Important Announcement
PubHTML5 Scheduled Server Maintenance on (GMT) Sunday, June 26th, 2:00 am - 8:00 am.
PubHTML5 site will be inoperative during the times indicated!

Home Explore Michele Baldassarre_portfolio

Michele Baldassarre_portfolio

Published by Michele Baldassarre, 2016-10-26 12:58:24

Description: Michele Baldassarre_portfolio

Keywords: none

Search

Read the Text Version

Portfolio

4

“One Man Living” Laboratorio svolto nell’A.A.2007/2008 con la studentessa Giorgia proposito è stato indetto un concorso interno al Laboratorio che ha portato alla realizzazione di un prototipo in scala reale del Filippelli. contest L’intero progetto OneManLiving si è svolto nell’ambito del progetto vincitore del contest OneManLiving. Il bando Laboratorio di Interni 1, tenuto dai proff. Lola Ottolini, Giuseppe richiedeva la formulazione di 3 punti fondamentali per la realiz- Agata Giannoccari e Ottorino Meregalli. Il tema scelto, i piccoli zazione del progetto: un committente (studente, homeless, spazi per abitare, completa una serie di esercitazioni che si sono artista...), un tema (intimità, concentrazione, dialogo...) e una svolte nella prima parte dell´anno e che hanno previsto l´analisi , soluzione architettonica. Sulla base di tali indicazioni, di vincoli lo studio e il ridisegno di piccole unitá abitative di diverso carat- dimensionali (pedana quadrata di 4,2 metri su cui collocare un tere: unità d´emergenza, primi alloggi per immigrati, alloggi per volume massimo di metri 4,2 x 4,2 x 4,2 di cui solo 3,6 x 3,6 x homless, case per single, case studio per artisti, rifugi, pensatoi… 3,6 costruibili), ed indicazione del materiale da utilizzare (OSB Noi studenti abbiamo avuto quindi l’occasione di conoscere wood oriented board panel, pannelli di legno a scaglie orientate esempi di piccole architetture da tutto il mondo, inserite in tempi usati nei cantieri), l’intera classe ha quindi progettato un piccolo e contesti molto diversi tra loro e progettate con scopi ogni volta spazio per abitare, creando la propria opera prima. Il commitente differenti, ci siamo confrontati con il problema del committente, del mio progetto è Sergio Tringali, artista contemporaneo, che con il rapporto tra architettura e sito, la scelta dei materiali, la necessitava di un piccolo spazio in cui far coesistere due esigenza luce e la divisione degli spazi interni. da lui ritenute prioritarie: uno spazio buio, in cui poter proiettare Alla conoscenza è seguita la realizzazione: “dalla Carta alla i propri lavori, ed uno spazio luminoso e aperto in cui ricevere e Casa” per vivere un’esperienza completa dell’architettura. A tale poter trarre ispirazione dalla natura circostante. Riferimento progettuale: Daniel Pawson 5

Evoluzione dell’idea di progetto “Oppo-sites” Dal punto di vista compositivo, le indicazione dettate dalla com- dove l’artista può ricevere e trarre ispirazione; e un “cubo nero” mittenza, si sono tradotte nell’intersezione di due volumi dalle dove proiettare i propri lavori in fase di realizzazione e riposare. project caratteristiche e funzioni differenti: l’idea che permea il progetto Questa antitetica connotazione dei due cubi evidenzia anche una si basa sulla distinzione di due spazi, fra loro intersecati, che at- diversa fruizione dei due spazi: “il cubo di luce” più pubblico e il traverso oculate aperture, permette di definire un “cubo di luce” “cubo nero” più privato e intimo. 1:100 Pianta Prospetto sud Prospetto est 6

Render delle collocazioni possibili del progetto Sezione A-A 7

8

riferimento progettuale: Mies Van Der Rohe Hotel Laboratorio del prof. Massimo Fortis svolto nell’A.A.2009/2010 relazionato al sistema delle acque; il lotto profondo con cortina sulla strada, in prossimità del Corso di Porta Ticinese; l’isolato con gli studenti Simone Perotto e Chiara Loris. via Conca del Naviglio L’isolato compreso tra via De Amicis, via Arena e via Conca del ottocentesco come cortina edilizia continua di perimetrazione o Naviglio è stato scelto come area di progetto poiché rappresenta costituito da più edifici a corte; l’isolato ottocentesco disegnato un luogo di contatto e di interferenze tra i diversi disegni urbani dalla maglia stradale all’interno delle due cerchie. Disponendo di che, combinandosi e scomponendosi, hanno definito l’aspetto uno spazio verde, che va a sommarsi a quelli esistenti nella città attuale di questa porzione di città. Morfologicamente si possono di Milano, si è pensato di progettare un edificio a ponte in grado ben distinguere tre diverse tipologie territoriali: il tessuto di mantenere il più possibile integra la porzione del Parco delle medioevale, che fa riferimento al tracciato storico di Porta Basiliche interposta tra i due assi stradali principali. Ticinese; la lottizzazione ottocentesca di Corso di Porta Genova; Il piano terreno è stato quindi pensato come una promenade, il tracciato d’acqua oggi coperto, che collegava la Darsena con sulla quale si vanno ad attestare tutti quegli esercizi di carattere la cerchia interna. La contemporanea presenza di strutture così pubblico che caratterizzano una struttura ricettiva: eterogenee quali la Basilica di San Lorenzo ed il Convento di centro benessere, centro fitness, bar, ristorante e sala conferenze. Santa Maria alla Vittoria presso via De Amicis, nonché la Conca Mentre ai piani superiori sono poste le camere per il servizio di del Naviglio stessa, ha dato vita ad un complesso di spazi irrisolti albergo. e spaccato l’isolato senza cambiarne la forma originaria. L’area Questa dualità nelle funzioni, è stata rimarcata sia dal punto di presa in esame anche se adiacente al Corso di Porta Genova è da vista compositivo, sia dal punto di vista strutturale: le due aree di considerarsi per storia, morfologia e qualità dello spazio, inte- destinazione sono indipendenti strutturalmente, e per permet- grata al sistema del Corso di Porta ticinese. All’interno dell’area tere un dialogo tra due registri strutturali differenti, si è scelto di progetto sono state individuate diverse tipologie di isolati rap- di adottare l’uso di travi reticolari in sommità, alle quali sono presentativi delle diverse epoche di formazione del tessuto sospesi i pilastri della parte centrale dell’edificio delle camere, edilizio tra le due cerniere: l’isolato a blocco prospiciente la che altrimenti , con la loro presenza al piano terreno, avrebbero cerchia interna dell’impianto medioevale, strutturalmente costituito un ingombro visivo all’assialità prospettica. 9

10

51% Superficie alloggi 10,8% Superficie distribuzione orizzontale 29,6% Superficie spazi comuni 8,6% Superficie distribuzione verticale 4850 m superficie fondiaria 2 2 2195 m superficie coperta 45,25% superficie coperta 114 alloggi 105 camere standard da due posti letto 5 junior suite da due posti letto 2 suite da due posti letto 2 suite da quattro posti letto Capienza massima di 232 persone 2195 m superficie spazi comuni 2 1102 m giardino privato non calpestabile 2 1266 m superficie privata calpestabile 2 1 : 1000 11

1:400 Prospetto sud Prospetto ovest 12

foto del modello Prospetto ovest Prospetto nord Prospetto est 13

B C modello del serramento A A B C 1:400 Sezione A-A 14

dettaglio del prospetto Sezione B-B Sezione C-C 15

render concettuale dei volumi del piano terreno Pianta piano terra Pianta piano interrato 1:400 16

Pianta piano quinto Pianta piano quarto Pianta piano terzo Pianta piano secondo Pianta piano primo 17

riferimento progettuale 1:250 Planimetria generale progetto del verde 18

19

20

riferimento progettuale: Chipperfield Polo universitario Esame di laboratorio del prof. Marcello De Carli sostenuto urbana prevede un lottizzazione piuttosto ordinata, in grado di nell’A.A.2010/2011 con le studentesse Arianna Loris e Chiara Loris. regolamentare i successivi insediamenti, fondata sulla realiz- Pemba, Mozambico L’area di intervento è situata nella città di Pemba, una piccola zazione di un reticolo viario, che va ad integrasi con l’esistente, realtà urbana la cui crescita futura è affidata alla progettazione di caratterizzato da un asse primario orizzontale che permetterà il un centro universitario, connesso ad altre funzioni sociali:concert raggiungimento del nuovo centro cittadino, nel quale si andranno hall, ristoranti e biblioteca. Il programma da noi adottato ad attestare le principali funzioni pubbliche e principali servizi di prevede uno studio delle infrastrutture e delle diverse tipologie trasporto urbano;la presenza del polo universitario, invece, verrà di insediamento esistenti, per un progetto di sviluppo urbano ulteriormente evidenziata dalla presenza di un asse verticale, consapevole. L’analisi ha preso inizio dalle condizioni climatiche intersecante quello orizzontale, definito agli estremi contingenti e dalle materie prime reperibili in loco, alla luce di un dall’università stessa e da una stazione ferroviaria , altro elemento intervento atto alla realizzazione di un costruito reso eccezionale urbano, questo, in grado di fungere da catalizzatore della coloniz- dall’inconsueto utilizzo del legno: materiale presente in larga zazione urbana. misura sul territorio mozambicano, ma ignorato nell’uso costrut- Per un sviluppo ulteriore della principale fonte di guadagno tivo perché ritenuto poco nobile dalla popolazione, che preferisce rappresentata dal turismo, si è pensato di creare un rete di piccoli realizzare le proprie abitazioni, classificabili come baracche, con alberghi a conduzione familiare, integrati con la realtà urbana, in materiali industriali importati, quali fogli di lamiera ondulata netto contrasto con le altre struttura ricettive di lusso già presenti, adottata come copertura, che non riescono a garantire un giusto gestite,però, da enti privati i cui guadagni sono afferenti a grandi livello di benessere degli ambienti interni. La pianificazione gruppi alberghieri. riferimento progettuale: Mies Van Der Rohe 21

planivolumetrico scala 1:2000 22 POLITECNICO DI MILANO STUDENTI: Tavola Planivolumetrico del Complesso Unoversitario e dell’Hotel Michele Baldassarre matricola 718564 Architettura Civile - Architettura delle Costruzioni scala 1:500 Arianna Loris matricola 731896 02 Corso di Progettazione Architettonica 3 Chiara Loris matricola 731884 Docenti: Marchello De Carli, Alessandro Floris, Paolo De Angelis, Diego Puccio, Francesca Malaguzzi, Giorgio Pansa

L’area di intervento è situata nella città di Pemba, una piccola realtà urbana la cui crescita futura è adata alla progettazione di un centro L’area di intervento è situata nella città di Pemba, una piccola realtà urbana la cui crescita futura è adata alla progettazione di un centro universitario, connesso ad altre funzioni sociali: concert hall, ristoranti e biblioteca. Il programma da noi adottato prevede uno studio delle universitario, connesso ad altre funzioni sociali: concert hall, ristoranti e biblioteca. Il programma da noi adottato prevede uno studio delle infrastrutture e delle diverse tipologie di insediamento esistenti, per un progetto di sviluppo urbano consapevole. L’analisi ha preso inizio infrastrutture e delle diverse tipologie di insediamento esistenti, per un progetto di sviluppo urbano consapevole. L’analisi ha preso inizio dalle condizioni climatiche contingenti e dalle materie prime reperibili in loco, alla luce di un intervento atto alla realizzazione di un costruito dalle condizioni climatiche contingenti e dalle materie prime reperibili in loco, alla luce di un intervento atto alla realizzazione di un costruito reso eccezionale dall’inconsueto utilizzo del legno: materiale presente in larga misura sul territorio mozambicano, ma ignorato nell’uso reso eccezionale dall’inconsueto utilizzo del legno: materiale presente in larga misura sul territorio mozambicano, ma ignorato nell’uso costruttivo perché ritenuto poco nobile dalla popolazione, che preferisce realizzare le proprie abitazioni, classicabili come baracche, con costruttivo perché ritenuto poco nobile dalla popolazione, che preferisce realizzare le proprie abitazioni, classicabili come baracche, con materiali industriali importati, quali fogli di lamiera ondulata adottata come copertura, che non riescono a garantire un giusto livello di materiali industriali importati, quali fogli di lamiera ondulata adottata come copertura, che non riescono a garantire un giusto livello di benessere degli ambienti interni. La pianicazione urbana prevede un lottizzazione piuttosto ordinata, in grado di regolamentare i successivi benessere degli ambienti interni. La pianicazione urbana prevede un lottizzazione piuttosto ordinata, in grado di regolamentare i successivi insediamenti, fondata sulla realizzazione di un reticolo viario, che va ad integrasi con l’esistente, caratterizzato da un asse primario orizzonta-insediamenti, fondata sulla realizzazione di un reticolo viario, che va ad integrasi con l’esistente, caratterizzato da un asse primario orizzonta- le che permetterà il raggiungimento del nuovo centro cittadino, nel quale si andranno ad attestare le principali funzioni pubbliche e princi-le che permetterà il raggiungimento del nuovo centro cittadino, nel quale si andranno ad attestare le principali funzioni pubbliche e princi- pali servizi di trasporto urbano;la presenza del polo universitario, invece, verrà ulteriormente evidenziata dalla presenza di un asse verticale, pali servizi di trasporto urbano;la presenza del polo universitario, invece, verrà ulteriormente evidenziata dalla presenza di un asse verticale, intersecante quello orizzontale, denito agli estremi dall’università stessa e da una stazione ferroviaria , altro elemento urbano, questo, in intersecante quello orizzontale, denito agli estremi dall’università stessa e da una stazione ferroviaria , altro elemento urbano, questo, in grado di fungere da catalizzatore della colonizzazione urbana. grado di fungere da catalizzatore della colonizzazione urbana. Per un sviluppo ulteriore della principale fonte di guadagno rappresentata dal turismo, si è pensato di creare un rete di piccoli alberghi a Per un sviluppo ulteriore della principale fonte di guadagno rappresentata dal turismo, si è pensato di creare un rete di piccoli alberghi a conduzione familiare, integrati con la realtà urbana, in netto contrasto con le altre struttura ricettive di lusso già presenti, gestite,però, da enti conduzione familiare, integrati con la realtà urbana, in netto contrasto con le altre struttura ricettive di lusso già presenti, gestite,però, da enti privati i cui guadagni sono aerenti a grandi gruppi alberghieri.privati i cui guadagni sono aerenti a grandi gruppi alberghieri. concept L’area di intervento è situata nella città di Pemba, una piccola realtà urbana la cui crescita futura è adata alla progettazione di un centro universitario, connesso ad altre funzioni sociali: concert hall, ristoranti e biblioteca. Il programma da noi adottato prevede uno studio delle infrastrutture e delle diverse tipologie di insediamento esistenti, per un progetto di sviluppo urbano consapevole. L’analisi ha preso inizio mercati esistenti dalle condizioni climatiche contingenti e dalle materie prime reperibili in loco, alla luce di un intervento atto alla realizzazione di un costruito mercati in progetto reso eccezionale dall’inconsueto utilizzo del legno: materiale presente in larga misura sul territorio mozambicano, ma ignorato nell’uso ospedali esistenti costruttivo perché ritenuto poco nobile dalla popolazione, che preferisce realizzare le proprie abitazioni, classicabili come baracche, con ospedali in progetto materiali industriali importati, quali fogli di lamiera ondulata adottata come copertura, che non riescono a garantire un giusto livello di hotel esistenti benessere degli ambienti interni. La pianicazione urbana prevede un lottizzazione piuttosto ordinata, in grado di regolamentare i successivi hotel in progetto insediamenti, fondata sulla realizzazione di un reticolo viario, che va ad integrasi con l’esistente, caratterizzato da un asse primario orizzonta- scuole esistenti le che permetterà il raggiungimento del nuovo centro cittadino, nel quale si andranno ad attestare le principali funzioni pubbliche e princi- scuole in progetto pali servizi di trasporto urbano;la presenza del polo universitario, invece, verrà ulteriormente evidenziata dalla presenza di un asse verticale, intersecante quello orizzontale, denito agli estremi dall’università stessa e da una stazione ferroviaria , altro elemento urbano, questo, in stazioni ferroviarie in progetto grado di fungere da catalizzatore della colonizzazione urbana. Per un sviluppo ulteriore della principale fonte di guadagno rappresentata dal turismo, si è pensato di creare un rete di piccoli alberghi a conduzione familiare, integrati con la realtà urbana, in netto contrasto con le altre struttura ricettive di lusso già presenti, gestite,però, da enti privati i cui guadagni sono aerenti a grandi gruppi alberghieri. POLITECNICO DI MILANOPOLITECNICO DI MILANO STUDENTI: STUDENTI: Tavola Tavola Piante, Prospetti e Sezione dell’Università e della MensaPiante, Prospetti e Sezione dell’Università e della Mensa Michele Baldassarre matricola 718564Michele Baldassarre matricola 718564 Architettura Civile - Architettura delle CostruzioniArchitettura Civile - Architettura delle Costruzioni 02 02 Corso di Progettazione Architettonica 3Corso di Progettazione Architettonica 3 scala 1:200 scala 1:200 Arianna Loris matricola 731896Arianna Loris matricola 731896 Chiara Loris matricola 731884Chiara Loris matricola 731884 Docenti: Marchello De Carli, Alessandro Floris, Paolo De Angelis, Diego Puccio, Francesca Malaguzzi, Giorgio PansaDocenti: Marchello De Carli, Alessandro Floris, Paolo De Angelis, Diego Puccio, Francesca Malaguzzi, Giorgio Pansa 23 POLITECNICO DI MILANO STUDENTI: Tavola Piante, Prospetti e Sezione dell’Università e della Mensa Michele Baldassarre matricola 718564 Architettura Civile - Architettura delle Costruzioni scala 1:200 02 Corso di Progettazione Architettonica 3 Arianna Loris matricola 731896 Chiara Loris matricola 731884 Docenti: Marchello De Carli, Alessandro Floris, Paolo De Angelis, Diego Puccio, Francesca Malaguzzi, Giorgio Pansa

Pianta generale piano terra + 1,65 m +/- 0,00 m + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m + 2,10 m + 1,65 m + 2,25 m + 2,40 m +/- 0,00 m + 1,65 m + 2,10 m +/- 0,00 m + 2,55 m + 1,65 m 1:400 Pianta Generale del Piano Terra 24

Pianta Generale del Piano Terra Prospetto verso la Città Prospetto sud generale Prospetto verso il mare Prospetto nord generale 25

A + 1,65 m + 10,38 m B B + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m + 6,00 m + 6,00 m + 10,38 m + 14,76 m + 1,65 m +/- 0,00 m pianta piano terra pianta primo piano pianta secondo piano A Pianta Piano Terra prospetto sud prospetto ovest Prospetto sud Prospetto ovest 26

università: piante, sezioni, prospetti scala 1:400 sezione BB Sezione BB + 10,38 m + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m + 6,00 m + 6,00 m + 10,38 m + 14,76 m sezione AA Sezione AA pianta terzo piano prospetto nord prospetto est Prospetto nord Prospetto est 27

A auditorium: piante, sezioni, prospetti A scala 1:400 +/- 0,00 m +/- 0,00 m + 6,00 m + 6,00 m A A + 1,65 m + 1,65 m Prospetto Sud Prospetto Sud + 2,10 m + 2,10 m + 2,10 m + 2,10 m +/- 0,00 m + 6,00 m + 12,12 m + 12,12 m + 2,25 m + 2,25 m + 2,55 m + 2,55 m + 6,00 m + 6,00 m +/- 0,00 m + 2,40 m + 2,40 m + 6,00 m + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m Prospetto Sud + 1,65 m + 1,65 m + 6,00 m + 6,00 m + 1,65 m Prospetto Sud +/- 0,00 m +/- 0,00 m + 2,10 m + 2,10 m + 12,12 m Prospetto Nord Prospetto Nord + 2,10 m + 2,25 m + 2,10 m + 2,55 m + 6,00 m + 2,40 m + 12,12 m + 2,25 m + 1,65 m + 2,55 m + 6,00 m + 2,40 m + 1,65 m + 1,65 m + 6,00 m + 1,65 m + 6,00 m +/- 0,00 m Pianta Piano Terra +/- 0,00 m Pianta Piano Terra A Pianta Secondo Piano A Prospetto Nord Pianta Secondo Piano 28 Prospetto Nord Sezione A-A Sezione A-A Pianta Piano Terra A Pianta Secondo Piano Pianta Piano Terra A Pianta Secondo Piano Sezione A-A Sezione A-A Prospetto Ovest Prospetto Ovest Prospetto Est Prospetto Est POLITECNICO DI MILANO POLITECNICO DI MILANO STUDENTI: Tavola STUDENTI: Tavola Piante, Prospetti e Sezione dell’Auditorium e del Ristorante Piante, Prospetti e Sezione dell’Auditorium e del Ristorante Architettura Civile - Architettura delle Costruzioni Architettura Civile - Architettura delle Costruzioni Michele Baldassarre matricola 718564 06 Michele Baldassarre matricola 718564 06 Corso di Progettazione Architettonica 3 Corso di Progettazione Architettonica 3 scala 1:200 scala 1:200 Arianna Loris matricola 731896 Arianna Loris matricola 731896 Docenti: Marcello De Carli, Alessandro Floris, Paolo De Angelis, Diego Puccio, Francesca Malaguzzi, Giorgio Pansa Docenti: Marcello De Carli, Alessandro Floris, Paolo De Angelis, Diego Puccio, Francesca Malaguzzi, Giorgio Pansa Chiara Loris matricola 731884 Chiara Loris matricola 731884 Prospetto Ovest Prospetto Est POLITECNICO DI MILANO STUDENTI: Tavola Prospetto Ovest Prospetto Est Piante, Prospetti e Sezione dell’Auditorium e del Ristorante Architettura Civile - Architettura delle Costruzioni scala 1:200 Michele Baldassarre matricola 718564 06 Arianna Loris matricola 731896 Corso di Progettazione Architettonica 3 Chiara Loris matricola 731884 Docenti: Marcello De Carli, Alessandro Floris, Paolo De Angelis, Diego Puccio, Francesca Malaguzzi, Giorgio Pansa POLITECNICO DI MILANO STUDENTI: Tavola Piante, Prospetti e Sezione dell’Auditorium e del Ristorante Michele Baldassarre matricola 718564 Architettura Civile - Architettura delle Costruzioni scala 1:200 Arianna Loris matricola 731896 06 Corso di Progettazione Architettonica 3 Chiara Loris matricola 731884 Docenti: Marcello De Carli, Alessandro Floris, Paolo De Angelis, Diego Puccio, Francesca Malaguzzi, Giorgio Pansa

+ 6,00 m + 1,65 m + 2,25 m + 6,00 m + 2,55 m A Prospetto Nord A + 1,65 m + 2,10 m +/- 0,00 m + 6,00 m + 2,10 m + 1,65 m Pianta Piano Terra + 1,65 m A +/- 0,00 m + 2,10 m + 2,40 m +/- 0,00 m Prospetto Sud Pianta Primo Piano + 7,87 m + 6,00 m + 7,87 m Prospetto Sud Sezione A-A + 2,10 m + 12,12 m + 2,25 m + 2,55 m + 6,00 m + 2,40 m A + 1,65 m + 1,65 m + 6,00 m +/- 0,00 m Prospetto Nord +/- 0,00 m + 6,00 m Prospetto Ovest Prospetto Est + 1,65 m Prospetto Sud POLITECNICO DI MILANO STUDENTI: Tavola Piante, Prospetti e Sezione dell’Auditorium e del Ristorante Michele Baldassarre matricola 718564 Architettura Civile - Architettura delle Costruzioni scala 1:200 Arianna Loris matricola 731896 05 Corso di Progettazione Architettonica 3 Chiara Loris matricola 731884 Docenti: Marchello De Carli, Alessandro Floris, Paolo De Angelis, Diego Puccio, Francesca Malaguzzi, Giorgio Pansa + 2,10 m Pianta Piano Terra A Pianta Secondo Piano + 2,10 m + 12,12 m + 2,25 m + 2,55 m + 6,00 m + 2,40 m + 1,65 m + 1,65 m + 6,00 m Sezione A-A +/- 0,00 m Prospetto Nord Pianta Piano Terra A Pianta Secondo Piano Prospetto Ovest Prospetto Est POLITECNICO DI MILANO STUDENTI: 29 Tavola Piante, Prospetti e Sezione dell’Auditorium e del Ristorante Architettura Civile - Architettura delle Costruzioni Michele Baldassarre matricola 718564 06 Corso di Progettazione Architettonica 3 scala 1:200 Arianna Loris matricola 731896 Docenti: Marcello De Carli, Alessandro Floris, Paolo De Angelis, Diego Puccio, Francesca Malaguzzi, Giorgio Pansa Chiara Loris matricola 731884 Sezione A-A Prospetto Ovest Prospetto Est POLITECNICO DI MILANO STUDENTI: Tavola Piante, Prospetti e Sezione dell’Auditorium e del Ristorante Architettura Civile - Architettura delle Costruzioni Michele Baldassarre matricola 718564 06 Corso di Progettazione Architettonica 3 scala 1:200 Arianna Loris matricola 731896 Docenti: Marcello De Carli, Alessandro Floris, Paolo De Angelis, Diego Puccio, Francesca Malaguzzi, Giorgio Pansa Chiara Loris matricola 731884

biblioteca: piante, sezioni, prospetti B scala 1:400 + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m A A + 4,37 m + 7,09 m + 9,81 m + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m + 6,00 m + 6,00 m + 6,00 m +/- 0,00 m Pianta Piano Terra Pianta Primo Piano Pianta Secondo Piano Pianta Terzo Piano B Prospetto Est Prospetto Nord 30 Prospetto Ovest Prospetto Sud

B + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m Sezione A-A A A + 4,37 m + 7,09 m + 9,81 m + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m + 1,65 m + 6,00 m + 6,00 m + 6,00 m +/- 0,00 m Prospetto Est Prospetto Est Prospetto Est Prospetto Nord Prospetto Nord Prospetto Nord Pianta Piano Terra Pianta Primo Piano Pianta Secondo Piano Pianta Terzo Piano Sezione B-B B Prospetto Ovest Prospetto Ovest Prospetto Ovest Prospetto Sud Prospetto Sud Prospetto Sud 31

32

Recupero industriale Monza 33

210 1300 685 120 - 0,60 325 863 3180 375 385 520 176 920 400 315 70 245 400 400 400 400 400 330 410 830 365 400 400 295 340 400 400 400 320 400 400 400 200 240 120 320 120 320 120 320 120 320 120 320 120 320 120 320 120 320 120 320 180 260 120 320 245 260 120 320 120 120 320 120 320 285 320 120 320 120 320 120 320 120 320 260 200 320 120 320 120 320 120 120 140 410 120 6239 85 740 402 660 1612 660 660 655 6 58 180 380 120 345 295 200 255 334 368 920 200 120 300 160 300 50 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 250 400 40 220 184 380 210 0 1008 1008 963 1410 210 190 815 639 300 250 870 340 100 335 + 0,05 + 0,00 + 0,00 + 0,00 + 0,40 360 456 573 160 120 669 630 575 635 360 880 783 880 150 880 867 895 1620 1810 2450 955 1465 620 360 2510 360 120 420 20 200 120 300 120 300 180 273 120 300 120 300 320 370 120 300 120 300 120 300 120 300 372 1008 1008 690 742 385 40 287 240 370 + 0,20 65 80 120 350 120 350 1710 512 1786 210 459 80 1786 540 540 540 540 540 210 440 440 385 240 50 300 300 + 0,00 390 525 245 420 420 420 420 420 40 420 420 420 425 470 1156 830 713 713 740 3480 2508 385 697 536 536 257 350 200 350 200 350 200 350 200 350 200 350 200 350 200 350 200 350 200 350 200 480 200 350 200 350 500 170 120 390 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 280 300 245 275 120 300 120 300 6120 5100 MISURAZIONI ELEMENTI STRUTTURALI mq totali/(n°) mq degrado/(n°) RIVESTIMENTO mq totali/(n°) mq degrado/(n°) DIMENSIONI ELEMENTI E MATERIALI FOTORADDRIZZAMENTI La fase preliminare è stata la creazione di una poligonale di punti per riuscire ad avere dei muratura in laterizio allettata con malta 1418 intonaco di malta di calce 3187 riferimenti tra gli edifici e con il sistema topografico convenzionale. muratura: spess. 40 cm mattoni pieni macchina utilizzata: Nikon D7000 16.2 mp ISO 100 travi in legno 18 3,9 ELEMENTI DI CHIUSURA finestre arcate: 120 x 300 cm telaio in ferro L’utilizzo del teodolite ha permesso di collegare tra loro gli edifici in uno spazio tridimen- tempo di esposizione da 1/250 per gli esterni a 2” per gli interni sionale che definisce così le distanze corrette sia tra un fabbricato e l’altro sia rispetto COPERTURA finestre serramento vetrato in ferro soglie: 130 x 8 x 20 cm pietra arenaria 887 all’intero sistema. Ci si è appoggiati quindi a un caposaldo di riferimento e poi intorno ed diaframma f 1/8 804 capriate in legno chiodate (457) (26) a due battenti (27) (27) all’interno degli edifici sono state definiti 5 punti di stazione: i punti in cui posizionare lo pluviale: 450 cm diam. 10 cm pvc e ghisa strumento e da cui si procede in senso orario od antiorario a collimare i punti necessari. sono state scelte giornate leggermente nuvolose per ottenere le immagini dei assito in legno 1984 293 inferriate (27) (27) 650 capriate: inter. 60 cm spess. 5 cm legno prospetti senza ombreggiature che permettono quindi di individuare dettagliatamen- 450 1041 345 Nello svolgere le operazioni di rilievo ci si è avvalsi di strumenti quali distanziometro laser, te gli elementi, i materiali e le patologie presenti 356 335 300 tegole doppie romane (29.000) (1.320) porte serramento vetrato in ferro 598 doppio metro, bindella, per la misurazione degli spazi interni e per il rilievo più dettagliato canale gronda: diam. 20 cm metallo dei singoli elementi. pluviali metallo e pvc (14) (14) a due battenti (26) (26) le immagini rettificate ed unite tramite idonei programmi restituiscono le facciate complete 120 120 346 240 459 695 715 740 868 843 1156 1410 385 325 2450 440 65 804 321 633 350 650 500 480 300 450 281 246 180 50 390 300 394 200 276 273 150 120 290 170 120 315 120 170 180 895 99 540 4560 470 34 6120 1174 5570 2930 15794 142 310 120 110 110 212 650 124 158 450 313 313 80 440 320 820 550 357 260 120 195 95 402 30 550 32 357 40 1612 40 6239 40 6331 Politecnico di Milano scala 1:100 Anyabolu Karen 799716 Baldassarre Michele 796826

210 1300 685 120 - 0,60 325 863 3180 375 385 520 176 920 400 315 70 245 400 400 400 400 400 330 410 830 365 400 400 295 340 400 400 400 320 400 400 400 200 240 120 320 120 320 120 320 120 320 120 320 120 320 120 320 120 320 120 320 180 260 120 320 245 260 120 320 120 120 320 120 320 285 320 120 320 120 320 120 320 120 320 260 200 320 120 320 120 320 120 120 140 410 120 6239 85 740 402 660 1612 660 660 655 6 58 180 380 120 345 295 200 255 334 368 920 200 120 300 160 300 50 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 250 400 40 220 184 380 210 0 1008 1008 963 1410 210 190 815 639 300 250 870 340 100 335 + 0,05 + 0,00 + 0,00 + 0,00 + 0,40 360 456 573 160 120 669 630 575 635 360 880 783 880 150 880 867 895 1620 1810 2450 955 1465 620 360 2510 360 120 420 20 200 120 300 120 300 180 273 120 300 120 300 320 370 120 300 120 300 120 300 120 300 372 1008 1008 690 742 385 40 287 240 370 + 0,20 65 80 120 350 120 350 1710 512 1786 210 459 80 1786 540 540 540 540 540 210 440 440 385 240 50 300 300 + 0,00 390 525 245 420 420 420 420 420 40 420 420 420 425 470 1156 830 713 713 740 3480 2508 385 697 536 536 257 350 200 350 200 350 200 350 200 350 200 350 200 350 200 350 200 350 200 350 200 480 200 350 200 350 500 170 120 390 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 120 300 280 300 245 275 120 300 120 300 6120 5100 MISURAZIONI ELEMENTI STRUTTURALI mq totali/(n°) mq degrado/(n°) RIVESTIMENTO mq totali/(n°) mq degrado/(n°) DIMENSIONI ELEMENTI E MATERIALI FOTORADDRIZZAMENTI La fase preliminare è stata la creazione di una poligonale di punti per riuscire ad avere dei muratura in laterizio allettata con malta 1418 intonaco di malta di calce 3187 riferimenti tra gli edifici e con il sistema topografico convenzionale. muratura: spess. 40 cm mattoni pieni macchina utilizzata: Nikon D7000 16.2 mp ISO 100 travi in legno 18 3,9 ELEMENTI DI CHIUSURA finestre arcate: 120 x 300 cm telaio in ferro L’utilizzo del teodolite ha permesso di collegare tra loro gli edifici in uno spazio tridimen- tempo di esposizione da 1/250 per gli esterni a 2” per gli interni sionale che definisce così le distanze corrette sia tra un fabbricato e l’altro sia rispetto COPERTURA finestre serramento vetrato in ferro soglie: 130 x 8 x 20 cm pietra arenaria 887 all’intero sistema. Ci si è appoggiati quindi a un caposaldo di riferimento e poi intorno ed diaframma f 1/8 804 capriate in legno chiodate (457) (26) a due battenti (27) (27) all’interno degli edifici sono state definiti 5 punti di stazione: i punti in cui posizionare lo pluviale: 450 cm diam. 10 cm pvc e ghisa strumento e da cui si procede in senso orario od antiorario a collimare i punti necessari. sono state scelte giornate leggermente nuvolose per ottenere le immagini dei assito in legno 1984 293 inferriate (27) (27) 650 capriate: inter. 60 cm spess. 5 cm legno prospetti senza ombreggiature che permettono quindi di individuare dettagliatamen- 450 1041 345 Nello svolgere le operazioni di rilievo ci si è avvalsi di strumenti quali distanziometro laser, te gli elementi, i materiali e le patologie presenti 356 335 300 tegole doppie romane (29.000) (1.320) porte serramento vetrato in ferro 598 doppio metro, bindella, per la misurazione degli spazi interni e per il rilievo più dettagliato canale gronda: diam. 20 cm metallo dei singoli elementi. pluviali metallo e pvc (14) (14) a due battenti (26) (26) le immagini rettificate ed unite tramite idonei programmi restituiscono le facciate complete 120 120 346 240 459 695 715 740 868 843 1156 1410 385 325 2450 440 65 804 321 633 350 650 500 480 300 450 281 246 180 50 390 300 394 200 276 273 150 120 290 170 120 315 120 170 180 895 99 540 4560 470 35 6120 1174 5570 2930 15794 142 310 120 110 110 212 650 124 158 450 313 313 80 440 320 820 550 357 260 120 195 95 402 30 550 32 357 40 1612 40 6239 40 6331 Politecnico di Milano scala 1:100 Anyabolu Karen 799716 Baldassarre Michele 796826

N C D E E B B A A C D pianta laboratori artigianali 36 Progetto Politecnico di Milano scala 1:100 Anyabolu Karen 799716 pianta dei laboratori artigianali Baldassarre Michele 796826

N C D E E B B A A C D pianta laboratori artigianali 37 Progetto Politecnico di Milano scala 1:100 Anyabolu Karen 799716 pianta dei laboratori artigianali Baldassarre Michele 796826

38 sezione DD - secondo blocco Politecnico di Milano scala 1:100 Anyabolu Karen 799716 Baldassarre Michele 796826

39 sezione DD - secondo blocco Politecnico di Milano scala 1:100 Anyabolu Karen 799716 Baldassarre Michele 796826

sezione CC - primo blocco 40 Politecnico di Milano scala 1:100 Anyabolu Karen 799716 Baldassarre Michele 796826

sezione CC - primo blocco 41 Politecnico di Milano scala 1:100 Anyabolu Karen 799716 Baldassarre Michele 796826

sezione CC - primo blocco sezione DD - secondo blocco Politecnico di Milano scala 1:100 Anyabolu Karen 799716 Baldassarre Michele 796826 Politecnico di Milano scala 1:100 Anyabolu Karen 799716 42 Baldassarre Michele 796826

sezione CC - primo blocco sezione DD - secondo blocco Politecnico di Milano scala 1:100 Anyabolu Karen 799716 Baldassarre Michele 796826 Politecnico di Milano scala 1:100 Anyabolu Karen 799716 Baldassarre Michele 796826 43

44 Portfolio


Like this book? You can publish your book online for free in a few minutes!
Create your own flipbook