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Diagnosi & Terapia - febbraio 2020

Published by Mrw, 2020-03-09 04:56:19

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2 2020 WWW.DET.IT RITA DALLA CHIESAGiornalTisetsatiemCoonniadluAttIrSicMe Televisiva Artrosi come curarla Menarca i cambiamenti Meningite cosa sapere Lacrimazione nel cane Lombalgia attività fisica Anno XXXIX N. 2 - Tariffa R.O.C. Poste Italiane SpA - Sped. in Abb. post. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 - Comma 1 DCB Genova

TSOaSluStEe88MUSICA per la tua GOLA DALALLELSATCRLAITNEIGCIAECanale 88 DTT Integratore alimentare 24 Pastiglie TERAPEUTICHEB7-O8LIFOlEGBnNBuARoAAvEIMoOI2LcI0Aa2Hn0OaTlEeL tematico di dedicato al mondo della salute e del benessere OSSEL’informazione e i consigli in diretta COU Med News notizie e medici h24 SaluteSanità medici in diretta con voi tutti i giorni dalle 20,30 alle 21,30 T GH CON TOS TOUX Si ricorda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano. Prima dell’assunzione si ricorda di leggere le avvertenze riportate sulla confezione di vendita. federfarma gli orari delle farmacie h24 PERILLA PER LE NATURALI DIFESE HOSTE DELL’ORGANISMO 咳嗽 КАШЕЛЬ STENHU con Erisimo l’Erba dei Cantori Integratore alimentare Senza glutine, Senza lattosio Katia Ricciarelli Informazione per medici e farmacisti: tutti i prodotti Phyto Garda sono disponibili anche presso i grossisti COUGHo per conoscere il tuo responsabile di zona, contatta il nostro front doiffziocenaa.l Pneurmeevreont0u4a5li6p7ro7d0ow2tBt2wi Om2wLa7oOn.-ps8cpGaauFNnrlEteuAi BtAReE8UM8AIL.RIiAtYH2O0T2E0L FROM CLINICAL PRACTICE TOtramite e-mail: [email protected]. Informazione per i consumatori: wwLw’.ainssfootorsmse.acozmione che fa bene alla saluteTHERAPEUTIC STRATEGIESi prodotti Phyto Garda sono disponibili in tutte le farmacie e parafarmacie.

Direttore responsabile Una volta era così dr. Piera Piana Autori testi Se pensate che i cerotti per il mal di schiena siano un pro- G. Bovone E. Ciccolella dotto di recente invenzione, M. Spinelli M. Noseda purtroppo dovrete ricredervi: R. Coppola insieme alle pastiglie per la tosse so- I. Della Casa no stati uno dei primi farmaci ad es- V. Chiapatti sere prodotti industrialmente e diffusi S. Bortolotti su larga scala. L. Calanni Pileri Chiamati anche “sparadrappi”, essi A. Ferrando erano costituiti da una striscia di tela C. Govoni impregnata con un medicamento ed applicata con della cera alla parte Logo malata, da cui l’origine del termine Ace & Flanaghan “cerotto”. Avevano la caratteristica di essere Impaginazione e grafica parecchio stabili e di non deteriorarsi Alessandra Balba facilmente: in questo modo poteva- no essere prodotti in gran quantità Direzione - Amministrazione per poi essere venduti in tubi di latta Centro Medico Ceccardi Srl generalmente da un metro oppure Via del Colle 108r già tagliati in strisce più piccole e 16128 Genova commercializzati in buste di carta. tel. 010/2465061 I cerotti erano indicati per molte pato- fax 010/2758074 logie, comprese quelle da raffredda- mento, ma in breve nacquero versioni specializzate per i dolori articolari, reumatismi, [email protected] lombaggine, sciatica e dolori intercostali, che si discostarono nettamente dai senapi- smi o dagli impacchi per la bronchite, facendo nascere un mercato di settore molto Data di uscita agguerrito ed in cui era difficile sopravvivere. 28 Febbraio 2020 Nell’Italia degli anni Venti il mercato era dominato da un unico marchio, ossia il fa- mosissimo “Cerotto Bertelli” a base di olibano, arnica e con il potere revulsivo della Stampa capsaicina. L’utilizzare la capsaicina rispetto ad altre molecole rendeva il cerotto più sicuro, in quanto evitava l’insorgenza di vesciche o irritazioni della pelle, molto ERREDI GRAFICHE EDITORIALI. comuni con altri prodotti. Via Trensasco 16138 Genova www.erredigrafiche.it Una copia € 1,00 Abbonamento annuo singolo €15,00 Abbonamento annuo multiplo ogni 50 copie € 715,00 + IVA Registr. Tribunale di Genova N. 42 del XII 1981 Sped in abb.post. Comma 34 art 2 Legge 549/95 Filiale Genova A.N.E.S. Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata “aderente al Sistema confindustriale” ASSOCIAZIONE NAZIONALE Un altro punto a favore del cerotto era il suo prezzo concorrenziale: negli anni Venti EDITORIA DI SETTORE costava solo 1,80 Lire, mentre il principale concorrente, l’Ovatta Rivulsiva Thermogène arrivava a ben 5 Lire. ISSN 0393-4233 Questo “mostro sacro” della farmacia italiana, nonostante un periodo di assenza, è Tiratura di questo numero: tornato recentemente sugli scaffali delle farmacie con qualche minore modifica per 80.000 copie renderlo più moderno e performante, dimostrando che, mal di schiena a parte, i suoi cent’anni se li porta egregiamente. Dott.ssa Giulia BOVONE curatrice del blog la Farmacia d’Epoca Per altre curiosità sui farmaci del passato: http://blog.libero.it/lfde Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 3

il Sommario 9 20 23 6 ARTROSI Cos'è e come curarla 9 IL CUORE Alla scoperta della valvola tricuspide 11 SELEZIONATI PER VOI 12 IL MENARCA Le prime mestruazioni e i cambiamenti 16 CANE: LACRIMAZONE PATOLOGICA? Scopriamo quando 20 PELLE SOTTO ZERO 23 SPECIALE SCLEROSI MULTIPLA 4 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

32 il Sommario 36 46 40 32 ATTIVITÀ FISICA E LOMBALGIA 36 MENINGITE Come si manifesta 38 LIBRI DA LEGGERE 39 ARTE & SALUTE: L'ACQUA TRA SICCITÀ E SPRECHI 40 BRUCIORI INTIMI Che cosa fare 42 UNIAMO: I PROGETTI 44 PIANTA DEL MESE: BELLADONNA 46 OSTEOPOROSI E STILI DI VITA Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 5

ARTROSI cos'è e come curarla Dott. Mario Spinelli, Ortopedico - Casa di cura San Rossore Pisa L’artrosi è una malattia invalidante nica tra quelle evolutive della malattia. rare enzimi che sono in grado di far che colpisce circa il 10% della Recentemente un approccio multidisci- avanzare ulteriormente il processo di popolazione e più di un terzo dei plinare tende a considerare in ugual degradazione cellulare di tutto l’ am- soggetti sopra 65 anni, superata misura gli stimoli meccanici e metaboli- biente articolare. La concentrazione di solo dalle malattie cardiovascolari. ci e immunologici come causa del dan- queste sostanze influisce sul grado di Coinvolge tutti i tessuti articolari: la car- no alla cartilagine e alla sinovia che malattia, di dolore e di limitazione fun- tilagine, l’osso subcondrale e la sinovia. favoriscono il processo infiammatorio, zionale. Di recente sono state coinvolte Le donne sono più colpite, soprattutto del tutto simile a quello che si osserva tra le cause di malattia anche le citochi- dopo la menopausa. Il ginocchio è l’ar- nell’artrite reumatoide, se pur di grado ne prodotte dal tessuto adiposo. Da qui ticolazione più interessata: le alterazio- ridotto. Si producono mediatori chimici la teoria che il sovrappeso-obesità non ni meccaniche degli assi di carico ed proteici che danneggiano l’ osso sub- sia solo causa meccanica ma anche il frequente coinvolgimento traumatico condrale e la membrana sinoviale e biochimica e che colpisca più facimen- hanno fatto prevalere la causa mecca- stimolano le cellule cartilaginee a libe- te negli obesi anche le articolazioni non sottoposte al carico meccanico, come mano e spalla. Si individuano tre tipi di artrosi: 1. post traumatica, che colpisce an- che i più giovani a causa di traumi e di sovraccarico funzionale spor- tivo e professionale. 2. Degenerativa, che è caratteristica degli anziani, con progressiva al- terazione delle cellule cartilaginee. 3. Metabolica, che interessa anche la giovane età e la post menopausa a carico di tutto l’ ambito articolare. Il ginocchio è l’articolazione che con maggiore frequenza mostra i segni di usura a carico della cartilagine. Questo tessuto è composto da abbondante ma- trice extracellulare formata da : • Acqua. • Proteoglicani con corpo centrale proteico legato a catene di car- boidrati denominati glicosamino- glicani con prevalenza di condri- tinsolfato che si lega all’ acido ialuronico, che è a sua volta in grado di legarsi ad altre catene di proteoglicani. Con l’ età e l’e- volversi della malattia artrosica si perde tale capacità strutturale. 6 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

• Collagene, le cui molecole sono il di risposta biologica del tessuto car- campo medico che fisico riabilitativo. maggior costituente della matrice tilagineo. La usura degenerativa del I condrociti risentono positivamente di cartilaginea e controlla la tensione tessuto osseo e cartilagineo e sinovia- sollecitazioni costanti e moderate sia e la resistenza a sollecitazioni com- le produce la formazione di osteofiti in fase di benessere che dopo eventi plesse e stabilizza i proteoglicani marginali della superficie articolare, nel traumatici. Il mantenimento del tono mu- all’ interno del tessuto cartilagineo tentativo di allargare la superficie di scolare e del controllo neuromuscolare creando un efficiente intreccio tridi- appoggio, e la progressiva scomparsa propiocettivo e dell’equilibrio sono fon- mensionale capace di sopportare dello spessore della cartilagine fino allo damentali nel recupero post traumatico carichi compressivi ed angolari. La smascheramento dell’osso sottostante e per costruire una giusta tabella di matrice cellulare con i condrociti con episodi infiammatori ripetuti asso- attività fisica quotidiana di prevenzione. ha il compito di formare la com- ciati a versamento articolare e possibi- Il trattamento medico è generalmente ponente extracellulare e mante- le liberazione di corpi mobili articolari sintomatico soprattutto nei pazienti con nerla attiva rispondendo ai fattori dalla membrana sinoviale ispessita. Pro- frequenti riacutizzazioni infiammatorie di crescita, alle interleuchine, alle gressivamente l’artrosi determina grave con versamento articolare, dolore not- molecole farmacologiche, agli sti- limitazione funzionale soprattutto nella turno e rigidità mattutina. Si privilegia moli meccanici ed al variare della colonna vertebrale, nelle ginocchia e il paracetamolo ad azione prevalente- pressione idrostatica. La cartilagine nelle anche fino alla perdita dell’auto- mente analgesica ma anche antinfiam- ha un suo sistema di lubrificazione sufficienza con necessità di sostituzio- matoria. Si riducono gli effetti negativi che riduce le sollecitazioni ecces- ne protesica dell’ articolazione colpita. di altri farmaci antinfiammatori sugli sive del carico che agiscono sulla Anche la spalla, il gomito, la caviglia e organi gastrointestinali e cardiovasco- componente extracellulare. Invece la base delle dita della mano possono lari. Pertanto i comuni FANS possono la compressione intermittente fisiolo- essere sostituite chirurgicamente. Il costo essere usati occasionalmente e con ac- gica stimola l’attività dei condrociti. sanitario e sociale per questi pazienti curata protezione gastrica e controllo è molto alto, considerando anche le pressorio, mentre il paracetamolo può Lo sviluppo dell’artrosi è influenzato possibili complicanze infettive. essere indicato per periodi più lunghi da fattori sistemici come l’età: l’ invec- Per questo la prevenzione assume un ed autogestito. chiamento determina ridotta capacità ruolo sempre più importante sia in Anche la dieta è importante per evita- Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 7

re il progredire precoce dell’ artrosi. L’ acido ialuronico, scarsamente assor- ha eventi avversi significativi. Ha azio- Controllare l’uso di sostanze acidificanti bito per via orale, viene comunemente ne antiossidante e antinfiammatoria. come caffè, bevande alcoliche, l’ ec- utilizzato per infiltrazione articolare ed Riduce la penetrabilità degli enzimi di cesso di sale e di latticini, privilegiando ha notevoli capacità di lubricazione, aggressione cellulare e la degenazione vegetali a foglia verde, legumi, carni la viscosupplemetazione, ristabilendo vascolare subcondrale. bianche e pesce azzurro di sicura pro- la viscoelasticità del liquido sinoviale. La terapia infiltrativa intrarticolare con venienza. La sua azione è più duratura rispetto fattori di crescita è un ulteriore valido I farmaci e gli integratori alimentari con- alla sua presenza in articolazione e mezzo di terapia. Sono dei polipetidi droprotettori hanno lo scopo di stimo- soprattutto modifica la sintesi endoge- che regolano lo sviluppo dei tessuti ed lare i condrociti a produrre nuova car- na dal tessuto sinoviale riducendo la in particolare le piastrine del sanque tilagine ed i sinoviociti a normalizzare degradazione cartilaginea migliorando contengono i fattori di crescita relativi il liquido sinoviale alterato da sostanze il metabolismo del condrocita con una al tessuto cartilagineo e alle strutture di degradazione cellulare e favorire la ulteriore azione antinfiammatoria. Ha articolari, agendo anche sulla differen- formazione di acido ialuronico. La glu- effetti analgesici e sulla funzionalità ar- ziazione delle cellule staminali in senso cosamina ed il condroitinsolfato sono le ticolare superiori e più duraturi rispetto condrogenetico e riducendo l’ effetto sostanze basilari di questi integratori. alla terapia infiltrativa cortisonica e non degradante dei mediatori infiammatori sulla sintesi dei proteoglicani. La ripa- razione del tessuto cartilagineo risulta essere favorita dal trattamento con in- filtrazioni articolari di plasma arricchito in piastrine, PRP (Platelet Rich Plasma). Le condropatie di grado iniziale, nei maschi in giovane età senza sovrap- peso sono quelle che maggiormente rispondono al trattamento. E’ necessario promuovere ulteriori studi e ricerche per migliorarne l’ efficacia terapeutica e per stimolare il concetto di trattamento preventivo dell’ artrosi in fase iniziale. La chirurgia interviene in relazione al grado di lesione osteocondrale, dai solchi superficiali a quelli più profondi e stellati e che distaccano frammenti di cartilagine fino a scoprire l’ osso sotto- stante. Gli interventi sono generalmente eseguiti in artroscopia e vanno dal la- vaggio articolare con asportazione di tessuto irregolare, alla riparazione con frese motorizzate, alle perforazioni fino all’ osso sottostante, alle microfratture per stimolare la riparazione di fibrocar- tilagine ugualmente efficaciente, alla ricostruzione con innesti osteocondrali a tipo mosaico, o con condrociti pre- levati dallo stesso paziente e trattati in modo da riformare lo stato cartilagineo simile al normale. L’ulteriore aggrava- mento delle condizioni articolari con aumento della sintomatologia dolorosa e riduzione marcata della funzione lo- cale e generale comporta la possibilità di sostituzione protesica articolare. La tecnologia dei materiali e la tecnica operatoria assistita dal computer e dalla robotica rendono questo tipo di intervento affidabile e risolutivo per il recupero della qualità della vita. 8 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

IL CUORE alla scoperta della valvola tricuspide Ne parliamo con il Dr. Roberto Coppola, Cardiochirurgo Rapallo Salute 88 è il canale televisivo tematico dedicato alla salute e al benessere: ogni giorno, h24, sul canale 88 del telecomando, i medici più importanti della Liguria si confrontano sui temi centrali della nostra salute. Patologie, cure, prevenzione. Ogni mese su Diagnosi e Terapia presentiamo in anteprima l'intervista a uno dei professionisti di Salute 88: in questo numero il Dr. Roberto Coppola, cardiochirurgo responsabile dell’Unità operativa di cardiochirurgia dell’istituto ICLAS di Rapallo, ci aiuta a conoscere meglio il nostro cuore attraverso la valvola tricuspide e il suo funzionamento. L’intervista è in onda su Salute88, canale 88 del digitale terrestre. La valvola tricuspide ha un ruolo fondamentale all’interno dell’at- Valvola tricuspide: a cosa serve? tività cardiaca perché è responsabile del trasferimento del sangue dall’atrio destro del cuore verso i polmoni. La valvola tricuspide ha un ruolo fonda- In molti casi, smette di funzionare bene: scopriamo le cause più mentale nel corretto funzionamento di comuni, i sintomi e come intervenire attraverso la cardiochirurgia. un organismo, favorendo il passaggio del sangue dall’atrio destro del cuo- re - dove arriva tutto il sangue venoso dall’organismo - e il ventricolo destro, che lo pompa verso i polmoni. In questa fase, quando il ventricolo destro si con- trae, la valvola tricuspide si richiude, evitando un ritorno di sangue. Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 9

Cosa succede quando questa valvola non Valvola mitrale e valvola tricuspide: Quale approccio chirurgico scegliere? funziona? come sono legate? Il medico sceglie l’approccio chirurgico In molti casi questa valvola soffre di Uno dei casi di insufficienza della più adatto al singolo caso. Le possibi- insufficienza e non riesce a chiudersi valvola tricuspide è legato al mal- lità sono rappresentate dalla sternoto- in maniera corretta. Le cause sono tra funzionamento della valvola mitrale: mia, che coinvolge tutto lo sterno, e le più svariate, da quelle legate alla quando questa è rovinata, determina dalla meno invasiva minitoracotomia. valvola stessa (insufficienze primarie) a un aumento delle pressioni nei polmoni Quest’ultimo è un intervento mini in- quelle dovute a conseguenze seconda- e, di conseguenza, anche un problema vasivo che prevede un taglio fra una rie, come la dilatazione del ventricolo sulla valvola tricuspide. costola e l’altra, al di sotto del seno; destro, pressione nei polmoni troppo al- risulta meno aggressivo della sternoto- ta o malattie dovute ad altri fattori come. Problemi alla valvola tricuspide: mia sia dal punto di vista estetico, sia quali sintomi? in termini di ripresa e di rischi di vario genere, soprattutto polmonari. L’unica Accorgersi tempestivamente di un controindicazione riguarda coloro che problema alla valvola tricuspide non hanno già subito altri interventi alla è facile. I sintomi sono piuttosto gene- cassa toracica destra: eventuali ade- rici: aumento della pressione venosa, renze tra la parete toracica interna e il difficoltà di digestione, aumento degli polmone potrebbero rendere difficile, enzimi epatici, a volte aumento della quindi più pericoloso, l’intervento in creatinina (che indica una sofferenza minitoracotomia. anche renale). Il problema non va sot- tovalutato: per molto tempo il cuore riesce a compensare l’insufficienza, ma una volta che inizia a cedere, ha poche probabilità di potersi riprendere del tutto. 10 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

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MENARCA E’ diventata signorina!! Ecco l’esordio del menarca, ov- Le prime mestruazioni vero il primo ciclo mestruale di e i cambiamenti una donna, che porta le nostre bambine ad entrare appieno in quello a cura della Dr.ssa Ilaria Dellacasa, Ginecologa  che sarà il periodo di attività delle loro ovaie!! www.dellacasailaria.it - [email protected] La comparsa del primo ciclo mestruale @dott.ilariadellacasa Instagram Dottoressa Ilaria Dellacasa FaceBook è il segno evidente e chiaro del fatto Via Lamarmora 33/4, Rapallo che quella ragazza si trova in piena 3891988851 pubertà e, normalmente, si verifica tra i 10 e i 16 anni, con una comparsa 12 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia nella maggior parte dei casi a 12-13 anni. Ma partiamo dall’inizio, dai se- gni premonitori, che possono guidare i genitori a meglio accogliere i cam- biamenti della propria figlia. Tutto inizia, all’incirca, tra gli 8 e i 12 anni, con differenze legate alle origi- ni e alla provenienza geografica, ed è l’età nella quale la nostra bambina comincia ad avere cambiamenti nel proprio corpo, che la porteranno a trasformarsi da anatroccolo a cigno ed iniziare cosi ad essere pienamente donna, oltre che essere l’inizio di una fase in cui si verificano tutta una se- rie di cambiamenti psicologici, legati alla ricerca della propria identità e indipendenza, con una collezione di atteggiamenti nuovi e, talvolta, inattesi dai genitori. Lo sviluppo puberale dà un primo segno di sé con il cosiddetto “spurt puberale”, ovvero un picco di crescita saturale fino a 20-25 cm in più, anche se questa crescita statuale non viene sempre individuata, poiché gradual- mente distribuita sui circa 4-5 anni della pubertà. Di solito la prima evidenza è quella della comparsa del bottone mamma- rio, il telarca, segno di attivazione di quell’asse ipotalamo-ipofisi che por- ta alla produzione degli ormoni che attiveranno le ovaie. La comparsa di peluria pubica e ascellare (pubarca e axillarca) sono caratteri sessuali secon- dari, che solitamente iniziano insieme al telarca. Per lo sviluppo puberale esiste una sca- la, detta di Tanner, che prevede una valutazione in 5 stadi della crescita mammaria e della presenza di pelo pu- bico, dove allo stadio I abbiamo una bambina e allo stadio V una donna: tutto inizia dallo stadio II, ovvero dalla comparsa del bottone mammario!

S Da lì sappiamo che circa dopo 2-2,5 C anni comparirà il primo ciclo! A Dalla comparsa del menarca, tuttavia, L non abbiamo ancora una piena ca- A pacità riproduttiva nella maggioranza delle ragazze, perché è come se le D ovaie dovessero fare dei “giri di pro- I va” prima di poter lavorare a pieno regime per i circa 35-40 anni succes- T sivi, cioè fino alla menopausa. U Personalmente, adoro le metafore per N poter rendere meglio l’idea di ciò che N accade dentro al corpo delle nostre E ragazze: le ovaie della nostra “giova- R ne donna in divenire” sono talmente affollate, che è come se ci trovassimo immagine presa da wikipedia.it difronte ad una scatola di cioccolati- ni…con dentro 30 diversi tipi, ed è come se a noi ne fosse concesso so- lo uno! Ecco che, per effettuare una scelta mirata e certa, avremo bisogno di un pò di tempo per poter valutare il colore, la forma e l’odore di tutti e 30 quegli splendidi cioccolatini, e questo ci porterà ad essere più lenti nella scelta rispetto al trovarci di fronte ad una scatola con dentro solo 10 cioccolatini! Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 13

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Le giovani ovaie sono esattamente Vi sono dei fattori che possono influen- grado di dare una spinta all’avvio del- così: talmente piene, che la scelta di zare l’insorgenza della pubertà e, con- la pubertà. Interferiscono poi alimenti, quale follicolo far emergere e maturare seguentemente, l’arrivo del menarca, trattati con ormoni, come alcune carni, (ovulazione) non è cosi immediata… che vanno ricercati nella genetica e che risultano in aumento rispetto agli ecco perché le ragazzine hanno cicli nella familiarità (è utile sapere a che anni passati. Questa condizione non irregolari, tendenzialmente abbondanti età ha avuto il primo ciclo la mamma), è tuttavia considerata una patologia e molto spesso debilitanti. oltreché nel sovrappeso e in fattori am- da trattare. Non deve preoccuparci se i primi cicli bientali e nutrizionali. Diverso è per la pubertà precoce, che dovessero comparire con irregolarità, Esistono dei quadri patologici, in cui configura la comparsa di tutta quella perché tutto il complicato sistema che la comparsa del bottone mammario, serie di cambiamenti fisici e psicologici mette in modo la possibilità di ripro- che abbiamo imparato essere il primo in bambine di età inferiore agli 8 anni. dursi ha bisogno di un pò di tempo. segno evidente dell’inizio del viaggio In questo caso la consulenza sinergica Certo è che, in questa fase, le ragazze verso il menarca, risulta troppo preco- tra pediatra e ginecologo sono le armi devono essere sostenute da un punto ce o troppo tardivo. Stiamo parlano da mettere tempestivamente in atto per di vista di quelle che sono le scorte della pubertà anticipata, precoce o poter dare a quella bambina tutte le di ferro e acido folico, che verranno ritardata. chance di una crescita regolare. consumate con i cicli abbondanti, e La pubertà anticipata è la comparsa Di logica, nel caso in cui non vi sia che può essere utile integrare ciclica- del bottone mammario in un’età su- la comparsa della maturazione nel mente, previa consultazione medica, periore di poco agli 8 anni, ma pri- momento atteso, si parlerà di pubertà oltre che aiutarle con gli integratori in ma dei 10 anni: di solito è correlato ritardata, che talvolta non configura commercio, che medici e ginecologi o ad una predisposizione genetica, un quadro patologico, bensì un ritardo conoscono, per sostenerle nel caso di correlata alla provenienza geografi- costituzionale, ma che richiede ugual- sbalzi umorali o dolori mestruali impor- ca, o alla presenza di un’eccessiva mente una valutazione specialista per tanti, abbastanza ben rappresentati in quantità di grasso corporeo, proprio definire ed escludere le altre possibili questa fase. perché quest’ultimo produce ormoni in cause. E dunque…arrivato il menarca…ben venuto piccolo cigno! SINTOMI MESTRUAZIONI gonfiore dolori muscolari crampi addominale addominali irritabilità mal di testa sudore Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 15

LACRIMAZIONE PATOLOGICA? SCOPRIAMO QUANDO Dott.ssa Valentina Chiapatti, Amministratrice del Blog AmicaVeterinaria.com Quando la lacrimazione è da dall’occhio, bagnando la zona sotto- che tutte le sue funzioni vengano rispet- considerare patologica e deve stante, può dipendere da due fattori: tate, e quindi il benessere dell’occhio. essere indagata? • una diminuzione dell’eliminazione Che cosa si intende per lacrima- Partiamo dal presupposto che una la- attraverso i fori lacrimali (epifora), zione eccessiva? crimazione è considerata “normale” • oppure una aumentata produzio- quando il cosiddetto Test di Shirmer è La lacrimazione eccessiva è il sintomo di 15 mm nell’arco di un minuto. Il test ne di lacrime (iperlacrimazione). comune del 90% delle alterazioni ocu- consiste nell’inserimento di una cartina Una attenta visita oculistica avrà prima lari, in quanto è il primo meccanismo apposita nel sacco congiuntivale della di tutto lo scopo di discernere tra le di difesa dell’occhio nel tentativo di palpebra inferiore. Questa cartina va due situazioni. ridurre l’attività irritante. Viene normal- tenuta in sede e, dopo un minuto, si Oltre alla “quantità” della lacrima, ul- mente considerata “eccessiva” quan- valuta la quantità, in millimetri, di carta timamente si sta ponendo sempre più do fuoriesce dal sacco congiuntivale, bagnata. l’attenzione alla “qualità” della stessa: bagnando le palpebre, specialmente La presenza di un occhio bagnato, il giusto equilibrio tra le sue componen- quelle inferiori. e quindi di lacrime che fuoriescono ti (mucinica, lipidica e acquosa) fa sì 16 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

Esiste una predisposizione di quando un granello di sabbia, o una Che test dovrà eseguire l’ocu- razza per la lacrimazione? cilia, entra a contatto con la cornea lista per fare diagnosi? Certamente, molte razze soffrono di … la prima cosa che facciamo è … alterazione del film lacrimale, sia in lacrimare !! Una visita oculistica completa deve eccesso che in difetto, per varie mo- prevedere una serie di tests che do- tivazioni. Ci puoi fare un esempio di pato- vranno essere eseguiti tutti e anche logie comuni in alcune razze che nella giusta sequenza. Il mancato Quando è necessaria una visita portano ad avere lacrimazione rispetto della stessa potrebbe ren- oculistica? cronica? dere non interpretabile il risultato. Ogni qualvolta si noti una anomalia Esistono delle alterazioni che provoca- La misurazione della quantità di la- della colorazione dell’occhio, oppure no la fuoriuscita delle lacrime dal sac- crime prodotte (test di Shirmer) deve un fastidio o anche solo un ammicca- co congiuntivale, penso ad esempio essere necessariamente il primo test mento più frequente, è utile una visita. alla “trichiasi del canto mediale”, e da eseguire, questo perché qualsiasi Molto meglio sentirsi dire che è tutto cioè la presenza di minuscoli peli che manipolazione dell’occhio, anche solo nella norma, piuttosto che arrivare originano dal punto più interno della luminosa, determina un aumento della troppo tardi. Sarà poi il Veterinario giunzione tra la palpebra superiore e produzione riflessa di lacrime, e ciò curante a decidere se è necessaria la palpebra inferiore (caruncola). Tale altererebbe la valutazione oggettiva. una visita specialistica. alterazione è frequente nei barboncini La valutazione delle vie ottiche, che e razze analoghe, e fa si che l’occhio comprende il PLR (riflesso pupillare La terapia alla cieca con colliri risulti perennemente “macchiato”. alla luce), il riflesso all’abbagliamen- di vario genere può essere con- Naturalmente  quando si parla di al- to e la reazione alla minaccia, deve troproducente? terazione della produzione lacrimale essere assolutamente eseguita con Lo è nella maggioranza dei casi !!  deve essere presa in considerazione animale non sedato, pena la non in- Purtroppo ogni caso è a sé e di con- anche una sua riduzione, che provoca terpretabilità dei risultati. seguenza la terapia va scelta sempre la cosiddetta KCS (Cheratocongiun- Altro esempio è la colorazione con la in seguito ad una visita di un Medico tivite secca). Questa è una patologia fluoresceina, colorante utilizzato per Veterinario. frequente in molte razze brachicefale evidenziare eventuali ulcere corneali: (a muso schiacciato) e considerata tale esame va effettuato alla fine della Quali patologie possono nascon- ereditaria nello York Shire Terrier e visita completa dell’occhio, perché in dersi dietro la lacrimazione ec- nel West Hightland White Terrier. L’oc- caso di positività, la colorazione non cessiva? chio accumula grandi quantità di mu- permetterebbe una corretta visualizza- Come già detto, l’iperlacrimazione è il co e, nel tempo, la cornea va incontro zione delle strutture alle spalle dell’ul- primo sintomo della maggior parte del- a vascolarizzazione e pigmentazione. cera stessa. le patologie oculari, pensiamo anche solo per un attimo a cosa ci accade Quindi molti test sono speciali- stici ed è necessaria una stru- mentazione particolare per capire cosa provoca la lacrima- zione? Naturalmente oltre alla cronologia dei test da eseguire, è necessario avere degli strumenti specialistici de- dicati all’oftalmologia, senza i quali non è possibile effettuare una corret- ta diagnosi. Penso alla Lampada a Fessura, strumento che consente un ingrandimento da 10 a 16 volte sotto una adeguata fonte luminosa. Con tale strumento è possibile, grazie ad una lama di luce ed in ambiente buio, effettuare una sorta di “spac- cato” dell’occhio, riuscendo così ad identificare e localizzare precisamente eventuali difetti ed opacità della zona anteriore dell’occhio: dalla cornea al cristallino. Altri strumenti indispensabili sono il to- nometro, che ci consente di valutare la pressione all’interno dell’occhio, ed Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 17

un oftalmoscopio, con il quale possiamo guardare la retina ed il nervo ottico. E’ normale che poi esistano una serie di altre strumentazioni sempre più spe- cialistiche per particolari patologie, che di volta in volta potranno affiancarci per una diagnosi definitiva. Una volta fatta diagnosi della patologia che provoca lacri- mazione cosa farà l'oculista? L’accurata diagnosi farà si che an- che la terapia sia quanto più ac- curata possibile, ed ogni caso sarà peculiare. La scelta deve prevedere un giusto equilibrio: meno farmaci possibili per la miglior risposta pos- sibile. Stimolanti della lacrimazione, lacrime artificiali, antinfiammatori, antibiotici, dilatatori pupillari, antiglaucomatosi … sono solo alcuni dei farmaci di cui potremo aver bisogno, ma per ogni classe avremo varie molecole con caratte- ristiche differenti, che dovranno essere perfettamente conosciute ed adoperate con oculatezza nel singolo soggetto in questione. Spesso il primo presidio terapeutico necessario è il Collare Elisabetta, anche se è sempre quello più difficile da far accettare a molti proprietari eh eh eh !!  Il mancato strofinìo è la prima terapia da adottare !! ALLARME INFLUENZA Uno studio dell’Osservatorio Grana Padano condotto su un campione di italiani rileva che la loro alimentazione non aiuta a fermare i virus e a migliorare i sintomi dell’influenza I DIECI CONSIGLI PER RIDURRE LA DIFFUSIONE DELL’INFLUENZA E I SUOI SINTOMI 1. Alimentarsi in modo corretto per garantire la giusta quantità di vitamine e sali minerali. Si consiglia di consumare almeno 3 porzioni di frutta e 2 di verdura fresca al giorno, in particolare kiwi, agrumi, frutti di bosco, peperoni, pomodori (meglio se crudi), broccoli, cavolo e verza. 2. Utilizzare aglio e cipolla nella preparazione dei cibi. Questi alimenti, infatti, oltre ad essere ricchi di vitamine e sali minerali, hanno proprietà antisettiche, fluidificano ed aiutano a eliminare il catarro. 3. Condire le pietanze con il limone al posto (o in aggiunta) dell’aceto oppure pasteggiare con una spremuta di agrumi. Questi frutti, grazie al contenuto di vitamina C, facilitano l'assorbimento del ferro presente in altri alimenti che, a sua volta, potenzia le difese naturali contro raffreddore, mal di gola e tosse. 4. Ricordare che le spezie svolgono un'azione vasodilatatrice che favorisce la sudorazione e la conseguente stabilizzazione della temperatura corporea. In particolare, curry, paprica e peperoncino sono fonti naturali di un importante principio attivo antinfiammatorio: l’acido acetilsalicilico. 5. Anche il brodo e altre bevande, se sufficientemente caldi, creano vasodilatazione e quindi apportano beneficio alle vie aeree superiori irritate, creando un effetto fluidificante su muco e catarro. 6. Non dimenticare l'importanza di integrare i liquidi. Occorre bere acqua e bevande salutari come l’infuso di rosa canina, che contiene vitamine, zinco, flavonoidi e tannini, oppure tisane tiepide dolcificate con miele. 7. Aprire le finestre più volte al giorno per almeno 15 minuti per favorire un buon ricambio di aria, ricordando che il ristagno e l’umidità favoriscono la proliferazione batterica. L’umidità dovrebbe assestarsi intorno al 50-60% perché un microclima troppo secco favorisce l'ingresso di germi e batteri nelle vie aeree, mentre troppo umido ne aumenta la proliferazione. 8. Mantenere un’ottima igiene del corpo, lavandosi spesso le mani. Scegliere con cura l'abbigliamento, vestendosi a strati ed evitando capi troppo pesanti poiché provocano abbondante sudorazione. Via libera alla lana sulla pelle, che offre un ottimo isolamento termico. 9. Fare attenzione agli sbalzi di temperatura. La differenza tra la temperatura interna ed esterna non dovrebbe mai superare i 10-15 gradi. 10. Evitare i luoghi troppo affollati, dove si moltiplicano le occasioni di contagio. 18 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

oikoscreativelab.comMPVOOASRNSROOENI! Gli animali ringraziano per questo spazio gratuito adottarlo a distanza ONLUS Tantissimi sono i motivi per adottare un animale. Ma tanti possono anche essere i motivi per non farlo. Se vorresti ma non puoi, adottalo a distanza, un modo per farti sentire vicino anche da lontano. Così potrai dire... VORREI MA POSSO! ADOTTARLI VUOL DIRE REGALARE LORO AMORE, CURE E PROTEZIONE... ANCHE A DISTANZA. enpa.it L'adozione a distanza è un aiuto prezioso che fa la differenza per migliaia di animali. Puoi scegliere fra due tipi di adozione: aiutare i trovatelli ospitati nei rifugi oppure dare una mano al progetto di recupero dei cani salvati dai combattimenti. Per maggiori informazioni scrivi a [email protected] o telefona allo 0172425130 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 19

PELLE SOTTO ZERO Gli sbalzi di temperatura. Il freddo. Il fumo. L’inquinamento. Come reagisce la nostra pelle? E come possiamo assicurarle la massima protezione? a cura di Stefania Bortolotti Il freddo continua e la prima a sof- affidarsi ad un preparato studiato ad questi casi vanno trattati dolcemente frirne è la nostra pelle... Il motivo? hoc, che garantisca un effetto lenitivo con acqua tiepida e detergenti non Impoverendo il film idrolipidico oltre che protettivo”. aggressivi. Docciature fredde e calde (la barriera di protezione dagli Se la pelle è molto secca, una volta invece alternate aiutano a stimolare la agenti esterni) le basse temperature alla settimana concedetevi una ma- circolazione corporea, mentre subito seccano la pelle, la rendono poco schera nutriente: previene le screpola- dopo un’accurata asciugatura è utile elastica, grigia e soggetta alla ture e rinforza la strato superficiale. I applicare ovunque un prodotto speci- formazione di rughe. Infatti, lo shock prodotti idratanti e i fondotinta sono in- fico ad azione idratante ed emolliente termico subito, impedisce che le dispensabili in questa stagione perché che migliori l’elasticità cutanea”. arrivi il giusto nutrimento e la corretta creano una vera e propria “barriera” idratazione. Ecco perché è facile difensiva contro i ripetuti attacchi ester- Morbidezza a portata di mano che nei mesi invernali la pelle si ni e contro lo smog: l’inquinamento è sensibilizzi, mostrando arrossamenti, infatti uno dei nemici più temibili per- Le mani sono le prime a mostrare i screpolature, eczemi e persino feno- ché disidrata la pelle, la rende ruvida segni del freddo con ruvidità, screpo- meni di couperose. e la opacizza intasando i pori. lature, taglietti ed arrossamenti. Ogni Sottolinea il Dottor Tartaglini: “Da non volta che le si lava, dopo averle asciu- Protezione sul viso trascurare è la cura delle labbra, molto gate con cura, bisogna applicare un sensibili in quanto prive del film idroli- prodotto specifico protettivo ed anti- “Le prime cure anti-freddo vanno pidico e dello strato corneo. Durante età, sfregando poi i due dorsi delle dedicate al viso, il più esposto alle il giorno non deve mancare l’appli- mani in modo di massaggiare l’epider- intemperie - osserva il Dottor Dario cazione frequente di un velo di burro mide e far assorbire bene la crema. Tartaglini - Direttore Sanitario di BE- cacao o di un rossetto scelto tra le TAR MEDICAL, Centro Specializzato in formulazioni più idratanti ed antinvec- Gambe belle anche con il freddo Medicina Estetica a Milano - E’ il mo- chiamento”. mento di dedicargli cure speciali: mai Con il freddo, le gambe vanno incon- dimenticare di applicare ogni mattina Corpo al sicuro dal grande freddo tro ad inconvenienti diversi da quelli un prodotto protettivo ed idratante. L’i- della bella stagione. Più subdoli, ma deale? Una crema ricca di principi Anche il corpo vuole la sua parte di non meno sgradevoli: problemi di cir- attivi, ottima anche come base per il protezione. “Dopo la doccia o il ba- colazione causati dal riscaldamento trucco e ancora più valida se il prodot- gno – suggerisce l’esperto - applicate artificiale e da abiti fascianti, aumento to contiene filtri solari per gli UVA, rag- un scrub con un leggero massaggio di peso e peggioramento della celluli- gi da non sottovalutare perché presenti circolare per rinnovare lo strato di cel- te dovuti a cibi più conditi e calorici, anche nei mesi invernali e responsabili lule morte e rendere la pelle liscia, diminuzione dell’attività fisica. E poi? di un precoce invecchiamento della compatta e morbida. Insistete su go- I capillari in evidenza, il gonfiore e i pelle. Se andate in montagna, non miti, spalle, ginocchia, glutei e talloni: crampi: sono i segnali di una difficoltà dimenticate un buon prodotto solare d’inverno la pelle, coperta da indu- a carico della circolazione venosa. con fattore di protezione elevato ver- menti pesanti, si ispessisce a causa de- Cosa fare? “Camminare per almeno so UVB+UVA, soprattutto se siete di gli sfregamenti con i tessuti. Attenzione mezz’ora al giorno a passo sostenuto, carnagione chiara, i cosiddetti fototipi anche ai piedi, che possono soffrire di consiglia il Dottor Tartaglini. E la mat- bassi, per evitare i danni di un’esposi- geloni, rossori e gonfiori dolorosi; in tina, appena alzate, qualche minuto zione non protetta. Se invece, l’epider- di pedalata in aria aiuta ad aprire la mide è soggetta a couperose, meglio giornata in leggerezza”. 20 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

Per ulteriori informazioni: Dottor Dario Tartaglini Direttore Sanitario BETAR MEDICAL Studio Polispecialistico di Medicina e Chirurgia Via Melzi D’Eril, 26 20154 MILANO Tel. 02/36684785/6 i [email protected] www.betarmedical.it Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 21

Cattiva Gonfiore digestione intestinale Flatulenza Aerofagia DEPURATIVO AMBROSIANO 22 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

&SPECIALE DTSCLEROSI MULTIPLA DIAGNOSI & TERAPIA Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 23

6, 7 e 8 Marzo, per la Festa della Donna, Bentornata Gardensia \"Bentornata Gardensia\" SM È la campagna di AISM, Associazione Italiana Scle- Cronica, imprevedibile rosi Multipla, dedicata alle donne con SM. In oltre 5 e invalidante, la sclerosi mila piazze italiane, 13 mila volontari inviteranno multipla è una delle più a scegliere una pianta di gardenia o di ortensia o gravi più malattie del entrambe con un contributo minimo di 15 euro l’u- sistema nervoso centrale. na, per sostenere la ricerca, l’unica arma oggi per In Italia sono 122 mila sconfiggere la sclerosi multipla e per sostenere attività le persone colpite da di assistenza per le persone con sclerosi multipla sul sclerosi multipla, 3.400 territorio, laddove non ci sono. nuovi casi ogni anno: 1 diagnosi ogni 3 ore. Il 50% delle persone con SM è giovane e non ha ancora 40 anni. La SM colpisce le donne due volte più degli uomini. La causa e la cura risolutiva non sono anco- ra state trovate ma grazie ai progressi compiuti dalla ricerca scientifica, esistono terapie e trattamenti in gra- do di rallentare il decorso della sclerosi multipla e di migliorare la qualità di vita delle persone con SM. Per questo è fondamentale sostenere la ricerca

In 5 mila piazze italiane Una pianta di gardenia o di ortensia o entrambe per sostenere la ricerca sulla sclerosi multipla e più servizi alle donne #Gardensia Racconta l’impegno a vivere il presente con forza, grinta, gioia di tante donne, che combattono con ogni mezzo la propria malattia. E’ grazie all’esempio e all’impegno di molte donne che si sta disegnando il loro futuro. In Italia sono più di 80 mila le donne con SM: sono 33 mila, hanno tra i 16 e i 44 anni le mamme o le future mamme che stanno affrontando e dovranno affrontare le sfide che la malattia comporta. Accanto a loro, quest’anno si è unita Rita dalla Chiesa che ha voluto sostenere come donna tante donne, mamme e non con sclerosi multipla, che ogni giorno dimostrano in famiglia, al lavoro e alla società intera la loro lotta contro la malattia. (aism.it/gardensia #Gardensia).

Cogli il Fiore che ti premia. Su giocodifiori.aism.it è possibile registrarsi per partecipare all’estrazione di una mini crociera Costa per due persone e visitare il Centro riabilitazione AISM Liguria. Tutti i partecipanti iscritti riceveranno in omaggio “La donna di fiori” un piccolo manuale per la cura delle piante. 26 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

Bomboniere AISM, insieme alla sua Fondazione (FISM) è l’unica organizzazione nel nostro Paese che da 50 anni interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla, indirizzando, sostenendo e promuovendo la ricerca scientifica, contribuendo ad accrescere la conoscenza della sclerosi multipla e dei bi- sogni delle persone con SM promuovendo servizi e trattamenti necessari per assicurare una migliore qualità di vita e affermando i loro diritti. AISM Associazione Italiana Sclerosi Multipla AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, è l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla (SM): • rappresenta e afferma i diritti delle persone con SM; • promuove i servizi a livello nazionale e locale; • sostiene, indirizza e finanzia la ricerca scientifica. Da oltre 50 anni AISM è l’Associazione delle persone con sclerosi multipla e rappresenta un concreto punto di riferimento per le 122 mila persone con sclerosi multipla, per i loro familiari e per gli operatori sanitari e sociali. L’Associazione crede fermamente che le persone con sclerosi multipla abbia- no diritto a una buona qualità di vita e alla piena inclusione sociale e per questo è al loro fianco con progetti mirati e innovativi, dedicati alle donne, ai giovani e alle famiglie. AISM è presente su tutto il territorio nazionale grazie a una struttura a rete che consente di raggiungere tutte le persone con SM, ovunque esse siano, attraverso 98 Sezioni provinciali, i Coordinamenti regionali, più di 63 Gruppi operativi. Con oltre 13.000 volontari, l’Associazione è impegnata a diffondere una corretta informazione sulla sclerosi multipla, a sensibilizzare l’opinione pubblica, a promuovere servizi socio sanitari adeguati, a interve- nire con attività di volontariato per il miglioramento della qualità di vita della persona con SM, e a promuovere iniziative di raccolta fondi a sostegno della ricerca scientifica. AISM è una ONLUS, cioè un’Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Socia- le, che opera dal 1968 su tutto il territorio italiano e dal 1998 è affiancata da FISM, Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, anch’essa ONLUS, istituita per continuare a promuovere e finanziare la ricerca scientifica sulla SM. Matrimonio, laurea, comunione, battesimo: ci sono momenti che aspetti da sempre e che puoi rendere davvero indimenticabili. Scegli AISM per il tuo giorno speciale e darai la forza a tante persone con sclerosi multipla per non fermarsi. Con il tuo aiuto sosterrai la ricerca scientifica per trovare insieme una cura definitiva alle sclerosi multipla. Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 27

LA SCLEROSI MULTIPLA CRONICA, IMPREVEDIBILE E SPESSO INVA 3 milioni di persone con SM nel mondo vivono con la SM, più comune alle latitudini settentrionali, più lontane dall’equatore. In Italia sono oltre 122.000. Ogni 3 ore una persona riceve una diagnosi di SM, potrebbe “toccare” chiunque: non si conoscono i mec- canismi che conducono all’esordio della malattia, ma ciò avviene soprattutto quando si è giovani. Inizia per lo più tra i 20 e i 40 anni; può accadere molto prima, addirittura in età pediatrica. La SM colpisce più le donne, nel doppio dei casi rispetto agli uomini. Le cause della SM sono ancora sconosciute e ad oggi non esiste una cura risolutiva per questa malattia. SM Che cos'è La SM è una malattia autoimmune. Il sistema immunita- rio attacca altri componenti del corpo come se fossero agenti estranei. In questo caso si tratta della mielina una sostanza che riveste le fibre nervose come una guaina. La mielina viene distrutta progressivamente da un processo infiammatorio (demielinizzazione), mentre un processo degenerativo colpisce le cellule nervose e i loro prolungamenti, gli assoni, la fibra lunga e sottile che trasporta gli stimoli. La SM ha mille volti La sclerosi multipla può colpire qualsiasi area del sistema nervoso centrale, pertanto da un punto di vista clinico è caratterizzata da un’ampia varietà di segni e sintomi neu- rologici. Nessun caso di SM è uguale a un altro; fin dal suo esordio si esprime in modo diverso da persona a persona e nell'ul- teriore decorso clinico può mutare in uno stesso individuo. Sono molti i sintomi con cui una persona con SM deve con- vivere: sono oltre 30 quelli noti. Oltre la metà delle persone con SM presenta affaticamento sin dal risveglio. Quando la mielina viene aggredita si rallenta la conduzione degli impulsi nervosi nel nostro cervello. Ciò può determinare svariati problemi: alcuni sono evidenti, ben riconoscibili; altri no. Hanno però tutti la capacità di rendere complicata la vita di una persona, sia in famiglia, sia nelle sue relazioni sociali e lavorative. “E’ difficile infatti muoversi nelle nostre città quando si hanno problemi di equilibrio, o quando si ha una scarsa coordinazione, l’annebbiamento della vista o problemi di sensibilità profonda, …ti fanno sentire una persona diversa da come sei davvero e spesso terribilmente insicura” ci racconta Carla. 28 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

ALIDANTE: ogni 3 ore una nuova diagnosi di SM La pluralità dei sintomi e il loro impatto sul piano fisico, SM, quanto COSTA? psicologico, familiare, sociale e lavorativo, richiedono l’intervento di professionisti diversi, chiamati a collaborare La complessità delle forme e dei sintomi e la sua evoluzio- all’interno di un unico gruppo lavoro. In questo approccio ne, l’insufficienza delle risposte assistenziali e di misure e interdisciplinare, l’équipe prende in carico in modo globale percorsi di inclusione e abilitazione, la frammentazione la persona con SM, mettendo al centro i suoi bisogni e i dei servizi e la sostanziale mancanza di un approccio di suoi problemi quotidiani. sistema in grado di fronteggiare efficacemente quella che L’85% delle persone con SM ha una forma di malattia si pone come una vera emergenza sociale, comportano definita “a ricadute e remissioni”: i sintomi compaiono costi sociali (diretti e indiretti) molto alti: si calcola che in all’improvviso con degli attacchi acuti destinati a regredire Italia il costo annuo della malattia è pari a 5 miliardi di nel tempo del tutto o in parte. Tra le persone che ricevono euro, cui si aggiungono i costi intangibili stimati come una diagnosi di sclerosi multipla a ricadute e remissioni, oltre il 40% dei costi totali. Un costo medio di 45.000 8 su 10 sviluppano, negli anni la forma secondariamente euro per persona che, in presenza di una grave disabilità, progressiva, con un costante peggioramento della disabilità raggiunge gli 84.000 euro. fisica. Per il 15% delle persone con SM, i sintomi peggio- rano irreversibilmente da subito, più o meno lentamente e in forma più o meno aggressiva (forma primariamente progressiva). Per intervenire sul decorso della sclerosi multipla è fonda- mentale la diagnosi precoce effettuata anche attraverso la risonanza magnetica che è in grado di osservare con precisione le lesioni del sistema nervoso. Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 29

Le terapie Come per tutte le condizioni croniche, la terapia riabilitati- va è fondamentale per cercare di attivare la plasticità del Sono 16 le terapie disponibili a carico del SSN in gra- sistema nervoso, contenere la progressione della disabilità, do di modificare la malattia: iniezioni e infusioni, talvolta prevenire le complicanze secondarie. Se oggi i farmaci quotidiane. Sono solo 3 i trattamenti orali disponibili, la permettono di rallentare la progressione già nelle prime maggior parte presentano effetti collaterali che possono fasi, la riabilitazione può aiutare a consentire alla persona essere a volte significativi. Per le forme progressive della una vita che guardi oltre la sclerosi multipla, al lavoro, alle malattia non esiste ancora una terapia disponibile tramite attività preferite, alle relazioni sociali. il SSN. Alla terapia di base, che modifica il decorso della Altrettanto importanti sono le terapie sintomatiche, che si malattia, è importante affiancare quelle dei sintomi e la focalizzano sul trattamento e la gestione dei sintomi più riabilitazione. comuni della malattia, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita quotidiana delle persone con SM. L'impegno e la sfida di AISM La nostra visione è un mondo libero dalla sclerosi multipla. Il nostro impegno è una sfida che ci coinvolge tutti: PERSONE La nostra sfida è garantire a chi affronta ogni giorno la sclerosi multipla la possibilità di realizzare il proprio progetto di vita. Qualunque esso sia. DIRITTI RICERCA La nostra sfida è garantire La nostra sfida è garan- a chi affronta ogni giorno tire a chi affronta ogni la sclerosi multipla il diritto giorno la sclerosi multipla di essere protagonista i progressi di una ricer- attivo nella comunità in cui ca scientifica capace di vive. cambiare la realtà di vita delle persone e di trovare, domani, la cura risolutiva. Impegnati anche tu! › Diventa volontario I volontari sono il bene più prezioso dell’Associazione, sono il cuore del Movimento. In ciascuna persona che sceglie di fare il volontario in AISM c’è una motivazione diversa, partecipazione emotiva, spinta di responsabilità, una ricerca che prelude o che completa scelte e percorsi personali e professionali. Qui è davvero possibile far valere il proprio impegno, compe- tenze e capacità perché sono tante e diverse le attività promosse dall’Associazione, ciascuna ugualmente impor- tante per il presente ed il futuro delle persone con SM. Dalla realizzazione concreta di attività e progetti delle Sezioni territoriali, al supporto diretto alla persona con SM (sostegno alla mobilità personale, alla socializzazio- ne, supporto nella gestione della vita quotidiana) all’or- ganizzazione e partecipazione ad eventi, convegni e incontri di informazione, sensibilizzazione e raccolta fondi a sostegno della ricerca scientifica… I modi per essere parte attiva del Movimento sono dav- vero tanti. Tanti quante le ragioni di chi già ha fatto questa scelta, e oggi sono già più di 13.000. Contiamo su di te! Per saperne di più contatta il Numero Verde 800138292 30 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

dejavu.it 5x1000 a fism “il mio 5x1000 alla ricerca sulla sclerosi multipla.” Paola Marella, conduttrice televisiva Ogni 3 ore una persona scopre di avere la sclerosi multipla. FAR AVANZARE LA RICERCA È L’UNICO MODO PER TROVARE LA CURA. La sclerosi multipla è una malattia imprevedibile la vita delle persone con sclerosi multipla. e incurabile che colpisce tanti, troppi, giovani. Firma nel riquadro “finanziamento della ricerca Per sconfiggerla e trovare una cura definitiva scientifica e della università” della tua dichiarazione serve la tua firma. Un gesto semplice e gratuito che redditi e inserisci il codice fiscale di FISM: si trasformerà in progetti di ricerca che cambieranno 95051730109. Febbraio 2020 Diagnosi&Tera5pXia10003.A1ISM.IT

ATTIVITÀ FISICA E LOMBALGIA Come prevenire o attenuare gli effetti della Lombalgia con esercizi di Core Stability Ne parliamo con il Dr. Luca Calanni Pileri, Research assistant University of Pavia - Sport Medicine Centre, Voghera Via Ugo Foscolo 13, 27058 Voghera (Italy) Tel. 0383/62053 www-3.unipv.it/scienzemotorie/medicinadellosportvoghera/ [email protected] La lombalgia Da quando l’uomo è in posizione eretta, la parte bassa della colonna ha subito una serie di sforzi che hanno determinato un sovraccarico in questa zona definita oggi come Lombalgia. La Lombalgia rappresenta un dolore causato da problemi al sistema muscolo- scheletrico, che derivano da numerose condizioni patologiche sia vertebrali che extravertebrali. Di fatto, il significato della parola si è evoluto ed oggi, similmente alla de- finizione anglosassone di \"low back pain\", indica una patologia idiopatica ricorrente che colpisce il tratto lombare della colonna vertebrale, caratteriz- zata da dolore e limitazione funzionale e non attribuibile ad una condizione patologica ben definita. La Lombalgia non è quasi mai dovuta alle ossa: di solito dipende da una difficoltà di funzionamento di una componente muscolare, legamentosa, o del disco intervertebrale. È una delle esperienze più comuni dell'uomo, tali da meritare un interesse congiunto di diversi medici specialisti (Medico di Famiglia, Fisiatra, Reuma- tologo, Ortopedico, Neurochirurgo) ma anche di figure professionali, come il Fisoterapista, l’Osteopata, il Chiropratico, che intervengono in maniera professionale ed efficace contro i sintomi della Lombalgia. Da numerosi studi è stato messo in evidenza che questa patologia lombare è in costante aumento e ciò sembra collegarsi con il cambiamento delle abitudini di vita, con il maggiore sviluppo di professioni lavorative che co- stringono a posizioni statiche mantenute per lunghe ore ed a condurre una vita sempre più sedentaria. La durata del disturbo può avere un decorso variabile, per cui si possono classificare tre forme: •acuta, con durata inferiore a 4 settimane, •subacuta, con durata compresa tra 4 e 12 settimane, •cronica, con durata superiore ai 3 mesi. In questi casi come in altre situazioni il movimento, evita l’indebolimento precoce della struttura muscolare ed aiuta a migliorare più velocemente la condizione dolorosa. La sedentarietà, infatti, impedisce di innescare tutti quei processi che permettono al corpo di riparare i tessuti rapidamente. Restare attivi, continuare a lavorare e a muoversi, quindi, sia pure accettando di avere possibili limitazioni, aiuta a preservare il tono muscolare e a favorire la vascolarizzazione dei tessuti. 32 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

Fattori di rischio Fattori occupazionali o derivanti da stile di vita errato: Prima di curare la Lombalgia ricer- chiamo i fattori di rischio che posso- • Lavori faticosi e ripetitivi, incrementano sia l’esordio che la recidiva del no far venire il mal di schiena! dolore lombare e del dolore sciatalgico. Il prof. Shiri, dell’Istituto Finlandese di Terapia Occupazionale, in un re- • Discorso analogo per chi pratica sport nei quali la colonna subisce cente studio scientifico ha identificato ripetuti traumi. quelli che possono essere i principali fattori di rischio che possono predi- • Fumare aumenta il rischio di Lombalgia e di sciatica e rallenta i processi sporre al mal di schiena. di guarigione. Tra questi troviamo fattori costituzio- nali e non modificabili: • L’obesità aumenta la possibilità di avere Lombalgia e sciatalgia. • Il sesso, le donne sono più pre- • Sedentarietà, una colonna vertebrale debole e poco mobile sarà sicura- disposte. mente poco funzionale ai movimenti richiesti nella vita quotidiana. • L’altezza, persone di statura alta • Cattiva postura (spesso sul luogo di lavoro) che negli anni causa squilibri riscontrano maggior problemi. muscolari, genera numerosi problemi muscolari e articolari come l’usura • L’età, con l’avanzare degli anni delle articolazioni, che alla fine porta ad artriti, rigonfiamento del disco o spasmi alla schiena. Un muscolo squilibrato è un muscolo debole. Questi le possibilità di riscontrare la muscoli deboli non riescono a stabilizzare l’articolazione, causando un Lombalgia aumentano espo- disallineamento dell’articolazione e un angolo o rotazione leggermente nenzialmente. errati. Quando questi movimenti difettosi vengono ripetuti centinaia di • Genetica, Alcuni dei dolori alla volte, le articolazioni, i tendini e i muscoli iniziano a degenerare. schiena, come per esempio la spondilite anchilosante, ha una componente genetica. Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 33

CHE ATTIVITÀ FISICA SPECIFICA ESEGUIRE? Core Stability Parlando di sport e movimento in ottica terapeutica per la Lombalgia, non si può non parlare di allenamento della stabilità del core (Core Stability training), molto in voga negli ultimi anni. Core significa centro, anima, nucleo, mentre per stability si intende la capacità di mantenere l’equilibrio in condizione statica. Il nucleo a cui ci si riferisce è l’insieme di tutti quei muscoli che fanno parte del complesso lombo-coxo-pelvico. La Core Stability è quindi la capacità di controllare e stabilizzare il tronco (nostro centro) al fine di rinforzare la muscolatura profonda dell’addome che si collega al bacino, alla colonna vertebrale, alle spalle e che mantengono una buona postura e forniscono le basi per tutti i movimenti delle componenti appendicolari (braccia, gambe, collo). Una buona stabilità e controllo può contribuire a massimizzare le prestazioni durante l’attività fisica evitando inoltre lesioni muscolo-scheletriche. Il rinforzo muscolare “centrale”, oltre all’attività fisica prestazionale, rappresenta oggi un approccio fondamentale anche a livello preventivo della Lombalgia oltre che riabilitativo. L’obiettivo è quello del recupero della coordinazione e del controllo della colonna lombare, della forza e della resistenza della muscolatura del tronco. In pratica si tratta di ese- guire degli esercizi che determinino un’azione coordinata di differenti gruppi muscolari lombo-pelvici quali: il trasverso dell’addome, il multifido, il retto addominale, gli obliqui interno ed esterno, il sacro-spinale (o erettore della spina ES) e i muscoli paraspinali. La “debolezza” di questi muscoli rappresenta un fattore predisponente alla Lombalgia, per la sofferenza di altre strutture coinvolte in molte attività giornaliere. È stato osservato come pazienti con Lombalgia non siano in grado di reclutare efficacemente muscoli quali il trasverso dell’addome ed il multifido. Un primo esercizio semplice da fare è il Bridge; dalla Il Bridge single leg è l’esercizio successivo al brid- posizione supina piegare le ginocchia e sollevare il ge, aumenta la difficoltà di esecuzione. L’esercizio bacino. L’esercizio è isometrico quindi mantenere la è isometrico e si alterna prima una gamba poi posizione per almeno 20” (poi il tempo è determinato l’altra. dalla condizione fisica e di allenamento di ogni singolo soggetto. È un esercizio che interessa i glutei, la zona lombare (parte bassa della schiena) e femorali. 34 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

Questa correlazione è stata evidenziata a livello scientifico da numerosi studi. Mardsen & al, che nel 2010, hanno monitorato l’incidenza del mal di schiena nei ciclisti, valutando le cause più correlate a tale sintomatologia. Secondo gli studiosi il problema poteva derivare dal poco corretto tilt della sella e da una carenza di stabilizzazione del bacino, soprattutto a intensità di pedalata elevate. Non è raro, nei test specifici notare una scarsa tenuta del core sotto sforzo. I meccanismi principali attraverso il quale l’esercizio terapeutico per Lombalgia può garantire la Core Stability sono: • la messa in tensione della fascia toraco-lombare • l’aumento della pressione intra-addominale • l’azione (stabilizzante) dei muscoli paraspinali • l’azione dei muscoli estensori profondi lombari (che aumentano la resistenza alle forze che agiscono sulla colonna lombare). La Core Stability viene ottenuta mediante l’esecuzione di gesti volontari e ripetitivi che devono progressivamente diventare risposte motorie inconsce ed automatiche. Un programma di allenamento di Core Stability passa attraverso differenti fasi funzionali. Dopo aver insegnato al sog- getto come mantenere il bacino in posizione neutra, possono essere introdotti esercizi progressivamente più complessi che comportano movimenti sia della colonna che degli arti, con attività svolte in posizione inizialmente supina e poi prona. Il soggetto deve imparare a compiere una stabilizzazione attiva del tronco prima di effettuare ogni movimento. L’allenamento del Core Stability, è dunque caratterizzato da una progressione didattica degli esercizi, la difficoltà dei quali può essere modulata in modo veloce e semplice tramite l’introduzione di propedeutiche facilitanti o l’aggiunta di superfici destabilizzanti (fitball, bosu), rendendo possibile una vasta personalizzazione dell’esercizio in base al soggetto. Fare attività fisica, entro limiti logici, e lavorare sul Core, spinge il corpo ad adattarsi ai carichi, a migliorare e ad essere nel tempo più resistente. Bisogna ricordarsi che una schiena debole è una schiena ipotonica e dolorante, mentre una struttura forte ed allenata è composta da muscoli tenuti in movimento, vascolarizzati e tonici, condizioni che favoriscono la scomparsa del dolore. La colonna vertebrale è una delle zone più forti e resistenti del nostro corpo, di conseguenza trattarla come se fosse estremamente fragile è sbagliato, ma allo stesso modo non bisogna esagerare, infatti deve essere fatto un allenamento ben mirato e costante che permetta a tutti gli elementi del corpo di crescere e fortificarsi: muscoli, legamenti, articolazioni fino anche le stesse ossa, applicando il giusto stress. Quindi, importante è avere atteggiamenti posturali corretti nel lavoro e nella vita di tutti i giorni, ma importante è anche avere cura del proprio corpo attraverso l’attività motoria e l’inserimento di esercizi di Core Stability nel programma di allenamento settimanale. Il Plank è un esercizio molto utilizzato perché permette ai muscoli del core di potersi attivare al meglio. È un esercizio isometrico che sollecita i gruppi muscolari del nucleo centrale del nostro corpo come gli addominali, gli obliqui, i pelvici e i lombari. Mantenere la posizione da flessione a braccia distese e schiena in linea con le gambe. La versione più conosciuta del Plank è questa mostrata nella figura, in cui i gomiti e gli avambracci sono a contatto con il pavimento, a 90° con il braccio (gomiti sotto le spalle), piedi divaricati o uniti (aumenta la difficoltà), mantenendo la schiena e le gambe dritti, paralleli al terreno. Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 35

MENINGITE come si manifesta Dott. Alberto Ferrando Pediatra - Genova [email protected] www.ferrandoalberto.blogspot.com - www.ferrandoalberto.it La meningite acuta può presentarsi febbre, dolori muscolari, scarso appe- Purtroppo nel bambino piccolo sotto i con due quadri predominanti: una tito, tachicardia, dolori muscolari ed due anni questi segni possono essere forma acuta con shock improvvi- ossei sono: assenti. so e alterazione dello stato di co- • macchie diffuse come petecchie Altri segni e sintomi che possono indi- scienza associata ad anomalie della care una meningite sono: coagulazione (che si manifestano sulla o di altro tipo e • mal di testa (che è spesso presente cute sotto forma di “petecchie” che • segni della infiammazione delle sono delle piccole macchie di colore anche solo in concomitanza del- rosso intenso che non scompaiono con meningi (una specie di sacchetto la febbre ma che, in assenza di la pressione contrariamente a quanto che contiene il cervello) che si ma- meningite si risolve dopo che la avviene per tutti i tipi di macchie da nifestano con “rigidità nucale” che febbre è passata o la temperatura malattie dei bambini o da allergia) si evidenzia con alcune semplici corporea si è ridotta), che può avere un esito tragico, se non manovre: dolore alla estensione • vomito a digiuno (anche questo viene immediatamente intrapresa tera- della gamba dopo aver flesso l’an- sintomo si presenta in occasione pia antibiotica, ed una forma più lenta ca sul bacino (segno di Kernig) di febbre nei bambini piccoli o preceduta da manifestazioni generali e flessione involontaria delle gi- accompagna una infezione ga- simil-influenzali con disturbi a carico nocchia e delle anche dopo aver strointestinale quale quella che sta dell’apparato respiratorio o intestinali. sollevato il capo facendo stare il tenendo a casa molte famiglie li- I sintomi presenti più frequentemente paziente in posizione supina (se- guri), oltre a quelli generali comuni a qual- gno di Brudzinski). • fontanella “bombata”, cioè spor- siasi influenza o infezione virale come gente in fuori, alterazione dello stato di coscienza con irritabilità o torpore. SINTOMI calore mal di testa dolori muscolai fotofobia e aritcolari nausea sonnolenza rush cutaneo tachicardia 36 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

• Può essere presente anche fotofo- sarà chiaramente alterato se la febbre Ricordo i vaccini anche se non bia (la luce dà fastidio) anche se è alta ma dovrebbe tornare normale, ricordiamo che anche questo di- o quasi, quando la febbre scende. tutte le meningiti sono prevenibili con sturbo, come la febbre, la cefalea, Esistono situazioni, come la sesta gli stessi in quanto vari germi possono il vomito, i dolori muscolari ecc. malattia (detta anche febbre dei tre causare la meningite. possono essere presenti in qualsi- giorni), in cui la febbre è alta, sui 40° I più frequenti e prevenibili nel bam- asi episodio febbrile del bambino. C, scende poco con l’antipiretico ma bino sono: il bambino appare, tutto sommato, • Hemophilus infuenzae: si fa dal Dopo aver letto queste poche righe in discrete condizioni generali. Se il probabilmente avrete un certo stato di bambino appare, anche in assenza 61 giorno di vita insieme ad altri agitazione e di ansia che, a dire il ve- di febbre molto irritabile e lamentoso nella stessa siringa (esavalente: ro, viene anche ai medici quando leg- e molto diverso dal solito (e chi me- polio, tetano, difterite, epatite B, gono o scrivono, come il sottoscritto, glio di voi genitori conosce il proprio pertosse e appunto hemophiulus) di certe patologie. Cercate comunque figlio) soprattutto se sono presenti di- • Pneumococco: si fa dal 61 gior- di valutare non quanta febbre ha il sturbi particolari come fontanella tesa, no nella stessa seduta vaccinale bambino ma lo stato generale, l’umore strabismo acuto o convulsioni è giusto dell'esavalente (ridure il rischio del ed il comportamento del bambino che cercare immediatamente conforto nel 75%: i pneumococchi sono 90 e medico. (Vedete anche articoli sulla noi abbiamo il vaccino trediciva- PREVENZIONE febbre). lente contro tredici dei 90: i più frequenti) • Meningococco C: secondo il Pia- no Nazionale vaccini a 12 anni il quadrivalente (contro a, C, Y, W) che si può fare anche dal 13 mese di vita. • Da poco è disponibile vaccino contro il meningococco B offerto in Liguria gratuitamente ai nati nel 2015. vaccinazione cibi sani vitamine acqua pura igiene personale attività fisica Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 37

DA LEGGERE libri selezionati per Voi LA CASA RIFUGIO A INDIRIZZO SEGRETO 20 anni a Genova a cura di Chiara Panero e Paola Toni Zeroseiup Edizioni La Casa Rifugio a indirizzo segreto, nata 20 anni fa a Genova, ospita donne vittime di violenza, sole e mamme con i propri figli che necessitano di prote- zione perchè in pericolo di vita. Un libro corale, tante voci e tante esperienze di donne che raccontano la nascita della Casa Rifugio e il suo sviluppo negli annim la storia del Centro Per Non Subire Violenza da cui ha origine e tutti i progetti che sta portando avanti per sensibilizzare sui temi della violenza di genere. Il testo si snoda tra difficoltà vissute e traguardi raggiunti, tra sofferenze e speranze. Un intreccio di fatiche e laboriosità, di sensazioni emotivamente coinvolgen ti che creano un legame tra le donne vittime e le operatrici che, con la loro grande professionalità, le conducono ad un unico obiettivo: uscire dalla spirale violenta e recuperare la propria vita. Il ricavato andrà a sostenere i costi di gestione, le attività extrascolastiche per i minori ospiti, per rendere la Casa Rifugio un luogo sempre più accogliente. LA PORTA SULL'ACQUA a cura di Sabina Colloredo, Annalisa Beghelli Carthusia Edizioni É un albo illustrato nato dalla collaborazione tra Carthusia Edizioni, e Aned Onlus, associazione che da quasi cinquant’anni accompagna i pazienti con malattia renale sul territorio nazionale. L’obiettivo e' quello di dare ai piccoli pazienti, alle loro famiglie uno strumento per affrontare e elaborare la nefropatia. Chiara è una coniglietta e quando canta insieme al fiume tutti gli animali restano incantati. Orlando invece è un porcospino esploratore che non si stanca mai di andare in giro con la sua canoa a scoprire cose nuove. Fabia è l'orsetto lava- tore responsabile della sorgente. Il fiume è la loro vita. Per questo, quando va in secca, tutti e tre si mettono alla ricerca dell'unica chiave che può riaprire la Grande Porta che regola le acque... Questo libro sostiene i progetti di ANED - Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto Onlus 38 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

ARTE & SALUTE L’ACQUA: TRA SICCITÀ E SPRECHI Presento un quadro di un bravo pittore dell’ottocento, si tratta di un torrente in secca rea- lizzato da Alfonso Beccaluva (1839 – 1871). La circostanza è piuttosto comune, siamo nell’appen- nino tosco-emiliano e molti torrenti quando arriva l’estate non hanno più acqua. Nell’appennino non ci sono ghiacciai e ciò che ha raffigu- rato l’artista rientrava e rientra tuttora nella normalità. E’ presente una pa- storella attonita che sta guardando le pareti di terra e sassi dell’alveo. Un pittore esperto come il Beccaluva trasforma un paesaggio insignifican- te in un’opera che è un autentico trionfo del realismo. Ritengo sia un dovere dell’uomo es- sere realista. Colgo spunto da que- sto quadro per parlare della siccità. L’Italia soffre per questo problema. Dal Beccaluva Alfonso: Il torrente in secca – olio su tela 1980 ad oggi si registrano inverni molto miti, le nevicate sono scarse e questo riduce la superficie dei ghiacciai. I ghiacciai sono la riserva naturale di acqua del nostro Stato. Secondo diversi studi negli ultimi 150 anni i ghiacciai si sono ridotti di due terzi e continuano a rimpicciolirsi. L’acqua purtroppo è anche gestita molto male, si dice che ogni giorno per ciascun chilometro di rete idrica ci sia una perdita di 50 metri cubi. Una rete idrica che funziona decisamente male. Era proprio questo il sogno di chi ha voluto l’Italia unita? Alfonso Beccaluva è stato un pittore, ma soprattutto è stato un uomo che ha partecipato attivamente come volontario alla seconda guerra d'indipendenza. Ha pure combattuto come garibaldino in Sicilia. E’ stato un eroe, uno dei tanti, che ha voluto un’Italia unita ed ha contribuito a realizzarla. Sicuramente lo Stato che ha sognato era diverso da quello che ha visto e da quello attuale. Unificazione significa lingua, infrastrutture e servizi. Nel 2011 ci sono state le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Un’Unità che per molti aspetti è ancora in costruzione. Ciò che trovo strano è che si parli molto poco di Italia e di italiani, ma sempre di Europa. Ho la sensazione di ascoltare persone che fanno fatica ad andare d’accordo con la moglie e si gonfiano il petto teorizzando su accoglienza e integra- zione. Siamo frastornati da progetti sempre più grandi e sempre più ambiziosi, con coinvolgimenti economici e sociali enormi. Quello che mi meraviglia è l’impotenza del singolo di fronte a decisioni prese dalle élitès dei potenti. Elitès che ci impongono di sognare un mondo migliore quando non sono state in grado di consolidare quello che abbiamo. Le recenti notizie sulla manutenzione delle infrastrutture stradali sono solo un esempio. Non sarebbe bene che prima di sognare in grande si pensasse a quelle piccole cose come una rete idrica senza sprechi nel territorio nazionale?  Prof. Carlo Govoni - Storico dell’Arte - http://www.quadriitaliani.it - via Ruggeri, 9 - Reggio Emilia (RE) - Cel. 3358040811 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 39

BRUCIORI INTIMI cosa fare in questi casi A cura dela Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, farmacista Moltissime sono le donne Quali sono le cause più comuni? Come già detto, il bruciore vaginale è che - una o più volte nella anche sintomo di alcuni disturbi di na- vita - fanno i conti con il Si passa da semplici alterazioni della tura patologica e infettiva. Parliamo di: bruciore vaginale, disturbo microflora vaginale agli squilibri ormo- • dermatiti; intimo non necessariamente collegato a nali. Altre volte, l’utilizzo di particolari • vaginite atrofica; patologie vere e proprie, ma piuttosto tipi di detergenti non adatti al proprio • candida albicans; a stati di infiammazione e irritazione pH, i capi stretti e sintetici o - non ul- • malattie veneree e sessualmente locali. timi - disturbi di natura dermatologica In ogni caso, è bene non trascurare possono essere le cause scatenanti del trasmesse; la condizione e, soprattutto quando i bruciore che può compare anche solo • infezioni virali, come l’herpes ge- sintomi si avvertono in maniera più in- in alcuni momenti, come durante la min- tensa, rivolgersi al proprio ginecologo. zione o i rapporti sessuali. nitale; • infezioni protozoarie. Quando il bruciore intimo è spia di una Solitamente, la vagina è protetta dall’a- malattia… zione di batteri “buoni” che permettono 40 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

il mantenimento dell’equilibrio della microflora e il giusto pH locale. Tra questi, ricordiamo i lactobacilli acidofili (90%), in grado di formare uno scudo contro i microorganismi patogeni. Come individuare l’origine del disturbo? In questi casi, la parola spetta allo specialista che, per diagnosticare il disturbo che scatena il bruciore, ascolterà il paziente (anamnesi) ed eseguirà - se neces- sario - una visita di controllo per riscontrare l’eventuale presenza di segni clinici evidenti e degli esami di laboratorio per individuare i microorganismi nemici (esami delle urine, urinocoltura, tampone vaginale). Come si cura il bruciore vaginale? Individuata la causa, si darà spazio alla cura migliore. Se la natura del disturbo è infettiva, lo specialista prescriverà al paziente farmaci antimicrobici specifici: gli antibiotici sono indicati in caso di infezioni batteriche. Per le infezioni, come candidosi, si usano gli antimicotici. Spesso, può essere utile assumere anche dei probiotici (sia per via orale sia per via locale), per rendere più forte la flora batterica vaginale. Se si è spesso soggetti al disturbo, si possono anche seguire dei semplici consigli, come: • mantenere una adeguata igiene intima, utilizzando detergenti delicati, con pH compreso tra 4 e 5 per le donne in età fertile; • cambiare spesso la biancheria e non usare troppo i proteggi slip; • limitare l’utilizzo di biancheria sintetica, per permettere una maggiore tra- spirazione; • non condividere gli asciugamani; • usare metodi contraccettivi di barriera. Piccole ma importanti buone abitudini possono aiutare a contrastare il disturbo. Perché non iniziare subito a seguirle? Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 41

UNIAMO FIMR I progetti in corso LE ATTIVITÀ UNIAMO FIMR è la Federazio- L'attività di UNIAMO si articola in azioni di advocacy a favore dei malati ne delle associazioni di pa- rari, attraverso la stipula di patti e protocolli di intesa con le principali socie- zienti affetti da malattie rare tà scientifiche, il continuo confronto con le istituzioni politiche, le relazioni e Alleanza Nazionale Italiana con tutti gli stakeholder del settore e la partecipazione istituzionalizzata a di EURORDIS, Rare Disease Europe. Comitati, Coordinamenti Regionali, gruppi di lavoro scientifici ed eventi e Le malattie rare ad oggi conosciute e conferenze periodiche. diagnosticate, sono circa 8.000 e in La Federazione, inoltre, è promotrice di tavoli di lavoro a livello interistituzio- Italia sono circa 800.000 le persone nale, per conciliare, fare rete e trovare un linguaggio comune. Per questo che ne sono affette. motivo, ha sviluppato negli anni una precisa metodologia di lavoro: non un La mission di UNIAMO FIMR è “Mi- approccio top-down o bottom-up, ma un consesso partecipativo orizzontale gliorare la qualità di vita delle persone che coinvolge gli attori pertinenti su tematiche determinate, per giungere colpite da malattia rara, attraverso l’at- attraverso una serie di incontri proattivi, alla condivisione di documenti frutto tivazione, la promozione e la tutela dei del contributo di ciascuno e dell'accordo di tutti. diritti dei malati rari nella ricerca, nella Nei 20 anni di attività sono stati prodotti una serie di documenti: la defini- bioetica, nella salute, nelle politiche zione condivisa di Centro di Competenza e di PDTA, il documento finale sanitarie e socio-sanitarie”. di Europlan, le posizioni emerse durante la RD Action, una Guida ai diritti La Federazione nasce nel 1999 a Roma esigibili, un documento sulla legge del Dopo di Noi condiviso con il Con- grazie alla volontà di 20 associazioni siglio Nazionale del Notariato e Anfass, un Vademecum sulle Help Line di pazienti con malattia rara e ad oggi Associative, un facsheet sullo SNE e molto altro. Ogni anno viene elaborato conta più di 130 associazioni di pa- il rapporto MonitoRare, con il quale si dà il conto di tutto quanto realizzato zienti d’Italia. in Italia in favore delle persone con Malattia Rara, rendicontando gli obiettivi del Piano Nazionale MR. PROGETTUALITÀ Negli ultimi mesi, inoltre, UNIAMO ha incontrato alcuni funzionari della Di- IN CORSO rezione Generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute, a cui ha presentato le istanze di 7 Associazioni su LEA e riconoscimento di malattia rara, ottenendo, così, un confronto periodico su tali problematiche. Si tratta di un canale di comunicazione in cui UNIAMO si fa mediatore delle Associazioni per una azione partecipata e ad alto impatto. 1. SAIO – Servizio di Ascolto, Infor- 2. MalatiRari Live! é una innovativa piattaforma di teleconsulto che permette a mazione e Orientamento di UNIAMO pazienti di malattie rare da tutta Europa e ai loro familiari di accedere a una FIMR è composto da professioniste ampia rete internazionale di contatti. qualificate in grado di costruire con gli UNIAMO FIMR da tempo è impegnata a trovare soluzioni a una delle criticità più utenti una relazione di empatia e di fidu- sentite da chi si confronta con una patologia rara: avere informazioni precise da cia per farli collaborare attivamente alla chi è realmente dentro il sistema e che, soprattutto, abbia la volontà e il tempo ricerca di soluzioni ed essere coinvolti di dedicarsi alle reali necessità dei pazienti e dei caregiver. in scelte consapevoli, sentendosi così Questo, unito all’esigenza di confrontarsi con una nuova generazione di pazienti meno soli e disorientati. Un percorso nativi digitali, insieme alle grandi possibilità offerte dalla tecnologia, hanno portato già di per sé “terapeutico”. Questo ser- la Federazione a ideare un progetto che portasse l’informazione dentro le case vizio consente di raccogliere le criticità dei pazienti e delle famiglie. La piattaforma, infatti, permette di dialogare como- del sistema e successivamente poterle damente da casa propria, attraverso un sistema di video-consulto dedicato, con trasformare in azioni propositive e co- una rete di professionisti: medici e specialisti, psicologi e consulenti, personale struttive con i diversi attori istituzionali. amministrativo, rappresentanti associativi delle persone con malattia rara, altre persone con malattia rara o loro familiari. 42 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

3. NS2 - “Nuove sfide, Nuovi Servizi” è un progetto ideato dalla Federazione 4. L’idea progettuale di IntegRARE pren- come leva per consolidare il lavoro portato avanti nel 2016/2017. Ha una de spunto dallo slogan che è stato indi- durata di prevista di 18 mesi con questi obiettivi principali: viduato per la Giornata Mondiale delle • l’introduzione di una linea specificatamente dedicata al supporto e alla Malattie Rare 2019 ovvero “Integrare l’assistenza sanitaria e l’assistenza socia- consultazione psicologica, entrambi implementati attraverso un’innovativa le”. Per raggiungere questo importante piattaforma web all’interno del portale www.malatirari.it. Accanto ai tra- obiettivo è necessario promuovere una dizionali canali di accesso, sarà attivato un sistema di video-conferenza serie di interventi che abbiano come on line fruibile da computer, tablet e smartphone e disponibile in diverse obiettivi: lingue e nella lingua dei segni italiana (LIS); • consolidare e innovare il Servizio di • la definizione di un canale di informazione dedicato esclusivamente allo screening neonatale esteso per garantire una corretta informazione e Ascolto, Informazione e Orientamen- orientamento delle famiglie sul tema; to – SAIO sulle malattie rare; • la messa in rete degli sportelli informativi territoriali delle associazioni • offrire attività di sostegno psicologi- promotrici del progetto e di quelle affiliate ad UNIAMO, attraverso una co, anche a distanza; formazione congiunta dei professionisti e dei volontari impiegati e la • offrire opportunità di informazione e predisposizione di appositi strumenti e materiali per radicare anche sul formazione per i familiari di Persone territorio la presenza degli sportelli di informazione in una logica unitaria con Malattia Rara (PcMR) sul tema e organica con lo sportello nazionale; del progetto di vita e sull’accesso ai • sviluppare un processo di empowerment nelle persone con malattia rara diritti esigibili; e nei caregiver per abilitarli alla realizzazione di percorsi di cittadinanza • offrire delle opportunità di formazio- attiva attraverso esperienze di audit sui centri di screening neonatale e ne per familiari, caregiver e volontari sulle help-line regionali. di supporto alle PcMR; • qualificare il ruolo di UNIAMO FIMR come rete associativa di riferimento del mondo delle malattie rare; • realizzare delle attività sperimentali di sensibilizzazione sulle malattie ra- re nelle scuole primarie, attraverso l’utilizzo di una metodologia inno- vativa – il gioco “Rimozione delle barriere”. Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 43

L DESCRIZIONE E ORIGINE A Tutta le parti della pianta, se ingerite, sono molto pericolose. Lo sono particolar- P mente le bacche che assomigliano alle ciliege rosso-nere. La sua azione letale è ricordata dal nome stesso “Atropa” una delle tre Parche che nella mitologia ”tagliando” il filo della vita determinava la morte delle persone. Belladonna fa riferimento ad una pratica che risale al Rinascimento quando le dame usavano un collirio basato su questa pianta per dare risalto e lucentezza agli occhi dilatando la pupilla. Pianta erbacea e perenne, dotata di un grosso rizoma dal quale si sviluppa un fusto robusto, eretto e ramificato, di altezza compresa tra i 70–150 cm. Cresce nelle zone montane e submon- tane fino intorno ai 1400 metri ai margini di boschi freschi e ombrosi. I FIORI A Fiorisce in estate. N T A DEL MESE 44 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

FRUTTO Belladonna Atropa Belladonna L. Bacche lucide, nere. Famiglia: solanaceae PRINCIPIO ATTIVO Atropina e scopolamina. SINTOMI DI AVVELENAMENTO I sintomi di un avvelenamento insorgono per lo più molto rapidamente: - mucose secche, difficoltà di lingua e deglutizione, - pupille dilatate con paralisi di accomodazione e ipersensibilità del soggetto alla luce, - pelle secca e arrossata, - tachicardia, - atonia intestinale, - eccitazione centrale nervosa (irrequietudine, confusione, allucinazioni e spasmi), - più tardi sonnolenza, arresto cardio-respiratorio, morte. In caso di avvelenamento il trattamento d’ emergenza prevede lo svuotamento gastrico. IN MEDICINA L'atropina in preparazioni iniettabili è utilizzata per il trattamento di bradicardia sinusale (soprattutto se complica- ta da ipotensione) e in preanestesia per diminuire la salivazione e le eccessive secrezioni del tratto respiratorio. In collirio per dilatare la pupilla e bloccare il muscolo ciliare facilitando così la visita oculistica. La scopolamina in preparati iniettabile o sotto forma di cerotti transdermici è utilizzata per il trattamento di nausea e vomito. Inoltre, è in compresse in caso di spasmi del tratto gastrointestinale e del tratto genitourinario. Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 45

OSTEOPOROSI E STILI DI VITA Prestiamo attenzione agli stili di vita per prevenire e curare l’osteoporosi Ne parliamo con il Prof Massimiliano Noseda, Medico specialista in medicina fisica e riabilitazione, specialista in igiene e medicina preventiva, docente universitario, consulente di palestre e centri sportivi www.fisiatra-visitafisiatrica-milano-como.it - [email protected] Secondo il Ministero della salute anni e manifestarsi improvvisamente può prevenire correggendo gli stili di italiano sono oggi circa 5 mi- con la frattura spontanea o succes- vita ed assumendo, dove indicato, far- lioni le persone affette da oste- siva anche a traumi molto modesti. maci antifratturativi come ad esempio oporosi. Si tratta di uno stato Tale evento si traduce per molti an- i difosfonati, che costituiscono oggi di fragilità delle ossa, conseguente ad ziani in una perdita di autonomia e la terapia più utilizzata in assoluto, il un’alterazione qualitativa e quantitati- grava sulla società con costi sanitari denosumab, un anticorpo monoclo- va della mineralizzazione, che se non non indifferenti e stimabili intorno ai nale, o la teriparatide, un analogo diagnosticato e trattato in tempo può 13 miliardi l’anno. Fortunatamente si sintetico di un frammento dell’ormone rimanere asintomatico anche per molti sa anche che il 70% delle fratture si paratiroideo. 46 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

Vediamo quindi cosa possiamo fare concretamente per mantenere in buona salute le nostre ossa. Il metabolismo osseo e i principali fattori che lo influenzano L’osso è un tessuto vitale che si rinnova continuamente grazie all’interazione tra osteoclasti, che riassorbono l’osso più vecchio, e osteoblasti che lo rinnovano nel tempo. Solitamente il picco di massa ossea, dovuto alla prevalenza dell’attività osteoblastica, si raggiunge intorno ai 25 anni di età. In seguito l’attività di riassorbimento e di ricostruzione si equivale all’incirca fino ai 50 anni, età in cui inizia invece a diventare prevalente il riassorbimento per maggior attività osteoclastica. Diversi sono però i fattori che possono influenzare positivamente o negativamente il metabolismo osseo basale. Tra questi di certo ha un certo peso la famigliarità: avere un genitore o un nonno affetto da osteoporosi rappresenta un primo elemento di rischio da considerare. Anche essere di genere femminile costituisce un motivo di potenziale svantaggio in quanto la menopausa, ovvero la perdita della protezione estrogenica sull’osso stesso, è di certo un fattore di rischio rispetto all’essere maschio poiché in quest’ultimo caso il declino della produzione ormonale sessuale, ovvero degli androgeni, è più lenta e graduale nel tempo. Da ciò deriva che una menopausa precoce ma anche un menarca tardivo o periodi prolungati di amenorrea possono influenzare negativamente il patrimonio osseo di una donna. Possono poi incidere negativamente sulla qualità ossea anche molte patologie intestinali, come la celiachia, il morbo di Crohn o altre cause di malassorbimento intestinale; malattie endocrine, come la sindrome di Cushing o l’acromegalia; malattie metaboliche, come il diabete, o reumatologiche, come l’artrite reumatoide. Infine, il metabolismo osseo può rallentare ed essere alterato anche come effetto collaterale conseguente all’assunzione di alcuni farmaci come ad esempio gli agonisti del GnRh impiegati nella cura dell’endome- triosi e del tumore della prostata, gli inibitori dell’aromatasi assunti in seguito a tumore della mammella, la levotiroxina utilizzata per la terapia dell’ipotiroidismo, gli anticonvulsivanti come fentoina e carbamazepina usati in caso di epilessia, i fluidificanti del sangue come l’eparina, e i corticosteroidi. In tutti questi casi l’esecuzione di appositi esami ematici e uri- nari del metabolismo osseo in aggiunta alla mineralometria ossea compiuterizzata (MOC) devono essere considerati ed eventualmente prescritti precocemente per diagnosticare tempestivamente una possibile e iniziale demineralizzazione ossea.

Stili di vita: attenzione a fumo, alcol, caffe’ e stress Anche gli stili di vita possono però influenzare positivamente o negativamente il metabolismo osseo. Andrebbe pertan- to evitato il fumo di sigaretta e ridotta a un massimo di due bicchieri al giorno l’assunzione di vino o birra. Anche il caffè non andrebbe consumato in dosi superiori alle 3 tazzine al giorno in quanto la caffeina in eccesso può favorire un’indesiderata eliminazione di calcio con le urine. E’ bene infine cercare di evitare il più possibile tensioni e stress emotivi in ambito famigliare e lavorativo: la produzione ormonale di cortisolo endogeno influisce infatti negativamente sulla qualità dell’osso inibendo parzialmente il suo rinnovo. Facciamo movimento all’aria aperta Consigliata è poi un attività motoria quotidiana. Poiché studi effettuati dalla NASA rivelano la comparsa di osteoporosi dopo mesi trascorsi dagli astronauti in assenza di gravità all’interno delle stazioni orbitanti sono da preferire attività in carico naturale o con pesi leggeri per la prevenzione e la terapia dell’osteoporosi. Benvengano quindi sia proposte aerobiche come il cammino, la bicicletta o il ballo, sia stimoli anaerobici con esercizi effettuati sia a corpo libero sia con pesi leggeri. E’ opportuno poi ricordare che il movimento quotidiano e continuativo induce il rilascio di irisina, un ormone in grado di aumentare massa, struttura, forza resistenza delle ossa lunghe che sono proprio quelle indebolite da una possibile osteoporosi. Da limitare, o comunque da valutare caso per caso, dovrebbero essere invece tutte quelle attività che hanno alla base il salto e il contat- to con altre persone per il maggior rischio di caduta associato. Inoltre, se possibile, sarebbe bene sfruttare ambienti all’aria aperta per fare movimento ad ogni età. Questo in quanto parte del fabbisogno di vitamina D viene soddisfatto direttamente dal corpo umano at- traverso la produzione cutanea di tale micronutriente a partire dal colesterolo endogeno mediante esposizione alla luce solare. Praticamente sono sufficienti 20-30 minuti al giorno, lasciando al sole anche solamente i quattro arti, da programmare nelle ore centrali della giornata nel periodo invernale, tempo permettendo, e nei momenti più freschi in estate, ovvero in prima mattina o nel tardo pomeriggio. 48 Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia

Impariamo a mangiare meglio Un adeguato consumo di calcio e vitamina mentre tra le carni ne è particolarmente ricco il fegato. D è fondamentale per il benessere del nostro Storicamente invece l’olio di fegato di merluzzo, proprio scheletro. per la sua abbondanza di vitamina D, veniva somministrato Il calcio in particolare deve essere assunto nella ai bambini per la cura del rachitismo, altra patologia del dose di circa 1 grammo in età adulta, quantità metabolismo osseo tipica però dell’età evolutiva. ( Tab 2 ) che andrebbe aumentata a 1,2 grammi negli Costituiscono poi un possibile fattore di rischio per l’oste- stati di aumentato fabbisogno come la crescita oporosi le diete iperproteiche per via dell’acidificazione o la gravidanza. Latte e latticini costituiscono indotta dal metabolismo delle proteine e dovuta sia alla la fonte alimentare privilegiata di tale micronu- maggior produzione sia all’accumulo di acido urico. Allo triente. In caso di intolleranza al lattosio è bene stesso tempo, tuttavia, è bene ricordare che le proteine ricordare che oggi in commercio esistono diversi prodotti servono all’organismo non solo per mantenere in buono privi di tale zucchero ma anche alimenti alternativi a base stato i muscoli e quindi per trasmettere un adeguato stimolo di soia, come il tofu, arricchiti in calcio. Nella scelta del meccanico all’osso ma anche per produrre l’ IGF-1 (insulin latte il parzialmente scremato costituisce spesso un buon like growth factor 1), un ormone peptidico in grado di compromesso tra i benefici di tale alimento e un ridotto stimolare nuovo tessuto osseo. Pertanto, diete ipoproteiche apporto di grassi ricercato soprattutto dai soggetti affetti o sbilanciate, così come mode vegane fai da te o lunghi da ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia. Alcune acque periodi di digiuno possono costituire importanti fattori di minerali, come la Sangemini ad esempio, sono poi partico- rischio spesso poco considerati per l’osteoporosi. larmente ricche di tale micronutriente e pertanto dovrebbero E’ infine opportuno limitare sia l’assunzione di sodio a un essere valutate sia nel soggetto in fase di crescita sia per cucchiaino da tea al giorno sia il consumo di alimenti ricchi la prevenzione e la terapia dell’osteoporosi. Anche se in in tale micronutriente come affettati, prodotti in scatola, quantità minori il calcio è infine contenuto in alcuni pesci olive e patatine. Questo in quanto il suo eccesso determina come gamberi, calamari, alici e sardine ma anche in l’aumento dell’eliminazione di calcio attraverso le urine vegetali come rucola, cicoria, ceci e fagioli secchi. (Tab 1) impoverendo così progressivamente l’osso. Per ciò che concerne invece la vitamina D, fondamentale per ottimizzare sia per l’assorbimento intestinale sia il de- posito osseo di calcio, pur essendo il nostro organismo in grado di sintetizzarne una parte mediante esposizione agli ultravioletti, tale quantità non è in grado da sola di soddisfare il fabbisogno giornaliero. E’ necessaria quindi un’integrazione alimentare. Ne sono particolarmente ricchi il latte e i suoi derivati ma anche alcuni pesci grassi come il salmone, lo sgombro, l’anguilla, la carpa e il tonno. I funghi costituiscono una delle poche fonti vegetali di vitamina D considerazioni conclusive L’osteoporosi è uno stato di fragilità ossea conseguente a fattori sia genetici sia ambientali. La miriade di elementi che possono influenzarla positivamente e negativamente richiede una consulenza medica personalizzata al fine non solo di stimare il rischio individuale di svilupparla nel tempo ma anche per stimolare una collaborazione attiva e quotidiana del paziente volta ad adottare stili di vita virtuosi in gado di modificare favorevolmente le sue abitudini motorie ed alimentari. Tuttavia, tale intervento educativo non andrebbe effettuato solo su soggetti che già hanno sviluppato un’osteoporosi e che sono in terapia farmacologica antifratturativa ma anche nella popolazione generale a scopo preventivo in modo da ottimizzare il raggiungimento di un buon picco di massa ossea e il suo mantenimento nel tempo. Febbraio 2020 Diagnosi&Terapia 49

Alimento Calcio [mg/100g] Tab 2: Contenuto di vitamina D    di alcuni alimenti Latte di mucca, in polvere, scremato 1323 Grana 1169 Parmigiano 1159 Emmenthal 1145 Alimento Quantità in µg/100 g Latte di mucca, in polvere, parzialmente 1124 scremato Groviera 1123 Aringa 19,0 Latte di mucca, in polvere, intero 1050 Fontina 870 Anguilla di fiume 6,6 Caciocavallo 860 Tonno 16,3 Provolone 720 Pecorino 607 Caviale 5,9 Salvia 600 Aringa affumicata, marinata, 16,0 salata Tab 1 Contenuto di calcio in alcuni alimenti Stracchino 567 Crescenza 557 Brie 540 Acciughe o alici sott'olio 5,0 Caciotta toscana 531 Scamorza 512 Latterini 11,0 Taleggio 433 Uovo di gallina, tuorlo 4,9 Pepe nero 430 Formaggino 430 Cernia di fondo 11,0 Gorgonzola 401 Tonno sott'olio sgocciolato 4,9 Cacioricotta di capra 396 Rosmarino 370 Pesce spada 11,0 Camembert 350 Ricotta di bufala 340 Sarda 4,5 Tarassaco o dente di leone 316 Acciughe od alici 11,0 Rucola 309 Ricotta di mucca 296 Funghi porcini 3,1 Latte di mucca, condensato e zuccherato 293 Uova di storione (caviale) 276 Carpa 10,6 Cioccolato al latte 262 Sgombro o maccarello 2,9 Soia secca 257 Basilico 250 Luccio 10,6 Mandorle dolci secche 240 Latte di mucca, evaporato, non zuccherato 240 Uovo intero di gallina 1,8 Prezzemolo 220 Tinca 10,6 Farina di soia 210 Menta 210 Suino, fegato 1,7 Mozzarella di bufala 210 Trota 10,6 Wafer ricoperto di cioccolato 200 Latte di bufala 198 Triglia 1,3 Ostrica 186 Sgombro in salamoia 185 Salmone 8,0 Latte di pecora 180 Carne magra di vitello 1,3 Spinaci surgelati 170 Foglie di rapa 169


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