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Bilancio sociale 2016 - LA RUOTA ONLUS

Published by stefano.laruota, 2017-04-06 10:43:31

Description: Il Bilancio sociale della Società Cooperativa Sociale LA RUOTA ONLUS

Keywords: La Ruota Onlus

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Cari Soci,questo sera apro la consueta assemblea Soci per l’approvazione del bilancio conun po’ di apprensione.Il risultato economico del 2016 è negativo, fortemente negativo ancorchèinfluenzato da fattori straordinari ed extragestionali.Avremo modo questa sera di entrare nel dettaglio io però sento il bisogno dicondividere con ognuno di voi “la sfida” che questo risultato ci chiama adaffrontare.Non dobbiamo lasciarci prendere dal timore, non possiamo permetterci dilasciarci andare a futili e inconcludenti commenti, non dobbiamo temere la sfidache siamo chiamati ad affrontare: si deve prendere “il toro per le corna”!Dobbiamo crescere pur nella difficoltà di questo momento riscoprendo comesoci della cooperativa sociale LA RUOTA nuova unità e prendendo forza daivalori che in questi anni hanno sostenuto la nostra cooperativa: solidarietà centralità della persona cooperazione socialepoche parole dense di significato e ricchezze del nostro vivere cooperativo.E’ tempo di abbracciare e rilanciare con forza questi valori basi e fondamento delnostro lavoro quotidiano.Cari soci, la sfida che oggi vi propongo nasce in un anno segnato da unaimportante ricorrenza. Il trentesimo della cooperativa sociale LA RUOTA!30 anni di lavoro, di un buon lavoro!Inauguriamo questa ricorrenza con la consapevolezza che il tempo trascorso ciha regalato tanti momenti importanti.Accanto  alle  mille  fatiche  quotidiane  abbiamo  sentito  l’entusiasmo  e  la buona  volontà delle tante  persone  che  ci  hanno  accompagnato  lungo  la strada;  hanno  segnato  le  nostre  giornate  i  tanti volti  delle  persone  che abbiamo  incontrato  e  con  le  quali e per le quali, abbiamo  condiviso  il  nostrolavoro: La Ruota un’esperienza di vicinanza alle persone, alla loro storia…ai loro bisogni… al desiderio di ogni uomo di non essere solo…Se dovessi pensare a qualcosa che abbia il potere di riassumere questi 30 anni,penserei al lavoro quotidiano svolto in ognuno dei nostri servizi, al lavoro svoltoper ogni progetto attivato: lavoro che ha permesso di costruire e far crescerel’identità e la dignità della persona,   lavoro  come strumento  di  giustizia  e solidarietà  sociale,  lavoro  come  bene  prezioso  per  garantire  serenità  e futuro alle nostre famiglie,  per  costruire  coesione  nella nostra  cooperativa e per  offrire  sviluppo  al  territorio.Non possiamo rinunciare alla “sfida” che il bilancio 2016 ci propone!

Vogliamo  fare  in  modo  che  la  qualità  dei  servizi  e  delle  relazioni  costruite  2in  questi  30  anni  serva  a  noi, alle    persone  che accogliamo   al  nostro territorio  per  immaginare  nuove  forme  di  impegno  e  responsabilità  sociale.Vogliamo  che  il  nostro lavoro,  il  buon  lavoro,  sia  davvero  elemento  centrale di  un  ritrovato  e  rinnovato  “senso di  appartenenza”  alla  nostra cooperativa e, più  in  generale,  alla  comunità  umana.30 anni fa abbiamo  intrapreso  questa  avventura  pensando  che  fosse importante  garantire  a  tutti  una  possibilità di  riscatto,  che  fosse  necessario tendere  una  mano  ed  aiutare  chi  era  in  difficoltà;  oggi  pensiamo  che avere offerto  quella  possibilità,  avere  teso  quella  mano,  è  ciò che ha garantito unriscatto a tutti noi.Questo Bilancio Sociale nasce per raccontare e non far dimenticare a tutti noicome sia ancora possibile pur in un momento di oggettiva difficoltà economicacontinuare ad operare sul piano dello svantaggio sociale per contribuire adincrementare il “valore aggiunto” dell’integrazione e della coesione socialeconiugando la nostra capacità professionale con le altre risorse presenti nelterritorio.Questo bilancio sociale si rivolge ad ognuno di Noi, socio de LA RUOTA perrendere conto non solo dei “numeri” che la nostra cooperativa ha realizzato, maanche di quella “ricchezza sociale” che scaturisce dal nostro lavorare insieme, incooperativa per noi stessi e per il tessuto sociale a cui apparteniamo.“Non rinunciamo alla sfida”!Le sfide ci salvano da un pensiero chiuso e pessimista e ci aiutano ad aprirci anuovi orizzonti!L’auspicio, sia pure tra le difficoltà che si profilano, è quello di vederci uniti erisoluti nell’affrontare la sfida per uscire da questo momento di crisi percontinuare a potenziare il trend positivo che la cooperativa LA RUOTA ha fattoregistrare negli ultimi anni.Grazie. Fiorella Colombo PresidenteLA RUOTA Soc.Coop. Sociale ONLUSBilancio Sociale 2016

LA RUOTACON GLI OCCHI DI CHI “LA VIVE” 3 Dedichiamo anche quest’anno una sezione del bilancio sociale a testimonianze e raccontidi chi vive quotidianamente la nostra realtà cooperativa. Sono parole di: educatori, ospiti, genitori e volontari.Bilancio Sociale 2016

ARCOBACLEAN PROJECT all’affitto di un capannone che, dopo gliNel corso dell’anno 2016, nell’ambito opportuni lavori di manutenzione edel ramo B della cooperativa, si è data adeguamento, è stato adibito a sedeattuazione al nuovo progetto del Progetto ed è attualmente il luogoArobaClean Project nato dalla in cui lavorano un tutor (educatorecooperazione tra la Cooperativa La dipendente della coop. La Ruota) unRuota e la società C.A.L. Italia. Tale tecnico dipendente della C.A.L. Italia eprogetto prevede la possibilità di dare un ragazzo assunto dalla cooperativa B.lavoro a ragazzi disabili o affetti daproblematiche e deficit cognitivi. A Da ultimo le impressioni dei trequesto riguardo, in forza dell’ex art. 14 protagonisti di questa nuovadel D.lgs. 276/2003 per l’integrazione avventura…lavorativa di persone disabili e “Questo progetto è una chance persvantaggiate, la C.A.L. Italia hastipulato con la coop. La Ruota una avere un futuro” (Cosimo, dipendenteconvenzione per la manutenzione e il della coop. B)ripristino dei propri macchinari per la “È bello riuscire a dare a questi ragazzipulizia che dopo anni di usura un’occasione per sperimentarsi nelnecessitano di essere revisionati. lavoro, socializzare e costruirsi unaConcretamente i ragazzi assunti, con vita” (Mirko, tecnico dipendente dellal’aiuto e la supervisione di un tutor e di C.A.L. Italia)un tecnico specializzato, hanno la “Di questo progetto vorrei che sipossibilità di impegnarsi nella gestione evidenziasse la questione “ecologica”:di una serie di operazioni di revisione recuperiamo infatti macchine chemettendo in atto e migliorando le altrimenti finirebbero in discarica.proprie competenze ed abilità e Esso rappresenta un’opportunità perconsolidando di conseguenza le proprie alcuni “svantaggiati” di trovare unautonomie e responsabilità. Grazie a lavoro (quindi di essere un po’ piùsmontaggi meccanici, rimozione di autonomi) e per la cooperativa La Ruotaruggine, preparazione di macchinari per l’opportunità di cominciare un percorsosabbiatura industriale, piccole lavorativo accompagnata e spalleggiataverniciature, lavaggio e restauro di da una vera azienda. In questi mesi ilserbatoi in polietilene rotazionale, nome della Cooperativa è andato in giroripristino crepe e forature in per tutta Italia e questo mi riempievetroresina e (almeno per le macchine d’orgoglio”più piccole) rimontaggio delle partirevisionate e/o restaurate, le macchine (Alberto, tutor, educatore dipendentevengono recuperate e nuovamente della coop. La Ruota)rimesse sul mercato.Da settembre 2016 il progetto hatrovato concreta attuazione grazie

Il lavoro in comunità: un’esperienza unica e intensa 5Nel corso dell’anno 2016, nell’ambito del mio percorso di educatore, ho vissutoun’esperienza molto forte, forse la più intensa da quando (sono ormai parecchianni) svolgo questa professione. Tutto è accaduto nell’ambito del mio impegnonella comunità alloggio Camelot.Si sa che lavorare in comunità porta con sé esperienze uniche e particolarmenteintense che coinvolgono e “lasciano il segno” molto più di altre vissute in altriambiti e servizi, e quell’evento, quell’esperienza, me lo ha dimostrato in modochiaro e forse anche un po’… traumatico.Si è trattato di accompagnare un minore (nel caso concreto si trattava di unbambino di otto anni) nell’inserimento in un’altra comunità. Ciò è avvenuto dopoun anno di conoscenza: R. viveva in comunità dall’estate 2015 e frequentavaanche il C.S.E. “L’Isola che non c’è”, per cui lo conoscevo molto bene e (come delresto tutti i colleghi che lo hanno conosciuto) mi ero molto affezionata a lui.Dopo vari contatti ed incontri con la nuova comunità e gli operatori che da li inavanti avrebbero accolto e seguito il piccolo R., è arrivato purtroppo il giorno deldistacco, il giorno cioè in cui, insieme a Fiorella, dovevo accompagnarlo esoprattutto… salutarlo.Di quanto vissuto quel giorno ricordo non solo le tante cose accadute (lapreparazione della valigia, il viaggio in macchina, l’accoglienza di Pierangelo il suonuovo educatore) ma soprattutto le innumerevoli emozioni. Non nascondo chesono state, in quel momento, emozioni prevalentemente negative, tristezza per lopiù.Per molti giorni ripensare a R. mi ha fatto venire il magone, ma proprio inquell’occasione ho avuto la possibilità di ripensare al senso della sfida educativa,quello di essere chiamati ad accompagnare fino a “lasciar andare” fiduciosi delprogetto che seguirà, del bene e dell’affetto che anche altri educatoricertamente daranno. In fondo il “nostro” non è che un pezzettino… unpezzettino che solo insieme a tutti gli altri contribuisce a realizzare il progetto“grande” del bene e della crescita della persona che ci è affidata.Sicuramente quel 29 agosto mi ha detto che non sono ancora pronta su questofronte, che tante cose sono ancora da sperimentare ed imparare, anzitutto perme stessa… la sfida educativa è ancora da maturare appieno, ma sono grata a chimi ha dato la possibilità di fare questa esperienza per questa “messa alla prova”che certamente, col tempo, mi aiuterà a crescere come educatrice. Valentina B.Bilancio Sociale 2016

dal CERCHIO MAGICO: PENSIERI VOLANTI………Caro diario,Oggi è una bella giornata, perché non si va a scuola. Inoltre siamo in vacanza per le feste diNatale.Dopo tanti giorni a casa dei nonni, sono tornata al “Cerchio magico” e ho rivisto i miei amici. Egli educatori mi hanno salutata con un bacione.Oggi mi piacerebbe stare con gli educatori e giocare con E. e L. 6A presto, R.Per me il “Cerchio Magico” è un aiuto che si dà ai genitori, non solo tenendo i ragazzi, maaiutandoli a crescere e divertire e studiare. T.Per me il “Cerchio Magico” è un posto per aiutare dei ragazzi a fare deicompiti difficili, che il ragazzo non riesce a fare. E anche delle verifiche.Ed è anche bello quando facciamo le attività e il tempo libero. C.Il “Cerchio Magico” è un posto dove fare i compiti, per giocare e per fare nuove conoscenze. N.Il “Cerchio” è un posto dove stare insieme, socializzare e divertirsi. Vogliobene a tutti gli educatori. M. Bilancio Sociale 2016

Siamo Milvia e Rudi 7Nel 1993 nasce Zeudi, la nostra “Stella” e con lei nasce, ma ancora non lo sapevamo, ilnostro essere genitori di una figlia assolutamente speciale.Speciale, difficile da gestire, da comprendere, da educare, da vivere e da amare!Soprattutto nei primi mesi, anni di vita, quando dovresti godere della gioia di vedererealizzato il tuo sogno, quando vorresti una bimba da coccolare ed essere ricambiato daisuoi sguardi, dai suoi sorrisi, dai suoi sonni, dai suoi capricci, ti accorgi che c’è qualcosache non va perché ciò che ti aspettavi ha un volto e una situazione ben diversa. Ma non haiuna diagnosi “ben precisa”, sei allo sbaraglio, passi da uno specialista all’altro ottenendosolo risposte e suggerimenti molto contrastanti fra loro, che non fanno altro che aggiungerecaos e instabilità ad una situazione già incasinata da sé.Ed invece di essere aiutati e capiti da chi avrebbe dovuto prepararci a vivere una situazioneparticolare, ti ritrovi ad essere solo, nell’incapacità di aiutare tua figlia e la tua famiglia.Si creano sensi di colpa, incomprensioni, discussioni, allontanamenti e rabbia….. tantarabbia.Poi ti fermi, ti guardi intorno mentre gli anni passano e ti accorgi che l’aiuto, lacomprensione, la condivisione, la trovi da persone come te, come noi, che vivono le stessepaure, le stesse insicurezze, le stesse umiliazioni e gli stessi disagi.Ti confronti, ti apri, ti richiudi e ti confidi….. a volte ottenendo del bene, molto spessoesattamente il contrario. Ti fidi delle persone sbagliate che fanno del male a te e a Zeudi equesto ti segna, ti fa diventare diffidente verso tutti. Tiri fuori gli artigli e metti uno scudoper paura di essere di nuovo colpito.Ma continui il tuo cammino alla ricerca di quel granello in più che possa essere di aiutoalla crescita positiva di Zeudi e di noi stessi. E ad un certo punto, inaspettatamente incontrisulla tua strada chi ti tende una mano, chi ti ascolta veramente, chi ti accoglie e chi ticapisce. E noi, qualche anno fa, abbiamo conosciuto “il Giovanni”, come lo chiamaZeudi….. Giovanni Varini, socio fondatore de “La Ruota” di Parabiago che ci ha aperto leporte dello SFA (Servizio Formazione Autonomie) di San Giorgio, che Zeudi tutt’oggifrequenta.Giovanni è stata la prima persona, dopo la Dr.ssa Accorsi (mancata prematuramente nel2002), ad aiutarci a comprendere le difficoltà che Zeudi doveva superare per riuscire avivere nel “nostro” cosiddetto mondo, è riuscito a girare la medaglia, cioè a farci vedere ledifficoltà e i traguardi da raggiungere non dal nostro punto di vista ma da quello di Zeudi.Ha continuato ciò che la Dr.ssa Accorsi aveva iniziato….. “voi genitori speciali, dovreteessere così bravi da entrare nella mente dei vostri figli e riuscire a vedere il mondo comeloro lo vedono! Solo così potrete aiutarli a diventare sempre più autonomi, sempre piùresponsabili, sempre più uomini e donne appartenenti a questa società!”All’inizio non è stato facile e tutt’ora non lo è, perché comunque spesso ritornano ifantasmi e le paure del passato. Ma Giovanni ci ha rincuorato e “lasciato” nelle mani diFiorella prima e Francesca, Simona e Mario poi. Un team di persone “preparate” checollaborano e lavorano per la continua crescita dei nostri figli e cercano di rendersidisponibili a chiarire i dubbi di noi genitori.Zeudi è approdata gradualmente allo SFA, dapprima per un paio di giorni a settimana,frequentando l’alternanza fra l’Istituto Falcone di Gallarate e lo SFA stesso. Poi, aconclusione dei 5 anni di frequenza scolastica, è entrata a far parte a tempo pieno di questafamiglia. Molto diffidente all’inizio, sia verso gli educatori che gli stessi compagni e restiaad ogni proposta, oggi vive questa realtà molto meglio rispetto a qualche tempo fa ed èdiventata molto più responsabile e collaborativa verso se stessa e verso ciò che la circonda.Questo sicuramente dovuto al fatto che gli educatori sono riusciti a rassicurarla e a Bilancio Sociale 2016

trasmetterle segnali positivi, proponendosi con tanta tenacia e non arrendendosi di frontealle sue opposizioni e alle sue paure. Chiaramente il suo carattere forte e la sua fermezza ococciutaggine che spesso accompagnano i suoi atteggiamenti fanno a botte con lasensibilità che la contraddistingue, che spesso la mette in difficoltà nel non riuscire agestire le sue emozioni siano esse positive o negative. Nonostante questo ogni giorno chepassa Zeudi riesce a migliorare se stessa ed aggiunge un pizzico di predisposizione in piùall’ascolto, alla collaborazione e all’impegno, nonostante le difficoltà o il piacere cheincontra nel relazionarsi quotidianamente con gli altri ragazzi, proprio perché ognuno èdiverso e unico.Non da ultimo…. Bello e piacevole vedere come con alcuni amici, la frequentazione nonsia solo all’interno dello SFA ma si cerchino occasioni per divertirsi insieme osemplicemente “esserci gli uni per gli altri”……….Grazie di questa opportunità………….. Milvia e Rudi“Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le personepossono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno maicome le hai fatte sentire.” Maya AngelouTutto iniziò un pomeriggio di due anni fa quando scoprii che nel piccolo paese in 8cui abito esisteva una comunità, “Casa Mia”.Non ne sapevo nulla, nemmeno che tipo di utenti ospitasse; una cosa la sapevoperò, non vedevo l‟ora di regalare amore a persone che nella vita purtroppo nonhanno avuto la mia stessa fortuna.Sono entrata, senza se e senza ma, chiedendo di poter prestare servizio divolontariato, la mia richiesta è stata accettata ed eccomi qui ancora con loro, acrescere insieme, mano nella mano.Si tratta di una struttura socio-sanitaria che ospita persone adulte affette da undisagio psichico e/o fisico.L‟accettazione della mia richiesta mi ha dato l‟opportunità di conoscere unanuova realtà, una realtà diversa dalla nostra.Io sono una di quelle tante persone che praticano attività di volontariato, fin dapiccola ho sempre mostrato particolare interesse per le persone in una situazionedi difficoltà.All‟interno di una comunità ci sono mille cose da fare e da organizzare, io nel miopiccolo aiuto i ragazzi in tutte le attività proposte dagli educatori e dedico partedel mio tempo a chi ha voglia di raccontarmi episodi della giornata o momentiparticolari della propria vita; ascoltare e supportare queste persone credo sia lacosa più importante perché è il primo passo per instaurare un rapporto di fiducia,fondamentale per lavorare insieme.Vengono anche proposte attività extra molto interessanti, lo scorso anno, peresempio, è stato proposto per la prima volta il progetto di “Educazione allateatralità” e ho deciso di seguire questo percorso con un gruppo di loro, questaattività è stata poi conclusa con la messa in scena di un progetto creativo.Concludo dicendo che quello che sono in grado di regalarti le persone condisabilità non è paragonabile a nulla, un loro sorriso è davvero una conquista. Giorgia Rossetti Bilancio Sociale 2016

dai laboratori ergo-terapici del PROGETTO OFFICINA:TESTIMONIANZE DI VOLONTARI E UTENTI DEI LABORATORIAttualmente sono collocata presso il soprattutto in un luogo sicuro elaboratorio che si occupa della protetto, consentendomi di operarecreazione di bomboniere all’interno del con il massimo impegno.negozio “La Bottega delle Chicche”. Il loro ESEMPIO, è l’insegnamento piùIl percorso di volontariato presso la significativo.Soc. Coop. Sociale Onlus LA RUOTA è Ho percepito un sentimento di empatia,iniziato nell’anno 2016. di partecipazione e di amore, in unQuesta grande e meravigliosa unica parola Amicizia.opportunità di solidarietà umana e di Sostenere Cooperative come La Ruota,giustizia sociale, mi ha permesso di che svolgono un ruolo importante, èpoter capire più da vicino quel nucleo fondamentale per la comunità, allavitale che fa la differenza sia nella promozione umana ed all’interazionemotivazione interiore che soggettiva. sociale.Aver conosciuto persone di grande “Chi fa volontariato vive una vitacarisma, e generosa competenza, mi ha felice”.dato lo slancio di cui avevo bisogno disentirmi nel posto giusto, ma Emanuela ParcaAdesso che non faccio più parte dello SFA , ma da settembre frequento solo i laboratori 9occupazionali.Per me i laboratori di falegnameria e magazzino, hanno compiti diverse ma visto che sitratta di una preparazione al lavoro vero, richiedono puntualità e concentrazione in ciòche fai. Con l’aiuto degli educatori a cui dico “Grazie”, ho imparato e sto imparando acrescere su alcune mie difficoltà.In questi laboratori mi sento migliorata mentre invece per altre cose sento che devoancora migliorare. Cristina CovaPer me i laboratori occupazionali consistono nell’imparare ogni giorno delle cosenuove in modo da arricchire il mio bagaglio delle cose da saper fare.Partecipo a diversi laboratori, quello di manutenzione riguarda attività comeimbiancatura e pulizia del verde, mi piace che questo avvenga assieme a tantepersone.Un’attività che mi piace è quella di tagliare l’erba perché non mi era mai capitatodi praticarla. Conclusione: essendo da poco in questo ambiente ritengo che siautile per la mia formazione in modo che quando in un futuro mi dovrò confrontarecon il modo del lavoro non mi troverò in difficoltà con i ritmi del lavoro ma sapròreggerli. Luca Cergnul Bilancio Sociale 2016

E.D.M.: LA MIA PRIMA ESPERIENZA Punto forte del progetto della Cooperativa per quanto riguarda le domiciliari sono iQuella presso la Cooperativa La Ruota è la momenti di laboratorio condiviso chemia prima esperienza nell’ambito permettono ai ragazzi di sperimentarsi indell’educativa domiciliare, nel corso di questi situazioni nuove e a noi di osservare come simesi ho seguito e sto seguendo tutt’ora tre rapportano con i loro pari e come si muovono in un ambiente diverso da quello della casa.casi molto differenti tra loro. Inoltre questi momenti permettono a noiQuesto è a mio parere l’aspetto più educatori di elaborare degli interventiinteressante dell’educativa domiciliare, educativi di gruppo sulla base dellepermette all’educatore di sperimentarsi in dinamiche relazionali che sono messe in gioco dai ragazzi.situazioni e ambiti molto differenti tra loro Per noi educatori sarebbe stimolante avere dei momenti di confronto più strutturati cheaccrescendo così il suo bagaglio andassero oltre i laboratori e che cid’esperienza. permettessero di condividere le nostre esperienze con le loro criticità e le relativeDurante il lavoro, specialmente nelle fasi più strategie per fronteggiarle, in modo che ognuno di noi possa essere arricchitocritiche ho sentito la difficoltà di dover dall’esperienza degli altri. (Simona Parrini)lavorare da sola, tale difficoltà però è statasempre condivisa e supportata dallacoordinatrice.Un’esperienza molto diversa è quella che stofacendo insieme ad un’altra educatrice condue fratelli, lavorare in coppia sicuramente èpiù stimolante ed aiuta a condividere imomenti critici del lavoro educativo.CHE AVVENTURA!!Ho cominciato la mia avventura tre anni fa, ricordo ancora molte emozioni che provavo: 10curiosità, paure e molta voglia di cominciare.Terminate le scuole superiori sono stato a casa per due anni e avevo voglia di portare ilmio contributo.Mi sono inserito nel gruppo del laboratorio occupazionale, lì ho conosciuto il mioeducatore ed i ragazzi che già frequentavano i laboratori e fin da subito abbiamo iniziatoa capire le mie possibilità di lavoro; da qui ho iniziato il mio percorso.Fin da subito mi sono trovato molto bene, l’ ambiente è stato familiare ed accogliente e hoconosciuto meglio tutte le persone della Ruota.La mia passione per il computer e la tecnologia ha trovato terreno fertile e qui ho potutosfruttare questo mio particolare interesse e le competenze che già possedevo per farequalche lavoro in ufficio aiutando anche gli altri ragazzi a usare Word ed Excel.Da questo punto di partenza, con il mio educatore ho aperto nuovi orizzontipartecipando anche a corsi per l’uso di programmi un po’ più difficili ma che mipermettevano di imparare a fare lavori di grafica, ho affinato le mie tecniche a tal puntoda riuscire a fare dei progetti anche al di fuori della Ruota.La mia crescita in questi anni non è avvenuta solo a livello di competenze professionali maanche a livello personale.Nell’ultimo anno, a partire dall’estate, abbiamo pensato a una serie di gite/uscite peraumentare la mia autonomia, non è semplice per me, infatti, uscire senza i miei genitori esenza le sicurezze che ho sempre avuto.Per la prima volta ho preso il treno, che può sembrare una cosa comune ma per me chesono “al volante” di una carrozzina non è semplice e mi sono sentito di aver superato unlimite che pensavo di non riuscire a superare.Sono molto contento e soddisfatto del mio percorso e spero di continuare così amigliorarmi e imparare cose nuove. Stefano Russo Bilancio Sociale 2016

Arteterapia al Caleidoscopio: visioni, colori e trasformazioni in laboratorioSolo qualche giorno fa nel laboratorio di Andrea: “Quando faccio ArteterapiaArteterapia nasce il nostro slogan: sento che “lavoro”. La mia testa“LA VITA E' L'ABBRACCIO DEGLI AMICI” immagina, le mie mani scrivono eLo creano, un pezzetto per ciascuno, colorano e sono brave a dipingere.”tutti i membri del gruppo, mediando e Marco - “Io allo SFA sto bene anche seaccordandosi: Marco, Matteo, talvolta si fa fatica a relazionarsi conEmanuele, Andrea, Davide e Simone. alcuni compagni ma in ArteterapiaInsieme compongono anche il loro riesco sempre a conversare”.“stemma”, un'immagine collettiva che Simone - “Sono un tipo un po' riservatoracconta molto di questi ragazzi, di e faccio un po' fatica a raccontare lecome si sentono e di come si vedono cose ma durante Arteterapia riesco adcome individui e come gruppo: al centro inventare, a colorare, a fare delle storieun pugno stringe una corda che è un e ad offrire dei pensieri ai mieiappiglio, un aiuto, e poi un cerchio compagni. Voglio che le personecomposto da sei mani che si dirigono al credano in me.”centro, circondate da una cintura che le Matteo - “In Arteterapia mi piaceraccoglie e infine molti animali. lavorare con Elisa ma adesso sonoL'aquila, lo scorpione, il leone, la tigre, stanco...”il rinoceronte... tutti i nostri simboli di Emanuele - “Per me Arteterapia èforza, di resistenza e di grinta con cui Creazione, è Libertà e mi trovo benevogliamo affrontare la vita. con tutti!”Poi tra lune, stelle e simboli cosmici E infine per me Elisa, arteterapeuta,ecco spuntare anche un bel piatto di dopo anni di conduzione di questopasta al sugo!! laboratorio al Caleidoscopio posso dire 11Le immagini parlano una lingua in tutta sincerità che sia una delleuniversale che narra di desideri, esperienze più coivolgenti eemozioni ed idee, meravigliose da sorprendenti che io abbia avuto fortunavedere ed in continua trasformazione, di vivere. Ringrazio di cuore La Ruotaproprio come le visioni in un che ha sempre avuto fiducia nellacaleidoscopio. pratica dell'Arteterapia (alloraMa per questa volta proviamo ad usare sconosciuta ai più) e uno spirito apertoanche poche parole per aprire un alla sperimentazione.minuscolo spiraglio su questa Fiducia e sperimentazione... leesperienza creativa. Dicono: condizioni ideali per crescere insieme! Elisa Zappa Bilancio Sociale 2016

Io volontaria del CSE “La Bussola”: 12Mi chiamo Patrizia, sono volontaria al CSE (Centro Socio Educativo) “La Bussola”da cinque anni, sono approdata in questo centro in un momento di crisi personale,qualcosa mancava nella mia vita: la possibilità di “amare il prossimo come mestessa” e così per colmare questo vuoto, ho iniziato a frequentaresettimanalmente“La Bussola”.Confesso, la mia preoccupazione maggiore era quella di non essere all’altezza dellamissione che andavo a compiere, ma per fortuna, fin da subito, l’agitazione haceduto il passo ad un bellissimo rapporto, che si è venuto ad instaurare sia con glioperatori che con i ragazzi.Per tre anni ho condiviso con loro l’esperienza di attività motoria, e da due annia questa parte, collaboro nell’attività teatrale affiancando le educatrici.Come volontaria mi piace sottolineare l’esperienza umana, che mi trovo a vivereinsieme ai ragazzi che frequentano il centro, valorizzata ulteriormentedall’attività educativa.Posso testimoniare che passare del tempo con loro mi ha permesso diintraprendere un viaggio nelle emozioni, riscoprendo la forza dell’innocenza edella spontaneità.Grazie a loro, ho scoperto, che la disabilità, in qualunque forma si presenti èsempre una risorsa,una fonte di umanità rara da cui estrarre senso e valore daattribuire alla vitae da cui apprendere preziosi insegnamenti.I ragazzi mi hanno insegnato a rallentare e gestire il mio tempo, per adeguarlo ailoro tempi, ciò ha permesso di “calarmi nei loro panni” entrando in sintonia conloro per scoprire un mondo che ama e vive di semplicità e chiede solo di essereascoltato e ricevere un po’ di affetto, donando in cambio tanta tenerezza e amore.In tutti questi anni trascorsi con loro, ho ricevuto e ricevo abbracci, carezze,sorrisi sempre sinceri e spontanei, doni stupendi che mi aiutano ad uscire da moltischemi e barriere dettate dalla ragione e dalle mie facoltà critiche, superandoogni sorta di pregiudizio e stigmatizzazione sociale.L’esperienza positiva che sto vivendo al CSE “ La Bussola” mi porta a credere chesia un dono far parte del mondo del volontariato, fatto di solidarietà, rispetto esoprattutto di amore, poiché solo donando gratuitamente si può amare e il beneche si riceve è moltiplicato.L’aiuto e la condivisione non sono mai a senso unico.Ringrazio di cuore La Cooperativa“LA RUOTA” per l’opportunità di crescitapersonale che mi offre, ospitandomi, e tutte le figure professionali presenti al CSE,nessuna esclusa, che con la loro calorosa accoglienza mi fanno sempre sentire amio agio.Un ringraziamento particolare va ai ragazzi,che sono per me fonte continuad’umanità e, ispiratori del bene, in loro vedo la Verità in cui credo, e nesperimento la bellezza nella sua concretezza.In loro trovo anche la forza per affrontare quotidianamente i sacrifici e lerinunce, come conseguenze di scelte significative che ho fatto, ad esempio,intraprendere un nuovo ciclo di studi, per migliorare la mia performance, erispondere sempre meglio alle aspettative della mia vita e dei loro bisogni. PatriziaBilancio Sociale 2016

SPAZIO LIBERO”: oggi decido io!Da ottobre del 2016 la Cooperativa “La Ruota”, grazie ad un contributo della FondazioneIntesa Sanpaolo Onlus, ha attivato un progetto sul tempo libero denominato “Spaziolibero”, gestito da Educatori dei nostri Servizi e rivolto a giovani e adulti con disabilità.Nello specifico si sono avviati due laboratori (di teatro e di pittura) negli orari pomeridianipost-centri durante la settimana e delle uscite sul territorio durante i week end.Le adesioni sono numerose, le persone rispondono sempre con entusiasmo alle proposteche vengono fatte … accadono delle “piccole magie” che riempiono il cuore e che fannogodere pienamente delle gioie del nostro lavoro. Paola“Abbiamo pensato al nostro tempo libero. Cosa facciamo quando non lavoriamo? Comeriusciamo a rilassarci? A divertirci?”E’ bello poter regalare anche ai ragazzi dei momenti “vuoti” di attività, di impegnie lavoro e chiedere loro: “Oggi cosa vuoi fare? Come ci divertiamo?” Maria“Stare insieme ai propri amici, decidere cosa fare, andare al cinema, al bowling, a fareshopping, semplicemente provare qualcosa di nuovo, sperimentarsi… e riscoprire untempo da dedicarsi.” Chiara 13L’esperienza vissuta all’interno di “Spazio Libero” mostra una realtà nuova, giovane,dinamica e attenta al benessere psicofisico delle persone con disabilità motoria cognitiva epsichica.Una opportunità che porta le persone a socializzare e mira a riconoscere nel tempo liberouno spazio privilegiato di crescita personale e culturale,uno spazio diverso dalle attivitàstrutturate per loro durante la settimana. Un contesto di benessere e di relazione che sisvolge in ambienti diversi dai Centri di frequentazione. Abbiamo sperimentato come lamusica – con il karaoke – aiuti ad esprimersi senza complessità: ho potuto constatare chechi soffre del disturbo definito “mutismo selettivo” con la musica riesce ad esprimersi ecantare senza problemi;ecco perché mi piace pensare che la musica è un linguaggiouniversale che raggiunge chiunque indistintamente. Per di più, “Spazio libero” propone e progetta attività ed iniziative socio-culturalifinalizzate al miglioramento della qualità di vita quotidiana facilitando anche l’interazionedel singolo e del gruppo: le uscite esterne – come andare al cinema, visitare le mostre dovevengono esposti quadri, visita alla mostra dell’Artigianato, shopping presso il CentroCommerciale di Arese, Master Grill, andare in un snack bar, aiutano la socializzazione tra ipartecipanti. Le persone che hanno accettato di partecipare alle uscite, hanno mostrato emanifestato – fin da subito - grande interesse verso tutte le proposte presentate. Ledinamiche che si sono instaurate tra i partecipanti e gli accompagnatori, sono le stesse chesi creano con gli amici più comuni, ci si diverte, si parla, si racconta, si ride; qui non cisono persone disabili da seguire, ma solo individui che hanno voglia e desiderio di svagarsiin un ambiente diverso da quello dei Centri di appartenenza.Tutti sono in grado di comprendere che le uscite sono finalizzate al purodivertimento e svago personale e di gruppo. Giuseppe Pigaiani Bilancio Sociale 2016

Pi 14 Veronica e Roy Marcianti, mamma e papà di AndreaAndrea frequenta “la Ruota” da un anno e mezzo circa. Dopo aver visitatodiverse strutture, abbiamo scelto la Ruota perché sin da subito ci è sembrato unambiente solare, armonioso, e familiare, e così si è poi confermato nel corso deimesi, caratterizzato dalla presenza quotidiana di educatori molto competenti,sempre sorridenti ed amorevoli con i ragazzi, attenti a rispettare le loropeculiarità e la loro personalità.Andrea lavora sulla propria autonomia, sulla capacità di attenzione ed ascolto, èincentivato ad utilizzare le proprie competenze ed a migliorarle.Partecipa ad attività di gruppo sicuramente impegnative per lui, ma anchedivertenti e che lo aiutano a crescere, a rispettare le regole ed a stare insiemeagli altri, come rugby, pet therapy, ippoterapia, arte, laboratorio di cucina…È con grande serenità e fiducia che lo lasciamo ogni giorno, certi che trascorreràuna bella giornata, piena di “lavoro” ma anche di amici, sorrisi e divertimento,affetto e soddisfazioni!Andrea non parla, ma non manca di comunicarci quanto bella sia stata la suagiornata e quanto sia stato bene, con grandi sorrisi e con occhi che trasmettonoserenità, gioia, senso di appagamento e tanto altro… Veronica e RoyBilancio Sociale 2016

Il bilancio sociale Una rilettura in chiave sociale dei dati economici che dà particolare rilievo al calcolo del valore aggiunto della cooperativa.“L’insieme delle opportunità e dei doveri della cooperativa che realizzano il suo radicamento nel tessuto dei bisogni umani, sociali ed economici con i quali interagire”Dal 2001 la nostra Cooperativa, ritenendo importante garantire un’informazione di 15bilancio più estesa e comprensibile rispetto ai rendiconti finanziari predisposti nelrispetto delle normative, ha introdotto la redazione del Bilancio Sociale.E‟ crescente la sensibilità da parte di molte aziende nel comunicare non soltanto irisultati economici, ma anche il percorso di crescita nell‟area della responsabilitàsociale d‟impresa; tale sensibilità diventa un bisogno nonché un obbligo moraleper una Cooperativa sociale qual è LA RUOTA.Per la Cooperativa LA RUOTA, a monte della scelta di predisporre il Bilanciosociale c‟è la chiara consapevolezza che non è più sufficiente ricercare unagenerica approvazione da parte dei soggetti con i quali si interagisce, glistakeholders di riferimento, ma che occorre invece partire da una letturadifferenziata della natura e della qualità delle loro aspettative e a queste darerisposte mirate e poi rendere conto dei risultati raggiunti.Così, nei confronti del principale “committente”, la Pubblica Amministrazione, ci sipropone di far conoscere quanto e come il proprio lavoro sociale contribuisce albenessere della società, allo stesso tempo nel rapporto con il secondointerlocutore, la comunità locale, la Cooperativa vuole dimostrare di saperecontribuire ad incrementare il “valore aggiunto” dell‟integrazione e dellacoesione sociale, coniugando la propria capacità professionale con le altrerisorse presenti sullo stesso territorio ed infine, nei confronti della terza categoria difruitori del Bilancio sociale, quella che è rappresentata dai propri Soci, si vuolerendere conto non solo dei “numeri” che la loro Cooperativa ha saputo realizzare,ma anche di quella “ricchezza sociale” che scaturisce dal loro lavorare insieme, incooperativa, per se stessi e allo stesso per il tessuto sociale a cui si appartiene. Bilancio Sociale 2016

Nota metodologica: 16gli autori, i dati, le norme, modalità di pubblicizzazione del B.S.Il documento che avete tra le mani è il bilancio sociale 2016 dellacooperativa, basato sulla situazione della stessa e sui dati consolidati al31 Dicembre 2016, nonché sui dati di flusso relativi al periodo01/01/2016 – 31/12/2016.La delibera regionale n. 5536 del 10 Ottobre 2007, con particolareriferimento all‟art. 5 comma i, ha portato all‟obbligo della stesura delpresente documento per le cooperative lombarde regolarmente iscritteall‟albo regionale.Per la sua redazione sono state prese a riferimento la “Linea guidaregionale per la redazione del bilancio di responsabilità sociale da partedelle cooperative sociali” della Regione Lombardia, ed i “Principi diredazione del bilancio sociale” del GBS (Gruppo di Studio per il BilancioSociale).Le linee generali del documento ed i suoi contenuti programmatici sonostati visionati dal Consiglio di Amministrazione della Cooperativa LA RUOTA,formalizzati ed approvati.Lo stesso è stato successivamente sviluppato e completato dalResponsabile amministrativo sig. Giovanni Mariani con la collaborazione delpresidente, Sig. ra Fiorella Colombo, dalla responsabile dell‟Area prima infanziasig.ra Silvia Algisi e dai coordinatori dei servizi per minori e persone con disabilitàsigg.: Sara Fornara, Francesca Scarioni, Chiara Martignoni, Domenico Condito,Paola Lavazza, Francesca La Torre, Simona Stegani e con l‟intervento di alcunisoci lavoratori, genitori, volontari e utenti.Primaria importanza per la redazione del bilancio sociale hanno avuto lostatuto della cooperativa, i documenti riepilogativi amministrativi e l‟analisi delladocumentazione inerente i progetti in atto.Il Bilancio Sociale viene approvato in sede di Assemblea dei Soci ed è oltre a ciòstrumento per gli stakeholder per acquisire informazioni. Il documento èpubblicato sul sito della cooperativa ed è reso disponibile a tutti i soggettiinteressati in un‟ottica di trasparenza ed al fine di favorire la condivisione con glistessi riguardo le finalità ed i valori che fondano la base della cooperativa socialeLA RUOTA.LA COOPERATIVA IN PILLOLE 2014 2015 2016 € 2.055.505volume d‟affari € 2.237.278 € 2.186.579n. soci 136 142 149n. operatori 110 92 97ore retribuite 116.452 119.742 114.252Bilancio Sociale 2016

Ripercorrendo le origini…. “LA RUOTA”: 17il significato di un nomeLa Ruota è il simbolo della vita.Ogni persona deve realizzarsi superando gli ostacoli che trova, prima di tutto neisuoi limiti e nell‟ambiente in cui vive. La solidarietà dei suoi simili può esserle diaiuto.La Cooperativa si prefigge di essere il perno di una ruota che sostiene con l‟utilizzodi forti raggi. Ogni raggio simboleggia la forza che occorre per vincere se stessi egli ostacoli esterni. L‟insieme dei raggi rappresenta la forza dell‟unione che portaal raggiungimento delle finalità che la cooperativa si prefigge: prendersi curadelle persone, farle arrivare al traguardo umano, il migliore per ciascuna di esse.La storia“La Ruota” nasce nel 1987 quale diretta emanazione dell‟associazione divolontariato “Volontari per la promozione umana” - Onlus.Opera a favore delle fasce più deboli, in un‟ottica di servizio, perseguendo leseguenti finalità:  Solidarietà: promuovere e accompagnare processi che consentano di rispondere ai bisogni del territorio in una logica di solidarietà.  Centralità della persona: promuovere il bene comune mettendo al centro la persona.  Cooperazione sociale: porsi come impresa sociale efficiente ed innovativa al servizio del territorio.Essa si caratterizza per:  Forte radicamento sul territorio  Forte legame con la comunità locale  Piccola dimensione  Assenza di ogni forma di lucro  Modalità democratiche di gestioneDa una iniziale esperienza nell’ambito della disabilità per la gestione del CSE ILSEME (1987-1996), nel corso degli anni, a partire dal ’97, in un’ottica di risposta aibisogni del territorio implementa e sviluppa servizi nelle aree minori, persone condisabilità e prima infanzia attivando nei vai ambiti servizi sperimentali che nelcorso degli anni diventeranno unità d’offerta riconosciute e autorizzate.Nel luglio 2015 l’assemblea dei soci approva la variazione dello statuto al fine diattivare un ramo B che possa prevedere l’inserimento lavorativo delle personecon disabilità o diverso grado di fragilità. Nel 2016 prendono vita le prime dueattività del ramo B: LA BOTTEGA DELLE CHICCHE e L’OFFICINA ARCOBACLEAN.Bilancio Sociale 2016

Mission (dallo Statuto) 18La Cooperativa, ispirandosi alla solidarieta‟ fra gli uomini, ha lo scopo di perseguirel‟interesse generale della comunita‟ alla promozione umana e all‟integrazionesociale dei cittadini attraverso la gestione dei servizi socio-sanitari, assistenziali ededucativi.Essa opera in modo tale da:  agire sulle cose, ma solo per far fronte ai bisogni delle persone;  frenare le dispersioni a cui la varieta‟, la novita‟ e l‟urgenza dei compiti che lo attendono, portano l‟uomo d‟oggi;  ridurre la conflittualita‟ che inquieta i diversi settori sociali;  coniugare le massime del vangelo anche nell‟economia.  rendere il lavoro sempre più umano e umanizzante per la persona e fare del lavoro l‟espressione della libertà e della dignità dell‟uomo e della donna;  mettere i valori della persona al primo posto subordinando ad essi le soddisfazioni immediate, il profitto, il consumo per il consumo;  perseguire la promozione umana di ogni individuo e la sua integrazione sociale;  svolgere in modo organizzato e senza fini di lucro, qualsiasi attività inerente all‟educazione, all‟assistenza socio-sanitaria, all‟integrazione e alla qualificazione umana, culturale e professionale di chiunque si trovi in stato di bisogno.Operando secondo questi principi, la cooperativa mediante l‟opera di personaleassunto alle proprie dipendenze, di soci stipendiati, di soci volontari e dicollaboratori autonomi, intende organizzare tutte le attivita‟ di servizi, fatto salvo ledovute autorizzazioni amministrative, a favore di terzi o di soci fruitori in tutti queisettori sociali, socio-sanitari, assistenziali ed educativi e comunque compatibili conlo scopo sociale.I ricavi possono derivare da fatturazione diretta ai beneficiari dei servizi e dafatturazione ad enti pubblici, a mezzo convenzione.Bilancio Sociale 2016

Quanto realizzato nel 2016 19 Conclusa la contrattazione e firmato con la BPM il contratto di affitto per i locali della ex filiale di San Giorgio su L. in via Manzoni n. 22/24 destinati a diventare sede dei laboratori occupazionali e spazio vendita dei manufatti della cooperativa. Trasformazione effettiva della cooperativa LA RUOTA da Coop. A (settore socio assistenziale-educativo) a Coop. MISTA con l’avvio del “ramo B” della cooperativa, legato a: - attivazione procedura per convenzione con ditta C.A.L. ai sensi art.14 - firma accordo di collaborazione con C.A.-L. Italia e apertura Officina “ARCOBACLEAN” per la rigenerazione di macchine per la pulizia industriale a Parabiago in via Santa Maria 124 - apertura negozio “LA BOTTEGA DELLE CHICCHE” a San Giorgio su Legnano (laboratorio di piccoli manufatti e punto vendita) Inaugurazione sede laboratori “Progetto Officina” e presentazione del progetto come nuova unità d’offerta sperimentale ai servizi territoriali. Realizzazione del primo OPEN DAY nei servizi per disabili adulti del polo di San Giorgio su Legnano. A seguito della perdita della gestione del nido di Dairago in data 31-12- 2015 le socie e le lavoratrici di questo servizio sono state interamente liquidate in quanto sono state assorbite dalla cooperativa che si è aggiudicata l’appalto. Aggiudicazione del bando di gara per l’affidamento in concessione del Progetto MondoBambino Periodo 1/8/2016 – 31/07/2019. A settembre 2016 ripresa dell’attività con riapertura di tutti i C.P.I. Tempo Famiglia per 5 mattine alla settimana. Continuata la collaborazione con la Parrocchia San Paolo Apostolo di Legnano attraverso la fornitura di un animatore educativo per la gestione delle iniziative dell’oratorio. Ulteriore proroga da parte dell’Azienda SO.LE, a dicembre 2017, della gestione dei servizi di educativa domiciliare minori per il Comune di Parabiago. Prorogata al 31-7-2017 la Convenzione con il Comune di San Giorgio per gli Utenti del C.S.E. LA BUSSOLA. Attivati i i contatti con ConfCooperative sede provinciale di Milano, che ha creato al suo interno un servizio più diretto ed attento alle necessità degli associati, in merito a: - Analisi e valutazione costi assicurativi sostenuti dalla cooperativa - Certificazione di qualità - Sicurezza sul lavoro (Lg.626/94)) Bilancio Sociale 2016

- Corsi di informativa generale agli operatori, Primo soccorso e Antincendio. Analisi e valutazione dei costi assicurativi e delle coperture dei rischi relativi ai vari servizi indi passaggio a compagnia assicurativa ASSIMOCO che ha permesso una riduzione dei costi. Istituzione di un regolamento interno per la gestione degli automezzi della cooperativa. Attivata attività di recupero dei crediti scaduti. Migliorate le condizioni economiche dei soci-lavoratori a partire da novembre 2016 attraverso la rivalutazione del livello di inquadramento professionale. Conclusa l’ispezione INPS-INAIL-ISPETTORATO DEL LAVORO AREA PROGETTAZIONE E REPERIMENTO RISORSE 20Incasso 5 x mille relativo all‟anno 2014: € 16.690,03.=;Per il secondo anno consecutivo la Cooperativa LA RUOTA prende parte alProgetto “Comunità possibile, possibilità per crescere”, promosso dall‟Ufficio diPiano di Magenta e finanziato da FONDAZIONE CARIPLO. Il progetto, nato dallapartecipazione attiva di 58 realtà del Magentino vuole, partendo dai bisogniespressi dalle famiglie, trovare risposte adeguate coinvolgendo in modo attivo lefamiglie stesse al fine di ricostruire il quadro dell‟offerta educativa e di cura afavore dei bambini tra 0 e 12 anni.La Cooperativa prende parte al progetto con due azioni sul territorio di Casorezzorealizzate in collaborazione con il Comune e le famiglie. PER CRESCERE INSIEME,rivolto alla fascia 0 – 5 anni, potenzia l‟offerta del TEMPOFAMIGLIA di Casorezzo inun‟ottica nuova dove le famiglie sono protagoniste delle azioni che le riguardano.Grazie alla partecipazione al progetto si è avuto la possibilità di ridurre i costi acarico delle famiglie, di accogliere nuclei anche di comuni limitrofi e di proporrenuove attività maggiormente rispondenti alle esigenze delle famiglie. A talproposito per il secondo anno è stata offerta la possibilità di accedere ad unosportello sportello psico-pedagogico e, per il benessere della coppia mammabambino, è stata riproposta l‟esperienza della ludoteca.CASOREZZO IN AZIONE offre uno spazio di incontro, gioco e sperimentazione altermine della giornata scolastica. I bambini vengono prelevati da scuola altermine dell‟orario scolastico da un‟educatrice: il pomeriggio è dedicato allamerenda seguita da un‟attività di laboratorio condotta da un esperto. Daquest‟anno è stata offerta la possibilità di accedere anche solo ai laboratori: ibambini escono regolarmente da scuola e vengono accompagnati ai laboratoridai genitori. Il pomeriggio è dedicato alla merenda seguita da un‟attività di Bilancio Sociale 2016

laboratorio condotta da un educatore della Cooperativa, a cui è offerta la 21possibilità di mettere in campo le proprie competenze artistico/creative.La partecipazione attiva delle famiglie rappresenta un obiettivo fondamentaledel progetto. Suggerimenti, idee ed eventuali collaborazioni arricchiranno leazioni educative rendendole risposta sempre più adeguata alle esigenze dellefamiglie e dei ragazzi.PROGETTO LA CONCILIAZIONE INNOVA LA PICCOLA IMPRESANell‟ambito della DGR n. X/1081/2013 “Valorizzazione delle politiche territoriali diconciliazione, dei tempi lavorativi con le esigenze familiari e delle reti di impreseche offrono servizi di welfare”, grazie alla partecipazione ad un bando finanziatodal Ministero per le pari opportunità, da Regione Lombardia e promosso dal Pianodi Zona del Legnanese che ha erogato un contributo di 6.000,00 euro sono staterealizzate azioni nate da bisogni espressi dai dipendenti e finalizzati ad alleggerirealcuni compiti di cura: gruppo d‟acquisto, stireria sociale, open space,agevolazioni servizi prima infanzia (vd. Welfare Aziendale)PROGETTO SPAZIO LIBEROLa gestione del tempo libero rappresenta spesso uno dei momenti piùproblematici per la persona con disabilità, che fatica a trovare occasioni e spazidi aggregazione a lui adeguati. Il progetto SPAZIO LIBERO, interamente finanziatodalla FONDAZIONE INTESA SAN PAOLO onlus, si pone come risposta a questanecessità che emerge costantemente nei colloqui con le famiglie e che laCooperativa riconosce come fondamentale per la qualità della vita dallepersone. Le persone con disabilità hanno diritto infatti di poter usufruire di rispostediversificate e personalizzate a questa loro legittima esigenza; le famiglie il dirittodi poter affidare questa parte ad operatori specializzati, sgravandosi così diquesto compito.L‟intervento, iniziato nell‟ottobre 2016, propone occasioni di incontro eopportunità di sperimentazione nel tempo non coperto dalla frequenza dei Servizieducativi. Nello specifico propone durante la settimana incontri pomeridiani inorari post centro (educazione alla teatralità e laboratorio di arte), nel weekendorganizza momenti di incontro (merende, feste, uscite sul territorio) o iniziativemirate (gite, concerti, visite a mostre e musei). Tutte le attività sono gestire daeducatori professionali e coinvolgono 30 persone con disabilità che frequentano iServizi della Cooperativa.Finanziato dalla Fondazione BANCA DEL MONTE DI LOMBARDIA con contributo di4.500 euro il passaggio da automatico a manuale del servo scale della sede diSan Giorgio su Legnano.In collaborazione dell‟Ufficio Pubblica Istruzione del Comune di Parabiago, laCooperativa ha concluso il progetto CRESCERE INSIEME AGLI ALTRI che ha vistoimpegnato una specialista esterna e due dei nostri operatori e ha coinvolto 9plessi scolastici, 24 classi raggiungendo 532 minori e 39 insegnanti. Oltre agliinterventi in aula sono stati effettuati 34 incontri con gli insegnanti e 8 percosiformativi che hanno coinvolto 109 genitori.Bilancio Sociale 2016

Ricevuti 3.000 euro quale contributo alle attività della Cooperativa dallaAssociazione Gerolamo SACCHI Onlus.Ricevuto 15.000 euro dal gruppo missionario CRISTO NEL MONDO qualecontributo alle attività della Cooperativa.Non approvato il progetto sottoposto al BANDO PER LA DIFFUSIONE DELLARESPONSABILITA‟ SOCIALE D‟IMPRESA promosso da Regione Lombardia edall‟Unione delle Camere di commercio lombarde che prevedeva l‟apertura diun pastificio come ampliamento del RAMO B.Approvato e non finanziato il progetto a sostegno delle attività della ComunitàDiurna IL CERCHIO MAGICO sottoposto alla Fondazione TICINO OLONA. COINVOLGIMENTO E 22 PARTECIPAZIONE ALLE POLITICHE INTERNEDurante il 2016 il Consiglio di Amministrazione è riuscito ad attuare l‟obiettivoprecedentemente proposto di condivisione con i coordinatori in due momenti, che sisono svolti a Luglio e Dicembre, incentrati sulla verifica e l‟andamento dei servizi.Mantenuti durante l‟anno gli incontri periodici dei due tavoli tecnici minori/disabili e primainfanzia; questo ha permesso di confrontarsi e condividere le linee relative ai processi dipianificazione, programmazione e controllo delle attività, indispensabili per assicurare unapartecipazione consapevole e motivata di tuti gli attori coinvolti nel processo di gestionedei servizi della cooperativa LA RUOTA.Ciascun momento di confronto e condivisione ai diversi livelli ed il costante raccordo conil Consiglio di amministrazione, ha permesso una ricaduta positiva all‟interno dei singoliservizi favorendo una partecipazione attiva, un maggior coinvolgimento individuale euna costante attenzione alla crescita ed allo sviluppo dei servizi stessi e quindi dellacooperativa. WELFARE AZIENDALERinnovata l‟adesione ai piani sanitari da parte delle cooperative aderenti aConfcooperative a favore dei propri lavoratori e soci messi a punto dalla MutuaNazionale Cooperazione Salute. La cooperativa LA RUOTA anche per l‟anno2016 ha aderito a favore dei propri lavoratori con contratto a tempoindeterminato.Con il contributo della DGR n. X/1081/2013 “Valorizzazione delle politicheterritoriali di conciliazione, dei tempi lavorativi con le esigenze familiari e delle retidi imprese che offrono servizi di welfare” sono state realizzate azioni nate dabisogni espressi dai dipendenti e finalizzati ad alleggerire alcuni compiti di cura:gruppo d‟acquisto, stireria sociale, open space, agevolazioni servizi primainfanzia.Il gruppo di acquisto interno per frutta e verdura biologici ha permesso adalcune persone con disabilità accolte nei laboratori ergoterpici del ProgettoOfficina, di sperimentarsi in un compito occupazionale nuovo. Bilancio Sociale 2016

Le adesioni al gruppo di acquisto sono state molto limitate ma l‟iniziativa sta moltoa cuore alla cooperativa che vorrebbe trovare una proposta che risponda il piùpossibile ai bisogni reali degli operatori e delle loro famiglie in termini di: spesa,risparmio, aumento delle tipologie dei prodotti disponibili in un‟ottica diconciliazione tempi lavoro e famiglia. Impegni futuri 23Per il 2017 la cooperativa LA RUOTA si propone di perseguire i seguenti obiettivi,che prevedono azioni mirate al consolidamento e allo sviluppo:  Attivare azioni che permettano di contenere la perdita, mantenendo i livelli di efficacia ed efficienza che contraddistinguono la qualità dei nostri servizi;  ottimizzare le risorse, migliorare le performance di gestione, contenere i costi di gestione al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile dei servizi;  favorire la partecipazione dei soci in ogni contesto aziendale, mediante la condivisione di responsabilità della gestione del proprio lavoro, al fine di far percepire a ciascuno ed a tutti una partecipazione attiva e consapevole per sentirsi protagonisti ed “imprenditori di se stessi”;  ridefinire gli appalti dei nidi “Un. Due..tre… Stella!” di Casorezzo e Canegrate in scadenza il 31 luglio 2017;  partecipare ai bandi indetti dall’Azienda SO.LE per la gestione dell’assistenza scolastica e dei servizi di EDM ed EDM-DS;  pubblicizzare i servizi esistenti e consolidati per incrementare utenza;  sensibilizzare i Servizi Sociali del territorio rispetto al valore delle proposte dei servizi sperimentali della Cooperativa: Isola che non c’è, comunità diurna, IL CERCHIO MAGICO, Laboratori ergo-terapici Progetto Officina;  a seguito decisione di chiusura della Comunità Alloggio Camelot, attivare una riflessione sui bisogni emergenti del territorio e sulla eventuale possibilità di dare nuove risposte;  rivisitare la compagine sociale, come richiesto a seguito revisione annuale, in un’ottica di ricerca di nuovo consenso o dimissione dei soci che da tempo non partecipano né si interessano alla vita sociale della cooperativa;  rinnovare e implementare proposte di Welfare Aziendale evitando di lasciar cadere iniziative che hanno l’obiettivo di andare incontro alle concrete esigenze di gestione familiare; Bilancio Sociale 2016

 incrementare attività di promozione e di fund raising, coinvolgendo i servizi 24 di tutta la cooperativa;;  attivare le procedure per l’ottenimento della certificazione di qualità, in primis per i servizi della prima infanzia;  revisione e aggiornamento del sito internet;  attivare una azione di sensibilizzazione al versamento del 5xmille a favore della Cooperativa LA RUOTA;  migliorare il flusso delle informazioni di carattere amministrativo richieste dal personale con particolare riferimento ai cedolini paga.Per il RAMO B:  Aprire un riflessione “di senso” sulle modalità che la cooperativa LA RUOTA intende adottare circa l’inserimento della persona svantaggiata nel mondo del lavoro.  Avere cura di affiancare alla persona svantaggiata un educatore esperto che in base ad un progetto personalizzato con tappe prestabilite, la accompagni gradualmente ad apprendere un mestiere.  Monitorare costantemente i risultati del settore BBilancio Sociale 2016

Organizzazione della cooperativa 25Gli organi sociali della Cooperativa sono:L‟Assemblea dei soci, è l‟organo di programmazione e di indirizzo dellaCooperativa: approva il bilancio, ha il compito di nominare gli amministratori edelibera su ogni materia riservata alla sua competenza dalla legge e dalloStatuto sociale.Nell‟anno 2016 è stata convocata una assemblea soci in sezione ordinaria perl‟approvazione del bilancio di esercizio (14 aprile 2016)Il Consiglio di amministrazione è l‟organo esecutivo cui l‟Assemblea dei soci affidala conduzione della vita della cooperativa, nel rispetto della sua mission e dellostatuto, dura in carica tre anni ed è rieleggibile.E‟ stato eletto il 22 aprile 2015 Bilancio Sociale 2016

Il Presidente investito anche della funzione di responsabile delle aree minori efamiglia e disabilità, rappresenta un punto di collegamento fra gli orientamentistrategici della cooperativa ed il livello gestionale operativo.In questi ultimi anni il Consiglio di Amministrazione ha pianificato un percorso dimiglioramento e controllo gestionale che ha coinvolto in varie fasi ed a diversilivelli i coordinatori dei servizi gestiti per delineare, condividere e verificareobiettivi di qualità, gestionali/strutturali, economici e formativi.Nel 2016 il Consiglio di amministrazione si è riunito con una cadenza mediatrisettimanale escluso il mese di agosto. Il Consiglio di Amministrazione dellacooperativa LA RUOTA opera senza percepire compensi o gettoni di presenza.Composizione consiglio di amministrazioneNome e Cognome Incarico Ruolo in carica professionale dalFiorella Colombo Presidente Socio 23 aprileSimona Stegani Vicepresidente Lavoratore 2015Alberto De Rosa Consigliere SocioValentina Borroni Consigliere Lavoratore 26Franco Cervello Consigliere SocioAndrea Merlo Consigliere LavoratoreDonato Marini Consigliere SocioJlenia Piazzolla Consigliere Lavoratore Membro esterno Socio Lavoratore Membro esterno Socio LavoratoreOrgano di controlloAi sensi art.2409 bis comma primo del codice civile, la revisione legale dei conti èaffidata ad un revisore avente i requisiti di legge, eletto dall’assemblea dei soci.L’incarico ha la durata di tre esercizi ed il revisore svolge tutte le funzioni di legge.L’ assemblea dei soci del 14 aprile 2016 ha nominato dott. Alberto Porta qualerevisore unico della cooperativa LA RUOTA.La cooperativa è soggetta al controllo contabile annuale esercitato dal ServizioRevisioni, Area interprovinciale di Milano, Lodi e Pavia di ConfcooperativeLombardia.A fronte di tale servizio è stato erogato un contributo di revisione biennale aConfcooperative L. per il biennio 2015-2016 di € 3.094,00.Bilancio Sociale 2016

La base sociale 31-12-2017 n. CAPITALE SOCIALESoci cooperatori 77 € 3.784,86Soci lavoratori ramo A 63Soci lavoratori ramo B 3 SOCISoci volontari 6 N. 149 149Se si pensa la cooperativa come a un‟azienda fortemente orientata allaproduzione di valore sociale, esserne parte in qualità di socio significa poterpartecipare attivamente al cambiamento sociale.Per diventare socio-lavoratore della cooperativa bisogna sottoscrivere la quotasociale di € 25,00. La Quota sociale va ad incrementare il patrimonio dellacooperativa e quindi contribuisce a renderla più solida.Appartenere alla cooperativa sociale LA RUOTA vuol dire lavorare con uno spiritodi imprenditorialità; essere “proprietari” di un‟impresa vuol dire “spendersi” perchéessa si mantenga e magari cresca senza pretendere niente di più della giusta epossibile retribuzione. 27Appartenere alla cooperativa sociale LA RUOTA vuol dire coltivare valori: onestà,responsabilità sociale, altruismo, democrazia, equità, solidarietà.Appartenere alla cooperativa sociale LA RUOTA vuol dire sviluppare effettive epositive relazioni di conoscenza e di collaborazione.Appartenere alla cooperativa sociale LA RUOTA vuol dire appartenere adun‟organizzazione di persone e cose che permetta ad ognuno di trovaresoddisfazioni umane, soddisfazioni economiche, soddisfazioni professionali,soddisfazioni formative.Appartenere alla cooperativa sociale LA RUOTA vuol dire perseguire in ogni modoil benessere degli utenti e della comunità inteso come lotta alla povertà (culturaleed economica), lotta alla dispersione scolastica, lotta alle ingiustizie, assistenza aideboli, promozione umana,Appartenere alla cooperativa sociale LA RUOTA vuol dire promuovere e favorirel‟inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Descrittori al 31-12 2011 2012 2013 2014 2015 2016N. SOCI 111 121 133 136 143 149n. domande accolte 10 12n. esclusioni 4 5 8 6n. recessioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 1 0 Bilancio Sociale 2016

Il nostro personale: caratteristiche delle risorse umaneLa cooperativa LA RUOTA considera i propri soci lavoratori ed i propri dipendentila principale risorsa di cui dispone e sulla quale ritiene essenziale indirizzare buonaparte dei propri investimenti.La cooperativa si impegna a ricercare il benessere dei propri lavoratori favorendola loro partecipazione alle scelte strategiche e cercando di trasmettere loro lapropria missione e la cultura della cooperazione sociale.Si impegna a favorire la continuità dei rapporti di lavoro, la crescita professionale,la stabilità economica, lo sviluppo dell‟autonomia, l‟assunzione di responsabilità, ilprotagonismo nel proprio lavoro sociale, a garantire un ambiente di lavoro cherifiuta le discriminazioni di ogni genere.Negli ultimi due anni è stata conclusa la stabilizzazione e nel 2016 è stato garantitoa tutti un inquadramento appropriato, a norma del CCNL delle cooperativesociali.Si riportano di seguito alcuni dati di sintesi che forniscono l‟identità dei lavoratoridella Cooperativa LA RUOTA.Occupati e tipologie di contratti 2015 2016 (97) 2013 2014 ramoA ramoB 90n. dipendenti 54 59 2 90 3 28n. collaboratori a progetto 53 44 0 20lavoratori occasionali 16 17 92 20 123 110 Totale 94 3Emerge in modo evidente l‟implementazione del ramo B della Cooperativa ed ilrispetto del rapporto tra lavoratori ordinari e lavoratori svantaggiati. Suddivisione per genere 2014 = 110 2015 = 92 2016 = 97 FM FM FM 72 18 71 22 11 11n. dipendenti 48 11 00 02n. collaboratori a progetto 30 14 73 19 71 26lavoratori occasionali 61 Totale 84 26Continua ad essere preponderante la percentuale femminile data la particolaritàdei servizi e dalle attività offerte. Proprio per questo motivo, di seguito sonoriportati i dati riguardanti le maternità: 2014 2015 2016Ore annue di Maternità 0 2877 7399 Bilancio Sociale 2016

I tempi di lavoro 2013 2014 2015 2016 (97)LAVORATORI Tempo Pieno 36 36 38 ramo A ramo BLAVORATORI Tempo Parziale 87 74 54 40 1TOTALE LAVORATORI 123 110 92 54 2 94 3Il dato relativo ai tempi parziali riguarda il 58% dei lavoratori complessivi; si tratta diuna cifra elevata che va riferita a più fattori:  la grossa componente femminile della cooperativa che necessita di conciliare tempi di vita e tempi di lavoro,  la tipologia di servizi gestiti che non sempre permette di offrire incarichi a tempo pieno, in particolare nell‟area della prima infanzia e nei servizi di educativa domiciliare.I tempi di lavoro rispetto alla 2015 2016 (97) 29natura contrattuale 69 Ramo A Ramo BLAVORATORI a tempo indeterminato 21LAVORATORI a tempo determinato 2 71 1Collaboratori a progetto 0 19 2Collaboratori occasionali 92 2TOTALE LAVORATORI 2 94 3Il CCNL applicato è quello per le lavoratrici ed i lavoratori delle Cooperative nelsettore socio-sanitario-assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo. Le ore lavorateLa tabella individua il numero di ore lavorate dal personale in un annocomplessivo; si individuano inoltre le ore di malattia e le ore di infortunio sul lavoro.Bilancio Sociale 2016

Nome progetto Area 2012 2013 2014 2015 2016 di riferim.SPAZIO COMUNITA‟: Ramo A 12.199 14.901 17.310 15.962 15.509Cerchio Magico e CamelotCSE minori ISOLA CHE NON C‟E‟, Minori 23.210 21.739 19.536 20.285 19.109Spazio autismoSFA IL CALEIDOSCOPIO disabilità 8.387 8.657 9.642 10.710 13.653C.S.E. LA BUSSOLA 13.156 11.232 11.215 11.346 12.995A.D.M. – A.D.M. DS – Progetti disabilità 11.773minori Disabilità 9.830 8.861 6.771 8.167MONDOBAMBINO:Servizi per la Prima Infanzia minori 9.746 9.479 8.205 9.217 10.110Comune di CANEGRATE :Nido 1.2..3..STELLA Prima 10.907 10.866 10.560 10.484 10.267Comune di CASOREZZO: infanziaServizi per la Prima Infanzia 11.355 10.669 9.064 8.710 8.940Comune di Dairago: PrimaNIDO ABRACADABRA infanzia 5.869 6.132 5.702 5.506 DismessoNIDO SAN VITTORE Prima 8.127 8.012 4.776 Dismesso DismessoC.SS. CASA MIA infanzia Totale RAMO A 16.840 14.906 14.871 15.261 16.837 Prima 134.108 128.536 119.742 114.252 115.587La Bottega delle Chicche infanziaOfficina Arcobaclean 119.742 114.252 535 30 Prima 1178,5 2877,5 330 Totale ore lavorate infanzia 96 0 116.452 disabilità 1 0 2.762 Ramo B 0 Ramo B 0N. ore malattia dipendenti 134.108 128.536N. ORE INFORTUNIONumero infortuni 2160 1.504 17 60 3 1 Bilancio Sociale 2016

Una flessibilità lavorativa che dà qualità 31Nell‟organizzazione e nella gestione, la “flessibilità” è un elemento che qualifica leazioni e permette di intervenire in modo tempestivo, puntuale, mirato ad esigenzeorganizzate e non.Per questo si ritiene di strategica importanza sottolineare questo dato perchéevidenzia la capacità organizzativa della cooperativa di rispondere in tempi brevia bisogni emergenti o integrativi delle attività svolte.La flessibilità degli operatori, per rispondere ai bisogni espressi, viene intesa comedisponibilità di tempo, competenze, per far fronte alle necessità, durante imomenti di progettazione e verifica degli interventi, oltre che di partecipazioneattiva ai progetti personali ed alla quotidianità.Una flessibilità che sa andare incontro alle esigenze dei vari servizi, attraversorimodulazione del proprio orario di lavoro e collaborazione tra i servizi delle variearee.A titolo esemplificativo:  disponibilità di diversi educatori a lavorare in più servizi: (Bussola/SFA – CSS/SFA –Isola/Camelot – Prima infanzia/ADM /SFA - CerchioMagico/Camelot – Isola/Progetto Officina);  accompagnamenti in NPI o in Tutela minori per terapie o incontri con minori già seguiti nei nostri servizi;  progetti sperimentali di supporto a persone con disabilità che richiedono un intervento “altro” rispetto all‟offerta dei nostri servizi;  percorsi di tutoraggio a tirocinanti.Sempre con maggior frequenza la Cooperativa viene interpellata come ambitoper tirocini delle Università Cattolica e Bicocca, delle scuole di formazione peroperatori ASA e OSS e per seguire percorsi di tutoraggio a studenti dei CPF delterritorio. Le diverse esigenze e la pluralità degli interventi richiedono allaCooperativa l’individuazione di operatori disponibili, oltre che qualificati, perseguire i percorsi lungo tutto il periodo di tirocinio.Si segnala infine una “enorme” disponibilità degli operatori a svolgere attivitàvolontaria per l‟organizzazione di eventi esterni, feste ed iniziative con le famiglie.Bilancio Sociale 2016

Il rendiconto economico Analisi del valore aggiuntoIl Bilancio Sociale dell‟anno 2016 evidenzia una diminuzione (meno 2%) del valoredella produzione della cooperativa rispetto l‟anno 2015.Va considerato che a dicembre 2015 la cooperativa ha cessato la gestione delnido di Dairago ed ha attivato il ramo B (inserimento lavorativo) trasformandosi difatto in cooperativa MISTA. Più specificatamente la cooperativa, a maggio 2016,ha attivato il laboratorio artigianale/punto vendita “la Bottega delle Chicche” eda ottobre 2016 l‟officina “Arcobaclean”.2013 2014 2015 2016 2.186.976,452.325.675,18 2.237.278,99 2.151.767,47 VALORE DELLA PRODUZIONE 544.530,00 510.100,38 704.093,05 1.425.086,95 423.087,70 Fatturato a Privati1.699.625,55 1.644.136,31 504,99 60,86 398,90 1.660.480,49 Fatturato a Enti Pubblici 57.397,55 1.026,56 Altri componenti positivi di reddito 81.014,64 82.981,44 67.172,72 Contributi ad integrazione ricaviLa somma dei contributi e delle donazioni è diminuita rispetto allo scorso anno, 32assestandosi alla somma di euro 89.945,35; tale diminuzione è da imputare soloalla diminuzione dei contributi pubblici in quanto sia le donazioni private sia il5x1000 sono aumentati.La gestione economica dell‟anno 2016 non può essere considerata positiva inquanto alla diminuzione del valore della produzione si contrappone un aumentodei costi esterni per la produzione (più 8%), ed anche la distribuzione dellaricchezza alle persone operanti in cooperativa è aumentata rispetto a quelladell‟anno passato (più 1%);Anche la ricchezza prodotta al netto degli ammortamenti per investimenti giàrealizzati e delle perdite su crediti è diminuita (meno 5%) e la società chiude ilbilancio con un disavanzo.Ciò nonostante la gestione finanziaria risulta adeguata tanto è vero che nel corsodel 2016 la cooperativa ha effettuato pagamenti puntuali sia per quanto riguardastipendi ed oneri sociali che per i debiti verso fornitori.Il valore della produzione cioè i ricavi per i servizi erogati dalla cooperativa:sono diminuiti di euro 35.208,98.= arrivando ad un ammontare di euro 2.151.767,47.=I costi esterni cioè i costi strettamente legati all’erogazione dei servizi:sono aumentati di euro 27.436,61.= arrivando ad un ammontare di euro384.227,29.=Il valore aggiunto netto (A) che si ottiene sottraendo dal valore della produzione icosti esterni, i costi straordinari e gli ammortamenti misura l’effettiva ricchezzaPRODOTTA dalla cooperativa:è diminuita di euro 192.701,61.= arrivando ad un ammontare di euro1.540.720,18.= Bilancio Sociale 2016

(QUESTA COSPICUA DIMINUZIONE DELL’EFFETTIVA RICCHEZZA PRODOTTA DALLA 33COOP DERIVA DALLA GESTIONE STRAORDINARIA RAPPRESENTATA DA ISPEZIONIINPS ED INAIL CON CONSEGUENTI VERBALI A NOSTRO DEBITO; TALI VERBALI SONOANCORA IN FASE DI DISCUSSIONE MA PER PRUDENZA, SONO STATI GIA’ SPESATI NELBILANCIO 2016)Il prelievo di ricchezza dalla comunità (B) che rappresenta i contributi pubbliciottenuti e le donazioni ricevute:è diminuita di euro 14.680,55.= arrivando ad un ammontare di euro 89.945,35.=La ricchezza DISTRIBUITA della cooperativa (A più B) che rappresental’ammontare dei ricavi dedotti i costi e gli ammortamenti ed aumentati deicontributi e donazioni:è aumentata di euro 1.107,39.= arrivando ad un ammontare di euro1.839.155,08.=LA DIFFERENZA TRA RICCHEZZA PRODOTTA/PRELEVATA E RICCHEZZA DISTRIBUITARAPPRESENTA LA PERDITA DELLA COOP (avendo distribuito più ricchezza di quellaprodotta e prelevata dalla comunità, quest‟anno, la cooperativa ha dovutoprelevare ricchezza dal suo patrimonio).Tale ricchezza è stata quindi distribuita ai vari interlocutori della cooperativa neiseguenti modi:ai lavoratori soci della cooperativa euro 1.460.140,16.=(totale stipendi e compensi comprensivi di oneri sociali)ai lavoratori non soci euro 362.498,29.=(totale stipendi e compensi comprensivi di oneri sociali)PER UN TOTALE DI RICCHEZZA DISTRIBUITA ALLE PERSONE OPERANTI NELLACOOPERATIVA DI EURO 1.831.670,42.= (+ euro 21.072,35=)(85% del valore della produzione)Alle associazioni del non profit: euro 2.499,40.=Ai finanziatori di liquidità: euro 4.985,26.=All’ente pubblico euro: 0.=Prelievo dalla Cooperativa per coprire la perdita al 31-12-2016: euro 208.489,55Per un TOTALE di ricchezza distribuita di euro 1.839.155,08.= a cui andrebbeaggiunta la ricchezza ricevuta dalla cooperativa in termini di sgravi fiscali esoprattutto andrebbe sommato tutto il valore economico che scaturisce dallavoro benevolo e volontariato per poter affermare che nell‟anno 2016 lacooperativa ha prodotto una ricchezza complessiva di oltre 2 milioni di euro.Bilancio Sociale 2016

I servizi gestiti,il volume economico realizzato,operatori e utentiNome progetto Volume Variazione Numero Numero % operatori Utenti economico -4% 17 53RAMO A +11% 12 34 -7,5% 12 21ISOLA CHE NON C‟E‟ 377.843 -2% 10 30e Spazio AutismoS.F.A. Il Caleidoscopio 239.587Progetto OfficinaSPAZIO COMUNITA‟: 221.939Cerchio Magico eCamelotS.F.A. LA BUSSOLA 219.512A.D.M. (Minori) 178.632 +2% 25 64MONDOBAMBINO: 166.050 +29% 16 215 34Servizi per Prima 201.989 =% 9 38InfanziaNIDO CANEGRATECASOREZZO: Prima 175.060 +6% 7 34Servizi per 345.018 +2% 9 10InfanziaCSS CASA MIATOTALI RAMO A 2.125.630 -3% 499 1RAMO B 2LA BOTTEGA DELLE 17.590 MaggioCHICCHE Dicembre‟16OFFICINA 8.547 OttobreARCOBACLEAN Dicembre „16 TOTALE 2016 2.151.767 Bilancio Sociale 2016

35Bilancio Sociale 2016

BILANCIO SOCIALE ANNI 2014-2016 2014 2015 201635 VALORE DELLA PRODUZIONE (36+37+38+39+40) 2.237.278,99 2.186.976,45 2.151.767,4736 Fatturato a Privati 510.100,38 704.093,05 423.087,7037 Fatturato a Enti Pubblici 1.644.136.31 1.425.086,95 1.660.480,4939 Altri componenti positivi di reddito40 Contributi ad integrazione ricavi 60,86 398,90 1.026,5641 COSTI ESTERNI (42+44) 82.981,44 57.397,55 67.172,72 372.209,00 356.790,68 384.227,2942 Acquisti beni e servizi 363.188,87 351.271,60 378.471,7844 Altri costi di gestione 9.020,13 5.519,08 5.755,5145 VALORE AGGIUNTO LORDO CARATTERISTICO (35-41) 1.865.069,99 1.830.185,77 1.767.540,1846 Proventi/Oneri finanziari47 Gestione straordinaria 2.807,28 2.681,51 463,63 2.707,83 -5.182,48 -134.401,1148 VALORE AGGIUNTO LORDO GLOBALE (45+46+47) 1.870.585,10 1.827.684,80 1.739.503,1249 Ammortamenti e Accantonamenti 95.904,14 94.263,01 92.882,5250 VALORE AGGIUNTO NETTO = RICCHEZZA PRODOTTA (48-49) 1.774.680,96 1.733.421,79 1.646.620,6051 PRELIEVO RICCHEZZA DA COMUNITA' (52+53+54) 108.182,66 104.625,90 89.945,3552 Contributi pubblici a fronte di investimenti 72.606,67 76.468,04 46.642,32 3653 Contributi pubblici generici 9.409,13 11.190,16 16.690,0354 Donazioni – Beneficienza 26.166,66 16.967,70 26.613,00 DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA55 Alle persone operanti in cooperativa (56+57+58+59+60+61) 1.795.340,75 1.810.598,07 1.831.670,4256 lavoratori dipendenti soci COOP A 1.207.014,44 1.324.600,50 1.399.149,48 lavoratori dipendenti soci COOP B 25.857,1457 Professionisti e Collaboratori soci 188.230,99 159.288,42 35.133,5158 lavoratori dipendenti non soci 136.482,44 166.607,10 285.874,5859 Professionisti e Collaboratori non soci 263.343,84 146.606,41 76,623,7160 Emolumenti ad amministratori - - 9.032,0061 Servizi ai lavoratori62 Ai soci 269,04 13.495,64 2.499,4063 Alla Comunità - 4.985,2664 Al non profit - 5.587,0065 All'Ente Pubblico 8.646,0066 Ai finanziatori 2.408,00 4.654,73 8.304,0067 Trattenuta dalla cooperativa 5.512,9567 Prelevata dalla cooperativa 71.297,92 8.561,89 208.489,5568 RICCHEZZA DISTRIBUITA (55+62+63+64+65+66+67) = (50+51) 1.882.863,62 1.838.047,69 1.630.665,53 1.882.863,62 1.838.047,69 1.630.655,53 Bilancio Sociale 2016

Il territorio di riferimento per l’azione della cooperativa LA RUOTA:La nostra concezione di territorio passa attraverso l‟idea di un luogo e di uno spazio dovesorgono bisogni e domande, si colgono risorse capaci di interagire per compartecipare ecooperare all‟individuazione e costruzione di risposte possibili e alla diffusione di unacultura sociale.E‟ parte del nostro essere, pensarci come strettamente legati ai luoghi dove viviamo, allerelazioni con persone, enti pubblici e privati, associazioni, aziende della nostra comunità:il legame con il territorio e la propria comunità, all‟interno di una prospettiva relazionale,determina la qualità dei nostri servizi restituendo alla nostra organizzazione l‟adeguatezzadella risposta.Il territorio è anche una piccola miniera”per i nostri servizi perché mobilita ed indirizzaverso di essi risorse umane (volontari e amici, competenze professionali e tecniche locali,ma anche consenso e simpatia), risorse in denaro, materiale, attrezzature, risorseimmateriali fatte di idee e occasioni (eventi straordinari, gite, collaborazioni stabili etemporanee con vari soggetti e attori del territorio).Nell‟anno 2016 questo il bacino di riferimento per i nostri servizi: Area Disabilita' Area Minori Area Prima infanzia CSE Isola 37 CSE Bussola SFA Caleidoscopio CSS Casa Mia EDM - DS Comunità diurna Cerchio M. Comunità Alloggio Camelot Nido Abracadabra Un.due..tre… Stella! Un.due..tre… Stella! MondobambinoComune di Meda XComune di ArconateComune di Arese X XXComune di ArlunoComune di Busto Garolfo XComune di CanegrateComune di Casorezzo XXComune di Cerro M.Comune di Dairago X X X XX X XXComune di Gallarate X XXComune di Lainate XXX X XXComune di Legnano XComune di Milano X X XComune di MonzaComune di Nerviano X X XComune di ParabiagoComune di Pogliano XX XComune di Rescaldina X X XX X X X XXXX XXX X XX XX X Bilancio Sociale 2016

Area Disabilita' Area Minori Area Prima infanzia CSE Isola CSE Bussola SFA Caleidoscopio CSS Casa Mia EDM - DS Comunità diurna Cerchio M. Comunità Alloggio Camelot Nido Abracadabra Un.due..tre… Stella! Un.due..tre… Stella! MondobambinoComune di Rho XXComune di SaronnoComune di San Giorgio XComune di San Vittore OlonaComune di Settimo Mil. XXX XComune di Villa CorteseComune di Busto Arsizio XRapporti diretti con famiglie X X XX X X X X X X X XX X Aree di intervento e 38 modalità di gestione dei serviziLa realizzazione dell‟interesse generale della comunità, della promozione umana edell‟integrazione sociale, anche nel 2016 è stato perseguito nelle tre aree che dasempre contraddistinguono la cooperativa LA RUOTA: Persone con disabilità Minori Prima InfanziaI servizi realizzati sono stati gestiti tramite affidamento di gare d‟appalto, concessione odirettamente dalla nostra cooperativa. Alle diverse modalità di gestione corrispondonocaratteristiche specifiche, profondamente diverse.Servizi gestiti in appalto.nei servizi gestiti in appalto la copertura economica è garantita al di là del numero edella frequenza dell‟utenza, l‟unica accortezza è il rispetto delle ore lavoro preventivate edate a budget ai vari operatori, inoltre in questi servizi le spese di gestione cioè tutte quellespese diverse dal personale (assicurazioni, attività, materiali...) rappresentano sempre unapiccolissima parte del valore globale del progetto e quasi mai superano il preventivato,d‟altro canto essendo degli appalti sono naturalmente a scadenza e non si hannocertezze sul loro rinnovo se non dopo aver partecipato alle gare pubbliche.E da evidenziare però come negli ultimi anni il cambiamento delle condizioni di gestionenegli appalti comunali abbiano di fatto trasferito il “rischio” d’impresa (legato allavariabilità del ricavo dell’appalto stesso) all’ente conduttore che quindi rischia risultati piùo meno positivi a seconda della variabile utenza (dicui spesso non ha neppure voce ariguardo).Nei servizi gestiti in appalto la Cooperativa è responsabile della gestione del progettoeducativo. Le strutture sono di proprietà comunale e quindi la manutenzione straordinariaè onere del comune di riferimento. Alla nostra cooperativa spetta la manutenzioneordinaria, gli standard strutturali previsti dalla normativa vigente sono di competenza delComune così come le autorizzazioni al funzionamento.Servizi gestiti direttamente dalla cooperativa la copertura economica è strettamentelegata al numero ed alla frequenza dell‟utenza che può influire anche pesantemente sulrisultato economico. Le spese di gestione sono in proporzione più alte di quelle dei servizi Bilancio Sociale 2016

prima descritti e non sempre preventivabili con certezza (basti pensare ai possibili incidentio manutenzioni degli automezzi, o al riscaldamento che può variare da inverno adinverno ecc.), tali servizi essendo gestiti in privato necessitano anche di contrattazioni congli enti pubblici per costi e rette, contrattazioni che non sono sempre facili e dirette.Inoltre in tali servizi cresce la tendenza ad intrattenere il rapporto economico direttamentecon il privato che purtroppo, costatiamo a nostre spese, ha una solvibilità non sempresolida.Gestione in concessione è stata una esperienza nuova per la Cooperativa LA RUOTAsperimentata nei servizi di Mondobambino. Questa tipologia ha previsto la gestionediretta dei servizi assumendone a tutti gli effetti il rischio di impresa, compreso iltrasferimento alla Cooperativa delle autorizzazioni al funzionamento.La gestione in concessione ha inevitabilmente costretto ad una verifica continua dei costidei servizi con l‟intento di trovare sempre nuove strategie che garantissero una coperturadegli stessi. E‟ da evidenziare come la disponibilità e la capacità innovativa dei lavoratoridi questi servizi ha permesso di affrontare serenamente il grosso rischio di impresa impostodalla “concessione” evidenziando anche buoni risultati economici.Gestione di progetti attivati grazie a contributi derivanti dalla partecipazione a bandipubblici o privati permettono di implementare nuove azioni o di innovare i serviziesistenti.Nella seguente tabella si possono vedere i servizi o progetti attivi ele relative modalità di gestione. Minori Prima infanzia Persone con disabilitàC.A. Camelot P Mondobambino CS CSS CASA MIA P 39C.D. Cerchio P A CSE LA BUSSOLA PMagico Nido 1.2..3.. Stella A CSE minori Isola che non P (Comune di A c‟è SFA Il Caleidoscopio P Canegrate) PROGETTO OFFICINA p Filiera Concil.AUTISMO ACADM A Nido 1.2..3…Stella Progetto SPAZIO LIBERO AC PRProgetto CV (Comune di Casorezzo) PRBullismoModalità gestione: CV=Convenzione A = AppaltoP=Privata CS = ConcessionePR=ProgettoAC= Accreditamento Bilancio Sociale 2016

Mappa degli stakeholderLa natura stessa della cooperativa e gli ambiti in cui agisce ne fanno un soggettointorno al quale si intrecciano numerose relazioni messe in atto da “portatori diinteresse” la cui natura e la cui distanza dalla cooperativa possono essere moltodiverse.Sono “portatori di interesse” molto vicini i soci per i quali la cooperativa, a varilivelli, risponde al bisogno di occupazione e sono “portatori di Interesse” gli utenti,siano essi bambini, minori o adulti, per i quali la cooperativa è la risposta ad uno opiù bisogni socio-educativi.Di seguito sono descritti gli stakeholder che gravitano attorno alla nostra attività. Ilnumero dei nostri legami dà dimensione del lavoro che quotidianamentetessiamo e che costantemente cerchiamo di consolidare.Soci Consiglio di Amministrazione, Soci lavoratori, Soci volontari, soci cooperatoriOperatori e Studio Associato Munaretto, Cucco, Longo e Portaconsulenti/esperti Studio Associato ColomboClienti Utenti, Famiglie, 40Beneficiari Comuni di Parabiago, Nerviano, San Giorgio, Rescaldina, Dairago, Casorezzo, Canegrate, Busto Garolfo, Meda, Arconate, Monza,Ente Privato Legnano, San Vittore Olona, Rescaldina, Cerro Maggiore, Villa Cortese, Lainate, Rho, Busto Arsizio, Casorezzo, Settimo M., Bareggio, Bollate, Settimo Milanese Azienda SO.LE, azienda SER.CO.P, Azienda Sociale Castano Primo Pro Loco San Giorgio, Legambiente, C.A.I. Sezione Parabiago, Parrocchia Sant‟Ilario, Parrocchia San Giorgio, Parrocchia Villa Cortese, Parrocchia San Paolo Ap.Legnano,Ente Pubblico Piano di Zona del Legnanese, ASL Provincia MI1, SER.COP Consorzi Comuni Rhodense, N.P.I Legnano, N.P.I. Parabiago, UONPIA Rho, AIAS Busto Arsizio, N.P.I. Bollate, N.P.I. GarbagnateAgenzie Università Cattolica Sacro Cuore, Università Bicocca, Liceo ScienzeFormative e di Sociali Gallarate, CFP Clerici Parabiago-Rho, CFP Legnano, IALinserimento Legnano, Centro Servizi Villa Corvini, ACOF Busto Arsizio;Lavorativo SISL, Consorzio CS&L , N.I.L. Azienda SERCOP,Privato Sociale Associazione Familiare una Casa per Pollicino, Associazione Volontari Promozione Umana, Special Onlus, Castoro Sport, Associazione Sportiva Villa Cortese, Associazione Arcobaleno, Associazione Collage, Fondazione Banco Alimentare, Soc. Sportiva Rugby Parabiago, Associazione Culturale Spazio ArsSostenitori e Bocciofila Nerviano, Piscina di Legnano e Parabiago, BCC Bustosimpatizzanti Garolfo e Buguggiate, Fondazione Banca Monte Lombardia, Associazione Calcio Villa Cortese, Ditta Rancilio, AssociazioneSoggetti Profit Musicale Magenta, Fondazione CARIPLO, Ca‟ del Parco, C.A.-L Italia Banche e Istituti finanziari – Assicurazioni – Fornitori di materiali per attività e servizi Bilancio Sociale 2016

IL VOLONTARIATOLa Cooperativa considera i volontari come preziosa risorsa per i propri Servizi: conil loro apporto tecnico specifico rispetto alle attività di laboratorio, con la loropresenza costante, di affiancamento al lavoro degli educatori, diventano neltempo, un valido riferimento affettivo per gli ospiti.Testimoni attivi e concreti portatori di valori come la solidarietà e la gratuità, ivolontari apportano relazioni positive all‟interno del servizio attraverso interazionidiverse da quelle strettamente educative, permettono inoltre di mantenere unacontinua integrazione tra il servizio nel quale operano e territorio.Negli anni, i sevizi della cooperativa, hanno consolidato i rapporti con numerosivolontari che sono diventati risorsa indispensabile e imprescindibile alla vita deinostri servizi, prestando la loro opera a turni settimanali e garantendo unapresenza quotidiana e continua. periodo Ore Ore settimana periodoComunità diurna N. 1 istruttore Febbraio-maggioCERCHIO MAGICO Rugby Parabiago 21 25 n.1 ex tirocinante Giugno-luglio 3 41CSS CASA MIA 80 300Nido Casorezzo n. 1 G. gg.sett. n. 1 T. 6/8 120CSE minori ISOLA n. 1 G. Anno 2016 n. 3 studenti 3CSE LA BUSSOLA Anno 2016 3AREA A.M. 3AMMINISTRATIVA F.C. 3 matt.settimana 4/5LABORATORI S.C. 69 cad.OCCUPAZIONALI L.B. Alternanza N. 18 scuola/lavoro Anno 2016 Anno 2016 Anno 2016 Anno 2016 Anno 2016 N. 1 Agosto-settembre 25 N. 1 Marzo-luglio 20 Bilancio Sociale 2016

I TIROCINIIn parallelo alle attività istituzionali la cooperativa nel 2016 ha accolto:  Tirocini lavorativi attivati con il SISL del nostro Territorio per esperienze nell‟ufficio amministrativo e nella sede di Parabiago in affiancamento alle addette ai servizi  Tirocini educativi: convenzioni attivate con le Università Cattolica e Bicocca per gli studenti di Scienze dell‟Educazione, per il tirocinio nei servizi Isola che non c‟è, Cerchio Magico, Comunità Camelot, CSE Bussola e Nido prima infanzia di Canegrate  Tirocini ASA e OSS con le scuole del territorio che hanno inviato tirocinanti nei servizi per persone con disabilità  Messe alla prova: sono state accolte persone per esperienze di lavoro socialmente utile inviate dalla UEPE di Milano e Varese.  Stage per studenti delle scuole medie superiori N. TIROCINANTI Ore Ore 42 settimana periodoComunità diurna UNIVERSITà 1CERCHIO MAGICO BICOCCA 6 350CSS CASA MIA UNIVERSITA’ 2 3Nido Casorezzo CATTOLICA 4 180 X 2CSE minori ISOLA ATSS LEGNANO 1 ASA n. 3 studenti Alternanza 175CSE LA BUSSOLA scuola/lavoro 40 X 3 UNIVERSITA’ 1 (laurea scienzeNIDO CANEGRATE BICOCCA educazione) 200 UNIVERSITA’ 1 (laurea scienzeAREA CATTOLICA educazione) 200AMMINISTRATIVA UNIVERSITA’ STUDI 1 (laurea scienze BERGAMO educazione) 150 ATSS LEGNANO 1 ASA CLERICI RHO 1 ASA 175 ACOF OLGA FIORINI 1 ASA 175 ATSS LEGNANO 1 ASA 70 M.R. Messa alla prova 70 A.E. Messa alla prova B.B Messa alla prova 180 UNIVERSITA’ 1 (laurea scienze BICOCCA educazione) 40 X 2 n. 2 studenti Alternanza scuola/lavoro N. 1 (MESI N. 6) S.I.S.L. 16 Bilancio Sociale 2016

UN ANNO DI LAVORO Il fare sociale 43Fare il bilancio di un anno di attività farà sempre torto al cuoredelle cose. I numeri non dicono infatti la passione, la fatica, legioie, le rabbie, le soddisfazioni e le delusioni che stanno dietroad ogni ora di lavoro, ad ogni servizio che si apre o si chiude, adogni realtà con cui si relaziona.I numeri da soli fanno torto prima di tutto alle persone e alle lorostorie. Dietro ad ogni numero c‟è un volto, una biografia, unasperanza o una sofferenza. Una domanda o il tentativo, a voltefragile, di una risposta.I numeri delle “risorse umane” sono freddi…. Proprio perché ci èdifficile associare i soci ed i lavoratori della cooperativa LARUOTA a semplici statistiche.Dietro ogni numero infatti si esprimono professionalità e passioni,motivazioni e bisogni, ricchezze e fragilità.E ancor più freddi sono i numeri degli “utenti” proprio perché lanostra mission è quella di non lasciarli essere numeri ma di darloro ogni giorno un nome, un volto.Bilancio Sociale 2016

AREA PRIMA INFANZIA Progetto MONDOBAMBINO Nido Comunale “UN.DUE..TRE…STELLA!” di Canegrate Nido Comunale “UN.DUE..TRE…STELLA!” di CasorezzoProgetto “PER CRESCERE INSIEME” (Bando Welfare in azione) Volume Volume Volume Volume economico economico economico economico 2013 2014 2015 2016MONDOBAMBINO: 114.414 109.432 129.410 166.050Servizi per Prima Infanzia 197.832 184.717 201.942 201.989 214.305 187.642 166.500 175.060NIDO 105.646 106.339 106.339 441.2..3 Stella CANEGRATECASOREZZO:Servizi per Prima InfanziaNIDO ABRACADABRAComune Dairago totali 748.147 669.646 604.191 543.099 Bilancio Sociale 2016

SCHEDA SERVIZIO: PROGETTO MONDOBAMBINO CENTRI PRIMA INPANZIA Comuni di:PARABIAGO-CASOREZZO-CANEGRATE-VILLA CORTESE-BUSTO GAROLFOLe peculiarità  Aggiudicazione del bando di gara per l‟affidamento indel 2016 concessione del Progetto MondoBambino Periodo 1/8/2016 – 31/07/2019.  A settembre 2016 ripresa dell‟attività con riapertura di tutti i servizi Tempo Famiglia per 5 mattine alla settimana.  Dal mese di novembre sperimentazione dell‟ampliamento della fascia oraria dedicata all‟accoglienza (h.8.30/9).  Nel periodo Aprile/Giugno ampliamento della recettività del servizio T.F. di Busto Garolfo per 2 mattine alla settimana (autorizzazione per 20 bambini) con inserimento, a chiamata, del terzo operatore.  Nel comune di Casorezzo il finanziamento ottenuto grazie al progetto “Per crescere insieme” attuato con il contributo di Fondazione Cariplo ha permesso di continuare a: - proporre il servizio T.F. per 5 mattine alla settimana ad un costo agevolato rispetto a quello degli altri comuni; - garantire, fino al mese di aprile, l‟apertura della Ludoteca due pomeriggi alla settimana; - mettere a disposizione uno sportello di consulenza pedagogica gratuita; - proporre gratuitamente incontri tematici e laboratoriali; - garantire osservazioni mirate sui casi problematici e i conseguenti rimandi operativi nonché i colloqui di 45 restituzione/ indirizzo con le famiglie.  Attivazione di 5 laboratori tematici rivolti alla coppia adulto- bambino.  Attivazione di un atelier del Massaggio Infantile.  Lavoro di rete con i servizi Prima Infanzia del territorio.Criticità  Inserimenti dilazionati nel corso di tutto l‟anno.incontrate  Inserimento e gestione di bambini che manifestano alcune(interne odovute al problematicità e a cui andrebbe garantito un rapportocambiamentodi contesto) individualizzato.  In alcuni periodi dell‟anno saturazione di alcuni servizi eIl lavorodell’equipe conseguente impossibilità a garantire l‟utilizzo del T.F. a tutti i richiedenti.  Turn over degli operatori.  Il lavoro di equipe è stato garantito dai periodici incontri con la Coordinatrice e la Responsabile d‟area.  Le equipe educative si sono attivate con diverse iniziative per autofinanziarsi e costituire un fondo cassa da utilizzare per le piccole spese correnti del servizio.  Nel comune di Villa Cortese l‟equipe educativa ha partecipato alla fiera autunnale proponendo, a scopo pubblicitario e conoscitivo, attività rivolte ai bambini nella fascia d‟età del servizio.  Nel comune di Parabiago l‟equipe educativa ha partecipato alla notte rosa proponendo, a scopo Bilancio Sociale 2016

pubblicitario e conoscitivo, attività rivolte ai bambini nella fascia d‟età del servizio.Sfide per il  Garantire la continuità gestionale dei servizi previsti dalfuturo progetto e implementare gli stessi al fine di rispondere ai bisogni emergenti.  Mantenere il bilancio del progetto in pari o in attivo.  Mantenere e ampliare dal punto di vista numerico la fascia dell‟utenza.  Mantenere e migliorare la qualità dei servizi.  Saper intercettare e leggere i nuovi bisogni emergenti coniugandoli a proposte che siano in grado di suscitare una partecipazione attiva e responsabile.  Mantenere invariate o implementare le possibilità di lavoro previste per il personale.  Mantenere invariato il costo dei servizi prevedendo ulteriori agevolazioni per chi ne fruisce in modo più ampio.  Trovare modalità alternative per una pubblicità capillare e ripetuta più volte l‟anno.Il servizio e il Nonostante le criticità riscontrate in questi ultimi anni i serviziterritorio previsti all‟interno del progetto MondoBambino continuano a svolgere, insieme agli altri servizi per la prima infanzia, una funzione insostituibile di sostegno concreto alle famiglie nel proprio ruolo educativo, di attenzione ai processi e ai problemi educativi della prima infanzia ma anche di aggregazione sociale, di promozione di risorse e di prevenzione. 46 I servizi MondoBambino rientrano a pieno titolo in un “sistema integrato di servizi” che permette alle famiglie di scegliere in modo consapevole il servizio che meglio risponde alle proprie esigenze.People raising: il La natura del servizio e la specificità dell‟utenza rendonovolontariato l‟apporto del volontariato esterno più problematico e delicatovalore aggiunto rispetto ad altri contesti.del servizio  Viene d‟altro canto frequentemente impiegato il volontariato interno fatto di prestazioni diverse grazie alle quali il servizio consegue una qualità altrimenti impossibile. Bilancio Sociale 2016

SCHEDA SERVIZIO: Nido “Un. Due.. Tre… Stella!” Comune di CanegrateLe peculiarità del  Prosecuzione, senza variazioni, dell‟appalto in essere per la2016 gestione del nido.  Mantenimento della figura di una consulente pedagogica a supporto dell‟equipe educativa.  Mantenimento del servizio pediatrico interno integrato con una serata tematica rivolta ai genitori.  Conclusione della maternità di una addetta ai servizi.  Lavoro di rete con i servizi Prima Infanzia del territorio.Criticità - Valutazione da parte dell‟Amministrazione Comunale di unaincontrate possibile riduzione della ricettività del nido, finalizzata ad una riduzione dei costi, e conseguente riduzione del personale.(interne o dovute al - Difficoltà a gestire/organizzare iniziative che implicano uncambiamento di trasporto.contesto) - Insufficienza degli ausili (campanello, citofono, apertura automatica) atti a garantire la sicurezza esterna e conseguente intervento di adeguamento.Il lavoro - L‟equipe educativa ha potuto contare sul contributo delladell’equipe consulente pedagogica sia in riferimento a momenti di osservazione mirata sui gruppi e/o sui singoli bambini che ai suggerimenti operativi e ai colloqui di restituzione alle famiglie. - L‟equipe educativa si è attivata con diverse iniziative 47 (vendita torte in occasione di l Natale e della festa di fine anno, realizzazione e vendita DVD sulle attività/iniziative al nido, realizzazione e vendita di un calendario) per autofinanziarsi e costituire un fondo cassa da utilizzare per le piccole spese correnti del servizio. - L‟equipe educativa ha investito in modo significativo sugli aspetti creativi ideando/realizzando interventi sia in relazione agli spazi che alle proposte educative rivolte ai bambini.Sfide per il futuro  Chiudere il bilancio economico del servizio senza perdite eImpatto del possibilmente in attivo.servizio sul  Mantenere e migliorare la qualità del servizio nonostante il disinvestimento dell‟ente locale e le restrizioni economiche.  Mantenere invariate le possibilità di lavoro previste per il personale.  Trovare soluzioni alternative che permettono di adattarsi alle diverse condizioni socio economiche senza pregiudicare la sussistenza e l‟offerta messa a disposizione del servizio.  Acquisire e riqualificare gli spazi adiacenti al nido attualmente inutilizzati.  Interventi migliorativi sullo spazio esterno adibito a giardino.  Implementare le iniziative finalizzate a migliorare l‟autofinanziamento del servizio.  Garantire una formazione qualitativamente adeguata. Il nido offre alle famiglie e ai bambini un servizio che da un lato garantisce adeguate soluzioni di cura per i più piccoli, in Bilancio Sociale 2016

contesto sociale particolare se entrambi i genitori lavorano, e dall‟altro consente esperienze educative - formative e di socializzazione non solo aiPeople raising: il bambini ma anche agli adulti che si occupano di loro. Il nido viene pertanto percepito come un servizio che puòvolontariato valore sostenere e aiutare “la famiglia” ad affrontare i propri compitiaggiunto del servizio educativi e di cura anche se il costo di tale servizio rappresenta per tante famiglie un impedimento non superabile  La natura di un servizio come il nido e la specificità dell‟utenza rendono l‟apporto del volontariato esterno più problematico e delicato rispetto ad altri contesti. Viene d‟altro canto frequentemente impiegato il volontariato interno fatto di prestazioni diverse grazie alle quali il servizio consegue una qualità altrimenti impossibile.  Accoglienza di studentesse provenienti da istituti superiori di orientamento pedagogico e dalle facoltà universitarie per l‟esperienza di alternanza scuola-lavoro. 48 PERSONALE PRIMA INFANZIA personale educatori ausiliario CASOREZZO n.5 n.2 CANEGRATE n.5 n.3MONDOBAMBINO n.11 n.3 totali n. 21 n.8La tabella evidenzia unicamente le figure utili alla gestione ordinaria dei servizi. SCHEDA SERVIZIO: Nido “Un. Due.. Tre… Stella!” Comune di CasorezzoLe peculiarità del  Prosecuzione, senza variazioni, dell‟appalto in essere per la2016 gestione del servizio.  Aumento dei bambini iscritti e formazione di una lista di attesa  Programmazione degli inserimenti in funzione del pieno e Bilancio Sociale 2016

Criticità preciso rispetto del rapporto educativo 1 a 7. 49incontrate  Implementazione dell‟equipe educativa con una educatrice(interne o dovute al a tempo parziale.cambiamento di  Inizio maternità di una educatrice e relativa sostituzione.  Mantenimento della figura di una consulente pedagogica acontesto) supporto dell‟equipe educativa.Il lavoro  Lavoro di rete con Tutela minori, Neuropsichiatria Infantile,dell’equipe Servizi Prima Infanzia del Territorio.Sfide per il futuro - Valutazione da parte dell‟Amministrazione Comunale di unaImpatto del possibile riduzione della ricettività del nido, finalizzata ad unaservizio sul riduzione dei costi, e conseguente riduzione del personale.contesto sociale - Mancata garanzia della compresenza educativa nella fascia oraria 17/18. - Inserimento e gestione di bambini che manifestano alcune problematicità. - Aumento delle situazioni familiari conflittuali (separazioni/divorzi) non conseguenze ripercussioni sulla gestione della relazione nido-famiglia. - L‟equipe educativa ha potuto contare sul contributo della consulente pedagogica sia in riferimento a momenti di osservazione mirata sui gruppi e/o sui singoli bambini che ai suggerimenti operativi e ai colloqui di restituzione alle famiglie. - L‟equipe educativa si è attivata con diverse iniziative (raccolta e vendita giochi e materiale vario, realizzazione e vendita DVD sulle attività/iniziative al nido, realizzazione e vendita di un calendario, lotteria di fine anno) per autofinanziarsi e costituire un fondo cassa da utilizzare per le piccole spese correnti del servizio.  Chiudere il bilancio del servizio senza perdite e possibilmente in attivo.  Mantenere e migliorare la qualità del servizio nonostante il disinvestimento dell‟ente locale e le restrizioni economiche.  Mantenere invariate le possibilità di lavoro previste per il personale.  Trovare soluzioni alternative che permettono di adattarsi alle diverse condizioni socio economiche senza pregiudicare la sussistenza e l‟offerta messa a disposizione del servizio,  Implementare le iniziative finalizzate a migliorare l‟autofinanziamento del servizio.  Garantire una formazione qualitativamente adeguata. Il nido offre alle famiglie e ai bambini un servizio che da un lato garantisce adeguate soluzioni di cura per i più piccoli, in particolare se entrambi i genitori lavorano, e dall‟altro consente esperienze educative - formative e di socializzazione non solo ai bambini ma anche agli adulti che si occupano di loro. Il nido viene pertanto percepito come un servizio che può sostenere e aiutare “la famiglia” ad affrontare i propri compiti educativi e di cura anche se il costo di tale servizio rappresenta per tante famiglie un impedimento non superabile. Bilancio Sociale 2016


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