La prima e l’ultima motovedetta della classe 300 (dedicate al soccorso)raccontate, in un originale faccia a faccia, da due dei rispettivi comandanti. Mezzi Navali 49
300 VS 300 di Massimo Maccheroni Nel 1962 l’Italia ratifica la convenzio- ne internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare SOLAS 60 (Safety Of Life At Sea) che impegna i Paesi contraenti a disporre di un ser- vizio dedicato per il SAR Marittimo, e affida questo compito alle Capitanerie di porto. All’epoca i mezzi navali del Corpo erano pochi – una ventina di motovedette della classe 200 “Caterina”, qualche gommone e poco altro – occor- reva quindi dotarsi di nuove unità, pos- sibilmente studiate appositamente per il soccorso. La scelta cadde su una barca inglese, inaffondabile e molto stabile, realizzata dai Cantieri navali Graves & Guttridge e progettata dall’architetto navale James Barnett dal quale prese il nome. Di questa nuova classe – denomi- nata 300 - ne furono acquistate sette la prima, la CP 301 “Barnett” fu assegna- ta alla Capitaneria di Civitavecchia nel 1964. A oltre 50 anni di distanza, che in quest’era tecnologica sono un tempo in- finito, le motovedette della nuova classe 300 – motovedette ogni tempo inaffon- dabili e autoradrizzanti, protagoniste di centinaia di soccorsi nel Canale di Sicilia - rappresentano la punta di diamante dei mezzi navali in dotazione alla Guardia Costiera. Ma quali sono le differenze e i punti di contatto tra la vecchia e la nuova 300? A spiegarcelo in un originale faccia a faccia due comandanti delle rispettive unità, il Capitano di Fregata in pensione Pasquale Marino (M, n.d.t.) e il primo Maresciallo Daniel Perilli (P, n.d.t.).50 Notiziario della Guardia Costiera
Iniziamo l’intervista chiedendovi di presentarvi In apertura la motovedetta CP 301 Barnett e M. Sono il Capitano di fregata Pasquale Marino in pensione la nuova classe 300 “Ammiraglio Francese”dopo 44 anni di servizio nelle Capitanerie di porto. Ho iniziato la unità d’altura studiata percarriera da marinaio semplice e tra i molti incarichi svolti ho avuto il soccorso, inaffondabile eil privilegio di comandare per oltre 10 anni la motovedetta CP 301 autoraddrizzante.della classe Barnett A pag. 50 dall’alto in basso: il Capitano di Fregata in P. Sono il Primo Maresciallo Daniel Perilli, ho trent’anni di pensione Pasquale Marino e il Primo Maresciallo Danielservizio dei quali 22 prestati a bordo di motovedette. Attualmente Perilli, comandanti dellesono il comandante della CP 305, classe Ammiraglio Francese, uni- due motovedette oggettotà d’altura ogni tempo della Guardia Costiera di quest’articolo. A lato la nuova motovedetta 300 in navigazione nel porto di Civitavecchia.Quando avete preso il comando delle vostre 300? Opening page: Barnett patrol boat CP 301 and the M. Ricordo che era il 1984. All’epoca avevo il grado di Mare- new class 300 “Ammiraglio Francese”, offshore unitsciallo e sino a quel momento ero stato imbarcato su diversi mezzi designed for rescue,navali – Michele Fiorillo, CP 245 supersperanza e anche sulla CP unsinkable and self-righting.301 “Barnett” - in qualità di direttore di macchina Page 50, top to bottom: Cdr. (retired) Pasquale Marino P. Mi è stato affidato il comando di questa nuova unità and Chief Petty Officer Daniel Perilli, commandingnell’aprile del 2010 mentre ero già comandante di una motovedetta officers of the two patrolSAR (Search and Rescue) classe 800, unità con caratteristiche boats described in the article.tecniche simili alla classe 300 ma di dimensioni più piccole e minor Alongside the new class 300capacità operativa. patrol boat in the harbour of Civitavecchia. Mezzi Navali 51
300 VS 300 In 1962 Italy ratified the Interna- tional Convention for the Safety of Life at Sea “SOLAS 60”, which commits signatory States to carry out the search and rescue service at sea, and entrusts this task in Italy to the Italian Coast Guard – Har- bour Masters’ Corps. At the time, the Corps’ vessels were few - twenty patrol boats of class 200 “Catherine”, some coastal rhibs and little else - so it was necessary to build new units, possibly specially designed for search and rescue. The choice fell on a British boat, unsinkable and very stable, built by Shipyards Graves & Guttridge and designed by naval ar- chitect James Barnett, from which it took its name. Of this new class - called 300 - were bought nine vessels and the first, the CP 301 “Barnett”, was assigned to the Harbour Mas- ter Office of Civitavecchia in 1964. More than 50 years away, which in this era technology is an infinite time, patrol boats of the new class 300 - patrol boats “all weather” edge of the vessels assigned to the Coast Guard. But what are the differences and the points of contact between the old and the new 300 class? To explain it, in an original face to face, two commanders of their units, Commander (r) Pasquale Mari- no and Master Chief Petty Officer Daniel Perilli.52 Notiziario della Guardia Costiera
Le vostre reazioni all’annuncio del nuovo incarico? Nella pagina a fianco un momento della consegna nel M. Fui chiamato dal Comandante in seconda di Civitavecchia, porto di Civitavecchia, nel 1965, della CP 301 Barnett,che mi comunicò di essere stato scelto come nuovo comandante prima unità inaffondabiledella CP 301. Lì per lì rimasi sorpreso perché la mia esperienza delle Capitanerie di porto.a bordo era di direttore di macchina, con una forma mentis e una In questa pagina da sinistracompetenza specifica sulla parte tecnica dei mezzi navali. Con le a destra la CP 301 e la CPdovute parole lo feci notare al Comandante che rimase comunque 305 agli ormeggi dopo unasulla sua decisione. Mi dovevo adeguare al cambiamento e comin- nevicata.ciare a pensare da comandante. P. La prima reazione fu un mix di emozione e felicità. Cono- Opposite page: 1965, the delivery in the harbour ofscevo solo di fama la nuova unità, da poco entrata in servizio, ma Civitavecchia of Barnettessendo questa un’evoluzione della classe 800 ero sicuro delle sue patrol boat CP 301, firstprestazioni e della sua affidabilità unsinkable unit of the Coast Guard. This page, left toLe prime sensazioni giunti a bordo? right: patrol boats CP 301 and CP 305 to the moorings M. Già conoscevo bene le caratteristiche della barca essendone after a snowfall.stato direttore di macchina, la sua velocità, le sue capacità evolutive.Per me tutto si concentrava sul nuovo ruolo che dovevo svolgere.Sino a quel momento ero stato responsabile del buon funzionamen-to del mezzo ora, come comandante, oltre al mezzo dipendeva dame l’incolumità e la buona armonia del personale di bordo. P. Mi resi subito conto che l’unità, rispetto a quelle che avevoprecedentemente condotto, compresa la classe 800, era completa-mente diversa. Più grande con apparati e dotazioni molto più nu-merosi, performanti e complicati. Non mi preoccupava la sua con-duzione ma la gestione al meglio della parte tecnologica. Non hoperso tempo e ho cominciato sin da quel primo giorno a imprati-chirmi e a documentarmi su questa nuova realtà. Mezzi Navali 53
La CP 305 e il suo Potete descriverci le rispettive motovedette? equipaggio impegnato inun soccorso a migranti nelle M. La prima 300 era lunga 16 metri, larga circa quattro, eraacque del Canale di Sicilia. equipaggiata con due motori Ford (in seguito sostituiti da due Patrol boat CP 305 and Fiat Aifo). Aveva quindi due eliche ma un unico timone e ciò,its crew engaged in a rescue specialmente in presenza di vento, rendeva più difficoltose le ma-operation of migrants in the novre d’ormeggio. La motovedetta era priva di cucina e di bagno una mancanza che creava qualche problema all’equipaggio quando Strait of Sicily la permanenza in mare si protraeva. Il progetto originale di James Barnett, anche se costantemente aggiornato, risaliva agli anni Venti, e la motovedetta era stata concepita come mezzo di soccorso che, all’occorrenza, veniva fatto calare in mare da degli scivoli e solo in quel momento l’equipaggio saliva a bordo, giusto per il tempo ne- cessario al salvataggio. Un’unità studiata quindi per permanere in mare lo stretto necessario nonostante che la sua inaffondabilità - al di sotto del piano di calpestio vi erano, per tutta la lunghezza del mezzo, casse di polistirolo espanso – la ponesse al vertice dei mezzi navali dedicati al soccorso. Nel pozzetto di poppa esisteva un canale d’ispezione delle eliche con un tappo. In caso di necessità, nel corso della navigazione, bastava levare i tappo e il tutto si trasformava in un gabinetto di fortuna!54 Notiziario della Guardia Costiera
P. La nuove classe 300 “Ammiraglio Francese”, costruita dai La cp 301 Barnett fotografata insieme a uncantieri Codecasadue di Viareggio, è lunga 19 metri e larga 6 . La altro mezzo “storico” dellepropulsione è assicurata da due motori entrobordo Man accoppiati Capitaneri di porto: laa due idrogetti KaNeWa. L’unità è inaffondabile e auto raddrizzan- “seppietta” in dotazionete, caratteristiche che la fanno idonea ad operare in qualsiasi con- della Motovedetta “Micheledizione meteo-marina. Personalmente ho avuto modo di testarla Fiorillo” con la nuova livreacon onde alte 15 metri e vento costante a 56 nodi senza evidenti di Guardia Costiera.problemi. Oltre ad essere inaffondabile la motovedetta è partico- Patrol boat CP 301 Barnettlarmente stabile grazie al balmoral – una struttura gonfiabile con al together with an “historic”suo interno una camera d’aria compresa tra due strati di polistirolo asset of the Harbour Master’sespanso - che circonda tutta la carena. Esiste a bordo un piccolo Corps, the “seppiettabagno, sicuramente un passo avanti rispetto alla Barnett, ma non è (cuttlefish)” on service withstato previsto nessun locale di riposo per l’equipaggio. patrol boat “Michele Fiorillo” with the new logo of the Italian Coast Guard. Mezzi Navali 55
Come erano e sono oggi composti gli equipaggi?Nella pagina a fianco gli M. La tabella della “vecchia” 300 prevedeva 7 persone delle qualiequipaggi delle due unità 3 di macchina, un numero cospicuo perché i comandi dei motori non classe 300. erano in plancia - come accade oggi sulle moderne motovedette dove grazie a un joystick è tutto semplice e immediato - ma direttamente in sala motori. Qui si trovavano delle manovelle dedicate alla mar- cia avanti e a quella indietro. Durante la navigazione per ovviare al problema e farmi sentire dai motoristi, battevo il piede sul paiolato, una volta marcia avanti, due marcia indietro. Piuttosto empirico ma funzionava! Un’ altra caratteristica che definirei “originale” riguardava la lubrificazione degli assi delle eliche. Non esisteva ancora una co- scienza ecologista, per lubrificare gli assi si dovevano riempire d’olio dei recipienti collegati a questi tramite dei tubi: esaurito il compito l’olio finiva in mare! La motovedetta era anche munita di diffusori esterni sempre per l’olio che, in caso di mare agitato, veniva gettato fuori bordo per calmare le onde; una manovra che personalmente, per rispetto dell’ambiente marino, non ho mai messo in pratica.Tornando all’equipaggio gli altri membri, oltre al sottoscritto, erano due marinai di coperta e un elettricista. Tranne me e il direttore di macchina l’e- quipaggio era formato da militari di leva e questo comportava un con- tinuo avvicendamento con conseguente formazione del nuovo per- sonale non sempre idoneo a svolgere le particolari mansioni previste.Opposite page: crewmembers P. Sulla nuova classe 300 l’equipaggio originariamente era of two class 300 units composto da 4 persone, considerate sufficienti perché sia le varie strumentazioni di bordo sia i comandi per la condotta dell’unità si trovano in plancia, a portata di mano. Però con gli anni, e soprattut- to con le esperienze accumulate nei soccorsi ai migranti, ci si è resi conto che quattro membri d’equipaggio possono essere insufficienti per gestire situazioni complesse e per questo oggi, quando l’unità viene impiegata in scenari quali Lampedusa, vengono imbarcate sei o sette persone mentre per tutte le altre mansioni di servizio si è passati da quattro a cinque componenti, due dedicati alla condotta della motovedetta (compreso il sottoscritto) e 3 motoristi con com- piti anche di elettricisti e radaristi. Inoltre di recente l’equipaggio, quando impegnato in operazioni di soccorso, viene affiancato da due rescue swimmer, nuova figura professionale del Corpo dedita al sal- vataggio in mare. Ogni membro dell’equipaggio ha una formazione specifica per poter gestire gli apparati di bordo e poter affrontare le nuove esigenze operative quali ad esempio la navigazione notturna o la prolungata permanenza in mare.56 Notiziario della Guardia Costiera
Il pregio maggiore delle due unità? M. In primo luogo la sua inaffondabilità; inoltre la 300 Barnettera una unità a dislocamento, ossia con parte dell’opera viva sotto lasuperficie del mare. Questo conferiva alla motovedetta una maggio- Mezzi Navali 57
re stabilità. L’handicap era però che le barche a dislocamento non possono raggiungere velocità elevate e la mia 300 non sfuggiva a questa regola: con lo scafo pulito si navigava al massimo a 12 nodi. Sicuramente un limite importante nei soccorsi dove arrivare anche un minuto prima può fare una grande differenza. P. Per quanto riguarda la nuova 300, che in qualche modo si riallaccia anche alla vecchia Barnett, è la sicurezza in mare. Oltre a essere inaffondabile è anche autoraddrizzante. Grazie anche al bal- moral la motovedetta è molto stabile e questo ti fa sentire sicuro in qualsiasi condizione di mare perché sai che il mezzo ti riporterà comunque in porto. Altra caratteristica importante per un mezzo dedicato al soccorso è la sua velocità, oltre 30 nodi capaci di essere raggiunti anche con mare mosso. Cosa avresti cambiato o cambieresti della tua 300? M. Nel corso del tempo sono state apportate alcune migliorie per rendere più funzionale l’unità come ad esempio il trasferimen- to dei comandi del motore in plancia, l’imbarco di un battellino di soccorso, l’installazione di apparati radio, di un radiogoniometro per la ricerca avanzata delle imbarcazioni in difficoltà, di un radar. Pur- troppo, a causa delle ridotte dimensioni, nulla si è potuto fare per migliorare la logistica spartana della barca58 Notiziario della Guardia Costiera
P. Non cambierei nulla, casomai apporterei qualche migliora- Nella pagina precedente la Motovedetta CP 305mento alla logistica. Quando la permanenza in mare si protrae, no- durante un soccorso nelnostante la lunghezza dell’unità (19 metri) non c’è uno spazio dedi- Canale di Sicilia. Per le suecato al riposo del personale, una condizione importante anche per la caratteristiche tecnico-buona riuscita del soccorso. Un’altra cosa che manca a questa unità nautiche questo mezzoè un visore notturno, simile a quelli imbarcati sugli elicotteri del navale è particolarmenteCorpo, che aumenterebbe ancor più la già elevata capacità operativa. idoneo a svolgere missioni di soccorso anche in condizioniSiete mai rimasti in panne con le vostre unità? meteo marine estreme. M. Qualche avaria l’ho avuta – guasti alle pompe di aspirazionedel gasolio, malfunzionamenti elettrici o altri piccoli inconvenienti– che per fortuna hanno riguardato solo uno dei due motori dell’u-nità, consentendoci sempre di rientrare in porto. P. Nella mia esperienza al comando della nuova classe 300 ho Previous page: patrol boat CP 305 performing a rescueavuto solo una panne ad uno dei due motori che, a causa del forte operation in the Strait ofmare, aveva riportato la rottura della coppa dell’olio. Anche in que- Sicily. Due to its technicalsto caso siamo rientrati in porto senza particolari problemi. and nautical characteristics such asset is particularly fitLa tua missione impossibile? to perform search and rescue activities, even with adverse M. Nei dieci anni di imbarco sulla Barnett sono state moltissi- sea and weather conditions.me le missioni al limite. Quando le altre unità rientravano in porto acausa delle condizioni del mare noi, grazie alle caratteristiche dell’u-nità, uscivamo. In particolare però ricordo un soccorso portato a ter-mine con la Barnett nel 1979 quando ero imbarcato come direttoredi macchina. Era giugno e il mare non era particolarmente mosso.Nei pressi di Capo Linaro la Emanuel Delmas, una nave battentebandiera francese, entrò in collisione con la petroliera italianaVeraBerlingeri e le due unità presero fuoco. Intervenimmo subito insie-me alle altre motovedette disponibili nel porto di Civitavecchia, ri-uscendo a recuperare molti naufraghi dal mare in fiamme, una scenaapocalittica. Nonostante il nostro impegno alla fine si contarono24 morti. Per questo soccorso sono stato insignito di una medagliad’argento al Valor di Marina P. La mia missione impossibile è avvenuta recentemente edè stata devastante. C’era mare forza nove con un vento oltre i 50nodi e dovevamo andare a soccorrere una barca di migranti a piùdi 100 miglia a sud di Lampedusa. Un soccorso durato 32 ore. Perle condizioni proibitive nessun’altra unità era in mare. Durante la Mezzi Navali 59
La gloriosa CP 301 Barnett, navigazione, se ciò non bastasse, abbiamo avuto una serie di avarie. primo mezzo navale in Prima ci ha lasciato un motore, poi un allarme incendio, per fortuna scattato a causa dei forti colpi che lo scafo aveva dalle onde e non dotazione alle Capitanerie per un reale incendio. Non c’era la paura di non farcela ma solo il ti- ad essere appositamente more di dover permanere in mare per chissà quanto tempo. A bordo studiato per il soccorso. i 52 migranti soccorsi stavano male e anche l’equipaggio soffriva per le condizioni estreme. Quando finalmente siamo rientrati in porto, mettendo piede a terra mi sono sentito male, avevo il così detto “mal di terra”. Nonostante la mia esperienza di navigazione era la prima volta che mi accadeva una cosa simile The glorious CP 301 La cosa che ricordi con più piacere della tua esperienzaBarnett, first naval assets of a bordo?the Harbour Master’s Corps specially designed for rescue M. Il sentirsi utile per la comunità e il grande affiatamento con activity. l’equipaggio, quasi una seconda famiglia. P. Una lettera di ringraziamento di una bambina soccorsa nel naufragio della Costa Concordia e la soddisfazione sui volti dei ragazzi dell’equipaggio che esprime la felicità di aver fatto qual- cosa di utile per il prossimo ogni volta che si porta a termine una missione.60 Notiziario dElla Guardia CoStiEra
DALLA PARTE DEI CONSUMATORI: CONSIGLI, NOVITÀ E TENDENZE PER UNA SCELTA GIUSTAUN SOUVENIR COME PARTE DEL TUTTOdi Elena VendittiCosa ci spinge a comprare i souvenir? La paura centrazione delle esperienze vissute durante ladi dimenticare oppure la prova inconfutabile di vacanza.” In pratica, si affida a un oggettino (ilessere davvero stati dove avevamo dichiarato di più delle volte di cattivo gusto) la summa deiandare? O forse il desiderio di riportare a casa una nostri ricordi.reliquia, un feticcio, un frammento di esistenza Il souvenir spesso rappresenta l’esperienza dialtrui? Nel souvenir c’è tutto questo. Del resto è viaggio del pigro, di chi non ha voglia di imme-l’etimologia della parola a spiegarlo. Souvenir de- desimarsi in ciò che non ha mai visto prima. Lariva dal latino subvenire, venire in aiuto. Ma, ab- paura di rimanere invischiati in un’emozione fabiamo davvero bisogno di sostegno per ricordare brutti scherzi, meglio rimanere in superficie. Èle emozioni di un viaggio? di gran lunga meno faticoso.Probabilmente sì anche se non ce ne rendiamo Una volta si viaggiava per conoscere. I giovaniconto razionalmente. europei di buona famiglia completavano la loroÈ un desiderio innato quello che ci spinge a ricre- formazione con lunghi pellegrinaggi laici nelleare in casa l’altarino dei luoghi dove siamo stati. città d’arte italiane: Venezia, Roma, Napoli, iQualcuno definisce il souvenir “artificiosa con- loro monumenti, gli scavi, le storie raccontatecentrazione di senso che corrisponde alla con- dalla gente, le biblioteche e i primi esperimenti62 Notiziario dElla Guardia CoStiEra
di museo. Cosa riportavano una volta tornati a minio decorato con le icone della verace napo-casa? Una briciola di Colosseo o di Foro Traia- letanità (il golfo, il Vesuvio, Pulcinella, la pizza,no, frammenti della civiltà etrusca trafugati dai il mandolino) di fatto, contiene solo una sugge-tombaroli, dipinti con vedute, bozzetti realizzati stione ad altissimo valore simbolico. E a costoin plein air. Ma, soprattutto, il diario di viaggio. zero per chi la produce. Il legame semantico conIl ricordo doveva essere pieno di significato fino la madonnina di Pompei oall’orlo, raccontato minuziosamente giorno per di Lourdes, piena di acquagiorno, soppesato, metabolizzato. santa, è chiaro. Un po’ bla-Il giovane viaggiatore borghese era curioso e sfemo ma inequivocabile.desiderava con tutto se stesso di essere travolto Ma c’è di più. L’acqua chedalle emozioni. riempie la bottiglietta a for-Quando nasce la moda del souvenir? Forse è ma di madonnina è bene-nata con l’uomo, nello stesso momento in cui ha detta sul serio (si abbia fedecapito che il ricordo (reso tangibile) sarebbe un o no). Un rito lo certifica.giorno diventato il trampolino di lancio per le La buatta con l’aria di Na-generazioni a venire. poli, per esistere, ha bisogno della fiducia incondizionataL’ARIA DI NAPOLI del fruitore. Certo, direte voi, è solo un gioco, una burla. In fondo, però, è ilPer la modica cifra di sei euro si può portare a medesimo atto di fede che ci spinge all’acquisto.casa la “buatta con l’aria di Napoli”. Chi ha avuto Del resto, tutti i souvenir sono, a modo loro, del-l’idea è un genio del futile. Il contenitore in allu- le reliquie. LE PALLE CON LA NEVE La palla di vetro con dentro la neve è un picco- lo miracolo che lascia a bocca aperta chiunque l’abbia tra le mani. Chi ha deciso di metterla per la prima volta in opera, però, ha dovuto risolvere non pochi problemi. Ne sa qualcosa un piccolo imprenditore viennese che, nel 1900, si trova di fronte a un dilemma: come far cadere la neve lentamente? L’intuizione è del tutto casuale. In realtà l’in- ventore stava cercando ben altro. Erwin Perzy era un artigiano specializzato nella realizzazione di utensili, in particolare strumenti chirurgici. Mentre studiava il modo di migliorare l’illumi- nazione nelle sale operatorie, inventò la prima vera palla con la neve. Un chirurgo gli aveva chiesto di studiare un sistema per rendere più brillante il bulbo delle lampadine di Edison. Perzy pensò di ricorrere a uno stratagemma utilizzato dai calzolai per mi- gliorare l’illuminazione dei loro laboratori: ri- empire una boccia di vetro e posizionarla davan- ti alla candela accesa. L’acqua rifletteva la luce, che aumentava di intensità. Per ampliare l’effet- 63
to, Perzy provò ad aggiungere nell’acqua granel-lini di materiale riflettente. L’idea non funzionò,perché le particelle, che in effetti galleggiandoamplificavano il raggio di luce, in pochi attimifinivano sul fondo e si “spegnevano”. Perzy restòcomunque affascinato dall’effetto “neve artifi-ciale”. Introdusse nella boccia una miniatura inpeltro di una chiesa e creò la prima palla con laneve così come la conosciamo noi. Poi, la svolta:Erwin Perzy aveva anche capito come far scen-dere i granellini con lentezza. Non fu e non è In realtà quella teca è una vera e propria “ca- mera degli orrori”: sono souvenir confiscati perché illecitamente riportati a casa dai turisti. C’è di tutto: conchiglie, piante, parti di animali, monili in avorio, carapaci di tartarughe, pelli di rettili.tuttora semplice arrivare alla perfezione: sononecessari 40 stadi di lavorazione e una formulasegreta che da 100 anni la famiglia viennese cu-stodisce gelosamente. Attenzione alle imitazio-ni: se la neve si posa troppo velocemente non èuna originale sfera Perzy.I SOUVENIR VIETATI Il commercio di numerose specie “esotiche” è rigorosamente disciplinato dalla ConvenzioneAlle partenze internazionali dell’aeroporto ro- di Washington sul commercio internazionalemano di Fiumicino c’è una lunga teca che cu- delle specie di fauna e flora minacciate di estin-stodisce una bizzarra moltitudine di oggetti. zione (CITIES). Il traffico di animali e pianteSomiglia a una Camera delle meraviglie, tipo (vivi, morti, parti e prodotti derivati) è, assie-di collezione molto in voga in Italia a partire me alla distruzione degli ambienti naturali neidal Rinascimento. Principi, studiosi e scienziati quali vivono, una delle principali cause dell’e-mettevano in bella mostra nei loro palazzi rari- stinzione e rarefazione in natura di numerosetà, preziosità e bizzarrie prodotte dalla natura o specie.inventate dall’uomo.64 Notiziario dElla Guardia CoStiEra
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66 Notiziario della Guardia Costiera
UN FONDO EUROPEO PER RILANCIARE LA PESCAAN EUROPEAN FUND TO BOOST FISHERY Pesca 67
UN FONDO Il Comando Generale del Corpo delle Ca- EUROPEO pitanerie di Porto – Guardia Costiera e laPER RILANCIARE Direzione Generale della pesca marittima e LA PESCA dell’acquacoltura del Ministero delle politi- che agricole alimentari e forestali, attraverso di Paolo Marzio un importante accordo firmato nel mese di giugno, consolidano un percorso orientato68 Notiziario della Guardia Costiera al potenziamento delle attività istituziona- li di vigilanza e controllo pesca, attraverso l’utilizzo di risorse provenienti dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP). Tra le finalità principali del fondo vi è il sostegno alla Politica Comune della Pesca (PCP), alla base della quale risultano essere le azioni di conservazione e ricostituzione dei singoli stock ittici, attraverso misure, che tendono a limitare l’uso indiscrimina- to dei mezzi e dei metodi di pesca al fine di disciplinare il prelievo e di distribuire equamente la possibilità di sfruttamento
delle risorse stesse. La gestione “controlli” e delle relative di-della pesca marittima è, infatti, sposizioni attuative - risultanomateria di competenza dell’U- ulteriormente ampliate, unita-nione Europea che, attraversola PCP, stabilisce tramite rego- mente ai tradizionali compitilamenti le norme e i princìpi di monitoraggio e contrasto allegenerali in materia di gestione attività illegali sull’intera filieraimmediatamente esecutivi nel della pesca, a tutela dell’ecosiste-nostro ordinamento e ai quali ma e del consumatore, il Centrola normativa nazionale si deveconformare. L’obiettivo princi-pale della disciplina comunitariaè quello di assicurare la conser-vazione e lo sfruttamento dellerisorse ittiche in condizioni dipiena sostenibilità economica,sociale e ambientale. La pesca,al pari di tutte le altre attivitàeconomiche basate sullo sfrut-tamento di risorse esauribili,necessita, affianco a un sistemadi gestione e di monitoraggio, diun efficace regime di controllo,fondamentale per garantire ilrispetto da parte di tutti del-le regole di conservazione. Lasostenibilità della risorsa alieu-tica, quale fonte rinnovabile dialimentazione, da cui per altrodipende il sostentamento di in-tere piccole comunità marittime,è legata quindi al successo del-le misure di conservazione chenon possono esistere senza unregime di controllo efficace. Intale scenario, continua ad emer-gere, in maniera sempre più lim-pida, la centralità delle attività dicontrollo svolte dal Corpo delleCapitanerie di porto - GuardiaCostiera. Attività che - con l’en-trata in vigore del Regolamento Pesca 69
In apertura: pescatori AN EUROPEAN Controllo Nazionale della Pesca intenti nel loro lavoro, uno FUND TO BOOST (C.C.N.P.) è stato individuato FISHERY quale responsabile della tenuta dei mestieri più antichi del Registro Nazionale delle In- del modo. A pagina 68 un The Italian Coast Guard Head- frazioni, ove confluiscono tutti quarters General and the General gli illeciti commessi in materia tonno appena catturato. Directorate of Maritime Fisheries di pesca. La centralità del Cor- Tra le finalità principali del and Aquaculture of the Ministry po emerge non solo quale or-Fondo vi sono la ricostrzione of agricultural policies, through gano istituzionale deputato alla an important agreement signed in vigilanza e controllo della pe- e la conservazione dei June, consolidate a way forward to sca marittima, ma anche come singoli stock ittici. In questa the enhancement of institutional strumento d’azione attraverso vigilance and control activities on cui l’Italia potrà contribuire in pagina un militare della fisheries, by means of resources al- modo efficace allo sviluppo di Guardia costiera intento in lotted by the European Fund for una migliore “governance” dei Maritime Affairs and Fisheries. mari. L’attuazione delle norme un controllo del pescato in Among the main purpose of the comunitarie richiedono risor- un punto vendita, attività fund is to support the common se umane e mezzi che devono fisheries policy (CFP), the base of consentire all’Italia di svolgere esenziale per garantire which turns out to be the action nel campo della politica comune il rispetto delle norme in of conservation and replenish- della pesca un ruolo primario, in materia. Nella pagina a ment of single fish stocks, through virtù della posizione baricentri-fianco una barca di pescatori measures which tend to limit the ca della Penisola nel Mediterra- indiscriminate use of resources neo. L’Italia deve quindi operare con sullo sfondo una and of fishing methods in or- su due livelli, quello all’interno motovedetta della Guardia der to manage the seizure and to dell’Unione europea e quello inCostiera e un’ispezione in un fairly distribute the possibility of cui condividiamo, nelle stesse magazzino di stoccaggio del exploitation and management of zone di pesca, le risorse biolo- these resources. The convention, giche, rispettivamente con la prodotto ittico. in particular, allows to put im- Regione Balcanica a Est e con mediately into action the Fund’s il Nord Africa a Sud. La pesca Opening page: fishermen tools, allowing the Coast Guard in questa prospettiva assume i intent on their work, one to use, throughout the period connotati di capitolo di politica of the oldest in the world. 2016 - 2020, over 35 million €, as internazionale, oggi resa sem- Page 68: a tuna just caught. part of the billion of € available pre più complessa per i muta- Among the main objectives between Community and national menti che stanno avvenendo of the Fund are included resources, to promote fisheries and nei modelli di governance dei aquaculture through measures tar- vari Paesi della regione Me- the enhancement and geted to innovation, technological diterranea. Pertanto, le poten-conservation of fishery stocks. adaptation, diversification of local zialità dell’utilizzo del nuovoOn this page: a Coast Guard economies, promotion of employ- strumento finanziario, attivato ment and generation change. attraverso la convenzione, sono military intent on control in a retail outlet, one of the most relevant activities to ensure compliance with the current rules. Opposite page: a fishing vessel with a Coast Guard patrol boat in the background, and inspection activities within a storagewarehouse of fishery products.70 Notiziario della Guardia Costiera
davvero enormi, sia in termini Guardia Costiera l’utilizzo, perdi contrasto effettivo alla pesca gli anni 2016 – 2020, di oltre 35illegale sia in termini di raffor- milioni di euro, nell’ambito delzamento della posizione Italiananell’ambito della Comunità Eu-ropea e del Mediterraneo. Unamaggiore efficacia dell’attivitàdi controllo su tutta la filieraittica, attraverso le risorse eco-nomiche aggiuntive, è uno degliobiettivi principali da raggiun-gere, necessari per garantire lagestione sostenibile della risorsaittica, la lotta alle pratiche il-legali di pesca e il controllo sututta la filiera. La convenzione,in particolare, permette di appli-care da subito gli strumenti delFEAMP, consentendo al Cor-po delle Capitanerie di porto - Pesca 71
Misurazione del pescato miliardo di euro a disposizione, tività illecite connesse alla pesca da parte del personale tra risorse comunitarie e nazio- illegale è una priorità assoluta specialzzato delle nali, per promuovere il settore per il Ministero; è necessario, della pesca e dell’acquacoltu- infatti, garantire efficace con-Capitanerie di porto. Per la ra attraverso misure destinate correnza al settore, in quanto formazione degli Ispettori all’innovazione, all’adeguamen- chi adotta tecniche non consen- della pesca il Fondo ha to tecnologico, alla diversifica- tite ha bassi costi di gestione e zione delle economie locali, alla profitti superiori, escludendo distanziato 25 milioni di euro promozione dell’occupazione e fatto dal mercato chi segue le mentre altri 10 milioni al ricambio generazionale. regole, o peggio, costringendolo Per spese operative relative ai ad adeguarsi. sono destinati all’acquisto piani nazionali e regionali di Inoltre, la lotta contro le attivitàdi nuovi sistemi di controllo controllo e per la formazione e illegali è strettamente connessa e all’incremento di qelli già esistenti. Nella pagina a fianco misurazione delle maglie di una rete da pesca da parte di Militari della Guardia Costiera. Measurement of caught specializzazione del personale alla questione ambientale: l’im- fish stocks by Coast Guard sono riservati 25 milioni di euro poverimento delle risorse mari-specialized personnel. For the e ulteriori 10 milioni di euro ne comporta l’adozione di pianitraining of fishery inspectors sono destinati all’acquisto, alla di conservazione più restrittivi e realizzazione e all’incremento questo rischia di mettere in pe- the Fund earmarked 25 di sistemi di gestione e controllo ricolo in futuro l’intero mercato million euro, while another esistenti nonché allo sviluppo di della pesca e la tutela e la valo- sistemi innovativi connessi alle rizzazione del prodotto ittico 10 million are for aimed suddette attività. Prevenire le at- nazionale. at purchasing new control systems and increasingexisting ones. Opposite page: Coast Guard personnel measuring the meshes of a fishing net.72 Notiziario della Guardia Costiera
Pesca 73
LE FINALITÀ Il FEAMP prevede quindi un sostegno per leDEL FONDO EUROPEO seguenti priorità:PER LA PESCA 1. promuovere una pesca sostenibile: assi-Il Fondo europeo per gli affari marittimi e curare una gestione più sostenibile dellela pesca (FEAMP) rappresenta lo strumento attività di pesca, incentivando l’adozionefinanziario per i settori della pesca e dell’ac- di pratiche che riducono l’impatto nega-quacoltura nell’UE e rientra nei fondi SIE tivo sulle risorse biologiche e sugli eco-2014/2020 (fondi strutturali e di investi- sistemi ad esempio prevedendo la sosti-mento europei), di cui al regolamento ge- tuzione delle reti con attrezzi più selettivinerale n. 1303/2013 che stabilisce le norme e lo sviluppo di nuove tecnologie menocomuni applicabili a tutti i fondi. impattanti;La programmazione degli interventi co- 2. favorire un’acquacoltura sostenibile: assi-finanziati dai fondi SIE è imperniata su un curare lo sviluppo e la crescita sostenibiledocumento strategico, riferito a tutti i fondi dell’acquacoltura attraverso una migliore2014/2020, denominato Accordo di Par- pianificazione degli spazi ed investimentitenariato. La stesura del citato Accordo in verso comparti innovativi ad elevata com-Italia è stata avviata con l’approvazione, da petitività e compatibilità ambientale;parte del Consiglio dei Ministri del 17 di- 3. promuovere l’attuazione della PCP: assi-cembre 2012, di un documento di indirizzo curare il rispetto degli obblighi derivantimetodologico e strategico denominato “Me- dalla PCP in materia di raccolta dati e ditodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi controllo delle attività di pesca;comunitari 2014-2020”. 4. aumentare l’occupazione e la coesioneUna descrizione degli obiettivi FEAMP e territoriale: promuovere la coesione so-delle relative azioni, nonché una ripartizio- ciale e la creazione di posti di lavoro nellene delle risorse per obiettivo tematico, sono comunità dipendenti dalla pesca, raffor-state inserite nell’Accordo di Partenariato zando gli interventi di sviluppo locale diapprovato il 29 ottobre 2014 dai servizi co- tipo partecipativo;munitari. 5. favorire la commercializzazione e la tra-Ciò posto, si evidenzia che il regolamento sformazione dei prodotti ittici: favoriren. 508/2014, relativo al FEAMP, definisce una migliore organizzazione del mercato,le misure finanziarie dell’Unione per attuare gli investimenti in trasformazione e com-la politica comune della pesca (PCP), le mi- mercializzazione ed assicurare il rispettosure relative al diritto del mare, lo sviluppo degli adempimenti in materia di tracciabi-sostenibile dei settori della pesca e dell’ac- lità della filiera e di etichettatura;quacoltura e della pesca nelle acque interne 6. favorire l’attuazione della Politica marit-e la politica marittima integrata (PMI), per tima integrata: favorire il consolidamentol’attuazione delle quali è stanziato un am- della governance marittima integrata.montare di risorse comunitarie pari a 537,2 L’attuazione del FEAMP è assicurata me-milioni di euro. diante un unico Programma Operativo Na- zionale di cui la Direzione Generale della pe- sca marittima e dell’acquacoltura è Autorità di Gestione.74 Notiziario dElla Guardia CoStiEra
Pesca 75
UN MARE DI LIBRIa cura di Marco TibilettiINCONTRI D’AUTOREGià conosciuta dai lettori di questa rivista per i suoi racconti dedicati al mare Marinella Gagliardi Santi èlaureata in lettere classiche con una tesi in Epigrafia greca sulla magia; docente di Storia, scrittrice e gran-de appassionata di mare – amore che condivide con il marito – tanto da iniziare la sua carriera letterariacon un libro dedicato alla nautica “Non comprate quella barca” per poi proseguire con «Defixiones, il mi-stero delle tavolette magiche», un romanzo di suspense ambientato a Pompei nel 79 d.C, al momento delladevastante eruzione del Vesuvio. Il successo del libro l’ha indotta a scrivere un sequel sul tema pubblicandoa dicembre dello scorso anno “Defixiones: Dimenticare Pompei” già insignito di numerosi premi.Dottoressa Gagliardi qual è stato il motivo che di un argomento curioso, affascinante e anchel’ha indotta ad abbracciare il tema del romanzo divertente, le Defixiones, cioè le tavolettestorico e che cosa sono le “Defixiones”? magiche. Un argomento ignoto ai più, che valevaL’idea del mio primo romanzo, Defixiones il la pena di far conoscere! E doveva trattarsimistero delle tavolette magiche, è nata proprio necessariamente di un romanzo storico, datodalla mia tesi in epigrafia greca che trattava che le mie epigrafi venivano dall’antichità. Una 76 Notiziario dElla Guardia CoStiEra
buona scusa per rituffarmi a tempo pieno tra usi DEFIXIONES, DIMENTICARE POMPEIe costumi del passato… di Marinella Gagliardi, Curcio EditoreQueste tavolette erano per lo più di piombo, sudi esse un mago incideva per i suoi clienti delle Dopo il successo di “Nonpreghiere rivolte alle divinità, in genere degli comprate quella barca” einferi, con la richiesta di far fuori, di annientare “Defixiones. Il mistero delledegli avversari. Ma potevano essere anche non tavolette magiche”, l’autrice tornaviolente quando il loro scopo era quello di con il seguito di quest’ultimo.ottenere l’amore di una donna. Insomma, alla Suspense, intrighi, colpi di scenafin fine niente di nuovo perché, come purtroppo caratterizzano la narrazione delaccade ancora oggi, ci si recava da un mago… E a romanzo, nel quale non mancaquei tempi gli si chiedeva di incidere una tavoletta il tono ironico. Le vicende simagica che poteva dunque essere aggressiva e svolgono a Ostia antica, col suoviolenta ma anche poetica e dolcissima. intenso via vai commerciale,Parliamo del suo ultimo lavoro a Roma, capitale del grandeletterario“Defixiones, dimenticare Pompei”, impero, nel Sud Italia dopo lache si può considerare il seguito di “Defixiones, catastrofe del Vesuvio, ad Aquaeil mistero delle tavolette magiche” accolto Sextiae (oggi Aix-en-Provence)molto favorevolmente da pubblico e critica. con il suo nuovo acquedotto.Sì, è la continuazione del precedente, ma per Ma è il Tevere di Roma antica ilDefixiones Dimenticare Pompei si spazia da grande protagonista, occasioneOstia con i suoi porti nevralgici, alla grande di navigazioni e di incontri.Roma, alla Gallia con i suoi acquedotti, all’Italia Su tutte le vicende domina unmeridionale sconvolta dal Vesuvio. Ci sono piano sinistro e delittuoso chepiù momenti di navigazione sul Tevere e si mira a colpire i protagonisti,viaggia anche sull’Appia antica in compagnia Publio, l’armatore di Pompeidi un personaggio che si precipita col suo carro con la sua famiglia, e il magoverso l’Italia Meridionale dopo l’eruzione. La Pitone, entrambi personaggi delcaratteristica principale di questo secondo precedente romanzo. Dalle vie diromanzo è la suspense, le storie sono avvincenti Pompei l’autrice ci invita dunque ae complesse, intrighi anche violenti mirano a seguirla in queste avventure per lecolpire i personaggi, il libro lascia con il fiato in strade di Ostia, sul Tevere,sospeso lungo tutta la narrazione… nella grande Roma e in Gallia.Non manca, però, l’ironia come sottofondocostante, e non mancano momenti divertentilegati alla figura dello strampalato e simpaticomago Pitone, ma il registro cambia molto ditono quando si affrontano episodi drammaticilegati all’azione e al suspense di determinatevicende, nonché a eventi storici quali l’eruzionedel Vesuvio o la morte di Plinio il Vecchio.In entrambi i romanzi, accanto a personagginon reali, sono presenti personaggi famosinell’antichità quali Plinio il Vecchio, Marziale,Giovenale,e altri di minor rilievo ma noti in OstiaAntica,realmente esistiti,ricordati nell’appendicein fondo al romanzo. Realtà e finzione, dunque,si intrecciano. Quanto a Marziale e Giovenale,i due poeti satirici latini, interagiscono coi miei 77
personaggi (i ragazzi, figli dell’armatore Publio,uno dei protagonisti) durante la navigazionesul Tevere da Ostia a Roma, creando un climasimpatico e spero coinvolgente con le lorobattute pungenti e spiritose. Ma sono presentianche teneri momenti d’amore.Cosa c’è di autobiografico nei suoi romanzi?Certamente la passione per il mare e lanavigazione sono in prima linea! Se nel primo IL PARERE DI CHI LO HA LETTOromanzo i personaggi vivono una tempesta, ladescrizione che ne ho fatto, si ispira alla burrasca Una narrativa superba! Nel romanzo c’è storia,che ho vissuto con mio marito navigando tra archeologia, architettura, ingegneria idraulica, arte,Liguria e Corsica, che è raccontata nel primo tradizioni, citazioni di poeti ed autori latini. Siamolibro che ho scritto, “Non comprate quella nel secondo millennio ma il linguaggio dei personaggibarca”. Un lettore mi ha detto che era bella non é certo quello dell’angiporto di Ostia o della subur-quella tempesta nel romanzo perché sembrava ra di Roma. Essi si esprimono con poche battute, in unvissuta… bene aveva proprio indovinato! Poi c’è dialogo ristretto e necessario a renderli vivi e operativi.ancora la navigazione sul Tevere, o ci sono le navi I protagonisti sono profughi da una delle più grandiall’ancora davanti ad Ostia antica… l’acqua è un calamità della storia (Pompei), hanno perso tutto.minimo comune denominatore dei miei libri! Arrivano miracolosamente nella “civilissima” RomaHa mai pensato Dottoressa Gagliardi ma sono accolti con diffidenza e cattiveria. Presto ven-di scrivere un romanzo, magari storico, gono rapinati, derubati e catturati per loschi obiettiviambientato sul mare, elemento che l’affascina di sfruttamento. Sono passati 20 secoli dalle vicendee al quale ha dedicato la sua prima esperienza narrate ma niente di nuovo sotto il sole!letteraria? Il romanzo si ammanta di una componente “giallistica”In effetti sto scrivendo il seguito di “Non che affascina per quel tessuto d’intrighi che solo alla finecomprate quella barca”; ma, visto che chi della storia si dipanano con grande sollievo del lettore.legge “Defixiones Dimenticare Pompei”, mi Una storia dinamica e di grande spessore intellettualechiede con insistenza il sequel del romanzo… che dovrebbe farci riflettere!perché no? Lei mi sta suggerendo davvero una Carlo Gatti Comandante pilota del porto di Genova.bellissima idea!78 Notiziario dElla Guardia CoStiEra
LA CAPITANA Mario Dentone, Mursia Dall’autore della trilogia di Geppin di Moneglia,la prima storia di una nuova serie che ha per protagonista Elisa. Elisa è stata schiaffeggiata dalle onde della vita senza pietà: vittima di un fratello senza scrupoli, bagascia di porto, clandestina dei mari insieme all’amore della sua vita che una mano assassina le ha portato via, è ora padrona della sua barca, pronta a prendere il largo e a sfidare i potenti che dominano il commercio marittimo a Genova. Adesso che tutti la chiamano la Capitana deve guadagnarsi il rispetto in un mondo di maschi dove i pericoli sono insidiosi e più violenti di una tempesta in mare. Tra ammutinamenti e intrighi, tradimenti e seduzioni, un romanzo epico con una eroina bella e coraggiosa decisa a conquistare la sua libertà. A qualunque costo. Dentone ha saputo rendere epico e avvincente il mondo nostrano e familiare della marineria ligure, intrecciano abilmente il mondo reale con quello immaginario e creando personaggi e avventure che stanno alla pari della grande letteratura classica marinaresca anglosassone.NAVIGAZIONE A VELA CON CATTIVO TEMPOAdlard Coles / Peter Bruce - MursiaUn grande classico della manualistica completamenterivisto e reso estremamente attuale in quest’ultimarecentissima edizione.Il senso di questo libro è di fornire le informazioni cheservono a preparare i marinai ad affrontare il cattivotempo. Informazioni sulle qualità marine delle barche esulla loro progettazione, sui materiali e accessori, sulletecniche di navigazione.Troviamo informazioni specialistiche, consigli di esperti,esempi concreti che coprono la più ampia gammapossibile di esperienze in caso di tempesta o burrasca.Il libro si riferisce soprattutto a venti particolarmenteintensi e a situazioni estreme, in modo che le azionida intraprendere che vengono suggerite possano esseremesse in pratica anche in circostanze più normali.Si parla anche di progressi della tecnologia in fatto diconoscenze, vestiario, design e materiali.Quando ci si trova nel mezzo di una burrasca in mare nonc’è un’unica strategia efficace per navigare in sicurezza.Qui troviamo descritti tantissimi metodi sperimentatida alcuni dei più famosi velisti della nostra epoca e chehanno dimostrato di essere efficaci. 79
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PAOLO KLODIC,FUNZIONARIO CIVILE E PITTORE DI MARINA, AL COMANDO DEL PORTO DI TRIESTE L’amministrazione marittima sotto il governo militare alleato di Trieste (1945-54).PAUL KLODIC, A CIVILIANIN CHARGE OF THE PORT OF TRIESTE Storia del Corpo 81
PAOLO KLODIC, Il porto di Trieste, negli ultimi momentiFUNZIONARIO CIVILE della Seconda guerra mondiale, visse con altre due nuove dominazioni il cessare E PITTORE dell’occupazione nazista del Litorale adria- DI MARINA, tico, durante le quali l’organizzazione del- AL COMANDO le Capitanerie di porto aveva continuato a funzionare, senza importanti mutamenti, DEL nominalmente sotto il controllo della Re-PORTO DI TRIESTE pubblica sociale italiana.L’arrivo degli Iugo- slavi in città (maggio-giugno 1945) impose di Giulio Cargnello e Patrizia Fucci, anche il controllo della Capitaneria, con lo stanziamento di truppe nei suoi locali e la nomina di un reggente, il comandante Kal- cic, un funzionario civile di origine slovena.82 Notiziario dElla Guardia CoStiEra
Di fatto, sotto le varie occupa- In apertura un dipinto di unzioni, il personale della Capita- mercantile italano nel portoneria, in particolar modo quello di Trieste realizzato dacomposto dai sottufficiali e dagli Paolo Klodic. Nella paginaimpiegati civili, non era cambia- precedente la suddvisione delto e aveva continuato a svolgere Territorio Libero di Triestei propri compiti a beneficio del nelle zone A (d’occupazionefunzionamento del porto. anglo americana) e BA seguito degli accordi di Bel- (occupazione jugoslava). Agrado (9 giugno 1945), gli Iugo- lato tre stemmi della città dislavi furono costretti a ritirarsi Trieste che in qualche mododall’attuale provincia di Trieste, ne scandiscono la storiapermettendo l’insediamento del- nel corso del XX secolo: lole truppe anglo-americane. Il stemma in uso sotto l’Imperotrattato di pace di Parigi del feb- Asburgico, quello adottatobraio 1947 avrebbe previsto la dalle forze d’occupazionenascita di un nuovo soggetto po- jugoslave e infine lo stemmalitico, il Territorio Libero di Trie- araldico in uso attualmente.ste (TLT), comprendente l’attua-le provincia di Trieste, parte del Opening page: a paintinglitorale istriano oggi sloveno e of an Italian merchant shipl’area più a nord fino a Cittanova in the harbour of Trieste,(Novigrad) della costa istriana, realized by Paolo Klodic.ora croata. A causa degli insa- Previous page: the partitionnabili contrasti tra le potenze of the Free Territory ofalleate, l’Italia e la Iugoslavia, Trieste into Zone A (Angloil Governatore del TLT non fu American occupation)mai nominato. Il Territorio Li- and Zone B (Yugoslavbero rimase diviso in una zona A occupation). Opposite page:(più o meno l’attuale provincia three coats of arms of thedi Trieste) d’occupazione anglo- city of Trieste that somehowamericana e in una zona B di punctuate its history duringoccupazione iugoslava, di fatto, the twentieth century: theperò sempre più connessa con il coat of arms in use undertessuto statale iugoslavo. the Hapsburg Empire, theGli anglo-americani assunsero one adopted by the Yugoslavl’amministrazione portuale di occupying forces and finallyTrieste, nel giugno 1945, attra- the one currently in use.verso un Comitato di Controllo,dichiarandolo porto militare. Il Storia dEl CorPo 83Comitato controllava l’AziendaMagazzini Generali, un pre-
Nella pagina a fianco, PAUL KLODIC, cursore dell’autorità portuale dall’alto in basso, truppe A CIVILIAN IN odierna, esistente sin dai tempiAustroungariche in parata e CHARGE OF THE dell’Austria, con un consigliolo sbarco dei militari italiani PORT OF TRIESTE d’amministrazione integrato da ufficiali anglo-americani. nel 1918 In June 1945 the Anglo-Amer- L’organizzazione dell’autorità icans took over the Trieste port marittima fu modificata, asse-Opposite page, top to bottom: administration through a Control gnando la gestione del porto perAustro-Hungarian troops on Committee. The maritime author- la parte tecnico-operativa a un ity’s organization was modified, Direttore (Port Director), nel parade and the landing of assigning the technical and opera- caso specifico un ufficiale del- Italian troops in 1918 tional management of the port to a la Marina britannica. I compiti Director (Port Director), an officer amministrativi continuarono ad of the British Navy. Administrative essere svolti dalla Capitaneria tasks continued to be carried out by di porto locale, che perse però the Harbour Master office, which la dipendenza gerarchica dalle however its hierarchical depend- istituzioni italiane e il rispettivo ence on the Italian authorities and personale militare. Le funzioni the respective military personnel. di polizia marittima furono af- Its management was entrusted by fidate alla polizia militare d’oc- the allied forces to the numerous cupazione. civilian personnel, at whose com- Assorbito nell’organizzazione mand was appointed Paolo Klodic delle Capitanerie dal cessato de Sabladoski, the public servant Governo marittimo austroun- of higher degree. Paolo Klodic de garico dopo la Prima guerra Sabladoski is a man with a multi- mondiale, era in forza a Trieste faceted personality. Born in Trieste un gran numero di personale in 1887, after the university degree civile, circa cento persone, e a in law in Graz in 1912 he is hired loro fu dato il compito di gestire by the Austro-Hungarian Gov- (nei nove anni di occupazione ernment as a servant of the mari- anglo-americana della città) la time port of Trieste. At the end of Capitaneria. Al suo comando fu World War I his appointment is nominato dalle autorità alleate confirmed by the Italian Govern- il dott. Paolo Klodic de Sabla- ment. Klodic is best remembered doski, funzionario civile di gra- as a “navy painter”. His artistic de- do più elevato. but was in 1906, just nineteen, in a Con il ritorno dell’amministra- group exhibition in Innsbruck. The zione italiana il 26 ottobre 1954, sea ias a landscape is infrequently la responsabilità politica della the protagonist of his painting; the zona A fu delegata ad un Com- main subject is the ship or, as alter- missario Governativo, nomi- native, the port. The many personal nato dal Governo italiano, con exhibitions and the many awards gained underline the loveliness of his art. With the return of Tri- este to Italy Paolo Klodic, having ceased his assignment as Harbour Master, devoted himself exclusively to art, becoming until his death in 1961 curator of the Sea Museum of Trieste.84 Notiziario della Guardia Costiera
Storia del Corpo 85
Militari americani a Trieste nel 1945. La Capitaneria di porto venne affidata, per i compiti amministrativi, a impiegati civili già in servzio prima e durante la guerra mentre i compititecnico operativi e di polizia marittima vennero svolti da personale alleato. Di fianco Un timbro in uso in Capitaneria durante l’occupazione alleata. In basso mezzi navali inglesi in attività di ispezione lungo la costa triestina. potestà legislativa. La situazio- annessa all’Italia. Ai primi di ne perdurò fino al trattato di novembre del 1954, la gestione Osimo del 1975, con il quale dell’amministrazione marittima la zona A fu definitivamente e del lavoro portuale venne resti- American soldiers in Trieste in 1945. The HarbourMaster’s Office was entrusted, for administrative duties, to civil servants already on service before and during the war, while technical and operational duties as well as maritime police functions technical tasks and maritime police functions were carried out by Allied personnel. Opposite page: a stamp in use by the Harbour Master during the Allied occupation. Bottom: British naval assetson patrol along Trieste coasts.86 Notiziario della Guardia Costiera
tuita al Corpo delle Capitanerie del Corpo delle Capitanerie di Triestini in festa il 26di Porto ed abolita la figura del Porto del 12 ottobre 1953). Fu ottobre del 1954, data diPort Director. Il comandante inviato anche in missione, in riunificazione della cittàPaolo Klodic de Sabladoski fu borghese, per prendere accordi all’Italia .congedato per limiti d’età po- con il Port Director inglese echi mesi dopo. Il primo militare con il dott. Klodic.delle Capitanerie, comandante L’entrata delle truppe italiane sidel porto, fu il generale Dome- verificò appena un anno doponico Camilleri, entrato in città e il Carnino, promosso genera-con le truppe italiane alla fine di le, fu destinato nel frattempo aottobre del 1954. Il colonnello Genova.di Porto, Direttore marittimo di Il Ministro nominò quindi ilVenezia, Michele Carnino, fu- gen. Camilleri, ad assumere il Citizens of Trieste inturo Ispettore generale del Cor- comando della Capitaneria, celebration on October 26thpo, fu designato un anno prima non appena le truppe italiane 1954 , the date of the city’sad assumere l’incarico a Trieste avessero ripreso il controllo del- reunification to Italy.non appena le truppe italiane la città (cfr. per queste vicende:fossero entrate in zona A (mes- archivio Mimerc, busta TLT43,saggio dell’Ispettorato Generale passaggio dei poteri). Storia del Corpo 87
Il comandante Paolo Klodic de SabladoskiPaolo Klodic fu una personalità multiforme: nacque a Trieste nel 1887 da MatildePagliaruzzi di origini veneziane e da Anton Ritter Klodic von Sabladoski, funziona-rio dell’amministrazione austroungarica, curatore e Conservatore museale in Istria,di origine nobiliare. Conseguita la laurea in giurisprudenza a Graz, entrò, nel 1912,per concorso, nel Governo marittimo austroungarico, con sede a Trieste, l’organiz-zazione di rango ministeriale, deputata alla gestione del mare e della marina mer-cantile dell’impero austriaco.Per effetto del passaggio all’Italia di Trieste e del litorale austriaco, dopo la Primaguerra mondiale, i funzionari e gli impiegati del Governo marittimo, furono assorbitidefinitivamente nel 1923, dopo un periodo transitorio, nell’organico degli impiegaticivili del Corpo delle Capitanerie di porto. Posteriormente ai fortunosi eventi del1945, il Klodic assunse il comando del porto, unico caso esistente di funzionariocivile che comandò un ufficio di rango di Direzione marittima in Italia, dopo la mili-tarizzazione.Il Klodic è però ricordato soprattutto come pittore di marina. Iniziò a disegnare ingiovane età, rivelando talento ed efficacia nel metodo di esecuzione, doti che die-dero vita ad un album illustrato di navi, viste entrare nel porto di Trieste. Questaraccolta poderosa appartiene ora al Museo del Mare di Trieste ed è composta daventinove volumi di circa 200 – 250 pagine ciascuno. il periodo illustrato dai disegniva dal 1898 al 1961. Fu anche un vedutista di paesaggi marittimi e di realtà portuali.Ciascun disegno reca non solo il nome della nave illustrata, ma anche i nomi pre-cedenti e successivi, il luogo e la data di costruzione, l’armatore, il porto d’arma-mento, il tonnellaggio e in certi casi la lunghezza, eventualmente il luogo e la datadel naufragio e così via. Le note sono scritte in tedesco fino al 1918 e in italiano dal1918 in poi. Il loro valore è pure documentaristico, poiché i disegni del Klodic co-stituiscono spesso, per molte di quelle navi, scomparse per cause diverse, l’unicatestimonianza iconografica.L’esordio artistico di Klodic avvenne nel 1906, a soli diciannove anni, in occasionedella partecipazione a una mostra collettiva nella città di Innsbruck. Va ricordatala presenza di sue opere a Graz nel 1909, a Capodistria nel 1911 e nell’EsposizioneAdriatica a Vienna nel 1913. Nel 1926 partecipò a Padova all’Esposizione d’Artedelle Tre Venezie con Bolaffio, Nathan, Finazzer, Flori, Sbisà. Klodic era un artistaconosciuto ed aveva un suo pubblico.Il mare come paesaggio, o come elemento di paesaggio, è di rado nella sua pittu-ra il protagonista: il soggetto principale è la nave o, in subordine, il porto. Klodicfu conosciuto anche a Genova, dove espose due volte nel 1928 e nel 1935 e nellaMostra della Laguna svoltasi a Grado nel 1949, la cui commissione di premiazioneera presieduta dal poeta Biagio Marin. Fu invitato pure alla Society Marine Artists,Rowley Gallery Ltd di Kensington.Fino alla morte, avvenuta nel 1961, il dottor Klodic, dopo il congedo dall’ammini-strazione delle Capitanerie di porto, svolse l’attività di Curatore del Museo del Maredi Trieste, concludendo così la sua carriera di funzionario pubblico, con un mestie-re simile a quello che suo padre aveva svolto in Istria anni addietro. 88 Notiziario dElla Guardia CoStiEra
NOTE ED EMOZIONIdi Dany Massimo MagnainiIL FENOMENO ADELECominciamo dai numeri: “25”, il suo ultimo al- del vinile e dei CD rimpiazzati da files in formatobum, ha totalizzato tre milioni di copie nella pri- in mp3.ma settimana e 19 milioni nei primi 6 mesi dalla Adele Laurie Blue Adkins, di Londra, ha inizia-data dell’uscita ufficiale. La Sony Music le avrebbe to a cantare fin da piccola, quando aveva quattroproposto una cifra vicina ai 90 milioni di sterline anni, per interessarsi alla musica sempre più pro-per assicurarsi la pubblicazione dei lavori futuri. fondamente ed in particolare al genere soul e adQuesti, in un periodo che ancora viene definito artisti come Etta James ed Ella Fitzgerald. Seguedi crisi per le attività discografiche classiche, sono assiduamente la propria passione e si dedica anumeri da record, se si pensa che la maggior parte scrivere canzoni finché non firma il primo con-delle canzoni, ad oggi viaggia, su canali multime- tratto con la casa discografica indipendente XL,diali, nell’era in cui la musica si ascolta in strea- con la quale pubblica, nel 2008, il suo primo sin-ming, con gli stereo sostituiti dagli smartphone e golo,”Chasing pavements”. Il brano si guadagna90 Notiziario dElla Guardia CoStiEra
presto un discreto successo sia in Europa (doveraggiunge il secondo posto in classifica nel RegnoUnito) che negli Stati Uniti e viene di li a pocopoi inserito nel primo album, “19”, uscito anch’es-so nel 2008.L’album contiene al proprio interno un misto dicanzoni soul e pop che parlano di amicizia e amo-re, in cui la cantante affronta tematiche riflessiveorientate all’amore ad alla sofferenza, ossia temirelativi a ciò che appartiene alla vita ordinaria diragazze sue coetanee, di chi si trova ad attraversa-re il difficile passaggio verso l’età adulta, fatto didelusioni, amicizia e di tutte le altre emozioni cheagitano l’animo di una ragazza tra i 18 e i 19 anni.Nel fare ciò, Adele dimostra possedere un’animasoul, una affiorante voce calda, il tutto mescola-to a melodie gentili, pianoforte e arrangiamentimai troppo invadenti. L’album non delude, anzi,il riscontro sul mercato è notevole, per un’artistaemergente, con più di sei milioni di copie vendutee la prima posizione nella classifica degli albumpiù venduti ottenuta nel Regno Unito. Dal discovengono estratti anche altri singoli di successo,quali “Cold shoulder” e “Make you feel my love”.La cantante torna in sala d’incisione durante il2010 per lavorare al suo secondo album, la cuipubblicazione avviene nel gennaio del 2011 conil titolo di “21”.A proposito dei titoli dei primi due album, “19”e “21”, sono stati così intitolati perché riferiti allasua quell’età al momento della loro uscita.Anche “21” si rivela un successo commerciale e di 91
critica, vendendo ol- Dopo più di tre anni di pausa, nell’ottobre 2015 tre quattro milioni di Adele pubblica il singolo “Hallo”, che anticipa l’u- copie nel solo Regno scita del suo terzo album di inediti, intitolato “25”. Unito. Tra i pezzi in Al contrario dei precedenti, “25” riporta l’età della esso contenuti spicca cantante riferita a quando ha cominciato a lavora- il successo del singolo re alle canzoni dell’album che, sin dalla sua uscita, “Someone Like You”, ottiene un grandissimo successo, a dispetto delle che fa da effetto trai- perplessità che attendevano il nuovo lavoro, con nante per le vendite i critici ed i fan che si chiedono se Adele sarebbe di un album che ri- stata in grado di ripetere i numeri dei due albummane comunque una fonte potente di emozioni, precedenti e, soprattutto, di confermare la propriacollegate abilmente all’interno di brani profonda- vena artistica.mente diversi tra loro, tra blues, gospel e ballate “25” si dimostra un bel disco, realizzato in ma-tristi. Ecco quindi che spiccano bellissimi brani niera pressoché impeccabile, anche se per certicome il triste “Don’t you remember”, “Turning versi prevedibile ed in certi tratti necessariamentetables”, di grande ispirazione e “Rumour has it”, somigliante ai lavori precedenti, dai quali però sidai ritmi sicuramente più incalzanti. discosta senza rimpianti, poiché pare dotato diBisogna attendere sino al 2012 per ascoltare un un’anima propria, molto classica, nella quale lanuovo pezzo della cantante Londinese e, comun- voce calda e potente di Adele, incalzante, sia nel-que, il brano non delude le attese. Si tratta infatti la struttura musicale che nella timbrica, si muovedi “Skyfall”, ossia la title track dell’omonimo film, a proprio agio senza esagerazioni, tra le sonoritàil ventitreesimo della saga di 007, che consacra la pulite e perfettamente definite dei vari brani qualicantante ai primi posti delle classifiche. l’ormai classico “Hallo”, l’emotivo “When we were young”, il nostalgico e toccante “Million year ago” o l’evocativo “River Lea”. Adele è andata sempre aumentando il suo suc- cesso, senza strafare, anzi, spesso rimanendo quasi silente e lontana dalla mondanità che accomuna la maggior parte degli artisti di successo. Dota- ta di una grande voce e di una notevole capacità interpretativa anche dal vivo, si fa espositrice di canzoni che la mettono debitamente in eviden- za, con la scelta della semplicità, di una propria immagine pubblica il più “normale” possibile, al punto da far immedesimare in lei buona parte dei suoi ascoltatori. Sul proprio sito web Adele scrive che quando ave- va 7 anni voleva averne 8, quando ne aveva 8 vo- leva averne 12, quando ne ha compiuti 12 voleva averne 18, che era come se avesse passato tutta la propria vita desiderando di essere più grande, di essere da qualche altra parte. Le manca tutto del proprio passato, il bene e il male, solo perché non tornerà. Tutti sentimenti, in fondo, che emergono evidenti nei testi delle sue canzoni, ad sottolineare una maturità emergente e crescente mediata dalle delusioni e dagli attimi di felicità affrontati nella vita, riportati in testo e musica per risvegliarli an- che negli animi di chi la ascolta.92 Notiziario dElla Guardia CoStiEra
Black Cat - ZuccheroPure McCartney Zucchero ritorna con un nuovo album di inediti dopo alcuni anni di assenza e lo faPaul McCartney si ripropone al pubblico con alla grande. “Black Cat” ci riporta ai tempiuna raccolta davvero consistente di brani (39 di “Blues” e di “Oro Incenso e Birra” con lanella versione a 2 CD e 67 in quella a 4 CD) differenza, però che il cantautore è note-che hanno caratterizzato i suoi anni di car- volmente maturato e riesce a trasmettere inriera post Beatles. Dalle centinaia di canzoni modo più penetrante le emozioni, la tensio-scritte dal 1970 ad oggi ne segue però una ne, l’allegria e l’immancabile irriverenza chescelta piuttosto criptica, dato che non sem- lo hanno sempre caratterizzato. Si cominciabra esserci un filo logico nella proposizione con il brano “Partigiano reggiano”, dai ritmidei pezzi scelti. Nell’elenco non sono infatti decisamente spinti del genere honky tonkyraccolti brani a rappresentanza di tutti gli al- che ha già caratterizzato il suo repertorio,bum pubblicati, spiccando invece la presenza seguito da “13 buone ragioni” in cui sembra-di molti di essi di produzione più recente. no ritornare i richiami al rapporto con la exD’altro canto, ognuno di noi potrebbe dire moglie, e “Ti voglio sposare”, con un soundla propria in merito a quali canzoni avrebbe- decisamente tendente al rock. Al tris inizialero avuto più o meno dignità di essere ripor- a base di ritmo, seguono brani decisamentetate in una compilation di tale portata. Sta soft, tra i quali la suggestiva “Ci si arrende”,di fatto che la produzione di McCartney è versione italiana di “Streets of surrender”,una delle più ricche e complete della musica anch’essa nell’album, condita dal contributopop e che il target di appassionati da rag- dell’inconfondibile chitarra di Mark Kno-giungere ed accontentare è talmente vasto plfer e scritta a 4 mani con Bono degli U2che appare impossibile soddisfare tutti. Pure dopo gli attentati terroristici di Parigi. Il re-McCartney è comunque una testimonianza sto dei brani è un amalgama ben riuscito tradella straordinaria carriera di questo artista blues, gospel, rock e le classiche ballate allae l’ascolto delle circa quattro ore di musica Zucchero. Un album concepito senza mirecontenute donerà gioia sia ai fan di vecchia commerciali o di classifica, suonato e cantatodata che ai nuovi ascoltatori, che siano no- per il piacere di farlo, come dovrebbe esserestalgici del periodo Beatles o appassionati per un disco di alto livello quale è, appunto,del periodo post 1970. “Black Cat”. 93
PICCOLA PESCA COSTIERAInserto pubbliredazionale La piccola pesca, come definita dal sostenibilità ambientale, economica, sociale regolamento FEAMP, è quella praticata ed occupazionale delle attività di pesca ed da pescherecci di lunghezza fuori tutto acquacoltura ed il Programma Operativo inferiore a 12 metri che non utilizzano FEAMP 2014 – 2020 considera la pesca attrezzi da pesca trainati (elencati nel- costiera artigianale un settore molto impor- la tabella 3 dell’allegato I del Reg (CE) tante dal punto di vista sociale ed occupa- n. 26/2004, modificato dal Reg. (CE) zionale; infatti è il settore Ittico potenzial- 1799/2006). La piccola pesca, rappresen- mente più selettivo e con scarsa incidenza ta un’importante realtà delle zone costie- sulle catture totali, soprattutto su quelle re: è un rilevante strumento economico, risorse eccessivamente sfruttate. Nonostante quale fonte di occupazione e di approv- ciò, è un settore che continua a registrare un vigionamento alimentare, oltre che un decremento del numero degli occupati, del importante legante sociale e culturale, in tonnellaggio e dei giorni di pesca. quanto svolge un ruolo importante tra le Per queste ragioni è necessario accompa- molteplici attività che animano la fascia gnare questo settore e l’annesso patrimonio costiera. di conoscenze attraverso l’attuazione di un L’attenzione sull’importanza di questo piano d’azione caratterizzato da aiuti strut- settore si è evidenziata anche a livello turali migliorativi delle condizioni di pesca europeo, tanto da individuarne delle mi- e dell’occupazione, come aiuti alla sostitu- sure di sostegno e valorizzazione. Infatti, zione del motore di barche di piccola pesca, la nuova Politica Comune per la Pesca formazione professionale, aiuto ai giovani (PCP) si pone l'obiettivo di garantire la pescatori, diffusione delle conoscenze di
carattere economico, tecnico, normativo ti-specificità”, ovvero in una stessa uscita Inserto pubbliredazionaleo scientifico e delle pratiche innovative ed di pesca si catturano diverse specie ittiche,altro. che vengono poi normalmente vendute aPer variare gli acquisti di pesce è utile ristoratori locali o direttamente nei mercatiindirizzare i consumatori verso le spe- del pesce.cie locali meno conosciute o comunque Il Mediterraneo è un mare semichiusoconsiderate, ingiustamente, più “povere”. che ospita una grande diversità biologica,L’incremento della domanda darebbe a ideale per lo sviluppo dell’attività alieutica:queste tipologie ittiche (dai più trascura- in Italia Il totale delle imbarcazioni iscrittete) un diverso valore commerciale, di cui nel registro delle Regioni risultano esseredovrebbero trarre beneficio i pescatori 12414 (dati ALP-MiPAAF, settembre 2015)delle piccola pesca costiera artigianale. e quello della piccola pesca costiera, 7475Infatti le principali specie pescate dalla , ovvero il 60 % circa del totale della flotta“piccola pesca” sono la Triglia di scoglio, italiana. Sulla base di questo dato il FE-lo Scorfano nero, lo Scorfano rosso, il AMP prevede attività svolte dagli operatoriSarago maggiore, il Sarago fasciato, lo per la protezione di ecosistemi ed invita iSparaglione, il Pagello fragolino, diverse pescatori “artigianali” ad intervenire perspecie di Labridi, la Seppia comune ed proteggere e ripristinare la biodiversità eil polpo comune. A queste si affiancano gli ecosistemi marini; nello specifico è im-altre specie che purtroppo sono poco ap- portante, infine, segnalare che la Direzioneprezzate sul nostro mercato come la Boga, Generale della pesca marittima e dell’ac-il Suro, lo Zerro e la Menola. Chiaramen- quacoltura sta predisponendo un Decretote, trattandosi di pesca costiera, a queste si Ministeriale ad hoc al fine di disciplinare laaggiungono molte altre specie che spesso pesca costiera artigianale e la piccola pescafanno parte della tradizione culinaria costiera, che sarà analizzato nel dettagliolocale. Tipico di questa pesca è la “mul- nei prossimi numeri di questo periodico.
CRUCIMARE di Salvatore Di Milla 12345 678 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 20 21SOLUZIONE DEL NUMERO 2/2016 23T R I N C H E T T O1 2 3 4 5 6 26 789 29 30R10 O S T R O I11 A C 19 22I12 L O O13 T A14 R I A 25 24 27M L15 O16 C E L O T 28M17 I M B E L L I 18 31 32E O19 L T20 S I D E A21 22R P23 O T A24 B I L EB R25 E R O I T26 27F L A P28 29 M A30 C TN31 U M E R O A A32ORIZZONTALI VERTICALI1 Ebbe come tutore Pericle 1 Un tipo di imposta9 Unito in tutto 2 Furono i primi re d’Italia10 Malattia infettiva 3 Andare diritti al bersaglio12 Emittente satellitare 4 Il sedicente Stato Islamico13 Faceva coppia con Scarpelli 5 La distanza verticale tra i profili del baglio14 Acronimo che classifica i vini 6 Sono doppie nella giara15 Lo Zinco 7 I nemici di Dio16 Fra Ludwig e Beethoven 8 Il giallista Wallace17 C’è quello dell’uccellatore 11 Storico ateniese, autore dell’Anabasi18 La vittima della corrida 18 La O’Neal di Paper Moon19 Si fuse con l’NBA 21 Ente previdenziale20 Il Caffrey di White Collar 23 Esalta l’attaccante22 Vive a Buenos Aires 24 Né no, né sì25 A volte è confesso 28 Autorità Giudiziaria26 Provincia marchigiana 30 Particella nobiliare27 L’opposto di out28 Anno Domini29 Il primo uomo31 L’indimenticato Villeneuve32 Venezia 96 Notiziario della Guardia Costiera
uomini e mare. una storia tutta italiana firmata onorato armatori. naViGaTori Da QuaTTro GeneraZioni. il più grande gruppo di cabotaggio italiano:64 navi battenti bandiera italiana, circa 4.000 dipendenti, marittimi ed amministrativi, tutti italiani.naViGa iTaLiano Per SarDeGna, SiCiLia, CorSiCa, eLBa, arCiPeLaGo ToSCano, TremiTi. GraZie a LiGaBue GrouP, noSTro ParTner DaL 1930, manTeniamo aLTiSSima La QuaLiTà DeLLa riSToraZione a BorDo. CHI NON SI ACCONTENTA, MOBY.
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