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Panorama ‘Il mercato dell’ICT’ di Vitaliano Vitale - Automazione Oggi n. 378 - Gennaio/Febbraio 2015 - Anno 31

Published by Cristian Randieri, PhD, 2015-12-23 03:01:52

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378 Gennaio-Febbraio 2015 Anno 31 7 4.50 www.automazione-plus.it SPECIALE AO Big Data e Business IntelligenceIn caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio- Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN:0392/8829 RASSEGNA PANORAMA INSERTO Soluzioni Evoluzione interfacce Il mercato dell’ICT Software per l’Industria uomo macchina INSERTO ACHINE AUTOMATION

AO PANORAMA Vitaliano Vitale *Il mercato dell’ICTL’annuale rapporto sull’ICT stilato da Assintel e Nextvalue fotografa unmercato statico e ancora ‘in ritardo’: occorre far ripartire la ‘macchina’ e‘digitalizzare’ il Paese. Ma vediamo il parere di alcuni esperti del settoreL’analisi di un mercato deve gitale’, per esempio il cloud computing. sanità del 3,1%, mentre più contenuti partire dai suoi numeri e i Per esso la spesa è cresciuta in un anno sono stati i ribassi del commercio (-1,65) e dati che citiamo proven- del 22%, risultato della somma della dell’industria (-0,2%). In ogni caso, nulla di gono da una fonte au- componente classica (+33%) e di quella eccitante se si attendono segnali di ripresa torevole: Assintel (www. di ‘business process as a service’ (+13%). dell’economia. Chi sembra invece tornareassintel.it), l’associazione nazionale delle L’hardware, per contro, continua a rece- a investire sono i tradizionali ‘big spender’:imprese ICT, che ha recentemente realiz- dere (-1,6%) trascinato dal declino dei le banche con un +3,2%, le assicurazionizato l’annuale report, in collaborazione PC solo in parte controbilanciato dalla (+3,1), le telecomunicazioni (+3,3%) e lecon Nextvalue (www.nextvalue.it). Il mer- crescita di smartphone (+9,3%) e tablet utility (+4,4%). In lieve ripresa anche glicato che ne emerge è statico e la neces- (+5%). Interessante anche l’analisi della investimenti in ICT delle grandi aziendesità è quella di far ripartire la ‘macchina’ provenienza degli investimenti. Tutti i (+0,8%), mentre restano negativi quelli diper favorire davvero il Paese in senso di- segmenti di mercato legati alla spesa piccole (-3,4%) e micro imprese (-2,3%).gitale. Entrando nello specifico, il valore pubblica in ICT continuano a calare, in-del mercato italiano dell’ICT ha raggiunto nescando forti dinamiche di downpricing Una riflessionei 24,3 miliardi di euro nel 2014, crescendo a svantaggio dei vendor. Nel dettaglio, è d’obbligo…appena dello 0,7% sull’anno precedente. la spesa della pubblica amministrazioneLa crescita è visibile solo nei settori più centrale si è contratta del 4,1%, quella Incrementare il mercato dell’ICT per cre-innovativi e connessi alla ‘mutazione di- degli enti locali del 3,9% e quella della scere nel ventunesimo secolo è obbliga- torio, ma è evidente la carenza culturale.30 GENNAIO-FEBBRAIO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 378

Il nostro Paese ha realiz-Fonte: www.marsdd.comsempre più flessibile, scalabile ed effi-orizzonti sul modo stesso di lavorare po- zato il boom del dopo- Fonte: tarsierfx.files.wordpress.comciente. Esattamente quello che noi di Delltenziando ulteriormente aspetti quali col- guerra basandosi sulla oggi facciamo particolarmente bene”. laborazione e innovazione”. lotta all’analfabetismo. Un segno di sviluppo di Edoardo Albizzati, country manager di Cristian Randieri, Ph.D., president e CEO quei tempi fu la trasmis- sione televisiva “Non è Exclusive Networks Italy (www.exclusive- di Intellisystem Technologies (www.intel- mai troppo tardi” con il Maestro Manzi. Oggi noi networks.it): “Si tratta di una svolta che lisystem.it): “L’accordo IBM-Apple nasce abbiamo bisogno del ‘Maestro Manzi digitale’, avrà sicuramente dalle mutue esigenze per far capire a quella buona metà del Paese un forte impatto sul di espandere i rispet- che ‘non è mai troppo tardi’ per digitalizzarsi. business. È evidente tivi mercati. Poiché Investire nella cultura digitale (e in parallelo che il ruolo dei device ognuna delle due nella digitalizzazione dei servizi della PA) signifi- mobili e delle appli- aziende non invade cherebbe non soltanto rivitalizzare un mercato, cazioni che li colle- il mercato dell’al- ma anche contribuire all’emancipazione (digi- gheranno ai sistemi tra, un’alleanza era tale) del Paese. Abbiamo voluto coinvol- informativi aziendali più che prevedibile. gere primari attori del mercato ICT ponendo si appresta a dive- Dalla letteratura uf- loro qualche domanda che toccasse un po’ tutti nire chiave e inve- ficiale sull’accordo gli aspetti più attuali eprospettici del mercato. A loro la parola, stirà ogni aspetto dei si evince l’offerta dicon la certezza che anche loro sono con-vinti che “Non è mai troppo tardi”… processi di business decine di soluzioniAutomazione Oggi: L’accordo IBM-Ap- aziendali. Quella tra business specificheple sembra rivoluzionare il mondo del‘mobile’ dedicato all’industria. Come IBM e Apple è un’alle- per settore, app na-vede l’evoluzione del manifatturieroverso il mondo iOS? La collaborazione anza tra aziende che tive, servizi cloud,tra questi due ‘giganti’ rappresenta unpericolo o un’opportunità? portano, ciascuno nel una nuova offertaFilippo Ligresti, country manager di Dell proprio campo speci- di assistenza e sup-Italia (www.dell.it): “Mi pare prematuroesprimere dei giudizi su quello che per ora fico, una competenza Andrea Massari, country manager porto su misura perè solo un annuncio di alleanza: vedremo.Credo che l’evoluzione delle ‘mobile app’ e un’esperienza ai di Avnet Technology Solutions le esigenze dei clientinel mondo professionale sia ancora infase embrionale e che la vera opportu- massimi livelli. Dal Italia business. Mi sembranità in termini di guadagno significativodi produttività in azienda, si realizzi con nostro punto di vista che sia un tentativol’integrazione delle app nei sistemi azien-dali. In questo senso, IBM può fornire un un’apertura genera- di dominare il mer-contributo ma non è certo l’unica. In ognicaso, per noi rappresenta un’opportunità: lizzata e strutturata al cato della mobilitàla ‘mobilizzazione’ delle applicazioni ha ingenere immediate conseguenze sul data cloud e la diffusione aziendale attraversocenter, dove la crescita dei dati da proces-sare e gestire richiede un’infrastruttura dei device mobili la creazione di un nelle aziende apre player tecnologico opportunità legate di riferimento. Credo alle delicate e com- che l’attenzione dei plesse problematiche dipartimenti IT si della sicurezza, area sta spostando sem- in cui ci sentiamo ben pre più dai device attrezzati e pronti alle app, data una a offrire al mercato marcata standardiz- soluzioni che per- zazione dei device mettano di sfruttare stessi. Vedo come in tranquillità tutti i principale il pro- benefici della con- blema dell’integra- vergenza tra cloud e Filippo Ligresti, country manager zione dei device e mobilità”. di Dell Italia app mobili con l’in- frastruttura aziendale Andrea Massari, e il parco applicativo country manager di Avnet Technology già esistente. Detto questo, mi sembra Solutions Italia (www.ts.avnet.com/it): che l’unione, in definitiva, sia un vantag- “Stiamo assistendo a una forte crescita gio reciproco per i due colossi, anche della diffusione dei dispositivi mobile e nell’ottica di una maggiore adozione di delle applicazioni nei contesti aziendali: politiche Byod (Bring your own device) questo accordo ne è la testimonianza. e data anche la diffusione di apparecchi La partnership tra questi due prestigiosi Apple. brand, a nostro parere, non può essere Fatte queste premesse per le aziende che un’opportunità, perché la mobilità come la mia penso si profilino due op- aziendale ne guadagnerà in sicurezza e zioni. La prima è quella di accettare l’al- funzionalità e, lato business, aprirà nuovi leanza ampliando la propria offerta e, ove GENNAIO-FEBBRAIO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 378 31

AO PANORAMApossibile, integrandosi con le loro solu- ture di cloud privati che, per soddisfare le più scettiche nell’adozione delle tecnolo-zioni. La seconda è quella di continuareper la propria strada rischiando di perdere variegate necessità dei clienti, dovranno gie cloud, ritenute anche costose e pocosempre più quote di mercato. In conclu-sione, penso che la soluzione migliore sia essere adattabili, flessibili, ma soprattutto performanti. Secondo il mio parere, iluna via di mezzo, ovvero sfruttare il lorocanale specializzandosi in applicativi e scalabili, quindi crescere con l’evolversi cloud computing è tutt’altro che insicuro,hardware che siano progettati in modoverticale sui loro device e applicativi. delle esigenze, con investimenti modesti. a condizione di studiare attentamente laCertamente è più facile a dirsi che a farsi.Occorrono investimenti per poter lavo- La sicurezza del cloud è imprescindibile soluzione da adottare.rare con le nuove piattaforme e i relativistandard, che di fatto sono proprietari. A per tutte le business line delle aziende, Il rischio più grande non è propriamenteben vedere ci sarebbe anche l’opzionedell’attesa delle contromosse della con- che devono tuttavia rimettersi alle com- intrinseco all’offerta delle soluzioni cloudcorrenza di IBM e Apple. Com’è noto lacompetizione porta vantaggi al mercato”. petenze e skill del settore IT a garanzia di aziendali, ma deriva dal fatto che leAO: Il cloud si fa sempre più strada una sicurezza adeguata”. aziende non sono capaci di fornire ai pro-nell’industria, oltre che nel privato.Oggi lo storage nella ‘nuvola’ porta a pri dipendenti un servizio online sempliceuna rivoluzione dell’organizzazionelavorativa e dei modelli di business. È Ligresti: “Oggi la sicurezza informatica è e chiaro. Il dipendente non supportatolampante però il problema della sicu-rezza. La sua azienda come vede que- ‘il’ tema critico. In questo senso è chiaro nelle nuove tecnologie finirà per utilizzaresto problema? Pensa che le decisionirelative alla sicurezza informatica del che la sensibilità degli utenti è ancora il proprio account e le applicazioni perso-cloud siano appannaggio del settoreIT o che le business line operative deb- bassa e spesso si sottovalutano i rischi del nali al di fuori del controllo aziendale.bano avere voce in capitolo? gestire adeguatamente informazioni im- Sicuramente questo rappresenta un ri-Albizzati: “Non vi è business senza sicu-rezza: disporre delle soluzioni business portanti, in azienda e nel cloud. Pensiamo schio ben maggiore per la sicurezza deipiù efficienti e avanzate senza la certezzadi poter contare sul massimo livello pos- che la sicurezza richieda un approccio al- dati. In conclusione, penso sia opportunasibile di security non porta di fatto valorealcuno. E se è vero che le competenze largato e organico: noi lo chiamiamo ‘Con- un’attenta e mirata opera di formazionetecniche chiave in materia risiedono ti-picamente nel settore IT, la scelta delle nected Security’ e consente di affrontare il in merito alla scelta e all’utilizzo del cloudspecifiche soluzioni di sicurezza dovrebbeidealmente avvenire nell’ambito di una tema della sicurezza informatica con solu- in azienda”.collaborazione in cui le linee di businessforniscono all’IT le indicazioni per identi- zioni modulari che co-ficare le applicazioni mission critical e leesigenze operative specifiche, in modo prono l’intero spettro AO: I ‘Big Data’da scegliere le soluzioni che assicurino lamassima efficienza e competitività in un della sicurezza, dalla sono un argomentoambiente sicuro”. determinazione dell’i- di grande attua-Massari: “Il cloud permette alle aziendedi qualsiasi dimensione un utilizzo dei ser- dentità di colui che lità. Qual è la suavizi IT innovativo, più agile e veloce, conconseguenti vantaggi economici e in ter- accede alle informa- visione in merito?mini di gestione dell’infrastruttura e deiservizi. Per molti anni ancora, riteniamo zioni, alla crittografia Quali sono le nuoveche continueranno a coesistere soluzioniibride in cui i cloud pubblici dovranno in- dei file (che quindi frontiere analiticheteragire con le infrastrutture private. Gliintegratori dovranno proporre infrastrut- vengono protetti di questa ‘miniera’? anche se archiviati Come potreb- nel cloud); dalla pro- bero gli advanced tezione perimetrale analytics influen- attraverso i più po- zare il mercato tenti firewall di nuova Edoardo Albizzati, country dell’automazione generazione, ai servizi manager di Exclusive e il mondo della di monitoraggio e ge- Networks Italy produzione indu- stione della sicurezza striale? delle reti aziendali. Ritengo che ancora per un po’ di tempo Massari: “La ‘consumerizzazione’ dell’IT, le decisioni sulla sicurezza informatica, l’incremento del numero di utilizzatori e in azienda e nel cloud, è bene che riman- di device, nonché la crescente mobilità, gano proprie del settore IT: i rischi di una fanno sì che le aziende abbiano a disposi- gestione superficiale sono davvero molto zione un’enorme quantità di dati da ana- seri per un’azienda”. lizzare, spesso destrutturati e provenienti da più sorgenti. È per questo che, all’au- Randieri: “Nonostante il cloud comput- mentare del volume dei dati, le imprese ing sia oggi parte integrante della vita devono cercare di implementare un si- digitale di quasi tutti gli utenti della rete, stema centralizzato di data management è la sicurezza l’argomento che ne fa dibat- per gestire l’economia delle informazioni. tere l’utilizzo, soprattutto in azienda. Dai Per controllare il potere dei Big Data si dati di F-Secure, emersi nella ricerca “Di- deve prendere in considerazione un con- gital Company Survey 2013”, si evince che solidamento di tutti i dati per rispondere la sicurezza dei dati resta la preoccupa- alle molteplici esigenze del business. zione principale che ostacola l’adozione Orientarsi verso la ‘Converged Infrastruc- di questi servizi da parte delle aziende. ture’, che unisce in un’unica architettura Il 45% delle realtà intervistate non usa le tecnologie di storage, computing, net- il cloud per motivi di sicurezza. Sono le working e virtualizzazione, è sicuramente imprese con dai 50 ai 500 dipendenti le un approccio vincente, perché aiuta le32 GENNAIO-FEBBRAIO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 378

organizzazioni nella gestione del volume zione. Gli advanced analytics permettono vantaggi per grandi e piccole aziende: macchinari meno costosi, sostegno alladelle informazioni in crescita, soddisfa- un nuovo livello di profondità e velocità competitività di aziende artigiane iper- specializzate, condivisione di processi dicendo al tempo stesso aumento della nel monitoraggio della produzione e per- design (crowd-design) e di ricerca di ser- vizi (crowd-sourcing), allargamento dellaproduttività, riduzione dei costi, sicurezza mettono di essere estremamente reattivi competizione anche alle piccole aziende, diffusione di un modello di lavorazionee flessibilità”. ed efficaci nei processi di ottimizzazione e commerciale digitale (si vendono file di lavorazione). Sono convinto che la e nella risposta alle esigenze dei clienti”. stampa 3D avrà un notevole impatto sull’accorciamento delle supply-chain.Randieri: “Le sfide che si affrontano Stampare in tre dimensioni i dati conte- nuti in un file di progettazione ha implica-con i Big Data sono varie, ma forse la Ligresti: “Big Data è la logica conse- zioni importanti sulle logiche degli attuali sistemi di gestione logistica. È ipotizzabilepiù importante è la guenza della digi- che le grandi fabbriche possano essere sostituite da laboratori eco-sostenibilicomprensione del talizzazione che, per la produzione di serie limitate e perso- nalizzate di piccoli manufatti. La stampasignificato che essi grazie a tecnologie 3D permette inoltre l’utilizzo di materiali innovativi e geometrie produttive moltopossono assumere sempre più potenti complesse non riproducibili con lo stesso livello di precisione in un processo di as-per le aziende. Essi e miniaturizzate, sta semblaggio”.consentono una vi- coinvolgendo ogni Massari: “Visto il tasso di crescita in ve- loce ascesa, gli osservatori di questosione illimitata di ciò settore della nostra mercato sono tutti concordi nel ritenere che la stampa 3D cambierà il mondo, cosìche potrebbe essere vita. A brevissimo come è avvenuto prima con PC e cellu- lari. Questo non avverrà nell’immediato,il futuro. L’adozione ogni oggetto, fermo ma sicuramente è una tecnologia che affascina (basta osservare la produzionea livello aziendale o in movimento, sarà di un oggetto) e che cambierà non solo l’industria, ma anche la nostra vita quo-esige che la soluzione collegato alla rete e tidiana quando i prezzi diverranno più accessibili”.dei Big Data possa registrerà informa- Ligresti: “Secondo i dati Gartner le spe-adeguarsi senza pro- Cristian Randieri, Ph.D., zioni. Questo Internet dizioni mondiali di stampanti 3D supere- ranno le 217.000 unità nel 2015, controblemi alla struttura president e CEO di Intellisystem of Things creerà uno le 108.000 del 2014: cresceranno più del doppio ogni anno tra il 2015 e il 2018,IT già esistente. I dati Technologies ‘tsunami di dati’ la anno in cui si prevede che le spedizioni in tutto il mondo raggiungeranno gli oltremacchina ottenuti cui portata è difficile 2,3 milioni di unità. Sul fronte ‘enterprise’ i driver di mer-costituiscono la più recente e copiosa immaginare oggi. L’opportunità nella cato primari sono le grandi opportunità che arrivano dalla possibilità di usare lafonte di informazione. Per ottenere i correlazione intelligente di questi dati è stampa 3D per la prototipazione e la pro- duzione, sommando alla riduzione deivantaggi della Internet of Things sono immensa. Le sfide, a mio avviso, stanno in costi di stampa anche migliore qualità e una più ampia gamma di materiali utiliz-essenziali un’estrema scalabilità, una ge- una gestione efficiente di questa quantità zabili. L’adozione in un numero di settori merceologici sempre più ampio, penso alstione degli eventi in tempo reale e un enorme di dati di tipologia differente, che biomedico, all’education ecc., sta dimo- strando come la stampa 3D sia un modoabbassamento del time-to-vision. L’u- richiede tecnologie ad alte prestazioni efficace e conveniente per ridurre i costitilizzo e l’analisi dei Big Data consente ma a bassi costi visti i volumi, e in un’ef-alle aziende di creare e applicare modelli fettiva correlazione degli stessi. È qui chepredittivi per raggiungere rapidamente gli Advanced Analytics devono riuscire agli obiettivi di performance aziendali dare valore e intelligenza a tutte questeprefissati. Concretamente, nel caso del informazioni. Un’occasione per noi dimercato dell’automazione, si potrebbe Dell che, grazie a soluzioni di gestioneimmaginare un mondo in cui i sistemi dati moderne e scalabili consentiamo diintelligenti, Internet of Things, sensori e affrontare questo tsunami con efficienza”.robotica si combinino per automatizzarele grandi aree di produzione, davvero lo AO: La stampa 3D è una nuova fron-‘smart manufacturing’. Realizzare tutte tiera dell’ICT che impatta direttamentele potenzialità della produzione con l’u- sulla produzione. Che futuro vede pertilizzo dei Big Data è, al momento, qual- questa tecnologia?cosa di davvero avveniristico. Dipenderedai Big Data potrebbe rappresentare la Randieri: “Le potenzialità delle nuovequarta rivoluzione industriale”. tecnologie basate sulla stampa 3D sono sempre più al centro dell’attenzione diAlbizzati: “L’analisi dei Big Data comincia produttori e consumatori accompagnatea dimostrare il suo valore per il business da previsioni di molti venture capitalist ein diversi ambiti, soprattutto TLC, servizi di società di ricerche. Si è provato a sti-finanziari, retail e produzione industriale mare, anche in termini economici, qualediscreta. Le caratteristiche proprie dei Big sarà il futuro della stampa 3D. Canalys, perData, volume delle informazioni, velocità esempio, prevede che il mercato globaledi generazione dei dati e varietà delle ti- della stampa 3D crescerà da 2,5 miliardipologie di dati, costituiscono una grande di dollari nel 2013 a 16,2 miliardi entro ilsfida tecnologica, ovviamente una grande 2018. È chiaramente troppo presto peropportunità considerando il valore dei ri- sostenere che la manifattura additivasultati di una continua analisi del flusso avrà la forza per sostituire i tradizionalidi informazioni provenienti dalla produ- processi produttivi. Sicuramente esistono GENNAIO-FEBBRAIO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 378 33

AO PANORAMAmigliorando design, prototipi e snellendo con zaini pesantissimi e gli insegnanti non municazione ci consentirebbe di rimanerela produzione”. sono stati aggiornati per sfruttare le mo- al passo con gli altri paesi europei, recupe- derne tecnologie. Qui gli investimenti sono rando quel grado di efficienza e competiti-Albizzati: “Secondo i maggiori analisti improrogabili: come Paese, per dare un fu- vità che solo un’adeguata infrastruttura ITcome Gartner, Frost&Sullivan, McKinsey e turo ai nostri figli, non possiamo permet- può oggi consentire”.altri, la stampa 3D è una delle tecnologie terci di non trovare le risorse necessarie.emergenti, che rivoluzioneranno le nostre Infine, occorre una rapida e totale elimi- Randieri: “Il tema dell’Agenda Digitalevite nei prossimi 10-20 anni. McKinsey so- nazione della carta nella pubblica ammini- è davvero da ‘allarme rosso’. La sua im-stiene che a partire dal 2025 il 3D printing strazione. Con la fatturazione elettronica e plementazione doveva essere una delleavrà a livello globale un impatto econo- la PEC si stanno già facendo progressi, ma principali leve per lo sviluppo e la mo-mico compreso tra i 230 e i 550 miliardi di bisogna andare oltre ed eliminare la carta dernizzazione del Paese. Avrebbe dovutodollari all’anno. La possibilità di costruire dai processi della PA. In questo modo, si consentire all’Italia il recupero del gap chemolti prodotti vicino all’utilizzatore finale aumenterebbe la velocità degli stessi, che da anni la separa dalle nazioni più virtuosetramite le stampanti 3D porterà a incre- diventerebbero anche completamente nell’adozione dell’ICT. Purtroppo l’inno-mentare la flessibilità rispetto alle esigenze tracciabili, si accelererebbe l’adozione del vazione è frenata dalla burocrazia e sonospecifiche del cliente e la velocità di con- digitale nell’utenza e si risparmierebbero i impressionanti i ritardi accumulati dal Go-segna. Al momento la stampa 3D sembra soldi e gli spazi correlati alla gestione delle verno nell’adozione dei provvedimenti at-particolarmente adatta per produrre in montagne di carta che vengono ancora tuativi. Alla PA è impedita la transizione alpiccola scala di oggetti complessi e sem- create quotidianamente”. digitale, i cittadini e le imprese non hannobra difficile che possa sostituire a breve a disposizione strumenti per un rapportole attuali modalità di produzione su larga Albizzati: “Per quanto riguarda l’Agenda telematico con la PA, le imprese dell’ICTscala”. Digitale. L’Italia è sicuramente in coda in non possono investire per una cronica in- Europa e ritengo che sarebbe estrema- certezza su standard e regole tecniche. Il ri-AO: Parliamo di Agenda Digitale. Il mente utile riuscire a mettere in contatto tardo nell’attuazione dell’Agenda Digitaleproblema infrastrutturale in Italia è an- tutti coloro che hanno interesse o giocano è riconducibile anche all’evidente scarsacora irrisolto. Diventi per un secondo il un ruolo decisivo in questo processo nel importanza che questi temi rivestono perPresidente del Consiglio: qual è la sua nostro Paese. Probabilmente quello che il Governo. Dunque la mia ricetta: nonricetta per invertire il trend e avviare lo manca è una sorta di guida, che organizzi servono nuove norme, bisogna applicare,sviluppo digitale dando corpo e respiro e definisca tempi e modalità per questa presto e bene, quelle che ci sono già. Rea-non solo al mercato ICT, ma a tutto il importante e necessaria modernizzazione. lizzare l’Agenda Digitale dovrebbe signifi-mondo produttivo del Paese? Credo possa essere utile sviluppare una care riorganizzare integralmente le PA, per sorta di forum che coinvolga tutti coloro ridurne i costi e per trasformarle da frenoLigresti: “Credo che Matteo Renzi stia di- che si occupano di digitalizzazione, in all’economia a strumento di promozionemostrando con i fatti quanto l’Agenda Di- modo tale che insieme si possano svilup- dello sviluppo.gitale sia cruciale per lo sviluppo del Paese. pare soluzioni o nuovi progetti. Perso- Operare a livello culturale sugli utilizzatori,In pochissimo tempo ci siamo abituati ai nalmente, poi, avvierei una campagna di imprese o cittadini che siano, per creare ilsuoi tweet e alle sue riunioni basate su educazione che faccia finalmente capire giusto bacino d’utenza dei servizi che inpresentazioni powerpoint e non possiamo che uno sviluppo o ammodernamento parallelo devono essere messi a disposi-dimenticare che, fino a poco tempo fa, tecnologico non implica spreco di denaro zione. Occorre creare dei tavoli di lavoroquesti strumenti, che sono abituali da anni o esuberi. Sfruttare il potenziale delle tec- su progetti quadro da suddividere in sot-nell’industria, non erano utilizzati dalla nologie per favorire l’innovazione potrà togruppi operativi. La mia idea è quellapolitica. Il simbolismo in questo caso ha solo aiutare a impegnare meglio le risorse di strutturare una governance informatagrande importanza e segnala a tutti, nel economiche e non a tagliare, bensì a cre- e partecipata, di creare un luogo di rife-nostro Paese, che è il momento di acce- are nuovi ruoli e opportunità di lavoro”. rimento per i funzionari della PA, soprat-lerare se vogliamo evitare di accumulare tutto locale, che vogliano esporre i loroulteriori deficit competitivi verso le altre Massari: “In Italia la strada da percorrere è progetti e trovare modelli strutturali ade-nazioni. Troppo si deve fare, ma mi con- ancora lunga, ma si rileva che sempre più guati alle loro esigenze.centrerei sulle tre cose che secondo me aziende sono consapevoli di quanto sia im- Occorre rivoluzionare il metodo di lavoroproducono l’impatto più grande: prima di portante investire in innovazione, pertanto finora applicato, serve innanzitutto defi-tutto la rete. È un’infrastruttura critica per si stanno attrezzando di conseguenza. Il nire un sistema di misurazione dei risultatiil futuro del Paese e servono importanti in- problema dell’Agenda Digitale non è le- dell’Agenda Digitale per poi individuarevestimenti per aggiornarla e poi renderla gato solo all’infrastruttura, seppure impor- gli obiettivi e con essi la strategia globaleneutrale rispetto alla fornitura dei servizi. tante, ma anche alla cultura digitale dei da adottare. Si tratta di un metodo cheQuindi l’istruzione: oggi in tutto il mondo cittadini. È indispensabile un programma avrebbe misuratori qualitativi e quantita-la scuola sta già sfruttando in modo signi- educativo a tutti i livelli, a partire già dalle tivi in base ai quali elaborare le scelte piùficativo le possibilità offerte dalla digitaliz- scuole, che faccia comprendere come adeguate per il Paese”.zazione, che fornisce strumenti e stimoli la digitalizzazione sia allo stesso tempodecisamente superiori a quelli tradizionali. un’opportunità e una responsabilità per Nota: * Comitato tecnico di Automazione Oggi eIn Italia i nostri studenti vanno a scuola tutti e che il rispetto degli standard di co- Fieldbus & Networks34 GENNAIO-FEBBRAIO 2015 AUTOMAZIONE OGGI 378


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