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Informazione della Difesa ID_6_2017

Published by creative, 2018-02-22 11:57:36

Description: Informazione della Difesa ID_6_2017

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1. Nel 1936 era stato firmato un trattato fran- ne”, Jeffrey Goldberg definisce “teoria del rias-co-siriano che riconosceva l’indipendenza del- sestamento” la tendenza di Obama a non vo-la Siria che non venne mai ratificato, lasciando ler adottare in politica estera azioni unilateraliil paese rimase sotto il controllo francese. quando non sono presenti minacce immedia-2. Il Partito del risorgimento arabo socialista, tamente connesse con la sicurezza interna delo più semplicemente Ba‘ath, è stato un par- paese, o non sono in gioco gli interessi direttitito politico di ispirazione laica, socialista e degli Stati Uniti (abbandono della deterrenzapanaraba, fondato nel secondo dopoguerra americana unilaterale e fine del dominio de-dai siriani Michel ‘Aflaq e Ṣalāḥ al-Dīn al-Bīṭār. gli USA come unica ed indispensabile potenzaNel 1966, il partito del Ba’ath originale si divi- mondiale).se in due fazioni: una metà guidata dai siriani, 6. In un tentativo di semplificazione estrema,che rappresentavano la  sinistra  interna, favo- i ribelli siriani vengono divisi principalmenterevoli al socialismo arabo; un’altra metà guida- in due grandi gruppi: i ribelli “buoni”, menota dagli  iracheni, che rappresentavano la de- di un quinto dei combattenti, gente comune,stra interna e che erano più improntati su una inizialmente solo dei manifestanti moderati,forma araba di  fascismo. Entrambe le fazioni poi coinvolti nella guerra civile; i ribelli “catti-del Ba’ath mantennero (e mantengono tuttora) vi”, come gli islamisti dell’ISIS e gli estremistilo stesso nome, ma con una accanita rivalità, del Fronte al-Nusra e Ahrar al-Shams, che han-tanto che la fazione siriana arrivò a sostenere no il controllo dei territori a nord-ovest dellala teocrazia iraniana nella guerra Iran-Iraq del Siria, alleatisi in occasione della tregua del 271980. febbraio 2016 con alcuni gruppi non islamisti,3. Nel 1958, gli Stati dell’Egitto e della Siria si con i quali hanno formato una più ampia coa-unirono per creare una nuova nazione, la  Re- lizione chiamata Jaysh al-Islam. I moderati nonpubblica Araba Unita  (RAU). Tuttavia, a causa hanno una grande importanza al livello milita-dello scontento suscitato in Siria dal ruolo ege- re, ma la loro presenza ha permesso agli Statimonico assunto dall’Egitto, e dopo che un col- Uniti di sostenere che i russi, dopo aver auto-po di stato in Siria portò al potere un governo rizzato bombardamenti indiscriminati, stavanoche si fece interprete di una visione maggior- colpendo i ribelli “sbagliati”.mente radicale della politica, la RAU collassò 7. Attualmente Teheran, con i suoi 700 con-nel 1961. siglieri militari che cooperano con l’EAS, non4. Dal marzo 2014, l’UE ha gradualmente im- sta diminuendo la pressione militare in Siria,posto alla Russia una serie di misure restrittive, ma la sta rimodulando rapportandosi con lain risposta all’annessione illegale della Crimea nuova organizzazione delle forze russe. Gli ad-e alla deliberata destabilizzazione dell’Ucrai- destratori seguono le forze paramilitari sirianena, a partire dalle quali la Russia ha iniziato ad e hanno partecipato a diverse situazioni diintensificare le proprie azioni diplomatiche in guerriglia ibrida. A sostegno di Assad operanoMedio Oriente, Nordafrica e Asia, al fine di cre- i Pasdaran e i corpi speciali, mentre le Forzeare nuove alleanze politiche, volte all’apertu- Armate iraniane hanno il compito di coprirera di nuovi accordi economici e nuovi mercati il confine iraniano con l’Iraq, dove una grossaenergetici. operazione di intelligence, nel 2015, ha disatti-5. In un articolo comparso ad aprile 2016 sul vato gran parte delle cellule del califfato.“The Atlantic”, intitolato: “The Obama Doctri- 99

DIFESA NEWSDIFESA EUROPEA – IL RUOLO ITALIANO Il generale Mikhail Kostarakos, Presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea, e il Generale Claudio Graziano - Capo di Stato Maggiore della Difesa e prossimo successore del Generale ellenico a Bruxelles – hanno affrontato lo scorso 30 gennaio numerosi temi legati alla difesa europea, con un focus sul ruolo italiano. L’incontro si è tenuto a Roma presso l’aula del Centro Alti Studi della Difesa intitolata a Beniamino Andreatta, dinanzi a una platea composta da tutti gli ufficiali superiori italiani e stranieri attualmente frequentanti i corsi del massimo istituto interforze di formazione, oltre che dai vertici delle Forze Armate, rappresentanti del Corpo Diplomatico e dell’industria della difesa. Il Generale Graziano ha subito affrontato il tema delle minacce provenienti da est e dal fianco sud – che si estende dal Medio Oriente al Nordafrica e comprende anche il Sahel - sottolineando come “il fianco sud vive una condizione di forte instabilità socio-economica dovuta al diffuso deteriorarsi dell’autorità statuale che ha tra le più immediate conseguenze il proliferare di attività illecite transnazionali e il fenomeno dell’immigrazione incontrollata e del traffico di esseri umani che interessa in modo diretto i paesi del Mediterraneo, i quali andranno aiutati a rispondere autonomamente alle sfide alla sicurezza presenti e future“. Il Mediterraneo è un’area che riguarda tutto il Vecchio Continente, chiamato a fornire una risposta coordinata e globale per proteggere l’Unione e i suoi cittadini: una risposta che risiede nella strategia globale dell’UE formalizzata di recente dall’Alto Rappresentante Federica Mogherini e negli ancora più recenti progressi nel campo della difesa europea con la sigla della Cooperazione permanente strutturata (PESCO). “Guardiamo con grande entusiasmo e speranza all’accelerazione dello sviluppo della difesa comune europea: molti risultati sono arrivati negli ultimi mesi e ancora molto dovrà essere fatto nel prossimo futuro, in stretta cooperazione con la NATO e creando sinergie con l’Agenzia Europea di Difesa, sul fronte industriale” ha proseguito il Capo di Stato Maggiore 100

della Difesa, ponendo poi l’accento sulla ciclicità delle crisi, il cui trend dev’essereattentamente considerato dagli ‘insiders’ della difesa europea, poiché comporteràsignificativi cambiamenti e adattamenti, mirati a prevedere e prevenire la prossima crisi e apreparare gli strumenti per affrontarla.Attualmente l’Unione Europea possiede uno strumento militare cui l’Italia contribuiscein modo importante: è il caso dell’Operazione Sophia nel Mediterraneo e della TrainingMission (EUTM) in Somalia (entrambe a guida italiana) e delle missioni europee in Bosnia,Mali, Repubblica Centrafricana e Sahel, tutte con un forte orientamento al capacitybuilding. Uno strumento che andrà sviluppando andando a rafforzare i Battlegroupseuropei, che dovranno acquisire maggior flessibilità e dispiegabilità. Anche in questo casoè da sottolineare il forte impegno italiano nella Defence Cooperation Initiative (DECI) ela promozione della Multinational Land Force (di cui fa parte la brigata alpina Julia) qualeframework di un Battlegroup europeo.Da parte sua il Generale Kostarakos ha ringraziato l’Italia per il suo forte impegno nelladifesa europea, riprendendo lo spunto dello sviluppo delle capacità operative, “unostrumento chiave per un rafforzamento delle possibilità di cooperazione tra i paesidell’UE” ribadendo la necessità di un maggiore impegno nel Mediterraneo da parte deglistati membri dell’Unione. Il Presidente del Comitato Militare ha poi posto l’accento sullarazionalizzazione delle risorse e degli armamenti, evidenziando le numerose duplicazioniesistenti a livello militare in Europa e il ruolo di coordinamento che sempre più l’UnioneEuropea dovrà giocare. “Il 2018 sarà l’anno in cui si costruirà la visione di un’Europaintegrata anche nel campo della difesa e della sicurezza”, ha concluso il generale greco,“mettendo tutte le capacità e gli strumenti recentemente sviluppati al servizio della pace edello sviluppo”. 101





LA MIGLIORE DIFESA E’ LA NOSTRA INNOVAZIONEDal 1927 il mare è la nostra missione.Sviluppiamo e progettiamo navi militari, pattugliatori emezzi da sbarco assecondando le più esaltanti sfidetecnologiche e strategiche.Lavorare per la sicurezza nazionale è il nostro orgoglio più grande.www.vittoria.biz Via Leonardo da Vinci,[email protected] Ad r i a (RO) ITAL I A tel.+39 0426 900467 fax +39 0426 41741Follow us on

Giuramento degli allievi DIFESA NEWSdell’Accademia Navale sce il passaggio ufficiale della presidenza dalla Francia all’Italia. “Una delle sfide“Il Giuramento che oggi prestate, in que- più importanti che abbiamo oggi davantisto prestigioso Istituto che assolve le sue a noi per sviluppare strategie condivise,funzioni da più di 130 anni, è la promessa consentire uno scambio maggiore di in-solenne di impegnare tutte le vostre ca- formazioni e di esperienze per diventarepacità per proseguire lungo la strada del più forti e affrontare il terrorismo, nemicodovere tracciata da generazioni di Ufficiali comune”, questo ha ribadito il Ministroche, prima di voi, hanno avuto l’onore e la illustrando il programma della presidenzaresponsabilità di servire la Patria nei ran- italiana con la condotta di 16 attività delleghi della Marina Militare e nella grande 44 previste dall’Action Plan e confer-famiglia delle Forze Armate”. Così il Ge- mando la volontà italiana di svilupparenerale Claudio Graziano si è rivolto ai 203 ulteriormente il Virtual Regional Maritimeallievi dell’Accademia Navale di Livorno Traffic Centre - V-RMTCche hanno giurato fedeltà alla Repubblica, Parigi, 12 Dicembrealla presenza del Ministro della Difesa Ro-berta Pinotti e del Capo di Stato Maggiore Firmato protocollo tra i Ministeri delladella Marina. Difesa, del Lavoro e dell’IstruzioneAl termine della cerimonia, per la prima Il Sottosegretario alla Difesa Gioacchinovolta, c’è stato il defilamento degli allie- Alfano e i colleghi Luigi Bobba (Lavoro evi lungo il Viale Italia, per un abbraccio Politiche Sociali), e Gabriele Toccafondisimbolico a tutta la cittadinanza livornese (MIUR) hanno firmato un Protocollo d’in-fortemente colpita dall’alluvione del 10 tesa, al fine di promuovere una collabo-settembre. razione tra Amministrazioni dello StatoLivorno, 2 Dicembre volta a coniugare le finalità educative del sistema dell’istruzione e della formazionePresidenza italiana professionale con le esigenze del mondoall’Iniziativa5+5 Difesa produttivo, nella prospettiva di una mag-L’incontro tra il Ministro Roberta Pinotti e giore integrazione tra scuola e lavoro. Inla collega francese Florence Parly, sanci- tale ottica il Ministero della Difesa met- 105

Il Generale Graziano riceve la “Colomba della Civiltà”terà a disposizione proprie strutture, qua- Il Capo di Stato Maggiore della Difesa hali musei militari, Enti e istituti operativi e ricevuto da Gianni Letta l’opera simbolologistici che, a livello territoriale, potranno del premio ‘Le Ragioni della nuova politi-essere utilizzati per accogliere progetti di ca’, durante una cerimonia che si è svoltaalternanza scuola-lavoro. nella sede dell’Avvocatura Generale delloRoma, 13 Dicembre Stato. Il riconoscimento, istituito nel 1996 vie-Operazione Sophia: l’Italia riassume il ne consegnato annualmente con l’inten-comando del dispositivo aeronavale to di sollecitare e valorizzare tutte quelle esperienze che risultino particolarmente significative nella testimonianza dei comu- ni valori per la crescita e lo sviluppo della società. Roma, 14 DicembreIl Contrammiraglio spagnolo Javier More- Frecce Tricolori: presentata lano ha ceduto il comando della missione UE formazione 2018al Deputy Force Commander, il Contram-miraglio Giuseppe Berutti Bergotto della In occasione dell’evento è stata svelataMarina italiana. L’Italia assume il comando anche la suggestiva immagine fotograficadelle operazioni in mare da nave Etna, di-ventata oggi flagship del dispositivo aero-navale europeo. Operazione Sophia è lamissione europea contro i trafficanti di es-seri umani nel Mediterraneo centrale e haanche il compito di addestrare la GuardiaCostiera libica.Taranto, 14 Dicembre 106



scelta per il poster dell’anno 2018 che ri- Carabinieri: il Generale Giovanni Nistritrae gli MB-339 della PAN durante il sorvo- nuovo Comandantelo effettuato al termine dell’esercitazione Il piazzale della Scuola Allievi Carabinierimultinazionale ed interforze “Cinque Torri di Roma ha ospitato la cerimonia di avvi-2017” svoltasi sullo sfondo delle Dolomiti cendamento tra il Generale Tullio Del Set-bellunesi. Le Frecce Tricolori, attraverso la te e il Generale Giovanni Nistri alla guidaspettacolarità del loro volo, rappresenta-no infatti l’ideale sintesi dei valori tradizio-nali e fondanti dell’Aeronautica Militareche caratterizzano gli uomini e le donnedelle Forze armate nel loro quotidiano im-pegno al servizio del Paese.Roma, 1 GennaioLa scomparsa del Generale Castagnetti dell’Arma. Cerimonia svolta alla presenzaIl Capo di Stato Maggiore della Difesa, del Presidente del Consiglio, Paolo Gen-ha espresso alla famiglia dell’alto Ufficiale tiloni, del Ministro della Difesa, Robertaprofondo cordoglio e sentimenti di affet- Pinotti e del Capo di Stato Maggiore dellatuosa vicinanza a nome delle Forze Arma- Difesa. “Il Generale Tullio Del Sette ha gui-te e suo personale. Il Generale Castagnet- dato con straordinaria dedizione l’Armati, che era stato Capo di Stato Maggiore dei Carabinieri in questi tre anni in cui nedell’Esercito, nel corso della sua brillante è stato al comando. E’ stato un vero, inde-carriera aveva ricoperto incarichi di primo fesso servitore delle Istituzioni” ha detto ilpiano in Italia e all’Estero. “Il Generale Ca- Ministro. Al Generale Nistri il Ministro hastagnetti - ha sottolineato il Capo di Stato rivolto i suoi auguri per il nuovo incarico.Maggiore della Difesa - è stato promotore Roma, 16 Gennaiodi numerosi provvedimenti volti a ottimiz-zare l’impiego delle risorse e a dare mag- Il Generale Vecciarelli nuovo direttoregiore efficienza alla componente Operati- dell’ European Air Groupva dell’Esercito”.Velleia (Piacenza), 13 Gennaio 108



L’Air General Javier Salto, Capo di Stato Base di Luke, in Arizona, per il program-Maggiore dell’Ejercito del Aire, ha passato ma internazionale di addestramento deile consegne di Direttore dello European piloti, e cinque si trovano presso la base diAir Group al Generale di Squadra Aerea Amendola. La FACO di Cameri, inoltre, haEnzo Vecciarelli, Capo di Stato Maggiore in programma la produzione di 29 F-35Adell’Aeronautica Militare. Nell’assumere la per l’Aeronautica Militare olandese e ha lacarica di Direttore, il Generale Vecciarelli capacità di soddisfare le richieste anche diha sottolineato come ormai da vent’anni altri partner europei in futuro.l’EAG stia giocando un ruolo vitale nel Cameri (Novara), 25 Gennaiopromuovere una cooperazione militarepiù stretta con iniziative incentrate sull’in- Giurano gli allieviteroperabilità tra i suoi membri. Lo Euro- dell’Accademia Militare di Modenapean Air Group riunisce le forze aeree di Il Capo di Stato Maggiore della Difesa,sette nazioni: Belgio, Francia, Germania, Generale Claudio Graziano, ha presenzia-Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna. to al giuramento del 199° corso “Osare”High Wycombe (Regno Unito), 17 Gennaio prestato da 220 Allievi Ufficiali, 143 dell’E- sercito e 55 dell’Arma dei Carabinieri, diF35: consegnato il 1° velivolo a decollo cui 26 donne. Ventidue i frequentatoriverticale realizzato in Italia stranieri provenienti da diverse nazioni traÈ stato consegnato al Ministero della Dife- cui Afghanistan, Arabia Saudita, Perù e So-sa il primo F-35B STOVL (Short Take-Off/ malia. Tra le altre autorità militari presentiVertical Landing) Lightning II assemblato alla cerimonia, il Capo di Stato Maggioreal di fuori degli Stati Uniti. Il velivolo, de- dell’Esercito, il Capo di Stato Maggiorestinato ad equipaggiare la Marina Militare, della Marina e il Comandante Genera-è stato interamente realizzato nello stabi- le dell’Arma dei Carabinieri. Padrino dellimento FACO (Final Assembly and Check Corso è il Generale di Corpo d’ArmataOut) di Cameri. Ad oggi nove F-35A e un Rosario Aiosa, Medaglia d’Oro al Valor Mi-F-35B sono stati consegnati dalla FACO di litare. Istituita il 1° gennaio 1678, l’Accade-Cameri unico sito produttivo per l’F-35B mia Militare di Modena è l’istituto militaresituato fuori dagli USA; quattro di questi di formazione più antico del mondo.velivoli attualmente si trovano all’Air Force Modena, 26 Gennaio 110

IFI: COMPOSTI CHIMICI E POLIMERI AVANZATI PER L’INDUSTRIA DELLA DIFESA INSERTO PUBBLIREDAZIONALEI composti chimici e i polimeri utilizzati nella logistica integrata dei sistemi d’arma impiegati nel comparto dellaDifesa rappresentano una voce davvero particolare, nell’ambito della missione complessiva delle Forze Armate,essendo, per singolo asset, a basso impatto finanziario ma ad alto valore aggiunto tecnico e operativo ai finidella missione.In pratica questi composti vanno dai lubrificanti, fluidi idraulici, liquidi penetranti per i controlli nondistruttivi, i sigillanti fino ai polimeri impiegati nella verniciatura sia per la protezione dalla corrosione sia dellamimetizzazione delle piattaforme nei vari teatri operativi.La IFI Srl è una società che, operando da più di 60 anni in Italia, nel corso della propria esistenza ha sempregestito la distribuzione, e in alcuni casi anche la produzione, di composti chimici impiegati nell’ambito dellaDifesa. L’entrata in questo comparto, praticamente contestuale all’inizio della propria attività, è scaturita da unastrategia di connotazione specialistica, e ha consentito, in tutti questi decenni, la formazione di una culturaaziendale volta all’analisi normativa, tecnologica e in seguito ambientale e regolamentare nella gestione diquesti segmenti di attività.Nel corso degli ultimi anni, particolarmente influenzati da un particolare attenzione alla sostenibilità e ai nuoviregolamenti europei come il REACH (Registration, Evaluation and Authorization of Chemicals), IFI si è dedicata,grazie alle partnership con grandi gruppi mondiali della chimica, alla proposta di ammodernamento dei sistemidi verniciatura utilizzati in svariati campi della Difesa nazionale.Dall’introduzione in Marina Militare di schemi di verniciatura come Intersleek 1100SR, tale da consentire ildistacco delle biocontaminazioni marine dalla carena, senza rilascio di metalli o biocidi, con il solo effetto delmoto in acqua sopra i 3-5 nodi, fino all’eliminazione del cromo esavalente nella verniciatura della flotta deiC130J dell’Aeronautica Militare utilizzando il Metaflex SP 1050 quale preparatore superficiale acquoso esente dacromo esavalente e Aerodur 2100MgRP quale primer di protezione dalla corrosione anch’esso esente da cromoesavalente.In pratica l’obiettivo della IFI, al fine di confermarsi partner di eccellenza nel comparto dei chimici per laDifesa, soprattutto in presenza di continue contrazioni di bilancio, è stato quello di contribuire il più possibilealla riduzione delle spese ricorrenti generate dalle manutenzioni in cui fossero coinvolti i composti chimici.Di conseguenza con l’uso di Intersleek 1100SR è stato possibile allungare i tempi di carenamento per ilrispristino delle antivegetative da 36 fino a 120 mesi. Nel contempo, rispetto alle tradizionali antivegetative ditipo ablativo, è stato possibile ridurre i consumi di carburante fino al 25% con una riduzione proporzionalenell’emissione di CO21.Inoltre l’uso di vernici a finire come Interlac 1, di tipo alchidico siliconico, ma con in più, rispetto ad altreparimenti qualificate, proprietà antimacchia e a basso assorbimento di energia solare, ha consentito di ridurredrasticamente le operazioni di riverniciatura ai fini sia estetici sia di anticorrosione conferendo, contestualmenteall’uso di un primer epossidico come Intershield 300, 15 anni di protezione tecnica, in accordo alla specificaISO 12944, sull’opera morta e le sovrastrutture delle unità navali.1 Per quanto concerne una fregata tipo classe Maestrale con un’attività annua pari al 35% è possibile stimare in 10 anni unariduzione dei consumi di carburante pari a circa 6.900 tonnellate di carburante e circa 21.900 tonnellate di CO2 sempre in raffrontocon un’antivegetativa di tipo ablativo con 36 mesi di vita utile in carena. WWW.IFISRL.IT • [email protected]

RETROSPETTIVE LO SBARRAMENTO DEL CANALE D’OTRANTOLeonardo MERLINILStrategia e ingegno a Prima Guerra Mondiale costi- sul mare: tuì per tutte le nazioni in armi una novità assoluta che modi- le chiavi di volta ficò per sempre strategie e tattiche fino allora impiegate, e rappresentò l’occasio- della vittoria ne per testare nuovi mezzi e inediti stra- italiana tagemmi. Nell’immaginario collettivo lanella Grande Guerra Grande Guerra è vista come un conflitto che fu esclusivamente combattuto a ter- ra, nel fango e nelle trincee, e il ruolo della Marina è correlato esclusivamente alla ri- evocazione di singoli e straordinari eventi quali l’affondamento delle corazzate au- striache Wien e Santo Stefano a opera di Luigi Rizzo, l’affondamento della coraz- 112

zata Viribus Unitis a opera di Rossetti e Pa- le. La guerra sul mare fu vinta da chi conolucci, o tutt’al più all’eccezionale impresa lungimiranza, sagacia, astuzia, coraggio estrategica e umanitaria che fu il salvatag- soprattutto pazienza seppe impiegare algio dell’Esercito Serbo condotto dal Duca meglio i mezzi a disposizione per ottene-degli Abruzzi, passando per la famigerata re la supremazia dei mari, esercitando al“Beffa di Buccari” di Gabriele d’Annunzio meglio il Potere Marittimo o “dominio delo alle imprese di Nazario Sauro, il “vio- mare”.latore dei porti”. Al contrario, la Prima Una strategia vincenteGuerra Mondiale fu combattuta anche sul Tutto ciò si tradusse per la Regia Marinamare e anche grazie al mare, grazie alla in una lotta di logoramento, d’insidia e diMarina che fu conseguita la vittoria fina- attesa che portò la vittoria finale all’Italia Drifter britannici in porto a Brindisi 113

Lo sbarramento del Canale d’Otranto Il M.A.S. 13 in navigazione che la Grande Guerra si sia conclusa a se- guito del sopravvenuto collasso economi-che, con maggiore genialità, iniziativa, va- co di Germania e Austria-Ungheria, dopolore e tenacia, seppe compiere leggenda- 4 anni di blocco navale da parte degli ita-rie ed eroiche imprese. La tanto agognata liani in Adriatico ed in via più estensivabattaglia risolutiva che avrebbe dovuto nel Mediterraneo, e da parte britannicavendicare la disfatta di Lissa non ebbe nel Mare del Nord. Un destino inevitabile,mai luogo. La flotta degli Imperi Centrali quello degli Imperi Centrali, visto che sulfu invece sconfitta con sporadiche azio- mare si sviluppano, ora come allora, circani di naviglio sottile e mezzi insidiosi, e il 90 per cento dei traffici mercantili mon-con i dispositivi che vennero allestiti per diali, essenziali per il funzionamento del-contrastare le azioni e i movimenti nemi- le economie moderne. Come sia avvenutaci, con azioni antesignane della moderna l’interdizione dei traffici marittimi asbur-“guerra asimmetrica”. L’enorme sforzo so- gici, in Adriatico, è presto detto: tramite ilstenuto dalla Regia Marina durante il pri- dispositivo noto come lo Sbarramento delmo conflitto mondiale si può sintetizzare Canale d’Otranto. Una vittoria, in defini-in tre numeri assolutamente significati- tiva, raggiunta impedendo al nemico lavi: 86.000 missioni; due milioni di ore di circolazione del traffico commerciale viamoto effettuate; 26 milioni di miglia per- mare, negando di fatto i vitali approvvi-corse pari a 1.200 volte la circonferenzaterrestre all’equatore. Non è certo un caso 114

gionamenti, alle truppe in primis, alle in- Il sommergibile tedesco U35 ripreso a Cattarodustrie e alla popolazione in generale.La minaccia subacquea sicurare la sicurezza delle acque, sia perLa minaccia, totalmente nuova, che mag- garantire i rifornimenti alle truppe im-giormente intimoriva le marinerie di ogni piegate in Medio Oriente, in Africa, neibandiera era quella subacquea, che ob- Balcani e in Adriatico, sia per consentirebligò tutte le Marine a una rivisitazione la regolarità dei traffici commerciali viadelle strategie e delle tattiche difensive. mare. Per questo motivo l’esercizio del Po-L’attacco indiscriminato al naviglio in ge- tere Marittimo fu strettamente vincolatonere, adottato dagli U-boot tedeschi, creò al controllo delle aree e delle rotte di inte-un clima di smarrimento generale in tutti resse e alla relativa bonifica dalla minac-i naviganti, e costrinse le Marine militari cia subacquea.a impegnarsi a fondo, con ogni mezzo, per Il Canale d’Otranto fulcro della guerratentare di neutralizzare o quantomeno navale in Adriaticoostacolare la minaccia. Fin dallo scoppio delle ostilità, le basi na-In Adriatico, in particolare, la lotta anti- vali austriache nell’Adriatico rappresen-sommergibile divenne uno degli aspetti tavano per i sommergibili operanti in Me-principali. Tutte le nazioni impegnate nel diterraneo i principali punti d’appoggio,Mare Nostrum avevano la necessità di as- di raddobbo, di rifornimento e di riposo degli equipaggi. Basi sicure, difficilmente penetrabili perché protette dalla natura e 115

Lo sbarramento del Canale d’Otrantodalla conformazione morfologica delle co- ciera di blocco effettivo” con piccoli mezziste. Isole, isolotti, scogli a vigilanza di una navali mercantili, i drifters, muniti di reticosta frastagliata, con anse e piccoli fior- indicatrici per la caccia ai sommergibili,di, ricca di ripari, a differenza della costa protetti parallelamente da incrociatoriadriatica italiana costituita da centinaia e cacciatorpediniere. Alla categoria dri-di chilometri di spiaggia sabbiosa piatta e fters facevano parte un certo numero direttilinea. Bisognava impedire pertanto barche da pesca all’occorrenza requisitel’accesso di qualsiasi mezzo navale, e so- e modificate per la caccia ai sommergibi-prattutto subacqueo, nemico in Adriatico li: i drifters erano pescherecci a vapore diper due ordini di motivi: il primo per evi- 22 m, in gran parte scozzesi e adibiti allatare la minaccia sommergibilistica e quin- pesca delle aringhe, che conducevano ri-di assicurare il libero transito dei mezzi manendo ormeggiati di prora alle reti, allaalleati; il secondo per interdire i vitali ri- deriva e aiutati da una randa poppiera,fornimenti in transito nel Mediterraneo issata secondo necessità (to drift significaagli imperi centrali. In tale contesto il Ca- appunto “andare alla deriva”);nale d’Otranto costituì un aspetto deter- • i trawlers erano anch’essi pescherecci, aminante soprattutto agli effetti della lottaantisommergibile. Le Marine dell’Intesa vapore, armati con due alberi, che pra-concordarono da subito sui benefici otte- ticavano la pesca a strascico (da trawl,nibili nell’interdire l’uso delle basi orien- “rete a strascico”);tali dell’Adriatico ai sommergibili tedeschi • gli chalutier erano piccoli pescherecciattraverso qualsiasi forma di chiusura del francesi, adibiti alla pesca a strascicoCanale d’Otranto, choke point2 per il rag- nel Mare del Nord, che pur rimanendogiungimento delle superprotette basi dal- di proprietà francese, durante la guer-mate e dell’Istria. Il blocco del Canale d’O- ra batterono bandiera italiana (chalut intranto - sbocco dell’Adriatico verso il mare francese significa “sciabica”).aperto, ampio circa 40 miglia, con un asse Con un equipaggio di 11 pescatori (com-longitudinale orientato in direzione nord- preso lo skipper) convertiti mirabilmen-sud caratterizzato da forti venti, tempeste te in perfetti marinai da guerra tramitee intense correnti - avrebbe pertanto li- un breve ma intenso addestramento allemitato notevolmente l’attività subacquea armi effettuato proprio in Italia, i driftersavversaria, ma le difficoltà che si sarebbe- avevano il compito di individuare il tran-ro dovute superare non sarebbero state di sito dei sommergibili nemici attraversopoco conto. le reti trainate (successivamente ancheIl dispositivo di blocco attraverso gli idrofoni), avvisare le naviFin dall’inizio della guerra, dal 26 settem- militari in crociera e possibilmente con-bre 1915, venne messa in atto una “cro- durre un primo attacco col piccolo can- none prodiero da 47/50 mm (o 57/43 mm 116

Il cacciatorpediniere francese Bissontipo 1887) o le bombe antisommergibile di profondità se in immersione5. Inoltre, ve-cui furono dotati.3 Le reti indicatrici era- nivano allertati via radio gli incrociatorino lunghe 1000 yard (10 elementi da 100 e i cacciatorpediniere di protezione cheyard o 4 elementi da 250 yard ciascuno), avrebbero dovuto partecipare alle azionialte 60, 84 o 120 ft e costituite da maglie di neutralizzazione e distruzione del som-di cavo d’acciaio molto sottile di circa 4 m2. mergibile nemico.Con un complesso di galleggianti e pesi L’incremento delle azioni di bloccoposizionati rispettivamente nelle ralin- Seppure ingegnoso e teoricamente validoghe4 superiore e inferiore, le reti, rimor- il dispositivo dei drifter non conseguì i ri-chiate a bassa velocità, si mantenevano sultati sperati, per la scarsità del numeroin immersione durante la “caccia” ai som- dei mezzi cooperanti. A fine aprile 1916mergibili. Mediante una boa luminosa erano costituite tre fasce di pattugliamen-indicatrice che, qualora la rete fosse stata to del Canale d’Otranto:investita e trascinata da un sommergibile • la prima, congiungente l’isola di Fano ainnescava l’accensione, i drifter venivanoallertati della presenza di una minaccia est e la costa fra Otranto e Santa Mariasubacquea che prontamente attaccavano, di Leuca a ovest, era assegnata alla flot-come visto, col cannone o con le bombe di ta dei drifters; • la seconda, a nord della precedente, era 117

Lo sbarramento del Canale d’Otranto assegnata a ML6 britanniche e a torpe- che la protezione su una così larga zona diniere italiane con lo scopo di indurre i di mare, soprattutto nelle ore notturne, sommergibili nemici a immergersi mol- non era affatto efficace. Nel luglio 1917 i to prima della zona assegnata ai drifters drifters furono dotati di idrofoni,9 per una in modo da non offrire loro riferimenti; più agevole individuazione dei sommergi-• la terza a sud delle prime due linee era bili avversari, ma lo sbarramento mobile assegnata a unità francesi. non aveva fino a quel momento portato iSuccessivamente, a ottobre 1916, fu co- risultati sperati.stituito uno sbarramento mobile su più Lo sbarramento fissolinee, in modo da coprire una zona che Così, nel novembre 1917 si iniziò a di-superasse l’autonomia in immersione dei scutere per la prima volta di un possibilesommergibili nemici. Teoricamente il pia- sbarramento fisso, con la convinzione cheno era ineccepibile, ma sul lato pratico si soltanto un tale sistema potesse efficace-ebbero insormontabili difficoltà dovute mente interdire il passaggio dei sommer-sempre alla scarsità e al tipo dei mezzi gibili nemici. Infatti, già verso la fine deldisponibili. Lo sbarramento mobile in de- 1916, il vice Ammiraglio italiano Vittoriofinitiva non portò ad alcun miglioramen- Cerri,10 coadiuvato dal Capitano di Vascel-to sebbene fossero state prese ulteriori lo Venceslao Piazza e dal Capitano di Fre-iniziative speciali complementari di sup- gata Luigi Navone, aveva ideato e testatoporto quali la costituzione di una stazio- proficuamente un sistema di reti per altine d’aviazione di vigilanza asservita a un fondali, a 10 m di profondità e quindi nonsistema di comunicazioni, inserito in una visibile in superficie. Contestualmente inrete radiotelegrafica dedicata.7 Francia veniva ideata una rete esplosiva,Azioni del nemico contro il blocco idonea allo scopo. Nell’aprile 1917 i tecniciLa continua attenzione sul Canale d’O- delle Marine italiana e francese ebbero untranto infastidì non poco le Marine degli positivo scambio di vedute individuandoImperi Centrali, tanto che il 15 maggio un sistema composto dalla rete italiana,1917 si concretizzò un’incursione austria- che offriva il duplice vantaggio della invi-ca che non portò a un vero e proprio sibilità e della resistenza al moto ondoso,scontro navale, ma solamente a scara- con l’applicazione del sistema esplosivomucce e ingaggi a distanza. Sebbene la francese. Fu così definito il progetto ita-flotta dell’Intesa rispose prontamente lo-francese dello sbarramento di Otranto,all’attacco, molti drifters vennero distrut- che si estendeva per ben 66 km, poco piùti, e benché fosse in atto l’usuale crociera di 35 miglia nautiche. Su tale sistema le treprotettiva, questa non poté impedire che Marine interessate11 presero accordi diret-il nemico conseguisse, anche se parzial- ti per la fornitura del materiale, anche semente, il suo obiettivo.8 Tutto ciò dimostrò l’Ammiragliato britannico diede il suo de- 118

L’esploratore a.u. Helgoland, protagonista dell’attacco ai drifter del 15 maggio 1917finitivo assenso solo dopo aver constatato In definitiva, “lo sbarramento italo-fran-che la propria soluzione – individuata con cese12 era costituito da 30 spezzoni di reteboe alla superficie, di ideazione inglese – leggera, ciascuno lungo 2,2 km e steso finovenne definitivamente spazzata via da a 50 m di profondità, per un totale di 66una delle tante tempeste che imperversa- km di lunghezza con una superficie retaleno nel Canale d’Otranto. Già nel dicembre di 3 300 000 m2. La parte superiore era po-1917 erano pronti gli elementi per 22 km sizionata a una profondità di circa 10 m daldi sbarramento invisibile. Nel febbraio pelo dell’acqua. Per il suo mantenimento in1918 fu ostruito il passaggio tra Fano e Sa- posizione furono utilizzate bocce di vetro, boemotraki e Corfù (14 km), mentre la posa metalliche, contrappesi e ancore in cemento. Ildel tratto principale fu compiuta nel pe- singolo spezzone era l’insieme di 24 elementiriodo dal 22 aprile al 30 settembre. In 141 di rete sostenute da boe metalliche e ancorate,giorni due vedette italiane e due francesi a mezzo di cavo in acciaio di 5 cm, a doppie an-ultimarono completamente il lavoro che core di calcestruzzo. Gli spezzoni erano sud-consistette nell’ancoraggio di 429 boe, me- divisi a seconda della profondità. Per fondalidiante 180 km di cavo d’acciaio e nella ste- superiori ai 50 m vi era un doppio ancoraggio,sura di 66 km di rete con 1200 torpedini. e l’armamento offensivo era costituito da due 119

Lo sbarramento del Canale d’OtrantoLo sbarramento fisso del Canale d’Otrantomine De Quillacq a spinta negativa. Per fonda- nitensi (economici battelli antisommergibileli inferiori ai 50 m l’ancoraggio era sistemato di 34 m, costruiti in legno). Venti sommergi-lungo il cavo inferiore della rete e l’armamen- bili alleati dovevano mantenere un servizioto offensivo era costituito da due mine De di agguato al Nord e le stazioni di aviazioneQuillacq a spinta positiva. Gli spezzoni non di Varano, Valona, Brindisi (italiane), Otran-erano collegati fra loro ma posizionati sfalsati to (anglo-italiana), Corfù (francese) dovevanocon leggera sovrapposizione dei lati esterni”.13 compiere ripetuti raid offensivi contro la baseLa spesa totale di 3 238 345 Lit fu divisa in par- di Cattaro.ti uguali fra Italia, Francia e Gran Bretagna. Lo L’epilogosbarramento fisso non escluse quello mobile. Nel periodo aprile-novembre 1918 si ebberoInfatti, furono definitivamente destinati 40 227 contatti dovuti a sommergibili avversaricacciatorpediniere britannici e 12 francesi, 8 con 86 attacchi, 2 affondamenti accertati esloops, 48 trawlers, 76 drifters, 36 MAS, ai quali 16 probabili danneggiamenti. Inoltre, se l’im-poi si aggiunse una flottiglia di chasers statu- presa di Premuda14 fu decisiva ai fini della 120

Sub Chaser statunitensi alla fondavittoria finale, essa ebbe favorevole genesi subacquea tedesca. Ora come allora, “Do-proprio dallo sbarramento di Otranto, che le minio del mare non può significare altro checorazzate austro-ungariche si accingevano garanzia di libertà di uso del mare; libertà enuovamente ad attaccare. “I risultati ottenuti garanzia generalmente non assolute, ma re-... si manifestavano già molto soddisfacenti ... lative. Possiede il libero uso del mare quelloSi può quindi affermare che l’opera compiu- dei belligeranti che può valersi delle vie ma-ta appare veramente notevole ed è titolo di rittime in modo sufficiente per conseguire igrande merito ... e risolto con geniale soluzio- propri obiettivi essenziali. Avere il dominione un problema il quale a priori presentava del mare significa più che libero uso: ossia po-difficoltà tecnicamente insormontabili”.15 Il tersi valere del mare e avere tolto al nemicoPotere Marittimo, il dominio dell’Adriati- la possibilità di valersi delle vie marittime perco, fu anche raggiunto con la sagacia e la il conseguimento dei suoi obiettivi essenziali,lungimiranza di chi ideò e mise in pratica e avergli tolto la possibilità di contrastare inun sistema che rese inefficace la minaccia modo decisivo la libertà di movimento”.16 121

Lo sbarramento del Canale d’Otranto1. Battaglia di Lissa (20 luglio 1866). Terza Guerra d’Indipendenza contro l’Austria, consultabile al link:http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/storianavale/Pagine/lissa.aspx.2. Passaggio marittimo strategico, quale uno stretto o un canale.3. S.J. Buchet, F. Poggi, “Gli sbarramenti del Canale d’Otranto durante il primo conflitto mondiale”,Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare, Roma, settembre 2008.4. Detta anche relinga o gratile, nella vela vocabolo originariamente utilizzato per indicare il cavocucito intorno alla vela per rinforzo, oggigiorno per indicare il lato di inferitura di una vela. In questacircostanza il termine è mutuato per indicare un “cavo pilota” (superiore ed inferiore) al quale sonocollegate le maglie della rete.5. S.J. Buchet, F. Poggi, “Gli sbarramenti ..., cit.6. Motor Launches, unità sottili di oltre 20 m equipaggiate di cannone a prora.7. Che avrebbe dovuto assicurare una più efficiente catena di allertamento dei comandi a terra e quin-di delle unità pronte a muovere in porto.8. Le perdite austriache furono di 15 morti e 54 feriti, il Novara gravemente danneggiato (rientrò a ri-morchio del St. Georg), l’Helgoland e il Saida danneggiati nello scafo e nelle sovrastrutture. Le perditealleate furono di 15 morti e 7 feriti, il Dartmouth, silurato, rientrò a rimorchio, e l’Aquila, che durantelo scontro diede prova di ardimento e sprezzo del pericolo, ebbe colpito l’evaporatore. Inoltre, il cac-ciatorpediniere francese Boutefeu uscito nel pomeriggio per prestare assistenza al silurato Dartmouth,sulla rotta di sicurezza per l’uscita da Brindisi urtò una mina (posizionata dai sommergibili nemici) eaffondò, riportando anche la perdita di 11 membri dell’equipaggio e il ferimento di altri 17.9. Strumento adibito all’intercettazione (ricezione ed eventuale individuazione della direzione di prove-nienza) di segnali subacquei (suoni, rumori, ecc.).10. L’ammiraglio Vittorio Cerri Moncalvo − (AL) 14.12.1857- Laigueglia (SV) 14.08.1938 − fu un alto uffi-ciale che ricoprì diversi prestigiosi incarichi nella Regia Marina dei primi anni del ’900. Fra le onorificen-ze ricevute ricordiamo quella di Cavaliere di gran Croce della Corona d’Italia per “distinti servizi residurante la campagna di guerra 1915-1916”, motu proprio di S.M. il Re, per decreto 29 dicembre 1916.Dal fondo Biografie ufficiali (b. 2, f. 41) dell’archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare.11. Italia, Francia e Gran Bretagna.12. Recepiva gli studi e i progetti italiani dell’ammiraglio Cerri e dei suoi collaboratori Piazza e Navone,con quelli francesi del comandante A. de Quillacq.13. S.J. Buchet, F. Poggi, “Gli sbarramenti ... ”, cit.14. All’alba del 10 giugno 1918, il comandante Luigi Rizzo, mentre è all’agguato con i M.A.S. 15 e 21(guardiamarina Giuseppe Aonzo), al largo dell’isola di Premuda, avvista una formazione austriaca diret-ta verso Otranto allo scopo di distruggere lo sbarramento. Con un attacco improvviso Rizzo si porta abreve distanza dalla corazzata Szent Istvan (Santo Stefano) e l’affonda. Ancora oggi la festa della Mari-na si celebra il 10 giugno di ogni anno per ricordare l’Impresa di Premuda. Il M.A.S.15 è conservato aRoma, al Vittoriano. (http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/storianavale/Pagine/grandeguerra.aspx).15. Ufficio di Stato Maggiore della R. Marina (Ufficio Storico), Cronistoria documentata della guerramarittima italo-austriaca. Preparazione dei mezzi e loro impiego, fascicolo V, Roma.16. R. Bernotti, La Guerra Marittima. Studio critico sull’impiego dei mezzi nella guerra mondiale, vol. I,Firenze, Carpignani & Zipoli, 1925, p. 217. 122

inserto pubbliredazionaleLa tecnologia Sharp al servizio dell’Esercito ItalianoCon i più sofisticatiprodotti top di gammatra cui la stampantemultifunzione ei mega tablet Big Pad Sharp è entrata ormai da diverso tempo nel settore della difesa e dell’Esercito Italiano, grazie alla sua tecnologia d’avanguardia. L’azienda leader nelle alte tecnologie, infatti, ha messo a disposizione del Ministero della Difesa e dell’E- sercito i più sofisticati prodotti top di gamma. Sono stati proprio alcuni reparti a suggerire alla multinazionale di studiare delle soluzioni sempre più adatte alle incalzanti esigenze di dotarsi di tecnologia di alto livello, trasportabili e utilizza- bili in tempi strettissimi per l’addestramento sul campo. Proprio per soddisfare queste richieste è nata in casa Sharp una linea di prodotti interamente dedicata all’Esercito Italiano. La linea offre un trasporto semplice e sicuro, plug & play per consentire l’immediato utilizzo dei dispositivi, criteri di sicurezza adeguati, flessibilità software per la personalizzazione dell’utilizzo. Assieme alla MFP do- tata di un Data Security Kit l’interazione tra i dispositivi visual, scan e print offre un ufficio campale che può essere allestito in pochi minuti. Dalle lavagne interattive Big Pad alla stampante Multifunzione, queste le solu- zioni messe a servizio del Ministero della Difesa, dotate di particolari contenitori motorizzati che rendono i prodotti facilmente trasportabili e velocemente utiliz- zabili. In particolare si tratta del FieldPAD e del BattlePAD per quanto riguarda i monitor e del BattlePRINT per quanto riguarda le multifunzioni. Il FieldPAD da 40’, FullHD è dotato di tecnologia capacitiva, pronto all’uso orizzontale quando necessario per consultare le cartografie e a quello verticale per sessioni di formazione, briefing o videoconferenze. Dotato anche di modulo wireless inte- grato permette la condivisione sicura dei documenti con smartphone e tablet. Il BattlePAD con schermo interattivo da 70” è la soluzione ottimale per le sale operative mobili, è stato utilizzato durante l’esercitazione militare “Una Acies” rivelandosi utile per l’addestramento, il briefing, lo sviluppo della cartografia e la videoconferenza. Il BattlePRINT stampante multifunzione con rotelle, da 30 pagine al minuto (formato A4 e A3), ha una dotazione software ai massimi livelli per garantire connettività avanzata anche in modalità WiFi; la risoluzione di stampa fino a 1200 dpi permette di realizzare stampe di elevatissima qualità e anche lo scanner consente la digitalizzazione di grandi documenti nei più comuni formati senza perdere alcun dettaglio. SHARP ELECTRONICS (ITALIA) S.P.A. - VIA LAMPEDUSA, 13 - 20141 MILANO

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Hanno contribuito:Mario Renna Tenente Colonnello, è il direttore di Electoral Advisor per le operazioni di peace-kee-di Informazioni della Difesa. Ha ricoperto diversi ping delle Nazioni Unite in Africa e di Political Af-incarichi di comando e di staff nella Brigata Alpina fairs Officer per le Delegazioni della CommissioneTaurinense, di cui è stato portavoce in Italia e Europea. Ha prestato inoltre consulenze in qualitàall’estero per nove anni. Laureatosi a Torino in di esperta in Good Governance e processi di demo-Ingegneria e in Scienze Strategiche, ha conseguito cratizzazione per il Ministero degli Affari esteri.un master in giornalismo all’università di Ferrarae uno in Post-war recovery studies a York (Regno Francesco Lombardi Generale di Brigata, è laurea-Unito). È Dottore di ricerca in Scienze strategiche. to in Scienze Politiche e in Scienze Strategiche e ma-Ha al suo attivo missioni internazionali con la stervin International Security Advanced Studies.NATO nei Balcani e in Afghanistan e con l’UE in Ha frequentato corsi di gestione/management e diCentrafrica. giornalismo. Da vice direttore del Centro Militare di Studi Strategici (CeMISS) e da comandante di sezio-Emiliano Biasco Tenente Colonnello dell’Aeronau- ne all’Istituto Superiore di Studi Militari Interforzetica Militare, attualmente è Capo Sezione Pubblica (ISSMI) ha iniziato a sviluppare analisi e divulga-Informazione presso lo Stato Maggiore della Dife- zione su tematiche strategiche.sa. Ha partecipato con l’incarico di ufficiale addettoalla Pubblica Informazione in seno alla missione Andrea Cinelli Maggiore dell’Aeronautica, è Capodella NATO ISAF in Afghanistan, all’operazione sezione presso l’Ufficio Corsi del Reparto Adde-Unified Protector e a numerose esercitazioni inter- strativo Controllo Spazio Aereo. In possesso di unanazionali in Italia e all’estero. laurea in Scienze Politiche e di numerose qualifiche nel campo del controllo del traffico e della difesaAntonio Morlupi 1° Luogotenente della Marina aerea, oltre che nella verifica degli armamenti eMilitare,laureato in Scienze Politiche e Relazioni controproliferazione, ha ricoperto diversi incarichiInternazionalo, fotografo presso l’Ufficio Pubblica presso il 34° Gruppo Radar e il 37° Stormo CacciaInformazione dello Stato Maggiore della Difesa è Intercettori. Ha partecipato alla missione NATO inautore di numerosi filmati promozionali per le For- Kosovo e all’operazione Unified Protector in Libia.ze Armate. È stato impiegato nei teatri operativi enel 2015 ha vinto il terzo premio categoria Sport Leonardo Merlini Capitano di Fregata ha fre-al Festival Internazionale Orvieto Fotografia ed ha quentato i corsi normali presso l’Accademia Navalepartecipato al festival internazionale della fotogra- di Livorno dal 1982 al 1986 e ha svolto per circafia di Lishui in Cina. 15 anni servizio a bordo delle navi, ricoprendo tra l’altro gli incarichi di comandante del MTC Tremiti,Alessandra Dardes Laureata in Scienze Politiche e delle Corvette Airone e Fenice. Iscritto all’Ordi-a Padova, ha frequentato diversi corsi post-laure- ne dei Giornalisti, è attualmente Capo dell’Ufficioam sulla cooperazione allo sviluppo e le funzioni Storico della Marina e collabora con diverse testateinternazionali presso la stessa Università, oltre a quali la Rivista Marittima. Nel 2015 ha pubblicato ilcorsi sulla comunicazione pubblica e istituzionale a libro Navi al fronte. La Marina italiana e la GrandeRoma. Nel 2016 ha seguito l’Autumn School “Il Ter- Guerra, edito da Mattioli 1885.rorismo e le sue mutazioni geopolitiche” organiz-zato da SIOI e Nato Defence College Foundation. Roberto Impegno Tenente Colonnello dell’Ae-Giornalista pubblicista dal 2008, dal 2010 lavora ronautica, è Capo Sezione Iniziativa 5+5 del IIIcome collaboratrice parlamentare presso la Camera Reparto di SMD. Laureato in Scienze Internazionalidei deputati, dove attualmente segue i lavori della e Diplomatiche, Scienze Aeronautiche e Ingegne-Commissione Difesa. ria Meccanica, ha inoltre conseguito due Master. Docente di Organizzazioni Internazionali pressoGiovanna Legname Tenente della Riserva Sele- l’Accademia Aeronautica è autore di diverse pub-zionata dell’Esercito, è laureata in Scienze Politiche blicazioni. Ha ricoperto incarichi di comando e diInternazionali ed è politologa e analista dell’area staff in Italia e all’estero ed è insignito della Meda-mediorientale. Ha lavorato con numerose ONG e glia di Merito della NATO, massimo riconoscimentoorganizzazioni internazionali, svolgendo incarichi dell’Organizzazione. 127

inserto pubbliredazionale Nemea, l’Italia ai raggi XL’azienda, fondata nel 2002 a Sanremo, è specializzata nel fornire soluzioni, servizi e applicazioni Gis in grado di monitorare il territorio.Oggi è forte in espansione e ha da poco aperto una nuova sede ad Alghero Intervista al CEO di Nemea Sistemi Michele P. BoellaNemea è un acronimo che sta per National marine electronics association, costiera/fluviale, l’individuazione di sedimenti in alveo, la mappatura dell’e-e rappresenta uno standard di comunicazione dati utilizzato soprattutto in dilizia “spontanea”. Nella PA i nostri servizi passano dalla pubblicazionenautica e nella comunicazioni satellitari Gps. Nemea, invece, nella mitologia via WebGIS degli strumenti urbanistici, vincolistica e catasto, volta a forniregreca era una foresta sacra agli dei, dove viveva un leone poi sconfitto servizi di consultazione immediata al cittadino e al professionista, passan-dall’eroe Ercole in una delle celebri “dodici fatiche”. Da questa curiosa do poi dalla Protezione Civile per la quale, a livello comunale, forniamo unaassonanza tra le due parole nasce il nome dell’azienda Nemea Sistemi, soluzione che unisce il WebGIS e le app per smartphone e che consentespecializzata nel fornire soluzioni, servizi e applicazioni Gis (Geographic di inviare allerte meteo verticali sui singoli dispositivi; senza dimenticareinformation system). Fondata nel 2002 a Sanremo, dove ha la sede legale, la mappatura delle reti di illuminazione pubblica o altre infrastrutture. Traoggi l’azienda conta 12 addetti ma si sta rapidamente espandendo e da l’altro siamo anche una delle poche aziende italiane consigliate dal Mini-qualche anno ha aperto una seconda sede operativa ad Alghero. Il socio stero delle Infrastrutture agli operatori di rete che devono comunicare lafondatore della società, nonché attuale CEO, Michele Boella, ci illustra quali consistenza delle loro reti e infrastrutture al SINFI (Sistema informativo na-sono le prospettive presenti e future dell’azienda. zionale federato delle infrastrutture). Infine, da quattro anni siamo ancheBoella, quali sono i servizi che la sua azienda fornisce? soci del distretto aerospaziale della Sardegna, nel quale siamo caratteriz-Per noi, in NeMeA, tutto quello che deve essere difeso o migliorato deve zati dalle nostre competenze nel remote sensing ed earth observation.innanzitutto essere compreso: è per questo che dal 2002 forniamo solu- Per le vostre soluzioni si tratta quindi di una serie di appli-zioni Gis ad aziende utility e, dal 2009, a seguito di alcuni progetti di riuso cazioni importanti. Quali sono i principali progetti che aveteche consentono di fruire di dati geografici aggiornati e certificati (ad es. portato avanti nell’ultimo periodo?SIGMATER per il dato catastale cartografico), forniamo anche servizi Gis Due anni fa ci siamo aggiudicati il bando OpenCall per le Pmi indetto daalla pubblica amministrazione locale e, ad oggi, serviamo circa 500 co- Asi e abbiamo coinvolto come soggetto finale il comune di Ventimiglia permuni, oltre a 100 utility. Grazie alla fornitura di dati provenienti da satelliti la realizzazione di uno strumento di monitoraggio del territorio estre-COSMO-SkyMed dotati di RADAR/SAR, di proprietà dell’Agenzia Spaziale mamente innovativo. Si tratta in particolare di un sistema che permetteItaliana, siamo infatti in grado di aiutare la PA, per esempio, a svolgere il controllo dell’intero spazio comunale che, grazie ai dati RADAR/SARattività di monitoraggio del territorio sia da un punto di vista ambientale che interpretati da NeMeA, consente una visione near real time del litorale,urbanistico fornendo applicazioni pratiche come il monitoraggio della linea dei sedimenti in alveo con frequenze di acquisizione satellitari settimanali. In questo modo è possibile preservare la sicurezza ambientale attra-1) Radar SAR acquisition from CosmoSkymed verso un pieno controllo geomorfologico delle linee di costa, dei corsi d’acqua e dei fenomeni franosi. Inoltre, è possibile effettuare campagne 2) Vector layer creation di osservazione per individuare sul territorio la cosiddetta “edilizia spon- tanea”. Sempre a proposito di questo fenomeno, in questi giorni ci siamo2) Vector layer creation aggiudicati anche un altro bando della regione Sardegna. In questo caso 1) Hydra acquisition lavoreremo allo sviluppo di un algoritmo in grado di calcolare di quanto si innalza un edificio rispetto a una acquisizione da satellite precedente, per esempio a causa della costruzione di piani ulteriori, oppure di quanto si abbassa per colpa di fenomeni franosi o subsidenza. Progetti all’avanguardia che possono essere di grande aiuto alla pubblica amministrazione ma non solo. Per il prossimo futuro, invece, quali altri applicazioni state implementando? Attualmente stiamo sviluppando un progetto in collaborazione con Tim e Olivetti. In particolare utilizziamo i big data delle schede Sim dei cellulari e li rendiamo disponibili per la pubblica amministrazione e per i privati così di consentire loro di dimensionare e percepire in maniera opportuna le presenze sul territorio. Gli stessi dati li usiamo per consentire ai turisti di ottenere informazioni verticali sull’offerta presente e fruirne (ad es. la presenza di un B&B, di una pista ciclabile, di un sito di osservazione Pelagos, ecc.). Siamo inoltre da sempre attenti alle tematiche ambientali. Per questo da diversi anni abbiamo sviluppato alcuni droni acquatici in grado di acquisire informazioni relative al fondale marino e lacustre, che consentono di verificare l’effetto delle azioni antropiche. Grazie ai dati sonar e GPS con precisione centimetrica possiamo quindi monitorare il cambiamento sotto la superficie dell’acqua. Un servizio utile tanto alla PA, quanto a porti e studi di ingegneria. Via Aurelia 95A, 18038 Sanremo, Liguria - Via Ardoino 3, 07041 Alghero, Sardegna - Italy



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