un diminutivo del nome, co- Poi torna indietro nel tempo:ciechi? Sordomuti...no, noi parliamo e me si potrebbe pensare ma un vero «I miei primi amori sono stati i pony.pure tantissimo. Poi ognuno ha una sto- omaggio alla sua grande passione, Ricordo ancora quando li vidi per laria diversa dall’altro. Chi è cresciuto in l’equitazione. Per capirlo basta an- prima volta, fui messa a cavalcioni suistituto, chi in famiglie in cui un genitore dare sul suo profilo Facebook do- uno di loro. Non volevo più scende-sentiva e l’altro no. Dipende tutto dalla ve si presenta come Horsewoman. re. Avevo due anni e ancora sentivo.riabilitazione e dalle scelte. Io ho fre- «Mi definisco così perché i cavalli sono Sono diventata sorda tra il secondo equentato una scuola normale dove so- il mio mezzo di comunicazione, essen- terzo anno a causa di un virus. Miano stata vittima di tanti atti di bullismo, do sorda ho più sensibilità con le mani, madre ha voluto subito protesizzarmima grazie ai miei ex compagni ora col contatto... Già da piccola riuscivo (mettere le protesi, ndr) e mi ha fattoposso difendermi. Anche queste espe- a gestirne di difficili, parlavo con lororienze mi hanno insegnato a accettare con il linguaggio non verbale, con ca-il punto di vista delle altre persone». novembre 2018 Diagnosi&Terapia 21

fare logopedia tutte le mattine. Gra- sconfina nei millenni a venire, nelli che grazie alla domotica quan-zie a lei e alle mie logopediste ho un nulla è lasciato al caso. Ogni do vengono premuti si illuminano perbuon residuo uditivo, con gli apparec- dettaglio punta al superamento richiamare l’attenzione dei baristi chechi arrivo a 50 decibel, parlo corret- delle barriere di ogni genere e sono sordi. Così come alcuni camerieritamente e conosco la Lis, che non è all’accessibilità tout court. Non che si integrano al resto dello staff inun linguaggio ma una vera e propria mancano le pedane e i cor- cui agli udenti sono state insegnate lelingua che andrebbe riconosciuta co- ridoi sono abbastanza larghi basi della lingua dei segni in un corsome tale. Sono fiera di essere bilingue per accogliere comodamente breve e intensivo. Infine sugli scaffali,e fare parte di “entrambi” i mondi ». i disabili in carrozzina. E na- sopra i tavolini, si trova una carrella-Andare al galoppo, partecipare a gare turalmente tutto è a misura e ta di libri che permette di entrare, ina livello agonistico, creare un gruppo su misura per chi non sente. punta di orecchio, in questo universocome “Equitazione Sordi Italia” appena La musica di sottofondo è stu- per molti, troppi versi sconosciuto. Ac-entrato ufficialmente a far parte della diata per non infastidire chi canto al dizionario della Lis, ecco titoliFssi la Federazione sport sordi Italia, è porta gli apparecchi acustici. come “Una mamma normale” di Lilianastata una vera e propria palestra di vita. Nelle toilette ci sono illustrazioni con Tanco, “#facciamocisentire” di Sara i gesti delle mani. Nel menu i piatti Giada Gerini. E “Il silenzio è stato ilUn locale aggregante e inclusivo sono contrassegnati con i numeri fa- mio miglior compagno di giochi” di cilmente comprensibili dal labiale. Sul Roberto Wirth, il proprietario (sordo)Un esercizio continuo per riuscire a bancone del bar ci sono due campa- dell’Hotel Hassler a cui Valla si ispira.superare gli ostacoli e guardare sem- Insomma, da queste parti a non esserepre avanti. Fino a concretizzare, con servito è unicamente il pregiudizio.grandissima tenacia, questo progettodi ristorazione che ha richiesto ben treanni di studi e ricerche. Tutto è statodefinito nei minimi particolari. La pro-posta gastronomica è curata dallo chefFabio Campoli con prodotti provenientida aziende solidali e per la maggiorparte biologiche, da SpazioSanpa diSan Patrignano ad Agricoltura Capo-darco. Il quartiere della Garbatella èstato scelto perché “zona aggregante,comoda da raggiungere con i mezzi”.E la location trovata con una coinciden-za simbolica visto che si tratta di un exdeposito di audiovisivi. Quasi a voleramplificare l’obiettivo di “One Sense”che si estende su una superficie di 450mq, oltre al grande patio esterno, per120 coperti totali. All’interno, in un’at-mosfera da archeologia industriale che di Luisa Mosello22 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

SPECIALEinfezioniintestinalia cura di:Prof. Antonio Iannetti, Gastroenterologo - www.iannetti.it - www.gastroenterologoiannetti.com [email protected] - fax +39 06.233.297.473 - cell +39 335.635321

Infezione intestinale da› Le infezioni intestinali, in senso lato, sono una patologia molto diffusa e frequente. S’intende definire con questo termine una vasta gamma di condizioni patologiche, che va dall’intossi- cazione alimentare e dalla così detta diarrea del viaggiatore a patologie molto più gravi e complesse, come l’infezione nosocomiale da Clostridium Difficile e le parassitosi. Le infezioni propriamente dette sono quelle dovute a batteri, a virus e a tossine batteriche. Quelle dovute a diverse forme patogene, note con il nome di parassiti, si definiscono infe- stazioni intestinali o parassitosi; di queste ultime, le più diffuse nel nostro continente, sono quelle dovute a protozoi ed elminti. Clostridium difficile L’infezione intestinale da Clostridium Difficile è dunque un’infezione batterica. Il Clostridium difficile è un batterio diffuso in natura e pre- sente, come saprofita, nel tratto intestinale degli animali do-mestici e dell’uomo. Il termine saprofita (dal greco sapros marcio e phytonpianta) indica quegli organismi che si nutrono di materia organica in fase didecomposizione. È una definizione che, come dice la sua etimologia, si riferisceal regno vegetale, per cui è impropria per i batteri, ma viene tuttavia utilizzata. Iltermine, nella sua accezione corrente, indica un micro-organismo, che in originenon è patogeno, anzi vive in simbiosi con l’organismo umano di cui è ospite e doveè presente in oltre il 3% dei soggetti sani e fino al 70% dei bimbi al di sotto di unanno di vita.Per puntualità voglio precisare che il termine saprofita indica micro-organismi che si nu-trono di organismi morti, il termine parassita indica quelli che si nutrono di organismi vivi,e il termine simbionte indica gli organismi che sono in simbiosi con un altro organismo, cioè siscambiano reciproci vantaggi. Spesso, tuttavia, si usano indifferentemente i primi due sostantivi.In casi particolari, il Clostridium Difficile si virulenta e diviene patogeno per l’uomo.Tali condizioni si manifestano quando si abbassano le difese immunitarie e/o si altera il microbiota.In questi casi, si hanno le coliti da Clostridium difficile, che sono perciò frequenti nei soggetti immuno-compromessi o debilitati per prolungate terapie antibiotiche. Gli antibiotici alterano la flora microbicadel colon e consentono al Clostridium difficile di colonizzare nell’intestino. Il rischio aumenta in caso diterapia antibiotica combinata e protratta. L’infezione da Clostridium difficile è prevalentemente di originenosocomiale e i pazienti più colpiti sono gli anziani ricoverati negli Ospedali.I fattori di rischio per CDI (Clostridium Difficilis Infection) coincidono spesso con quelli per rCDI (recidiva diCDI) e includono l’età superiore a 65 anni, l’immunocompromissione, il concomitante uso di antibiotici per viasistemica e l’uso di inibitori di pompa protonica. Fattori di rischio indipendenti includono anche un precedente 24 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

SPECIALEClostridium difficile Prof. Antonio Iannetti, Gastroenterologo www.iannetti.it www.gastroenterologoiannetti.com [email protected] fax +39 06.233.297.473 cell +39 335.635321 episodio di CDI e bassi livelli sierici di anticorpi attivi contro le tossine durante l’episodio iniziale. Le recidive rappresentano un serio problema soprattutto nei pazienti ad alto rischio. Dopo un iniziale episodio di CDI, fino al 25% dei pazienti può incorrere in una recidiva e circa il 45-65% a sua volta può averne altre. L’infezione da Clostridium Difficile è una comune causa di morbidità nei soggetti immunocompromessi con malattia infiammatoria intestinale, HIV, insufficienza renale cronica, neoplasie onco-ematologiche, trapianti di organo solido e di midollo osseo e degenti in terapia intensiva. La frequenza e la ricorrenza di CDI osservata in questi pazienti è stataattribuita ai deficit immunitari innati e acquisiti, oltre che all’esposizione all’ambiente ospedaliero. Inoltre nonostantele linee guida raccomandino la sospensione dei farmaci che hanno causato le forme di CDI, nei soggetti immuno-compromessi questo non è sempre possibile per la necessità di dover gestire infezioni concomitanti. La mortalità inpazienti immunocompromessi con CDI è stata riportata dell’ 11.9%10. novembre 2018 Diagnosi&Terapia 25

Sintomi I segni e i sintomi della CDI possono variare da moderati a gravi e complicati, anche se il quadro clinico più frequente è rappresentato dalla diarrea. Si possono avere, in crescendo, i seguenti quadri clinici: dalla colonizzazione asintomatica, alla diarrea senza colite, alla colite senza formazione di pseudomembrane, per arrivare alla colite pseudomembranosa e a quella fulminante. In linea con l’IDSA (Infectious Diseases Society of America), ciò che caratterizza le forme gravi è rappresentato dalla frequenza delle scariche diarroiche, dai segni sistemici di infezione come la disidratazione e l’ipotensione, il numero di globuli bianchi e i livelli di creatinina. La grave colite indotta dal Clostridium Difficile è chiamata pseudomembranosa, perché si presenta, all’esame endoscopico, con una membrana essudativa, che ricopre la mucosa, dove è presente necrosi tissutale estesa. L’alterazione mucosale inizia nel retto e nel sigma e si diffonde al resto del colon. Talora è riscontrabile solo nella parte “prossimale” del colon, motivo per il quale la diagnosi prevede la colonscopia totale, cioè fino alla valvola ileo-cecale, e non la sola rettoscopia. L’indagine endoscopica va eseguita con prudenza, perché la parete intestinale è infiammata e fragile. Il sintomo costante è la diarrea profusa. A causare la morte delle cellule intestinali sono le enterotossine del Clostridium Difficile. Naturalmente, ci sono forme gravi e forme meno gravi, così che il quadro istologico varia da una forma definita di tipo I, dove è presente infiltrato cellulare infiammatorio e la necrosi tissutale è modesta, ad una forma di tipo III, con necrosi diffusa, ulcerazioni ricoperte da membrane grigiastre, costituite da secrezione di muco, fibrina, globuli bianchi e detriti cellulari. Queste pseudomembrane dànno il nome a questo tipo di colite, detta pseudo-membranosa. È una forma molto grave ad esito spesso infausto. Il quadro clinico, per lo più, ricalca quello endoscopico e istologico. Anche in caso di una diarrea cronica profusa, che non recede dopo molte settimane o mesi, nonostante terapie effettuate, si può sospettare un quadro di colite da Clostridium.26 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

SPECIALELa diagnosiI test per la ricerca del batterio C. difficile e della tossi- Immagine endoscopica di Colite Pseudomembranosana da esso prodotta vengono utilizzati per la diagnosiquando è presente un’importante diarrea, magari dopoprolungate terapie antibiotiche e/o in ambiente ospeda-liero, che potrebbe far sospettare la presenza di questomicrorganismo. Le patologie derivanti da questo tipo diinfezione batterica includono la colite pseudomembra-nosa, nella quale i tessuti morti, le proteine fibrose e inumerosi globuli bianchi, formano uno strato fibrinososulla superficie dell’intestino infiammato. Le complicanzepiù frequenti sono il megacolon tossico e la perforazionedell’intestino. Il test può essere richiesto anche nel casodi ricorrenza diarroica con quadri subocclusivi.Esistono numerosi tipi di test per la rilevazione del ceppo Colite pseudomembranosabatterico responsabile dell’infezione e della sua tossina.Alcuni test sono molto sensibili, ma richiedono alcuni 3. In caso di risultato positivo al test GDH, occorre passa-giorni per poter fornire una risposta, mentre altri sono più re alla valutazione della presenza della tossina tramite:rapidi (alcune ore), ma non altrettanto sensibili e specifici. 3a) Test immunoenzimatico (EIA) per la ricerca delleAttualmente non esistono documenti di consenso inter- tossine A, B o A+B. Questo metodo è molto comu-nazionali, con un protocollo operativo condiviso, anche ne nei laboratori e richiede circa 1-4 ore. È un testse, in linea di principio, le società di gastroenterologia e rapido e può non essere sufficientemente sensibilegli organi di sorveglianza sanitaria, sono concordi sulla per rilevare tutte le infezioni, con una mancata rile-necessità di adottare in sequenza metodi di screening vazione in circa il 30% dei casi.più sensibili e rapidi, seguiti da metodi diagnostici più 3b) Test molecolare (PCR). Questo è un metodo rapi-specifici (two step work-up), al fine di trattare tempesti- do e sensibile per confermare la presenza di tossinevamente il Paziente e limitare la diffusione dell’infezione di C. difficile. Tuttavia, essendo piuttosto costoso,(aspetto particolarmente importante per le infezioni che potrebbe non essere disponibile in tutti i laboratori.avvengono in ambito ospedaliero).L’analisi dei dati ottenuti dall’Istituto Superiore di Sanità, 4. Nel caso i test per la ricerca delle tossine forniscano esi-durante l’esecuzione del Progetto “Sorveglianza delle to negativo, ma permanga il sospetto clinico, può essereInfezioni da Clostridium difficile: aspetti epidemiologici e eseguita una coltura tossinogenica, volta a confermaremicrobiologici”, finanziato dal Centro per la Prevenzione o escludere la CDI. Questa prevede la crescita del bat-e Controllo delle Malattie (CCM) del Ministero della terio in uno specifico terreno di coltura e quindi l’iden-Salute e condotto tra il 2012 e il 2013, ha fornito una tificazione della tossina. È il metodo considerato goldproposta di protocollo diagnostico che prevede: standard, ma la sua esecuzione richiede 2-3 giorni.1. valutazione dell’idoneità del campione (feci diar- 5. Un altro test per la rilevazione delle tossine è il test di roiche consegnate fresche o conservate refrigerate citotossicità cellulare. Questo test analizza gli effetti per non più di 48 ore dalla raccolta) appartenenti a citotossici delle tossine, eventualmente presenti su una pazienti che presentino un quadro clinico compatibile coltura di cellule umane. È il metodo più sensibile per con CDI (infezione da Clostridium difficile) la rilevazione delle tossine, ma la formulazione del2. Test di screening del campione di feci utilizzando il risultato richiede 24-48 ore. test per l’antigene del C. difficile, noto con il nome di glutammato deidrogenasi (GDH) o antigene comune. Questo test rileva la presenza di un antigene prodotto in grande quantità dal C. difficile, sia nel caso di ceppi producenti tossine che non producenti tossine. È un test altamente sensibile, ma non molto specifi- co per i ceppi di C. difficile producenti le tossine. Questo test indica quindi la presenza del batterio, ma non la sua capacità di produrre le tossine. novembre 2018 Diagnosi&Terapia 27

Quando è opportuno richiedere l’esame delle fecicon ricerca del Clostridium Difficile? I test per C. difficile possono essere richiesti nel caso in cui un Paziente ospedalizzato abbia, da più di tre giorni, fre- quenti episodi di diarrea, dolore addominale, febbre e/o nausea, durante o dopo un trattamento antibiotico o dopo un intervento gastrointestinale. Il test può essere richiesto anche per persone non presenti in ospedale, che abbiano sviluppato gli stessi sintomi entro 6-8 settimane dall’assunzione di terapia antibiotica, alcuni giorni dopo la chemioterapia o nel caso in cui il Clinico sospetti che un paziente affetto da un disordine gastrointestinale cronico stia peggiorando la propria sintomatologia. Infine, i test per il C. difficile possono essere richiesti come supporto alla diagnosi della causa di una diarrea, per la quale siano già state esclusi altri agenti eziologici comuni. È opportuno richiedere l’esame delle feci con ricerca del Clostridium Difficile nel caso in cui un Paziente abbia una ricaduta dei sintomi di diarrea o colite, associata a un precedente trattamento antibiotico. I test per C. difficile possono essere utilizzati per confermare di nuovo la presenza della tossina, che torna a infettare l’intestino del Paziente. Nei Pazienti sintomatici, il test può non essere richiesto per il monitoraggio del trattamento; l’efficacia del trattamento infatti può essere rilevata grazie alla diminuzione e quindi assenza dei sintomi correlati. Non è raccomandato ripetere un test per C. difficile dopo un risultato positivo, poiché non fornisce alcuna ulteriore utile informazione clinica. I test molecolari possono fornire risultati positivi anche dopo alcune settimane dalla guarigione e completa eliminazione dei sintomi.28 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

SPECIALEInterpretazionedel risultato del testSe i test per la ricerca di C. difficile e della tossina sono positivi, è verosimile che la diarrea e i sintomi correlati sianodovuti alla presenza del batterio producente la tossina.Un risultato positivo per la presenza di C. difficile o per l’antigene di C. difficile, ma negativo per la tossina, indicache il batterio è presente, ma che non è in grado di produrre o non produce livelli rilevabili della tossina.Un risultato negativo sia per la ricerca del batterio che della tossina, indica che la diarrea e gli altri sintomi correlatisono dovuti ad un’altra causa, diversa dalla presenza di C. difficile producente la tossina. Poiché la tossina si degrada,se mantenuta a temperatura ambiente per qualche ora, un risultato negativo potrebbe anche indicare un trasporto,stoccaggio e processamento non adeguato del campione. Se esiste il dubbio che un campione di feci non sia statoraccolto e processato in maniera appropriata, è consigliabile ripetere l’esame su un secondo campione di feci.Nella valutazione clinica, occorre sempre tener presente che la diarrea può essere dovuta ad un’infezione da partedi altri batteri patogeni (come Salmonella, Shigella, Campylobacter o Escherichia coli), virus, parassiti oppure daintolleranza alimentare, da farmaci, da disordini intestinali cronici come la sindrome del colon irritabile, da problemidi malassorbimento (come la celiachia). La diarrea può anche essere causata o esacerbata da stress psichici.Nei casi di colite grave da Clostridium Difficile, talora fulminante, occorre agire con tempestività. Attualmente sonoin corso progetti per affrontare emergenze nosocomiali con l’innovativa terapia del trapianto fecale, meglio definitocome trapianto del microbiota.Fortunatamente, la gravità dell’infezione da Clostridium difficile è variabile. Esistono forme leggere, dove è presentesolo una diarrea lieve. Anche in tali casi è comunque necessario fare diagnosi certa e debellare il batterio, primache questo possa proliferare, produrre tossine e generare condizioni di gravità o, quanto meno, una forma cronicarecidivante.Nelle forme gravi, possono esservi fino a 10 litri di scariche al giorno, con perdita di liquido sieroso ed elettroliti,grave disidratazione, comparsa, a volte, di megacolon tossico e/o perforazione intestinale. Può essere presenteemorragia intestinale e sepsi diffusa. Sono frequenti la febbre, la nausea e l’anoressia.Contagio e Trattamento Lava le mani!! Elimina i batteriLa trasmissione da un individuo ad un altro avvieneper via oro-fecale, attraverso le mani portatealla bocca dopo il contatto con superficiambientali contaminate o con un soggettoinfettato. La forma sporigena del batteriopuò sopravvivere per settimane o mesi sullesuperfici non trattate. La strumentazione sa-nitaria contaminata può essere veicolo ditrasmissione (termometri rettali, vasche dabagno, anoscopi).TerapiaLa prima misura terapeutica consiste nelsospendere la terapia antibiotica che hafavorito l’aggressività e la patogenicità delClostridium. Bisogna però ricorrere ad altriantibiotici intestinali per sconfiggere il batte-rio. Quelli più utilizzati sono il metronidazoloe la vancomicina; farmaco più recente è lafidaxomicina. È fondamentale il riequilibriodelle perdite di acqua ed elettroliti. La co-lestiramina può essere utilizzata come sinto-matico, ma anche per la capacità di legarela tossina prodotta dal Clostridium difficile,favorendone l’eliminazione con le feci. novembre 2018 Diagnosi&Terapia 29

Suggerimenti sulla gestione dei pazienti ›ad alto rischio di CDILe strategie terapeutiche nei soggetti immunocompromessi Il trapianto fecale è efficace e sicuro; esso prevede ildevono avere due obiettivi: primo l’eradicazione dell’infe- prelievo di feci da un donatore sano e l’infusione dizione, anche se si continua il trattamento antibiotico quel campione, con tutti i batteri sani in esso contenuti,concomitante, e la riduzione delle recidive. nell’ambiente omologo del paziente malato.Idealmente, la sospensione dei tratta- Per le infezioni ricorrenti, il trapianto ha una percen-menti antibiotici concomitanti, per tuale di successo dell’85% ed è efficace nel 55% deiripristinare il fisiologico microbiota pazienti non responder ai trattamenti farmacologiciintestinale, rappresenta la misura tradizionali. Esso presenta scarsi effetti collaterali difondamentale per il trattamento breve durata.della CDI; nella pratica clinica, le Non ci sono ancora linee guida definite su come sce-condizioni del paziente non rendo- gliere i donatori ideali, su come preparare l’emulsioneno attuabile questa strategia. e somministrarla.Attualmente, il trattamento della CDI include antibiotici Nella maggior parte dei casi si sono usate feci dicome metronidazolo e vancomicina. Sebbene questi an- un parente sano del paziente, dopo aver escluso latibiotici siano efficaci nel trattamento della CDI, sono en- presenza d’infezioni, eseguendo l’esame delle fecitrambi antimicrobici ad ampio spettro responsabili di una e del sangue, come le sierodiagnosi e la ricerca dialterazione significativa del microbiota intestinale. Questa virus epatitici.condizione può predisporre alla ricorrenza del CDI ed Il campione di feci viene emulsionato in laboratorio ealla colonizzazione intestinale di microrganismi resistenti. viene somministrato nel tratto gastroenterico superiore,Nei soggetti immunocompromessi a rischio di infezione attraverso un sondino naso-duodenale. La sospensioneda Clostridium Difficile e di recidiva della stessa, al primo può anche essere instillata per clistere o attraverso ilepisodio o alla prima ricorrenza è indicata una terapia con canale operatore del colonscopio, condotto sin oltrefidaxomicina. In aggiunta alla terapia antibiotica standard la valvola ileocecale.of care, il nuovo biologico bezlotoxumab rappresenta una A volte occorrono vari giorni di trattamento, con clisteririsorsa promettente e interessante. ripetuti, ma la maggior parte dei pazienti guarisceBezlotoxumab è un anticorpo monoclonale attivo nei con- dopo un solo clistere. Questi sono preparati e sommini-fronti della tossina B del Clostridium difficile, che potenzia strati in ambiente ospedaliero e i due metodi (sondinola risposta immunitaria del paziente e ha dimostrato di naso duodenale e clistere) possono essere eseguitiridurre il rischio di recidive in tutti i soggetti studiati, in entrambi, per un miglior risultato. Regolari controlliparticolare in quelli immunodepressi. ematici, endoscopici e fecali vanno programmati finoAltri trattamenti che hanno suscitato interesse sono il tra- ad un anno dopo la procedura.pianto di feci (FMT, Fecal Microbiota Transplantation), chesembra efficace e sicuro anche negli immunocompromessi.Tuttavia, la sua applicabilità di routine appare difficile.Sembra non opportuna la terapia aggiuntiva con probio-toci contenenti Saccharomyces boulardii, per il rischio dibatteriemie e di fungemie.La risoluzione dell’infezione da Clostridium difficile presentaun’elevata percentuale di recidive, fino al 30%, che si ma-nifestano, anche dopo una restitutio ad integrum completa,entro quattro-sei settimane dal termine della cura. Questatendenza è molto ridotta in caso di trapianto di microbiota.30 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

SPECIALE INTESTINO PIGROsoftOgfefelrdtaa p€ro10va,90 novembre 2018 Diagnosi&Terapia 31

LAPIANT DESCRIZIONE E ORIGINEA Il nome origina dal gerundio del verbo latino “lavare”. Infatti già dall’antichità la Lavanda era usata come detergente/deo- dorante del corpo. La pianta è un arbusto sempreverde e perenne di piccole dimensioni: dai 60 cm a 1 metro. Cresce in luoghi ghiaiosi e aridi dal mare ai monti. Frequentemente è spontanea. Il fusto è dritto e legnoso alla base, poi man mano diventa più flessibile fino a porgere il fiore.DEL MESE

FOGLIE Lavanda Lavandula spica LOpposte, lanceolate-lineari con margine ripiegato e rivolto Famiglia: Lamiaceaeverso la superficie inferiore. Verdastre da giovani e poibiancastre. Sono assenti nella parte superiore del fusto. FIORE Riuniti in spighe, presentano un cali- ce tubolare bluastro terminante con 5 denti; la corolla, anch’essa tubolare, termina con due labbra, superiore bi- lobata, l’inferiore trilobata. Ermafroditi, in serie che vanno da due a 10 elementi, di colore dal blu-violetto al porpora o biancastro, quasi mai por- pora scuro o giallastro. FRUTTO Acheni bruni (4 per ogni fiore). DROGA Infiorescenze ricche di olio essenziale contenente in prevalenza acetato di linalile, linalolo, geraniolo, d-borneolo, timolo.USOÉ essenzialmente un antispasmodico. Utile nell’insonnia da stress.I fiori di lavanda sono efficaci nella cura dell’insonnia aggiunti a maggioranae ylang-ylang in vasca da bagno alla temperatura di 37 °C una mezz’oraprima di coricarsi.Nell’insonnia intermittente è utile associare la lavanda a piante ipnotichee firo-estratti ad azione analgesica (meliloto, morella, papavero, primula,pulsatilla).Nel caso si sia in presenza di insonnia con ipertiroidismo è bene aggiungerepiante che frenino l’attività tiroidea come mais e cavolo.Grazie alle caratteristiche antispasmodiche, limita la presenza di gas alivello gastro-intestinale calmando dolori e spasmi addominali, distendendola muscolatura del ventre.É una pianta molto usato anche per le vertigini, le emicranie e i dolori ner-vosi di testa.

CLO'ANNTTRIBAIOSTTAICROE RESISTENZA A cura di Stefania BortolottiProsegue l’impegno della Socie- La resistenza agli antibiotici da parte promuovere le vaccinazioni tra gli adul- tà scientifica per promuove la di alcuni microrganismi rappresenta un ti, i soggetti a rischio e tra gli operatori cultura della “Antimicrobial Ste- problema che nasce da un uso inap- ospedalieri, dal potenziamento dei ser- wardship”. I dati recenti descri- propriato degli antibiotici stessi (inutili vizi di microbiologia e da un forte coin-vono una situazione ancora allarmante in quasi il 50% dei casi in cui sono pre- volgimento dei farmacisti ospedalieri.nel nostro Paese, con complicanze e scritti). Per questo il Gruppo italiano per Il pensiero della Dottoressa Stefaniamorti, evitabili mettendo in pratica sem- la “stewardship antimicrobica” (Gisa) Iannazzo - Medico Responsabile dellaplici regole di igiene, diagnosi rapida, avanza alcune proposte per migliorare struttura semplice “Programmi vaccinali,accesso agevolato e regolato ai nuovi l’utilizzo degli antibiotici, per favorire AMR e ICA”, Direzione Generale del-antibiotici (con lotta all'abuso di quelli l’accesso a quelli di nuova formulazio- la Prevenzione sanitaria del ministeroesistenti) e ai vaccini. Ne hanno par- ne diminuendo l’uso inappropriato, per- della Salutelato gli esperti durante il Congresso ciò inutile, degli stessi, e per ridurre il“Il decalogo GISA - Un patto per la rischio infettivo dei pazienti in ospeda- LE INFEZIONI OSPEDALIEREsalute”, svoltosi a Capri nell’Ottobre le. Questo può avvenire a partire dascorso. una maggiore attenzione alle buone In Italia in media 500mila pazienti su pratiche assistenziali, dalla necessità di 9 milioni di ricoverati l’anno sono af- fetti da un’infezione contratta in ospe- dale. Polmoniti, setticemie e infezioni34 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

da catetere, sono le più diffuse. Su devono essere prese adeguate misure lute ha varato un piano per la lotta4mila di queste infezioni, più della non solo per trattare le persone rico- all’antibiotico resistenza per la primametà (2.365) sono causate solamente verate, ma anche per prevenire la dif- volta, anche a seguito dell’approva-da tre specie batteriche: Pseudomonas fusione delle infezioni tra il personale zione del Piano Globale dell’OMS.aeruginosa, Staphylococcus aureus, che fornisce assistenza e cura. Uno dei maggiori problemi è poterEscherichia coli, resistenti o refrattarie I dati recenti relativi alla situazione vincolare finanziamenti per il pianoagli antibiotici di ampio spettro. Per europea sono allarmanti: se non si di lotta all’antibiotico-resistenza e diquesti pazienti vengono spesi annual- riuscirà a invertire la rotta, nel 2050 riuscire a renderlo operativo.mente due milioni di euro dallo Stato. le morti per infezione batterica supe- Ci sono pochi elementi che potreb-Causate da microrganismi opportuni- reranno quelle per tumore. In partico- bero servire a ridurre l’antibiotico-stici presenti nell’ambiente, le infezioni lare, si rileva una stretta correlazione resistenza a livello ospedaliero: perospedaliere insorgono frequentemente tra antibiotico resistenza e infezioni prima cosa è importante lavarsi lein pazienti immunocompromessi e de- ospedaliere. L’Italia in questo conte- mani spesso e in maniera adeguata.fedato durante il ricovero e la degen- sto non ha un buon posizionamento, Altra cosa importante è limitare l’usoza o, in qualche caso, anche dopo anzi è maglia nera sia per le infezioni frequente degli antibiotici. Inoltre, ognila dimissione del paziente e possono sia per i livelli di antibiotico-resistenza ospedale dovrebbe avere un comitatoavere diverso grado di gravità, fino elevati. per le infezioni ospedaliere.ad essere letali. Non solo: le infezioni Il livello di antibiotico-resistenza del no- Attualmente, nel nostro Paese, c’èospedaliere possono interessare anche stro Paese è fra i più elevati d’Europa. poca cultura sull’uso degli antibiotici,gli operatori sanitari che lavorano a Al momento non esiste purtroppo un anche da parte degli addetti ai lavoricontatto con i pazienti, e per questo sistema efficiente di rilevazione delle che non vengono formati opportuna- infezioni ospedaliere; esistono però mente nel corso di laurea ma solo in sistemi di rilevazione dell’antibiotico- alcuni corsi di specializzazione, come resistenza abbastanza puntuali e che “malattie infettive”. Troppo spesso ven- ci confermano che la situazione non è gono sottoposti a profilassi antibiotica buona, soprattutto per quanto riguarda pazienti che invece non dovrebbero i germi Gram Negativi. esserlo. Lo scorso anno il ministero della Sa- Per tutti questi aspetti è importante la ricerca, con collaborazioni e partner- ship pubblico-privato che mirano a conoscere l’entità del fenomeno e la sua evoluzione nel tempo, anche at- traverso l’epidemiologia ospedaliera, l’approntamento su base scientifica di tutte le necessarie misure di controllo e il contenimento delle infezioni stesse. novembre 2018 Diagnosi&Terapia 35

LO PTERIGIOuna piccola macchia che copre la vista Come trattare questa malattia sempre più diffusa nella nostra regione Ce ne parla l'oculista genovese Diego Peirè, pioniere nella chirurgia della miopia, che opera nei suoi studi di Genova, Alessandria e Lavagna.Salute 88 è il canale televisivo tematico dedicato alla salute e al benessere: ognigiorno, h24, sul canale 88 del telecomando, i medici più importanti della Liguriasi confrontano sui temi centrali della nostra salute. Patologie, cure, prevenzione.Ogni mese su Diagnosi e Terapia presentiamo in anteprima l'intervista a uno dei professionisti di Salute88: in questo numero parliamo di pterigio con il Dottor Diego Peirè, oculista a Genova, Alessandria eLavagna. L'intervista integrale andrà in onda su Salute 88 giovedì 29 Novembre alle 13.30.Lo pterigio è la crescita di una piccola membrana che dalla parte interna dell'occhio cresce sulla cornea. Invalidante, fastidioso, soprattutto se la crescita è veloce e raggiunge il centro della cornea: in questo caso diminuisce molto la visione. Come curarlo?Cos'è lo pterigio e come si forma? Il primo sintomo è dunque la vista che sparisce?Il nome è difficile da pronunciare ma significa semplicemente la crescita diuna piccola membrana che dalla parte interna dell'occhio si accresce sul Non è proprio il primo, poiché in-tessuto corneale, ovvero la cupoletta trasparente che ci permette la visione. zialmente si inizia a notare a livelloC'è una crescita di fibroblasti che dalla congiuntiva pian piano risalgono estetico, poi si avverte come una pre-progressivamente verso il centro della cornea. È invalidante e molto fastidioso, senza di corpi estranei e una fortesoprattutto se la crescita è rapida tanto da coprire il forame pupillare per cui lacrimazione. Da noi è una malattiail paziente avverte una forte diminuzione della sua visione. estremamente rara, più diffusa in area equatoriale, ma sta arrivando nella 36 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

nostra Liguria poiché a Genova c'è Escissione PTERIGIOuna numerosa colonia di ecuadoriani, di pterigiopiù portati ad avere questa patologia. novembre 2018 Diagnosi&Terapia 37È infatti l'azione di sole, vento, polvere, Suturasabbia che può salire agli occhi in aree della congiuntivadesertiche a provocare questa malattia,tanto che in passato si chiamava anche dopo\"malattia dei marinai\". escissione di pterigioQuali sono le cause dello pterigio?L'azione dei raggi ultravioletti e le causeclimatiche senz'altro, ma non si pos-sono escludere cause di tipo infiam-matorio, o ereditarie, o ancora fattorivirali che possono provocare questaproliferazione da parte della congiun-tiva. Questa crescita oltre a coprire lacornea provoca anche un astigmatismodella superficie corneale. Ecco perchéè bene intervenire precocemente sullopterigio.La prima terapia: farmacologicaSi può cominciare con anti-infiammatoriper alleviare i sintomi e tenere tranquillolo pterigio e con le lacrime artificialiche proteggano l'occhio. I farmaci aiu-tano a tenere sotto controllo lo pterigioquando è in attività, in questo momentoè meglio non operarlo mai perché puòscatenarsi ulteriormente.Quando è necessario l'intervento?Quandop lo pterigio inizia ad avereuna certa azione sulla cornea è beneandarlo a togliere chirurgicamente.L'intervento va comunque affrontatoquando lo pterigio è in una situazio-ne di stasi ed è silente: si procedeasportandolo con il suo scollamentodal piano corneale ed è bene, al suoposto, creare un piccolo trapianto dicongiuntiva che si preleva dalla parteopposta dello pterigio. Il prelievo av-viene sempre sullo stesso occhio, poila si trasporta sopra lo pterigio stessoe questa viene infine suturata, facendocosì da barriera per non permettere allamalattia di evolvere.Cosa accade dopo l'intervento?L'intervento è semplice e la ripresa èveloce. Si può avvertire un fastidio peri primi giorni, una sorta di senszazionedi corpo estraneo per via della suturache si deve riassorbire, ma si ricominciasubito a vedere.

Emicrania,mal di testae cefaleequali sono le differenze?dr. Stefano Vollaro, specialista in neurologia www.pazienti.itQuali sono le differenze Quali sono le differenze difficoltà a digerire, diarrea), vertigini.tra un semplice mal di testa tra cefalea ed emicrania? Non tutte le caratteristiche tipiche dell’e-e l’emicrania? micrania sono sempre presenti in tutte le Cefalea vuol dire semplicemente do- persone, per cui, a volte, la diagnosi diIn realtà, non esistono i “semplici mal lore della testa. L’emicrania è un tipo emicrania può essere difficile e ritardatadi testa”: un dolore alla testa, anche di cefalea. Solitamente l’emicrania, negli anni.se è un evento che probabilmente tutti che è il tipo più frequente di cefaleasperimentano almeno una volta nella primaria, ha delle caratteristiche ben Quando si parla divita, non è mai un evento “normale”, precise e riconoscibili: il dolore ha emicrania con aura?ma indica che qualcosa non sta funzio- una durata sostenuta (almeno qualchenando al meglio nel nostro organismo. ora), è unilaterale, pulsante, di inten- L’aura indica un sintomo o un insieme diAd esempio, un mal di testa potrebbe sità moderata o forte, che quindi in- sintomi prodromici alla comparsa dellacomparire in corso di un’infezione, do- terferisce in maniera significativa con cefalea, della durata di diversi minutipo importanti stress fisici o psicologici, lo svolgimento delle normali attività e (fino anche a un’ora), spesso essi stessidopo l’assunzione di sostanze tossiche, peggiora ulteriormente con le attività invalidanti.ecc. Ma quando si comincia a notare fisiche quotidiane; molto spesso siuna cefalea ricorrente nel corso della associano nausea o vomito e fasti-vita, senza cause scatenanti evidenti, dio per la luce (fonofobia) e i suonibisogna pensare a una cefalea cosid- (fotofobia).detta primaria, tra cui l’emicrania è la Altre caratteristiche che possono esse-forma più frequente. re presenti sono disturbi visivi (offusca-L’emicrania ha probabilmente delle mento della vista o fosfeni scintillan-cause genetiche (spesso c’è una mag- ti), fastidio per gli odori (osmofobia),giore incidenza all’interno della stessa disturbi intestinali (dolori addominali,famiglia), che interagiscono con fattoriambientali, con stile di vita e con aspet-ti psicologici, e che portano a generaredelle sensazioni dolorose sostenute eprotratte.38 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

› Imparare a riconoscere il tipo di mal di testa è molto importante per prevenirlo e curarlo al meglio. Abbiamo chiesto al dr. Stefano Vollaro, neurologo, di spiegarci quali sono le differenze tra emicrania e cefalea.La forma più frequente è un’aura visiva, brio, l’attenzione o il pensiero (es. sen- Come si curano l’emicraniache può consistere nella comparsa di sazione di stordimento, déjà vu, ecc.). e la cefalea?scintillii, increspature, figure a zig zag A volte possono esserci più tipi di di-o tipo greche, aree in cui il campo sturbi contemporaneamente. Gli episodi Per prima cosa è importante ribadirevisivo scompare o si annerisce; di so- di aura possono essere molto sporadici che la cefalea in generale, e l’emicra-lito il disturbo comincia lateralmente e (talvolta unici) nella vita di un emicrani- nia in particolare, vanno curate. Comepotrebbe poi allargarsi verso la parte co, come possono essere invece molto detto sopra, non è normale avere unacentrale del campo visivo. frequenti o quasi costanti in tutti gli at- cefalea (per cui ogni evento cefalalgi-I disturbi prodromici dell’aura possono, tacchi emicranici. co andrebbe fatto valutare al proprioperò, interessare anche la sensibilità L’aura genera, solitamente, molta ap- medico di medicina generale) e non è(es. sensazione di addormentamento prensione in chi la sperimenta per la normale convivere con il dolore.o formicolii), il linguaggio (difficoltà a prima volta e costituisce un fenomeno Oltretutto, contrariamente agli altri tipiparlare), il movimento (debolezza o invalidante, anche se quasi mai perico- di sensibilità, il dolore non va incon-mancanza di coordinazione), l’equili- loso. A volte è necessario escludere un tro a tolleranza (come ad esempio la disturbo epilettico (soprattutto nei casi sensazione tattile del tessuto dei vestiti di aura cosiddetta “complessa”) e la sulla pelle, che dopo poco smettiamo diagnosi differenziale con questo tipo di avvertire a livello cosciente) ma, al di malattia non sempre è facile. contrario, tende ad auto-accentuarsi. Certamente ogni persona che sperimen- Per cui è probabile che una persona ti un’aura dovrebbe essere valutata da con attacchi di cefalea frequenti e non uno specialista neurologo. trattati vada gradualmente incontro a un ulteriore sensibilizzazione, che por- terà ad avere cefalee di durata sempre maggiore, sempre più intense e che scatteranno sempre più facilmente, fino ad arrivare alla cefalea cronica. D’altra parte, non bisogna neppure abusare dei farmaci analgesici, sia per il rischio intrinseco di effetti avversi collegati all’assunzione ripetuta di tali medicinali, sia per un rischio paradosso di cefalea secondaria dovuta proprio al loro utilizzo eccessivo. Inoltre, l’autome- dicazione della cefalea ritarda, spesso di molti anni, una corretta diagnosi e un corretto trattamento. Una cefalea che si presenti in maniera sporadica può essere di solito trattata novembre 2018 Diagnosi&Terapia 39

solo con farmaci al bisogno. Possono (ad esempio perché molto intense, con regolare, l’evitamento degli stress psi-funzionare il paracetamolo o gli an- aura frequente oppure in persone che cologici negativi, il trattamento di even-tinfiammatori non steroidei, che non non possono permettersi di avere un tuale ansia o depressione concomitantesempre sono completamente efficaci. attacco di emicrania, come in alcuni sono condizioni necessarie per riuscireI farmaci più specifici per interrompere tipi di lavoro) vanno invece prevenute. a prevenire al meglio gli attacchi digli attacchi emicranici sono gli agonisti I farmaci a disposizione sono molti e di cefalea.di alcuni recettori per la serotonina, i categorie diverse e vengono scelti dallo Ecco perché anche la psicoterapia puòcosiddetti triptani in gergo, che agisco- specialista in base alle caratteristiche avere un ruolo importante nella preven-no causando modifiche nella reattività della cefalea e del paziente (es. età, zione e nel controllo degli attacchi do-dei vasi ematici cerebrali e inibendo peso, sesso, attività lavorative e stile di lorosi (ci sono diversi studi in meritola sensibilità al dolore in alcune zone vita, eventuali patologie concomitanti). per quanto riguarda la psicoterapia addel cervello. Negli ultimi anni si sono molto sviluppa- indirizzo cognitivo-comportamentale).Perché siano efficaci, vanno assunti te anche la nutraceutica dedicata alla Il panorama terapeutico è insommaimmediatamente all’insorgenza dell’at- cefalea (con diversi integratori alimen- molto vasto e complesso. Il messaggiotacco. Al contrario degli analgesici tari e diete dedicate efficaci), nonché finale per tutte le persone che soffranoclassici, funzionano soltanto contro il metodiche non farmacologiche, come di cefalea è di rivolgersi presto al pro-dolore emicranico. Per l’utilizzo di ogni la stimolazione elettrica vagale, trige- prio medico per una corretta diagnosi efarmaco d’attacco è sempre necessaria minale o transcranica, fino a interventi una terapia efficace, per poter tornarela prescrizione da parte di un medico, di secondo livello, come l’infiltrazione ad avere il prima possibile una buonache deve verificarne la sicurezza di con tossina botulinica o gli anticorpi qualità di vita e una vita normale.utilizzo nel singolo paziente e la fre- anti-CGRP.quenza di assunzione. Non bisogna tralasciare l’aspettoLe cefalee frequenti (indicativamente comportamentale e dello stile di vita:4-5 attacchi al mese) o molto invalidanti un’alimentazione sana, uno stile di vitaMal di testa Mal di testa Mal di testaEmicrania a cefalo a grappolo tensivoVuoi un’opinione su un referto?Vai su www.pazienti.it/videoconsultie prenota GRATIS una videochiamatacon lo specialista*!Utilizza il codice omaggio: VIDEOCONSULTOPERTECodice omaggio valido fino al 31/12/201840 novembre 2018 Diagnosi&Terapia*Il servizio di videoconsulti o erto da Pazienti.it non è una prestazione sanitaria e/o telemedicina. Si tratta, invece, unicamente di un servizio di approfondimento informativo/scientifico suquestioni specifiche in materia di salute, per quanto traenti spunto da questioni di salute reali dell’utente interessato.





NASCITA DI UN BEBÈLeggere per prevenire prima che la coppia scoppi Dr. Alberto Ferrando, Pediatra Genova www.ferrandoalberto.eu - https://ferrandoalberto.blogspot.comLa nascita di un bambino modi- facilmente, sentirsi preoccupata per il logicamente o affettivamente. Può fica i rapporti della coppia. E’ cambiamento della vita e a volte con avere aiuto dai nonni, soprattutto, un tema di cui si deve discutere sentimenti contrastanti tra eccesso di in genere, dalla madre, ma l’aiuto perché la salute di un bambino amore e sentirsi inadeguata a dare principale può, e deve, venire daldipende dalla salute della famiglia qella protezione e affetto che il bebè marito o compagno che può aiutarlache, con la nascita del bebè, attra- richiede. A questo si aggiunge la ca- ad affrontare tutta una serie di pro-versa dei periodi bellissimi ma anche renza di sonno, in alcuni casi ambienti blemi legati alla nascita del figlio.impegnativi e molto delicati. familiari impegnativi (troppo aiuto o Mamma e papà debbono conoscereDopo la nascita dal bambino la don- nessun aiuto). queste cose prima della nascita delna potrebbe avere un po’ di tristezza, E’ fondamentale che la mamma abbia bambino e discuterne.di malinconia, potrebbe piangere più alleati e non sia lasciata sola, psico- Da tempo le cure al lattante non sono novembre 2018 Diagnosi&Terapia 43

più un \"privilegio\", come nel passato, DECALOGO DI SOPRAVVIVENZAesclusivo delle madri, ma coinvolgonosempre più il papà in tanti compiti Arrivati a casa...e semprequotidiani come: cambiare pannoli-ni, allattare con il biberon, cullare il • La mamma ha sempre ragione! Non la nonna, la vicina etc...bambino, ecc. Vostro figlio è unico.La nascita del bebè può creare pro-blemi anche al papà che potrebbe • Mamma e papà debbono parlarsi e allearsi tra loro.avvertire un senso di abbandono, di • I nonni sono una grande risorsa. Soprattutto se esiste rispetto reciproconon essere più il centro dell’interessedella compagna/moglie che non è e regole chiare.più solo “sua” (ovviamente nessuno ap- • Amici, parenti, conoscenti e vicini: avvisate che nei primi periodi saretepartiene ad un altro), anzi non ha piùtempo, se il bambino è impegnativo, voi a chiamarli.nenache per se stessa e deve dedi- • Il neonato potrebbe voler mangiare ogni 2 ore nei primi periodi (an-carsi a tempo pieno esclusivamente albambino. Non solo: è fisiologico che che oltre a 1 mese). Seguite i suoi ritmi e staccate il telefono. Suoneràci sia una riduzione (se non assenza regolarmente nel momento meno adatto.all’inizio) di desiderio sessuale (a volte • Al neonato e ai lattanti non interessa essere baciati sulle manine e presisuccede il contrario: il papà vede la in braccio da estranei (o anche da conoscenti). Più gente li tocca edonna come mamma e ha inibizioni maggiori sono le possibilità di ammalarsi. Non sono dei peluche dasessuali). toccare e abbracciare.Se queste cose si sanno, che è un • Uscire tanto da casa, appena si può, appena si è in grado di farcela.periodo “normale” si evita di preoc- Più si esce meglio starà il bebè e anche la mamma.cuparsi, di sentirsi trascurati. Superati, • Farsi aiutare. Nei primi periodi la gestione della casa e della cucina einsieme, i primi periodi la mamma ri- altro se è possibile darla “in appalto” a nonni, amici, marito, compagno.acquisterà il ruolo precedente di don- • Cercare di ritagliarsi degli spazi, anche brevi. All’inizio è difficile mana e tutto tornerà come prima. pian piano bisogna imporselo.I passi fondamentali sono sapere che • Dedicare tempo anche per la coppia: avere bisogno l’uno dell’altro facambiamento avverrà, coinvolgere il bene del bambino. Le coccole sono un toccasana non solo per il bebèpadre nella vita del bambino e cer- ma anche per mamma e papà.care di dedicare sempre uno spaziodella giornata al rapporto stretto conil marito, oltre che a se stessa.Facendo così il papà sarà pronto adintervenire e aiutare in momenti distress o affaticamento da parte dellamoglie/mamma.Anche il papà ha un ruolo importantenella crescita, allevamento ed educa-zione e potrà, così facendo goderedel contatto fisico e mentale e affettivocon il figlio, non solo nei momenti direlax ma anche nelle quotidianità gior-naliere quali: bagnetto, cambio delpannolino, aiutare la mamma a dareda mangiare, accarezzarlo, cullarlo,giocare con lui. Il valore della coppiaè, infatti, fondamentale per l’educazio-ne dei figli, non coinvolgere il papào addirittura (capita!!) estrometterlolasciandolo solo nel ruolo di papà èun errore che rischia di distruggere lafamiglia.44 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

DECALOGO DI SOPRAVVIVENZA PER LA NEOMAMMA E NEO PAPà, ANCHE MENO NEO(DA LEGGERE PRIMA , SE POSSIBILE, DELLA NASCITA)• Nasce una vita, nasce un bambino troviamo un modo di rendere la vita piacevole a tutti.• La nascita di un bimbo senza il rispetto e la comprensione delle necessità ed esigenze altrui, può diventare, a lungo andare, fonte di stress e di “prova da sforzo” della coppia. Comunque, non si può generalizzare e ognuno deve trovare soluzioni confacenti nel proprio contesto familiare e non solo….I rapporti tra persone sono complessi e certi vincoli affettivi rappresentano un cordone ombelicale che dura tutta una vita.• Stesse regole servono anche per gli amici invadenti, per i saccenti, per i superesperti, per i cultori delle medicine orientali, alternative, magiche etc. etc.• Esistono altre persone che “a fin di bene” potrebbero danneggiare l’equilibrio psicofisico della coppia: alcuni tipi di vicini curiosi e pon- tificatori. Ovviamente non tutti sono così: per fortuna esistono persone eccezionali che sono disponibili, in caso di necessità, a dare aiuto e appoggio umano.• Purtroppo, è oramai consolidata la cultura che la mamma, in particolare al primo figlio, ha sempre delle colpe e mai dei meriti se il bambino non sta bene. Ad ogni constatazione di un qualche sintomo: “Ha il raffreddore! Piange, ha le coliche!\" Viene colpevolizzata con frasi del tipo: “Perché sei uscita, o perché non lo fai uscire! Chissà cosa hai mangiato! Sicura che il tuo latte vada bene?\". Non bisogna scordare che alcune frasi dette in un momento delicato della vita di una persona, dopo la gravidanza ed il parto, sono estremamente dannose per una mamma. La scelta di Katia Ricciarelli GOLA VOCE Si raccomanda, prima dell’uso, di leggere con attenzione le avvertenze riportate sulla confezione di vendita.Ispirata dall’Erisimo Sisymbriuml’Erba dei Cantori officinaleEFFICACE come Integratore alimentare - 24 Pastiglieuna pastigliaGRADEVOLE comeuna caramellawww.phytogarda.it✔ RIVOLTO AI DOTTORI FARMACISTI I prodotti Phyto Garda sono disponibili anche presso i grossisti. Per conoscere il vostro agente di zona ed essere aggiornati sulle promozioni in corso, potete contattare il front office Phyto Garda al numero 045 6770222 o tramite e-mail: [email protected]✔ RIVOLTO AI CONSUMATORI novembre 2018 Diagnosi&Terapia 45 I prodotti Phyto Garda sono disponibili in tutte le farmacie e parafarmacie d’Italia.

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LE CURE NATURALI PER L'OTITELe patologie che riguardano l’orecchio simboleggiano un disagio legato all’ascolto Dr. Rocco Carbone, Farmacistra e Naturopata - www.naturafelicitas.it - [email protected] Dr.ssa Marta Chiappetta, Redattrice di testi medico-scientifici Specializzata in medicine naturali - Web editor - [email protected]’otite è un processo infiammatorio a carico dell’o- bini di indole mite che subiscono le dinamiche di genitori nervosi recchio. In base alla zona colpita si distinguono e vittime di ritmi di vita frenetici che impongono anche ai loro figli. tre tipi di otiti: l’otite esterna, l’otite media e Il bambino attraverso l’otite esprime la sua sofferenza: quella di quella interna. non essere compreso nella sua natura e accolto nelle sue difficoltà.L’otite esterna ha un’origine batterica o micotica;colpisce il condotto uditivo e può manifestarsi con unforuncolo o con un eczema accompagnati da doloreche si acutizza al tatto e sensazione di orecchio“pieno”, causata dal gonfiore del condotto uditivo.Può essere provocata da germi o da agenti esternicome errate manovre di pulizia. L’otite media colpisce l’orecchio medio ed è in generepiù grave di quella esterna. E’ causata da virus ebatteri che passano attraverso le tube infiammate acausa di raffreddori, sinusiti, faringiti, tonsilliti. Com-pare frequentemente nei bambini perché le loro tubedi Eustachio sono più corte e posizionate più orizzon-talmente e questa caratteristica rende difficile il dre-naggio. Nella forma acuta, detta otite acuta media, ilmancato drenaggio comporta un accumulo di secre-zioni che esercitano una pressione sulla membranatimpanica. Ciò determina uno dei sintomi principalidell’otite media, il dolore intenso. Altri sintomi tipicisono ipoacusia (riduzione dell’udito), acufene (per-cezione illusoria di rumori e fischi), a volte vertigini. L’otite interna è un’infiammazione batterica della strut-tura dell’orecchio interno. Deriva dall’otite media edè meglio conosciuta come labirintite.Le patologie che riguardano l’orecchio simboleggia-no un disagio legato all’ascolto. Nel caso specificodell’otite il conflitto che vive il soggetto è legato alturbamento generato dall’ascoltare qualcosa che nonpuò più tollerare. In generale, egli è troppo spes-so soggetto a rimproveri e lamentele. Soprattutto inambito lavorativo, dove spesso emerge il conflitto,il soggetto affetto da otite non sopporta più alcunitoni di voce. L’otite è un disturbo molto comune nei bambini che sisentono schiacciati dalle continue richieste esternedi genitori ed insegnanti e non è un caso che i piùcolpiti, soprattutto con forme recidivanti, siano i bam- novembre 2018 Diagnosi&Terapia 47

›OMAEcoOniPtuAmTnaIApellus 9 CHSi usa nelle otiti acute e improvvise che compaiono dopo un colpo di freddo.E’ indicato quando c’è un processo suppurativo in corso. L’otite è purulenta Il dolore è bruciante, a “spillo” e si presenta principalmente di notte e spessoe fetida, c’è perforazione del timpano quando il soggetto si trova in un luogo caldo. L’orecchio infiammato diventa e la secrezione è abbondante e san- rosso, a volte compaiono febbre alta e sete intensa. I sintomi sono accompagnatiguinolenta. Le orecchie si infiammano con i colpi d’aria e con l’esposizioneHepar sulfur (da 5 a 30 CH)da forte stato ansioso. La personalità Aconitum è forte, attiva, soggetta a violential vento e al freddo. Il dolore migliora con il calore. Il soggetto è frettoloso,›scoppi di collera. Soffre spesso di vertigini con sensazione di ondeggiamento. ansioso, collerico. Il dolore dell’otite è Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì. tanto forte da farlo urlare. Per Hepar le basse potenze (5 CH) favoriscono la› Chamomilla 15 CHIl rimedio si usa nelle otalgie legate ai disturbi della dentizione. Il lato colpito dalsuppurazione e la raccolta di pus; le alte potenze (15-30 CH) riassorbono dolore diventa caldo e arrossato. Il dolore è intenso e intollerabile, soprattutto nei bambini collerici e irritabili che non riescono a sopportarlo e che si calmano solo quando vengono cullati. L’otalgia peggiora con il caldo e migliora con il freddo.› Mercurius solubilis 9 CHUso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.Il dolore acuto e pungente si irradia a tutta la zona che corrisponde al lato la suppurazione o la arrestano. Le me-dell’orecchio infiammato. I sintomi tipici dell’otite sono otorrea abbondante giallo- die potenze sono ambivalenti e varianoverdastra accompagnata da febbre, brividi, scialorrea (salivazione intensa). in base allo stadio clinico. Hepar èLa faringe e le tonsille si infiammano, le feci sono verdastre e sanguinolente. utilissimo anche nei bambini quandoIl soggetto è debole, irritabile, soffre di vuoti di memoria. Il rimedio è adatto all’otite si associano diarrea e turbeanche per le otiti croniche con catarro tubarico, soprattutto quelle conseguenti del comportamento.ad influenze, raffreddori e tonsilliti che lasciano la sensazione di orecchie chiuse Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volteanche per molti giorni. al dì. Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.› Belladonna 9 CH  Capsicum 5 CHL’otite si manifesta principalmente a destra (otite media congestizia). Come per›Aconitum ha un esordio repentino, spesso dopo un colpo di freddo o una farin-gite. Il sintomo principale è il dolore acuto, pulsante e trafittivo con arrossamento Si usa in tutte le manifestazioni delladella membrana timpanica. Quando l’infiammazione è molto forte si presenta sfera ORL (otorinolaringoiatrica). È il ri-anche la febbre alta accompagnata da sudorazione e debolezza generale. Il medio d’elezione per le otiti congestiziesoggetto Belladonna ha reazioni intense: è allegro e vivace quando sta bene medio acute caratterizzate da forte otal-ma diventa violento e delirante quando sta male. È pauroso, impressionabile e gia e arrossamento della parte esternasoffre d’insonnia. I disturbi peggiorano con il calore e migliorano con il riposo. e del timpano. L’otalgia di Capsicum si›Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì. presenta con un dolore acuto bruciante Pulsatilla 7-9 CH simile ad una “pugnalata”. Il soggetto è taciturno, malinconico; soffre d’insonnia e ha la sensazione continua di essere perseguitato. I sintomi peggiorano conIl rimedio si utilizza per le otiti acute e croniche con naso secco e ostruito il freddo e migliorano con il movimentoche peggiorano la notte e con il caldo e per una forma di otite purulenta ca- e il caldo (tranne nel caso del brucioreratterizzata da presenza di pus giallo con dolori pulsanti e senso di pienezza. localizzato).Il rimedio è utile in caso di rinofaringiti recidivanti e allergiche, di patologie Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 voltedel sistema venoso e di disturbi ginecologici nella donna. Il soggetto è avido al dì.di affetto, ha un’emotività estrema e un umore variabile; è dolce e timido maanche sospettoso e geloso. Quando è depresso diventa taciturno. Tutti i sintomimigliorano con l’aria fresca, il movimento e la consolazione.Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.48 novembre 2018 Diagnosi&Terapia

FITOTERAPIA ECHINACEA (Echinacea angustifolia Heller) TM L’Echinacea ha un’azione immunostimolante, antivirale, batteriostatica, antin- fiammatoria e cicatrizzante. Stimola il sistema linfatico, aumenta e potenzia le difese dell’organismo proteggendolo da virus e batteri ed è utile per trattare tutti i tipi di infiammazioni e di infezioni. Blocca la proliferazione batterica e aiuta l’organismo a reagire nella fase acuta delle malattie da raffreddamento e dell’influenza. Uso: 30 gocce di TM in poca acqua 2-3 volte al dì. Controin- dicazioni: l’uso è sconsigliato in gravidanza, allattamento, nei bambini al di sotto di un anno d’età e nelle patologie autoimmuni (tubercolosi, collagenosi, leucosi, sclerosi multipla, AIDS, HIV). Assumere in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico. Effetti collaterali: non somministrare in caso di allergia alle Asteracee (Compositae). In rari casi l’assunzione di Echinacea può provocare reazioni da ipersensibilità individuale (ad es. reazioni cutanee).PROPOLI (Propolis) TMSostanza naturale prodotta dalle api alla fine della stagionedi raccolta dei pollini che vanta numerose virtù terapeuti-che, tra cui quella batteriostatica, con un’azione simile adun antibiotico ad ampio spettro. Il rimedio è indicato peril trattamento di tutte le patologie a carico dell’apparatoORL come sinusiti, tonsilliti, otiti, infiammazioni della gola edel cavo orale. Uso: 15-20 gocce 2-3 volte al dì in pocaacqua per os, mentre per uso locale applicare 2 o 3 goccedi tintura madre, in un ml di glicerolo o glicole propilenico,3 o 4 volte al giorno nell’orecchio. Controindicazioni: l’usoè sconsigliato in gravidanza, allattamento e nei bambinidi età inferiore ad un anno. Assumere in associazione conaltri farmaci solo dietro consiglio medico. Effetti collatera-li: in soggetti sensibili possono verificarsi secchezza dellabocca, problemi gastrici, diarrea e reazioni cutanee neisoggetti allergici.A livello topico si possono utilizzare alcuni oli naturali molto efficaci:Olio extra vergine d’oliva: riduce dolore e infiammazione e dona immediato sollievo in caso di otite media e esternaagendo con un’azione calmante sui tessuti gonfi. Si utilizza dopo averlo scaldato versando poche gocce direttamentenell’orecchio con un cucchiaino o con un contagocce. L’olio extra vergine d’oliva è utile anche per sciogliere il cerumee il muco. Rinnovare la somministrazione ogni due ore. Esistono altri oli frequentemente utilizzati a livello topi- co per trattare i sintomi delle otiti: l’olio di mandorle dolci, l’olio di Ylang Ylang, con proprietà emollienti e antisettiche e l’olio di Macassar, con proprietà an- tinfiammatorie e antiparassitarie. Il macerato oleoso di propoli è una preparazione a base di propoli che si utilizza nel trattamento del dolo- re provocato dall’otite. Instillare 2-3 gocce tiepide di macerato nell’orecchio infiammato 2-3 volte al giorno. L'olio essenziale di Melaleuca o Tea Tree oil è indica- to come rimedio locale per il mal di orecchi. L’azione antimicrobica di questo olio essenziale è notevole e risolutiva delle infezioni da funghi, virus e batteri che tipicamente sono presenti in caso di infezione dell'orecchio. novembre 2018 Diagnosi&Terapia 49

GEMMOTERAPIA RIBES NERO (Ribes nigrum L.) MG 1 DH Il Ribes nero è un gemmoterapico che agisce al livello della cor- teccia surrenale con un effetto cortisonico-simile. Grazie alla sua azione antinfiammatoria si utilizza in caso di influenza, bronchite, otite, sinusite, tracheite e mal di gola. Controindicazioni: in soggetti predisposti può provocare un aumento della pressione arteriosa. La foglia di Ribes nero ha un’azione diuretica, pertanto è sconsigliata la somministrazione in associazione con diuretici per l’insufficienza cardiaca o renale. Uso: 30 gocce di MG in poca acqua 1-2 volte al giorno, preferibilmente al mattino. Non assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci. Non usare nei bambini sotto i tre anni. Assumere solo dietro consiglio medico. ROSA CANINA (Rosa canina L.) MG 1 DH La Rosa Canina è una fonte naturale di vitamina C, di acidi grassi essenziali e di antiossidanti. Il gemmode- rivato regola la risposta immunitaria dell’organismo, soprattutto nei soggetti debilitati da infezioni, terapie farmacologiche, stress psico-fisico e ipovitaminosi. E’ molto indicato in ambito pediatrico, soprattutto come prevenzione delle patologie dell’apparato respirato- rio. Ha proprietà antinfiammatorie in caso di flogosi acute e localizzate; è coadiuvante nelle malattie da raffreddamento (influenza, raffreddore, tosse e mal di gola) e ha una grande efficacia nelle otiti e tonsilliti, in particolare in quelle recidivanti dei bambini. Uso: 30-40 gocce di MG in poca acqua 1-2 volte al giorno lontano dai pasti. Per i bambini da 1 a 15 gocce sotto controllo medico. Controindicazioni: l’uso è sconsigliato in gravidanza e allattamento. Per il suo contenuto in vitamina C può facilitare o ostacolare l’assorbimento di alcuni farmaci. Assumere solo dietro consiglio medico. BETULLA (Betula pubescens gemme, amenti, corteccia, radici) MG 1 DH Il macerato glicerico di Betulla ha spiccate proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie, anti- staminiche, remineralizzanti e toniche. Il rimedio è indicato in caso di infezioni recidivanti che colpiscono le vie aeree e nei fenomeni febbrili. Si usa spesso come complementare di altri rimedi gemmoterapici. Uso: 20-40 gocce di MG in poca acqua 1 volta al giorno prima di colazione o cena. L’uso è sconsigliato in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci. Assumere solo dietro consiglio medico. OLIGOTERAPIAMANGANESE-RAME (Mn-Cu)Mn e Cu sono gli oligoelementi della seconda diatesi: si utilizzano in associazione con altri rimedi nelle otiti connessea raffreddori, tracheiti, laringiti, faringiti e sinusiti. Utile rimedio anche a scopo preventivo. Uso: 1 fiala sublinguale (ometà per i bambini) 2-3 volte a settimana da settembre a marzo.50 novembre 2018 Diagnosi&Terapia


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