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SCELTE DA DIO

Published by daniela morbis, 2021-04-21 19:06:46

Description: SCELTE DA DIO

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MITO KONGO DELLA CREAZIONE Un tempo viveva nell’universo un essere unico che si chiamava Mahungu, cioè l’Essere completo in se stesso e perfetto. Mahungu era il culmine della perfezione. Viveva in armonia con tutte le altre cose create, conosceva solo gioia e bontà, non sapeva dell’esistenza della sofferenza e del dolore. Mahungu possedeva tutti i poteri e tutte le forze contrarie: poteva col suo soffio violento provocare la tempesta e l’uragano; col suo soffio leggero sollevare una brezza soave. Essere di sintesi perfetta, poteva creare o distruggere, far nascere o far morire.Mahungu non era né uomo né donna. Ma nella sua qualità di Essere completo, conteneva l’Uomo e la Donna. Doveva essere ermafrodita.Un giorno Mahungu vide germogliare, non lontano da casa, un albero conosciuto col nome di “albero di Dio”, oggi lo chiamiamo “l’albero della palma”. L’Essere Supremo gli vietò di avvicinarvisi, e soprattutto proibì di girargli attorno. Mahungu obbedì per un pò di tempo. Ma un giorno, spinto da una curiosità irresistibile, si avvicinò all’albero e gli girò attorno. Subito, Mahungu si divise in due e divenne due entità distinte: Lumbu, l’Uomo, e Muzita, la Donna. Nello stesso tempo si imposero nell’uomo e nella donna il dolore e il sentimento di non essere completi.

L’uomo voleva ritrovare i suoi attributi femminili che l’avevano lasciato e la donna quelli maschili. Si dissero: facciamo il giro dell’albero in senso inverso, forse arriveremo a ritrovare il nostro stato iniziale. Rifecero il giro. Ma arrivati al punto di partenza, constatarono che restavano sempre due e non riuscivano più a formare un “Essere unico”.La sofferenza, l’imperfezione e il sentimento di essere incompleti si insediarono definitivamente in essi, insieme alla nostalgia della loro unità perduta.Sentirono fortemente il bisogno l’uno dell’altro e più si avvicinavano più il senso di incompletezza si addolciva, ma cresceva questo bisogno di essere strettamente l’uno con l’altro, fino a quando le parti differenti dei loro corpi si infilarono e si accordarono, facendoli ritornare, per lo spazio di un istante, al loro stato primordiale di Mahungu.Ripeterono parecchie volte questo avvicinamento senza mai arrivare a far durare né a mantenere quel momento di unità perfetta. Ma da questa unione nacque un altro essere simile a loro e che, senza essere l’Essere completo perfetto, resta il simbolo del tentativo dell’uomo e della donna di ritrovare la loro unità iniziale.

CREDITS Se le formiche si mettono d’accordo, LE FORMICHE possono spostare un elefante Ispirazione (Proverbio del Burkina Faso) Regia e sceneggiatura ELISA BONACINI LUCA PIANIGIANI FLAVIO PESSINA DAVIDE DAGOSTA Supervisione Storytelling Documentazione Editing DANIELA MORBIS MARCELLO CENATI GIOVANNI POSTIGLIONE LUISA LAVAZZA


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