Prof Bad Trip, A Saucerful of Colours, Gianluca Lerici

["Cleaner 54 Collage 21x30 cm 1988","Space Robot 55 Collage 30x42 cm 1988","Skycrapers\u2019 Robot 56 Collage 20x30 cm 1990","Robot Dentiera 57 Collage 33x41 cm 1998","Maschera Nera 58 Collage 24x33 cm 1999","Sick Face 59 Collage 21x30 cm 1992","I Potenti dell\u2019Impero Androide 60 Collage 24x32 cm 1985","Nexus 5 61 Acrilico su Plastica \/ Acrylic on Plastic 17x29x21 cm 2006","Nexus 4 62 Acrilico su Plastica \/ Acrylic on Plastic 15x27x18 cm 2006","Lego Robot 63 Lego 22x24x21 cm 2004","Blu Hair in Collaborazione con \/ in Cooperation with Good Jena 64 Acrilico su Cartapesta \/ Acrylic on Papier-Mache 38x28x11 cm 2000","Quintuplet in Collaborazione con \/ in Cooperation with Good Jena 65 Acrilico su Cartapesta \/ Acrylic on Papier-Mache 15x15x30 cm 2002","Pianta Mutante in Collaborazione con \/ in Cooperation with Good Jena 66 Acrilico su Cartapesta \/ Acrylic on Papier-Mache 41x49x4 cm 2002","Helter Skelter Side 1\/2 67 Acrilico su Vinile \/ Acrylic on Vinyl \u00d8 30 cm 2006","Helter Skelter Side 3\/4 68 Acrilico su Vinile \/ Acrylic on Vinyl \u00d8 30 cm 2006","","PROFILO BIOGRAFICO BIOGRAPHICAL PROFILE a cura di \/ edited by Vittore Baroni, Stefano Dazzi Dvo\u0159\u00e1k, Jenamarie Filaccio Traduzione di \/ Translation by James Harris 113","Nato a La Spezia il 21 maggio 1963, figlio unico di padre marconista navale e madre \u201ccasalinga apprensiva e iperprotettiva\u201d, \u201cmuscolaio\u201d (insacchettatore di cozze) l\u2019estate e studente irrequieto il resto dell\u2019anno, a cavallo tra gli anni \u201970 e \u201980 Gianluca Lerici \u00e8 conosciuto nella sua zona come \u201cGianluca Punk\u201d. DJ dai gusti provocatori per la libera Radio Popolare Alternativa a La Spezia dal 1979 al 1983, tra il 1980 e il 1982 egli \u00e8 difatti attivo anche come cantante nel gruppo hardcore punk Holocaust (dopo qualche anno di rodaggio nella scalcinata band liceale Putrefax), prendendo parte cos\u00ec alla scena italiana del punk pi\u00f9 estremo e politicizzato, nell\u2019ambito di quello che sar\u00e0 poi noto come il Granducato Hardcore. Ritagliando immagini da riviste e libri di storia, Gianluca crea la sua prima fanzine fai-da-te, \u201cAnarchy\u201d, due soli numeri in fotocopia con collage che occhieggiano a Winston Smith (l\u2019ammirato grafico in residenza della Alternative Tentacles dei Dead Kennedys). Tra i vinili punk che ama collezionare, c\u2019\u00e8 anche il primo album della band hardcore californiana The Angry Samoans, Inside My Brain, uscito nel 1980 per la Bad Trip Records: la vita ci elargisce spesso dei \u201ccattivi viaggi\u201d e quindi, in ossequio alla disincantata attitudine nichilista delle trib\u00f9 punk, Lerici decide di firmare le proprie creazioni grafiche con la sigla Bad Trip Productions. Assieme all\u2019amico Benzo del gruppo punk spezzino Fall Out, conosciuto nel \u201978 all\u2019uscita di scuola e gi\u00e0 compagno di svariate avventure musical- movimentiste, Lerici produce poi la fanzine punk \u201cArchaeopteryx\u201d, in puro \u201cstile Crass\u201d, di cui escono una manciata di numeri tra il 1981 e il 1984 (i primi due in eliocopia, i successivi stampati presso la tipografia anarchica di Carrara), una pubblicazione del tutto organica alla vivace sottocultura hardcore punk dell\u2019epoca (ma a Gianluca capita anche, durante una diretta radio, di cantare Mongoloid dei Devo). Come Bad Trip, Lerici inizia a creare grafiche e articoli per fanzine, disegnando anche magliette autoprodotte e volantini per concerti della scena punk della Lunigiana. Negli stessi anni, partecipa a manifestazioni di movimento e azioni di protesta, entrando pi\u00f9 volte in conflitto con le autorit\u00e0 e le istituzioni preposte: viene denunciato per occupazione di centro sociale, danneggiamento, corteo non autorizzato, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, collezionando sette diverse denunce (e un totale di quattro giorni di carcere). Nel 1983 conosce Jenamarie Filaccio, giovane scultrice americana e futura inseparabile compagna di vita. Nel 1987, come componente del trio Azione Aliena, Lerici partecipa ad un concerto al centro sociale Kronstatd di La Spezia (in parte documentato su cassetta) e produce materiali grafici per l\u2019omonimo foglio\/fanzine \u201cAzione Aliena\u201d. L\u2019anno successivo, assieme all\u2019amico Tingis collabora con disegni, impaginazione e altro alla fanzine \u201cStanza 101\u201d, stampata a Carrara, per il cui primo numero scrive anche l\u2019articolo \u201cRiciclart!\u201d, sulle tecniche di riciclaggio in ambito artistico dai collage dada ai nostri giorni. Lasciato per \u201cincompatibilit\u00e0 caratteriale\u201d il liceo scientifico, Gianluca si trasferisce al liceo artistico di Carrara e frequenta in seguito la locale Accademia di Belle Arti dove, dopo un primo anno con indirizzo pittura, si diploma in scultura nel 1988. All\u2019epoca dei corsi in Accademia, in polemica con l\u2019apatia e l\u2019ignoranza dei docenti e dell\u2019intero ambiente studentesco nei confronti delle nuove tendenze dell\u2019arte contemporanea, Lerici si autoproclama Professore, diventando definitivamente il Prof. Bad Trip.","Between the 70s and 80s Gianluca Lerici is known in his area as \u201cGianluca Punk\u201d, born in La Spezia on the 21st of May 1963, single child of \u201cnaval marconist\u201d father and \u201capprensive over-protective housewife\u201d mother, a \u201cmuscolaio\u201d (muscle packager) in the summer and unrestful student the rest of the year. DJ for Radio Popolare Alternativa in La Spezia from 1979 to 1983 with a provoking taste in music, between 1980 and 1982 he is singer for hardcore punk band Holocaust (after a few years experience in shabby highschool band Putrefax), thus taking part in the most extreme and politicised punk scene in Italy which will eventually be known as the Granducato Hardcore. Gianluca creates his first do-it-yourself fanzine cutting out images from magazines and history books, \u201cAnarchy\u201d, only two photocopied numbers with collages that in some way remind of Winston Smith (the highly thought of resident graphic designer at Dead Kennedy\u2019s Alternative Tentacles). Among the punk records he so loves to collect, is the first album by californian hardcore band The Angry Samoans, Inside MyBrain, released in 1980 by Bad Trip Records. Life often offers \u201cbad trips\u201d therefore, with anichilist punk attitude, Lerici decides to sign his visual work as Bad Trip Productions. With Benzo of punk band Fall Out from La Spezia, a companion of musical adventures that he met in 1978 coming out from school, Lerici produces the punk fanzine \u201cArchaeopteryx\u201d in a pure \u201cCrass style\u201d, of which a few numbers came out between 1981 and 1984 (the first two were duplicated with \u201cheliocopies\u201d, and subsequent editions were printed at the Carrara anarchist typography), an organically close publication to the vibrant hardcore punk subculture of the time (but Gianluca also happens to sing Mongoloid by Devo during a live radio performance). Lerici starts doing graphic design and articles for fanzines as Bad Trip, also self-producing t-shirts and flyers for concerts of the punk scene of the Lunigiana. In the same years, he takes part in demonstrations and acts of protest, entering several times in conflict with the authorities and institutions in charge: the police receives seven separate complaints accusing him of occupation of a social center, damage, unauthorized march, resistance and insulting a public official, resulting in a total of four days in jail. In 1983 Lerici meets Jenamarie Filaccio, a young American sculptor and inseparable future life partner. In 1987, as part of the Azione Aliena trio, Lerici takes part in a concert at Kronstatd social center of La Spezia (partly documented on tape) and produces graphic material for the homonymous paper\/fanzine called \u201cAzione Aliena\u201d. The following year, he works with his friend Tingis providing drawings, layouts and more for \u201cStanza 101\u201d fanzine, printed in Carrara, for the first issue he also writes about recycling techniques in art, from Dada collages to today in the article \u201cRiciclart!\u201d. Leaving high school due to \u201cincompatibility of character\u201d, Gianluca moved to art high school in Carrara and later attended the local Academy of Fine Arts where, after a year of painting, he graduated in sculpture in 1988. During the Academy courses, in opposition to the apathy and ignorance of the teachers and the entire student environment towards new trends in contemporary art, Lerici self-proclaimed himself professor, becoming permanently Professor Bad Trip.","Terminati gli studi, a cavallo tra anni \u201980 e \u201990 il giovane artista affina il proprio peculiare stile grafico dalle spesse e volitive linee nere, ispirato da autori leggendari della tradizione fumettistica underground e popolare (Basil Wolverton, Ed \u201cBig Daddy\u201d Roth, Robert Crumb, Robert Williams, Magnus, ecc.), ma anche dalle controculture rock e psichedeliche, dai film anomali e inquietanti di David Cronenberg e David Lynch, dalla fantascienza distopica di scrittori come William S. Burroughs, J.G. Ballard e Philip K. Dick, diretti precursori dell\u2019immaginario \u201ccyberpunk\u201d di William Gibson e Bruce Sterling. Il lavoro incessante e il segno rugoso e allucinato sempre pi\u00f9 inconfondibile, conducono ben presto Gianluca ad ampliare il raggio delle sue collaborazioni ben oltre i confini della scena hardcore della Costa Ovest. Uno stretto sodalizio si stabilisce in particolare coi membri del collettivo milanese delle edizioni ShaKe, guidato da E. \u201cGomma\u201d Guarneri e Raf Valvola, per la cui \u201crivista internazionale underground\u201d \u201cDecoder\u201d Lerici realizza numerosi e allucinati collage di copertina, deliranti storie a fumetti di coatta degradazione punk e orwelliane illustrazioni tecno- tribali. Grazie alla visibilit\u00e0 di \u201cDecoder\u201d, una delle pi\u00f9 note e apprezzate fanzine italiane dell\u2019epoca, l\u2019arte del Prof. Bad Trip (che pur non fa alcun uso di computer) viene sempre pi\u00f9 identificata - e indotta ad identificarsi - con le problematiche del movimento cyberpunk, in piena espansione nei primi anni \u201990, auspicando una fusione di tradizioni controculturali libertarie e nuove tecnologie informatiche ed introducendo inedite figure ribellistiche (come quella dell\u2019hacker). Si ampliano di conseguenza per Lerici anche i contatti e le collaborazioni con altre case editrici, nel settore del fumetto indipendente e dell\u2019illustrazione (R&R Editrice) o vicine alle culture antagoniste (AAA Edizioni, Castelvecchi, Stampa Alternativa, Manifesto libri), ma senza trascurare i rapporti con grandi editori come Mondadori, per cui l\u2019artista realizza numerose copertine (tra le pi\u00f9 note, quelle per i primi libri di Niccol\u00f2 Ammaniti). Nel tempo, Gianluca avr\u00e0 modo di occuparsi delle copertine di alcuni dei suoi autori di riferimento, come il teorico del situazionismo Guy Debord (per gli Oscar Mondadori) e l\u2019autore di fantascienza P.K. Dick (per Agenzia X), lo scrittore di storie del mistero Edgar Allan Poe (I Miti Mondadori) e il \u201cnome multiplo\u201d Luther Blissett (Mondadori, AAA Edizioni). In particolare, Lerici realizza numerose illustrazioni per vari libri e pubblicazioni anomale delle AAA Edizioni degli amici Piermario Ciani e Vittore Baroni, completando nel 1996 le 48 \u201cmostruose\u201d cartoline in bianco e nero dell\u2019originale libro da ritagliare Freak Shock, purtroppo mai giunto a pubblicazione. Tavole di Prof. Bad Trip appaiono anche su popolari riviste con distribuzione in edicola come l\u2019influente \u201cFrigidaire\u201d (Stefano Tamburini \u00e8 uno degli autori di culto di Gianluca) e \u201cTempi Supplementari\u201d, i mensili musicali \u201cRockerilla\u201d (dove cura la \u201crubrica di ossessioni e spazzatura culturale\u201d \u201cTrash\u201d, su testi di Vittore Baroni) e \u201cRumore\u201d (la strip \u201cRumore\u201d), \u201cPulp libri\u201d, \u201cTic\u201d, ecc. Parallelamente, continuano le collaborazioni \u201cmilitanti\u201d con una gran quantit\u00e0 di fanzine, fogli politici di movimento e pubblicazioni sotterranee, che spesso sfoggiano disegni di Bad Trip in copertina: \u201cVinile\u201d, \u201cDeriveApprodi\u201d, \u201cPerterra\u201d, \u201cInsekten Sekte\u201d, \u201cDelirio\u201d, \u201cUnderground\u201d, \u201cCyber Zone\u201d, \u201cTechno Body Way\u201d, \u201cAmen: this is religion\u201d, \u201cAparte\u201d, \u201cNext Exit\u201d, ecc. ecc. Assecondando la propria passione per la musica rock e la sperimentazione sonora, Gianluca crea inoltre negli anni un\u2019infinit\u00e0 di copertine discografiche, locandine, poster e magliette per un gran numero di gruppi punk e formazioni dell\u2019area industrial-elettronica (Fall Out, Polvere di Pinguino, Nuts, Double Deck 5, Starfuckers, Meathead, Zeni Geva, The A-10, Officine Schwartz, Psychic TV, Le Forbici di Manit\u00f9, Evolution So Far, Gargantha, Radio Zero, ecc.). Accetta poi da una nota etichetta di La Spezia commissioni commerciali per la realizzazione delle copertine di numerosi bootleg e dischi dal vivo non ufficiali di leggende del rock (The Who, Jimi Hendrix, Frank Zappa, Led Zeppelin, Van Halen, Yes, Santana, AC\/DC, ecc.), ideando per alcuni di questi pure elaborati libretti illustrati. Molti anche i manifesti e lavori grafici realizzati per Centri Sociali dell\u2019intera penisola, da Milano a Palermo, e per feste e manifestazioni dell\u2019area anarchica (a cui, per le sue schiette convinzioni anarco-libertarie si sentir\u00e0 sempre molto legato), o per situazioni congeniali come l\u2019associazione culturale Katodik Karma di La Spezia (per una pi\u00f9 completa lista annotata di collaborazioni e pubblicazioni, si veda l\u2019articolata sezione dedicata a Gianluca Lerici del sito www.gomma.tv curato da E. \u201cGomma\u201d Guarneri). Dal settembre 1989, Gianluca svolge a Salerno il servizio di leva obbligatorio presso l\u201989a Brigata di Fanteria \u201cSalerno\u201d, per cui ha l\u2019incarico di disegnare, nel suo stile fumettistico solo blandamente camuffato, il calendario ufficiale del 1990 (oggi una rarit\u00e0 per collezionisti).","After completing his studies between the 80s and 90s, the young artist perfects his unique graphic style with thick black wavy lines, inspired by legendary authors of the tradition of underground and mainstream comics (Basil Wolverton, Ed \u201cBig Daddy\u201d Roth, Robert Crumb, Robert Williams, Magnus, etc.), but also by rock and psychedelic counterculture, by abnormal and disturbing films by David Cronenberg and David Lynch, by the dystopian fiction of writers like William S. Burroughs, J.G. Ballard and Philip K. Dick, direct precursors of the \u201ccyberpunk\u201d imaginary of William Gibson and Bruce Sterling. The incessant work and squiggly hallucinated style becomes evermore unmistakable, soon leading Gianluca to broaden his collaborations beyond the boundaries of the West Coast hardcore scene. A close partnership is established in particular with members of the Milanese collective ShaKe editions, led by E. \u201cGomma\u201d Guarneri and Raf Valvola, for which Lerici makes numerous spaced out cover collages, delirious comic stories of punk degradation and Orwellian techno-tribal illustrations for the \u201cinternational underground magazine \u201cDecoder\u201d. Thanks to the high profile of \u201cDecoder\u201d, one of the best known and appreciated Italian fanzines of the time, the art of Professor Bad Trip (which makes no use of computers) is increasingly identified with issues of the cyberpunk movement, booming in the early 90s and merging countercultural libertarian traditions and new information technologies along with previously unheard of rebelliuos figures (like hackers). Lerici also expands his contacts and cooperation with other publishers in the field of independent comics and illustration (R&R Editrice) and those close to the antagonist cultures (AAA Edizioni, Castelvecchi, Stampa Alternativa, Manifesto libri) not forgetting collaboration with major publishers such as Mondadori, for which the artist created many covers (among the best known are those for the early Niccol\u00f2 Ammaniti books). Eventually Gianluca will illustrate the covers for a few of his authors of reference, like the theoretician of situationism Guy Debord (for Oscar Mondadori) and the science fiction author P.K. Dick (for Agenzia X), Edgar Allan Poe (I Miti Mondadori) and the \u201cmultiple individual\u201d Luther Blissett (Mondadori, AAA Edizioni). Lerici creates numerous illustrations for various books and one-off publications for AAA Edizioni run by friends Piermario Ciani and Vittore Baroni, completing in 1996 the 48 \u201cmonstrous\u201d black and white postcards for the cut-out book called Freak Shock, unfortunately never published. Prof. Bad Trip\u2019s work also appears on popular magazines that were sold on newsstands such as the influential \u201cFrigidaire\u201d (Stefano Tamburini is one of Gianluca\u2019s cult authors) and \u201cTempi Supplementari\u201d, the monthly music magazines \u201cRockerilla\u201d (where he oversees the \u201ccolumn of obsessions and cultural garbage\u201d called \u201cTrash\u201d, with texts by Vittore Baroni) and \u201cRumore\u201d (the comic strip \u201cRumore\u201d), \u201cPulp libri\u201d, \u201cTic\u201d, etc. Meanwhile Gianluca carries on with \u201cmilitant\u201d partnerships with many fanzines, political magazines of the \u201cmovement\u201d and underground publications, which often feature designs by Bad Trip on the cover: \u201cVinile\u201d, \u201cDeriveApprodi\u201d, \u201cPerterra\u201d, \u201cInsekten Sekte\u201d, \u201cDelirio\u201d, \u201cUnderground\u201d, \u201cCyber Z\u200b\u200b one\u201d, \u201cTechno Body Way\u201d, \u201cAmen: this is religion\u201d, \u201cAparte\u201d, \u201cNext Exit\u201d, etc. Complying with his passion for rock music and sound experimentation, Gianluca also creates through the years countless record covers, flyers, posters and t-shirts for a number of punk bands and projects of the industrial-electronic area (Fall Out, Polvere di Pinguino, Nuts, Double Deck 5, Starfuckers, Meathead, Zeni Geva, The A-10, Officine Schwartz, Psychic TV, Forbici di Manit\u00f9, Evolution So Far, Gargantha, Radio Zero, etc.). The Professor also accepts commercial commissions from a well-known label of La Spezia doing covers of numerous bootlegs and unofficial live recordings of rock legends (The Who, Jimi Hendrix, Frank Zappa, Led Zeppelin, Van Halen, Yes, Santana, AC \/ DC, etc.), designing for some of these elaborate illustrated booklets as well. Also many posters and graphic works were done for social centers of the peninsula, from Milan to Palermo, or for anarchist festivals and events (to which he will always feel very close because of his anarchic-libertarian beliefs) or for related situations like Katodik Karma cultural association of La Spezia (for a more complete list of annotated collaborations and publications, see the articulated section dedicated to Gianluca Lerici in the web site www. gomma.tv edited by E. \u201cGomma\u201d Guarneri). From September 1989 Gianluca was in Salerno on compulsory military service with the 89th Infantry Brigade \u201cSalerno\u201d, for which he was commissioned to draw the official calendar of 1990 (now a rarity for collectors) in his own mildly camouflaged comic style.","Durante la naja continua a realizzare tavole, disegni e collage seppure in condizioni precarie, utilizzando anche timbri e cancelleria sottratta agli uffici militari. Appena concluso il servizio militare, Gianluca trova impiego presso un liceo artistico privato di La Spezia dove insegna per un anno materie artistiche, divenendo a tutti gli effetti \u201cProfessore\u201d, un\u2019esperienza che ripeter\u00e0 in seguito tenendo un corso presso il NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano. A cavallo tra gli anni \u201980 e \u201990, Bad Trip registra alcune cassette \u201ccasalinghe\u201d in tiratura limitata, suonando assieme a Jena con tastierine elettroniche e strumenti giocattolo ed utilizzando le sigle di vari gruppi fantasma (Garbage Pail Kids, The Body Parts, The Bad Trips, ecc.). Gianluca ama inoltre esibirsi in feste private e situazioni pubbliche nelle vesti di disc jockey, attingendo i vinili dalla sua cospicua collezione e adottando diverse denominazioni (Prof. Bad Trip DJ, Vinyl Junkie DJ, Jocko Homo DJ, DJ Partizan, ecc.) in rapporto ai diversi generi di musica proposti, che spaziano dal pop-trash dei \u201950 alla psichedelia classica, dalla musica folk politica italiana dei \u201960-\u201970 all\u2019hardcore techno pi\u00f9 pestona. Per Halloween pu\u00f2 capitare spesso di imbattersi nei dj-set di Gianluca alla Scaletta o al Portrait Caf\u00e8 di La Spezia, ma il Professore prepara anche vere e proprie esibizioni a tema, come la selezione di musiche robotiche (elettronica \u201970, industrial \u201980, techno-trash \u201990) che nel 1999 presenta sotto il titolo Il garage ermetico alla Galleria del Museo dell\u2019Arredo Contemporaneo di Russi (Ravenna). Nel 1991 Lerici completa la storia a fumetti \u201cDirk Dare the Dark Surfer\u201d su testi di Baroni per un progetto dell\u2019etichetta discografica milanese Vox Pop \/ Pop Eye, mai giunto a pubblicazione, che prevedeva un albo con allegato il singolo in vinile a 45 giri del brano \u201cIsland of the Surfin\u2019 Zombies\u201d direttamente ispirato al fumetto, gi\u00e0 registrato dalla band Sixties ravennate Franz & I Vigliacchi. Nello stesso anno, l\u2019artista partecipa al progetto collettivo Stickerman, lanciato da Piermario Ciani, realizzando una serie di strip con le avventure del supereroe in calzamaglia Stickerman, il \u201cprimo fumetto autoadesivo\u201d da appiccicare nel tessuto urbano quale forma di (micro)street art. Nel 1992 le edizioni ShaKe pubblicano in volumetto cartonato Il pasto nudo a fumetti, liberamente ispirato all\u2019omonimo e controverso romanzo (pi\u00f9 volte sequestrato per oscenit\u00e0) del leggendario scrittore William S. Burroughs e introdotto da un\u2019intervista inedita alla paladina della Beat Generation Fernanda Pivano, una visionaria discesa negli abissi della dipendenza da droghe pesanti che resta a tutt\u2019oggi l\u2019opera pi\u00f9 nota di Prof. Bad Trip. Trasferitisi agli inizi dei \u201990 nel paesino di Castelpoggio, in provincia di Carrara, Gianluca e Jenamarie approntano qui un piccolo laboratorio casalingo per stampa serigrafica (detto scherzosamente \u201cprigione cubana\u201d), sperimentando su carte, stoffe, pvc adesivi e sui pi\u00f9 vari materiali anche mediante xilografie, timbri incisi a mano e altre innovative contaminazioni di tecniche diverse. La sede di Castelpoggio - in cui vengono auto-prodotte a getto continuo edizioni di cartoline, poster, figurine, adesivi, francobolli, micro-comics, magliette, ecc. - assume il nome di Organic Mutation Institute, una pseudo-istituzione fantastica che si ripromette di preservare e promuovere immagini relative a creature che hanno subito mutazioni organiche (per cause genetiche, disastri ecologici, guerre chimiche, ecc.). Dall\u2019antico borgo alle pendici delle Alpi Apuane, Lerici intreccia contatti, scambi e collaborazioni artistiche con decine di autori internazionali parte del circuito planetario della mail art o del frastagliato universo del fumetto underground, attivando sinergie in particolare col milanese Matteo Guarnaccia (figura storica dell\u2019underground tricolore) e col disegnatore olandese Marcel Ruijters, autore con cui realizza pure alcune tavole a quattro mani (vedi la copertina del libro\/rivista La Bestia 1. Narrative invaders!, edito nel 1997 da Costa& Nolan). Proficuo anche l\u2019incontro col collezionista e storico della cartolina romano Enrico Sturani, che a Bad Trip commissiona e pubblica svariate cartoline, coinvolgendolo in diverse iniziative. I contatti del network postale portano alla pubblicazione di lavori anche su varie riviste, fanzine e raccolte internazionali. Il Prof. \u00e8, ad esempio, l\u2019unico autore italiano incluso con due illustrazioni in Revelation X (Fireside \/ Simon & Schuster, New York 1994), seconda \u201cbibbia\u201d antologica della Church of the SubGenius di J.R. \u201cBob\u201d Dobbs, un sotterraneo e satirico anti-culto popolarissimo in nordamerica poi introdotto al pubblico italiano dal volume La Chiesa del SugGenius (Prog Edizioni, Sarzana 1997) a cura di The SubJesus, Guido Slitta e Khiko, per cui Lerici realizza la copertina e varie illustrazioni.","During the military service he continues doing prints, drawings and collages although in precarious conditions, using rubber stamps and stationery pilfered from military offices. As soon as he finished military service, Gianluca found employment at a private art school in La Spezia where he taught art for a year, becoming \u201cProfessor\u201d to all effects, an experience that he will repeat later teaching at the NABA (New Academy of Fine Arts) in Milan. At the turn of the 80s and 90s, Bad Trip records some cassettes at home in limited editions, performing with Jena on electronic keypads and toy instruments, using various ghost names (Garbage Pail Kids, The Body Parts, The Bad Trips, etc.). Gianluca also likes to appear as DJ in private parties and public situations, drawing vinyls from his large collection and adopting different names (Prof. Bad Trip DJ, Vinyl Junkie DJ, Jocko Homo DJ, DJ Partizan, etc.) offering different kinds of music ranging from 50s pop-trash to classic psychedelia, from political Italian folk music from the 60s and 70s to heavy hardcore techno. At Halloween one could often run into a DJ-set by Gianluca at Scaletta club or at the Portrait Cafe in La Spezia, but the Professor also prepares themed performances, such as the selection of robotic music (70s electronics, 80s industrial, 90s trash techno) presented in 1999 under the title Il garage ermetico at the Gallery of the Museo dell\u2019Arredo Contemporaneo in Russi (Ravenna). In 1991 Lerici completes the comic story \u201cDirk Dare the Dark Surfer\u201d on text by Baroni for a project of the Milanese record label Vox Pop\/ Pop Eye, never published, consisting of a comic book with attached 45 rpm vinyl single of the track \u201cIsland of the Surfin\u2019 Zombies\u201d directly inspired by the comic, already recorded by the 60s inspired band Franz & I Vigliacchi from Ravenna. In the same year, the artist participates in the Stickerman collective project, launched by Piermario Ciani, making a series of comic strips with the adventures of the costumed superhero Stickerman, the \u201cfirst self-adhesive comic\u201d to be released in the urban context as a form of (micro) street art. In 1992 ShaKe editions publishes a hardback comic booklet called Naked Lunch, loosely based on the controversial novel (repeatedly censored for obscenity) by the legendary writer William S. Burroughs with unpublished interview and introduction by the Beat Generation expert Fernanda Pivano, a visionary descent into the abyss of addiction to hard drugs that remains to this day the most famous work of Professor Bad Trip. Moving to the village of Castelpoggio in the province of Carrara in the early 90s, Gianluca and Jenamarie devise a small home workshop for screen printing (jokingly called \u201cCuban prison\u201d), experimenting on papers, cloth, PVC stickers and on various other materials including woodcuts, hand-engraved prints and other innovative combinations of different techniques. The headquarters of Castelpoggio - where a continuous stream of postcards, posters, stickers, prints, micro-comics, t-shirts, etc. are self-produced - named Organic Mutation Institute, is a fantastic pseudo-institution that promises to preserve and promote images of creatures which have undergone organic mutations (due to genetic causes, ecological disasters, chemical wars, etc.). From the ancient village on the slopes of the Apuan Alps, Lerici intertwines contacts, collaborates with dozens of international authors part of the planetary circuit of mail art or of the jagged cartoon underground, activating synergies in particular with Milan based Matteo Guarnaccia (historical figure of the Italian underground) and with the Dutch comics artist Marcel Ruijters, with whom Gianluca creates some joint pages, such as the cover of the book\/ magazine La Bestia 1. Narrative invaders!, published in 1997 by Costa & Nolan. Also very productive is the meeting with the Roman collector and postcard historian Enrico Sturani, who commissions and publishes for Bad Trip a variety of postcards, involving him in various initiatives. His circle of correspondents also leads to the publication of works in various magazines, fanzines and international collections. The Professor is for example the only Italian author included with two illustrations in Revelation X (Fireside\/Simon & Schuster, New York 1994), the second anthology \u201cbible\u201d of the Church of the SubGenius by J.R. \u201cBob\u201d Dobbs, an underground and satirical anti-cult, popular in North America and subsequently introduced to the Italian public by the book La Chiesa del SugGenius (Prog Edizioni, Sarzana 1997) by The SubJesus, Guido Slitta and Khiko, for whom Lerici realizes the cover and various illustrations.","Tra il 1994 e il 1996, Gianluca d\u00e0 vita a La Spezia con Jena, Chicco Crash e Massimo alle edizioni Comicland, un centro indipendente di distribuzione per libri e fumetti di varie case editrici alternative che produce anche in proprio quattro antologie sul modello dei classici albi di comix underground statunitensi (alla \u201cZap\u201d). Presentando fumetti editi e inediti di Bad Trip e altri autori, gli albi (Bad Trip Comix, Double Dose, Bad Mutants e Psycho) riscuotono un notevole successo sotterraneo. Restano incompiute, per la cessata attivit\u00e0 di Comicland, due antologie gi\u00e0 programmate sui temi The Beast e Paranoid Hallucinations, cos\u00ec come un \u201cgioco dell\u2019oca apocalittico\u201d gi\u00e0 pronto alla stampa nel 1995 (il progetto di un \u201cgioco in scatola\u201d verr\u00e0 in seguito rielaborato e proposto per pubblicazione come strenna natalizia a Mondadori, senza successo). Comicland cura anche la distribuzione di originali magliette, poster, serigrafie, cartoline e set di figurine di Prof. Bad Trip. Quello delle \u201ctrading cards\u201d autoprodotte, versione alternativa delle tradizionali figurine di calciatori, \u00e8 un settore che intriga particolarmente l\u2019artista, il quale nel corso degli anni \u201980 e \u201990 realizza e stampa in tiratura limitata varie serie tematiche, dai protagonisti cibernetici e mutanti dei suoi fumetti alle \u201cRockstars of Tomorrow\u201d, dalle figurine di musicisti rock da culto realizzate per \u201cRumore\u201d alle 16 \u201cTrash Trading Cards\u201d orrorifiche accluse nel 1990 al n. 62 della rivista di mail art \u201cArte Postale!\u201d. Senza mai abbandonare del tutto il disegno a china, dai primi anni \u201990 Lerici si dedica sempre pi\u00f9 intensamente alla pittura, realizzando opere su tela in varie dimensioni, perlopi\u00f9 dipinte in vividi colori acrilici, che inizia ad esporre in mostre per spazi pubblici e privati. L\u2019autore avvia in particolare una stretta collaborazione con la galleria Mascherino diretta a Roma da Stefano Dello Schiavo, che lo vede proporre nel 1995 la sua prima personale di alto profilo, Professor Bad Trip - Mostra di Psicopitture, seguita da una seconda personale nel 1997 e nel medesimo anno da Brain Danger in coppia con Jenamarie Filaccio (sculture in marmo di Jena e quadri di Gianluca), pi\u00f9 varie altre collettive ed eventi organizzati dalla galleria capitolina. Un\u2019altra mostra a due, con maschere\/sculture di Jena dipinte da Bad Trip \u00e8 poi Wall-Heads (1998) presso il circolo Cabaret Voltaire di La Spezia, a testimonianza del peso dell\u2019influenza reciproca tra le poetiche dei due artisti. Tra le molte mostre collettive a cui il Professore prende parte, figurano Blood Runner (Rave hangar Fiat, Roma, 1995) e D.E.V.O. - Dinamiche Evolutive Visioni Organiche (Galleria Giulia, Roma, 1996). Nel 1997, Gianluca e Jena lasciano Castelpoggio e si trasferiscono nuovamente in un appartamento nel centro di La Spezia. Difficile ormai tenere il conto delle mostre personali e collettive che si succedono senza pause, da quelle spezzine (ad esempio, Pitture e grafiche psicotrope a PerForm Arte Contemporanea nel 2002) a quelle in giro per l\u2019Italia, come la personale al Crossing Arte Club di Portogruaro (Venezia) e Illusione ottica presso il Futurarium di Milano, entrambe del 2001, o l\u2019anno successivo la mostra\/performance Hotel Madison room 666 in compagnia di Alberto Biagetti e Luigi Berardi, all\u2019Hotel Madison di Milano. In occasione delle diverse esposizioni, hanno modo di scrivere dell\u2019opera di Bad Trip vari critici e addetti ai lavori attenti ai nuovi sviluppi dell\u2019arte contemporanea pi\u00f9 vicina alle sub-culture pop (dal Pop Surrealism all\u2019arte Lowbrow): Matteo Guarnaccia, Carlo Branzaglia, Pablo Echaurren, Gianluca Marziani, Roberto Rossini, Boris Brollo, Olivia Cozzani, Luca Raffaelli, ecc. Mantenendo un saldo trait d\u2019union con la cultura popolare vintage di cui \u00e8 appassionato ed esperto, Lerici realizza molti suoi quadri con vividi colori complementari che producono effetti \u201clisergici\u201d e illusioni di profondit\u00e0, soprattutto se osservati attraverso gli occhialini bicolori usati fin dagli anni \u201950 per la visione di fumetti e film in 3D (a volte, un paio di occhialini rosso\/verdi viene fissato direttamente alla tela tramite una cordicella). I temi preferiti dei dipinti, non di rado accostabili tra loro in dittici, trittici e installazioni multiple anche di rispettabili dimensioni (il trittico anti- militarista \u201cShoot Kill Shoot\u201d ad esempio misura cm. 60x240), sono gli stessi della produzione di fumetti, illustrazioni e collage, ma stilizzati e sintetizzati in icone di esemplare potenza: simbologie della tradizione psichedelica (occhi, teschi, funghi allucinogeni), robot semi-umani e altri incubi tecnologici, demoni e inquietanti divinit\u00e0 pagane, spauracchi di guerrafondai, ricchi capitalisti e prelati corrotti, freaks mutanti, giganteschi insetti antropomorfi, creature aliene, ecc. Si avvicendano poi negli anni nuove serie tematiche, spesso legate ad una compenetrazione organica di natura e tecnologia: profondit\u00e0 spaziali solcate da meteore e astronavi, un acquario abitato da pesci psicotici e piante gommosamente minacciose, forme floreali inusitate e macroscopici ingrandimenti di cellule policrome colte in bizzarri processi di clonazione.","Between 1994 and 1996, Gianluca directs in La Spezia with Jena, Chicco Crash and Massimo the Comicland editions, an independent shop for books and comics of various alternative publishing houses that also produces its own four anthologies modeled on the classic American underground comic books (\u00e0 la \u201cZap\u201d). Presenting both published and unpublished Bad Trip comics along with other authors, Bad Trip Comix, Double Dose, Bad Mutants and Psycho enjoy an underground popularity. As Comicland\u2019s activity ended, two already programmed anthologies remained unfinished on The Beast and Paranoid Hallucinations themes, as was an \u201capocalyptic\u201d Snakes and Ladders game ready for publishing in 1995 (the project of the board game will later be revised and proposed for publication as a Christmas gift to Mondadori, without success). Comicland also handles distribution of original t-shirts, posters, screen prints, cards and sets of Professor Bad Trip stickers. Self-produced \u201ctrading cards\u201d, an alternative version of the traditional baseball cards, particularly intrigues the artist, in the 80s and 90s he creates and prints several different themed series in limited editions, from cybernetic characters and mutants from his comics, to \u201cRockstars of Tomorrow\u201d, cult rock musician figurines made for \u201cRumore\u201d magazine, and the 16 horrific \u201cTrash Trading Cards\u201d annexed in 1990 to the n. 62 of the mail art magazine \u201cArte Postale!\u201d. Without ever entirely abandoning ink drawing, as from the early 90s Lerici is more and more committed to painting, creating works on canvas of various sizes, mostly painted in vivid acrylic colors, which he began to exhibit in public and private places. The author begins a close collaboration with the Mascherino gallery in Rome directed by Stefano Dello Schiavo, where in 1995 he has his first high-profile solo exhibition, Professor Bad Trip - Mostra di Psicopitture, followed by a second solo exhibition in 1997, then in the same year he presents the show Brain Danger paired with Jenamarie Filaccio (marble sculptures of Jena and Gianluca\u2019s paintings) and takes part in other group shows and events organized by the Roman gallery. Another double exhibition, with masks\/sculptures by Jena painted by Bad Trip is Wall-Heads in 1998 at the Cabaret Voltaire social club of La Spezia, reflecting the mutual poetic influence between the two artists. Among the many group exhibitions the Professor takes part in is Blood Runner (Rave hangar Fiat, Rome, 1995) and D.E.V.O. - Dinamiche Evolutive Visioni Organiche in 1996 at Giulia Gallery, Rome. In 1997, Gianluca and Jena leave Castelpoggio and move to an apartment in the center of La Spezia. It\u2019s hard to keep track of solo and group exhibitions that take place in a constant flow, in La Spezia for example, Pitture e grafiche psicotrope at PerForm Contemporary Art in 2002, and around Italy, the solo show at Crossing Arte Club in Portogruaro (Venice) and Illusione ottica at Futurarium in Milan, both in 2001, or the following year the exhibition\/performance Hotel Madison room 666 with Alberto Biagetti and Luigi Berardi, at the Madison Hotel in Milan. On these occasions, various critics and art insiders monitoring developments in contemporary art closest to the pop sub-cultures (from Pop Surrealism to Lowbrow) have the opportunity to write about Bad Trip\u2019s work: Matteo Guarnaccia, Carlo Branzaglia, Pablo Echaurren, Gianluca Marziani, Roberto Rossini, Boris Brollo, Olivia Cozzani, Luca Raffaelli, etc. Maintaining a balanced connection with popular vintage culture which he is experienced in and passionate about, Lerici makes many of his paintings with vivid complementary colors that produce \u201clysergic\u201d effects and illusions of depth, especially when seen through two-colored glasses used since the late 50s for viewing comics and 3D movies (sometimes, a pair of red\/green glasses is fastened directly to the canvas with string). The paintings are sometimes joined together in diptychs, triptychs and multiple installations, also of considerable size (the anti-military triptych \u201cShoot Kill Shoot\u201d for example measures 60x240 cm.). The preferred themes are the same as those of his comics, illustrations and collages, but stylized and synthesized into powerful exemplary icons: symbols of the psychedelic tradition like eyes, skulls, hallucinogenic mushrooms, semi-human robots and other technological nightmares, demons and disturbing pagan deities, scary warmongers, rich capitalists and corrupt prelates, mutant freaks, gigantic anthropomorphic insects, alien creatures, etc. New themes appear over the years, often linked to an organic mixture of nature and technology: the depths of space crossed by meteors and spaceships, an aquarium inhabited by psychotic fishes and threatening rubbery plants, unusual floral shapes and magnified many-colored cells made by bizarre cloning processes.","Nel 2002, a dieci anni dal libro di esordio Il pasto nudo, Mondadori pubblica negli Oscar l\u2019antologia di fumetti e illustrazioni Almanacco apocalittico, con un\u2019intervista a Prof. Bad Trip firmata dal \u201cmulti-individuo\u201d Luther Blissett. Nello stesso anno, presso la Mondo Bizzarro Gallery di Bologna vengono esposti quadri e grafiche del Professore nella mostra Psychedelic Solution. Nel frattempo, negli anni 1998-2000 il musicista contemporaneo goriziano Fausto Romitelli (prematuramente scomparso nel 2004) compone una delle sue opere pi\u00f9 rappresentative, la trilogia Professor Bad Trip ispirata dalle tavole di Gianluca. L\u2019opera viene incisa e pubblicata su cd nel 2003 dall\u2019ensemble belga Ictus, nell\u2019album intitolato Professor Bad Trip su etichetta Cypres. Nei primi anni del nuovo millennio, oltre che nel disegno, nella pittura e nella scultura, Lerici si cimenta con rinnovato entusiasmo anche in una serie di progetti di design per esposizioni di livello internazionale. Realizza un vestito da \u201cdopobomba\u201d per un manichino che riproduce a dimensioni naturali l\u2019artista, nell\u2019ambito della rassegna collettiva Dressing Ourselves a cura di Alessandro Guerriero per la Triennale di Milano del 2005 (catalogo Charta), mentre nell\u2019aprile 2006 \u201cfodera\u201d di suoi pattern un\u2019intera stanza per la mostra Remida alla Galleria Cernaia di Milano. Vengono poi prodotte borse in tiratura limitata per Yoox e altri elementi di design e arredo (tappeti, cuscini, kimono, pattern per tessuti, sedie, tavolini, lampade e mobili \u201cillustrati\u201d in stile Bad Trip). Per incrementare questo tipo di produzioni, Gianluca e Jena danno avvio nel 2004 in uno studio-laboratorio a Bottagna (frazione del comune di Vezzano Ligure, nella campagna spezzina) al progetto \u201cGli Insoliti Ignoti\u201d, un collettivo artistico che si occupa di \u201carte sociale e libertaria, riciclaggio, produzioni a bassa tecnologia e design dell\u2019accatto\u201d. Nella show-room del gruppo, composto oltre che dalla coppia da Alessandro Donini e Andrea Berti, trovano posto pitture, sculture, incisioni, collage, t-shirt, mobili, lampade psichedeliche e altre suppellettili, spesso materiali di scarto restaurati e riadattati con interventi grafici. Gli Insoliti Ignoti organizzano installazioni e video-party nel loro spazio a Bottagna, ma curano anche mostre e interventi multimediali in diverse situazioni, come la collettiva di arte underground Intersezioni 2 al C.S. Interzona di Verona (2004) o la rassegna Estraneamente 2 alla Fortezza di Sarzanello (2005) e la collettiva Saluti dalla Costa Ovest al C.S.O.A. Cox 18 di Milano (2005). Fin dai primi anni \u201980, Gianluca ama eseguire dipinti murali in spazi di movimento in giro per l\u2019Italia, sull\u2019esempio del grande affresco creato all\u2019entrata del Kronstadt, ex-scuola e primo centro sociale occupato di La Spezia. Il murale pi\u00f9 noto dell\u2019artista \u00e8 per\u00f2 il caleidoscopico mosaico realizzato proprio sul soffitto della show-room degli Insoliti Ignoti, definito da pi\u00f9 parti \u201cla Cappella Sistina dell\u2019underground\u201d. Le attivit\u00e0 del gruppo vengono annunciate dal 2005 tramite il bollettino gratuito \u201cL\u2019isola degli Ignoti\u201d che, conclusa quell\u2019esperienza, si trasforma nel 2006 nella micro-zine gratuita \u201cL\u2019Isola del Professore\u201d. Di quest\u2019ultima, escono tra l\u2019agosto e il novembre 2006 ben sette numeri, per aggiornare in tempo reale sulle nuove attivit\u00e0 e produzioni dell\u2019artista. Il quarto numero della zine contiene un personaggio da ritagliare e abbigliare con un fantasioso \u201cvestito d\u2019artista per guerre psichiche\u201d, mentre il n. 7 informa di una mostra ancora in fase di preparazione, Nexus, con teste androidi dipinte in omaggio a P.K. Dick. Nel 2005, Lerici vince a Livorno il prestigioso premio Ciampi \u201cL\u2019altrarte\u201d, firmando tra le altre cose un evocativo ritratto del cantautore Piero Ciampi. Sempre attivissimo localmente, per la sola Osteria dei Fondachi di Sarzana realizza, tra il 2004 e il 2005, oltre venti spettacolari locandine per diversi concerti organizzati nel locale. Nel gennaio 2006, l\u2019artista avvia il progetto musicale Greetings From Hell, che prevede la recitazione di un cut-up di testi anarco-patafisici-neo situazionisti da parte del Professore su basi elettroniche e \u201cpsichedelia malata\u201d remixate da vari d.j. (M16, Christo e The Kingdom, ovvero il fido collaboratore Emiliano Ponzanelli), con aggiunta di video-clip realizzate dalla V.J. Signorina Rottermeier (ad esempio, animazioni con pupazzetti e piccoli robot creati da Bad Trip che ballano la musica techno). Lo stesso anno il Professore cura per il centro sociale Cox 18 di Milano una sua mostra retrospettiva, presenziando il 15 novembre all\u2019inaugurazione e alla concomitante presentazione del libro collettivo Lumi di punk (Agenzia X) curato da Marco Philopat, a cui partecipa con un intenso testo autobiografico. Per Cox 18 l\u2019autore realizza anche le tavole originali di Saluti dall\u2019inferno, un originale calendario per l\u2019anno 2007 coi volti di vari \u201cdannati\u201d del rock (oltre a quelli di personaggi che hanno fatto dannare noi in vita, come G.W. Bush e Silvio Berlusconi), pubblicazione che per\u00f2 non avr\u00e0 il piacere di poter sfogliare alla parete.","In 2002, ten years after the debut book Naked Lunch, Mondadori publishes an anthology of comics and illustrations called Almanacco apocalittico in the \u201cOscar\u201d series, with an interview with Professor Bad Trip signed by the \u201cmulti-individual\u201d Luther Blissett. In the same year, at the Mondo Bizzarro Gallery in Bologna the Professor exhibits paintings and prints in a show called Psychedelic Solution. Meanwhile, between 1998 and 2000 the contemporary musician from Gorizia Fausto Romitelli (who died prematurely in 2004) composed one of his most representative works, the trilogy Professor Bad Trip inspired by Gianluca\u2019s work. This is recorded and published on cd in 2003 by the Belgian ensemble Ictus, titled Professor Bad Trip on the Cypres label. In the early years of the new millennium, as well as being active in drawing, painting and sculpture, Lerici engages with renewed enthusiasm also in a series of design projects for international exhibitions. He makes a \u201cpost-bomb\u201d suit to dress a life-size dummy of himself as part of the collective exhibition Dressing Ourselves by Alessandro Guerriero for the Milan Triennale in 2005 (catalog by Charta), while in April 2006 he uses wall-paper with his own patterns to cover an entire room for the Remida exhibition at the Cernaia Gallery in Milan. A limited edition of handbags are then produced for Yoox, and other objects of design and furnishing (carpets, pillows, kimonos, printed fabrics, chairs, tables, lamps and furniture \u201cdecorated\u201d in Bad Trip style). In 2004, to increase this type of production, Gianluca and Jena start a studio-workshop in Bottagna, in the municipality of Vezzano Ligure, in the countryside near La Spezia, a project called \u201cGli Insoliti Ignoti\u201d (\u201cThe Unusual Suspects\u201d), an artistic collective that deals with \u201csocial libertarian art and recycling, low-tech productions and upcycling\u201d. The showroom is shared between the couple and Alessandro Donini and Andrea Berti. Paintings, sculptures, etchings, collages, t-shirts, furniture, psychedelic lamps and other objects are exhibited and often restored waste is adapted with decorations. The Insoliti Ignoti organize installations and video- parties in their studio in Bottagna, but they also supervise exhibitions and multimedia interventions in different situations, such as the underground art collective show called Intersezioni 2 at the Interzona social center of Verona in 2004 or the festival Estraneamente 2 at the Fortezza di Sarzanello (2005) and the group show Saluti dalla Costa Ovest at the C.S.O.A. Cox 18 in Milan (2005). Since the early 80s, Gianluca enjoys doing murals in alternative spaces around Italy, one example is the large work at the entrance of Kronstadt, ex-school and first occupied social center of La Spezia. The artist\u2019s best known mural, however, is the kaleidoscopic mosaic made right on the showroom ceiling of Insoliti Ignoti, called by many \u201cthe Sistine Chapel of the underground\u201d. The group\u2019s activities are announced in 2005 by the free newsletter \u201cL\u2019isola degli Ignoti\u201d, and when the project ended, in 2006 it turned into the free micro-zine \u201cL\u2019Isola del Professore\u201d. Between August and November 2006 seven issues were produced to inform about upcoming activities and the artist\u2019s production in real time. The fourth issue contains a cut-out-and-dress character with a fancy \u201cArtist\u2019s suit for psychic wars\u201d, while number 7 speaks of an exhibition still under preparation, Nexus, with androids heads painted as homage to P.K. Dick. In 2005, Lerici won the prestigious Ciampi award in Livorno, \u201cL\u2019altrarte\u201d, signing among other things an evocative portrait of the singer and songwriter Piero Ciampi. Always very active locally, for the Osteria Fondachi in Sarzana only, between 2004 and 2005, he realizes over twenty spectacular posters for various concerts organized in the premises. In January 2006, the artist starts on the Greetings From Hell musical project, which involves the reciting of a mash-up of anarchic, pataphysic and neo-situationist texts by the Professor over electronic bases and \u201csick psychedelia\u201c remixed by various DJs (M16, Christo and The Kingdom a.k.a. Emiliano Ponzanelli, Gianluca\u2019s trust-worthy collaborator), with the addition of video clips made by V.J. Signorina Rottermeier (featuring animations with puppets and small robots created by Bad Trip dancing to techno music). The same year the Professor supervises a retrospective exhibition for the Cox 18 social center in Milan, attending the inauguration on November 15 and the presentation of the collective book Lumi di punk (Agenzia X) by Marco Philopat, in which he appears with an intense autobiographical text. The author also makes the artwork for Saluti dall\u2019inferno, an original calendar for 2007 with the faces of various \u201cdamned\u201d rock icons (in addition to those who have damned our lives, like G.W. Bush and Silvio Berlusconi), unfortunately the artist will not have the pleasure of admiring this publication in the flesh.","Gianluca Lerici muore difatti stroncato da un infarto il 25 novembre 2006, all\u2019et\u00e0 di 43 anni, lasciando in eredit\u00e0 una incomparabile e sconfinata produzione artistica, un labirintico mosaico di espressioni nei pi\u00f9 diversi media, con esplosivi cromatismi e abbacinanti contrasti optical in b\/n che ci raccontano la fine della civilt\u00e0 contemporanea e la sua incerta rinascita in inedite prospettive distopiche, attualizzando le culture visionarie dei \u201960 ma anche temi classici della grande arte popolare a sfondo sociale. L\u2019arte fiammeggiante del Prof. Bad Trip non si spegne per\u00f2 quel giorno, cos\u00ec come non si chiude il terzo occhio inciso a sangue su tre decenni di perbenismo e ignavia culturale, dai plumbei \u201970 ai narcolettici anni Zero. Per ricordare Gianluca, gi\u00e0 unanimemente considerato uno dei pi\u00f9 importanti artisti visivi underground della scena italiana ed europea degli ultimi decenni, nel 2007 e 2008 vengono approntate a cura di Jenamarie Filaccio e delle edizioni ShaKe due antologie, L\u2019arte del Prof. Bad Trip e I fumetti del Prof. Bad Trip, che raccolgono un\u2019ampia e significativa campionatura della produzione artistica e fumettistica dell\u2019autore. Nel 2008, la Biennale Europea di arte contemporanea Manifesta 7 dedica a Bolzano un omaggio all\u2019artista scomparso, celebrandolo come figura di rilievo della cultura cyberpunk.\t Preceduta in citt\u00e0 nel maggio 2009 dalla mostra Ricordando Gianluca Lerici presso il Raisart Studio, dal 26 settembre 2009 al 24 gennaio 2010 il Centro Arte Moderna e Contemporanea CAMeC di La Spezia - su impulso di una \u201cpetizione popolare\u201d che rapidamente raccoglie centinaia di firme - organizza l\u2019ampia retrospettiva Prof. Bad Trip - La rivoluzione visuale di Gianluca Lerici, a cura di Jenamarie Filaccio e Doriana Carlotti, con corollario di vari eventi e conferenze che analizzano la sfaccettata carriera dell\u2019artista. Negli anni seguenti, vengono allestite numerose altre mostre e tributi sia a La Spezia (al Circolo Anarchico Binazzi nel 2011, ad esempio) che in altre citt\u00e0 italiane (alla Traffic Gallery di Bergamo tra 2010 e 2011, alla Galo Art Gallery di Torino tra il 2011 e il 2012) ed europee (presso la Xlab Corrosive Art Farm di Berlino nel 2010). Nel 2014 Lerici giunge per la prima volta al Sud d\u2019Italia con l\u2019esposizione La musica disegnata di Gianluca Lerici - Professor Bad Trip al Palazzo Caputi di Ruvo di Puglia, curata dall\u2019associazione culturale La Mancha. Sul fronte musicale, nel 2012 l\u2019etichetta newyorkese Tzadik pubblica l\u2019album postumo Anamorphosis di Fausto Romitelli (con Talea Ensemble), che riporta in copertina il dipinto Half Human di Lerici. Nel 2014, il vol. 24 n. 3 della rivista di musica contemporanea canadese \u201cCircuit\u201d, interamente dedicato a Romitelli, ha in copertina e all\u2019interno illustrazioni di Prof. Bad Trip. Nel gennaio 2015 opere di Lerici e Filaccio vengono esposte congiuntamente a Pietrasanta dalla galleria Dovedesign, sotto il titolo Prof. Bad Trip & Good Jena. Nei primi mesi del 2016, nel decennale dalla scomparsa dell\u2019artista, la Fondazione Cassa di Risparmio di La Spezia ospita invece presso lo Spazio 32 la mostra Professor Bad Trip\u2019s Illustrated World. Tra i vari incontri ed eventi concomitanti, il Teatro Civico di La Spezia presenta un concerto tributo, ad ingresso gratuito, con l\u2019esecuzione dell\u2019opera Professor Bad Trip di Fausto Romitelli da parte dell\u2019Eutopia Ensemble.","Gianluca Lerici dies of a heart attack on the 25th of November 2006, at the age of 43, leaving behind an unparalleled and boundless artistic production, a labyrinth-like mosaic of expressions in various media, with dazzling colors and explosive black and white optical contrasts, describing an end of contemporary civilization and its uncertain rebirth in new dystopian perspectives, revisiting visionary 60s culture but also classic themes of folk art with a social background. The flamboyant art of Prof. Bad Trip did not die that day, neither was closed the third eye that he carved in blood on three decades of conformism and cultural sluggishness. To remember Gianluca, already widely considered one of the most important underground visual artists of the Italian and European scene in recent decades, in 2007 and 2008 two anthologies are compiled by Jenamarie Filaccio and ShaKe editions, L\u2019arte del Prof. Bad Trip and I fumetti del Prof. Bad Trip, putting together a large and significant collection of the author\u2019s art production and comics. In 2008, the European Biennial of Contemporary Art Manifesta 7 in Bolzano devotes a tribute to the artist, celebrating him as a leading figure of cyberpunk culture. After the exhibition Ricordando Gianluca Lerici at Raisart Studio in May 2009, a \u201cpetition\u201d that quickly collects hundreds of signatures leads to Prof. Bad Trip - La rivoluzione visuale di Gianluca Lerici, a show curated by Jenamarie Filaccio and Doriana Carlotti held from September 26th 2009 to January 24th 2010 at the Modern and Contemporary Art Center CAMeC of La Spezia, with a series of events and conferences that analyze the faceted career of Professor Bad Trip. In the following years, several other exhibitions and tributes are held in La Spezia (at the Circolo Anarchico Binazzi in 2011, for example) and in other Italian cities (the Traffic Gallery in Bergamo between 2010 and 2011, the Galo Art Gallery in Turin between 2011 and 2012) and Europe (at Xlab Corrosive Art Farm in Berlin in 2010). In 2014 Lerici is seen for the first time in the South of Italy with the exhibition La musica disegnata di Gianluca Lerici - Professor Bad Trip at Palazzo Caputi in Ruvo di Puglia, organized by the cultural association La Mancha. With regard to music, in 2012 the New York label Tzadik released the posthumous album Anamorphosis by Fausto Romitelli (with Talea Ensemble), with Lerici\u2019s Half Human painting on the cover. In 2014, vol. 24, n. 3 of Canadian contemporary music magazine \u201cCircuit\u201d is entirely dedicated to Romitelli and has illustrations by Prof. Bad Trip both on the cover and inside. In January 2015 works by Lerici and Filaccio are exhibited together in Pietrasanta at Dovedesign gallery, in a show called Prof. Bad Trip & Good Jena. In early 2016, ten years after the artist\u2019s death, the Fondazione Cassa di Risparmio in La Spezia hosts the exhibition Professor Bad Trip\u2019s Illustrated World at Spazio 32. Among the events related to the show, the Teatro Civico of La Spezia hosts a tribute concert, with free admission, with Fausto Romitelli\u2019s composition Professor Bad Trip performed by Eutopia Ensemble.","PUBBLICAZIONI SELEZIONATE Il pasto nudo, ShaKe Edizioni, Milano 1992 Mondo Tecno, R&R Editrice, Spoleto 1993 Bad Trip Comix, Comicland, La Spezia 1994 Double Dose, Comicland, La Spezia 1994 (con Matteo Guarnaccia) Bad Mutants, Comicland, La Spezia 1995 (con autori vari) Prof. Bad Trip\u2019s Cybercards, Comicland, La Spezia 1995 (cofanetto di 30 figurine) Psycho, Comicland, La Spezia 1996 Underground Masters, Comicland, La Spezia 1996 (ristampa congiunta, con diversa copertina, di Bad Trip Comix e Double Dose) Italian Mutant - Pop Art, Mondo Bizzarro, Roma 2000 (con Dast, Massimo Giacon, Stefano Zattera) Almanacco apocalittico, Mondadori, Milano 2002 Saluti dall\u2019inferno - Calendario 2007, Cox18 Books, Milano 2006 L\u2019arte del Prof. Bad Trip, ShaKe Edizioni, Milano 2007 I fumetti del Prof. Bad Trip, ShaKe Edizioni, Milano 2008 L\u2019agenda del Professor Bad Trip, autoprodotto, La Spezia 2014 Professor Bad Trip\u2019s illustrated world, Spazio 32, La Spezia 2016 DISCOGRAFIA Aa. Vv., Assillo Politico (cassetta, Play At Your Home Records 1982) 5 brani degli Holocaust Aa. Vv., Dark Movements n. 1 (cassetta, Oscuri Prodotti Records 1982) 1 brano degli Holocaust Aa. Vv., Some Waves (cassetta, Graf Haufen Tapes 1983) 1 brano degli Holocaust Azione Aliena \/ Yellow Yawn, Mostruosit\u00e0 Acquisita (cassetta, Alien- Action Tapes 1987) split tape con 8 brani di Azione Aliena (Prof. Bad Trip, Tingis e Plattinum Titti) Aa. Vv., Batmaniacs On The Loose (cassetta, Trash Tapes 1989) 1 brano dei Garbage Pail Kids Aa. Vv., Soundtrekking For Mutants (cassetta, Trash Tapes 1989) 2 brani dei Garbage Pail Kids Garbage Pail Kids, Garbage Pail Kids (cassetta, Sub-Trash Tapes 1990) 11 brani del progetto sonoro di Professor Bad Trip e Jenamarie Filaccio Aa. Vv., Trash Kids (cassetta, Organic Mutation Institute 1991) 17 brani di Garbage Pail Kids e altre ghost-band create da Gianluca Lerici Aa. Vv., Urla dal Granducato, (lp\/cd, Area Pirata 2002\/2003) 1 brano degli Holocaust The Doodlebugs con Gianluca Lerici, Saluti dall\u2019inferno (demo, 2006) 3 tracce inedite, testo e voce di Prof. Bad Trip 126","SELECTED PUBLICATIONS Il pasto nudo, ShaKe Edizioni, Milan 1992 Mondo Tecno, R&R Editrice, Spoleto 1993 Bad Trip Comix, Comicland, La Spezia 1994 Double Dose, Comicland, La Spezia 1994 (with Matteo Guarnaccia) Bad Mutants, Comicland, La Spezia 1995 (with various artists) Prof. Bad Trip\u2019s Cybercards, Comicland, La Spezia 1995 (box of 30 cards) Psycho, Comicland, La Spezia 1996 Underground Masters, Comicland, La Spezia 1996 (combined re-print, with different cover, of Bad Trip Comix and Double Dose) Italian Mutant - Pop Art, Mondo Bizzarro, Rome 2000 (with Dast, Massimo Giacon, Stefano Zattera) Almanacco apocalittico, Mondadori, Milan 2002 Saluti dall\u2019inferno - Calendario 2007, Cox18 Books, Milan 2006 L\u2019arte del Prof. Bad Trip, ShaKe Edizioni, Milan 2007 I fumetti del Prof. Bad Trip, ShaKe Edizioni, Milan 2008 L\u2019agenda del Professor Bad Trip, self-published, La Spezia 2014 Professor Bad Trip\u2019s illustrated world, Spazio 32, La Spezia 2016 DISCOGRAPHY Aa. Vv., Assillo Politico (cassette tape, Play At Your Home Records 1982) 5 tracks by Holocaust Aa. Vv., Dark Movements n. 1 (cassette tape, Oscuri Prodotti Records 1982) 1 track by Holocaust Aa. Vv., Some Waves (cassette tape, Graf HaufenTapes 1983) 1 track by Holocaust Azione Aliena \/ Yellow Yawn, Mostruosit\u00e0 Acquisita (cassette tape, Alien- ActionTapes 1987) split tape with 8 tracks by Azione Aliena (Prof. Bad Trip, Tingis and Plattinum Titti) Aa. Vv., Batmaniacs On The Loose (cassette tape, Trash Tapes 1989) 1 track by Garbage Pail Kids Aa. Vv., Soundtrekking For Mutants (cassette tape, Trash Tapes 1989) 2 tracks by Garbage Pail Kids Garbage Pail Kids, Garbage Pail Kids (cassette tape, Sub-Trash Tapes 1990) 11 tracks by Professor Bad Trip e Jenamarie Filaccio Aa. Vv., Trash Kids (cassette tape, OrganicMutationInstitute 1991) 17 tracks by Garbage Pail Kids and other ghost-bands created by Gianluca Lerici Aa. Vv., Urla dal Granducato, (lp\/cd, Area Pirata 2002\/2003) 1 track by Holocaust The Doodlebugs with Gianluca Lerici, Saluti dall\u2019inferno (demo, 2006) 3 unpublished tracks, lyrics and voice by Prof. Bad Trip","","PROFESSOR BAD TRIP INTERVISTA APOCALITTICA (the Director\u2019s Cut) PROFESSOR BAD TRIP APOCALYPTIC INTERVIEW (the Director\u2019s Cut) di \/ by Vittore Baroni Traduzione di \/ Translation by Michela Bettuzzi 129","Il cybernautico Gianluca \u201cProfessor Bad Trip\u201d Lerici, per anni senza passato: era davvero un \u201ccattivo viaggio\u201d! testimonial di controculture virtuali e guru del pi\u00f9 robotico Qualche anno dopo, frequentando l\u2019Accademia di Belle immaginario techno-trash, in realt\u00e0 non possedeva e non Arti di Carrara, circondato da studenti servili e insegnanti utilizzava il computer. Del resto, \u00e8 noto che anche Bruce Sterling, completamente ignoranti su tutto quanto ci fosse di interessante iniziatore e ideologo della fantascienza cyberpunk, ha battuto i e innovativo nel mondo dell\u2019arte e della cultura contemporanee, suoi primi romanzi su una comune macchina da scrivere. Per decisi, in perfetto stile patafisico, di autoproclamarmi Professore, l\u2019appendice del suo Almanacco apocalittico, uscito nella Piccola in polemica con la loro patetica e fasulla psicogerarchia. Biblioteca Oscar Mondadori nel marzo 2002, il Prof. mi chiese di condurre con lui un\u2019intervista postale. Inviai dunque una VB: L\u2019arte moderna, nata sulla spinta rivoluzionaria delle lunga serie di domande, che lui poi selezion\u00f2 e integr\u00f2 con altre avanguardie storiche, pare essere divenuta oggi un\u2019attivit\u00e0 tra farina del suo sacco (attribuite a tal Mister K) e con un paio di le pi\u00f9 conformiste, borghesi e mercificate: \u00e8 ancora possibile interrogativi suggeriti dall\u2019amico Marco Philopat. Non molto essere iconoclasti dall\u2019interno del mondo dell\u2019arte? tempo dopo, l\u2019artista mi fece pervenire una busta con tutte le PBT: La societ\u00e0 contemporanea ha ereditato dalle avanguardie e risposte ordinatamente redatte a mano su ben cinquantacinque dal loro sviluppo storico fino ai giorni nostri un nuovo concetto di fogli protocollo a quadretti, ciascun argomento corredato di arte, rispetto a quanto si intendesse pi\u00f9 rigidamente con questo minuziose note e relativa bibliografia. Per Mondadori effettuai termine fino agli inizi del 1900, e, in particolare dal dadaismo il necessario lavoro di editing (\u00e7a va sans dire, non retribuito) (1) in poi, \u00e8 diventato chiaro a tutte le persone realmente eliminando le note e snellendo notevolmente il testo, sicch\u00e9 democratiche come tutto possa essere considerato arte e come varie e sostanziose parti sono rimaste finora inedite. La chiunque possa praticarla; per esempio non \u00e8 pi\u00f9 assolutamente Mondadori chiese inoltre di poter firmare l\u2019intervista col nom de necessario diplomarsi all\u2019Accademia di Belle Arti o avere questo plume Luther Blissett, da me altre volte utilizzato (in incognito, o quel maestro per essere considerato un artista dalla societ\u00e0, nell\u2019ambito del LB Project) e che all\u2019epoca godeva di una certa come accadeva in passato; allo stesso modo un\u2019opera d\u2019arte, notoriet\u00e0 mediatica. Quando infine Gianluca ebbe in mano una per essere riconosciuta tale, non deve per forza essere creata copia dell\u2019Almanacco, il suo primo libro per un colosso editoriale, con materiali cosiddetti nobili (come pittura ad olio, marmo o quasi si mise a piangere scoprendo con raccapriccio la pessima bronzo). qualit\u00e0 della carta adoperata e la stampa oltremodo impastata Se accettiamo il principio che chiunque possa fare l\u2019artista, e tendente al grigio. L\u2019antologia, tra l\u2019altro, presentava forzature indipendentemente dagli studi fatti, dalla classe sociale di nella reimpaginazione delle tavole, proporzioni sballate, ed era provenienza, dalle opinioni politiche, ecc., e che costui possa del tutto priva di informazioni sui lavori riprodotti. Pi\u00f9 che un usare qualunque tipo di materiale e strumento, ne consegue trampolino di lancio per l\u2019arte del Professore, l\u2019Almanacco che il mondo dell\u2019arte possa essere tutta la societ\u00e0, un luogo apocalittico si rivel\u00f2 alla prova dei fatti una mezza occasione senza recinti concettuali dove chiunque pu\u00f2, tornando alla mancata. L\u2019intervista originale rimasta finora nel cassetto, tua domanda, scegliere tra gli altri il ruolo scomodo di artista probabilmente la pi\u00f9 estesa e scrupolosa mai rilasciata iconoclasta (2). dall\u2019autore spezzino, meritava per\u00f2 di essere letta per intero, Per quanto riguarda il mio lavoro, poich\u00e9 generalmente creo arricchita dalle diligenti note che disegnano un quadro completo immagini ex-novo, il termine iconoclasta mi sembra non calzi delle sue passioni e influenze artistico-letterarie. Ecco quindi un perfettamente, sia nell\u2019accezione storica della parola (gli fedele \u201cDirector\u2019s Cut\u201d del testo, esattamente come stilato con iconoclasti furono eretici che, non ammettendo il culto delle grandi lettere in stampatello dal Professore nel 2001. Seguite immagini, le distruggevano), sia nel significato moderno di senza distrarvi la lezione, che da domani si interroga! nemico delle fame fatte; userei pi\u00f9 genericamente il termine Vittore Baroni contro-culturale, intendendo in particolare come iconoclasta chi usa immagini gi\u00e0 note e in qualche modo sacre ribaltandone Legenda VB = Vittore Baroni (critico musicale e artista) MP = Marco Philopat (scrittore) MK = Mister K (critico anonimo) PBT = Professor Bad Trip B = Bibliografia MK: Cominciamo dall\u2019inizio: da dove viene il nome Professor Bad Trip? PBT: L\u2019uso del nome Bad Trip risale all\u2019inizio degli anni Ottanta. Cominciai a firmare Bad Trip Productions tutta una serie di opere di grafica underground, tipo volantini di concerti, articoli e disegni per fanzine, cartoline postali xilografate o fotocopiate e francobolli o timbri destinati al network della mail art. Bad Trip voleva significare molte cose: era riferito alla mia situazione personale, a quella locale e andava benissimo anche per quella global-planetaria. Inoltre, era una citazione per adepti: ero un fanatico della scena punk californiana di seconda generazione, gruppi hardcore tipo Germs, Black Flag, Fear, Dead Kennedys e cos\u00ec via, e Bad Trip Records era il nome dell\u2019oscura casa discografica di uno di questi, gli Angry Samoans. Bad Trip, come \u201cNo Future\u201d, era anche uno slogan politico, il riassunto di quello che pensavamo del mondo: Reagan, la Thatcher, i missili Cruise, gli yuppies, la demenza catodica dilagante, la volont\u00e0 dei ceti culturali dominanti di cancellare la storia dei movimenti del passato, un tentativo che rischiava di lasciarci senza futuro e 1 - Movimento artistico fondato a Zurigo nella primavera del 1916, in una piccola taverna chiamata \u201cCabaret Voltaire\u201d, dal poeta rumeno Tristan Tzara, gli scrittori tedeschi Hugo Ball e Richard Huelsenbeck e il pittore\/scultore Hans Arp. B: G.C. Argan,\u00a0L\u2019arte moderna 1770\/1970, Sansoni 1970; R. Huelsenbeck, En avant dada. Storia del dadaismo, Nautilus 1989. 2 - Si veda l\u2019articolo \u201cIconoclastia - la prima guerra per il controllo dell\u2019immaginario popolare\u201d di Raf Valvola, da \u201cDecoder\u201d n. 3, ShaKe edizioni 1988.","The cybernaut Gianluca \u201cProfessor Bad Trip\u201d Lerici has been, for Key years, a spokesperson of virtual countercultures and a guru of VB = Vittore Baroni (music reviewer and artist) the most robotic techno-thrash imagination; he did not, however, MP = Marco Philopat (writer) own or use a computer. After all, it is renowned that even Bruce MK = Mister K (anonymous critic) Sterling, pioneer and theorist of the cyberpunk sci-fi, wrote his PBT = Professor Bad Trip first novels on a common typewriter. The Professor asked me B = Bibliography to interview him via mail for the appendix of his Almanacco apocalittico, published by Piccola Biblioteca Mondadori on MK: Let\u2019s start from the beginning: where does the name March 2002. Therefore, I sent him a long series of questions, that Professor Bad Trip come from? he chose and completed with a few more that he had written PBT: The use of Bad Trip as a name dates back to the early himself (attributed to a certain Mister K) and a couple more Eighties. I began to sign as Bad Trip productions a whole series questions by his friend Marco Philopat. Not long after that, the of underground graphic works, like gig flyers, fanzine pieces, artist sent me a folder containing all of the answers: there were woodcut or photocopied postal cards, and stamps or seals for 55 neatly hand-written sheets of paper, where each topic was the mail art network. Bad Trip had many different meanings: it accompanied by detailed notes and related bibliography. referred to my personal situation, to the local one, but it was I did the necessary editing for Mondadori (an unpaid work, \u00e7a va good for the global situation as well. Moreover, it was a quote sans dire), cutting notes and considerably simplifying the text, so only initiated people could understand: I was a fan of the second that many substantial parts have so far remained unpublished. generation of the Californian punk scene, of some hardcore Moreover, Mondadori asked me to sign the interview with the bands like Germs, Black Flag, Fear, Dead Kennedys and so on. nom de plume Luther Blissett, which I had used on different Bad Trip Records was the name of the unknown recording label occasions (incognito, for the LB Project) and which, at the time, of one of them, the Angry Samoans. Bad Trip, like \u201cNo Future\u201d, had quite a reputation. When eventually Gianluca had a copy of was also a political slogan and the summary of what we thought Almanacco in his hands, his first book for a major publisher, he of the world: Reagan, Thatcher, the Cruise missiles, the yuppies, almost burst into tears, horrified by the awful quality of the paper the unrestrained cathode ray tube lunacy, the will of the leading and by the bad printing, which was very blurred and greyish. cultural classes to delete past movements\u2019 history, an attempt The anthology, moreover, presented some forceful repagination that threatened to leave us both without future and past: it was of the boards, off-kilter proportions and it completely lacked a \u201cbad trip\u201d indeed! information on the works. In brief, the Almanacco apocalittico A few years later, while I was attending classes at the Accademia was a half-missed opportunity rather than a springboard for di Belle Arti in Carrara, surrounded by servile students and the Professor\u2019s art. The original interview, which has been kept teachers who were completely ignorant about everything that was aside up to now, represents probably the most extended and interesting and groundbreaking in the world of contemporary art detailed interview ever released by the author from La Spezia and culture, I decided, in a perfect pataphysic style, to proclaim and, therefore, it deserved to be read in full, enriched with those myself Professor, against their pitiful and false psyco-elite. scrupulous notes which draw a complete view of his passions and of his artistic and literary influences. So, here is the faithful VB: Modern art, which was born from the revolutionary movement \u201cDirector\u2019s Cut\u201d edition, exactly as it has been drafted by the of the historical avant-gardes, seems now to be one of the most Professor in big block capitals back in 2001. conformist, middle-class and commercialised activities: is it still Follow this class without distractions, you are going to be tested possible to be iconoclasts in the world of the arts? on it from tomorrow onwards! PBT: Contemporary society has inherited from the avant-gardes Vittore Baroni and from their historical development to this day, a new idea of the art, if compared to the stricter meaning it had until the beginning of XX Century. Especially from dadaism onwards (1), it has been clear to all the truly democratic people that everything can be thought as art and that everyone can practice it; for instance, it is not absolutely necessary to graduate at the Accademia di Belle Arti anymore or to have one renowned master or another to be socially considered an artist, as it happened in the past; in this same way an art work, in order to be acknowledged as such, must not necessarily be created with the so-called noble materials (such as oil painting, marble or bronze). If we accept the principle that everyone can be an artist, regardless of his studies, of his social class, of his political opinions, etc..., and that this person could use any kind of material and tool, then the world of art can be extended to the whole society, a conceptually unfenced place where everyone can, to get back to your question, choose the difficult role of iconoclastic artist (2). As it concerns my work, considering that I usually create images from scratch, I think that the term iconoclast doesn\u2019t properly fit, both for its historical meaning (the iconoclasts were heretics who did not accept the cult of the images and therefore destroyed them) and for its modern ordinary usage, which usually refers to the enemy of the accomplished fames; I would use more generically the expression counter-cultural. From my perspective, the iconoclasts use known images, which are somehow sacred, reverting their meaning, like, for example, Marcel Duchamp (3) who adds a beard and the moustaches to the Gioconda or, thinking of some examples closer to the most recent punk-art, 1 - Artistic movement, founded in Zurich in the Spring of 1916, in a small tavern called \u201cCabaret Voltaire\u201d, by Romanian poet Tristan Tzara, German writers Hugo Ball and Richard Huelsenbeck and painter\/sculptor Hans Arp. B: G.C. Argan,\u00a0L\u2019arte moderna 1770\/1970, Sansoni 1970; R. Huelsenbeck, En avant dada. Storia del dadaismo, Nautilus 1989. 2 - Please check the article \u201cIconoclastia - la prima guerra per il controllo dell\u2019immaginario popolare\u201d by Raf Valvola, from \u201cDecoder\u201d n. 3, ShaKe edizioni 1988.","il senso come per esempio Marcel Duchamp (3) che aggiunge n\u00e9 postumo, con la propria opera, come un\u2019amanita muscaria i baffi e il pizzetto alla Gioconda o, venendo ad esempi che (6), rilascia spore culturali pronte a rifiorire magari ad anni o riguardano la punk-art pi\u00f9 recente, Jamie Reid (4) che ficca la chilometri di distanza. Anche in momenti come quello attuale, spilla da balia nella bocca della regina Elisabetta o Winston Smith che per certi versi mi ricordano molto l\u2019inizio degli anni \u201980, in (5) che produce la Gioconda punk. Personalmente considero il molti tengono la brace accesa sotto la cenere. mondo dell\u2019arte come un grosso iceberg di cui spunta fuori solo una piccola parte, cio\u00e8 il mercato dell\u2019arte. Siccome chi investe denaro e\/o crediti culturali sull\u2019arte, cio\u00e8 istituzioni pubbliche o private, banche, industrie, stati, ecc. difficilmente compra o valorizza opere dai contenuti iconoclasti, radicali, rivoluzionari, critici rispetto alla propria contemporaneit\u00e0 o che mettano in dubbio in qualsiasi maniera gli status-quo delle gerarchie finanziarie, culturali e politiche esistenti, \u00e8 facile e probabile che sulla punta dell\u2019iceberg, al sole fuori dall\u2019acqua, ci siano autori addomesticati e solo pseudo-moderni, che rifanno magari il verso all\u2019infinito a questa o quella ex-avanguardia, morta e storicizzata da anni. Al di sotto dell\u2019arte espressione di quell\u2019insieme di interessi che chiamiamo cultura dominante, nella parte subacquea dell\u2019iceberg, c\u2019\u00e8 la contro-arte, espressione delle contro-culture. Quest\u2019ultima avr\u00e0 difficilmente un posto al sole, sar\u00e0 sempre sottovalutata dal mercato ufficiale, e verr\u00e0 forse ripescata, rivalutata e storicizzata solo quando i suoi protagonisti saranno stati messi nelle condizioni di non nuocere (morti o ricondotti alla ragione dai bisogni materiali della vita!). Specularmente, tutta una serie di artisti specializzati nel non dire nulla di nuovo o critico, saranno sempre sopravvalutati. MK: Trovi che tutto ci\u00f2 sia fisiologico alla societ\u00e0? Allora \u00e8 vero: il denaro e il potere appestano la creativit\u00e0?! PBT: Gi\u00e0, tutto ci\u00f2 \u00e8 fisiologico e sintomatico della societ\u00e0 bacata in cui viviamo; il denaro appesta, anche se, \u00e8 bene chiarirlo subito, penso ci siano cose che appestino molto pi\u00f9 del denaro, come per esempio la miseria o l\u2019impotenza culturale. MP: Esiste una correlazione tra convinzione politica e opera d\u2019arte? Quali sono le possibili connessioni oggi tra arte e rivoluzione? PBT: Piuttosto che di convinzioni politiche parlerei, nel mio caso, di convinzioni culturali. Certo le convinzioni politiche contingenti, che hai durante l\u2019arco della vita, ti condizionano e ti fanno conoscere e preferire determinati autori o movimenti piuttosto che altri, cio\u00e8 vanno a contribuire in maniera diretta e fondamentale al tuo percorso culturale, ma non \u00e8 detto che l\u2019opera le rappresenti sempre, o le comunichi chiaramente, o semplicemente le sottointenda; spesso quando progetto un quadro mi lascio trasportare dal senso estetico partendo da un\u2019idea di base del tema che voglio rappresentare: per esempio la mancanza di libert\u00e0, il controllo sociale, l\u2019angoscia del presente, ecc., tutti argomenti forse politicamente attuali, ma che travalicano anche la sfera dell\u2019attualit\u00e0. Un certo tipo di rivoluzione esiste, \u00e8 tra noi, anche se magari non ce ne accorgiamo perch\u00e9 va troppo lenta. Tutti gli scrittori visionari, gli artisti devianti, i musicisti rivoluzionari, gli editori liberi, i registi cinematografici innovativi, gli inventori pazzi, contribuiscono con la propria opera in maniera decisiva all\u2019evoluzione delle opinioni e dei gusti della gente nel progresso del costume della societ\u00e0, in una rivoluzione fredda che nessuno stato, nessun potere militare, religioso, culturale, politico o finanziario pu\u00f2 fermare. Ogni artista pop-underground, ognuno nel suo piccolo, anche chi non abbia avuto successo commerciale, n\u00e9 immediato 3 - Marcel Duchamp (1887-1968), artista attivo dalla prima decade del 1900 e che diverr\u00e0 in seguito uno dei protagonisti del movimento dadaista. B: G.C. Argan, op. cit. 4 - Jamie Reid (nato 1947), autore noto soprattutto per essere stato il creatore della grafica e delle copertine di dischi dei Sex Pistols, aderente gi\u00e0 dalla fine degli anni \u201960 al situazionismo. B: \u201cAngeli & Molotov\u201d, articolo da \u201cDecoder\u201d n. 5, ShaKe edizioni 1989. 5 - Winston Smith, pseudonimo (\u00e8 originariamente il nome del protagonista del romanzo 1984 di George Orwell) dell\u2019autore americano di collage e disegni noto per la sua collaborazione col gruppo musicale Dead Kennedys e la relativa casa discografica Alternative Tentacles Records. B: W. Smith, Act like nothing\u2019s wrong - The montage art of Winston Smith, Last Gasp 1994; W. Smith, Art-Crime - The montage art of Winston Smith Volume 2, Last Gasp 1998. 6 - Fungo allucinogeno considerato velenoso nella totalit\u00e0 dei manuali micologici ufficiali. B: G. Samorini, Amanita muscaria, Nautilus 1998.","Jamie Reid (4) who puts a safety pin in the mouth of Queen is, public or private institutions, banks, industries, governments, Elizabeth, or Winston Smith (5) who paints a punk version of the etc..., are not prone to buy or to promote works whose subjects Gioconda. I consider the world of art as a great iceberg with just are iconoclastic, radical, revolutionary and critical of their own a little bit above the surface, which is the art market. Considering contemporary society or are questioning in any way the status- that those who invest money and\/or cultural credits on art, that quo of the current financial, cultural and political hierarchies, it would be easy to find that on the top of the iceberg, in the sun outside the water, there will be domesticated and just pseudo- modern authors, mocking forever some ex-avant-garde, which was dead and dismissed ages ago. Below the kind of art that is the expression of all those interests which we call ruling culture, in the underwater part of the iceberg, there is the counter-art, which is the expression of the counter-cultures. The latter will unlikely get a place in the sun, will be always underestimated by the official market, and maybe it will be dug out, reconsidered and historicised only when its protagonists will not be dangerous anymore (because they would be dead or because their material needs talked some sense into them!). On the opposite side, a whole series of artists specialised in never saying anything new or critical, will be overrated as usual. MK: Do you think this is rooted in society? Is it therefore true that money and power infect creativity? PBT: Indeed, this is rooted and symptomatic of the corrupted society we live in; money infects, even if, to make it clear, I think there are things that infect much more than money does, for example the cultural helplessness or misery. MP: Is there a connection between political beliefs and a work of art? Which are the possible links between art and revolution nowadays? PBT: In my case, I would talk of cultural beliefs rather than of political ones. Certainly, the temporary political beliefs, those you have during your life, affect you and bring you to discover and to prefer some authors or movements instead of others. They give a fundamental and direct contribution to your cultural path, but it has not to be taken for granted that your work will always represent them, or will openly convey them, or even simply imply them; often when I design a painting I let myself to be carried away by the aesthetic feeling, starting from an idea of the subject I want to represent: for instance, the lack of freedom, the social control, the anguish of present day, etc...,all these themes are maybe related to the current political situation, but they also overcome it. There is a certain kind of evolution, it is among us, even if we do not acknowledge it because it develops too slowly. All the visionary writers, the deviant artists, the revolutionary musicians, the free publishers, the innovative movie directors, the crazy inventors contribute decisively with their works to the evolution of the people\u2019s opinions and taste, to the progress of social customs, as a cold revolution which no government, no military, religious, cultural, political or financial power can stop. Every pop-underground artist, each one in his own way, even those who never had any commercial success, neither immediate nor posthumous, with their works, like an amanita muscaria (6) releases cultural spores which are ready to bloom again, maybe after many years or miles away. It happens even in the current situation, which in some ways reminds me of the beginning of the Eighties: many are keeping the embers burning under the ashes. 3 - Marcel Duchamp (1887-1968), artist active since the beginning of 1900 and who will become later on one of the leaders of Dadaism. B: G.C. Argan, mentioned above. 4 - Jamie Reid (born in 1947), author known, most of all, to have been the creator of the Sex Pistols graphic and albums\u2019 covers; he participated, at the end of the Sixties, to Situationism. B: \u201cAngeli & Molotov\u201d, article from \u201cDecoder\u201d n. 5, ShaKe edizioni 1989. 5 - Winston Smith, pseudonym (originally the name of George Orwell\u2019s 1984 main character) of the drawing\u2019s and collage\u2019s American author, known for his collaboration with the band Dead Kennedys and their label Alternative Tentacles Records. B: W. Smith, Act like nothing\u2019s wrong - The montage art of Winston Smith, Last Gasp 1994; W. Smith, Art-Crime - The montage art of Winston Smith Volume 2, Last Gasp 1998. 6 - Hallucinogenic mushroom, evaluated poisonous by every official mycological handbook. B: G. Samorini, Amanita muscaria, Nautilus 1998.","","","VB: Ritieni che quanto appreso alla scuola d\u2019arte sia stato d\u2019aiuto artisti della Pop Art (8) americana, e pi\u00f9 in particolare dall\u2019opera per la tua formazione? Ti senti maggiormente influenzato dalla di Andy Warhol (9) e Roy Lichtenstein (10), che a loro volta storia dell\u2019arte (penso ad es. al tema classico dell\u2019Apocalisse) avevano mediato il loro stile dal fumetto popolare e dalla grafica o da forme espressive contemporanee come musica, cinema, pubblicitaria della loro epoca. Come loro accosto colori piatti e fumetto? violenti sulla tela ai quali sovrappongo in seguito le tonalit\u00e0 pi\u00f9 PBT: Il fatto di aver potuto frequentare ed essermi in seguito scure, senza usare sfumature e ottenendo alla fine una impronta diplomato alla sezione di scultura dell\u2019Accademia di Belle molto grafica. Poi certamente \u00e8 presente una forte influenza della Arti di Carrara mi \u00e8 stato di grande aiuto in numerosi campi. Kustom art (11) e dell\u2019arte psichedelica (12) storica, e di tutta Sebbene fino ad oggi abbia prodotto relativamente poche l\u2019arte Pop underground (13), l\u2019arte punk (14), il graffitismo (15), sculture a tuttotondo (7), c\u2019\u00e8 un forte senso del volume che si che ne sono derivati fino ai giorni nostri e di cui anch\u2019io faccio manifesta nella mia opera bi-dimensionale, sia nei quadri che parte. Sicuramente ci si pu\u00f2 informare meglio e seguire queste nelle precedenti opere grafiche in bianco e nero, certo un\u2019eredit\u00e0 scene solo frequentando le persone giuste o collegandosi al loro dei miei studi e pratiche scolastiche. Mi ricordo che all\u2019epoca sito internet, acquistando riviste contro-cult, leggendo libri e bisognava dare un sacco di esami teorici (tipo storia dell\u2019arte, fumetti underground e ascoltando musica cyberpunk, piuttosto anatomia, pedagogia, semiologia, teoria e tecnica dei mass che frequentando una scuola qualsiasi. media, ecc.) e se si voleva evitare di pagare le tasse scolastiche si doveva superare una determinata votazione globale annuale piuttosto alta, cosicch\u00e9 personalmente mi impegnavo anche in materie che gi\u00e0 allora mi interessavano assai poco e che in seguito non mi sarebbero servite a granch\u00e9, soprattutto a livello professionale. In particolare, per quel che riguarda la storia dell\u2019arte, argomento molto vasto e interessante, a seconda degli insegnanti che ti capitavano, veniva spezzettata in lezioni, studi ed esami su determinati autori o movimenti, la cui conoscenza era scarsamente utile alla realizzazione dei miei progetti di allora e anche futuri. Potevo per\u00f2, in quanto iscritto ai corsi, frequentare a piacimento una libreria scolastica decisamente imponente e prendere privatamente informazioni sull\u2019opera degli artisti e sulla storia dei movimenti che pi\u00f9 mi attraevano. Naturalmente sono convinto dell\u2019importanza della cultura e dell\u2019informazione e che pi\u00f9 cose si conoscono pi\u00f9 i nostri strumenti per capire il mondo che ci circonda sono appuntiti indipendentemente che questa cultura ci venga trasmessa dalla scuola, dalla tv, dal computer, dal centro sociale, dalla rivista o dal libro, ecc. Ognuno di noi, unico ed irripetibile quanto si vuole, finisce per diventare anche una somma, un ricettacolo di conoscenze e storie precedenti, e non escludo che la memoria scolastica dei pittori del passato a cui ti riferisci, sia magari in qualche angolo latente del mio cervello e venga ogni tanto inconsciamente a galla. Ma pi\u00f9 che da quelle della storia dell\u2019arte sono contagiato dalle apocalissi della storia e da quelle della quotidianit\u00e0, che vivo giornalmente uscendo per la strada, leggendo il quotidiano o accendendo un telegiornale qualsiasi; questo per quanto riguarda i contenuti del mio lavoro, quello che voglio e tento di immaginare, esprimere, comunicare. Per quel che concerne invece la forma, penso che il mio stile compositivo e pittorico sia stato, all\u2019origine, pesantemente influenzato da 7 - Cio\u00e8 scolpite e fruibili a 360\u00b0. 8 - Vasto movimento artistico nato tra la fine degli anni \u201950 e l\u2019inizio dei \u201960. Secondo molti storici il termine apparve per la prima volta sotto forma di scritta in un collage, andato perduto, dell\u2019artista inglese Richard Hamilton. Il critico inglese Lawrence Alloway introdusse per primo il concetto di Pop Art in campo artistico-letterario; all\u2019inizio avrebbe dovuto significare un tipo di arte critica di fronte agli oggetti e alle immagini pubblicitarie della produzione dell\u2019industria consumistica. In seguito, dopo la prima ondata Pop americana, andr\u00e0 a significare, pi\u00f9 genericamente, tutta l\u2019arte influenzata a livello estetico dai linguaggi popolari di massa (grafica pubblicitaria, fumetto, tv, ecc.). 9 - Andy Warhol (1928-1987), il pi\u00f9 famoso pittore della Pop Art americana, attivo anche in campo cinematografico e musicale. B: Klaus Honnef, Andy Warhol, Taschen, 1990; G.C. Argan, op. cit. 10 - Roy Lichtenstein, pittore Pop americano vivente (n. 1923). B: Janis Hendrickson, Lichtenstein, Taschen 1988; G.C. Argan, op. cit. 11 - L\u2019arte di dipingere automobili, motociclette, hot rods (auto truccate), tavole da skateboard, ecc. Pionieri di quest\u2019arte, dagli anni \u201950, furono i pittori americani Von Dutch, Ed \u201cBig Daddy\u201d Roth e, in seguito, Robert Williams. B: Kustom Kulture (a cura di C.R. Stecyk e B. Colburn), Last Gasp\/Laguna Art Museum 1993; Matteo Guarnaccia, Skate, Stampa Alternativa 1989. 12 - Qui si fa riferimento ai primi illustratori e pittori americani legati, dalla fine degli anni \u201960, alla prima scena musical-culturale psichedelica. Griffin, Kelley, Moscoso, Mouse, e tutti gli altri, noti nel mondo intero soprattutto per la loro produzione di poster musicali e copertine di dischi. B: P.D. Grushkin, The Art of Rock, Abbeville Press 1987; C. Branzaglia, Psychoposter, Max Books 1992; V. Baroni, The Psychedelic Years, Stampa Alternativa 1990; G. Mc Clelland, Rick Griffin, Paper Tiger 1980; M. Guarnaccia, Almanacco Psichedelico, Nautilus 1995. 13 - Si intende tutta l\u2019arte proveniente \u201cdal basso\u201d, dalla stampa, dai movimenti giovanili, dalle controculture. B: P. Belsito, Notes from the Pop Underground, Last Gasp 1985; M. Guarnaccia, 1968-1988 Arte psichedelica e controcultura in Italia, Stampa Alternative 1988; \u201cReSearch\u201d n. 11, Pranks!, ReSearch publications 1987. Per quanto riguarda l\u2019arte del tatuaggio: \u201cReSearch\u201d n. 12, Modern Primitives, ReSearch publications 1989. 14 - Arte legata soprattutto alla produzione di vestiti, disegni, copertine e manifesti di concerti. B: V. Hennessy, In the Gutter, Quartet Books 1978; P.D. Grushkin, op. cit.; P. Belsito\/B. Davis\/M. Kester, Street Art, Last Gasp 1981; M. Philopat, Costretti a sanguinare, ShaKe edizioni 1997. 15 - Arte derivata dai murales ma eseguita, dalla fine degli anni \u201970 in USA, prevalentemente con colori in bomboletta spray. B: F. Alinovi, Arte di frontiera, Mazzotta 1984.","VB: Do you think that what you learnt at the art school has been you had to achieve a certain global yearly mark that was quite useful to your education? Do you think you are more influenced high, so I personally put an effort on subjects that, at the time, by the history of the art (I\u2019m thinking about, for instance, the were quite uninteresting to me and that, later on, would not be classic theme of Apocalypse) or by the contemporary forms of very useful, especially at a professional level. As it concerned expression like music, cinema, comics? history of the art, a subject which is very interesting and wide, PBT: Being able to attend and later to graduate at the sculpture the course was usually divided into classes, studies and exams section of the Accademia di Belle Arti in Carrara has been on certain authors or movements according to the teacher you incredibly useful in many fields. Although I have so far produced got, whose knowledge has hardly been useful to the realisation only a few all-round sculptures (7), there is a big sense of volume of my projects, both at that time and in the future. However, as which emerges in my bi-dimensional work, both in painting and I enrolled to the classes, I could freely frequent the impressive in my previous black and white graphic works, which is for sure school library, and thus I was able to get information about the an inheritance of my studies and school practices. I remember work of the artists and the history of the movements I was more that, at the time, you had to take a lot of exams on theory (like interested into. art history, anatomy, pedagogy, semiology, mass media history Naturally, I am convinced of the importance of culture and and technique, etc...) and if you want to avoid to pay school fees knowledge and that the more things we know, the sharper our tools to understand the world are, regardless of the source this culture comes from: school, tv, computer, squat, magazine or book, etc... Each of us, unique and one-in-a-million as you like, ends up to become an amount too, a repository of previous knowledge and stories. And I do not exclude that school memories of the painters of the past you were referring to, could be in some hidden part of my brain and sometimes unconsciously surface. However, rather than from those of the history of the art art, I am infected by the historical and the everyday apocalypses, which I experience daily as I get out in the street, when I read a newspaper or when I watch an average newscast; this as regards the content of my work, what I want and what I try to imagine, to convey and to express. As it concerns its form, I think my compositional and pictorial style has been influenced by the American Pop Art (8), especially by Andy Warhol (9) and Roy Lichtenstein\u2019s (10) work, which, in turn, got their style from the popular comics and advertising graphic of their time. Similarly to them, I match flat and violent colours on the canvas, and later I put on top darker hues without shading, finally getting a very graphic mark. Certainly, there is also a strong influence of the Kustom Art (11) and of the historical psychedelic art (12), from which the whole underground Pop art (13), punk art (14), street art (15), which I belong too, derived. Surely, it is possible to be informed about it and to follow these movements more by hanging out with the right people or relating with them through their websites, by buying counter-cult magazines, reading underground books and comics and listening to cyberpunk music, than attending whichever school. 7 - So to say 360-degree sculpted and usable . 8 - Huge artistic movement born between the end of the Fifties and the beginning of the Sixties. According to many historians, the word has been seen for the first time in the form of a writing in a collage, now lost, of the British artist Richard Hamilton. British reviewer Lawrence Alloway first introduced the concept of Pop Art in the artistic and literary fields; at the beginning it should have meant a kind of art that was critical towards objects and advertising images coming from the consumeristc industry\u2019s production. Later, following the American Pop\u2019s first wave, it will mean, more generically, every kind of art that is influenced at an aesthetical level by popular mass languages (advertising graphic, comics, television, etc...). 9 - Andy Warhol (1928-1987), the most renowned Pop Art painter, worked also in cinema and music. B: Klaus Honnef, Andy Warhol, Taschen, 1990; G.C. Argan,mentioned above. 10 - Roy Lichtenstein, American Pop painter, living (born 1923). B: Janis Hendrickson, Lichtenstein, Taschen 1988; G.C. Argan, mentioned above. 11 - The art of painting cars, motorbikes, hot rods, skateboards, etc... Pioneers of this art, in the Fifties, were American painters Von Dutch, Ed \u201cBig Daddy\u201d Roth and, afterwards, Robert Williams. B: Kustom Kulture (edited by C.R. Stecyk e B. Colburn), Last Gasp\/Laguna Art Museum 1993; Matteo Guarnaccia, Skate, Stampa Alternativa 1989. 12 - Here, reference is made to the first American illustrators and painters who were linked, at the end of the Sixties, to the first psychedelic musical-cultural movement. Griffin, Kelley, Moscoso, Mouse, and all the others, renowned worldwide mainly for their production of music posters and album covers. B: P.D. Grushkin, The Art of Rock, Abbeville Press 1987; C. Branzaglia, Psychoposter, Max Books 1992; V. Baroni, The Psychedelic Years, Stampa Alternativa 1990; G. Mc Clelland, Rick Griffin, Paper Tiger 1980; M. Guarnaccia, Almanacco Psichedelico, Nautilus 1995. 13 - It refers to all the art coming from the \u201cbottom\u201d, from the print, the youth movements, the countercultures.. B: P. Belsito, Notes from the Pop Underground, Last Gasp 1985; M. Guarnaccia, 1968-1988 Arte psichedelica e controcultura in Italia, Stampa Alternative 1988; \u201cReSearch\u201d n. 11, Pranks!, ReSearch publications 1987. For what concerns tattoo\u2019s art: \u201cReSearch\u201d n. 12, Modern Primitives, ReSearch publications 1989. 14 - Art mostly linked to clothes, drawings, covers and gigs\u2019 posters production. B: V. Hennessy, In the Gutter, Quartet Books 1978; P.D. Grushkin, op. cit.; P. Belsito\/B. Davis\/M. Kester, Street Art, Last Gasp 1981; M. Philopat, Costretti a sanguinare, ShaKe edizioni 1997. 15 - Art derived from murals but, from the end of the Seventies in USA, made mainly using spray can paints. B: F. Alinovi, Arte di frontiera, Mazzotta 1984.","MP: L\u2019aspetto paranoico, la visione pessimistica del futuro, le numeri di una zine fotocopiata che si chiamava semplicemente atmosfere cupe, sono caratteri fondamentali dei tuoi lavori, \u201cAnarchy\u201d, dove per\u00f2, come immagini, non c\u2019erano disegni ma sia nei fumetti di qualche anno fa che nei quadri di adesso, il solo collage di foto storiche della Seconda Guerra Mondiale passaggio dal bianco nero al colore ha per assurdo potenziato (gerarchi nazisti, kamikaze, distruzioni varie) miste alle foto dei queste caratteristiche, insomma come dire che il mondo personaggi politici del momento (Cossiga, Andreotti, Craxi, ecc.) continua ad andare peggio nonostante il colore. prese dall\u2019\u201cEspresso\u201d e \u201cPanorama\u201d. PBT: Il mio interesse precoce verso il disegno in bianco e nero, Ci riunivamo nei locali di Radio Popolare Alternativa, una radio la xilografia (16), le xerografia (17) e altre tecniche di incisione\/ fondata dagli autonomi spezzini, prima del nostro programma riproduzione monocromatica \u00e8 da correlarsi con l\u2019attrattiva collettivo di musica e tematiche punk, nella stanzetta dall\u2019altra altrettanto precoce verso la stampa underground e la necessit\u00e0, parte del vetro della sala trasmissioni, dove c\u2019erano un tavolazzo che ho sentito da subito, di auto-produrre anche solo micro- in formica con delle sedie e pacchi di riviste di movimento tirature dei miei lavori. Partendo dall\u2019uso di un vecchio ciclostile invendute (\u201cControinformazione\u201d, \u201cMetropoli\u201d, manuali di di un circolo ML, passando per l\u2019eliografia (18), la fotocopiatrice, Stampa Alternativa, ecc.) da cui attingevamo spunti ed immagini. la serigrafia, la tipografia, fino ad arrivare ai giorni nostri dove All\u2019inizio la rivista era scritta e disegnata su un unico foglio di la maggioranza di case editrici e riviste con cui collaboro si carta lucida che poi veniva stampata in eliografia da una sola pu\u00f2 permettere pagine a colori solo per la copertina, mi \u00e8 stato facciata, diventando un grosso poster. Abbiamo tirato pi\u00f9 di 100 naturale specializzarmi nella tecnica del disegno in bianco e copie dei primi due o tre numeri e, visto il successone, abbiamo nero, di cui sono diventato un vero e proprio professore! in seguito stampato da 500 a 1000 copie dei numeri successivi, Il bianco e nero \u00e8 una tecnica povera che permette un grado alla tipografia degli anarchici a Carrara. A quell\u2019epoca mi povero di possibilit\u00e0 espressiva; la ricchezza del colore permette interessava soprattutto la grafica punk e di movimento, i primi invece una maggiore forza. \u00c8 questa ricchezza, unita al fatto che introvabili fumetti underground americani, tradotti nei dieci i quadri sono molto pi\u00f9 grandi delle stampe in genere, a rendere, anni precedenti da oscure case editrici contro-cult, il lavoro di per esempio, un disegno angosciante ancora pi\u00f9 angosciante. Stefano Tamburini (23), che ho conosciuto tramite \u201cIl Male\u201d, i Ti faccio un esempio classico per chiarire meglio il concetto: chi pochi numeri di \u201cCannibale\u201d e, in seguito, su \u201cFrigidaire\u201d. vede dal vivo il quadro ad olio L\u2019urlo di Edvard Munch (19) rimane Tra i fumetti overground mi piacevano molto alcuni maestri letteralmente agghiacciato. Invece la versione xilografica in argentini (Alberto Breccia (24), Enrique Breccia (25) e Jos\u00e8 bianco e nero dello stesso autore \u00e8 certo meno coinvolgente, ma Mu\u00f1oz (26)), i francesi del gruppo di Metal Hurlant (27) e, in \u00e8 il massimo per la stampa, tant\u2019\u00e8 che \u00e8 stata usata dai grafici particolare, mi affascinavano le lunghe storie liberate dalle di tutto il mondo centinaia di volte, fino ad arrivare alla mitica costrizioni editoriali tradizionali; in tal senso due storie a fumetti, versione di Winston Smith, dove dietro al personaggio urlante tutt\u2019oggi tra le mie preferite di sempre, sono \u201cIl garage ermetico c\u2019\u00e8 un fungo atomico. di Jerry Cornelius\u201d di Moebius (28) e \u201cLe straordinarie avventure di Penthotal\u201d di Andrea Pazienza (29). VB: Sono cambiati i tuoi modelli di riferimento, da quando hai iniziato a disegnare ad oggi? Quali sono gli autori che stimavi maggiormente quando avevi vent\u2019anni e quali oggi? PBT: Ho cominciato ad acquistare e a leggere fumetti da ragazzino, a 13 o 14 anni; allora il mio disegnatore preferito era Magnus (20), che, in coppia col soggettista Bunker (21), aveva da poco rivoluzionato il fumetto popolare italiano con personaggi tipo Satanik, Kriminal, Alan Ford, dei quali andavo pazzo. Sono passato dal copiare i disegni di Magnus a fare le prime grafiche originali, magari copiando da fotografie, e i primi fumetti qualche tempo pi\u00f9 tardi, a 17 anni. Mi ricordo che, con i primi punx di La Spezia, facevamo una fanzine che si chiamava \u201cArchaeopteryx\u201d (22) e l\u00ec sopra c\u2019erano i miei primi disegni a china autoprodotti. Gi\u00e0 l\u2019anno prima avevo redatto da solo due 16 - Antica tecnica di stampa, in origine monocromatica, che prevedeva l\u2019incisione manuale su matrice in legno del negativo del disegno che si voleva stampare. Oggigiorno questo tipo di incisione artistica viene eseguita su materiali industriali (linoleum) o prodotti appositi (adigraf). 17 - Stampa con fotocopiatrice. 18 - Tecnica di stampa su grandi formati che prevede l\u2019utilizzo di matrici disegnate\/scritte direttamente su lucido o impresse su carta acetata. 19 - Edvard Munch (1863-1944), pittore norvegese pioniere e punto di riferimento dell\u2019Espressionismo tedesco. B: G.C. Argan, op. cit. 20 - Pseudonimo di Roberto Raviola, disegnatore di fumetti popolari, recentemente scomparso, attivo dall\u2019inizio degli anni \u201960. 21 - Pseudonimo di Luciano Secchi, soggettista, sceneggiatore ed editore. 22 - Animale preistorico per met\u00e0 rettile (bocca dentata) e per met\u00e0 uccello (volava, aveva penne e piume). 23 - Stefano Tamburini (1955-1986), personaggio di spicco della scena artistico-editoriale europea di sempre, disegnatore, soggettista, sceneggiatore, grafico, editore, artista sperimentale e critico musicale. B: S. Tamburini\/T. Liberatore, Ranxerox, Primo Carnera editore 1981; S. Tamburini\/T. Liberatore, Ranxerox 2, Primo Carnera editore 1983; S. Tamburini, Muscles - Antologia 1980\/1984, Primo Carnera editore 1984; Autori Vari, Una matita a serramanico - omaggio a Stefano Tamburini, Millelire Stampa Alternativa 1994. 24 - B consigliata: A. Breccia\/E. Breccia\/H. Oesterheld, Ch\u00e9, Topolin edizioni 1995; A. Breccia\/E. S\u00e0bato, Rapporto sui ciechi, R&R editrice 1994; A. Breccia, Un certo Daneri, Editiemme 1980. 25 - B consigliata: A. Breccia\/E. Breccia\/H. Oesterheld, op.cit.; A. Breccia, La guerra della Pampa, Editiemme 1980. 26 - B consigliata: Jos\u00e9 Mu\u00f1oz (disegnatore) & Carlos Sampayo (soggettista-sceneggiatore), Nel bar, Produzioni Cartoons 1986; Mu\u00f1oz & Sampayo, Sophie, L\u2019isola Trovata 1980; Mu\u00f1oz & Sampayo, Sudor Sudaca, R&R editrice 1992. 27 - Rivista a fumetti apparsa in Francia a met\u00e0 degli anni \u201970, e successivamente in Italia. Presentava lavori della nuova onda francese (Moebius, Druillet) e internazionale (Corben, Caza, Bilal). 28 - Pseudonimo di Jean Giraud (1938-2012), disegnatore francese attivo anche in campo cinematografico. B: J. Giraud\/Moebius, Il mio doppio io (autobiografia), DeriveApprodi 1999; Moebius\/Jodorowsky, Gli occhi del gatto, Alessandro Distribuzioni 1985; Moebius\/Jodorowsky, Ciclo dell\u2019Incal (6 volumi), Editori del Grifo 1988; Moebius, Visioni di fine millennio, Nuages 1997; Moebius, Chaos, Alessandro Distribuzioni 1991. 29 - Andrea Pazienza (1956-1988), disegnatore. B: A. Pazienza, Le straordinarie avventure di Pentothal, Milano Libri 1982; A. Pazienza, ll libro rosso del Male, Il Male 1981; A. Pazienza, Zanardi, Primo Carnera editore 1983; A. Pazienza, Perch\u00e9 Pippo sembra uno sballato, Primo Carnera editore 1980.","MP: The paranoid look, the pessimistic vision of the future, the VB: Has your background changed, since you began to draw dark mood, are fundamental features of your works, both in older until nowadays? Who were the authors you admired more when comics and in current paintings, and the transition from black you were in your twenties and who are the ones you admire now? and white to colours has paradoxically enhanced these features, PBT: I began to buy and read comics when I was a boy, maybe almost as if you were saying that the world is getting worse and at thirteen or fourteen; at that time my favourite cartoonist was worse in spite of the colours. Magnus (20), who, together with the writer Bunker (21), had just PBT: My early interest towards black and white drawing, woodcut revolutionised the popular Italian comics with characters such (16), xerography (17) and other monochromatic engraving\/copy as Satanik, Kriminal, Alan Ford, which I was crazy for. I went from techniques has to be connected to the similarly early fascination copying Magnus drawings to make my first original graphics, with the underground print and to the need, which I have been by copying photos, to my first comics some time later, when I feeling since the beginning, to self-produce my works, even if in was seventeen years old. I remember that, together with the first micro-circulations. Starting from the use of an old cyclostyle of punks in La Spezia, we produced a fanzine called \u201cArchaeopteryx\u201d an ML association, going through heliography (18), photocopiers, (22) which featured my first self-produced Indian ink drawings. silk-screen printing, typography, until nowadays when most The previous year I had already published by my own just two of the publishers and magazines which I collaborate with can issues of a photocopied fanzine simply called \u201cAnarchy\u201d where, only afford colour pages for the cover, it came natural to me to however, as images, there were not drawings but collages of specialise in the black and white drawing technique, which I am historical pictures of World War II (Nazi hierarchs, kamikazes, now a real professor of! various destructions) mixed with pictures of politicians of the Black and white painting is a poor technique which allows a time (Cossiga, Andreotti, Craxi, etc...) borrowed from \u201cEspresso\u201d poor degree of means of expression; instead the richness of the and \u201cPanorama\u201d. colour allows a greater strength. It is this richness, together with We used to meet in the rooms of Radio Popolare Alternativa, a the fact that paintings are usually much bigger than prints, to radio founded by La Spezia separatists, before our collective make, for example, a distressing image even more distressing. broadcast about punk music and punk themes, in the small I will give you a classic example to explain this idea: Edvard room on the other side of the window pane of the broadcast Munch\u2019s oil painting The Scream (19) makes the blood of room, where there was a Formica table with chairs and bundles those who look at it live literally run cold. Instead, the black of unsold movement magazines (\u201cControinformazione\u201d, and white woodcut variation of the same author is surely less \u201cMetropoli\u201d, Stampa Alternativa handbooks) from which we engaging. But it is the best for printing, and in fact it has been picked up hints and images. At the beginning, the magazine used thousands of times by graphic designers worldwide, up was written and drawn on a single sheet of tracing paper that to the legendary variation by Winston Smith, where behind the afterwards was printed in heliography, becoming a big poster. screaming character there\u2019s an atomic mushroom. We printed more than 100 copies of the first two or three issues and then, because of the big success, we printed from 500 to 1000 copies of the following issues, in the anarchists\u2019 typography in Carrara. At the time, I was mainly interested into punk\u2019s and movements\u2019 graphic, and into the first, extremely rare underground american comics, translated during the previous ten years by some unknown counter-cultural publishers, and into Stefano Tamburini\u2019s work (23), which I got to know through \u201cIl Male\u201d, the few issues of \u201cCannibale\u201d and, later on, \u201cFrigidaire\u201d. Among the underground comics, I really liked some masters from Argentina such as (Alberto Breccia (24), Enrique Breccia (25) and Jos\u00e8 Mu\u00f1oz (26)), the French Metal Hurlant (27) and, particularly, I was fascinated by the long stories freed by traditional editorial constraints; from this point of view, two comic novels, which are my everlasting favourites, are Moebius\u2019 \u201cIl garage ermetico di Jerry Cornelius\u201d (28) and Andrea Pazienza\u2019s \u201cLe straordinarie avventure di Penthotal\u201d (29). 16 - Ancient printing technique, originally monochromatic, that required the manual engraving on a wood master of the negative drawing that was to be printed. Nowadays this kind of artistic engraving is made on industrial materials (linoleum) or dedicated materials (adigraf). 17 - Print with photocopier. 18 - Printing technique on large format that requires the use of masters drawn\/written directly on tracing paper or engraved on acetate paper. 19 - Edvard Munch (1863-1944), Norwegian painter and master of reference of the German Expressionist movement. B: G.C. Argan, mentioned above. 20 - Pseudonymous of Roberto Raviola, popular comics cartoonist, recently deceased, active since the beginning of the Sixties. 21 - Pseudonymous of Luciano Secchi, script-writer and editor. 22 - Prehistoric animal, half reptile (it had teeth in his mouth) and half bird (it flied, and had feathers and plumage). 23 - Stefano Tamburini (1955-1986), prominent figure in the European artistic-publishing scene, cartoonist, script-writer, graphic, editor, experimental artist and music reviewer. B: S. Tamburini\/T. Liberatore, Ranxerox, Primo Carnera editore 1981; S. Tamburini\/T. Liberatore, Ranxerox 2, Primo Carnera editore 1983; S. Tamburini, Muscles - Antologia 1980\/1984, Primo Carnera editore 1984; Various Authors, Una matita a serramanico - omaggio a Stefano Tamburini, Millelire Stampa Alternativa 1994. 24 - B suggested: A. Breccia\/E. Breccia\/H. Oesterheld, Ch\u00e9, Topolin edizioni 1995; A. Breccia\/E. S\u00e0bato, Rapporto sui ciechi, R&R editrice 1994; A. Breccia, Un certo Daneri, Editiemme 1980. 25 - B recommended: A. Breccia\/E. Breccia\/H. Oesterheld, op.cit.; A. Breccia, La guerra della Pampa, Editiemme 1980. 26 - B recommended: Jos\u00e9 Mu\u00f1oz (disegnatore) & Carlos Sampayo (script-writer), Nel bar, Produzioni Cartoons 1986; Mu\u00f1oz & Sampayo, Sophie, L\u2019isola Trovata 1980; Mu\u00f1oz & Sampayo, Sudor Sudaca, R&R editrice 1992. 27 - Comic magazine published in France in the mid-Seventies and later in Italy too. It presented works of the new French (Moebius, Druillet) and international (Corben, Caza, Bilal) wave. 28 - Pseudonym of Jean Giraud (1938-2012), French cartoonist, also active in cinema. B: J. Giraud\/Moebius, Il mio doppio io (autobiografia), DeriveApprodi 1999; Moebius\/Jodorowsky, Gli occhi del gatto, Alessandro Distribuzioni 1985; Moebius\/Jodorowsky, Ciclo dell\u2019Incal (6 books), Editori del Grifo 1988; Moebius, Visioni di fine millennio, Nuages 1997; Moebius, Chaos, Alessandro Distribuzioni 1991. 29 - Andrea Pazienza (1956-1988), cartoonist. B: A. Pazienza, Le straordinarie avventure di Pentothal, Milano Libri 1982; A. Pazienza, ll libro rosso del Male, Il Male 1981; A. Pazienza, Zanardi, Primo Carnera editore 1983; A. Pazienza, Perch\u00e9 Pippo sembra uno sballato, Primo Carnera editore 1980.","Queste storie, oltre che essere entrambe in bianco e nero, si conosciute. Se vogliamo, da un punto di vista libertario, un caratterizzano per il fatto che il disegnatore decideva il loro progresso minimo, rispetto alle societ\u00e0 del passato, c\u2019\u00e8 stato proseguimento giorno per giorno, puntata dopo puntata, senza e lo possiamo riscontrare nel fatto che non esiste pi\u00f9 un\u2019unica conoscerne la fine. Venendo al presente, non solo a livello scala di valori come avveniva nell\u2019antichit\u00e0, o due maggiori e stilistico ma anche, se vogliamo, merceologico sono certamente contrapposte nella storia pi\u00f9 recente (chiesa\/stato, fascismo\/ debitore verso la scena underground americana; mi riferisco a democrazia, comunismo\/capitalismo, ecc.), ma molteplici scale quei pittori che mi sono stati modello professionale, per esempio di valori a seconda delle ideologie e opinioni e interessi economici Robert Williams (30), Joe Coleman (31), Todd Schorr (32), e tutti delle famiglie, trib\u00f9, stati, comunit\u00e0 reali o virtuali, compagnie i loro epigoni recenti a me coetanei (33), che sono nel tempo commerciali e categorie professionali a cui si appartiene o si passati dalla grafica su tutti i supporti possibili (hot rods, tavole crede di appartenere. Indipendentemente da tutto ci\u00f2, ci sono da surf e skate, t-shirt, comix, copertine di dischi, ecc.) alla delle differenze oggettive a livello progettuale nei tipi di opere pittura su tela in copia unica. che mi hai citato che, di per s\u00e9, creano diverse valutazioni Infine, per farla breve, eccoti la hit-parade degli insiemi culturali, commerciali degli artefatti. Lasciando perdere videogames degli argomenti che mi interessano particolarmente e che hanno e computer art e rimanendo nel mio campo di artista che usa influenzato la mia attivit\u00e0 di pittore: strumenti e materiali pi\u00f9 tradizionali, fare un quadro in copia 1) Arte tribale di ogni epoca (34). unica non \u00e8 la stessa cosa che fare lo stesso soggetto perch\u00e9, 2) Storia delle idee cosiddette utopiche, da Proudon, Bakunin, per esempio, venga usato come illustrazione della copertina di Marx ai giorni nostri. un libro, c\u2019\u00e8 la differenza che passa per convenzione tra \u201carte\u201d e 3) Dadaismo ed Espressionismo (35). \u201carte applicata\u201d. 4) Arte pre-colombiana. Un quadro lo puoi fare grande e ad olio, l\u2019originale di una copertina 5) Letteratura distopica (36): George Orwell (37), Aldous Huxley per la stampa \u00e8 in genere molto pi\u00f9 piccolo rispetto a un quadro, (38) e Ray Bradbury (39). su un supporto cartaceo (quindi pi\u00f9 povero rispetto alla tela) 6) Letteratura sperimentale, allucinata e pre-cyber ( William S. e colori adeguati, o addirittura pu\u00f2 essere fatto interamente Burroughs (40), J.G. Ballard (41) e Philip K. Dick (42). col computer, cio\u00e8 senza usare nessun tipo di materiale 7) Patafisica (43), da Alfred Jarry alla Chiesa del SubGenio (44). tradizionale. Anche se ogni tanto succede il contrario, cio\u00e8 che 8) Art Brut (45). la riproduzione di un quadro venga usata come illustrazione di 9) Cinema libertario, da Luis Bu\u00f1uel a Stanley Kubrick. copertina di un libro, o che l\u2019originale di una copertina venga 10) Cinema fanta-psycho (Ridley Scott, David Cronenberg (46), appeso alle pareti del museo, di una galleria, o semplicemente John Carpenter, ecc.). in casa del collezionista, alla fine un\u2019opera dello stesso autore, Pi\u00f9 naturalmente tutta l\u2019arte, la musica, la letteratura underground pi\u00f9 grande, fatta con materiali pi\u00f9 costosi e che avr\u00e0 richiesto di cui ho parlato fin qui, e molto altro ancora! un maggior tempo di realizzazione, varr\u00e0 quasi sempre di pi\u00f9 di un originale pi\u00f9 piccolo, indipendentemente dalla funzione VB: Indipendentemente da quello che ritieni dovrebbe essere originaria per cui \u00e8 stato creato. Per via della forza di gravit\u00e0 il ruolo delle arti visive nella nostra societ\u00e0 (educativo, ludico, e per motivi economici e di razionalizzazione dello spazio, la spirituale, ecc.), trovi che esista ancora o che abbia un senso maggior parte delle case, dei palazzi, delle gallerie e dei musei una scala di valori che differenzia l\u2019arte da galleria\/museo dalla sar\u00e0 sempre costruita con pavimenti orizzontali e mura verticali copertina di un libro o dalla grafica di un videogioco? sulle quali appendere ogni sorta di artefatto bidimensionale; in PBT: Le scale di valori, le gerarchie politiche o culturali, sono questa funzione sempre attuale non ci sono differenze tra un una caratteristica di praticamente tutte le societ\u00e0 umane finora quadro, un poster, una fotografia o una stampa. 30 - Robert Williams, pittore americano attivo dagli anni \u201960. B: C.R. Stecyk, Malicious Resplendence - The paintings of R. Williams, Fantagraphics 1997. 31 - Joe Coleman, pittore e performer americano attivo dagli anni \u201970. B: J. Coleman, Cosmic Retribution - The infernal art of Joe Coleman, Fantagraphics 1992; J. Jarmusch\/S. Yau\/H. Schechter, Original Sin - The visionary art of Joe Coleman, Heck editions 1997. 32 - Todd Schorr, pittore e illustratore americano attivo dagli anni \u201980. B: T. Schorr, Secret Mystic Rites - The art of Todd Schorr, Last Gasp 1998. 33 - Per avere una panoramica sull\u2019outsider art americana passata e presente, si veda la rivista specializzata \u201cJuxtapoz\u201d, patrocinata da Robert Williams (www.juxtapoz.com). 34 - Si veda la rivista \u201cThe World of Tribal Arts\u201d (Tribarts editions, Market Street 664, San Francisco, CA 94114 USA). 35 - Nell\u2019estate del 1905, a Dresda, quattro studenti di architettura e pittori, Kirchner, Bleyl, Heckel e Schmidt-Rottluff fondano l\u2019associazione artistica denominata Br\u00fccke (trad: \u201cIl ponte\u201d). Costoro erano accumunati da idee anarchiche, antiborghesi e anti-industriali e perseguivano un ideale di vita collettiva e comunitaria. L\u2019appellativo di \u201cespressionisti\u201d fu usato, riferito al gruppo della Br\u00fccke, per le prima volta nel 1914 dal critico Paul Fechter nel libro Der Expressionismus. B: G.C. Argan, op. cit. 36 - Distopia: un modello di societ\u00e0 oppressiva e spiacevole. 37 - George Orwell (1903-1950), scrittore libertario inglese. Si veda in particolare: B: G. Orwell, 1984, Oscar Mondadori 1973. 38 - Aldous Huxley (1894-1963), scrittore libertario inglese. Si veda in particolare: B: A. Huxley, Il mondo nuovo, Oscar Mondadori 1971. 39 - Ray Bradbury (1920-2012), scrittore americano di fantascienza. Si veda in particolare: B: R. Bradbury, Fahrenheit 451- Gli anni della fenice, Oscar Mondadori 1986. 40 - Si veda: W.S. Burroughs\/B. Gysin, ReSearch edizione italiana, ShaKe edizioni 1992. 41 - Si veda: J.G. Ballard, ReSearch edizione italiana, ShaKe edizioni 1994. 42 - Si veda: Philip K. Dick, Mutazioni (a cura di L. Sutin), Feltrinelli Interzone 1997. 43 - Patafisica, o scienza delle soluzioni immaginarie. Termine coniato dal poeta, scrittore ed attore francese Alfred Jarry (1873-1907) nell\u2019opera anarchica Ubu Roi. I proseliti di Jarry fondarono gruppi e collegi di cui fecero parte E. Satie, J. Dubuffet, B. Vian, J. Mir\u00f2, G. Apollinaire, M. Duchamp, F. Picabia e numerosi altri pittori, letterati, filosofi, cineasti. B: Enrico Baj, Patafisica, Bompiani 1982. 44 - The Church of the SubGenius, pseudo-setta libertaria che celebra il potere dell\u2019eccentricit\u00e0 individuale e schernisce ogni tipo di conformismo. B: Autori Vari, The Book of the SubGenius, Simon & Schuster 1987; Autori Vari, La Chiesa del SubGenius, Prog edizioni 1997. 45 - Art Brut: definizione coniata dal pittore francese Jean Dubuffet per descrivere l\u2019arte spontanea, grezza, ingenua e incolta, prodotta dai \u201cselvaggi\u201d, dai bambini, dai malati di mente, dai criminali. B: J. Dubuffet, I valori selvaggi, Feltrinelli 1971. Si veda inoltre la rivista specializzata \u201cRaw Vision\u201d (\u201cRaw Vision\u201d, 163 Amsterdam Avenue 203, New York,NY, 10023-5001 USA). 46 - Si veda: S.Gr\u00fcnberg, David Cronenberg, ShaKe edizioni 1999.","Not only were these stories both in black and white, but they also PBT: Value systems, political or cultural hierarchies, are a distinguished because the cartoonist decided their sequel day feature of almost every human society known so far. If you like, by day, issue after issue, without knowing the end. from a libertarian point of view, there has been a small progress, Talking about the present day, not only from a style point of view compared to past societies. Now indeed a single scale of values but also, if you like, from a commercial one, I am certainly in does not exist anymore, as it did in ancient times, neither do the debt with the American underground movement; I mean those two major and opposed scales of values (church\/government, painters which have been my professional models, for example fascism\/democracy, communism\/capitalism, etc...) from a Robert Williams (30), Joe Coleman (31), Todd Schorr (32), and more recent past, but there are many of them, depending on all their recent imitators, who are my peers (33), and who in time ideologies and opinions and economical interests of families, shifted from graphic drawing on any possible kind of material tribes, governments, real or virtual communities, commercial (hot rods, skate and surf boards, t-shirts, comics, music album companies and professional categories you belong to or you covers, etc...), to painting on canvas in single copy. believe to belong to. Lastly, to be short, here it is the hit-parade of the cultural Apart from this, there are some objective differences at a designing ensembles, of the topics which I am particularly interested in level in the kind of works you talked about which, in themselves, and that influenced my activity as a painter: create different commercial esteems of the artefacts. Leaving 1) Tribal art of every era (34). aside video-games and computer art and considering my artistic 2) History of the so-called utopist ideas , from Proudon, Bakunin, field, which has to do with more traditional tools and materials, Marx to nowadays. to paint a canvas in a unique copy is not the same thing as to use 3) Dadaism and Expressionism (35). the same subject on a book cover. There\u2019s the same difference 4) Pre-Columbian art. you find, as a rule, between \u201cart\u201d and \u201capplied arts\u201d. 5) Dystopian Literature (36): George Orwell (37), Aldous Huxley A picture can be big and made with oil paints, while the original of (38) and Ray Bradbury (39). a cover is usually much smaller and it\u2019s on paper (that is poorer 6) Experimental Literature, crazed and pre-cyber (William S. than canvas), or can even be entirely done with a computer, Burroughs (40), J.G. Ballard (41) and Philip K. Dick (42)). actually avoiding to use any kind of traditional material. Even if 7) Pataphysics (43), from Alfred Jarry to the Church of SubGenius sometimes it goes the other way, so that the reproduction of a (44). painting is used as a book cover illustration, or that the original of 8) Art Brut (45). a cover is hung on the walls of a museum, or a gallery, or simply 9) Libertarian Cinema, from Luis Bu\u00f1uel to Stanley Kubrick. in the house of a collector, in the end a work of the same artist, 10) Sci-fi-psyco cinema (Ridley Scott, David Cronenberg (46), bigger, made of more expensive materials and that required John Carpenter, etc...). extra time to be fulfilled, will almost always be worth more than Plus, of course, all the underground art, music, literature I talked a smaller original, regardless of the original function it was about so far, and many others more! created for. Due to gravity force, economical reasons and space rationalisation, most part of the houses, buildings, galleries and VB: Apart from your thought about the role that visual art should museums will always be built with horizontal floors and vertical have in our society (educational, recreational, spiritual, etc...), do walls, on which to hang every kind of bi-dimensional artefact; you think that there is still or that it would make sense a value from this point of view, always actual, there are no differences system that ranks in a different way gallery\/museum\u2019s art and between a painting, a poster, a picture or a print. the cover of a book or a video game graphic? 30 - Robert Williams, American painter, active at the beginning of the Sixties. B: C.R. Stecyk, Malicious Resplendence - The paintings of R. Williams, Fantagraphics 1997. 31 - Joe Coleman, American painter and performer, active since the Seventies. B: J. Coleman, Cosmic Retribution - The infernal art of Joe Coleman, Fantagraphics 1992; J. Jarmusch\/S. Yau\/H. Schechter, Original Sin - The visionary art of Joe Coleman, Heck editions 1997. 32 - Todd Schorr, American painter and illustrator, active since the Eighties. B: T. Schorr, Secret Mystic Rites - The art of Todd Schorr, Last Gasp 1998. 33 - For an overview of the American outsider art of the past and the present, please check the specialised magazine \u201cJuxtapoz\u201d, sponsored by Robert Williams (www.juxtapoz.com). 34 - Check the the magazine \u201cThe World of Tribal Arts\u201d (Tribarts editions, Market Street 664, San Francisco, CA 94114 USA). 35 - In Dresda, during the Summer 1905, four architecture students and painters, Kirchner, Bleyl, Heckel and Schmidt-Rottluff, founded the artistic society called Br\u00fccke (translated: \u201cThe bridge\u201d). They shared anarchist, anti-middle-class and anti-industrial views and they pursued an idea of collective and communitarian life. The title \u201cExpressionists\u201d was used, in reference to the Br\u00fccke group, for the first time in 1914 by critic Paul Fechter in the book Der Expressionismus. B: G.C. Argan, mentioned above. 36 - Dystopia: a model of oppressive and unpleasant society. 37 - George Orwell (1903-1950), British libertarian writer. See: B: G. Orwell, 1984, Oscar Mondadori 1973. 38 - Aldous Huxley (1894-1963), British libertarian writer. See: B: A. Huxley, Il mondo nuovo, Oscar Mondadori 1971. 39 - Ray Bradbury (1920-2012), American sci-fi writer. See: B: R. Bradbury, Fahrenheit 451- Gli anni della fenice, Oscar Mondadori 1986. 40 - See: W.S. Burroughs\/B. Gysin, ReSearch edizione italiana, ShaKe edizioni 1992. 41 - See: J.G. Ballard, ReSearch edizione italiana, ShaKe edizioni 1994. 42 - See: Philip K. Dick, Mutazioni (edited by L. Sutin), Feltrinelli Interzone 1997. 43 - Pataphysics, or science of imaginary solutions. Term coined by the French poet, writer and actor Alfred Jarry (1873-1907) in the anarchic work Ubu Roi. E. Satie, J. Dubuffet, B. Vian, J. Mir\u00f2, G. Apollinaire, M. Duchamp, F. Picabia and many other painters, literates, philosophers and filmmakers, were members of groups founded by Jarry\u2019s admirers. B: Enrico Baj, Patafisica, Bompiani 1982. 44 - The Church of the SubGenius, libertarian pseudo-sect that celebrates individual eccentricity power and mocks every kind of conformism. B: Various Authors, The Book of the SubGenius, Simon & Schuster 1987; Various Authors, La Chiesa del SubGenius, Prog edizioni 1997. 45 - Art Brut: definition coined by French painters Jean Dubuffet to describe spontaneous, rough, ingenuous and uncultured art produced by \u201csavages\u201d: children, mentally ill and criminals. B: J. Dubuffet, I valori selvaggi, Feltrinelli 1971. Check also the specialised magazine \u201cRaw Vision\u201d (\u201cRaw Vision\u201d, 163 Amsterdam Avenue 203, New York,NY, 10023-5001 USA). 46 - See: S.Gr\u00fcnberg, David Cronenberg, ShaKe edizioni 1999.","","","VB: Quali tecniche utilizzi prevalentemente nel tuo lavoro e quali indagando in tutte le direzioni tracciate da quei primi pionieri. ti piacerebbe sperimentare? Nonostante questa storia sicuramente nobile, il collage viene PBT: I disegni in bianco e nero sono fatti con penne e pennarelli considerato da molti una tecnica minore, forse per via del neri indelebili, di quelli usa e getta acquistabili in qualsiasi pregiudizio diffuso (che lo accomuna ad altre arti come la cartoleria, su carta Fabriano F4; a volte preparo le parti pi\u00f9 fotografia e, se vogliamo, la computer-art) che sia una pratica difficili con gomma e matita. I collage sono fatti con forbici, pi\u00f9 facile e veloce rispetto, per esempio, alla pittura tradizionale. colla stick e ritagli da settimanali pop-trash incollati su carta Per quanto mi riguarda \u00e8 un fatto che io trovi molto pi\u00f9 difficile Fabriano o cartoncino Bristol. I quadri sono fatti a pennello, con vendere un collage rispetto ad un quadro dipinto, anche se, colori acrilici di qualsiasi marca, su tela di svariate dimensioni. magari, ho impiegato lo stesso tempo di realizzazione. Cos\u00ec, In passato ho prodotto un buon numero di sculture di gesso o generalmente, non li espongo pi\u00f9 in galleria anche se continuo terracotta, in seguito dipinte con smalti o acrilici. Attualmente, da a farli. Al di l\u00e0 di considerazioni pi\u00f9 serie, dir\u00f2 la verit\u00e0: provo circa due anni sto producendo, in coppia con la mia compagna una soddisfazione morbosa ad andare a frugare tra i bidoni della Jenamarie, che \u00e8 scultrice, molte sculture che abbiamo chiamato spazzatura in cerca di riviste buttate da ritagliare! \u201cWall-Heads\u201d, cio\u00e8 altorilievi di teste di personaggi bizzarri da appendere a muro. Le realizza in cartapesta, usando cartone da imballaggio, carta di giornale e colla solubile da parati. Dopo averle fatte asciugare e protette con pi\u00f9 strati di gesso acrilico, le dipingo con colori acrilici. In futuro mi piacerebbe dedicarmi di pi\u00f9 alla pittura murale da interni; ho un sacco di progetti in proposito, ma non ne parlo volentieri, sono top-secret! MK: Come mai, secondo te, la parte che mi piace di pi\u00f9 del tuo lavoro, quella realizzata con la tecnica del collage, \u00e8 considerata dai pi\u00f9 marginale e rimane piuttosto in ombra? PBT: L\u2019uso di parti pre-esistenti e riciclate dell\u2019opera d\u2019arte, o addirittura il concepimento di quadri e sculture composte interamente da pezzi di scarto ha una storia piuttosto lunga. I cubisti (47) Pablo Picasso (48) e Georges Braque (49) inserirono, gi\u00e0 dal 1910, nelle loro composizioni pittoriche pezzi di giornale, biglietti di teatro, impagliature di sedie, carte da gioco, stoffe. Il futurista (50) Carlo Carr\u00e0 (51) cre\u00f2 la nota opera intitolata Dimostrazione interventista del 1914 quasi esclusivamente con titoli e scritte ritagliate da giornali e volantini dell\u2019epoca. Subito dopo i dadaisti Raoul Hausmann (52) e Hannah H\u00f6ch (53) inventarono il fotomontaggio artistico (in realt\u00e0 dei primi fotomontaggi rudimentali e minimali erano gi\u00e0 apparsi in molte serie di cartoline satiriche popolari europee dai primi del \u2019900), seguiti da John Heartfield (54), George Grosz (55), Hans Arp (56), Max Ernst (57), Marcel Duchamp, Francis Picabia (58). A Raoul Hausmann si deve il primo \u201cassemblage\u201d in scultura, con l\u2019opera Teste di legno del 1918. In seguito una moltitudine di artisti ha usato ogni sorta di materiale per creare le proprie opere, 47 - Cubismo: corrente funzionalista considerata la prima ricerca analitica sulla struttura funzionale dell\u2019opera d\u2019arte (1908). Oltre ai pittori Picasso e Braque, teorico e critico del cubismo \u00e8 stato il poeta Guillaume Apollinaire e, in campo musicale, Igor Stravinskij. B: G.C. Argan, op. cit. 48 - Pablo Picasso (1881-1973), artista spagnolo che fu, tra le altre esperienze e tendenze abbracciate in seguito, co-fondatore del movimento cubista. B: G.C. Argan, op. cit. 49 - Georges Braque (1882-1963), pittore e scultore francese, co-fondatore del Cubismo. B: G.C. Argan, op.cit. 50 - Il Futurismo italiano viene considerate il primo movimento di avanguardia, intendendo, con questo termine, un movimento che investe nell\u2019arte un interesse ideologico e prepara un radicale rivolgimento della cultura e del costume, negando in blocco tutto il passato. Il movimento si apre col manifesto letterario di Filippo Tommaso Marinetti (1878-1944) del 1909. B: G.C. Argan, op.cit. 51 - Carlo Carr\u00e0 (1881-1966), artista italiano, coautore nel 1910, assieme a Giacomo Balla (1874-1958), Umberto Boccioni(1886-1916), Gino Severini (1883-1966) e Luigi Russolo (1885-1947), del manifesto della pittura futurista. B: G.C. Argan, op.cit. 52 - Raoul Hausmann (1886-1978), artista austriaco, berlinese di adozione dal 1901, veterano della polemica dadaista. B: R. Helsenbeck, op.cit. 53 - Hannah H\u00f6ch (1889-1978), artista che aderisce al movimento dada berlinese (1918). B: Lea Vergine, L\u2019altra met\u00e0 dell\u2019avanguardia 1919-1940, Mazzotta 1980; Hannah H\u00f6ch, Fotomontagen - Gem\u00e4lde - Aquarelle (a cura di G. Adriani), Dumont Dokumente 1980. 54 - John Heartfield (1891-1968), fotografo e artista, aderisce al dadaismo. Pioniere del fotomontaggio politico. B: E. Siepmann, John Heartfield, Mazzotta 1978. 55 - George Grosz (1893-1959), grafico, collagista e pittore, noto per la sua partecipazione al dadaismo (1918) e la seguente presa di posizione, in termini di lotta di classe, a favore della rivoluzione e dell\u2019agitazione politica. B: George Grosz, Vita e opere (a cura di U.M. Schneede), Mazzotta 1977. 56 - Hans Arp (1888-1966), scultore, pittore e poeta francese, ha partecipato contemporaneamente ai movimenti De Stijl e Dada. B: G.C. Argan, op.cit. 57 - Max Ernst (1891-1976), pittore surrealista. B: G.C. Argan, op. cit. 58 - Francis Picabia (1878-1953), artista parigino del movimento dadaista, a cui aderir\u00e0 nel 1918, che lanci\u00f2 per primo l\u2019idea di un\u2019arte \u201camorfa\u201d, rimuovendo l\u2019attenzione dall\u2019oggetto rappresentato per concentrarla sul soggetto, sul produttore (arte gestuale).","VB: Which techniques do you mainly use in your work and which sculptures which we called \u201cWall-Heads\u201d, that is to say high- ones would you like to experiment with? reliefs of weird characters to be hung on the wall. She makes PBT: Black and white drawings are made with black permanent them with papier-m\u00e2ch\u00e9, using packaging cardboard, newsprint, pens and markers, of the disposable kind you can buy in every and wallpaper soluble glue. We wait for them to dry and we stationary store, on F4 Fabriano paper; sometimes I prepare the protect them with multiple layers of acrylic plaster, then I paint most difficult parts with rubber and pencil. Collages are made them with acrylic paints. In the future, I would like to commit with scissors, glue stick and pop-trash magazines clipping, myself more to indoor wall painting; I have a lot of projects about glued on Fabriano paper or Bristol boards. The paintings are it, but I\u2019m not keen to talk about them, they are top-secret! made with brushes, acrylic paints of any brand, on several sizes canvases. In the past, I produced a good number of plaster or MK: In your opinion, why do most of the people consider terracotta sculptures, which later I painted with varnish or acrylic marginal the part of your work I prefer, which is the one made paints. Currently, I have been producing for almost two years, with the collage technique? together with my partner Jenamarie, who is a sculptress, many PBT: The use of pre-existent and recycled parts in the work of art, or even the conception of paintings and sculptures entirely made of scrap parts, has a quite long history. The Cubists (47) Pablo Picasso (48) and Georges Braque (49), back in 1910, included pieces of newspaper, theatre tickets, chairs matting, playing cards and fabrics in their painting compositions. The Futurist (50) Carlo Carr\u00e0 (51) in 1914 created a work called Dimostrazione interventista using almost exclusively headlines and writing cut from newspapers and flyers of the time. Shortly later, the Dadaists Raoul Hausmann (52) e Hannah H\u00f6ch (53) invented the artistic photomontage (actually, some early rudimental and minimal photomontage had already been seen on many series of European satirical postcards since the beginning of the XX century), followed by John Heartfield (54), George Grosz (55), Hans Arp (56), Max Ernst (57), Marcel Duchamp, Francis Picabia (58). Raul Hausmann did the first \u201cassemblage\u201d in sculpture, with the work Mechanical Head in 1918. After that, many artists used every kind of material to create their works, experimenting widely in the territory that has been mapped by those first pioneers. In spite of this surely noble history, the collage is considered by many a minor technique, maybe because of the widespread prejudice (shared with other arts like photography and, if you like, computer-art) that it is an easier and faster practice compared to, for example, the traditional painting. Personally, it is a fact that I find much more difficult to sell a collage than a painting, even if it took me the same time to create it. Thus, generally, I do not display them in the gallery anymore, even if I still make them. Beyond more serious considerations, I will say the truth: I feel a morbid satisfaction to dig in trash bins looking for thrown away magazines to cut! 47 - Cubism: Functionalist movement, considered the first analytic research on the functional structure of the work of art (1908). Beside the painters Picasso and Braque, Cubism\u2019s theorist and critic have been: the poet Guillaume Apollinaire and the musician Igor Stravinskij. B: G.C. Argan, mentioned above. 48 - Pablo Picasso (1881-1973), Spanish artist who, among other experiences and tendencies which he embraced later on in his life, was the co-founder of the Cubist movement. B: G.C. Argan, mentioned above. 49 - Georges Braque (1882-1963), French painter and sculptor, co-founder of Cubism. B: G.C. Argan, mentioned above. 50 - Italian Futurism is considered the first avant-garde movement, meaning, with this expression, a movement which assigns an ideological interest to art and prepares a radical upheaval of culture and customs, refusing the past altogether. The movement starts with the literary manifesto by Filippo Tommaso Marinetti (1878-1944) in 1909. B: G.C. Argan, mentioned above. 51 - Carlo Carr\u00e0 (1881-1966), Italian artist, co-author in 1910 of the Manifesto of Futurist painting, together with Giacomo Balla (1874-1958), Umberto Boccioni(1886-1916), Gino Severini (1883-1966) e Luigi Russolo (1885-1947). B: G.C. Argan, mentioned above. 52 - Raoul Hausmann (1886-1978), Austrian artist, Berliner by adoption since 1901, veteran of the Dadaist polemic. B: R. Helsenbeck, mentioned above. 53 - Hannah H\u00f6ch (1889-1978), artist who subscribed to the Berliner Dada movement (1918). B: Lea Vergine, L\u2019altra met\u00e0 dell\u2019avanguardia 1919-1940, Mazzotta 1980; Hannah H\u00f6ch, Fotomontagen - Gem\u00e4lde - Aquarelle (a cura di G. Adriani), Dumont Dokumente 1980. 54 - John Heartfield (1891-1968), photographer and artist, subscribes to Dadaism. Pioneer of the political photomontage. B: E. Siepmann, John Heartfield, Mazzotta 1978. 55 - George Grosz (1893-1959), graphic designer, collage maker, painter, known for his taking part in Dadaism (1918) and the following stance, in terms of class struggle, in favour of revolution and political turmoil. B: George Grosz, Vita e opere (edited by U.M. Schneede), Mazzotta 1977. 56 - Hans Arp (1888-1966), French sculptor, painter and poet, took part in both De Stijl and Dada movements. B: G.C. Argan, mentioned above. 57 - Max Ernst (1891-1976), surrealist painter. B: G.C. Argan, mentioned above. 58 - Francis Picabia (1878-1953), Parisian artist, joined the Dadaist movement in 1918, and was the first who introduced the idea of \u201camorphous\u201d art, moving the attention from the represented object to focus it on the subject, the maker (gestural art).","VB: Esiste un qualche tipo di interrelazione fra la tua pittura e le tue esperienze come techno DJ? PBT: La musica underground, in molte delle sue forme, continua ad essere uno dei miei pallini. Quando la cosa \u00e8 tecnicamente possibile mi piace curare personalmente la colonna sonora delle mie mostre, non solo per sottolineare l\u2019importanza della musica tra le mie fonti ispiratrici o per comunicare le mie conoscenze musicali agli altri, ma anche soltanto per riempire il silenzio tipico della galleria specializzata in pittura e dare un tocco di multimedialit\u00e0 al tutto. Sono un feticista fanatico del vinile in tutte le salse. Ogni tanto, per divertimento, organizzo performance pubbliche da retro-dj, per socializzare le mie ultime scoperte a prezzo stracciato, in improbabili negozi dell\u2019usato e fiere del pattume denominato modernariato. Non sono un granch\u00e9 professionale in quanto poco informato sulle ultime tendenze: compro pochissimi cd nuovi perch\u00e9 costano troppo ed ho sempre odiato il loro packaging tipico (molto povero, viste le dimensioni ridotte, rispetto al vecchio lp in vinile). Quando posso mi faccio registrare dagli amici i gruppi nuovi di cui non posso fare a meno per le mie serate; spero che, con l\u2019avvento degli Mp3, i cd diventino presto desueti e dimenticati. Tornando ai miei generi preferiti, traffico, metto e sento rock and roll storico (\u201950\/\u201960), rock (\u201960\/\u201970), sperimentale e new wave (\u201970\/\u201980), punk in tutte le salse, industrial e techno (\u201980\/\u201990). VB: I tuoi primi lavori pittorici attingevano all\u2019immaginario dei tuoi fumetti, ma ora che da qualche anno produci soprattutto quadri, ti capita a volte l\u2019inverso, ovvero che i quadri ti ispirino mentre dipingi delle storie che vorresti narrare (magari tramite istallazioni multimedia, sculture, ecc.)? PBT: Non ho mai considerato i miei comix come veri e propri fumetti. A volte le storie erano solo un espediente per poter rappresentare personaggi e paesaggi psichici finiti. Credo di avere una attitudine\/abilit\u00e0 per la composizione di immagini autoconclusive che, in passato, diventava un limite, quando si trattava di produrre fumetti. Ho cercato per un po\u2019 di reprimere questa attitudine per dispiegarla ora attraverso la pittura. Ogni tanto mi capita, magari su richiesta o perch\u00e9 sono a corto di nuove idee, di attingere dalla mia passata produzione per la stampa e di usare queste vecchie tavole un po\u2019 come bozzetti preparatori per nuovi quadri a colori. Probabilmente ognuno dei miei quadri pu\u00f2 ispirare svariate storielle non solo a me che li ho fatti ma anche a chi li guarda; se poi chi osserva conosce i miei comix, pu\u00f2 anche succedere che il personaggio rappresentato rimandi alla psycho-storia da cui \u00e8 tratto. VB: Come giudichi il fenomeno internazionale, variamente etichettato (outsider art, arte psichedelica, rock art, Surreal Pop, ecc.) che vede una rivalutazione delle capacit\u00e0 tecniche \u201cmanuali\u201d dell\u2019artista e di tematiche \u201cpopolari\u201d attinte dalle sottoculture, fumetti inclusi? Lo trovi un fenomeno eminentemente commerciale o un movimento che si inserisce a buon diritto nella storia dell\u2019arte del nostro secolo? PBT: Tra le molte tecniche di autovalorizzazione professionale non ci sono soltanto l\u2019abilit\u00e0 a fare parlare di s\u00e9 i media o il saper strizzare l\u2019occhio al politico o gallerista di turno. Molti artisti preferiscono il vecchio metodo di diventare sempre pi\u00f9 bravi attraverso il lavoro maniacale e continuo. Dopo anni di lavoro oscuro e precario, pur esprimendo contenuti \u201cduri\u201d (ribellione, senso dell\u2019ingiustizia, devianza, ecc.) verso gli establishment culturali, alcuni autori sono diventati talmente \u201cbravi\u201d in senso professionale tradizionale, da non poter pi\u00f9 essere ignorati dalle istituzioni culturali ufficiali e quindi dal grande mercato dell\u2019arte da cavalletto. Per\u00f2, sebbene le quotazioni di alcuni tra questi, ad esempio Robert Williams, raggiungano cifre ragguardevoli, sono sempre sottovalutati rispetto agli artisti di punta del mercato internazionale e di tutta l\u2019altra fuffaglia post-moderna di cui sono piene le gallerie del jet-set."]