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Notiziario-Guardia-Costiera-4-2016

Published by creative, 2016-08-10 04:54:42

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THE JUBILEE OF THEITALIAN COAST GUARDLast 20th of July, on the occasion of theJubilee year and in the recurrence of the151st anniversary of the Italian CoastGuard, a holy mess was celebrated in thebasilica of Saint Peter in the Vatican, of-ficiated by the military ordinary for ItalyH.E. Mons. Santo Marcianò. The cere-mony, addressed to all the Corps’ per-sonnel and their families, represented amoment of aggregation and a significantstep in the history of the Coast Guard,uniting spiritually the 11,000 men andwomen of the Coast Guard in one bigcrew so as to enhance its values of cohe-sion and humanity, within the frameworkof the increasingly strong awareness ofthe importance of their primary mission:the safeguard of the primary asset ofhuman life at sea. The function was at-tended by Minister of infrastructure andtransport Graziano Delrio, Vice AdmiralVincenzo Melone Commandant of theItalian Coast Guard and, among higherinstitutional offices, was by Chief of De-fence Staff General Claudio Grazianoand Chief of Navy Staff Vice AdmiralValter Girardelli. “Today’s celebration inthis Basilica”, said the military ordinary,“takes on great significance, since it endsthe year of celebrations for the 150thanniversary of the founding of ITCGand gives thanks for the gift of yourself(men and women) to Italy and the world.Especially in times of terror, war, violenceand disturbance”, continued Mons. Mar-cianò, “God calls prophets who, workingagainst the tide, do not get tired to sowhis word also in hostile terrain. The mis-sion of the Coast Guard”, he concluded,“is intended, yesterday as today, to tackleconflicts, violence and injustice, sowinglife where others bring death”. Anniversario del Corpo 49

PUBBLIREDAZIONALE PORTI, COSTE, EROSIONE E DISSESTO: L’AGENDA DI COAST E DI ESONDA, A SETTEMBRE ALLA FIERA DI FERRARA Dal 21 al 23 settembre 2016, a Ferrara, porti, erosione e dissesto saranno al centro di Coast e di Esonda, le due Sezioni Speciali di RemTech Expo organizzate da Ferrara Fiere e dedicate rispettivamente alla gestione e alla tutela della costa e del mare, alla protezione dal rischio idrogeologico e agli strumenti di controllo e manutenzione del territorio. A inaugurare Coast 2016 (www.coastexpo.com) sarà la seconda edizione della “Conferenza Nazionale dei Porti” che, con il contributo di Assoporti e la partecipazione di alcune tra le principali Autorità Portuali straniere, approfondirà i temi delle opere sostenibili di difesa della costa e del mare, i dragaggi, la gestione dei sedimenti, i porti e la Marine Strategy. Dal pomeriggio di mercoledì 21 alla mattina di venerdì 23, il programma sarà scandito dalle otto sessioni sulle “Linee Guida Nazionali sull’Erosione Costiera”, che verranno presentate dal Tavolo Nazionale Erosione Costiera (TNEC), istituito nel 2015 su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e del- la Tutela del Territorio e del Mare, insieme alle quindici Regioni costiere italiane. Nel corso di queste sessioni, i rappresentanti di amministrazioni italiane e straniere e di istituzioni scientifiche altamente qualificate – tra le altre, il MATTM e ISPRA, l’Istituto Idrografico della Marina e il Bureau du littoral et du domaine public maritime naturel, il CNR-ISMAR e la Dirección General de Sostenibilidad de la Costa y del Mar – focalizzeranno l’erosione in rapporto ai cambiamenti climatici, le strategie di adattamento e la stima dei fabbisogni, le opere di difesa, la gestione dei sedimenti nei depositi costieri, in quelli marini relitti e in quelli dei bacini idrografici artificiali, con un attento esame del quadro normativo di settore. “L’erosione costiera – osserva l’ingegner Paolo Lupino, Dirigente dell’Area Difesa della Costa della Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo, Regione Lazio, che coordina il gruppo di lavoro del TNEC sui sedi- menti – viene stimata in circa trentasei ettari di spiagge che spariscono ogni anno dai nostri litorali, con un danno economico valutabile in circa nove miliardi all’anno”. Quanto alle cause, Lupino sottolinea che “l’ero- sione costiera è un fenomeno strutturale, non un effetto dovuto all’adozio- ne di pratiche negative rimovibili. La necessità di stabilizzare il territorio nell’entroterra (contrasto alle frane e all’erosione dei suoli, contenimento delle piene con protezione dall’esondazione dei corsi d’acqua, etc.) e al- tre esigenze strategiche (energia idroelettrica, riserve idriche, etc.) hanno determinato e tuttora determinano una drastica diminuzione del trasporto solido da parte del reticolo idrografico, mettendo così in crisi l’equilibrio delle morfologie costiere. Questa realtà comporta il fatto che il fenomeno erosivo non può essere ridotto agendo sulle cause ed è, quindi, destinato ad aumentare anche in relazione agli effetti del cambiamento climatico, 50 Notiziario della Guardia Costiera

Le soluzioni, come spiega il Dirigente della Regione Lazio, vanno cercatealtrove: “Si stima che nei bacini artificiali siano raccolti circa 400 milioni dim3 di sabbia, che occorre rimobilitare almeno in parte, mentre altre risorsestrategiche di sabbia, utili a fronteggiare il fenomeno, sono state individua-te nei depositi marini (circa 2 miliardi di m3 localizzati, con 700 milioni dim3 già caratterizzati). Fondamentale è, poi, l’impiego ottimale dei depositicostieri mediante il dragaggio degli avanporti, per riequilibrare gli scom-pensi indotti dalla presenza di queste stesse opere. Il TNEC punta proprioa definire, in collaborazione con le altre realtà europee e mediterranee, lestrategie migliori – più sostenibili ed efficaci – contro l’erosione costiera,diffondendone la conoscenza”.Prima di passare il testimone, nel pomeriggio di venerdì 23, al convegnosulla ricerca promosso dal Gruppo Nazionale per la Ricerca sull’Ambien-te Costiero (GNRAC), il ciclo di appuntamenti sull’erosione costiera saràaffiancato dalla Call for abstract riservata agli espositori di Coast, cheripercorrerà in termini di best practice gli argomenti affrontati dal TNEC:spazio, quindi, agli studi e ai casi più significativi e promettenti in materiadi monitoraggio costiero, metodi di stima dell’erosione e degli effetti delclimate change sulle morfologie costiere, interventi di difesa della costa,impiego di depositi marini di sabbia per il ripascimento, uso sostenibiledegli accumuli di sedimenti per la manutenzione dei litorali e la movimen-tazione dei sedimenti.Passando a Esonda (www.esondaexpo.com), i riflettori saranno puntati suldissesto idrogeologico, la direttiva alluvioni, la cura del territorio, il rischioidraulico, le inondazioni, i piani di gestione, la prevenzione, l’allertamen-to e le soluzioni tecnologiche innovative, alla luce dei recenti fenomenimeteo-climatici e del cambiamento climatico globale. Tra i protagonisti,i Distretti Idrografici, i Consorzi di Bonifica e le imprese ad alto contenutotecnologico.In occasione della “Conferenza Nazionale sul Dissesto Idrogeologico 2.0”(21 settembre), #italiasicura illustrerà il “Piano Nazionale di Mitigazione delRischio”, già introdotto in anteprima lo scorso 31 maggio, presso la Presi-denza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito dell’incontro tecnico “Misureper la mitigazione del rischio idrogeologico”, propedeutico a Esonda.Il 22 settembre l’attenzione si sposterà su “Dighe, grandi invasi e bacini diaccumulo”, con il coinvolgimento di ITCOLD (Comitato Italiano Grandi Di-ghe), dell’Associazione Geotecnica Italiana e dell’Associazione IdrotecnicaItaliana, cui seguirà la “Giornata del Dipartimento Nazionale della Prote-zione Civile”.L’agenda di Esonda saranno la “Smart Rivers International Conference”(venerdì 23) e l’evento “off” di sabato 24, con la visita tecnica agli impiantidi sollevamento del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara.Ufficio Stampa: Daniela ModonesiFerrara Fiere [email protected]. 0532 900713 - 345 6537624 51

UN MARE DI LIBRIa cura di Marco Tibiletti e Giorgia PacinoINCONTRI D’AUTOREL’autore di oggi è Eugenio Murrali giornalista professionista che collabora con testate italiane e straniere.Ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia e Filologia del Mondo Antico all’Università di Roma “Sa-pienza” e all’EHESS di Parigi. Si occupa di letteratura e teatro. Da alcuni anni studia l’opera di DaciaMaraini, insieme alla quale ha scritto “Il sogno del teatro. Cronaca di una passione” (Rizzoli, 2013). Nelsuo ultimo scritto, “Lontananze perdute, la Sicilia di Dacia Maraini” edito da Giulio Perrone, l’autore ap-profondisce i retroscena del lavoro della scrittrice alternando al fascino dei luoghi in cui Marianna Ucria si èmaterializzata quello delle vicende della sua creatrice e di Maralli in prima persona. A parlare del libro conGiorgia Pacino, autrice dell’intervista, è la stessa Dacia Maraini, tra le più importanti scrittrici europee, checon i suoi due libri “siciliani” ha vinto il premio Campiello (“La lunga vita di Marianna Ucrìa”, 1990) edè stata finalista del Premio Strega (“Bagheria”, 1993).Si sente ancora “cadere addosso con fragore” un tempo bellissima, non sembra avere capito ilquelle lontananze perdute di cui parla in Ba- valore enorme, anche turistico e quindi econo-gheria e che danno il titolo al libro di Eugenio mico delle magnifiche ville del Settecento, conMurrali? i loro parchi, le loro statue, le loro terrazze cheC’è meno fragore, perché tutto si è allontanato guardavano il mare. Le ville sono rimaste, ma anel tempo e quindi risulta meno drammatico. monconi, la vista sul mare è impedita da cortinePerò ogni volta che torno in Sicilia, la cosa più di case e i parchi completamente distrutti.  Neldolorosa, per me, è vedere come è stata rovi- mio romanzo autobiografico, Bagheria appunto,nata Bagheria, dove ho passato parte della mia cerco di raccontare tutto questo. Parto dalla miagiovinezza, nella Villa Valguarnera. Questa città, storia, ma in realtà racconto anche il disfarsi52 Notiziario della Guardia Costiera

di una società, l’indolente mondo aristocra- dinarie. Anche il suo è un lavoro di memoria.tico palermitano, il diffondersi della mafia, la Il libro è dedicato a sua madre Topazia Alliata ecorruzione che ha permesso speculazioni edilizie parla anche di suo nonno, il duca Enrico.inimmaginabili in luoghi una volta abitati dalla Mio nonno era un uomo molto moderno,bellezza. In Sicilia torno solo per gli amici e per dalla mentalità aperta. Come ricorda Eugeniogli incontri con i ragazzi delle scuole, ma rimane nel libro, ha scritto un ricettario vegetariano eimportante per me, e Bagheria in particolare. crudista, quando tutto questo non andava diQui per la prima volta ho visto il ritratto di moda. Inoltre era un seguace del filosofo indianoMarianna Ucrìa, la protagonista di uno dei miei Krishnamurti e delle teorie dell’antroposofistaromanzi più fortunati. Rudolf Steiner. A lui dobbiamo il vino Corvo diSi aspettava quel successo? Salaparuta, che ancora oggi è prodotto a Castel-Pensavo che un libro su una donna della nobiltà daccia, anche se l’azienda non appartiene più allasiciliana,  sorda e muta, sarebbe interessato a po- famiglia.chi e invece è uno dei miei libri più letti, amati e Mia madre era invece una pittrice e gallerista. Ètradotti. Per scriverlo ho studiato attentamente il stata sempre una donna coraggiosa. Si è sposatadizionario etimologico. Ho evitato accuratamen- con mio padre Fosco, anche se era malvisto date tutto le parole nate dopo il XVIII secolo.  una parte della sua famiglia, perché non era unCom’è stato rileggersi attraverso le parole di aristocratico. Si sono amati moltissimo. SonoEugenio? “Lontananze perdute” racconta la andati insieme in Giappone, io avevo un anno,Sicilia ripercorrendo i luoghi della sua infanzia lì sono nate mie sorelle. Quando nel 1943 ile della sua produzione letteraria. governo giapponese ha chiesto ai due coniugi diEugenio è partito dai fili che ci uniscono − l’ami- aderire alla Repubblica di Salò, entrambi, auto-cizia, i lavori fatti insieme − ma poi ha fatto un nomamente, hanno rifiutato. Siamo stati chiusisuo cammino per questa Sicilia, soprattutto per in un campo di concentramento per due anniPalermo, recuperando sensazioni e storie straor- dolorosissimi, sempre pensando che saremmo 53

morti lì dentro. Per fortuna il Giappone ha La Sicilia per Dacia Maraini è un luogoperso la guerra e noi siamo stati liberati dagli di memoria e di creatività. Sulle traccealleati. Nonostante le sofferenze, penso che i della protagonista della «Lunga vita dimiei abbiano fatto una scelta giusta.  È stato per Marianna Ucrìa» si va alla ricerca dellame un esempio di grande coerenza morale e di Palermo e della Bagheria settecentesche,coraggio.  attraverso gli odori e i sapori di un Me-Scrive di aver raccontato una Sicilia lettera- diterraneo sempre più lontano. E poi unria, sognata, mitizzata. Perché piace tanto la percorso nella biografia siciliana dellaSicilia al pubblico dei lettori? Maraini: un’escursione nel coraggio eLa Sicilia, nonostante gli scempi, ha conservato nel ricordo ferito raccontati in «Baghe-una bellezza commovente. Ci sono le montagne ria» e nella raccolta «La ragazza di viaancora intatte e bellissime, c’è il mare che in- Maqueda», dove l’autrice ha rivissuto lecombe cambiando colore e forma ogni ora, e che passeggiate sui monti dell’Aspra, il mareio ho conosciuto nella sua grandezza e maestosa e gli scorci dell’infanzia. Tra saggio let-purezza, c’è il vulcano che manda alti i suoi fumi terario e guida insolita, il testo dedicae le sue lave che ogni tanto si riversano verso spazio anche alle specialità gastronomi-la costa. Oggi la costa è stata sequestrata quasi che e ai prodotti artigianali della regio-dappertutto da alcuni delinquenti che per avidità ne, citati nelle molte pagine delle operevogliono distruggere l’isola.  La cosa curiosa della Maraini. Il libro è arricchito da unadella Sicilia è che è difficile incontrare la medio- postfazione dialogata tra la scrittrice ecrità:  persone meravigliose, quasi degli eroi da Murrali.una parte, e dall’altra dei grandi criminali, chehanno sempre coltivato l’interesse dei pochi suimolti. Resistono tuttavia alcune bellezze naturalie quello che rimane delle grandi civiltà: quisono passati gli arabi, i normanni, gli spagnoli,i francesi, i Greci. C’è un incastro di culture,tutti hanno lasciato qualche cosa. E proprio perquesta loro storia, così ricca, penso che oggi isiciliani dovrebbero solidarizzare di più, unirsie sviluppare un forte orgoglio isolano per ridareintegrità e bellezza all’isola. Sono fiduciosa, tut-tavia, e credo che la Sicilia migliore sarà in gradodi alzare la testa e di reagire. 54 Notiziario della Guardia Costiera

UN PORTO UN UOMINI NERIRACCONTO Guido Barbazza - MagenesLuigi Ottogalli - Il frangente La Pacific Princess, una vecchia nave da cro-Dieci racconti per dieci porti, approdi sepa- ciera a suo tempo conosciuta come la cele-rati sulla carta ma uniti dalle acque del mar berrima “Love Boat”, rimessa in esercizio percaraibico occidentale. Storie nate dagli incontri un pubblico d’élite da un armatore visionario,con gli straordinari personaggi che da sempre viene catturata da pirati somali mentre navigaincrociano i propri destini nei porti di tutto il nell’Oceano Indiano. Subito dopo l’abbordag-mondo. Capitan Paul assicura che nella baia gio la nave incappa in una tempesta tropicale edi una piccola isola vicino ad Haiti si aggira questa tragica combinazione di eventi provocail corsaro Morgan. Leggiamo delle divertenti il disastro: la Pacific Princess affonda tra idisavventure di Jan nella musicale Jamaica; e marosi, trascinando con sé i pirati e la maggiordelle oniriche leggende raccontate da un taxista parte dei passeggeri e dell’equipaggio.di Puerto Morelos. Non mancano le avven- Sopravvivono solo il direttore di macchi-ture sentimentali, tra porti e mare: il manager na, Primo Grosso, aiutato da un motoristamilanese Claudio che nel corso di un’avventu- eclettico detto “Profeta”, e pochi altri, cherosa navigazione trova la giusta compagna per riescono ad approdare su un isolotto sperdutoproseguire il suo viaggio: il simpatico avventu- e disabitato. Qui però li aspetta una sorpresa:riero Roland che di porto in porto insegue una il relitto di un sommergibile italiano dellafanciulla che continua a sfuggirgli. Seconda guerra mondiale. Dopo molte peri-Un duplice viaggio in ognuno dei dieci porti dei pezie, le capacità e l’esperienza del direttoreCaraibi occidentali: da una parte il racconto tra e del motorista, gli “uomini neri” della salafantasia e realtà, dall’altra la descrizione storica macchine, consentono di rimettere in funzionee nautica del porto, corredata da bei disegni a il sommergibile che, come una fenice risortamano. dalle sue stesse ceneri, diventa l’unica speranza di salvezza per i superstiti.

56 Notiziario della Guardia Costiera

PESCE“TRUCCATO”PESCE FRESCO “ADDITIVATO”: SI PUÒ VENDERE ?È POSSIBILE CONTROLLARLO? “FALSIFIED” FISH Pesca 57

PESCE Negli ultimi anni Eurofishmarket ha ripe- “TRUCCATO” tutamente svolto ricerche in merito a trat- tamenti leciti e illeciti sui prodotti ittici al Di Valentina Tepedina fine di comprendere le “tendenze” del mer-Medico Veterinario specializzata nel settore ittico cato. Sicuramente sono stati i consumatori stessi, ricercando prodotti sempre più belli e direttore di Eurofishmarket dal punto di vista esteriore, ad aver spesso “favorito” l’uso o l’abuso di coadiuvanti e58 Notiziario della Guardia Costiera additivi più o meno leciti. Ne sono dimo- strazione l’utilizzo dei solfiti, ammessi dalla norma e utili innanzitutto a evitare la poco gradita macchia nera sulla testa dei crosta- cei o l’uso di altri additivi non autorizzati (monossido di carbonio e nitrati) per man- tenere sempre acceso il colore del tonno pinne gialle e così via. Va premesso che la disciplina di utilizzo degli additivi alimentari è oggi data dal Reg. (CE) 1333/2008, il quale è divenuto applicabile dal 1° giugno 2013, dopo che il

Reg. (UE) 1129 dell’ 11 novem- dotti carnei (in particolare neibre 2011 ha istituito il nuovo salumi), ma che vengono im-elenco degli additivi consentiti . piegati anche nei prodotti itti-I prodotti ittici, sia freschi che ci, nei quali sarebbero ammessilavorati o utilizzati nella prepa- solo i nitrati e limitatamente adrazione di prodotti alimentari, aringhe e spratti marinati (Regpossono contenere additivi. Gli CE 1333/2008 All II, parte Eadditivi utilizzati nella lavora- s.m.i.). Nonostante sia stata di-zione dei prodotti ittici devono mostrata la tossicità di questi ulti-essere etichettati, nell’elenco mi additivi, per via della forma-degli ingredienti, alla stregua zione di N-alchil-nitrosamminedegli altri prodotti alimentari e (sostanze cancerogene), non ne ècioè mediante la menzione del- ancora stato inibito l’impiego, chela categoria funzionale, seguita avviene ancora in tutto il mondo;dal nome specifico o eventual- tuttavia sono in corso ricerchemente dal numero identificati- per scoprire sostanze antibotu-vo dell’additivo utilizzato. Nelcaso di un ingrediente che ap-partiene a più categorie, vieneindicata quella corrisponden-te alla sua funzione principalenell’alimento di cui si tratta.Proprio in merito alla corret-ta indicazione degli additivi inetichetta e alla reale funzionetecnologica degli stessi nel pro-dotto ittico esaminato, abbiamoconstatato in commercio diver-se non conformità sui filetti ditonno a pinne gialle verificati.Inoltre, aspetto non secondario,abbiamo appurato una colora-zione anomala dei filetti di ton-no a pinne gialle rispetto allanaturale colorazione degli stessiprevio trattamenti.Le indagini hanno evidenziatooltre a un’importante presenzadi antiossidanti (Acido Citrico,Acido Ascorbico), anche quelladi Nitrati e di Nitriti, il cui largoutilizzo è consentito, nei pro- Pesca 59

In apertura: pescatori di “FALSIFIED” FISH liniche meno nocive. tonni in attività. Il tonno Solitamente la somministrazio- In recent years Eurofishmarket has ne dei Nitrati viene effettuata è tra le specie ittiche più repeatedly carried out researches sul trancio di tonno a pinne soggette a manipolazioni. about legal and illicit treatments gialle decongelato. Il filone, pri- on fish products in order to un- ma di essere additivato, dovrà A pag.58 personale derstand the “trend” of the market. essere decongelato e poi nuova- specializzato della Guardia Surely the consumers themselves, mente ricongelato. Anche questa by researching products more and operazione, così come l’additiva- Costiera intento nelle more beautiful for the exterior zione, non viene indicata in au- verifiche al prodotto ittico view, often “encouraged” the use tocontrollo. Eurofishmarket ha or misuse of more or less legiti- verificato, inoltre, che le azien- in una pescheria. Nella mate adjuvants and additives. It de di lavorazione, utilizzano pagina precedente: in alto is demonstrated by the use of sul- Nitrati e Nitriti o Monossido di un esemplare d’acciuga non phites, accepted by standard rules Carbonio in modo alternativo, atrattato mentre in basso uno and useful primarily to avoid the seconda del periodo e delle se-che ha subito un trattamento unwelcome black spot on the head gnalazioni da parte degli Orga- of shellfish, or the use of other ni di Controllo. con additivi. Sono stati unauthorized additives (carbon Per quanto riguarda gli antios- gli stessi consumatori, monoxide and nitrate) to keep sidanti sono state rintracciate ricercando prodotti always on the color of yellow fin importanti aggiunte di Acido tuna, and so on. Fish products, Acetico e di Acetato di sodio, esteriormente sempre più both fresh and processed or used non ammessi nel pesce non tra- belli, a favorire l’uso di in the preparation of food pro- sformato. Allo stesso modo è ducts, may contain additives. Ad- stata verificata l’additivazionecoadiuvanti e additivi più o ditives used in the processing of di numerosi prodotti con Aci- meno leciti. Nella pagina a fishery products must be labeled do Citrico ed Acido Ascorbico,fianco una motovedetta della in the list of ingredients, like other ammessi anche nel prodotto it-Guardia Costiera in attività food products. Just regarding the tico non trasformato nella mi- correct indication of additives on sura quantum satis, ma che oltre di sorveglianza pesca. labels, their real technological fun- ad essere impiegati in notevole ction for the examined fish pro- quantità, raramente risultano opening: tuna fishermen duct and their possible toxicity, on segnalati in etichetta. in activity. Tuna is among the market they have been found Per il consumatore il colore ros- several non-compliance issues, so delle carni del tonno è un the fishery species more particularly on yellow fin tuna ste- fattore di pregio, il prodotto che susceptible to manipulation. aks. To resolve this issue and better riporta tali caratteristiche viene protect consumers while avoiding molto apprezzato perché lo si Pag. 58: specialized Coast unfair competition among produ- ritiene un indizio di freschez- Guard personnel intent in cers, it is required a greater focus za e lo si associa alle carni del controls to fishery product in on the information provided on tonno rosso (Thunnus thynnus).a market. Previous page: top, product’s labeling and, at the same Quest’ultima specie, pescata e an exemplary of untreated time, the use of technological to-anchovy; bottom, an anchovy ols, targeted and more effective, so as to give the possibility to check treated with additives. conformity of the product to tho- The same consumers, by se who - like the personnel of thelooking for more aesthetically Coast Guard – is responsible forbeautiful products, encourage monitoring and controlling the whole process of fishing industry. the use of more or less legitimate adjuvants and additives. Opposite page: a Coast Guard patrol boat in fishing surveillance activities.60 Notiziario della Guardia Costiera

LE SANZIONIDal punto di vista legale possono essere applicate sanzioni diverse a seconda della violazione commessa.Errata o mancante indicazione di additivi in etichettaL’errata indicazione in etichetta degli additivi utilizzati nella produzione dell’alimento costituisce unillecito amministrativo sanzionabile (art. 18 comma 3 del D. Lgs. n. 109/1992) con ammenda da seicentoa tremilacinquecento euro. Invece la mancanza totale di indicazione degli additivi al consumatore finalepuò integrare il reato di frode nell’esercizio del commercio (art. 515 c.p.), punibile , qualora il fatto noncostituisca un più grave delitto, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a euro 2.065.Detenzione di sostanze vietate nei locali di lavorazioneChi detiene nei locali stessi di lavorazione, o comunque in locali che siano in diretta comunicazione conquesti, sostanze il cui impiego non è consentito nella lavorazione di alimenti e bevande.(Legge n. 283/1962 art. 9) è punibile con una sanzione amministrativa da 154,94 a 7746,85 euro.Impiego di additivi non consentiti o oltre i limiti ammessiL’art. 5, lett. g), della Legge n. 283/1962 vieta “di impiegare nella preparazione di alimenti o bevande,vendere, detenere per vendere o somministrare come mercede ai propri dipendenti, o comunque distri-buire per il consumo sostanze alimentari […] con aggiunta di additivi chimici di qualsiasi natura nonautorizzati con decreto del Ministro per la sanità o, nel caso che siano stati autorizzati, senza l’osservanzadelle norme prescritte per il loro impiego.” Si tratta di un reato punito dal successivo con l’arresto fino adun anno o con l’ammenda da 309 a 30.987 euro.Impiego di additivi non consentiti nociviNel caso in cui possa essere dimostrato che l’additivo non consentito utilizzato sia concretamente nocivoper la salute pubblica può configurarsi il delitto di commercio di sostanze alimentari nocive (art. 444c.p.), che punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa non inferiore a cinquantuno euro“chiunque detiene per il commercio, pone in commercio ovvero distribuisce per il consumo sostanze desti-nate all’alimentazione non contraffatte né adulterate, ma pericolose alla salute pubblica”.(Valentina Galli, sportello legale Eurofishmarket) Pesca 61

in parte allevata (o meglio ali- fiche ed integrazioni. Le carnimentata in gabbie), nella mag- dei tonni a pinne gialle hannogior parte dei casi è destinata a un pregio commerciale inferiorerifornire il mercato asiatico, in rispetto a quelle del tonno ros-particolare quello giapponese. so. Inoltre, in generale, il coloreSulle nostre tavole, invece, ar- della carne degli scombridi, giàriva soprattutto il tonno a pin- dopo poco tempo dal taglio, ane gialle (Thunnus albacares), contatto con l’ossigeno dell’aria,di provenienza atlantica e in- subisce modificazioni chimichedo-pacifica. Viste le ricorrenti naturali che determinano unaimprecisioni rilevate nella cor- colorazione bruna non graditaretta denominazione della spe- dal consumatorecie ittica, ricordiamo qui a mar- Per dare alle carni del tonno agine che la dicitura corretta è di pinne gialle il colore rosso tan-“Tonno a pinne gialle” secondo to apprezzato, in teoria si puòquanto riportato dal D.M. 27 ricorrere ad alcuni “espedienti”marzo 2002 e successive modi- non sempre ammessi; in ogni caso l’impiego di additivi, oltre a rispondere a uno scopo tec- nologico, deve sempre essere riportato in etichetta. Dalle indagini di Eurofishmar- ket è emerso che attualmente il mercato italiano è inflazionato da tonno a pinne gialle additi- vato che viene venduto al detta- glio senza alcuna segnalazione in merito. La differenza di prezzo tra il prodotto trattato e quel- lo naturale è molto evidente (il prodotto con additivi ha un co- sto di produzione del 30/40% in meno rispetto a quello al natu- rale). Il fenomeno in questione è frutto di una concorrenza for- temente sleale, la quale genera gravi effetti di distorsione sul mercato. Infatti, quest’ultimo si sta completamente spostando verso il prodotto trattato poiché più competitivo rispetto a quel- lo al naturale.62 Notiziario della Guardia Costiera

ACQUA OSSIGENATA PER SBIANCARE I MOLLUSCHICEFALOPODI? ORA SI PUÒLo scorso maggio è stata diffusa la Circolare n° 0003649 del Ministero della Salute avente sull’ impiego disoluzioni acquose contenenti perossido di idrogeno, come coadiuvante tecnologico, nella lavorazione deimolluschi cefalopodi eviscerati da commercializzare decongelati o congelati che ha espresso parere favore-vole in merito al suo utilizzo, purchè, in quantità non superiori all’8% .Il perossido di idrogeno (acqua ossigenata) non è ammesso dal Reg. CE 1331/2008 come additivo utiliz-zabile, e infatti la Circolare ministeriale esprime parere favorevole per il suo utilizzo come “coadiuvantetecnologico”. Non esistendo un elenco di coadiuvanti ammessi, la norma specifica che un coadiuvantein quanto tale non deve residuare nell’alimento o non deve comunque più avere all’interno della stessouna funzione attiva. Pertanto potrei utilizzare come coadiuvante qualsiasi sostanza che rispetti i suddettiprincipi. È utile segnalare che ad oggi non sono disponibili metodiche analitiche utili a rilevare la presenzadel perossido di idrogeno negli alimenti. Dunque la domanda è: come si può verificare se c’è la presenza omeno di perossido di idrogeno nell’alimento ? Se residuasse sarebbe un additivo e come additivo sarebbevietato nei prodotti ittici. Se non si ha una metodica utile alla verifica di eventuali additivi non ammessio di coadiuvanti permessi come si possono effettuare le verifiche in questione sia in autocontrollo che neicontrolli ufficiali? È auspicabile che le Istituzioni preposte si impegnino maggiormente nella ricerca dellestesse e nella loro validazione. Premesso tutto quanto detto e che è dimostrato dalla bibliografia scientificache il perossido di idrogeno non è pericoloso per la salute umana e che i consumatori mangiano sempre piùcon gli occhi desiderando gli alimenti così come li propone l’immaginario comune (le seppie sempre biancocandido, il tonno sempre rosso brillante, ecc) le domanda è: perché non si richiede però di contrassegnarein etichetta, anche solo con un bollino, i prodotti naturali (intesi come esenti da ogni tipo di trattamentocon sostanze diverse dall’acqua e sale) da quelli invece “trattati” anche con coadiuvanti? L’On. ParlamentareRenata Briano ha fatto una interrogazione in merito che è stata accolta dalla Commissione Europea che asua volta ha richiesto spiegazioni al Ministero della Salute. Pesca 63

GLI ADDITIVI MAGGIORMENTE DIFFUSI NEL SETTORE ITTICO:MONOSSIDO DI CARBONIO (carbossimio- scontrato era superiore a 200 ng/g (µg/Kg) (in lineaglobina) (CO) Il monossido di carbonio ha un’e- con le indicazioni della DG SANCO – RASFF).levatissima affinità per la mioglobina (da 70 a 240 Tuttavia il prodotto era considerato sospetto di trat-volte più dell’ossigeno) e combinandosi con essa tamento in caso di riscontro di monossido tra 50 eforma carbossimioglobina, di colore rosso brillante 200 ng/g (µg/Kg). Purtroppo ad oggi questa notaestremamente stabile: personali prove di laboratorio non è più ritenuta valida dagli organi di controllohanno dimostrato che il colore si mantiene tale per ufficiale poiché lo stesso Ministero della Salute ha35-45 giorni senza modificarsi. Un uso non stan- definito la metodica utile alla ricerca di CO nondardizzato di questa sostanza può portare anche a affidabile. Di conseguenza oggi i controlli ufficialicolorazioni rosso ciliegia, che appaiono assai poco in merito all’eventuale presenza di CO nel tonno anaturali. pinne gialle come in altre specie non vengono piùLa bibliografia internazionale indica come livello effettuati e le allerte a livello europeo sono pratica-fisiologico di carbossimioglobina fino a 200 ng/g, mente scomparse.quindi il carbonio monossido può essere natural- Il pericolo maggiore dell’uso del CO è dato dal fat-mente presente nel pesce. Per questo motivo la nota to che, a fronte di un colore rosso brillante stabile,del Ministero della Salute n. 10811 del 30/03/2012 possono proliferare flore microbiche che, fra l’altro,raccomandava agli organismi di controllo compe- potrebbero convertire gli amminoacidi in amminetenti di segnalare la non conformità del prodotto biogene (in particolare istamina), soprattutto se sisolo laddove il valore di monossido di carbonio ri- prolunga troppo la shelf-life del prodotto. Ciò vale64 Notiziario della Guardia Costiera

in particolare per una specie ittica come il tonno il decadimento cromatico della carne mentreche, come altri pesci azzurri, è considerata dal- i secondi sono un serbatoio di scorta di nitriti,la normativa una specie in cui, in caso di cattiva man mano che questi sono consumati dalla rea-conservazione, possono formarsi elevati livelli di zione con la mioglobina, riuscendo a mantenereistamina con possibili fenomeni tossici. nel tempo la colorazione originale del prodotto.Quindi, seppur la maggior parte dei ricercatori Proprio per questa capacità di condizionare il co-siano d’accordo sull’innocuità del prodotto trat- lore delle carni, si è pensato al loro utilizzo in untato (praticamente non rimangono residui di CO prodotto ittico che forse più di tutti fa del colo-nelle carni), il problema maggiore è che tali trat- re delle carni il proprio punto di forza: il tonno.tamenti, che modificano il naturale “decadimen- Se si considera, poi, che nella maggior parte deito cromatico” di un filetto di tonno, potrebbero casi tale prodotto si consuma previa cottura (su-mascherare le alterazioni causate dal prolungarsi shi-bar permettendo…) e che proprio il tratta-del tempo di conservazione. Il consumatore si mento termico (che non si verifica negli insaccativedrebbe, quindi, privato di un parametro utile stagionati) può determinare la formazione dellealla valutazione della freschezza del pesce (per tanto temute nitrosammine, si può comprende-fare un esempio è come se andassimo a tratta- re l’importanza di una loro ricerca nei prodottire con il monossido le branchie del pesce: anche ittici e in particolare nel tonno. Come abbiamoun pesce di molti giorni presenterebbe ancora descritto, essendo composti accettati sulla baseun bel colorito rosso delle branchie…). Infat- del rapporto rischio/beneficio e solo per speci-ti, nell’Unione Europea l’ uso di monossido di fiche categorie di prodotto, devono sottostare aicarbonio per stabilizzare il colore del prodotto limiti previsti dal Reg. (CE) n.1333/2008, cheittico non è ammesso, in quanto il suo utilizzo, consente l’impiego dei soli nitrati e limitatamen-potendo indurre in errore il consumatore circa te ad aringhe e spratti marinati, mentre ne vie-la reale freschezza del pesce, non rispetta una ta l’utilizzo sul pesce e prodotti della pesca nondelle condizioni generali per l’ inclusione di ad- trasformati.ditivi alimentari negli elenchi comunitari e peril loro uso stabilite dall’articolo 6 del Reg. (CE) ACIDO ASCORBICOn. 1333/2008. Il limite di legge per il pesce e prodotti della pesca trattati è quantum satis sia nel pesce nonNITRITI E NITRATI trasformato, sia nel pesce e prodotti della pescaStoricamente si è fatto ricorso a questa categoria trasformati, compresi molluschi e crostacei.di additivi in particolare nei prodotti di salumeriacome sostanze antibotuliniche e per stabilizzare ACIDO ACETICO ED ACETATO DI SO-il colore rosso di questi prodotti. La molecola che DIOagisce è quella del nitrito. I nitrati costituiscono Questo parametro non è ammesso nel pesce nonsolo una “scorta di riserva”, perché per agire de- trasformato, mentre è ammesso quantum satisvono essere prima ridotti a nitriti. Quest’azione nel pesce e prodotti della pesca trasformati, com-di riduzione è in piccola parte data dagli enzimi presi molluschi e crostacei.endogeni al muscolo stesso (10%) e in preponde-ranza (90%) dagli enzimi prodotti da varie spe- ACIDO CITRICOcie di batteri, fra cui soprattutto i lattici. Questo Il limite di legge è quantum satis sia per il pescefa capire perché spesso nella concia aggiunta ai non trasformato, sia per il pesce e prodotti dellatriti di salumeria prima dell’insacco si utilizzino pesca trasformati, compresi molluschi e crosta-delle miscele di nitriti/nitrati: i primi bloccano cei. Pesca 65

Si è creata una situazione in cui sa dell’eccessiva concorrenzaanche le aziende più serie, nei sleale. Inoltre, parlando delleconfronti della scelta e selezio- non conformità in generale so-ne di questo prodotto, non ri- praindicate per gli additivi siescono più, obbiettivamente, a evidenzia la mancata tutela neimantenersi sul mercato a cau- confronti del consumatore sia per quanto concerne il diritto alla salute, sia per quanto ri- guarda l’interesse patrimoniale. Infatti, in questo modo l’acqui- rente non è messo nella condi- zione di poter compiere scelte di acquisto consapevoli relati- vamente al prodotto in oggetto. Pertanto, dalle indagini condotte da Eurofishmarket emerge come il consumatore stia orientando le proprie preferenze e consumi verso un prodotto che può valu- tare esclusivamente sulla base di caratteristiche macroscopiche, non essendo messo nelle condizioni di poter conoscere la reale composi- zione del prodotto data la manca- ta segnalazione in etichetta della presenza di additivi. Dunque Eurofishmarket chie- de alle Istituzioni preposte, alle aziende del settore ed alle Associazioni di categoria (pro- duttori, consumatori, ecc) di esigere la ricerca di metodiche analitiche e standard di riferi- mento affidabili per ricercare i potenziali additivi non dichia- rati ma aggiunti nei prodotti ittici. Questo sia a tutela del consu- matore finale ma anche a tutela di un mercato leale per evita- re la vittoria della concorrenza sleale.66 Notiziario della Guardia Costiera

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68 Notiziario della Guardia Costiera

II EDIZIONEDELLA NAPLES SHIPPING WEEK NAPOLIPROTAGONISTA DELLO SHIPPING NAPLES LEADING ACTOROF SHIPPING Traffici Marittimi 69

II EDIZIONE Oltre 3500 ospiti provenienti da 40 nazioniDELLA NAPLES SHIPPING WEEK hanno partecipato ai 40 eventi della II edi- zione della Naples Shipping Week, la mani- NAPOLI festazione interamente dedicata alla culturaPROTAGONISTA e all’economia del mare organizzata da Pro- peller Club Port of Naples e ClickutilityTe- DELLO am che si è svolta a Napoli dal 27 giugno al SHIPPING 2 luglio. Governance dei porti, sostenibilità e innovazione le parole chiave della setti- di Isabela Rhode mana che, oltre ai momenti di networking e approfondimento riservati al cluster ma-70 Notiziario della Guardia Costiera rittimo, ha coinvolto l’intera città con eventi speciali e iniziative culturali organizzati fra la Stazione Marittima, il Molo San Vincen- zo, la Stazione Zoologica Anton Dohrn, il Porto di Napoli, Villa Doria D’Angri, Piaz- za del Plebiscito, l’Università Parthenope di Napoli e altri luoghi del capoluogo campa- no. In concomitanza della NSW si è svolto il “Forum delle Funzioni di Guardia Costie- ra del Mediterraneo” (MedCGFF) organiz-

zato dal Comando Generale del • Sono stati oltre 200 iCorpo delle Capitanerie di Por- relatori coinvolti nel fitto calen-to – Guardia Costiera, partner dario di convegni a partire dalistituzionale della manifestazio- primo dedicato a “L’utilizzo deine. Per l’occasione la nave scuo-la «Amerigo Vespucci», veliero vettori marittimi come osserva-simbolo della Marina Militare, tori”, organizzato alla Stazioneha fatto tappa a Napoli per tutta Zoologica Anton Dohrn chela settimana accogliendo 23.000 ha stimolato il pubblico a riflet-visitatori ai quali è stato offertodal bordo un ricco programmadi eventi.• “La Naples ShippingWeek – sottolinea il presidenteGiuseppe D’Amato – gratifical’orgoglio partenopeo dello ship-ping, storicamente insediato nelnostro territorio, e riconfermal’importanza di Napoli”. Il capo-luogo campano è infatti all’avan-guardia in Italia grazie alla pre-senza del 50% circa della flottamercantile nazionale, costituitada navi moderne e tecnologica-mente avanzate che fanno capoad armatori della Provincia,confermando la leadership na-poletana già presente da tem-po del Regno delle due Sicilie. “Abbiamo a Napoli anche l’uni-ca Università dello Shipping inItalia - la prestigiosa UniversitàParthenope - e la FondazioneIPE che svolge Master annua-li   di eccellenza in Shipping eLogistica. Pertanto – aggiungeD’Amato - Napoli merita unagrande e prestigiosa ShippingWeek affinché la sua ecceziona-le tradizione marinara, passatae presente, possa essere ricono-sciuta in tutto il mondo.” Traffici Marittimi 71

In apertura uno scorcio NAPLES LEADING tere sul tema dell’osservazione del porto di Napoli, città ACTOR dell’ambiente marino. Osservare che ha ospitato la seconda OF SHIPPING nel senso di avanti, sopra, attor- edizione dell’evento. A pag. no e custodire, salvare: questa70: l’Università Parthenope Over 3.500 guests from 40 la linea guida e filo conduttoresede del convegno “L’energia countries participated to the della conferenza. “Cultura del del Mare”. Nella pagina 40 events of the 2nd edition of mare e storia marittima” sono Naples Shipping Week, event stati invece i temi portanti del- precedente, dall’alto in entirely dedicated to the culture la seconda giornata della NSW basso: un momento del and economy of the sea organi- che si è svolta nella la Sala Ca- convegno “L’utilizzo dei zed by the Propeller Club Port racciolo del Molo San Vincenzo vettori marittimi come of Naples and ClickutilityTe- straordinariamente aperto per osservatori” tenuto alla am, held in Naples from 27th of questa occasione. Nel convegno Stazione Zoologica Anton June to 2nd of July. Port gover- “Il mare educatore e formatore Dohrn e Umberto Masucci, nance, sustainability and inno- tra passato, presente e futuro”presidente dell’International vation have been the key words organizzato dall’Istituto di Stu- Propoller Club di Napoli of the week that, in addition di sulle Società del Mediterra- mentre accoglie gli ospiti to networking and enhancing neo del CNR di Napoli e dal opportunities reserved to the Museo del Mare di Napoli si è del Convegno; sullo maritime cluster, involved the parlato dell’investimento nell’e- sfondo il Ministro delle whole city with special events ducazione e formazione nautica Infrastrutture e Trasporti and cultural initiatives. Focal presso le scuole ma anche sulle Graziano Delrio. Nella point of the entire event was the navi-asilo, progetti ancora oggi 8th edition of PORT&SHIP- attuati per il recupero dei ragazzi pagina a fianco il logo PINGTECH, the Internatio- a rischio. A corredo del conve- della manifestazione e la nal Forum on technological gno è stata allestita per tutta la mostra “Da Scugnizzi a innovation for the development settimana la mostra foto – docu- of maritime cluster. Technolo- mentaria “Da Scugnizzi a Mari- Marinetti – l’esperiena gical innovations, port gover- naretti. L’esperienza della Nave della Nave Asilo Caracciolo nance, motorways of the sea, Asilo Caracciolo (1913-1928).” safety and welfare, renewable L’attenzione si è quindi sposta- (1913/1928)”. fuels and new markets were the ta sul tema dell’integrazione tra main themes of this two-day il porto e la città con l’incontro Opening: a glimpse of the event, dedicated to discussions “Nuovi modelli di Governance port of Naples, city that between professionals involving per il dialogo tra Porto e Città” important guests, authorities organizzato da Cnr – Universi- hosted the 2nd edition of the and representatives of the Coast tà Federico II in collaborazione event. Pag. 70: Parthenope Guard, stressing the importan- con Aniai e The InternationalUniversity headquarters, seat ce of the harbour of Naples for Propeller Clubs. Finale di gior- of the conference “Energy of the growth of the South. Naples nata suggestivo con lo spettacolo the Sea”. Previous page, top Shipping Week - underlines teatrale “Mare Mater – O dell’e- to bottom: a moment of the President Giuseppe D’Amato - semplare storia della Nave Asilo conference “Use of maritime gratifies the Neapolitan pride of shipping, historically settled in vessels as observers” held our territory, and reaffirms the at the Zoological Sta- importance of Naples - 50% of the national merchant fleet is tion “Anton Dohrn”, and headed by Neapolitan shipow- Umberto Masucci, President ners - within the framework of merchant marine. of Naples Propeller Club while welcoming guests of the conference. On the background Minister ofInfrastructure and Transport Graziano Delrio. Opposite page: logo of the event and exhibition “From Scugnizzito Marinetti - the experience of asylum ship “Caracciolo” (1913/1928)”.72 Notiziario della Guardia Costiera

Caracciolo e della Signora Giu- stati i protagonisti della terzalia Civita Franceschi” allestito giornata. Promozione, Soste-nel Bacino Borbonico del Molo nibilità e Controllo i temi af-San Vincenzo e che ha riper- frontati a Villa Doria d’Angricorso la straordinaria esperienza nella conferenza internazionalepedagogica della nave Caraccio- “Promotion, sustainability andlo. control management in CruiseCrocieristica, energia del mare Seaport Systems” organizzatae logistica containerizzata sono dall’Università Parthenope di Traffici Marittimi 73

Napoli mentre nel pomeriggio la rapporti che legano l’evoluzionetavola rotonda a cura di CONI- dimensionale della navi e le stra-SMA e ATENA Sud Italia ha tegie di business dei terminal,approfondito le nuove fonti di alle innovazioni tecnologiche alenergia legate al mare. Lo stesso servizio del traffico containeriz-giorno, alla Stazione Marittima zato e all’impatto del gigantismodi Napoli, occhi puntati sul tema navale sulle infrastrutture di ter-della logistica containerizzata ra, i servizi ausiliari e la tecnolo-con il convegno “Large Vessels, gia distributiva.Larger Opportunities?” organiz- Punto focale dell’intera ma-zato da C.I.S.Co. e dedicato ai nifestazione l’8^ edizione di74 Notiziario della Guardia Costiera

Port&ShippingTech, il Forum le che ha coinvolto i principali Nella pagina a fianco: uninternazionale dedicato all’in- attori riuniti qui per discutere momento del convegno “Ilnovazione tecnologica per lo di temi importanti e attuali. A mare educatore e formatoresviluppo del cluster marittimo. questo si è aggiunta la scelta del- tra passato presente e futuro”Innovazioni tecnologiche, go- le Capitanerie di Porto di orga- e lo spettacolo teatrale “Marevernance dei porti, autostrade nizzare a Napoli il MedForum, Mater o dell’esemplare storiadel mare, sicurezza e welfare, la riunione di tutte le Guardie della Nave Asilo Caracciolocombustibili rinnovabili e nuo- Costiere del Mediterraneo in un e della Signora Giulia Ci-vi mercati i principali temi di momento certamente delicato vita Franceschi”. In questaquesta due giorni dedicata al per il nostro Mare.” pagina: per l’importanzaconfronto tra professionisti che Un finale in grande stile per la dell’evento e le sue ricaduteha coinvolto ospiti di rilievo, II edizione della Naples Ship- sullo shipping nazionaleautorità e rappresentanti della ping Week con il Concerto del- l’intera manifestazione èGuardia Costiera, confermando la Banda della Marina Militare stata seguita con la massimal’importanza dell’Economia del attenzione dai vertici delMare motore di sviluppo com- in Piazza del Plebiscito e con Corpo delle Capitanerie dimerciale e culturale del nostro la Cena Mediterranea, dedicata porto – Guardia Costiera.Paese e ribadendo l’importanza alla fantasia culinaria napoletanadel Porto di Napoli per la cresci- e mediterranea, che ha accolto Opposite page: a momentta del Mezzogiorno. oltre 1000 ospiti a Palazzo Rea- of the conference “The sea as“Questa seconda edizione – le, palcoscenico suggestivo e pre- educator and trainer betweensottolinea Umberto Masucci, stigioso di questa serata arricchi- past, present and future”,Presidente di The International ta da visite guidate e momenti di and the theatre play “SeaPropeller Club Port of Naples – ha intrattenimento. La terza edi- Mater, or specimen historymesso in mostra le grandi capaci- zione della Shipping Week si of asylum ship “Caracciolo”tà del cluster marittimo napole- terrà a Genova nel settembre del and Mrs. Giulia Civitatano e campano, contribuendo a prossimo anno. Franceschi”. This page: duerinsaldare il rapporto fra il Porto to the importance of thee la città e restituendo slancio ed event and its impact on theentusiasmo allo scalo di Napoli. national shipping, the wholeL’economia marittima è la prima event was followed with theindustria della città (il solo Porto greatest attention by top-di Napoli da lavoro a cinquemila ranking Coast Guard officers.addetti e produce un miliardo dieuro di fatturato). Con quest’e-vento, gemellato con la città diGenova, offriamo ad anni alterniuna manifestazione dedicata allacultura e all’economia del mare.Napoli per sette giorni è stata lacapitale dello shipping grazie aun grande evento internaziona- Traffici Marittimi 75

Un momento del convegno Main conference NSW sono aggiunte le nuove se- Welfare del personale Partecipazione e riconosci- zioni dedicate al Welfare e menti da parte del comparto alla Finanza. Port&Shippin-marittimo imbarcato. Nella marittimo per l’8^ edizione gTech - sottolinea Carlo Silva, pagina a fianco, in alto, di Port&ShippingTech, il Fo- Presidente di ClickutilityTeam rum internazionale dedicato - è un evento congressuale l’intervento del Ministro all’innovazione tecnologica consolidato che, grazie alla Delrio alla sezione “Nuovi per lo sviluppo del sistema preziosa collaborazione con il cluster marittimo napoleta- Mercati” e il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca mentre riceve il crest della manifestazione da Umberto Masucci. a moment of the workshop “Welfare of crewmembers on board seagoing vessels”. Opposite page, above: the intervention of Minister Delrio within the framework of “New Markets” section, and President of CampaniaRegion, Vincenzo De Luca, while receiving the crest of the event by Umberto Masucci. logistico portuale, main con- no aggregato dal Propeller di ference della “Naples Ship- Napoli, conferma la propria ping Week”. “Un’edizione leadership nel panorama de- significativa – oltre 150 i re- gli appuntamenti internazio- latori messi a confronto – sui nali dedicati allo sviluppo del tradizionali temi del Green sistema logistico-portuale.” Shipping Summit, Smart Port Green Shipping Summit, le & Logistics, Safety e Nuo- best practice per una gestio- vi Mercati, cui quest’anno si ne efficiente dell’innovazione76 Notiziario della Guardia Costiera

tecnologica “verde” per ridur- Safety, prevenzione infortu-re l’impatto ambientale nel ni nel settore dello shippingsettore marittimo, si è foca- e della logistica portuale, halizzato sul contributo del tra- dedicato ampio spazio allesporto marittimo all’efficien- principali problematiche in-za energetica ed economica contrate dall’entrata in vigo-della catena logistica all’in- re della Convenzione MLCdomani della Conferenza sul 2006 (International MaritimeClima di Parigi. Labour Convention) con dueSoluzioni smart per ridurre le nuovi approfondimenti in-emissioni in porto e miglio- centrati, rispettivamente, sulrare la qualità dell’aria nellecittà portuali; l’approfondi-mento sulle opportunità perla diffusione del gas naturaleliquefatto (GPL) nei trasportiin attesa del decreto legisla-tivo di attuazione della diretti-va sui carburanti alternativi eIl trattamento delle acque dizavorra e dei reflui dei desol-foratori sotto la spinta dellenormative IMO, sono stati gliatri temi affrontati da questasessione.Smart Port&Logistic, corri-doi logistici da e verso l’Euro-pa un volano per lo sviluppodel sistema marittimo e por-tuale, ha approfondito il temadella digitalizzazione delleoperazioni portuali e l’integra-zione dello shipping nell’in-tero sistema dei trasporti,analizzando le soluzioni tec-nologiche a oggi disponibiliper sviluppare l’intermodali-tà e tracciare la merce. Unaparticolare attenzione è statadedicata all’evoluzione delPort Community System inEuropa e in Italia e alla digi-talizzazione e interoperabilitàdel sistema doganale portua-le italiano. Traffici Marittimi 77

Il Sottosegretario di Stato tema del welfare del persona- frastrutture e logistica e suiSimona Vicari e Giuseppe le marittimo imbarcato e sulle cambiamenti in atto all’indo- normative per regolamentare mani della Riforma della l. D’Amato, presidente di la gestione della sicurezza in 84/94 e che ha visto la par- Naples Shipping Week. ambito portuale, soprattutto tecipazione di Simona Vica- nell’interazione tra le attività ri, Sottosegretario di Stato al di terra e quelle di bordo. Ministero delle Infrastrutture Nuovi Mercati dedicata allo e dei Trasporti e dell’ Ammi- sviluppo dell’Autostrada del raglio Ispettore Vincenzo Me- Mare, si è focalizzata sul con- lone, Comandante Generale solidamento dell’area MED e del Corpo delle capitanerie di sui nuovi mercati del Medio porto- Guardia Costiera. Oriente e Mar Nero con una A corredo della manifesta- particolare attenzione alle zione è stata allestita un’a- politiche di sviluppo per un si- rea EXPO, il “Salotto dello stema integrato di trasporti e Shipping”, in cui Il Comando logistica “Panmediterraneo”. Generale delle capitanerie di Ospite d’eccezione Graziano porto - Guardia Costiera ha Undersecretary of State Delrio, Ministro delle Infra- presentato le proprie soluzio- Simona Vicari and Giuseppe strutture dei Trasporti. Novi- ni all’avanguardia oltre allaD’Amato, President of Naples tà di quest’anno, la sessione testimonianza dell’impegno Shipping&Finance che ha profuso in operazioni di soc- Shipping Week. messo a confronto esperti fi- corso umanitarie, di legalità e nanziari e il cluster marittimo di salvaguardia del territorio e sul rapporto tra shipping, in- del mare.78 Notiziario della Guardia Costiera

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NOTE ED EMOZIONItesto e foto di Dany Massimo MagnainiSHINE ON - DAVID GILMOUR I mesi di luglio e agosto si caratterizzano, come 80 Notiziario della Guardia Costiera ormai consuetudine, per il proliferare di eventi musicali dal vivo di molti artisti che percorrono in lungo e in largo l’Europa (e non solo) allesten- do i propri show. L’Italia, in questo campo, non fa certo eccezione e grandi nomi del panorama musicale mondiale si sono esibiti, con successo, in tutta la Penisola. Tra questi spicca la recente apparizione di uno dei mostri sacri del Rock e della musica in generale, il chitarrista David Gilmour che, con ben sei date in giro per il nostro bel Paese, ha portato in scena il proprio Rattle that lock tour, spettacolo incentrato sull’ ultimo album, da cui lo stesso tour prende il nome. Le date italiane hanno visto come prota- goniste location estremamente suggestive quali, nell’ordine, il Circo Massimo di Roma, l’anfitea- tro degli scavi archeologici di Pompei e l’Arena di Verona, a similitudine dei chiostri, castelli o anfi- teatri scelti per le altre date in Europa. La scaletta seguita nelle varie occasioni è stata piuttosto stabile, con poche variazioni e con le performance equamente distribuite tra brani ide- ati come solista e altri facenti parte del repertorio storico dei Pink Floyd, dei quali il chitarrista di Cambridge ha fatto parte dal 1968 al 1996. Come sempre, a farla da padrone è stato l’ormai famoso schermo circolare, contornato da innu- merevoli faretti e sul quale venivano proiettati gli psichedelici ed affascinanti fasci di luce,accom- pagnati da video ed immagini del concerto. Il ri- sultato, per quanto atteso da chi già ha vissuto in passato le performance live di Gilmour e del Pink Floyd, è comunque sempre stupefacente. Agli ef- fetti ottici e luminosi perfettamente integrati con la musica tali da sembrarne parte imprescindibile, si unisce una pulizia e una definizione del suono

inarrivabile. Sebbene i volumi potessero sembra-re elevati, il livello non è mai stato fastidioso e èsempre emerso ogni dettaglio dei vari strumentidi volta in volta susseguitisi sul palco. Dal can-to suo, Gilmour è parso in grande forma, con uncrescendo di partecipazione tra lui e il resto dellaband nonché con il pubblico sempre più evidentead ogni data. Ad esibizioni con un Gilmour un po’lento e a prima vista appagato - nella prima partedel tour dello scorso settembre (Firenze e Verona)- si sono sostituiti concerti che sembravano aves-sero raggiunto un livello superiore, complici, forse,anche gli avvicendamenti della band che hannovisto la sostituzione di Jon Carin e di Phli Man-zanera con Chuck Leavel e Chester Kamen, piùpartecipativi alla creazione del risultato comples-sivo nel quale spiccavano sontuose le performancedi Gilmour alle chitarre.Tutte le date si sono aperte con “5 A.M.” branoche fa idealmente da tramite tra il sound floydia-no e quello più recente, in cui le timbriche sem-brano riportare alle sonorità che lo hanno resofamoso, per passare poi al nuovo millennio, doveGilmour esplora nuovi orizzonti senza comunquerinnegarsi o discostarsi troppo da se stesso, comeper i brani “Rattle that lock” e “Faces of stone” incui l’inizio più ricercato lascia lentamente il po-sto all’assolo forse più bello scritto Gilmour daquando ha detto addio ai Pink Floyd, reso ancorapiù emozionante e intenso dalla sua lunghezza,estremamente maggiore rispetto alla versione instudio. 81

Agli altri brani dell’ultimo album hanno fatto più essere ricreata senza il suono dell’amico alleseguito pezzi storici tra i quali “Wish you were tastiere.here”, “Money”, “Shine on You Crazy Diamond”, Come sempre, i concerti si sono chiusi con i bra-“Fat Old Sun”, “On an Island”, “Run like hell”, ni più coinvolgenti del repertorio floydiano, os-tutti accompagnati da straordinari effetti scenici sia “Time”, “Breathe - Reprise” e, soprattutto, laa base di luci, laser e fumo che da sempre hanno splendida “Confortably numb”, ogni volta suona-contraddistinto le performance live dell’artista, ta di fronte a una platea esaltata, che ha sempresenza peraltro che questi prendessero il soprav- accompagnato cantando tutte le note del brano,vento sulla musica, sempre e comunque protago- culminante con il lungo ed emozionante assolonista assoluta dell’inconfondibile Fender Stratocaster “BlackPer i più, ha pesato la mancata riproposizione di over sunburst”, attraverso la quale un Gilmour vi-“Echoes”, specialmente nella location di Pompei, sibilmente soddisfatto ha dato il meglio di se perdove Gilmour tornava a distanza di 45 anni dal- gli oltre dieci minuti della sua performance.la storica esibizione senza pubblico del 1971. Lo Alla fine di ogni concerto la scena è stata la stessa;stesso ha però specificato in alcune occasioni che applausi interminabili con molti fan letteralmen-Echoes è sempre stato per lui una sorta di dia- te in lacrime; dagli adolescenti in estasi per averlogo intimo con Richard Wright, scomparso nel visto e, soprattutto, ascoltato per la prima volta2007 e del quale ha affermato di sentire molto una leggenda del Rock mondiale, agli “afficiona-la mancanza come amico e come musicista ed è dos” con i capelli bianchi (in maggioranza) e gliper questo che la magia di quel brano non possa occhi lucidi, consapevoli di aver assistito – come molti ritengono - alle ultime apparizioni di Gil- 82 Notiziario della Guardia Costiera mour su un palco in un tour ufficiale. Alla fine, resta la consapevolezza di essere stati testimoni di qualcosa di unico, onestamente non riconoscibile nelle performance di altri artisti, non perché gli altri non siano all’altezza, quanto perché il sound di Gilmour, come fu anche per quello dei Pink Floyd, non può essere paragonato a quello di nessun altro; ed è questo, forse, il se- greto per cui nonostante gli anni, la sua musica è così attuale e viene apprezzata dai fan di ogni età. Shine on, David, Shine on...

RADIOHEAD RED HOT CHILI PEPPERSA MOON SHAPED POOL THE GETAWAYI Radiohead tornano in classifica con il loro I Red Hot Chili Peppers ritornano con ilultimo lavoro, “A Moon Shaped Pool”, con quello loro ultimo album “The Getaway”. Tralasciatiche a prima vista potrebbe anche apparire i turbolenti avvicendamenti dei componen-come un misto tra un album di inediti ed un ti della band che ne hanno caratterizzato ilgreatest hits. Alcuni dei brani in esso contenuti passato, l’attuale formazione sembra comunquesono stati infatti proposti dal vivo già in diver- aver raggiunto una certa stabilità compositiva,se occasioni, come nel caso di “Present Tens”, facendo emergere la personalità di ognuno diconosciuta già dal 2009 e in cui è ancora pre- essi senza però prendersi la scena a discapitosente il forte orientamento verso l’elettronica del gruppo. Con loro portano tredici nuo-che ha caratterizzato il sound della band sino vi brani, molti dei quali in grado di vantarea farli arenare su se stessi e perdere, in parte, collaborazioni importanti, come nel caso dila vena creativa che ne caratterizzava l’energia. “Sick Love” dove troviamo al pianoforte EltonCon questo lavoro, però, i Radiohead sembra- John, per la realizzazione del pezzo forse piùno aver intrapreso un’altra strada; l’abbandono, orecchiabile e dal tono vagamente malinco-almeno parziale, dell’elettronica per avvicinarsi nico. Ed è la malinconia che sembra fare daa suoni meno incisivi ma più accattivanti tema conduttore non solo per questo ultimocome pianoforti, chitarre e archi. Ne escono brano, tracimando anche nel resto del disco, infuori brani malinconici come “Daydreaming” cui ritroviamo diversi pezzi in cui le melodieo “True Love Waits”, al pari di altri con forte e le atmosfere suadenti prendono il posto delconnotazione folk o pop-rock. Per concludere, funk energico cui ci hanno abituati. Per tuttoabbiamo di fronte un album in cui la band di l’ascolto sono comunque sempre riconoscibiliOxford si rilancia con la consapevolezza di le linee musicali che li hanno resi famosi, comeaver prodotto qualcosa di buono, ritrovando ad esempio in “The longest wave” o “Feastingla capacità di emozionare gli ascoltatori come on the flowers”. Quello che ne ricaviamo all’a-non accadeva da tempo. scolto è in definitiva una sensazione piacevole, di un disco dalle sonorità precise e stuzzicanti, non un capolavoro, certamente, ma un buon disco da ascoltare. 83

84 Notiziario della Guardia Costiera

IL SITO ARCHEOLOGICO SOMMERSO DI CALA SAN GIORGIOTHE UNDERWATER ARCHAEOLOGICAL SITE OFCALA SAN GIORGIO Attività Operativa 85

IL SITO Il Corpo delle Capitanerie di porto - Guar- ARCHEOLOGICO dia Costiera svolge un ruolo di rilievo per la protezione e il controllo del patrimonio SOMMERSO DI culturale subacqueo. Un’attività di vigilan- CALA SAN GIORGIO za che richede, per essere correttamente portata a termine, una specifica preparazio- di Luigi Leotta e Giacomo Disantarosa ne professionale come del resto sancito sia dalle norme nazionali (DL 42/2004 e L.86 Notiziario della Guardia Costiera 157/2009) sia da Convezioni internazionali (UNESCO 2001 di Parigi). A uno dei corsi di qualificazione – ideato e coordinato dalla Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (SIPBC - ONLUS – ha parteci- pato un’aliquota del personale militare della Guardia Costiera, in servizio presso i Co- mandi delle Capitanerie della Puglia, una regione che per estensione delle sue coste (840 chilometri, dal basso Adriatico alle co- ste della Basilicata)) e soprattutto per motivi strettamente legati alla sua storia, custodisce nei suoi fondali numerose e importanti te- stimonianze archeologiche. A conclusione del corso è stata condotta - in collaborazio-

ne con il Nucleo Sommozzato- stato interessato il Laboratoriori di San Benedetto del Tronto di Archeologia subacquea della- una campagna di ricognizione sede decentrata di Taranto dell’archeologica subacquea a Cala Università di Bari e per le attivi-San Giorgio, località a sud-est tà di tutela e sicurezza a mare ladi Bari, coordinata dall’équipe Capitaneria di Porto di Bari.dell’Università degli Studi di Individuate le aree in cui si sa-Bari “A. Moro” (Dipartimento rebbe svolto il survey è stata ef-di Scienze dell’Antichità e del fettuata una spedizione via mareTardoantico) e dalla Soprinten- per fissare i punti di prospezionedenza ai Beni Archeologici della sui quali indagare in immersio-Puglia. L’area è stata scelta per ne Con l’utilizzo del GPS sonol’importanza storica del litorale state quindi perimetrate sei areelegato agli avvenimenti relativi di interesse indicate con cifre ro-all’arrivo del corpo di san Ni- mane (I-VI) ed effettuate, sem-cola da Mira a Bari. Qui infatti pre da parte del personale dellasostarono le imbarcazioni con a Capitaneria di Bari, tutte quellebordo i 62 marinai che traslaro- operazioni rienute necessarieno le reliquie nel 1087 prima di per migliorare la ricerca in marerientrare ufficialmente nel portodi Bari. Questo sito è oggetto diinteresse da parte di un ulterioreprogetto di studio, avviato dallastessa Università di Bari e dallaSoprintendenza ai Beni Arche-ologici, denominato “Indagi-ni archeologiche nell’area dellaCittadella Nicolaiana di Bari”,finalizzato alla classificazione deireperti rinvenuti nella Citta Vec-chia durante indagini pregresse.Negli accordi di collaborazioneintrapresi tra la Capitaneria diPorto e l’Università sono rientra-te anche le ricerche svolte pressol’Archivio di Stato di Bari suidocumenti storici inerenti il sitoe quelle presso l’Istituto Idrogra-fico della Marina Militare peril reperimento di carte nautiched’epoca. Per la coordinazionedelle ricerche archeologiche è Attività Operativa 87

In apertura: Cala San THE UNDERWATER (valori batimetrici dei fondali, Giorgio , località a sud-est ARCHAEOLOGICAL valori dei venti e delle correnti). di Bari, usata da millenni SITE OF Contemporaneamente lungo la CALA SAN GIORGIO costa sono stati fissati punti di come scalo naturale per i riferimento sugli scogli e foto- traffici marittimi, oggetto The Italian Coast Guard plays an grafate alcune rilevanze di inte- dell’indagine archeologica. important role for the protection resse paesaggistico. Nel corso di Nella pagina a fianco veduta and control of underwater cultural tutta la campagna archeologica heritage. A vigilance activity whi- l’Autorità Marittima del capo- aerea della Cittadella ch needs, to be properly carried luogo pugliese ha fornito - tra- Nicolaiana di Bari. In questa out, a specific professional trai- mite il suo Nucleo per la Tutela ning and competence as enshri- del Patrimonio Storico, Artistico pagina dall’alto in basso: la ned in both national (Legislative ed Archeologico Sommerso - il base navale della Guardia Decree n. 42/2004 and Law n. supporto tecnico-logistico ne- Costiera di Bari (banchina 157/2009) and international rules cessario mettendo a disposizioneSan Cataldo) e il gruppo degli (UNESCO International Con- equipaggi specializzati e mezzi operatori impegnati nelle vention Paris 2001). A training navali adeguati per le esigenze prospezioni archeologiche course - planned and coordina- richieste. La collaborazione tra i ted by the Italian Society for the Nuclei Operatori Subacquei del- composto dal 1° Nucleo Protection of Cultural Heritage la Guardia Costiera e la Soprin- subacquei di San Benedetto (SIPBC ONLUS) has been at- tendenza per i Beni Archeologici, tended by personnel of the Coast già precedentemente sperimen- del Tronto, dall’Ufficiale Guard on duty at ITCG offices in tate in numerose operazioni di responsabile del Nucleo per Puglia, a region that - due to the tutela e supporto logistico svolte extension of its coastline (840 km, lungo le coste nazionali. si è in la Tutela del Patrimonio from southern Adriatic Sea to the questa occasione concretizzata Culturale Sommerso della coast of Basilicata) and especial- con il supporto dato dagli opera- Capitaneria di Porto di Bari ly for reasons closely linked to its tori di San Benedetto del Tronto e dall’Archeologo subacqueo history - preserves in its depths nella scansione dei fondali og- many relevant archaeological re- getto dell’indagine archeologica. dell’Università di Bari. mains. At the end of the course I militari impegnati nella ricerca it was conducted, in cooperation archeologica sono stati organiz- Nella pagina a fianco un with the ITCG Divers Group zati in due squadre: quella dei battello della Guardia of San Benedetto del Tronto, an subacquei insieme agli operatori underwater archaeological survey dei mezzi galleggianti e quella Costiera durante la fase campaign in Cala San Giorgio, di costa. La prima – della qua- di ormeggio presso Cala located to the southeast of the city le faceva parte un’unità d’altura San Giorgio con operatori of Bari, coordinated by a team of - ha effettuato la delimitazionesubaquei e attrezzatura per il the University of Bari. At the end dei traversini e delle chiocciole, survey del sito archeologico.e of the campaign it was drawn up il posizionamento e la sistema- il recupero di un frammento an archaeological map of the coast zione sui fondali delle attrezza- di anfora da parte di un of Cala San Giorgio, which will ture, l’affiancamento durante leoperatore subacqueo del Corpo. allow the Superintendence and the Coast Guard to perform with opening: Cala San Giorgio, better knowledge their tasks of a town southeast of Bari, protection and control of the un- used by thousands of derwater archaeological heritage. years as a natural hub for maritime trade, object of the archaeological investigation. Opposite page: aerial view of old S. Nicola citadel in Bari. This page, top to bottom: the naval base Bari Coast Guard (dock San Cataldo).and the group of operators engaged in archaeological prospections, made up by the Coast Guard 1st Divers Group of San Benedetto del Tronto, the officer in charge of the Nucleus for the protection of the underwater cultural heritage of Bari Coast Guard and an underwater archaeologist of the University of Bari. Opposite page: a Coast Guard vessel while mooring at Cala San Giorgio with divers andequipment for the survey of thearchaeological site and recovery of a fragment of amphora by a Coast Guard diver.88 Notiziario della Guardia Costiera

ricognizioni, la documentazione ricerca.foto-video e il recupero dei re- I frammenti dei reperti recupera-perti. La seconda, con l’ausilio di ti sono stati conservati e trattatiun gommone ha supportato gliarcheologi durante il posiziona-mento delle unità topografiche eil recupero dei reperti.Su una banchina, nell’area incorrispondenza di un cantierenavale dismesso, è stata allestitauna base appoggio con le attrez-zature in dotazione e la presenzacostante dell’infermiere del Nu-cleo Sub. Qui è stato possibilesvolgere, grazie agli spazi adatti,la gestione dei reperti dopo il re-cupero e garantirne la protezionedurante le fasi di trasporto pres-so i locali della base navale dellaGuardia Costiera di San Catal-do a Bari, individuata come ul-teriore spazio gestito per megliosupportare l’intera operazione di Attività Operativa 89

In questa pagina: operatori all’opera sulla banchina portuale riconvertita a base appoggio per l’organizzazione logista del cantiere e la vasca in acciaio per la fase di desalinizzazione dei reperti collocata presso la Base Navale della Guardia Costiera di San Cataldo. Nella pagina a fianco: un sub della Guardia Costieraintento nei rilievi su un’area delimitata di fondale e un anfora del V secolo d.C. di produzione africana rinvenuta a Cala San Giorgio nel 2005.This page: operators working secondo le procedure stabilite cooperazione sinergica tra le on the wharf converted dalla Soprintendenza: dopo il Capitanerie di porto e gli ar- processo di desalinizzazione - cheologi specializzati dell’Uni- into a support base for the reso possibile dalla disponibilità versità e della Soprintendenza logistic organization of the di una vasca in acciaio in do- che hanno coordinato la ricerca dockyard and the steel pool tazione alla base navale di San scientifica. La redazione di una for the phase of desalination Cataldo – i reperti sono stati Carta archeologica del litorale sottoposti alle varie fasi di cata- di Cala San Giorgio e un pri- of findings placed at the logazione e prima classificazione ma ricostruzione degli eventi e Coast Guard naval base of per poi essere consegnati presso dell’importanza storica del sito San Cataldo. Opposite page: i depositi del Centro Operativo in questione, consentiranno alla a Coast Guard diver intent per l’Archeologia di Bari afferen- Soprintendenza e alla Capita-in the survey of a demarcated te alla Soprintendenza. neria di Porto di svolgere conseabed area and an amphora Questa complessa operazio- maggiore cognizione di causa iof african production, dating ne di ricognizione archeologica compiti di tutela e vigilanza del dei fondali di Cala San Gior- patrimonio archeologico som- back to the fifth century gio è stata possibile grazie alla merso . A.D., found in Cala San Giorgio in 2005.90 Notiziario della Guardia Costiera

I REPERTI RINVENUTIIl potenziale archeologico diCala San Giorgio era noto gra-zie a un rinvenimento fortuitodi un’anfora integra effettua-to nel 2005, oggi conservatapresso il centro Operativo diBari della Soprintendenza aiBeni Archeologici della Pu-glia.Le operazioni di classifica-zione hanno consentito diidentificare il contenitore conuno spathion di produzioneafricana, databile tra il primoquarto e la metà del V sec.d.C. Questo rinvenimento hacostituito l’indizio per ipotiz-zare una frequentazione inEtà tardoantica (in un periodoprecedente a quello in cui fucompiuta l’impresa del 1087)di quello che doveva essereun approdo posto lungo la li-nea di costa a sud-est di Bari,formatosi grazie alla naturaleconformazione imbutiformedel litorale e per la presenzadella foce della Lama SanGiorgio, un’incisione carsicache ha origine nella Murgiabarese. La piccola baia sipresenta morfologicamentepredisposta a riparare le im-barcazioni dai venti dominantiche spirano da Nord e da Le-vante mentre il vento di ridos-so è lo Scirocco.La prima campagna di surveyha consentito di individua-re undici Unità TopograficheSubacquee (UTS) all’internodelle Aree III e IV: nove re-lative ad accumuli in giacitu- Attività Operativa 91

Riferimenti per la ra secondaria di frammenti da alcune chiazze di coloredocumentazione fotografica ceramici, uno caratterizzato nerastro e alterati dalla Tere-di un referto, una porzione anche dalla presenza di un do navalis Solo due di questi “corpo morto” tronco pirami- elementi potrebbero esse- di uno scafo di legno, e un dale in pietra calcarea munito re identificati, in via del tutto asse romano in bronzo di foro apicale con evidenti ipotetica, con porzioni di uno consunzioni asimmetriche scafo ligneo appartenente della fine del III sec. a.C. derivate evidentemente dallo a un probabile relitto che le rinvenuto nel corso delle scorrimento della cima e un ricerche future potranno me- altro, infine, con resti lignei glio evidenziare. ricerche semisommersi da detriti liti- I reperti, accumulati nel corso ci e sedimenti, caratterizzati delle ripetute frequentazioni References for the della cala, sfruttata come luo-photographic documentation go di sosta e ancoraggio per le imbarcazioni, sono risultati of a report, a portion of a ascrivibili a epoche diverse. wooden hull, and a bronze Gli oggetti metallici e litici sono stati documentati nella Roman axis of the end of parte centrale del campionethe third century b.C. found ispezionato. Tra questi è stata recuperata during the survey. una moneta di bronzo, in cat- tivo stato di conservazione, identificabile con un asse di età romana con una prua ro-92 Notiziario della Guardia Costiera

strata sul rovescio, il cui peso dal II sec. a.C. fino a quelli di Veduta aerea di Cala San(27 grammi) rimanderebbe ad X - metà XI sec. d.C. I conte- Giorgio con evidenziata launa coniazione della fine del nitori più antichi sono relativi zona di mare oggetto delleIII sec. a.C., insieme ad anelli alle produzioni adriatiche de- ricerche archeologiche.in piombo e ad un frammento stinate al trasporto del vinodi piccole dimensioni di ma- così come confermerebberocina, ipoteticamente attribui- alcuni frammenti del collo eto al tipo “rotatoria manuale” del corpo di un’anfora, data-utilizzata a partire dal II sec. bile tra la seconda metà dela.C. Gli anelli sono oggetti I sec. a.C. e il I sec. d.C., con Aerial view of Cala Sancollegati con l’attrezzatura di pece sulle superfici interne, Giorgio with - highlightedbordo come elementi utilizza- sostanza compatibile oltre - the sea area object ofti per le vele delle navi o per che con un contenuto vinario archaeological survey.la pesca. Tale pratica a Cala anche per il trasporto delleSan Giorgio è stata ulterior- salse di pesce. A queste si af-mente testimoniata anche dal fianca un esemplare importa-rinvenimento di due pesi da to dal comprensorio rodio, direte fittili. produzione tarda ma che nonLe anfore sono la classe più supera il I sec. a.C.numerosa, databili a partire Il periodo tardoantico si ca- Attività Operativa 93

Un “corpo morto” tronco ratterizza per l’attestazione Si aggiungono, con un nume-piramidale in pietra calcarea di contenitori da trasporto ro di esemplari minori, anche provenienti dall’area egeo-o- le scodelle in sigillata africa- (UTS 2) ritrovato sui rientale, cronologicamente na, datate a partire dalla metà fondali di Cala San Giorgio inquadrabili tra il V sec. d.C. del IV e fino al V sec. d.C., il e il VI-VII sec. d.C., anch’essi vasellame acromo per la nel corso dell’indagine destinati a trasportare vino. mensa e la dispensa, tra cui archeologica. Afferenti al periodo succes- le anfore di piccole dimensio- sivo sono i due esemplari di ni e quelle più tarde con am-A pyramidal truncated “dead anfore ‘bizantine” e/o ‘altome- pie anse a nastro scanalate body” made up of limestone dievali’ che trovano confronti legate a manifatture locali di (UTS 2) found on the con produzioni di IX - X sec. età altomedievale e medieva- seabed of Cala San Giorgio d.C. e un contenitore di pro- le. during the archaeological babile produzione locale, for- Olle, pentole e coperchi del- investigation. se relativo al comprensorio la ceramica da fuoco sono Bari-Brindisi, definito Otranto attestati con un repertorio type 1, riconducibile al X - delle forme databili a partire metà XI sec. d.C. dall’età romana fino a quella medievale di X-XII sec d.C. All’epoca contemporanea, in- fine, è stato attribuito un solo frammento di fondo smaltato in bianco, attribuibile alla pro- duzione della ceramica rusti- ca tradizionale pugliese del XIX-XX sec. Diversificati dal punto di vista degli impasti sono i pochi frammenti di late- rizi tra i quali i coppi risultano essere il numero maggiore e con un diversificato ventaglio tipologico rispetto all’unica te- gola con aletta. Nell’insieme comunque i dati archeologici raccolti disegna- no un nuovo quadro di Cala San Giorgio: questa area di attracco, legata all’economia costiera, è stata oggetto di frequentazioni a partire da periodi più antichi rispetto a quelli che erano noti dalle sole fonti dell’XI sec. d.C., re- lative alla traslazione del cor- po di San Nicola.94 Notiziario della Guardia Costiera

uomini e mare.una storia tutta italiana firmata onorato armatori. naViGaTori Da QuaTTro GeneraZioni. il più grande gruppo di cabotaggio italiano:64 navi battenti bandiera italiana, circa 4.000 dipendenti, marittimi ed amministrativi, tutti italiani.naViGa iTaLiano Per SarDeGna, SiCiLia, CorSiCa, eLBa, arCiPeLaGo ToSCano, TremiTi. GraZie a LiGaBue GrouP, noSTro ParTner DaL 1930, manTeniamo aLTiSSima La QuaLiTà DeLLa riSToraZione a BorDo.CHI NON SI ACCONTENTA, MOBY. Attività Operativa 95

CRUCIMARE di Salvatore Di Milla 1 234 5 67 89 10 11 12 13 14 15 16 17 18 22SOLUZIONE DEL NUMERO 3/2016 25 27A L C I B I A D E1 2 3 4 5 30 31 678 19 20 21C9 O E S O A I D S10 11C12 N N L A G13 E 23 24I14 G T Z15 N V A16 NS O17 R BO T18 O R OA19 B A N E A L20 21 F 26A R G E22 23 N T I N24 OR25 E O P U26 I N27 28 29A D28 A D A M O29 30 TG I31 L LE S V E32 32ORIZZONTALI VERTICALI 1 Le creature di Satoshi Tajiri 1 Uno sportivo sul ring 6 La prima e l’ultima 2 Il nome di Wojtyla 8 La poetessa Negri 3 Uccise il padre e sposò la madre 9 Un tratto dell’intestino 4 La matematica abbreviata 5 Film con Marylin Monroe10 Un riparo per la sentinella 6 Aria poetica12 Ragusa 7 Fu Re d’Albania13 Chiuse le pubblicazioni nel 197914 Di sapore pungente 11 Isola della Polinesia16 Il Matthaus calciatore 15 Sono doppie nel carro19 Marca di bordo libero 17 Touring club italiano21 Consiglio italiano per i rifugiati 18 Alloggi per remi22 Piacenza 20 Prive di luce23 L’incubo dei contribuenti 22 Il nome di Tchaikowsky26 Commissario Tecnico 24 Un’alternativa al taxi27 Rete 25 Marca di elettronica coreana28 E’ in provincia di Frosinone 26 Auto inglese31 Marchio di fabbrica 29 Codice Fiscale32 Lo sono certi mattoni 30 Lo sono certe automobili96 Notiziario della Guardia Costiera

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