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Il trattamento delle dipendenze e l'inserimento socio lavorativo

Published by david.montyel, 2016-04-20 16:50:19

Description: di Sergio Vasarri

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LABORATORIO IL TRATTAMENTO DELLE DIPENDENZE E L’INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVOL’importanza della rete e i progetti integrati 18 MAGGIO 2015 Villa Umbra, loc. Pila (Pg) Sergio Vasarri [email protected]

Strumenti e metodiLa capacità amministrativa e la logica di rete• pubblica amministrazione a tutti i livelli• partenariato• procedure, sistemi, strumentiL’integrazione tra politiche e programmi• Fondi SIE• altre risorseLa Programmazione dei Fondi SIE 2014-2020• rinnovato impulso sociale (strategia EU 2020)

PO FSE REGIONE UMBRIA 14-20Dotazione finanziaria complessiva 237 milioni di euroIl Programma si articola in 5 AssiAsse 1 \"Occupazione\", con una dotazione di € 107.167.770.L'obiettivo di questo asse è quello di sostenere l'occupazione deidisoccupati ed inoccupati, anche di lunga durata, giovani e donne,nonché di favorire la permanenza al lavoro di lavoratori coinvolti insituazioni di crisi aziendali.Con questi fondi verranno finanziati interventi come i tirocini,percorsi di formazione, borse di mobilità professionale, voucher perla partecipazione a percorsi formativi inseriti nel Catalogo regionaledell'offerta, incentivi per la creazione o stabilizzazione di rapporti dilavoro, microcredito per la creazione di impresa, voucher per laconciliazione vita familiare e vita lavorativa a favore delle donne

PO FSE REGIONE UMBRIA 14-20Asse 2 \" Inclusione sociale e lotta alla povertà\", € 55.526.158L'obiettivo da perseguire è quello dell'inclusione attiva di soggettisvantaggiati, affinchè i soggetti più deboli sul mercato del lavoro sianoaiutati a ridurre il divario con gli altri, attraverso:– La riduzione della povertà e dell'esclusione sociale, con il sostegno epotenziamento della mediazione familiare, servizi educativi territoriali dicomunità, servizi di assistenza e tutela dei minori, uffici di cittadinanza,sportelli immigrazione, centri famiglia territoriali e sperimentazione diforme di auto impresa sociale per disabili;– Il sostegno all'occupabilità dei soggetti maggiormente vulnerabili,attraverso la presa in carico multi professionale di persone in esecuzionepenale esterna e adulti seguiti da servizi socio assistenziali, l'assegnazionedi borse lavoro per disabili;– Azione per aumentare l'accesso a servizi sociali e sanitari, ad esempioattraverso l'erogazione di buoni servizio per servizi socio educativi afavore di famiglie povere.

PO FSE REGIONE UMBRIA 14-20Asse 3 Istruzione e formazione, € 56.668.672Gli obiettivi in tale caso sono molteplici:• ridurre l'abbandono scolastico da parte dei minori, attraverso ilfinanziamento di percorsi formativi per il conseguimento di unaqualifica professionale entro i 18 anni• sostenere la partecipazione ai percorsi di studio con borse distudio per studenti universitari capaci e meritevoli ma privi di mezzi• il potenziamento dei percorsi dell'Istruzione Tecnica Superiore(ITS)

PO FSE REGIONE UMBRIA 14-20Asse 4 Capacità istituzionale e amministrativa, € 9.140.108,00Una buona Amministrazione fornisce migliori servizi ai suoi utenti.Grazie a questi fondi, l'Amministrazione che gestisce il ProgrammaOperativo sosterrà il miglioramento delle prestazioni della PubblicaAmministrazione e dell'efficace livello di servizi offerti ai cittadiniAsse 5 Assistenza Tecnica, € 9.026.094,00Per la gestione dei progetti e del Programma è necessario acquisireservizi che vanno oltre la pura attività dei dipendenti delleAmministrazioni, sono attività strumentali alla gestione delProgramma Operativo Regionale FSE 2014-2020

PON 14-20PON INCLUSIONE (FSE monofondo)PON IMPRESE E COMPETITIVITA‘ (FESR monofondo)PON LEGALITA‘ (plurifondo)PON CITTA' METROPOLITANE (plurifondo)PON PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PERL'APPRENDIMENTO (plurifondo)PON SISTEMI DI POLITICHE ATTIVE PER L'OCCUPAZIONE (FSEmonofondo)

PON 14-20 – ambito territoriale Regioni meno Intero territorio nazionale sviluppate PON SCUOLAPON SPAO PON INCLUSIONEPON IMPRESE E COMPETITIVITA'PON LEGALITA' Città metropolitanePON METRO(Torino, Genova, Milano, Napoli, Bari, Reggio di Calabria, Palermo,Messina, Catania, Cagliari, Venezia, Bologna, Firenze, Roma)

PON 14-20 - inclusionePON INCLUSIONE (FSE monofondo)La decisione di intervenire in materia di inclusione socialeattraverso un PO nazionale muove prioritariamente dallanecessità di tutelare o sostenere allo stesso modo tutti gliindividui, con riferimento al percorso di definizione dei livelliminimi di alcune prestazioni sociali da garantire uniformementesull’intero territorio nazionaleCon il PO si intende sostenere:• la definizione di modelli di intervento comuni in materia di contrasto alla povertà• la promozione, attraverso azioni di sistema e progetti pilota, di modelli innovativi di intervento sociale e di integrazione delle comunità e delle persone a rischio di emarginazione

PON 14-20 - inclusionePON INCLUSIONE (FSE monofondo)L'Asse 3 “Sistemi e modelli di intervento sociale” individua alcune azionirivolte specificatamente ai soggetti svantaggiati e a rischio di esclusionesociale nel contesto della priorità d'investimento 9.i “inclusione attiva, ancheper promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorarel'occupabilità”.La strategia dell’Asse è costruita attorno ad una serie di azioni di sistema eprogetti pilota volti all’identificazione e al rafforzamento di modelliappropriati di intervento sociale, con una attenzione particolare al temadell’innovazione sociale, secondo tre direttrici:• azioni rivolte a rafforzare gli attori non istituzionali dei processi di innovazione sociale, quali imprese socialmente responsabili, imprese sociali, terzo settore e società civile;• azioni pilota rivolte a target specifici, individuati come prioritari a livello nazionale;• azioni di sistema, volte a favorire una maggiore efficacia dell’azione amministrativa in tema di interventi sociali.

PON 14-20 – imprese e competitivitàPON IMPRESE E COMPETITIVITA‘ (FESR monofondo)Il PO nasce dalla necessità di sostenere un processo diriposizionamento competitivo del sistema produttivo nazionale in unalogica che incroci gli interessi e i bisogni del Sud con quelli del Paese,invertendo il marcato processo di deindustrializzazione in attonell’economia nazionale e valorizzando, al contempo, in una situazioneeconomica di generale scarsità, le opportunità di mercato per la filieraindustriale legate all’uso efficiente delle risorse energetiche e alpotenziamento delle infrastrutture per la trasmissione e ladistribuzione dell’energiaL'Asse 2 è dedicato all'innovazione: l'innovazione nel settore delwelfare rappresenta uno degli ambiti di intervento dell'Asseattraverso l’attuazione di una serie di strumenti di livello nazionale dicomprovata efficacia, che si configurano come piattaformestandardizzate per l’offerta di beni e servizi da partedell’amministrazione centrale

PON 14-20 - legalitàPON LEGALITA‘ (plurifondo)Rappresenta lo strumento attraverso cui rimuovere i freni eccezionaliallo sviluppo che caratterizzano i territori delle regioni “menosviluppate” per favorire il completo dispiegamento degli effetti dellapolitica di coesione europea, con l’obiettivo di migliorare le condizionidi sicurezza e legalità e quindi di conseguenza anche la coesioneeconomica e sociale dei territori in questionePer perseguire tale obiettivo è necessario influire su due direttrici:• contrastare e, ove possibile, debellare la presenza dei fenomeni illeciti e criminali attraverso strumenti innovativi e intelligenti• proporre nuovi modelli e nuove reti di inclusione sociale ed economica affinché il contesto socio-economico sia più preparato a respingere i nuovi tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata

PON 14-20 - legalitàPON LEGALITA‘ (plurifondo)L’Asse 3 si occupa di beni confiscati, utilizzando i fondi FSEnell’ambito di strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo. Intale asse sono previste azioni di formazione per gliamministratori e i lavoratori delle imprese confiscate e per ilprivato sociale coinvolto nella gestione degli immobiliconfiscati, azioni di animazione sociale, promozione dinetworking, supporto a organizzazioni del terzo settore eamministrazioni pubbliche per una migliore gestione di beniconfiscatiAll'interno di questo asse è presente un'azione volta alladiffusione della legalità mediante percorsi di integrazione rivoltia soggetti a rischio devianza. Si pensa ad un’azione dieducazione alla legalità non generica, ma dedicata a luoghicaratterizzati da un esiguo tasso di legalità e a persone a rischio,soprattutto minori, per i quali è necessaria un’azione specifica,anche di supporto alla famiglia, attraverso operatori e figureprofessionali specializzate

PON 14-20 – città metropolitanePON CITTA' METROPOLITANE (plurifondo)Il PO si inserisce nel quadro dell’Agenda urbana nazionale eSviluppo urbano sostenibile delineati nell’Accordo di Partenariatodella programmazione 2014-2020. Le priorità individuate sono inlinea con gli obiettivi e le strategie della Agenda urbana europea,la quale identifica le aree urbane come territori chiave percogliere le sfide di crescita intelligente, inclusiva e sostenibileproprie della Strategia Europa 2020Il Programma è indirizzato a sostenere uno sforzo comune ecooperativo, nel merito e nel metodo, tra 14 Città che sonodestinate, dai percorsi normativi in essere, a divenire il pernodell’area metropolitana circostante

PON 14-20 – città metropolitanePON CITTA' METROPOLITANE (plurifondo)L’Asse 3 è dedicato ai servizi per l'inclusione sociale: tutte leAmministrazioni comunali interessate dal Programma,indistintamente rispetto alle categorie di regione, hannomanifestato l’urgenza e l’importanza di un forte intervento suitemi della vulnerabilità e del disagio abitativo e, più in generale,dell’inclusione di gruppi e individui svantaggiati, sia incondizioni di marginalità grave o deprivazione materiale che dirischio rilevante di esclusioneCome rilevato nell’analisi di contesto del PO, il fabbisogno diinvestimenti rispetto a tali tematiche è trasversale e critico

PON 14-20 - scuolaPON PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PERL'APPRENDIMENTO (plurifondo)Il PO interviene sul contrasto alla dispersione scolastica, sulmiglioramento della qualità del sistema di istruzione e dell'attrattivitàdegli istituti scolastici, potenziando gli ambienti per l'apprendimento,favorendo la diffusione di competenze specifiche e sostenendo ilprocesso di innovazione e digitalizzazione della scuolaIl PO sostiene direttamente anche il perseguimento di una crescitainclusiva, ovvero di un'economia con un alto tasso di occupazione chefavorisca la coesione economica sociale e territorialeL'Asse 1 “Istruzione” promuove interventi volti al contrasto delladispersione scolastica e al rafforzamento delle competenze di giovanie adulti che possono essere di supporto ad azioni mirate su soggettisvantaggiati

PON 14-20 - occupazionePON SISTEMI DI POLITICHE ATTIVE PER L'OCCUPAZIONE(FSE monofondo)La strategia del PON SPAO si sostanzia nel accompagnare lariforma del mercato del lavoro, nel miglioramento dei servizi diattivazione riducendo i tempi di inattività, nella promozione diservizi più efficienti ed efficaci nell’intero territorio nazionale,rivolti anche a chi offre lavoro.L'Asse 1 “Occupazione” può supportare ed integrare interventirivolti a soggetti svantaggiati in quanto agisce sul mercato dellavoro e sui principali elementi di criticità, riconducibili sia adaspetti comuni all’intero territorio nazionale che ad elementilegati alle specificità dei mercati del lavoro e dei sistemiproduttivi regionali e locali

PON 14-20 – azioni specifiche 9.i - inclusione attiva, anche per 3.a - promuovere 9.vi - Strategie per lo sviluppo 9.i - inclusione attiva, anche per 10.iii Rafforzare la parità di 8i - L'accesso all'occupazione perPriorità promuovere le pari opportunità l'imprenditorialità, in particolare locale di tipo partecipativo. promuovere le pari opportunità accesso alla formazione le persone in cerca di lavoro ed'investimento e la partecipazione attiva e facilitando lo sfruttamento e la partecipazione attiva, e permanente, per tutte le fasce di inattive, compresi i disoccupati diche interverrannomigliorare l’occupabilità economico di nuove idee e migliorare l'occupabilità età nei contesti formali, non lunga durata e le persone che sidirettamente sui promuovendo la creazione di formali e informali, aggiornando trovano ai margini del mercatosoggetti nuove aziende, anche attraverso le conoscenze, le abilità e le del lavoro,svantaggiati incubatori di imprese competenze della manodopera e anche attraverso iniziative locali promuovendo percorsi di per l'occupazione e il sostegno apprendimento flessibili anche alla mobilità professionale tramite l'orientamento del percorso professionale e il riconoscimento delle competenze acquisiteRisultati attesi e RA 9.7 Rafforzamento RA 3.5 - Nascita e RA9.3 - Aumento della legalità RA 9.1 - Riduzione della povertà, RA 10.3 – Innalzamento del RA 8.5 Favorire l’inserimento nelle aree ad alta esclusionetipologie d'azionedell'economia sociale consolidamento delle micro, sociale e miglioramento del dell’esclusione sociale e livello di istruzione della lavorativo e l’occupazione dei tessuto urbano nelle aree a Promozione di progetti e di piccole e medie imprese. basso tasso di legalità promozione dell’innovazione popolazione adulta, con disoccupati di lunga durata e dei partenariati tra pubblico, privato Percorsi di prevenzione per sociale. particolare riguardo alle fasce di soggetti con maggiori difficoltà di soggetti a rischio devianza. e privato sociale finalizzati Interventi di supporto alla istruzione meno elevate. inserimento lavorativo, nonché il all’innovazione sociale, alla nascita di nuove imprese Alfabetizzazione e servizi per sostegno delle persone a rischio responsabilità sociale di impresa l’inclusione digitale. di disoccupazione di lunga e allo sviluppo del welfare durata community (Azione di sistema) 9.7.2 - Promozione dell’inclusione sociale da realizzarsi nell’ambito della Responsabilità sociale d’impresa (azione di sistema) 9.7.3 - Rafforzamento delle imprese sociali e delle organizzazioni del terzo settore (Azione di sistema)Beneficiari Soggetti svantaggiati e a rischio Dipartimento della Pubblica Scuole, CTP, CPIA, MIUR, EntiDestinatari di esclusione sociale. Sicurezza e Dipartimento per le strumentali del MIUR. Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno e altre Amministrazioni Centrali. Operatori e dirigenti di imprese Micro, piccole e medie imprese. Soggetti a rischio devianza delle Individui in condizioni di elevata Giovani e adulti (16- 64 anni ) Disoccupati di lunga durata sociali, organizzazioni del terzo Le misure potranno essere regioni “meno sviluppate”. fragilità e/o deprivazione compresi i migranti, personale settore, imprese for profit., mirate a categorie identificate di materiale, stranieri, beneficiari didella scuola. amministrazioni locali. lavoratori svantaggiati quali protezione internazionale, disoccupati di lunga durata, sussidiaria e umanitaria e donne residenti in aree a bassa richiedenti asilo, migranti. occupazione femminile, giovani inoccupati.

Inclusione sociale come esempio di integrazione tra fondiOT 9 - Promuovere l'inclusione sociale e lottare contro la povertàObiettivo principale della strategia Europa 2020:\"Promuovere l'inclusione sociale, in particolare attraverso lariduzione della povertà, in modo tale da sollevare almeno 20milioni di persone dal rischio di povertà e di esclusione entro il2020\". 19

Esempio di integrazione tra fondi Per il FSEInclusione attiva:– percorsi integrati in grado di combinare diversi tipi di misure afavore del miglioramento della capacità d'inserimentoprofessionale, servizi individualizzati di sostegno, di consulenza e diorientamento, l'accesso a corsi d'insegnamento e di formazionegenerali e professionali, nonché l'accesso a taluni servizi, inparticolare i servizi sanitari e sociali, i servizi di custodia dei bambinie i servizi internet;– modernizzazione dei sistemi di protezione sociale, compresal'elaborazione e l'attuazione di riforme destinate a migliorare ilrapporto costo/efficacia e l'adeguamento delle prestazioni sociali edelle prestazioni di disoccupazione, i dispositivi di reddito minimo ele pensioni, i servizi sanitari e sociali, limitando al massimo i fattoridi disincentivazione al lavoro e le situazioni di stallo. 20

Esempio di integrazione tra fondi Per il FSEIntegrazione delle comunità emarginate, come i Rom:– percorsi integrati d'integrazione nel mercato del lavoro,comprendenti servizi individualizzati di sostegno, di consulenza e diorientamento e l'accesso a corsi d'insegnamento e di formazionegenerali e professionali;– accesso a taluni servizi, in particolare ai servizi di aiuto e diassistenza sociale e i servizi di assistenza sanitaria (anche perquanto riguarda le cure sanitarie preventive, l'educazione sanitariae la sicurezza dei pazienti);– soppressione della segregazione nel settore dell'istruzione,promozione dell'istruzione prescolare, lotta contro l'abbandonoscolastico e misure volte a garantire un passaggio riuscito dallascuola alla vita professionale;– misure volte a combattere i pregiudizi e la discriminazione neiconfronti dei Rom. 21

Esempio di integrazione tra fondi Per il FSELotta contro qualunque discriminazione basata sul sesso, la razza ol'origine etnica, la religione o le convinzioni, la disabilità, l'età ol'orientamento sessuale:– sensibilizzazione delle collettività locali e delle imprese ecollaborazione con loro per lottare contro la discriminazione epromuovere le attività interculturali;– azioni specifiche destinate alle persone esposte alladiscriminazione e alle persone con disabilità o colpite da malattiecroniche, al fine di aumentare la loro partecipazione al mercato dellavoro, rafforzare la loro integrazione sociale e ridurre ledisuguaglianze nei livelli di qualifica e le condizioni di salute. 22

Esempio di integrazione tra fondi Per il FSE• Miglioramento dell'accesso a servizi abbordabili, sostenibili e di qualità, comprese le cure sanitarie e i servizi sociali d'interesse generale;• Promozione delle economie sociali e delle imprese sociali;• Strategie di sviluppo locale realizzate da soggetti locali. 23

Esempio di integrazione tra fondiPer il FESR• investimento nelle infrastrutture sanitarie e sociali al fine dimigliorare l'accesso ai servizi sanitari e sociali e ridurre ledisuguaglianze in materia di salute, dedicando particolareattenzione ai gruppi emarginati come i rom e le popolazioniesposte al rischio di povertà;• investimenti in infrastrutture in grado di contribuire allamodernizzazione, alla trasformazione strutturale e alla vitalitàeconomica dei sistemi sanitari e in grado di generaremiglioramenti misurabili dei risultati in materia di salute,comprese misure di salute online;• investimenti mirati in infrastrutture atte a sostenere latransizione che consiste nell'abbandonare il collocamento inistituti privilegiando l'assistenza di prossimità, al fine diaumentare le possibilità di vivere in modo autonomo nell'ambitodella collettività grazie a servizi di qualità; 24

Esempio di integrazione tra fondi Per il FESR• sostegno agli investimenti in infrastrutture per la custodia dei bambini, la presa a carico degli anziani e la fornitura di cure di lunga durata;• sostegno alla rigenerazione fisica ed economica delle comunità urbane e rurali sfavorite (comprese le comunità rom) al fine di ridurre la concentrazione spaziale della povertà, compresa la promozione di piani integrati nei quali gli alloggi sociali sono accompagnati da interventi in materia d'istruzione, di salute (inclusi per impianti sportivi per i residenti) e di occupazione;• sostegno allo sviluppo delle imprese sociali mediante l'elaborazione di nuovi modelli commerciali e soluzioni innovative che consentano di rispondere alle sfide sociali; 25

Esempio di integrazione tra fondi Per il FESR• sostegno agli investimenti specifici volti ad eliminare e prevenire gli ostacoli all'accessibilità;• promozione delle strategie di sviluppo locale realizzate da soggetti locali mediante il sostegno al rafforzamento delle capacità dei gruppi di azione locale, nonché la preparazione, attuazione e animazione di strategie locali, e mediante il sostegno alle attività concepite e realizzate nel quadro della strategia locale in settori che rientrano nell'ambito di applicazione del FESR in materia d'inclusione sociale e di rigenerazione fisica ed economica. 26

Esempio di integrazione tra fondi Per il FEASR• promozione dello sviluppo locale in zone rurali mediante misure volte a incoraggiare azioni di sviluppo locale avviate da soggetti locali (strategia di sviluppo locale LEADER), mediante investimenti in tutti i tipi di piccole infrastrutture nelle zone rurali, nonché nella creazione, miglioramento o ampliamento dei servizi di base locali per la popolazione rurale, in particolare nelle zone decentrate, e mediante altre azioni volte a migliorare la qualità di vita nelle comunità rurali e l'attrattiva di queste ultime (\"rinnovo dei villaggi\"). 27

La tradizione del FSEAzioni nelle carceri:- di formazione professionale, di orientamento al lavoro. Un sistema consolidato in molte regioni- in uscita presa in carico per tirocini e avvio al lavoro. Iniziative sperimentali e a macchia di leopardoAzioni per soggetti in condizione di dipendenza:- progetti di presa in carico, soprattutto tirociniUna situazione debole e a macchia di leopardoProgetti ma non sistema

Il tirocinio: normativaIl comma 34, art. 1 L. 92/2012 prevede Lineeguida per standard uniformi per i “Tirociniformativi e di orientamento”Le Linee Guida adottate da Conferenza StatoRegioni (24/1/2013) introducono, a fianco deitirocini formativi e di orientamento, la tipologia:c. tirocini di orientamento e formazione o diinserimento/reinserimento in favore di disabili dicui all’art.1, comma 1 L. 68/99, personesvantaggiate ai sensi della L. 381/91

Tirocini tipologia C: vincoliDurata:- per soggetti svantaggiati: massimo di 12 mesi- per soggetti disabili: massimo 24 mesiLe regioni potranno garantire al solo finedell’inclusione eventuali deroghe in materia didurata e ripetibilitàIndennità:- Minimo 300 euro al meseSoggetti promotori: comunità terapeutiche, entiausiliari, cooperative sociali, purché iscritti neglispecifici albi, ove esistenti

Piste di lavoro: 1. nelle regioni (1)9.2.2 “Interventi di presa in carico multiprofessionale finalizzati all’inclusione lavorativa dipersone … prese in carico dai servizi sociali”. Dai progetti al sistema- continuità nelle azioni: avvisi pluriennali,- riconoscimento e definizione della presa in carico multi professionale, vincolo negli avvisi dell’integrazione tra area trattamentale e area dell’inserimento lavorativo,- normative regionali di deroga in materia di durata e ripetibilità dei tirocini (alcune regioni hanno già provveduto), tema del “tirocinio terapeutico”- albi regionali per includere tra i Soggetti promotori dei tirocini comunità terapeutiche, enti ausiliari, cooperative sociali, associazioni terzo settore

Piste di lavoro: 1. nelle regioni9.2.2 “Interventi di presa in carico multiprofessionale finalizzati all’inclusione lavorativadi persone … prese in carico dai servizi sociali”. Dai progetti al sistema- revisione della normazione regionale in tema diaccreditamento lavoro per includere i soggettipromotori dei tirocini per lo svantaggio?- oggi le agenzie formative sono impegnateesclusivamente in azioni nelle carceri (gli allievisono assicurati), quale formazione propedeuticanei percorsi per l’inserimento lavorativo èpossibile?

Piste di lavoro: 2. azioni di sistemaInterlocuzione delle associazioni del Terzo Settore con ilDPA e il Coordinamento Lavoro delle regioni in tema di:- tirocini e modellizzazione delle attività rivolte ai soggetti in condizione di dipendenza,- modelli di connessione e di costruzione di relazioni stabili con il mondo produttivo, sia nei confronti della cooperazione sociale, sia nei confronti delle imprese sociali,- passaggio a un sistema che utilizzi le opzioni di semplificazione dei costi consentite dal Regolamento 1303/2013 (UCS), in relazione alle azioni di accoglienza, orientamento/formazione al lavoro, accompagnamento, tutoraggio (sia durante i tirocini, sia ad assunzione avvenuta), incontro domanda/offerta etc. rivolte ai soggetti in condizioni di dipendenza.

Piste di lavoro: 2. azioni di sistema (2)Interlocuzione delle associazioni del Terzo Settore con ilDPA e il Coordinamento Lavoro delle regioni in tema di:- elaborazione di un catalogo di buone pratiche,- modelli e promozione di relazioni con le impresea. del privato sociale, anche al fine di ampliare la gamma dei servizi offerti (es. somministrazione e collocazione diretta),b. del privato che, nell’ambito della Responsabilità Sociale di Impresa, intende sperimentarsi nell’inserimento lavorativo dello svantaggio (incentivi Vs volontarismo, condizioni per la collaborazione es. progettualità condivisa, tutoring etc.)- modelli e sperimentazione di azioni di accompagnamento alla creazione di impresa, anche facendo ricorso agli strumenti di ingegneria finanziaria (microcredito, fondi di rotazione, di garanzia etc.) attivati dalle Regioni

Piste di lavoro: 2. azioni di sistema (3)- Modelli e sperimentazione di azioni di educazione finanziaria, sia formative, sia in collaborazione con altri soggetti (es. Fondazioni bancarie),-…


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