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Storica National Geographic Italia Aprile 2022

Published by admin, 2022-03-24 06:26:55

Description: Storica National Geographic Italia Aprile 2022

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IL TEMPLO MAYORBRIDGEMAN / ACI NEL CODICE BNF / RMN-GRAND PALAIS IXTLILXOCHITL. XVII SECOLO. BIBLIOTHÈQUE NATIONALE DE FRANCE, PARIGI. Durante l’assedio di Tenochtitlan da par- templo Mayor, che presto divennero un «le- GUERRIERO te degli spagnoli, il templo Mayor venne tamaio», forse dopo che Ávila fu giustiziato AQUILA gravemente danneggiato dai cannoni che nel 1542 per il suo coinvolgimento in una Figura in terracotta Cortés usò per costringere la città alla re- cospirazione contro Cortés. che rappresenta sa. Dopo la caduta della capitale azteca, l’e- un membro di dificio non fu immediatamente demolito: In ogni caso, con il passare del tempo ogni quest’ordine infatti le fonti confermano che nel 1524 traccia dell’antico santuario azteco scom- militare d’élite, era ancora in piedi. Ma la costruzione della parve. Si pensava che potesse trovarsi sotto rinvenuta nel nuova Città del Messico fu realizzata con la cattedrale di Città del Messico, ma non recinto dei Guerrieri materiali di edifici preesistenti: a poco a c’era alcuna certezza al riguardo. Occasio- aquila. Museo poco i templi e le altre strutture del vec- nalmente, quando si eseguivano del templo Mayor, chio centro cerimoniale azteco, compreso lavori nel sottosuolo della città, Città del Messico. il templo Mayor, cedettero le loro pietre alle emergevano alcuni oggetti le- sessantotto chiese che furono innalzate nei gati al templo Mayor. Nel 1790, DAGLI ORTI / AURIMAGES vecchi confini di Tenochtitlan e Tlatelolco, ad esempio, furono trovati una così come alle innumerevoli case ed edifici grande statua della dea Coatlicue eretti nel centro della città. e un enorme monolito, la Pietra del sole o Calendario azteco. Nel 1914 La traccia del tempio un archeologo trovò dei resti che mise in relazione al templo Mayor, È noto, inoltre, che Cortés ripartì tra i suoi ma non fu in grado di portare avanti uomini gli appezzamenti di terra del cen- gli scavi. L’occasione propizia arri- tro di Tenochtitlan. Secondo Diego Durán, vò nel 1978, quando, nel corso un conquistador di nome Alonso de Ávi- di alcuni lavori di cablaggio la costruì le sue case sulle fondamenta del sotterraneo, gli operai della

Testa. I capelli sono Braccia. Gli arti ornati da dischi di mozzati lasciano piume d’aquila che esposte le ossa. evocano la morte Le braccia sono e il sacrificio. ornate con perline e sonagli. Tronco. Sono Gambe. Vi si rappresentati i seni avvolge attorno flaccidi, tipici di una il serpente a due donna che è stata teste, Maquizcoatl, madre. La cintura simbolo di di serpenti, a cui è Huitzilopochtli. legato un teschio, è caratteristica di una divinità terrestre. Il sacrificio di ai piedi della scalinata del tem- che egli smembrò con la sua spada DAGLI ORITI / AURIMAGES Coyolxauhqui, plo Mayor c’era un grande mono- infuocata e buttò giù dalla collina. la dea lunare lito su cui era raffigurata la morte Questo episodio mitico si ripeteva azteca della dea Coyolxauhqui. Secondo il ogni volta che i sacerdoti sacrifica- mito, dopo la sua nascita il grande vano un prigioniero sulla sommità dio azteco Huitzilopochtli fu at- del templo Mayor e, dopo avergli taccato sulla sua montagna nata- estratto il cuore, lo gettavano giù le, Coatepec, dai fratelli maggiori, per la scalinata. Il corpo smembrato che sconfisse con il suo serpente di Coyolxauhqui rimandava anche di fuoco Xiuhcoatl. Tra gli assali- alle fasi lunari e ai cicli di rinnova- tori c’era la sorella Coyolxauhqui, mento della natura.

IL MONOLITO DI COYOLXAUHQUIANDREW RAKOCZY / SCIENCE SOURCE/ ALBUM NEL LUOGO IN CUI È STATO TROVATO, DAGLI ORTI / AURIMAGES ALL’INTERNO DEL RECINTO DEL TEMPLO MAYOR, NEL 1978. compagnia elettrica scoprirono per caso era una piramide tronca di quarantacinque STATUA un altro monolito di grandi dimensioni sul metri di altezza, che era divisa in quattro quale era rappresentata la dea della luna, sezioni e poggiava su una piattaforma. DELLA GONNA Coyolxauhqui. Nella mitologia azteca, que- sta divinità è la sorella di Huitzilopochtli, Da questa piattaforma partivano delle DI SERPENTI il sole, al quale era dedicato il templo Ma- scale, sormontate da sculture di rane, le yor. Fu subito avviato un progetto di ricer- quali portavano ai piedi della piramide. Lì Questa statua di ca archeologica che nel corso degli ultimi iniziava una doppia scalinata affiancata da Coatlicue, dea della quarant’anni ha portato alla luce le strut- muretti, che erano decorati con giganteschi terra e madre degli ture del grande tempio, rimaste sepolte dal serpenti di pietra; su entrambi i lati della dei e dei mortali, fu XVI secolo. Inoltre, è stato trovato un nuovo scalinata c’erano delle sculture di ser- trovata nel templo monolito, quello della dea della terra Tlalte- penti striscianti, così come due annessi Mayor nel 1790. cuhtli, così come altari, offerte e sepolture. per uso sacerdotale. Una piramide gigantesca Sulla sommità della piramide s’innalzavano due templi dedicati Il templo Mayor (detto anche huey teocalli agli dei principali della città: Tlaloc, in nahuatl, la lingua dei mexica) si trovava una divinità acquatica che rappre- nella zona orientale del centro cerimonia- senta la vita e il sostentamento, e le di Tenochtitlan. Si trattava di uno spa- Huitzilopochtli, dio del sole e della zio di cui facevano parte settantotto edifici guerra. Davanti al tempio di Tlaloc tra cui templi, residenze sacerdotali, altari, c’era un bellissimo chac mool poli- un campo di gioco di pelota (palla) e alcu- cromo, una figura reclinata scolpi- ni tzompantli, ovvero altari dove veniva- ta in pietra su cui si mettevano i cuori no esposti teschi umani. Il templo Mayor delle persone sacrificate dopo la loro esecuzione su una lastra posta davanti al

Iztaccihuatl Popocatepetl Recinto cerimoniale Centro cerimoniale di Tenochtitlan Santuario di Tlaloc Santuario di Huitzilopochtli Pietra su cui si effettuavano i sacrifici umani HERNÁN CAÑELLAS / NG IMAGE COLLECTION Camera in cui i sacerdoti Pietra di Coyolxauhqui si preparavano (vedi p. 102) Sculture di serpenti che Pietra Tlaltecuhtli evocano la mitica Coatepec, (vedi pag. 110) la “collina dei Serpenti”

I LIVELLI LE SETTE FASI DI COSTRUZIONE DEL TEMPLO Gli esperti hanno identificato un totale di sette fasi nella costru- MAYOR zione del templo Mayor. Solo della prima di esse non sono rimaste tracce. La fase II corrisponde ai primi tre governanti storici di Te- Gli scavi del templo Mayor nochtitlan (1376-1427); di essa sono stati ritrovati i due santuari hanno rivelato che la struttura che sormontavano la prima piramide. La fase III, sotto il dominio fu ampliata diverse volte a di ltzcoatl (1427-1440), vide una notevole crescita dell’edificio, partire dalla sua fondazione. I re così come la fase IVa, durante il regno di Moctezuma I (1440- mexica commemoravano così 1469). Nella fase IVb, sotto Axayacatl (1469-1481), fu ampliata le loro vittorie, ma i lavori erano la facciata principale. Nella fase V, sotto il breve governo di Tizoc motivati anche dalle inondazioni (1481-1486), fu costruita la casa delle Aquile sul lato nord del e dall’instabilità del terreno su cui tempio, e nella fase VI, sotto Ahuizotl (1486-1502), fu realizzato era stato eretto l’edificio. un grande ampliamento delle quattro fac- ciate. Paradossalmente, è della fase VII, sotto il regno di Moctezuma II (1502- 1520), che si conservano meno resti, poiché le sue pietre furono utilizza- te per costruire altri edifici della città rifondata dai conquista- dores spagnoli. Livello del suolo II III V VII IV IVb VI NED M. SEIDLER / NATIONAL GEOGRAPHIC IMAGE COLLECTION IVa

tempio di Huitzilopochtli. Entrambi i santuari XIUHTECUHTLI, almeno sette di queste successive ristrut- erano decorati all’interno con pitture murali turazioni. Il fatto che preferissero ampliare e sormontati da merlature. IL DIO DEL FUOCO il vecchio tempio piuttosto che erigerne uno nuovo non deve sorprendere: la ragione va La costruzione di questo magnifico tem- Questa divinità cercata nel particolare significato del luo- pio richiese il lavoro di migliaia di operai. è rappresentata go dove sorgeva il templo Mayor. Secon- Tra loro non c’erano solo gli abitanti della da una statuetta do il mito, il dio Huitzilopochtli condusse città, ma anche persone provenienti da altre accovacciata e con i mexica nella marcia da Aztlan, la loro patria località dominate dagli aztechi e da questi le braccia conserte. mitica, al lago Texcoco, e lì mostrò ai sacer- obbligati a lavorare alle opere dello stato Museo nacional come parte del tributo che dovevano de antropología. doti una piccola isola dove un’aquila era versare all’impero. Inoltre gli aztechi appollaiata su un nopal, un tipo di cactus gli richiedevano di fornire materiali SCALA, FIRENZE chiamato tenochtli in nahuatl. Nacque da costruzione. Un rifiuto a “colla- così Tenochtitlan, e in quel luogo sorse borare”poteva scatenare una guerra, l’embrione del templo Mayor, un semplice con la conseguente cattura di prigio- santuario ricoperto di paglia che sarebbe nieri e il loro successivo sacrificio. poi diventato un’imponente piramide. Il templo Mayor di Tenochtitlan divenne così una dimostrazione Una montagna sacra del potere dei sovrani aztechi sui popoli circostanti. A livello simbolico, il templo Mayor rappresentava Coatepec, la montagna I governanti mexica ordinarono sacra dov’era nato Huitzilopochtli e che l’ampliamento del tempio per com- per i mexica era il centro del mondo. Da memorare le loro vittorie militari; gli essa partivano i quattro assi che segnavano scavi hanno permesso di confermare i corsi dell’universo. Il templo Mayor era 106 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC

TLALOC, DIO DELLA PIOGGIA, IN UN VASO DI CERAMICA TROVATO NELKENNETH GARRETT TEMPLO MAYOR. MUSEO NACIONAL DE ANTROPOLOGÍA, CITTÀ DEL MESSICO. DEA / ALBUM CHAC MOOL Sulla sommità del templo Mayor, di fronte al santuario di Tlaloc, c’era questa figura di chac mool che conserva ancora la sua policromia originale. In mano ha il recipiente in cui si depositavano i cuori delle vittime. quindi il punto d’intersezione attraverso il si ribellò e Huitzilopochtli la uccise get- LA FONDAZIONE quale scorreva l’energia cosmica che per- tandola dalla cima del monte Coatepec. Per MITICA DI metteva agli dei e agli uomini di comunicare questo motivo, ai piedi della scala che por- TENOCHTITLAN tra loro. La sua struttura piramidale rappre- tava al templo Mayor fu posto il monolito I mexica osservano sentava i tre livelli della visione del mondo che rappresentava la morte della dea. un’aquila con un mexica. Così, la piattaforma quadrata su serpente nel becco cui sorgeva il tempio era il piano orizzon- Nel tempio si svolgevano le principali ce- appollaiata su un tale dove esistevano tutti gli esseri viventi, rimonie della società azteca, dalle incorona- nopal. In questo mentre la piramide rappresentava il livello zioni dei nuovi sovrani a rituali di ogni tipo luogo fu fondata celeste e sotto di essa c’erano gli inferi. legati all’agricoltura, alla pioggia e al buon Tenochtitlan. funzionamento degli astri. Le cerimonie Biblioteca nacional, Il templo Mayor, insomma, era l’immagi- erano distribuite nel calendario rituale in Madrid. ne materiale della vita e della morte, dell’o- rigine e della fine, e per questo i santuari che DEA / ALBUM lo sormontavano erano dedicati a Tlaloc e Huitzilopochtli. Il primo, in quanto divinità acquatica, rappresentava la vita e il sosten- tamento di un popolo agricolo come i mexi- ca, mentre il secondo era il dio della guerra e della morte, del tramonto e del sorgere del sole. Il tempio commemorava anche la vittoria di Huitzilopochtli sui suoi innume- revoli fratelli che, secondo il mito, avevano pagato con la vita una cospirazione con- tro di lui. Anche sua sorella Coyolxauhqui STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 107



LA COLLINA DEI SERPENTI Un gruppo di archeologi effettua scavi nel templo Mayor. Accanto a loro sono visibili le colossali rappresentazioni di serpenti striscianti, i guardiani del sito, che conservano ancora la policromia originale. KENNETH GARRETT

KENNETH GARRETT L’offerta 125 consiste in una specie di pozzo in muratura al cui interno furono collocati vari oggetti distribuiti su diversi livelli. Il primo 1 conteneva la pelle di una scimmia ragno, ornamenti d’oro e di giada, otto coltelli che simboleggiavano le divinità lunari e due aquile d’oro adornate con oggetti di rame. Nel successivo livello 2 , sono stati trovati i resti di 62 specie marine, tra cui granchi, lumache e coralli. Il terzo e ultimo livello 3 conteneva i resti di una vecchia femmina di cane o lupo, adornata con un collare e degli orecchini di giada, e una cintura di conchiglie. Tutti questi elementi avevano un significato funerario. Al primo livello, le aquile orientate a ponente simboleggiavano la notte della morte; al secondo, le conchiglie evocavano le acque che il defunto doveva attraversare; e al terzo livello fu posto probabilmente un animale domestico che accompagnasse il defunto nel suo viaggio verso l’aldilà. OFFERTE 1 AGLI DEI 2 Nel 2006 è stato scoperto 3 davanti al templo Mayor un enorme monolito, del peso di 12 tonnellate, dedicato a Tlaltecuhtli, la dea della terra. Sotto di esso si apriva un profondo pozzo che nel corso del tempo accolse un gran numero di offerte funerarie.

ALTARE SU KENNETH GARRETT CUI I SACERDOTI ESEGUIVANO SACRIFICI UMANI NEL TEMPIO PRINCIPALE. base all’importanza che la divinità occupava folla. Per prima cosa portava il dio al cam- IL POTENTE nel pantheon azteco. A Huitzilopochtli, che po da gioco della palla, dove gli venivano era il dio principale, erano riservate le ceri- offerti i cuori delle prime quattro vittime. HUITZILOPOCHTLI monie più solenni, accompagnate da grandi Poi il corridore continuava il suo percorso sacrifici umani. frenetico attraverso alcune città costiere, Il dio della guerra seguito dai fedeli che tentavano di stare al e del sole raffigurato Con questi sacrifici, i mexica ripetevano passo con lui. Il fatto che non riuscissero in un’illustrazione del la morte delle divinità che si erano immo- mai a raggiungerlo rimandava all’invinci- Codice Borbonicus. late nel fuoco sacro di Teotihuacan affinché bilità del dio Huitzilopochtli. Tutto il tra- Fine del XV secolo. gli esseri umani potessero vivere, alimen- gitto era adornato da grandi archi trion- Bibliothèque tando con il loro sangue il movimento del fali di rose, piume e stendardi. A ogni de l’Assemblée sole. Si trattava quindi di una morte sacra, arco, c’erano musici che suonavano nationale, Parigi. che assicurava la continuità della vita sul- tamburi e conchiglie annunciando il ILLUSTRAZIONI: HERNÁN CAÑELLAS / NATIONAL GEOGRAPHIC IMAGE COLLECTION la terra, e che allo stesso tempo ricordava passaggio della processione. GRANGER / ALBUM a coloro che si opponevano agli aztechi il destino che li attendeva sull’altare insan- Quando l’idolo tornava a Te- guinato del templo Mayor. nochtitlan lungo la strada di Izta- palapa, tutti i dignitari dei templi La corsa mortale uscivano ad accoglierlo con della musica e lo accompagnavano al Una delle feste più attese dagli aztechi era santuario. Ai piedi delle scalina- Panquetzaliztli, che si celebrava a dicem- te del tempio, l’immagine del dio bre, in prossimità del solstizio d’inverno. veniva mostrata a coloro che aspet- All’alba un corridore scendeva di corsa dalla tavano il proprio turno per essere sommità del tempio reggendo un’immagine sacrificati accanto alla cosiddetta di Huitzilopochtli e fuggiva inseguito dalla

STRUMENTO palizzata dei Teschi, quindi era posta su una il petto e ne estraeva il cuore. I sacerdoti SACRIFICALE piattaforma e issata in cima tramite delle avevano il corpo dipinto di nero, i capel- robuste funi, «con grande cura e riveren- li aggrovigliati, le teste avvolte da fasce di Questo coltello za», scrive Diego Durán. «La portavano su cuoio e dei piccoli scudi di carta a decorare sacrificale, o tecpatl, in questo modo perché i gradini del tempio la fronte. «Avevano un aspetto diabolico, e è stato trovato nel erano molto ripidi e stretti, e sarebbe sta- vederli uscire con un’espressione così fero- templo Mayor. to impossibile salire portando l’immagine ce incuteva grande paura e timore a tutta la Il manico, in legno sulle spalle senza cadere». popolazione», riporta Durán. Dopo la ceri- ricoperto di turchese, monia, l’immagine del dio veniva benedetta raffigura un guerriero Sulla sommità della piramide, davanti e distribuita tra i partecipanti per essere aquila e la lama è in al tempio di Huitzilopochtli, sei sacerdoti mangiata, essendo fatta di pasta. calcedonio. British aspettavano le vittime presso la pietra sa- Museum, Londra. crificale. Quattro di loro tenevano i piedi Onorare la madre degli dei e le mani di chi era destinato a morire, un BRITISH MUSEUM / SCALA, FIRENZE altro gli afferrava la gola e il sesto gli apriva Un’altra importante festa azteca era quel- la dedicata alla dea Toci, madre degli dei e cuore della terra, che si celebrava nel templo Mayor il 16 settembre. In questa cerimonia, a essere offerta alla dea era una donna di quaranta o quarantacinque anni, previa- mente purificata, lavata e a cui veniva asse- gnato il nome della divinità. Il giorno della festa, prima dell’alba, un uomo la portava sulla schiena fin sulla sommità del tempio. Lì un sacerdote l’afferrava per i capelli e le

UIG / ALBUM TZOMPANTLI KENNETH GARRETT Gli aztechi attaccavano i teschi delle vittime sacrificali a una specie di telaio, impilandoli uno sull’altro. Qui, uno tzompantli in pietra del templo Mayor scoperto nel 2007. tagliava la gola, bagnando con il suo sangue decorato con piume colorate e portato al MORTE i presenti. Il suo corpo veniva quindi scuo- cospetto della madre degli dei». NEL TEMPIO iato dalle cosce ai gomiti, e con la sua pelle Un sacerdote azteco si ricopriva l’uomo che l’aveva condotta lì. Il templo Mayor di Tenochtitlan era uno estrae il cuore ancora Questi, nuovo rappresentante della dea, do- specchio della società mexica e integrava i pulsante di una veva assistere a una battaglia rituale in cui due aspetti fondamentali del suo succes- vittima per offrirlo alcuni giovani guerrieri combattevano fra so: l’imperialismo militare, incarnato da al dio Huitzilopochtli, loro, spesso ferendosi gravemente. Huitzilopochtli, e la capacità di produzione prima di gettare il agricola, sotto gli auspici di Tlaloc. Il grande suo corpo senza vita Al termine della battaglia, i sacrifici in santuario di Tenochtitlan era una montagna dalla sommità del onore della dea continuavano. Sulla som- sacra situata nel cuore della città. Su di essa, templo Mayor. mità del tempio erano eretti dei gradini di dei serpenti di pietra osservavano impassi- legno sui quali si posizionavano i carnefici, bili la crescita della piramide al suono di ogni ancora una volta due sacerdoti. Quindi l’uo- vittoria e celebravano con impavido giubilo mo coperto con la pelle della prima vittima feste, riti e sacrifici destinati a dissetare gli era condotto al loro cospetto, se necessa- dei con il prezioso liquido raccolto. rio con la forza. I sacerdoti a quel punto lo spingevano giù dalla scalinata. Secondo ISABEL BUENO Diego Durán, «l’impatto era così forte da STORICA DELLE AMERICHE ucciderlo. Poi, arrivavano altri officianti che gli tagliavano la gola e raccoglievano il Per SAGGI suo sangue in un catino; e allo stesso modo saperne sacrificavano tutte le vittime destinate a di più Il fiore letale. Economia del sacrificio questa divinità. Al termine del sacrificio, azteco il catino con il sangue delle vittime veniva Christian Duverger. Ghibli, Milano, 2014. RAGAZZI Gli Aztechi. Edizione a colori Isabel e Imogen Greenberg, Franco Cosimo Panini, Modena, 2017. STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 113

GRANDI SCOPERTE Assur, la prima capitale dell’impero assiro Tra il 1903 e il 1914 l’archeologo tedesco Walter Andrae condusse degli scavi esemplari nella città mesopotamica A partire dall’anno MAR NERO CAMSAPRIO la Società orientalistica 2000 a.C. circa il TURCHIA tedesca, un’associazione corso medio del archeologica che era stata Tigri divenne il Assur IRAN fondata a Berlino nel 1898. nucleo centrale di un po- L’anno seguente una mis- tente impero che per più di BAGDAD sione della società, guidata un millennio segnò il de- IRAQ da Robert Koldewey, co- stino della Mesopotamia. minciò nel sito di Babilonia Costellato di grandi città MAR ROSSO PGEORLSFICOO degli scavi che avrebbero come Ninive e Nimrud, da- portato alla luce resti ar- gli inizi del II millennio a.C. cello alto trenta metri, cor- cheologici celebri come la MATSON PHOTOGRAPH COLLECTION / LIBRARY OF CONGRESSIL SITO di Assur, l’impero assiro ebbe come rispondente all’imponente porta di Ishtar. con la collina della prima capitale un altro ziggurat di Assur. ziggurat in fondo, centro abitato che era an- Tedeschi in Iraq in una fotografia che il fulcro religioso del Alla metà del XIX secolo degli anni trenta Paese: Assur. due pionieri dell’archeolo- Poco tempo dopo l’impera- del XX secolo. gia mesopotamica, Aus- tore di Germania, Gugliel- Durante l’impero neoas- ten Henry Layard e Hor- mo II, che aveva un interes- Originario di Lipsia, An- siro (911-609 a.C.) Assur muzd Rassam, realizzarono se personale nei confronti drae aveva studiato archi- perse la propria supremazia alcune esplorazioni sulla delle ricerche, giunse a un tettura ed era stato scelto e nel 614 a.C. fu conquista- collina che ospitava Assur, accordo con il sultano otto- come disegnatore per gli ta e distrutta dai medi, al ma non trovarono oggetti mano Abdul-Hamid, so- scavi tedeschi di Babilonia. pari di altre città. Anche se di valore comparabili a vrano del territorio corri- Gli anni di lavoro assieme in seguito sarebbe tornata quelli di altri siti della zona spondente all’attuale Iraq, a Koldewey si erano rivela- alla vita, le sue rovine fini- e decisero perciò d’inter- per permettere agli arche- rono sepolte in un luogo rompere gli scavi. ologi tedeschi di lavorare al che gli arabi chiamarono nuovo sito di Assur. Kolde- Qal’at Sherqat, oggi in Iraq. Si dovettero attendere gli wey affidò la missione a Qui l’unico indizio dell’an- inizi del XX secolo perché Walter Andrae, il suo mi- tica capitale era un monti- venisse avviato il primo glior discepolo. scavo sistematico del luo- go. La spinta provenne dal- CRONOLOGIA 2025-1750 a.C. 1850 1903-1914 1988-1990 CAPITALE Abitata sin dal Layard e il collega Walter Andrae dirige Nuova campagna ASSIRA 2500 a.C., Assur è la Rassam realizzano i lavori della Società di scavi tedeschi capitale dell’antico degli scavi nel sito orientalistica tedesca ad Assur, ripresa impero assiro. di Assur. ad Assur. nel 2000. 114 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC

ti preziosi: da lui aveva im- di Koldewey. Nelle proprie UN VISIONARIO AGE FOTOSTOCK parato che l’archeologia memorie Andrae avrebbe non ha soltanto lo scopo di ricordato in questo modo il WALTER ANDRAE era un bravissimo dise- trovare opere pregiate da momento in cui nel 1903 gnatore, e fu questo talento a permettergli esibire nei musei, giacché aveva assunto la nuova re- di entrare nella spedizione di Robert Kolde- ogni elemento deve anche sponsabilità: «Un nuovo wey a Babilonia. Lì realizzò quasi ogni giorno aiutare a comprendere il compito già si annunciava disegni e pitture che avrebbe poi inserito nei funzionamento delle so- nitidamente nell’orizzonte suoi libri. Ma Andrae si spingeva ben oltre cietà del passato. Per que- futuro: dopo le vacanze a la semplice immagine. Nelle sue memorie sto andavano repertati con casa non sarei tornato a Ba- racconta che ebbe bisogno di la massima precisione tut- bilonia, ma sarei stato in- diversi anni per sviluppare ti gli oggetti e le strutture caricato di dirigere un nuo- una propria «visione in- che man mano venivano vo scavo ad Assur». teriore», un’«immagine alla luce. Gli tornarono uti- spirituale» di come li pure le doti organizzative Nei dieci anni di lavoro fosse la vita nell’an- praticamente ininterrotto tica Assur. L’avreb- be poi evocata nelle pubblicazioni degli anni trenta. AUTORITRATTO DELL’ARCHEOLOGO WALTER ANDRAE. STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 115

GRANDI SCOPERTE Collana in oro e pietre Vestigia di Assur semipreziose. XIV-XIII secolo a.C. il museo del vicino oriente (Vorderasiatisches Museum), a Berlino, conserva numerosi oggetti provenienti dagli scavi di Andrae ad Assur. Frammento di ceramica smaltata rinvenuto nel 1908. VIII-VII secolo a.C. Plastico di un Altare del tempio carro a quattro di Ishtar con ruote alto 7 cm. l’immagine del re II millennio a.C. Tukulti-Ninurta I. 1220 a.C. circa. FOTO: BPK / SCALA, FIRENZE – Andrae si prese un solo Assur, che il re Sham- stata completamente rico- ca, che avrebbe permesso permesso, nell’estate del shi-Adad aveva ultimato perta d’oro, con all’interno di determinare la vera da- 1908 – il giovane e la sua verso il 1800 a.C., era un una statua di Assur. tazione della città di Assur. squadra di 180 lavoratori edificio in mattoni crudi portarono alla luce i templi, riccamente decorato, con Gli scavi portati avanti da Palazzi e tombe i palazzi e le fortificazioni tre cortili e diverse stanze Andrae permisero di sco- di Assur. Le rovine più re- e cappelle destinate ad altre prire in modo del tutto ca- Stando a quanto afferma- mote risalivano al III mil- divinità. In fondo alla co- suale anche il tempio di vano alcuni testi, ad Assur lennio a.C. Il tempio del dio struzione, nell’angolo più Ishtar, dea dell’amore. È non era esistito un solo pa- inaccessibile, si trovava la uno degli edifici più antichi lazzo reale, ma diversi. dimora del dio che, secon- della città, risalente al Walter Andrae e la sua do un’iscrizione di un altro III millennio a.C. Qui An- squadra ne identificarono sovrano, Asarhaddon, era drae completò la prima tre e procedettero al loro grande sezione stratigrafi- scavo: li chiamarono il pa- lazzo Vecchio, il palazzo Nel tempio di Assur Nuovo e quello dei Princi- Andrae scoprì una sala che un pi ereditari. Il primo, detto tempo era stata coperta d’oro dagli assiri“palazzo del Pa- dre”, aveva un ingresso mo- IL DIO ASSUR. BASSORILIEVO DEL TEMPIO DI ASSUR. 2000 A.C. CIRCA. numentale, un patio cen- trale e, con ogni probabilità, AKG / ALBUM una sala del trono.

ARCHEOLOGO DAGLI ORTI / AURIMAGES IN GUERRA NEL 1914 Andrae era tornato in Europa quando, pochi giorni dopo le sue nozze, scoppiò la Prima guerra mondiale e venne arruolato. Prima combatté nelle trincee del fronte francese, ma in seguito venne destinato in Siria e in Mesopotamia, su quello turco. Durante il sog- giorno a Bagdad solcò l’Eufra- te e visitò le rovine assire che già conosceva, come Ninive e Khorsabad, vicino al Tigri e a Mosul. Fu allora che produsse le sue pitture più apprezzate dal punto di vista artistico: paesag- gi dell’Iraq che, con grande de- licatezza, coglievano l’essenza e la luce del Vicino Oriente. Da Bagdad prese parte a una cam- pagna in Persia e nel 1918 fu in- viato in Terra Santa. Nel 1919, dopo la guerra, fece ritorno al Paese natale. LE ROVINE DI ASSUR NEL 1914 OSSERVATE DA UN ARCHEOLOGO TEDESCO, FORSE WALTER ANDRAE. Nel 1912 Andrae e i col- il resto della città, erano ottomano, che controllò frattempo lavorò a un libro laboratori fecero un’ecce- stati saccheggiati dai medi l’Iraq sino alla fine della intitolato Der wiedererstan- zionale scoperta all’interno nel 614 a.C. Grande guerra. Nel 1914 la dene Assur (Assur rinata, del palazzo Vecchio: rin- nave che li trasportava era 1938) che, per l’archeologo vennero le tombe reali di Assur nel museo approdata a Oporto mentre Stefan Mario Maul, è «una Assur, ovvero dei grandi il Portogallo si apprestava a descrizione magistrale del- ipogei o tombe sotterranee Lo scoppio della Prima entrare nel conflitto, e il go- la città, talmente vivida e a cui, tramite una scala, si guerra mondiale nel 1914 verno portoghese aveva de- affascinante da suscitare poteva accedere dalle sale costrinse a interrompere i ciso di confiscarli. Nel 1926 l’impressione che Andrae della reggia. Si trattava for- lavori. Andrae non avrebbe Andrae riuscì a fare in mo- abbia visto Assur con i pro- se di un pantheon reale, do- più scavato in Iraq , ma do che gli venissero ceduti pri occhi nell’epoca del suo tato di una straordinaria avrebbe svolto in Germania in cambio di opere prove- massimo splendore». architettura a volte. Le sin- una missione non meno nienti dai musei tedeschi. gole sepolture, di notevoli importante come conser- ALEJANDRO GALLEGO dimensioni, consistevano vatore e, dal 1928, direttore Dedicò un’ala del museo in una vasta fossa all’inter- del Museo del Vicino ai rinvenimenti di Assur, ISTITUTO ORIENTALE (CHICAGO) no della quale era posto un Oriente di Berlino. Uno dei anche se avrebbero avuto un enorme sarcofago sigillato suoi compiti consisteva nel maggiore impatto sul pub- Per saperne di più da una lastra. Gli ipogei non recuperare gli oggetti degli blico le ricostruzioni della presentavano molti beni scavi di Assur assegnati al- porta di Ishtar e della via Assiria del corredo visto che, come la Germania dalla distribu- processionale di Babilonia, Mario Liverani. zione decisa con il governo inaugurate nel 1930. Nel Laterza, Roma-Bari, 2020. Gli assiri Eva Cancik-Kirschbaum. Il Mulino, Bologna, 2007. STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 117

GRANDI SCOPERTE 6 2 1

7 3 4 Nel tempio degli 5 dei Anu e Adad il disegno, realizzato nel 1909, è una delle numerose ILLUSTRAZIONE: MARY EVANS / AGE FOTOSTOCK. COLORE: SANTI PÉREZ ricostruzioni di Assur che Walter Andrae incluse nel- le sue pubblicazioni scientifiche. Vi figura un tempio dedicato ad Anu e Adad, due divinità del pantheon assiro. Anche se l’edificio risale al XII-XI secolo a.C., Andrae lo mostra come doveva apparire ai tempi del re Salmanasar III (858-824 a.C.). Era un tempio con un ingresso monumentale 1, un grande patio 2 e una doppia ziggurat: una dedicata al dio Anu 3 e l’altra al dio Abad 4. Tra le ziggurat si trovavano due stanze simmetriche destinate al culto di queste divinità 5. Fuori dal recinto sacro si possono osservare il palazzo Nuovo 6 e le cinta mu- rarie a nord-ovest della città 7.

PASCAL J. LE SEGRETAIN / GETTY IMAGESSTORIA VISUALE GENNAIO: UNO STATO IN CRISI Nel 1985 Gorbacˇëv fu nominato segretario generale del Partito comunista dell’Unione Sovietica (PCUS), nonché presidente dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS). Una volta al potere promosse la perestrojka, o “ricostruzione”: una serie di misure che mirava a democratizzare lo stato, frenare la corruzione che lo attanagliava e introdurre elementi dell’economia di mercato utili a superare la stagnazione dell’economia pianificata. Alla fine del 1990 le riforme avevano alterato la struttura economica dell’URSS e peggiorato le condizioni di vita dei suoi abitanti, mentre le elezioni democratiche avevano dato potere ai politici nazionalisti. La maggior parte delle repubbliche sovietiche si era dichiarata sovrana, ma solo l’Estonia, la Lettonia e la Lituania proclamarono la propria indipendenza. Nel gennaio 1991 tutto ciò portò a una violenta repressione militare sovietica in Lituania e in Lettonia, preludio della dissoluzione dell’URSS. Nell’immagine, un miliziano difende la sede del parlamento lituano a Vilnius, accerchiato da soldati sovietici.

Il crollo dell’Unione Sovietica Il 25 dicembre 1991 Michail Sergeevicˇ Gorbacˇëv si dimise dalla carica di primo e unico presidente dell’URSS, istituita l’anno precedente. L’annuncio delle sue dimissioni pose fine ai 74 anni di vita di uno stato che era sorto con la rivoluzione bolscevica del 1917.

DIRCK HALSTEAD / GETTY IMAGES STORIA VISUALE LUGLIO: LA SUPERPOTENZA NON È PIÙ TALE In politica estera la perestrojka si tradusse nell’abbandono della strategia di conflitto con gli Stati Uniti a favore di un dialogo che si concretizzò in diversi accordi di disarmo, tra cui lo START 1, firmato il 31 luglio 1991 a Mosca da Gorbacˇëv e dal presidente degli Stati Uniti George H.W. Bush (in fotografia). Il trattato provocò un profondo malcontento tra le forze armate sovietiche, convinte che in termini di disarmo nucleare fossero state fatte troppe concessioni agli Stati Uniti. Vi si aggiunse la circostanza che subito prima dell’arrivo di Bush a Mosca, il 19 luglio, Gorbacˇëv, Boris Nikolaevicˇ El’cin, presidente della Russia, e Nursultan Äbısuly Nazarbaev, presidente del Kazakistan, giunsero a un’intesa su un nuovo accordo dell’Unione, che sarebbe stato firmato il 20 agosto e che avrebbe trasformato l’URSS in una federazione decentralizzata di repubbliche indipendenti. Queste avrebbero condiviso soltanto il presidente, la politica militare e quella estera. Associato alle libere elezioni, un simile accordo avrebbe portato alla fine dell’egemonia del PCUS.



GUEORGUI PINKHASSOV / MAGNUM PHOTOS / CONTACTOPHOTOSTORIA VISUALE AGOSTO: COLPO DI STATO I vertici dello stato risposero a una possibile distruzione dell’URSS prendendo il potere con la forza. Il ministro della difesa, Dmitrij Jazov; il capo del KGB, Vladimir Krjucˇkov; il ministro dell’interno, Boris Pugo, e il presidente del consiglio dei ministri, Valentin Pavlov, organizzarono un colpo di stato nel quale coinvolsero il vicepresidente dell’URSS, Gennadij Janaev, proprio quando quest’ultimo stava per darle un’apparenza istituzionale. Il 18 agosto Gorbacˇëv, in vacanza in Crimea, venne isolato, e unità militari e del KGB si diressero verso Mosca. Qui si recò pure El’cin, che poté entrare nella capitale perché i golpisti credevano che si sarebbe unito alle loro file, dato che Gorbacˇëv era il suo principale rivale politico. Tuttavia El’cin guidò la resistenza al golpe dalla Casa Bianca di Mosca, sede del parlamento russo. Il 21 agosto i militari, poi sostenuti dai membri del KGB, si rifiutarono di assaltare il parlamento, che migliaia di manifestanti contrari al golpe avevano nel frattempo circondato. Nella fotografia compare El’cin, protetto da uno scudo balistico, mentre si rivolge alla folla dal balcone della Casa Bianca. Per le sue azioni fu acclamato come l’eroe della resistenza democratica.



SERGEI KHARPUKHIN / APIMAGES / GTRES STORIA VISUALE DICEMBRE: LA FINE DI UN’ERA Il fallimento del colpo di stato accelerò i cambiamenti. In agosto il PCUS fu dissolto, in settembre fu riconosciuta l’indipendenza di Estonia, Lettonia e Lituania, e il 1° dicembre il 90,3% degli ucraini espresse la volontà di separarsi dall’URSS. El’cin considerava impossibile la sopravvivenza dell’URSS senza l’Ucraina, la seconda repubblica dell’Unione Sovietica, dopo la Russia, per popolazione e risorse. Credeva infatti che ciò avrebbe lasciato la Russia con la zavorra delle repubbliche asiatiche. E così l’8 dicembre El’cin, il presidente dell’Ucraina Leonid Kravcˇuk e il capo della Bielorussia Stanislau˘ Šuškevicˇ firmarono il trattato che il 21 dicembre avrebbe dato origine alla Comunità degli stati indipendenti, un’organizzazione sovranazionale che riuniva 11 delle 15 repubbliche sovietiche. L’URSS aveva cessato di esistere. Il 25 dicembre Gorbacˇëv apparve in televisione per annunciare al Paese le sue dimissioni da presidente dell’URSS. Finì di parlare alle 19:12, e mezz’ora dopo venne simbolicamente ammainata la bandiera che sventolava sul Cremlino. Si spegneva così il primo stato socialista della storia. HULTON ARCHIVE / GETTY IMAGES

AFP / GETTY IMAGES scopri di più sulla dissoluzione dell’urss su www.storicang.it ABC NEWS / GETTY IMAGES

L I B R I E M O S T R E A CURA DI MATTEO DALENA VIAGGI NEL TEMPO dualmente, in gruppo e in maniera organizzata; in al­ Migrare è nella natura cuni casi erano spostamen­ degli esseri umani ti senza mete precise, occu­ pazioni di spazi deserti o, al Massimo Livi Bacci L a storia è fatta soprat­ celeste», la loro stessa natu­ contrario, di terre abitate da tutto di spostamenti di ra «è il movimento, il fuggi­ altre popolazioni da sotto­ PER TERRE esseri umani che, per re, il tenersi in velocissima mettere con la forza. Secon­ E PER MARI ragioni diverse, agognano un corsa». Lo storico e demo­ do Seneca gli individui mi­ Il Mulino, 2022; futuro migliore. Tutto ciò ha grafo Massimo Livi Bacci gravano perché «privati di 232 pp.; 18 ¤ un prezzo: i viaggi implica­ ha scelto con cura l’appiglio ogni cosa», per via di con­ no distacco, fatica, esclusio­ letterario che fa da incipit al flitti, flagelli naturali o sol­ ne. La propensione umana suo nuovo saggio sulle mi­ tanto perché erano «attratti al mutamento, e dunque al grazioni. L’autore volge lo dalla nomea di una contrada movimento, è stata spiegata sguardo all’epoca di Sene­ fertile decantata come mi­ dal filosofo Seneca in un’e­ ca, quando «il mondo co­ gliore». Su queste premes­ pistola indirizzata alla ma­ nosciuto era un crogiolo di se Livi Bacci costruisce un dre Elvia. Secondo lo scrit­ molte etnie, culture e lingue, «efficace inizio per un mo­ tore latino, gli esseri umani era un mondo di migranti, derno trattato sulle migra­ non sono fatti di «pesante mossi dalla natura umana zioni», utile a ricordare «che materiale terrestre» ma, di­ lungo vie impervie e igno­ oggi come duemila anni fa scendendo da uno «spirito te». Ci si spostava indivi­ il fenomeno migratorio si sviluppa con modalità di­ verse nella forma ma simi­ li nella sostanza». I SIMBOLI RACCONTANO STORIA SOCIALE di cui non si poteva parlare LA STORIA DI ROMA che in segreto, da orecchio a Matteo Loconsole orecchio». Il pioniere dell’e- LA LUPA È LA FIERA CHE, secondo la leggenda, venne ducazione sessuale nell’I- mandata da Marte a proteggere e nutrire Romolo PAOLO MANTEGAZZA. talia post-risorgimentale e Remo nella grotta del Lupercale ai piedi del colle ALLE ORIGINI sosteneva la necessità che Palatino. Ottenuto il favore degli dei, il 21 aprile del DELL’EDUCAZIONE ogni madre raccontasse alla 753 a.C. Romolo avrebbe fondato la città di Roma. SESSUALE propria figlia la verità sul ses- Nel corso del tempo la lupa, simbolo della romanità, Biblion, 2021; 300 pp.; 24 ¤ so «senza emozione alcuna è stata riprodotta su monete, altari, scudi, rilievi, in UNA DELLE PIÙ grandi cam- […] come se si trattasse della diverse pose e varianti, come «una figura di richiamo pagne condotte dall’antropo- cosa più naturale di questo per i Romani, un simbolo della natura feroce, della logo, igienista e medico Pao- mondo». Lo storico Mat- resistenza intrinseca e della capacità di sopravvivenza lo Mantegazza (1831-1910) fu teo Loconsole si dedica allo di chi aveva fondato la città». Lo storico Darius Arya quella dell’educazione delle studio di Mantegazza, uno fanciulle alla sessualità, da lui dei massimi esponenti del ripercorre le fasi della storia di definita «un mistero occulto, positivismo italiano, che in- Roma attraverso aneddoti le- dagò le molteplici manifesta- gati a monumenti e manufatti zioni della sessualità umana come il Colosseo, l’arco di Tito, con un fine ben preciso: «Lo il Pantheon, la colonna Traiana scienziato per potersi fregiare e quella di Marco Aurelio. di questo titolo deve anzitutto rivolgersi al popolo, al cui be- Darius Arya neficio deve essere devoluto tutto il suo lavoro». ROMA ANTICA Rizzoli, 2011; 254 pp., 29,90 ¤ 128 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC

UN GALLO CON UNA GALLINA PRESSO UNA PIANTA DI AMARANTO. CHO GESSHO. INIZIO XIX SECOLO. DIPINTO A INCHIOSTRO E COLORI SU SETA, 98,1 X 37,3 CM. UNA GEISHA CON PARASOLE. KABURAGI KIYOKATA. 1920-1939. DIPINTO A INCHIOSTRO E COLORI SU SETA, 45,7 X 50,9 CM. STORIA DELL’ARTE animali e altre figure. Alla base delle opere ci sarebbe I “rotoli”giapponesi, un’allusione più o meno inno alla vita attiva esplicita al mutamento e all’impermanenza, elementi Fiori e animali campeggiano nei kakemono, rotoli appesi nelle fondanti della vita. Secondo case giapponesi a simboleggiare il mutamento, essenza della vita il curatore lo stile pittorico è vario: «Rappresentazioni I n Giappone i corrispetti­ esporli nei giardini a oscil­ mostra al MAO di Torino minuziose e naturalistiche, vi dei quadri occidentali lare sotto l’azione del vento. che si propone di passare in punteggiate di dettagli sot­ erano i kakemono, i “rotoli In tal senso «queste opere rassegna 125 kakemono, oltre tili, si affiancano a immagini appesi”. Si tratta di rappre­ d’arte partecipano del tempo a ventagli dipinti e lacche estremamente essenziali e sentazioni su tessuto pre­ e del movimento, mentre i decorate appartenenti alla rarefatte, dove la forma perde giato oppure su carta, dipinte, dipinti su tela o tavola tipici collezione Claudio Perino. i suoi contorni, si disgrega calligrafate ed esposte in oc­ della tradizione occidentale I “rotoli” in mostra, alcuni progressivamente per di­ casioni speciali o seguendo le sembrano invece impregnati dei quali realizzati da arti­ ventare segno evocatore di stagioni. Introdotti dalla Ci­ di fermezza e di continuità». sti giapponesi come Yama­ potenti suggestioni». na probabilmente nel perio­ A scriverlo è Matthi For­ moto Baiitsu, Tani Buncho, do Heian (794­1185), i rotoli rer, professore di cultura Kishi Ganku e Ogata Korin, KAKEMONO. CINQUE dominavano il tokonoma, cioè materiale del Giappone sono suddivisi in cinque di­ SECOLI DI PITTURA l’alcova delle abitazioni, ma premoderno all’Universi­ verse sezioni aventi come GIAPPONESE. LA c’era anche chi era solito tà di Leida e curatore della soggetti piante, fiori, uccelli, COLLEZIONE PERINO MAO, Torino Fino al 25 aprile 2022 maotorino.it STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC 129

Prossimo numero JAVIER TRUEBA / SPL / AGE FOTOSTOCK ATAPUERCA, I PRIMI EUROPEI QUASI un milione di anni fa, i discendenti dell’Homo erectus si stabilirono nella Sierra de Atapuerca, in Spagna, dove apparvero i primi resti di una nuova specie: l’Homo antecessor. Grazie a nuovi metodi di ricerca sappiamo come questi uomini fabbricavano i loro utensili, dove cacciavano e che cosa mangiavano (perfino altri esseri umani), e addirittura come potevano essere i loro rapporti sessuali. SCALA, FIRENZE LA BIBBIA EBRAICA: La famiglia di Ramses II CHI LA SCRISSE? Durante il suo lungo regno Ramses II ebbe un LA TRADIZIONE attribuisce a Mosè la centinaio di figli da mogli ufficiali e concubine: redazione dei primi cinque libri della una famiglia estesa, all’altezza del suo potere. Bibbia, che gli sarebbero stati dettati da Yahweh sul monte Sinai. Ma in Guerra chimica nell’antichità realtà la Torah, che in greco è chiamata Pentateuco, è piuttosto un insieme di L’uso di sofisticati esplosivi e di tattiche di narrazioni sulle origini del mondo e del avvelenamento dimostra che gli antichi greci popolo ebraico scritte da diversi autori svilupparono una prima forma di guerra chimica. tra il IX e il VII secolo a.C., ciascuna Germanico, amato dal popolo caratterizzata da tratti stilistici e contenutistici peculiari. Giovane e carismatico, il nipote di Tiberio divenne Composti in diversi un idolo per i romani. La sua improvvisa morte in luoghi dei regni di Siria scatenò un lutto generale e dicerie di ogni tipo. Giuda e d’Israele, nel VI secolo a.C. La setta degli assassini questi libri furono raccolti creando Gli assassini, o nizariti, divennero celebri per la composizione gli omicidi selettivi di rivali politici e religiosi che è arrivata fino che misero in atto all’epoca delle crociate. ai giorni nostri. Il processo a Giordano Bruno Nel 1600 l’Inquisizione di Roma condannò il filosofo napoletano per eresia. La morte sul rogo fece di Bruno un martire della libertà di pensiero. 130 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC

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La più antica Commedia miniata PALATINO 313 Dante Poggiali Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Tiratura limitata E’ decorato da 37 miniature di ispirazione giottesca e da preziose iniziali istoriate, realizzate nella bottega di Pacino di Buonaguida nel XIV secolo. Contiene gran parte del Commento AUTOGRAFO di “Jacopo”, figlio di Dante. Quasi ogni chiosa è segnata dalla sigla: “Ja”, Jacopo Alighieri. Noto come “Dante Poggiali” dal nome dell’editore e bibliofilo Gaetano Poggiali che lo acquistò per utilizzarlo nella sua edizione della Commedia del 1807. Per informazioni può contattarci al numero 0541.384859 oppure via email: [email protected] Con il Patrocinio di: www.imagosrl.eu - www.labibliotecadidante.com


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