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La Voce di Maria, Basilica Madonna dei Miracoli Motta di Livenza

Published by diego, 2015-12-11 10:48:46

Description: La Voce di Maria, numero 5 Settembre, Ottobre 2015

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La Voce diSantuario-BASILICA Madonna dei Miracoli 31045 Motta di Livenza - Treviso - I - 5/2015

La Voce di SANTUARIO-BASILICA MADONNA DEI MIRACOLI Lettera 31045 MOTTA DI LIVENZA - TREVISO - I - 5/2015 del Padre RettoreAnno LXXXI - N. 5 - Settembre/Ottobre 2015 Cari amici e devoti della Madonna dei Miracoli,Sommario il Signore vi dia Pace. Ottobre è il mese dedicatoLettera del Padre Rettore 2-3 alla Vergine del Rosario,La Parola del Papa 4-5 pia pratica che, come diceSulle orme di San Francesco 6-7 la supplica alla MadonnaGiubilei Sacerdotali 8-10 di Pompei, è una catena dolceEventi in Santuario 11 che ci rannoda a Dio: “O RosarioMons. Ravignani con l’Unitalsi 12 benedetto di Maria; Catena dolce che ciCard. Beniamino Stella 13 rannodi a Dio; Vincolo di amore che ciRallegrati, piena di grazia 14-15 unisci agli Angeli...”Tovaglia d’altare per le feste francescane 16-17 Il Rosario nel suo insieme è unaEnciclica Laudato si’ 18-19 preghiera completa, che mira aPellegrinaggi 20-21 contemplare i misteri di Cristo, aiutatiAffidati 22-23 da Maria, che ha come compitoItinerari Francescani 24 di portarci a Gesù, di aiutarci ad ascoltare la sua voce. La Voce di Maria San Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica ROSARIUM VIRGINIS Periodico bimestrale - Eco del Santuario/Basilica MARIAE, ci aiuta a capire di più“Madonna dei Miracoli” 31045 Motta di Livenza (TV) questa preghiera, molte volte nonTel. 0422.766030 Fax 0422.765169 - CCP 131318 apprezzata nel modo giusto perché ritenuta noiosa o semplicemente una Provincia Veneta dei Frati Minori preghiera di altri tempi, dice questo: E-mail: [email protected] “Il Rosario nella sua semplicità e profondità, rimane, una preghiera di www.santuariomotta.it grande significato, destinata a portare Stampa: Grafica 6 snc - Zero Branco (TV) frutti di santità. Essa ben s’inquadra nel cammino spirituale di un Direttore Responsabile: P. Luigi Secco cristianesimo che, dopo duemila anni, Redattore: P. Mario Assunto Saggioro non ha perso nulla della freschezza Servizio Fotografico: Franco Gottardi delle origini, e si sente spinto dallo Aut. Trib. Treviso 4/12/95 - Reg. Stampa N. 978 Spirito di Dio a “prendere il largo” («duc in altum!») per ridire, anzi Vive di offerte ‘gridare’ Cristo al mondo come Signore Per l’Italia € 15 - Per l’Estero € 20 - Copie 5.000 e Salvatore, come “la via, la verità e la vita» (Gv14, 6), come «traguardo della storia umana, il fulcro nel quale convergono gli ideali della storia e

della civiltà». Il Rosario, infatti, pur “Nostra Signora della Carità del Cobre”caratterizzato dalla sua fisionomia Patrona di Cubamariana, è preghiera dal cuorecristologico. Nella sobrietà dei suoi Alla “Virgen de la caridad del Cobre”elementi, concentra in sé la profondità Porti nel tuo nome, Vergine della Carità,dell’intero messaggio evangelico, di la memoria del Dio che è Amore,cui è quasi un compendio... Con essoil popolo cristiano si mette alla scuola il ricordo del comandamento nuovo di Gesù,di Maria, per lasciarsi introdurre l’evocazione dello Spirito Santo:alla contemplazione della bellezza amore riversato nei nostri cuori,del volto di Cristo e all’esperienza fuoco di caritàdella profondità del suo amore.Mediante il Rosario il credente mandato a Pentecoste sulla Chiesa,attinge abbondanza di grazia, quasi dono della piena libertàricevendola dalle mani stesse della dei figli di Dio.Madre del Redentore”.Maria, come ci insegna il vangelo, Grazienon è grande solo perché è diventata La Madonna benedica quantila Madre del Figlio di Dio, masoprattutto perché ha saputo offronoascoltare la sua parola e metterlain pratica. Quando una donna dal a sostegno del Santuario.mezzo della folla disse a Gesù: Beatoil grembo che ti ha portato e il seno Noi vi ringraziamo e preghiamo per voi,che ti ha allattato, Gesù rispose: Beati per le vostre famigliepiuttosto coloro che ascoltano laparola di Dio e la osservano. e per i vostri cari defunti.Mettiamoci anche noi all’ascolto della Grazieparola di Dio, aiutati dalla recitadel rosario, e Maria sicuramente ci Privacy: Nel rispetto della legge 675/96, sulla tutela di riservatezzaintrodurrà nel cuore stesso di Gesù delle persone e dei dati personali, “La Voce di Maria” garantisce chee, come dice Santa Chiara d’Assisi, le informazioni relative agli associati, custodite nel proprio archiviosentiremo anche noi ciò chesentono i suoi amici gustando la elettronico, NON saranno cedute ad altri e SARANNO utilizzatedolcezza nascosta che Dio stesso esclusivamente per l’invio della rivista.fin dall’inizio ha riservato acoloro che lo amano.Buon mese del rosario Fr. Alfonso Cracco

Carissime consacrate e carissimi consacrati!LA PAROLA DEL PAPA Le attese per l’Anno della Vita Consacrata Che cosa mi attendo in particolare da dium”, citando un’omelia di Benedetto XVI: “La questo Anno di grazia della vita Consa- Chiesa non cresce per proselitismo, ma per at‑ trazione”. Sì, la Vita Consacrata non cresce se or- 1crata? ganizziamo delle belle campagne vocazionali, ma . Che sia sempre vero quello che se le giovani e i giovani che ci incontrano si sen- ho detto una volta: “Dove ci sono tono attratti da noi, se ci vedono uomini e donne i religiosi c’è gioia”. Siamo chiamati felici! Ugualmente la sua efficacia apostolica non a sperimentare e mostrare che Dio è dipende dall’efficienza e dalla potenza dei suoi capace di colmare il nostro cuore e di mezzi. È la vostra vita che deve parlare, una vita renderci felici, senza bisogno di cer- dalla quale traspare la gioia e la bellezza di vivere care altrove la nostra felicità; che l’au- tentica fraternità vissuta nelle nostre Mil Vangelo e di seguire Cristo. comunità alimenta la nostra gioia; che i attendo che “svegliate il mondo”, perché il nostro dono totale nel servizio della la nota che caratterizza la Vita Consacrata è Chiesa, delle famiglie, dei giovani, de- la profezia. Come ho detto ai Superiori Generali gli anziani, dei poveri ci realizza come “la radicalità evangelica non è solamente dei re- ligiosi; è richiesta a tutti. Ma i religiosi seguono il 2persone e dà pienezza alla nostra vita. Signore in maniera speciale, in modo profetico”. È . Che tra di noi non si vedano volti questa la priorità che adesso è richiesta: “essere tristi, persone scontente e insoddi- profeti che testimoniano come Gesù ha vissuto su sfatte, perché “una sequela triste è questa terra. Mai un religioso deve rinunciare alla una triste sequela”. Anche noi, come profezia”. tutti gli altri uomini e donne, proviamo Il profeta riceve da Dio la capacità di scrutare la difficoltà, notti dello spirito, delusioni, storia nella quale vive e di interpretare gli avveni- malattie, declino delle forze dovuto menti: è come una sentinella che veglia durante alla vecchiaia. Proprio in questo do- la notte e sa quando arriva l’aurora. Conosce Dio vremmo trovare la “perfetta letizia”, e conosce gli uomini e le donne suoi fratelli e so- imparare a riconoscere il volto di Cri- relle. È capace di discernimento e anche di denun- sto che si è fatto in tutto simile a noi e ciare il male del peccato e le ingiustizie, perché quindi provare la gioia di saperci simili è libero, non deve rispondere ad altri padroni se a Lui che, per amore nostro, non ha ri- non a Dio, non ha altri interessi che quelli di Dio. cusato di subire la croce. Il profeta sta abitualmente dalla parte dei poveri In una società che ostenta il culto e degli indifesi, perché sa che Dio stesso è dalla dell’efficienza, del salutismo, del suc- cesso e che marginalizza i poveri ed Mloro parte. esclude i “perdenti”, possiamo testimo- i attendo dunque che sappiate creare “al‑ niare, attraverso la nostra vita, la verità tri luoghi”, dove si viva la logica evange- delle parole della Scrittura: “Quando lica del dono, della fraternità, dell’accoglienza della diversità, dell’amore reciproco. Monasteri, 3sono debole, è allora che sono forte”. comunità, centri di spiritualità, cittadelle, scuole, . Possiamo ben applicare alla Vita ospedali, case-famiglia e tutti quei luoghi che la Consacrata quanto ho scritto nella Esortazione apostolica “Evangelii gau-4 La Voce di Maria

carità e la creatività carismatica hanno fatto na- Attendo ancora da voi quello chescere, e che ancora faranno nascere con ulteriore chiedo a tutti i membri della Chie-creatività, devono diventare sempre più il lievito sa: uscire da se stessi per andare nel‑per una società ispirata al Vangelo, la “città sul le periferie esistenziali. “Andate inmonte” che dice la verità e la potenza delle pa- tutto il mondo” fu l’ultima parola cherole di Gesù. Gesù rivolse ai suoi e che continua a ri-I religiosi e le religiose, al pari di tutte le altre per- volgere oggi a tutti noi. Non ripiegatevisone consacrate, sono stati definiti “esperti di co- su voi stessi. Troverete la vita dando lamunione”. Mi aspetto pertanto che la “spiritualità vita, la speranza dando speranza, l’a-della comunione”, indicata da san Giovanni Pao-lo II, diventi realtà e che voi siate in prima linea Mmore amando.nel cogliere “la grande sfida che ci sta davanti” i aspetto che ogni forma di Vitain questo nuovo millennio: “fare della Chiesa la Consacrata si interroghi sucasa e la scuola della comunione”. È la “mistica” di quello che Dio e l’umanità di oggivivere insieme, che fa della nostra vita “un santo domandano. La fantasia dello Spirito ha generato modi di vita e opere cosìMpellegrinaggio”. diversi che non possiamo facilmente i aspetto inoltre che cresca la comunione catalogarli o inserirli in schemi pre- tra i membri dei diversi Istituti. La comu- fabbricati. Nessuno in questo Annonione e l’incontro fra differenti carismi e vocazio- dovrebbe sottrarsi ad una seria veri-ni, è un cammino di speranza. Nello stesso tempo fica sulla sua presenza nella vita dellala Vita Consacrata è chiamata a perseguire una Chiesa e sul suo modo di risponderesincera sinergia tra tutte le vocazioni nella Chie- alle continue e nuove domande che sisa, a partire dai presbiteri e dai laici, così da “ far levano attorno a noi, al grido dei po-crescere la spiritualità della comunione prima di veri. Così l’Anno della Vita Consacratatutto al proprio interno e poi nella stessa comuni- si trasformerà in un autentico Kairos,tà ecclesiale e oltre i suoi confini”. un tempo di Dio ricco di grazie e di trasformazione. La Voce di Maria 5

in dialogo... sulle orme di FrancescoLe beatitudini in Luca riflettono la Il vangelo di Luca riporta solo quat- prospettiva generale dell’opera tro beatitudini: i poveri, gli affama- lucana, con un orientamento cate- ti, i piangenti e i perseguitati. Il discor- chetico proiettato verso il futuro: “bi- so è rivolto in forma diretta: “beati voi”, sogna passare attraverso le tribola- e quindi è diretto a persone presenti: i zioni per entrare nel regno di Dio” (At destinatari sono i discepoli e una grande fol-14,22); il capovolgimento della situa- la (Lc 6,17); è la grande chiesa lucana che vive in zione attuale si avrà solo al termine di una situazione concreta e attuale di grande diffi- questa vita. coltà: “ora”. Come la quarta beatitudine riguarda i cristiani perseguitati di fatto, così le prime treLuca applica la proclamazione del riguardano i cristiani che vivono concretamen- regno, fulcro della predicazione di te situazioni di povertà, fame e pianto; a questiGesù, alla difficile situazione dei cri- Luca applica le parole di Gesù: essi riceveranno il stiani della sua chiesa, che incomincia premio in quanto discepoli. a vivere tra le persecuzioni; in questa situazione, i cristiani diventano beati Ènota la predilezione di Luca per i poveri: già a causa delle persecuzioni e di ogni nel discorso inaugurale nella sinagoga di tipo di privazioni in cui si esprime la Nazareth Gesù proclama di essere mandato “a loro povertà. In loro il messaggio di portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamareGesù è diventato esperienza concreta. ai prigionieri la liberazione...” (Lc 4,18; cf. Is 61,1s) San Luca Evangelista del Guercino e il fatto che “ai poveri è annunciata la lieta noti- zia” (Lc 7,22) è, per il Battista, la conferma che egli è colui che deve venire. Evidente è il rapporto fra la situazione di “adesso” e il verbo che segue al futuro: “sare- te”; se in bocca a Gesù “adesso” segnava il compi- mento in rapporto al passato (cf. Lc 4,21; Is 61,1s), nelle beatitudini è applicato alla vita cristiana il termine “adesso”, è contrapposto al futuro, sot- tolineando la provvisorietà del presente: la vita attuale va considerata e valutata in rapporto al tempo dopo la morte. In questa prospettiva le beatitudini, in Luca, sono un messaggio di speranza, che aiuta a vivere la difficile situazione presente con una proiezione al futuro. Come Gesù “doveva patire per entrare nella gloria” (Lc 24,26), così “non c’è discepolo che sia più del maestro” (Lc 6,40).6 La Voce di Maria

P. Tecle Vetrali Viviamo l’unitàuna grande famiglia di cristiani appartenenti a chiese diverse prega con te creando unità. La terza domenica di ogni mese Quest’anno vivremo l’unità meditando il messaggio delle beatitudini.“Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio … che ora avete fame, perchésarete saziati … che ora piangete, perché riderete … quando vi insulteranno … perché grande è la vostra ricompensa nel cielo …” (Lc 6,20-22).Il Discorso della Montagna Rudolf Yelin, 1912 La Voce di Maria 7

Giubilei SacerdotaliCari fratelli, sorelle e amici, il Signore vi Ricordare per ringraziare dia pace. “ La nostra vita francescana e sacer- ra di tutte le amicizie, la precaria salute e non rientrare dotale è bella!” in famiglia dopo tre anni. Il cammino formativo si al-Affermazione estremamente impegnati- ternava tra scuola, studio, preghiera e una passeggia-va, che mi chiede di andare alle radici più ta un giorno alla settimana, che attendavamo comeprofonde della mia vocazione. Faccio vo- una manna. Ma l’amicizia della classe, gli scherzi e ilentieri questa testimonianza. Con fatica giochi, mi portarono quasi naturalmente a prosegui-si ritorna su se stessi, perché è sempre dif- re, senza pormi troppe domande, condotto dal ritmoficile guardare ciò che è più intimo e na- dei passaggi dal collegio al noviziato, alla prima pro-scosto nel cuore e che le parole rischiano fessione qui a S. Pancrazio 58 anni fa, allo studentatodi falsare e non esprimere ciò che non è in filosofia e teologia fino alla professione solenne.opportuno dire, perché rimane un segre- Tutti avvenimenti vissuti in un clima di famiglia conto tra te e Dio solo! i frati sia insegnanti che fratelli delle varie comunità.Come è nata e poi si è sviluppata la mia Solo qualche sussulto di ripensamento quando qual-vocazione? che amico ritornava in famiglia.Forse da un semplice sguardo di ammi- E quasi insensibilmente e senza gravi problemi horazione verso quel frate che passava nel completato gli studi e sono arrivato al Sacerdozio ilmio paese. Forse da un atteggiamento 27.06.1965. Giorno da ricordare con meraviglia e gio-infantile di ingenuità, che mi ha fatto ia del cuore.dire: “voglio diventare frate come lui” e Con lo stupore del padre s. Francesco, che con un re-subito ricordo il richiamo di mia madre: alismo paradossale, parla del frate sacerdote come disei troppo cattivo. Non corrispondevo colui che “tocca con le sue mani, riceve nel cuore ealle sue esigenze di chierichetto a modo, con la bocca e offre agli altri perché ne mangino,di esempio nello studio e lavoro ai miei Lui (Gesù Cristo) non già morituro, ma in eterno vi-fratelli più piccoli. Mi ha fatto attendere vente e glorificato, sul quale gli angeli desideranoun anno. D’altra parte come può essere volgere lo sguardo”. E con la responsabilità richia-che un bambino di 9 anni, possa essere mata ai suoi frati sacerdoti: “Guardate la vostra digni-sicuro di voler diventare frate? Ma ritor- tà, fratelli sacerdoti e siate santi perché egli è santo. Enando spesso nella mia infanzia sotto lo come il Signore vi ha onorato sopra tutti gli uomini,sguardo di Dio, posso spiegarmi questa con l’affidarvi questo ministero, così anche voi più disicurezza interiore da un fatto che mi ha tutti amatelo e onoratelo”.segnato profondamente. Preghiamo per la loro santità di vita perché “questaQualche giorno prima della cresima, realtà del sacerdozio affidata agli uomini mostrasono andato a confessarmi. Ricordo per- l’audacia di Dio, che a esseri umani affida se stes-fettamente la sacrestia della chiesa di s. so; che pur conoscendo le nostre debolezze, ritieneMarco. Quella confessione mi ha dato degli uomini capaci di agire e di essere presenti intanta gioia che sono uscito correndo. In vece sua. Questa audacia di Dio è la cosa veramen-quel momento lo Spirito mi ha dato la ra- te grande che si nasconde nella parola sacerdozio”dice iniziale della vocazione. (Benedetto XVI)Entro in collegio a Chiampo a 10 anni. Inizia ora il tempo del ministero attivo. Sono getta-Non so come abbia fatto a resistere no- to nel mondo per evangelizzare. Gettato nel segnonostante la lontananza da casa, la rottu- dell’obbedienza e con tutte le paure, le ansie di un giovane di 25 anni che si trova davanti davvero un mondo sconosciuto, o conosciuto solo con la testa e8 La Voce di Maria

Padre Livio insieme aiconfratelli nel giornodella celebrazione delGiubileo Sacerdotale.attraverso i libri. sacerdoti e laici a un dialogo rassere-Due gli ambiti del ministero sacerdotale affidatemi: nante verso questi due mondi in sub-Insegnante di religione nelle scuole e cappellano del buglio, con l’esortazione e l’incoraggia-lavoro, come si diceva, cioè sacerdote che entrava mento a rinnovare l’annuncio gioiosonelle fabbriche a proporre l’amicizia e l’annuncio del del Vangelo, con il ritorno all’essenzialeVangelo. nell’annuncio della presenza di Gesù Ri-Per 20 anni è il mondo nel quale esercito l’azione pa- sorto e vivo anche in quel mondo, chestorale del sacerdozio e la testimonianza della voca- sembrava oscurarlo.zione francescana. Oltre alla grazia e alla riscoperta delloInizio nel 68 anno della contestazione globale, della Spirito nella mia vita sacerdotale, devolotta contro ogni autorità: patria, famiglia, chiesa. La molto anche all’abito di s. Francesco, chescuola con i suoi fermenti con le sue assemblee, le ma- con la sua stessa presenza portava sim-nifestazioni, il libretto rosso di Mao... Il mondo opera- patia e rispetto anche alle persone piùio condizionato dalla ideologia che vede nella chiesa ribelli o lontane e al ritorno nella frater-l’alleata del potere. nità dove si poteva condividere le gioie eLa progressiva erosione di tutte le associazioni catto- le fatiche dell’opera di evangelizzazione.liche, le grandi svolte nella società italiana del diritto A distanza di anni posso ringraziare ilall’aborto, del diritto al divorzio... e la trasformazione Signore per essere passato attraversoprogressiva delle necessità di cambiamento, giuste e il fuoco di quelle esperienze. Mi hannolegittime, in diritti che anticipavano la deriva dell’in- educato a confidare in Dio più che sulledifferenza alla fede, se non proprio a una apostasia mie forze, ad aver pazienza con me stes-silenziosa dalla fede. so e con le persone che hanno bisogno diIn mezzo a questo fuoco per la misericordia di Dio tempo per assimilare la fede, presentatanon mi sono bruciato. in maniera dialogante, non opprimenteLo Spirito Santo era presente nella sua chiesa e at- o repressiva, ma rasserenante. Mi han-traverso il Concilio e la grande enciclica di Paolo VI no educato ad ascoltare con maggioreEvangelii Nuntiandi stava mobilitando la Chiesa, umiltà e vigilanza le ispirazioni dello La Voce di Maria 9

Spirito, più che i miei pensieri e desideri. umile e semplice della loro presenza quotidiana, miMi hanno preparato ad accogliere con hanno insegnato la pazienza nelle relazioni, l’umiltàgioia le continue esortazioni di Papa della condivisione delle sofferenze umane, il richiamoFrancesco ad una chiesa in uscita, una alla dignità e santità del sacerdozio al quale essere fe-chiesa che è come un ospedale da cam- dele sempre, nonostante le fatiche e le prove. Anchepo dove è importante curare le ferite, per questa presenza devo ringraziare il Signore per-sostenere i deboli, annunciare Gesù che ché la mia vocazione sacerdotale è stata benedetta.salva e guarisce. Infine devo ringraziare tutti i frati che ho incontratoAnche oggi commetto vari errori e mi nelle varie fraternità e i 10 anni che vivo nella frater-considero peccatore, ma con confidenza nità di s. Pancrazio. Qui ho trovato il tempo per la pre-grido al Signore: ridonami la gioia della ghiera, per la riflessione, per la condivisione fraternasalvezza, la gioia del mio Sacerdozio, la e frati che mi hanno rigenerato nelle forze naturali egioia di essere frate minore. spirituali con la loro presenza e le più svariate inizia-Nella mia formazione e apostolato quale tive di evangelizzazione, specie nel mondo giovanile.la presenza della donna? A santa Maria che mi ha salvato e protetto e incorag-Cito una espressione curiosa del Card. Ka- giato con la sua maternità, rinnovo l’affidamento del-sper: se non ci fossero le donne nella no- la mia vocazione perché la mia vita sia bella e buona.stra chiesa, potremmo chiudere tutte le Amenparrocchie. Ringrazio allora le donne cheho conosciuto e che con la testimonianza P. Livio Folcato San Pancrazio, 26 Giugno 2015Il Padre Livio insieme con alcuni confratelli.10 La Voce di Maria

Eventi in Santuario 1. 2. 3.Nelle foto 1 e 2:Don Lucio Marian affida allaMadonna dei Miracoli i suoibimbi della Prima Comunione.Parrocchie di Mansuè eBasalghelle (TV). Nelle foto 3 e 4: Tredicesimo Raduno Regionale dell’Arma dei Carabinieri, presenti alte autorità tra cui il Prefetto di Treviso e vari Sindaci. Alla Messa in Santuario presiede il Padre rettore Alfonso Cracco.4. La Voce di Maria 11

Mons. Eugenio Ravignani con l’UNITALSI Mons. Ravignani, Vescovo emerito di Vittorio Veneto, offre una riflessione ai partecipanti dell’Unitalsi, che gremiscono il Santuario. È presente la reliquia di Santa Bernardetta (dal saio monastico).12 La Voce di Maria

Card. Beniamino StellaMomento centrale della Celebrazione: incenso come Spirito che adora in silenzio contemplativo.La grande assemblea presente alla Celebrazione. La benedizione finale.“Chi bene ascolta,bene parla(=profetizza)”.Santa Messa presiedutadal CardinaleBeniamino Stella,nato a Pieve di Soligo(TV), e Prefetto dellaCongregazione per ilclero. La Voce di Maria 13

Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con teL’angelo Gabriele fu inviato da Dio a una Isaia 7,14 citato da Matteo nel suo vangelo: “Ecco: la ver- vergine di nome Maria abitante a Naza- gine (parthenos) concepirà e partorirà un figlio, che chia-ret, fidanzata, promessa sposa a un uomo merà Emanuele”(Matteo 1,23). Questo confronto permet-di nome Giuseppe discendente di Davide. te di cogliere lo stretto legame tra i due vangeli sebbeneSecondo la consuetudine del tempo una i rispettivi racconti di annunciazione siano diversi. Lucagiovane donna era data in sposa quando presenta lo sposo, Giuseppe. Egli appartiene alla casa diaveva 13-15 anni1. Nel testo originale in lin- Davide. Secondo la legge ebraica la discendenza è stabili-gua greca Maria è chiamata παρθένος (par- ta dalla casa del padre anche nel caso di un figlio adottato.thenos) che traduciamo “vergine” e signi-fica “giovane donna, non ancora sposata”. Il racconto dell’Annunciazione informa che l’angelo èΠαρθένος (parthenos) rimanda all’oracolo di entrato in casa di Maria, l’ha salutata e le ha lasciato un messaggio. L’usanza ebraica non prevedeva che una1 L’antica procedura matrimoniale giudai- donna fosse salutata da un uomo. Fin dall’introduzione ilca prevedeva due fasi: racconto prepara colui che lo legge alla novità, a qualcosaa) l’accordo matrimoniale, cioè la ragazza diventava di straordinario. Anche il saluto stesso, χαίρε (chaire) “ral-moglie legittima, ma rimaneva a casa dei genitori legrati” è rivolto a Maria in lingua greca e stranamente inper un anno circa, fino al giorno delle nozze. Si trat- forma di imperativo. Gabriele non le dice shalom “pace”,tava di un fidanzamento con valore di matrimonio; saluto tradizionale ebraico, ma χαίρε (chaire) con cui l’e-b) trascorso l’anno, la sposa veniva condotta alla vangelista supera il carattere di saluto. Χαίρε (chaire) ha ilcasa dello sposo e il matrimonio veniva consumato. senso pregnante di “gioisci”, “rallegrati” e si trova in linea con alcuni passi dell’AT: Rallegrati (χαίρε), figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalem- me! (Sofonia 3,14; cfr. Gioele 2,21; Zaccaria 9,9) Irichiami all’AT compresi in questo “saluto-invito a rallegrarsi” sono il segno profetico che Dio sta per realizzare le sue promesse. La prima parola di Dio all’uomo dopo secoli di silenzio è un invito a gio- ire, a rallegrarsi ed è rivolto a una gio- vane donna, Maria. Luca identifica Maria con la Figlia di Sion, cioè con colei che personifica Israele. A lei è rivolta la promessa della presenza salvifica di Dio: χαίρε (chaire) conse- guentemente non può essere com- preso solo come un saluto, ma il chiaro invito a lasciarsi coinvolgere dal piano salvifico di Dio. Tale invito comprende la gioia, perché reca la salvezza con la venuta del Messia. La seconda parola pronunciata dall’angelo κεκαριτομένη (kekaritomene) è di difficile traduzione. La traduzione “piena di grazia” è possibile a condizione di non interpretare “grazia” con il significato di “santificante”. “Piena di grazia” è compresa nel senso greco del termine che significa “favore”, “benevolenza”, “bellezza”. Maria è piena di14 La Voce di Maria

P. Massimo Lucagrazia in quanto oggetto del favore divino, è amata da L’Annunciazione di Sandro Botticelli, particolariDio, è “tutta bella” (tota pulchra). Il verbo χαριτόω (karitoo) 1489-1490, Firenze, Galleria degli Uffizida cui deriva κεκαριτομένη (kekaritomene) è un verbo cau-sativo. Comporta cioè la trasformazione del soggetto: non La Voce di Maria 15significa “guardare con favore”, ma “trasformare mediantetale favore - benevolenza - bellezza”. Il verbo si trova nellaforma di participio perfetto in diatesi passiva. Il perfettopone l’accento sul risultato acquisito, sullo stato presentedi Maria, mentre la diatesi passiva mette in risalto l’agire diDio. Maria è quindi trasformata dalla grazia di Dio e rima-ne nello stato in cui la grazia l’ha trasformata. L’effetto diquesta trasformazione è sempre presente, attuale, defini-tivo e attivo in Maria.Dal punto di vista linguistico, κεκαριτομένη (kekaritome- ne) è un’apposizione. L’angelo non pronuncia il nomeMaria, ma κεκαριτομένη. Si tratta di un contrassegno chequalifica e coinvolge l’intera persona di Maria ed esprimein pienezza la sua funzione, creandola portatrice e col-laboratrice della grazia che Dio concede al suo popoloattraverso l’Incarnazione di Gesù suo Figlio. Il significatodi questo termine fa risaltare il “si” che la vergine pronun-cia per lasciarsi abbracciare dal disegno divino.Κεκαριτομένη (kekaritomene) diventa un con-cetto impregnato di straordinaria efficacia, unachiave interpretativa che permette di contem-plare la grandezza di Maria insieme all’unicità dellasua missione di Madre del Signore.Il Signore è con te è una formula di augurio ricorrente e frequente nell’AT specie nei racconti di vocazione (cfr.Giudici 6,12). Non si tratta di un saluto banale, ma essocolloca Maria nella schiera di coloro che in Israele sonostati chiamati per un incarico speciale. La presenza di Dioabilita Maria alla missione: per mezzo del “si” di Maria, Diosi rivela come “Dio con noi” che porta a compimento lepromesse messianiche e salvifiche. L’azione di Dio chiedel’adesione dell’uomo, in questo caso quella di Maria, affin-ché collabori con il suo progetto. Dio non si impone, malascia libertà di scelta.Queste prime parole dell’Annunciazione introducono la potente esaltazione dell’opera salvifica di Dio. L’inizia-tiva e il progetto appartengono a Dio che si avvale dellacollaborazione umana. Dio instaura un rapporto specialecon chi collabora con lui:“il Signore è con te”esprime la re-altà salvifica con cui Dio crea nuove occasioni di alleanzacon le quali vuole rivelare se stesso e instaurare una co-munione sempre più intima con noi uomini. Con questeparole Dio riempie Maria della sua grazia e la rende“pienadi grazia”, colei che porta al mondo il “Dio con noi”. Dioagisce potentemente e opera in Maria riponendo in leila sua gloria, Gesù Cristo suo Figlio.

Lavoro in “punto Assisi” eseguito da Padre Gianpiero Falcinelli, per la tovaglia d’altare nelle feste francescane in Santuario. Raffigurano il primo gruppo dei compagni di San Francesco. Tra di essi c’è Jacopa che San Francesco chiamava Frate, per indicare che pure lei faceva parte del primo gruppo di frati. Era molto pia e servizievole.16 La Voce di Maria

Dalla lettera a Sua Santità Pio XII maggiormente amato e dinanzi all’Altissi-di fra Claudio Granzotto mo ogni ginocchio si deve piegare perchéSantità perdonerà il mio ardire... Fui mosso da un gran- a lui solo sia onore e gloria, ora e semprede desiderio, quello di vedere il Figlio di Dio più amato nei secoli. Così sia. Un particolare degnoe lodato. Per cui mi suggerì l’idea di scolpire nel mar- di nota: dagli studi fatti sulla santa Sindo-mo l’immagine di Cristo, rilevata dalla santa sindone. ne, risulta l’immagine di Cristo di una per-Modellai pure nella creta due ritratti del medesimo, fezione ammirabile in tutte le sue parti;tratti dalla stessa sindone e dal santo sudario della Ve- controllata pure con i migliori canoni dironica. Ciò lo feci con lungo studio, grande passione, e anatomia; tale armonia, equilibrata in tut-intenso amore. Lo scopo prefisso di questa realizzazio- ti i suoi particolari, non è possibile trovarlane, è quello di dimostrare all’umanità ancora una volta interamente nell’uomo corrotto dai vizi,il grande amore che Cristo portò per noi mettendo in ragione per cui dimostra chiaramente larilievo le sue immagini rilevate dalle impronte lasciate autenticità della santa sindone.nei sacri lini... Questo è il mio grande desiderio, Santi-tà, che Gesù Cristo Signore nostro sia più conosciuto eVeglia di preghiera Martedì 1 Settembre in preparazione alla festa del Beato Claudio (2 Settembre). Presiede Padre Raffaele Fritegotto. La Voce di Maria 17

E Lnciclica audato Si’Un cantico \"forte e chiaro\" che ri- 2. Recupero delle ricchezze della tradizione giu‑ chiama subito i motivi che spinsero deo‑cristiana. C'è un intimo legame fra tutte le cre- Francesco d'Assisi a chiamare la Ter- ature; «l'ambiente è un bene collettivo, patrimoniora non solo \"sorella\" ma, a differenza de- di tutta l’umanità».gli altri elementi, anche \"madre\". 3. In dialogo con filosofia e scienze umane. PerIl testo si divide in cinque capitoli: cogliere «non solo i sintomi, ma anche le cause più1. Ascolto spirituale dei migliori risul‑ profonde» della situazione attuale.tati scientifici. Se l'attività umana è uno 4. L'obiettivo: un'ecologia integrale nell'econo-dei fattori dei cambiamenti climatici, ne mia e nella politica, nelle diverse culture, speciederiva una grave responsabilità morale, quelle più minacciate.specie verso i poveri. 5. Cosa possiamo e dobbiamo fare: a livello poli- tico, imprenditoriale e nei rapporti politica-econo- mia, religioni-scienze. Nell’Aula del Sinodo per la conferenza stampa di presentazione dell'Enciclica di papa Francesco, sono presenti oltre 1.200 giornalisti. A memoria d'uomo non si ricorda la presentazione di un documento papale di tale portata. È un avvenimento ecceziona- le. Per la prima volta nella storia della Chiesa un'en- ciclica viene intitolata con le parole di san Francesco d'Assisi: Laudato si'. A confermarne l'importanza storica Padre Lombar- di, direttore della Sala Stampa Vaticana, annuncia che la pubblicazione ha rappresentato un momen- to di particolare rilevanza ecclesiale non avendo mai sentito un'attesa così ampia, intensa e prolun- gata per un singolo documento papale. L’Enciclica solleva questioni importanti che oriente- ranno e rivoluzioneranno il cammino dell'uomo: da quella spirituale a quella dottrinale; da quella an‑ tropologica a quella sociale per una terra oppres- sa e devastata che \"geme e soffre\" come gemono e18 La Voce di Maria Il Divino Architetto

soffrono tanti oppressi. egli ha Creato.Siamo cresciuti con l'idea di essere domina- La seconda questione è quella antropo‑tori del nostro pianeta, autorizzati a saccheg- logica. Secondo l'Enciclica, l'uomo nongiarlo delle sue risorse. La violenza di tale at- è più al centro dell'Universo: l'atteggia-teggiamento \"si manifesta nei sintomi di malattia mento che abbiamo avuto su questache avvertiamo nel suolo, nell'acqua, nell'aria e ne- terra, convinti di essere padroni e nongli esseri viventi\". custodi delle sue bellezze e ricchezze, èDal punto di vista spirituale, in questa enciclica chiamato a cambiare.l'amore di san Francesco per il Creato (dove il Pa-trono dei cultori dell'ecologia compare 12 volte) dalla Rivista SF San Francesco 07/2015diventa la chiave di lettura dell'intero documento.È un nuovo orizzonte che il Papa vuole donare allaChiesa e alla Società. Quasi a riproporre la profeziadi Innocenzo III: san Francesco che sostiene la Chie-sa, come allora così oggi con similitudini cocenti tracorruzione e decadenza.La sostanza di questo nuovo orizzonte è tratta dauna lettura profonda del Cantico delle Creature, fa-cendone emergere la vera identità cioèla connessione tra la natura e l'essereumano che è parte integrante di essa:\"Il degrado della natura è strettamen-te connesso alla cultura che modella laconvivenza umana\"; è come se il Papaavesse tolto a Francesco quell'aureadi poeta e giullare, per farlo diventa-re: \"Un esempio bello e motivante. Hopreso il suo nome come guida e comeispirazione\".Ricordando che se si ama Dio non sipuò non amare e proteggere ciò che La Voce di Maria 19

Pellegrinaggi alla Madonna dei MiracoliCalvecchia - Fiorentina, San Donà 1955, concelebra il parroco Don Francescodi Piave (VE), 200 persone con Salton; Gorgo al Monticano (TV) canta laDon Cristiano; San Nicolò – Bu- corale “Laetitia”; Codognè (TV) Classe 1945;sco – Piavon (TV) con Don Gino; Motta di Livenza (TV) Associazione Carabi-Ferrara, 12 sacerdoti del Vicariato nieri, 201° anniversario delle fondazioneSan Giorgio con Don Gino Boat- dell’Arma; Fossalta Maggiore (TV) 25° ditin; Motta di Livenza (TV), Pro- Matrimoio dei coniugi Longo Enzo e Cichet-cessione del Corpus Domini dal- to Lauretta; Bassano (VI) Associazione On-la Parrocchia del Duomo fino al cologica, 50 persone; Zenson di Piave (TV)Santuario; Brugnera (TV) Classe Coro polifonico Negrisia, Sig.ra Fontebasso Emanuela; Motta di Livenza (TV) 25° di Matrimonio coniugi Bincoletto Laura e Giuseppe; Ogliano di Conegliano (TV) 12 bimbi di Prima Comunione con don Luigi Cescon; Monzambano (VR) pellegrinaggio di 35 persone, per visita guidata; San Pietro di Lavagno (VR) Co- rale, animatrice sig. ra Sara; Quero (BL) pellegrinaggio gui-Don Michele con la Parrocchia di Codognè dato dal Parroco; Biancade (TV) 25° di Matrimonio dei coniugi Dal Gobbo Fiorenzo e Bares An- tonella; Lorenzaga (TV) Raduno cugini Callegher; Maron di Brugnera (PN) 50° di Matrimonio dei coniugi Bellot Bru- no e Fabbro Pierina, con Don Giuseppe Vechies; Motta di Li- venza (TV) 55° di Ma- trimonio dei coniugi Busanello Luigi e To-50° di Matrimonio dei coniugi Battistel Aurelio e Astolfo Amelia mus Norma; Prata di20 La Voce di Maria

Pordenone (PN) 25° di Matrimo-nio dei coniugi Marchesin GianMarco e Brunetta Stefanella; SanPolo di Piave (TV) 50° di Sacerdo-zio di Don Danilo Cimitan, com-boniano, celebra la Santa Messain Cripta; Vigonovo di Fontana-fredda (PN), coro “Alleluja”; Mot- Pellegrinaggio da San Nicolò, Busco e Piavon con Donta di Livenza (TV) Cugini Trevisan Gino Ciae Moretto, presente Paolo Trevisan; Casaledi Scodosia (PD) 2 pullman; Rezzato (BS)OFS guidati dai Frati francescani; San Donàdi Piave (VE) pellegrinaggio a Piedi, 300persone, guidati da Don Lorenzo Piola; Col-francui, Ormelle, Roncadelle, Negrisia (TV)pellegrinaggio da più parrocchie; Villafran-ca Padovana (PD) 40 Chierichetti guidatidal parroco; Mareno di Piave (TV) il parrocoguida il Grest, 100 ragazzi; Brugnera e SanCassiano, il parroco guida il Grest; Motta diLivenza (TV) Don Paolo guida il ritiro di 10Ragazzi; Villanova (TV) benedizione deglisposi Vedovato Remigio e Modonese MariaGrazia; Motta di Livenza (TV) 30 ° di Matri-monio dei coniugi Astolfo Aldo e RossettoEmanuela; Motta di Livenza (TV) 60° di Vitareligiosa di Favero Romilda, celebra Mons.Rino Bruseghin; Paderno di Ponzano Deci-mo (TV) disabili con accompagnatori, co-operatrice Caterina; Belluno, gruppo di 50Persone; Fossalta Maggiore (TV) corale SanMarco; Villa d’Asolo (TV) Gruppo di preghie-ra “Santissimo Nome di Maria”; Fontanellee Vallonto (TV) Associazione calcistica perbeneficienza; Motta di Livenza (TV) 50° diMatrimonio dei coniugi Battistel Aurelio eAstolfo Amelia; Azzano Decimo (PN) pelle- Pellegrinaggio Piccoli Ciclisti Borgo Molino di Ormelle (TV)grinaggio in biciclettta (150 persone) con ilparroco Don Aldo Moras, coordinatore sig.Mario; Motta di Livenza (TV) il CardinaleBeniamino Stella presiede l’Eucarestia nellasolennità di Maria Assunta; Santarcangelodi Romagna (RN) parrocchia di San Michele,guida sig. Poletti Piergiorgio; 51° di Matri-monio dei coniugi Genovese Lino e Albina,che sono in Canada e ricevono la rivista. La Voce di Maria 21

50° di Matrimonio Tardivo Gianfranco e Bolzan Clara Garbagna Giacomo Casagrande Giorgia e Riccardo 50° di Matrimonio Narco Del Bern22 La Voce di Maria Moretto e Carla

Famiglie Agnoloni e NarderOngaro Umberto Coniugi Zecchin Francesco e DianaAlcuni della famiglia religiosa di Motta, attorno al Card. Stella La Voce di Maria 23

Itinerari Francescani Convento S. Daniele Lonigo (VI) dai 7 anni in su Per SS. Messe, preghiere, consacrazioni, benedizioni e informazioni rivolgersi al: Padre Rettore del Santuario Madonna dei Miracoli 31045 Motta di Livenza (TV) Tel. 0422.766030 - Fax 0422.765169­ - C.C.P. 131318 [email protected] / www.santuariomotta.it BANCA TREVISO - LA VOCE DI MARIA, PIAZZALE MADONNA 2 Iban: IT 65 S 0314161840CC 0140000650 - SWIFT: TREVIT21 Orario SS. Messe in Santuario Prefestiva: 18.00 - Festive: 7.00 - 8.30 - 10.00 - 11.30 - 17.00 - 18.30 - Vespro Solenne, ore 16.00 Feriali: 7.30 - 8.30 - 9.30 - 18.00 - Confessioni: 8.00 - 12.00 ; 15.00 - 19.00 Anno LXXXI • N. 5 Settembre Ottobre 2015 • Rivista Bimestrale • Sped. in Abb. postale • D.L. 353/2003 - Art. 1 comma 2 • DCB TV


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