Presentazione

LE ARTICOLAZIONI ROSPO FABRIZIO, 3BLA, LICEO GOLGI BRENO

LE ARTICOLAZIONI SONO STRUTTURE ANATOMICHE CHEMETTONO IN RECIPROCO CONTATTO DUE O PIÙ OSSA.PER EVITARE FENOMENI DEGENERATIVI DOVUTIALL’USURA, NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI SI TRATTADI UN CONTATTO MEDIATO DA TESSUTO FIBROSO OCARTILAGINEO E/O LIQUIDO SINOVIALE.

LA FUNZIONE DELLE ARTICOLAZIONINEL CORPO UMANO ESISTONO NUMEROSE ARTICOLAZIONI,CIRCA 360, CHE SI DISTINGUONO PER FORMA E GRADO DIMOBILITÀ.NEL LORO INSIEME, IL COMPITO DELLE ARTICOLAZIONI ÉQUELLO DI TENERE UNITI I VARI SEGMENTI OSSEI, IN MODOTALE CHE LO SCHELETRO POSSA ESPLETARE LA SUAFUNZIONE DI SOSTEGNO, MOBILITÀ E PROTEZIONE.

LE SUDDIVISIONI STRUTTURALILE ARTICOLAZIONI SI SUDDIVIDONO, DAL PUNTO DI VISTASTRUTTURALE, IN:‣ ARTICOLAZIONI FIBROSE: QUANDO LE OSSA SONO UNITE DA TESSUTO FIBROSO.‣ ARTICOLAZIONI CARTILAGINEE: QUANDO LE OSSA SONO LEGATE DA CARTILAGINE.‣ ARTICOLAZIONI SINOVIALI: LE OSSA SONO SEPARATE DA UNA CAVITÀ E LEGATE PER MEZZO DI STRUTTURE.

SUDDIVISIONE FUNZIONALELE OSSA DELLO SCHELETRO UMANO SONO CONNESSEPER MEZZO DI ARTICOLAZIONI A CUI SONO CONSENTITIMOVIMENTI DI VARIO TIPO.LE ARTICOLAZIONI SI DIVIDONO,DAL PUNTO DI VISTAFUNZIONALE, IN:‣ ARTICOLAZIONI IMMOBILI O SINARTROSI‣ ARTICOLAZIONI IPOMOBILI O ANFIARTROSI‣ ARTICOLAZIONI MOBILI O DIARTROSI

ARTICOLAZIONI IMMOBILILE ARTICOLAZIONI IMMOBILI, A CUI CI SI RIFERISCEANCHE CON IL TERMINE DI “SINARTROSI”, SONO QUELLEARTICOLAZIONI CHE LEGANO I CAPI OSSEI AL PUNTO DIIMPEDIRNE I MOVIMENTI: L’ESEMPIO PIÙRAPPRESENTATIVO È IL CRANIO.

ESSE SI SUDDIVIDONO IN TRE GRUPPI IN BASE AL TIPO DI TESSUTOCHE SI INTERPONE FRA I CAPI OSSEI:– SINOSTOSI: SONO QUELLE ARTICOLAZIONI UNITE DA TESSUTOOSSEO IN CUI IL MOVIMENTO È NULLO (CRANIO);– SINCONDROSI: SONO QUELLE ARTICOLAZIONI UNITE DA TESSUTOCARTILAGINEO IN CUI IL MOVIMENTO È MINIMO (COSTOLE DELLOSTERNO);– SINFIMBROSI: SONO QUELLE ARTICOLAZIONI UNITE DA TESSUTOFIBROSO IN CUI IL MOVIMENTO È LIMITATO (ZONA PUBICA).

ARTICOLAZIONI IPOMOBILILE ARTICOLAZIONI IPOMOBILI (O ANFIARTROSI)PERMETTONO L’ESECUZIONE DI MOVIMENTI LIMITATIALLE OSSA A CUI SONO COLLEGATI.QUESTA TIPOLOGIA DI ARTICOLAZIONI ÈCARATTERIZZATA DA DELLE SUPERFICI ARTICOLARIPIANE CHE SONO SEPARATE DA UN DISCO FIBRO-CARTILAGINEO CHE PERMETTE MOVIMENTI LIMITATI.UN ESEMPIO SONO LE ARTICOLAZIONI DELLE VERTEBREDOVE IL DISCO FIBRO-CARTILAGINEO FUNGE ANCHE DAAMMORTIZZATORE DEI MOVIMENTI.

ARTICOLAZIONI MOBILILe articolazioni mobili, anche dette “diartrosi”, sono learticolazioni che danno origine al movimento.Sono composte da un articolato sistema che ne consente,appunto, la mobilità: sono considerate tali, per esempio, learticolazioni del ginocchio e della spalla.Questo tipo di articolazione è contraddistinta da superficiarticolari, lisce, ricoperte da cartilagine e comprese nellacosiddetta “capsula articolare”.

PATOLOGIE ARTICOLARI GENERICHELE PATOLOGIE DELLE ARTICOLAZIONI POSSONO ESSERE INFIAMMATORIE ODEGENERATIVE, LE PIÙ FREQUENTI SONO:‣ DISTORSIONE: È CAUSATA DA TRAUMI, CONTUSIONI O DA MOVIMENTI INNATURALI DELLE ARTICOLAZIONI MOBILI; CONSISTE IN UNA TEMPORANEA MODIFICA DELL’ARTICOLAZIONE. LA DISTORSIONE PUÒ PROVOCARE DANNI ALLE DIVERSE COMPONENTI DELLEARTICOLAZIONI (CAPSULA ARTICOLARE, LEGAMENTI, TENDINI E MENISCHI). ISINTOMI CARATTERISTICI SONO GONFIORE, DOLORE E SENSAZIONE DI CALORE;‣ LUSSAZIONE: È UN TRAUMA CHE CAUSA LA PERDITA DEI CONTATTI TRA I CAPI ARTICOLARI DI UN’ARTICOLAZIONE;‣ ARTROSI: È UNA PATOLOGIA DEGENERATIVA DELLA CARTILAGINE ARTICOLARE CHE COLPISCE SOPRATTUTTO IL GINOCCHIO, L’ANCA, LA SPALLA, LE DITA DELLE MANI E DEI PIEDI;

IL MIO ESPERIMENTOIL LABORATORIO CHE HO DECISO DI SVILUPPARECONSISTE NELL’IDEARE E COSTRUIRE 3 PICCOLI MODELLIDI ARTICOLAZIONE;L’INTENTO NON É STATO QUELLO DI CREARE QUALCOSADI SIMILE ALLA REALTÀ (STRUTTURALMENTE PARLANDO)MA QUELLO DI RENDERE AL MEGLIO LA FUNZIONALITÀDELLE TRE TIPOLOGIE DI ARTICOLAZIONI: MOBILI,SEMIMOBILI E FISSE.

MATERIALE UTILIZZATO‣ 2 LISTELLI DI LEGNO 4x20cm‣ 1 CERNIERA DA FALEGNAME‣ CARTONCINO DA CARTONAGGIO DI SPESSORE 3mm‣ 4 VITI‣ 1 SPUGNA‣ FORBICI

ARTICOLAZIONE FISSA PROCEDIMENTO‣ DISEGNARE SUL CARTONCINO UNA LINEA, L’ IPOTETICA CONGIUNZIONE OSSEA.‣ TAGLIARE IL CARTONCINO SEGUENDO LA TRACCIA.‣ SI OTTERRANNO QUINDI DUE SEZIONI RAPPRESENTANTI ALTRETTANTE OSSA CRANICHE, RIACCOSTANDOLE E FACENDOLE COMBACIARE SI CHIARISCE IL FUNZIONAMENTO DELLE ARTICOLAZIONI FISSE.

ARTICOLAZIONE MOBILE PROCEDIMENTO‣ COLLOCARE LA CERNIERA DA FALEGNAME “A CAVALLO” TRA I DUE LISTELLI.‣ FISSARE LA CERNIERA CON LE APPOSITE VITI FILETTANDOLE NEL LEGNO DEI LISTELLI.‣ IL RISULTATO SARÀ UN MODELLO DI ARTICOLAZIONE MOBILE CHE RICHIAMA QUELLA DEL GOMITO.

ARTICOLAZIONE SEMIMOBILE PROCEDIMENTO‣ RICAVARE DUE CIRCONFERENZE CONGRUENTI DAL CARTONCINO DA CARTONAGGIO.‣ RICAVARE UNA CIRCONFERENZA DI DIAMETRO LEGGERMENTE INFERIORE DALLA SPUGNA.‣ INCOLLARE LA SPUGNA TRA LE DUE CIRCONFERENZE DI CARTONE E LASCIAR ASCIUGARE.‣ IL RISULTATO SARÀ UN MODELLO CHE CHIARISCE IL FUNZIONAMENTO DI UN’ ARTICOLAZIONE SEMIMOBILE (IN QUESTO CASO UNA VERTEBRA).

CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI PERSONALIQUESTO LABORATORIO MI HA DATO L’ OPPORTUNITÀ DIAPPLICARE CONCRETAMENTE CIÒ CHE HO APPRESOTRAMITE LO STUDIO SUI LIBRI DURANTE QUESTO ANNOSCOLASTICO.INOLTRE HA SVILUPPATO LA MIA CREATIVITÀ E MI HASTIMOLATO A PENSARE, HO DOVUTO INFATTIRIFLETTERE, IDEARE UN PROGETTO ED INFINESVILUPPARLO CONCRETAMENTE.È STATA SENZA DUBBI UN ESPERIENZA COSTRUTTIVA ENONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ RISCONTRATE MIPIACEREBBE RSE FOSSE RIPROPOSTA UN ALTR’ANNO.