Il manualino delle giovani arpotte

Ai giovani studenti... futuro dell’arpa

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Maria Ester Gattoni, Sergio Bianchi Il Manualino delle giovani “arpotte”

Indice Premessa Capitolo 1: Piccoli passi 1.1 Raggruppamenti 1.2 Elenco dei passi • Passo n. 1 Notizie storiche • Passo n. 2 Analisi • Passo n. 3 Organizzazione • Passo n. 4 Laboratorio • Passo n. 5 Studio Capitolo 2: Progetto di studio 2.1 Come procedere...

8 Premessa Questo nostro lavoro è destinato a tutti coloro che desiderano vivere l’emozionante avventura di entrare nel mondo fantastico dell’arpa. Non abbiamo usato il termine studiare, perché potrebbe scoraggiare qualcuno. In realtà lo studio è indispensabile! È l’equivalente dell’allenamento per uno sportivo, ma si supera la fatica dello studio se c’è la passione, la voglia di suonare e di vivere le emozioni che solo il “fare musica” sa donare. Prima di essere insegnanti siamo stati anche noi bambini, ragazzi e giovani studenti e abbiamo condiviso le stesse vostre passioni e gli stessi interessi. Sappiamo quindi che non si può e non si deve solo studiare, ma anche giocare, divertirsi con i propri compagni, praticare dello sport… Ecco allora che questo nostro volumetto si prefigge alcuni obiettivi: insegnarvi a studiare in modo razionale per non perdere tempo; farvi divertire; insegnarvi che non basta mettere le dita delle mani sulle corde dell’arpa per studiare con profitto, ma occorre sfruttare quello che Ester chiama il vostro super-cervellone per creare dei passaggi, dei giochi che vi possano essere utili; aiutarvi ad organizzare i vostri impegni sfruttando al meglio il tempo a disposizione. Leggete attentamente con il vostro insegnante o i vostri genitori i diversi capitoli del “Manualino” e vi accorgerete che suonare è prima di tutto divertirsi. Se sarà così, nascerà in voi la voglia di saperne di più, di poter suonare meglio, di affrontare composizioni più complesse sino a studiare pezzi da concerto… Perché abbiamo scelto il nome “Manualino”? Innanzitutto perché occorre procedere con metodo, seguendo un preciso percorso che verrà svelato poco per volta. Quando vi regalano un gioco che si deve costruire, trovate sempre un libretto di istruzioni che vi guida nei diversi passaggi: ecco, il “Manualino” è il nostro libretto delle istruzioni.

9 Inoltre il diminutivo “Manualino” è più piacevole, suggerisce qualcosa di piccolo e nello stesso tempo di divertente. Immaginiamo che abbiate avuto l’occasione di fare delle escursioni in montagna… Se è così vi sarete accorti che può essere faticoso soprattutto se si incomincia a correre; poi subentrano la fatica, la stanchezza e un fortissimo desiderio di fermarsi. Occorre invece procedere con calma, un passo dopo l’altro senza fretta ma anche senza fermarvi. Scoprirete che, quasi senza accorgervi, avete percorso molta strada. Ecco allora spiegato perché abbiamo chiamato un capitolo del “Manualino” “Piccoli passi”… perché suggerisce un modo di procedere che è rispettoso delle vostre capacità: siete ancora giovanissimi e quindi i vostri passi saranno piccoli, ma questo non vi impedirà di percorrere molta strada e di andare molto lontano… Un altro capitolo riguarda “Il progetto di studio”. Perché un titolo simile? Perché, se occorre un progetto per costruire una casa così, se vogliamo imparare a suonare un pezzo di musica, è necessario organizzare il tempo, suddividere in parti la composizione, individuare le difficoltà tecniche da affrontare… Allegato a questo nostro “Manualino” trovate anche un pezzo molto bello, divertente e soprattutto facile da studiare… se si usa il super-cervellone: il Ground in Fa di Henry Purcell. Possiamo chiamare questo primo pezzo “brano pilota” perché avrete modo di mettere in atto quanto spiegato nel “Manualino”. Troverete poi una serie di notizie che vi saranno utili e che accompagneranno ogni Quaderno della nostra raccolta. Non ci resta che augurarvi di vivere una divertente avventura in nostra compagnia! Ester e Sergio

10 Capitolo 1 Piccoli passi Dialogo immaginario fra un Maestro (M) e un Allieva (A) 1.1 RAGGRUPPAMENTI M: Il verbo “raggruppare” indica un modo di riunire. Può riferirsi a oggetti, animali, giocattoli, libri… in definitiva a qualsiasi elemento singolo che si vuole unire ad altri. Nel nostro caso, si deve cercare di mettere insieme, sovrapponendole, le note che normalmente leggiamo in successione: una dopo l’altra. Si può inoltre pensare a “una forma di insieme”: RAGGRUPPAMENTI es .1 ...  44                                      44  

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39 Riassumendo... Se quando ti applichi e sei consapevole di tutti gli elementi utili allo studio del tuo meraviglioso strumento, non conoscerai la parola “fatica” ma soltanto contentezza e soddisfazione... il gioco sarà fatto! Quando sarai una famosa musicista penserai a me e mi darai ragione. Ricorderai il suono della mia voce mentre ripeto infinite volte le stesse cose. Perché tu sei brava, ma a volte… un poco impermeabile ai miei consigli, un poco “testarda”. Allora ti accorgerai che le mie parole erano sincere e vere. Infatti, solo quando riuscivano a penetrare nella “scatola misteriosa” posata sul tuo collo, si apriva il “magico portale”. Il “magico portale” che spalanca davanti a te il mondo della “vera” musica. E ora mi sembra di sentire la tua vocina che dice “perché la vera musica?” Perché la vera musica non è quella di un compositore o di un altro, ma è quella che nasce dentro di te, spontanea e unica. Il magico portale NO FATICA SÌ CONTENTEZZA SÌ SODDISFAZIONE

42 Capitolo 2 Progetto di studio mumble mumble 2.1 COME PROCEDERE ... A: Come devo iniziare lo studio pratico? M: Con piccoli passi A: Devo camminare? M: Sì, percorrendo una strada progettata A: A me piace suonare non progettare! Cosa stai dicendo? M: Un progetto può riguardare anche lo studio musicale. Proviamo a riassumere i vari passaggi da compiere: otterremo così una sequenza che ci guiderà verso il traguardo da raggiungere. PROGETTO DI STUDIO QUANTO TEMPO QUANTO TEMPO QUALE SCHEDA ALLA LEZIONE PER LO STUDIO SCELGO SUCCESSIVA COSA STUDIO IN QUALE TIPO QUANTO BASE AL TEMPO DI TECNICA TEMPO DEVO DEDICARE Memorizza i passaggi che vedi nel grafico: 1. quanto tempo ho a disposizione prima della lezione? 2. quanto tempo ho a disposizione per studiare? 3. cosa studio in base al tempo? 4. quale scheda scelgo?

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Ringraziamenti A tutto il nostro ‘branco’, senza il quale non sarebbe mai nato il lavoro. Moreno, detto “Papone”, poiché alto due metri, faceva ‘saltare’ i ‘pallini’ delle note tra righi e spazi. Emma, soprannominata “Moschina”, la nostra ‘musa ispiratrice’. Diana, la piccola “arpista da esperimento” che ha dovuto studiare con ‘piccoli passi’. Martina, “l’architetto progettista” permeato di ‘infinita pazienza’, ha ordinato i nostri scritti.