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Martello 10

Published by Associazione culturale Zenit, 2015-08-07 03:44:55

Description: Martello numero 10 - settembre\ottobre 2014

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CHI SIAMOL’Associazione Culturale Zenit nasce come comuni- senti il bisogno di un tangibile aiuto alla comunità età militante già nel 2003 costituendosi poi ufficial- verso tutti quei popoli che vedono stringersi intorno amente nel dicembre del 2005. Le nostre posizioni sè la morsa livellante dell’imperialismo e che lottanonon possono essere etichettate nelle classiche categorie per la propria sovranità.di destra o sinistra. Abbiamo radici culturali che si La nostra caratteristica principale è sicuramenterifanno al fascismo ma non per questo possiamo ac- quella di non voler essere il solito gruppo politico checettare di essere storicizzati o emarginati dalla storia. abbia obiettivi di egemonia o che abbia come scopoNoi vogliamo confrontarci con il presente, analizza- la sola mera aggregazione fine a se stessa. Noi vo-re i fatti e trarne da esse le indicazioni valide e neces- gliamo formare ragazzi e renderli liberi dalle logichesarie per costruire il futuro. Il nostro motto è sempre della democrazia occidentalista, noi vogliamo che istato Filtra la Verità e il nostro simbolo è una ma- ragazzi possano aspirare a trasformare la propriaschera antigas perchè crediamo che attraverso que- rabbia, la propria suggestione nei confronti di sim-ste categorie create ad arte e attraverso il caos creato boli e tradizioni in sentimenti costruttivi, perchè a noidalla modernità il sistema allontani l’uomo dal vero piace la sostanza e della superficialità non sappiamoe dal reale. Quindi il motto Filtra la Verità vuole che farne. Noi vogliamo che i ragazzi e gli uominiesprimere in modo diretto e provocatorio il nostro che si avvicinano abbiano voglia di sapere, appro-approccio critico verso i mass media ma il nostro fondire perchè solo respirando liberamente si puòpensiero politico non si ferma qui, ovviamente noi di diventare soldati addestrati, perchè per noi non esisteZenit non siamo solo una Associazione Culturale che l’agire senza il pensiero. Il nostro operato di mili-si occupa di controinformazione ma siamo soprat- tanti politici è quindi riscoprire la gioia di donarsi etutto una comunità militante e cioè un nucleo di per- di metterci a disposizione di tutti coloro che sono stufisone che persegue la formazione umana dei propri di accettare la realtà che ci viene preconfezionata dalmembri attraverso appunto l’impegno comunitario sistema attraverso la manipolazione delle informa-e militante che mostrando uno spiccato interesse ver- zioni e della cultura. Per questo motivo quindi il no-so i temi dell’approfondimento culturale e dell’infor- stro motto è FILTRA LA VERITA’ e invitiamomazione determina il proprio agire politico. anche voi ad indossare come noi le maschere antigasI nostri punti cardini sono i seguenti: per resistere ai gas omologanti di questa coatica so--noi crediamo che l’unità, l’indipendenza e l’integri- cietà moderna che sta allontanando sempre più l’uo-tà territoriale della Patria debbano risultare l’obiet- mo dal vero e dal reale.tivo essenziale della politica estera del nostro paese;-crediamo nella Tradizione, nella concreata rea-lizzazione di una comunità europea e rifiutiamo lasubordinazione di quest’ultima alle subculture disu-manizzanti quali mondialismo, plutocrazia e nichi-lismo;-crediamo nella solidarietà, ogni qual volta si pre-

IL MARTELLODopo una breve pausa di riflessione abbiamo deciso agente esterno, sempre avrà ragione di chi, sogget-di riprendere a martellare perchè Zenit senza il suo to al richiamo dell’istintività, tenterà di scalfirneMartello non poteva continuare la sua opera di con- la massiccia fermezza con un gesto estemporaneo,troinformazione, perchè Zenit senza il suo Martello violento e chiassoso. Gutta, la goccia, trova la suaera orfano di una parte importante del suo operato forza nella volontà di dominare ogni vezzo ad ab-che in passato lo aveva caratterizzato per la serietà e bandonarsi in un disordinato ed inconcludente getto.dedizione con cui chi prima di noi lo aveva ideato e Al contrario, a renderla efficace è la sua capacità dicurato rendendoci orgogliosi del nostro disinteressato riconoscere la ponderatezza e la costanza quali virtù.approccio alla militanza politica. Il Martello allora Il gesto ritmico, scandito dal suono basso e ripetiti-ritorna per fare da megafono alle nostre ambizioni e vo che ne sancisce la monotona caduta, è il simboloal nostro sano modo di fare politica e allora ecco che della sua vittoria su di un nemico che non può vin-ritorna forte in noi quel monito che abbiamo fatto cere in altro modo, se non col suo continuo stillicidio.nostro attraverso la locuzione latina Gutta cavat la- E’ dunque solo attraverso questa azione costante epidem. Questa frase latina resta sempre la più adat- perfettamente coerente che la goccia potrà perfo-ta per descrivere il nostro pensiero e agire politico, rare la pietra (gutta cavat lapidem, appunto). Illa paternità è da ricercare nel poeta Ovidio, sebbene tempo sarà garante della bontà della sua meticolosaripresa e riadattata anche in prosa da diversi autori azione, inosservata dallo sguardo distratto dei suoifino in età medievale, è la formula dialettica che ab- contemporanei, eppure fieramente implacabile nelbiamo designato ad emblema del nostro organo di perseguire il proprio obiettivo. Nella sensibilità deidiffusione. nostri avi, la dimostrazione che la natura custodisceTre parole che, nella loro inflessibile semplicità, pos- ancestrali riferimenti dai quali poter trarre ispira-siedono una forza intrinseca che può essere sprigio- zione. Le coscienze, oggi sopite dall’intossicazione enata solo attraverso la perseveranza della lotta, così dall’alienazione dei media di massa e della società deirendendo fede alla cultura delle idee che diventano consumi, potranno essere scavate per mezzo del la-azione. Lapidem, la pietra, dall’aspetto fermo, in- voro durevole dell’informazione libera e dall’esempiocrollabile, apparentemente insormontabile da ogni del sacrificio e della militanza.

Risiko ucraino tata da immagini satellitari diffuse dalla NATO stessa. Era impensabile che il gigante russo, forte di un eser-di Jacopo Trionfera cito numericamente 8 volte superiore rispetto a quelloLa situazione in Ucraina, nella zona compresa tra a disposizione di Kiev, potesse continuare a tenere unDonetsk e Krasnodon, quest’ultima al confine con la basso profilo in questo frangente. Dove basso profi-Russia, appare tutt’altro che pacificata. Nonostante lo avrebbe assunto il significato, da parte di Mosca,l’incontro tra i Presidenti dei due paesi – Putin e Po- di un tacito assenso alle granate e ai bombardamentiroshenko – di qualche giorno fa potesse far pensare ad su Donetsk, all’esodo di 900 000 cittadini dall’Ucrainaun’imminente soluzione del conflitto, attraverso un ri- orientale verso la Russia e ai 2000 morti dall’inizio delassetto federale dell’Ucraina che incontrasse le aspira- conflitto. Vero è che nessun governo al mondo riusci-zioni dei territori ad Est a maggioranza russofona, un rebbe ad evitare un’azione armata di fronte alla pos-nuovo fronte di guerra è stato aperto. Questo è avvenu- sibile perdita di controllo dei propri territori. In que-to nella estremità sud-orientale dell’Ucraina, frazione sto caso, tuttavia, è difficile riuscire a concepire unadi territorio di notevole importanza strategica perché guerra civile tra individui che fino ad una settimanabagnata dal Mare di Azov, in direzione del quale, dopo prima convivevano come dirimpettai in maniera delaver rotto l’assedio di Donetsk perpetrato dalle truppe tutto pacifica. Soprattutto perché parliamo di uomini,di Kiev, i ribelli filorussi cercano un collegamento che donne e bambini della stessa etnia, quindi con sto-porterebbe direttamente a Rostov sul Don, nel cuore ria, cultura, modi di vivere e comportarsi identici. Didella Russia meridionale europea. Tuttavia, la notizia fronte a tutto questo, l’atteggiamento di Washingtonche sui media occidentali ha suscitato più clamore e ha cercato fin dall’inizio di provocare uno scollamen-che ha dato il la ad un nuovo progetto di espansio- to tra l’Europa e Mosca, attraverso la sollecitazione,ne delle basi militari NATO nel Baltico e nei paesi che non ha tardato a trasformarsi in realtà, di sanzio-dell’Est, è stata l’entrata di 1000 soldati russi in territo- ni economiche e blocchi delle esportazioni da paesirio ucraino nelle vicinanze di Krasnodon, documen- europei verso la Russia nel settore agroalimentare. Le perdite per l’Italia sono stimate in 2 miliardi di Euro, per l’Europa 6. L’effetto collaterale, inoltre, sarà quello dell’arrivo di prodotti europei sui mercati italiani non esportati verso Est, con un conseguente abbassamento dei prezzi delle merci. L’Europa tace ed acconsente e , come avvenuto per il Medio Oriente con destabilizza- zioni e conseguenti flussi migratori intercontinentali, paga di tasca propria i capricci della Casa Bianca, la quale ha intenzione, inoltre, di allargare la già estesa rete di basi NATO in territorio europeo. Il progetto, insieme con l’insediamento di nuove strutture militari in Polonia e nei paesi baltici, prevede che in queste aree vengano stanziati militari provenienti da Germa- nia, Usa e Inghilterra. In questo senso Angela Mer- kel, fino a adesso figura politica di raccordo tra Italia, Francia e Spagna, contrarie ad un ampliamento dello spettro NATO in Europa e Inghilterra e paesi dell’Est europeo e recentemente Svezia e Finlandia , invece favorevoli, sembra essersi convinta della necessità di questo “riequilibrio”. Riguardo al blocco esportativo italiano, Federica Mogherini, attuale Ministro degli Esteri, ha deciso di concedere il proprio assenso più per ottenere l’ambizioso traguardo di Alto Rappresen- tante della politica Estera dell’Unione Europea che per una (impensabile) reale convinzione. Un alto colpo ad un export italiano già in affanno, uno dei pochi settori che ancora tiene in moto la nostra disastrata econo- mia.

Siria, Iraq ed il caos mediorientale bilità in maniera laica e non religiosa di un mosaico di etnie che tutta quell’area persiana e araba compone.di Matteo Caponetti In questo i governi baathisti, che sono social-nazio-La questione Isis e/o Isil è ovviamente molto com- nalisti e laici, avevano dato un equilibrio tra le di-plicata, come d’altronde abbiamo imparato a capire verse componenti sociali e religiose, attraverso unper qualsiasi cosa che riguarda questo nostro mondo antisionismo obbligato, una politica di convenienzaglobalizzato. Il problema è ancor più complicato se e di precario equilibrio nella gestione degli interessisi richiede un’analisi politica ad essa correlata, che in nazionali ed economici e quelli da intrattenere invecequanto tale non può fermarsi quindi ad un tifo e nè con i paesi confinanti così come con quelli con i pa-ad un’analisi sociologica, ma richiede almeno l’indi- esi occidentali. Ora così come successe con l’Iraq staviduazione parziale di una soluzione. Possiamo però accadendo con la Siria, tentare di rovesciare un gover-affermare oggettivamente e storicamente che tutto è no autoritario che garantiva però una convivenza trapartito da lontano, ma non troppo lontano perchè se diverse etnie, ha fatto esplodere la più cruenta guer-l’analisi deve riguardare lo scacchiere mondiale allo- ra civile che la storia moderna abbia mai conosciu-ra geopoliticamente parlando si potrebbe individua- to. Si contano più di 200.000 morti sul campo, cittàre nell’invasione americana dell’Iraq e la conseguente e villaggi interi distrutti (basti pensare alla storia dicaduta del regime di Saddam lo spartiacque decisivo. Aleppo, completamente distrutta dai più aspri com-La fine del regime di Saddam ha infatti scoperchiato battimenti che si ricordi dopo la seconda guerra mon-un vaso di pandora fino ad allora più o meno control- diale), il pericolo di genocidio di intere minoranzelato, sì in maniera autoritaria da una minoranza sun- religiose che vivono da secoli in quelle terre, ha favo-nita (badate bene sunnita in un paese a maggioranza rito così l’inserimento dei fondamentalismi religiosi,sciita, il contrario di quanto accade in Siria governato vedi quello musulmano di stampo wahabita (setta delda una minoranza alawita/sciita in un paese a mag- sunnismo). Ora non si può prescindere e non si do-gioranza sunnita), ma che però garantiva la governa- veva prescindere dal capire (Italia compresa) che in- vece di foragiare, sostenere e finanziare le rivolte della primavera araba, demonizzare quei governi in carica, essersi accecati dal voler accellerare un percorso di esportazione del sistema democratico e aver ceduto alle pressioni sioniste-israeliane di voler abbattere il nemico confinante (e qui solo per citare i più noti Si- ria, Libano, Iran oggi e Iraq ieri) nell’ottica di una ri- soluzione del problema palestinese e non solo, è stato un errore madornale, da sprovveduti ed incoscienti. Tutto è stato frutto anche di un’impostazione ideolo- gica tutta appartenente alla nostra società perbenista e cieca, da considerazioni politicamente corrette e da quelle politiche di integrazione verso l’immigrazione che qualcuno ha volutamente forzato presentandole come vincenti e ponendo l’argomento come un dato di fatto incontrovertibile. Invece i fatti stanno dimo- strando esattamente l’opposto. Figli di seconda o terza generazione di quegli immigrati venuti a trovare un futuro migliore nei nostri paesi industrializzati e con- sumistici hanno preferito la Jihad al nostro modello di società, hanno preferito tagliare le gole e le teste dei loro consanguinei nei paesi d’origine, hanno preferi- to bruciare le bandiere delle nazioni in cui sono nati, hanno preferito il macabro rito medievale della guerra santa piuttosto che gli arcobaleni delle parobole paci- fiste dell’occidente. Trovano terreno fertile in questo marasma anche le idee di invasate e pericolose gior- naliste del passato come Oriana Fallaci o quelli attuali

come Gad Lerner che non fanno altro che alzare muri pericoloso, tutto è (apparentemente e volutamente oe ricercare nella religione la colpa di questo caos. Inve- no) fuori controllo politicamente, economicamente ece è tutto il contrario, ma a nessuno importa, impor- socialmente. In conclusione e in sintesi per non soc-ta solo trovare una motivazione, una scusa o meglio combere e non insaguinare anche il nostro futuro, èun cavallo di troia per convincere un opinione pub- inutile trovare mezze misure, perchè tanto non se neblica sempre più distratta e menefreghista per dimo- esce, tifate tutti per l’esercito arabo siriano, noi l’abbia-strare che il modello di società occidentale in cui noi mo capito da subito e ogni giorno ammiriamo i sol-viviamo è il migliore e il più giusto e quindi espor- dati di Assad, un esercito di eroi in un mondo di iene.tabile ovunque nel mondo per il bene dell’umanità.Stiamo vivendo il momento così come se fosse unfilm, e allora noi vi chiediamo perchè mai dovremmoindignarci e farci trascinare dalla macchina mediati-ca per un’esecuzione quando non ci indignamo perle fucilazioni di massa a sangue freddo ad esempio di1500 persone riprese con tanto di video? Perchè inor-ridire per la decapitazione del coraggioso reporter diguerra americano e far passare come notizia di cro-naca l’assassinio di 200 soldati siriani da parte deglistessi assassini di James Foley? Semplice ci droganoattraverso la macchinazione mediatica dello scontrodi civiltà da loro stessi creato e voluto e noi in questomodo facciamo per primi il gioco mentale di viverenell’hollywoodiano mondo a stelle e striscie, dove ciimpegnano a suggestionarci davanti alle stronzate chemettono o no in scena o che per lo meno decidono difar diventare oggetto di argomento nelle nostre vite.La politica estera americana e di conseguenza la nostraè letteralmente un disastro, perchè ora l’unico modoper rimediare a questo obrobrio pericolosissimo chehanno creato sarebbe stato quello di ammettere i pro-pri errori e riaprire a quegli stessi regimi che stannoresistendo sul campo contro questo scempio jihadista,sostenere quindi la Siria di Assad, il Libano di Hezbol-lah, ricucire i rapporti con l’Iran (operazione in partegià avviata) per ricostruire un Iraq distrutto, trovareuna soluzione autoritaria in Libia che metta d’accor-do come fece Gheddafi una società tribale complicataesistente in quel paese che nello sbandamento totale siè dovuto rivolgere a questi pazzi tagliagole. Ed inve-ce no, si preferisce continuare a far finta che ci sianoaltre vie quando queste non esistono. Bisognerebbefar capire ad Israele che o convive senza estremismicon i paesi arabi confinanti e smette di far pressioni,così da permettere ai palestinesi di compiere quell’iternecessario per vedersi riconoscere il diritto di avereuna terra (la loro terra) e di costituirsi come stato, ola situazione nel vicino oriente diventerà sempre piùingestibile e sempre più pericolosa rispetto al passa-to sia per la nostra sicurezza e sia per i nostri inte-ressi italiani ed europei. Bisogna capire al più prestoche la globalizzazione in medioriente ci sta dandol’opportunità di riflettere mostrando il suo volto più

Terrorismo, un significato dalle mille (non) come chiaramente emerge dalle parole di Op- applicazioni diverse penheimer, padre dell’atomica, che ben conosce- va lo scarso interesse strategico delle due località.di Johannes Balzano Vinta la guerra, gli atti terroristici sulla popola-Una sottile linea rossa che viene gestita con cura da zione, furono fatti passare da Churcill come do-coloro che detengono lo jus belli e che in molti casi vuti per sconfiggere il “male assoluto”, giustifi-mostra una perversione disordinata da quelli che sono cazione che divenne dottrina, da Washingtoni rapporti tra Stati e tra Stati e organi non statuali, divi- ci fu estremo silenzio, il quale divenne un com-de il significato della parola terrorismo in molte e mil- portamento consuetudinario per la Casa Bianca.le sfaccettature. Nel 1793, con l’avvento di Robespierre Gli anni ’70 videro emergere il terrorismo arabo-pale-in Francia, i suoi seguaci furono definiti Terroristi in stinese (di stampo nazionalista e anticolonialista). Unquanto coloro che attuavano il Terrore, per ripulire terrorismo che colpì l’Europa per destare attenzionela Francia dai suoi “traditori”. Questa accezione po- sulla Gerusalemme occupata da Israele e le migliaiasitiva fu rovesciata e ripristinata per tutto l’Ottocento, di morti senza voce; vicino a questo, tra le derive ide-protagonista dei primi attentati anarchici, socialisti ologiche del bipolarismo, si sviluppò quello di stam-e nazionalisti ai danni dei sovrani, facendo del regi- po Islamico, contiguo nei territori a quello arabo-pa-cidio più una norma che un’eccezione (1880-1904). lestinese, ma di matrice diversa e anche antagonista.Nella classica definizione di Terrorismo, troviamo un Diversità ad oggi fatta passare come una sostanzialebuco nero che va dal 1904 al secondo dopoguerra, eguaglianza che inganna gli spettatori della scena glo-quando il terrorista principale diventa lo Stato Nazio- bale, i quali si immedesimano in uno scontro di Ci-nale che rovescia in maniera definitiva gli schemi di viltà, ultimo stadio per il quieto vivere Occidentale.battaglia. Mentre resta vivo infatti il terrorismo non Negli ultimi tredici anni, dall’attentato alle Torri Ge-statuario (vedi Sarajevo 1914), con l’avvicinarsi della melle, il termine terrorismo ha ottenuto una valen-Seconda Guerra Mondiale, lo scopo degli Stati “libe- za mass-mediatica senza precedenti, confermandoral-democratici” di imporre un ordine economico-i- come il suo uso, o meglio abuso, sia nelle mani dideologico, fa sviluppare tecniche di guerra “non-con- coloro che detengono, come detto prima, lo jus bel-venzionali” che prevedevano l’attacco indiscriminato li, che possiamo riconoscere come i principali attoridella popolazione civile, tecnica attuata nei bombar- del Consiglio di Sicurezza Onu. Le contraddizio-damenti alleati della Germania e dell’Italia. Il Moral ni del termine terrorismo, che viene oramai solo eBombing aveva come obiettivo l’innalzamento dei soltanto usato per indicare la violenza islamica o dicosti della guerra per l’avversario, facendo ricadere qualche entità non statuale meno rilevante, si trova-le sofferenze sulla popolazione inerme, cercando di no tutte nell’agire dei grandi attori, i quali nascondocreare uno strappo tra consenso politico e governo. il terrorismo statuale da loro esercitato, dietro il veloAtto terroristico per eccellenza furono le due Bom- della sicurezza globale e democratica. A macchiar-be Atomiche di Hiroshima e Nagasaki, obietti- si di atti terroristici non sono stati soltanto i corpivi non diretti, ma colpiti per far arrendere Tokyo, della Nato a Belgrado col bombardamento a tappeto del 1999, ma anche le Nazioni Unite che promossero l’embargo all’Iraq, scatenando così una serie di epide- mie e sofferenze umanitarie sulla popolazione civile. Stessa questione per quella del Medio Oriente. La Si- ria di Assad fronteggia delle forze non statuali, ma riconosciute da molti paesi (e ben rifornite), facendo confondere in un misto di violenza e barbaria la fi- gura del partigiano e del terrorista. Israele dal canto suo bombarda, secondo le sue fonti, Gaza per scovare i terroristi, rei tra l’altro di farsi scudo della popola- zione. Anche qui vengono colpiti indiscriminatamen- te ospedali, scuole e case, e il terrorismo viene scam- biato per resistenza e la resistenza per terrorismo. Citare tutti i casi diviene quasi impossibile, ma il ter- rorismo nel corso dei secoli ha avuto diverse accezioni che sono state tutte decise da chi deteneva e detiene

la forza coercitiva. La problematica è quindi trovare Matteo Renzi il salvatoreuna definizione riconosciuta in ambito internaziona-le, tentativo ormai accantonato dagli attori mondiali, di Jacopo Trionferai quali preferiscono malleare di volta in volta un ter- Come mediterranei, eredi di Plauto e De Filippo,mine usato a proprio comodo, o meglio non usato in amiamo la messa in scena che sappia sollecitare il no-maniera consona. Possiamo solo concludere che l’atto stro interesse provocando, di tanto in tanto, un risoterroristico, seppur non trova definizione, è ormai un di alleggerimento per le nostre pesanti vite. Siamofenomeno che interessa ogni azione di guerra dalla anche però uomini del nostro tempo, ammaliati dallaSeconda Guerra Mondiale ad oggi, soprattutto perché società dello spettacolo e dallo strapotere dell’imma-a colpire gli indifesi, o meglio il bourgeois hegliana- gine, non esteticamente intesa come evocante un su-mente parlando, colui che guarda solo il suo aspetto blime Bello ma come surrogato e sostituto di un realeprivato, chiedendo allo stato solo protezione fisica, e sostanziale contenuto. Quando ci interessiamo allaè stato sia l’attore statuale, che l’attore non statuale, cosa pubblica, più che guardare le realizzazioni pra-soltanto che il primo crea, esegue e subisce il diritto tiche di questo o quel personaggio politico, nei con-internazionale, il secondo subisce il diritto penale, fronti del quale siamo temporaneamente attratti allacadendo quindi in un’accezione più che negativa, so- stregua della rapidità con cui leggiamo un suo “tweet”,prattutto se conosciamo quanto a volte è stato inerme, ci soffermiamo su sue caratteristiche effimere, comedi fronte alle decisioni unilaterali, il diritto interna- l’oratoria, lo stile nel presentarsi o la sua vita privata.zionale. Dimentichiamo, tuttavia, di verificare quanto gli atti successivi alla sua elezione siano stati conformi alle promesse che ci aveva fatto quando virtualmente ci abbracciava da un cartellone con un sorriso da idiota. Possiamo ben comprendere, in tempi di magra di proposte e contenuti politici, l’abbaglio avuto da molti per l’attuale Presidente del Consiglio italiano , Mat- teo Renzi. Partiamo intanto dalla psicologia di massa dell’italiano medio, che in questo periodo percepisce il proprio paese come fortemente debole e carente di autorevolezza in Europa, di fronte alle istituzioni comunitarie e rispetto ad altri paesi – magari econo- micamente più forti come la Germania – che hanno imboccato o stanno imboccando prima di noi la stra- da della ripresa. Renzi, in questo senso, rappresenta un motivo di vanto, vuoi perché votato all’Europar- lamento con il 40 % dei voti – risultato senza eguali in nessun altro paese dell’Eurozona – vuoi perché, in-

serito nello schieramento del Partito Socialista Euro- sfiora la deflazione, un meccanismo che inevitabil-peo, che ha ottenuto anch’esso una larga maggioranza mente porta l’individuo, per via dell’abbassamentonell’ultima tornata elettorale comunitaria. Le frase più continuo dei prezzo, a rinviare a tempo indetermi-inflazionata è stata: “Finalmente uno che in Europa nato le proprie spese per consumi e per investimenti.ci fa rispettare, ora ci ascolta anche la Merkel”. Pec- Ma non perdiamoci d’animo, ogni cosa a suo tem-cato che di Eurobond, ovvero una reale mutualizza- po! Ora ci meritiamo le vacanze e l’agognato ripo-zione dei debiti sovrani fra paesi che si proclamano so. Peccato che per buona parte della classe me-solidali nei confronti dell’Euro ma non dei popoli che dia più di dieci giorni di ferie non sarà possibileil denaro devono spenderlo, non se ne parli o se ne concedersi, meglio risparmiare gli 80 Euro per ilparli poco e che il non conteggio delle spese per in- pagamento della Tasi. Le signore italiane inve-frastrutture nel calcolo del deficit per l’Italia l’ex sin- ce sfogliano “Gente”, sognando una visita agli Uf-daco di Firenze ancora non sia riuscito ad ottenerlo. fizi con la moglie di Renzi e il cane di Berlusconi.Ma Renzi rappresenta soprattutto, per teste a vol-te troppo pesanti per conservare attitudine al movi-mento, il superamento di un’impasse, ovvero dellalentezza nell’approvazione delle leggi, derivata sto-ricamente all’Italia dal continuo rimbalzo dei testidelle stesse tra Camera e Senato. Attraverso una ri-forma costituzionale, infatti, Matteo Renzi intenderafforzare la capacità del potere esecutivo rispettoal legislativo, attraverso un Senato che non darà piùla fiducia al governo e che non sarà più elettivo macomposto da sindaci e consiglieri regionali e che po-trà proporre dei suggerimenti di modifica di leggiche la Camera potrà approvare o rifiutare nel giro di20 giorni. Quello di cui non si parla, però, in questamistica esaltazione della velocità, condita qua e là datoni vagamente un po’ autoritari del premier (“o leriforme o cade il governo”), è del fatto che 800 leg-gi, approvate dalle Camere durante i governi Monti,Letta e Renzi stesso, non siano ancora entrate in vi-gore per mancanza di adeguati regolamenti attuativi.Quindi Matteo Renzi rappresenterebbe finalmente,dopo anni di berlusconismo e anti-berlusconismo, dimaggioranze risicate e di facili perdite di consensi, ilgoverno forte in grado di cambiare il paese, di agireconcretamente, senza dare retta alla noiosa e ripetitivaCgil o alla Confindustria. Anche qui, però, attenzionea non tralasciare il passaggio tra discorso e realizza-zione dei propositi. Se è vero che Renzi ha tassato lerendite finanziarie, tagliato gli stipendi di molti supermanager della pubblica amministrazione, aumentatodi 80 € la busta paga dei redditi medio-bassi, soste-nuto la causa della responsabilità di civile dei magi-strati e la lotta alle correnti all’interno della magistra-tura stessa, cosa ne è dell’Italia a livello economico?Chiediamo all’Europa di essere magnanima sul-la valutazione dei nostri parametri economici, manon ci sono segnali sensibili che facciano intra-vedere una possibilità di ripresa dal punto di vi-sta produttivo, occupazionale, degli investimenti,dei consumi, della natalità. Con un’inflazione che

Breve storia delle privatizzazioni italiane 2)Svalutare la lira per comprare la me- glio industria italiana a buon mercato.di Cristiano Ruzzi 3)Attuare un piano che avrebbe, di volta in vol-Correva l’anno 1992, mese di giugno. Nel 1989 c’era ta, privatizzato le varie imprese pubbliche.stato il crollo del muro di Berlino, simbolo della guer- Ognuno di essi agì come un coltello multi uso svizzerora fredda. Nel 1991 l’Urss, dopo un fallito colpo di sta- per smembrare a pezzi l’economia italiana e agevolareto, si era dissolta alla fine di quell’anno. Nel Febbraio il dominio economico finanziario dell’èlite occidenta-del 1992 era cominciato Tangentopoli, che avrebbe le: la Standard & Poor’s declassò il debito italiano. Ge-segnato l’intero crollo di una classe politica che per orges Soros, cittadino americano collegato con l’altaoltre quarant’anni era stata al potere e, nel Maggio del finanza americana, fece crollare la nostra moneta e le1992 Falcone, che stava avviando delle indagini sui azioni di molte aziende italiane. A causa di questi at-flussi di denaro sporco, venne ucciso dalla mafia as- tacchi, la lira perse il 30 % del suo valore e anche neglisieme alla sua scorta. Il mese successivo a quell’atten- anni successivi subì delle forti svalutazioni. Qualchetato, il 2 giugno 1992, festa della Repubblica, al porto anno dopo la magistratura italiana procederà controdi Civitavecchia approdò il panfilo reale Britannia, Soros, senza alcun successo. Nel frattempo, nello stes-affittato per l’occasione da “British Invisible”, una so- so mese, era salito al potere Giuliano d’Amato il qualecietà di Londra occupata nel promuovere il Made in era in perfetta sintonia con gli speculatori che vole-Britain nel mondo. A bordo del panfilo che poi salpò vano appropriarsi dell’Italia. Infatti una delle primeper l’Isola del Giglio facendo ritorno in serata, c’erano cose che fece il suo governo fu quella di trasforma-le principali èlite del potere anglo americano, le prin- re gli Enti statali in Società per Azioni, in modo talecipali grandi banche del mondo occidentali (Merrill che l’èlite finanziare potesse controllarli ed in seguitoLynch, Goldman Sachs e Salomon Brothers) più di- rilevarli. Dopodiché, il 9 settembre, il governo chieseversi italiani tra cui Mario Draghi (l’attuale presidente al Parlamento di approvare una legge delega che glidella banca centrale europea) che, come disse poi in avrebbe consentito di cancellare le spese, aumentare leseguito, salì sulla nave, fece un discorso introduttivo tasse, bloccare i salari pubblici ogni volta che la Bancae scese prima che essa salpasse, Beniamino Andreatta d’Italia dichiari l’emergenza economica. Tra il 13 ed il(ex dirigente dell’Eni) e Riccardo Gallo (allora vice- 17 settembre, l’Italia è in piena crisi: la lira è svalutata epresidente dell’Iri). Che cosa successe durante quel- successivamente si esce dallo SME, il sistema moneta-la breve crociera sul Britannia? Innanzitutto alcuni rio europeo. Per arginarla il governo Amato è costret-dirigenti delle imprese pubbliche, che erano saliti to a varare una legge finanziaria da 100.000 miliardi:sulla nave, vennero eruditi dai funzionari della City aumento delle tasse, aumento dell’età pensionabile,Londinese sulle bellezze del libero mercato e sulla blocco di stipendi, privatizzazioni ecc… . Il 28 giugnonecessità delle privatizzazioni dopodiché si discus- 1993, il Movimento Solidarietà svolse una conferenzase e si progettò un piano che aveva questi obiettivi: a Milano, in cui venne rese nota a tutti la riunione sul1)Permettere agli anglo americani di met- Britannia e ciò che ne era derivato. I compici furonotere le mani sul 48 % delle aziende italiane il ministro del Tesoro Piero Barucci, l’allora Direttore di Bankitalia Lamberto Dini e l’allora governatore di Bankitalia Carlo Azeglio Ciampi. Altre responsabili- tà vanno all’allora capo del governo Giuliano Ama- to e al Direttore Generale del Tesoro Mario Draghi. Passano gli anni, dopo il governo Amato si succedono altri governi ma la storia è sempre la stessa: nel settore del gas e dell’elettricità apparvero molte aziende priva- te. Nel 1992 Trenitalia diventa privata. Nel 1997 la Te- lecom si privatizza. Nel 1998 le poste italiane diventa- rono una S.p.a. Le autostrade si privatizzano nel 1999. Tra il 2013 ed il 2014 il governo Letta ed, attualmente, il governo Renzi, stanno avviando delle riforme per privatizzare l’Eni, l’Enel, Finmeccanica e completare la privatizzazione delle poste italiane e dell’Enav, l’En- te nazionale assistenza al volo. In tutti questi casi, dove sono apparse le privatizzazioni la situazione è sempre la

stessa: nel settore del gas e dell’elettricità apparvero anno in cui fu demolita un’intera classe politica e,molte aziende private. Nel 1992 Trenitalia diventa al suo posto, ne venne istituita un’altra che, fili inprivata. Nel 1997 la Telecom si privatizza. Nel 1998 mano, era comandata dalle principali dirigenze eco-le poste italiane diventarono una S.p.a. Le autostra- nomiche italiane ed occidentali d’oltremare, peg-de si privatizzano nel 1999. Tra il 2013 ed il 2014 giore di quella precedente, avviando quella che sa-il governo Letta ed, attualmente, il governo Renzi, rebbe diventata la cosiddetta seconda Repubblica.stanno avviando delle riforme per privatizzare l’Eni,l’Enel, Finmeccanica e completare la privatizzazionedelle poste italiane e dell’Enav, l’Ente nazionale assi-stenza al volo. In tutti questi casi, dove sono appar-se le privatizzazioni la situazione è sempre la stessa:licenziamenti, truffe a danni dei risparmiatori, de-grado dei servizi e vari problemi di diverso genere.Ovviamente tutto questo a chi ha giovato? Ma all’èliteeconomica Italiana, che ha acquisito somme enor-mi e all’èlite anglo americana che ha potuto esercita-re un’enorme controllo sui cittadini, la politica e sulnostro intero paese tant’è vero e, si noti bene, tutti igoverni che hanno approvato queste serie di rifor-me (Governo Amato, Prodi, Monti, Letta e Renzi)sono tutti governi “tecnici” governi asserviti sì alpotere d’oltremare, ma che nessun Italiano ha maivotato e che dovevano impedire a tutti i costi difar arrivare al potere neanche un’idea, sia che fos-se tale e che fosse, soprattutto, per il bene dell’Italia.Ma perché nessuno, nonostante sia poi venuto alloscoperto i fatti avvenuti sul Britannia, ha mai fattoqualcosa per cambiare tutto ciò? Il fatto è che la classedirigente Italiana, di cui ho parlato all’inizio dell’arti-colo, pur essendo una classe politica di cui si sapevabenissimo la vasta proporzione di corruttibilità, erauna classe dirigente nazionalista, troppo italiana e,pertanto, troppo scomoda ai lor signori che sul Bri-tannia, avevano architettato un così diabolico pianoper mettere le mani sul nostro paese tant’è vero chenel discorso di Draghi, a cui ho accennato sopra, eglidisse chiaramente che il problema principale ad una“riforma” del sistema finanziario italiano era rappre-sentato dal sistema politico. Guarda caso, con manipulite, i partiti della prima Repubblica, eccetto il PCIche, nel 1991, era diventato PDS (Partito Democraticodella Sinistra) furono letteralmente spazzati via e per-sonalità come Bettino Craxi il quale, nonostante i suoidifetti, era riuscito a tenere testa agli americani (famo-so il suo No alla base americana di Sigonella) e avevasì un’idea di Europa unita, ma con un ampio respiromediteranno e con una particolare attenzione ai paesiarabi, con un mercato effettivo per la corrispettiva for-za dei singoli paesi membri, furono costretti all’esilio.Il male che purtroppo attanaglia l’Italia esiste. Maè un male che, a dispetto di quanto si pensi, ha ra-dici lontane. Esso proviene da quel lontano 1992,

La Dama dell’alto castello tori, tra loro morì anche una nobil donna di nome Esclarmonda la dama del castello. Il catarismo nacquedi Marco C. nel 1200 nella Linguadoca, una regione del sud dellaC’era un volta molto tempo fa una dama su un castello Francia chiamata anche Occitania. Essa comprendevaeretto su una montagna situata nella regione dell’Oc- alcuni elementi di alcune movimenti religiosi bollaticitania (sud della Francia) al confine con la Spagna come movimenti eretici, lo gnosticismo e il manichei-più precisamente sui Pirenei. Essa era fedele non alla smo, dal primo concilio della ecumenico della chiesa.chiesa ma ad una fede che predicava un nuovo credo, Il concilio di Nicea fu voluto da Costantino per mette-criticando l’opulenza della vecchia chiesa e dei suoi re ordine nella futura chiesa cattolica. I catari o albige-servi che si consideravano i pastori dei popoli. Questo si, chiamati così per via della città di nome Albì, dovenon piacque al Papa che ordinò una crociata contro tutto ebbe inizio, avevano riscosso un grande successoquesti eretici che osavano sfidare il potere temporale nell’Europa del XII secolo non solo fra il ceto poverodi santa madre chiesa e del pontefice. Al suo appel- della popolazione ma anche nella nobiltà. Si oppone-lo vennero cavalieri e soldati di ventura ma più per vano al materialismo della chiesa percepito come unail vil denaro che per la fede. Alla notizia e al pericolo corruzione ecclesiastica della vera dottrina di Cristo.che veniva dal nord della Francia e dal sud Europa, la La loro dottrina predicava che Cristo era puro spiritodama e i seguaci della nuova fede si rifugiarono nella e non si era materialmente incarnato in uomo. Comeloro ultima roccaforte sulla montagna, dove vi trova- gli gnostici credevano nell’immortalità dell’anima,rono rifugio e la morte. All’assedio resistettero alcuni consideravano il corpo umano una prigione dello spi-mesi ma alla fine dovettero arrendersi alle spade della rito o anima e che una volta morti, non era occasionecroce latina. Per loro c’era una sola strada indicata dai di tristezza ma di gioia, perché lo spirito si sarebbevincitori e cioè la morte, ma essi invece di rinnegare liberato dalla parte maligna rappresentata dal mon-la loro fede e inchinarsi alla chiesa di Roma e ai suoi do materiale e sarebbe divenuta una particella dell’u-vescovi e inquisitori, in nome del loro credo morirono niverso. Come i manichei vedevano il mondo divisocol sorriso sulle labbra nelle fiamme dell’inquisizio- fra le forze della luce il bene e le forze delle tenebre ilne insieme alla dama. La chiesa potrà aver distrutto mondo materiale il male. Coinvolti in una guerra sen-il loro corpo mortale ma il loro spirito immortale za quartiere. Non credevano nel simbolo della crocevivrà per sempre come il castello sui Pirenei france- cattolica e nei loro intermediari e ne denunciarono lasi che divenne col passare dei secoli il loro simbolo. loro ricchezza. Predicavano una nuova visione del cri-Detto così può sembrare una favola della buona not- stianesimo, come la chiesa Valdea fondata da un fratete raccontata ai bambini prima di andare a letto ma bollato come eretico, Dulcino, essi predicavano fra lela realtà a volte supera di gran lunga la fantasia. Il 16 folle, il ritorno alla chiesa primitiva, una nuova evan-marzo 1244, dopo un lungo assedio, cadeva il castello gelizzazione delle folle in mezzo a loro. Una via basatadi Montsègur sui Pirenei francesi, l’ultima roccaforte da semplici predicatori votati alla povertà e non alladei catari. Essi furono condannati a morte per l’accusa ricchezza materiale. In 2000 anni quanti cattolici sidi eresia da parte di Papa Innocenzo III, bruciarono ritengono dei veri cristiani per vera fede o perché gliai piedi della montagna sotto gli occhi degli inquisi- hanno detto di esserlo senza mai chiedersi il perché di essere un vero credente in cristo. Ci insegnano a diventare ciò che loro vogliono e non a quello che noi aspiriamo veramente dentro noi stessi. Dovè il loro Dio? Non è forse in noi nei nostri cuori o in ciò che ci circonda intorno a noi, non in mondo materiale o al chiuso in una chiesa per quanto bella sia artistica- mente, ma fuori lontano dal caos in un posto dove il mondo finisce e il tempo si ferma, in mezzo alla natu- ra, nel silenzio totale di un mondo ormai dimenticato. Per molto secoli la chiesa col suo braccio secolare, l’in- quisizione, non ha esitato a uccidere passioni e idee in nome del loro dio incarnato. Ed per questo che i catari erano una minaccia per la chiesa stessa e per il suo clero. Essi mettevano in dubbio la sua esisten- za e i suo dogmi. Il dubbio è sempre stato il peggior

nemico della fede. Perciò in nome della vera fede fu to arrivarono gli inquisitori, per torturare e bruciareindetta una crociata contro questi eretici. Molti cava- gli uomini del mio paese che non condividevano lelieri accorsero all’appello del Papa, con la promessa loro credenze. Anche’ essi erano al servizio di Roma.del perdono dei peccati e della prospettiva di nuove Infine, furono perseguitati e martirizzati gli Ugonot-terre da conquistare, marciarono sulla Linguadoca ti, perché Roma li aveva presi in odio. Ora siamo ro-mettendo a ferro e fuoco ogni città che incontravano mani, e facciamo parte della Francia che si vanta disulla loro strada. C’era il problema di come distingue- essere la figlia primogenita della Chiesa… Si, i nostrire un cataro da un cattolico. La cosa venne risolta da antenati si lamentano e accusano: non li sentite? Ioun cistercense pronunciando una frase “ Uccideteli sono vecchia e i miei giorni sono contati. Ho fatto tut-tutti, solo Dio riconoscerà i suoi“. Il massacro durerà to ciò che ho potuto per giustificare i miei antenatifino all’ultima roccaforte catara Montsègur. Dopo un e riabilitarli. Volete promettermi di continuare que-lungo assedio gli assediati si arresero. Furono bruciati sto compito, quando non ci sarò più? Voi potete farlovivi tutti quanti compresi donne e bambini. Fu la fine perché siete tedesco. Noi siamo dello stesso sangue!di una regione e di una cultura, il trionfo della lingua Me lo promettete?>>” Dal libro La corte di Luciferodoc sulla lingua d’oil. Ma sarà veramente la fine deicatari? La storia è scritta dai vincitori ma non semprei vincitori riescono a cancellare dalla storia l’esistenzadi un popolo ormai scomparso. Il mito degli albigesiverrà riscoperto da uno scrittore e archeologo tedescodi nome Otto Rahn, il quale fece ricerche sui catarie sul tesoro del Graal. Secondo varie saghe cavalle-resche e varie storie su di esso, la coppa che raccol-se il sangue di Cristo, fu portato da Giuseppe D’Ari-metea in Francia e in Inghilterra ad Avalon. Si narradi una gemma caduta dalla corona di Lucifero nellasua caduta dal paradiso verso l’inferno e della pietrafilosofale creata dall’alchimista Flaubert. Leggendavuole che la notte prima della resa alcuni catari sia-no scesi dalla montagna per nasconderlo nelle grottevicino il castello. Le ricerche si basarono sul ritrova-mento del manufatto. Rahn scrisse sui catari due libri:“La crociata contro il Graal” e “La Corte di Lucifero”.Il lavoro di Rahn scosse la curiosità e la fantasia H.Himmler che finanziò le spedizione dell’archeologoma il Graal non fu trovato. Rahn morì in una scalatanel Sud Tirolo. Himmler morì suicida nella Germa-nia settentrionale sotto prigionia inglese. Malgrado loscorrere dei secoli i catari rimangono un esempio disacrificio e resistenza, non chinarono mai il capo difronte alla morte e all’invasore ma seppero morire peril loro credo e dettero con gioia la loro vita per esso.”E l’anziana dama, che amavo come una madre, midisse << Sentite, amico mio, il lamento delle animedei miei antenati? Esse maledicono Roma e il suo pa-radiso. Fu dapprima un Romano, Cesare, che le mas-sacrò. Poi i Franchi invasero il loro paese e cercaronodi sterminarle per ordine di Roma che odiava pro-fondamente i Goti, il cui sangue nordico non si eramischiati al sangue dei nostri avi del nord: i Celti e gliElleni. Un giorno dilagarono i pellegrini armati dellacrociata: essi sgozzarono, nel nome di Roma, quantidei nostri trovarono sul loro cammino. Al loro segui-

I cavalieri d’Europa zazione Todt, NKSS, Flak ecc. Ma erano nelle waffen SS che giovani idealisti e volontari trovarono la lorodi Marco C. vocazione. Il 22 giugno 1941 Hitler lancia l’operazioneÈ l’ultimo atto di una opera di 6 anni che molti consi- Barbarossa, l’attacco all’Unione Sovietica. Su tre diret-derano la grande tragedia del XX secolo. Il palcosce- trici di attacco; a nord verso Leningrado , centro versonico sono le rovine di una città di una nazione che è il i campi di grano dell’Ucraina e Mosca, sud i campicuore dell’Europa. La città che doveva essere la futura petrolifici del Caucaso. All’impresa partecipano tutticapitale di un impero millenario era in rovina. Fumo gli stati satelliti dell’Asse. Ungheria, Romania, Bulga-e macerie. I suoi ultimi difensori chiamati alla resi- ria e Finlandia. Noi italiani parteciperemo nel 41 constenza, veterani, vecchi e giovani difendono ciò che l’Armir. Molti volontari europei si arruolarono per larimane della loro terra contro un nemico che viene da crociata contro il bolscevismo. A Vichy si istituì la L.oriente. Una bestia fatta di baionette, cingoli, cannoni V.F Lègion des Volontaires Français contre le bolsce-e uomini. Venuta da lontano a divorare quello che ri- visme. La legione venne incorporata nella Wehrmachtmane della civiltà europea. Berlino aprile 1945. Sulle e denominata 638 reggimento di fanteria rinforzatonote di Wagner inizia l’epica battaglia. Götterdämme- francese (Verstärktes Franzosische Infanterie- Re-rung. Giovani tedeschi, come Sigfrido che affrontò il giment 638) furono impegnati sul fronte di Moscadrago Fafner. Con un panzerfaust sfidavano i T-34 nell’interno del 41. Nel 1944 si batterono come leonisovietici. La marea rossa è infinita, ma un gruppo di nell’area di Bobr vicino Minsk, citati in un comunica-veterani resiste all’implacabile nemico. Soldati venuti to ufficiale dell’Armata Rossa << Sul fiume Bobr, del-dall’altra parte del Reno, asserragliati in case e trincee, le unite blindate appartenente al 2 Fronte Bielorussocombattono come cavalieri delle saghe medioevali in sono state fermate dalla resistenza accanita di 2 Divi-una lotta senza quartiere. Sul bavero hanno due rune sioni francesi >> Le waffen SS erano un attrazione ed’argento, sulla manica uno scudetto tricolore coi co- un desiderio della gioventù di quell’epoca. Per i fran-lori blu, bianco e rosso, il loro simbolo tre gigli e un’a- cesi fu qualcosa che accese la loro fantasia e immagi-quila. Portavano il nome di un imperatore che dalle nazione. La vista di quei soldati che marciavano conceneri dell’impero romano aveva fatto nascere il sacro una sincronia e movimento perfetto nelle strade e neiromano impero germanico. Carlo Magno. Erano i ve- villaggi nella loro terra. Il desiderio di scappare da unaterani della divisione Waffen SS Charlemagne. I leo- inutile vita e di appartenere a una elitè. Questo privi-ni morti di Berlino . << Ciò che conta in guerra non legio verrà concesso solo a cittadini e agli abitanti disono i semplici uomini, ma l’uomo come soldato che ceppo o etnia germanica. Con lo scorrere della guerrasa battersi fino in fondo, per un pezzo di terra o contro questo tabù verrà infranto, ci sarà la nascita di varieogni logica per un brandello di idea >> Francia 22 divisioni SS di tutti paesi occupati. Anche noi italia-giugno 1940 a Compiegne il generale Huntziger fir- ni ne faremo parte. Le SS italiane che combatterannoma l’armistizio con la Germania nello stesso vagone contro gli yankees e tommys ad Anzio insieme al reg-in cui il generale Fosch ricevette la resa nel 1918 della gimento Barbarico della Xmas. Nella divisione Wallo-Germania del Kaiser. La nazione francese è spaccata nie di Leon Degrelle ci furono molti volontari provientiin due a nord la zona occupata dalla Wehrmacht con dalla Francia, questa divisione verrà ricordata per locapitale Parigi, a sud la Francia di Vichy con a capo il sfondamento della sacca di Cerkassj. Lo stesso Degrelleveterano eroe nazionale della grande guerra. Il mare- era una figura carismatica, un esempio lampante fu ilsciallo Petain, il quale mise in piede un regime auto- suo discorso a esortare i giovani europei a combattereritario e tradizionalista a favore del regime di Hitler. i comunisti << Io vengo a voi come soldato. Ovunque,Nella propaganda pro Asse erano attivi Robert Brasil- siamo un solo popolo in armi. Al fronte vi è uguaglian-lach, Drieu la Rochelle, Jean Luchaire. Persino eroi del za assoluta. Una cosa sola distingue gli uomini, ed è ilcalibro di J. Darnard creatore della Milice, diede il suo coraggio. Ogni popolo deve meritare il proprio posto incontributo allo sforzo bellico tedesco, in chiave milita- Europa, non facendo conto sul passato, ma offrendo ilre. Nel 45 lui e i suoi volontari combatterono in Italia sangue che lava e purifica >>. Sarà nel 42 che Himmlernella ridotta in Valtellina a fianco di Mussolini contro propose a Hitler di formare un’unità volontaria SS coni partigiani. Se doveva morire voleva farlo con l’arma volontari francesi, da nominare col titolo di ” Gobineauin pugno. Molti francesi decisero di arruolarsi nelle ” o ” Charlemagne “. La data precisa sarà il 3 marzovarie organizzazioni paramilitari tedesche, organiz- 1943. Con il decreto Laval si autorizza la creazione e l’arruolamento delle future Waffen SS francesi. <<era lunedì 15 marzo 1943, verso le 10 del mattino, quan-

do attraversai la soglia dell’ufficio dell’Erzatzkom- do diventino il nemico del futuro e il vecchio nemicomando Frankreich der Waffen-SS a Parigi, situato al del passato, l’alleato del presente. Gli americani nello24 di avenue Recteur-Poincaré, con la ferma intenzio- spazio e sulla luna come cavolo ci sono arrivati se nonne di arruolarmi nella Waffen SS europea. Gli arruo- grazie alla scienza tedesca, lo stesso vale per i russi.lamenti erano consentiti a tutti a tutti i francesi di età Il soldato tedesco è un nemico non sconfitto, può an-compresa tra i 16 e 40 anni. Io ero lì, come la maggior cora combattere ed esso si batterà fino alla fine. In 6parte dei miei futuri e giovani camerati, non una per anni di guerra il popolo, i soldati tedeschi e le waffenuna scelta condizionata da un qualunque leader po- SS dimostrano una tenacia e un coraggio fuori dal co-litico, ma dopo aver optato liberamente per la Waf- mune. In situazioni peggiori non si davano mai perfen SS. Come gli altri membri della mia famiglia, non vinti, c’è una cosa d’ammirare in loro. È l’illusione, laavevo aderito a nessun partito, né di destra né di sini- speranza che ci sia ancora una possibilità. La loro ulti-stra. In me c’era una sola idea, l’Europa anticomuni- ma battaglia sarà nelle strade di Berlino. Nell’aprile delsta. Nell’attraversare la porta di quell’ufficio abbondai 1945 il maresciallo Zhukov lancia la grande offensivail concetto della ‘nazione Francia’ per sostituirlo con che sfonda l’ultima linea difensiva del generale Heinri-quello della ‘nazione Europa’, conservando tuttavia la ci sulle alture di Seelowe, malgrado la resistenza tede-mia identità, la mia lingua, i miei costumi di marsi- sca, i russi portano la battaglia nelle strade della città.gliese, francese e cattolico>> André Bayle I candidati A difesa della capitale del Reich sotto il comando delfurono visitati e selezionati, quelli che superarono la generale Weidling ci sono i vecchi della Volksturm,selezione furono mandati a Senneheim. La impararo- i ragazzi della hitlerjugend, gli spagnoli della divi-no cosa voleva dire essere una SS. E come tutte le SS sione Azul, i resti delle divisioni Waffen SS Wiking efecero il giuramento << Io ti giuro Adolf Hitler, come Nordland e infine lo Sturmbatallion SS Charlemagne.comandante germanico, fedeltà e coraggio. Io ti giuro 200.000 contro un milione di russi provenienti dadi obbedire a te e ai capi che mi designerai fino alla nord e da sud. I francesi contesero ogni palmo di terramorte. Che Dio mi aiuti. >> A Bad Tölz completarono ai russi con le unghie e coi denti, provocando nelle filela parte in armi. Il battesimo del fuoco avvenne nel 44 del nemico perdite molte forti sia in uomini che mez-in Galizia sul fronte orientale. Si batteranno contro i zi. <<Per chi lasciò la Francia la ragazza e la famiglia,russi in Pomerania e nella Prussia orientale a Danzica non ci sarà ritorno non avrà mai quella figlia. Già pro-nel 45 fino a che non vedranno la fine della guerra sul messa per amore, ma hai riscritto il tuo destino, chi tifronte orientale . Ci si chiede sempre per cosa com- ha reso immortale il 2 maggio a Berlino >>. Il 30 apri-battevano i soldati tedeschi. Erano sull’orlo della scon- le Adolf Hitler si suicida nel bunker con Eva Braun. Ilfitta; perché combattere? Ci deve essere per forza un 1 maggio la bandiera rossa sventola sul Reichstag. Glimotivo per spiegare qualcosa. I tedeschi si batterono ultimi sopravvissuti della Charlemagne saranno pas-per la propria esistenza e sopravvivenza, per la loro sati per le armi. I pochi scampati riuscirono a ritirarsiterra, casa, famiglia. Del resto a Casablanca gli Alleati a Postdam. Furono presi in consegna dagli america-non chiesero alla Germania una resa senza condizio- ni in una stazione termale a Bad Reichenhall. Il loroni. Come riposta il dott. Goebbles non chiese al palaz- destino fini lì con l’arrivo della seconda divisione co-zetto del sport a Berlino al popolo tedesco ” Volete voi razzata di Leclerk. Il quale chiese perché dei francesila guerra totale“. In guerra non esiste il bianco e nero. vestissero delle uniformi tedesche. Come risposta leGli alleati e russi non erano così diversi dai ” feroci” SS francesi chiesero al generale perché indossava unanazisti dipinti dalla loro propaganda. Non erano for- divisa americana. Risentito. Ordinò la fucilazione ase con le loro fortezze volanti e Lancaster a sganciare gruppi di 4 per volta in posto chiamato Karlstein l’ 8bombe sulla città italo tedesche diffondendo il panico maggio 1945. Le loro ultime parole furono << Vivee il terrore. E in Francia i bombardamenti su Caen, St la France >>. Oggi c’è una lapide in loro ricordo inLo, Rouen, la terra che gli alleati stavano liberando, Germania. Questi uomini tennero fede fino alla finenon erano fatti dagli stessi liberatori accolti come eroi. al motto delle SS inciso sulla lama del pugnale dato aIn Sicilia il generale George Patton non ordinò la fuci- loro. << Il mio onore si chiama fedeltà >> volontarilazione di militari italiani e tedeschi.Il vincitore buo- e idealisti che sacrificarono la loro vita per un ideale.no che sconfigge il cattivo di turno che pur di vincere “Quando tutti diventano infedeli, noi restiamo sem-non esita a usare gli stessi metodi del nemico. Come pre fedeli, affinché per voi sulla terra ci sia sempre unascrisse il filosofo fiorentino Macchiavelli. Il fine giusti- piccola bandiera. Compagni della nostra giovinezza,fica i mezzi. Ironico pensare che gli alleati di un tempo voi immagini del tempo migliore, che ci avete consa-( anglo-americani e russi) dopo la divisione del mon- crato alle virtù virili e alla morte per amore”


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