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CopertinaSardegnaImmaginareN7sfogliabile

Published by Sardegna Immaginare, 2017-11-16 06:43:09

Description: SardegnaImmaginare N7
Il viaggio di Sardegna immaginare prosegue. Un viaggio lento e paziente per scoprire gli angoli più nascosti dell’isola. Senza immaginazione. La Sardegna non si deve immaginare. In questo numero: Le torri spagnole delle coste sarde; il Lido Iride quando la movida animava Platamona; l'isola, l'uomo e i cavalli, una passione senza fine; i murales di Orgosolo; le miniere di Buggerru; i riflessi di Chia; il Tempio di Antas, Bardili, Atzara, Ales, Asinara e tanto altro...

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Sardegna in musica di Eleonora D’AngeloLA VOCEDEI SARDILE SONORITÀ DI PIERO MARRAS,CINQUANT’ANNI IN MUSICASSembra impossibile dare del lei a Piero Marras, monianze molto forti che riferiscono di interi cantautore nostrano e genuino, che dell’affetto allevamenti affetti da tumore. del pubblico ha fatto la sua forza. Brani come «Quello che fa la musica in fondo è interpretare Mere Manna fanno ormai parte del patrimonio la realtà. Il cantautore - prosegue Marras - è una musicale della Sardegna di cui Marras è amba- persona sensibile che racconta un mondo diver- sciatore e simbolo indiscusso. so da quello descritto dai media ed è in grado «Ogni canzone - spiega - è come un figlio e rap- di tradurre in versi quello che respira nell’aria». presenta un momento particolare di vita è una Canta in sardo e in italiano, due lingue diverse creatura dell’artista che, una volta pubblicata, ma imparentate, da cui riesce a far emergere la diventa di tutti». profondità della sua anima. Le canzoni sono frutti di un albero con foglie Piero Marras nasce a Nuoro nel 1949 e inizia a diverse, pari al numero di interpretazioni che scrivere proprio in italiano ma il legame con la suscita il brano Sardegna emerge quando, frugando fra le sue L’universalità della musica è un concetto dal origini, scopre le peculiarità sonore della lingua quale Marras parte per trattare temi sociali, a della sua terra, così melodica nei suoni delle pa- volte scottanti, come in Quirra, dove denuncia i role. fatti avvenuti oltre i cancelli delle basi militari, e Anche il cognome è sardo, sia quello vero, che lo fa con versi di grande impatto: “Io sanguine- quello scelto. Piero Marras infatti all’anagrafe è rò per questa orribile mattanza, consumata per Piero Salis. decenni fra reticenza e riluttanza, io sanguinerò «Lo pseudonimo - precisa - è derivato da esi- per l’agonia di questa terra, per il mare ormai genze di contratto: in Sardegna si potevano in- ridotto a una discarica di guerra” contrare troppi omonimi». Un testo ispirato a fatti veri e documentati Ma chi è veramente Piero Salis? Viene da chie- sull’area del Salto di Quirra, istantaee e testi- derselo di fronte a testi dove racconta del rap-152 sardegnaimmaginare

porto con il padre, Rime ladre, in cui si autodefi- opere di Marras agli stili di tre mostri sacri del-nisce «timido e incerto in primo luogo» e anco- la musica italiana d’autore. Simili ma estrema-ra «scialbo e delicato come un giglio». mente diversi.Eppure si sente parlare di lui come del cinghiale. Il ritmo incalzante di Dalla, la modalità di po-Riservato per natura, quasi selvatico, ama rin- eta-cantastorie di De Andrè e la profondità deitanarsi, soprattutto se deve trovare l’ispirazione versi di De Gregori, hanno raggiunto l’autoreper nuovi lavori. Il soprannome animalesco de- solo di rimbalzo, facendo di Marras uno strabi-riva da un simpatico aneddoto. Al termine di liante unicum tutto sardo.un concerto salutò il pubblico in modo scher- Oggi lavora a un progetto chiamato Storie Libe-zoso, dicendo che in quella notte (così bella) si rate, opera prodotta a quattro mani con Vittoriopoteva dormire sereni, prestando attenzione al Gazale, autore con Stefano Alberto Tedde delcinghiale che canta. libro Le carte liberate: viaggio negli archivi e nei luoghiIn realtà la voce di Marras è calda, confortante, delle colonie penali della Sardegna.quasi paterna. Le sue parole trasportano in un Storie Liberate uscirà presto dal cantiere e si presen-mondo fatato come in Il Figlio del Re: tra le varie terà con un CD di canzoni e un libro-intervista,interpretazioni possibili di questo testo si può scritto da Gazale in cui il cantante si racconta.notare la metafora del filo d’erba che rappre- Marras è molto impegnato nella realizzazionesenta la speranza, diventa la metafora del buon di brani, alcuni tratti da vicende personali dipolitico. carcerati, altri da confessioni, poesie, lettere maiIn Rime Ladre l’atmosfera è provocatoria. Le fra- recapitate e romanzi scritti dietro le sbarre.si tracciano linee quasi dissacranti del padre ma Se di cinghiale si vuole parlare, si tratta di sicuroperdono colore in Babbu Meu: una canzone dai di un cinghiale che fruga la terra, ne annusa lecontorni teneri e pieni d’amore. viscere, ne tocca anche il fondo come in StorieÈ facile cadere in tentazione nell’accostare le Liberate e ne trae capolavori.sardegnaimmaginare 153

Personaggi da scoprireL’ARTE DI SU PISTIDDUGIULIA SEDDA SVELA I SUOI CAPOLAVORIdi Elisabetta Poeta • foto di Gabriele DoppiuÈÈ un cuore di miele avvolto in una pasta friabile Pistiddu e, giorno dopo giorno, affina la ricetta decorata da mani abili e attente, Su Pistiddu, e le sue tecniche di lavoro. All’interno del dolce dolce tradizionale di Orotelli. Una giovane c’è un ripieno di miele con scorza d’arancia, ragazza del paese, Giulia Sedda di ventitre semola e acqua ma sono le decorazioni sulla anni, lo inventa, lo prepara e lo esalta, tentando pasta esterna, pasta violada, la vera peculiarità. di trasformare una passione in lavoro. Con l’ausilio di pinzette, un coltello e delle Non può mancare nelle case degli orotellesi, per rotelline per dolci, sas orinittas, Giulia Sedda la festa di S. Antonio, il dolce si trova sulle tavole crea disegni e figure mai uguali, come richiede durante cerimonie, occasioni speciali, feste di la tipicità dei prodotti artigianali, sempre diversi paese o ricorrenze religiose. Viene donato ai l’uno dall’altro. La creatività e l’estro dell’artista fedeli durante la Messa o a tutti coloro che, nel sono alla base della buona riuscita di un lavoro piccolo centro a pochi chilometri da Nuoro, e la giovane artigiana disegna le spighe di portano il nome Antonio. grano con differenti dettagli, in omaggio anche Dalla Sardegna dell’interno la Sedda, dopo al suo paese, un tempo famoso proprio per la essersi diplomata, decide di dedicare il suo produzione del grano, su trigu. Le decorazioni di tempo a mantenere viva una tradizione e a farla Su Pistiddu sono piccole e complesse, da ciò si sua. Da giovanissima impara a preparare Su intuisce e apprezza la difficoltà del lavoro.154 sardegnaimmaginare

L’altra novità è la colorazione della pasta con Promuovere la tradizione del pane o dei dolciinchiostri per uso alimentare: l’esperimento è sardi è uno degli obiettivi della Sedda, connato inizialmente per realizzare una decorazione l’orgoglio di far conoscere la peculiarità dinatalizia ed è diventata prassi consolidata per questa vera e propria delizia per il palato.le personalizzazioni di occasioni speciali, come In attesa di standardizzare la specialità, dalil rosa per il Giro d’Italia che nella scorsa punto di vista del sapore e dell’aspetto, comeprimavera ha fatto tappa in Sardegna. qualunque artista del gusto vorrebbe, GiuliaL’ultima frontiera di Su Pistiddu è la cerimonia, Sedda sta completando i passaggi burocraticiin particolare il Matrimonio; in queste occasioni per depositare il brevetto del disegno decorativoil dolce diventa vero e proprio ornamento, che è una sua personale invenzione.sostenuto, a volte, da una struttura rigida, al suo Tutti piccoli passi per una crescita lenta mainterno, che lo trasforma in oggetto di design. inevitabile e Su Pistiddu, come antica tradizioneIn un un’epoca come questa, inventarsi una della Sardegna, diviene così una gustosaprofessione può essere la scelta giusta e anche opportunità.il paese dove si opera può ottenere dei benefici,in primo luogo con l’apertura, in un futuro nontroppo lontano, di laboratorio e pasticceria.sardegnaimmaginare 155

Sardegna in musica a cura della Redazione15M6 aria Mordenti - ph di Emanuela Solinas sardegnaimmaginare

AUGUSTO MORDENTILA MUSICA NEL CUOREUN’ASSOCIAZIONE CULTURALE IN FERMENTOUUna storia di accordi e note che dura ad Al- mo successo: l’Associazione stupisce con uno ghero da sessant’anni e non conosce sosta. Una spettacolo teatrale originale, creato in collabo- realtà che ha fatto avvicinare alla musica clas- razione con l’architetto e musicista Graziano sica centinaia, forse migliaia, di persone, e che Brau, dove sono coinvolti strumenti classici e continua nel tempo. Difficile trovare un alghe- moderni, cori e attori. rese che non abbia mai sentito parlare di Au- L’attenzione si focalizza sui giovani su cui si la- gusto Mordenti: musicista illustre, concertista, vora per permettere loro di assaporare il pia- direttore d’orchestra e insegnante. Approdato cere di suonare in teatro da solisti o in forma- in Sardegna negli anni Cinquanta, divenne il zione da camera o addirittura accompagnati da pioniere dell’arte del violino e gettò le basi di un’orchestra d’archi. una lunga tradizione. Maria Mordenti è non Non meno lusinghieri i risultati dell’Associazio- solo l’erede naturale, ma un’artista a tutto ton- ne nell’ambito della musica leggera: il numero do, orientata verso un percorso originale. Nel degli iscritti è in costante crescita, grazie anche 2009 fonda l’Associazione Culturale Musicale all’idea vincente di far suonare gli allievi in loca- che porta il nome del padre. Ancora oggi la pre- li prestigiosi del circuito, accompagnati da veri siede, accogliendo i giovani che si avvicinano al professionisti in formazione di band e in corsi di mondo della musica e non solo. perfezionamento tra masterclass e clinic. «Mi sono formata musicalmente da bambina e «Crediamo molto nella sezione moderna» pre- mio padre è stato il mio primo maestro» rac- cisa Maria Mordenti. conta Maria, anche lei violinista, come il fra- Tra le principali rassegne organizzate: Musica in tello Marcello, responsabile amministrativo e cammino, un’esposizione di quadri con percorso colonna portante dell’Associazione. musicale, Musicamente, il suono oltre le parole, un «L’intento comune dei fondatori – prosegue – felice connubio tra musica e letteratura e infi- è di unire la loro professionalità per divulgare, ne Guitarra festival di Alghero, che vede coinvolta sperimentare e ampliare le conoscenze perso- un’orchestra formata da sessanta ragazzi prove- nali e del pubblico in una continua ricerca de- nienti da tutta la Sardegna. dicata alla musica e a tutte le arti nelle varie espressioni. A sette anni dalla nascita guardia- mo orgogliosi il lavoro svolto con la conferma di avere trovato la formula vincente». Così, a poco più di un anno dalla nascita, il pri-sardegnaimmaginare 157

IL FOTOGRAFO GENTILUOMO UN RICORDO COMMOSSO DI ALBERTO FRATUS di Gavino MasiaUUn ingegnere civile dai modi gentili, un artista con la macchina da presa e soprattutto una persona umile e disponibile, sempre e comunque, verso il prossimo. Alberto Fratus si presentava così, affabile sotto tutti i punti di vista, alle persone che frequentava abitualmente oppure occasionalmente: nella vita lavorativa, durante l’esperienza politica da assessore tecnico nel Comune e in mezzo alla gente. Questo lo portava a vivere in armonia con chiunque, durante eventi sportivi o camminate all’aria aperta. Era arrivato a Porto Torres nel 1969, proveniva da un paese in provincia di Bergamo, per lavorare alle dipendenze dell’impresa di costruzioni Fabiani fino al 1983. Dopo si era invece dedicato alla libera professione, praticando per hobby alcune attività sportive e appassionandosi alla natura attraverso scatti fotografici poi utilizzati anche da associazioni naturalistiche prestigiose. «Prediligo immagini in cui i soggetti mostrano di accettare la mia presenza e mi consentono di ritrarli in atteggiamenti naturali» diceva l’ingegnere-ambientalista. Parole che esprimevano tutta la sua passione per la fotografia degli uccelli acquatici che riusciva a immortalare meravigliosamente, sia negli stagni del litorale turritano sia in quelli dei grandi Continenti. Il suo impegno nelle attività sociali non mancava mai e dimostrava attenzione verso gli eventi che si svolgevano in città, in ambito sportivo, riuscendo a valorizzarli grazie alla sua passione per la fotografia.158 sardegnaimmaginare

FenicotteriSvassi

Falco pescatore e Gabbiano Martin pescatore

VolpocaFistioni turchi

Airone biancoPollo sultano

Lux Villa Sardinia - Agenzia Immobiliare di Nuova GenerazioneSiamo partiti da emozioni e desiderio, abbiamo aggiunto professionalità e tecnologie moderne,abbiamo unito la mentalità locale a quella straniera e siamo arrivati ad una qualità di servizi chesoddisfa richieste più esigenti della gente da tutte le parti del mondo.Dott.ssa Irina Pushkova - Associato FIAIP+39 334 5920018 [email protected] luxvillasardinia.ru luxvillasardinia.com

Sport e tempo libero di Giovanni DessoleSHARDANACHALLENGEOOlbia, Shardana Challenge 2017: buona la lore e riscontro reale. Se 500 persone, accom- prima! E già si lavora sulla prossima edizio- pagnate da amici e parenti che hanno vissuto la ne. Se le bacheche social dei mudder di mezza spiaggia e assaporato l’accoglienza del villaggio Europa sono state invase da scatti e immagini griffato Mirtò, hanno scelto di prendere parte del primo storico Shardana Challenge - con la alla gara Open organizzata e gestita in maniera spiaggia di Pittulongu a fare da sfondo - signi- impeccabile dall’instancabile staff della Mud- fica che l’evento ha centrato il bersaglio. E non der Inside del presidente Domenico Elia, vuole solo sotto l’aspetto sportivo, che ha comunque dire che il messaggio è arrivato. Se i genitori di regalato uno spettacolo unico nel suo genere ad 120 bambini hanno accompagnato i loro baby una platea numerosa, attenta, internazionale. mudder in una intensa giornata di sport, diver- Se la già campionessa mondiale Zuzana Ko- timento e avventura, significa che lo Shardan cumovà – vincitrice assieme al team ceco della Challenge ha un futuro. Se gli atleti francesi staffetta gallurese su Francia, Italia e Spagna– si sono messi in caccia di foto dello Shardana ha allungato la sua permanenza in Sardegna come “magnifique souvenir” della loro espe- oltre la gara e con i suoi compagni si è dedicata rienza, vuol dire che probabilmente torneran- alla scoperta dell’Isola, significa che la desta- no. Se gli atleti della Nazionale italiana OCR gionalizzazione è concetto ribadito che ha va- hanno trasformato in diario di viaggio la loro164 sardegnaimmaginare

esperienza condividendola con tutti gli ap- la Sardegna e Olbia hanno risposto. La città èpassionati d’Italia, se lo staffettista Alessandro stata animata e vissuta dal popolo dei mudder eColetta saluta dicendo «Avete organizzato una l’entusiasmo, vedi la piazza nella “Notte Rosa”,manifestazione stupenda», vuole dire che lo non è mancato. Ambiente e mobilità sono sta-Shardana qualcosa ha lasciato. E qual qualcosa ti garantiti dal prezioso servizio navetta gestitova coltivato in vista del 2018. dall’Aspo. Un contesto in cui al fianco delle as-A Olbia è stata costituita la nuova Federazione solute eccellenze sportive si sono messe in mo-Europea degli Sport a Ostacoli: notizia rilan- stra le riconosciute eccellenze dell’artigianato eciata ancora da siti e profili delle varie federa- dell’agroalimentare, nel corso di una due giornizioni europee che ha già fatto il giro del vec- chiusa in crescendo e convivialità fra degusta-chio continente e del mondo intero, portando zioni e brindisi di ottimi prodotti rigorosamentela città gallurese e la Sardegna oltre i confini made in Sardegna. Il tutto sotto una eccellen-dell’Isola e dell’Italia. Grazie alla piena dispo- te copertura mediatica che in video, online enibilità messa in campo dal Comune di Olbia cartaceo ha raccontato il fatto sportivo e quellodel sindaco Settimo Nizzi e degli assessorati al sociale, sceneggiati ad arte lungo una trama svi-Turismo, allo Sport e alla Pubblica Istruzione, luppata sulla sabbia davanti a Tavolara. Buonatutti i tasselli del puzzle sono andati a posto: la prima. Arrivederci alla prossima puntata!sardegnaimmaginare 165

Sport e tempo liberoSULLE ONDE DI PORTO FERRODOVE IL VENTO SOFFIA TUTTO L’ANNOdi Chiara Porqueddu • foto di Antonio MugliaILa spiaggia (spot, in gergo surfistico) di Porto Ferro, raggiungibile attraverso una magnifica della Sardegna, da cui è separata solamente pineta, è intervallata da sabbia color ocra, dalle dune e dalla pineta. La bella cala attrae ogni anno un numerotipico dei granelli mescolati alle conchiglie, sempre crescente di bagnanti e amanti deglie agli scogli. L’acqua del mare è limpida e sport acquatici, soprattutto surfisti: le forticristallina e si infila nella profonda insenatura, correnti marine, il vento e le onde, sono glicreando un meraviglioso gioco di colori. “ingredienti” fondamentali per gli irriducibiliL’arenile si estende per circa due chilometri, esperti della tavola da surf. E proprio le ondedominato da tre torri di avvistamento spagnole qui possono raggiungere anche i quattro metridel XVII secolo: torre di Bantine Sale (Torre di altezza, grazie soprattutto al MaestraleMozza) a sud, torre Negra (Capo Negro) e torre che, nella baia, è di casa per la maggior parteBianca (Airadu) a nord. dell’anno.La località di Porto Ferro appartiene al comune Porto Ferro, insomma, non ha nulla dadi Sassari e si trova nelle immediate vicinanze invidiare ai più famosi spot dell’oristanese edel lago di Baratz, unico lago naturale del resto dell’Isola.166 sardegnaimmaginare

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COLOR D’INCENDIO E BACCA NERA, SILENZIO AUSTERO DI ROCCIA, PROFUMO DI VENTO CALDODAL SUD, RIFLESSI DI FORZA PRIMITIVA SEMPLICI E VIGOROSI COME UNA STRETTA DI MANO



Personaggi da scoprireSARTAPPI TRADIZIONALI TAPPETI DEL FUTUROLLa tessitura è un’arte silenziosa e lenta. Non Si tratta di una bella realtà familiare, nata nel ama i clamori e rivela tutta la sua potenza 1978 col nome Laboratorio tessile di Basilio quando ogni nodo è concluso, il disegno finale Sanna. Obiettivo mai messo da parte: lavorare i svela l’idea originaria e l’opera viene smontata nostri prodotti, rigorosamente sardi, lana e lino dal telaio e confezionata per la vendita. con i telai artigianali. Sartapp è un’azienda giovane e dinamica di Sa- «A questi materiali – precisano i fratelli – ab- mugheo che, negli anni, ha saputo osservare, pre- biamo aggiunto anche il cotone per allargare servare e innovare la tradizione antica ma sempre lo spettro della nostra produzione, interamente con lo sguardo rivolto al futuro, proprio per con- realizzata nel laboratorio di Samugheo». ferire a questa forma d’arte un vigore nuovo e far- All’attività di ideazione e messa in opera del- la sopravvivere nei secoli, mantenendosi attuale. le creazioni artistiche, di qualità eccelsa, grazie «In realtà – spiegano i tre fratelli Sanna, titolari all’insostituibile abilità di mani femminili, la dell’azienda dopo il passaggio di mano dei geni- famiglia Sanna, nel 1988, ha affiancato l’espe- tori, Basilio ed Elisabetta – la nostra impresa ha rienza della vendita diretta e ha inaugurato un quasi quarant’anni e da sempre ha abbellito le primo showroom a Baia Sardinia. case di molti sardi e di turisti in tutto il mondo, Senza voli pindarici e coi piedi ben saldi a terra, affascinati dai nostri motivi riportati su tappeti, dopo quasi dieci anni ha aperto un nuovo punto tende, scendiletto e, più in generale, nei com- vendita ad Olbia; il taglio del nastro del terzo ne- plementi d’arredo». gozio, quello di San Teodoro è avvenuto nel 2009.170 sardegnaimmaginare

«Poi la nascita di Sartapp – raccontano con or- che ne è nato, l’ho potuto mostrare, grazie a ungoglio i fratelli – il marchio che vuole rilanciare amico comune, a Gavino Sanna a cui è piaciutol’azienda di famiglia e prepararla per le sfide molto».future. In questa fase è stato fondamentale l’in- È nata così una bella collaborazione tra gente dicontro con un personaggio unico e formidabi- Sardegna che ha in animo di portare lontano ile: Gavino Sanna». valori e le bandiere di un’isola.Il notissimo pubblicitario ha apprezzato mol- Ed ecco che Stefania Sanna, la primogenita,to la riproduzione su tappeto dell’etichetta del impegnata nei disegni e nella progettazione del-vino Buio, uno dei prodotti di punta della sua le opere, Carlo, il secondo figlio, addetto allacantina Mesa. manutenzione dei telai e alla produzione, assie-«Durante una cena – ricorda Carlo Sanna, uno me al più piccolo, Fabrizio, responsabile delledei tre fratelli – ho assaporato quel magnifico comunicazioni esterne e dell’amministrazione,vino e mi sono innamorato di quell’etichetta, sono riusciti a portare avanti l’idea e il lavorofatta di piccoli triangoli. Una forma che in Sar- di due genitori laboriosi e innamorati delle lorodegna ha una duplice valenza molto forte. Con origini. Ne è testimone il richiamo assiduo e co-la punta rivolta verso l’alto identifica la divini- stante di motivi impregnati di sardità come attotà e la spinta dalla terra verso il cielo. Messo d’amore e di riconoscenza verso la terra che haal contrario definisce un’immagine, simbolo di dato loro lavoro e fortuna. fertilità. Ho rivisitato quel disegno e il tappeto www.sartapp.itsardegnaimmaginare 171



SARTAPP SIAMO NOI

Chef di Sardegna174 sardegnaimmaginare

GIANFRANCO PULINA:IN CUCINA LA MIA TERRAAdi Piera Eleonora Porqueddu • foto di Gabriele DoppiuAmore e passione per la Sardegna, attenzione za – con cui dà vita a diverse collaborazioni.quasi maniacale per le materie prime e valoriz- Nel tempo le redini del ristorante sono passatezazione del territorio, sono i punti cardine su nelle sue mani e, quello che un tempo era un lo-cui si basa l’attività del giovane chef Gianfranco cale sperduto, una cattedrale nel deserto comePulina. lo definisce Pulina stesso, oggi è un ristoranteCuoco autodidatta, come gli piace definir- che attira una clientela variegata da ogni partesi, muove i primi passi nella ristorazione tra i della Sardegna.fornelli del Golden Gate, a Bortigiadas, pic- Poco incline a seguire le mode del momentocolo comune gallurese. Nel ristorante del suo- in ambito enogastronomico ha scelto di resta-cero, lo chef Gigi Sini, inizia una vera e pro- re fortemente ancorato alla tradizione e al ter-pria gavetta che lo porta a cimentarsi con la ritorio e da tempo si impegna nella riscopertacucina mediterranea e, in particolare, sarda. di ottime materie prime che l’isola offre e nellaMa il ragazzo è curioso e intraprendente e, ricerca di prodotti di eccellenza. Così è nata laintuito che la ristorazione possa essere la sua sua collaborazione con molti produttori localistrada, segue la passione: studia, si perfezio- di olio, vino e formaggio ma anche con la filierana e viaggia, incontrando grandi chef – tra cerealicola Sardo Sole.cui i pluristellati Luigi Pomata e Roberto Pez- «Il nostro territorio, purtroppo, si sta impove- sardegnaimmaginare 175

rendo sempre di più ma non possiamo arren- ti, i progetti che stanno vedendo la luce proprioderci a questa tendenza – sostiene Pulina – per- in questi mesi. Una neonata enoteca, sempreciò io ho scelto di aiutare i produttori locali e ho nei locali del Golde Gate, che vuole essere unascommesso e investito sui loro prodotti; se tutti sorta di rivisitazione delle cantine di una volta,i miei colleghi facessero altrettanto si darebbe in cui i padroni di casa ospitavano gli amici piùuna bella sferzata all’economia locale. La mia è intimi e offrivano del buon vino accompagna-una scommessa anche con me stesso, perché for- to da salumi e formaggi. Qui i clienti possonose sarebbe stato più semplice andare a lavorare degustare vini, confetture, salumi e formaggifuori dalla Sardegna, invece ho preferito restare di produttori locali ma anche acquistarli pere investire nel mio territorio». Una scelta che si portare nelle proprie case un ricordo dell’isolaè rivelata vincente, dati i numeri del suo risto- e dell’esperienza vissuta. Infine una birra arti-rante che registra oltre cinquantamila presenze gianale che nascerà a breve, Giadas, dall’anticoall’anno, e che lo ha portato alla collaborazio- nome del paese di Bortigiadas. Prodotta conne con il programma televisivo Geo&Geo. La acqua Altura (una delle due linee dell’aziendatrasmissione, attenta alle eccellenze enogastro- Smeraldina) avrà una particolare mineralitànomiche dei vari territori italiani, a settembre data dalle rocce granitiche che si trovano alladedicherà due puntate-documentario proprio sorgente e il malto scelto, un misto tra orzo eallo chef e ai produttori locali con cui collabora avena, conferirà a questa birra un sentore dida anni. miele che la renderà ottima in abbinamento aiInfine se si parla di futuro Gianfranco Pulina rinomati crudi di mare, una delle specialità del-non si fa cogliere impreparato. Sono due, infat- lo chef Pulina e del Golden Gate.176 sardegnaimmaginare

La ricettaCOZZE NIEDDITTAS IN CARTOCCIO DI CARTA FATA,PROFUMATE AI FIORI DI ZUCCA E BASILICOIngredienti:600g di cozze Nieddittas1 spicchio di aglio1 rametto di prezzemoloOlio extra vergine d’oliva fruttato San GiulianoBasilico fresco dell’orto2 fiori di zuccaCarta Fata q. b.Procedimento:Dividere le cozze in quattro parti uguali, condire con aglio e prezzemolo tritati e olio extra vergined’oliva, aggiungere un paio di foglie di basilico freschissimo e arricchire con i fiori di zucca appenaraccolti e tagliati a julienne.Tagliare 4 fogli di Carta Fata, posizionare su ognuno le quattro porzioni di cozze precedentementepreparate, chiudere a forma di sacchetto legando con un fiocchetto fatto con spago resistente al calore.Introdurre i sacchetti nel forno a circa 110° C per 15-20 minuti e servire. sardegnaimmaginare 177

Letture Marco Pireddu Le Luci dei Giganti Titani editore 15,00 euroSardegna, ore 23,55 del 19 marzo 2016: mancano cinque minuti all’equinozio di primavera.Un fascio di luce che scende dal cielo si abbatte sull’altare preistorico di Monte D’Accoddi, in Provinciadi Sassari.Strani fenomeni luminosi accadono in altri due siti dell’isola, considerati sacri dagli antichi.I militari presidiano quei luoghi e ne impediscono l’accesso a chiunque. Cosa sanno di tutto questo?E chi sono quei misteriosi uomini in abito scuro che seguono i protagonisti?Una corsa contro il tempo che trascina un gruppo di amici in un viaggio frenetico di tre giorni daun capo all’altro dell’isola: partendo dall’altare di Monte D’Accoddi, per arrivare fino alla Tombadei Giganti di Sa Domu’e S’Orku di Siddi, nella Marmilla, passando per il cuore della Sardegna, nelPozzo Sacro Nuragico di Santa Cristina.I miti e le leggende di questa terra, le storie dei Giganti e dei misteriosi fenomeni luminosi nel cieloche si possono vedere nei pressi di Pauli Arbarei catapultano i protagonisti in un’avventura mozzafiatoper cercare di risolvere un antico mistero.Letture consigliate • Libreria Internazionale Koinè Salvatore Morittu e Milena Agus Gesuino Nemus Giampaolo Cassitta Terre promesse Ora pro loco Gli ultimi sognano Nottetempo Elliot a colori 15,50euro 17,50 euro Arkadia edizioni 16,00 euro Dall’imprevedibile autore de La teologia del cinghiale, un nuovoE’ la storia di padre Salvatore Morittu: Ciascuno di noi ha la sua terra misterioso mistero ambientato nella sua infanzia, l’incontro con una promessa, anzi, le sue terre mitico paesino sardo di Telévrasmaestra socialista, l’adolescenza, il promesse. Il nuovo, splendidoconvento. E poi il divenire sacerdote, romanzo di Milena Agusil suo impegno per il recupero degliultimi, di coloro che oramai sonoabbandonati da tutti.178 sardegnaimmaginare

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