Intorno agli anni Sessanta avvengono dei mutamenti importanti nel modo di comporre e di intendere la musica stessa: la dissoluzione dei concetti basilari che la definiscono avviene in modo articolato e complesso. La prima avanguardia si affaccia sul panorama musicale europeo nella seconda metà del XX secolo, stretta attorno a una comune constatazione: costruire un nuovo linguaggio musicale partendo dal pensiero di Anton Webern, il cui lascito costituiva una preziosa eredità destinata a fecondare la fervida ricerca di quegli anni, il variegato ed appassionante percorso che attraverso molteplici direzioni, ha raggiunto traguardi sorprendenti e persino contraddittori, arricchendo di contenuti quella che si chiamava ormai “nuova musica”.
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