Important Announcement
PubHTML5 Scheduled Server Maintenance on (GMT) Sunday, June 26th, 2:00 am - 8:00 am.
PubHTML5 site will be inoperative during the times indicated!

Home Explore IN CAMPO CON MIO FIGLIO

IN CAMPO CON MIO FIGLIO

Published by milliscuola, 2017-10-20 11:33:51

Description: IN CAMPO CON MIO FIGLIO

Search

Read the Text Version

IN CAMPO CON MIO FIGLIOCanicattì 32 ottobre 2099 LOREDANA LO CONTE

— Ogni genitore agisce nei confronti della pratica sportiva del proprio figlio/figlia un proprio stile genitoriale.— Ogni stile genitoriale produce un diverso tipo di motivazione da parte del bambino.LO STILE DEL GENITORE

Motivazione intrinseca: Il bambino prova piacere nel verificare le proprie capacità: — Curiosità — Divertimento — Piacere di sperimentare se stesso — Desiderio di crescere e superare i propri limiti QUESTO BAMBINO SI BUTTA GIOIOSAMENTE NELLA MISCHIA.MOTIVAZIONE INTRINSECA

Motivazione intrinseca: il genitore alle spalle di questo bambino incoraggia e sostiene ma lo lascia libero nelle scelte, perciò responsabilizza.Le vittorie e le sconfitte di questobambino sono sue,anche se il genitorepuò gioire o soffrireper esse.MOTIVAZIONE INTRINSECA

Motivazione estrinseca: il genitore utilizza lo sport praticato dal figlio come mezzo per: - ottenere una sua gratificazione - compensare le sue frustrazioni. Deruba il bambino di tutte le emozioni elencate prima e gli fornisce una diversa motivazione: «IMPARA A FARE LE COSE PER FAR CONTENTI MAMMA E PAPA’»MOTIVAZIONE ESTRINSECA

Motivazione estrinseca: Spesso i bambini sottoposti a questo tipo di pressione sviluppano una sindrome da ansia agonistica. Le vittorie e le sconfitte di questo bambino sono percepite dal genitore come proprie sconfitte e vittorie e questo è da ritenersi negativo.MOTIVAZIONE ESTRINSECA

A tutti i genitori piace che il loro figliovinca.E’ giusto …A patto chesia unaPartecipazionesincera allasua vittoria,non un mezzo per sentirsi importanti.

Da tutto ciò finora detto emerge che igenitori possono rappresentare per le società sportiveUN PROBLEMA UNA GRANDISSIMA RISORSA

Sono un problema quando invadono l’area tecnica e metodologica dell’allenamento, cioè: - mettono in discussione le scelte strategiche e la gestione della squadra - - caricano di ansia e di aspettative il bambino prima della gara rendendolo nervoso - - impongono modalità di allenamento e stili di alimentazione in contrasto con quelle suggerite dai tecniciSONO UN PROBLEMA QUANDO:

Sono una grandissima risorsa quando diventano consapevoli di rappresentare un modello, quando cioè comprendono che i loro bambini assorbono tutto ciò che fanno: I loro comportamenti I loro atteggiamenti Non solo quello che diconoSONO UNA RISORSA QUANDO:

Il coinvolgimento negativo dei genitori si manifesta in diversi modi: - vengono travolti dalle emozioni, non riescono a sopportare sconfitte e - frustrazioni: - colpevolizzano i - figli, i tecnici, gli - arbitri, li accusano - di incapacità;COINVOLGIMENTO NEGATIVO

- La loro attenzione è sulla vittoria, non sul divertimento dei loro figli; - Non lasciano ai figli il tempo di fare progressi; - Non permettono ai bambini di prendere decisioni autonome, anche di smettere di fare sport; - Si soffermano troppo a trattare argomenti di metodologia dell’allenamento e strategie di gioco; - Sono così tanto in competizione con l’allenatore da soffrire per l’ammirazione che i ragazzi nutrono per luiCOINVOLGIMENTO NEGATIVO

- Al contrario, i bambini che vedono nello sport un’occasione gioiosa di stare con gli altri e di aumentare il senso della propria autoefficacia: - Avranno sempre voglia di allenarsi, anche duramente - Supereranno le frustrazioni; - sapranno attendere i risultati; - vivranno lo sport come divertimentoCOINVOLGIMENTO POSITIVO

ALCUNI CONSIGLI PRATICI

— PERMETTETE AI BAMBINI DI SPERIMENTARE UN PO’ DI FRUSTRAZIONE.— Gli errori rappresentano una grandissima risorsa (occasione) per imparare. Non bisogna intervenire subito in suo aiuto: è l’unico modo per insegnargli a conoscere e a mettere in moto le sue risorse.

— Solo quando le difficoltà sono veramente eccessive, allora si deve intervenire ma in punta di piedi:Lascia, faccio io Se vuoi proviamo … insieme a capire come si fa, poi farai da solo…

— SOTTOLINEATE GLI ASPETTI POSITIVI DELLA PRESTAZIONE, NON IL RISULTATO. — Si gioca anche per vincere, non soloPerché se gioco solo per vincere, allora avrò troppa paura di perdere. Il messaggio da far passare è di impegnarsi al massimo per dare il meglio di sé. Non stancatevi mai di sottolineare il seppur minimo miglioramento.

— TENETE SEPARATI L’AUTOSTIMA DAL RISULTATO.— Altrimenti il bambino vivrà nel terrore di perdere e si convincerà che ogni mezzo è lecito per non venire sconfitto.— Ogni competitività esagerata nasconde la paura di non essere amato per ciò che si è: il solo degno di essere amato è colui che eccelle. — Non fate confronti con altri bambini, non si misura il proprio valore solo in rapporto alle prestazioni altrui.

— CERCATE DI TRASMETTERE IL PIACERE DELLA SFIDA CON SE STESSI. — Lo sport è soprattutto questo: capacità di sfidarsi. — Vincere non è superare l’avversario ma raggiungere il massimo della propria performance.— Solo così si imparerà ad amare davvero lo sport

— INSEGNATER LORO AD UTILIZZARE GLI ERRORI.— Rincuorate sempre i bambini dopo una sconfitta e spiegate che gli errori devono essere usati per trovare soluzioni nuove ai problemi.— Stimolate la loro autonomia e la capacità di assumersi responsabilità.










Like this book? You can publish your book online for free in a few minutes!
Create your own flipbook