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ak informa aprile 2022

Published by giobarbera, 2022-04-05 20:17:53

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Noi ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli (proverbio dei nativi americani Aprile 2022 sss Ak Informa «Mettiamo a dimora un miliardo di alberi» «Io faccio la mia parte» La nostra baDnedsicerriazisovneenatoplaagainDaia1n8o Marina Nella cittadina in provincia di Imperia è stato varato un progetto ambientale di grande valore ovvero la tutela della poseidonia sul fondale marino. Qui saranno posizionate alcune «statuette» a profondità tra i 10 e oltre i 20 metri, per aiutare la ripresa della biodiversità del fondale marino. Pagina 2 Gli alberi, come è noto, sono un pozzo formidabile di anidride Difesa della costa e abitato con un carbonica e piantarne di nuovi è senza dubbio auspicabile per ripascimento della spiaggia restituire habitat alla fauna e ricostituire gli ecosistemipiantare nuovi alberi per salvare il pianeta attraverso la fotosintesi e il Sopralluogo sulla spiaggia per il sequestro biologico dell’anidride carbonica. Piantare alberi è ripascimento deciso dal Comune di Diano un’azione semplice quanto efficace da compiere, non tanto per dopo le mareggiate risolvere il problema, quanto per evitare la catastrofe e quindi salvare il pianeta. Pagina 3 Lunedì 21 e sabato 26 marzo Accademia Kronos ha lanciato la Italia, in 10 anni le foreste sono campagna «Mettiamo a dimora un miliardo di alberi» che ha aumentate di 587 mila ettari coinvolto associazioni, Comuni, enti e soprattutto gli studenti di diverse scuole italiane. Il successo dell’iniziativa è stato Un patrimonio verde da salvaguardare spesso straordinario. In questo numero di Ak Informa abbiamo volute interessato da abbandono, incuria e da incendio dedicare quattro pagine speciali. Continueremo a fare la nostra Pagina 8 parte perché è arrivato il momento che ognuno di noi cominci a fare direttamente qualcosa. Come ricorda il presidente di Descrizione a pagina 18 Accademia Kronos Franco Floris «le “piccole azioni” possono fare la differenza, prese singolarmente appaiono poca cosa, ma insieme, milioni di “piccole azioni”, sono in grado di fare la vera differenza». Descrizione a pagina 18

La bandiera «Io faccio la questo senso credo che il percorso e le mia parte al Comune di progettualità elaborate dal Comune di Diano Marina» Diano Marina confermino grande sensibilità sul tema ambientale. Varato un progetto per la tutela della L’Amministrazione Comune, il sindaco e poseidonia nel golfo della città degli l’assessore, stanno dimostrando i valori e aranci si impegnano con rigore ecco perché abbiamo ritenuto riconoscere la loro attenzione verso l’ambiente. I cambiamenti climatici sono presenti Si estende anche alla Riviera Ligure di e stanno creando danni, morti, Ponente l’iniziativa «Io faccio la mia impoverendo popoli – conclude Floris parte» varata da Accademia Kronos per – Le iniziative del Comune di Diano sottolineare l’importanza di azioni in Marina sono importanti, l’ultima ad difesa dell’ambiente da parte di enti, esempio salvando molti alberi. associazioni e semplici cittadini. A Diano Bisogna essere tutti responsabili, tutti Marina, in provincia di Imperia, si è svolta devono fare la propria parte, il Comune il 17 marzo, la cerimonia di consegna di Diano Marina sta facendo la sua della bandiera di Accademia Kronos «Io parte». faccio la mia parte» che ha visto la partecipazione del presidente nazionale Emozionato il sindaco Cristiano Za Franco Floris, del sindaco Cristiano Za Garibaldi: «Questo è Garibaldi, dell’assessore un riconoscimento che qualsiasi all’Ambiente Barbara Feltrin e di sindaco vorrebbe ricevere. E’ il premio alcuni membri dell’accademia Kronos. E’ che testimonia l’impegno stata una occasione importante per dell’Amministrazione nei confronti del parlare di un progetto ambientale di territorio. In questo senso continueremo grande valore ovvero la tutela della a fare la nostra parte con un’intesa e un poseidonia lungo il fondale marino della confronto ancora più proficuo con città degli aranci. Qui, infatti, Accademia Kronos. Stiamo mettendo in saranno posizionate anche alcune campo un progetto molto importante per «statuette» a profondità tra i 10 e oltre i quanto riguarda la poseidonia del nostro 20 metri, per aiutare la ripresa della golfo, operazione che è stata apprezzata biodiversità del fondale marino. da Accademia Kronos e dal suo presidente Franco Floris». Nel corso dell’incontro ha spiegato Franco Floris, presidente nazionale Giò Barbera dell’Accademia Kronos: «La bandiera «Io faccio la mia parte» è un riconoscimento prestigioso che Accademia Kronos consegna a persone, amministrazioni, associazioni, scuole che si impegnano per difendere l’ambiente. In

Diano Marina difende costa e abitato con un ripascimento della spiaggia di grande portata e rispettoso dell’ambiente Il presidente di Accademia Kronos Franco Floris ha compiuto un sopralluogo lungo il litorale di Diano Marina (in provincia di Imperia) dove è in corso il ripascimento dell’arenile. Ad accompagnare il presidente Floris sono stati il sindaco Cristiano Za Garibaldi e l’assessore Barbara Feltrin. «Ho potuto apprezzare l’ottimo intervento da parte dell’Amminitrazione anche perché è stata compiuta un’attenta analisi che tiene conto del territorio, del fenomeno erosivo, di eventuali variazioni del livello del mare. Tutto questo senza trascurare l’intelligente protezione messa in essere per proteggere la spiaggia dalle mareggiate assai frequenti in Liguria, consentendo una lunga durata». «Questo intervento è stato effettuato con il massimo rigore e la dovuta attenzione per l’ambiente marino. Sicuramente – prosegue Franco Floris – ciò porterà dei benefici a lungo termine, penso ai cambiamenti climatici, al turismo costiero. Complimenti all’Amministrazione dianese per l’impegno profuso, grazie agli enti competenti che hanno permesso e vigilato per la buona riuscita dell’investimento, alla regione Liguria che ha sopportato l’Amministrazione locale. Accademia Kronos spinge da sempre affinché le Regioni si dotino di uno studio complessivo delle coste, evitando interventi non coordinati e certe volte dannosi».



Due giornate da L’obiettivo, quindi, è contribuire (appunto «Io incorniciare con le sezioni faccio la mia parte»), attraverso la messa a di Accademia Kronos, i dimora di tanti alberi, ad immagazzinare Comuni e gli studenti l’anidride carbonica, aiutando, così, a protagonisti della campagna contenere l’aumento della temperatura «Mettiamo a dimora un globale e, non meno importante, a limitare miliardo di alberi» anche il fenomeno del dissesto idrogeologico. La messa a dimora sarà un atto simbolico, 4- L’obiettivo è stato raggiunto. Nelle due date 5 piante per evento, sempre che il di lunedì 21 marzo e sabato 26 marzo si è Comune/Ente Pubblico con cui la sezione di svolta con successo la campagna lanciata da Accademia Kronos collaborerà non sia in Accademia Kronos «Mettiamo a dimora un grado di disporre diversamente. miliardo di alberi». La pianta indicata è il Leccio (Quercus ilex), tuttavia le Sezioni Territoriali in caso di I volontari di Accademia Kronos erano differenti esigenze potranno optare per altre presenti in prima linea per questa importante piante (ovviamente se idonee al territorio). iniziativa insieme ai Comuni e agli studenti. La messa a dimora del Leccio (Quercus ilex) Queste le sezioni che hanno partecipato su tutto il territorio nazionale ha coinvolto, Sez. Alassio (SV) attraverso le nostre sezioni territoriali, le Sez. Albano Laziale (RM) Amministrazioni Comunali, gli Enti Parco, gli Sez. Andora (SV) Istituti scolastici e le associazioni. Sez. Diano Castello (IM) Sez. Fiumicino (RM) «L’idea di questa importante campagna a Sez. Foggia livello nazionale - spiega il presidente di Sez. Gambolò (PV) Accademia Kronos Franco Floris - è quella di Sez. Imperia rendere il mondo un po’ più verde, Sez. Lecce permettendo a chiunque di mettere a dimora Sez. Ligure Apuana (SP) un albero nella propria città, in aree Sez. Manduria (TA) degradate, in aree percorse dal fuoco, in Sez. Piglio (FR) un’aiuola e di poterne seguire la crescita nel Sez. Salerno tempo». Sez. San Donaci (BR) Sez. San Ferdinando di Puglia (BT) Sez. Savona Sez. Valle dell’Aniene (Roma) Sez. Viterbo

L’album fotografico delle due giornate dedicate all’ambiente Focolari e Associazione Papa Giovanni in Zambia Focolari e Associazione Papa Giovanni in Zambia Sezione di Fiumicino Comune di Fiumicino Sezione di Manduria Comune di Manduria (TA) Sezione Viterbo Comune Graffignano frazione Spicciano Sezione Viterbo Comune di Viterbo

I bambini delle scuole impegnati nell’iniziativa di Accademia Kronos Sezione Frosinone Comune Sperlonga (LT) Sez.Ak Ponente Ligure Comune di Pornassio Sez. Ak Ponente Ligure Comune di Testico Sezioni San Donaci e Lecci Comune San Donaci (BR) Sezione San Ferdinando di Puglia Comune Barletta

Le foreste in Italia sono rappresentativo della Liguria ma anche aumentate in 10 anni di circa simbolo di pace con cui Coldiretti e i bambini 587 mila ettari hanno deciso di lanciare un messaggio di solidarietà e speranza al popolo ucraino colpito dal conflitto. Il 21 marzo è la Giornata internazionale delle La foresta domina ormai più di 1/3 della Foreste istituita dall'ONU: in Italia serve superficie nazionale con una densità che la lavorare al fine di tutelare la superficie rende del tutto impenetrabile ai necessari forestale, aumentata in 10 anni di circa interventi di manutenzione, difesa e 587.000 ettari per complessivi 11 milioni di sorveglianza: un’opportunità può arrivare ettari, ma che a causa dell’incuria e dall’aumento del prelievo del legname dai dell’abbandono è spesso stata colpita da boschi con lo sviluppo di filiere sostenibili in incendi e si è dimostrata molto vulnerabile al grado di tutelare l’ambiente e creare degrado. occupazione se si considera che l’Italia importa dall’estero più dell’80% del legno Un impegno che deve partire dall’educazione necessario ad alimentare l’industria del nelle scuole, motivo per cui Coldiretti Liguria, mobile, della carta o del riscaldamento. grazie all’iniziativa organizzata da Campagna Amica, Coldiretti Donne Impresa, A preoccupare è però anche la pesante crisi Terranostra, Consulta florovivaistica Coldiretti del frutteto italiano che nell’ultimo ventennio e Fondazione Univerde, ha deciso di donare ha visto un crollo del 23% dello spazio e la un albero alla scuola primaria Nazario Sauro sparizione di quasi una pianta da frutto su di Genova, per sensibilizzare i bambini quattro, con un gravissimo danno economico sull’importante tema di manutenzione e e occupazionale ma anche ambientale per il gestione del territorio valorizzando il lavoro di ruolo che svolgono nella mitigazione del salvaguardia svolto dagli imprenditori agricoli. clima ripulendo l’aria dall’anidride carbonica e Per l’occasione è stato scelto un ulivo, albero dalle sostanze inquinanti come le polveri PM10.

Gli scarti del cibo dell’aeroporto accenderanno i motori dei bus di Bologna Partire dagli scarti alimentari dell’Aeroporto di Bologna Agentur) e della Jrc (European Commission Joint per fornire carburante agli autobus cittadini. È con Research Centre). questo obiettivo che le due principali aziende di trasporto, Aeroporto e Tper, insieme alla multiutility Per l’Aeroporto il progetto che porterà a far muovere gli Hera, puntano a fare di Bologna una città sempre più autobus con il biometano a partire dai suoi scarti green e sempre meno dipendente dai combustibili alimentari rientra nell’accordo sottoscritto nel 2019, fossili. insieme ad altri 200 aeroporti europei, per arrivare a zero emissioni nette di Co2 entro il 2050. “Insieme per una città circolare”, è lo slogan del progetto presentato in piazza Maggiore. Un progetto di Tper calcola invece che con i suoi 450 mezzi a metano economia circolare per fornire alla mobilità urbana si risparmiano 450 tonnellate annue di Co2 rilasciata in 450.000 metri cubi di biometano oltre a quelli già atmosfera. E infine Hera, che si occupa della presenti, per puntare una volta di più sulla lavorazione nel proprio impianto di Sant’Agata ‘decarbonizzazione’ della città e ridurre le emissioni di Bolognese dove vengono prodotti circa otto milioni di Co2 nell’ambito del contrasto al cambiamento climatico. metri cubi di biometano e oltre 20.000 tonnellate di In sostanza, le tre aziende hanno sviluppato, con una compost di qualità da destinarsi principalmente serie di accordi, una filiera tutta locale che consente di all’agricoltura all’anno. mettere a valore anche gli scarti alimentari prodotti in aeroporto per trasformarli in biometano, da destinare alla mobilità urbana sugli autobus della flotta a metano Tper, una tra le più numerose d’Europa. Simbolo di questo progetto la nuova livrea di colore Ma il progetto congiunto tra Aeroporto, Hera e Tper verde, su 11 mezzi urbani di Tper utilizzati per il rappresenta un passo importante anche verso la collegamento Ospedale Maggiore-Aeroporto della linea decarbonizzazione complessiva della città di Bologna, 944 e su altre linee urbane, oltre che su un centinaio di nell’ottica della candidatura che l’amministrazione pensiline dei bus della città. comunale ha presentato per inserire il capoluogo emiliano tra le 100 città europee a impatto climatico In questo modo, spiegano le aziende, ciascuna di esse zero entro il 2030 nell’ambito della Mission Horizon porta avanti la propria politica sulla riduzione delle Europe. Non a caso infatti all’evento di questa mattina emissioni. Infatti, un veicolo a biometano ha emissioni era presente anche Anna Lisa Boni, assessore equivalenti ad uno elettrico alimentato interamente da comunale con delega proprio sulla candidatura “Città energia eolica, se si tiene conto degli impatti di tutte le carbon neutral”. fasi dall’estrazione-produzione del carburante fino all’utilizzo dello stesso nella propulsione, secondo A illustrare l’iniziativa alla stampa c’erano Paolo un’analisi sui dati della Dena (Deutsche Energie- Paolillo, direttore generale di Tper, Enrico Postacchini presidente dell’Aeroporto di Bologna, Stefano Venier amministratore delegato del Gruppo Hera e Andrea Corsini, assessore regionale alla Mobilità. Fonte: Dire.it

Appello per il ripristino scientifica internazionale), che dettava non solo le regole per dell’apparato normativo del la tutela dei Beni paesaggistici e Ambientali calabresi, ma quadro territoriale prefigurava strategie di valorizzazione economica sostenibile regionale paesaggistico mirata per i contesti territoriali e i paesaggi regionali. della Calabria Ma la Giunta successiva, di segno politico opposto alla E’ di questi giorni l’ennesimo allarme dei 300 scienziati del precedente, provvedeva poi ad approvare definitivamente il Clima che compongono l’IPCC, Intergovernamental Panel on Piano, ma dopo averne sostanzialmente cancellato Climate Change, dell’UNEP, l’agenzia ambientale dell’ONU; l’apparato normativo; riducendo in pratica le prescrizioni e gli studiosi denunciano che “siamo già entrati” nella fase in direttive di piano a mere indicazioni. Il QTRP SENZA cui i disastri ambientali tendono a diventare normalità APPARATO NORMATIVO, veniva così ridotto ad una sorta di quotidiana e a riproporsi quindi con frequenza sempre esercitazione accademica. La “furia deregolatrice”di maggiore nelle diverse parti del Globo, con ricadute sempre quell’azione portò anche alla cancellazione, oltre che di maggiori sui contesti locali: aree urbane e metropolitane quasi tutto il citato apparato normativo del Piano (si sempre più vaste rischiano nei prossimi anni di diventare salvarono solo i Beni Paesaggistici “Di interesse Nazionale”, inabitabili, con esodi e migrazioni di dimensioni epocali. oggetto di apposito protocollo Stato-Regione Calabria), Bisogna dunque dare una forte accelerazione alle azioni di anche le utilissime Direttive che indicavano norme e risposta, secondo i dettami del Green Deal dell’UE e della strategie di fronteggiamento e gestione dei “Rischi”citati Stessa UNEP. sopra (Sismi, Frane e Alluvioni, Incendi, inquinamenti , Erosione costiera , Degrado Patrimonio urbanizzato , ecc. ). La Calabria presenta un territorio a forte rischio: sismico, idrogeologico, da incendi, da inquinamenti, accentuati da I sottoscritti cittadini calabresi , singoli e associati in consessi abbandono delle aree interne, erosione costiera, degrado socio-culturali e tecnico- scientifici, CHIEDONO alla Giunta del patrimonio costruito residenziale, terziario e Regionale di recente insediatasi, di dimostrare di aver colto infrastrutturale con rischio di danni o crolli. Eppure la nostra pienamente e di voler trovare risposte ai drammatici termini regione si era data qualche tempo fa uno strumento di delle ricadute calabresi della crisi climatica ed ecologica pianificazione territoriale e paesaggistica, Il Quadro globale, che esasperano i già gravi problemi che già Territoriale Regionale Paesaggistico, in grado di fornire colpiscono territorio ed ambiente, oltre che società, strategie utili a fronteggiare le minacce in atto, ma anche di regionali, partendo da un segnale concreto di cesura e svolta prospettare una nuova visione di sostenibilità radicale rispetto al passato. Un atto che significhi blocco di socioeconomica per la regione, basata su riqualificazione e degrado e dissesto e apertura verso scenari di sostenibilità valorizzazione di territorio e paesaggio. sociale e ambientale, inevitabilmente legati a tutela, conservazione e valorizzazione di territorio e paesaggio. Se è possibile ,infatti, una “nuova narrazione” per il Sud e la Calabria - dopo decenni di fallimentari politiche su poli di Un’azione che non può non avviarsi con il reale rilancio dello sviluppo industriali e infrastrutturalisbagliati e presto strumento programmatico regionale mirato a questo, ovvero diventati Monumenti al degrado, grandi opere spesso inutili il Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico; questa volta e incompiute, crescita abnorme quanto prevalente però completo di regole e strategie adeguate ; ovvero di dequalificata e anche abusiva delle città, anche a fronte di quadro normativo consistente e cogente. riduzioni della loro base economica, altissimo consumo di suolo e degrado del territorio, attacco continuo all’ambiente I sottoscritti LANCIANO QUESTO APPELLO per e al paesaggio – essa può muovere soltanto da azioni di l’aggiornamento e la rapida approvazione dell’apparato sviluppo sostenibile, basate su tutela, conservazione e normativo del QTR Paesaggistico: la base per la salvezza e fruizione ecologicamente mirata della struttura ambientale e riqualificazione del territorio e per uno sviluppo sostenibile paesaggistica del territorio regionale. connotato dall’ancora notevole paesaggio regionale. Il QTRP, Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico, adottato nel gennaio 2010 dalla Giunta Regionale dell’epoca, prevedeva tutto questo; con un apparato normativo compiuto (redatto da un gruppo di lavoro coordinato da uno dei più prestigiosi Giusurbanisti europei, il Professor Paolo Urbani, lo stesso che aveva normato il Piano Paesaggistico della Sardegna, definito dal Presidente di quella Regione, “vero e proprio piano di sviluppo sostenibile” e studiato e apprezzato in tutta la comunità

Il pesce luna e il suo primato di “categoria” Gabriele La Malfa viene usata per la locomozione, ma solo come “timone direzionale”. La Il pesce luna (Mola mola), pur non locomozione è affidata alla pinna dorsale essendo il pesce vivente più grande in e a quella anale, molto lunghe e robuste, assoluto, detiene il primato tra i pesci che vengono usate come “remi” (il pesce ossei (infatti sia lo squalo balena che la luna ha un nuoto piuttosto lento che non manta gigante hanno dimensioni medie supera i 3,2 km/h). Le pinne pettorali, superiori, ma entrambi sono pesci piccole e a forma di ventaglio, hanno cartilaginei). principalmente funzioni stabilizzatrici. Il nome scientifico deriva dalla sua forma La pelle del Mola mola è molto spessa, tondeggiante ed appiattita, priva della nella parte ventrale può arrivare a 7,3 cm, tipica coda allungata dei pesci: “Mola” in ed è ricoperta da uno strato di muco e da latino significa “macina” ed in effetti dentelli dermici (simili alle scaglie placoidi nell’aspetto ricorda proprio la “macina di degli squali). Questo gli consente di avere un mulino”. una valida protezione, ma anche di Anche il nome comune “pesce luna” è fornire un substrato ideali per vari conseguenza della sua forma parassiti. Una peculiare abitudine del tondeggiante. In inglese viene chiamato pesce luna, adottata per cercare di “sunfish” (pesce sole), tanto per la sua eliminare gli sgraditi “ospiti”, è quella, forma quanto per l’abitudine di risalire in oltre ad avvalersi dell’aiuto dei pesci superficie durante le giornate di sole, “pulitori” e degli uccelli, di effettuare salti posizionandosi in orizzontale sulla fuori dall’acqua fino a 3 metri di altezza superficie dell’acqua (questo per far si (la notevole forza d’impatto della ricaduta che gli uccelli possano cibarsi dei fa si che molti parassiti si stacchino). parassiti che infestano la sua pelle). A dispetto delle dimensioni la sua bocca Le misure del pesce luna parlano chiaro, è piuttosto piccola e i denti sono fusi tra in media un esemplare adulto misura 1,8 loro a formare una struttura simile ad un metri di lunghezza per 2,5 metri di altezza becco. La sua alimentazione consta di con un peso di una tonnellata (1000 kg). plancton, piccoli pesci e meduse. Gli esemplari più grandi possano arrivare Contrariamente alla maggior parte dei anche a 3 metri di lunghezza per 4 metri pesci ossei non possiede la vescica di altezza con peso di oltre 2200 kg! natatoria. La pinna caudale è ripiegata su se stessa, formando un’escrescenza Non si conosce molto sulla sua carnosa e arrotondata nella parte riproduzione, tuttavia si sa che la posteriore del torace, chiamata “clavus”: femmina può generare fino a 300 milioni essendo dotata di poca mobilità non

di uova alla volta, in assoluto il valore In basso a destra un disegno che maggiore tra tutti i vertebrati noti. Non si evidenzia le proporzioni del pesce luna hanno dati certi neanche sulla durata (taglia media) rapportata all’uomo. Come della sua vita, gli esemplari in cattività molti pesci pelagici presenta la tipica sono vissuti per un massimo di 10 anni, doppia colorazione, più scura nella parte tuttavia si ipotizza che gli animali in libertà dorsale e più chiara in quella ventrale possano vivere molto più a lungo. (colorazione mimetica). Il Mola mola è diffuso in quasi tutti gli Nella foto si può vedere un Mola mola oceani e mari del mondo, compreso il che nuota orizzontalmente sulla Mar Mediterraneo, principalmente alle superficie dell’acqua. Appartiene alla latitudini tropicali e temperate. Può famiglia dei molidi (Molidae), che a sua spingersi anche in acque più fredde, volta è racchiusa nell’ordine dei tuttavia periodi prolungati in ambienti a tetraodontiformi (Tetraodontiformes), lo temperature di 10° C o meno non sono stesso dei pesci palla e dei pesci istrice. tollerati per lungo tempo. A seguito del recente riscaldamento globale dei mari piccole popolazioni stabili sono state ritrovate anche nelle acque a sud-ovest dell’Inghilterra. Nella sua attività di ricerca del cibo il pesce luna può spingersi tranquillamente a profondità di 200 metri, raggiungendo il limite, sebbene raramente, dei 600 metri. Si ipotizza che la pratica di andare periodicamente in superficie durante le giornate di sole e di posizionarsi orizzontalmente rispetto alla superficie dell’acqua abbia un duplice scopo, oltre a quello di far banchettare gli uccelli con i parassiti che infestano la sua pelle anche quello di “ricaricarsi” da un punto di vista termico.

Ambiente, il mare in “pillole”: 60 secondi per raccontare la sfida dei cambiamenti climatici nelle aree protette del Mediterraneo La Regione Liguria, nell’ambito del progetto dal mondo della ricerca, istituzioni e settore MPA-Engage, di cui è partner, ha annunciato privato. I video sono postati a partire dal primo una nuova iniziativa di comunicazione dedicata marzo 2022 sui canali Facebook e Instagram. a far conoscere i cambiamenti climatici in atto “Il nostro obiettivo è quello di informare i negli ecosistemi marini mediterranei per cittadini su quello che sta accadendo al nostro comprendere la necessità di una rapida e mare, coinvolgerli emotivamente ed illustrare profonda trasformazione delle nostre alcune possibilità di mitigazione e insostenibili abitudini. adattamento” dichiara Ernesto Azzurro, primo ricercatore CNR-IRBIM e responsabile del L’infinita bellezza del nostro mare e le aree progetto MPA Engage per la Stazione marine protette, vulnerabilità, impatti dei Zoologica Anton cambiamenti climatici, comunità locali, ricerca Dohrn. e possibilità di adattamento, sono i temi di una serie di brevi video destinati ai canali social, Una serie ad altissimo livello, girata da Roberto che dal primo marzo 2022 vengono presentati Rinaldi, insieme a Manuela Petrocchi, con la dai progetti Interreg Med, MPA Engage e MPA collaborazione scientifica di Manuela D’Amen Networks. La serie è stata inaugurata da un e l’area Marina Protetta di Portofino. testimonial di eccezione, il famoso apneista Ad aprire la serie, il famoso apneista francese francese Guillaime Néry. Guillame Néry, protagonista della puntata inaugurale “Breath of change”. Sessanta «Un progetto fruibile e importante – aggiunge il secondi potenti e poetici che ricordano come il vice presidente della Regione Liguria mare sia un ambiente fragile, connesso alla Alessandro Piana- sia sotto il profilo nostra stessa sopravvivenza, un ambiente da contenutistico sia dal punto di vista divulgativo proteggere con cura adesso più che mai, per focalizzare l’attenzione sulla tutela attiva e perché non c’è più tempo da perdere. strategica delle aree marine protette promuovendo il dialogo sulla governante». A questa si aggiungeranno altre puntate che mixano informazione e testimonianze locali per Gli impatti del riscaldamento globale lungo le raccontare l’impegno delle Aree Marine coste del Mediterraneo e le azioni intraprese Protette, le loro attività di conservazione, le dalle Aree Marine Protette (AMP), sono infatti scoperte di nuove specie invasive, i fenomeni raccontati in una serie di video pillole di mortalità di massa che avvengono sotto la evidenziandone pericoli e possibili soluzioni. Il superficie lontano dagli occhi dei più. Problemi claim scelto per il progetto MPA Engage, “Act vecchi e nuovi per il nostro mare affrontati oggi Local, Think Mediterranean”, ci parla della dalle AMP del Mediterraneo attraverso necessità di azioni concrete guidate da un l’impegno dei ricercatori ed il coinvolgimento pensiero comune di sviluppo, di collaborazione attivo delle comunità costiere. e di futuro per gli ambienti marini e le comunità costiere. Una strategia mediterranea che parte dalle Aree Marine Protette, una risposta collettiva ad un problema sempre più grande e visibile, quello dei cambiamenti climatici. La campagna video «MED Together», supportata dai progetti MPA Engage e MPA Networks e finanziata dal programma europeo Interreg Med, coinvolge 13 AMP in diversi paesi del Mediterraneo, tra cui l’Area Marina Protetta di Portofino, e numerosi altri partner



Transizione energetica “La transizione energetica – ha affermato Francesco La chiave per affrontare crisi Camera, Direttore Generale di IRENA – è ben lungi energetica e climatica, dall’essere sulla buona strada e qualsiasi cosa, a parte Report IRENA un’azione radicale nei prossimi anni, diminuirà, addirittura eliminerà le possibilità di raggiungere i nostri La transizione energetica non è sulla buona strada, ma obiettivi climatici, Oggi i governi devono affrontare proprio i prezzi elevati dei combustibili fossili, i problemi molteplici sfide di sicurezza energetica, ripresa di sicurezza energetica e l’urgenza del cambiamento economica e accessibilità delle bollette energetiche per climatico sottolineano la pressante necessità di passare famiglie e imprese. Molte risposte si trovano nella più rapidamente a un sistema energetico pulito. transizione accelerata. Ma è una scelta politica mettere Secondo Il World Energy Transitions Outlook 2022, in atto politiche conformi all’Accordo di Parigi e lanciato oggi dall’Agenzia internazionale per le energie all’Agenda per lo sviluppo sostenibile. Investire in nuove rinnovabili (IRENA) in occasione del Dialogo sulla infrastrutture per i combustibili fossili bloccherà solo transizione energetica di Berlino, gli interventi a breve pratiche antieconomiche, perpetuerà i rischi esistenti e termine per affrontare l’attuale crisi energetica devono aumenterà le minacce del cambiamento climatico”. Per essere accompagnati da un’attenzione costante agli La Camera “è giunto il momento di agire”, i recenti obiettivi a medio e lungo termine della transizione sviluppi hanno infatti chiaramente dimostrato che i energetica. prezzi elevati dei combustibili fossili possono comportare povertà energetica e perdita di competitività L’Outlook dell’Agenzia definisce aree e azioni prioritarie industriale, mentre le energie rinnovabili sono disponibili basate sulle tecnologie disponibili che devono essere in tutti i paesi, offrendo una via d’uscita dalla realizzate entro il 2030 per raggiungere emissioni nette dipendenza dalle importazioni e consentendo ai paesi zero entro la metà del secolo e sugli investimenti di disaccoppiare le economie dai costi dei combustibili necessari, stimati in 5,7 trilioni di dollari all’anno fossili, guidando al contempo la crescita economica e fino al 2030, incluso l’imperativo di distrarre 0,7 trilioni nuovi posti di lavoro. di dollari l’anno dai combustibili fossili per evitare attività non recuperabili. L’Outlook fa anche il punto sui Secondo IRENA, investire nella transizione porterebbe progressi compiuti fino ad oggi in tutti gli usi energetici, concreti benefici socioeconomici e di mostrando chiaramente il ritmo e la portata inadeguati benessere, aggiungendo 85 milioni di posti di lavoro della transizione basata sulle energie rinnovabili. in tutto il mondo nelle energie rinnovabili e in altre tecnologie legate alla transizione tra oggi e il 2030. Questi aumenti di posti di lavoro supererebbero ampiamente le perdite di 12 milioni di posti di lavoro nelle industrie dei combustibili fossili. Complessivamente, secondo l’Outlook, un numero maggiore di paesi trarrebbe maggiori benefici dal percorso di transizione energetica rispetto a un’attività normale. Le energie rinnovabili dovrebbero aumentare enormemente in tutti i settori dal 14% dell’energia totale attuale a circa il 40% nel 2030. Allo stesso tempo la produzione energetica da carbone dovrebbe essere risolutamente sostituita, le risorse di combustibili fossili dovrebbero essere gradualmente eliminate e le infrastrutture migliorate. L’Outlook vede l’elettrificazione e l’efficienza come fattori chiave della transizione energetica, resa possibile dalle energie rinnovabili, dall’idrogeno e dalla biomassa sostenibile. In particolare, l’elettromobilità è vista come un motore del progresso della transizione energetica, aumentando le vendite di veicoli elettrici (EV) a una flotta globale di veicoli elettrici venti volte più grande di quella attuale. Tuttavia, sottolinea IRENA, per raggiungere i livelli di diffusione necessari entro il 2030 è necessaria una serie completa di politiche strutturali trasversali che coprano tutte le strade tecnologiche e gli obiettivi di transizione giusta.

Capitaneria ed Acquario per di salute delle specie marine interessate, di primo salvaguardare cetacei e soccorso, cure e raccolta dati – potrà partecipare alle rettili marini liguri operazioni di recupero degli esemplari in affiancamento ai medici veterinari e i biologi La Guardia costiera e l’Acquario di Genova dell’Acquario. Per altro verso, il personale rinnovano il protocollo d’intesa, sottoscritto nel dell’Acquario effettua un periodo di familiarizzazione a 2018, finalizzato a definire, a livello operativo e bordo delle unità navali della Capitaneria di porto per nell’ambito delle rispettive competenze, i principi poter acquisire tutte le cognizioni tecniche per poter di intervento in caso di segnalazione, operare in sicurezza e più speditamente a bordo dei avvistamento o ritrovamento di esemplari di mezzi della Guardia Costiera. fauna marina feriti o in difficoltà. L’Acquario di Genova interviene sulle tartarughe L’Acquario di Genova e la Direzione Marittima della marine in difficoltà dal 1994 e dal 2009 è referente Liguria hanno concordato di integrare le procedure di istituzionale per la Regione Liguria per collaborazione attiva per il soccorso e recupero di l’ospedalizzazione delle Caretta caretta (in accordo esemplari in difficoltà, definendo un punto di contatto Stato-Regioni). comune, più diretto, che consenta di consolidare l’attività sinergica, snellire le comunicazioni e le Nel 2017, ha ricevuto, insieme all’Acquario di Livorno, modalità d’intervento. il riconoscimento per questa attività dal Ministero della Transizione Ecologica; entrambe le strutture La visita all’Acquario nella area cureda parte dell’ammiraglio della gestite da Costa Edutainment operano in Capitaneria collaborazione tra loro e con le autorità locali per garantire ad ogni individuo uno stato di salute La rinnovata collaborazione prevede in particolare che consono al ritorno in mare. tutte le richieste d’intervento ricevute dal personale dell’Acquario di Genova vengano immediatamente Il Protocollo d’intesa avrà una durata di 3 anni inoltrate alla Sala Operativa della Guardia costiera di rinnovabile senza adempimenti tra le parti e tutte le Genova, attiva h24, che disporrà l’impiego delle prestazioni rese dalle nuove procedure non risorse disponibili per il recupero nell’ambito dell’area comporteranno alcun onere per la finanza pubblica. di giurisdizione, che copre l’intero arco litoraneo della Liguria e fino ad una distanza di 7 miglia nautiche dalla costa. Sulla base del protocollo la Capitaneria di Genova individua il personale militare che – dopo aver ricevuto un’adeguata formazione teorico/pratica per acquisire le procedure di manipolazione, valutazione dello stato

I costi di produzione dell’energia  

Kemitex è, da più di trent’anni, un’azienda leader nella produzione di Tessuto Non Tessuto destinato a diversi settori merceologici: dalla cosmetica, all’home care, dal packaging alla filtrazione dell’aria fino al settore abbigliamento. Nei suoi anni di attività, l’azienda si è distinta per la capacità di introdurre sul mercato prodotti innovativi cercando e studiando proposte sempre nuove in grado di rispondere alle specifiche esigenze della clientela, puntando su: - efficienza - qualità - sicurezza - sostenibilità Kemitex si distingue inoltre per introdurre oggi processi produttivi versatili e all’avanguardia, volti a favorire un’economia circolare, grazie al nuovo impianto per trattamento con nanofibra per incrementare le prestazioni e l’efficienza tecnica del Tessuto Non Tessuto trattato. La salvaguardia dell’ambiente è diventata infatti una delle nostre principali missioni: scegliamo di lavorare ogni giorno con materie prime selezionate volte alla produzione di Tessuto Non Tessuto sempre più green ed ecosostenibile. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------ Nello statuto dell’azienda c’è il recupero e la trasformazione dei compositi fibro-rinforzati e dei termoindurenti espansi rigidi in nuovi materiali costruttivi double green, l’R&D di tecnologie e impianti industriali per il riciclo, e infine il trasferimento tecnologico. Nel 2014, prima in Europa, ottiene la certificazione CSI «RECYCLED COMPOSITE». Collabora con importanti istituzioni nazionali nell’ambito della ricerca e della tutela dell'ambiente, con enti regionali ed europei, e con la filiera industriale dei compositi, che insieme alimentano la capacità di generare innovazione tecnica continua e soluzioni di economia circolare. Lo scopo è quello di sviluppare il modello di business GEES RECYCLING in Italia e all’estero, con la spinta generata dal coinvolgimento di precise filiere produttive, massimizzando il riciclo di cluster di materiali altrimenti destinati alla discarica o alla dispersione nell'ambiente terrestre e marino.


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