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Continente Blu - Anno 01 - Nr 01 - gennaio 2017

Published by Continente Blu FIAS, 2017-03-25 11:03:02

Description: Continente Blu - Anno 01 - Nr 01 - gennaio 2017

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Ciao Enzo Photo by Michelle McCarron Organo Ufficiale della Federazione Italiana Attività Subacquee nuova edizione digitale - gennaio 2017 - n°1

INDICE 3 L’EDITORIALE DEL PRESIDENTE di Bruno Galli 4 CONTINENTE BLU, UNA BELLA REALTA’ di Emanuele Esentato 5 ENZO MAIORCA: CAMPIONE, PADRE, UOMO di Patrizia Maiorca 8 LA SORGENTE DI VRELO UNE, RECORD A -244 di Gigi Casati 10 MASSIMO SCARPATI intervista a Massimo Scarpati di Emanuele Esentato 13 DEEP STOP: LA SOSTA PROFONDA E’ DEFUNTA? di Pasquale Longobardi 15 DIVE DOCTOR a cura del SIMSI 17 REB OR NOT REB: QUESTO E’ IL DILEMMA di D’aquino, Lucarini, Perozzi 19 LE MALDIVE A PORTATA DI MANO 20 PARCO ARCHEOLOGICO SOMMERSO DI BAIA di Vincenzo Maione 21 LE GITE FUORI PORTA ORGANIZZATE PER I SOCI NON SONO ATTIVITA’ COMMERCIALE di Giovanni Damiano Dalerba 22 SEA SHEPHERD: OPERAZIONE SIRACUSA a cura di Sea Shepherd Italia 23 EMERGENZA SISMA CENTRO ITALIA di Angelo Amato 24 NUOVO PROGRAMMA GESTIONALE FIAS 25 LA PAGINA DELL’ISTRUTTORE 26 LA DELIBERA DEL CONSIGLIO NAZIONALE FIAS FIAS ALESSANDRIA 29 FIAS AREZZO 30 FIAS BARI 31 FIAS BERGAMO 32 FIAS BIELLA 33 FIAS BOLOGNA 33 FIAS BOLZANO 34 FIAS CASERTA 35 FIAS CESENA 37 FIAS EMPOLI 38 FIAS GENOVA 39 FIAS TORINO ASFI 40 FIAS LECCE 41 FIAS LIVORNO 41 FIAS NAPOLI 42 FIAS NOVARA 43 FIAS PARMA 45 FIAS PIACENZA 46 FIAS LUGO – RAVENNA 47 FIAS ROMA 48 Direttore editoriale FIAS SIENA 49 il presidente nazionale FIAS FIAS TORINO 50 Bruno Galli FIAS TRENTO 51 FIAS TREVISO 52 Coordinatore editoriale FIAS UDINE E GRADO 53 Direttore del centro tecnico territoriale della FIAS di Caserta Emanuele Esentato FIAS VERONA 54 Grafica Antonio Leggiero [email protected] Hanno partecipato al 1° numero: Patrizia Maiorca, Gigi Casati, Pasquale Longobardi, Vincenzo Maione, Giovanni Damiano Dalerba, Angelo Amato, Alberto Santini, Cinzia Macchi, Gianni Escuriale, Monica Pignanelli, Marco Papperini. Tutte le sezioni FIAS.

EDITORIALE DEL PRESIDENTE di Bruno Galli Eccoci di nuovo, la storia di Continente Blu senza questa iniziativa, sarebbero rimaste nascoste continua. Il numero zero risale all’Aprile del ognuna nel proprio ambito, nel proprio giardino, 1991, nasce come quadrimestrale della Sezione da Ivrea a Napoli da Bolzano a Lecce si scopre che Provinciale Fias di Varese, dal gennaio 1994 ognuno ha qualcosa da raccontare, qualcosa che diventa l’organo ufficiale della Fias Nazionale, prima teneva per sé o si limitava a divulgare nel poi continua con fasi alterne fino al numero 55. proprio territorio. Il formato cartaceo ha un costo che diventa via E questa è la Fias che mi rende orgoglioso, la Fias via insostenibile anche perché ormai pochissimi che rappresenta lo spirito per cui è nata, con la investono nella pubblicità sulle riviste e i costi di voglia di trasmettere esperienze, di insegnare la su- spedizioni triplicano e non possiamo più per- bacquea, di accompagnare i propri allievi per mano metterci di distribuirlo gratuitamente. fino alla completa autonomia, di fare gruppo. La Fias L’ultimo numero viene distribuito all’Eudi lo che risponde alle chiamate del proprio Paese quan- scorso anno, poi arriva la proposta di Emanuele do le viene chiesto e tutto lo fa sempre nel rispetto, che ci crede e vuole far rivivere Continente Blu in sicurezza e con tanto tanto Amore. in una forma nuova, un formato digitale. Coin- Un grazie a Emanuele Esentato per l’impegno e la volge tutte le strutture Fias affinché trasmettano caparbietà con cui ha portato avanti questo progetto le loro esperienze e le mettano a disposizione e a tutti i collaboratori che hanno voluto contribuire di tutto il mondo Fias e dopo un anno di duro alla riuscita di questa “impresa”. lavoro ecco il risultato. Dopo 16 anni torna un Bruno Galli nuovo numero 0, ricco di articoli, interviste, una copertina stupenda dedicata ad un grande della subacquea italiana, racconti, e partecipazione. Questo è il risultato sperato, la partecipazione di tantissime realtà Fias che, forse per la prima volta, hanno voluto farsi vedere e far sapere come vivono, come operano, cosa fanno. E salta fuori un mondo stupendo, realtà che, 3

CONTINENTE BLU, una bella realtà di Emanuele Esentato Quando nella scorsa assemblea nazionale FIAS, du- rante l’ Eudi 2016, proposi di riprendere l’edizione di Continente Blu conoscevo bene le difficoltà a cui sarei andato incontro, oggi è realtà, una bella realtà. Continente Blu si propone con una veste grafica diver- sa ed una struttura editoriale che divide in due parti il giornale. La prima mette in evidenza come la FIAS briele per essere un fratello maggiore che a mare sia una delle più autorevoli organizzazioni subacquee mi ha insegnato tanto e ancora grazie ad Antonio sportive del Paese grazie alla presenza di firme im- Leggiero, non solo perché grafico che ha curato portanti del panorama subacqueo italiano e la se- l’impaginazione ma un compagno attento e fidato conda parte, invece, che da visibilità a tutte le sezioni di tante avventure. FIAS d’Italia non solo dando ad ognuna una voce Un ultimo grazie, infine, va a mio padre che da diretta, ogni sezione è responsabile della propria quando sono nato mi ha attaccato questa malattia pagina, ma al tempo stesso da una visione d’insieme per il Mare e per la FIAS. della complessa organizzazione che dopo 45 anni Chiedo scusa invece alle tante Sezioni FIAS, in dalla Nostra nascita siamo diventati. Una Federazio- giro per l’Italia, che ho stressato in questi mesi ne attaccata alle proprie origini, attaccata ai territori per avere gli articoli, notizie, foto ma ne valeva la che se pur diversi mostrano tutti un denominatore pena! comune, la Passione. Continente Blu è ripartito e come ogni progetto In questo primo numero non posso non ringraziare che nasce può migliorare, cambiare, ritornare sui l’Assemblea, il Consiglio Nazionale, la Presiden- suoi passi. L’importante è che lo faremo insieme. za FIAS per avermi consentito di portare a termine Chiudo ricordando Enzo Maiorca, questo nume- questo progetto sicuramente impegnativo. Un grazie ro doveva essere dedicato ad Enzo non solo per personale a Pasquale Longobardi per l’affetto che quello che ha rappresentato agonisticamente. sempre mi mostra e che sempre mostra per la Fede- Mai ho ascoltato così tanta poesia, una passione razione, a Massimo Scarpati per gli insegnamenti e la vibrante, potente, un rispetto per il Mare di cui disponibilità, a Gigi Casati per la grande competenza, conosceva bene i virtuosismi e la violenza feroce. a Patrizia Maiorca per il bel ricordo di Enzo, agli amici Ogni tanto tratterremo il respiro vicino al Mare e Francesco Saverio d’Acquino e Vincenzo Maione per ti penseremo, ciao Enzo. i loro libri assolutamente da leggere, a Virgilio Ga- 4

PERSONAGGI di: Patrizia Maiorca Enzo Maiorca: campione, padre, uomo. Grosse nuvole bianche si alzavano dalla “pisci- settanta; cento metri e via dicendo. Orologio na delle rose”, così veniva chiamata la piscina alla mano, scandiva i tempi di ventilazione e comunale all’ aperto della mia città perché tutta di riposo tra una vasca e l’altra. Più frequente- circondata da un’ aiuola di rose in fiore quasi mente però, da vero sportivo qual era, non si tutto l’anno grazie alla mitezza del clima. Gros- sottraeva al freddo e alla fatica scendendo in se nuvole bianche che ci accoglievano simili a acqua e allenandosi con noi. Era la fine degli nebbia quando comincia- anni settanta ad allenar- vamo i nostri allenamenti si, oltre me e mia sorella ai primi di marzo. Grosse Rossana, altri ragazzi tra i nuvole bianche di vapo- quali: Enzo Liistro, Nuccio re che, formatesi per la e Mario Imbesi, anch’essi differenza di temperatura poi diventati i campioni del tra l’acqua appena riscal- mondo di immersione in data (la suddetta vasca apnea. Forti della nostra era usata soprattutto dai giovinezza, all’ inizio della nuotatori e l’acqua non nostra ora di allenamen- doveva superare deter- to avevamo il coraggio di minate temperature) e scambiare qualche battuta l’esterno , sottolineavano e ridacchiare durante il come il clima a marzo brevissimo minuto di riposo tanto mite non fosse e che ci toccava tra una vasca che avremmo termina- e l’altra, poi lazzi e risate to il nostro allenamento erano sostituiti da mugu- tremanti di freddo. In- gni di protesta per i tempi dossavamo le mute in di recupero troppo brevi. spogliatoi non riscaldati Mugugni che venivano e il gran freddo era utile puntualmente zittiti da un almeno a fugare il sonno mattutino essendo l’u- rincaro di metri affibbiatoci da un dolcissimo nica ora a disposizione degli apneisti quella tra genitore, che indossate le vesti di allenatore si le 7 e le 8. Papà, allora nelle vesti di allenatore, tramutava in vero e proprio aguzzino. “A mare dal bordo vasca ci dava i “compiti”: vasca con non ci sono taverne!!” risuona ancora la sua pinneggiata lenta; vasca velocissima; cinquanta; voce nelle mie orecchie “In risalita avrete una 5

montagna di mare da scalare, dovete farvi ora cole apnee preparatorie: di un minuto e mezzo le gambe!” Ci preparavamo allora per il record la prima, di due la seconda. Una sorta di riscal- in assetto costante. Che dire? Aveva ragione!! damento che mi faceva scendere in acqua più Forte della sua esperienza aveva elaborato un serena. Poi, a mare durante la ventilazione, a ottimo programma di allenamento condito an- differenza di papà rilassamento assoluto, un che da zavorre di piombo da indossare a mo’ di training autogeno naturale indottomi dal mare collana che ci costringevano a pinneggiare come stesso. L’abbraccio dell’acqua, il sentirmi avvolta, i forsennati per contrastare l’aumento del nostro lenti atti respiratori facevano sì che abbandonassi peso specifico ed emergere dalla vita in su come ogni pensiero molesto, ogni preoccupazione e … pretendeva il nostro istruttore. giù verso il blu profondo! Ricordo ancora lo sgomento quando un giorno Ogni record realizzato porta con sé un racconto, ci comunicò come per il prossimo allenamento una storia particolare. Ogni immersione record e avremmo dovuto portare delle bacinelle, quelle non solo, grazie alla magia del mare sempre nuo- per i panni, rettangolari, di dimensione media, vo e sempre diverso, ogni immersione ha una sua con due manici. “Ehhhh???E che dobbiamo fare storia da raccontare. Il ricordo di un record in par- il bucato? ”Si alzò all’unisono assieme a una ticolare arriva ogni volta alla mia mente con una sonora risata di cui ci pentimmo amaramente staffilata e una carezza… Era una giornata del quando scoprimmo a cosa sarebbero servite le nostro settembre di tanti, tanti anni fa. Una gior- terribili bacinelle: tenute a braccia tese davanti nata, come capitano da noi in Sicilia quel mese: a noi mentre percorrevamo sul fondo la vasca cielo plumbeo, mare dello stesso colore tanto da della piscina aumentavano la resistenza oppo- non capire dove finisce uno e comincia l’altro, fusi sta dall’acqua sempre con il fine di potenziare i muscoli delle gambe e abituarci alla risalita. Era un innovatore papà, oltreché un ottimo allenatore e tale inventiva lo portò anche a ideare un eser- cizio a secco. Un giorno d’estate il nostro alle- namento a mare fu impedito da una imprevista quanto furibonda sciroccata, eravamo tutti lì sul molo quando… ”ci vediamo a casa mia tra ven- ti minuti: tuta, scarpe da ginnastica e zavorre”. Così eccoci tutti un po’ perplessi a casa nostra. Ubicata al secondo piano di un antico palazzo di Ortigia, centro storico di Siracusa, è un’abitazione dotata,come buona parte delle case antiche, di una scala mozzafiato. “Ragazzi, mia madre ha fatto un latte di mandorla da urlo” disse Rossa- na. “Andate su in terrazza che ce lo prendiamo guardando il mare” ribadii io calandomi, come lei, nel ruolo di brava padrona di casa. Però fummo subito fermate da papà che rimandò a più tardi il momento ludico facendoci scendere giù e schierare nel cortile del palazzo. Lì indossate le zavorre ci diede un minuto di ventilazione e il compito di salire in apnea le scale. Arrivati in cima, avremmo potuto prendere fiato per poi riscendere subito, fare un minuto di riposo, uno di ventilazione e ripartire. Così per quindici volte. Micidiale e grandioso interval training. Anche a mare aveva una grande fantasia gra- zie alla quale architettò per l’assetto variabile, per sé stesso e per me che avevo gli stessi pro- blemi di compensazione, la discesa con la testa in alto, insomma come se la zavorra fosse stata una sorta di ascensore. Tale posizione favoriva la compensazione e ciò ci permise di arrivare rispettivamente a -70 e a -101. Grazie ai suoi insegnamenti e alle sue tecniche abbiamo avuto la strada spianata nel mondo del Profondismo. Certamente, poi, ognuno di noi ci ha messo del suo. Io, per esempio, in barca dieci minuti prima dell’ immersione vera e propria facevo due pic- 6

come sono in un ferrigno abbraccio. pinneggio, scendo 10 …20 … 30 metri, tutte tappe Una giornata particolare per me e mia sorella segnate dalla presenza dei sommozzatori di as- Rossana… era infatti il giorno in cui avremmo sistenza, dislocati lungo il cavo ogni dieci metri. dovuto tentare un record in assetto costante. Il Ho appena sorpassati i -35 che la meravigliosa primo per mia sorella, il secondo per me che l’an- concentrazione, la sensazione di essere un unicum no precedente avevo raggiunto i -35 sempre in con ciò che mi circonda viene spazzata via da un assetto costante. campanello d’allarme: sono stanca, mi sento le Era il 1979. La scena affiorata nella mia mente gambe pesanti eppure in allenamento le presta- pian piano si popola di persone e cose: ecco le zioni erano ben altre! Penso tra me e me che i -45 barche, prima fra tutte, il gozzo siracusano del si sono volatilizzati, prudenza vuole dia retta alle fido marinaio, Pippo Amico. Emerge per prima mie sensazioni fisiche, mi attende tutta la risalita non solo per motivi affettivi. Spicca nella mia … la scalata di 40 metri di mare tutta fatta pin- mente con i suoi colori smaglianti: l’ azzurro e il neggiando; così strappo il cartellino dei -40 e via, bianco delle barche della nostra tradizione mari- verso la superficie. Noooo! Potete ben immaginare nara la fanno simile a uno di quegli iris selvatici la mia delusione, dopo quasi un anno di allena- che colorano con occhi di mare le nostre cam- mento, ho pur sempre migliorato il mio record dei pagne a dicembre. Il 35, ma avrei potuto e “fiore”, sbocciato sopra dovuto fare di più. “Bra- il grigio di quel giorno, va, brava !” alle parole risalta su tutte le altre festose di mio padre fan- … i “plasticoni” ( come no da contraltare quelle definiamo le barche in del fido marinaio Pippo tale materiale ) su cui Ventidue “Bravaaa, ma sono imbarcati giorna- chi ti successe? Piccato listi, fotografi e spet- … putivi fari di cchiù! tatori. Dalla barca di Piccato … t’avia ritto ca Pippo si protende nel co mari non si babbìa!” mare un cavo, misurato “Che è successo? Pec- e sigillato dai giudici cato ti avevo detto che federali, sarà la nostra col mare non si scher- guida verso il turchino, za!”Ecco che ritorna nelle lo dovremo seguire per parole di Pippo quel arrivare alla profondità “In mare non ci sono prefissata. I cartellini taverne di papà, ecco che dovremo strappare che in un attimo il mare per testimoniare il rag- ha spazzato via tutta la giungimento dell’obiet- mia superbia condita da tivo sono stati disposti, boria e presunzione. Mi uno ogni metro, dai sentivo invincibile e … -35 ai - 45. Vado sono stata soltanto scioc- io per prima, comincio ca! La staffilata viene la ventilazione distesa subito addolcita però dal sul pelo dell’ acqua. Appena metto la faccia sotto ricordo di Rossana che scesa in acqua subito dopo … che meraviglia! L’acqua è cristallina, riesco a di me torna su con il contrassegno dei 40. Aveva vedere fino all’ultimo subacqueo di assistenza e il nelle pinne anche più di -45: dolcissima carezza di giudice federale che mi attende a quota record. E, sorella! forse proprio per la mancanza del sole, il mare ha E, sempre a proposito di record del cuore, sono una luce diffusa e particolare che mi fa pensare certa che quello preferito da papà sia stato quello ad un acquario. Tutto sembra essere perfetto, non dei -50, realizzato con tanta fatica, tanto allena- c’è neppure corrente. In allenamento abbiamo mento e tanta, tanta paura. Ne parlava spesso: il già abbondantemente superato i -40. Certamente veto posto dal dottor Cabarrou, che aveva preco- strapperò il cartellino dei 45 metri! Sì, mentre mia nizzato la morte per schiacciamento della cassa sorella si è sempre allenata con molta dedizione, toracica per chi avesse osato superare la quota io l’ultimo mese sono stata superficiale, non ho dei cinquanta metri in apnea, era stato un grande curato troppo gli allenamenti, ho tirato tardi la ostacolo e lo aveva bloccato a -49. Però Ulisse non sera qualche volta di troppo, ho bevuto qualche si arresta e parte per sempre nuovi lidi, sempre birra che non avrei dovuto, non ho dato retta a nuove terre così papà, moderno Ulisse, era sem- mio padre che mi raccomandava maggiore se- pre in partenza per conquistare nuovi record, rietà, ma capirai … l’anno scorso ho raggiunto per superare nuovi limiti, per raggiungere nuove l’obiettivo dei -35 cantando … capirai … mi sen- conoscenze fuori e dentro di sé. Ciao papà, buon to una invincibile campionessa! Inizio discesa, viaggio per sempre nel tuo amato Mare. 7

RECORD Gigi Casati il più grande Speleonauta italiano LA SORGENTE DI VRELO UNE RECORD A -248m di Gigi Casati Il mio primo viaggio in Croazia, con ambizioni esplorative, avviene nel 2004. L’idea nasce grazie alla mia amicizia con Tanfo, abbreviazione scherzosa di Tanfoglio, forte speleologo, buon conoscitore dell’ambiente speleologico croato e con ottime amicizie nei luoghi interessati. Uno di questi luoghi è un solitario paesetto sperduto fra i monti, dove le tracce della guerra appena trascorsa, sono ancora molto evidenti. Il mio entusiasmo conquista la loro fiducia. Nasce un’amicizia contagiosa con Tihi e con i membri del DDSKAF che mi mostrano le loro sorgenti più belle. Nel 2007 m’immergo per la prima volta a Vrelo Une, conosciuta al momento come enorme cavità esplorata solo fino a -50m.; raggiungo dopo qualche immersione, i -205m utilizzando il circuito chiuso Voyager. Quell’estate era presente e si alternava con me nelle esplorazioni, il mio carissimo mentore, Jean Jacques Bolanz, uno Tihi è presente con la sua équipe, io con la mia: dei più importanti pionieri e esploratori speleo non molti ma buoni. subacquei, che perderà la vita il 29 ottobre dello Ho portato una campana floscia, facile da stesso anno. Nel 2016, poiché con il tempo i trasportare e da installare in acqua, che potreb- miei materiali si sono evoluti, la mia esperienza be essere usata come rifugio asciutto in caso di migliorata, rielaboro la voglia di tornare a problemi, oppure semplicemente una comodità, Vrelo Une, ricordandola come la mia prima se la decompressione dovesse durare più del pre- esplorazione oltre i 200m. visto, considerando che la temperatura dell’ac- L’ubicazione di questa sorgente è all’altezza qua è di 8 gradi. della città di Zara ma sta nell’entroterra, vicino Il primo giorno installiamo la campana al confine bosniaco ed è una delle più cospicue nel laghetto, stendiamo il filo d’Arianna e portate d’acqua che alimentano l’omonimo fiume prepariamo la linea de-compressiva fino a -70m. Una. Da dove sono installate le tende, per raggi- Le condizioni sono buone, la portata è maggiore ungere l’ingresso, si cammina per una decina di di quella di nove anni fa e la visibilità è di circa minuti con un dislivello di 50m. In prossimità di 10m; considerate le enormi dimensioni della un boschetto, si scorge la magica visione dappri- parte iniziale, non ci sono problemi. ma delle acque limpide del fiume, poi dello spec- La portata e le condizioni delle sorgenti sono chio innocente del laghetto che cela la sorgente. legate sia alle condizioni meteorologiche, sia alle 8

oltre 2000 IMMERSIONI in grotta nel mondo. Ma non finirà qui: il quinto e ultimo giorno della spedizione, è il mio turno scendere verso le parti remote della grotta e sono molto stagioni; normalmente si scelgono i periodi secchi curioso. come l’estate o l’inverno, perché durante le mezze Quando m’immergo, percorro il primo tratto stagioni, lo scioglimento delle nevi o le abbondan- fino a -120m lentamente, poi proseguo deciso. ti piogge, provocano piene e spesso la visibilità si Dopo i -200m, la grotta cambia completamente riduce ai minimi termini. morfologia e il colore della roccia diventa La sorgente si sviluppa in una frattura larga fino più chiaro; sento dentro di me l’irresistibile a10m e lunga circa 30m. A -80m la forma rimane richiamo, provenire dalle profondità. Il la stessa, ma la frattura si orienta girandosi di 90° propulsore agevola la mia progressione rispetto al tratto iniziale fino a un fondo a -120m. e velocemente percorro ambienti che, da Da qui nuovamente torna alla direzione iniziale con andamento verticale alti 20m e larghi 5m, si le dimensioni che si rimpiccioliscono diventando 5m restringono fino a creare un portale alto poco di larghezza per una media di 20m di altezza. Con più di un metro: “cosa ci sarà oltre?” Attimi, Fred, il secondo giorno, porto le bombole di emer- secondi, che inebriano la mente di fantasie; genza, posiziono il filo fino a -145m e ne approfitto ecco cosa c’è, una galleria che continua, con il per riprendere gli ambienti con le micro camere. fondo ricoperto da sassolini bianchi. Raggiungo Solo di recente mi sono dotato di action cam, il limite esplorato da Fred e sul mio computer utilissime per riprendere in contemporanea la profondità indicata è leggermente inferiore all’esplorazione, senza perdere tempo prezioso. -240m; non posso fermarmi qui: impugno Degli anni precedenti, purtroppo ho poche immagini lo svolgi-sagola, avanzo ancora per una legate alla mia attività, perché durante una trentina di metri raggiungendo la profondità spedizione, la cosa fondamentale è esplorare e non di -248 che è la media dei tre computer che usare le giornate per scattare foto o fare riprese. ho al polso. Sono appagato, torno. Il mio Attualmente l’uso delle micro camere di nuova fedele Suex XK1 è una manna in questo tipo generazione rende la vita più facile. Queste, fissate d’immersioni: ricordo quando a quote elevate in modo opportuno sul propulsore o sul casco, a fine cioè oltre i -180m, andando in esplorazione con immersione, danno subito l’opportunità a tutti di la sola propulsione delle pinne, ero costretto vedere e stupire seguendo il percorso dello speleo a calibrare ogni movimento per evitare di sub che ha raggiunto luoghi fuori portata della aumentare il ritmo respiratorio e facilmente normalità e condividere le sue emozioni. Un giorno il limite era presto raggiunto. Ora con i di pausa è utile per ripristinare le attrezzature. propulsori, la progressione è più semplice e i Poco prima di partire, mi accorgo che uno dei tre limiti si spostano avanti in maniera vertiginosa. sensori del mio reb fa il matto. Risaldando i contatti, Il desiderio di percorrere una grotta nasce da supponevo di aver sistemato il problema già sorto motivazioni complesse, da ragioni diverse, nell’immersione precedente. Evidentemente il può iniziare da quelle scientifiche per studiare guasto sta nel sensore stesso, ormai troppo vecchio l’ambiente flora e fauna, continuare con la per funzionare correttamente. A questo punto Fred sfida a se stessi per capire fino a dove la mente parte da solo e raggiunge la profondità di -244m, permette mete incredibili, con il coraggio di grandissimo risultato che fa balzare Vrelo Une ai conoscere le nostre paure, e di sfidare un primi posti tra le più profonde sorgenti esplorate ambiente, più o meno faticoso da affrontare e, di per sè, tra i più ostili per un umano. L’esplorazione di una grotta nuova, supera le motivazioni e le sensazioni che si provano nel percorrere una grotta conosciuta, poiché sapere invece di essere il primo uomo che arriva in un luogo fino a quel momento inaccessibile è una sorta di droga. Così è per me: una ragione di vita che mi possiede che da ormai trent’anni e sempre mi emoziona intensamente. La mia im- mersione a Vrelo Une è stata di 6 ore e 10’, con un paio di ore in più di decompressione aggi- unte alle previste, per un problema alla gam- ba destra, probabilmente legato alla risalita veloce dalla zona profonda della grotta. La soddisfazione di essere arrivato così fondo e avere osservato dal vivo uno spettacolo unico, mi entusiasma. Con 100m di galleria a oltre -200m di profondità, sono essere privilegiato. 9

APNEA Massimo Scarpati I consigli e la storia di uno dei più grandi apneisti di tutti i tempi. Intervista a Massimo Scarpati di Emanuele Esentato Massimo nel tuo libro autobiografico “Il tempo di un’apnea” racconti il tuo percorso umano ma soprat- tutto tecnico. Puoi raccontarci delle tue prime espe- Di preciso per migliorare la tua performance in rienze di apnea? ricordi che emozione provasti e le acqua, quale tecnica hai utilizzato? che tipo di tecniche? allenamento sostenevi? Con la Nonna che aveva una specie di stabilimento balne- All’inizio andavo istintivamente senza seguire un are sull’ arenile del porto di Mergellina non poteva andare particolare programma di allenamento non avevamo diversamente. Il mio futuro cominciò a delinearsi proprio nessun preparatore atletico che ci affiancasse, né in riva a quel Mare. Fu naturale superare quel confine forse c’erano tecnici adeguati alle nostre esigenze rappresentato dalla superficie del Mare per vedere sotto di atletiche. Anzi devo dire che alla mia prima visita me- esso che cosa c’era. Il Mare ha fatto tutto il resto, emo- dica per ottenere il tesserino di concorrente alle gare zioni su emozione mi ha spinto ad andare sempre avanti. fui scartato perché avevo una capacità vitale troppo Un processo graduale che ancora non ha trovato la parola esigua. Poi le gare mi hanno spinto a seguire durante fine e che mi spinge ad andare oltre se non fosse per l’età i mesi invernali vere e proprie sedute di allenamento con la quale oggettivamente devo fare i conti. Ed è proprio atletico propedeutico alla stagione delle competizioni. l’età che mi sta costringendo a pensare che sono un terre- Allenamento aerobico ed anaerobico che mi hanno stre ma io sento di appartenere al Mare. dato qualcosa in più ma che non sempre mi mette- Ho iniziato come facevano i “sommozzatori napoletani” a vano nelle condizioni più adeguate per affrontare frutti di mare o prendendo con le mani qualche ghiozzo un particolare evento agonistico. Succedeva sempre e qualche polpo rifugiati nelle lattine . Il mio limite era qualcosa prima della gara che non mi faceva sentire costituito dal dolore ai timpani per effetto della profondità, adeguatamente preparato ed in forma. Solo una poi ho imparato la manovra della compensazione e la pro- base di preparazione aerobica mi supportava duran- fondità non era più un limite. Ho capito che con tecniche te la competizione per migliorare il recupero e per adeguate anche il Mare poteva essere esplorato oltre tutte sostenere lo stress di una competizione impegnativa. le barriere e gli ostacoli che poneva e sono andato oltre. Mi convinsi che qualsiasi tecnica di allenamento Ed è stato ed è ancora così quando sono sott’acqua dimen- tendente a superare i propri limiti fisici o almeno a tico completamente tutto ciò che è il mio trascorso con il raggiungerli non miglioravano le mie prestazioni anzi mondo terrestre “ gioie e dolori”, ma essenzialmente non peggioravano le condizioni di rischio. I benefici mag- ho più nulla a che fare con la gravità terrestre che per me giori li avrei avuti migliorando i materiali, le attrez- sta diventando un male cronico. zature, le tecniche, la conoscenza del Mare ed infine Ero forse poco più che un bambino e dalla scogliera del l’acquaticità, per cui ho da sempre collegato l’Apnea porto di Mergellina vidi un bagnante steso sull’acqua con al concetto di lucidità in ambiente. un lungo tubo tra il braccio ed il fianco ed uno all’altezza della testa. Era Pasquale Ripa che faceva pesca subacquea Quale alimentazione sostenevi come atleta? e da quella visione è partita la mia fantasia. Da ragazzino ho cominciato a correre dietro i pesci. Mi Forse sbagliando non ho mai sostenuto una partico- allontanavo da Mergellina fino a Palazzo Donnanna , al lare dieta al fine dell’attività agonistica. Cinito a Pietra salata i pesci erano sempre gli stessi ma Allora non si conoscevano preparatori atletici, dieto- ogni volta un emozione sempre più grande. Poi ho cono- logi. Si andava a Mare per tutto il giorno, raramente sciuto Claudio Ripa che mi ha introdotto nel mondo delle si portava qualche panino, si rientrava la sera con gare e mi ha dato il benvenuto in quella grande scuola una fame da squalo. Ripeto si sbagliava ma era la della subacquea napoletana grande passione che ci sosteneva e ci alimentava 10

Cosa suggeriresti ad un giovane apneista? Non posso che ripetermi consigliando ai giovani di evitare i rischi. Sono quarant’anni che ho cercato di indirizzare l’agonismo verso una regolamentazione che impegnasse l’atleta in acqua e pertanto anche l’appassionato verso una pesca in apnea non ai limiti delle possibilità fisiche. Ho avuto anche io delle brutte esperienze, avevo vissute tante tragedie, ho salvato tanti ragazzi ma quelli per i quali non sono riusci- to a fare nulla hanno scolpito nella mia mente un ricordo indelebile di tristezza che mi porterò dentro all’infinito. Quando nel 1975 composi il REGOLAMENTO ECOLOGICO scrissi le seguenti conclusioni :“ I REGOLAMENTI CHE PRE- MIANO LA QUANTITA’ DEL CARNIERE SPINGONO I CON- CORRENTI VERSO UN RITMO DI GARA TROPPO ELEVATO. LO STRESS ATLETICO E’ LA CAUSA PIU’ FREQUENTE DEGLI INCIDENTI DI SINCOPE. OTRETUTTO L’ELEVATO RITMO DI APNEE SOSTENUTO DU- RANTE LE COMPETIZIONI POTREBBE ESSERE LA CAUSA DI DANNI NEUROLOGICI.” Era il TARAVANA. Nel 1973 ero stato a Tahiti, discussi con Nanai e Tapù su alcuni strani sintomi che avevo avvertito durante un elevato impegno atletico . Mi confermarono che anche i grandi su- bacquei locali erano stati spesso colpiti da incidenti similari, addirittura a NANAI alcuni medici francesi, a fine di una competizione in apnea, in Nuova Caledonia, gli diagnosti- carono una forma embolica. Purtroppo la Pesca Subacquea ha preso tutta un’altra stra- da. Anche la FEDERAZIONE che avrebbe dovuto obbligare Sei stato tra i primissimi atleti italiani a dare lo sport verso una maggiore sicurezza non mi ha capito. vita ad una linea di attrezzature subacquee Oggi chi è stato colpito dal TARAVANA si sente un eroe. Ci che tra l’altro portava proprio il tuo nome. sono persone che vanno orgogliose e gioiscono quando in- Oggi sono tantissime le aziende che vendono segnano ad un giovanissimo ad andare a sparare un pesce attrezzature subacquee ma secondo te quali a trenta metri di fondale. Si parla di apnea consapevole e si devono essere le caratteristiche minime che insegnano tecniche che spingono gli apneisti verso i propri un’attrezzatura deve avere? limiti. Ho sempre collegato all’apnea il concetto di lucidità perchè Forse sono stato l’unico ad avere una linea com- quando sai di aver forzato e sei a rischio asfissia non potrai pleta di prodotti nella pesca subacquea. mai rendere al massimo, non sei lucido. Tutto cominciò nel 1969 vinsi i Campionati del Poi c’era il problema ecologico con il quale la pesca subac- Mondo e visto che avevo un seguito tra i giovanis- quea agonistica prima o poi si sarebbe dovuta scontrare. simi, l’azienda mi convinse a mettere il nome sulla Le federazioni mondiali non hanno voluto adottare nuove prima mascherina per bambini tutta in plastica . regole, alcune sono state costrette a chiudere i battenti : Accettai a malincuore , ma fu un successo enorme come la FRANCIA e presto anche la SPAGNA con il divieto con una serie di articoli sul giornale Topolino. Mi delle gare di pesca subacquea. La FEDERAZIONE ITALIANA guadagnai un milione e fu una festa. Gli americani ha scopiazzato qualcosa dal mio regolamento ma sostan- che acquistarono l’Azienda per tenermi con loro zialmente nulla è cambiato. visto che continuavo a dare un supporto tecnico Forse ho sbagliato tutto perché volevo prendere due pic- alle nuove attrezzature mi dettero la possibilità cioni con una sola fava, o forse ero troppo in anticipo sui di creare una linea da me firmata. Fu un successo tempi. enorme, il primo anno fatturò più di un miliardo, Eppure la pesca subacquea come hobby sta attraversando io e lo Stato, socio di maggioranza, ci dividemmo un successo che non si è mai avuto a livello mondiale. Se poco più di trenta milioni di royalties. La rivoluzio- si và su YOUTUBE e clicchi su SPEARFISHING in SIBERIA ne più importante della LINEA SCARPATI sono trovi un video di uno che con un ascia rompe il ghiaccio e si tuffa per fare pesca subacquea. 11

state le pinne lunghe. Sarebbe bello raccontare come sono nate ma ci vorrebbe un libro. Oggi a tutti i livelli mondiali si adoperano solo pinne lunghe per la pesca subacquea e l’apnea. Altri articoli hanno segnato un epoca ed essen- zialmente hanno dato all’azienda con la quale lavoravo lo status di OPINION LEADER del settore supportato dalla vittoria in tante competizioni. Poi è successo un’altra rivoluzione le grandi Aziende non hanno creduto nel futuro della pesca subacquea per le mode ecologiste . Tanto è vero che dettero il loro avallo al Ministero dell’Ambiente a vietare la pesca subacquea in tutte le Aree Marine protette. La Campania patria di quest’attività è tutta un Area Marina Protetta salvo qualche miglia di Mare. Ma la Pesca in Apnea ha avuto uno sviluppo enorme, sono nati tanti piccoli artigiani che hanno sopperito alla man- canza delle grandi Aziende. Oggi gli artigiani Italiani sono i più bravi, esportano in tutto il mondo . In Francia che era il mercato dei fucili Arbalete oggi si vendono quasi solo prodotti italiani . Qualche artigiano è diventato grande ma le aziende tradizionali stanno a guardare, cercano di recuperare producendo in CINA ma difficilmente potranno rimpiazzare i piccoli che con il loro entusiasmo, passione, elasticità sono l’orgoglio italiano. Le caratteristiche minime si ritrovano ovunque ma le massi- me risiedono tra i nostri artigiani che con enormi difficoltà spesso combattono una guerra impari e vanno avanti. Evviva l’Italia. Con obiettività tecnica, ritieni che l’apnea abbia subi- to una evoluzione negli ultimi anni? In cosa è diverso un apneista del 2016 rispetto ad uno della tua gene- Non esistono generazioni a confronto ma esistono razione? progressi di generazioni. Io ho appreso tante cose da chi mi ha preceduto, Certamente ha subito una grande evoluzione sotto certi ne ho fatto tesoro e spero che sia lo stesso per chi aspetti positiva ma con molti punti oscuri. segue la mia epoca. Abbiamo tutti però un solo E’ certamente migliorata ogni pratica e tecnica tendente interesse: LA DIFESA DEL MARE. Tutto ciò che fac- ad aumentare i tempi di apnea, le profondità di lavoro. A ciamo ci sarà consentito finchè esisterà questo ma- raggiungere e superare i propri limiti anche con pseudo gnifico elemento sul nostro Pianeta e ci dia quando pratiche iperventilatorie solo allo scopo di sfruttare l’ultimo finora ci ha potuto dare. Non dobbiamo andare centimetro cubo di ossigeno nei polmoni. oltre, perché altrimenti vedremo la fine della nostra Non si è fatto nulla sulla ricerca di una maggiore lucidità passione, la fine dei trequarti del Pianete “IL MARE” in ambiente, del miglioramento dei tempi di reazione, allo , la fine della nostra TERRA. scopo di ottenere lo stesso risultato nel minor tempo possi- bile e con meno rischi. Quale era il tuo punto di forza? la volonta, la A volte ho la sensazione che anche gli apneisti pescatori mentalità, la fisicità oppure la tecnica? cosa ti siano valutati sulla durata delle apnee e la profondità e ha permesso di essere il numero uno in Italia non sul risultato. Naturalmente alcun riferimento ai record e tra i primi al Mondo? e pratiche similari in quanto tali, sono attività tendenti al superamento di quote e tempi già raggiunti. Attività che La volontà, la ricerca del meglio nelle attrezzature esulano dalle mie competenze e delle quali rimango a e nelle tecniche. Ho commesso tanti errori ma ho volte un semplice spettatore. da subito capito che ogni volta non mi confronta- L’apneista pescatore di una volta doveva temere la Sincope vo con gli altri ma con il MARE. Era il mio punto oggi anche il Taravana. di riferimento ed ogni volta anche se strappavo qualche segreto al MARE inevitabilmente il mio Queste domande non hanno l’obiettivo di mettere in orizzonte culturale si allargava ed inevitabilmente competizione due generazioni a confronto piuttosto avvertivo il vuoto dell’ignoranza. L’impossibilità di quello di comprendere quali sono i punti di forza di raggiungere la conoscenza assoluta mi dava la entrambe e cercare di prendere il meglio dagli sforzi sensazione di essere sempre ridimensionato dal che ognuno ha fatto per arrivare ad un certo livello. MARE. Giammai mi sono sentito sconfitto anzi sem- pre più curioso di conoscere il MARE. 12

MEDICINA Deep stop: la sosta profonda è defunta? di Pasquale Longobardi Innanzitutto un chiarimento sulla Quindi è importante prevenire lo stress decompressivo e la terminologia di “deep stop”. Io traduco conseguente infiammazione già durante il tempo di fondo in italiano “stop” con “tappa” se questa dell’immersione (oltre che gestire bene la risalita). è prevista dal software, dal computer o Preciso che per “stress decompressivo” si intende la pres- dalla decompressione mnemonica (la sione parziale di azoto e/o ossigeno elevate (rispettivamente tappa, così intesa, deve essere certamente oltre 3,2 bar e 1,3 bar), un tempo totale di decompressione effettuata). Traduco con “sosta” se essa superiore a 30 minuti, il profilo di risalita saliscendi o a yo- fosse arbitrariamente aggiunta a quanto yo, l’intervallo superficie inferiore alle due ore, l’intervallo previsto dal metodo di calcolo della tra immersioni successive superiore a 21 giorni. decompressione scelto (ritengo la sosta, 4. Lo stato infiammatorio in immersione è correlato con la così intesa, spesso inutile se non dannosa). forma fisica. Il fumo, l’elevato colesterolo, l’indice mas- Angelo Ubiali ha riportato la sintesi di sa corporea (Body Mass Index) oltre 30, la circonferenza quanto è stato affermato nel convegno: addominale oltre la norma aumentano significativamente il 1.Evitare le “deep stop” aggiuntive (cioè rischio relativo di patologia da decompressione. le “soste”) rispetto alle tappe obbligato- Nel 2016 l’International Maritime Contractors Association rie definite dall’algoritmo utilizzato per il (IMCA) ha modificato il logbook degli Operatori Tecnici calcolo della decompressione. Subacquei inserendo il parametro della forma fisica 2. Tutti i computer danno profili di decom- (consumo di ossigeno calcolato con test da sforzo, pressione più che adeguati. Body Mass Index, circonferenza addome) perché 3. Molti fattori possono determinare lo è condiviso che l’alterazione di questi parametri è stress decompressivo. L’endotelio dei vasi correlata con la sofferenza endoteliale e l’aumento sanguigni reagisce ad esso rilasciando del rischio cardiovascolare (oltre che dell’incidente da delle “microparticelle” (citochine pro-infi- decompressione). ammatorie) che attivano l’infiammazione 5. La desaturazione del gas inerte è correlata con il pH del già in profondità, prima di iniziare la sangue (che sposta la finestra dell’ossigeno). risalita. Le citochine, a loro volta, attivano 6. In caso di incidente da decompressione immeritato l’espressione delle beta 2 integrine (una (cioè in assenza di errori manifesti durante la risalita) la sorta di “tentacoli”) sui causa potrebbe essere non solo lo shunt destra sinistra ma globuli bianchi fa- anche altri fattori non modificabili (età superiore a 50 anni; vorendone l’ade- alterazione genetica della sintesi di monossido di azoto sione all’endote- o predisposizione alla trombofilia) o modificabili (quelli lio, il passaggio correlati alla forma fisica, sopra in parte elencati). (diapedesi) nei Qual è il parere attuale degli esperti (in particolare del tessuti e il danno DAN) sulle soste profonde? infiammatorio. Il dottore Peter Denoble (2010) in unarticolo sulle “deep stop” pubblicato, nel 2010, sulla rivista del DAN “Alert Diver Network online” riporta il parere di diversi esperti i quali concordano sulla necessità di essere prudenti nell’inserire le soste profonde nella procedura di decompressione. La conclusione dell’articolo è “There is insufficient evidence to suggest a deep stop (inteso come “sosta profonda” secondo la mia traduzione) offers any advantage”. Il dottore Simon Mitchell afferma che i subacquei non dovrebbero modificare arbitrariamente l’algoritmo di decompressione. Se le soste profonde (facoltative) fossero inserite alla profondità sbagliata e/o per un tempo errato, vi sarebbe un aumento significativo (e non la diminuzione) della probabilità di incidente da decompressione. Se il subacqueo ritenesse accattivante il concetto delle soste profonde, dovrebbe scegliere un algoritmo che preveda le tappe profonde (che sono obbligatorie) “ 13

Il professore David Doolett segnala gli studi sperimentali della Diving Unit della US Navy su quasi 400 immersio- ni con respirazione in aria a 52 metri di profondità per un tempo di fondo di 30 minuti. A parità di tempo totale di decompressione, in metà delle immersioni sono state inserite soste profonde, nell’altra metà sono state evitate. Si sono verificati più casi di incidente da decompressione nelle decompressioni con soste profonde rispetto a quelle che non le prevedevano. Già nel 2005, uno studio francese aveva evidenziato che “The addition of deep stops requires careful considera- tion. Two of our Experimental Ascent Profiles (aggiunta di soste profonde) made no difference and one produced increased bubbling” La subacquea FGB, del gruppo It Hobby Scuba, chiede delle precisazioni su come settare computer quali il Su- unto dove si può impostare la sosta profonda da 1 a 2 minuti. Ritiene che questo consenta di evitare l’innesco e la espansione delle bolle durante la risalita. Ciò appare utile, per lei, soprattutto per chi abbia già subito un inci- dente da decompressione neurologico apparentemente immeritato. Certamente chi abbia subito un incidente da decompres- sione desidera evitare che esso si ripeti. Attualmente, la sicurezza in immersione sembra – però – dipendere principalmente dalla forma fisica (sia per le variabili non modificabili come l’età oltre i 50 anni e il profilo genetico che per quelle modificabili: BMI, circonferenza addome, pressione arteriosa, colesterolo, shunt destra sinistra, fumo) piuttosto che dal profilo di risalita. Il SUUNTO (e tutti i computer sia con algoritmo RGBM sia compatimentale) sono già sufficientemente conservativi nella loro impostazione di base, pertanto le soste pro- fonde potrebbero essere utili nelle immersioni con ele- vato stress decompressivo (vedi sopra per la definizione) altrimenti sembra preferibile semplificare la risalita il più possibile (cioè evitare le soste arbitrarie). L’ampio uso del condizionale è giustificato dalla necessità di ulteriori studi scientifici a supporto delle osservazioni esposte. COMMENTO: Il rischio “relativo” è la probabilità di incidente Giuseppe Troisi on novembre 29th, 2016 - 5:01pm da decompressione che hai tu (cinquantenne con Quindi , io che ho superato i 50 anni da un po e inevitabil- la pancetta) rispetto alla probabilità che hanno mente ho un po di pancetta, stando agli studi effettuati non i subacquei più giovani e senza pancetta (o a potrei piu’ immegermi con l’ARA ? Fin’ora ho rispettato i te stesso quando eri più giovane e senza pan- tempi raccomandati dalle tabelle e (oggi) dal computer, fa- cetta), a parità di profilo di immersione. Suona cendo spesso soste profonde e sono qui a scriverlo. Incrocio davvero strano che l’età, la pancetta e gli altri le dita per il mio futuro ! Buone bolle a tutti. fattori sopra citati rendano più probabile l’inci- dente da decompressione? RISPOSTA: Nessuna preoccupazione, è sufficiente miglio- rare lo stile di vita: un pò di attività fisica e la giusta alimentazione. Sono gli argomenti che Pasquale Longobardi on dicembre 1st, 2016 - 10:54pm caro Giuseppe, tratteremo nello stand SIMSI_EUDI “DOCTOR_ grazie per il gradito commento. Intuisco che sei un subac- DIVE” all’EUDI Show 2017 (http://www.eud- ishow.eu/) dove ti aspetto volentieri per inserire, queo prudente e questo è di buon auspicio per immersioni sicure anche per il futuro. in un innovativo software, tutte le tue variabili Tu hai il rischio “relativo” un incidente da decompressione (porta gli ultimi esami del sangue, il logbook ogni 833 immersioni (rispetto alla media generica per le aggiornato e prenota nel sito appena apriranno immersioni ricreative di 1 incidente ogni 15 mila immersio- le iscrizioni gratuite). Conoscerai il tuo rischio “relativo” preciso. ni). L’ho calcolato considerando solo tre parametri alterati (età, “pancetta” e alimentazione prevalentemente basata Ti anticipo già la conclusione: berremo insieme su proteine e carboidrati). Il rischio sarebbe maggiore nel un bicchiere di vino conservato sott’acqua (of- caso di fumo di sigarette, colesterolo elevato, PFO positivo, ferto dalla SIMSI) e ci faremo offrire mortadella test genetico alterato, immersioni saltuarie o impegnative. e parmigiano nello stand affianco. Un caro saluto, Pasquale Longobardi 14

DIVE DOCTOR Lo stile di vita dall’alimentazione al fitness per il benessere in immersione Bologna, Eudishow 3-5 marzo 2017 DIVE DOCTOR è il primo evento dedicato alla salute e al “buon vivere” dei subac- quei, organizzato dalla Società Italiana Medicina Subacquea e Iperbarica - SIMSI e l’EUDI Show 2017. Uno spazio di 40 mq allestito all’interno di Eudi Show 2017 in collabora- zione con la SIMSI, Società Italiana Medicina Subacquea e Iperbarica. 16 conferenze con oltre 20 professionisti ed esperti di medicina iperbarica, alimentazione, sicurezza. Saranno prenotabili on-line, a partire dal 15 gennaio, incontri privati one to one direttamente sui siti eudishow. eu e simsi.it. Per la prima volta all’EudiShow 2017 i più grandi esperti scien- tifici e accademici nel campo della nutrizione e della medicina iperbarica spiegheranno a d apneisti, subacquei ricreativi e tecnici l’innovativa correlazione tra stile di vita, benessere in immersione e miglioramento delle performance dell’attività subacquea. Programma Conferenze DOCTOR DIVE I seminari - conferenze della durata di circa 30 minuti si svolgeranno in tutti e tre le giornate della manifestazione. A termine di ogni conferenza sarà lasciato lo spazio per le domande dal pubblico. La partecipazione alle conferenze è gratuita ma sarà obbligatoria l’iscrizione online che sarà aperta dal 15 gennaio 2017. 15

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EDITORIA REB OR NOT REB: QUESTO e’ IL DILEMMA È la domanda che ci siamo posti fin da subito, da quando abbiamo iniziato ad attendere in decom- pressione gli amici che in circuito chiuso doppiavano i nostri tempi di fondo per poi risalire in barca insieme a noi. Cosa non riesce a fare la pressione parziale dell’ossigeno costante, eh? Tuttavia il passaggio dal circuito aperto al REB, e questo lo abbiamo scoperto soltanto dopo aver intervistato un centinaio di persone, è davvero articolato. È buffo, ma abbiamo appreso che il REB incontrava il nos- tro interesse mentre stavamo girando le riprese di Oltre il relitto in Sardegna, il nostro lavoro prece- dente (Magenes, 2014). Vennero a farci visita due cari amici per darci un aiuto e lì abbiamo intuito ciò che è poi apparso chiaro soltanto dopo. L’immersione con il REB è un altro andare. Un altro viaggio appunto, un percorso ambientato sempre nel medesimo elemento, ma con regole e procedure differ- enti. In questo progetto alla scoperta del REB, i nostri compagni di viaggio sono forse gli ultimi veri esploratori ad avventurarsi nell’ambiente meno conosciuto al mondo, il mare. Se poi consideriamo che l’acqua copre circa il 71% del nostro pianeta e che possiamo dire di conoscerne soltanto una pic- cola parte, molto vicina al 5%, tutto ciò assume un valore rilevante. Essendo il nostro modus operandi molto pragmatico ed empirico, ci siamo confrontati con i più autorevoli subacquei ed esperti di REB, 17

ai quali abbiamo rivolto alcune doman- sguardo alle procedure e alle macchine de per entrare nell’affascinante dimen- più usate dai sommozzatori più apprez- sione, quella del REB appunto, tanto am- zati al mondo: da Leigh Bishop a Rober- ata, discussa e controversa all’interno to Rinaldi e da Jarrod Jablonski a Richie della comunità subacquea internazionale. Kohler, senza dimenticare Alessandro Partendo dall’assunto che i nostri interlo- Fenu e Casey McKinlay del WKPP e l’olan- cutori sono tutti felici e convinti utilizzatori dese Pim Van Der Horst. E ancora i nostri di rebreather, le domande poste loro per Aldo Ferrucci, Gigi Casati, Edoardo Pavia, entrare in questa dimensione vertono sul- Gabriele Paparo e la lista dei nostri top la tipologia di rebreather utilizzato e sul diver è soltanto all’inizio. Lontano dai perché di tale scelta. Qualcuno predilige luoghi comuni e dalle frasi preconfezi- la doppia elettronica, qualcun altro si im- onate lette sul web, il nostro coraggioso merge soltanto con i meccanici o i molti- lavoro trova il suo imperativo categorico plicatori di gas, insomma il lettore verrà nel mostrare i REB per quello che sono proiettato nell’affascinante e controver- realmente: delle fantastiche macchine so mondo della subacquea senza bolle e dalle incredibili potenzialità che, come delle sue mille diatribe, che proveremo mai nessun altro strumento in preceden- a rendere comprensibili a tutti, inclusi noi za, hanno integrato l’uomo al Mare. stessi. Una parte del manoscritto è dedi- cata al percorso che effettua un subacqueo Tratto da Dimesione REB by Argonau- quando si affaccia al mondo del circuito tikon di D’Aquino, Perozzi, Lucarini chiuso. Nella fattispecie ci siamo messi in gioco studiando e analizzando, sotto la guida dei più autorevoli istruttori ital- iani, le macchine più diffuse al momento evidenziandone i rispettivi punti di forza. Un’ambiziosa avventura alla scoperta del magnetismo che esercitano i REB, con uno 18

VIAGGI LE MALDIVE A PORTATA DI MANO Le Maldive non sono mai state hoo, nell’atollo di Baa a soli 18 minuti di così a portata di mano. aereo da Malè, propongono sicuramente Da sempre le Maldive sono un aspetto incantevole delle Maldive come nell’immaginario collettivo lo sono nella realtà permettendo al turista come la meta esotica desid- di vivere in un vero villaggio di pescatori erata ma fino a pochi anni fa maldiviano alloggiando nelle guesthouse a era ad appannaggio solo di chi gestione locale, non solo molto economiche poteva permetterselo. Grazie ma gestite ottimamente dai maldiviani con a Jessica e Virgilio, istruttore anni di esperienza nei resort italiani …per FIAS in giro per il mondo, ora dirla tutta cucinano ottima pasta! le Maldive sono accessibili Le immersioni sono quelle delle Maldive, davvero a tutti proponendo dove si va per incontrare le Mante, le un modo di vivere le Maldive tartarughe, gli squali, i grandi pesci pela- sicuramente più appassionante gici che in poche decine di metri riempi- e “veritiero”. Non chiusi nei ono l’acqua blu carica di vita, di plancton, meravigliosi resort che seppur che inonda le bocche delle mante mentre incantevoli non danno la giusta “volano” a decine componendo a volte dei idea di quello che siano vera- trenini. mente le Maldive fatte invece Dire che queste immersioni sono più “co- di antiche tradizioni, costumi mode” di Sharm non è un’eresia, non solo popolari, piatti tipici e soprat- perché la barca del diving è un Doni di 17 tutto un mare meraviglioso metri che sembra letteralmente una caset- che tal volta viene presentato ta in legno con tutte le relative comodità ai turisti solo in parte. Virgil- ma anche perché quasi tutte le immersioni io e Jessica invece, con il loro sono in corrente per questo il subacqueo ha Dharavandhoo Divers nell’area una sola preoccupazione …quella di res- marina protetta di Dharavand- pirare e guardare …il resto lo fa la natura e la gentilezza dei maldiviani che seppur silenziosi riescono ad essere educatissimi e molto simpatici. 19

STORIA PARCO ARCHEOLOGICO SOMMERSO DI BAIA Di Vincenzo Maione I Campi Flegrei, la “diletta patria” della civiltà elleno-latina fecero dire a Goethe: “È qui che si Archeologico Sommerso di Baia. Basta tuffarsi in resta sbalorditi fra gli avvenimenti della storia e acqua per scoprire una città di epoca romana som- della natura” mersa a causa del bradisismo, fenomeno vulcanico I Campi Flegrei, dal greco flègo che significa tipico di quest’area. Pavimenti e statue che suscitano “brucio”, “ardo, sono una vasta area di natu- emozioni inattese. Una enorme quantità di vita che ra vulcanica situata a nord-ovest della città di palpita nel fantastico scenario scavato dal mare e Napoli delimitata dalla collina di Posillipo, da dagli eventi naturali!.... Miseno e Cuma, che comprende i territori di Fresca di stampa, da nemmeno un anno, è stata Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, le pubblicata la prima guida dei fondali del Parco isole di Ischia e Procida e gli isolotti di Vivara e Archeologico Sommerso di Baia, scritta, da Vincenzo Nisida. Maione del Centro Sub Campi Flegrei, che quest’an- Siamo nel regno del mito e della leggenda, un no compie 25 anni di attività e che da diversi anni itinerario suggestivo e incantevole, che accanto è un Punto Mare FIAS frequentato da tantissimi alle caratteristiche fisiche e naturali del luogo associati.La guida ai fondali del Parco Archeologico vanta una ricchezza di siti archeologici di incre- Sommerso di Baia intende accompagnare i letto- dibile fascino. In questi luoghi ricchi di storia e ri – italiani e stranieri – in un viaggio emozionale leggenda ove traspare ancora il passaggio di nella città sommersa di Baia, attraverso l’esperienza Greci e Romani, il mare conserva vive le loro dell’autore del Diving CENTRO SUB CAMPI FLEGREI tracce nelle acque di Baia, Miseno e Lucrino, ed il potere delle immagini scattate dalla mano dove è possibile ammirare i fondali del Parco esperta del fotografo PASQUALE VASSALLO. La storia, l’archeologia, le caratteristiche biologiche dei Campi Flegrei sono la cornice di un fantastico TUFFO NELLA STORIA tra statue, mosaici, terme e palazzi imperiali in cui patrizi romani e personaggi illustri solevano allontanarsi dai ritmi frenetici della vita cittadina per rilassarsi nell’amena BAIA. Il libro lo si può trovare nelle librerie oppure on line. Titolo: “PARCO ARCHEOLOGICO SOMMERSO di BAIA” - “TheUNDERWATER ARCHAEOLOGY PARK of BAIA” Author: Vincenzo Maione Photographer: Pasquale Vassallo VALTREND editore 20

LE ASSOCIAZIONI: ASPETTI FISCALI Le gite fuori porta organizzate per i soci non sono attività commerciale Buone notizie in arrivo per tutte le Associazioni che desiderano muoversi sul territorio tramite viaggi o gite. Se si posseggono certi requisiti queste attività non sono più considerate attività commerciali. L’organizzazione da parte di un’associazione di un viaggio o di una gita per i suoi soci, realizzata appoggiandosi ad un’agenzia viaggi e raccogliendo fondi tra gli aderenti all’iniziativa non può essere considerata un’attività di natura commerciale.L’argomento, certamente di interesse per le tante Associazioni che vedono nella “gita fuori porta” il momento culmine dell’anno associativo, è stato discusso recentemente dalla Cassazione (sentenza 21988/15) facendo tirare un sospiro di sollievo alle tante associazioni che organizzano viaggi per i propri associati. Il caso Un’associazione aveva ricevuto diversi avvisi di accertamento per maggiore imponibile ai fini IVA per via delle attività da essa curate. Secondo l’Agenzia, l’organizzazione di viaggi era per legge di natura commerciale, anche se svolta in diretta attuazione degli scopi sociali verso gli associati, indipendentemente dal numero di viaggi organizzati durante l’anno. Da qui l’accusa di maggior imponibile non dichiarato.La pretesa dell’Agenzia delle Entrate è parsa però, a detta dei Supremi Giudici, inaccettabile. Ora, poiché era stato escluso lo svolgimento di attività volte a ricavare introiti con un certo carattere di stabilità (l’associazione aveva noleggiato un autobus per alcune trasferte in Italia, incaricando un’agenzia di organizzare il tutto con una media di un paio di volte l’anno), raccogliendo fondi tra i partecipanti pari al solo costo effettivo, la pretesa dell’Agenzia veniva meno. La conseguenza è stata il rigetto del ricorso. La morale della storia Cosa si può ricavare da quest’esperienza di utile per tutte le Associazioni? Be, l’insegnamento importante è uno: nel caso in cui sia presente a statuto la possibilità per i soci di organizzare e partecipare a viaggi o gite ed questi provvedano all’organizzazione e realizzazione tramite raccolta fondi interna, senza procurare così un guadagno all’Associazione stessa, allora l’attività così strutturata non deve essere considerata come attività commerciale ma come realizzazione dei fini istituzionali dell’Associazione stessa e come tale soggetta a trattamento fiscale specifico. Scritto da Giovanni Damiano Dalerba Tratto dal sito www.teamartist.com 21

LE ORGANIZZAZIONI Sea Shepherd: Operazione Siracusa In questo articolo non diremo molto su ciò che è Sea Shepherd, anche perché la loro storia la potete approfondire sul sito www.seashepherd. ha lanciato l’operazione tre anni fa. Operazione Siracusa it, In sintesi la missione di Sea Shepherd è quella permette che la sacralità della vita venga rispettata anche di fermare la distruzione dell’habitat naturale e il nei mari italiani attraverso attività di azione diretta volte massacro delle specie selvatiche negli oceani del alla protezione, alla difesa e alla conservazione di questo mondo intero al fine di conservare e proteggere meraviglioso ecosistema e di tutte le specie marine che lo l’ecosistema e le differenti specie. Sea Shepherd abitano, lanciando un chiaro messaggio ai bracconieri che Italia opera da alcuni anni nel territorio italiano operano illegalmente nell ’’Area Marina Protetta del Plem- come Onlus ed è proprio di questa attività che mirio. vogliamo aggiornarvi. Così Paul Watson, fondatore di Sea Shepherd, ha commenta- Nel 2016 ha avuto luogo la terza campagna in to questa campagna: “Sea Shepherd non si occupa soltanto difesa dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, di salvare balene,delfini, foche e squali. Nelle Campagne in Sicilia : Operazione Siracusa. Il Plemmirio è passate abbiamo salvato plancton, cetrioli di mare, pesci, classificato come Area Specialmente Protetta di aragoste. Tutta la vita nei nostri mari è interconnessa e tutte Interesse Mediterraneo (ASPIM), denominazione le specie sono importanti se vogliamo proteggere la biodi- assegnata ai siti di importanza per la conserva- versità. Se gli oceani muoiono, moriamo anche noi!” zione della biodiversità nel Mediterraneo, e come Lo scorso giugno nelle acque a N-E della Sardegna, all’inter- Area Marina di Reperimento, ovvero zona la cui no del Santuario dei Cetacei “Pelagos”, hanno avuto luogo il conservazione attraverso le aree protette è consi- primo test di supporto da parte di Sea Shepherd ad una se- derata in modo prioritario. Durante la campagna rie di attività di ricerca scientifica svolte dalla Cima Research nonostante gli atti intimidatori i volontari hanno Foundation e l’Università degli studi di Siena: Campagna pattugliato giorno e notte la riserva naturale e Pelagos hanno messo fine ad attività illecite facendo inter- Lo scopo delle attività dei gruppi scientifici è il monitorag- venire la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza gio dei cetacei presenti lungo il confine sud est del San- che hanno colto sul fatto i bracconieri. Ispiratori tuario Pelagos e quello di acquisire dati sulla presenza di e attivi sono stati Enzo e Patrizia Maiorca, che da microplastiche nella zona. Gli effetti sulla fauna di questi sempre si sono battuti a fianco di Sea Shepherd composti (DDT, PCB, ecc...) vanno dalla cancerogenicità, alla per la difesa del mare. Infatti il compianto cam- distruzione del sistema immunitario, fino a disfunzioni del pione mondiale di apnea era all’interno del board sistema endocrino. Inoltre queste sostanza permangono internazionale di Sea Shepherd ed è stato pro- nell’ambiente anche a distanza di decenni, entrando nella tagonista del video “ Divers for the Oceans” che catena alimentare e depositandosi sopratutto nel grasso dei cetacei.A bordo delle nave di Sea Shepherd “MV Brigitte Bardot” i ricercatori hanno potuto effettuare le prime prove per scoprire quanto l’area oggetto delle attività sia impatta- ta dalle microplastiche e quantificare la presenza di Cetacei, anche in relazione alla concentrazione di inquinanti. Quest’anno, è un anno particolare per Sea Shepherd, ricor- rono infatti i 40 anni dalla fondazione della Sea Shepherd Conservation Society ed è in corso l’ 11ª campagna antarti- ca: Operazione Nemesis. Per gli ultimi aggiornamenti e gli eventi che organizzeranno nel 2017 potete seguire anche la pagina facebook Sea Shepherd Italia. 22

PROTEZIONE CIVILE FIAS EMERGENZA SISMA CENTRO ITALIA L’associazione nazionale FIAS mellaggio le frazioni di Norcia: Ancarano Operazione Siracusa di protezione civile ha una trasmettere alla popolazione la certezza e Campi, la nostra presenza sul posto deve propria specializzazione nel di non essere abbandonati dalle autorità, soccorso e nel recupero in ac- qua, sia delimitate che libere, dobbiamo raccogliere e verificare le loro e ogni qualvolta si verifica esigenze e necessità e trasferirle al COAR e una emergenza nazionale che al COC di Norcia, verificare quindi la pos- richiede l’intervento di volon- sibilità/modalità di soddisfarle e seguirne tari si rende disponibile per infine l’attuazione. eventuali rinforzi o sostituzione Dopo i primi riscontri e verifica sul campo di volontari “di primo impiego” delle necessità operative è stato deciso di specializzati nella logistica. ridurre al minimo indispensabile il numero Dopo la terribile scossa del 30 di volontari presenti nel territorio di Norcia ottobre 2016 il Dipartimento così da poter garantire la nostra disponi- di PC, che attiva le associ- bilità per un periodo più lungo possibile; azioni nazionali, ha ritenuto attualmente opera una squadra di 4 volon- indispensabile aumentare la tari FIAS con turni settimanali. presenza del volontariato su La situazione si evolve continuamente e le un area che interessa tre Re- necessità possono modificarsi, come sem- gioni: Lazio, Umbria e Marche. pre faremo il possibile per dare il nostro Con decorrenza dal 4 novem- spontaneo contributo con l’aiuto dei nostri bre 2016 alla FIAS sono state nuclei di PC e dei soci che hanno offerto assegnate per l’attività di ge- disponibilità per questo momento di soli- darietà. di Angelo Amato 23

LE NEWS FIAS Nuovo programma gestionale Fias A partire dal 15 gennaio 2017, andrà in vigore il Circolo e il Nazionale, i Circoli che non hanno nuovo programma gestionale Fias che andrà a sosti- una sezione si relazioneranno direttamente con tuire in toto il programma esistente. il Nazionale così come i Punti mare. In cosa consiste il nuovo programma? • Il Nazionale ha la possibilità di vedere tutti Il cambiamento fondamentale rispetto al precedente i dati inseriti e modificare solo i dati che non è che si appoggia totalmente su un server esterno sono bloccati da regolamenti. (ad es. non è pos- e quindi i dati saranno disponibili in tempo reale e sibile modificare il tipo di brevetto acquisito o modificabili, secondo i livelli di accessibilità, dagli rilasciare brevetti a chi non possiede i requisiti interessati. necessari). Sono stati creati quattro livelli di accesso: 1- il socio, Nel programma sono presenti dei blocchi che 2- il Circolo o Punto mare, 3- la Sezione Territoriale, evitano alcuni inserimenti sia riguardanti i dati 4- Il Nazionale. anagrafici come omonimie e doppi inserimenti, Ognuno di questi livelli potrà vedere, inserire e mo- sia riguardanti i regolamenti esistenti come i dificare dati che li riguardano: requisiti per l’acquisizione dei brevetti. • Il Socio potrà vedere la propria scheda, il proprio Il rilascio delle tessere nuove così come i bre- curriculum e i propri brevetti; potrà modificare i dati vetti avverrà con le stesse modalità in vigore come la foto, la mail, il telefono, l’indirizzo ecc.. mentre per i rinnovi, il socio e la sua struttura • Il Circolo potrà vedere i propri dati, i dati dei propri di riferimento riceveranno una mail con l’infor- soci, il proprio corpo insegnante, i corsi attivi e quelli mazione del rinnovo e la tessera in formato pdf che ha organizzato, i brevetti rilasciati, i convegni con la nuova scadenza. che ha organizzato. Potrà modificare i dati errati dei Da qui si evince che l’indirizzo mail del socio propri soci, di tutte le attività che ha organizzato, diventa indispensabile per le comunicazioni di nonché del proprio consiglio direttivo e del proprio servizio, se in una struttura risultano più di tre organo tecnico. Potrà aggiornare i nuovi corsi, i nuovi indirizzi mail identici non gli verrà concesso di allievi, potrà inserire i tesseramenti dei nuovi soci e i effettuare un ulteriore tesseramento del socio, rinnovi, potrà richiedere i brevetti a fine corso. I dati quindi l’indirizzo mail e il codice fiscale, oltre inseriti verranno visti dalla Sezione di riferimento ai dati anagrafici, sono elementi indispensabili e dal Nazionale e convalidati una volta effettuati i per effettuare il tesseramento. pagamenti richiesti, dopodiché andranno ad inserirsi nei curricula dei rispettivi elementi. • La Sezione Territoriale potrà effettuare e vedere tutto ciò che può fare un Circolo ma al livello supe- riore, quindi, oltre a gestire tutti i propri dati, potrà vedere i dati di tutti i propri Circoli, di tutti i propri soci, potrà convalidare le richieste di tesseramento e di brevetti, e sarà l’anello di congiunzione tra il 24

Nuovo programma LA PAGINA DELL’ISTRUTTORE Corso Istruttori Apnea a Fiume Magliola, Silvia Roffino e dell’Ispettore Nazionale Emanuele Passon ed altri colleghi che hanno pre- gestionale Si è svolto il 29 novembre 2016 in Croazia pres- stato la loro opera indirettamente, a cui sono indi- rizzati i nostri migliori sentimenti di stima. so il Diving Marco Polo di Fiume, il Corso Istrut- tori Apnea FIAS. Hanno conseguito il brevetto Sono ancora disponibili alcuni manuali della pas- sata edizione, e nello spirito di un più ampio ri- Fias di Istruttore: Andrea Di Giusto, Alberto Romano, sparmio, i kit con tale manuale, saranno messi in Francesco Papa, Giuseppe Vegni, Massimo Ro- vendita al costo di € 20,00 anziché € 25,00 fino ad mano ... ai quali vanno le più sentite congratu- lazioni da tutta la Federazione. esaurimento della esigua scorta. Il corso è stato seguito dal Responsabile FIAS Apnea M.I. Giovanni Escuriale e dagli Istruttori Slides Corso Deco Roberto Reggi ed Alessandro Zuccato. Un sentito ringraziamento alla FIAS Sezione Territoriale di Nella sezione per Istruttori abbiamo pubblicato le Udine e Grado per l’impeccabile organizzazio- slides per il Corso Deco v. 1.0.0 Ottobre 2016 ne. Stage Rivalidazione Istruttori Apnea Nuova versione del Vademecum online Si è svolto DOMENICA 05/02/2017- presso la Sulla Sezione Download riservata agli Istruttori è PISCINA Y -40 – MONTEGROTTO (PD) stata pubblicata la nuova versione del vademecum (la piscina con la fossa di -42 m , acqua a 32 aggiornata versione 2016 09 21 Rev.17 °..) lo Stage per la rivalidazione dei Brevetti di Istruttore Apnea. Corso Trimix Sono stati confermati i brevetti di 1° livello e i brevetti di Istruttore Apnea. E’ stato introdotto questo nuovo corso per consentire Si è chiusa così la fase transitoria per i docent di a tutti i subacquei che vogliono superare i limiti dei apnea, da ora in poi per conseguire il brevet- 40 metri di profondità utilizzando miscele diverse to Istruttore Apnea si dovrà partecipare ad un dall’aria di farlo senza dover obbligatoriamente Corso Istruttori Apnea come riportato nei relativi raggiungere il limite dei 70 metri. Inoltre, questo Standard corso è stato anche studiato in ragione del fatto che l’aria è la miscela meno indicata per scendere oltre Nuovi manuali BLSD e ARA Estensione i 40 metri ed anche la Commissione Medica della FIAS ha dato indicazioni al CTN in tal senso. Manuale BLSD Questi nuovi standard sono entrati in vigore dal 01- 10-2016. Indispensabile supporto didattico per un attività Brevetti FIAS validi per la Marina Militare non solo attinente la nostra disciplina, ma con scopi di utilità sociale. All’Ispettore Naziona- le Francesco De Totero, formatore ed istruttore Il Bando di reclutamento per VFP1 della Marina BLSD, autore di questo manuale, vanno i più Militare, pubblicato giorni fa, include come titoli di sentiti segni della nostra gratitudine. merito per l’accesso al corpo, anche i brevetti su- Il manuale è disponibile presso la segreteria bacquei riconosciuti dalla CMAS ovvero ISO. Quindi nazionale al costo di € 10,00 anche quelli della nostra Federazione. Manuale ARA Estensione Slides per il Corso PAS Finalmente è giunto alle stampe, ed è già di- Nella sezione download sono disponibili le Slides sponibile, il nuovo manuale ARA estensione a per lo svolgimento del Corso PAS – Perfezionamento cura dell’Ispettore Nazionale Manuela Albertini Assetto Subacqueo - complete di video. con i contributi del Consigliere Nazionale Mario a cura di Ernesto Milan Direttore del Centro Tecnico Nazionale 25

EVENTI FIAS Il 28 – 29 Gennaio a Chamois, il circolo Futura Sub di Ivrea organizza l’ormai tradizionale immersione sot- to i ghiacci, il programma lo potete trovare sul nostro sito. Come già comunicato, ricordo che vi è la possibilità per i circoli e le sezioni di poter sfruttare la logistica in loco per or- ganizzare un corso “sotto ghiaccio” in modo autonomo, riconoscendo al circolo organiz- zatore solo le spese di partecipazione. Il 5 Febbraio presso la piscina Y40 il CTN organizza lo stage Istruttori Apnea per la riconferma del proprio brevetto Apnea. Il programma lo trovate sul sito Fias. Il 4-5 Febbraio La sezione di Parma e il circolo Delfinsub di Bolzano organizzano un fine settimana sot- toghiaccio rispettivamente al Lago Santo, Corniglio (PR) e a Valdurna in Val Sarentino (BZ). Le due manifestazioni, anche se concomitanti, si svolgono in zone distanti tra loro così da permettere, a chi vorrà parteciparvi, di sceglierle in ragione della distanza dalla propria residenza. Tutte le informazioni le trovate sul nostro sito www.fias.it dal 3 al 5 marzo 25esima edizione dell’ EUDISHOW a Bologna dal 7 al 9 aprile a Caserta si terrà l’Assemblea Ordinaria Elettiva e l’8 sera ci sarà la cena di gala per il 45esimo anniversario della Fias presso un salone della Reggia di Caserta. - Dal 15 al 18 giugno a Camerota, si terrà il corso-esame istruttori. 26

NEWS DAL CONSIGLIO NAZIONALE FIAS Buon anno a tutti, Il Consiglio Nazionale riunitosi il 10 c.m. ha deliberato quanto se- gue: Promozione Corsi Base. In considerazione delle minori spese che la Segreteria Nazionale dovrà affrontare in questo anno, si è pensato di indirizzare verso le strutture periferiche alcune risorse, perciò tutti i corsi Base che si attiveranno dal 15 gennaio fino a fine giugno, usufrui- ranno della promozione che prevede il rilascio di detti brevetti a titolo gratuito (tranne che per le spese di spedizione). Ciò servirà anche per verificare se una diminuzione dei costi (circa il 30%) che le strut- ture devono affrontare, comporterà di conseguenza un aumento dei brevetti rilasciati. Le strutture dovranno tesserare i propri allievi ed acquistare un Kit per ogni allievo all’atto dell’iscrizione al corso, alla fine del corso potranno fare la richiesta dei brevetti degli allievi promossi senza versare il relativo corrispettivo. Verranno rilasciati solo i brevetti corrispondenti al numero di Kit acquistati da gennaio 2017. Si raccomanda vivamente di richiedere i brevetti immediatamente dopo la fine del cor- so e di consegnarli non appena ricevuti. Si devono assolutamente evitare situazioni in cui un brevettato aspetti settimane o addirittura mesi per ricevere il brevetto. Coloro che avranno terminato il corso dovranno ricevere il brevetto anche qualora altri allievi dello stesso corso dovessero ancora terminare, per varie ragioni, il corso stesso. La prassi della consegna dei brevetti concomitante con la cena sociale o con una mani- festazione dedicata potrà avvenire ugualmente consegnando il solo attestato. 27

Visite Mediche Sulla base delle ultime disposizioni di legge, le visite mediche richieste per l’idoneità fisica alla pratica delle attività subacquee della Fias, sono quelle previste dalla visita medica non agonistica rilasciata dal medico di medicina generale o dal pediatra di li- bera scelta, relativamente ai propri assistiti, o dal medico specialista in medicina dello sport, su apposito modello predefinito (art. 3 comma 2 del Decreto 24 aprile 2013 - G.U. del 20-7-2013). Pertanto tale visita e la relativa idoneità, sarà quella considerata vali- da per gli allievi del corso, per tutto il corpo insegnante e per gli operatori subacquei di protezione civile, affinché possano continuare a praticare le attività per cui sono prepo- sti. Ovviamente l’idoneità all’attività subacquea rilasciata a seguito di visite mediche che prevedono esami più approfonditi, saranno considerate comunque valide. (Ad esempio Visite per elevato impegno cardiovascolare o visite presso i centri di medicina iperbari- ca). EUDI Come già comunicato precedentemente il prossimo impegno imminente è L’EUDI SHOW dal 2 al 5 marzo a Bologna. A tal proposito si ricorda che in occasione del 25° anniver- sario di EUDI tutti coloro al di sotto dei 25 anni avranno l’ingresso gratuito così come tutti coloro che hanno conseguito un brevetto di primo livello nell’anno passato fino al 20 di febbraio di quest’anno. Per attivare queste promozioni è necessario accedere nel sito di EUDI www.eudishow.eu entro il 20/02 dove troverete i link per registrarsi. SI ricorda inoltre che la sera del sabato 4 marzo dalle ore 19.30 fino alle ore 23.30 nel salone adiacente il padiglione di Eudi, si terrà una manifestazione per il 25° anniversa- rio di EUDI con cena e spettacoli vari. Il costo è di €20 e per partecipare ci si deve pre- notare entro il 5 febbraio presso la segreteria Fias. Siccome è prassi che il sabato sera ci si trovi a cena con tutto lo staff Fias presente allo stand e i soci Fias, l’appuntamento quest’anno sarà quindi alla manifestazione Eudi. Non appena saranno disponibili i biglietti di ingresso sarà possibile acquistarli diret- tamente tramite la nostra segreteria ad un prezzo agevolato previa prenotazione che potrà avvenire già da subito. 28

FIAS ALESSANDRIA AGGIORNAMENTO CORPO INSEGNANTE 2016 Ad Alessandria l’aggiornamento del Corpo Insegnante 2016. La scuola federale di Alessandria anche per l’anno 2016 ha programmato un corso di aggiornamento per il proprio corpo insegnante, inizierà infatti il giorno 11 dicembre 2016 il corso P.A.S. con lo scopo di fornire gli elementi e le nozioni sia teoriche che pratiche, per gestire e mantenere un corretto assetto idrostatico, im- parare ad usare le pinne, e non solo, fuori dai metodi usuali già imparati nei corsi di formazione e quindi di essere in grado di gestire correttamente la posizione del proprio corpo durante l’immersione. La costante formazione degli Insegnanti costituisce un valore aggiunto per la scuola federale, un istruttore preparato e allineato con gli aggiornamenti tecnici emanati dalla Federazione sarà in grado di trasmette- re ai propri allievi tutte le nozioni teoriche e pratiche necessarie per la pratica dell’attività subacquea in assoluta sicurezza. La scuola di Alessandria ha sempre dimostrato grande considerazione per il proprio C.I. fornendogli tutti gli strumenti utili ed occasioni di incontri per mantenere alto il livello di preparazione di ogni singolo compo- nente, la soddisfazione degli allievi dei vari corsi è sempre stata la migliore forma di pubblicità per la nostra Federazione. 29

“Il Giglio è sempre il FIAS AREZZO Giglio ...” Nonostante le previsioni avverse (rivelatesi poi errate!), nel week end del 19/20 novembre 2016, si è concluso, nella cornice dell’Isola del Giglio, il corso ARA organizzato dal Club Calypso (della Sezione Territoriale di Arezzo) che ha visto pro- tagonisti ben 10 allievi. L’isola, sempre incantevole ed accogliente ha of- ferto, sia nella giornata di sabato che di domeni- ca, due splendide giornate , relegando temporali e vento teso nella nottata, permettendo quindi lo svolgimento delle attività programmate in totale sicurezza e armonia. L’isola è proprio ”un’isola felice”. Le due giornate hanno visto gli allievi impegnati in due prove pratiche in acque libere a -30 metri (una al sabato ed una la domenica) e, nel pomer- iggio del sabato, li ha visti affrontare la prova scritta che, come da aspettative, è stata superata brillantemente. Un doveroso ringraziamento al corpo docente, messo a disposizione dal Direttore del Centro Tec- nico Territoriale (M.I. Marco Roggi) e coordinato dal Direttore del Corso (I.F. Luca Della Nesta), che ha dimostrato ancora una volta le proprie doti tecniche. Un grazie inoltre allo staff del Club Calypso che, come sempre, ha impeccabilmente curato tutti gli aspetti logistici ed organizzativi. Infine i complimenti meritati agli allievi: Bani Ilaria, Borri Marta, Capaccioli Marco, Caneschi Benedetta, Lucani Francesco, Maglioni Gianfran- co, Migliorin Gianni, Nocentini Leonardo, Polen- doni Enrico e Roggi Mattia, per aver conquistato meritatamente questo importante brevetto. Luca Della Nesta Istr. S.T. di Arezzo 30

“Natale subacqueo ed il Presepe vivente” ...ma anche tanta Apnea! FIAS BARI Giunti alla 25° edizione …anche quest’anno la FIAS BARI ha organizzato, in collaborazione con il circolo ACLI Dalfino il “Natale subacqueo ed il Presepe vivente”. Il giorno 26 dicembre alle ore 19:00, una fiaccolata composta dai subacquei della FIAS Bari e i figuranti del Presepe Vivente, partiranno dalla città vecchia. Il corteo seguirà un percorso lungo le strade caratteristiche della città vecchia, passando davanti la Basilica di san Nicola e terminando con l’ingresso in acqua dei subacquei (spec- chio d’acqua di fronte la Basilica). I Sub formeranno un corridoio in acqua che accompagnerà la statua del Bambinello Gesù fino ai frangiflutti situati a ridosso della costa barese dove sarà accesa una grande stella di fuoco come simbolo di Buon Natale e di Buon anno. Dopo i rituali tutti i partecipanti ritornano a terra dove viene offerta cioccolata calda a tutti segno della tipica ospitalità di una terra meravigliosa come la Puglia. Le attività della sezione continuano anche con i corsi di Apnea che da quest’anno ha visto i nuovi istruttori Vincenzo Ladisa e Uva Raffaele che hanno da subito brevettato 6 allievi. I corsi di apnea base e avanzata si tengono presso la sede della sezione, per tutte le info è possibile contattare Vincenzo al 3389835271 31

FIAS BERGAMO sALUTIAMOCI ALL’ELBA Alla fine di Maggio 2016 la sezione FIAS di BERGAMO ha concluso le attività con la 27° edizione di “Salutiamoci all’Elba”, un viaggio sociale di una settimana in cui la sezione ha effettuato le immer- sioni di fine corso e quelle sociali. La partecipazione dei soci è stata molto alta, si è registrata una presenza di circa 40 persona anche se ci sono state edizioni in cui si sono raggiunte le 60 persone coinvolgendo anche le famiglie e gli amici. La logistica è garantita dal diving Il Corsaro in località Capoliveri, famoso per aver partecipato a tutti i record di Jacques Mayol all’El- ba. Al momento sono attivi tutti i livelli dei corsi FIAS a partire dal corso Minisub, Dodicimetri, Base e Ara, fino ad Ara estensi- one presso le piscine comunali piscine di ALZANO LOMBARDO (circolo BARRACUDA) e la piscina di SERIATE (circolo BLU DIVING CLUB). Nel mese di Febbraio 2017 è programmato come ogni anno il viaggio sociale che quest’anno avrà come meta l’isola di Cebu nelle Filippine, chiunque volesse partecipare e avere maggiori informazioni può contattare il presidente Renato Conti al 3911411511. 32

FIAS BIELLA FIAS Bologna Tre nuovi istruttori per la sezione di Biella e tanta pas- sione. Diamo infatti il benvenuto a Tarello Giacomo, Bargiotta Andrea, Poncino Paolo che hanno acquisito la qualifica di ISTRUTTORE FEDERALE ARA all’isola del Giglio. Un percorso impegnativo quello per diventa- re un Istruttore FIAS ma che alla fine porta a tante Dal Carnevale all’ Haven, le attività a Bologna soddisfazioni non solo per la gratificazione che si Quella di Bologna è una realtà molto propositi- trova nelle attività federali ma anche per il percorso va, le attività del 2016 sono state davvero tante interno e che riguarda la propria sfera personale. I a partire dal carnevale 2016 organizzato alla tre nuovi istruttori si vanno ad aggiungere allo staff di presenza del mitico presidente della sezione di Biella che con Mario Magliola e Mauro Martelli hanno Bologna Luciano Costagli ai numerosi weekend organizzato in questa primavera un corso di biologia organizzati prima all’ Isola d’Elba e poi a Ca- marina, ottimi i risultati. Molto attiva la parte didat- praia con un’affluenza di circa 25 persone. La tica tanto che il 4 novembre si è tenuto un corso di logistica è stata curata dal Capraia Diving Servi- immersione in alta quota alla diga di Ceresole Reale – ce che ha organizzato 5 splendide immersioni di Valle Orco nel Parco Nazionale Gran Paradiso mentre cui una notturna nei magnifici fondali di questa i corsi BASE si succedono l’uno all’altro. Infatti proprio stupenda isola raggiunta da tutto il gruppo dal la settimana scorsa è terminato un corso BASE ed un porto di Livorno. altro sta ripartendo con 9 allievi, chiaramente tra la Le attività sono iniziate a gennaio 2016 con fine di un corso e l’inizio di un altro troviamo le prove un’immersione sull’ Haven per poi continuare a subacquee aperte a tutti presso la piscina Pralino, ide- febbraio con l’immersione sotto i ghiacci e con- ale per le attività subacquee con un punto massimo di cludere il primo trimeste di attività con un’eserci- profondità di 3 metri. Anche Biella non poteva che sa- tazione alla famosa piscina Y40. lutare il 2016 con una cena sociale presso il ristorante L’intero anno è poi proseguito tra biciclettate Lenta con la partecipanti di circa 40 persone. Non solo a maggio, moto grigliate e viaggio sociale a un momento di aggregazione ma anche un motivo per Pantelleria nel mese di Giugno mentre a luglio pianificare le prossime attività come un Sottoghiaccio è stata l’occasione per la 3’ edizione delle Su- al lago del Mucrone a 2000 metri. Anche se l’ultima bolimpiadi al Racca Park Resort. Un’esperienze edizione del sottoghiaccio biellese si è tenuto 4 anni divertente e di forte aggregazione che troverà fa con una lastra di ghiaccio di ben 67 centimetri che sicuramente una bella evoluzione nelle edizioni ricopriva la superficie del lago, ora si attende che Pa- future. ravanti Walter e Vangi Stefano dopo una supervisione Dal punto di vista didattico nel 2016 sono stati delle condizioni meteo, diano l’ok alle operazioni. fatti corsi sia base che ara, diverse specializ- Infatti per organizzare la manifestazione tipicamente zazioni come biologia tenuto da Massimo Pon- invernale è necessario che lo spessore del ghiaccio sia ti, mute stagne, corso PAS tenuto insieme alla ottimale e soprattutto capace di garantire le condi- sezione di Parma dal nostro DCTN Ernesto Milan, zioni di sicurezza a tutti. Per raggiungere il lago è corso di Apnea tenuto da Roberto Nicassio. necessario immergersi nella natura con una funivia e Anche per quest’anno la sezione di Bologna sarà solo dopo 20 minuti di cammino a piedi si raggiunge disponibile per dare un suo contributo all’orga- questa perla di bellezza. nizzazione dello stand FIAS durante l’Eudishow che quest’anno compie i suoi 25 anni di vita. 33

FIAS BolZANO Sottoghiaccio Valdurna febbraio 2017 4-5 Come da tradizione anche quest’anno DEL- FINSUB Bolzano · Bozen ha organizzato un fine settimana di immersioni sotto il ghiaccio a Valdurna, in Val Sarentino (Bolzano)!!! Sabato 4 e domenica 5 febbraio 2017 sare- mo tutti al lago per provare l’ebbrezza delle della Val Sarentino scoprendo i suoi angoli incantati immersioni sotto il ghiaccio e passare delle con uscite di trekking, tracciati alpinistici sugli sci, splendide giornate in compagnia in un pla- escursioni con le ciaspole, percorsi sugli sci da fondo o cido e romantico specchio d’acqua montano pattinate sul ghiaccio. incastonato come un gioiello nel paesaggio E a fine giornata ... rilassati nel tepore della sauna! della Val Sarentino (Alto Adige). Sarà possibile immergersi nelle fredde acque Immersioni di Natale insieme alla sezione di Verona e del lago di Valdurna e provare così l’espe- Trento al lago di garda con la partecipazione di circa rienza di un’immersione sotto i ghiacci nelle 50 persone. splendide ed innevate montagne altoatesine! All’arrivo dopo i convenevoli saluti con le alter sezioni Per coloro che fossero interessati a conseguire ci si è immersi per la deposizione dell’alberello di na- il brevetto di specialità, verrà organizzato il tale a 18 metri sulla statua del Cristo, dopo il brindisi Corso Federale di immersioni sotto i ghiacci. di natale con vine brulè con pranzo di natale. Non solo immersioni, ma per i non sub o per A dicembre sono stati chiusi tutti i corsi tra cui miniap- chi volesse, c’è la possibilità di sciare o slitta- nea con bambini di 6/7 anni e 8/9 con un totale di re nella vicina località di Reinswald (raggiun- circa 30 bambini. gibile in pochi minuti) o di abbandonarsi alla maestosità del paesaggio circostante, respi- rando a fondo l’aria frizzante delle montagne 34

FIAS CASERTA Nello scrivere questo articolo ci siamo resi conto è difficile descrivere in un solo testo tutte le attività che la sezione di Caserta sta portando avanti. Quando la passione, come un fiume, pervade l’intero gruppo è chiaro che la quantità di attività si moltiplicano con grandi risultati. Utilizzeremo una forma schematica per rendere più semplice, anche a noi, l’elenco delle attività: REGGIA DI CASERTA – da sempre la sezione di Caserta, diretta tecnicamente oggi da Emanuele Esenta- to, ha collaborato con la famosa Reggia per gli interventi nelle vasche reali ma è con l’ultimo direttore Mauro Felicori che le attività hanno subito un incremento notevole. Infatti a FIAS CASERTA non solo è affidata la pulizia di tutte le vasche reali ma anche il compito di ispezionare le gallerie sommerse, assicurare il deflusso delle acque da una vasca all’altra attraverso un sistema di vasi comunicanti che l’architetto Vanvitelli ideò per i reali di Borbone, monitorare le condizioni subacquee delle vasche in generale. Una collaborazione, quella con la Reggia di Caserta, che ha portato la Rai a girare un docu- mentario ancora in onda sui canali nazionali con protagonisti proprio i volontari della scuola caserta- na. Documentario presentato in anteprima nazionale alla sede RAI di Roma alla presenza del ministro Dario Franceschini, del direttore generale della RAI Antonio Campo dell’Orto, del presidente della Rai Monica Maggioni. Il video è visibile su youtube digitando “Fias Caserta protagonista con la RAI e la Reggia di Caserta” PROTEZIONE CIVILE – Fias Caserta è nucleo sommozzatori della Protezio- ne Civile della Città di Caserta pertanto opera non solo nell’ambito della protezione civile per tutte le attività emergenziali che riguardano gli interventi terresti ma è un punto di riferimento regionale per le pro- blematiche acquatiche essendo l’unico nucleo sommozzatori operativo nell’entroterra campano. Tra gli ultimi interventi c’è quello presso il lago di Falciano del Massico (CE) dove i volontari FIAS hanno recuperato lastre di amianto. Nello stesso luogo la FIAS recuperò anni addietro anche un’auto Alfa Romeo ed un furgone Fiat probabilmente contenente armi. Grazie alla protezione civile nazionale FIAS, il nucleo casertano ha parte- cipato all’esercitazione BENACUS con 11 volontari, bellissima esperienza. DECATHLON – Sicuramente tra i primi in Italia, FIAS Caserta apre una collaborazione stabile, ormai da circa 10 anni, con DECATHLON. I criteri della collaborazione stabiliscono che FIAS Caserta è pre- sente nei reparti nuoto e subacquea con una propria segretaria 35

fiAS un corso di Primo Soccorso e Salvamento Subacqueo con oltre 10 partecipanti. Entro la fine di quest’anno didattico si conclu- derà un corso Allievo Istruttore iniziato con la sezione di Napoli e che ha visto come partecipanti Franco d’Abronzo ed Alessan- CESENA dro Ricciardi dopo una lunga selezione. Tutto il corpo docente inclusa la maggio- ranza degli allievi è abilitato all’utilizzo del defibrillatore e aggiornato agli ultimi TRA ADDESTRAMENTO E PERICOLO standard ILCOR. CONVEGNI – nell’ambito del progetto “VIVA CASERTA CITTÀ SUBACQUEA” si sono organizzati diversi convegni. Tra e i propri loghi per informare e sensibilizzare alle attività della sezione tra cui le prove su- bacquee gratuite. Inoltre le lezioni di attrez- zature subacquee dei corsi BASE si svolgono direttamente nei reparti Decathlon usando l’attrezzature esposta. Per diversi anni, sfrut- tando la politica interna Decathlon, abbiamo posizionato d’estate una piscina fuori terra (10 metri x 4 metri x 1,50) proprio davan- ti le porte di entrata del negozio Decathlon di Marcianise dove era possibile effettuare immediatamente le prove sub mettendo a disposizione dal costume all’accappatoio. quelli che sicuramente hanno emozionato Grande è stato l’entusiasmo dei clienti. c’è stato “STORIA DELLA SUBACQUEA IN In cambio FIAS Caserta garantisce ai clienti CAMPANIA” con ospite il prof. Raffaele Decathlon la possibilità di provare le nuove Pallotta d’Acquapendente, luminare tra i attrezzature acquatiche (nuoto e sub) diret- fondatori della medicina iperbarica italia- tamente in piscina e organizziamo periodica- na. Altro evento è stato quello con Clau- mente delle lezioni gratuite di Primo Soccorso dio Ripa, storico campione del Mondo in e BLSD nei reparti Decathlon per tutti i loro apnea per la serie “FIAS CASERTA incontra clienti. il MITO” per concludere con il convegno “L’EMERGENZA IN MARE” alla presenza di ATTIVITÀ DIDATTICA – si può dire pratica- dirigenti dei sommozzatori dei Vigili del mente che la scuola non è mai ferma perché Fuoco, Unità 118, Società Nazionale di Sal- tra i corsi BASE e quelli di specializzazione la vamento, Protezione Civile e professionisti sezione è sempre attiva. In questo momento delle imprese subacquee italiane. sono in svolgimento oltre il corso BASE anche MEZZI NAUTICI – proprio quest’anno la sezione ha acquistato, grazie alla propria cassa e al contributo volontario dei soci, un semicabinato di sei metri motorizzato con un Yamaha 130 cv allestito da diving. Il modello è un Marlin Conaplastic proget- tato per lavori marittimi che ha sostituito la vecchia imbarcazione, un gommone Pegaso open di circa 6 metri con roll ball e poppa molto larga motorizzato Evinrude 100cv. 36

fiAS CESENA TRA ADDESTRAMENTO E PERICOLO Esondazione del fiume Savio, esercitazione di Protezi- one Civile a Cesena di Cinzia Macchi Nelle giornate di venerdì e sabato 27 e 28 maggio si è stato chiesto di svolgere il ruolo di pericolante simulan- tenuta a Cesena una esercitazione di Protezione Civile do un soggetto incosciente ed in ipotermia alla deriva che ha simulato l’esondazione del fiume Savio con forti nelle acque del fiume Savio. Per rendere tutto il più pos- criticità per il quartiere “Oltresavio” di Cesena. sibile realistico mi costruisco un personaggio, di cui non La manifestazione, inserita nel programma della “Set- comunico “il copione” né ai volontari del CSS né a quelli timana regionale della protezione civile e della preven- della CRI che devono intervenire nel recupero e soccor- zione dei rischi”, è stata promossa dal Comune di Cese- so: decido di prendere le vesti di un’operaia (indosso na, dal Gruppo Comunale di Volontari di Protezione del una tuta da metalmeccanico) travolta Comune di Cesena, dalla Prefettura, in collaborazione dall’onda di piena mentre, dopo il lavoro, passeggia con il Servizio Area Romagna, Ambito Forlì-Cesena sull’argine con ...”Arturo”, il proprio cagnolino. dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Riversa a faccia in giù nell’acqua, vengo tratta in salvo protezione civile ed ha visto la partecipazione di Asso- da due operatori del CSS, in condizioni di ipotermia, ciazioni di Volontariato di Protezione Civile, della C.R.I. priva di conoscenza e traumatizzata, per cui si ren- con le sue squadre O.P.S.A. (operatori polivalenti per il de necessario l’uso della barella “spinale” anche per soccorso in acqua), del Corpo dei Vigili del Fuoco, delle trarmi a riva. Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale. Dopo il “G.A.S.” e la misurazione dei parametri vita- I volontari della FIAS, appartenenti al Centro Soccorso li da parte degli OPSA della CRI, la mia barella viene Sub, sono stati impegnati in scenari diversi. All’altezza trasportata a piedi sull’argine verso l’ambulanza in della pescaia del fiume Savio sotto il Ponte Vecchio di attesa sulla strada: lungo il tragitto faccio di tutto per Cesena è stato simulato il doppio soccorso fluviale di simulare che un braccio scivoli abbandonato fuori due pericolanti caduti nel fiume (uno traumatizzato, dalla barella, costringendo i soccorritori a ripristinare privo di conoscenza ed in ipotermia, l’altro cosciente le condizioni ottimali per il trasporto; lentamente mi ma non collaborativo); in un’altra zona dell’arginale riprendo e comincio a lamentarmi per il freddo (sono in fluviale una squadra di soccorritori CSS di salvataggio ipotermia) e vengo ulteriormente protetta con una co- prestava assistenza ai volontari del Gruppo Comunale perta termica; rispondo in modo confuso disperandomi di Cesena che si occupavano della messa in sicurezza perchè non so dov’è Arturo...e qui... qui comincia la sce- degli argini con telonatura e sacchettatura. na! Nessuno sa del fuori programma per cui la squadra, L’addestramento ha permesso: già sufficientemente stressata dalla mia recitazione, si A) di testare la funzionalità delle nuove check-list deve attivare per la ricerca di un ulteriore disperso non logistiche di intervento, messe a punto dal Centro previsto! Soccorso Sub “R. Zocca”, per facilitare l’opera di Solo in un secondo tempo, grazie alle domande sempl- approntamento di materiali e mezzi della squadra ici ma mirate dei sanitari, si capisce che Arturo è.... un operativa; cagnolino! A questo punto rischio il linciaggio (questo B) di monitorare i tempi del “pronti a partire” dalla vero!), perchè nessuno si aspettava questo fuori pro- ricezione della chiamata di emergenza; gramma! C) di addestrare i propri volontari in operazioni di in- Complimenti di cuore per come è stato condotto il tervento congiunto con squadre specializzate di soccor- salvataggio sia ai miei amici del CSS ed agli operatori so sanitario (CRI-OPSA) in ambiente fluviale. OPSA a cui non ho potuto chiedere il nome ... essendo La mia prima esperienza da “pericolante” “priva di conoscenza”! Ho scoperto di avere un futuro ... Nell’ambito dell’addestramento sulle emergenze con- nel cinema! nesse al rischio idrogeologico svoltasi a Cesena, mi è 37

FIAS EMPOLI “BAGNINI A QUATTRO ZAMPE” – 2°EDIZIONE La sezione FIAS di Empoli con il circolo GEAS è stato impiegnato nella Seconda edizione di “Bagnini a quattro zampe” che ha visto protagonisti i cani della Scuola Cani Salvataggio Toscana, SICS, il giorno sabato 24 settembre 2016 presso la piscina comunale di Empoli sin dalle prime ore della giornata. Una mattinata straordinaria che ha dato l’opportunità di vedere da vicino l’opera di questi eccezionali ani- mali e dei loro conducenti volontari. Gli splendidi cani sono stati in molte scuole della città nei mesi pre- cedenti concludendo questo piccolo tour proprio nella piscina all’aperto di via Olimpiadi al termine della stagione delle aperture estive al pubblico. Un tuffo per simulare il salvataggio di persone in difficoltà, quello che questi splendidi cani fanno in mare, in situazioni purtroppo ben più critiche e pericolose. Hanno presiduto la manifestazione anche alcuni alunni degli istituti che hanno ospitato le visite nel corso dello scorso anno, Busoni-Vanghetti, Calasanzio, Santissima Annunziata e Pontormo. Fabrizio Biuzzi, assessore allo sport del Comune di Empoli, ha commentato così l’iniziativa: «Sono mol- to contento che la SICS e la FIAS di Empoli abbiano organizzato questa seconda edizione di “Bagnini a quattro zampe” nella nostra piscine». Infatti i nostri amici cani ci aiutano continuamente nella vita di tutti i giorni, sia in situazioni banali che in casi di estremo pericolo, come quando siamo in mare e stiamo affogando. Con questa manifestazione FIAS Empoli ha dato l’occasione ai cittadini empolesi di vedere come lo fanno. Anche le attività didattiche continuano con grande entusiasmo infatti sono attivi tutti e tre i livelli formazione (Base, Ara e Ara Estensione) con con oltre 18 allievi e tanti altri che aspetano il loro turno. Non solo corsi di formazio- ne ma anche di specializzazione infatti è in programmazione anche il corso Nitrox oltre alle tante attività sociali tipiche della nostra Federazione. 38

FIAS GENOVA Haven, come piace a noi. FIAS EMPOLI Il relitto della superpetroliera Haven è uno dei siti liguri di immersione più frequentati che attrae frotte di subacquei da tutto il mondo. Il inseguirci ovunque. Ma, in quei momenti, neanche il più cini- relitto è adagiato su un fondale di circa 80 metri, co di noi, ne sono convinto, pensava a quanto sarebbe potuto poche miglia a largo della cittadina di Arenzano, nascere da quel disastro... a quanto la natura avrebbe, ancora qualche chilometro a ponente di Genova. una volta, voluto dare agli uomini una dimostrazione della loro Questo lo sappiamo tutti… O almeno, lo sanno piccolezza. tutti i subacquei che hanno avuto la fortuna di Eppure il fenomeno è ben noto, si chiama “effetto relitto”: spie- immergersi qui, per ammirare gli organismi che gato in poche parole, è il fenomeno per il quale, se si introduce hanno colonizzato negli anni le lamiere bruciate un opportuno substrato duro su un fondale marino mobile (sab- di questo gigante del mare. bioso o fangoso), questo permette alle larve planctoniche dei Il relitto della Haven, visto oggi, sembra un im- più diversi organismi di insediarsi, crescere e riprodursi; a que- menso manifesto che mostra al mondo la poten- sto punto, arrivano altri organismi in cerca di cibo e si instaura za della natura… Un fantastico quadro colorato una vera e propria comunità. che celebra la vittoria della vita sulla morte… Questa è solo la teoria… ma noi abbiamo avuto una rara for- Perché è proprio da qui che comincia la nostra tuna, e cioè quella di vedere una teoria ecologica uscire dalla storia, da un boato che squarcia l’aria e da una carta dei libri e farsi carne e colore davanti ai nostri occhi. colonna di fumo nero e spesso che si alza dal A partire dai gigli di mare che hanno letteralmente coperto la mare, da un rogo che ha acceso le acque di Ge- superficie del relitto pochi mesi dopo l’affondamento, quando nova per giorni e giorni. le immersioni non erano ancora permesse, ma la curiosità era Per noi genovesi, l’affondamento della Haven troppa per resistere… fino all’arrivo dei grandi pesci pelagici è un evento carico di ricordi: tutti ci ricordiamo che ormai da un paio di anni tornano, puntuali e precisi a farci cosa stavamo facendo quando abbiamo sentito visita durante le immersioni. l’esplosione… e tutti ci ricordiamo il luogo da Mi riferisco ai branchi di tonni che è ormai abbastanza facile dove cercavamo, impotenti, di osservare quel avvistare nel corso delle immersioni sul relitto della Haven. Ani- tremendo disastro, che è costato la vita a cinque mali enormi, che superano anche i cento chilogrammi di peso e marinai. che si aggirano tra dentici, saraghi, anthias e tanute. E ci ricordiamo bene anche la marea nera che ha Emozione viva vederli comparire dal blu e nel blu sparire, ele- colpito, nei giorni successivi, le spiagge più vicine gantissimi, con un rapido movimento della pinna caudale. al luogo dell’incidente… le nostre spiagge, dove Lampi di vita nati dal fuoco. andavamo da bambini a tirare i sassi in mare. E non solo, ma anche più lontano, per chilometri Guarda i video delle nostre immersioni sulla nostra pagina e chilometri, il marchio della Haven sembrava facebook FIAS1978 39

fiAS torino circolo associazione subacquea futura ivrea Il gruppo Futura Dive Team della Sezione di Ivrea organizza per il weekend del 28-29 gennaio 2017 un’immersione sotto i ghiac- ci del lago Lod, Chamois. Il lago si trova all’inizio della Valle D’Aosta, in uno dei comuni più alti d’Europa, Chamois. Sopra il piccolo abitato (senza macchine) si tro- va un caratteristico lago alpino con acqua cristallina e pesci che gironzolano tra le alghe di poligono anfibio che cresce fino a tre metri e d’estate fanno affiorare i fiori rosa sulla superficie del lago. L’immersio- ne può essere effettuata da subacquei in possesso di brevetto tecnico o da subacquei che desiderano conseguirlo. Le immersioni effettuabili potranno essere una o due a seconda del momento di arrivo e partenza e delle condizioni climatiche. Per il rilascio del brevetto si terrà una lezione di teoria e durante le immersioni i subacquei saranno accompagnati da un istruttore. Il venerdì sera arrivano i primi gruppi pronti per una ciaspolata tra la neve im- mersi nel clima di montagna per raggiun- gere una baita sotto le stelle e poi scen- dere scivolando giù dalle piste illuminate dalla luna. Sabato e domenica invece sono dedicati alle immersioni con le bombole e per i più intrepidi anche in apnea, poi un te caldo e una cena tutti insieme. Un weekend fuori dal normale insomma! Il lago di Lod è ormai una delle esperien- ze provate dai gruppi FIAS di tutta Italia: Bologna, Cesena, Collegno, Follonica, Genova, Milano, Novara, Ovada, Piacenza, Savigliano, Torino, Tortona e Varese hanno già provato le acque cristalline di Chamois. Non mancare! Tutti i dettagli su: www.futurasub.it 40

fias LECCE fias livorno A Livorno 4 convegni sulla subacquea La sezione di Livorno nell’ultimo periodo è stata molto prolifica specialmente sotto il profilo dell’organizzazione di eventi congressuali infatti ben 4 sono stati i convegni organizzati e tutti di alto profilo non solo per gli argomenti trattati ma soprattutto per i relatori autorevoli che hanno partecipato. Presso la sala conferenze del porto cala dei medici, tra luglio e agosto 2015, rivolto al pubblico anche non sub, si è organizzato il primo di questi eventi con relatore il Prof. Ferruccio Chiesa , nome risonante della subacquea italiana, avendo come oggetto dell’incontro la biologia marina. Oltre ad Pulizia fondali a porto Badisco essere autore di 150 pubblicazioni, il prof. per “Vivi il Mare” Chiesa è docente presso il master di II livello in “Medicina iperbarica e subacquea” presso la scuola superiore Sant’Anna e CNR di Pisa. Domenica 6 novembre 2016 la FIAS di Lecce ha Nel secondo appuntamento si è trattato come partecipato alla giornata “Vivi il mare” insieme argomento la geologia marina e relatore è alla Protezione Civile di Palmariggi per la puli- stato il prof. Renzo Mazzanti geologo del CNR zia dei fondali di Porto Badisco (Località Tajate). di Pisa. L’attività di ricerca di Renzo Mazzanti L’incontro con i sommozzatori c’è stata la matti- si è svolta, salvo lo studio della frana del na presto per poi dare inizio alle operazioni di Vajont (eseguito per conto del Consiglio di pulizia. Diversi sono stati i rifiuti recuperati, si Stato) e della rete idrografica dell’Appennino sono contate decine di buste d’immondizia poi Settentrionale, nell’ambito della Toscana e del trattate dal Comune di Otrato che ha patrocina- Tirreno Settentrionale. Notevole la serie delle pubblicazioni che supera i duecento lavori. to l’iniziativa insieme al Parco Regionale “Cos- La serie di eventi ha avuto come terzo tra Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di appuntamento un convegno sui problemi legati Tricase” in collaborazione con il CSVS – Centro all’inquinamento del mare e riscaldamento Servizi Volontariato Salento. climatico, relatore Aldo Iacomelli, autore di “Oltre Kyoto - Cambiamenti climatici e nuovi Dopo la fine delle operazioni, oltre il rituale salu- modelli energetici”. to delle Autorità c’è stato l’interessante interven- L’ultimo incontro è stato occasione per ricordare to descrittivo sul danno provocato all’ecosistema Dino Podestà, uno dei fondatori della sezione marino dai rifiuti curato dalla dott.sa Elena Beli FIAS di Livorno e proprio di costa livornese si è socia FIAS. discusso e in particolare delle secche di Vada. Relatore è stato Pablo Bicchielli, nostro Dal punto di vista didattico la sezione risulta istruttore FIAS. molto attiva infatti si sta effettuando un corso Nel 2017 stanno per partire i nuovi corsi e le BASE mentre la parte sociale vivrà a breve un attività federali ma ci faceva piacere segnalare momento di forte aggregazione e partecipazione il sito www.intotheblue.it dove tutti possono con il rinnovo delle cariche sociali. contribuire alla galleria fotografica andando a cliccare sulla barra AUTORI – CONTATTACI. Compilando il form riceverete una password con la quale sarà possibile inserire le proprie foto oppure video con allegate recensioni. www.intotheblue.it 41

TRA AGGIORNAMENTI TECNICI E ARCHEOLOGIA SUBACQUEA FIAS NAPOLI La sezione FIAS di Napoli negli ultimi anni ha ritrova- to una nuova energia con il rinnovato presidente Lui- gi Matarazzo e il Direttore tecnico Carlo Buono, infatti tante sono le attività che la sezione ha in itinere attra- verso i circoli affiliati “Cavalluccio Marino” e “Centro staff, è la proposta di organizzazione di un Ester”. In particolare si sono svolti da poco due corsi convegno nazionale FIAS sull’archeologia Base con una bella partecipazione di allievi ed un corso subacquea e il turismo archeologico che fa Ara Estensione che iniziato nel 2016 si svilupperà an- del territorio napoletano sicuramente una che nel 2017. delle eccellenze mondiali vista la presenza della Pompei subacquea, ovvero Baia som- Uno dei punti di forza della sezione è anche l’aggior- mersa, un’intera città romana sott’acqua namento del Corpo Docente infatti si è proceduto ad con tanto di strade, statue e mosaici intatti. organizzare ad ottobre 2016 un corso di BLSD grazie al quale sono stati abilitati 12 elementi tra istruttori e Per il 2017 oltre ai consueti corsi Base e Ara, allievi istruttori della sezione. L’aggiornamento però la sezione si sta dedicando anche ad altre continuerà anche con un incontro riepilogativo dell’uso attività associative tipiche della nostra Fed- dell’ossigeno normobarico per la gestione delle emer- erazione e che sfrutta le bellezze del terri- genze e di quello iperbarico direttamente presso una torio campano come le visite culturali alla camera iperbarica per avere un quadro completo di Galleria borbonica di Napoli (si consiglia tutto il percorso di ossigenoterapia. il lettore si approfondire assolutamente in internet …vale la pena!) e il trekking sulla I progetti per il prossimo futuro, stimolante per tutto lo costiera amalfitana. 42

FIAS NOVARA RELITTI CHE PASSIONE Di Gianni Escuriale- Monica Pignanelli- Marco Papperini “Amme’ mme piace er fero” cosi disse un prenoto per i primi di giugno dello stesso anno una spedizione mio amico subacqueo romano amante con il team “Fero &Fero”. Ai primi di giugno io, Monica e Luigi ci delle immersioni sui relitti, passione che rechiamo a MGJ e questo ci consente di programmare almeno da anni condivido. Da un decennio io un immersione su uno dei due nuovi relitti, quindi prua su Capo e Marco (e da poco Monica) utilizziamo Spartivento (25 Mn di navigazione dal porto di Roccella Jonica per le nostre immersioni il rebreather , ), arrivati fuori l’abitato di Brancaleone ci dirigiamo verso questi apparecchi ci danno la possibilità di terra dove imbarchiamo il pescatore che dovrebbe portarci sul sviluppare ulteriormente la nostra passione punto dove si trova il primo dei due relitti. Mi aspetto di vedere consentendoci di effettuare immersioni un vecchio pescatore rugoso con la pelle arsa dal sole, invece sempre più profonde e con un Rt (Run time) vedo arrivare un simpatico e atletico giovanottone, si trattava sempre più lungo, il tutto con un notevole di Filippo Armonio direttore del Centro Recupero Tartarughe aumento della sicurezza. Marine di Brancaleone. Simpaticissimo e collaborativo (solleva Da anni con il team”Fero &Fero” composto il tremendo bibo 20+20 di Luigi come fosse un mono da 15). oltre che dal sottoscritto, da Marco Papperini, Senza tanti preamboli ci porta sul posto, rapido scandaglio Monica Pignanelli e Luigi Rodini ci rechiamo e finalmente compare sullo schermo dell’eco il profilo in Calabria presso il diving Megale Hellas di inconfondibile di un relitto su un fondale di 85 m. L’euforia è proprietà dei nostri amici Francesco Tedesco alle stelle, Roberta fa vari passaggi sul bersaglio per capire e Roberta Eliodoro a Marina di Gioiosa Jonica orientamento e dimensione, dopodiché viene lanciato in acqua il (in seguito MGJ ) vero paradiso per relittari corpo morto con i 100 m di cima e gavitello. come noi. Al via ultime raccomandazioni, vestizione( io con reb Voyager La storia che vogliamo raccontarvi comincia e gli altri in OC) e poi in acqua con Monica, Luigi e Francesco. all’Eudi Show del 2014, dove il mio amico Avendo lo scooter arrivo velocemente sul fondo, l’ancora Francesco Tedesco mi comunica che un purtroppo causa corrente è caduta ad una ventina di m dal pescatore gli ha riferito di conoscere 2 punti relitto che però si intravvede, la spostiamo fissando la sua cima davanti l’abitato di Brancaleone (Capo alla battagliola del relitto: finalmente l’immersione comincia. Spartivento) dove dovrebbero esserci 2 relitti Si tratta di una bella nave da carico in perfetto assetto di sconosciuti (fondo 85 e 100 m circa), segnalati navigazione con 2 stive, lunghezza circa 75-80 m, con varie anche sulle carte nautiche anche se in modo sovrastrutture e locali quasi tutti penetrabili con facilità, impreciso. Non me lo lascio ripetere 2 volte, all’interno di uno di questi situato in prossimità della poppa 43

Tutti e 3 utilizzavamo 2 bombolini on board per ogni reb di cui uno caricato con diluente costituito da un trimix 7/75 (7% ossigeno e 75 % di elio) e il secondo di O2 100 %, secondo bombolino di ossigeno da 1lt di sicurezza, un bombolino da 1lt per muta stagna e per cambio diluente nei sacchi polmone del reb dai 30 m in su , un bombolino da 0,5 lt caricato con aria per il GAV, totale 5 bombolini on board, per tutti set point PpO2 pari a 0,7 bar in superficie e 1,3 sul fondo e risalita. Bombole di emergenza (Bail out) portate in immersione sui fianchi costituite per Monica e Marco da 3 S80 da 11 lt , la prima caricata con 12/60, la seconda 20/45 la terza 50/25. Io utilizzavo 2 bombole al carbonio da 12 lt caricate a 330 bar (entrambi con un assetto negativo di 1,5 kg) e una S80 con il 20/45 e assetto positivo di + 1Kg.Le bombole di emergenza o di fuga devono consentire il raggiungimento della superficie al sub, rispettando tutte le procedure de compressive, in caso di malfunzionamento del reb. Le immersioni erano programmate con il sistema del “team working” che prevede la condivisione dei gas del compagno, considerando che per un calcolo c’è un cannoncino (credo una calibro 20), la poppa con la delle probabilità è praticamente impossibile la sua grande elica e il timone è bellissimo. Il tempo passa contemporaneità dell’emergenza in entrambi i reb rapidamente è ora di risalire, purtroppo , per la lunga (Murphy permettendo..). Completavano le dotazioni di decompressione. gas le bombole predisposte dal diving sulla stazione Tornati sul gommone, in un bombardamento di decompressiva (Nitrox 50 a 21 m e O2 a 6 m). Per entusiastici racconti, Roberta ci comunica che dalla parte tutti l’ottimo computer Furyo progettato e realizzato opposta rispetto alla zona perlustrata (la poppa) l’eco dalla ditta Toscana Dive System, settati con VPM , segnala una struttura che risale sino a 65 m, come se il diametro bolle 0,4. Per me il nuovissimo computer relitto fosse spaccato i due con la parte prodiera rivolta iX3M Ratio sempre della Dive System e Shearwater verso la superficie. Purtroppo non era possibile accertarlo predator integrato con il reb ; tabelle di back-up , quella di oggi era l’ultima immersione , la vacanza è per variazione tempi e profondità e tabelle varie di finita se ne riparlerà alla prossima occasione, ovviamente fuga in OC, tutte programmate con V-Planner. Per faccio giurare a Francesco che non porterà nessuno su tutte le 5 immersioni svolte (Sommergibile Millo, Fort quel relitto prima di un’altra nostra visita. Missanabie, Sebastiano Bianchi e il 4° da scoprire) la Prima di tornare a Roccella il pescatore (Filippo) ci massima profondità di programmazione era pari a porta sul secondo relitto, rapido scandaglio e finalmente quella del fondo. sullo schermo compare un’altra sagoma di un relitto (da 105 m risale sino a 84 m). Accompagniamo Filippo a terra e ripartiamo , stanchi ma felici per nel prossimo numero il racconto del 4° l’immersione e la scoperta. Si torna a Novara relitto scoperto …l’avventura continua! e consultiamo l’ottimo libro di Sergio Pivetta e Giorgio Spazzapan “Relitti e Navi Sommerse Lucania e Calabria”per cercare di individuare il nome della nave , sembrerebbe essere il Sebastiano Bianchi (con poca convinzione), una nave da carico di 75 m affondata nel dicembre 1940. Però oggettivamente ci sono troppi pochi elementi per poterla individuare con certezza. Il team d’immersione e le configurazioni Il team Fero&Fero questa volta ( assente Luigi Rodini) era composto dal sottoscritto, da Monica Pignanelli e Marco Papperini, tutti attrezzati con reb (io e Monica con miniMeg e Marco con il suo fedele Voyager) 44

FIAS PARMA Nella bellissima cornice del Lago Santo situato nell’appennino parmense a 1500 m. s.l.m., SOTTOCHIAGGIO a circa 40 km. da Langhirano (capitale del Prosciutto di Parma) e 60 km. da Parma, ospiti 2017 Sezione Territoriale e Scuola Federale di Parma, del suggestivo Rifugio Mariotti (Cai Parma), Fias organizza il tradizionale weekend di immersioni sotto il ghiaccio aperte a tutti gli appassionati subacquei (bombole e rebreathers) nonché apneisti. Chi non fosse ancora in possesso delle necessarie conoscenze tecniche di questa tipologia di immersione, potrà anche partecipare al corso per il conseguimento del brevetto di specialità che si terrà nel medesimo weekend. Il programma prevede immersioni diurne sia sabato 28 gennaio che domenica 29 gennaio con possibilità di pernottamento al rifugio in quota nella magica cornice montuosa che contorna il lago Santo o, (in alternativa, qualora si esaurissero i posti disponibili) in strutture alternative situate alla partenza della seggiovia per il lago. Ormai da diversi anni accorrono da diverse parti d’Italia per affrontare questa esperienza assolutamente suggestiva che inizia sicuramente con la seggiovia, infatti è curioso vedere pinne e bombole salire da sole sulle sedie della seggiovia per il bosco completamente innevato. E mentre si sale, lo scenario naturalistico che si apre davanti agli occhi è incredibile. I piedi penzolanti nel vuoto, tra i 10 e i 20 metri dal suolo, lasciano spazio all’immaginazione mentre intorno è tutto completamente bianco, uno spettacolo indescrivibile e mentre passi sui tanti amici che hanno deciso di salire in quota a piedi per godere più a fondo di quei luoghi Per informazioni organizzative contattare Giorgio al 335.7524066 oppure via mail [email protected] 45

fias PIACENZA Il 13 Marzo 2016, al Polisportivo di Piacenza, si è tenuto lo stage “Perfezionamento Assetto Subacqueo (PAS)” a cura del Centro Tecnico Nazionale con l’Ispettore Nazi- onale FIAS Manuela Albertini ed organizzato dalla sezi- one territoriale FIAS di Piacenza. Questo corso di specializzazione è volto a fornire nuove damente a Piacenza, con la filosofia FIAS di sempre! tecniche per mantenere un assetto corretto, preciso e contemporaneamente essere in grado di spostarsi e Inoltre la sezione ha organizzato un retraining BLSD con ruotare utilizzando esclusivamente le pinne in modo da il 118 presso la sede del circolo sommozzatori alla pre- non sollevare sedimento. Ne è evidente l’utilità per i fo- senza di 25 subacquei che hanno rinnovato la propria tografi subacquei e/o in ambienti come grotte, relitti e competenza oltre ad un corso allievo istruttori che ha laghi. Con questo stage, è stata attribuita l’abilitazione visto come partecipanti Alberto Gariboldi, Anelli Marco alla docenza nei corsi di questa nuova specialità FIAS, e Valerio Verdetti a cui vanni i migliori auguri per il ri- allo staff della sezione territoriale FIAS di Piacenza. sultato raggiunto e sicuramente un in bocca al lupo per il percorso da Istruttore Federale da completare. Marco I partecipanti sono stati: Gianluca Innocenti (Maestro Pellini è stato il direttore del corso AI coadiuvato dagli Istruttore, Circolo Sommozzatori Piacenza), Marco Pelli- istruttori Gianluca Innocenti e Roberto Bonatti. ni (Maestro Istruttore, Circolo Sommozzatori Piacenza), Per la parte didattica i due circoli che compongono la Davide Garilli (Istruttore Federale, Scubalibre Piacenza), sezione hanno portato avanti i corsi di formazione ed in Pierluigi Panelli (Istruttore Federale, Circolo Sommozza- particolare il circolo Scubalibre ha organizzato un corso tori Piacenza), Marco Anelli (Allievo istruttore, Circolo BASE con circa 10 partecipanti mentre il circolo Sommoz- Sommozzatori Piacenza), Valerio Verdetti (Allievo Is- zatori Piacenza negli ultimi tre mesi del 2016 ha orga- truttore, Scubalibre Piacenza), Luigi Trespidini (Allievo nizzato un corso BASE, un corso di Salvamento e Primo istruttore, Circolo Sommozzatori Piacenza). soccorso ed un corso di Apnea con circa 6 partecipanti. A Piacenza è stato organizzato anche uno stage per diventare Sirena è però importante, soprattutto In programma c’è la partecipazione alle diverse mani- all’inizio, affidarsi ad un’istruttrice esperta che insegni festazioni di Immersione sotto i ghiacci organizzate dal- i movimenti più corretti, fare meno fatica, essere aggra- le sezioni FIAS come Ivrea e Bolzano. ziata e quindi divertirti al massimo. Per questo, lo stage ha quindi avuto anche un aspetto “tecnico”, rivolto al nostro staff docente in rosa: Valentina, Sabrina e Alessia che ora possono accompagnare in questo gioco, como- 46

FIAS LUGO RAVENNA Alla sezione di Lugo e Ravenna l’anno 2016 è iniziato bene con un corso BASE di 9 allievi i quali hanno continuato tutti la formazione con il corso ARA. Infatti nel mese di giugno si è organizzato un viaggio di fine corso nella bellissima isola di Ponza dove assistiti dall’efficiente Ponza diving di Andrea Donati sono state effettuate le immersioni didattiche Rilevanza si è dato anche alle immersioni sociali presso le Tegnue, veri e propri reefs naturali nel Veneto, che fungono da oasi di ripopolamento per una variegatissima fauna marina. Dal 2002 sono state inserite all’interno di una zona a Tutela biologica che ha introdotto il divieto di qualsiasi tipo di pesca. Ciò ha per- messo alla comunità subacquea di godere appieno di questo habitat meraviglioso. All’interno della zona sono presenti ben 11 siti di immersioni, identificati da boe che consentono la discesa a la risalita tramite cime. Ogni Tegnua è inoltre delimitata da un percorso sagolato che consente di effettuare l’immersione in piena sicurezza. Anche il relitto Evdokia è stata una meta di immersione della sezione di Lugo e Ravenna. Affondata al largo di Chioggia il 7 marzo del 1991 e battente bandiera delle Antille, la nave Evdokia II con la sua lunghezza di 100 metri e con 1,437 tonnellate di stazza netta, navigava avvolta nella nebbia quan- do, speronata sulla fiancata sinistra dal cargo Onduregno PHILIPPOS, affondò. Lo squarcio provocò l’af- fondamento della motonave dando però tempo all’equipaggio di mettersi in salvo. Posizionato a circa sette miglia marine dalla costa, il relitto è adagiato in assetto di navigazione su un fondale di circa 30 metri, in acque non sempre limpide, è un richiamo costante alla prudenza ed all’attenzione. Nel 1994 tutta la parte alta del castello è stata tagliata e spostata lateralmente a circa 150 mt dal relitto stesso il quale si presenta completamente coperto da concrezioni marine. Ad agosto invece al sezione di Lugo e Ravenna ha organizzato un’immersione assistiti dal diving Accademia Blu presso il lungomare di Livorno, a 100 metri dall’Accademia Navale, nella struttura balneare degli storici “Bagni Pancaldi”. Le attività 2016 si sono concluse con una bellissima cena sociale il 4 dicembre all’ Osteria Boccaccio di Sant’ Agata sul Santerno (Lugo) con circa 60 partecipanti tutti targati FIAS. 47

FIAS ROMA “Tra terra e mare. Un tuffo nell’archeologia 2017” e la Protezione Civile A seguito del riscontro avuto per l’evento “Tra di Roma, presso il relitto della nave romana terra e mare. Un tuffo nell’archeologia” or- dei dolia adagiato su un fondale fangoso ganizzato lo scorso anno dal comune di Ladis- formato dai depositi alluvionali del Tevere, poli in sinergia con la Federazione Italiana proprio davanti a Torre Flavia, il controllo Attività Subacquee della Sezione di Roma, si è della sicurezza dei partecipanti durante tutto lieti di poter riproporre l’iniziativa. l’evento sarà effettuato dal Nucleo di Protezi- L’evento attraverso un presentazione delle one Civile della FIAS. testimonianze storico-archeologiche diffuse Oltre alle diverse esercitazioni che si sul territorio, mira a sviluppare una percezi- effettuano, il nucleo di Protezione Civile one del bene culturale come ricchezza della della FIAS di Roma ha garantito la propria comunità, alla cui conservazione e valoriz- presenza nei maggiori disastri degli ultimi zazione ciascuno può contribuire. Si tratta di periodi incluso il terremoto nel territorio di un invito a compiere un itinerario articolato di Norcia, devastato dal sisma del 30 ottobre conoscenza che condurrà i partecipanti attra- 2016, dove il nucleo, coordinati dalla verso più tappe partendo dalla villa roma- Protezione Civile Nazionale della FIAS, aveva na la Grottaccia per poi proseguire presso il il compito di seguire le frazioni di Ancarano Monumento Naturale Palude di Torre Flavia, e Campi e verificare che la popolazione la zona umida di notevole rilevanza per la colpita ricevesse l’adeguato sostentamento tutela dell’avifauna migratoria e per la con- e tutto quello che necessitava nella fase di servazione di una delle rare tracce di quello emergenza. che un tempo fu l’ambiente costiero laziale, e della Torre simbolo della città. Perfetta per gli appassionati di birdwatching, nel 2014 la palude di Torre Flavia si è aggiudicata il pre- mio “l’Oasi più bella dove fare birdwatching”. La giornata si concluderà con una immer- sione dimostrativa a cura della FIAS Sezione 48

FIAS SIENA Tra formazione e specializzazione Grande fermento di attività nella sezione di Siena, infatti e ottanta di un allievo. i programmi didattici sono iniziati a gennaio con un corso La fine del 2016 ha visto inoltre l’inizio, ad ot- BASE presso la piscina comunale di Piazza d’armi a Siena, tobre, di un nuovo corso BASE che si concluderà una piscina con una vasca da 25 metri con 6 corsie mentre a breve con l’ultima uscita in acque libere, con le attività in acque libere avvengono presso il diving Cala 3 partecipanti: Isabella Evangelista, Piergiorgio Galera con il famoso catamarano Freccia del Giglio II e il Pelosi, Lorenzo Schiavone; purtroppo altri tre Centro Immersioni Costa d’Argento di Paolo Bausani a Porto partecipanti, causa impegni di lavoro, non hanno Santo Stefano – partecipanti: Giorgia Ingrilli, Gionata Gat- potuto proseguire il corso e lo faranno nell’imme- tuso Jonathan Guerri e Luigi Sauro. Ultimato anche il corso diato futuro - Domenico Cartesio, Salvatore Fri- ARA ESTENZIONE e DECOMPRESSIONE iniziato a ottobre del sone e Michela Vozza. Inoltre come tutti gli anni precedente anno e ultimato con successo- partecipanti: Mas- la sezione di Siena effettua delle gite / week end simo Lucchesi, Andrea Naldini, Alesssandro Nucci, Simone nel blu e quest’anno ne è stato proposto soltanto Parri, Cecilia Pozzi. uno e precisamente durante il ponte del 2 giugno Queste attività sono state una buona palestra per il corso con la partecipazione di 8 soci che si sono ritro- Allievo Istruttore ancora in corso, che ha visto come protago- vati presso il Diving blu Club di Marina di Campo nisti Fabrizio di Bella e Lorenzo Balducci, in qualità di allievi, dell’Isola D’Elba. Per condividere insieme un po e il Maestro Istruttore Francesco Mazzei come direttore del di azoto che tanto bene fa alle nostre anime. Non corso e del centro tecnico, coadiuvato dagli istruttori Duccio è finita certo qui, c’ è anche un aspetto ludico del- Pepi (direttore della scuola), Claudio Baldi e Paolo Brogi. la medaglia, infatti la sezione di Siena si riunisce Oltre il corso di specializzazione in muta stagna realizzato periodicamente concedendosi pause “enogastro- presso le Formiche di Grosseto, la sezione di Siena ha effet- nomiche “, per un “apericena” durante il quale tuato a marzo un interessante corso PAS nella piscina comu- si festeggia la consegna di brevetti conseguiti nale di Rapolano Terme con circa 11 allievi. Un corso intensi- e perché no anche il festeggiamento di qualche vo che ha permesso ai frequentatori di imparare le tecniche compleanno. Tali avvenimenti, di solito a caden- di assetto per gestire, come ricorda Fabio Olivieri, la muta za bimestrale ” aperitivi e/o pizzata “, hanno stagna senza pesi ed essere incollati al fondo della piscina. avuto le loro più significative rappresentazioni Il corso è stato diretto dall’ Ispettore Nazionale Manuela nella consegna brevetti e attestati presso l’agri- Albertini con Gianni Morè – partecipanti: Baldi Claudio, Ban- turismo del Maestro Istruttore Francesco Mazzei , ducci Lorenzo, del Monaco Tiziana, Giannelli Manuel, Mazzei continuati presso il kartodromo internazionale di Francesco, Nucci Alessandro, Olivieri Fabio Anselmo, Pepi Siena -…al debriefing segue sempre una garetta Duccio, Pozzi Cecilia. in Kart!- , e quindi proseguiti poi con la presen- Da non trascurare poi l’importane corso di biologia marina tazione dei corsi , effettuata il 28 settembre pres- tenuto dall’ I.F. e direttore della scuola Duccio Pepi al qua- so uno dei locali in voga nella citta denominato le hanno partecipato 6 allievi: Banducci Lorenzo, Lucchesi “cacio e pere” e conclusisi quindi, in “Gloria”, Massimo, Nucci Alessandro, Olivieri Fabio Anselmo, Parri come di consueto in casa FIAS, con la cena degli Simone, Pozzi Cecilia. Non da meno il corso di specialità auguri di Natale svoltasi domenica 11 dicembre Immersioni notturne tenuto dal DCTT Francesco Mazzei, non presso il “Diner Club della Favorita” in centro ancora ultimato causa avverse condizioni meteo/marine con città, durante la quale è stata effettuata anche 4 partecipanti: Lucchesi Massimo, Nucci Alessandro, Parri una simpatica bella riffa di natale, con estrazioni Simone, Pozzi Cecilia. di omaggi interessanti,offerti dall’associazione, Sicuramente interessante è stato anche il corso Dodicimetri con l’apporto significativo della famiglia Baldi/ rivolto a ragazzi di 12 anni anche se gli istruttori, scherzan- Puca che ha fatto la voce grossa aggiudicandosi do, hanno avuto qualche dubbio sulla loro età visto il metro un buon numero di estrazioni .” 49

FIAS Torino La FIAS, Federazione Italiana Attività Subacquee, ha creato un nuovo approccio all’acquaticità per le aspiranti SIRENE che, con la creazione della MERMAID ACADEMY FIAS e con il supporto di istruttori qualificati, potranno cimentarsi in un corso sull’utilizzo del monopinna. La MERMAID ACADEMY FIAS nasce per arricchire l’ampio panorama di specialità con un’attività utile per il corpo e la mente, divertente e con pizzico di magia. A differenza dei tradizionali corsi monopinna, la MERMAID ACADEMY FIAS identifica la mitica figura della sirena con l’abbigliamento che prevede l’uso di una coda che diventa parte integrante del corpo trasformandolo da donna in sirena. FIAS ancora una volta è attenta alle quote “rosa” e pertanto è alla continua ricerca di nuovi stimoli per fare avvicinare il gentil sesso, in modo piacevole e sicuro, alla scoperta del meraviglioso mondo sottomarino. Il corso è finalizzato a migliorare l’acquaticità, tonificare i muscoli e massimizzare l’allenamento di gambe, addominali e glutei ed è aperto a partire dai 9 anni per una durata di 6 lezioni che prevedono una parte teorica per imparare a prendersi cura della coda ed una fase di allenamento a secco per poi scivolare nell’acqua e immergersi alla ricerca del principe dei mari. La prima MERMAID ACADEMY FIAS ha aperto i battenti a Torino preparando istruttrici pronte a divulgare questa nuova affascinante specialità nelle altre sezioni italiane. 50


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