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Attraverso Matera - Classe 3D Liceo Artistico Matera

Published by lamannanino, 2019-03-27 16:57:48

Description: Attraverso Matera - Classe 3D Liceo Artistico Matera

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all’interno della chiesetta, dove si giunge in un’aula di forma trapezoidale. Si può osservare l’iconostasi ricavata da una parete rocciosa alle cui spalle è presente il bema con due absidi. La struttura liturgica della chiesa è di fattura bizantina. Molto interessanti sono gli affreschi presenti all’interno della chiesa: la figura di Santa Barbara ed una Madonna col bambino dipinti intorno al

XIII – XIV secolo. Inoltre sono presenti altri due affreschi raffiguranti Santa Barbara di epoche differenti e un paesaggio agreste con un pastore vestito in abiti monacali.





LA MADONNA DELLE VERGINI Una piccola cappella in un luogo incantato, si raggiunge a piedi da Porta Pistola, attraverso il vallone della Gravina, e ha una vista sui Sassi spettacolare. L’interno, tutt’ora adibito al culto,

presenta due altari in pietra dipinta ed un’acquasantiera scavata nella roccia.

CRIPTA DEL PECCATO ORIGINALE La Cripta del Peccato Originale raccoglie importanti testimonianze dell’arte rupestre del Meridione. Fu scoperta nel 1963 dagli ex ragazzi del Circolo Culturale “La Scaletta” di Matera.

E’ stata sede di un cenobio rupestre benedettino nel periodo longobardo, mentre la maggior parte delle chiese materane appartenevano all’ordine dei basiliani. La chiesa è divisa in tre nicchie nella parte sinistra, in cui sono posti degli affreschi.



E’ conosciuta anche come “Cappella Sistina del Rupestre” poiché in entrambe l’immagine più forte rappresentata è la Creazione. La cripta è ricca, decorata e piena di particolari.

Altro nome con cui è conosciuta è “Grotta dei cento Santi” per via dei numerosi Santi rappresentati. Vi sono, inoltre, affreschi raffiguranti gli Apostoli, la Vergine, gli Arcangeli, oltre ad episodi della Creazione e del Peccato Originale. È un ambiente unico ambiente interamente affrescato con colori brillanti e grande maestria dal cosiddetto “pittore dei fiori”,

anonimo artista vissuto intorno al IX secolo, che ha impreziosito i suoi soggetti sacri con raffinati motivi ornamentali.

LA FESTA DELLA MADONNA DELLA BRUNA Il 2 Luglio a Matera è festa, la festa della Madonna della

Bruna, protettrice della città di Matera. La giornata ha inizio con la processione “dei pastori” con la quale i quartieri si svegliano alle prime luci dell’alba per salutare il Quadro della Vergine. Il passaggio della processione dei fedeli è annunciato dai fuochi pirotecnici. Intanto i cavalieri, scorta del Carro, un manufatto di legno e di cartapesta, si radunano in

piazza Vittorio Veneto. La mattina del 2 Luglio la statua di Maria SS. viene portata nella chiesa di Piccianello, per poi essere portata in processione sul Carro, fino ad arrivare in serata in Duomo dove la statua verrà deposta in cattedrale. Di seguito il manufatto in cartapesta viene scortato in piazza per poi essere assaltato e “strazzato” dal popolo che conserva nelle case i pezzi consacrati come

buon auspicio. La festa si conclude in tarda serata nel frastuono dei fuochi pirotecnici che creano uno scenario unico sugli antichi rioni dei Sassi.





IL CINEMA Non sorprende che tanti registi l’abbiano scelta e continuino a farlo. Matera, con le sue scenografie naturali, aggiunge ai film un importante senso della storia. I Sassi, gli antichi rioni, fanno da sfondo ma, al contempo, diventano in ogni film un vero e proprio personaggio

Sin dagli anni ’50 i quartieri antichi della città di Matera continuano ad affascinare i cineasti di tutto il mondo. Il regista Alberto Lattuada nel 1953 gira a Matera il film

“La Lupa\" liberamente tratto dall'omonima novella di Giovanni Verga, il regista prende i personaggi e la storia verghiana, ma li ambienta in Basilicata invece che in Sicilia, durante il secondo dopoguerra anziché nell'Ottocento.

Pier Paolo Pasolini nel suo “Vangelo secondo Matteo” del 1964, sceglie i Sassi come scenografia naturale, originale e unica nel suo genere. Girato

prevalentemente nella città di Matera in cui ritrovava la Gerusalemme che fu ed in particolare negli ambienti rupestri Francesco Rosi nel 1979

realizza il capolavoro “Cristo si è fermato a Eboli” tratto dal romanzo di Carlo Levi. ”Prima di girare La Passione non conoscevo Matera né la sua storia cinematografica. Solo dopo ho saputo che il maesto Pierpaolo Pasolini vi aveva realizzato “Il Vangelo secondo Matteo. […] questa città trasmette un carattere

che nessuna ricostruzione scenografica può riprodurre“ (Mel Gibson).

The Passion of Christ - Mel Gibson 2004

L’uomo delle Stelle - Giuseppe Tornatore 1995

Omen – il presagio – John Moore 2006

Nativity – Catherine Hardwicke 2006

Ben-Hur – Timur Bekmambetov 2016

Wonder Woman – Patty Jenkins 2016

Mary Magdalen – Garth Davis 2017

Sorelle – Cinzia TH Torrini 2017

Moschettieri del Re – Giovanni Veronesi 2018 Il cinema, manco a dirlo, non

poteva mancare all'appuntamento con i Sassi di Matera, oggi Capitale europea della Cultura 2019, come location ideale soprattutto per i film biblici, ma anche per commedie e per action movie come \"Quantum of Solace\", film della serie James Bond del 2008. In tutto sono ben 55 i lungometraggi. Oltre a quelli già citati, si va dai più vecchi,

come a \"Il conte di Matera\" (1958) di Luigi Capuano con Virna Lisi, 'Le due sorelle' (1950) di Mario Volpe fino al recentissimo \"Basilicata Coast to Coast\" (2010) di Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia e Max Gazzè. E' stato anche parzialmente girato a Matera \"King David\" (1985) di Bruce Beresford con Richard Gere, Edward Woodward, Alice

Krige e ancora \"Journeys with the Messiah\" (2009) di David Nixon e Michael Belk con Sergio Múñiz. I fratelli Taviani vi ambientarono \"Allonsanfàn\" (1974) con Marcello Mastroianni, Lea Massari e Mimsy Farmer, film ambientato negli anni della Restaurazione. Infine negli anni Sessanta furono girati \"I basilischi\" (1963) di Lina Wertmüller con Antonio Petruzzi, Stefano

Satta Flores e Sergio Ferranino e \"Gli anni ruggenti\" (1962) di Luigi Zampa con Nino Manfredi, Gino Cervi e Michèle Mercier. Articolo estratto da ANSA.it CULTURA



Video Lo strappo del carro Drone Sassi I Sassi di Matera – Capitale Europea della Cultura 2019 Matera, la Capitale del futuro

LA MAGIA INTRODUZIONE

La magia è radicata nella nostra cultura fin da tempi remotissimi. Integrata con la religione cattolica ha dato luogo ad una serie di riti, credo e superstizioni che hanno caratterizzato la vita della gente lucana fino a quasi un ventennio fa.

IL MONACELLO L'origine del mito viene dalle trazioni religiose romane, che attribuivano ai Lari e ai Penati la protezione dei defunti e della casa. Con l'avvento del Cristianesimo queste figure vennero assimilate, nell'immaginario popolare, a quella di uno

spirito la cui identità varia da zona a zona in Basilicata. Secondo la tradizione di Matera, il Monacello, u Munacìdd, è lo spirito di un bambino, morto prima di ricevere il battesimo. Di carattere gentile, porta in testa un cappello rosso, detto u cuppulicchj. Solitamente questo personaggio appare ai bambini e con loro trascorre molto tempo a scherzare,

giocare e rincorrersi: questa è una cosa divertente ed ogni bambino sa che se gli togliesse u cuppulicchj, raccoglierebbe le monetine d'oro che questo contiene. Quante volte avete visto i bambini giocare e divertirsi a lungo (apparentemente) da soli? Numerose testimonianze definiscono i Monacelli come esseri piccolissimi, allegri,

che corrono veloci, il cui maggior piacere è fare dispetti. Se non trovate le chiavi di casa che giurereste di aver lasciato al solito posto, o il vostro cellulare è finito in un luogo impensabile e non capite come ha fatto ad arrivarci, forse è merito del vostro Monacello casalingo… ed è sempre lui che vi fa ritrovare quello che cercavate nel luogo in cui avevate già guardato cento volte!

Ma i loro dispetti non sono mai seri, hanno sempre l'aspetto di un gioco, e non ne nasce mai nulla di grave. L’unico modo di difendersi dai loro scherzi è cercare di togliere loro il cappello così che il Monacello vi si butterà ai piedi, in lacrime, scongiurando di restituirglielo. Per riavere il suo cappello il Monacello ti prometterà di svelarti il nascondiglio di un tesoro, e tu

potrai così comprare l’auto nuova che tanto desideravi. Se proprio la convivenza si fa insopportabile è inutile usare le maniere forti: esse non gli causano alcun effetto. Potresti, invece, mettere del sale di fronte alla porta di casa, questo lo allontanerà. Tutti sanno che questa è solo una leggenda ma, come si dice sempre: < Non si sa mai!>.



LA MALOMBRA In molti descrivono quest’essere come un’ombra, nel senso letterale del termine, che si introdurrebbe in casa per vari motivi. Questa sarebbe causa di paure inspiegabili e problemi notturni quali apnee, insonnia e senso di pesantezza.


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