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TACTUS

Published by bergomi.map, 2022-03-01 12:16:35

Description: Anteprima di "TACTUS" di Sergio Galli

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Sergio Galli TACTUS Principi generali di canto corale per vox pueri

CONTATTO: dal latino TACTUS Nella musica rinascimentale tactus é l’unità di misura del tempo e la relativa figura di nota – generalmente corrispondente al battito medio del polso umano – costituente il punto di riferimento per determinare il valore assoluto di durata di tutte le figure musicali della notazione. Con lo stesso termine si indicava il gesto del direttore corrispondente a un’unità di tempo.

INDICE PREMESSA 09 11 PARTE PRIMA 25 Corretto uso della voce 43 PARTE SECONDA Esercitazioni e filastrocche PARTE TERZA Bicinium 5

PREMESSA Questa breve guida è rivolta a coloro che intendono intraprendere lo studio del canto corale. Tale stesura è frutto di accorgimenti che nella pratica del coro, gli allievi hanno consapevolmente o meno, apportato. Il percorso è impostato sull’esercizio graduale e sistematico delle vox pueri che vanno cioè dai sette anni di età sino ai tredici circa. Auspico che tale breve e semplice trattato favorisca la passione e la pratica del canto in cui la forma musicale trova il suo massimo compimento. Il presente contributo non si vuole sostituire a qualsiasi metodo di studio o altro, bensì integrarsi con essi. Sergio Galli Giugno 2000 7

PARTE PRIMA Classificazione delle voci Estensione vocale dei fanciulli Estensione vocale delle fanciulle Abitualmente l’estensione sta al centro della scala di do magg. – la min. e consiste generalmente in una dozzina di note. L’estensione è l’ambito nella quale il canto risulta più facile e comodo, in cui la resa vocale è migliore. Facilita questo compito anche il timbro che nei soprano è più squillante e flautato rispetto ai contralto che è più vibrante e mordente. Un sistema utile per classificare la voce è quello di considerare il tono medio della voce parlata, che di solito “oscilla” tra alcune note particolari. La muta della voce può essere brusca o progressiva; può durare un giorno o molti mesi e avere manifestazioni diverse. Quando tale trasformazione è brusca, la voce si fa rauca e non si possono emettere dei suoni acuti o centrali. All’inizio della muta si perdono i suoni acuti o vengono emessi suoni deboli e oscuri o comunque poco limpidi. La voce tecnicamente si “rompe”. Essa si manifesta più bassa nel tono del parlato. Non è conveniente, durante questo periodo affidare ai ragazzi la voce di contralto (a meno che anche l’estensione, in questo periodo preadolescenziale, si sia ulteriormente abbassata. 9

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PARTE SECONDA Dopo avere seguito l’impostazione della prima parte è giusto procedere nelle seguenti esercitazioni. La lettura delle esercitazioni segue il criterio precedente. L’introduzione del segno * è l’unica novità e sta ad indicare che l’inciso (generalmente ripetuto) non va cantato, ma ritenuto in qualche modo pensando alle altezze dei suoni, come una sorta di canto interiore. 23

MEZZO Per cantare in questa estensione, fare attenzione nell’emettere il suono convogliando l’aria verso le cavità nasali, non forzare e cantare piano. 28

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TERZA PARTE I BICINIUM I Bicinium rappresentano, unitamente ai canoni delle interessanti pratiche polifoniche. Qui di seguito dodici bicinium vogliono segnare l’inizio di quella pratica vocale che trova in due cori opportunamente separati il cammino di una magnifica letteratura polifonica, che ha interessato la storia della musica dal Cinquecento ai nostri giorni. 41






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