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DAL VIOLINO ALLA VIOLA, Il Metodo

Published by M.A.P. SAPIENTIA, 2016-12-22 06:58:44

Description: DANILO ROSSI
CARMEN PIRRONE

Con questo volume vogliamo dare un contributo allo studio della viola, nel momento
forse più critico per uno studente: il passaggio dal violino alla viola.
Dal punto di vista didattico ci sono varie scuole di pensiero: la più comune afferma
che, essendo la viola uno strumento pesante, sarebbe meglio iniziare con lo studio del
violino per poi, in un secondo tempo, passare allo studio della viola.

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DANILO ROSSICARMEN PIRRONE DAL VIOLINO ALLA VIOLA Il Metodo

© 2016 - MAP Editions Srl - MilanoP 2016 Published by MAP Editions Srl - Milanovia Monte San Genesio, 7 - 20158 Milano Italy - www.mapeditions.comEditor: Massimo Monti - Musicisti Associati Produzioni MAPGraphics: Roberto Capetti, Roberta ZanaboniStampato nel 2016 / Printing 2016Tutti i diritti riservati / All rights reserved / Printed in ItalyOgni riproduzione non autorizzata è proibita dalla legge.Any unauthorized reproduction is prohibited by law.

PREFAZIONECon questo volume vogliamo dare un contributo allo studio della viola, nel momentoforse più critico per uno studente: il passaggio dal violino alla viola.Dal punto di vista didattico ci sono varie scuole di pensiero: la più comune affermache, essendo la viola uno strumento pesante, sarebbe meglio iniziare con lo studio delviolino per poi, in un secondo tempo, passare allo studio della viola.La seconda scuola di pensiero invece ritiene che sarebbe meglio iniziare subito conuna viola (magari un violino che monta le corde da viola) così il bambino si rendeconto del suono che lo strumento produce. Questo lo aiuterà, fin dalla giovane età,a comprendere se la viola è lo strumento che preferisce oppure no.Abbiamo pensato quindi che possa essere utile un metodo di base che metta in primopiano gli elementi fondamentali della viola, cioè le basi e la natura dello strumento:basi tecniche e natura dello strumento che, analizzate insieme non possono far altroche segnare una strada chiara e ben codificabile.Proponiamo un modo di studiare che si basa sulla conoscenza diretta dei problemiinsiti nella natura stessa della viola e un metodo di studio concreto, che dia ben prestorisultati efficaci.Nell’ambito dell’insegnamento il ruolo del Maestro è quello di dare certezze,prima tecniche poi musicali; per questo abbiamo scelto di essere molto concreti,cercando di dare idee solide, indiscutibili, certe, che provengono dai quasi trent’annidi insegnamento di Danilo Rossi. A queste idee abbiamo unito l’esperienza pratica diCarmen Pirrone che, concluso il proprio percorso di studi ha messo a punto unmetodo didattico sperimentato sugli allievi più giovani.



INDICEBraccio Destro............................................................................pag. 6Esercizi per l’Arco.....................................................................pag. 7 Key of C Major......................................................................................pag. 7 Key of A Major......................................................................................pag. 8 Legato.....................................................................................................pag. 9 Key of F Major....................................................................................pag. 10 Esercizi Giornalieri.........................................................................pag. 10 Key of Gb Major.................................................................................pag. 11 Gebundene Triolen..........................................................................pag. 12Braccio Sinistro.......................................................................pag. 14Dal Violino alla Viola........................................................pag. 15 Key of D Major...................................................................................pag. 15 Duetto in Re.......................................................................................pag. 16 Konzertsuite......................................................................................pag. 17 Key of C Major....................................................................................pag. 18 Swiss Air...............................................................................................pag. 20 Le Basque..............................................................................................pag. 21 Key of F Major....................................................................................pag. 22 Duetto in Fa Maggiore...................................................................pag. 24 Inventio 1............................................................................................pag. 26 Key of Eb Major..................................................................................pag. 28 Adagio Elegiaco................................................................................pag. 29 Suite n° 4...............................................................................................pag. 31 Key of G Major...................................................................................pag. 33 Rondò Elegante................................................................................pag. 35 Concerto in Sol Maggiore............................................................pag. 36 Appendice.............................................................................................pag. 39.Danilo Rossi - Curriculum Vitae.....................................................pag. 40Carmen Pirrone - Curriculum Vitae...............................................pag. 43

BRACCIO DESTRO Che cos’è il suono? Il suono non è altro che l’organizzazione di quattro variabili: il peso, la velocità, la quantità dell’arco (queste due variabili sono sempre legate una all’altra) e il punto di contatto dell’arco sulle corde. Per capire bene come produrre il suono dividiamo il braccio in tre parti. La prima parte va dalla spalla al gomito: questa parte ci dà il peso. La seconda parte va dal gomito al polso: questa parte ci dà la velocità/quantità. La terza parte va dal polso alle dita: questa parte ci dà la trasmissione finale sulle corde di tutte le informazioni precedenti. Ovviamente ognuna delle parti del braccio lavora anche per le altre variabili ma schematizzare in questo modo ci pare molto più chiaro. Il braccio destro ha sette posizioni di partenza. Perché sette? Perché segue l’altezza delle corde (4) più l’altezza delle doppie corde (3). L’arco è il proseguimento del braccio e lavora sulla medesima linea del braccio stesso. Il polso si piega per un semplice motivo: perché se non si piegasse l’arco sarebbe storto rispetto alle corde (sap- piamo bene che l’arco deve essere sempre perpendicolare alle corde e parallelo al ponticello). L’uso del polso poi diventa fondamentale per lo spiccato: in questo caso il polso è il motore d’avviamento del movimento dello spiccato (movimento non più orizzontale ma verticale), in contemporanea con il movimento delle dita. Le dita tengono l’arco tutt’e 5 con forza. Questa forza nasce e finisce nelle dita: in questo modo si evita di irri- gidire la mano e il polso. Nel cambio di corda più o meno lento il braccio anticipa sempre la posizione della corda successiva. Nel cambio di corda veloce il braccio rimane fermo e il polso va a prendere la corda successiva. Il punto di contatto non è tecnica: è semplicemente una decisione che si prende prima di suonare o durante. Dopo queste poche righe arriviamo alla natura del suono della viola. La chiave per assimilare la giusta tecnica del braccio destro è “La differenza di emissione su ogni corda”. Cosa significa?Vuol dire che nella natura stessa della viola, ogni corda ha un equilibrio diverso dall’altra: in ultima analisi, se partiamo dalla quarta corda con 1000 grammi di peso e 10 km. all’ora di velocità , per avere lo stesso suono in prima corda dovremo usare 500 grammi di peso e 20 km all’ora di velocità. Cioè la metà del peso e il doppio della velocità. Proprietà per tutti i paesi: Musicisti Associati Produzioni M.A.P. - Via Monte San Genesio, 4 - Milano (MI)6 Copyright 2016 by Musicisti Associati Produzioni M.A.P. - Via Monte San Genesio, 4 - Milano (MI) Tutti i diritti sono riservati - All rights reserved

ESERCIZI PER L’ARCOProprietà per tutti i paesi: Musicisti Associati Produzioni M.A.P. - Via Monte San Genesio, 4 - Milano (MI) 7 Copyright 2016 by Musicisti Associati Produzioni M.A.P. - Via Monte San Genesio, 4 - Milano (MI) Tutti i diritti sono riservati - All rights reserved

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BRACCIO SINISTRO Il braccio sinistro si comporta come il braccio destro riguardo all’altezza della corde: cioè segue le corde per avere sempre la stessa distanza delle dita dalla tastiera. La natura della viola obbliga le dita della mano sinistra ad articolare sempre con il massimo del peso: perché? Perché attraverso l’articolazione assimiliamo la distanza giusta (intonazione) e perché senza il massimo del peso non avremmo mai la giusta intonazione e il giusto suono. Partendo da questo concetto la caduta delle dita della mano sinistra può essere fatta in due modi. Il primo, avvicinando lentamente il dito alla corda e premendo (questo è possibile quando si suona lento e il risultato sarà legato). Il secondo, facendo cadere il dito più velocemente possibile, come una fionda (questa articolazione darà un suono meno legato ma avrà più velocità). Le dita cadono a martelletto: perché? Perché quando dovremo vibrare il dito deve avere un margine di oscilla- zione avanti e indietro. In ambedue i casi il risultato finale della caduta delle dita è il massimo del peso delle dita stesse. Attenzione! Abbiamo parlato di forza delle dita!!! Come per il braccio destro, quando abbiamo parlato di presa forte dell’arco attraverso le dita abbiamo detto di non coinvolgere nessun’altra parte della mano, anche per la mano sinistra vale la stessa cosa. L’articolazione sem- pre forte delle dita è e finisce nella forza delle dita stesse! Anche in questo caso non si avranno rigidità. Tutto quanto detto fino ad ora è la base dell’intonazione. Cos’è l’intonazione? L’intonazione non è altro che l’assimilazione esatta di una distanza: ecco perché l’articola- zione diventa fondamentale. Questo vale anche per i passaggi di posizione: il passaggio di posizione è la caduta, tolgo il peso del dito, faccio il viaggio della mano e del braccio fino alla posizione successiva, all’arrivo rimetto il peso del dito Proprietà per tutti i paesi: Musicisti Associati Produzioni M.A.P. - Via Monte San Genesio, 4 - Milano (MI)14 Copyright 2016 by Musicisti Associati Produzioni M.A.P. - Via Monte San Genesio, 4 - Milano (MI) Tutti i diritti sono riservati - All rights reserved

DAL VIOLINO ALLA VIOLA - Il Metodo Key of D MajorPreparazione alla scala di Re maggiore in IV posizione.1.Scala di Re maggiore in IV posizione.2.Esercizio postura mano sinistra: far scivolare il 1° dito dalla IV alla I posizione cercando di mantenerel'assetto della mano sinistra.3.Sviluppo del suono: sfruttare le pause per controllare l'assetto della mano destra.4.Bilanciamento del suono su due corde.5.Proprietà per tutti i paesi: Musicisti Associati Produzioni M.A.P. - Via Monte San Genesio, 4 - Milano (MI) 15 Copyright 2016 by Musicisti Associati Produzioni M.A.P. - Via Monte San Genesio, 4 - Milano (MI) Tutti i diritti sono riservati - All rights reserved 3

Studio delle ottave mantenedo una corretta impostazione della mano sinistra.6.Studio delle terze mantenedo una corretta postura della mano sinistra.7. Duetto in ReAndante Sitt Arr.: Carmen Pirrone16 4

KonzertsuiteRondeau G. Ph.Telemann 5 17

Key of C Mayor Preparazione alla scala di Do maggiore in I posizione. 1. Scala di Do maggiore in I posizione. 2. Esercizio postura mano sinistra: far scivolare il 1° dito dalla IV alla I posizione cercando di mantenere l'assetto della mano sinistra. 3. Sviluppo del suono: sfruttare le pause per controllare l'assetto della mano destra. 4. 618

Bilanciamento del suono su due corde.5.Studio delle ottave mantenedo una corretta impostazione della mano sinistra.6.Esercizio per una corretta impostazione della mano sinistra.7. 7 19

Swiss AirAndante Mazas20 8

Le BasqueVivace M. Marais 9 21



APPENDICEOvviamente non abbiamo volutamente spiegato tutto quello che significa suonare:abbiamo lasciato ad un approfondimento successivo il vibrato, la posizione del corpo,il respiro e tutto quanto concerne la musicalità.Questo perché ci sembra indispensabile avere prima di tutto le idee chiare sulle basifondamentali dell’impostazione nel momento in cui si passa dal violino alla viola.Speriamo che ognuno faccia tesoro dei consigli e auguriamo buono studio e buonavita a tutti. Danilo Rossi Carmen Pirrone 39



Danilo RossiCurriculum Vitae Diplomatosi col massimo dei voti e la lode nel 1985, perfezionatosi con Dino Asciolla, Piero Farulli alla Scuola di Musica di Fiesole eYuri Baschmet all’Ac- cademia Chigiana e a Mosca, a soli vent’anni viene scelto da Riccardo Muti a ricoprire il ruolo che ancora oggi ricopre, di Prima Viola Solista dell’Or- chestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala, divenendo la più giovane prima viola nella storia del prestigioso Teatro milanese. Premiato in una decina di concorsi nazionali e internazionali, fra cui Vittorio Veneto, Stresa e Mosca, e per due anni Diploma d’Onore dell’Accademia Chigiana, Danilo Rossi viene regolarmente invitato nei maggiori Festival in- ternazionali Asolo, Stresa, Ravenna, Ferrara, Cork, Nijny Novgorod, Elba, Joliette, St. Moritz,Vicenza, Mosca, Settembre Musica diTorino con Azzolini,Brandis, Baschmet, Brunello, Canino, Carmignola, Chung, Dindo, Gallois, Gerart, Ghiglia, Lucchesini, Muti,Tortelier, Baremboin, il Quartetto Arditti, il Nuovo Quartetto Italiano, il Trio Italiano, il QuartettoVanbrugh.E’ stato inoltre per diversi anni membro del Trio d’Archi della Scala e del Quartetto della Scala con cui si è esi-bito nelle più prestigiose sale internazionali Lugano, Monaco, Francoforte, Madrid, Berna , Chicago, NewYork,Philadelphia, Montreal.Nel suo repertorio solistico spiccano i Concerti di Bartòk e di Walton con la Filarmonica della Scala e RiccardoMuti, “Aroldo in Italia” di Berlioz con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e Gianandrea Noseda, con i Solistidi Mosca i Brandeburghesi di Bach diretti daYuri Baschmet e Monologue di Schnittke, Der Schwanendreher diHindemith con ilTeatro Massimo di Palermo sotto la direzione di Gianandrea Gavazzeni e l’Orchestra delTeatrola Fenice e con l’Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Antonello Manacorda, Don Quichote di Strauss con laFilarmonica di Budapest e la Filarmonica di Mosca, e con l’OrchestraVerdi di Milano diretta da Riccardo Chaillycon cui è stato solista anche con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, i Concerti di Bartòk e Kancelycon Gyorgy Gyorivanyi Rath e le innumerevoli esecuzioni della Sinfonia Concertante di Mozart K 364 con l’Or-chestra Regionale Toscana, l’Orchestra da Camera di Mantova, il Massimo di Palermo e Gianandrea Gavazzeni,l’Orchestra della Fondazione Toscanini, la Filarmonica di Mosca, al Teatro alla Scala con l’Orchestra Filarmonicadella della Scala, l’Orchestra della Radiotelevisione Slovena con Anton Nanut, i Cameristi della Scala, l’OrchestraMilano Classica diretta da Umberto Benedetti Michelangeli insieme a Franco Gulli, Dora Schwarzberg, GiulianoCarmignola , Francesco Manara e Massimo Quarta, Pavel Berman e Marco Rizzi.Inoltre, in veste di solista e concertatore, ha eseguito con l’Orchestra Milano Classica tutto il repertorio solisticobarocco e classico per viola di Telemann, Bach, Stamitz, Hoffmeister accanto a numerose esecuzioni della Sona-ta per la Grand Viola di Paganini. In tournée è stato interprete dei Concerti per Viola d’amore di Vivaldi con iVirtuosi di Santa Cecilia,Trauermusik di Hindemith con i Virtuosi Italiani, il Concerto per viola e pianoforte diKakhidze con l’Orchestra d’Archi Italiana diretto da Mario Brunello in una tournèe giapponese terminata allaprestigiosa Suntory diTokio. Ha eseguito il Concerto per viola di Kurtag con l’Orchestra della RAI diTorino peril Festival Settembre Musica diretta da Zoltan Peskò alla presenza dell’autore.Da oltre 25 anni è presente nelle più importanti Società Concertistiche in Duo con il pianista Stefano Bezzicchericon il quale ha interpretato tutto il repertorio per viola e pianoforte.Artista di vasta e varia esperienza musicale anche in ambito jazzistico, Danilo Rossi è stato tra gli animatori dellaMilan (R )Evolution Orchestra, nuova realtà nel mondo musicale italiano che lega l’esperienza classica alla musicaJazz. Ha collaborato con i jazzisti Sante Palumbo, Stefano Bagnoli, Bruno De Filippi, Terence Blanchard, AaronFletcher, Steve Winston, Jim Hall, Greg Osby, Waine Marshall Steve La Spina e Terry Clarke in vari concerti ejam-session : da questa esperienza è nato di recente un CD edito da MAP, dal titolo Bach in Jazz col “ Sante Palum-bo Trio” e Bruno De Filippi. Inoltre è fondatore del Music Train Quintet con Massimo Moriconi, i fratelli Nannie Luciano Zadro. Il Quintet ha al proprio attivo due lavori discografici che hanno avuto un enorme riscontrointernazionale.Anche in ambito teatrale Danilo Rossi ha collaborato con alcuni dei personaggi piu’ estrosi del panorama lette- 41

rario italiano quali Stefano Benni, Ascanio Celestini, Davide Rondoni, Alessandro Baricco, Marco Paolini, Licia Maglietta,Vinicio Capossela. Per lui hanno scritto Alessandro Ferrari, Daniele Callegari, Enrico Pesce, Sante Palumbo e Jim Hall. Carlo Boc- cadoro gli ha dedicato il Concerto per viola “I racconti della Neve” proposto durante una tournée italiana con l’Orchestra d’Archi Italiana e l’Ensemble di percussioni Nacquara diretti da Mario Brunello, la Sonata per viola e pianoforte e il brano per viola e percussioni campionate “Ashrei”. Roberto Molinelli gli ha dedicato il concerto per viola “Once upon a memory”. Stefano Nanni gli ha dedicato la sonata per viola e pianoforte e il concerto per viola “Paesaggi dell’anima”. Numerose le incisioni discografiche solistiche e da camera per Sony, Fonit-Cetra, Arcadia : di rilievo l’integrale deiTrii di Beethoven, Mozart, Eisler,Webern con ilTrio d’Archi della Scala, la Sinfonia Con- certante di Mozart con la Filarmonica della Scala insieme a Francesco Manara diretta da Riccardo Muti, i Quin- tetti di Brahms e Mozart e il Trio di Schumann con il clarinettista Fabrizio Meloni, i Concerti Brandeburghesi di Bach , l’Ottetto di Mendelssohn, il Quintetto di Schubert e “Notte trasfigurata” di Schoenberg con i Solisti del Festival diVicenza, la Serenata di Beethoven con Bruno Cavallo,Trauermusik di Hindemith con iVirtuosi Italiani. Inoltre per Limen Music ha inciso tutto il repertorio per viola e pianoforte in 4 cd con il pianista Stefano Bezzic- cheri (da Brahms a Hindemith, da Shostakovich a Shumann e Schubert a Paganini etc.) e un i Trii di Chopin e di Brahms con Mario Brunello al violoncello e Andrea Lucchesini al pianoforte. Infine come solista e Direttore, sempre per Limen Music, i concerti di Hoffmaister, Stamitz e Rolla con l’Orche- stra da Camera del Conservatosio di Lugano. Come didatta ha insegnato nelle Accademie di Pinerolo, Bobbio, all’Accademia della Scala, ai corsi di Fiesole e a Riva del Garda. Ha tenuto Master Class nelle Università americane di Michigan State e South Carolina,Wisconsin e al Conserva- torio “Chopin” diVarsavia. Danilo Rossi è stato Direttore Artistico del Festival di Sadurano, Consigliere d’Amministrazione della Filarmo- nica della Scala, Direttore delle attività musicali della città di Forlì e ideatore del concorso per bambini “Adotta un Musicista”. Attualmente tiene i corsi di perfezionamento di Città di Castello e di Desenzano del Garda ed è titolare dal 2009 della cattedra di viola presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. Rassegna stampa: La sua carriera di interprete è sempre stata applaudita dalla critica nazionale quale “fuoriclasse assoluto della vio- la” (Repubblica), “Rossi si conferma il maggiore e più musicale fra i violisti d’oggi e non solo fra quelli nostrani” (Il Giornale), “perfetta intonazione, suadenti timbriche, ottime risorse tecniche, sensibilità reattiva e cantabile” (Corriere della Sera)” uno dei pochi artisti che hanno saputo contribuire a dare alla viola un ruolo protagoni- stico importante” (Il Giorno) e definito dalle maggiori testate internazionali “violista straordinario” (Journal de Genève), “dalla linea melodica calda e di sofisticata musicalità nella preziosa esecuzione” (NewYork Times).42

Carmen PirroneCurriculum Vitae Carmen Pirrone nasce a Leonforte in Sicilia nel 1992. Inizia a 4 anni lo studio del violino sotto la guida del maestroVicoVladimir che le permette di esibirsi fin da subito in qualità di solista con l’orchestra da camera da lui fondata “I solisti d’archi e cembalo”. Ben presto, allo studio del violino, affianca quello della viola. Dopo aver fre- quentato per tre anni il conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, si trasferi- sce a Lugano dove consegue, nel 2014, il Bachelor ofArts in Music Performan- ce presso il Conservatorio della Svizzera e, nel 2016, il Master in Pedagogy sotto la guida del maestro Danilo Rossi e della Prof.essa Anna Modesti, per il comparto della didattica. Approfondisce lo studio della viola frequentando diverse masterclass internazionali come il corso di Formazione Orchestrale diLanciano, il Festival delle nazioni di Città di castello, con concessioni di borsa di studio e il corso di alto perfe-zionamento di Sermoneta.Grazie a questi corsi ha l’occasione di studiare con insegnanti come Silvio Di Rocco, Danilo Rossi e BrunoGiuranna. In qualità di viola di fila ha avuto occasione di collaborare con diverse orchestre come l’Orchestra daCamera Etnea, la Sturm und Drang di Paternò, l’orchestra “S. Matteo” diTroina, l`Orchestra Sinfonica “GiuseppeVerdi”, la Filarmonica S. Nicolò di Mascalucia, l’Orchestra da camera di Lugano, l’Arcadia e la Schweizer Jugend-Sinfonie-orchester (SJSO).In qualità di viola di spalla ha collaborato con l`orchestra Franco Vittadini di Pavia e l’orchestra sinfonica Ersu.Ha collaborato con compositori come Schittino e Portera interpretandone le musiche presso l’Auditorium RSI el’Auditorium Monastero dei Benedettini di Catania.Ha avuto il piacere di approfondire lo studio della musica leggera e jazz accompagnando la tournèe di Anne Du-cros, Franco Battiato,Amedeo Minghi e iVolo. Nel 2016 ha il piacere di esibirsi in sestetto affiancata da musicistiquali Enrico Dindo, Danilo Rossi e Massimo Quarta.È insegnate di viola presso Super Suisse. 43




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