Important Announcement
PubHTML5 Scheduled Server Maintenance on (GMT) Sunday, June 26th, 2:00 am - 8:00 am.
PubHTML5 site will be inoperative during the times indicated!

Home Explore 1_2020: Roadmaps, IAM e IAD

1_2020: Roadmaps, IAM e IAD

Published by AgileItalia, 2019-12-29 10:14:06

Description: 10. Appuntamenti 2020 di AgileForItaly
12. Una diversa visione del project management, la
commistione di frameworks: agile, lean, devops,kanban
di Stefano Pistorio
15. Evoluzione del modello Open Source verso il modello Open
SaaS di Vito Semeraro
21. Accorciamo il ponte tra Business ed IT
di Blaise Palopoli
24. Incontrando Doctor Scrum (e uncle Bob)
di Corrado De Sanctis
28. Come favorire l’agilità: la Marina Militare Italiana negli
anni ‘80 di Francesco Racanati
33. L’umore del Gantt di Andrea Feraco
35. Roadmaps: un cammino per farci crescere di Tiziano Interlandi 47. Una Roadmap basata sui bisogni di Dimitri Favre
54. Il miglior IAD di sempre di Andrea Feraco
56. Introduzione: la nostra esperienza a IAD 19 di Pierpaolo Cimirro e Davide Casari
58. Tre anni di Italian Agile Movement di Fabio Ghislandi
60. Cinque domande ad Alessandro Giardina con Alessandro Giardina 62. Risorse e Materiali da Italian Agile Movement

Keywords: agile,afi,IAD,IAM

Search

Read the Text Version

52

Davide Casari Pierpaolo Cimirro Fabio Ghislandi Alessandro Giardina Andrea Feraco Speciale IAM e IAD A g i l e I t a l i a 53

Il migliore IAD di sempre di Andrea Feraco Sembra, anzi lo è, uno slogan ripreso da vidui e interazioni…eccetera, eccetera”. Per ziali. Personalmente ho seguito un paio una notissima azienda americana. Ma ef- chi non sa come funziona, invito a cerca- di talk brevi (quelli da 10 minuti) sul senso fettivamente l’Italian Agile Day (o sarebbe re su internet le parole “unconference” o di Kanban e sulla differenza fra iterativo e meglio dire Days) di quest’anno è stata “open conference” per farsi un’idea. Quel- incrementale che si sono rivelati sempre una gran bella conferenza. la che si è svolta il venerdì allo IAD è stata attuali e pieni di spunti di riflessione. In realtà per me è la terza partecipazione, una vera opportunità per tutti di proporre Forse non mi è piaciuto tantissimo il key- dopo Urbino 2017 e Brescia 2018, quindi argomenti, confrontarsi sulle proprie opi- note iniziale (ma è una mia pura opinione forse il titolo dovrebbe essere “il migliore nioni e quelle degli altri, dialogare su temi personale) non tanto per la speaker, bra- IAD degli ultimi tre anni” ma voglio assu- specifici auto-proposti dagli stessi parte- vissima, o per il tema in sé, un approccio mere che Modena 2019 abbia superato cipanti. di una vista metodologica a livello orga- tutte le edizioni precedenti. Un aspetto migliorabile era forse la logisti- nizzativo, quanto perché mi sarei aspet- Chiedo inoltre scusa perché ho commes- ca, in quanto i vari spazi dove si svolgeva- tato più un keynote “motivazionale” o “va- so anche un’altra imprecisione: “conferen- no i momenti di aggregazione e confronto loriale” rispetto a quello che ho percepito za” è stata solo quella del sabato, il vener- erano talvolta troppo distanti rendendo come una presentazione “metodologica”. dì si è invece svolta la “un-conference”, poco praticabile la regola dei “due passi” Lo IAD di quest’anno ha introdotto infi- un termine che non trova traduzione in della non-conferenza. ne una bella novità, ossia la track multi- italiano, ma possiamo inventarcene una al La conferenza del sabato è stata vera- mediale: la community AgileForItaly, che volo, tipo “non-conferenza”. mente ricca di contenuti con talk e wor- produce la rivista che state leggendo, e i Lo IAD di quest’anno è stato quindi ca- kshop interessanti e ben selezionati dagli colleghi di Officina Agile hanno intervista- ratterizzato da due momenti distinti, la organizzatori. Mi è sembrato che, in varie to diversi dei partecipanti alla due giorni non-conferenza del venerdì e la confe- salse, il tema della business agility, l’agili- dello IAD, interviste che potremo ascol- renza del sabato. Si tratta di una formula tà delle organizzazioni, sia stato il file con- tare sui rispettivi canali podcast, e che ci già sperimentata in precedenti edizioni e duttore. D’altra parte è un po’ la naturale consentiranno di continuare a rivivere lo che trovo veramente interessante. evoluzione dell’agile che avendo raggiun- IAD nel corso dei prossimi mesi. Lo scopo dello IAD è quello di diffonde- to un buon livello di maturità nei team, si Insomma, ho speso bene i miei soldi… sì, re i valori e i principi dell’agile, che è poi cerca ora di scalarlo sulle organizzazioni l’evento come sempre è gratuito, ma per la missione dell’Italian Agile Movement nella loro interezza. Il rischio era che foca- me che vengo da Cosenza significa sem- che è il gruppo di volontari che sta dietro lizzarsi solo su temi di dimensione orga- pre sobbarcarsi costi di viaggio e di sog- l’organizzazione dello IAD. La non-confe- nizzativa potesse creare uno scollamento giorno! Anzi, sono in trepidante attesa del renza è dunque un simbolo di come fa- di interesse verso le persone più foca- prossimo IAD, chissà magari in una città vorire il confronto, lo scambio di idee, la lizzate alla vita dei team agili. Fortunata- del sud Italia, e sempre nella speranza di collaborazione, che sono poi i valori alla mente era possibile seguire anche talk poter assistere al migliore IAD di sempre. base dell’agile, qualcuno ricorderà “indi- su temi più basici ma comunque essen- 54

A g i l e I t a l i a 55

Anche quest’anno abbiamo avuto la possibilità di partecipare di percorsi dove la gestione del rischio è un fondamentale con entusiasmo Italian Agile Day, un evento importante, in elemento per il successo. termini di contenuti, e particolare a partire dalla location unica. Per poi passare alla giornata di sabato dove veramente IAD L’ università degli Studi di Modena e Reggio Emilia l’ 8 e 9 ha dato il meglio partendo dallo speach di Jutta Eckstein e Novembre 2019 ha accolto più di 700 persone, in un contesto poi di Pierluigi Pugliese, che interagendo con i partecipanti ha internazionale dove l’elemento centrale erano le persone: verticalizzato sulle diverse declinazioni del concetto di fiducia. venerdì la formula dell’open conference ha permesso ad Inoltre, durante il corso della giornata, molti workshop hanno ognuno dei presenti di proporre il proprio argomento, sabato dato la possibilità ai partecipanti di passare dalla teoria alla dedicato ai talk classici: business, tecniche, people, esperience. pratica sul campo. Bellissimo il workshop tenuto sull’Analisi Ottima l’organizzazione per quanto riguarda la parte logistica, Transazionale da Andrea Torino Rodriguez, Valentina Pieroni sia per la location sia per gli aperitivi e pranzi che si sono rivelati e Marco Perrando. Nella pratica hanno fatto capire come le all’altezza di altri ben più blasonati eventi a pagamento. relazioni umane e lavorative posso portare a comportamenti L’evento non era a pagamento. Grande IAD! in cui nella realtà pratica dei fatti non si è in grado di uscirne I talk sono stati vari, non solo per quanto riguarda gli speaker e quindi di conseguenza sono stati dati dei consigli su come ma anche e soprattutto per gli argomenti trattati. Nell’arco evitarle. della prima giornata abbiamo riscontrato grandissima enfasi In generale due aspetti sono emersi in maniera molto forte: da parte di tutti i partecipanti nel proporre argomenti su cui - la comunità dell’education si è accorta del mondo discutere, partendo da veri e propri talk fino al richiedere agile e sta cercando sponda per capire come cucire il gap tra semplicemente aiuto su alcuni aspetti lavorativi di non facile Università/Scuola e azienda cercando spunti per arricchire il applicazione pratica. patrimonio didattico; Primo fra tutti vorremo citare Giacomo Cabri, Full Professor - nel corso degli anni si è passati da argomentazioni presso Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia che su tecniche, pratiche e tool ad approfondimenti sul mindset tramite la sua discussione ha semplicemente chiesto “aiuto” convenendo tutti che la comunicazione e il fattore umano per portare la metodologia Agile sempre più a conoscenza sono elementi discriminanti e abilitanti per l’interiorizzazione degli studenti che si affacciano al mondo del lavoro. dei valori e principi agili. Noi di Agile for Italy abbiamo riscontrato in lui la passione che IAD è in assoluto uno dei più importanti eventi a livello italiano e noi stessi mettiamo nella nostra Community e crediamo che il vede un’altissima partecipazione tra coach, praticanti e neofiti, lavoro che sta portando avanti con gli studenti per fare in modo garantendo ottimo networking e continuo scambio di opinioni. che siano consapevoli di quello che sarà il futuro all’interno Ne parliamo con Fabio Ghislandi ed Alessandro Giardina. delle aziende di valore, sia veramente importante. Altri coach d’eccellenza come Emiliano Soldi hanno condiviso la loro esperienza parlando di come districarsi all’interno Pierpaolo Cimirro Davide Casari Ex sviluppatore, Product Owner in Product Owner in Cerved e Cerved Group, si occupa di Agile co-fondatore di Agile For Italy e Product Ownership seguendo il movimento italiano. Cofondatore della CoP Cerved e di Agile For Italy.. Membro IAM. Relatore a numerosi eventi nazionali Agile. 56

Tre anni di Italian Agile Movement Un movimento e un’associazione al servizio della comunità agile italiana. Fabio Ghislandi Presidente dell’Italian Agile Movement Una lunga premessa: qui trovi il perché Il mio timore, già presente all’epoca e che si è rafforzato in In un freddo pomeriggio del febbraio del 2017 percorrevo questi anni, è che stessero nascendo molte, troppe iniziative in taxi il tragitto tra la sede di un cliente di Roma e l’albergo che con agile condividevano il nome o poco più. presso il quale soggiornavo. Non avevo torto: cercate sulla rete “fake agile” per comprendere Dal novembre precedente l’associazione aveva un presidente cosa intendo. Credo che il punto di partenza sia la lettura ad interim1 perché non si riusciva a convergere su chi avrebbe dell’articolo di Ron Jeffries dal titolo “Developers Should guidato il movimento nei successivi tre anni. Abandon Agile“5 . Un argomento su cui puntavo nelle discussioni all’interno A partire da questo timore mi ero chiesto: quale soggetto può dell’associazione, anche durante quel tragitto in un’animata rappresentare al meglio le istanze genuine del movimento? videoconferenza, era questo: rendere l’associazione IAM - qual è la struttura organizzativa più idonea a contrastare le Italian Agile Movement2 - non solo la figura giuridica del deviazioni? movimento ma farla diventare il perno e il punto di riferimento La risposta me la sono data e ho lavorato per costruirla. visibile e riconoscibile dello stesso movimento. Su questo Certo: tutto è perfettibile, ma oggi abbiamo a disposizione un tema non c’era consenso. luogo in cui si possono elaborare iniziative ancorate ai principi e Non era un cambiamento da poco: sin dalla sua nascita3 nel ai valori, con gli anticorpi per riconoscere deviazioni improprie, 2002 il movimento non aveva alcuna struttura ufficiale; solo con gli strumenti necessari per poter continuare a fare scelte dal 2014 nasce l’associazione4 la cui unica funzione era dare libere. una veste giuridica al movimento. L’esito della videoconferenza in taxi, che vedeva collegato Io ho sempre creduto, invece, che la funzione dell’associazione l’intero consiglio dell’associazione, fu che mi venne dovesse essere ben diversa: con la sua cultura inclusiva, le sue definitivamente assegnato questo incarico e ringrazio tutti i forme rappresentative democratiche, la sua struttura leggera, consiglieri che hanno riposto in me la loro fiducia, accettando la forza dei suoi iscritti, l’associazione nel tempo doveva di prendere questo rischio insieme. diventare il luogo privilegiato di crescita del movimento. Ero consapevole dei rischi che questa scelta comportava e Cosa abbiamo fatto che altri consiglieri sottolineavano con passione. Nel corso di questi tre anni molte cose sono state fatte per L’operato di questi anni è sempre stato quindi un equilibrio perseguire gli obiettivi che ci eravamo prefissi. tra queste due tensioni: da una parte conservare la spinta Una prima azione è stata rifare il sito web dell’associazione movimentista, che significa continuare sempre a sperimentare, proprio allo scopo di darle visibilità. lasciare che le iniziative crescano e si sviluppino, accogliere In seguito è nato il brand Agile Venture con il duplice scopo tutte le voci e le aspirazioni; dall’altra potenziare l’associazione di superare il non gradito nome “miniIAD” e di creare un perché divenisse il contenitore propulsivo in cui le scelte contenitore per tutti gli eventi diversi dagli Italian Agile Day(s) . e le iniziative vengono filtrate, setacciate, senza creare un Questo circuito comprende gli eventi locali, cioè eventi carrozzone lento e burocratizzato. generalisti sul tema dell’agilità ma caratterizzati da un’impronta 1 Matteo Vaccari prese responsabilmente questo incarico 2 https://agilemovement.it/ 3 Il movimento è stato fondato da Marco Abis 4 https://agilemovement.it/chi-siamo/ 5 https://ronjeffries.com/articles/018-01ff/abandon-1/ A g i l e I t a l i a 57

La punta di diamante di questo percorso è rappresentata panorama italiano: rimane un evento generalista e per molte dalla nuova conferenza Working Software il cui obiettivo persone un punto di partenza che apre la mente, infonde era proprio restituire centralità alla tecnica, senza la quale entusiasmo e innesca la voglia di approfondire e, soprattutto, nessun processo e nessuna dinamica aziendale può avere di sperimentare nella propria azienda. effettivamente successo. Obiettivo centrato, a mio avviso. Rimane e rimarrà gratuito per i partecipanti, ve lo garantisco, Il nome della conferenza, fortemente ancorato al “Manifesto anche perché è sempre più alto il numero delle aziende che per lo sviluppo agile di software” , ha proprio il significato di ci chiedono di sponsorizzare: sarà per la visibilità, sarà perché rimarcare il ferreo convincimento che il movimento agile esserci è un piacere. Continuo a credere che la ragione italiano deve avere come obiettivo primario la diffusione dei principale sia il genuino desiderio di sostenere un’iniziativa che principi e delle pratiche agili in ambito tecnico. a quelle aziende ha dato molto, anzi moltissimo. Gli eventi, guardandoli nel loro insieme, affrontano un mix In questo evento si respira il vero senso di community. Penso adeguato di tematiche generaliste su agile e tematiche con all’unconference, alle 170 proposte di talk, penso alla lunga una valenza specificatamente tecnica - nel senso di tecnica lista di attesa delle persone che non riusciamo ad accogliere… informatica. E penso infine agli speaker che si ostinano a proporre, a Un’altra azione è stata contribuire, con gradi diversi di sperimentare e a intervenire gratuitamente. coinvolgimento, agli eventi nati in modo autonomo negli anni passati e che, secondo noi, avevano una qualche rilevanza Come ci siamo organizzati rispetto ai nostri scopi: Agile Coach Camp , Product Ownership Un cambiamento evidente avvenuto nell’associazione è il Camp e Agile for innovation . Altre collaborazioni sono state numero di volontari che concretamente danno un contributo impostate e si svilupperanno nei prossimi mesi, per esempio la alla vita associativa. co-organizzazione degli Accessibility days. Abbiamo chiesto un aiuto e l’aiuto è arrivato: puntuale, Nel 2020 nascerà l’Agile People Camp con l’obiettivo di professionale, appassionato. mettere al centro dell’attenzione le dinamiche legate alle I volontari si sentono di appartenere ad un progetto, spinti persone, come suggerito dal primo valore del Manifesto. dall’idea - dall’ideale ? - di contribuire al cambiamento delle Tra gli esperimenti rilevanti di questi anni cito: una conferenza aziende e del nostro paese. A loro va il mio secondo personale completamente in inglese (Bolzano), l’apertura e lo scambio ringraziamento. con enti esterni (università, ordini professionali, istituzioni, etc), In questi tre anni ci siamo dati una forma organizzativa. le sponsorizzazioni seriali, le media-partnership, nuovi formati All’interno dell’associazione sono nati tre gruppi permanenti di talk, una serie di piccole e grandi innovazioni organizzative che si occupano di tre tematiche essenziali quando si organizza all’interno dei singoli eventi. una conferenza: comunicazione, contenuti e sponsor. Intanto, da circa una trentina del 2017, il numero dei soci sfiora I gruppi sono formati da persone che hanno scoperto e appreso oggi i 300. modalità e strumenti operativi per condurre la loro attività, Mi preme precisare che tutte queste iniziative non sono “mie”. acquisendo peraltro una nuova professionalità. La gran parte è stata innescata e portata a compimento dai Dai gruppi si staccano una o due persone che confluiscono nel volontari dell’associazione, ai quali va il mio primo personale gruppo operativo che gestisce il singolo evento, in funzione ringraziamento. delle necessità contingenti. Il merito che mi prendo è quello di aver contribuito con Stiamo imparando a far funzionare questa cosa: sperimentiamo, approccio da servant leader a creare un clima accogliente sbagliamo e poi troviamo la strada giusta, quasi giusta. rispetto alle nuove iniziative, dando un aiuto concreto a chi si Questo modello è nato all’interno dell’annuale assemblea prendeva sulle spalle la loro organizzazione. che ha trovato casa a Bologna e che si celebra solitamente a gennaio. Italian Agile Day(s) Un momento istituzionale (si approva il bilancio, per esempio) Il focus dell’associazione è sempre rivolto anno dopo anno che diventa poi un momento di review, retrospettiva e quindi alla realizzazione del “miglior IAD di sempre”. Credo che con di rilancio della vita associativa. Si chiude una (lunga) iterazione l’evento di Modena questo mantra abbia raggiunto il suo apice, e se ne apre una nuova. senza nulla togliere a Urbino - con la sfida alla sede meno Tracciare un bilancio complessivo di questi tre anni è arduo, raggiungibile e più labirintica di sempre - e a Brescia - punto di serve un po’ di tempo per far decantare le varie vicende ed riferimento ormai abituale per questa conferenza. emozioni. A pelle dico positivo. Questo evento è cresciuto in termini di riconoscibilità nel 58

Un rammarico che organizzano meetup (dagli XPUG, ai gruppi verticali Tra molti elementi di successo, ci sono tanti insuccessi. Per su una singola tecnologia) o altre iniziative che incrociano orgoglio e per brevità non li elenco tutti, sarei tedioso e anche ortogonalmente i temi dell’agilità. Far conoscere le nostre la trasparenza ha un limite :) conferenze, offrire servizi, conoscere e amplificare le loro Uno però lo voglio citare perché un po’ mi angustia. iniziative sarebbe lo scopo di questo gruppo. L’auspicio è che Alcuni eventi sono nati in seno a IAM: li abbiamo lanciati, li le comunità siano generative di eventi sotto il cappello di IAM. abbiamo sostenuti e coccolati, abbiamo faticato per realizzarli. Parlando di comunità mi riferisco anche alle altre iniziative Poi i compagni di viaggio si sono staccati e hanno proseguito estremamente interessanti che si ripromettono di diffondere i da soli quando si sono sentiti sufficientemente forti. principi e i valori lean e agile, come questa di Agile for Italy che La scelta è legittima e in qualche modo fisiologica; credo che oggi mi ospita e alla quale abbiamo aperto la porta durante gli un riconoscimento del lavoro svolto dall’associazione, però, eventi recenti. fosse doveroso. L’altra grande attività è rendere sempre più snella la Ecco, questo è proprio un rammarico. preparazione degli eventi: quando il numero di eventi cresce e bisogna farcela contando sullo stesso numero di persone è Scenari futuri necessario aumentare l’efficienza e automatizzare quanto è Prevedere il futuro è un esercizio destinato al fallimento: la possibile. Abbiamo parecchia strada da fare. realtà sarà comunque diversa, ora più lenta, ora più veloce, ma Forse un terzo nuovo gruppo che scriva linee guida per i vari sempre diversa e soprattutto inaspettata. tipi di eventi potrebbe aiutare. Noi intanto ci organizziamo per governare il futuro. Un’altra importante direzione di lavoro è proprio la vita Sento l’esigenza di affrontare con coraggio due aspetti che fino associativa nella dimensione del confronto interno e ad ora sono rimasti sullo sfondo: il primo riguarda la relazione dell’elaborazione di nuove iniziative o del rafforzamento con il movimento agile internazionale e il secondo la relazione di quelle esistenti. Dobbiamo continuamente farci queste con le comunità locali. Forse si potrebbe estendere il modello domande: stiamo andando nelle giusta direzione? Cosa attuale creando due nuovi gruppi. possiamo fare per migliorare? Nel primo caso il compito sarebbe quello di creare relazioni E darci anche delle risposte. stabili con l’estero. Premesso che non esistono comunità negli Infine il motore di tutto: i volontari. altri paesi con le caratteristiche di quella italiana, l’idea è quella Il numero di persone coinvolte è auspicabilmente destinato a di sviluppare una rete, per esempio, di speaker stranieri che crescere. Persone che abbiano voglia di dedicarsi ad iniziative possano dare un contributo in termini di contenuti ai nostri il cui nobile fine è cambiare il paese in meglio e prima di tutto eventi e, viceversa, che i nostri speaker - ne abbiamo di bravi - cambiare sé stessi. Forse è un’utopia, ma intanto le ringrazio si misurino in eventi esteri. personalmente per la terza volta, ancor prima che arrivino. Nel secondo caso mi riferisco ad un coordinamento con le comunità locali italiane: in molte città esistono gruppi Fabio Ghislandi - Presidente dell’Italian Agile Movement A g i l e I t a l i a 59

Alessandro Giardina Tesoriere dell’Italian Agile Movement Durante i miei studi universitari in Ingegneria Informatica alla fine degli anni ‘90 ho iniziato a lavorare come sviluppatore nel campo del software per piccole imprese, negozi, ristoranti e dentisti. Dopo la laurea nel 2002 ho continuato a sviluppare nel campo dei siti di e-commerce, prenotazioni alberghiere e gestione di conferenze. Nel 2005 sono entrato in Studiofarma, oggi parte di CompuGroup Medical AG, con il ruolo di senior developer. Durante i primi 3 anni ho preso parte allo sviluppo di piattaforme web a livello nazionale utilizzate dal Sistema Sanitario Nazionale Italiano per la prescrizione e la fornitura di ausili e dispositivi medici (farmaci, protesi, incontinenza, diabetica, celiachia, ossigenoterapia, malattie rare). Nel 2008 sono diventato Project Manager, successivamente evoluto come Product Owner, del team in cui avevo lavorato come sviluppatore negli anni precedenti. Allo stesso tempo, ho concentrato il mio interesse verso le metodologie agili, cercando “Better ways of developing software”... Supporto la comunità Agile italiana servendo come segretario e tesoriere di Italian Agile Movement dal 2014. Nel 2017 sono entrato in Docebo, uno degli attori più importanti nel settore LMS (Learning Management System), con il ruolo di Product Owner. Ho preso la responsabilità dello sviluppo di funzionalità core dell’LMS insieme a un team di sviluppo distribuito a livello internazionale. Parallelamente ho avuto l’opportunità di lavorare come coach a supporto dei 14 team di sviluppo Docebo. All’inizio del 2019 ho assunto il ruolo di Scrum Master nel team di intelligenza artificiale Docebo, composto da 10 persone tra data scientist, sviluppatori, Ops engineer e tester, dedicato allo sviluppo di algoritmi ML per il Natural Language Processing, il riconoscimento semantico e le interfacce conversazionali. A Novembre 2019 sono entrato in Intré con il ruolo di Agile Delivery Manager. Mi occupo di facilitare una collaborazione sana ed efficace tra i team di Intré e i clienti. Allo stesso tempo, ho la responsabilità delle iniziative di formazione e sviluppo personale all’interno dell’azienda. 60

1. Come pensi che stiano cambiando i contenuti di docenti universitari abbiano chiesto ad Italian Agile Movement manifestazioni come IAD (sembra che si stia andando di tenere delle lezioni o dei workshop agli studenti, cosa che maggiormente verso aspetti del mindset) ? abbiamo fatto molto volentieri, ma sono casi rari rispetto a Assolutamente: anno dopo anno le tematiche che emergono quanto ci sarebbe piaciuto fare. dalla community si espandono dal mero sviluppo software, Per le scuole superiori è ancora più difficile entrare. Ma abbracciando tutti gli aspetti del knowledge working: grazie all’Alternanza Scuola-Lavoro, il 2019 è stato il 4° anno design, management, leadership, marketing, contratti, consecutivo in cui lo IAD è stato animato da un numero via human resources,… Questo è estremamente positivo, perché via crescente di volontari (8 nel 2016, 32 nel 2019) provenienti rende evidente come i valori e principi del Manifesto Agile da scuole superiori: studenti e insegnanti sono ben lieti di siano universali, ma ha come rovescio della medaglia la partecipare a delle iniziative brevi temporalmente, ma molto “disaffezione” degli agilisti della prima ora, gli sviluppatori formative: insegniamo ai ragazzi i principi del Manifesto, software, dagli eventi che organizziamo. Per questo abbiamo facilitiamo la loro auto-organizzazione nel comprendere le deciso correggere la rotta, sia dedicando maggiore attenzione necessità di una conferenza e ideare le attività d svolgere; ai temi prettamente tecnici, sia dedicando loro una conferenza facciamo vivere loro le 2 giornate di IAD come protagonisti, e specifica, Working Software, che nella sua prima edizione concludiamo l’esperienza con un retrospettiva. I feedback sono ha avuto un buon riscontro: https://www.agilemovement.it/ molto positivi, ragazzi e insegnanti valutano sempre queste workingsoftware/ come l’iniziativa di alternanza Scuola-Lavoro più interessante, Mi auguro che la prossima edizione di Working Software porti formativa e divertente. tematiche ancora più avanzare e “innovative” della prima In sintesi, ci sono degli episodi interessanti e scambi di successo, edizione. ma abbiamo ancora molta strada da fare su questa tematica. 2. Come sta evolvendo il focus sul concetto di «Fattore 4. Quali aspetti negativi stai cogliendo nella divulgazione Umano» nel mondo Agile Italiano? dell’Agile in Italia (fuffa? buzzword?) ? Il fattore umano è il faro che dovrebbe guidare tutti quelli Abbiamo sempre in Italia, come nel resto del mondo, episodi che si muovono nel nostro mondo. Nascono continuamente di Dark Agile o Fake Agile, che dir si voglia (ma attenzione a nuova pratiche, framework, scaling framework, tool, che non scadere nella presunzione di avere l’unica verità rivelata, spesso tendono a trascurare il 1° e 3° valore del Manifesto, così tutti ci macchiamo di episodi di fake agile prima o poi nella come il 4°, 5° e 6° principio. Il motivo, a mio modo di vedere, nostra carriera professionale). è che il fattore umano è “intangibile”, difficilmente misurabile Ma nel tempo ho maturato una mia idea personale su questo e comprimibile in un framework o tool che devono essere aspetto: è normale, e forse, opportuno. E’ selezione naturale. venduti speso a persone o organizzazioni che vogliono “fare” Organizzazioni che seguono pratiche e percorrono un Agile” alla svelta, senza lo sforzo di capire che serve “essere” cambiamento che le porta ad avere successo, con persone agili. e clienti felici: mi interessano, voglio sentire la loro storia Consapevoli di questo problema, qualche mese fa abbiamo e ispirarmi. Organizzazioni che seguono pratiche ma non deciso di lanciarci un esperimento per fare qualcosa di percorrono alcun cambiamento e rimangono con persone e concreto: https://agilemovement.it/agilepeoplecamp/ clienti insoddisfatti? Pazienza, mi auguro che persone e clienti Funzionerà? Chissà, ma di certo ci divertiremo! possano scegliere lidi differenti. Non sono particolarmente propenso a spendere energie in crociate anti-fake agile 3. Come si sta rapportando il mondo dell’Education istituzionale (Scuole e Università) rispetto al mindset Agile? 5. Agile Marketing e Business Agility: quale futuro? In modo molto timido, disinteressato, distante. Con le dovute Un futuro interessante e pieno di opportunità. Come già eccezioni. anticipavo nella risposta alla prima domanda, i valori e principi E’ dal 2011 che l’Italian Agile Day e altre conferenze si tengono del Manifesto Agile stanno trovando sempre più applicazioni al in una sede universitaria: Roma, Milano, Reggio Emilia, di fuori del software, verso tutte le sfumature del knowledge Ancona, Brescia, Venezia, Trento, Bari, Napoli, Pavia, Urbino, working. Ovunque ci sia un gruppo di persone che collabora Modena. Le università sono ideali perché possono mettere a su attività creative e non ripetitive, l’agilità si può sperimentare disposizione aule molto capienti a prezzi estremamente ridotti, e può avere successo. Marketing, business, ma ci sono anche talvolta addirittura gratuitamente. Organizzare eventi nelle esempi di Onlus per i propri progetti no-profit, studi legali, studi università farebbe supporre una grande partecipazione di di produzione di contenuti multimediali,… studenti e docenti dell’Università che ospita l’evento. E invece Sono storie che è bello sentire. Ho in mente una conferenza le statistiche ci dicono che studenti e docenti sono solo l’1-2% da dedicare a questi temi, antitetica a Working Software, delle persone che effettivamente partecipano alle conferenze, potremmo chiamarla “Everything but the software”.. pur essendo a casa loro. E’ però capitato alcune volte che dopo una conferenza i A g i l e I t a l i a 61

Italian Agile Movement Eventi e Dettagli sull’associazione Italian Agile Movement Eventi Passati, Presenti e Futuri PO Camp https://agilemovement.it/ https://agilemovement.it/news/eventi/ http://www.pocamp.it/front/ Agile People Camp Agile Coach Camp Italian Agile Days prenota https://agilecoachcamp.it/ https://www.agileday.it/front/ https://tickets.agilemovement.it/event/apc2020 Materiale Audio, Video, Slides Podcast Podcast Video AgileForItaly Slides IAD https://www.officinaagile.it/ https://vimeo.com/italianagileday https://www.agileday.it/front/ https://www.agileforitaly.com/podcast/ 62

https://agileitalia.agileforitaly.com Ci vediamo il 9 Marzo AgileForItaly A g i l e I t a l i a 63


Like this book? You can publish your book online for free in a few minutes!
Create your own flipbook