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IL MITO DI ORFEO

Published by Carmen Spigno Pittrice, 2022-01-28 18:44:16

Description: IL MITO DI ORFEO

Keywords: catalogo,arte

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elviraLEITEN

Canto di Orfeo 2004 - sasso, arenaria e betulla curvata base cm. 50 x 50 - altezza cm. 120 violare vuole il nero Averno e tra schianti di fulmini e stelle raggiungere il buio inferno.

biagioLONGO

Uomo che guarda in su 2003 - grès, ossidi, smalti e oro cm. 102 x 56 x 28 Gelide piume cadono dal cielo intingile nel fiume del tuo pianto

sandroLORENZINI

Music Blue Night tecnica mista su tela cm. 50 x 200 per navigare dentro lo Stige sino alla prigione di Euridice.

giacomoLUSSO

Euridice 2004 - carboncino e biacca su carta cm. 100 x 150 Il dio tenebroso del cielo e degli inferi cansenta all'uomo del dolore di cogliere ancora il suo fiore...

rudyMASCHERETTI 57

Rossonero 2004 - ceramica Raku Ø cm. 50 Euridice che da troppo dorme avvolta in bende di solitudine

caterinaMASSA

Accord intime 2004 - tronco di castagno Ø cm. 42 - alt. cm. 150 desti la lunga litania dei nostalgici ricordi ...

véroniqueMASSENET

Orfeo ed Euridice 2004 - carta, acrilico, ecoline e sassi su legno cm. 60 x 150 Prima che asciughino di Orfeo i baci presto si chini e avida beva l'acqua d'argento della vita.

donataMORA

Il gioco di Orfeo ed Euridice (particolare) 2004 - tecnica mista cm. 120 x 80 Volerà allora con le ali dei capelli via dal fondo buio dove sta...

maurizioMORANDI

Ascesa 2004 - tecnica mista su tela cm. 30 x 60 via dal grande erto conturbante Nulla che splende.

graziellaMORCHIO

La scala 2004 - olio su tela cm. 40 x 100 Coro - E' la Sfida la Sfida la Sfida dell'Amore dell'Amore dell'Amore alla Morte alla Morte alla Morte...

chiaraPARODI

Amore e morte 2004 - ceramica Raku cm. 65 x 65 Vincerà il grande fascinatore l'incantatore di selve di fiumi di belve?

margheritaPIUMATTI

Il leggiadro ballo delle ninfe 2004 - malte sabbiose e aerografate su tela cm. 60 x 45 Questo è lo Stige amico mio presto sentirai nei megafoni la voce di basso di \"Caron dimonio\"..

gianniRAVERA

Orfeo ed Euridice 2004 - peltro su marmo cm. 20 x 15 x 35 E un'invisibile mano di ninfa ti spingerà sopra il pontile...

davideREVERBERI

O.E. 2004 - olio su tela cm. 160 x 150 Ma tu Orfeo eroe di confine violerai le radici della notte cresciute già nel cuore di Euridice

serenellaSOSSI

Dalle tenebre alla luce (particolare) 2004 - quadrittico di terre e resine naturali su legno cm. 150 x 150 le bagnerai con lacrime d'amore e lei vivrà . L'ha promesso un dio.

carmenSPIGNO

Il sogno di Orfeo 2004 - patchwork di tessuti di seta cuciti e trapuntati a macchina cm. 125 x 70 Dietro lui il soffio del vento dietro lui la dolce eco di lei che alla vita risale...

giovannaUSAI

Senza titolo arazzo in lino (blue), seta (verde) e sisal (arancione) cm. 110 x 90 Si gira Orfeo e l'ombra di lei stringe dentro uno sguardo lungo d'amore...

lauraVEGAS

Unicoverso 2004 - olio su tela cm. 100 x 80 Ma non ha più passi ora Euridice non ha cammino...

mauroVENTURINO

Orfeo di se stessa inchiostro nero di penna e acrilico bianco su carta cm. 30 x 42 Dentro tenebre senza più albe smarrisce il suo destino.

cinziaVOLA

itestiPOETICI

caterinaGARIBBO - agostinoGAGLIO Orfeo e Euridice 2004

Ho incontrato i tuoi passi in incantandoli e vincendoli. Appena scorgo il lento filtrare Tessaglia, degli agognati bagliori dorati il tuo sguardo velato è stato Procedo a passi ampi e sicuri, mi volto rapido e felice! ravvivato col cuore colmo di speranza, Appena in tempo per vedere dalle pulsazioni del nostro amore. e mi imbatto negli occhi funerei scomparire l'ombra Io sono il poeta Orfeo, carne di del cane Cerbero dal pelo scuro, di colei che era Euridice. Febo lo domo con una canzone. e della splendente, gentile Calliope. Poi mi imbatto nelle bestemmie Mi sono girato troppo presto! Sono Orfeo e la mia vibrante mano del cupo traghettatore Caronte Ho perduto tutta la mia vita si è intrecciata saldamente alla tua, che appena da distante mi scorge e mi si conficca tra le costole mia amata e adorata sposa. mi inveisce alacremente contro. lo strale o giavellotto Euridice mia, il tuo nome Ammansisco il rosso cocchiere dello scherno degli dei crudeli. bellissimo con un poemetto su Zeus. sorvola invincibile i miseri uomini. Infine giungo nella sala reale Ieri ho saputo (è impossibile!), del sovrano Ade e di Persefone, l'ineluttabile e grigia verità. sua splendida sposa; Il mio cuore è come un usignolo rapisco i loro freddi cuori che ha perso definitivamente con il dono divino della poesia. la rotta per la calda migrazione. Così richiedo l'auspicato rilascio Euridice mia, sei appena spirata della mia sposa Euridice. per il morso impietoso e spietato Ade (magnanimo!) piangendo di una meschina vipera. acconsente a ridarmi l'amore, Eri inseguita dal biondo Aristeo lei mi seguirà docile, a patto anch'egli follemente invaghito di te che io non mi volti indietro e impazzito voleva usarti violenza. per guardarla finche non scorgerò Tu fuggivi rapida verso me la chiara luce di questo giorno. e hai pestato la coda del vile rettile. A un cenno della mano del re E ora sei morta, un fiore reciso i truci guardiani infernali dal suo stelo molle ed esile. scortano la mia amata perduta Amore mio, come io, infelice, nell'ampia sala del trono, potrò respirare e vivere ora? e il mio cuore ansioso palpita quando rivedo l'amata figura!! Con la mia leggiadra lira celeste, dono gradito di Apollo padre, Saluto con una poesia d'amore scendo infine nell'averno triste i sovrani di quel regno infelice per riavere la mia sposa adorata! e poi intono loro un canto Entro nella grotta scura e dolente di sentito ringraziamento e torme di diavoli fiammeggianti Ci incamminiamo finalmente mi circondano carichi di furore. per ritornare alla nostra vita. Metto mano al mio strumento Lungo è il cammino nell'oscurità di grande dolcezza e musica ma è smisuratamente lieto! e al mio canto di sublime poeta

maraGIOVINE L’impossibile sfida 2004

Ho incontrato i tuoi passi in incantandoli e vincendoli. Appena scorgo il lento filtrare Tessaglia, degli agognati bagliori dorati il tuo sguardo velato è stato Procedo a passi ampi e sicuri, mi volto rapido e felice! ravvivato col cuore colmo di speranza, Appena in tempo per vedere dalle pulsazioni del nostro amore. e mi imbatto negli occhi funerei scomparire l'ombra Io sono il poeta Orfeo, carne di del cane Cerbero dal pelo scuro, di colei che era Euridice. Febo lo domo con una canzone. e della splendente, gentile Calliope. Poi mi imbatto nelle bestemmie Mi sono girato troppo presto! Sono Orfeo e la mia vibrante mano del cupo traghettatore Caronte Ho perduto tutta la mia vita si è intrecciata saldamente alla tua, che appena da distante mi scorge e mi si conficca tra le costole mia amata e adorata sposa. mi inveisce alacremente contro. lo strale o giavellotto Euridice mia, il tuo nome Ammansisco il rosso cocchiere dello scherno degli dei crudeli. bellissimo con un poemetto su Zeus. sorvola invincibile i miseri uomini. Infine giungo nella sala reale Ieri ho saputo (è impossibile!), del sovrano Ade e di Persefone, l'ineluttabile e grigia verità. sua splendida sposa; Il mio cuore è come un usignolo rapisco i loro freddi cuori che ha perso definitivamente con il dono divino della poesia. la rotta per la calda migrazione. Così richiedo l'auspicato rilascio Euridice mia, sei appena spirata della mia sposa Euridice. per il morso impietoso e spietato Ade (magnanimo!) piangendo di una meschina vipera. acconsente a ridarmi l'amore, Eri inseguita dal biondo Aristeo lei mi seguirà docile, a patto anch'egli follemente invaghito di te che io non mi volti indietro e impazzito voleva usarti violenza. per guardarla finche non scorgerò Tu fuggivi rapida verso me la chiara luce di questo giorno. e hai pestato la coda del vile rettile. A un cenno della mano del re E ora sei morta, un fiore reciso i truci guardiani infernali dal suo stelo molle ed esile. scortano la mia amata perduta Amore mio, come io, infelice, nell'ampia sala del trono, potrò respirare e vivere ora? e il mio cuore ansioso palpita quando rivedo l'amata figura!! Con la mia leggiadra lira celeste, dono gradito di Apollo padre, Saluto con una poesia d'amore scendo infine nell'averno triste i sovrani di quel regno infelice per riavere la mia sposa adorata! e poi intono loro un canto Entro nella grotta scura e dolente di sentito ringraziamento e torme di diavoli fiammeggianti Ci incamminiamo finalmente mi circondano carichi di furore. per ritornare alla nostra vita. Metto mano al mio strumento Lungo è il cammino nell'oscurità di grande dolcezza e musica ma è smisuratamente lieto! e al mio canto di sublime poeta

marcoTIMOSSI Orfeo 2004 - componimento poetico

Ho incontrato i tuoi passi in incantandoli e vincendoli. Appena scorgo il lento filtrare Tessaglia, degli agognati bagliori dorati il tuo sguardo velato è stato Procedo a passi ampi e sicuri, mi volto rapido e felice! ravvivato col cuore colmo di speranza, Appena in tempo per vedere dalle pulsazioni del nostro amore. e mi imbatto negli occhi funerei scomparire l'ombra Io sono il poeta Orfeo, carne di del cane Cerbero dal pelo scuro, di colei che era Euridice. Febo lo domo con una canzone. e della splendente, gentile Calliope. Poi mi imbatto nelle bestemmie Mi sono girato troppo presto! Sono Orfeo e la mia vibrante mano del cupo traghettatore Caronte Ho perduto tutta la mia vita si è intrecciata saldamente alla tua, che appena da distante mi scorge e mi si conficca tra le costole mia amata e adorata sposa. mi inveisce alacremente contro. lo strale o giavellotto Euridice mia, il tuo nome Ammansisco il rosso cocchiere dello scherno degli dei crudeli. bellissimo con un poemetto su Zeus. sorvola invincibile i miseri uomini. Infine giungo nella sala reale Ieri ho saputo (è impossibile!), del sovrano Ade e di Persefone, l'ineluttabile e grigia verità. sua splendida sposa; Il mio cuore è come un usignolo rapisco i loro freddi cuori che ha perso definitivamente con il dono divino della poesia. la rotta per la calda migrazione. Così richiedo l'auspicato rilascio Euridice mia, sei appena spirata della mia sposa Euridice. per il morso impietoso e spietato Ade (magnanimo!) piangendo di una meschina vipera. acconsente a ridarmi l'amore, Eri inseguita dal biondo Aristeo lei mi seguirà docile, a patto anch'egli follemente invaghito di te che io non mi volti indietro e impazzito voleva usarti violenza. per guardarla finche non scorgerò Tu fuggivi rapida verso me la chiara luce di questo giorno. e hai pestato la coda del vile rettile. A un cenno della mano del re E ora sei morta, un fiore reciso i truci guardiani infernali dal suo stelo molle ed esile. scortano la mia amata perduta Amore mio, come io, infelice, nell'ampia sala del trono, potrò respirare e vivere ora? e il mio cuore ansioso palpita quando rivedo l'amata figura!! Con la mia leggiadra lira celeste, dono gradito di Apollo padre, Saluto con una poesia d'amore scendo infine nell'averno triste i sovrani di quel regno infelice per riavere la mia sposa adorata! e poi intono loro un canto Entro nella grotta scura e dolente di sentito ringraziamento e torme di diavoli fiammeggianti Ci incamminiamo finalmente mi circondano carichi di furore. per ritornare alla nostra vita. Metto mano al mio strumento Lungo è il cammino nell'oscurità di grande dolcezza e musica ma è smisuratamente lieto! e al mio canto di sublime poeta



noteARTISTI didiARMELLIN Nata a Brescia, vive ora a Garlenda (SV), in via Praglione. È stata allieva di alcuni maestri acquisendo le principali tecniche pittoriche. Ha frequentato corsi di ceramica e scultura. Ha partecipato a varie mostre collettive e a concorsi nazionali conseguen- do premi e riconoscimenti. Predilige la tecnica ad olio, anche a spatola. I suoi lavori sono conquista di spazio, di linee e piani che si svolgono all’infinito. L’utilizzo del colo- re è per lei il veicolo fondamentale per comunicare i propri sentimenti. bernardoASPLANATO Bernardo Asplanato è nato a Porto Maurizio (IM) nel 1922. Abita e lavora a Imperia in via F. Roncati Carli, 3. Ha frequentato dal 1937 al 1941 il Liceo Artistico di Torino, ove ha conseguito il Diploma di Maturità Artistica. É stato allievo successivamente del Corso di “Composizione Pittorica” tenuto da Felice Casorati presso l’Accademia Albertina di Torino. È stato titolare della Cattedra di Disegno e Pittura negli Istituti Superiori e presso l’Accademia delle Belle Arti di San Remo. Nel novembre 1994 ha presentato la sua Mostra antologica nel Comune di Imperia con introduzione di Germano Beringheli. Dal 1995 le sue acqueforti fanno parte della Civica Raccolta di Stampe “Achille Bertarelli” al Castello Sforzesco di Milano. Nel 1997 ha ottenuto il premio “Anthia” per le arti figurative e nel 2000 il “Premio Parasio” ad Imperia. albertBARREDA Nato a Barcellona nel 1945, risiede a Savona dal 1986, in via Pisa, 1, dove ha lo stu- dio. La sua attività espositiva comincia nel 1977 alla Galleria “La Tralla” di Vic- Barcellona. A partire da allora ha partecipato a numerose esposizioni collettive e per- sonali, contemporaneamente alla pratica della pedagogia dell'Educazione all'Immagine. Collabora con il centro del Teatro Testoni di Bologna. É impegnato anche sul versante artistico-teatrale come nella sua partecipazione all'“Orfeo”, nel- l'ambito di “Bologna 2000”, città europea della cultura. Nel 2002 le sue installazioni hanno vinto il primo premio al Concorso di Pittura Contemporanea “Città di Mondovì”. francaBRIATORE Nata a Ceva (CN) il 7 agosto 1959, abita ad Albissola Marina (SV) in via Colletta, 61/8. Ha seguito un corso di ceramica presso l’apposita scuola di Albisola Superiore. In seguito, corsi di disegno e decorazione presso lo studio del maestro Salem. Ha ini- ziato la lavorazione dell’argilla, dedicandosi alla scultura ed approdando a corsi di modellato presso lo Studio Officine Artistiche. carlosCARLÈ È nato a Oncativo, in Argentina, nel 1928. Vive ad Albisola Superiore (SV) ed ha lo studio a Savona, in via Famagosta. Verso la fine degli anni ‘40 intraprende, a Buenos 96

Aires, lo studio sistematico della ceramica, del disegno e della scultura ed aderisce ad “Artesanos”, primo gruppo di avanguardia in Argentina per la ceramica d'arte. Nel 1959 è tra i fondatori del “Centro de Arte Ceramica”. Si cimenta inoltre nell’uso del bronzo, del ferro e della pietra. Opera in Brasile, Olanda, Danimarca, Germania, Francia, Italia, dove si stabilisce nel 1963 e decide di dedicarsi esclusivamente alla scultura in grés. Nel 1973 si trasferisce definitivamente ad Albisola. Le sue opere si trovano in numerosi musei, tra i quali l’Hetiens Museum di Düsseldorf, il Musée des Arts Decoratifs dì Parigi, il Museo Sìvori di Buenos Aires, il Museo delle Ceramiche di Faenza, il Museo di Arte Contemporanea di Shigaraki, in Giappone, dove nel 1998 ha realizzato una scultura monumentale dietro invito dello stesso Museo. enzoCASO É nato a Salerno nel 1969 e vive ad Arma di Taggia (IM), in via Castelletti, 9. Si è diplomato al liceo artistico, conseguendo la specializzazione in tecnico del restauro e conservazione. La sua personalità artistica si rispecchia nella preparazione cultura- le, legata anche allo studio della musica ed alla conoscenza delle tecnologie informa- tiche. La produzione pittorica rivela la poliedrica personalità dell’artista ed offre una panoramica completa delle sue tematiche, forti nei concetti e delicate nei contenuti, che rappresentano una pittura di “stati d’animo”. pietrinaCAU Nata ad Olbia nel 1946, risiede ad Alassio in via Neghelli, 100. Sin da giovanissima si dedica all’arte da autodidatta ed approfondisce la sua tecnica seguendo vari corsi di disegno, ceramica e scultura. La tecnica Raku, che apprende nel 2002, le permet- te di sperimentare l’uso del colore in modo inusuale, ottenendo risultati che la soddi- sfano e le consentono di esprimere al meglio originalità e fantasia. Ha partecipato a varie collettive in Francia e in Italia. brunoCECCOBELLI Nasce nel 1952 a Todi, dove vive e lavora. Compie gli studi a Roma frequentando l’Accademia di Belle Arti con Scialoja. Nel 1976 tiene la prima mostra personale alla Galleria Spazio Alternativo, dove presenta lavori ispirati alla ricerca Concettuale (Body Art). Nel 1977 espone due volte presso La Stanza di Roma, uno spazio autogestito dagli artisti, importante perché molti artisti che diverranno poi operanti negli anni ‘80 vi hanno presentato le loro prime opere. La sua ricerca, inizialmente di tipo concettuale, giunge ad un’astrazione pittorica che, attraverso il recupero del \"ready – made\" e una manipolazione dei mezzi tradizionali dell’arte, approda ad un vero simbolismo spiritua- le. Ha esposto in Europa e in America e più volte alla Biennale di Venezia. carloCORMAGI Nato a Voltri nel 1914, si è laureato in storia e filosofia presso l’università di Genova, ed ha lavorato per anni nelle scuole superiori, come insegnante e come preside. È uomo di teatro, narratore e poeta oltre che pittore e ceramista. Vasta è la sua produ- zione in campo teatrale, accompagnata da un’altrettanto ricca produzione visiva. 97

Numerosi i premi di poesia a lui attribuiti, così come le rassegne di arte figurativa a cui ha partecipato. Durante la sua vita ha lavorato con i più illustri nomi della cultura italiana. Vive tuttora a Genova, in via Strozzi, 4/6, dove continua a dedicarsi con gran- de vitalità a letteratura, scultura e pittura. paoloDOLZAN Nasce a Mezzolombardo nel maggio del 1974. Vive e lavora a Povo (TN), in via Dallafior, 30. Compie gli studi a Trento presso l’Istituto Statale d’Arte e successivamen- te frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia dove si diploma nel 1998, allievo di Carlo Di Raco. Nel 1993 inizia la sua attività espositiva in Italia ed all’estero. Nel 1997 soggiorna in territorio austriaco: a Salisburgo (ospite della KunstlerHaus), a Villach (Orange Symposium) e a Kras (Bildhauer Symposium Krastal). Sue opere compaiono in numerose pubblicazioni e si trovano in svariate collezioni private. Nel marzo 2004 inaugura con una mostra personale, la galleria “Spazio27”, con sede a Trento, di cui è uno dei fondatori. Attualmente è insegnante di Disegno e Storia dell’Arte. coDORGELO Nata ad Eindhoven (Olanda), vive e lavora ad Andora (SV), in via Soprana, 19. Erede di una poliedrica ed atavica esperienza artistica, ha iniziato a dipingere nel 1991, per illustrare una serie di racconti scritti dal fratello. I suoi quadri sono esposti in collezio- ni private in Brasile, Francia, Italia ed Olanda. flavioFURLANI Nato a Torino nel 1933, vive e lavora ad Albenga (SV), dove ha la bottega d'arte in via Mazzini, 16. É valente fotografo ed abile scultore in legno, marmo e materiali vari. Autodidatta, la prima parte della sua vita è stata dedicata alla fotografia, nella quale è diventato professionista, specializzandosi in riprese aeree. Circa quindici anni fa ha cominciato a dedicarsi alla scultura. Ha partecipato a numerose mostre in Italia ed all’estero. Sue opere sono esposte in collezioni private e pubbliche. marjorieGAGGINO Nata nel 1975 nel Principato di Monaco, vive e lavora a Monaco, nel boulevard du Jardin exotique, 63 bis. Nel 1999 consegue la Laurea in Lingue Straniere Applicate. Ottiene la specializzazione Inglese-Italiano, con indirizzo “Affari e Commercio”. Ha frequentato corsi di disegno, scultura e restauro presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e lo Studio Luchetti. La sua visione dell'arte, ispirata alla natura, è nello stes- so tempo ludica e poetica, i materiali usati sono di recupero, nel tentativo di dare un nuovo ciclo di vita agli oggetti. caterinaGARIBBO – agostinoGAGLIO Caterina Garibbo Siri è nata a Imperia nel 1936 ed abita a Porto Maurizio, nella casa della sua infanzia, sulla collina del Monte Calvario. Laureata in Lettere ha insegnato presso il Liceo Classico della sua città per molti anni. Sensibile ai problemi sociali si 98


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