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Corriere di Torino

Published by WeeJay Informatica, 2019-04-20 13:03:33

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Direttore resp. Ennio Junior Pedrini - Distribuito con mezzi propri - Aut. del Trib. di Torino n. 905 del 12/04/1954 - aprile 2019 free LEGNAMI dal 1954 o r r e ier press di Dublanc Roberto C LEGNA DA ARDERE PELLET CERTIFICATI CARBONE & CARBONELLA di ori no BOMBOLE GAS GAS TECNICI T KEROSENE RAFFINATO e Provincia Fraz. Gramony VERRES (Ao) tel. 0125.929387 PERIODICO D'INFORMAZIONE [email protected] ANDAR per CASTELLI Venaria Reale Fenis - Verres Issogne - Agliè IMMOBILIARE VERRES s.a.s. Chiaverano Via Duca d'Aosta, 54bis VERRÈS (AO) Pavone C.se Tel. 0125 929308 [email protected] Moncrivello Castellamonte Montalto Rivarolo C.se IMMOBILIARE NUS s.a.s. Via Circonvallazione sud, 28 NUS (AO) EVENTI Tel. 0165 766609 [email protected] Castello di Masino Castello di Pralormo Passione di Cristo Francigena Ivrea STUDIO SAINT VINCENT s.a.s. Viale Duca d'Aosta, 3 SAINT VINCENT (AO) Tel. 0166 513336 macelleria Dublanc Franco [email protected] Carni sempre fresche Salumi di produzione propria Se vuoi vendere o affittare, le nostre agenzie PIATTI da ASPORTO ti offrono un servizio di VERRES (Ao) Via Duca d’Aosta, 6/a VALUTAZIONI GRATUITE Tel. 0125.929036 – [email protected]

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ANDAR PER CASTELLI Il circuito del Canavese e della Valle d'Aosta è costituito da un insieme di antichi castelli, testimonianza di uno storico passato spesso contraddistin- to da sommosse popolari e guerre civili, avvenuti su una vasta area del territorio del Canavese e della Vallèe. Molti di essi sono adibiti - in quanto dimore storiche - a poli museali (a ge- stione sia pubblica sia privata); alcuni sono sede di uffici pubblici, in parti- colare di sedi municipali; altri sono destinati al settore della ricettività per un turismo d'èlite o museale ad am- pio spettro, in una zona ricca di risor- se tanto sotto l'aspetto paesaggistico quanto riguardo a quelli: naturalisti- co-faunistico (birdwatching e caccia) La Reggia di Venaria eno-gastronomico oltre che storico culturale e ambientale. Vi auguriamo una buona lettura. La reggia di Venaria Reale (in piemontese ël giungendo a sud e a est in prossimità del ca- Castel 'dla Venarìa), fu progettata dall'archi- poluogo. Probabilmente l'idea di creare una tetto Amedeo di Castellamonte. A commis- reggia a Venaria nacque da Carlo Emanuele sionarla fu il duca Carlo Emanuele II che in- II di Savoia dall'esempio del Castello di Mi- tendeva farne la base per le battute di caccia rafiori (o di Miraflores), luogo destinato alla nella brughiera collinare torinese. Lo stesso moglie del duca Carlo Emanuele Caterina nome in lingua latina della reggia, Venatio Michela d'Asburgo, situato nel quartiere che Regia, viene fatto derivare dal termine reg- da quella reggia avrebbe poi preso proprio il gia venatoria. Al borgo si unirono molte case nome Mirafiori. Carlo Emanuele II, volendo e palazzi di lavoratori e normali cittadini che anch'egli creare una reggia che si legasse al vollero abitare nei dintorni della reggia, fino proprio nome e a quello della consorte, Ma- a far diventare Venaria Reale un comune au- ria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, tonomo della provincia di Torino. La scelta comprò i due piccoli villaggi di Altessano del sito, ai piedi delle Valli di Lanzo, fu favo- Superiore ed Inferiore dalla famiglia di origi- rita dalla vicinanza degli estesi boschi detti ne milanese Birago, che qui aveva dato vita del Gran Paese, ricchissimi di selvaggina: a importanti piantagioni. Il luogo venne in un territorio che si estende per un centina- seguito ribattezzato 'la Venaria' perché de- io di chilometri fino alle montagne alpine, stinato agli svaghi venatori. I lavori vennero MENÙ DI PASQUA Ristorante Aperitivo della casa Bresaola con pomodorini rucola e grana Vitello tonnato con fiore di cappero La Maiola Flan bicolore con crema pasqualina Insalata tiepida di polipo e patate Risotto asparagi e salmone Cannellini di erbette al profumo di primavera Sorbetto al limone Tasca di vitello ripiena Costolette d’agnello alla griglia Patate al forno e spinaci al burro Bavarese cioccolato bianco e fragole in salsa di Iachi Piera Caffè & Clerin Paola s.n.c. Vino Rosso e Bianco della cantina. Via Nazionale, 32 Carema D.O.C. CAREMA (To) e-mail: [email protected] prenotazione obbligatoria tel. 0125 805009 sito: www.ristorantelamaiola.it Tel. 0125 805009

progettati dal 1658 ed affidati agli architetti in caserma e, con la Restaurazione, questa printendenza per i lavori di restauro. Una vi- Amedeo di Castellamonte e Michelangelo destinazione fu mantenuta. Il complesso brante e argomentata esortazione ad avvia- Garove. L'opera si protrasse nel tempo fino si confermò pure come il centro nevralgi- re senza indugi i necessari radicali restauri almeno al 1675, quando il borgo di Venaria co della Cavalleria sabauda, ospitando, tra del manufatto venne da Federico Zeri che, (realizzato con una pianta atta a disegnare l'altro, una scuola di equitazione militare di in una trasmissione televisiva dedicata alla il Collare dell'Annunziata) e il Palazzo erano prestigio europeo (in seno alla quale matu- Venaria, mostrò al grande pubblico lo stato già in buona parte completati. In particolare, rarono innovativi metodi di equitazione, di di intollerabile degrado in cui versava il sito. la reggia di Diana, cuore della struttura. In combattimento, di affardellamento) e un Nel 1998 ebbe inizio l'imponente opera di ogni caso, i lavori non si fermarono e, anzi, allevamento di stalloni. Nel periodo che va restauro con lo sblocco dei fondi nazionali continuarono col tempo: dopo che il 1º otto- dalla fine delle guerre napoleoniche fino al ed europei. I lavori, pari ad una spesa di ol- bre 1693 i francesi distrussero alcune costru- 1978 la reggia fu utilizzata a fini militari cau- tre 280 milioni di euro, riguardano un'area zioni, Vittorio Amedeo II commissionò un sandone un progressivo degrado. di 250.000 m² di fabbricati e di 800.000 m² ulteriore intervento sulla reggia che venne L'IMPONENTE RESTAURO Il recupero di aree incolte ritrasformate in giardini se- guendo i progetti originali. Questi interventi sono stati resi possibili anche grazie ai fondi del Gioco del Lotto, in base a quanto rego- lato dalla legge. L'apertura del complesso si è tenuta il 13 ottobre 2007. Periodicamente sono recuperati e inaugurati nuovi spazi, come le Citronière e le Scuderie aperte al pubblico nel 2009. Nel 2011, in occasione del 150º anniversario dell'unità d'Italia, la reggia e i giardini sono stati sede di mostre ed eventi dedicati alle eccellenze del Paese. La reggia di Venaria è gestita dalla Struttura Flessibile del Complesso della Venaria Rea- le diretta da Alberto Vanelli. Sempre in un'a- la della reggia è stata inaugurata la scuola di restauro della Venaria Reale. I GIARDINI Solo di recente Venaria Reale vede rinascere la sua ambientazione natu- rale, grazie ai lavori che stanno interessan- ristrutturata secondo i canoni francesi. Ulte- della reggia di Venaria Reale è considerato do la struttura (scuderie, reggia di Diana, riori danni vennero inflitti durante l'Assedio uno dei più grandi cantieri di restauro eu- eccetera). di Torino del 1706, quando i francesi di Louis ropeo in quanto non si tratta solamente del Attualmente sono stati resi fruibili al pub- d'Aubusson de la Feuillade vi presero dimo- restauro di un complesso architettonico, ma blico i settori già ultimati, oltretutto dan- ra, danneggiando molte strutture destinate, del recupero urbanistico di un intero territo- neggiati in parte dal violento nubifragio del in questo periodo, alla soldataglia. Vittorio rio che comprende la città di Venaria, il suo giugno 2007. Nel Parco Basso sono visibili Amedeo II, data la morte del Garove, affida centro storico, la sua viabilità, le infrastrut- alcune opere di Giuseppe Penone, in net- il progetto a Filippo Juvarra. Anche nella ture, il Borgo Castello della Mandria con il to contrasto con la struttura barocca del dominazione napoleonica la reggia subì se- suo parco, le circa 30 cascine e ville interne, complesso: tra esse, il tronco di un cedro, rie trasformazioni, in particolare i giardini, il recupero di terreni abbandonati e ora ri- alto dodici metri, dal quale escono i fumi distrutti per farne una piazza d'armi: l'in- qualificati a giardini. La svolta avvenne nel degli impianti delle centrali termiche della tero complesso, infatti, venne trasformato 1978 quando la reggia venne ceduta alla So- palazzina. vendita noleggio caravan DEMA CAMPER autocaravan Via Allaas, 3 BOLLENGO e accessori Tel. 0125 57683 - Fax 0125 675400 www.demacamper.it ORARIO: lunedì - sabato [email protected] 8:30/12:30 - 14:30/19:00

FENIS: la sua magia CASTELLI in CANAVESE Agliè Il castello di Fénis, situato nell'omonimo Comune, è uno dei più famosi manieri medie- vali della Valle d'Aosta. Noto per la sua architettura scenografica, con la doppia cinta muraria merlata che racchiude l'edificio centrale e le numerose torri, il castello è una delle maggiori attrazioni turistiche della Valle. Diversamente da altri manieri della regio- ne, quali Verrès e Ussel, costruiti in cima a promontori rocciosi per essere meglio di- fendibili, il castello di Fénis si trova in un punto del tutto privo di difese naturali. Questo porta a pensare che la sua funzione fosse soprattutto di prestigiosa sede amministrati- va della famiglia Challant-Fénis e che anche la doppia cinta muraria servisse soprattutto in funzione ostentativa, per intimidire e stupire la popolazione. Il castello viene menzio- nato apertamente per la prima volta in un documento del 1242, nel quale un castrum Fenitii è indicato come proprietà del visconte di Aosta Gotofredo di Challant e dei suoi Il Castello ducale di Agliè (in piemon- fratelli. A quel tempo il maniero probabilmente comprendeva solo la torre colombaia tese ël Castel d'Ajè) è un'elegante ed sul lato sud e la torre quadrata, un corpo abitativo centrale e una singola cinta muraria. imponente costruzione situata nel co- mune di Agliè, nella città metropolitana di Torino. L'edificazione del suo nucleo centrale, del quale sono tuttora identi- ficabili le tracce, è iniziata nel XII seco- lo per conto della famiglia comitale dei San Martino, originari del Canavese. Nel 1939 lo Stato acquistò dalla Casa Reale il castello che venne adibito a museo. Negli anni ottanta è stato og- getto di un ulteriore delicato restauro. Attualmente è stato sottoposto ad im- portanti lavori di consolidamento stati- co e restauro che impedivano la visita a buona parte delle sale. Nel XVI secolo il forte si presentava ancora di aspetto La maggior parte dei lavori di costruzione, che hanno portato il castello ad assumere medievale, con un maschio centrale, l'aspetto attuale, ebbero luogo tra il 1320 e il 1420 circa . Aimone di Challant ereditò il una corte circondata da edifici rurali e feudo e il castello di Fénis dal nonno Ebalo Magno nel 1337 e nel 1340 diede inizio a una un giardino, circondati da una robusta prima campagna di lavori, realizzando un corpo abitativo centrale di forma pentagonale muraglia difensiva e da un fossato. A – ottenuto probabilmente inglobando edifici preesistenti – e la cinta muraria esterna. partire dal 1823 l'edificio rientrò a far Rispetto all'aspetto attuale, ai tempi di Aimone mancava ancora la torre meridionale e parte dei possedimenti di Casa Savo- l'interno del castello era molto diverso. Il cortile centrale era molto più ampio e privo ia che, durante il regno di Carlo Felice, dello scalone in pietra, fiancheggiato a nord e a sud da due lunghi corpi di fabbrica che apportarono una significativa e costosa terminavano contro il muro occidentale. Doveva inoltre mancare completamente il se- ristrutturazione degli interni, rinnovan- condo piano dell'edificio. (alla pagina seguente) done inoltre completamente gli arredi. Ivrea Giblor’s di Stiletti Maria Abbigliamento professionale CHEF & MAÎTRE ....eleganza nel lavoro! l’idea giusta per la tua divisa Seguici su C.so Nigra, 90 IVREA (TO) Facebook Tel./Fax. 0125 627675 www.giblorsivrea.it

Nuovi lavori di costruzione furono voluti da Bonifacio I di Challant, figlio di Aimone, che CASTELLI in CANAVESE ereditò il castello dal padre nel 1387. Dopo aver ricoperto per due anni la carica di ispet- Chiaverano tore delle fortificazioni alla corte dei Savoia, nel 1392 Bonifacio diede inizio a una nuova grande campagna di costruzioni nel maniero, in modo da adattarlo ai nuovi standard della vita cortese. Una seconda campagna di restauri ebbe luogo a partire dal 1935, a cura dell'allora Ministro dell'Educazione Nazionale Cesare Maria De Vecchi e dell'archi- tetto Vittorio Mesturino, che vollero accentuare l'aspetto medievale del castello, com- promettendo in parte la leggibilità della struttura originaria. Durante questa campagna di lavori si decise inoltre di allestire nel castello un museo dell'ammobiliamento valdo- stano, riarredando le stanze ormai prive del mobilio originale con una serie di mobili reperiti sul mercato dell'antiquariato, benché non tutti realmente di origine valdostana. Centro del corpo abitativo centrale è il piccolo cortile di forma quadrangolare realizzato da Bonifacio I tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo. Al centro del cortile si trova un caratteristico scalone semicircolare in pietra, sulla cui sommità svetta un affresco raffigurante San Giorgio che uccide il drago, realizzato intorno al 1415 e attribuito alla bottega di Giacomo Jaquerio. Il tema di San Giorgio e il drago era molto diffuso al tem- Il castello di San Giuseppe a Chia- po in Valle d'Aosta, in quanto era considerato un'incarnazione dell'ideale cavalleresco. verano, destinato a relais dotato di Sull'affresco si può notare il monogramma BMS, interpretato come le iniziali del com- centro congressi, ebbe una note- mittente, Bonifacium Marexallus Sabaudiae. Il cortile, le cui pareti sono interamente af- vole importanza storica quale pun- frescate da decorazioni in stile gotico internazionale, è circondato su tre lati da una dop- to di osservazione militare - dalla pia balconata in legno in corrispondenza dei due piani superiori. Lungo le pareti della sommità del monte Albagna che balconata si snoda una serie di saggi, uno diverso dall'altro, che reggono pergamene ri- prospetta sul lago Sirio - degli an- portanti proverbi e massime tichi romani impegnati nella guer- morali scritte in francese an- ra contro i salassi. La zona in cui tico. Un tempo in corrispon- si erge è ritenuta uno dei più anti- denza di ognuno dei saggi chi luoghi di insediamento umano era indicato il nome del per- dell'intero Canavese. In principio, il sonaggio raffigurato, ma la castello era stato edificato da Tom- maggior parte di essi sono maso Barberio da Guarene sui resti ormai illeggibili, tra questi di un eremo - il convento omonimo saggi è raffigurato anche di San Giuseppe - restado destinato un personaggio in costume per lungo tempo ad ospitare diversi arabo, probabilmente per ordini religiosi. ricordare la partecipazione Trasformato in dimora signorile fra di Challant a una crociata. La il XVII secolo ed il XVIII secolo, fu parete più stretta del cortile, fortificato da Napoleone Bonaparte di fronte all'affresco di San e nell'Ottocento è divenuto luogo Giorgio, fu decorata nella di ritrovo per artisti e letterati quali seconda metà del XV seco- Arrigo Boito, Eleonora Duse e Giu- lo dal pittore Giacomino da seppe Giacosa, nativo della vicina Ivrea su incarico di Bonifacio II di Challant, figlio di Bonifacio I, e raffigura i santi Uberto, Colleretto Parella oggi Colleretto Bernardo, un santo vescovo (forse San Teodulo), Santa Apollonia e Sant'Ambrogio, Giacosa. un'Annunciazione e dei motivi vegetali. NON SOLO PANE Panetteria - Alimentari Gastronomia vuoi mangiare bene e sano? la risposta è Damiano Zanella Auto CONSEGNA A DOMICILIO SENZA COSTI DI TRASPORTO vendita & assistenza aperto: da Lunedì a Sabato dalle 6.30 alle 20.30 manutenzione auto d'epoca La Domenica e tutte le festività dalle 6.30 alle 13.00 via marenda 8 Lessolo (To) Via Roma, 6 BANCHETTE Tel. 0125 61.01.67 0125 58564

ISSOGNE gli affreschi CASTELLI in CANAVESE Ivrea Il castello di Issogne è uno dei più famosi castelli della Valle d'Aosta. È situato nel capoluogo di Issogne (località La place), sulla destra idrografica della Dora Baltea, e appare come una di- mora signorile rinascimentale, creando una sorta di contrasto con l'austero castello di Verrès che si trova quasi di fronte al lato opposto del fiume. Celebri sono il suo cortile interno, con la fontana del melograno e il coloratissimo porticato, raro esempio di pittura alpina medievale, con il suo ciclo di affreschi di scene di vita quotidiana del tardo Medioevo. Il primo documento Situato nella parte alta della città, il ca- stello di Ivrea - conosciuto anche come castello dalle rosse torri - è imponente per struttura, e fu costruito per scopi di difesa nel 1358. Committente ne fu il Conte Verde Amedeo VI di Savoia. Il complesso in cui fu inserito com- prendeva le sedi principali del potere politico e religioso di stampo medio- evale: il Capitolo vescovile, il Comune e la Cattedrale. La torre del mastio fu gravemente danneggiata nel 1676 (e da allora è rimasta mozza) da un ful- mine durante un furioso temporale che si abbatté sulla città provocando all'interno del castello un'esplosione e la conseguente morte di diverse in cui è citato il castello di Issogne è una bolla di papa Eugenio III del 1151, che attesta la pre- persone, oltre che danni alla fortezza. senza ad Issogne di una casaforte di proprietà del vescovo di Aosta. Tale casaforte doveva es- Sensibilmente modificato negli anni sere simile alla casaforte Villette di Cogne o alla tour Colin di Villeneuve. Molto probabilmente successivi, è stato usato dal 1750 al però il sito era già sede di una villa romana simile alla villa romana di Aosta fin dal I secolo 1970 come carcere. Spettacolari per a.C., come dimostrano alcuni muri perimetrali rinvenuti nelle cantine dell'attuale castello. Il pulizia architettonica sono, ben visibi- potere del vescovo era però contrastato della famiglia De Verrecio, signori di Verrès, e le ten- li, i camminamenti di ronda che deno- sioni culminarono intorno al 1333 con un assalto da parte di Aymon de Verrès alla casaforte tano il suo uso difensivo. Lo stemma vescovile, che fu data alle fiamme e seriamente danneggiata. Issogne rimase sede vescovile di casa Savoia sormonta una bifora ad fino al 1379, quando il vescovo di Aosta infeudò della giurisdizione (alla pagina seguente) archi trilobati. Ristorante Alpi di Franchino Giovanni & C. TAVAGNASCO (TO) - Via Gerbioni Tel. 0125 658240 CUCINA TIPICA PIEMONTESE • AMPIO SALONE PER CERIMONIE GIARDINO PER SERVIZI FOTOGRAFICI • AREA GIOCHI BIMBI chiuso Martedì sera e Mercoledì tutto il giorno

l'allora signore di Verrès Ibleto di Challant. Ibleto iniziò così i lavori di ristrutturazione del ca- CASTELLI in CANAVESE stello trasformando la casaforte vescovile in una dimora complessa ed elegante, improntata Montalto sullo stile del gotico cortese, composta da una serie di torri e corpi di fabbrica racchiusi da una cinta muraria. Nel 1872 il barone Marius de Vautheleret, l'allora proprietario, fu costretto a vendere all'asta il castello, che fu così acquistato dal pittore torinese Vittorio Avondo, che ne curò il restauro e lo riarredò con i mobili originali (recuperati sul mercato antiquario) o con copie di mobili d'epoca. Avondo donò il castello allo Stato italiano nel 1907, e nel 1948 esso divenne infine proprietà della Regione Valle d'Aosta. Il castello è oggi visitabile tramite visite guidate. Il cortile interno racchiuso tra i tre lati dell'edificio e il giardino è uno degli ambienti più suggestivi del castello. Un tempo vi si accedeva attraverso il portone che si apre sulla piaz- za del paese e che conduce sotto il porticato, mentre attualmente per motivi pratici si utilizza l'ingresso secondario sul lato ovest, che si affaccia esternamente su un ampio prato. Sulle facciate che si affacciano sul cortile si trova il cosiddetto 'miroir pour les enfants de Challant', una sequenza di stemmi affrescati che raffigurano i diversi rami della famiglia Challant e le principali alleanze matrimoniali della casata, per conservarne il ricordo e trasmetterlo alle fu- ture generazioni. Il muro di cinta del giardino era invece decorato con disegni monocromatici Il castello di Montalto Dora[6] risale alla di saggi ed eroi dell'antichità, ormai quasi cancellati. Al centro del cortile si trova la celebre metà del XII secolo (se ne fa cenno in do- fontana del melograno, una vasca di pietra di forma ottagonale dalla quale si erge un albero cumenti del 1140 circa che fanno cenno al di melograno interamente in ferro battuto donde sgorgano zampilli di acqua. Curiosamente castrum monsalti). Di proprietà privata, l'albero presenta i frutti del melograno mentre il fogliame, forse per ragioni simboliche volu- è parte integrante del borgo di epoca ro- te dall'artista, è quello di un'altra pianta: la mana su cui sorge ed ha pianta quadrata quercia. Le lunette del porticato sono deco- irregolare con una doppia cinta. Un'alta rate con affreschi raffiguranti con realismo torre domina la parte interna intorno al e umorismo botteghe artigiane e scene di mastio, l'annessa cappella, gli ambienti in vita quotidiana del tempo e rappresentano parte visitabili e il camminamento di guar- un'importante testimonianza iconografica dia. Nell'antichità funzionava da fortezza a dell'epoca a cavallo tra il XV e il XVI secolo. guardia della piana lacustre di Ivrea e della La lunetta del corpo di guardia mostra alcuni strada che conduce in Valle d'Aosta. Affi- soldati seduti ad un tavolo intenti a giocare dato in giurisdizione al vescovado di Ivrea, a carte o a tric trac in compagnia di alcune passò nel XIV secolo a far parte dei posse- prostitute, mentre le loro armi o armature dimenti dei Savoia. Passato alla casa feu- (corazze, balestre e alabarde) sono appese dale dei de Jordano di Bard, subì attacchi ad una rastrelliera addossata alla parete. Il 'a volte devastanti, come nel 1641' che ne fornaio inforna il pane appena impastato misero a dura prova la struttura. Nel XX ed il beccaio gira lo spiedo mentre un gatto secolo passò in proprietà alla famiglia Val- cerca di rubargli la carne. Nella bottega del sarto si misurano e si tagliano pezze di tessuto, lesa per quindi diventare patrimonio del mentre negli scaffali alle spalle dello speziale sono raffigurati numerosi vasi di medicinali e conte Severino dei Baroni di Casana. Per altri medicamenti. La lunetta del mercato mostra un'affollata vendita di frutta e verdura con i lavori di restauro e recupero dell'intero numerosi clienti e venditori abbigliati nei costumi dell'epoca. Nella lunetta della bottega del complesso architettonico vennero interes- salumiere sono infine raffigurate alcune forme di formaggio della tipica forma della fontina, sati l'architetto Carlo Nigra e l'architetto considerate la più antica raffigurazione del tradizionale formaggio valdostano. Questi affre- Alfredo d'Andrade, ideatori del Borgo me- schi, oltre ad una funzione estetica, avevano probabilmente anche un significato celebrativo, dievale di Torino. volendo mostrare l'abbondanza e la pace ottenute grazie alle capacità del signore del castello. Fraz. La Colombière, 30 Lo Doil Lavanderia ISSOGNE (Ao) Le Bollicine Tel. 0125.929334 Fax 0125.921970 Bar - Trattoria di Angie Alliod di Barbara Cout F.B. LEGNAMI Fraz. Prouve, 29 Via Duca d'Aosta, 63 VALLEE D'AOSTE ARNAD (AO) VERRES (AO) [email protected] – www.fblegnami.com Tel. 377 6894183 tel. 329 4283042 Caffè Batezar TUTTE LE MIGLIORI MARCHE PER LA PESCA SPORTIVA Caffè di Titti Bertellotti ARTICOLI PIROTECNICI LIBERA VENDITA Batezar via A. Cretier, 28 Tel/Fax 0125 651451 VERRÈS AO [email protected] Tel. 347 5347407 CORSO MARCONI 66 MONTALTO DORA -TO-

VERRES cubo perfetto CASTELLI in CANAVESE Il castello di Verrès è uno dei più famosi manieri medievali valdostani. Costruito come for- Pavone tezza militare da Ibleto di Challant nel XIV secolo, fu uno dei primi esempi di castello mo- noblocco, costituito cioè da un unico edificio a differenza dei manieri più antichi formati da una serie di corpi di fabbrica racchiusi da una cinta muraria. Si erge su un promontorio roccioso che domina l'abitato di Verrès e la strada della Val d'Ayas, dalla parte opposta della Dora Baltea rispetto al castello di Issogne, ed esternamente appare come un austero cubo di trenta metri di lato, praticamente privo di elementi decorativi. I primi documenti che attestano l'esistenza a Verrès di un castello, di proprietà della famiglia De Verretio, Il castello di Pavone Canavese (sede di rievocazioni storiche), adibito a ricettività e centro congressi, era in origine una fortezza posta in mezzo a diversi ricetti in una zona collinare sotto la giurisdizione del vescovado risalgono al 1287. Allora il controllo della zona era conteso tra il vescovo di Aosta e alcune d'Ivrea. Fu edificato fra il IX secolo e famiglie nobili, feudatarie dei conti di Savoia: i De Turrilia, i De Arnado ed i De Verretio. l'XI secolo. Anche in questo, come in Questi ultimi in particolare ebbero, nel corso degli anni, aspri dissidi con il prelato, che altri manieri del Canavese, ad essere culminarono con l'assalto alla casaforte vescovile di Issogne nel 1333. Verso la metà del evocata maggiormente è la figura di XIV secolo i De Verretio si estinsero senza lasciare possibili eredi: in tal modo le loro terre Arduino re dell'Italia medioevale. In tornarono nelle mani dei conti di Savoia, i quali le concedettero nel 1372 a Ibleto di Chal- questo caso, il nome del sovrano è lant, essendosi costui distinto nel ricoprire diverse cariche al loro servizio. Ibleto ricostruì lo stesso attribuito al soffitto a cas- integralmente il castello, realizzando una fortezza militare praticamente inespugnabile e settoni che decora gli interni. Vi sono diversa dalla maggior parte dei castelli valdostani coevi, che consistevano in un insieme ritratti personaggi e figure di animali. di edifici racchiusi da una cinta muraria. Un'iscrizione in latino sull'architrave della prima Interna al castello, a lato della corte, è porta, che si incontra salendo dal piano terra, ricorda come i lavori di Ibleto terminarono una piccola chiesa coeva dell'edifica- nel 1390 “MCCCLXXXX Magnific(us) D(omi)nus Eball(us) D(omi) -alla pagina seguente- zione originaria. Lavanderia STAZIONE di SERVIZIO gestione di anche BAR Vincenzo Mercurio Via Circonvallazione, 97 VERRES (Ao)

edificare fecit hoc castrum viventibus egregiis viris Francisco de Challand D(omi)nus de CASTELLI in CANAVESE Bossonens et Castellionis et Joh(ann)e de Challand D(omi)no de Cossona ei(us) filiis.” Moncrivello – “Nel 1390 il magnifico signore Ebalo, signore di Challant, Montjovet eccetera, fece co- struire questo castello quando erano in vita gli egregi signori Francesco di Challant, si- gnore di Bossonens e Châtillon, e Giovanni di Challant, signore di Cossonay, suoi figli”. Alla morte di Ibleto nel 1409 il castello e gli altri suoi beni passarono al figlio Francesco, che il 15 agosto 1424 ricevette dai Savoia il titolo di primo conte di Challant. Verrès rimase uno dei suoi feudi più importanti, ma egli non modificò in maniera sostanziale l'aspetto del castello. Francesco morì nel 1442 senza eredi maschi e lasciò i suoi beni alle figlie Margherita e Caterina. Il castello di Verrès si trovò così al centro di una disputa ereditaria tra Caterina, che, brandendo il testamento del padre, lo rivendicava per sé, e alcuni cugini maschi tra cui Giacomo di Challant Aymavilles, che contestavano l'eredità sulla base della legge salica, che non permetteva la successione femminile. La fortezza di Verrès divenne così una delle roccaforti di Caterina e di suo marito Pie- tro Sarriod d'Introd durante Situato nel territorio della provincia di la sua lotta con Giacomo. Vercelli, fra Cigliano e Borgo d'Ale, il Secondo la tradizione, il medioevale castello di Moncrivello ap- giorno della SS. Trinità del parteneva in origine al vescovado di 1449 Caterina e Pietro usci- Vercelli ma passò nel 1340 alla fami- rono dal castello e scesero glia genovese dei Fieschi. Affrancatosi sulla piazza del paese, dove dopo un assalto alla rocca, il popolo danzarono con i giovani del scelse di sottomettersi alla signoria di borgo. Questo episodio ac- Amedeo VIII di Savoia. I lavori di restau- crebbe notevolmente il so- ro con cui la fortezza venne trasformata stegno degli abitanti verso in dimora signorile di campagna, dispo- Caterina ed è ogni anno ri- sti dalla duchessa Jolanda di Savoia cordato nel carnevale stori- Valois, moglie, di Amedeo IX di Savoia, co di Verrès. Nel 1456, mor- lo portarono successivamente ad un to il marito in un'imboscata, nuovo splendore. Rimasto per oltre un Caterina dovette arrendersi secolo legato al casato sabaudo 'i cui e i suoi beni, tra cui il feudo e il castello di Verrès, passarono al cugino Giacomo di Chal- membri maschi duchi di Savoia se ne lant Aymavilles. Il castello seguì quindi le vicende dei discendenti di Giacomo, passando servivano come dono per le consorti ', prima a suo figlio Luigi, poi a suo nipote Filiberto e quindi al figlio di quest'ultimo Renato passò in proprietà, oltre che di Jolanda, di Challant. Il castello, costruito per essere una fortezza militare, sorge su un promontorio a Bianca di Monferrato e Beatrice del roccioso a picco sul torrente Evançon. Di difficile accesso e facilmente difendibile, la sua Portogallo. Danneggiato da un incendio posizione gli consentiva di controllare il paese sottostante, la valle centrale e la strada che in principio di XIX secolo, è rimasto a sale lungo la Val d'Ayas, all'epoca importante via di comunicazione. Nel XVIII secolo lo lungo in stato di abbandono fino ad es- storico valdostano de Tillier nella sua Historique descrisse il castello di Verrès come 'Et sere assimilato nel 1908 ai monumenti l'on peut dire sans exagération que c'est un des plus solides et plus fameux batiments nazionali italiani. Negli anni settanta è qu'un vassal ait pu faire construire dans le domaine d'un prince souverain où celluy- stato sottoposto ad un'importante ope- cytient le rang d'un des plus renommés' definendolo uno dei più solidi e più famosi edifici ra di restauro conservativo. che un vassallo abbia potuto costruite nel dominio di un principe sovrano. GAMAD pâtisserie cafeterie PICCOLA PASTICCERIA PALESTRA di racing di Bertellotti Christian la châtelaine ARRAMPICATA Autoriparazioni Meccatronica Specialità cannoli alla panna gastronomia Elettronica Auto Specialità tipiche valdostane pasta fresca Ottimizzazione prestazioni e pasticceria classica Riduzione consumi carburante Via Duca d’Aosta, 49 Risoluzioni problemi EGR e FAP Via Duca d'Aosta 33 VERRES (Ao) Via Circonvallazione 69 VERRES (AO) VERRÉS (AO) tel. 0125 929215 [email protected] tel/fax 0125 929070 - cell. 327 9531073 tel. 0125/920560 Loc. Chopine VERRES (AO) BAR LES SALASSES VIA STAZIONE, 75 VERRÈS

Verrès la Collegiata CASTELLI in CANAVESE La disposizione della località lungo una delle prosperità giunsero a controllare una qua- Castellamonte principali vie di traffico del mondo romano rantina di parrocchie, una decina di ospizi e vi ha probabilmente favorito una diffusione alcune comunità religiose. relativamente precoce del messaggio evan- L'assegnazione in commenda del beneficio gelico: il toponimo Martorey, riferito a un prepositurale segnò, sul finire del XV secolo, quartiere a ridosso del borgo, è ritenuto un l'inizio della decadenza. l nuovi titolari trascu- indizio della presenza di un luogo di culto rarono in genere gli interessi dell'ente, limi- tandosi ad incassarne le rendite. All'inizio del XVI secolo Saint-Gilles conobbe tuttavia una intensa quanto breve Le prime notizie sono documentate dal fioritura, corrispondente 1066, ma la struttura doveva già esservi al governo del prevosto nei decenni precedenti. Furono i discen- Carlo di Challant, pupillo denti di Arduino, marchese d'Ivrea e poi di quel priore Giorgio cui re d'Italia, i Conti di Castellamonte che è legata una eccezionale lo trasformarono in una delle più com- committenza di opere plesse strutture fortificate del Canave- d'arte nella Valle d'Aosta se. Il complesso è oggi composto da tardogotica. Nel 1647 quattro edifici, posti intorno alla strada il prevosto Carlo Ema- di accesso da cui si entra passata la tor- nuele Madruzzo tentò di re-porta quattrocentesca. Restano an- ridare dignità al capitolo, cora vari tratti del muro medievale che introducendovi la rifor- cingeva la rocca. Dalla strada di acces- ma osservata dai Cano- so, si diramano gli accessi verso i quat- nici di Lorena. La situa- tro edifici. Verso nord i due più antichi, paleocristiano. La storia della parrocchia è zione non migliorò e la prevostura conobbe verso sud i due ricostruiti successiva- intimamente connessa con quella della pre- un periodo di ulteriore impoverimento. I mente. A questi si accede attraverso un vostura di Saint-Gilles, un ente monastico Lorenesi abbandonarono l'ente nel 1718 e i portale barocco che immette nel gran- fondato, secondo la tradizione, nel X secolo tentativi successivi della prevostura di recu- de piazzale-giardino, circondato da una dalla famiglia dei marchesi del Monferrato, perare parte dei beni dispersi si risolsero con balconata in terracotta locale. L'edificio ma storicamente documentato a partire dal- nuovi dissanguamenti finanziari. Nel 1802 la sulla destra, detto “palazzo bianco”, ha la metà del successivo. Sin dalle loro origini prevostura incappò nel decreto napoleonico un impianto secentesco ed è attribuito i religiosi di Verrès, osservanti la regola di di soppressione e di confisca del patrimonio. all'architetto Amedeo di Castellamonte, sant'Agostino, incrementarono costante- Ripristinata nel 1816, fu colpita nel 1855 da al quale si deve pure la cappella gentili- mente il loro patrimonio e il loro potere. Nel ulteriori misure contro i patrimoni ecclesia- zia. Ambedue furono poi decorati nuo- 1145 potevano contare tra le dipendenze va- stici. Nel 1911, infine, fu unita all'Ordine dei vamente nel primo Ottocento quando rie parrocchie nelle diocesi di Aosta, Ivrea, Canonici Regolari Lateranensi, ai quali è tut- si estinse il ramo dei Castellamonte Vercelli e Tarantasia. Nel periodo di massima tora affidata la cura della parrocchia. Brosso e passarono ai conti Veggi. Persone oltre le cose VERRÈS Via Circonvallazione, 126

CASTELLI in CANAVESE BARD la roccaforte Rivarolo C.se Il forte di Bard è un complesso fortificato fatto riedificare nel XIX secolo da Casa Sa- voia sulla rocca che sovrasta il borgo di Bard, in Valle d'Aosta. Dopo un lungo periodo di abbandono, il forte è stato totalmente restaurato con interventi ispirati al design e al recupero conservativo: è stato aperto ai visitatori nel gennaio 2006. Attualmente ospita esposizioni di arte antica, moderna, contemporanea e di fotografia. Il Forte è inoltre sede di tre percorsi permanenti: Il museo delle Alpi, Alpi dei ragazzi e Le prigioni, oltre a un quarto in corso di completamento (Il museo del Forte). Nel cortile interno principale si svolgono nel periodo estivo rappresentazioni musicali e teatrali. Oltre alle attività didatti- A Rivarolo Canavese sorge il castello di Malgrà, dimora signorile con parco costruita tra il 1333 ed il 1336 dal feu- datario conte Martino di San Martino. Rimase ai conti di San Martino sino alla metà del XVII secolo e fu poi sog- getto a vari cambi di proprietà. Ampliato a più riprese nei secoli suc- cessivi la sua edificazione, nel 1982 è stato acquisito dal Comune che lo ha che il Forte ospita dei propri format come per esempio: I colloqui del Forte di Bard, Napo- destinato a sede di mostre, concerti leonica, Meteolab, oltre a eventi sportivi come il MonterosaWalserUltraTrail e Forteight. Il ed eventi culturali. In origine i corpi di Forte è attrezzato con caffetteria, ristorante, sale per eventi, sale congressi multimediali, fabbrica dell'edificio erano due, uniti bookshop, infolounge, wifi in molte aree; ospita anche un albergo. Diversi corpi di fab- da un muro di cinta e da una torre cir- brica disposti su piani differenti: poste più in basso, su due distinti livelli e ideate a forma colare tuttora esistente. Il portico a due di tenaglia, l'Opera Ferdinando e l'Opera Mortai; nella parte centrale, l'Opera Vittorio; più in alto, l'Opera Gola e l'Opera Carlo Alberto. I soldati che potevano essere ospitati nelle arcate venne aggiunto nel secolo suc- 283 stanze del forte erano 416 (il doppio nel caso di utilizzo di giacigli a terra). Inoltre vide cessivo l'edificazione, il medesimo in la costruzione di 176 locali di servizio affacciati su un vasto cortile interno che doveva cui furono affrescate con soggetti reli- funzionare da piazza d'armi. Il sistema di strutture autonome e dotate di casematte a giosi le pareti delle varie sale. D'Andra- protezione garantiva una difesa reciproca in caso di attacco. Munizioni e provviste di cibo de iniziò nel 1884 un poderoso lavoro per tre mesi erano custodite in ampi magazzini ubicati presso l'Opera Mortai, anch'essi di restauro riguardante in particolare vigilati come il resto della fortezza, da una cinquantina di cannoni. Caduto in disuso dalla dell'ala occidentale del castello; l'ope- fine del XIX secolo, il forte fu poi adibito a carcere militare e, successivamente fino al 1975 ra fu completata nel 1926 da Nigra. a polveriera dell'Esercito Italiano. BARBIERE Souvenir • Articoli regAlo oggetti ArtigiAnAli panificio artigianale TARSITANO SANTO pasticceria secca tel. 340 4990255 VERRES (AO) Via Caduti della Libertà 1/E La Bottega CONSEGNA A DOMICILIO Via Duca d'Aosta, 1 VERRES (AO) tel. 347 5550991 PROFUMERIA - BIGIOTTERIA ★ Piccolo della Nonna ARTICOLI REGALO ★ ★ Emporio ★ ★ ★ di Stella Via Vittorio Emanuele, 78  Cartoleria BARD (Ao) ★ Articoli regalo  Fotografia cell. 349 2803598 - tel. 0125 803979 Via Roma, 44 DONNAS (AO) ★ Orologeria Tel. 0125 805284 Via Roma, 48 DONNAS (Ao) [email protected] chiuSo il lunedì mail: [email protected] Tel./fax 0125 807799

Via Francigena di Sigerico Riceviamo e pubblichiamo dall'Ass. Via Francigena di Si- gerico di Ivrea: PRIMAVERA... VOGLIA DI CAMMINO Abbiamo appena archiviato, per l’anno 2019, lo Storico Car- nevale di Ivrea, il favoloso Carnevale di Pont Saint Martin e tutti quelli (meno famosi ma altrettanto vivaci!) che si sono svolti nei nostri paesi allietando grandi e piccini….. Gli aromi delle fagiolate, delle arance e della polenta col merluzzo sono ora sostituiti dal profumo della primavera che improvvisamente è arrivata con la sua ventata di freschezza! Per l’ASSOCIAZIONE “LA VIA FRANCIGENA DI SIGERICO” la primavera è sinonimo di “CAMMINO”! A dire la verità, le attività dell’associazione sono già iniziate nel mese di febbraio con un bella escursione su terreno innevato in compagnia di Claudio e Geraldina, il Cantastorie e la sua simpatica asinella, due vecchie conoscenze che attirano la compagnia di nostri numerosi amici e soci !!!. Per “scalda- re” i muscoli, nel mese di marzo seguono una passeggiata alla scoperta della “Roggia Rossa”, nei dintorni di Ivrea e un’altra in Valle dell’Orco. Ma l’Associazione di Ivrea ha in serbo numerose ed interessanti iniziative, parecchie sulla vera e propria “Via Francigena di Sigerico”, altre alla sco- perta del territorio per far conoscere meglio il paesaggio, il percorso, i monumenti e gli angoli poco conosciuti. Inoltre, come ben sanno i nostri soci e amici, il direttivo cerca di abbinare al cammino e alla cultura, anche qualche momen- sione sulla Via Francigena della Val di Susa • GITA a VERCELLI (800 anni Ba- to conviviale dedicato alla degustazione di quei piatti che silica S.Andrea) Quindi, se non lo abbiamo ancora fatto, rispolveriamo zaini in Canavese ed in Valle d’Aosta rallegrano le tavole con i e scarponcini per camminare in compagnia!!! loro genuini sapori!!! Ricordiamo che l’ Associazione LA VIA FRANCIGENA DI SIGERICO ha sede Alcune delle attività in via di preparazione per l’anno 2019: in Ivrea (c.so Botta sn) e cura il percorso canavesano della Via Francigena •27-aprile: TERRE D'ACQUA – Passeggiata fra le risaie di Sigerico nel meraviglioso tratto che va da Pont Saint Martin, porta della •5-maggio: “Giornata Nazionale dei Cammini “ valle d’Aosta, fino a Piverone, per circa 50 km. Oltre a provvedere alla manu- •Cammino su Via Francigena da VERCELLI a PALESTRO in tenzione della segnaletica sul territorio, l’associazione, composta da 9 volon- occasione del160° anniversario della Battaglia di Palestro tari e numerosi soci, consiglia e supporta i tanti pellegrini in transito (molti •Giugno: Gita + cammino a BOBBIO (PC) Variante appen- stranieri!!), collabora con i comuni, con gli istituti scolastici, e con altri enti, ninica V.F. (via'degli Abati') gruppi e associazioni per far conoscere e valorizzare il territorio canavesano. •06-ottobre: GITA a PAVIA Accompagna gruppi e organizza escursioni che permettano di ammirare non date da definire: • Via Francigena “verso il mare” • Tutti i solo la natura ma anche l’arte , i monumenti e l'enogastronomia del nostro tratti di Via Francigena Canavesana e Valdostana (dal Gran bel territorio!!! sito web: www.francigenasigerico.it pagina facebook: Ass.'La SanBernardo ad Ivrea) e dell’Anfiteatro Morenico • Escur- Via Francigena di Sigerico ' di Ivrea (TO) IMPIANTI ELETTRICI CENTRO ASSISTENZA PIAGGIO RICEVITORIA - LOTTOMATICA offerte speciali sul sito PAGANONE CORRADO di BUS GIORGIO SISAL - GRATTA VINCI www.sediciviaggi.it INSTALLAZIONI PIAGGIO VENDITA e RIPARAZIONI MANUTENZIONE BUS NUOVO e USATO TABACCHERIA sedici NEGOZIO DI e GIORNALI MATERIALE ELETTRICO, VIAGGI ILLUMINAZIONE RICARICHE TELEFONICHE e PICCOLI ELETTRODOMESTICI PONT SAINT MARTIN Via Provinciale 14 Via Roma, 11/13 Tel. 0125 807120 / 347 3138245 SAMONE Via Torino, 24 Tel. 0125.804591 Via Nazionale per Donnas, 66 BORGOFRANCO d’IVREA (To) 347.2243419 / 348.2455536 PONT-SAINT-MARTIN (AO) tel. 0125 53162 tel. 0125 753172 SOCCORSO STRADALE 24h su 24 MEDIACAR MULTIMARCHE La bicicletta per tutti Via Roma, 112 Via Ribes, 4 - IVREA Tel. 0125 641695 SAMONE (TO) Via Provinciale, 30 DONNAS (AO) [email protected] Tel. 0125 53453 Cell. 347 4182796

CASTELLO di MASINO Passione di Cristo Tre giorni per il giardino IVREA: evento emozionante La “Sacra Rappresentazione Medievale della Passione di Cristo di Ivrea Quarta Edizione” è un progetto dell’Associazione Artistico Cul- turale “Il Diamante” di carattere storico e culturale che mira a va- lorizzare il territorio di Ivrea e Canavese, trovando la propria ragion d’essere nella storia medievale della città, prevede una suggestiva rappresentazione teatrale delle ultime ore di vita di Gesù Cristo, in modalità itinerante lungo le vie del centro storico nella serata di Al Castello torna la Mostra Mercato di florovivaismo di qualità da venerdì 3 a domenica 5 maggio 2019 Un fine settimana al castello con tantissimi espositori che danno vita ad una mostra mercato di florovivaismo più belle e ricche d'Italia. Immersi tra colori e profumi prima- verili, esperti e appassionati di verde potranno scoprire e acquistare le collezioni e le novità di oltre 160 vivaisti italia- ni e stranieri accuratamente selezionati, presenti a Masino con il meglio delle loro produzioni, tra cui anche nuove e rare meraviglie per il giardino e l’orto: alberi e arbusti per sabato 13 aprile, e di molte iniziative collaterali in ambito artistico- giardini e terrazzi; piante da frutto e da orto; piante da bac- culturale. Allo spettacolo prenderanno parte circa 300 figuranti in ca; piante aromatiche ed erbe medicinali; piante annuali, abito storico e l’intero evento coinvolge una ventina di Associazioni, biennali e perenni da fiore; piante decorative per la foglia; Istituti scolastici superiori ed enti del territorio. La manifestazione piante acquatiche; piante cactacee e succulente; piante al- non ha assolutamente fini di lucro, bensì di incentivare la valorizza- pine e da roccia; frutti antichi e sementi rare. Tra gli stand zione del territorio e della sua storia saranno in vendita anche cesteria, vasi decorati e sculture; La rappresentazione teatrale itinerante non vuole essere la brutta abbigliamento e attrezzi per la cura del verde, serre, tes- copia di altri spettacoli e manifestazioni come ad esempio quella suti, lampade e arredi per esterno… Infine sarà possibile biellese di Sordevolo, bensì uno spettacolo teatrale il cui segno di- acquistare frutta, verdura e profumi dell’orto di primavera stintivo sia proprio la correlazione del culto medievale e la rappresen- e altri prodotti biologici. tazione dello stesso, con suggestioni ed emozioni che scaturiscono Gasoline ORTOPEDIA [email protected] K I N ÉM A CAFÉ GASOLINE CAFÈ di Giovanetto Valentina cel. 345 0897865 Tel. 0125 627724 Via Aosta, 10 IVREA (To) TUTORI ORTOPEDICI - BUSTI CORSETTERIA PLANTARI E CALZATURE PREDIPOSTE E SU MISURA AUSILI - ELETTROMEDICALI Fraz. Montestrutto - SETTIMO VITTONE Convenzionato ASL / INAIL Prelle MarcoT tabaccheria Gli Amici di Pippi ORCHIDEA di Flavia Ardissone Lotto - Sisal - Gratta e Vinci di D'AGOSTINI FLORA Valori Bollati - Ricariche Telefoniche via Aosta, 18 Via Ribes, 4 Articoli Regalo Borgofranco d'Ivrea (To) IVREA cell. 347 7312039 www.gliamicidipippi.it Via Torino, 111 - IVREA (To) 0125 425035 mail: [email protected] Tel. 340 2477139

suoni, profumi e im- CASTELLO di PRALORMO magini avranno la Messere Tulipano possibilità di scoprire, la attraverso rico- struzione della stiva di una nave, come si affrontavano i viaggi per mare tra grandi pericoli e rischi per trasportare spezie, ma anche porcellane ori- entali, lacche e papier peints. A tutto questo nello spettatore poiché con naturalezza è come se si aggiungevano le pi- venisse proiettato nel 33 dc a Gerusalemme. ante rare, trasportate Lo spettacolo teatrale, la cui regia è curata da Davide con sistemi particolari Mindo (Direttore Artistico ed ideatore del progetto), e mini-serre affinché con suggestione e semplicità, viene proposto nelle nel viaggio soprav- vie del centro cittadino partendo da Piazza Ferran- vivessero alla siccità e do (apertura medievale) sino ad arrivare sotto le alla salsedine. mura del Castello (crocefissione). Ben si sposa con il E poi ovviamente par- concetto stesso della tipologia di rappresentazione, ticolare risalto sarà l’impiego (in totale sicurezza) di fiaccole e bracieri data alla straordinaria per illuminare la scena anziché potenti fari che co- storia del tulipano stituirebbero un elemento di modernità e finzione. che, originario della Lo spettacolo teatrale itinerante viene proposto cer- Turchia, fiore predil- cando di esaltare l’autenticità delle emozioni. Il copione Torna anche quest’anno, per la sua 20ª edizione, etto dei sultani, arrivò adottato, non contiene elementi liturgici, in quanto Messer Tulipano, la grande manifestazione flo- via mare nel Seicento non si tratta di una Via Crucis, tuttavia all’interno del- reale che si svolge nel parco del Castello di Pralor- in Olanda. Durante la rappresentazione si possono ben identificare tutti mo, dal 30 marzo al 1° maggio. Ad attendervi, nel- la bellissima mani- gli elementi della fede. Particolare attenzione viene la bellissima dimora nobiliare, oltre 90.000 fiori tra festazione floreale riservata agli abiti in- tulipani e narcisi nello splendido parco progettato verrà inaugurata la dossati dai figuranti, VERRES nel XIX secolo da Xavier Kurten, architetto di corte nuova stagione di ap- che devono essere e autore dei più importanti giardini delle residenze erture al pubblico del quanto più possibi- CEDESI sabaude. La mostra floreale sarà completamente castello, ancora oggi le consoni all’epoca rinnovata nelle varietà e nel progetto-colore ospi- dimora abituale dei di riferimento. Per la per cambio lavoro tando tante bellissime varietà di fiori. Per l’edizione conti di Pralormo. delicatezza del tema avviata attività 2019 il tema della manifestazione sarà “Cacciatori Il parco offre zone per della rappresentazione di capsule caffè di Piante“, per raccontare gli appassionati botanici fare picnic, una caf- tutti i figuranti sono con importante inglesi, ma anche olandesi e francesi che nel XVIII, fetteria ristorante ed chiamati ad accettare parco clienti XIX e XX secolo intrapresero lunghi viaggi per infine, per gli amici a un apposito regola- mare alla scoperta di piante sconosciute e rare per quattro zampe, cio- mento ed attenersi PER INFO arricchire i giardini europei, ma anche e soprat- tole d’acqua fresca e ad un preciso codice Tel. 329 8580014 tutto per il loro utilizzo farmaceutico. I visitatori, un vero e proprio Dog comportamentale. prima immersi nell’atmosfera di una giungla fra Lounge.

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