LUOGHI COMUNINUMERO11-APRILE2015-OFFICINASMeC-DISTRIBUZIONEGRATUITACopertina Francesco Capponi - Anno II - Aprile 2015 - n° 11 - Reg. Tribunale di Perugia n° 844/2014 IL MAGAZINE CHE RACCONTA LA PERUGIA VISTA DAL BASSO SPESA SOCIALE IL FUTURO DEL MERCATO COPERTO È IN BILICO. LA CITTÀ VUOL DIRE LA SUA
LUOGHI COMUNI centro di gravità intermittente - 4Anno 2 - Aprile 2015 - n° 11 il futuro aperto del mercato coperto - 8Reg. Tribunale di Perugia n° 844/2014Il nostro progetto nasce per rac- DROGA. DALLA TEORIA AL CONFRONTO - 10contare, promuovere e supportarel’impegno positivo di cittadini, or- LA SPOSA SULLA TORRE - 20ganizzazioni, associazioni e comi-tati, nel vivere gli spazi della Città. L'UCcELLO DI FUOCO - 24Ci sarà ampio spazio per chiunqueabbia voglia di condividere le pro- imbrattare o valorizzare? - 28prie esperienze sui luoghi che vive ein cui vive. Lo scopo del free press è Editore: Borgorete Soc. Coop. Socoffrire una sintesi e uno spazio co- Direttore Responsabile: G. DozzinimunicaPteirvsooaFlillamPFesrutigviaalAppu.t4o-g5estitae Positiva. Redazione: G. Dozzini, D. Montiel, I. Finocchiaro, M. Giambattista, L. RosiContattaci o scrivici una email se vuoi Contributi:T. Maresca, S. Jouhari, E. Filippelli, M. Calesini, R. Lorenzo,essere presente nel nostro Free Press V. Lorenzo, A. Morelli, L. Amenduri, A. Biti, K. Orroko se vuoi condividere con noi qual-che esperienza. SMeC è la nostra Foto: A. Brancaccio, F. Boccabella, F. Capponi, M. Manta, F. Nannarone,Agenzia di Comunicazione Sociale, M. David, G. Belli, B. Crotti, E. Wauters, V. Lorenzo, J. Gennari , Lostudio8, IJFche sostiene la valorizzazione delleazioni positive che vengono create Illustrazione pagina 30: D. Montielin Città. Progetto Grafico, Impaginazione, eventi: D. Montiel Tipografia: Litoprint, via dei Platani 5/7. Bastia Umbra (Pg)Indirizzo Editore:via F.lli Cairoli 24, Ferro di Cavallo - Perugia Foto di copertina: Francesco CapponiOrari: Lunedì 10.00 - 14.00 www.francescocapponi.it posGtiomvoeddeìr1n0i.s0s0im- 1o4p.0p.018 - 19Indirizzo Redazione:Corso Bersaglieri, 37 - PerugiaOrari: Lunedì 17.30 - 20.00 [email protected] 075 5145126 | 075 514511 www.luoghicomunimagazine.it luoghi comuni perugia social photofest pp. 24 - 25 luoghicomunimagazine 2 - EDITORIALE
EVVIVACHI CI VUOLE BENEAllora è vero che ci volete bene. Lo sospettavamo, ma averne la certezza è tuttaun’altra cosa. A costo di apparire autoreferenziali non possiamo non comincia-re da qui, ovvero dalla dimostrazione d’affetto regalataci venerdì 27 marzo daoltre cento persone. Quel giorno abbiamo chiamato a raccolta i nostri lettori,coinvolgendoli in una cena di sottoscrizione che per noi ha significato molto,anche dal punto di vista economico. Come sapete da qualche tempo a questaparte stiamo navigando a vista, studiando formule nuove per sostenerci e perpagare il nostro lavoro.Non è facile, perché «Luoghi Comuni» è uno strumento particolare. Da un latosiamo a tutti gli effetti un soggetto privato, che però per sua natura non può con-segnarsi in tutto e per tutto alle leggi del mercato, e quindi alla logica delle inser-zioni pubblicitarie selvagge. Dall’altro, pur essendo convinti che il nostro ruolosociale, o si potrebbe anche dire civico, meriterebbe un impegno forte da partedelle istituzioni, siamo consapevoli che in questa congiuntura i soldi nelle cassedegli enti pubblici sono pochissimi. E con pochi soldi in mano bisogna fare dellescelte. Evidentemente - e legittimamente, ci mancherebbe - «Luoghi Comuni» almomento non è considerata una priorità.Tornando al 27 marzo e a Mangiarte, la cena itinerante organizzata col preziosis-simo contributo dell’associazione Borgo Sant’Antonio-Porta Pesa, i vostri contri-buti ci permetteranno di guardare con un po’ meno d’ansia al futuro immediato.Naturalmente non basta, e infatti ci stiamo dando da fare in svariati altri modi,e già dal numero di maggio speriamo possano esserci delle novità. Di sicuro lagrande partecipazione a questa nostra festa di primavera fatta di musica, arte,storia, buon cibo e buon vino, ci dà slancio ed energie in più per continuare sullastrada imboccata ormai un anno fa. E già in questo numero potrete vedere chenon abbiamo alcuna intenzione di fermarci.Nelle prossime pagine troverete il genere di storie a cui vi ha abituato «LuoghiComuni»: dalle proposte per il Mercato Coperto del Progetto Paul Beathens alleiniziative della Compagnia della Sposa, dagli artisti di via della Viola al teatrodell’Uccello di fuoco, passando per il consueto racconto della neo-dottores-sa Finocchiaro e le stilettate di Pasquino. E poi molto altro, compreso il cicloformativo del Protocollo d’intesa sulle dipendenze, di cui siamo, con grandesoddisfazione, media-partner. Buona lettura, quindi, e buona primavera.Giovanni Dozzini 3
CENTRO DI GRAVITÀINTERMITTENTEMassimo Boccardini, membro storico ne è alimentata da una profonda, sincera e viscera-dell’associazione Fiorivano le viole, le necessità di fare arte, da lui stesso così espressa:ci spiega la sua visione dell’arte pittorica «Disegnare per me è un vero e proprio bisogno: ioFra i protagonisti della proliferazione culturale che disegno per ritrovare costantemente il mio centroha pervaso la zona di via della Viola c’è un pittore di gravità». Che poi smarrisce di nuovo, se smette diche ha contribuito facendo della sua bottega il quar- farlo. «È come se ogni volta in cui io dipinga, recu-tier generale della sua poliedrica attività. Si chiama peri la mia quadratura interiore». Quasi un processoMassimo Boccardini, è perugino, e si definisce “ar- catartico. Sicuramente molto più di un mestiere.tista freelance”, un’espressione che coniuga la sua La passione per l’arte Massimo l’ha ereditata dalvocazione alla pittura, al fumetto e all’illustrazione padre Luciano, anch’egli pittore. Fin da bambino, locon la natura professionale della sua produzione stretto contatto coi materiali e i segreti della pitturasu commissione. Uno dei molti fiori all’occhiello all’interno dello studio paterno lo ha affascinato edell’associazione Fiorivano le Viole, e partecipe del- guidato. La scoperta del dadaismo e del surreali-la riqualificazione dell’area che lo ospita, fra dipinti, smo e l’avvicinamento agli spunti dell’art brut, unaposter e “faccine”, Massimo ha convogliato la sua forma di espressione che deroga ai principi canoni-opera nel piccolo laboratorio di via Cartolari nume- ci della pittura e alle norme estetiche convenziona-ro 31 e si guadagna da vivere con l’arte. li, hanno fatto poi il resto e plasmato una concezio-È tuttavia difficile considerare quello che fa Massi- ne di arte che è giunta alla definitiva maturazionemo un lavoro, per lui, perlomeno se intendiamo il col compimento degli studi intrapresi da Massimo:termine in senso stretto e nell’accezione meno ro- Istituto d’Arte alle scuole superiori e poi Accademiamantica. La vera motivazione che spinge Massimo di Belle Arti come sbocco naturale del suo percorsoa svolgere la professione che fa, infatti, è un’altra, e formativo. L’approdo a Frigolandia, sede della rivi-trascende l’aspetto economico. La sua abnegazio- sta culturale italiana di fumetti, inchieste e musica «Frigidaire», dove ha lavorato come illustratore, è4 - SPESA SOCIALE
Testo di Mattia GiambattistaFoto di Attilio Brancacciostata in seguito per lui la realizzazione di un sogno e qui nulla di trascendentale, si potrebbe pensare,una sorta di consacrazione professionale. se non fosse per il fatto che ognuno di questi siaIl lavoro dell’artista si divide, almeno oggi e in stato scelto fra i più folcloristici che l’artista ha no-questo momento della sua carriera, seguendo tato fra quelli delle lapidi del cimitero dei Montidue direzioni principali. Da un lato la realizzazione Martani, vicino a Frigolandia, all’interno del qualedei “poster”, opere pittoriche in scala dei suoi qua- si è spinto per curiosità. Una trovata che può ap-dri più apprezzati e richiesti, che vengono com- parire macabra, e che lui spiega così, sorridendo:mercializzati. Dall’altro, dispiegato su una parete «I nomi che ho scelto mi divertivano molto. Ce n’e-intera del laboratorio di Massimo, spicca l’affasci- rano di bizzarri. È stata una cosa spontanea, quasinante e criptico progetto delle “faccine”, immagini un tributo a quelle persone. Mi hanno colpito, edalle sembianze antropomorfe e zoomorfe che il così ho deciso di dargli una nuova vita. L’arte è ca-pittore umbro ripesca dalla sua infanzia e proiet- pace anche di questo».ta con gli acquerelli su frammenti di carta della Oltre al suo lavoro all’interno della bottega, Mas-dimensione di mezzo foglio di formato A4. «È un simo Boccardini tiene anche due dei numerosilavoro che può sembrare indecifrabile, perché è corsi promossi dall’associazione Fiorivano le viole:introspettivo e legato al mio insaziabile desiderio il corso di incisione su linoleum col torchio calco-di sperimentazione, un connotato fondamentale grafico, che inizierà a metà aprile e si svolgerà aldella mia arte. La riscoperta di queste figure che laboratorio Braccia Rubate di via Cartolari 8; e ilmi apparvero chissà quando, da bambino, è, oltre corso di acquerello, che partirà a maggio. Se fo-che una ricerca personale, il tentativo di esplora- ste interessati a partecipare, potete consultare lare un nuovo stile moderno di rappresentazione. pagina Facebook dell’associazione. Oppure, se neChe conto di sviluppare e articolare in futuro». Le avete voglia, potete fare un salto alla bottega di“faccine” di Massimo hanno una particolarità dav- Massimo dove lui saprà accogliervi con un sorrisovero singolare: molte di esse hanno un nome. Fin e la sua cordialità. 5
ORTOBELLO Foto di Els Wauters LAVORI IN CORSO Testo di Raymond Lorenzo e Viviana Lorenzo La rete di collaborazione per la creazione del primo orto urbano comunitario al Borgo Bello è in rapida espansione. La ricerca, lo studio, i sopralluoghi e la progettazione condivisa vanno avanti. Le prime installazioni e piantumazioni sono previste per il 16 aprile Un po’ di storia OrtoBello nasce nel settembre del 2013, all’interno del progetto Caro Vicolo, un’iniziativa dell’as- sociazione Borgo Bello e dell’Umbra Institute. Lo scopo del progetto era riportare in vita e riquali- ficare i vicoli secondari e degradati del quartiere, attraverso la metodologia del participatory place making, piccole trasformazioni degli spazi pubblici progettate e realizzate in maniera partecipata. Nessuno poteva immaginare quanto avremmo fatto in un periodo di soli diciotto mesi! Le istalla- zioni futuriste di via del Deposito, allestite dal Comune di Perugia in risposta all’interesse sollevato dagli interventi degli studenti americani del corso di Urban Spaces e dell’associazione, e i giardini verticali di via Fiorenzuola, di cui attualmente si prendono cura alcuni volenterosi abitanti della strada, continuano a destare curiosità e ad attirare visitatori e emulatori. L’idea: un Borgo di “orti e giardini comunitari” Dall’estate scorsa con l’entrata nella partnership del dipartimento Dsa3 dell’Università di Perugia e la collaborazione di Smec, l’attenzione del percorso si è spostata verso il “sogno” di trasformare il Borgo in un “arcipelago di orti urbani” che abbiamo chiamato OrtoBello. L’autunno scorso è stato dedicato alla raccolta di idee e opinioni, alla promozione del progetto e alla creazione di una rete e di un gruppo promotore locale, attività che sono culminate nell’evento OrtoBello Strange Fruit presso l’Urban Center delle scalette di Sant’Ercolano, che ha visto la parte- cipazione di più di ottanta persone.6 - SPESA SOCIALE
Dalle idee ai fatti ni studenti – sotto la guida di un altro professore della scuola americana - stanno persino realizzando un af-Da gennaio il gruppo promotore locale, al quale si fresco per abbellire l’orto di via Fiorenzuola, e a maggiosono aggiunti nuovi partner (Riciclamiche, bosco di- OrtoBello collaborerà anche con il Distretto del Saledattico di Ponte Felcino e alcuni cittadini singoli), si per rinverdire i negozi del quartiere con dei micro-ortiè riunito diverse volte, ha individuato due aree per diffusi durante il Flora Show (22 - 24 maggio).cominciare l’orto diffuso, ovvero la terrazza di via del L’appuntamento per l’inaugurazione delle prime in-Cortone e lo spazio accanto alle scale mobili di via stallazioni e piantumazioni di via Fiorenzuola è fissa-Fiorenzuola, e ha steso un piano di azione per realiz- to per il 16 Aprile. Vi aspettiamo!zare le prime piantumazioni. Nel frattempo chi volesse collaborare al “cantiere”Ortocrossing e scambio semi, autoformazione sulle o partecipare al progetto, può contattarci attraver-diverse modalità di coltivazione, visite ad altri orti ur- so la pagina Facebook Ortobello Perugia o scriverebani, sono solo alcune delle attività svolte in questi a [email protected] per rendere fattibile il nostro sogno. Inoltre è co-minciata la raccolta di materiali di recupero per rea- English version www.luoghicomunimagazine.itlizzare gli orti in cassetta, la compostiera, il sistema di Traduzione di Lavinia Amenduni,irrigazione, la bacheca degli appuntamenti del futuro Alessandro Biti e Katelyn Orrokorto, le sedute e tutto ciò che ci piacerebbe fare. Alcu- Foto di Viviana LorenzoFoto di Molly Davis Foto di Els Wauters 7Foto di Molly Davis
IL FUTURO APERTO DEL MERCATO COPERTO La riqualificazione dello spazio alimenta il dibattito cittadino. E il Progetto Paul Beathens rilancia Testo di Mattia Giambattista Foto di Marilù Manta e Filippo Nannarone8 - SPESA SOCIALE
Uno fra i più importanti spazi del centro di Perugia, Merci a chilometro zero ottenute secondo il rispettosuo fulcro storico e potenziale catalizzatore dell’atti- delle regole del lavoro e di elevati criteri qualitativi,vità commerciale del cuore della città, è in attesa di e che possano essere magari consumate all’internoriqualificazione. Allo stato attuale delle cose, infatti, dello stesso spazio di esposizione, mentre si assisteil Mercato Coperto è una risorsa non sfruttata come a spettacoli di musica, arte e improvvisazione teatra-si potrebbe, uno spazio che necessita di essere riam- le. L’emendamento che Paul Beathens propone conmodernato e rivitalizzato, con funzionalità ridotte a maggiore convinzione al disegno di Fioroni riguardaquelle di un muscolo atrofizzato. la possibilità presentata dall’assessore di affidare loLa nuova amministrazione, col lavoro dell’assessore spazio a un unico gestore attraverso un bando di gare.allo Sviluppo economico e al Marketing territoriale E quindi l’eventualità secondo la quale uno spazioMichele Fioroni, ha impresso una forte accelerazione comune per eccellenza, il mercato del centro storicoal processo di restyling e risanamento che riguarda di Perugia, dopo i lavori di risistemazione possa finirel’area. Una svolta che dovrebbe riportare il Mercato nelle mani di un’impresa privata e diventare occasio-a funzionare a pieno regime entro il 2017 - e la cui ne di ricchezza per uno o pochi imprenditori, ma nonrepentinità è dovuta all’occasione di poter approfit- di sviluppo per una città intera che vuole ripartire.tare di finanziamenti regionali per i lavori di ristruttu- Perché, propongono quelli di Paul Beathens, perrazione infrastrutturale – e che però ha turbato una esempio, non selezionare un consorzio dei piùparte dei cittadini di Perugia che si dicono preoccu- virtuosi produttori locali che si possano prenderepati dalla mancanza di partecipazione nell’elabora- cura del Mercato e rilanciarlo? È quello che si au-zione del progetto. gura anche Fioroni, a dire il vero. L’assessore è peròFra quelli che hanno maggiormente a cuore le sorti del convinto che una conduzione pubblica non possaMercato Coperto e che stanno monitorando attenta- mettere in atto grandi capacità gestionali e non siamente la situazione e le intenzioni dell’amministrazio- nemmeno in grado di far fronte alla copertura eco-ne c’è il Progetto Paul Beathens, gruppo promotore di nomica necessaria alla riattivazione dello spazio; laeventi culturali e azioni di riappropriazione delle aree cosa migliore pertanto sarebbe quella di ricorrere alcittadine. Gli stessi ragazzi che lo scorso anno hanno suddetto bando.organizzato le due edizioni della manifestazione Um- Gli ispiratori del Progetto Paul Beathens, tuttavia, ri-bria Grida Terra. Un’iniziativa il cui obiettivo era pro- mangono dubbiosi circa la bontà di questa scelta eprio quello di rianimare lo spazio del vecchio Mercato continuano a tenere le orecchie ben dritte. A tal pro-della città, e offrire un prototipo di attuazione del re- posito, per far sì che il livello di attenzione dei citta-cupero dello stesso attraverso la valorizzazione delle dini rimanga alto e per alimentare il dibattito parte-eccellenze enogastronomiche locali e dei loro produt- cipato intorno alla questione, hanno programmato,tori e svariate attività artistiche collaterali. Nella mente per venerdì 10 aprile, un evento al Postmodernissi-dei membri del Progetto Paul Beathens c’è un modello mo che prenderà il nome di Umbria Grida Terra peradottato per l’organizzazione di molti mercati di città il Mercato Coperto e sancirà l’inizio di una raccoltaeuropee, che propone la trasformazione, il consumo e firme per chiedere che questo spazio sia mantenutola vendita di prodotti del territorio. pubblico. Si attendono sviluppi.Umbria Grida Terra per il Mercato Coperto avrà luogo venerdì 10 aprile 2015 al cinema Postmodernissimoa partire dalle 18.30. Lo scopo della serata, accompagnata da un aperitivo e una proiezione, è quello dirinfocolare il dibattito cittadino sull’argomento e lanciare una raccolta di firme che porti all’indizione diun consiglio comunale aperto nel corso del quale si vagli la possibilità di una gestione pubblica del mer-cato. Ipotesi al momento in contrasto con le intenzioni della nuova amministrazione.«Il Mercato Coperto», dice Giovanni Cenci, vignaiolo resistente già protagonista delle due edizioni di Um-bria Grida Terra dello scorso anno e anima del progetto Paul Beathens, «deve diventare il mercato de-gli agricoltori umbri. L’assessore Fioroni sostiene che un’eventuale conduzione pubblica non possa darebuoni risultati, ma noi abbiamo individuato delle soluzioni alternative alla sua e dei modelli virtuosi diriferimento, in Europa, che lo possono smentire. Non vogliamo che uno spazio così importante per lanostra città, una volta risanato coi fondi della collettività (si parla di oltre cinque milioni tra finanziamentiregionali e comunali), peraltro, venga poi privatizzato. Occorre vigilare per provare a riappropriarcene». 9
DROGA. dAlLA TEORIA al confronto Partono i laboratori del progetto formativo del Protocollo d'Intesa sulle dipendenze Testo di Giovanni Dozzini Foto di Francesca Boccabella10 - SPESA SOCIALE
Adesso viene il bello. Comunicare, condividere, partecipare è arrivato al giro di boa. Chi ci se-gue sa di cosa stiamo parlando: si tratta di un ciclo di seminari e laboratori organizzato dal Pro-tocollo d’intesa sulle dipendenze costituito dalle maggiori istituzioni regionali. Noi di «LuoghiComuni» ne siamo, con grande piacere, media-partner, e abbiamo cominciato a raccontarlogià dal numero di febbraio. Giro di boa, dicevamo, perché mercoledì 25 marzo si è svolto l’ulti-mo dei tre seminari in programma, e intorno alla metà di aprile prenderà il via il primo dei cin-que laboratori. Questo è il tempo di un primo bilancio, quindi, e il momento di prepararsi allafase più interattiva, quella che nelle intenzioni degli organizzatori dovrebbe dare frutti concretie strumenti di lavoro da utilizzare in futuro.Nei tre seminari si è messa moltissima carne al fuoco. Sono intervenuti sociologi, psichiatri,antropologi, operatori sociali e sanitari, giornalisti, esponenti delle forze dell’ordine e delle isti-tuzioni, insegnanti, rappresentanti del mondo dell’associazionismo. A tutti è stato chiesto diportare il proprio contributo per comporre un quadro il più possibile esaustivo del fenomenodelle dipendenze in Italia e in Umbria. Sono stati esposti risultati di indagini scientifiche e reso-conti fondati sull’esperienza, sono stati sottolineati i punti di maggiore criticità riscontrati daivari soggetti.Qualcuno si è avvicinato al progetto con una certa diffidenza, qualcun altro ci si è buttato acapofitto fin da subito, come sempre in questi casi. Ma al termine della prima fase dei lavorisembra di poter dire che tra i partecipanti si sia raggiunto un grado di convinzione e di consa-pevolezza più che buono. La platea è formata da gente che opera negli stessi contesti e nellestesse realtà di chi si è ritrovato a parlare da dietro un microfono. Lo spirito d’altronde è questo:far comunicare tra loro tutte le parti, per cercare di guadagnare una prospettiva non neces-sariamente comune ma quanto meno più completa sul famigerato tema della droga e delledipendenze in generale.L’avvicinamento alla seconda fase avviene quindi sotto buoni auspici. I laboratori saranno ilvero banco di prova, per tutti. Adesso, dopo molta teoria e molto ascolto, è il momento di dedi-carsi al confronto diretto, al contatto, alla dialettica spicciola. Trovare un linguaggio praticabilee comprensibile da tutti sarà la prima delle prossime sfide. Poi, dal dialogo, dall’intreccio diidee, scaturirà, si spera, un armamentario in grado di facilitare il lavoro sul campo a ogni in-terlocutore. Immaginatevi un carabiniere e un operatore dell’unità di strada, o un insegnantee un giornalista. Immaginateveli seduti a uno stesso tavolo, pronti a porsi domande, esporrecritiche, magari anche a scagnarare un po’. Poco male, anzi meglio.L’importante è che alla fine dei laboratori ci si riesca a intendere, e si torni a casa con un baga-glio di conoscenze e spunti più ricco. Questa fase finirà a maggio, ma il percorso non si inter-romperà lì. Arriverà presto un momento per valutare i risultati e cercare di mettere a sistematutte le risorse emerse. È lecito immaginare modelli d’azione da costruire insieme, e da propor-re come linee guida di riferimento.Da parte nostra, noi di «Luoghi Comuni» ci daremo da fare in molteplici modi. Continueremoil nostro racconto sul giornale almeno fino a luglio, innanzitutto. Poi daremo conto dei semi-nari, con una serie di dispense scritte, nel nostro sito www.luoghicomunimagazine.it. Quindiprodurremmo delle pillole video in cui daremo spazio ad alcuni rappresentanti significativi pe-scati nel novero dei soggetti coinvolti nel progetto. Infine, un po’ più in là, realizzeremo ancheun piccolo documentario. Per quanto riguarda il programma completo dei laboratori, poterefar riferimento sempre al nostro sito. Lì troverete tutto. 11
i professionistidel bene comuneIl ruolo degli operatori sociali in un mondo fatto per le maggioranzeTesto di Max CalesiniFoto di Francesco CapponiOggi non parleremo di quello di cui pensavamo minoranze statistiche di avere qualche oppor-di parlare, o forse sarebbe più corretto dire che tunità in un mondo strutturato per le maggio-oggi parleremo di cose di cui non abbiamo avuto ranze» e per permettere alle maggioranze diil permesso di parlare. Avremmo voluto parlare non sentirsi isolate e assediate. Abbiamo presodi spazi, momenti e intelligenze messe al servi- in prestito da Bauman questa formulazione delzio del bene comune, della sicurezza, della giu- concetto di diversità perché ci aiuta a compren-stizia e dell’accoglienza. Avremmo dere la prospettiva da cui ci ap-voluto parlare di eccellenze del prestiamo a descrivere gli “opera-nostro welfare e della nostra so- «Da vicino tori sociali” e il loro lavoro. Questacietà. Avremmo voluto raccontare formulazione ci aiuta a sospendedi come i soldi pubblici possano nessuno il giudizio morale insito nelle ca-essere spesi bene e messi al servi- è normale» tegorie di normale e anormale ezio del bene comune. Attraversan- C. Veloso dovrebbe quindi preservarci dallado questo nostro piccolo mondo tentazione di pensare alle perso-abbiamo però capito quanto sia ne con cui entriamo in contatto, asensibile e quanto sia importante imparare a cui dedichiamo le nostre risorse, come sbaglia-camminare sulle uova. Proveremo quindi a rom- te, da scartare o da aggiustare.perne solo il necessario e procediamo. Oggi parlando di psichiatria o di disabilità fisicheGuarderemo la questione con gli occhi di un questo assioma può apparire scontato. «Da vici-“operatore sociale”, un “educatore”, un “me- no nessuno è normale», cantava Caetano Veloso,diatore”, una di quelle persone che del “non ma se allarghiamo il concetto agli studenti, a chifarsi i fatti propri” hanno fatta una professione. commette reati, agli anziani, ai tossicodipen-Guarderemo la questione dalla prospettiva dei denti, ai senza fissa dimora ci accorgiamo che laprofessionisti che operano per permettere «alle questione si fa spinosa. Capita così che le risorse12 - SPESA SOCIALE
pubbliche e la professionalità degli “operatori” ranza, ognuno in qualche modo motivo di timo-siano dedicate a persone che la maggioranza re- re per altri. Dedicare ogni sforzo possibile nell'a-puta pericolose, fastidiose o incompatibili, e che iutare ogni singola persona è fondamentale maciò venga fatto dedicandoci lo stesso impegno e al contempo è necessario mettere in relazione ila stessa professionalità con cui ci si occupa dei tasselli per costruire insieme una comunità ca-bambini, dei giovani o delle vittime di violenza. pace di accogliere, capire e non temere. ParlareTutte queste persone hanno in di “operatori sociali” oggi significacomune di essere tasselli della parlare di questo, di un lavoro adcomunità in cui tutti noi viviamo, Occuparci alto contenuto tecnologico e co-occuparci di loro significa occu- di tutti per gnitivo che si articola in un’ampiaparci di noi, dei nostri spazi e del occuparci gamma di interventi e che richie-nostro futuro. Ci accorgiamo così anche di noi de competenze specifiche in nu-che quello dell’operatore sociale merosi campi del sapere umano.è un lavoro prettamente politico.Aiutare un anziano, accudire un Agli “operatori sociali” e alle lorobambino, sostenere una persona con problemi organizzazioni stiamo oggi affidando un man-fisici, supportare un comitato, ristorare un tos- dato importante nella costruzione del nostro fu-sicodipendente, accogliere persone vittime di turo sociale e produttivo, gli stiamo chiedendotraumi o guerre possono non essere gesti fini a di affrontare sfide difficile e dando responsabili-se stessi. tà considerevoli nel campo della sicurezza, del- la coesione e del capitale sociale. Non dobbia-In una società veloce, selettiva e performativa mo fare l'errore di confonderli con gli altrettantocome quella in cui viviamo rischiamo di diven- importanti volontari che hanno altro ruolo, altretare ognuno il fastidio di qualcun'altro, ognuno competenze e altre motivazioni.la minoranza statistica di una qualche maggio- 13
Dieci anni di Borgo BelloDieci anni. Com’era Perugia, dieci anni fa? E com’era il Borgo Bello? A pensarci adesso sembra di parlare di unaltro posto. La direttrice che unisce Sant’Ercolano e San Pietro mettendo in fila Corso Cavour e Borgo XX Giugnoin questo lasso di tempo ha vissuto una vera e propria rivoluzione. Fin troppo banale, ormai, dire che si trattadella zona più viva e dinamica della città. Un luoghi in grado di coniugare il sapore della tradizione e gli slancipiù lungimiranti. Qui convivono artigiani, artisti, famiglie storiche e locali notturni. Il processo di trasformazioneè stato tutto sommato rapido, ma complesso. E hanno concorso molti fattori diversi. Uno dei principali, senzadubbio, è stato e continua a essere il certosino ed entusiasta lavoro dell’associazione Borgo Bello. Nata nel2005, in questi due lustri si è fatta promotrice di una quantità inenarrabile di iniziative, tutte volte a stimolarela partecipazione di residenti, studenti universitari e visitatori. Visite guidate, musica, teatro, storia, mercatini,buon cibo, feste su feste. Di tutto. Sicuramente anche la bellezza di questi luoghi ha fatto la sua parte. Ma senzalo spirito arrembante dell’associazione probabilmente ora staremmo raccontando un’altra storia. E il BorgoBello non sarebbe quello che è. Per festeggiare i suoi primi dieci anni l’associazione ha deciso di organizzareuna serie di eventi che avranno luogo da giovedì 9 a lunedì 27 aprile. Eccoli qua.Giovedì 9 aprile ore 11 IL SABATO DEI BAMBINI ore 15.30 Martedì 14 aprile BorgoBello 10 e lode Pompieropoli: come far vincere Ore 20 - Buon compleanno! Festa per il decennale ai bambini la paura del fuoco, Festeggia il tuo compleannodell’associazione BorgoBello con tutti i nati del mese di marzo dell’altezza e del buio Conferenza stampa A cura dell’Associazione Ristorante Protesto (€ 12) di presentazione nazionale Vigili del Fuoco Prenotazione obbligatoria Teatro di Figura sezione di Perugia entro sabato 11 aprile via del Castellano, 2/a Sagrato di Sant’Ercolano cell. 329 611 8813da VENERDì 10 a domenica 26 Mercoledì 15 aprile ore 15.30 Dalle ore 10 alle 20 MINITOUR. I sentieri del Borgo BorgoBello Informa Passeggiata alla scoperta delle vie Allestimento dello stand del Borgo rigenerate dall’associazione Partenza dalla sede di Borgo Bello dell’associazione Corso Cavour alto (Corso Cavour, 165) Prenotazione obbligatoria SABATO 11 aprile cell. 329 6118813 - € 2Ore 11 - Santa Messa di suffragio Basilica di san Domenico Domenica 12 aprile Giovedì 16 aprile ore 16 Ore 16 - Per le vie del Borgo Ore 9.30 ORTOBELLO Inaugurazione e visita itinerante Da BorgoBello a BorgoBello Evento di avvio del progetto Un orto della mostra collettiva di pittura Passeggiata per festeggiare in città e visita dei primi allestimenti il decennale dell’associazione Partenza da via del Deposito attraverso i rioni della città di Perugia realizzati - via Fiorenzuola Ore 16 -Artisti al lavoro Partenza Giardini del Frontone. Laboratorio di pittura VENERDì 17 aprile ore 9.30 Loggia di via del Cortone Ore 10 - Per le vie del Borgo ore 21 - I volti del Borgo Visita itinerante Convegno: Spazi pubblici urbani e partecipazione dal basso Video istallazione sulla facciata della mostra collettiva di pittura Teatro di Figura Perugia, della Chiesa di San Domenico Partenza da via del Deposito via del Castellano, 2/a A cura di Mario Mirabassi, Introduce: O. Ambrosi, coordina: Piazza Giordano Bruno R. Cruzzolin, intervengono: Al termine street food per tutti M. Vaquero, A. Valastro, G. Scandurra, R. Lorenzo14 - SPESA SOCIALE
Sabato 18 aprile Giovedì 23 aprile ore 18 Domenica 26 aprile Dalle ore 9 alle 20 La Chiesa di San Giuseppe Dalle 10 alle 19 BorgoBello in fiera Mercatino già chiesa di Santa Croce in Perugia Open Days: la scienza incontra l’arte degli artigiani e degli hobbistiCorso Cavour Alto In collaborazione Edizioni Pozzuolo Visite guidate nell'ambito con l’associazione L’Arte della Terra Presentazione a cura di Padre Alberto dei percorsi scienza e arte Ore 10 - Per le vie del Borgo e mercatino di prodotti tipici Visita itinerante della mostra Viganò O.P. e di Orfeo Ambrosi Organizzato dal Dip. di Scienze Interverranno Fabio Palombaro agrarie, alimentari e ambientali collettiva di pittura dell'Università degli Studi di Perugia Partenza da via del Deposito e Lanfranco Sportolari in collaborazione con la Fondazione Dalle ore 16 alle 18 Artisti al lavoro Chiesa di San Giuseppe per l'Istruzione Agraria, il Centro di Ateneo per i Musei Scientifici, Laboratorio di pittura Venerdì 24 aprile ore 21 il Gal Media Valle del Tevere Loggia di via del Cortone e i Monaci Benedettini di san PietroIL SABATO DEI BAMBINI A BORGOBELLO La Bottega di Luciano ore 16 - Il fagiolo magico Spettacolo teatrale Abbazia di san Pietro A cura di TIEFFEU Con la regia di Giulia Zeetti Ore 13 - Pranzo sociale Piazza Giordano Bruno e Mario Mirabassi Ristorante Dalla Bianca Ore 17 - Il mercatino dei bambini Al termine del pranzo verranno I bambini vendono e scambiano Teatro di Figura Perugia estratti i numeri vincenti giocattoli e libri piazza G. Bruno Via del Castellano 2/a della lotteria di BorgoBello Ore 20 - Street food per tutti Prenotazione obbligatoria Prenotazione obbligatoria cell. 329 6118813 - € 10 Domenica 19 aprile ore 15.30 entro il 23 aprile Sabato 25 aprile cell. 329 6118813 - € 25 Torneo di burraco al sapore di tè Sala Santa Caterina, Ore 10 Ore 17.30 via del castellano, 2/a Per le vie del Borgo Proiezione dei film documentari Visita itinerante della mostra Dietro la Basilica di San Domenico collettiva di pittura A conclusione del progetto Quota di iscrizione: € 10 Partenza da via del Deposito di scambio culturale tra giovani videomaker di Perugia e di Potsdam. Per l’iscrizione (entro il 16 aprile): Dalle 10 alle 19 339 4725040 Open Days: la scienza incontra l’arte La proiezione avrà l’accompagnamento musicale Martedì 21 aprile ore 17.30 Visite guidate nell'ambito dei percorsi scienza e arte della pianista Inge Lindner, Anche le stelle festeggiano i 10 e mercatino di prodotti tipici nota musicista di Potsdam anni dell’associazione Borgobello Organizzato dal Dip. di Scienze agrarie, alimentari e ambientali Auditorium Marianum Concorso straordinario di Giove dell'Università degli Studi di Perugia Corso Cavour, 184 e Venere, gli astri più luminosi in collaborazione con la Fondazione per l'Istruzione Agraria, il Centro Lunedì 27 aprile per un cielo da ricordare! di Ateneo per i Musei Scientifici,Sede Borgo Bello - Corso Cavour, 165 il Gal Media Valle del Tevere Ore 12.30 e i Monaci Benedettini di san Pietro Saluto di benvenuto ai cittadini Mercoledì 22 aprile ore 20 Abbazia di san Pietro di Potsdam, all’associazione Non solo affitto ma anche affetto Dalle ore 16 alle 18 brandeburghese Amici dell’ItaliaL’Associazione BorgoBello offre una Artisti al lavorocena a tutti gli studenti del Borgo per Laboratorio di pittura IL PONTE e ai membriraccontare e raccontarsi: impressioni Loggia di via del Cortone dell’associazione Borgo Belloe progetti tra chi è appena arrivato a da parte del Sindaco Andrea Romizi Ore 17 Perugia e chi ci sta da sempre IL SABATO DEI BAMBINI Comune di Perugia Circolo del Tempo Bono Palazzo dei Priori - Sala del Consiglio A BORGO BELLO Numero massimo 50 persone Scacchi viventi Ore 13 Prenotazione obbligatoria Partita a scacchi vivente Piccolo rinfresco e brindisi con/per i bambini delle scuole tutti insieme per festeggiare(entro sabato18 aprile): 329 6118813 elementari del centro storico Sagrato di Sant’Ercolano i 25 anni di gemellaggio Al termine Street Food per tutti tra le due città Offerto dal Comune di Perugia Sala della Vaccara Saranno presenti 40 amici di Potsdam 15
corsi e laboratorinel quartiere delle violePIAZZA DEL DUCA 4 VIA CARTOLARI 20PINTAR - lezioni di pittura e disegno per adulti e bambini Corso di Ceramica per adulti e bambiniTutti i venerdì, ore 18.30 - 20 da lunedì a sabatoPer prenotazioni: Josè 346 6625110; Elisa 346 1835149 Per prenotazioni: 389 5419578 oppure: facebook/pezzidimoLavoro di Produzione Collettiva: il Gotico, il SublimeRomantico, l'Horror; tutti i sabati, ore 17.30Info: Elisa 346 1835149, Daniele 331 7840643VIA CARTOLARI 4 ROBOTOLOGICA - Laboratorio Aperto VIA CARTOLARI 8OH!PAPER - laboratorio aperto di manipolazione di Riciclaggio Artistico. Per adulti Questa Non è una Sedia,di carta e parole, a cura di Zolletta, tutti i Martoledì e bambini accompagnati dai 10 anni(giorno volutamente immaginario fra martedì in su, a cura di F. Bellini; tutti i giovedì manipolazionee mercoledì), ore 21.30 ore 17 - 24 Info: 349 6535478 del cartone, pitturabracciarubatepg.wordpress.com [email protected] facebook/robotologica e riarredo a curaPaperitos - lezioni di origami L'Arte del Madonnaro - Corso di pittura di M. Pulvirentia cura di A. Makita, Gaetano e Demian su strada, muro, soffitto, carta, tela Su prenotazione:Tutti i giovedì, ore 15 -16.30 a cura di Walter Pituello 340 9965651Info: 339 5660767 tutti i venerdì, ore 15 - 18 [email protected] Per info: 388 1626536Utilizzo della Camera Oscura [email protected] cura del FRA (Fronte di Resistenza Analogica)Su prenotazione: Francesco 328 9099858Fabrizio 349 6535478
VIA DELLA VIOLA 29 Lezioni di Tecnica Vocale a cura di J. RoitLezioni introdutive di Pianoforte e Canto ore 19 - 20.30, tutti i mercoledìClassico a cura di F. Picchiotti; tutti i lunedì Info: 347 5790631Per prenotazioni: 333 1955554 Introduzione alla Chitarra a cura di L. CalabriaRiunione del Collettivo Bella Queer! ore 18 - 19.30, tutti i sabatiore 20.30, tutti i lunedì Per prenotazioni: [email protected] di Inglese a cura M. Bucciore 18 - 19:30, tutti i martedì e giovedì GIOVEDì 16 APRILE, ore 20.45Info: 334 2885057 Gruppo di LetturaLezioni di Tedesco a cura di Axel Info: Fernando 340 2397320ore 19.30, tutti i giovedì. Info: 334 8062775VIA IMBRIANI 2Italiano per Tutti - lezioni di italiano per stranieri e non; ore 17.30-19 tutti i martedì e i giovedì. Info: [email protected] 328 6616395; Angela 349 4577798, Enrico 389 8779960 VIA CARTOLARI 31 Corso di Disegno ed Acquarello Tutti i lunedì, ore 18.30 Per prenotazioni 349 8454500 VIA ALESSI 52 VIA CARTOLARI 1Corso di discipline visive Corso di Capoeira a cura di Pablo Tutti i lunedì e giovedì, 15.30 - 16.30 per adulti e bambini Info e prenotazioni: 328 3920275 a cura di S. Di Stefano Ginnastica per la Schiena, ore 17 - 18 Ginnastica Aerobico-Posturale, ore 18 -19 da lunedì a venerdì a cura di Lucìa, per ass. ANAM Per prenotazioni: Tutti i martedì e i giovedì Info e prenotazioni: 346 7214271 328 1994805 Pane Amore e Fantasia - ludoteca e spazio compiti per bambini dai 6 ai 10 anni Tutti mercoledì e venerdì. Ore 15 - 18 Pane Amore e Fantasia - Attività per i bambini e il relax dei genitori. Tutti i sabati. Ore 18 - 23 Info e prenotazioni: 320 3835053 [email protected] Corso di Teatro Danza a cura di C. Magnini; ore 19 - 20 Tutti i giovedì. Info: 348 0872126 Corso di Ballo Standard Tutti i mercoledì, ore 18.30 Giulia 329 0620514; Sasha 328 6616395
gli eventi di APRILEMer AIMEZ-VOUS BRAHMS? Concerto aperitivo SAB Roberto Vecchioni (Live) - ore 21 - Teatro Morlacchi 8 Trio in do maggiore op. 87 per pianoforte, 11 RACCONTI DI PRIMAVERA - 2° itinerario violino e violoncello. Trio Ars et Labor D’in su la vetta della torre antica - ore 16 Via Benedetto Bonfigli 12. DOM Punto di ritrovo: Torre degli Sciri, via dei Priori 12 Merenda Punk. Con Chambers, the Smudjas Trame di vita. Fili e tessuti nelle vie delle donne e the Horst Fantazzini. Dalle ore 18.30 MAR Free Ride via della Viola 19GIO Incontro culturale e aperitivo. Ingresso libero 14 La Musa - ore 22, Marla, via Bartolo 11, Perugia9 Ore 17. Via dei Priori 84 gio Un anno di Vicolo - Il Vicolo, Ulisse Rocchi 13 16 Moustache Prawn - ore 22, Marla, via Bartolo 11VEN Umbria Grida Terra per il Mercato Coperto10 di Perugia, dibattito sul tema del Mercato Coperto come spazio pubblico. Aperitivo, raccolta firme e proiezione video. Ore 18.30 PostModernissimo, via del Carmine 4 Alessandro Grazian in concerto- ore 22 Marla, via Bartolo 11, Perugia Solki - ore 21. Free Ride, via della Viola 19 GIO 16 Bollicine & Mortadella POSTMODERNISSIMO Aperitivo con degustazione Via del Carmine, 4 - 06121 Perugia VEN 17 Weekend con la Puglia Tel. 075 9664527 Con Giuseppe Lippolis Chef Aperitivo con degustazione MARtedì 7 SAB 18 Cena Pugliese Rarità del ‘900. 1° appuntamento: duo composto da Ivano Rondoni (Clarinetto) e Olivia Giubboni Prenotazione: 388 5620878 Corso Bersaglieri 37 (Pianoforte) che ci accompagneranno alla riscoperta di maestri del calibro di Piazzolla, Bernstein, Finzi e Gershwin. LUNedì 13 Squadra Omega - sonorizzazione live di \"Lost Coast\". Documentario \"Lost Coast\", del tedesco M.A. Littler. Gli autori della soundtrack, i trevigiani Squadra Omega, musicheranno dal vivo il film. MARtedì 21 Salvo Buonfine... bisognerebbe occupare anche le banche LUNedì 27 Societas Raffaello Sanzio - Dialogo degli schiavi
VEN CRTVTR- ore 22, Free Ride, via della Viola 19 al Festival Internazionale17 del GiornalismoSAB Bobo Rondelli - 110dieci, via Pascoli 23/c dal 15 al 19 aprile18 Inaugurazione dell'organo restaurato www.persofilmfestival.itDOM della Chiesa di sant'Antonio e Concerto.19 Restauro a cura di E. Becchetti. Corso Bersaglieri street art insideMAR RACCONTI DI PRIMAVERA - 3° itinerario21 Storie sacre, storie profane - ore 16 Lacio Drom - Porta SoleGIO Punto di ritrovo Arco dei Priori via delle Prome 1823ven The King Stones - ore 22, Marla, via Bartolo 11 ore 22.30 - Ingresso libero24 Io sono un cane – Oratorio di Santa Cecilia Wolther Goes Stranger - Marla, via Bartolo 11 Martedì 7 Duo nottemer Bad Behavior + Scotch & the Band - ore 21 Martedì 14 22 grammi25 Il Vicolo, via Ulisse Rocchi 13 Martedì 21 Rooms Project Calcutta - ore 21. Free Ride, via della Viola 19 Martedì 28 Rumore binarioMAR I manifesti raccontano: le molte vie28 per chiudere una guerra e presentazione Tutti i giovedì del meseMer del concorso Manifesto Donne di pace Jam session... Street Art Inside29 Biblioteca San Matteo degli Armeni mail: [email protected] Ore 18 - mostra aperta fino al 20 aprile facebook: street's art inside30 Giuseppe Ungaretti. Testimone del dramma di ogni guerra. Con il coro dell'Università il cineforum del borgo degli Stranieri - ore 21 Basilica di Santa Maria Assunta, Monteluce Le tante facce del... poliziesco Fra settarismo e frammentazione. Cinema e apericena Gli inquietanti scenari geopolitici del Medio corso Bersaglieri 31/A Oriente - Conferenza di Riccardo Redaelli - ore 18 ore 19.30 - 22 Piazza Mariotti, Istituto Conestabile Piastrelli Crista - ore 22, Marla, via Bartolo 11, Perugia Dom. 5 Diaz. Non pulire questo sangue AIMEZ-VOUS BRAHMS? Concerto aperitivo di Daniele Vicari Sonata in mi minore per pianoforte e violoncello op. 38; sonata in la maggiore Dom. 12 ACAB - All Cops Are Bastards per pianoforte e violino op. 100. di Stefano Sollima Trio Ars et Labor Via Benedetto Bonfigli 12 Zona Franca - ore 21 Il Vicolo, via U. Rocchi 13 Dom. 19 Romanzo criminale di Michele Placido Howbeatswhy - ore 22, Marla, via Bartolo 11 Dom. 26 Arrivederci amore, ciao di Michele Soavy Dom. 3 Amistad di Steven Spielberg maggio Per info – facebook: Cineforum del Borgo Una agenda condivisa on-line www.perugiaagenda.it
LA SPOSA SULLA TORRE Teatro, danza e vecchie storie. I Racconti di primavera arrivano agli Sciri Testo di Emanuela Filippelli Foto di David Montiel20 - SPESA SOCIALE
Dal connubio tra l'associazione Priori e la Compa- è avvenuto a settembre 2014 all'interno dell'eventognia della Sposa, sotto l'influsso degli astri cangianti Luoghi Invisibili promosso dal Comune di Perugia,per l'entrante stagione, sboccia una nuova iniziativa con “Voci dal tempo: racconti e immagini dalla Torrededicata alla cittadinanza e a tutti coloro che appro- degli Sciri”, un percorso storico-artistico-performati-fittando delle miti giornate arriveranno a Perugia: vo all'interno delle mura della torre con canti, danze,“Racconti di primavera”, storie di persone ed edifici effetti sonori, suggestioni luminose e ricercati rac-attorno alla Torre degli Sciri. Un modo alternativo di conti tratti dalla storia anche meno nota della città.visitare la nostra città. “Racconti di primavera” riparte proprio dalla torreProprio la Torre degli Sciri, elemento distintivo della più antica di Perugia proponendo nuovi viaggi e ap-città che spicca tra tetti e campanili e che è stata di prodi sull'isola degli Sciri.recente riportata all’antico splendore e restituita al La nuova proposta culturale offre una serie di itine-pubblico, è già da tempo il fulcro della progettualità rari narrativi che presentano punti di vista differentiartistica e culturale della Compagnia della Sposa. su quest’area del centro storico cittadino, letta nonLa giovane formazione composta da due attrici, una solo attraverso le sue emergenze architettoniche edanzatrice e una storica dell'arte, nata in seno alla artistiche, ma anche e soprattutto attraverso i passistorica e attiva associazione Priori ha tra gli obietti- di quanti prima di noi in essa sono passati, hannovi principali promuovere l’arte, restituendo valore ai vissuto o dimorato. Una voce narrante condurrà i vi-luoghi più suggestivi e preziosi del centro storico, a sitatori attraverso vie e piazze, rievocherà voci e sto-volte nascosti e impenetrabili, a partire proprio da rie del passato, vicino e lontano, anche quelle menovia dei Priori. Ha presentato anche alle amministra- note, inoltrandosi oltre le pagine della storia ufficialezioni pubbliche diverse proposte, facendosi avanti per riscoprire quel mondo fatto di parole, uomini e- insieme all'associazione Priori - come soggetto di racconti che hanno fatto la Perugia di allora e il cuiriferimento di iniziative atte a far rivivere in maniera eco, se ascoltato, risuona ancora in quella di oggi.alternativa la Torre degli Sciri, bene di indiscutibile Tali storie verranno illustrate significativamente an-valore per la cittadinanza. che attraverso suggestioni letterarie, musicali, tea-Il primo debutto della Compagnia della Sposa, che trali che si incontreranno lungo il percorso per ren-ha registrato oltre cento visitatori in un pomeriggio, derlo vivo e vivace.“Racconti di primavera” propone una serie di primi incontri che si svolgeranno di domenica:ITINERARIO PRIMO ITINERARIO SECONDO ITINERARIO TERZOATTORNO ALLA TORRE D’IN SU LA VETTA DELLA TORRE ANTICA STORIE SACRE, STORIE PROFANE(domenica 29 marzo, ore 16, punto di (domenica 12 aprile, ore 16, punto di (domenica 19 aprile, ore 16, punto diritrovo S. Francesco al Prato) ritrovo ingresso Torre degli Sciri) ritrovo Arco dei Priori) “Fura, che sarai apeso…” ; il trivio Salendo alla torre, un viaggio attra- Storie di santi laici; musica divina;magico; acqua e sangue; santi e pec- verso il tempo e lo spazio, nelle prin- cristiani, musulmani ed ortodossi; dicatori; torri e spiriti fantasma; la città cipali vicende della costruzione e del- streghe, santi e peccatori; torri e spi-ai piedi: camminando attraverso S. le vicende della città, e degli uomini riti fantasma: camminando dall’arcoFrancesco al Prato e Porta Trasime- che le hanno compiute. dei Priori alla Porta Trasimena, perna, per poi salire alla Torre degli Sciri. poi salire alla Torre degli Sciri.I percorsi avranno durata di un’ora e trenta circa. É richiesto un contributo associativo di 8 euro a itinerario con lapossibilità di partecipare a tutti e tre i percorsi con un contributo di 20 euro. È necessario prenotarsi perché le visitesono pensate per un numero max di 25 persone. Si può aderire o richiedere informazioni mandando una mail a:[email protected], [email protected] oppure telefonando al numero 3772464757La Compagnia della Sposa sta lavorando, sempre all'interno di “Racconti di primavera”, a un progetto dedicato aipiù piccini: un itinerario magico e fiabesco. Per essere informati sulle date seguire la pagina Facebook Compagniadella Sposa. 21
LA PASSEGGIATA SOdTiTIOVAgliNOACCHIDEL PIANOFORTE ore11.30In una miscela di stanchezza, contentezza e “post” da ottimo vino, il giorno successivo di Man-giarte, la prima cena sociale di «Luoghi Comuni», ci siamo dati da fare per sistemare i tre diversioratori di Borgo Sant’Antonio che hanno ospitato l’evento.Ultima bega della mattinata era riportare alla sede di Fiorivano le viole un magnifico pianofor-te, che la sera prima avevamo collocato dentro l’oratorio di San Benedetto. Da vicino sembravaquasi impossibile che, soltanto la sera prima, le dita di Christa avessero partorito splendide noteda quel bestione di un nero minaccioso e lucidato. Anche da sotto, a dire il vero, una volta cheprovavi a smuoverlo di un millimetro. Che fermezza, quante tonnellate di verità sinfonica.Per fortuna, David aveva trovato un’idea per trasferire il piano da un luogo all’altro, per quelledue centinaia di metri che separavano l’oratorio da via della Viola: un piccolo carretto di legno suquattro ruote che – a guardarlo da lontano – non ispirava grande fiducia. E invece…Una ciurma di baldi uomini, infastiditi da una donna la cui utilità si limitava a suggerire qualcheindicazione qui e là (sì, proprio la sottoscritta), ha così iniziato questa sorta di danza del piano-forte, provando a sistemarlo al di sopra del carrettino faidaté. Lo strumento, da parte sua, noncollaborava, agitando di qua e di là i suoi pedali e stiracchiando a più non posso la sua pedana,mentre fiati e fiatoni della virile banda vi si affaticavano attorno e l’inetta femmina muoveva lebraccia in atteggiamenti ginnici e di ben poco d’aiuto.Una volta acquietato il piano sulla piattaforma, la lunga scalata di via del Roscetto. Alla donna(per chi si fosse dimenticato, sempre io) vengono affidate le chiavi dell’oratorio. «Chiudi tutto,ok?», dice David, mentre lei viene assalita da ricordi ancestrali – e non suoi – da ex catechista. Se-guendo il percorso goffo della ciurma per qualche metro, il pasciuto pianoforte ormai orgogliososulla sua portantina, la femmina ipo-muscolarizzata guarda spaventata il bucone della serraturadell’enorme portone dell’oratorio.Il ‘Chiudituttook?’ risuona ancora nella sua mente, mentre armeggia con la serratura centenaria,e il vento le continua a spalancare le porte dai mille strati di legno ferrato. Finalmente ce la fa,e corre verso la sede di via della Viola, dove Pianoforte sta risucchiando la pancia per fare il suoaccesso dallo stretto ingresso dell’associazione. Sistemato, infine, al suo interno, la ciurma siscambia pacche sulle spalle e soffi di sollievo, solleticando a turno i tastanti gargarozzi di Piano-forte che ha fatto ritorno a casa.È proprio vero che è la squadra, a fare la forza di un progetto.Ivana Finocchiaro22 - SPESA SOCIALE
Un macello piÙ ordinatoTesto di Sara JouhariFoto di Giacomo BelliPerugia, 21 marzo 2015. Che cosa fare un sabato mattina?A Perugia ce ne sono di cose da fare. Fingersi maratoneti inallenamento facendo su e giù per il Percorso verde, ingar-bugliarsi nel traffico per andare al mercato di Pian di Mas-siano o per rifugiarsi nei grandi complessi commerciali osemplicemente andare alle scalette del centro a osservare.Ma c'è chi osa!In occasione dell'arrivo della primavera un numeroso grup-po di temerari, ispirandosi alle pulizie di primavera, deci-de di pulire la zona del via del Macello, famosa per tantecose. A colpi di rastrello, scopa e palette hanno circondatoil perimetro del complesso dell'Ottagono attaccandolo dalparco fino ai parcheggi, passando per portici, sottoscala ecespugli, seguendo un percorso studiato per poi chiuderei battenti e ritornare alla base: l'Ottagono, appunto. Asso-ciazioni perugine ed enti quali Riciclamche, OrtoBello, Gmi(Giovani musulmani D'Italia), Csg (Centro Servizi Giovani),Fontivegge Insieme, Acsi, Progetto Empatic, ma anche vo-lontari e bambini, istituzioni comprese, col sindaco AndreaRomizi in testa, si sono riuniti con una mission comune:pulire, riassestare la zona di via del Macello insieme, manonella mano, o meglio mano con scopa e paletta.Pulire ma anche vedere sotto un'altra prospettiva l'usodegli spazi comuni, mangiando insieme e partecipandoa un laboratorio creativo - Piantare un seme crescere unfiore - all'aperto nel parco sito tra gli edifici, organizzatoda Riciclamiche e OrtoBello per bambini e non solo. Per-ché è questo che bisogna fare! Rimboccarci le maniche,metterci del proprio, seminare idee. Il concetto di pulizia vainteso, in questo caso, nel senso più ampio e metaforico deltermine. Pulire per riappropriarsi di spazi pubblici lascia-ti altrimenti degradati, pulire per permettere ai bambini digiocare senza incorrere in pericoli, pulire per dire a chi si la-menta soltanto di scendere e curare la città fin dalle vie piùannichilite. Pulire, perché è dalla strada, dal basso, che sipuò costruire qualcosa insieme. 23
Foto di lostudio8 L’UCCELLO DI FUOCO La coreografia di colori e carta di Giulia Zeetti e Cecilia Ventriglia Foto di lostudio8 Foto di Jacopo Gennari 24 - SPESA SOCIALE Foto di lostudio8
Ideato dall’attrice e cantante Giulia Zeetti, lo spettacolo L’uccello di fuoco ha debuttato nel2012, inscenando un rimaneggiamento delle antiche fiabe russe tramandate dal novellatoreAfanasief e del balletto omonimo musicato da Stravinsky. Protagonista della storia è il princi-pe Ivan che, aiutato dall’Uccello di fuoco (reincarnazione dell’araba fenice), si avventura persalvare la principessa Vassilissa dal perfido Kascey. Dalla sua prima messa in scena, il lavoroha subito diverse variazioni, tanto da prevedere a un certo punto la presenza di una secondainterprete, Cecilia Ventriglia, che da allora firma anche la regia insieme a Giulia.La rappresentazione è interamente musicata e la sua punteggiatura sinfonica riprende lapartitura di Stravinsky, rielaborandone in parte i motivi e creando una ricca ambientazionesonora. Il testo stesso, in versi, è cantato dalla splendida voce di Giulia, che in scena si serveanche di una Loop station, l’aggeggio elettronico che permette di alterare la voce, dandolesfumature molteplici ed echeggianti.Ciascuno dei personaggi della vicenda, impersonato dalle due interpreti, è dotato di un pro-prio motivo musicale e di una propria camminata, di un dettagliato repertorio di gesti. Lospettacolo si dispiega magicamente di fronte agli occhi affatturati del pubblico, nella perfettacalibratura degli istanti e nella millimetrica misurazione dei moti, in un impeccabile “dal vivo”che dà prova di una lunga preparazione. «La struttura dello spettacolo è molto ferrea. Gli ap-puntamenti sono molto precisi, perché ci si basa sulla musica. Ovviamente, però, all’internoci può sempre essere un piccolo margine d’improvvisazione», spiega Giulia.La coreografia si orchestra tra la padronanza dei corpi e i lampeggi delle luci colorate, cheisolano sulla scena atmosfere fatate. Le apparizioni del mitico Uccello, ad esempio, accom-pagnano l’illuminazione rossastra ai movimenti inconsulti delle braccia fiammeggianti di Ce-cilia. È il disegnatore di luci, Gianni Staropoli, ad aver arricchito col suo lavoro l’estetica dellospettacolo: «Gianni disegna lo spazio tramite le luci, delimitando gli spazi e i volumi dellescenografie, creando tensioni, giocando coi colori».La varietà cromatica delle luci è assorbita dal bianco etereo dei costumi e delle scenografiecreati da Ayumi Makita, maestra dell’arte degli origami: «L’idea di usare gli origami mi è ve-nuta pensando alla fenice, coprotagonista di questa fiaba, e al suo potere di rinascere dalleproprie ceneri. La cosa più opposta al fuoco è il ghiaccio, e la cosa che più mi ricordava ilghiaccio erano le forme segmentate della carta. Guardando i bozzetti dei costumi disegnatiper il balletto, poi, ho notato che erano molto orientaleggianti, e lì è arrivata la folgorazione»,rivela Giulia.Lo spettacolo dell’Uccello di fuoco, infatti, è preceduto da un breve laboratorio di origami, checoinvolge il pubblico anche durante la rappresentazione, quando sono invitati a interagirecon la scena, gettandovi le palle di neve-carta per simulare la tempesta scatenata dal magoKascey. L’iconografia minimalista del palcoscenico ha risvolti da magia illusionista: mentrecorolle di origami vibrano intorno al tondo dei volti, le pieghe di carta accompagnano la dan-za leggiadra di Cecilia e un soffio di Giulia svela in un foglio di carta una scultura mobile e viva.L’Uccello di fuoco nasce come uno spettacolo per bambini, ma è una gioia per lo sguardoanche per gli adulti, che si abbandonano alla seduzione della fiaba: «Il potere della fiabaè enorme, si perpetua nei secoli. Sono storie sopite dentro di noi, che una volta risvegliatescatenano forti emozioni, perché ricche di archetipi. Io spero che negli adulti la messinscenarisvegli delle reminiscenze, restituendo loro la capacità di stupirsi e commuoversi di fronte aisentimenti più semplici».Ivana Finocchiaro 25
RÈS Foto di Barbara Crotti Testo di Andrea Morelli Scherzi di un destino ormai passato da tempo, Reggio Emilia si chiamava Reggio di Lombardia. Un \"grande paese\", Rès, Reggio. Cittadina no, esagerato, troppo lombardo Ma quanto è cresciuto questo grande paese..A Rès avresti potuto mettereil tuo messaggio in una pozzanghera,la deriva della bottiglia affidataalle parole delle sue poche teste. Per di più quadrate, a quanto diconoi vicini campanilisti.Oggi non è più così.Il tempo ha costruito edifici, i dialettisi sono mischiati. I primi forestierisono diventati figli della città.E ad essi ne sono seguiti altri.26 - SPESA SOCIALE
Rès, città multietnica e avanguardista, amata dai suoi abitanti con orgoglio e senza ostentazione. Come una piccola Milano, ha saputo adottare e si è fatta madre di teste di tutte le forme.Non cercate snobismo, però. I cortili del centro, le sue piazze,non sono elitari salotti. Ma chiamatela di nuovo, se volete, Reggio di Lombardia. 27
Imbrattare o valorizzare? La street art e l’eterna lotta per la creatività Testo di Tommaso Maresca Foto di Giacomo Belli28 - SPESA SOCIALE
Da diversi anni ormai la street art, o arte di lasciate nell’incuria totale dalle amministra-strada, convive con noi all’interno delle no- zioni locali. Il corso, inoltre, attraverso slide,stre città, divenendo gradualmente una forma immagini e frasi di grandi artisti italiani e nond’espressione sempre più in voga fra i giovani (Pino Pascali, Banksy, Basquiat, Shepard Fai-desiderosi di comunicare o di mostrare la pro- rey, Blu, Ericailcane, Clet ecc. ecc.), ripercor-pria creatività. Sebbene l’arte di strada ancora re la storia della street art. Le lezioni vertonooggi si imbatta in diverse problematiche legali, sugli importanti concetti di libertà espressiva,questo non frena né i veterani né gli aspiranti riciclo dei materiali e valorizzazione dei quar-street artist alla continua ricerca del proprio tieri degradati.stile all’interno di un settore incredibilmentevasto e complesso. Grazie a questo fermento, Oltre alla teoria, Sad impegna i partecipanti deltorna in campo il collettivo d’artisti Umbro Sad corso nella realizzazione pratica di alcune opere,(Sempre allegri dentro) proponendo presso il attraverso l’utilizzo di tecniche quali, per esem-Csg (Centro servizi giovani) di via Settevalli un pio, stencil, poster art, stickers art, pittura mura-corso di street art aperto a tutti. le, con l’obiettivo ultimo di realizzare al termine del corso, verso la fine di maggio, un’installazio-Il primo incontro tenutosi lunedì 9 marzo, ol- ne artistica nel centro storico di Perugia, realizza-tre all’insegnamento di alcune delle tecniche ta da tutti i partecipanti e da tutti i membri delpiù ricercate e particolari di collettivo in collaborazionequesta disciplina, ha chiari- con il progetto Young Angles.to alcuni aspetti riguardanti Forse vanno Questo processo creativo hale implicazioni legali di cui contro la legge. inoltre lo scopo di far emer-tutti gli aspiranti artisti de- Ma danno valore gere l’originalità e la capaci-vono essere informati per lo ai luoghi tà artistica che può risiederesvolgimento del loro lavoro. in ognuno di noi e il grandeInfatti questa particolare abbandonati senso di realizzazione e di ap-espressione artistica è og- partenenza che tale scopertagetto di possibili ripercus- comporta. Non solo, i parte-sioni sul piano giuridico in cipanti si impegneranno nelquanto non riconosciuta come tale ma piut- rifacimento totale di una delle stanze del Csg,tosto come un volgare e distruttivo imbratta- esattamente quella dove si tiene il corso di stre-mento del bene comune. et art, utilizzando le tecniche apprese durante le lezioni.Lo stato attuale delle cose non tiene evidente-mente conto della corrente artistica mondia- Il Centro servizi giovani ogni lunedì dalle 16le che ha visto fra i suoi maggiori esponenti alle 19 spalanca le sue porte a tutti gli interes-nomi illustri quali, per esempio, Jean-Michel sati ad apprendere l’arte della strada, sotto laBasquiat e Keith Haring, che hanno accredi- guida divertente e carismatica del collettivotato a livello internazionale quella che poteva d’artisti Sad, come sempre desiderosi di incre-essere considerata una mera forma di vanda- mentare una consapevolezza artistica fortelismo urbano. Last but not least, è bene non e autonoma, e - in questo caso – di stimolaredimenticare che gli street artist conferiscono una classe che faccia gioco di squadra per ilvalore a strutture generalmente degradate e raggiungimento degli obiettivi prefissati. 29
L'ANGOLO di Pasquino Pasquino, a Roma, lo conoscono tutti. Da cinque secoli, bene o male. Pasquino è una statua che parla, anzi scrive, e scrivendo dice ciò che molti pensano ma spesso non hanno il coraggio di dire. Da qual- che mese anche Perugia ha un suo Pasquino. Non una statua, ma un profilo virtuale. Si chiama Pa- squino Perugino, appunto, ed è nato su Facebook, dove imperversa con le sue satire rivolte ai potenti nuovi e vecchi della città. Da qualche tempo trovate i suoi componimenti anche su «Luoghi Comuni». laelceatmtopraaglnea Dcuèorsncaeasnnimgtteilprieqaamugcenohsaiptsoeailmrceoateltneosderinai,dallaeimb,desiaciritsràemai,.iei qnuoPernsreittmdaoiorrfreicam\"asSoedonveniimtogPeirduenorsteicad,hecbenhavtineivafidanliictbtàeur.rutàtt:it\"i,Illustrazione di David Montiel pSeinAcsultaSrrutuaoetgigglcgenrheaueernnvinsditpcoeaoeirprsp\"eisoafréaimlarvaòo'idhscgeaiaisenntbnnedatomeibdcasbarc\"eeteiia::mtia. ? deac\"MeoaiiuoiomsnssuscuaefogohnrdngereozioeccsocreoecoipoasnmccemhVaoreiiòelnltpmeidvtsaiop'esreiiilaln,msasrdsoooaenanvlroetevvepnmeboofriutionssdeoziicrvutinieiooucvein.i.ocaeia\" \"F\"\"\"oMSSediesennclooumnnsoitvoi\"o,gmt\"aaHertgobelotipooecpmenprsataootnconoh\"on,en\"gsCtpaii argrairipionsrvtcoioosv\"c\"o.,o\"\", , Perché problema di questa campagna é sembrare tutti molto astuti sperando che la puzza non si fiuti per tornare presto a vecchia lagna.
giornalismo al quadratoIl legame tra Perugia e il Festival è sempre più solido. E quest'anno ci siamo anche noi Testo di Giovanni Dozzini Foto IJFI giornalisti che si incontrano, si abbracciano, ammiccano rappresenta un valore aggiunto consistente, un patrimoniol’un l’altro, ogni tanto bisticciano, pure. I panel con gli ospiti della città, tanto quanto la città, per la sua identità e la suainternazionali, le nuove sfide dell’informazione, la tecnolo- conformazione, sembra essere una delle chiavi del succes-gia, le promesse e le insidie della Rete. E poi l’invasione dei so del festival. Nel decennio trascorso, peraltro, è cambiataragazzini arrivati da tutto il mondo per imparare, di sicuro non solo la natura ma anche la parvenza dei mass-media.per divertirsi, perlomeno per capire qualcosa in più di ciò In questo senso: oramai l’informazione sta vivendo un pro-che in un futuro più o meno prossimo potrebbe aspettarli. cesso di personalizzazione, l’autorevolezza e la credibilitàEcco il Festival del Giornalismo, signori. La nona edizione si passano sempre meno dalle testate e sempre più dalle te-svolgerà dal 15 al 19 aprile. A Perugia, come sempre. ste, anzi dalle facce dei singoli giornalisti. Che imperversa-Una manifestazione cresciuta progressivamente nel tem- no su Twitter e, per il grande pubblico, soprattutto in televi-po, che per qualche giorno di primavera mette la nostra sione. Rispetto a quando il Festival del Giornalismo è nato,città al centro di un’attenzione mediatica enorme e a suo quindi, la gente è molto più abituata ad avere a che faremodo un po’ paradossale: quando i cronisti diventano con queste facce, ad associare volti alle parole che leggeparte integrante delle storie da raccontare è pressoché (sempre meno) sui giornali. Per certi versi insomma è pos-inevitabile. Però questo paradosso funziona, e funziona sibile dire che il festival abbia anticipato i tempi.sempre meglio. Le star planetarie (quest’anno il grande Infine, due parole su di noi. Perché «Luoghi Comuni» parte-nome è quello di Edward Snowden, l’ex tecnico della Cia ciperà a uno degli incontri in programma. Se nel pomerig-che con le sue rivelazioni ha messo alle corde l’intelligence gio di mercoledì 15 aprile non avete impegni particolari po-americana) convivono con le migliori firme di casa nostra trete venire ad ascoltarci alla Sala del Dottorato, affacciatariempiendo sale su sale, mentre un fitto sottobosco di ini- sul chiostro del vescovato. Dalle 15 alle 16.30 discuteremoziative per addetti ai lavori offre al pubblico opportunità di insieme a un nutrito parterre composto da politici, giorna-formazione notevolissime. Perugia, come accade spesso, listi e attivisti dello stato della partecipazione democraticavive questa settimana scarsa con un misto di orgoglio e dif- a Perugia, tra social network virtuali e reali. Per saperne difidenza, ma oramai il legame è solido, e al di là del consue- più sul ricco cartellone basta entrare nel sito ufficiale delto discorso sull’indotto e sui benefici economici il festival festival: www.festivaldelgiornalismo.com. 31
Via dei Platani, 5/7 - BASTIA UMBRA (PG)tel. 075 8003566 - [email protected]
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