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ebook Guardia Costiera 3-2015

Published by creative, 2016-07-27 07:05:28

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Serie Speciale - Anno del 150° del Corpo - n° 3/2015 - euro 5UN POSTO TRA I GIUSTIL’IMPORTANZA DEL CIBOMODI DIVERSI PER RICORDARE



luglio - agosto 2015 Serie Speciale - Anno del 150° del Corpo 3 Editoriale Editorial 4 Un posto tra i giusti A place among the righteous di Marco di Milla e Martina Landi14 L’importanza del cibo The importance of food di Massimo Maccheroni26 L’arte del mangiare la gastrosofia in tavola The art of eating in table gastrosofia di Elena Venditti32 Itlra‘5c0i0eleouerompeaore The ‘500 European between sky and sea di Luciano Romani44 Un mare di libri A sea of books di Marco Tibiletti48 sNdpeueloll’veeeosspfruloobnraatcizeqiorueneea New frontiers of exploration cave diving di Mario Mazzoli e Leo Fancello60 Italia Yacht Master di Angelo Colombo66 Modi diversi per ricordare Different ways to remember di Massimo Maccheroni e Ida Zano77 DQUaAllD’iEnRcNhIiPeRsOtaFEsSuSiIOsNinAiLsItri marittimi all’investigazione tecnica di Antonio Musolino Sommario 1

NOTIZIARIO DELLA GUARDIA COSTIERA Periodico del Corpo delle Capitanerie di porto/Guardia Costiera n°3/2015 Editore e Concessionario per la Pubblicità iscr. R.O.C. AGCOM n°24386 del 31/03/2014 Edistampa Sud srl - Località Pezza - Zona Ind.le snc - 81010 Dragoni (CE) www.edistampa.com - PEC: [email protected] Azienda certificata ISO 9001:2008,14001:2004 ed OHSAS 18001:2007 Società di marketing e raccolta pubblicitaria Politalia srl - Via Felice Casati, 17 - 20124 Milano (MI) Responsabile Settore Pubblicità: dott. Bruno D’Andrea (+39) 02 20204157 - (+39) 347 4503604 [email protected] Direttore Editoriale Filippo Marini Direttore Responsabile Renzo Ambroselli Vice Direttore Massimo Maccheroni Capo Redattore Ida Zano Art Director Maurizio Zano Grafica Ilaria De Pascale Direzione Responsabile e RedazioneEdistampa Sud srl - Località Pezza – Zona Ind.le snc – 81010 Dragoni (CE) (+39) 366 8613989 [email protected] Redazione Editoriale Ufficio Relazioni Esterne Comando Gen.le Corpo Capitanerie di Porto-Guardia Costiera Viale dell’Arte 16 - 00144 Roma (+39) 06 59084666 [email protected] Foto Archivio Fotografico: Edistampa Sud srl/Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera/AA.VV. citati negli articoli pubblicati Abbonamenti annui Italia: Euro 25,00 - UE: Euro 40,00 - Paesi extra-UE: Euro 50,00 Norme per la collaborazione Gli articoli, inediti, dovranno pervenire in Redazione via e-mail ed in formato “.doc” a: [email protected]. Gli articoli dovranno essere preferibilmente corredati da foto e/o immagini (in formato “.tif” o “.jpg”) e complete di didascalia e con risoluzione minima pari a 300 dpi. L’invio degli articoli (che comunque, anche se non pubblicati, non verranno restituiti) non impegna il “Notiziario della Guardia Costiera” alla loro pubblicazione. 2 Notiziario della Guardia Costiera

The Importance of Remembering. In this Ricordare. In questo mondo dominatoWorld dominated by speed, particularly dalla velocità - tanto amata dai futuristiemphasized by Italian Futurists who da considerarla sinonimo di progresso -considered Speed synonymous with è difficile fermarsi e trovare il tempo perProgress, it is difficult to find time to slow farlo.down and stop. Quasi un controsenso, una diabolicaEverything becomes a diabolic equation equazione che contrappone tempo,where Time, Speed and Memory seem to velocità e ricordo.counterpoise each other. Chi nel’500 andava per mare avevaIn the 16th Century, seamen had much dinnanzi, se tutto andava bene, un’infi-time to dream of returning to the quiet nità di tempo per sognare di tornare aand ordinary lives they had left behind for quella vita calma e ripetitiva lasciata alletravelling in search of knowledge, adven- spalle per sete di sapere, d’avventurature or glory, keeping it all in Memory. o di gloria; e rimanere così per sempreRemembering is also a stimulus for nella memoria.acting, changing things, finding solu- Ricordare è anche uno stimolo per agire,tions to solve, for instance, the problem per cambiare le cose, trovare soluzioni,of World Hunger. A billion people in the come al problema del cibo che mancaWorld are suffering from hunger; me- a quasi un miliardo di persone mentreanwhile, in developed Countries hun- i Paesi più ricchi continuano a spreca-dreds of thousands of tons of food are re centinaia di migliaia di tonnellate diinconsiderately wasted. alimenti.Being remembered in a positive light is a L’essere ricordati, se per qualcosa digratifying feeling that encourages people positivo, è poi cosa che gratifica, onora eto do even better in their lives. stimola a fare ancora meglio.In this special year, such senses of “gra- Sensazioni che in quest’anno specialetification”, “honour” and “commitment stanno vivendo le donne e gli uominito do better” are the feelings felt by the delle Capitanerie di porto, fieri di quell’af-women and men of the Capitanerie di fetto che in modi diversi il Paese sta loroPorto, who are proud of the affection and tributando.gratitude Italy harbours for them. Editoriale 3

4 Notiziario della Guardia Costiera

1865 - 2015 UN POSTO TRA I GIUSTI A PLACE AMONG THE“RIGHTEOUS” 150°anniversario 5

UN POSTO Porta Ticinese, il Castello Sforzesco e i ca- TRA polavori di Brera, il Duomo e i negozi di San Babila, e ancora Parco Sempione e il I GIUSTI fascino dei navigli, le sciccherie di Monte- napoleone, il Teatro alla Scala e, nel cielo, i di Marco Di Milla grattacieli della “Gotham City” lombarda. e Martina Landi Milano resta una metropoli affascinante e “globale”, per citare una speciale classifica mondiale che promuove le città più urba- nizzate che meglio interagiscono con il re- sto del pianeta; con le radici nel passato e le energie costantemente rivolte al futuro; ge- ograficamente, e non solo, più vicina all’Eu- ropa che alla sua Italia. La prima sorpresa per un forestiero che giunge nella città di Manzoni arriva già nella metropolitana, un labirinto multicolore che si dirama ovun- que, dove turisti e lineamenti sudamericani prevalgono sul vecchio stereotipo “mene- ghino”. Sul binario che conduce i visitatori all’Expo, fra le tante fermate c’è n’è una dal nome insolito: “QT8”, ovvero Quartiere Triennale otto, che si riferisce a un’area re-6 Notiziario della Guardia Costiera

sidenziale progettata per l’ottava dei diritti umani, senza cedere 1865 - 2015edizione della triennale di Mi- davanti ai pregiudizi e all’indif-lano da Piero Bottoni, nel 1945.Diversamente da altri quartieri ferenza. Accanto ai pruni dedi-sperimentali, per la sua realizza- cati alla giornalista Politaskaya,zione l’architetto milanese privi- a Primo Levi, al giudice Roccolegiò le aree verdi e quelle dedi- Chinnici, a Papa Roncalli e acate all’aggregazione sociale, in Nelson Mandela, per citare soloparticolare ai ragazzi, ordinando alcuni nomi, dal 6 marzo 2015gli spazi e i palazzi secondo uno c’è anche un albero dedicato allaschema architettonico-urbani- Guardia Costiera. Quel giorno,stico che considerava la luce un in occasione della terza giornataelemento determinante.Ancora oggi tutto il quartiereruota e “respira” intorno al suopolmone verde, il Monte Stella,una collina artificiale che i cit-tadini utilizzano come una mo-derna agorà; palestra all’aperto,luogo di condivisione e di con-fronto, o più semplicemente unospazio salubre dove consumareun libro o il pranzo, il piccolomonte è un autentico punto diriferimento per l’intero abitato.Risalendo la sua collina si in-contra una grande targa in me-tallo, che appare come una portasenza muri intorno, aperta su unluogo speciale. Lì un bambinoentra in punta di piedi per recu-perare un pallone come fosse ro-tolato in un tempio; una coppiasilenziosa di fidanzati si china suuno dei rosoni di pietra interratinel prato, interessati alla storiache ciascuno di quei cippi rac-conta. Siamo nel Giardino deiGiusti, dove ogni anno vengonopiantati nuovi alberi in onoredi chi si è battuto per le vitti-me delle persecuzioni e in difesa 150°anniversario 7

In apertura il cippo A PLACE AMONG europea dei giusti dal tema “ieri all ’entrata e oggi. I Giusti sempre necessa- THE “RIGHTEOUS” ri”, si è svolta l’annuale cerimo- nel Giardino dei Giusti. nia di piantumazione dei nuovi A pag. 6 la stele all’ingresso In Milan there is a beautiful alberi nel Giardino dei Giusti. artificial hill, called Monte Istituito dal Parlamento eu- dello spazio riservato al Stella that houses a special ropeo su proposta di Gariwo, Giardino nel parco place: the Garden of the comitato onlus attivo a Milano di Monte Stella. Righteous. Since 2003, fin dal 1999, l’evento ricorda every year in this Garden, tutte quelle figure morali che A pag. 7 in alto il cippo the Association Gariwo has con coraggio cercano di salva- che ricorda l’impegno del planted new trees to honour re vite e di difendere la digni- sudafricano Mandela e un the men and women who tà umana. Alla manifestazione, momento della cerimonia have helped the victims organizzata dall’Associazione of the persecutions, per il Giardino dei giusti, com- dedicata alla Guardia defended human rights and posta dal Comune di Milano, da Costiera. Nella pagina supported the truth against Gariwo, e dall’UCEI (Unione accanto il Maresciallo the repeated attempts delle Comunità Ebraiche Italia- Roberto Mangione accanto to deny the perpetrated ne), erano presenti tra gli altri, crimes. il Sindaco di Milano Giuliano al sindaco di Milano In the context of the Pisapia, il Presidente di Gariwo, Giuliano Pisapia dopo current international crises, Gabriele Nissim, il consigliere aver piantato un albero nel the “new Righteous” are UCEI Giorgio Mortara e, in also those people who are rappresentanza delle Capitane- Giardino dei Giusti committed to saving human rie di porto – Guardia costiera, lives in the Mediterranean il Tenente di Vascello AntonioOpening: the memorial stone Sea, demonstrating that Miniero e il 1°Maresciallo Ro-at the entrance of “Garden of everyone can make a berto Mangione che in una let- difference. tera indirizzata al Comandante the Righteous”. Among the prunes Generale ha voluto rendere par- Page 6: the Stone at the dedicated to the journalist tecipe della propria emozioneentrance of the Garden. Page Politaskaya, to Primo tutto il personale del Corpo:7: plaque dedicated to Nelson Levi, to the judge Rocco “fatto di uomini e donne – si Mandela and a moment of Chinnici, Pope Roncalli legge nella lettera - dalle storie the ceremony celebrating the and Nelson Mandela, on molto diverse, ma tutte accomu- Italian Coast Guard. On 6th March 2015 a new tree, nate dalla medesima passione the opposite page: Master dedicated to the men and per la vita e per l’umanità”. Ieri Chief Petty Officer Roberto women of the Italian Coast in Albania, oggi al largo delle Mangione with the Mayor Guard, was planted and coste africane, la disperazione of Milan Giuliano Pisapia a commemorative plaque e la guerra spingono migliaia di after planting a tree in the was placed nearby, reading: persone a prendere il mare su Garden of the Righteous. “From Lampedusa to all imbarcazioni fatiscenti, metten- of Italian coasts, they have risked their lives, with a great spirit of sacrifice, to rescue people running from hunger and violence.”8 Notiziario della Guardia Costiera

1865 - 2015150°anniversario 9

do la propria vita e il loro de- to istituzionale, è un segno distino in mano a trafficanti di coraggio e di solidarietà. Per leesseri umani, alla ricerca di un Capitanerie di porto anche unfuturo per sé e i propri cari. E in attestato, che l’Ammiraglio Fe-mezzo al mare l’Italia, a tendere licio Angrisano, Comandantela mano a tanti disperati, ad of- Generale del Corpo, ha volutofrire una nuova speranza di vita. donare al Ministro delle In-Molto spesso la mano è quella frastrutture e trasporti, Delrio,dei militari della Guardia Co- quale segno dell’impegno chestiera, per i quali il soccorso in da 150 anni il Corpo dedica permare, ancor prima che compi- il bene della collettività.10 Notiziario della Guardia Costiera

6 marzo 2015 Roberto Mangione prima del- 1865 - 2015 la cerimonia al Monte Stella,di Martina Landi per un’intervista da pubbli- Nella pagina a fianco un(Redazione Gariwo) care sul giornale online di momento della cerimonia Gariwo. Dalle loro parole e, in basso, il Tenente diUna delle maggiori responsa- emergeva prima di tutto un Vascello Antonio Minierobilità del mondo di fronte alla forte senso di gratitudine e e il Maresciallo RobertoShoah fu quella di abbando- gratificazione, non solo per Mangione ringraziano ilnare gli ebrei che fuggivano, il riconoscimento che l’Asso- sindaco di Milano Giulianoper terra e per mare, dal na- ciazione per il Giardino dei Pisapiazismo. Chi oggi salva le vite Giusti di Milano aveva decisodei profughi siriani, iracheni di dedicare alle donne e agli Opposite page: a momento libici non vuole che si ripe- uomini della Guardia Costie- of the ceremony and belowta quella vergogna. Da oltre ra. Entrambi mi hanno infatti Lieutenant ITCG Antoniodieci anni Gariwo, la foresta descritto come “gratificanti” Maniero and Masterdei Giusti valorizza le azioni e le azioni che si compiono in Chief Petty Officer Robertola memoria di quanti si sono silenzio, che permettono di Mangione thank the Mayorbattuti e si battono per impe- soccorrere e dare speranza of Milan Giuliano Pisapiadire i genocidi, per difendere a chi è costretto a lasciare lala dignità umana nelle situa- propria terra. “Ogni volta chezioni estreme o per salva- effettuiamo un salvataggioguardare la verità contro ogni - ha raccontato Miniero - citipo di negazionismo. Nell’o- sentiamo rinforzati per que-dierna crisi internazionale, sto risultato. Per noi è fonda-i nuovi Giusti sono anche mentale dare sempre il mas-coloro che si impegnano a simo, non lasciare nessunosalvare vite umane nel Medi- in difficoltà”. Un messaggioterraneo, dimostrando che in di orgoglio e speranza, riba-qualsiasi circostanza ognu- dito anche nell’intervento delno può fare la differenza. Da 1° M.llo Mangione al Giardi-questa riflessione è nata l’i- no dei Giusti. Ad ascoltarlo,dea di dedicare un albero del in un silenzio attento e pienoGiardino dei Giusti di Milanoalle donne e agli uomini dellaGuardia Costiera che, comerecita il cippo commemora-tivo posto accanto all’alberostesso, “hanno rischiato lavita, ciascuno con grandeabnegazione, da Lampedusaa tutte le coste italiane, persalvare i naufraghi in fuga dafame e violenze”. Lo scorso6 marzo ho incontrato il T.VAntonio Miniero e il 1° M.llo 150°anniversario 11

Il Maresciallo Roberto di emozione, oltre novecento gione - in un anno e mezzo Mangione nel corso del suo studenti delle scuole di Mila- ha soccorso oltre 9200 per- no e provincia, e numerosi sone, in totale sono stati tratti discorso. cittadini milanesi. Le parole in salvo 175mila migranti nel di Mangione erano quelle di solo 2014. È il più grandeMaster Chief Petty Officer chi, davanti a fenomeni mi- esodo della storia”. Mangio-Roberto Mangione, during gratori di enorme portata, è ne parla degli episodi di sal- chiamato a operare in mare vataggio di barconi alla deri- his speech. in condizioni di emergenza. va, dei profughi stremati da Parole importanti da ascol- un viaggio in condizioni disu- tare anche a Milano, che pur mane, e ricorda in particolare trovandosi al capo opposto lo sguardo di una bambina, della penisola rispetto al Ca- un messaggio d’amore per nale di Sicilia, ha vissuto e l’aiuto che stava riceven- vive la tragedia dei profughi do. “Dico a voi, ragazzi, che siriani alla Stazione Centrale, nella nostra terra abbiamo dove i migranti arrivano stre- un patrimonio di libertà e mati per il viaggio attraverso benessere enorme, e molto il Mediterraneo, sperando di spesso non ce ne accorgia- poter raggiungere i Paesi del mo. L’albero di questo Giar- Nord Europa. Sono numeri dino, che simboleggia tutti gli impressionanti, quelli di chi 11mila uomini e donne della fugge dal Nord Africa e dal Guardia Costiera, rappre- Medio Oriente. “La mia unità senta un segno di speranza di venti metri - racconta Man- per voi giovani, e dà un for- te senso di onore per quello che, essendo italiani, tutti noi riusciamo a fare”. Al termine della cerimonia, mi allontano con il T.V Miniero e il 1°M. llo Mangione. Chiedo loro se sia possibile abituarsi a tutto questo. Abituarsi è impos- sibile, mi dicono, perché in ogni soccorso c’è sempre un valore umano che prescinde da tutto, anche dall’indossa- re la divisa. “Cerchiamo di non mancare mai all’appello del bisogno e di essere sem- pre all’altezza delle circo- stanze. Occorre mettercela tutta, perché la vita umana è il bene più prezioso da salva- guardare”.12 Notiziario della Guardia Costiera

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14 Notiziario della Guardia Costiera

L’IMPORTANZA DEL CIBOTHE IMPORTANCE OF FOOD Attualità 15

L’IMPORTANZA L’Italia, nel candidare Milano per ospita- DEL re l’Esposizione Universale 2015, ha scel- to il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per CIBO la Vita”, filo logico che attraversa tutti gli eventi organizzati sia all’interno sia all’e- di Massimo Maccheroni sterno dello Sito Espositivo. Un’occasione Expo Milano 2015 è un giro del per riflettere e confrontarsi sui diversi ten- mondo emozionate e pieno di sorprese. tativi di trovare soluzioni alle contraddizio- Ogni Padiglione è un viaggio nella ni del nostro mondo: se da una parte c’è an- cultura, nei profumi, nei colori e nelle cora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio 2010-2012), tradizioni di un popolo. dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute All’interno, i diversi Paesi hanno legati a un’alimentazione scorretta e troppo organizzato attrazioni, spettacoli, cibo (circa 2,8 milioni di decessi per ma- architettura, design, sapori, natura e lattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre scienza si uniscono in un unico spazio ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate per un’esperienza entusiasmante di cibo vengono sprecate. Per questo motivo servono scelte politiche consapevoli, stili di che lascia a bocca aperta. vita sostenibili e, anche attraverso l’utilizzo L’appuntamento da non mancare è di tecnologie all’avanguardia, sarà possibile dal 1 maggio al 31 ottobre 2015.16 Notiziario della Guardia Costiera

trovare un equilibrio tra dispo- (costruiti in base a criteri di effi- In apertura una fotonibilità e consumo delle risorse. cienza energetica e sostenibilità notturna di PiazzaLa riflessione sul Tema si tra- nella realizzazione, smontabili e Italia con in primo pianosforma anche in un momento riutilizzabili alla fine dell’even- l’Albero della Vita simbolodi condivisione e di festa, grazie to), piazze e aree comuni dedi- dell’EXPO 2015 di Milano;a incontri, eventi e spettaco- cati agli eventi e alla ristorazio- nella pagina a fianco illi da vivere in compagnia della ne. Visitare l’Expo è come fare padiglione degli emiratimascotte Foody e degli allegri un vero e proprio viaggio alla arabi e, in questa pagina unpersonaggi che la compongono. scoperta delle culture di tutto il momento della cerimoniaOgni aspetto, ogni momento, Pianeta, imperdibile e irripetibi- inauguraleogni Partecipante di Expo Mi- le, tra i popoli arrivati da lonta-lano 2015 declina e interpreta il no per offrirci i loro cibi, le loro Opening: night photo oftema scelto, “Nutrire il Pianeta, culture, le loro tradizioni, i loro Italia Square with the TreeEnergia per la Vita”. La visita spettacoli. Le parole chiave di of Life, symbol of EXPOnel Sito Espositivo - facilmen- questo viaggio sono innovazio- Milano 2015; Opposite page:te raggiungibile -si sviluppa, tra ne, risparmio energetico, rispet- the Pavilion of the Unitedgiochi d’acqua e un lungo canale to dell’ambiente e delle risorse Arab Emirates. In this page:che la circonda, su un’area di 1,1 naturali. I protagonisti di questo a moment of EXPO Milanomilioni di metri quadrati nella dialogo a più voci sono i Paesi, 2015 Opening Ceremony.quale sono stati piantati più di le Organizzazioni internazio-12 mila alberi. Su i due gran- nali, la società civile e le azien-di viali principali, il Cardo e il de. Quattro le Aree TematicheDecumano, si affacciano i Pa- in cui viene sviluppato il temadiglioni dei Paesi partecipanti dell’evento. Si va dal Padiglio- Attualità 17

Nella pagina a fianco il THE IMPORTANCE ne Zero, che racconta la storia padiglione Italia punto OF FOOD dell’uomo sulla Terra attraver- centrale dell’EXPO di so il suo rapporto con il cibo, al Italy, when it proposed Milan Future Food District, che spiega Milano; nella pagina as its candidate city to host the come la tecnologia cambierà le successiva un bel primo Universal Exhibition of 2015, modalità di conservazione, di- piano dell’Albero della chose the theme “Feeding the stribuzione, acquisto e consumo Vita, originale costruzione Planet, Energy for Life”. di cibo. Ci sono poi il Children dovuta al genio di Marco EXPO 2015 is an opportunity Park, lo spazio in cui bambiniBalich, direttore artistico del to seek solutions to global imparano a conoscere i temi diPadiglione Italia, produttore contradictions: on the one hand Expo Milano 2015 divertendo- di grandi eventi e regista there is still an enormous number si, e il Parco della Biodiversità, of undernourished people or food un grande giardino in cui viene Opposite page: the Italian deprived (about 870 millions riprodotta la varietà degli ecosi-Pavilion; next page: the Tree in the biennium 2010-2012); stemi che si trovano sul nostro of Life, an original building on the other hand in developed Pianeta. In città, al palazzo della commissioned by the Artistic Countries, people, having too Triennale, ci sarà Arts & Foods, much food, suffer from diseases la quinta area tematica: una stra- Director of the Italian such as obesity, sometimes ordinaria mostra che racconta Pavilion, Marco Balich. leading to long-lasting come è cambiato il rapporto tra disability or death. In addition, cibo e arte nel corso dei secoli. unfortunately 1.3 billion metric Ai Paesi che non hanno rea- tons of food is wasted every year. lizzato un proprio padiglione, For these reasons, it is necessary è stata proposta un’innovativa to make conscious political modalità di partecipazione: i choices, develop sustainable Cluster, ossia spazi espositi- lifestyles, and use the best vi che uniscono sotto lo stesso technology to create a balance progetto architettonico Paesi between the availability and accomunati dalla produzione the consumption of resources. di uno specifico alimento o da Reflection on the Expo theme un determinato tema. I Cluster becomes a moment of sharing si sviluppano su una superficie and celebrating, enriched by complessiva di 36.650 metri the presence of the mascot quadri e sono nove: Bio-Medi- Foody and the cheery characters terraneo, Cereali e Tuberi, Isole, accompanying him. Zone Aride, Frutta e Legumi, As a result of this process, the Spezie, Caffè, Cacao e Riso. Charter of Milan has been All’interno di ognuno la storia drafted. For the first time degli alimenti narrata con vi- in the history of Universal deo, installazioni e mostre fo- Expositions, it represents an act tografiche. E ancora spazi per of commitment that calls on show cooking e degustazioni, citizens, associations, companies and institutions to assume their responsibility in ensuring that future generations can enjoy the right to food. In this regard, the Italian Minister for Agricultural and Food Affairs, Mr Maurizio Martina, stated that food security is a crucial geopolitical challenge and a matter of fairness and justice for the entire world.18 Notiziario della Guardia Costiera

oltre a un grande mercato dove sui temi dell’agricoltura, delloscoprire gli alimenti più insoli- sviluppo sostenibile, della lottati, raccontati direttamente dalla contro la fame per il benesserevoce di chi li coltiva e produce. comune - e di intrattenimentoExpo Milano 2015 inaugura un sia all’interno sia all’esterno delnuovo modello di Esposizione sito espositivo. Spettacoli, con-Universale: non solo una vetrina certi, convegni, show cooking,delle migliori tecnologie per un laboratori didattici e mostre perfuturo sostenibile, ma un evento trasformare Expo Milano 2015globale e interattivo con miglia- in una grande festa all’insegnaia di appuntamenti culturali - del divertimento e della possibi-luogo d’elezione per il confronto lità di imparare. Attualità 19

L’Albero della Vita La grande chioma svetta verso il cielo, a 37 metri di altezza, sorretta da un complesso ed elegante intreccio di legno e acciaio. E’ l’Albero della Vita, simbolo di Padiglione Italia, richiamo potente e suggestivo per i milioni di visitatori dell’Esposizione uni- versale di Milano. L’opera, realizzata dal Consorzio “Orgoglio Brescia”, si ispira alla pavimentazione di Piazza del Campidoglio realizzata a Roma nella prima metà del ‘500 da Michelangelo. Il grande Artista fiorentino concepì e disegnò una struttura complessa e simbolica che, partendo da un disegno a losanghe, culmina in una stella a dodici punte indicante le costellazioni. Da questo disegno Marco Balich, direttore artistico di Padiglione Italia nonché produttore di grandi eventi e regista, ha mutuato la forma dell’Albero della Vita, grandiosa costruzione a metà tra monumento, scultura, installazione, edificio, opera d’arte e non solo. Il grande Albero è simbolo della Natura Primigenia, la forza da cui è scaturito il tutto; ma anche il segno di uno slancio rivolto al futuro, all’innovazione e alla tecnologia. Una struttura che nasce fin dall’inizio come icona interattiva destinata a catturare l’immaginario del visitatore e creare una rete di connessioni tra i vari padiglioni di Expo 2015. A renderla viva una serie di effetti speciali realizzati con le più avanzate tecnologie di spettacolo tanto da farla divenire il centro dal quale partano tutte le manifestazioni del palinsesto del Padiglione Italia.20 Notiziario della Guardia Costiera

Attualità 21

In questa pagina il Ministro Martina, referente per il governo dell’EXPO L’intervista al Ministro Martina.di Milano. Nella pagina accanto il Padiglione della Cina. La sicurezza alimentare, sfida geopolitica cruciale. 22 Notiziario della Guardia Costiera Maurizio Martina (Calcinate, 9 set- tembre 1978) è un politico italiano, dal 22 febbraio 2014 Ministro del- le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, con delega ad Expo, nel Governo Renzi. Ha conseguito il Diploma di maturità presso l’Istituto tecnico Agrario di Bergamo per poi laurearsi in Scienze Politiche. Alla passione giovanile per il teatro ha unito quella per il mondo agricolo e agroalimentare. Oltre, naturalmen- te, all’interesse per la politica. Nel corso del suo incarico di Ministro delle politiche agricole alimenta- ri e forestali sono stati elaborati e approvati diversi provvedimenti in favore dell’occupazione giovanile in agricoltura, della semplificazione burocratica per le imprese, del ri- cambio generazionale e della com- petitività e internazionalizzazione delle imprese. Inoltre, durante il suo mandato, è stata approvata definitivamente la Politica agricola comune (PAC) in vigore dal 1 gen- naio 2015. Perché Ministro la scelta di de- dicare alla sicurezza alimentare questa Esposizione universale? La sicurezza alimentare è una sfi- da geopolitica cruciale, una que- stione di equità e giustizia. Expo 2015 di Milano non poteva avere un tema più centrato di questo, un problema che si intreccia ai grandi interrogativi del nostro tempo. Nel secolo scorso abbiamo vissuto Esposizioni universali che punta- vano a stupire il mondo attraverso invenzioni tecnologiche. Oggi sono il tema della sicurezza alimentare e della sostenibilità delle risorse la chiave per interpretare quello che accade intorno a noi. Pensiamo solo al dramma che quotidiana- mente vivono i migranti nel Medi- terraneo, in fuga da zone povere

La Carta di Milano La Carta di Milano rappresenta l’eredità culturale di Expo Milano 2015. Per la prima volta nella storia delle Esposizioni Universali, il grande Evento internazionale è stato preceduto da un ampio dibattito nel mondo scientifico, nella società civile e nelle istituzioni sul tema di Expo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Questo intenso e profondo processo ha portato per volontà del Governo italiano alla definizione della Carta di Milano: un documento partecipato e condiviso che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo. I maggiori esperti italiani e internazionali hanno contribuito a identificare le principali questioni che interessano l’utilizzosostenibile delle risorse del Pianeta. In particolare, i grandi temi affrontati dalla Carta di Milano sono quattro, tutti inseriti all’interno della cornice del diritto al cibo quali modelli economici e produttivi possano garantire uno sviluppo sostenibile in ambito economico e sociale; quali tra i diversi tipi diagricoltura esistenti riusciranno a produrre una quantità sufficiente di cibo sano senza danneggiare le risorse idriche e la biodiversità; quali siano le migliori pratiche e tecnologie per ridurre le disuguaglianze all’interno delle città, dove si sta concentrando la maggior parte della popolazione umana; come riuscire a considerare il cibo non solo come mera fonte di nutrizione, ma anche come identità socio-culturale. I singoli cittadini, le associazioni, le imprese sottoscrivendo la Cartadi Milano si assumono responsabilità precise rispetto alle proprie abitudini, agli obiettivi di azione esensibilizzazione e chiedono con forza ai governi e alle istituzioni internazionali di adottare regole e politiche a livello nazionale e globale per garantire al Pianeta un futuro più equo e sostenibile. Attualità 23

dove dominano guerra e fame. me adesioni: nella prima setti- Ecco, attorno alla questione mana la Carta è stata firmata cibo ruotano gli equilibri del da oltre 200 mila persone e da Mondo attuale. Attraverso una importanti personalità, come ad riflessione globale cerchiamo esempio il Premio Nobel Amar- di dare delle risposte efficaci ad tya Sen. affrontare il futuro. Quali saranno i principali appuntamenti che verrannoIn questa le belle hostess del Punto centrale dell’Expo proposti durante Expo? Padiglione dell’Ecuador; 2015 è la Carta di Milano. Può A Expo si è chiuso pochi gior- nella pagina a fianco spiegare ai nostri le ttori qua- ni fa il Forum internaziona- l’originale Paglione del li sono i suoi contenuti e so- le dell’Agricoltura, uno degli Vietnam; passeggiare per prattutto quali le sue auspica- eventi più importanti di questi te ricadute? sei mesi. Un appuntamentol’EXPO è come fare un giro La Carta di Milano è la grande fondamentale a cui hanno par- del mondo fra i sapori e le eredità di Expo, un documen- tecipato oltre 115 Paesi, più di usanze della Terra to di responsabilità e impegni 50 Ministri, 370 delegati e a rivolta, per la prima volta nella cui non hanno voluto mancare This page: the beautiful storia delle Esposizioni univer- anche 27 Stati che non parteci- hostesses of the Pavilion of sali, a cittadini, istituzioni, asso- pano all’Esposizione universa- ciazioni, imprese, mondo acca- le come Pakistan, Sudafrica o Ecuador; alongside page: demico e all’intero sistema delle Australia. Un lavoro importante the original Pavilion of organizzazioni internazionali. per garantire cibo sano e sicuro Vietnam. Strolling around È a disposizione dei visitatori per tutti e che, di conseguenza, the EXPO pavilions is an di Padiglione Italia per essere richiede una produzione soste- enjoyable ride through the sottoscritta, e di tutti i cittadini nibile. Guardando in avanti, il flavours and customs of the sul sito www.carta.milano.it, e 15 giugno sono in programma vuole responsabilizzare ciascu- gli Stati generali delle indicazio- Earth. no su questioni come lo spreco ni geografiche italiane, mentre alimentare, il diritto al cibo, la a ottobre quelle mondiali. Sem- sicurezza dei prodotti, l’agri- pre a ottobre ci sarà la visita del coltura sostenibile. Ad ottobre segretario generale dell’Onu la consegneremo al segretario Ban Ki-Moon a cui verrà con- generale dell’Onu, Ban Ki-mo- segnata ufficialmente la Carta on, collegando così il semestre di Milano. Ma Expo è fatto an- di Expo con il fondamentale ap- che da tantissimi appuntamenti puntamento degli Obiettivi del quotidiani. Vengono promosse Millennio. Registriamo tantissi-24 Notiziario della Guardia Costiera

giornate dedicate alle produ- Un’ultima domanda dedicatazioni agroalimentari, oltre alle alla Guardia Costiera. Unagiornate nazionali dedicate a Sua opinione sull’operatoognuno dei Paesi partecipanti. delle Capitanerie di portoSi tratta di occasioni uniche per che quest’anno festeggianoconoscere e confrontarsi anche 150 anni dalla fondazione econ culture molto diverse dalla che sin dalla loro istituzionenostra. hanno, tra i compiti assegna-Quali i benefici per la nostra ti, funzioni di vigilanza e con-Nazione a seguito di questo trollo sull’intera filiera dellaevento così atteso e così fati- pesca, a tutela dei consuma-cosamente raggiunto? tori e del mare.Due milioni e 700 mila ingres- Il lavoro della Guardia Costierasi nel primo mese. 15 milioni di è essenziale per la tutela e labiglietti finora venduti. Oltre 600 conservazione dei nostri marimila studenti che hanno già vi- e delle nostre risorse ittiche. Ilsitato i padiglioni. Sono nume- numero di controlli effettuati nelri che ci fanno riflettere sulla 2014 dal Corpo, oltre 64milaportata di questa Expo. Sono divisi su tutti i livelli della filiera,convinto che l’investimento più danno il senso dell’importanzagrande sia quello che il nostro di questo lavoro in un settorePaese sta facendo in termini di troppo spesso soggetto a frodicredibilità e autorevolezza nel e contraffazioni. Il prodotto itticoproporre contenuti e riflessioni italiano di qualità è tale anchesul futuro del Pianeta. La Terra grazie al lavoro che viene svol-è il bene più grande e dobbia- to a monte dagli uomini e don-mo prendercene cura, princi- ne della Guardia Costiera che,palmente attraverso una gestio- da 150 anni, rappresentano unne sostenibile delle risorse. baluardo imprescindibile nella salvaguardia del nostro mare. Attualità 25

DALLA PARTE DEI CONSUMATORI: CONSIGLI, NOVITÀ E TENDENZE PER UNA SCELTA GIUSTA L’ARTE NEL MANGIARE OVVERO LA GASTROSOFIA IN TAVOLA di Elena VendittiOgnuno di noi ha il suo modo di mangiare. C’è si) e di svagarsi nel tempo libero (mangiare fuori,chi mangia per gusto, chi solo per nutrirsi, chi bere con gli amici, acquistare libri, scoprire l’arte).ha paura di cibi che non conosce, chi detesta un Ai nostri tempi, è difficile cogliere la differenza traalimento, chi si fa incuriosire da un colore, da un bisogno primario e bene superfluo. Quando an-odore. C’è anche chi mangia solo con la bocca, chi diamo al supermercato a fare la spesa, nel decidereingurgita calorie per noia, chi svuota il frigorifero cosa comprare, facciamo sempre una scelta dettatadi notte. E c’è anche chi decide di non mangiare dalla necessità?per paura di ingrassare e diventa anoressico. Cosa c’entra tutto questo con la cucina futurista?Il cibo, forse per la paura atavica della fame, scate- C’è una differenza sostanziale tra la cucina pove-na spesso comportamenti fuori del normale. ra e quella delle tavole imbandite dei nobili e deiQuando nel 1990 scoppiò la Guerra del Golfo, in borghesi di fine ottocento.Italia ci fu l’arrembaggio ai supermercati. Donne Chi ha poco deve sempre inventare qualcosa die uomini di tutte le età si presentarono alle casse diverso, scoprire nuovi cibi commestibili, acco-con i carrelli stracolmi di generi di prima necessità starli tra loro a volte casualmente, a volte cercandocome latte a lunga conservazione, pasta, zucchero, un’armonia tra cucina e commensale.sale, caffè, farina, riso, scatolame. Guai a chiedere Molte delle ricette tradizionali italiane nasconoper cortesia un chilo di zucchero a chi aveva svuo- nelle case povere: la pasta con le bucce delle me-tato lo scaffale accaparrandosi le ultime 10 confe- lanzane o con la colatura di alici, i secondi a basezioni. La paura della guerra mondiale portava con di interiora come la pajata (intestino del vitello dasé la paura della carestia e della fame. latte), i fegatelli, il cuore, la trippa, il sangue. AFinché l’uomo non è libero dal bisogno fisico, non Roma, quando al mattatoio macellavano le bestie,ha tempo da dedicare al pensiero. si regalava alla “plebe” tutto quello che rappresen-Un volta soddisfatte le necessità primarie si co- tava lo scarto. Per questo i romani hanno sopran-mincia a pensare al superfluo. Sembra un concetto nominato questi scarti “quinto quarto”, vale a direbanale ma riflettendoci è più profondo di quel- tutto quello che non fa parte dei canonici quattrolo che sembra. Anche il superfluo è importante quarti in cui si divide il bovino durante la macella-nell’esistenza. La felicità si trova soprattutto nel zione. La fantasia dei cuochi ha fatto il resto.fatuo. Karl Marx chiedeva che i lavoratori avesse- Dopo la prima guerra mondiale l’Italia si risvegliaro un salario tale da consentire loro di soddisfare i fascista.bisogni primari (mangiare, bere, dormire, coprir- L’autarchia riduce e quasi elimina le importazioni.26 Notiziario della Guardia Costiera

Bisogna cibarsi con quello che offre il territorio Quello che conta è stupire.nazionale. Il grano autoctono scarseggia e per Ovviamente i nomi dei piatti preparati dai cuo-sfamare gli italiani abituati al consumo di pane e chi futuristi sono astrusi giochi di parole che si-pasta, è necessario razionare le scorte. gnificano tutto e non significano nulla.Il movimento futurista vede nel Novecento il se- Famoso è il Carneplastico, inventato dal pittorecolo della modernità, della velocità, delle imprese futurista Fillìa. Così lo descrive Marinetti “in-impossibili. Il mondo si elettrizza e comincia a terpretazione sintetica dei paesaggi italiani, èdiffondersi un concetto di arte del tutto nuovo. composto di una grande polpetta cilindrica diArte che permea tutto, dalla politica alla comu- carne di vitello arrostita ripiena di undici qualità diverse di verdure cotte. Questo cilindro dispo-nicazione, dall’economia alla meccanica. Perché sto verticalmente nel centro del piatto, è coro-non concettualizzare anche un modo di mangiare nato da uno spessore di miele e sostenuto allafuturista? base da un anello di salsiccia che poggia su treAdesso che molti italiani sono liberi dal bisogno sfere dorate di carne di pollo.” Una costruzioneci si può cominciare a divertire con i cibi. geometrica, un’istallazione post-avanguardistaEcco cosa scrive Filippo Tommaso Marinetti diremmo oggi.nel 1930: “Noi futuristi trascuriamo l’esempio e Un concentrato estetico di proteine, sali minera-il monito della tradizione per inventare ad ogni li e vitamine. Carboidrati pochissimi.costo un nuovo giudicato da tutti pazzesco. Pur Che dire, poi, del complesso plastico mangiabilericonoscendo che uomini nutriti male o grosso- Equatore + Polo Nord creato dal pittore futu-lanamente hanno realizzato cose grandi nel pas- rista Enrico Prampolini? Spiega Marinetti: “èsato, anti-praticamente noi affermiamo questa composto da un mare equatoriale di tuorli rossiverità: si pensa si sogna e si agisce secondo quel d’uova all’ostrica con pepe sale limone. Nel cen-che si beve e si mangia.” E’ nato il Manifesto della tro emerge un cono di chiaro d’uovo montato ecucina futurista. solidificato pieno di spicchi d’arancio come suc- cose sezioni di sole. La cima del cono sarà tem-MANGIARE, BERE, UOMO, DONNA pestata di pezzi di tartufo nero tagliati in forma di aeroplani negri alla conquista zenit.”Dopo l’abolizione della pastasciutta, consideratauna “assurda religione gastronomica italiana”, i ABBASSO FORCHETTA E COLTELLOfuturisti invocano l’abolizione “del volume e delpeso nel modo di concepire e valutare il nutri- Non c’è dubbio che i futuristi abbiano datomento e la messa al bando delle miscele tradi- origine a mode gastronomiche di oggi. Una suzionali”. Che tutto sia un esperimento, che la tutte è la nouvelle cuisine con i suoi piatti mini-cucina diventi laboratorio, che le pentole siano mali, ben congegnati per sapore e accostamentisostituite da alambicchi. Il futuro è nella rottura di aromi e colore. Piccole porzioni eleganti chedelle regole culinarie della nonna. soddisfano il palato ma non saziano.L’originalità, secondo i futuristi è rivoluzionaria, A tale proposito Claudia Salaris, storica dela costo di servire in tavola insieme ai cibi spruzzi futurismo letterario trova molte analogie tra ladi profumo francese alla violetta o alla tuberosa. nouvelle cuisine e la cucina futurista: “Le in- novazioni dei profeti della nouvelle cuisine si possono così riassumere: cura nella scelta delle materie prime; cotture brevi; eliminazione del- le minestre della cucina regionale italiana; tal- volta uso di pesce e carne crudi, di derivazione giapponese; aromi insoliti; accoppiamenti ine- diti; recupero dell’agrodolce e del dolce-salato; presentazione della vivanda non nel piatto di portata ma in quello individuale; impostazione e architettura accurata delle pietanze, che vengono costruite come opere d’arte visiva; attenzione al colore e alla forma, per cui carni e pesci fuorie- scono dalle salse come sculture. Il pranzo diven- ta uno spettacolo.” Ritroviamo anche, nell’allestimento della tavola e nella degustazione del cibo, i prodromi del “fin- ger food”, vale a dire del mangiare con le mani. Per mangiare con le mani servono cibi ridotti in piccoli pezzi, bocconcini da prendere e mettere 27

in bocca, magari dopo aver fatto la scarpetta in Basta carboidrati, evviva le proteine. Ma cam-un intingolo. Secondo i futuristi è importante bia anche l’esperienza sensoriale che si scatenaaffidare alle labbra il cibo senza intromissione di quando ci si siede a tavola.strumenti metallici. Solo così l’esperienza senso- Scrive Marinetti nel Manifesto della cucina fu-riale è completa. Lo chiamano il “piacere tattile turista:prelabiale”. “Consultiamo in proposito le nostre labbra, laSpiega Marinetti come devono essere questi nostra lingua, il nostro palato, le nostre papillemono-bocconi “simultanei e cangianti”: debbo- gustative, le nostre secrezioni glandolari ed en-no contenere “dieci, venti sapori da gustare in triamo genialmente nella chimica gastrica.” Epochi attimi. Questi bocconi avranno nella cuci- ancora: “Prepariamo una agilità di corpi italia-na futurista la funzione analogica immensifican- ni adatti ai leggerissimi treni di alluminio chete che le immagini hanno nella letteratura. Un sostituiranno gli attuali pesanti di ferro legnodato boccone potrà riassumere una intera zona acciaio. Noi futuristi dopo avere agilizzato ladi vita, lo svolgersi di una passione amorosa o un letteratura mondiale con le parole in libertà eintero viaggio nell’Estremo Oriente.” lo stile simultaneo, svuotato il teatro della noiaUna tavola futurista deve essere apparecchiata mediante sintesi alogiche a sorpresa e drammi dicon gusto e armonia e seguire il cromatismo di oggetti inanimati, immensificato la plastica conciò che sarà servito ai commensali. Altro ele- l’antirealismo, creato lo splendore geometricomento che rompe la tradizione è la preparazione architettonico senza decorativismo, la cinema-del piatto in cucina. Un piatto per ogni persona, tografia e la fotografia astratte, stabiliamo ora ilcostruito con precisione e senso artistico. Niente nutrimento adatto ad una vita sempre più aereapiù insalatiere che girano di mano in mano. e veloce.” Insomma, via la pasta perché gonfia e appesanti-ABBASSO LA PASTASCIUTTA sce corpo e anima. Marinetti cita un professore napoletano per dareE fu così che la pasta andò al confino. Nel Ma- forza al suo discorso: Il dott. Signorelli, scrive:nifesto della cucina futurista per il feticcio culi- “A differenza del pane e del riso la pastasciut-nario-nazionale non c’è posto. ta è un alimento che si ingozza, non si mastica.La cacciata della pastasciutta è una provocazio- Questo alimento amidaceo viene in gran partene, un modo di rompere con le abitudini alimen- digerito in bocca dalla saliva e il lavoro di tra-tari “passatiste”. Ma è anche un occhio strizzato sformazione è disimpegnato dal pancreas e dalal regime fascista che non vuole più comprare il fegato. Ciò porta ad uno squilibrio con disturbigrano all’estero e vorrebbe che tutti gli italiani di questi organi. Ne derivano: fiacchezza, pessi-sostituissero gli spaghetti con il riso, abbondan- mismo, inattività nostalgica e neutralismo.”temente prodotto al nord d’Italia. Senza carboidrati si combatte meglio e, visto cheCambia l’approccio chimico all’alimentazione. la seconda guerra modale è alle porte, conviene ingurgitare le “eroiche” proteine.28 Notiziario della Guardia Costiera

IL MENÙ LA CHIMICA IN CUCINA DEL RISTORANTE FUTURISTA Anche qui il futurismo fa da apripista. Una delle Marinetti fa sul serio. Non solo nel 1930 tendenze contemporanee è proprio quella di diffonde il Manifesto della cucina futurista apre anche un ristorante: Il Santopalato. Lì dentro tutto trasformare la cucina in un laboratorio chimico. E’ un è futurista: decorazioni, stoffe, arredi, colori, forme, po’ come guardare dal buco della serratura, entrare in mobilio. Anche il menù è scritto su una carta deco- comunicazione con il retroscena. La cottura innesca rata a mano da un artista del movimento. Ovvio, anche il cibo. moltissime reazioni chimiche e trasforma sempre Ed ecco il “Listavivande”: qualcosa in qualcos’altro. Di fatto in cucina si mettono Antipasto intuitivo Aerovivanda - tattile, con rumori ed odori in piedi esperimenti. Pensiamo alla maionese. Il (ideata da Fillìa) miracolo avviene perché tre elementi (acqua, olio, Brodo solare (ideato da Piccinelli Ernesto) rosso d’uovo) si armonizzano tra loro grazie ad una Tuttoriso - con vino e birra (ideato da Fillìa) reazione chimica. Quando la maionese “impazzisce” Carneplastico (ideato da Fillìa) significa che l’armonia si è rotta. Chi di noi non ha Ultravirile (ideato da P.A. Saladin) provato a far ragionare la maionese aggiungendo olio? Paesaggio alimentare (ideato da Angelo Giachino) La chimica ci suggerisce di aggiungere acqua. Mare d’Italia (ideato da Fillìa) Marinetti propone ai cuochi: “Una dotazione di Insalata mediterranea (ideata da Burdese strumenti scientifici in cucina: ozonizzatori che diano Celeste) il profumo dell’ozono a liquidi e a vivande, lampade Pollofiat (ideato da Diulgheroff ) per emissione di raggi ultravioletti (elettrolizzatori per Equatore + Polo Nord (ideato da E. Pram- scomporre succhi, estratti ecc.) in modo da ottenere da un polini) prodotto noto un nuovo prodotto con nuove proprietà, Dolcelastico (ideato da Fillìa) mulini colloidali per rendere possibile la polverizzazione Reticolati del cielo (ideato da Mino Rosso) di farine, frutta secca, droghe ecc.; apparecchi di distilla- Frutti d’Italia (composizione simultanea) zione a pressione ordinaria e nel vuoto, autoclavi Vini Costa, Birra Metzger, Spumanti Cora, Amaro Cora, centrifughe, dializzatori. Caffè Miscela Sublime, Profumi Dory. Gli indicatori chimici renderanno conto dell’acidità e della basicità degli intingoli e serviranno a correggere eventuali Tutti i piatti sono eseguiti con la tecnica futurista dei cuochi del Santopalato. errori: manca di sale, troppo aceto, troppo pepe, troppo dolce.” PICCOLO DIZIONARIO FUTURISTA 29 DELLA RISTORAZIONE Il regime fascista non vede di buon occhio i “forestierismi”. Alla fine li vieterà. Ma ci sono oggetti, cose, luoghi che non si possono chiamarein altro modo. Non esiste il corrispettivo in italiano? Nessun problema. ci pensano Fillìa e Marinetti con un dizionario futurista per ristoranti e bar (d’ora in avanti “quisibeve”). Bar: quisibeve; pic-nic: prestoalsole; menù: listavivande ; cocktail: polibibita dessert: peralzarsi; sandwich: traidue

Dal 1975 ELMAN è impegnata nellaprogettazione, sviluppo e installazione disistemi ad alto contenuto tecnologicofinalizzati a migliorare il controllo e lasicurezza nei seguenti ambiti applicativi MARE TERRA ARIALa lunga esperienza acquisita nel campo delle telecomunicazioni ha permesso a ELMAN di eccellere nella progettazione e produzione di: Sistemi VTMIS, AIS, RIS e di Sorveglianza Costiera Produzione di numerosi apparati (Radio, Stazioni Base e Transponder AIS, WAIS, VCS) Integrazione di sensori ed elaborazione dei dati Sviluppo di software per VTMIS, AIS e RIS (soluzione “chiavi in mano”)Costantemente al passo con le GMDSS (Global Maritime Distress and Safety System)innovazioni tecnologiche,puntualmente implementate nei propri Sistemi di gestione per DSC/NAVTEXprodotti, ELMAN è caratterizzata da Produzione di radio nelle bande MF/HF/VHFuna struttura semplice e snella che lepermette di adattarsi alle continue Sistemi VCS per Sale di Comando e Controlloevoluzioni delle necessità del mercato (in tecnologia VoIP) Integrazione Radio VCS e Workstation per Sale di Controllo e/o Applicazioni Navali Militari Radio (MF/HF/VHF/UHF) Ricetrasmettitori in banda MF, HF, VHF e UHF per applicazione Marittima e Avionica Collegamenti in Ponte Radio Digitali Torri per telecomunicazioni e Antenne Progettazione e installazione di torri e tralicci, autoportanti e strallati Antenne Ground Plane in banda VHF e UHF Antenne Coassiali Multidipolo per comunicazioni avioniche



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ILCINQUECENTO EUROPEO FRA CIELO E MARE THE SIXTEENTH CENTURY IN EUROPE BETWEEN SKY AND SEA Storia 33

IL Chiunque, riflettendo su avvenimenti e per-CINQUECENTO sonaggi succedutisi in un intero secolo, potrà darne la preminenza a uno invece che a un EUROPEO altro. In questo gioco di riflessioni e di scelte, FRA CIELO pur rendendomi conto di quanti altri secoli siano importanti, nel mio intimo ho dato la E MARE preminenza al Cinquecento limitandolo alla sola Europa che per tanti motivi eccelleva sul di Luigi Romani resto del mondo pur essendo stato scoperto il continente americano e raggiunto quello asiatico via mare dopo le navigazioni di Bar- tolomeo Diaz e di Vasco Da Gama. E infatti, il Cinquecento ha prodotto idee e soluzioni che ritengo importanti e in alcuni casi essen- ziali per la navigazione. Non sarà superfluo però ricordare almeno che il Cinquecento è il secolo del Rinascimento con mostri sacri della levatura di Leonardo, Michelangelo, Raffaello e Tiziano, non per nulla attestati più col nome che col cognome.34 Notiziario della Guardia Costiera

Se dalle arti figurative passiamo È noto che la prima circumnavi- In apertura una mappaalla letteratura, nomi altrettanto gazione del Globo terracqueo fu del‘500 realizzata sugrandi nella poesia quali Ario- capitanata da Ferdinando Ma- cartapecora; a pagina 34sto e Tasso hanno riscontro nei gellano (Magalhaes) che salpò la Battaglia di Lepanto,due storici Machiavelli e Guic- dalla foce del Guadalquivir nel fondamentale per laciardini, senza dimenticare che 1519 con cinque imbarcazio- cristianità e per l’Europa;all’estero Tommaso Moro ed ni e fu a capo della spedizione in questa pagina in bassoErasmo da Rotterdam si sta- “Fin che lo specchio, il lume, e il la bussola giroscopicagliano su altri nomi che evito confronto e la vera guida nostra realizzata dall’italianosolo per non annoiare il lettore. ammazzarono” alle Filippine, Girolamo CardanoSe vogliamo appena sfiorare ilcampo politico, valga il ricordo come scrisse il vicentino Anto- Opening page: a map madedi Carlo V, erede di due imperi; nio Pigafetta nella sua “Relazio- in the Sixteenth Century.la dinastia dei Valois in Francia ne del primo viaggio intorno al Page 34: picture of thee quella dei Tudor in Inghil- mondo”. Soltanto una nave era Battle of Lepanto whenterra, verso la quale si accanì rimasta in condizioni di navi- Christianity and Europeinvano Filippo II facendo così gare quando i superstiti rag- were saved from Muslimperdere alla Spagna il dominio giunsero le isole di Capo Verde. invasion; below: the “gyrodel mare e il rispetto del mondo. Pigafetta, che scrupolosamente compass”, made by GerolamoMa è anche il secolo di Maria nei mesi trascorsi interminabili Cardano.Stuarda e di Ivan il Terribile e, aveva tenuto il suo diario, in-in disordine cronologico, è il se- carica i marinai che prendonocolo della Riforma di Lutero e terra per procurare viveri, didella Controriforma della Chie- chiedere che giorno è. La rispo-sa di Roma. sta è giovedì, mentre a bordoMa non si può dimenticare Le- il coscienzioso annalista sa perpanto (1571) dove si svolse l’ul- certo che è mercoledì. Così, pertima importante battaglia fra la prima volta della storia dellaimbarcazioni a remi con la vit-toria, soprattutto, di navi e mari-nai italiani. E un’altra battaglia,quella di San Quintino (1557)nella quale le truppe francesi fu-rono sconfitte da quelle spagno-le agli ordini del conte di Eg-mont e di Emanuele Filibertodi Savoia che ricordo per avereistituito l’onorificenza dei santiMaurizio e Lazzaro dalla qualeè derivata la medaglia maurizia-na per le forze armate.Ma eccoci invece, in modo speropiù ordinato, a narrare qualcosache concerne il mare, la naviga-zione e l’astronomia. Storia 35

Nella pagina a fianco una THE SIXTEENTH CENTURY navigazione, viene scoperto quel stampa del ‘700 a colori fenomeno, in seguito catalogato IN EUROPE BETWEEN SKY come salto o raddoppiamentoraffigurante i cantieri navali di data a seconda che sia stata di Castellammare di Stabia AND SEA eseguita una rotta Ovest o una nel ‘500: in primo piano, rotta Est nella circumnaviga- ancora sui rulli, una classica This article is dedicated to the theme of zione del Globo. La questione nave panciuta dell’epoca Navigation in the 16th Century, giving delle 24 ore guadagnate è di- due consideration to the development battuta dai più dotti astronomi Opposite page: the shipyards of Cartography and other nautical di Spagna, senza che sia fornita of Castellammare di Stabia instruments in Europe. Antonio una spiegazione soddisfacente Pigafetta, an Italian explorer who che soltanto un italiano, Pietro in the Sixteenth Century; circumnavigated the globe, was the first Martire d’Anghiera, riuscirà a in the foreground, a classic to talk of the “change of date” phenomenon chiarire pochi anni dopo. round-bottomed ship of its that depends on the direction of the ship Per non lasciare in sospeso il route, westward or eastward. An Italian caso di questa prima circum- time. historian, Pietro Martire d’Anghiera, navigazione, aggiungo che solo provided then a scientific explanation of quando mancavano dodici gior- this phenomenon. ni al compimento di tre anni di In the meanwhile, the intensification navigazione dalla partenza, 18 of sea voyages brought several marinai su 265 imbarcati, ave- improvements in ship hulls, glazing vano fatto ritorno a Siviglia,18 operations and also in the nautical tools resti umani, laceri, smunti, esau- and cartography. sti che avevano condotto a ter- Yet an Italian, named Gerolamo mine una delle più strepitose Cardano, invented the “suspension” imprese nautiche della storia of the compass – known as “Cardan e sotto l’aspetto umano la più suspension” – necessary to counteract logorante, la più nefasta. Quel the movements of the sea.The Flemish relitto di nave si chiama VIC- astronomer Gerhard Kremer (latinized TORIA e potrebbe meritarsi as Gerardus Mercator) revolutionised il motto OMEN NOMEN (il cartography, by using a cylindrical nome è auspicio). Il capitano projection where the map was the result che la condusse al salvamento, of a cylinder tangent to the equator fu Sebastian Del Cano, al quale (“Nova et Aucta Orbis Terrae Descriptio Carlo V offrì una cotta d’arme ad Usum Navigantium Emendate raffigurante il Globo, attraver- Accomodata, 1569” which means “new sato da un cartiglio col motto and more complete representation of the PRIMUS CIRCUMDISTI ME terrestrial globe properly adapted for use (Fosti il Primo a circondarmi). in navigation is the title of the first Word È ancora lontano il giorno del- Map on Mercator projection). In 1502 la abdicazione in favore del fi- the first mapping of the newly discovered glio Filippo II, e il ritiro in un American lands was realized, and in convento dell’Estremadura, nel 1507 the famous Waldseemüller’s Globe quale Carlo V potrà dedicarsi was created in Strasbourg. Another step a quella passione per gli orologi forward was made by John Davis who invented a device (called the backstaff, or Davis quadrant) for determining the latitude by reading the angle of elevation of the sun. However, the real revolution occurred thanks to Copernicus, who reversed the Ptolemaic Conception that had dominated astronomy for 14 centuries. Copernicus’ great work De revolutionibus Orbium Coelestium (published just before his death in order to avoid the wrath of the Church and of the geocentric doctrine followers) allowed Johannes Kepler to formulate the Three Laws of Planetary Motion.36 Notiziario della Guardia Costiera

che i troppi impegni bellici gli Charges di Brest, pensò di pra-avevano precluso. Frattanto un ticare delle aperture nei fianchicerto Peter Henleins, di Norim- delle imbarcazioni per sistemareberga, aveva inventato il primo le artiglierie nei ponti inferiori.orologio tascabile (1510) che Ciò avveniva all’inizio del se-sarà utile ai naviganti per deter- colo, ma l’idea fu ripresa da Ja-minare un punto nave più ac- mes Baker, il miglior architettocettabile di quello fornito dalla navale di Enrico VII e l’inven-clessidra. zione rivoluzionò la guerra suiL’intensificarsi delle navigazioni mari, come poté dimostrare ilatlantiche aveva comportato sia poco più che ventenne Francismiglioramenti negli scafi e nel- Drake nello sfuggire ai ripetutile velature, sia negli strumenti attacchi spagnoli che lo spinseronautici e nelle carte. ad effettuare il secondo giro delNegli scafi, in particolare, poi- mondo (1577-80).ché i cannoni erano diventati Le navi panciute, tipo “cocca”sempre più ingombranti e pe- nata nel Baltico o “caracca” disanti compromettendo la sta- origine portoghese, entrambe dibilità delle navi, un certo Des evidente goffaggine, saranno il Storia 37

prototipo di tutte le navi a vela possibilità di “sghindare”, cioèche si imporranno nel periodo rimuovere, il relativo alberetto.dei grandi imperi coloniali fino È una innovazione attribuitaal secolo XIX, con le seguenti agli olandesi che la utilizzaronoinnovazioni principali durante dal 1570. Quanto agli strumen-il XVI secolo: mentre aumenta- ti nautici, era sempre la bussolavano le dimensioni delle gabbie, magnetica a tenere la palma, pursulle navi maggiori venne ag- con il miglioramento delle cor- rezioni dovute al magnetismogiunta una vela quadra (velaccio) terrestre e a quello dei ferri didell’albero di maestra, velaccino bordo. Ma fu proprio un mate-in quello di trinchetto, con la matico, il pavese Girolamo Car- dano, noto per aver inaugurato nuovi metodi per la soluzione delle equazioni di 3° e 4° grado, che inventò quella sospensio- ne della bussola che i naviganti ricordano appunto come “so- spensione cardanica”, utilissima a contrastare i più svariati movi- menti del mare e utilizzata an- che per altri apparecchi di bor- do. Ed è ancora un matematico, il bresciano Nicolò Tartaglia, che si dedicò a problemi di bali- stica e di ingegneria militare. Uno sconosciuto inglese, nel- la seconda metà del secolo, in- ventava un tipo di solcometro per la misurazione della veloci- tà delle navi, quello noto come “solcometro a barchetta”, con necessario completamento della clessidra e dello svolgersi di una cordicella graduata dalla quale nascerà la definizione di “nodo” come miglio all’ora. Ma un benemerito particolare per i naviganti è Gerhard Kre- mer, per noi Mercatore, che ideò una proiezione AD USUM NA- VIGANTIUM che potremmo definire rivoluzionaria. Infatti, basandosi su precedenti stu- di del cosmografo portoghese38 Notiziario della Guardia Costiera

Pedros Nuñes il quale aveva calcolo infinitesimale nel secolo Nella pagina a fianco in altostudiato la lossodromia che ta- successivo da Newton e Leib- la rivoluzionaria carta diglia i meridiani sempre con lo niz. Ed è proprio per le latitu- Mercatore e in basso la cartastesso angolo, aveva rilevato la dini crescenti che questo tipo nautica della Sicilia in usoimpossibilità di rappresentarla di carta nautica, usata ancora nel ‘500; in questa paginagraficamente sulle carte nauti- ai nostri giorni, non può essere un solcometro, strumento diche dell’epoca che erano ancora impiegata oltre i 60° di latitudi- misurazione della velocitàquelle del Medio Evo. La ge- ne circa. La prima importante in mare, dovuto al genio diniale soluzione dell’astronomo utilità per l’impiego della carta un anonimo inglese del XVIe cartografo fiammingo fu la di Mercatore è quella di taglia- secoloproiezione cilindrica immagi- re meridiani e paralleli sotto lonata come una sfera, tangente stesso angolo, che è la rotta chenell’equatore in un cilindro av- la nave deve seguire, e per tale Opposite page: the first Mercator Chart; below: nautical map of Sicily used in the 16th Century. In this page: a maritime log, for measuring the speed of a ship through waters, invented by an anonymous Englishman in the Sixteenth Century.volto intorno alla sfera stessa. proprietà, la rappresentazione èProiettando dal centro della sfe- chiamata anche “cilindrica iso-ra i meridiani si ottengono linee gonica”.verticali tutte alla stessa distan- La carta di Mercatore, perza, mentre i paralleli proiettati contrasto, rimanda necessaria-orizzontalmente, si separano mente alle carte nautiche usa-sempre più procedendo dall’e- te durante il Medio Evo, nellequatore verso i poli. È questa la quali predominavano le rosemanifestazione della latitudine dei venti e il reticolo dei rom-crescente, studiata e risolta col bi, delle quali non mi occuperò, Storia 39

dando invece la preminenza alla re del 1502. “Fornisce la primaprima carta del XVI secolo che rappresentazione cartografica,registra i risultati dei primi tre molto schematica, delle terreviaggi di Colombo. Ne è auto- americane scoperte”. È conser-re il cartografo Juan de la Cosa vata nella Bibliothèque natio-(da non confondere con l’omo- nale di Parigi. Più interessante,nimo proprietario della Santa pur essendo degli stessi anni, èMaria che prese parte al primo la “Carta del Cantino” dal nomeviaggio di Colombo). La carta dell’ambasciatore estense che laalla quale ho dato la preceden- fece eseguire. È conservata nellaza è stata stampata nel 1500 nei Biblioteca Estense di Modena.pressi di Cadice e a noi è giunta È ricca di fregi e decorazioni euna copia che dovrebbe esse- vi è tracciata la famosa “Raya”40 Notiziario della Guardia Costiera

che col Trattato di Tordesillas oltre all’apertura dei primi Os- In contropagina un(1494) venne a costituire un servatori astronomici in Dani- perfetto esemplare divantaggio per la corte di Lisbo- marca (1575), è la necessità del astrolabio, strumento di usona che si assicurerà il monopolio cambio di data, in quanto non si astronomicodella via marittima dell’India e era tenuto conto di un notevole adottato per la navigazione;del Brasile raggiunto da Ve- numero di minuti accumulati in basso la riproduzione dispucci e Cabral. dall’epoca Giulio Cesare. Infatti, un galeone spagnolo nelRitengo di poter chiudere que- per iniziativa del papa Gregorio porto antico di Genova:sto breve elenco citando il gran- XIII (Ugo Boncompagni), con da notare i portelli sullade Mappamondo realizzato a la bolla INTER GRAVISSIMI, fiancata della nave dai qualiStrasburgo nel 1507 da Martin nel 1582, il 5 ottobre del vec- i cannoni potevano sparare,Waldseemüller in dodici fogli chio calendario, divenne il 15 che hanno rivoluzionato lacompletamente privi di rose dei ottobre nel nuovo. guerra navale nel ‘500venti e del reticolato dei rombi. Quanto agli strumenti nautici,L’America settentrionale è rap- il più noto, fra quelli usati per This page: the “astrolabe”,presentata molto meno estesa le osservazioni astronomiche, è, an astronomical instrumentdella meridionale e per la prima oltre all’astrolabio e al quadran- used for navigation. Below:volta appare il Pacifico. Non sarà te nautico, la balestriglia, tutti picture of a Spanish galleonsuperfluo ricordare che proprio apparecchi per determinare la in the ancient port ofal Waldseemüller si deve la pro- latitudine basata sull’altezza Genoa; along the side ofposta di chiamare America il della Stella Polare o del Sole. the ship there are the gunscontinente da poco scoperto in La balestriglia, chiamata anche that revolutionized navalonore del nostro warfare in the SixteenthVespucci. Scala di Giacobbe, è costituita CenturyCon il fervo- da un’asta graduata sulla qualere e la scontata due bastoncelli sistemati ad an-meraviglia per golo retto possono scorrere inil susseguirsi disempre nuovescoperte, nonpoteva che ac-celerarsi lo stu-dio per nuoverappresentazio-ni cartografichee l’avvicinarsia soluzioni piùsemplici checulminaronocon le realizza-zioni di Merca-tore a circa metà del secolo.Altro cambiamento del XVI se-colo, che tuttavia non è a esclu-sivo vantaggio dei naviganti, Storia 41

modo tale da traguardare con- balestriglia è la possibilità di os-temporaneamente l’orizzonte e servare il Sole riflesso, avendolol’astro del quale si vuole misu- cioè alle spalle e quindi senzarare l’altezza; il conseguente uso esserne abbagliato.delle Effemeridi o di particolari Tuttavia, malgrado l’indiscus-almanacchi era indispensabile so vantaggio nelle osservazioniper il calcolo della latitudine. diurne, la balestriglia fu utiliz-Un passo avanti dell’invenzio- zata ancora a lungo fin quandone di strumenti utili alla deter- l’invenzione dell’ottante e delminazione delle altezze degli sestante non la relegarono defi-astri, si deve a John Devis, che nitivamente in soffitta.nell’85 aveva scoperto lo stretto In questo rapido scorcio pano-di Groenlandia e il Continente ramico sul XVI secolo mancaamericano, al quale fu dato il ancora la rivoluzione radicalesuo nome e nel ’92 le Falkland. che scaturisce degli studi di Ni-E’ sua l’invenzione di un qua- colaj Kopernik, il quale rovesciòdrante il cui primo e più de- la concezione geocentrica tole-cisivo vantaggio rispetto alla maica (sostenuta nell’ALMA-42 Notiziario della Guardia Costiera

GESTO) che aveva resistito benquattordici secoli.Copernico sostenne l’ipotesieliocentrica che fece circolaredapprima in copie manoscrittee solo in prossimità della mor-te pubblicò (col titolo DE RE-VOLUTIONIBUS ORBIUMCOELESTIUM) per evitare leconseguenze che sarebbero po-tute derivare soprattutto dallaChiesa che – sia nella cattolicaPolonia, sia in Italia dove Co-pernico visse alcuni anni – nonavrebbe ammesso teorie contra-rie alla “Bibbia”.Il tedesco Johannes Kepler sisentì attratto dalle teorie coper-nicane che difese appassiona-tamente in pubbliche dispute everso la fine del secolo gettò lebasi di quelle che sarebbero di-ventate – per noi – le tre leggi diKeplero sulle orbite dei pianeti. Storia 43

UN MARE DI LIBRIdi Marco TibilettiINCONTRI D’AUTOREClaudio Bernetti, Giuseppe Furno Guglielmo legati al Corpo, in tutte le sue accezioni e ma-Evangelista autori di “Non solo per mare” nifestazioni. Inoltre, si pensava che sulle navi e(pubblicato recentemente da Risguardi Editore) sui marinai si è scritto di tutto...O quasi. Cosìparlano del loro libro che esprime il legame con il abbiamo voluto affrontare questo lavoro colmare in modo molto originale, attraverso cioè desiderio di prospettare al lettore un approc-automobili, motociclette, camion e camionette cio diverso, avvicinandolo al mondo militareusate nel tempo dalle Capitanerie di porto marinaro mediate una tematica che, in fondo,e raccontando le storie dei marinai interessa un po’ tutti: l’automobilismo.che li hanno condotti. Il volume ripercorre la storia della componente terrestre delle Capitanerie di porto che, a suaLa scelta di un argomento così singolare – spie- volta, affonda le sue radici nella storia della mo-gano gli autori - nasce dalla passione. Passione torizzazione della Marina Militare, raccontan-per la storia militare che si tramuta in interesse e do dei vari veicoli che queste hanno avuto inamore per quella del Corpo e desiderio, nell’an- dotazione: dalle traballanti Topolino alle auto-no in cui questo compie 150 anni di vita, di la- mobili ad alimentazione mista dell’ultima ge-sciare una traccia tangibile che renda omaggio nerazione, dalle Lambrette ai rimorchi, ai mezzial suo passato, raccontato da una prospettiva pesanti. Alle informazioni tecniche si unisconodiversa e non meno importante delle eroiche anche alcune considerazioni sulla loro filosofiaimprese svolte da sempre per mare. L’argomen- di impiego e poi ancora: la storia delle targhe dito, se si riflette, è un fil rouge che unisce amanti immatricolazione, la vita degli autisti e le sto-del settore, collezionisti, appassionati di storia rie di ordinaria abnegazione che hanno legatomilitare e, più genericamente, quanti si sentano il loro quotidiano operato sulle coste del Paese, il tutto accompagnato da qualche aneddoto e curiosità. Soffermiamoci sulle note biografiche degli autori emergono vite, professionalità ed esperienze variegate tra loro. Un ufficiale del Corpo, un funzionario grande appassionato di storia e un ufficiale della Guardia di Finanza. Da cosa nasce questa collaborazione? Io e l’amico Furno – interviene Bernetti - ab- biamo un comune trascorso a Ravenna, io in Ca- pitaneria, Comandante della Compagnia portuale della Guardia di Finanza lui, entrambi appas- sionati di storia militare e uniti da una grande amicizia. Poi l’Ammiraglio Stefano Vignani, al- lora ViceComandante Generale delle Capitanerie di porto, venuto a sapere del progetto e sposatone44 Notiziario della Guardia Costiera

In apertura Claudio Bernetti, Giuseppe Furno e Guglielmo Evangelista autori di “Non solo per mare”, libro dedicato ai mezzi terrestri che nel tempo sono stati in uso nelle Capitanerie di porto raccontando episodi e storie accadute ai loro conducenti. Nella pagina seguente una Fiat 1100 del 1970, auto molto in uso all ’epoca. NON SOLO PER MAREl’animus, ci ha fatto conoscere Guglielmo Evange- L’opera racconta della crescita dellista, appassionato di storia, in particolare di storia parco veicolare delle Capitanerie didei trasporti, figlio e nipote di Ufficiali di Mari- porto, prima appendice delna che aveva prestato servizio nel Corpo. Da qui, parco-mezzi della Marina Militarel’interesse per la materia, la passione per la storia e, successivamente nell’aprile del ‘57,militare e il desiderio di fare qualcosa di concreto Servizio Automobilistico autonomo,per il Corpo hanno fatto il resto, dando inizio a pensato per rispondere alle esigenzequesto viaggio. Ma perché un viaggio? di un’Amministrazione in crescita,Un viaggio perché, la ricerca dell’aneddoto, del re- con compiti e funzioni sempre piùperto e delle eventuali storie connesse sono state un variegate e complesse.vero cammino – spiega Guglielmo Evangelista Alle prime carrozze noleggiate per il– nel quale abbiamo avuto l’opportunità di incon- trasporto delle cariche di vertice deltrare persone, nelle foto o solo attraverso le firme di Corpo o di Autorità, si sonovecchi registri, a cui il tempo e la storia non sempre gradualmente succeduti i primihanno permesso di dare un volto. Inoltre, l’assen- veicoli a due e a quattro ruote, mezziza dal panorama pubblicistico di un’opera simile più unici che rari, precursori delloha reso il progetto ancora più avvincente. C’è una sviluppo che pochi decenni dopofrase molto bella che una delle figure di vertice del avrebbe letteralmente investito ilCorpo, sensibile al progetto ha voluto condividere, comparto veicolare delle Forzefrase che a nostro avviso racchiude il senso dell’o- Armate e, specificatamente, quellepera: “Viene da pensare che se non avessimo avuto delle Capitanerie di porto.le autovetture, forse oggi non avremmo elicotteri e L’opera ripercorrere tutti i momenti salienti che hanno portato i mezzi usurati - ma funzionanti e funzionali - di un tempo, a quelli moderni su cui possono contare oggigiorno i militari delle Capitanerie di porto, in grado di assolvere a compiti eccezionali anche nell’ordinario. 45

IL PARERE DI CHI LO HA LETTO aerei. Insomma è il nostro inizio, gli albori di una storia gloriosa che tutti desideriamo, e ci impegnia-…. ricevendo il volume “Non solo per mare” ho molto mo, perché non abbia mai fine”.apprezzato la decisione di dedicarlo ai Marinai vittime Per concludere una curiosità.dell’incidente occorso il 7 maggio 2013 del porto di Su quale mezzo - dovendo decidere solo perGenova. uno - tra tutti quelli incontrati in questo vo-È con sincera ammirazione che definisco il vostro stro faticoso ma interessante ed emozionantelavoro, condensato in questa pubblicazione, non solo viaggio cadrebbe la vostra scelta? Questa voltacertosino - per le ricerche accurate poste in essere - ma, a rispondere per tutti e tre gli autori è Giuseppesoprattutto mosso da un saldo spirito di Corpo, dal Furno:sentirsi parte di una squadra, anzi, forse di qualcosa di Diremmo senza dubbio la FIAT 1100, entrata inpiù, di una grande famiglia. servizio in oltre 70 esemplari il primo dei qualiSono rimasto favorevolmente sorpreso dalla dovizia di assegnato a Roma nel 1954.notizie e documenti fotografici così agilmente riproposti Una delle autovetture che ha scritto pagine di sto-nel volume. Tutto riporta ad una notevole abilità nella ria della motorizzazione delle Capitanerie, costi-ricerca, ma anche ad una ulteriore abilità: quella di tuendo tra gli anni ’50, ’60 e ’70 oltre i due terzistimolare la curiosità di chi, dall’esterno, si approccia al del parco delle autovetture targate CP.vostro mondo e non ne conosce la componente terrestre. La prima vera automobile moderna del Corpo, ro-Sono lieto che l’attività politica cui mi dedico da tanti busta, comoda e profondamente funzionale.anni mi abbia consentito di entrare in contatto con chi Alcuni esemplari hanno superato i vent’anni disvolge la propria attività amando il mare. Ho avuto, vita operativa, arrivando a prestare servizio finoinfatti, l’onore di conoscere e collaborare con il Corpo a metà degli anni ottanta.delle Capitanerie di porto, da ministro dell’Ambiente In una parola: intramontabile.prima e da ministro delle Infrastrutture e dei Trasportiin tempi più recenti, e ne ho apprezzato, e ne apprezzo,uomini e donne che dimostrano una grande dedizioneverso il Corpo quale che sia l’incarico che ricoprono e icompiti che assolvono. Altero Matteoli (Presidente VIII Commissione permanente - Lavoripubblici, Comunicazioni - del Senato della Repubblica)Gentilissimo,desidero ringraziarLa del gradito pensiero di cui gen-tilmente ha voluto farmi omaggio e grazie al quale hopotuto apprezzare la storia e il significativo contributodella componente terrestre delle Capitanerie di porto -Guardia Costiera.Nella lieta celebrazione del 150° anniversario della isti-tuzione del Corpo vorrei esprimere un sentito auguriounito a un commosso pensiero rivolto a tutti i Marinaiscomparsi nell’adempimento del loro dovere. Da uomocon la passione per il mare, sento un profondo legameper i valori e gli ideali della Guardia Costiera e nutrouna sincera ammirazione per il servizio che con grandepassione e professionalità le donne e gli uomini delCorpo delle Capitanerie prestano ogni giorno offrendoun vivido esempio di generosità e coraggio. Marco Tronchetti Provera (Presidente Pirelli & C. s.p.a.)46 Notiziario della Guardia Costiera

Il mare degli uomini,storie dalla Minitransatdi Andrea Iacopini - MursiaPoco più che ventenne Andrea s’innamora Le isole lontanedella vela, complici uno zio velista e un bizzarrogruppo di ex sessantottini. Questo amore lo di Sergio Albeggiani - Mursiaporterà sulla linea di partenza della Minitransat2013, l’edizione più difficile di sempre dellaregata oceanica in solitario a bordo di barche di6,5 metri. La preparazione, i sogni, gli allena-menti, i lavori in cantiere, gli errori, i successi,gli imprevisti e poi, finalmente, Douarnenez,sulla linea di partenza della Mini più folle ditutti i tempi, flagellata da un meteo inclemente,da una serie impressionante di ritardi e ritiri, dacolpi di scena e, per Andrea, anche dall’incon-tro troppo ravvicinato, con un fusto di gasoliogalleggiante nel bel mezzo dell’Atlantico. L’av-ventura della Mini cambierà per sempre la suavita e lo catapulterà nel cuore di una comunitàdi uomini legati tra loro da amicizia e fatica,onde e vento, birre e feste, abilità e incoscienza.Una storia di avventurieri dei nostri giorni chesulle barche mettono alla prova coraggio, lealtàe amicizia. Nel 1984 Licia e Sergio Albeggiani, in età ma- tura, decidono di lasciarsi alle spalle la vita sulla terraferma, figli compresi, e di andare verso isole lontane, portati dagli alisei e dal desiderio infinito di allargare i propri orizzonti. A bordo del Carol Ketch “Lisca Bianca” salpano dal borgo di Porticello vicino a Palermo e intra- prendono un viaggio di 30mila miglia che in tre anni farà rotta nei mari più belli del mondo. Questo viaggio è un gioioso inno alla vita libera e al mare, un’avventura romantica, straordinaria, temeraria, scandita da incontri speciali e impre- visti cambi di rotta. Racconti emozionanti di un’epoca in cui si viaggiava lentamente. Una storia d’amore per il mare e le barche interrotta solo dalla morte improvvisa di Sergio all’inizio di un secondo viaggio. Ma lo spirito di Lisca Bianca non si è esaurito. Oggi un progetto di vela solidale sta riportando a nuova vita il ketch che ha solcato gli oceani per destinarlo a progetti di inclusione sociale. 47

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