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Elle Italia Aprile 2022

Published by admin, 2022-04-21 10:45:37

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ELLEispirazioni “La realizzazione La Finlandia straccia l'Italia dell'individuo A conferma di questa tesi i risultati del e del suo progetto World Happiness report 2022, la ricerca che di vita non misura il grado di felicità di 150 Paesi e L'importanza dei legami è sufficiente: a che incorona al primo posto della classi- tutti serve nutrire«La felicità oggi va intesa in un’ottica del fica, per il quinto anno consecutivo, la Finlandia. Perché i finlandesi hanno ser- tutto nuova, non più esclusivamente orien- vizi pubblici ben funzionanti, fiducia diffusa nell’autorità e bassi livelli di cri- delle retitata alla realizzazione dell’individuo, alla minalità e disuguaglianza; più in genera- le, i motivi per cui i paesi della top ten ”soddisfazione del suo progetto di vita, ma rispecchia una dimensione relazionale. Ciò significa che la feli- sono felici è l’aspettativa di vita sana, il Pil pro capite, il sostegno cità pone al centro della vita la persona che nutre delle reti, cioè sociale, la bassa corruzione e la generosità della comunità. L’I- dei legami, che possono essere familiari, amicali, lavorativi, so- talia, dispiace dirlo, quest’anno ha perso sei posti scendendo ciali, più stretti o più allargati, poco importa», spiega Roberta alla trentanovesima posizione, subito dopo l’Uruguay e appena Paltrinieri, docente di Sociologia della cultura e dei consumi prima del Kosovo. Se il problema in Italia è così serio, urge e- all’Università di Bologna, autrice di Felicità responsabile. Il consumo ducarci alla felicità attraverso nuove esperienze del fare, nutren- oltre la società dei consumi (Franco Angeli). «In altre parole, non si doci di pensieri positivi e di fiducia rispetto alla vita, liberandoci può ipotizzare un percorso di felicità individuale a prescindere dallo stress, compiendo gesti di gratuità verso gli altri. Anche da ciò che ci accade intorno. Si è felici solo se nutriamo una di- perché rifiutarci di percorrere questa nuova rotta significa ri- mensione collettiva, se quindi si progettano le città, i territori, i schiare un pericoloso cortocircuito emotivo e psicologico. bisogni in un’ottica comunitaria», aggiunge la docente. Un di- scorso rivoluzionario, perché implica un cambiamento dell’im- Non fidarsi della dopamina maginario tale da trasformare il concetto di felicità dall’appaga- Lo racconta bene Anna Lembke, psichiatra americana, laureata mento di un benessere personale alla partecipazione attiva a un a Yale, oggi a capo della clinica di doppia diagnosi di Stanford progetto di comunità. «Ma trasformare immaginari e modelli Addiction Medicine presso la Stanford University della Califor- di società non è pura utopia, lo raccontano gli esempi di città nia, nel saggio L’era della dopamina. Come mantenere l’equilibrio nella come Barcellona e Bologna, o le esperienze positive legate alle società del “tutto e subito” (ROI editore). Il rischio per molti è la di- esperienze di cohousing e le social street, 260 in tutta Italia», pendenza, da cibo, consumo di materiale pornografico, droghe, conclude Roberta Paltrinieri. alcol, sovraesposizione da social: sono attività accomunate da un Fare i conti con la sofferenza facile e ingente rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore che veicola un piacere che sembra in grado di produrre una scossa Quindi la felicità come stato, postura, sentimento è qualcosa di felicità ma può facilmente trasformarsi in dipendenza. Una che si può raggiungere, apprendere e declinare nella vita, in dipendenza che alla lunga sostituisce le sensazioni di piacere con questa vita, beninteso. «Certo, è cosa di questo mondo, non un il dolore e l’insoddisfazione, senza però rompere il circolo vizioso altrove rispetto all’esistenza quotidiana. Sebbene deperibile e della ricerca di ricompense. Ben diverso invece è volere la felicità, perdibile, è un bene conseguibile e migliorabile, anche in ma- decidere di essere felici, scegliersi felici, impegnarsi a esserlo, sfor- niera durevole. Nonostante molte esistenze siano costellate di zarsi di esserlo. Darsi il compito e il piacere di realizzare le con- non pochi dolori anche profondi e prolungati, la felicità è sem- dizioni alla sua costruzione. Insieme. | pre possibile. Si può vivere di felicità. Si può essere sempre più felici. Più si riesce a essere felici e più lo si può divenire», spiega Bruno Rossi, pedagogista e filosofo, autore di Pedagogia della fe- AZIONI POSITIVE licità (Franco Angeli). Sì, ma come? «Soprattutto attraverso ISCRIVERSI al laboratorio organizzato dall’Università di Torino l'esperienza del fare, è un viaggio, non è assenza di problema- Contesti e strumenti per il benessere e la felicità presso il dipartimento ticità, assenza di sofferenza perché entrambe fanno parte della di Psicologia, ispirato al famoso corso della psicologa Laurie Santos vita ed è inutile ignorarle. La felicità è incontrare e attraversare dell’università di Yale che vanta 3,8 milioni di iscritti. la sofferenza propria e altrui: non è guardarsi allo specchio ma LEGGEREIl quarto libro fresco di stampa, Le coordinate della felicità guardare fuori dalla finestra», aggiunge Rossi. E si ritorna al di Gianluca Gotto (Mondadori ), il cui TEDx Come essere felici ogni punto di partenza, con il consiglio di sostituire gli occhiali da singolo giorno è tra i più visualizzati in lingua italiana. presbiti a quelli da miopi per mettere a fuoco ciò che è lontano ASCOLTARE il podcast Le strategie per essere felici di Nocom e intorno a noi, piuttosto che ingigantire il nostro ombelico. (nocom.it/) e Le cinque qualità della felicità di Surya Cillo (su Spotify). ELLE 51

ELLEstorie COME SALVEREMO LEAlpi Cinque giovani ambientaliste hanno un'idea: scrivere una Carta dei diritti delle montagne e farla adottare dalle istituzioni. Perché, in fondo, alla politica ci credono. E farsi ascoltare è possibile di GABRIELLA GRASSO 52ELLE

Le promotrici del progetto «Questo è un progetto per persone outdoor. Outdoor letteral- United Mountains of mente significa: fuori dalla porta di casa. Se sei un abitante di Europe: Sara Segantin, questo pianeta, questo è anche il tuo progetto». Lo presentano 24 anni, trentina, tra le così, come una chiamata all’azione alla quale nessun essere u- attiviste del movimento mano può dirsi indifferente. Si chiama United mountains of Fridays for future italiano Europe (unitedmountainsofeurope.it) e nasce dall’energia e dalla (a sinistra); Adele creatività di tre attiviste italiane dei Fridays for future appassionate Zaini, 24, milanese e studentessa di Fisica (sotto); Alessia Iotti, di montagna: Sara Segantin, Alessia Iotti, Adele Zaini. A cui si designer emiliana, 26 sono poi unite la francese Eline Le Menestrel e Giorgia Garan- anni (in apertura). cini. Cinque ambientaliste millennial che vogliono fare la loro parte per cambiare il mondo, una cima innevata alla volta. «Tutto è iniziato ragionando su due temi che ci stanno cari: il femminismo e l’ambientalismo. Come appassionate di alpini- smo vediamo che in questo ambito c’è poco spa- zio per le donne, ed è un peccato; come attiviste “Ci siamo per l’ambiente ci rendiamo conto che le Alpi sono una realtà viva, dinamica e anche fragile, inventate un nonostante l’apparente forza. Hanno bisogno di viaggio alpino essere protette e non lo sono abbastanza», spiega al femminile Sara Segantin, che ha scritto il romanzo sulla crisi climatica Non siamo eroi (Fabbri) e lavora allo storico programma di Rai3 Geo. «Così ci siamo attraverso inventate un viaggio al femminile attraverso cinque Paesi dell’arco alpino dalla Slovenia ”cinque Paesi alla Spagna realizzato parzialmente durante l’estate del 2021: ogni tappa era dedicata a una diversa problematica, dall’inquinamento delle falde acquifere allo scioglimento dei ghiacciai. L’11 dicembre abbiamo orga- nizzato un evento a Bruxelles in cui abbiamo incontrato esperti della montagna, sportivi, rappresentanti delle istituzioni euro- pee e abbiamo presentato le nostre richieste: lavorare tutti in- sieme scrivendo una Carta dei diritti delle montagne». La preoccu- pazione principale è riassunta dalle ragazze in una formula semplice: «Non vogliamo che le Alpi diventino un parco gio- chi». Aggiunge Sara: «Chi ama l’alpinismo e gli sport legati alla montagna, dall’escursionismo all’arrampicata, chiede rispetto per i monti. Quindi anche turismo sostenibile: nel momento in cui si costruiscono grandi alberghi e impianti di risalita che devastano cime incontaminate, l’ecosistema viene danneggiato in maniera irreparabile». Adele Zaini, che studia Fisica e sta per diventare istruttrice di alpinismo del Cai, si spinge ancora oltre: «La sostenibilità passa anche da comportamenti semplici. su questi temi ed è fondamentale lavorare insieme. Penso al Cai, ARTHUR DELICQUE, ALBERTO DAL MASO, GINNY L. ARROUX Per esempio: quali mezzi utilizziamo per recarci in montagna? per esempio: la sezione XXX Ottobre di Trieste e la Sem di Ci piace l’esempio dell’austriaca Lena Müller, che abbiamo Milano hanno creduto da subito nel progetto e ci hanno soste- incontrato durante il nostro viaggio e che incoraggia ad andare nuto», dice Sara. Pensando alle parole durissime con cui Greta in treno, a piedi o in bici (lenamueller.com)». Thunberg apostrofa le istituzioni mondiali, stupisce che queste Insomma, l’obiettivo è quello di cambiare l’approccio alla mon- ragazze guardino a quelle europee come alleate nella loro bat- tagna da tutti i punti di vista. E se le promotrici hanno intorno taglia. «Non siamo noi la classe dirigente di oggi, quindi se vo- ai vent’anni non vuol dire che, insieme a una buona dose di i- gliamo che un’azione sia effettiva dobbiamo provare a collabo- dealismo, non abbiano anche una certa concretezza. «Voglia- rare con le istituzioni, costruendo fiducia reciproca». C’è da mo dare al nostro progetto una dimensione intergenerazionale: chiedersi se questa apertura di credito sia ricambiata. Ovvero: se noi abbiamo idee e freschezza c’è chi ha una lunga esperienza l’attivismo ambientalista giovanile serve davvero? «Assoluta- ➺ ELLE 53





ELLEstorie Le altre due attiviste di United mountains of Europe: Giorgia Garancini (prima da sinistra), 25 anni, esperta di marketing digitale, e la franco-belga Eline Le Menestrel, 23, studentessa a Marsiglia, climber e musicista. altre che invece lasciano ampio spazio all’interpretazione. Af- finché le istituzioni locali, nazionali ed europee siano stimolate a ridare vigore alla Convenzione, l’attivismo transnazionale è fondamentale. Pochi mesi fa si è dato vita al Club alpino euro- peo: riunisce i vari club nazionali che, avendo tantissimi iscritti, possono fare un’importante azione di lobbying». Marco Onida ha offerto il proprio aiuto mente sì», risponde Marco Onida, funzio- “L'economia alle ragazze di United mountains: «Poiché nario della Direzione generale Ambiente quelle europee sono istituzioni complesse, della Commissione Europea, che ha incon- alpina si basa mi piacerebbe aiutarle a individuare situa- trato le ragazze di United mountains a di- sul turismo, ma zioni e progetti precisi dove presentare le cembre. «Se oggi in cima alle priorità della se diventa di loro idee e avere la possibilità di essere a- Commissione c’è l’European Green Deal, è massa può fare scoltate». E per quanto riguarda la Dichia- anche perché il movimento dei Fridays for razione dei diritti delle montagne? «Di certo future ha dato una sveglia alla politica. Per ”danni enormi potrebbe avere un buon impatto simbolico, quanto riguarda le montagne, dal 1952 la ma quello che conta davvero è fare pressio- Commissione internazionale per la prote- ne, anche dal basso, affinché l’Europa in- zione delle Alpi, un’organizzazione non vesta fondi in ambiti come la banda larga governativa, agisce per la loro tutela e ha o le energie rinnovabili, tenendo presente promosso la Convenzione delle Alpi, firmata nel 1991 da otto le esigenze ecologiche della montagna», conclude Onida. Stati. Quindi uno strumento giuridico c’è, ma per vari motivi Insomma, l’ambientalismo giovanile può fungere da pungolo. è sottoutilizzato. Esiste una dicotomia tra chi abita le Alpi e chi Conferma Adele Zaini: «Noi vogliamo essere la scintilla che le frequenta stagionalmente: i primi necessitano di sviluppo e scatena il movimento, poi l’azione vera e propria dev’essere fatta infrastrutture, i secondi chiedono tutele. Dunque bisogna tro- da chi ha il potere e le competenze». Conclude Eline Le Mene- vare una via di mezzo. Dopo la chiusura di molte fabbriche, strel, climber professionista e musicista: «Fare appello a un’a- oggi l’economia alpina si basa principalmente sul turismo: il zione unitaria, concetto ripreso anche nel nome del nostro problema è che quello di massa in particolare legato allo sci progetto, significa rispecchiare uno dei valori più forti della può fare danni enormi perché necessita di infrastrutture pe- montagna. Perché sebbene siano state utilizzate come confini, santi. D’altra parte, dire di no a qualunque infrastruttura signi- le Alpi sono in realtà punto di incontro. Lassù non esistono fica rischiare che la montagna si spopoli ancora di più, con frontiere, non esistono nazionalità, perché si tratta di un am- conseguenze gravi dal punto di vista ecologico la manuten- biente bellissimo ma anche avverso, dove non c’è spazio per le ARTHUR DELICQUE, SAM BIÉ; ILLUSTRAZIONE DI ALESSIA IOTTI zione del territorio è importante ed economico. Buone oppor- divisioni: riconoscersi reciprocamente come esseri umani e tunità si stanno aprendo con la banda larga, perché sempre più restare uniti è l’unico modo per sopravvivere». | persone sono disposte a prendere in con- siderazione l’idea di abitare in montagna se possono lavorare da remoto. E questo PARTECIPARE significherebbe rianimare il territorio. La Convenzione delle Alpi contiene al- Per sostenere il progetto, inviare proposte, idee e cune norme nette e chiare, tipo il divieto messaggi sulla montagna potete scrivere una di costruire autostrade transalpine, e cartolina a United mountains of Europe, Associazione XXX Ottobre, via Battisti 22, 34125 Trieste. unitedmountainsofeurope.it 54ELLE



ELLEtendenza Fiori o ISABEL MARANT Che siate in versione dea botticelliana o in modalità tappezzeria, puntate dritto a \"fantasilandia\". Con innesti floreali e coordinati sakura o look dai grafismi sudoku. W la free press... di MARTA SALADINO ricerca immagini MANUELA TROLETTI LANVIN MUNTHE JONATHAN COHEN TORY BURCH SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO ALTUZARRA PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI DOLCE&GABBANA PAUL SMITH Hanami parade Non serve decodificare il linguaggio segreto dei fiori. Quanto meno in questa stagione. Che siano mughetti forieri di inaspettata felicità, opulente rose amorose o narcisi impollinati da sana vanità, fate sbocciare il vostro armadio con praterie fleurie. Un botanical club di abiti svolazzanti da neo-dea botticelliana, con corollario di borse bouquet e foulard liberty, clogs provenzali e stampe campestri. Concedetevi una indisciplinata ikebana sartoriale e siate \"petalose\"! FREE LANCE POLLINI KATE SPADE 56ELLE

? MANGO MISSONI (S)print di inizio estate SLEEP NO MORE - MADE IN ITALY VERSACE PACO RABANNE Glamour a tiratura illimitata? Puntate sull'effetto tappezzeria tutt'altro che noioso e d'antan con una carrellata di tessuti freschi di stampe, tra grafismi arzigogolati e virtuosismi pop geometrici EMILIO PUCCI di forte carattere. Un vernissage psichedelico che ammanta GIVENCHY il guardaroba grazie a fantasie optical e pattern digitali, tra coordinati dripping alla Pollock, borse batik o dettagli arabesque RALPH LAUREN NASCO UNICO a motivo Paisley, ma anche sneakers imbrattate ad arte street o suit WWW.IMAXTREE.COM con graffiti tribali. Come si suol dire: è la stampa bellezza... VEJA X MARNI DIOR ETRO

Sabrina Pretto, 36 anni, ha lavorato per diverse compagnie di danza, in Inghilterra, in Germania e a Montecarlo, prima di intraprendere il percorso di transizione. BDAALLOsola Mi chiamo Sabrina, ho 36 anni e sono una donna felice. Fino MARIA MORATTI, INSTAGRAM.COM/ITSSABRINAPRETTY Esibirsi sui palcoscenici a qualche anno fa ero una ballerina classica con una fama di tutto il mondo non conta internazionale: ho interpretato Esmeralda, Odette e soprat- nulla, se ci si sente fuori posto tutto Giselle, da sempre la mia protagonista preferita. Ho a- in un corpo maschile. vuto una vita intensa e calcato numerosi palcoscenici. Dove Per la ballerina Sabrina la danza mi portava, io andavo. Ora le cose che mi rendono Pretto, conquistare una nuova felice sono apparentemente meno straordinarie: vivo a New normalità felice è stato York da quasi 11 anni, ho messo da parte le tournée massa- come danzare sulle punte cranti (mal di schiena e tendiniti ringraziano). Ho finalmente un impiego “sedentario”, dalle 9 alle 5, come consulente di testimonianza raccolta da ILARIA SOLARI Chanel per un’importante catena americana di bellezza e cosmetici: un impegno che, insieme a un corso di danza in 58ELLE una scuola dell’Upper East Side, riempie le mie giornate. Ho la fortuna di avere accanto un uomo che mi ama; il mio lavoro mi regala tranquillità, le mie piccole allieve, così esigenti e affettuose, sono una grande gioia. Dipingere, disegnare e confezionare abiti e costumi, giocare con la femminilità e gli stili delle dive hollywoodiane, è per me una straordinaria val- vola di sfogo e, un paio di giorni a settimana, torno a danzare con la piccola compagnia, con la quale ogni tanto mi esibisco. Vorrei raccontarmi celebrando la fortuna di vivere una vita

ELLEin prima persona normale e tralasciando il resto, il percorso doloroso per arri- Abitare la mia pelle vare fin qui. Non lo rinnego: mi ha permesso di trovarmi, di essere Sabrina. Ma non voglio che “quella” sia la prima cosa Ma non è stata la danza a liberarmi, anzi: il più delle volte mi che le persone sappiano di me: ogni volta che sono chiamata ha tarpato le ali. È un mondo troppo chiuso, tradizionale: an- a rievocare il passato tutti, soprattutto gli uomini, cominciano che al Trockadero mi sentivo in gabbia, la mia vera identità, a guardarmi in modo diverso, qualcuno sui social si sente che cercava disperatamente una via d’uscita, non poteva tro- addirittura autorizzato a indirizzarmi frasi cariche d’odio. vare ascolto o riconoscimento in una compagnia che si defini- sce “maschile”. La consapevolezza di essere transgender è ar- Storia del nuovo nome rivata anni dopo, grazie a tante altre esperienze della vita. Mi ha aiutata molto il fatto di vivere a New York, a contatto con Vorrei solo essere Sabrina senza guardarmi indietro, ma sulle una comunità di persone con una certa apertura mentale. Nel pagine di un giornale la normalità non fa notizia e la felicità, frattempo, avevo cominciato a fare spettacoli drag, a giocare per essere avvincente, deve accompagnarsi a una storia esem- con le identità, a esplorare altre zone del femminile. plare di riscatto. Perciò, vi prego, continuate a pensare a me La libertà, quella vera, la sensazione di cominciare ad abitare come a una donna appagata e innamorata, se ora vi svelo che davvero dentro la mia pelle, è arrivata però solo quando ho Sabrina è il nome che mi sono data un paio d’anni fa, quando cominciato la terapia ormonale. La transizione è un percorso finalmente mi sono riconosciuta guardandomi allo specchio. di solitudine. Sei assistita da medici, terapisti, specialisti; dalla Quello che avevo in dote dalla nascita è morto: dead name, come mia, avevo anche il sostegno incondizionato del mio ragazzo, dicono qui. Restate fedeli all’immagine del mio volto liscio, alla della famiglia e di qualche amico. Però lì dentro, in quella terra figura flessuosa, scoprendo che, quando questa storia è iniziata, di mezzo in cui il corpo continua a cambiare ma ancora subisci il mio cuore e i miei sogni di ragazza erano ostaggio di un corpo gli effetti del misgender, sei completamente sola. È lì che devi che non mi appartiene più. Nata a Vicenza in una famiglia imparare a lasciare andare, a non preoccuparti troppo di quel- lontana dal mondo della danza, ho cominciato a studiare bal- lo che pensano gli altri: ci sono cose della vita che non puoi letto tardi, a 14 anni, con la consapevolezza di non aver tempo controllare. È stato in fondo a quel percorso, dopo una serie di da perdere: in pochi anni è arrivata l’ammissione all’Académie interventi, che mi sono trovata. Io, finalmente: Sabrina. de danse classique Princesse Grace a Montecarlo. Una volta diplomata, sono stata arruolata nell’English National Ballet di Se potessi ricominciare Londra e in seguito, per un paio di stagioni, allo Stadt Theater Koblenz, in Germania. Facevo ciò che avevo sempre sognato: Fra poche ore mi aspetta una nuova lezione di danza. Spesso, ero e respiravo danza, ma se mi guardo indietro rivedo una entrando in classe, penso che se avessi la chance di cominciare creatura infelice: insegnanti e coreografi cercavano di forzarmi adesso, tutto sarebbe diverso: anche i bambini hanno ben chia- nell’attitudine del ballerino e io, che desideravo compiacere ro che esistono persone transgender. Almeno qui, a New York, tutti, che volevo essere perfetta, davo anima e corpo, letteral- dove c’è più attenzione al fatto che, finché le identità degli allievi mente, per assecondarli. Ancora non avevo gli strumenti per non sono definite, è meglio preferire alle parole “bambino” e dare un nome al disagio che provavo, ma in quella scatola mi “bambina”, termini generici come “dancer”. Magari, i miei sen- sentivo stretta. In segreto, mi esercitavo a danzare sulle punte. timenti sarebbero emersi prima e con più chiarezza; avrei forse Una sensazione dolorosa i ballerini hanno un rapporto mal- potuto entrare in un corpo di ballo come danzatrice. Per me è sano col dolore ma speciale, che in qualche modo mi liberava tardi, ormai: ancora oggi, a volte, vestita con il body davanti dal peso di ballare come un maschio. È stato inseguendo quella allo specchio, avverto il tarlo della disforia di genere, mi trovo sensazione che ho deciso di entrare nella compagnia Les Ballets un sacco di difetti. Non mi consola sapere che, in realtà, è dura Trockadero de Montecarlo, un gruppo di soli uomini che in- per tutte, anche per chi nasce biologicamente donna, corri- terpreta sulle punte en travesti il repertorio classico femminile, spondere ai canoni impossibili della ballerina classica: silhouet- con qualche accento ironico, qua e là. te magrissima, vita affusolata, gambe lunghe. È un attimo. Poi ripenso a quanto è stato bello cambiare, a Da 11 anni Sabrina Pretto vive a New York, dove si occupa di consulenza cosmetica quanto mi piace la persona che sono diventata. Cerco di ri- per una grande catena americana, dà lezioni di danza in una scuola e, ogni tanto, si cordare che l’uomo che ho scelto ama questa donna qui. E esibisce; nella foto centrale: mentre interpreta La morte del cigno in un teatro di NYC. ricomincio a sognare: vorrei sposarmi presto è il sogno più grande e tornare da lui, in Italia. Vorrei con- tinuare a ballare e magari organizzare un gala di danza, o spazi dove insegnare. Mi piacereb- be fare la modella, o approfondire l’arte del cucito fino a farla diventare una professione. Ora che sono nella mia pelle, mi sembra che tutto sia possibile. | ELLE 59

ELLEpsico DSIME mMiIlAaMI PASSWORD Per molti adolescenti, irretite in relazioni morbosamente esclusive, la \"prova d'amore\" è concedere al partner l'accesso ai propri profili social e accettarne la sorveglianza. Ebbene sì, nelle coppie giovani la gelosia è un problema di CLAUDIA VALERIANI Facciamo un gioco da ragazze: abbiamo dai 10 ai 18 che come molte erbacce resistenti a ogni passaggio evo- anni o anche fino ai 26 (così pare volersi prolungare lutivo continua a infestare i terreni poco coltivati, tra cui oggi il tempo dell’adolescenza) e la persona che ci pia- le menti dei giovanissimi che, a sorpresa, si scoprono ce ci chiede: “Giurami che sei solo mia”. Come reagia- irretiti in relazioni morbosamente esclusive, come acca- mo? Ci sentiamo molto amate e protette? Ci lusinga? deva in tempi che a volte sarebbe bene fossero davvero Sorridiamo compiaciute (o compiacenti)? Oppure per- andati, e pensano, a dispetto dell’evidenza, che gelosia cepiamo un disagio, ci manca l’aria? Spoileriamo subi- faccia rima con passione. to: non c’è una risposta giusta in assoluto, dipende dalle Ecco alcuni dati dell’Osservatorio Nazionale Adole- circostanze, dal tono di voce, dalla serietà della richie- scenza (AdoleScienza.it) raccolti con Skuola.net nel 2019 su sta, dal livello di consapevolezza e maturità dei partner un campione di 7.500 ragazze tra i 14 e i 20 anni: 2 su e da qualche altro ingrediente ancora. Ma è invece cer- 10 ritengono che il proprio fidanzato sia eccessivamente to che sotto quella domanda, seria o faceta che sia, si geloso e al 66 per cento è capitato almeno una volta di nasconde il seme della gelosia, un sentimento che nasce aver subito una scenata per “futili motivi”. Ancora, una conservativo (nella primissima infanzia vogliamo che la su 10 ha avuto paura del proprio partner e quasi 4 su 10 nostra fonte di accudimento primario sia tutta per noi hanno subito aggressioni verbali. e guai a chi ce la tocca), ma che se lo si lascia libero di «Molte adolescenti non distinguono dove finisce la ge- crescere diventa intrusivo e distruttivo. losia cosiddetta romantica e inizia il possesso, dove ter- Un sentimento vecchio come l’essere umano, insomma, mina la condivisione e inizia il controllo e considerano 60ELLE

DJIM LOIC/UNSPLASH questo sentimento un gesto d’amore per poi, in un se- quei “mi piace” cliccati su altri profili FB: «Perché hai condo tempo, intuire quanto invece la persona che lo mandato un like a quello lì?», o i selfie a richiesta: manifesta sia fragile e insicura. Ma a quel punto sono «Quando sei con la tua amica posta un selfie, così vedo impantanate nella relazione», racconta Maura Manca, anche come sei vestita». psicologa e presidente dell’Osservatorio. Il culto del romanticismo presenta quindi il conto sulla Prima ti clicco, poi ti pedino pelle di giovani vittime di una narrativa sbagliata, mo- strando il suo lato meno zuccherino e coniando nuove «Il trend di condividere le proprie password come ge- “prove social d’amore”. Se infatti fino a un decennio fa sto di vero amore comporta rischi devastanti, tra cui il pegno supremo, segnale di passione reciproca e fidu- il bullismo online, accompagnato da atti intimidatori, cia totale, era concedersi sessualmente, oggi a essere minacce di divulgazioni di video privati, violenza non data (e richiesta) non è più l’intimità del primo amplesso solo verbale», spiega Margherita Fioruzzi, ceo e insieme, bensì la password dei propri device: svelare al co-fondatrice di Mama Chat (mamachat.org), ente di partner il codice segreto di accesso al computer e ai supporto psicologico online, primo in Europa ad aver social è oggi il primo arrendevole dono a garanzia di utilizzato lo strumento di chat per la richiesta d’aiuto amore e fedeltà eterni. Cui ne seguono altri, come la- e vincitore del premio Impact Challenge di Google nel sciarsi geolocalizzare: «Se non hai niente da nasconde- 2019. E la gelosia nel mondo virtuale non toglie mor- re, che problema c’è se vedo dove sei?»; o il controllo di dente a quella nella vita reale: pedinamenti, controllo delle attività, visite a sorpresa, interrogatori, scenate, ELLE 61

ELLEpsico “Poi seguono altre richieste, IN CHAT CON LA PSICOLOGA Una sedicenne racconta come lasciarsi geolocalizzare. Se non hai niente da Mama Chat Ciao, benvenut*. È la prima volta che ci scrivi? E. «Sì. Mi chiamo E., ho 16 anni. Posso parlare di un problema di coppia?» ”nascondere, che male c'è? M.C. Ti ascolto. E. «Andrò dritto al punto. Penso di avere una dipendenza affettiva verso il divieti di vedere gli amici, di indossare certi abiti, di mio fidanzato. Stiamo insieme da 10 mesi, è molto geloso e mi ha detto che truccarsi. gli dà fastidio se io parlo con un ragazzo. Lui non ritiene necessario che io «Tutti segnali d’allarme non riconosciuti dalla persona debba per forza parlare con i ragazzi. Eh sì è vero, però è il principio che mi che subisce, mentre in realtà viene indotta a cambiare fa stare male». lentamente abitudini, a chiudersi sempre più nella re- M.C. Certo, assolutamente. È geloso in altri modi? lazione, a sentirsi proprietà di un altro essere umano E. «Sì, per esempio frequentavo un ragazzo (in amicizia), una volta che mi con delega sulle decisioni che la riguardano», dice Fio- sono messa con lui, non posso più frequentarlo. Ho litigato con gran parte ruzzi. «Con danni anche a livello psichico: senso di dei miei amici, ma per cose mie, non per colpa sua». colpa e impotenza vanno a minare l’autostima e si può M.C. Ok. Puoi uscire da sola? arrivare a manifestare vissuti di tipo ansioso o depres- E. «Non sono mai uscita da sola, ma penso proprio che per lui non ci siano sivo, in una condizione di profonda sofferenza e solitu- problemi». dine, poiché si ha paura di parlare e ci si vergogna», M.C. Non esci mai con le tue amiche? aggiunge Manca. E. «Ho litigato con gran parte delle mie amicizie, ma per cose mie, non per colpa sua». Cambiare le regole del gioco M.C. Ok. E. «Però per esempio lui messaggia con una sua amica che conosce da Ma come è possibile che la gelosia sia ancora così in almeno 8 anni e gli ho chiesto: “Perché non devo essere gelosa di lei?”. Lui voga e non sia stata archiviata come l’ennesimo reperto mi ha detto: “Perché la conosco da una vita, e poi non me ne frega di lei”». fossile da boomer? «Perché secondo la teoria dell’attac- M.C. Hai mai parlato con lui dell’eccessiva gelosia? camento, la gelosia è uno stato emotivo determinato dal E. «Sì, gli ho detto che è possessivo. Lui mi ha detto che gli dà solo fastidio il timore più o meno fondato di perdere la persona amata mio comportamento con i ragazzi, che magari mentre parlo con uno gli e caratterizzato dalla paura e dal sospetto che questa tocco la spalla. Dice che lui è fatto così». rivolga altrove il suo interesse, lasciandoci un doloroso M.C. Non è una giustificazione. Credo che sia importante anche che lui si senso di abbandono ed esclusione», spiega Valentina fidi di te e che tu possa continuare a parlare con i maschi. Lui deve capire che Vaia, psicologa e volontaria di Mama Chat, «ma pur la sua richiesta è eccessiva. avendo originariamente una funzione protettiva della E. «Eh lo so. Però visto che a lui dà molto fastidio anche se magari rido coi relazione, è poi fondamentale imparare ad accettare compagni di classe e io lo amo e voglio stare con lui, ho cambiato l’alterità del partner. Non siamo responsabili delle no- atteggiamento. Non saluto neanche più i miei amici, in più penso di avere stre emozioni, ma dei nostri comportamenti sì». una dipendenza affettiva». Ed eccoci allora a riscrivere le regole del nostro gioco: M.C. Aspetta, facciamo un passo alla volta. Dopo che hai dovuto cambiare pur consapevoli che la gelosia è un sentimento umano, comportamento per farlo stare meglio tu sei diventata più infelice, ma lui è scegliamo però di non esercitarla e di non subirla, e chi più contento? si manifesta geloso paga pegno e riparte dal via, perché E. «Peggio. Non gli interessa più nulla. È da due giorni che lo sento più l’amore è un’altra cosa e parla sempre un’altra lingua. distaccato e gli ho detto che se allora non ha più interesse per me (ma lui Come spiega la psicologa e psicoterapeuta Margherita dice che non è vero), preferisco che mi “rompe” tutti i giorni, piuttosto che Hassan: «L’amore attiva sensazioni di sicurezza, di in- non interessarsi proprio». vincibilità, di gioia, felicità, ma anche di calma e rilas- M.C. Certo, capisco che sei sempre stata abituata a lui geloso e poi satezza. Ci si sente vivi e aperti e si ha voglia di costruire all’improvviso ti sembra distaccato. Ma tu non ci hai scritto perché hai paura progetti comuni. L’amore tende all’apertura, alla dispo- che non ti ami più, ma perché lui è geloso e pensi di avere una dipendenza nibilità». E non chiede mai la libertà in cambio. | affettiva. E. «Forse ora sta passando, ma è da un po’ che mi sono annullata. Forse 62ELLE anche ora». M.C. Questo non va bene. E. «Non mi importa più di quello che provo io. E mi sento nulla. Perché l’unica cosa che voglio è stare con lui. Ho già immaginato il mio futuro con lui». M.C. Il tuo futuro è te annullata ma con lui? Fatti questa domanda. E. «Ma ora mi sento più tranquilla, perché non ho più atteggiamenti che secondo lui sono esagerati. Però ora sono preoccupata che lui non sia più preso da me». (Per gentile concessione di Mama Chat)





ELLEinchiesta REVOLUTION «Questo è il nostro momento», concetto relativo, non assolu- ha dichiarato Troy Kotsur alla to: se io viaggio nel Nord Eu- cerimonia degli Oscar, dedi- ropa, per esempio, la mia disa- cando il premio come Miglior bilità diminuisce». Per cam- attore non protagonista per Co- biare la mentalità occorre in- da I segni del cuore alla disabled nanzitutto che le persone disa- community. E se l’ambita statuet- bili siano più visibili. E questo ta non era mai stata attribuita dipende anche da urbanistica a un attore sordo prima (ma a e architettura. Racconta Ar- un’attrice sì: Marlee Matlin nel cadu: «In un centro commer- 1986), forse ha ragione lui. Ed ciale di Sassari, dove vivo, c’è è probabile che la parola abili- regolarmente una tale concen- smo, in Italia ancora sconosciu- Le immagini di questo servizio sono tratte da Crip Camp, un docufilm premiato trazione di uomini e donne in ta ai più, entri finalmente nel al Sundance 2020: è la storia di un campeggio americano per ragazzi disabili sedia a rotelle, con il bastone, linguaggio comune. «Abili- vicino a New York che, negli anni '70, ispirò molte battaglie civili (su Netflix). con il deambulatore, che fa smo: atteggiamento discrimi- quasi ridere. Se si ci sposta nel- natorio e pregiudizialmente la piazza principale della città, svalutativo verso le persone con disabilità». l’ambiente: tanto meno questo è struttura- non se ne vede nessuno. La differenza la È la definizione del dizionario Treccani, to per accoglierla, tanto più la disabilità si fanno le barriere architettoniche, ma le che ha acquisito il termine nel 2022, dopo sviluppa», spiega Francesca Arcadu, coor- questioni sono tutte collegate: meno siamo averlo segnalato come neologismo nel dinatrice del Gruppo donne dell’Uildm visibili, meno chi progetta gli spazi pubbli- 2019, quando la modella e atleta Sofia Ri- (Unione italiana per la lotta alla distrofia ci si porrà il problema di trovare soluzioni ghetti lo utilizzò sul blog Invisibili del Corriere muscolare, gruppodonne.uildm.org). «È un che ci permettano di viverli». della Sera. Righetti è una delle attiviste Dall’urbanistica alla democrazia, il disabili più conosciute, insieme a Mari- passo è breve. «La società dovrebbe na Cuollo che firma una rubrica su Va- Il nuovo attivismo garantire a tutti l’accesso a beni e servi- nity Fair. Non sono le sole. per i diritti dei disabili zi, fornendo supporti diversi a seconda Il movimento è vasto, effervescente, è vasto, effervescente, delle caratteristiche identitarie di cia- sovversivo: mira a cambiare radical- scuno: fisici (rampe, ascensori), relazio- mente la narrazione della disabilità e lo sovversivo e molto nali (educatori), sensoriali (traduttori sguardo dell’opinione pubblica che an- femminile. Mira a cambiare nella lingua dei segni). Quando ciò non cora oscilla tra pietismo ed eroismo. avviene, alle persone con disabilità ven- Ascoltando e leggendo le parole delle radicalmente lo sguardo gono impedite sia la partecipazione alla attiviste, l’interlocutore non disabile è della collettività vita pubblica del Paese, sia la possibilità costretto a ripensare postura e linguag- rifiutando gli atteggiamenti di arrivare a ricoprire ruoli decisionali. BETTY MESDGER gio. Un esercizio spiazzante, ma neces- pietosi, ma anche Costringendole, di fatto, a rimanere sario. «La disabilità è il risultato dell’in- la retorica degli \"eroi\" alla base della piramide sociale» spiega terazione tra una persona con un deficit Marta Migliosi, consigliera del Gruppo di tipo fisico, psichico o sensoriale e di GABRIELLA GRASSO donne Uildm. ELLE 65

ELLEinchiesta L'importanza to certe frasi siano discriminatorie e contri- ma come donna disabile io non esperisco di farsi vedere buiscano alla nostra oggettificazione». questi problemi. A noi succede il contrario: veniamo considerate asessuate, non deside- Ecco perché l’attivismo è necessario: biso- Accade per ignoranza, sciatteria. Ma è rabili a prescindere, scoraggiate dall’avere figli. A volte anche le battaglie per il diritto gna farsi vedere, normalizzare la disabilità. anche funzionale a quello che viene defini- all’aborto hanno veicolato messaggi pro- blematici: ferma restando la libertà di ogni Il che non vuol dire ed è la trappola in cui to inspiration porn. Che cos’è lo spiegano E- donna, far passare l’idea che abortire un figlio con una malformazione sia quasi una a volte si casca non vederla. «Fa parte lena e Maria Chiara Paolini, le seguitissi- necessità, sembra suggerire la non deside- rabilità di noi persone disabili». della mia esperienza di vita. Se per farmi me Witty Wheels (su fb e wittywheels.it): «L’e- La maggiore sensibilità verso i diritti delle minoranze e la loro rappresentazione sta sentire accolta qualcuno sostiene che “non spressione è stata coniata dall’attivista portando anche un aumento delle sceneg- giature che includono personaggi disabili. la vede” è come se mi dicesse: “stai tran- Stella Young e indica il comportamento di A volte in parti minori, come quelle inter- pretate dall’attrice Ali Stroker nelle serie tv quilla, questa cosa brutta che ti riguarda io chi presenta persone disabili \"performanti\" And just like that (Sky) e The bold type (Netflix). A volte come protagoniste, per esempio non la considero”. Nega una caratteristica si laureano, viaggiano come ispirazione nella serie Un metro e venti (Arte), costruita intorno a Marisol Agostina Irigoyen e alla che fa parte di me, oltre a non accorgersi e motivazione per i non disabili. Lo scopo sua sedia a rotelle. L’attribuzione di ruoli di persone disabili ad attori che non lo sono è delle mie necessità», afferma Ria, che sul è spingere questi ultimi a mettere in pro- invece «sintomo di una società profonda- mente arretrata sul tema», asseriscono le blog e sulla pagina Facebook What is Ablei- spettiva le proprie difficoltà: un’operazione Witty Wheels. «Dietro c'è la presunzione di poter fare il mimo di un’identità sociale, e sm (riagio653046627.wordpress.com) rivela e che nasce da uno stigma e lo perpetua. Le anche l’esclusione di attori marginalizzati. Interpretare un personaggio disabile è una smantella i pregiudizi abilisti. Molti dei persone disabili vengono oggettificate, col- strada quasi assicurata per il plauso di cri- tica e pubblico. Il numero di Oscar vinti da quali sono linguistici. «Quando un giorna- legando la disabilità a un generico “supera- attori che mimano la disabilità è altissimo». lista scrive che una persona è “purtroppo mento degli ostacoli” senza riferimento alle Cambiare prospettiva, linguaggio e com- portamenti non è un processo immediato: costretta sulla sedia a rotelle” mi chiedo: si cause sociali di quegli ostacoli. È una nar- si ha paura di sbagliare, si diventa goffi. Si dovrebbe aiutare, per esempio, una perso- permetterebbe mai di scrivere “purtroppo razione che svaluta, sottovaluta». na in sedia a rotelle, o si rischia di offender- la? «C’è un solo modo, infallibile, per capi- gli è toccato essere gay”? No, e se lo facesse Asya Bellia, ricercatrice in economia (suo re se io, che mi muovo in carrozzina, ho bisogno di aiuto: chiedermelo», afferma scoppierebbe il finimondo», afferma Arca- ambito di ricerca è il ruolo delle politiche Bellia. «Il dialogo è fondamentale, ma bi- sogna essere pronti ad ascoltare. Quando du. «L’abilismo è talmente introiettato nel- sociali nel rapporto tra disabilità e felicità), faccio notare a qualcuno che ha scritto o detto una cosa abilista, la reazione è sempre la società che non ci si rende conto di quan- racconta un episodio accadutole in treno: indignata: “Come puoi pensare che io sia abilista! Io sono una brava persona!”. Il mio «Dopo avermi chiesto cosa facessi però non è un giudizio morale, e reagendo in quel modo la comunicazione fallisce. È “L'inspiration porn nella vita, una signora ha iniziato a l’ascolto che ci fa crescere». | spiegarmi dei concetti base di eco- è usare i successi delle nomia materia in cui avevo già preso due lauree e quando si è persone disabili accorta del mio sguardo allibito, per motivare le altre. Così ha alzato la voce e ha iniziato a scandire le parole: “Pro-dut-ti-vi- ”lo stigma si perpetua tà, sai che cosa significa”?». Per quella donna, credere che una gio- vane in sedia a rotelle potesse esse- re più preparata di lei aveva, forse, dell’incredibile. Il femminismo PATTY SMOLIAN non è per tutte I tempi però stanno cambiando. Ormai si parla ogni giorno di di- versity, di inclusion. E di femmini- smo intersezionale. Rivela Bellia: «Per molto tempo per me è stato difficile sentirmi rappresentata dal femminismo “classico”, perché le sue battaglie principali ci esclude- vano. Il diritto a non essere consi- derate oggetti sessuali è sacrosanto: 66ELLE



[ELLEbuzz] Eileen Fisher GLI ADDETTI AI LAVORI LA CONSIDERANO, UNANIMEMENTE, UN MODELLO DI DEDIZIONE ALLA CAUSA DELL'AMBIENTE, DELL'UGUAGLIANZA, DELL'EMPOWERMENT FEMMINILE. RITRATTO DI UNA STILISTA CHE HA USATO LA MODA PER IL BENE COMUNE di FEDERICA FIORI 68ELLE

COURTESY OF EILEEN FISHER e la propria conti- ”PROMETTO DI FARE TUTTO nuità economica, la sostenibilità finisce spesso per somigliare alla classica coperta IL POSSIBILE PER LE DONNE, troppo corta. La tiri sulle materie prime e IN QUANTO MAGGIORI si scoprono i lavoratori, l'aggiusti sul pro- fitto e non arriva più sulla filiera. Eppure, ”PROTETTRICI DELL'AMBIENTE come spesso accade a ogni cosa giusta, dopo essere stata per molto tempo accan- parte della nostra visione di un futuro sostenere i diritti umani, promuovendo tonata anche la sostenibilità si è dimostra- senza sprechi». Il design, nella visione del- l'equo trattamento di tutti». Alle parole, ta un bene collettivo necessario. Anzi, la stilista, è al servizio di «forme semplici Eileen Fisher è abituata a far seguire i fatti: inderogabile. Per tutti questi motivi più e versatili, che funzionano insieme senza oltre ad aver conseguito le certificazioni di uno lei ce l'ha fatta Eileen Fisher è sforzo, anno dopo anno» e che, quindi, B Corp e Benefit Corporation, il suo considerata dagli esperti una specie di nu- affrancano dal consumismo indotto dai brand è «determinato a eliminare le cause me tutelare dell'argomento. La sua storia trend passeggeri. Da subito, col suo profonde e spesso nascoste che potrebbe- si srotola a ritroso fino alla periferia di brand, Eileen ha lavorato a sostegno ro portare al traffico di esseri umani e alla Chicago, primo dopoguerra, in una fami- dell'ambiente, usando per esempio coto- schiavitù lungo la filiera», facendo ricorso glia della middle class americana. Secon- ne proveniente solo da piantagioni orga- a «politiche e governance, valutazione del da di sette figli, si arrangia come camerie- niche, con semi non geneticamente mo- rischio, audit e verifiche secondo stan- ra per pagarsi l'università: le risorse dei dificati, senza l'uso di pesticidi e di additivi dard rigidissimi e sensibilizzazione a ogni genitori sono fuori discussione, destinate chimici nella lavorazione. Cotone cre- livello». Compreso quello dei suoi clienti, unicamente agli studi di suo fratello. Eile- sciuto su terreni il cui equilibrio è mante- ai quali dispensa consigli su come ripara- en non serba loro rancore ma non lo ha nuto dalla rotazione delle colture e da re, lavare e rammendare i capi nel corso dimenticato e, tuttora, uno dei suoi più fertilizzanti naturali come il compost o il della loro (auspicabilmente) lunga vita. grandi impegni accanto a quello della letame, dove le erbacce sono sradicate a Lunga vita anche a lei. | moda è l'empowerment femminile, che mano e i parassiti allontanati con l'olio di sostiene attraverso la fondazione Women neem o con piante sgradite. Il suo è un Together. Convinta che per portare a team al 100 per cento femminile: «Pro- termine un progetto occorra crederci fino mettiamo di fare tutto il possibile per le in fondo, Fisher fonda la sua prima start donne e le ragazze, in quanto maggiori up nel 1984, producendo non da stilista protettrici dell'ambiente. Crediamo che il ma da interior designer dei semplicissi- futuro dipenda da questo», afferma. «E mi kimono. L'idea decolla e da allora, con vogliamo raddoppiare i nostri sforzi per costanza e lungimiranza, continua a inve- stire sulla sostenibilità. Diventa via via In queste pagine. Alcuni un'attivista, mettendo la circolarità alla capi e accessori delle base della sua visione: «Dove gli altri ve- collezioni seasonless dono rifiuti, noi vediamo possibilità», rac- conta sul suo sito nell'incipit di quello che create da Eileen Fisher. In è, sostanzialmente, un manifesto su come alto, a destra. si dovrebbe far moda oggi: «Ci riprendia- mo i nostri vestiti oltre 1,6 milioni di La stilista nell'headquarter pezzi dal 2009 per rigenerarli e riven- del brand, a New York. derli, o per creare modelli diversi. Fa tutto

[ELLEbuzz] B S O Da sinistra. Kimono a stampa effetto china con pantaloni coordinati. Completo di seta blu con frange sulla blusa. Giacca haori con cintura in vita. Tutto Lisa Von Tang x Elena Mirò (sotto, un suo ritratto). Elogio della lentezza Elena Mirò COURTESY OF ELENA MIRO Si può creare contaminazione tra culture senza che questo abbandonarsi, con i loro ca- possa sminuire il valore di una o dell'altra. Al contrario, a volte ri, ai piaceri di un esotico si tratta di un esercizio che genera ricchezza, di valori s'inten- resort dove il tempo trascor- de. Nella moda, poi, è un principio di forte ispirazione. Lo ha re lentamente. Per questo ho messo in pratica anche la designer Lisa Von Tang, che ha re- creato un guardaroba estivo centemente presentato per Elena Mirò una capsule collection su misura, che abbia il pote- che mescola le sue radici orientali con quelle occidentali della re di generare energia in chi lo indossa. È un mio regalo per- Casa. «È la prima volta che collaboro con un marchio italiano, sonale all'universo femminile attraverso l'uso del blu, il colore e confesso di aver vissuto un'esperienza straordinaria», ci ha che più di altri produce questo stato d'animo, perché ricorda detto. La creativa, di stanza a Singapore e fondatrice di un l'oceano e il moto perpetuo delle onde. I pezzi della capsule brand che porta il suo nome, è famosa per il suo stile cosmo- per Elena Mirò si possono mescolare: il kimono, per esempio, polita. Prima di dedicarsi completamente al mestiere di stilista si indossa anche abbinato a un pantalone coordinato, o a un ha studiato filosofia politica e biochimica, anche se ha sempre costume da bagno. E ciascun look può essere interpretato an- che in chiave urban, in base agli accessori che si utilizzano. Su saputo che sarebbe diventata una fashion tutto i materiali traspiranti e naturali che ho scelto, tra cui il designer, grazie al talento ereditato dal raso di seta, il lino e la viscosa leggera». Una scelta voluta da nonno che ha coltivato da autodidatta. La entrambi i brand, che hanno lavorato con grande sintonia a collezione P/E 2022 per Elena Mirò ri- questa collezione. «Per me c'è stata una fusione organica con prende, su certi capi, i motivi fluidi del suo Elena Mirò; ci siamo incontrati perfettamente e siamo entrati design. «Ho cercato alcuni schizzi di mio in grande armonia. Sono abituata a lavorare con un ristretto nonno e li ho declinati in stampe che aves- numero di persone, e da loro ho trovato lo stesso clima di fa- sero il potere di trasmettere un mood rilas- miglia che c'è nel mio team». Un matrimonio perfetto! | sato», continua. «Tutti i pezzi sono stati pensati per donne che idealmente amano GIOVANNI BATTISTA SPARACIO 70ELLE HO VOLUTO FARE UN REGALO A TUTTE LE DONNE USANDO IL BLU, ” “UN COLORE CHE GENERA ENERGIA IN CHI LO INDOSSA



[ELLEbuzz] ULT In questa pagina. Alcuni particolari del Golden Goose negozio di Golden Goose a Milano, Past forward dove si possono customizzare i capi La minuzia dell'arte manuale elevata a potenza in un universo anche su un Dream digitale di creatività, con ibridazioni di impronta street. In due Wall digitale parole: Golden Tv. È questo il nome dell’innovativo concept-re- e postare on line. tail di Golden Goose, uno spazio multimediale nel cuore di Per uno shopping Montenapoleone a Milano, parte di un \"viaggio\" celebrativo 4.0 e su misura. per i vent'anni del brand. Un luogo cosìdetto phygital, spalmato su 465 metri quadrati e due livelli, dove le collezioni di ready ”GRAZIE AL to wear si affiancano a esperienze tecnologiche. Appena entrati ci si addentra subito nel Lab, al piano terra, votato alla co-cre- DREAM WALL azione di sneakers, borse e accessori, in sinergia con la Distress IL LABORATORIO Machine che domina una parete − simbolo del trattamento fi- DIY DIVENTA 4.0 nale della lavorazione − sotto l’egida di un soffitto costellato di PER POTER ginniche, a richiamare il guizzo originale dei fondatori nel la- CUSTOMIZZARE sciare le scarpe stese al sole per ottenere una suola più fané. Qui, E POSTARE infatti, si potranno customizzare i propri capi, e persino una LE PROPRIE selezione esclusiva di giacche biker di pelle made-to-order, gra- zie al savoir-faire di abili artigiani pronti a dar corpo alle fan- “CREAZIONI tasie di ogni cliente. Non solo, il laboratorio diventa 4.0 grazie al Dream Wall, una postazione interattiva con maxi schermo COURTESY OF GOLDEN GOOSE simile a una tela bianca su cui plasmare virtualmente i propri articoli, per trasformarli poi in reali creazioni bespoke. Il tutto filmato con una registrazione, all’insegna del Your story, our story: «Vogliamo offrire un'esperienza futuristica in selezionati store di tutto il mondo, dove i nostri \"Golden Lovers\", grazie a speciali strumenti digitali, possono creare video, immagini e post condivisibili», racconta Silvio Campara, Ceo di Golden Goose. Per i nostalgici dell’analogi- co, invece, basta scendere di un piano e ammi- rare gli iconici stivali texani nella nicchia Snea- kers Master, che rispolvera un’autentica bottega artigianale. Insomma, passato vs futuro... | MARTA SALADINO 72ELLE



[ELLEbuzz] COSE BELLE CITY JUNGLE Selva di dettagli urbani: sneakers striate, poltroncine a stampa animalier, borse multiple. In più, guide griffate con le mete metropolitane più cool. Nuovi cult di moda e dintorni a cura di ADRIANA DI LELLO NEW WAVE 2 REPETITA iuvant Movimento ondulatorio. Le Grid Azura Multipli di uno. Le camera bag MyEA di Emporio Armani si 2000 di Saucony Originals hanno un design innovativo che riprende il indossano a grappolo (sopra). Tutte personalizzabili con le proprie fluttuare delle maree (sopra). In più, iniziali, un logo e, da questa stagione, anche una selezione i colori vividi che le caratterizzano di disegni che riproducono scorci delle principali città simboleggiano il moto perpetuo delle acque. Per evocare uno stato del mondo. Per tracolle comode, capienti e dal design gentile, d'animo di pace e armonia universale. con un nuovo tratto distintivo dai contorni rétro. 3 ZEBRA CROSSING. POLTRONCINA DI CITTÀ, MA CON UN OCCHIO ALL'AFRICA. LA SEDUTA ANIMALIER DI DOLCE & GABBANA CASA DEFINISCE UN LIFESTYLE EMOZIONALE, ED È REALIZZATA DAI MIGLIORI ARTIGIANI 74ELLE

6 le edicoleSALVIAMO Contrordine. Firmato nientemeno che da Louis Vuitton. Librairie éphémere, 4lodevole iniziativa della Casa parigina, arriva nella Serenissima. In collaborazione col Comune di Venezia, Vuitton restaura una serie di edicole storiche riportandole all'antico splendore. Oltre a giornali e periodici, venderanno per un breve periodo la collezione completa dei libri di viaggio Vuitton (sopra). Bravo! 5 TALISMANI 4.0. SORELLINA CARA ACNE STUDIOS EMPATIZZA Sisterhood al top. Le super modelle Gigi e Bella Hadid posano insieme COL TECNOSCIAMANO alla nuova borsa di Versace (sopra), La Medusa Mini, versione petite GRECO ANGELO PLESSAS. del modello cult della Maison. Disponibile in colori tra cui il giallo calendula, INSIEME FIRMANO PEZZI ha gli atout della sorella maggiore. In un concentrato di freshness. PIENI DI TOPPE SIMBOLICHE, CUCITE USANDO SCUDI ELLE 75 CONTRO LE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE

i Fascinoesotico e vibe neo folk per lo stile firmato Tory Burch. Tra gonnellone creole e tessuti fantasia, bandeau e maglie con colori saturi più gioielli tribali. Holiday mood di MICAELA SESSA foto SIMON UPTON

MODA Abito Picnic Claire Mccardell di seta checked con gancetti (1.320 euro) e borsa T Monogram Jacquard Moon con dettagli e tracolla di pelle (525 euro), tutto Tory Burch, come gli orecchini a cerchio d’argento sterling (275 euro) e il choker d’argento e tessuto. Nella pagina accanto Abito d’organza in chiffon di seta ricamata con top asimmetrico, Tory Burch (1.650 euro).

Abito Coffee in popeline di cotone a righe con scollo incrociato (990 euro) e ballerine Herringbone di raso con lacci alla schiava (330 euro), tutto Tory Burch, come gli orecchini a cerchio e il set di bracciali da braccio d’argento sterling e ottone (880 euro).

SIMON UPTON MODA

SIMON UPTON Top a portafoglio (770 euro), gonna in jersey di viscosa (1.100 euro) e creole, tutto Tory Burch. Nella pagina accanto Maglia a costine (360 euro), bandeau (275 euro) e pantaloni con impunture (770 euro), tutto Tory Burch, come la cintura e gli orecchini. www.toryburch.it. Ha collaborato Simone Fantuzzi. Pettinature Peter [email protected]. Trucco Eric Polito@ArtDepartment using Guerlain. Modella Sara Sampaio/TheLionsMgmt. Si ringrazia Las Alamandas Resort, Messico, www.alamandas.com.

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ROMAN AFFAIR TRA LE ARCHITETTURE RAZIONALISTE DELL'EUR. IN UN DISPLAY GLOSSY DI BLAZER CON SPALLINE E LEGGINGS SECONDA PELLE, PEZZI VINTAGE E BIJOUX DA DIVA ANNI '80. LET'S GET PHYSICAL di AMELIANNA LOIACONO foto LAURA SCIACOVELLI s ii

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Giacca doppiopetto di lino e seta con dettagli trasparenti, Max Mara (990 euro), orecchini e collana di metallo a molla tutto Madame Pauline Vintage; cintura di suède con fibbia gioiello e logo Yves Saint Laurent vintage. Nella pagina accanto Blazer cropped pied-de- poule, Piombo in OVS (59,95 euro), body vintage, pantaloni di cotone stretch, Freddy (119 euro), orecchini di metallo a nodo Madame Pauline Vintage, collana di metallo dorato Moi Même Milano, cintura vintage.

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LAURA SCIACOVELLI

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